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Roma, 2 ottobre 2001 - Il Commissario Europeo alla Concorrenza Mario Monti, è in visita in Italia per due giornate di approfondimento sul tema: "Globalizzazione e concorrenza, il ruolo dell'Unione Europea".
Oggi ha incontrato tra gli altri: il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Ministro dell'Economia Mirko Tremonti, il Presidente del Senato Marcello Pera.
"Temi ricorrenti degli incontri -ha dichiarato Monti - sono stati l'evoluzione del disegno istituzionale dell'Europa, il ruolo dell'Italia in questo contesto.
Il governo italiano … ha posto il tema delle liberalizzazioni come uno dei cardini della sua attività.
È molto utile che anche per la politica economica europea che ci siano stati membri che vogliono spingere avanti le liberalizzazioni, per esempio nel campo della elettricità.
C'è interesse a che l'Europa dia sempre più risposta a problemi importanti per i cittadini che i singoli stati non possono affrontare da soli, come la lotta al terrorismo.
È anche importante che l'Europa concentrandosi sempre di più su quelle funzioni che solo a livello europeo possono essere ben esercitate, si alleggerisca invece di una serie di compiti che sono stati stratificati sull'Europa storicamente ma che in molti casi singoli stati o anche regioni possono assolvere altrettanto bene o meglio".
Nello specifico si è parlato della riforma del sistema della concorrenza per cui si sta sviluppando la tendenza a delegare "ai tribunali nazionali nell'amministrazione del diritto comunitario della concorrenza".
Nello stesso tempo, comunque, si avverte "sempre di più la necessità che ci sia un coordinamento della politica anti-trust che vada oltre l'Europa.
In tal senso - ha ricordato Mario Monti - molto incoraggiamento mi è venuto dalla visita fatta a Washington, in cui con i nostri colleghi americani al Dipartimento della Giustizia e alla Federal Trade Commission abbiamo elaborato un programma di lavoro per approfondire ulteriormente la collaborazione bilaterale tra Washington e Bruxelles e per dare impulso a due nuove iniziative multilaterali: l'inclusione di alcuni principi sulla concorrenza nel prossimo round del WTO e la Global Competition Initiative come incontro e scambio sistematico tra le autorità della concorrenza dei diversi paesi a livello mondiale".
Il commissario europeo alla concorrenza ha quindi spiegato che per risolvere i problemi derivanti dalla globalizzazione, "che dovrà continuare, e che presenta vantaggi netti, importanti", c'è sempre più bisogno dello sviluppo di "forme di governance internazionale".L'Europa è uno dei primi esempi di governance della "integrazione dei mercati con l'accompagnamento di un certo grado di policy e con un'organizzazione democratica", ma è necessario che ci sia "più flessibilità nel mercato del lavoro e nel settore previdenziale".
L'augurio è che "l'Italia possa contribuire ad un'integrazione europea più profondamente unitaria e non solo intergovernativa" Sul problema degli interventi pubblici di emergenza nel settore delle compagnie aeree, Monti ha precisato che è importante fornire degli aiuti "di emergenza" che siano tali e non vadano a sostituire politiche strutturali e proprio su questo argomento "la prossima settimana, insieme a Loyola de Palacio presenteremo un documento".
''Su questo argomento - ha spiegato - occorre grande freddezza e distacco affinché questa situazione di emergenza non venga utilizzata per sanare situazioni di difficoltà' pregresse, non collegate cioè' ai fatti dell'11 settembre.
Se si tratta di emergenza vera - ha puntualizzato Monti - possono essere utilizzati interventi pubblici, ma devono essere temporanei e reversibili, che non siano cioè deformazioni di politiche strutturali da piegare alle singole esigenze''. .
Oggi ha incontrato tra gli altri: il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Ministro dell'Economia Mirko Tremonti, il Presidente del Senato Marcello Pera.
"Temi ricorrenti degli incontri -ha dichiarato Monti - sono stati l'evoluzione del disegno istituzionale dell'Europa, il ruolo dell'Italia in questo contesto.
Il governo italiano … ha posto il tema delle liberalizzazioni come uno dei cardini della sua attività.
È molto utile che anche per la politica economica europea che ci siano stati membri che vogliono spingere avanti le liberalizzazioni, per esempio nel campo della elettricità.
C'è interesse a che l'Europa dia sempre più risposta a problemi importanti per i cittadini che i singoli stati non possono affrontare da soli, come la lotta al terrorismo.
È anche importante che l'Europa concentrandosi sempre di più su quelle funzioni che solo a livello europeo possono essere ben esercitate, si alleggerisca invece di una serie di compiti che sono stati stratificati sull'Europa storicamente ma che in molti casi singoli stati o anche regioni possono assolvere altrettanto bene o meglio".
Nello specifico si è parlato della riforma del sistema della concorrenza per cui si sta sviluppando la tendenza a delegare "ai tribunali nazionali nell'amministrazione del diritto comunitario della concorrenza".
Nello stesso tempo, comunque, si avverte "sempre di più la necessità che ci sia un coordinamento della politica anti-trust che vada oltre l'Europa.
In tal senso - ha ricordato Mario Monti - molto incoraggiamento mi è venuto dalla visita fatta a Washington, in cui con i nostri colleghi americani al Dipartimento della Giustizia e alla Federal Trade Commission abbiamo elaborato un programma di lavoro per approfondire ulteriormente la collaborazione bilaterale tra Washington e Bruxelles e per dare impulso a due nuove iniziative multilaterali: l'inclusione di alcuni principi sulla concorrenza nel prossimo round del WTO e la Global Competition Initiative come incontro e scambio sistematico tra le autorità della concorrenza dei diversi paesi a livello mondiale".
Il commissario europeo alla concorrenza ha quindi spiegato che per risolvere i problemi derivanti dalla globalizzazione, "che dovrà continuare, e che presenta vantaggi netti, importanti", c'è sempre più bisogno dello sviluppo di "forme di governance internazionale".L'Europa è uno dei primi esempi di governance della "integrazione dei mercati con l'accompagnamento di un certo grado di policy e con un'organizzazione democratica", ma è necessario che ci sia "più flessibilità nel mercato del lavoro e nel settore previdenziale".
L'augurio è che "l'Italia possa contribuire ad un'integrazione europea più profondamente unitaria e non solo intergovernativa" Sul problema degli interventi pubblici di emergenza nel settore delle compagnie aeree, Monti ha precisato che è importante fornire degli aiuti "di emergenza" che siano tali e non vadano a sostituire politiche strutturali e proprio su questo argomento "la prossima settimana, insieme a Loyola de Palacio presenteremo un documento".
''Su questo argomento - ha spiegato - occorre grande freddezza e distacco affinché questa situazione di emergenza non venga utilizzata per sanare situazioni di difficoltà' pregresse, non collegate cioè' ai fatti dell'11 settembre.
Se si tratta di emergenza vera - ha puntualizzato Monti - possono essere utilizzati interventi pubblici, ma devono essere temporanei e reversibili, che non siano cioè deformazioni di politiche strutturali da piegare alle singole esigenze''. .
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