Sono stati discussi i seguenti argomenti: Burocrazia, Cultura, Docenti, Giovani, Intellettuali, Ricerca, Riforme, Scuola, Studenti, Universita'.
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psicoterapeuta
Enrico Toti lo l'eroico bersagliere redivivo ma un caro amico ed estimatore che è anche un esperto di diritto cinese
Mi ha segnalato di recente un volume di Francesco De Franchi docente di diritto comparato che in un primo momento lo confesso mi aveva spaventato per la sua mole quasi settecento pagine di grande formato e per il suo titolo molto accademico il diritto comparato dopo la riforma universitaria
Ma appena ho cominciato a spogliare in quel volume apparentemente così ostico tutta una duplice splendida sorpresa
Anche tutto scoprire che l'autore dava dell'università italiana come me è una valutazione estremamente critiche documentata e in secondo luogo constatare che gli è pervenuto al conclusioni così simili alle mie
Pur muovendosi in un campo come quello del diritto apparentemente tanto lontano dal psicologica
Se si vuole che la riforma universitaria si trasformino un vento di cambiamento scrive del franchismo non si può eludere l'esigenza di un radicale cambiamento della didattica
E tanto nell'introduzione quanto nei vari capitoli il concetto viene sistematicamente ribadito così dopo aver ricordato la dicotomia e l'incomunicabilità che nelle nostre università dividono gli studenti dai docenti chiusi questi ultimi nel loro blu nei loro bunker parto di privilegio capitale e di nozionismo sterile
De per anche i suoi sottolinea quanto sia retrograda questa concezione
Non solo rispetto alla visione liberale moderna di un ateneo ma anche rispetto alla realtà delle grandi università medievali come quella di Bologna che era governata da un'associazione di studenti di cui non facevano parte i professori e che leggeva liberamente tra gli studenti i suoi campi compreso il rettore una figura ben diversa da quella così pomposo e accademica dell'odierno rettore porre poiché anche il rettore che era uno studente eletto dai colleghi inoltre i docenti non erano designati dall'alto cioè dal potere politico e religioso
Ma venivano ingaggiati dall'associazione degli studenti che provvedeva a retribuire lì ma anche a controllarli
Le prime riscontro batte coraggiosamente anche i piagnistei con cui la casta dei docenti maschera la propria incapacità molti docenti scrive lamentano che i ragazzi provengano da una scuola media disastroso che non saranno il declino qua insomma non sono all'altezza
Ma non si domandano quale credibilità possa avere una didattica giuridica che si avvale becca ancora oggi ha un fraseggio che il novanta per cento dei ragazzi non riesce a capire
Perché il docente non sa o non vuole spiegare chiaramente di che cosa sta parlando e più avanti
Tutto ciò scrivete franche non ha niente a che vedere con l'assenza di strutture e la mancanza di locali o arredi o fotocopiatrici penne o carta o con le altre carenze solitamente lamentate
Non solo collari da impostazione della modalità di insegnamento una didattica giuridica che si auto esclude dalla comprensione degli allievi diventa addirittura dannosa
Perché i Secret perché si preoccupi oltreché di ascoltare se stesso anche di capire quali siano le domande lei deve preoccupazione i sentimenti dei ragazzi non c'è purtroppo altra conclusione impossibile
Per resto alcuni veri maestri chiocciola hanno sempre intuito Calamandrei ricorda del franchismo sottolineava l'urgenza inderogabile di sostituire alla vie coalizione cattedratici
Un metodo d'insegnamento più vivo e moderno basato sul dialogo continuo tra gli allievi del maestro
E ancor prima un altro grande giurista Vittorio Scialoja aveva affermato ciò che è profondamente vizioso nel nostro ordinamento universitario è proprio il metodo dell'insegnamento
E se non lo si riformerà questo metodo sarà vano andar cercando altri rimedi
Che abbia seguito la mia polemica con la casta accademica i miei tentativi compreso l'ultimo puntualmente insabbiato durante il mandato divertiti amara Moratti e della sua sottosegretaria Valentina Aprea e cominciare a privilegiare già nella scuola primaria e secondaria la riforma del rapporto tra docenti allievo rispetto alla riforma dei contenuti didattici
Può subito comprendere quanto sia profonda la convergenza tra il mio pensiero è quello di questi maestri anche nel campo apparentemente tanto tecnico e specialistico del diritto
Ma non può essere un caso che queste idee innovative vecchia ormai di cinquanta o cent'anni siano rimaste lettera morta
E che sia prevalsa invece l'arido formalismo e specialismo accademico che da sempre allontana i giovani migliori dalla cultura e dalla ricerca
Moltiplicando la creatività e l'indipendenza intellettuale e di qui anche la cosiddetta fuga dei cervelli
E compromettendo il futuro della nazione quali dunque le cause quali alimenti di tanto disastro
A mio parere la causa essenzialmente sempre la stessa crederà tanti rovinosa modalità con cui avviene la selezione dei perché
Questa modalità rovinosa poggia su due fattori uno economico almeno apparentemente tra il tipo di contratto a tempo indeterminato e a carriera garantita offerto o promesso ai nuovi docenti
E l'altro psicologico cioè il criterio puramente nozionistico semplicemente mafioso e nepotismo dico con cui i docenti vengono selezionati
Il contratto a vita e la carriera garantita determinano la selezione a rovescio che si produce in ogni burocrazia
La carriera scolastica e universitaria diventa infatti il ricettacolo delle personalità più insicure e quindi più antica ma anche di sicurezza
Che incapaci di acquisire autorevolezza con le proprie forze e qualità e quindi più bramosi di autorità e prestigio delegati dall'alto
Più povere di creatività indipendente quindi più inclini al servilismo verso la casta baronale e più adatti alla perpetuazione
Della sua cultura arida formalista e specialista che trova nel linguaggio astruso appunto la sua sanzione capitale
Quanto alla selezione nozioni perché ciò non garantisce minimamente le qualità attitudinali che stanno alla base di ogni buon insegnante
E cioè la capacità comunicativa la disponibilità al dialogo e all'ascolto empatico dei bisogni e delle idee degli allievi la passione per la materia insegnata il rispetto per la creatività e l'indipendenza intellettuale dello studente
Ciò dunque passando dal vitalizio burocratico ha un contratto subordinato all'efficienza produttiva e all'approvazione della clientela cioè degli studenti e dal nozionismo sterile alla selezione attitudinale la scuola e l'università italiana potranno uscire dall'attuale vergogna giustamente denunciata da Francesco De Franchi
E dai migliori maestri del passato
E diventare come dovrebbero fucine di creatività ed entusiasmo per la cultura e per la ricerca
Per fare questo bisogna sbaraccare l'attuale sindacalismo e baroni Nismo dell'arroganza del privilegio della mediocrità
Che rifiuta ogni cambiamento e porre mano alla rivoluzione liberale sempre promessa e mai neppure avviata
Per cercare amici ci sentiamo lunedì almeno
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