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Segnalaci eventuali errori su questa pagina(verrà aperta una finestra per inviare la segnalazione)Registrazione di "Telekom-Serbia: Rivelazioni di Di Stefano, Dupuis chiede che sia interrogato", registrato sabato 15 giugno 2002 alle 00:00.
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<p><strong>Link</strong> Le udienze del processo Milosevic<strong>Dall'archivio</strong> (11.07.2001) - E' subito scontro in Parlamento (13.06.2001) - L'iniziativa dei radicali all'assemblea degli azionisti e gli sviluppi giudiziari (07.03.2001) - La Casa delle Libertà chiede la commissione d'inchiesta (28.02.2001) - Radicali all'attacco di Dini: "Mente sapendo di mentire" (16.02.2001) - Le denunce dei Radicali al Cda Telecom nel 1998, di Pannella nel 1990 e della Bonino nel 1994 (16.02.2001) - Tangenti Telecom a Milosevic: I radicali denunciarono l'affare sin dal 1997 <strong>Dupuis chiede che venga fatta luce sulle rivelazioni di 'Johnny il molisano'<p></strong>Roma, 15 giugno 2002 - In una lunga intervista concessa al giornale on-line 'Lo spettro', l'avvocato e uomo d'affari Giovanni Di Stefano, detto 'Johnny il molisano', ha ripercorso gli ultimi dieci anni, in particolare i rapporti d'amicizia e d'affari sia con Zeljko Raznatovic, meglio conosciuto come 'comandante Arkan', ucciso a Belgrado il 15 gennaio 2000, sia con lo stesso Slobodan Milosevic, di cui è anche l'avvocato per crimini di guerra al tribunale Penale Internazionale dell'Aia.<p>Alla domanda "Che idea si è fatto della vicenda Telekom Serbia?", Di Stefano ha risposto testualmente: "Ho fatto già molte dichiarazioni in merito a questa vicenda. Una cosa è sicura: che il presidente della Repubblica Scalfaro era a conoscenza di tutta la vicenda; Dini era più di altri a conoscenza e Piero Fassino era anche lui a conoscenza".<p>"Milosevic - ha raccontato - voleva fare una richiesta formale al presidente Scalfaro per un annuncio pubblico dell'operazione. Non conoscevano il numero di fax del Quirinale. E così ho procurato il numero di fax e abbiamo spedito una richiesta al presidente Scalfaro per invitarlo a presentare pubblicamente questa operazione. Non so cosa sia successo dopo. Dini era a conoscenza di tutti i dettagli tramite la nostra ambasciata a Belgrado".<p><strong>Dupuis, la magistratura lo interroghi</strong><p>Venuto a conoscenza di tali rivelazioni, il deputato europeo radicale Olivier Dupuis ha subito chiesto alla magistratura di verificare quanto raccontato dal signor Di Stefano: "Sarebbe quantomai opportuno che i PM torinesi che stanno indagando sull'affare Telekom Serbia interrogassero il signor Di Stefano per verificare quanto di vero vi sia nelle sue affermazioni. I radicali seguono, per quanto è loro possibile, le attività del Di Stefano dal 1995, segnalando periodicamente alla magistratura eventuali ipotesi di reato; anche nella semplice veste di testimone, il signor Di Stefano potrebbe fornire agli inquirenti elementi utili".<p>"Invitiamo la Procura di Torino - ha proseguito Dupuis - a procurarsi il testo dell'intervista sul sito 'Lo spettro'. Siamo evidentemente disponibili a rimandare, nel caso la Magistratura l'avesse smaritta, la documentazione già presentata nel marzo 2001 sulla vicenda Telekom Serbia".<p>"Ricordiamo - ha concluso Dupuis - anche che a cinque anni esatti dalla stipulazione dell'affare, la Commissione parlamentare di inchiesta è ancora solo sulla carta della Gazzetta Ufficiale, perché i Presidenti delle Camere non ne hanno ancora nominato i componenti...".