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697mila domande di regolarizzazione.
Berlusconi "E' davvero una buona legge".
Bossi: "Un pedaggio da pagare".
Fini: "Ora inizia la fase di rigore".
Il premier pre-annuncia il nuovo ministro degli esteri Roma, 13 novembre 2002 - All'indomani della chiusura dei termini per la presentazione delle domande di regolarizzazione da parte dei lavoratori extracomunitari, il Governo ha tenuto una conferenza stampa per annunciare i dati sulle richieste giunte e per commentare la prima fase di applicazione della legge, annunciando anche quale sarà la strategia per il futuro che l'Italia intende adottare.
Le … cifre E' stato lo stesso Berlusconi a fornire le cifre del processo di regolarizzazione: si tratta di 697mila domande, di cui 340mila che riguardano colf e badanti e 357mila invece da parte di lavoratori subordinati.
Il prossimo passaggio - ha spiegato il premier - sarà rappresentato dalla convocazione congiunta di datore di lavoro e lavoratore per effettuare la sottoscrizione del contratto, il ritiro del permesso di soggiorno e del codice fiscale, nonchè per regolarizzare la posizione previdenziale, che - ha sottolineato il premier - fornirà all'Inps "un incasso importante", pari a 330 milioni di Euro.
Una buona legge Da parte degli esponenti governativi vi è stata espressione di massima soddisfazione per le modalità con le quali la regolarizzazione si è svolta, esaltando la qualità della legge.
Berlusconi, in particolare, citando il giudizio positivo del commissario Onu ai rifuguiati Ruud Lubbers, si è complimentato con Bossi e Fini.
In generale il premier ha voluto sottolineare l'opera del governo contro l'immigrazione clandestina, ricordando la riunione dei ministri dell'iniziativa Adriatico-ionica, svoltasi in mattinata a Lecce, nel corso della quale è stato sottoscritto un accordo di piena collaborazione di tutti i paesi rivieraschi per effettuare i pattugliamenti delle coste.
"Noi - ha sottolineato il premier - non vogliamo che il mare sia più utilizzato per il contrabbando di sigarette, di armi, di droga", citando ad esempio dei buoni frutti della politica del governo, il fatto che a seguito degli accordi con l'Albania, "dal 20 agosto non c'è stato più alcuno scafo che ha attraversato l'Adriatico".
Ora linea dura con i clandestini Da parte loro i 'padri' della legge hanno espresso la propria soddisfazione per l'andamento della fase di regolarizzazione, anche se hanno avvertito che con la chiusura dei termini, comincia la linea dura.
"Da domani - ha detto Fini - inizia la fase di rigore e di assoluto rispetto della legalità sul fronte dei clandestini".
Dal canto suo, Umberto Bossi, ha definito la regolarizzazione come "un pedaggio da pagare" necessario "per passare a questa "nuova realtà" che lega le possibilità dell'immigrazione all'effettiva disponibilità del posto di lavoro.
"Da oggi in avanti - ha poi ammonito Bossi - chi non ha diritto verrà cacciato vada via".
Linea dura con i clandestini anche da parte di Buttiglione: "Abbiamo aperto i canali dell'immigrazione legale, ma saremo fermi contro quella illegale".
Berlusconi pre-annuncia il nuovo ministro degli esteri Nel corso della conferenza stampa, Silvio Berlusconi ha anche dichiarato chiuso il "toto-ministri", preannunciando che nel consiglio dei ministri già convocato per domani (giovedi) vi sarà il nuovo responsabile della Farnesina.
Il premier non ha fatto nomi, ma è praticamente ufficiale la nomina di Franco Frattini.
Berlusconi ha però colto l'occasione per offrire un ultimo spunto da ministro degli esteri esprimendo alcune considerazioni sulla visita in Italia del leader turco Erdogan, auspicando l'apertura all'Europa della Turchia e dichiarandosi soddisfatto per la notizia dell'accettazione da parte di Saddam delle ispezioni Onu.
Berlusconi "E' davvero una buona legge".
Bossi: "Un pedaggio da pagare".
Fini: "Ora inizia la fase di rigore".
Il premier pre-annuncia il nuovo ministro degli esteri Roma, 13 novembre 2002 - All'indomani della chiusura dei termini per la presentazione delle domande di regolarizzazione da parte dei lavoratori extracomunitari, il Governo ha tenuto una conferenza stampa per annunciare i dati sulle richieste giunte e per commentare la prima fase di applicazione della legge, annunciando anche quale sarà la strategia per il futuro che l'Italia intende adottare.
Le … cifre E' stato lo stesso Berlusconi a fornire le cifre del processo di regolarizzazione: si tratta di 697mila domande, di cui 340mila che riguardano colf e badanti e 357mila invece da parte di lavoratori subordinati.
Il prossimo passaggio - ha spiegato il premier - sarà rappresentato dalla convocazione congiunta di datore di lavoro e lavoratore per effettuare la sottoscrizione del contratto, il ritiro del permesso di soggiorno e del codice fiscale, nonchè per regolarizzare la posizione previdenziale, che - ha sottolineato il premier - fornirà all'Inps "un incasso importante", pari a 330 milioni di Euro.
Una buona legge Da parte degli esponenti governativi vi è stata espressione di massima soddisfazione per le modalità con le quali la regolarizzazione si è svolta, esaltando la qualità della legge.
Berlusconi, in particolare, citando il giudizio positivo del commissario Onu ai rifuguiati Ruud Lubbers, si è complimentato con Bossi e Fini.
In generale il premier ha voluto sottolineare l'opera del governo contro l'immigrazione clandestina, ricordando la riunione dei ministri dell'iniziativa Adriatico-ionica, svoltasi in mattinata a Lecce, nel corso della quale è stato sottoscritto un accordo di piena collaborazione di tutti i paesi rivieraschi per effettuare i pattugliamenti delle coste.
"Noi - ha sottolineato il premier - non vogliamo che il mare sia più utilizzato per il contrabbando di sigarette, di armi, di droga", citando ad esempio dei buoni frutti della politica del governo, il fatto che a seguito degli accordi con l'Albania, "dal 20 agosto non c'è stato più alcuno scafo che ha attraversato l'Adriatico".
Ora linea dura con i clandestini Da parte loro i 'padri' della legge hanno espresso la propria soddisfazione per l'andamento della fase di regolarizzazione, anche se hanno avvertito che con la chiusura dei termini, comincia la linea dura.
"Da domani - ha detto Fini - inizia la fase di rigore e di assoluto rispetto della legalità sul fronte dei clandestini".
Dal canto suo, Umberto Bossi, ha definito la regolarizzazione come "un pedaggio da pagare" necessario "per passare a questa "nuova realtà" che lega le possibilità dell'immigrazione all'effettiva disponibilità del posto di lavoro.
"Da oggi in avanti - ha poi ammonito Bossi - chi non ha diritto verrà cacciato vada via".
Linea dura con i clandestini anche da parte di Buttiglione: "Abbiamo aperto i canali dell'immigrazione legale, ma saremo fermi contro quella illegale".
Berlusconi pre-annuncia il nuovo ministro degli esteri Nel corso della conferenza stampa, Silvio Berlusconi ha anche dichiarato chiuso il "toto-ministri", preannunciando che nel consiglio dei ministri già convocato per domani (giovedi) vi sarà il nuovo responsabile della Farnesina.
Il premier non ha fatto nomi, ma è praticamente ufficiale la nomina di Franco Frattini.
Berlusconi ha però colto l'occasione per offrire un ultimo spunto da ministro degli esteri esprimendo alcune considerazioni sulla visita in Italia del leader turco Erdogan, auspicando l'apertura all'Europa della Turchia e dichiarandosi soddisfatto per la notizia dell'accettazione da parte di Saddam delle ispezioni Onu.
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