Intervista a Riccardo Realfonzo sulla proposta di stabilizzazione del Debito Pubblico al fine di creare risorse per lo sviluppo economico

Radio radicale è stabilizzare il debito pubblico per liberare risorse per lo sviluppo è questa la proposta che è stata ha presentato un appello che è stato diffuso che ha già raccolto una serie di adesioni noi parliamo con Ricardo Realfonso economista all'Università del Sannio a cui si deve la paternità tra l'altro di questa proposta buona sera professore allora io partirà intanto dalla cornice come Nat la la proposta del percorso in che sede è stata presentata e quali sono le firme che sono in calce poi entreremo nel merito della tesi
Dunque la proposta non è nata oggi in realtà nata almeno un paio d'anni fa
Appresso a te gli articoli di che io pubblicato anche in collaborazione con Emiliano Brancaccio con un altro economista
E poi animato questa proposta un dibattito organizzato in collaborazione con con il quotidiano il Manifesto in occasione di un convegno di gauche
Di cui abbiamo anche pubblicato gli atti o copie che a quale partecipano molti economisti molti politici successivamente a seguito della presentazione del DPEF
Ho ho messo su un muro in collaborazione con alcuni colleghi questo appello
Ed è stato firmato da una sessantina di economisti accademici anche molto molto autorevoli tra questi è tra i firmatari ci sono anche Augusto Graziani e Pierangelo Carignani che sul dai principali curdi siriani evidenti insomma più noti all'estero
Edite l'appello è stato pubblicato
Qualche giorno fa figlio del giornalista tranquilli la Curia manifesto disponibili visibile sul sito
Un cucù appello degli economisti punto com ecco allora veniamo alla merito delle
Tesi della proposta contenuta all'interno dell'appello abbiamo detto che siamo in tempi documento di presentazione documento economico programmatico che finanziario una DPEF tutto dedicato al la questione dell'abbattimento del debito pubblico molto alto bisognerà tirare la cinghia questa la proposta evidentemente il suo Appello va nella direzione quello condiviso dai molti che l'hanno sottoscritto varia direzione diametralmente opposta ecco qual è il punto chiave qual è la il meccanismo attraverso il quale si può insomma liberare le risorse che dovrebbero attraverso tagli e sacrifici dovrebbero andare nella direzione della riduzione del debito pubblico e renderle invece liberi per lo sviluppo
Dubbi a dire che questo appello non non parla di non va nella direzione opposta rispetto al DPEF percento che qualcuno potrebbe pensare che direzione opposta vuol dire quindi allegra etica pubblica tutte società alcun controllo però diciamo questo noi diciamo che anziché pensare a una politica di abbattimento del debito come fa il DPEF perché il DPEF
Prevede e di abbattere il debito nel corso della legislatura dal valore diciamo circa centootto per cento attuale al di sotto del cento per cento quindi del PIL
Quindi un abbattimento significativo l'appello in questione invece propone di stabilizzare il debito pubblico cioè di
Portare avanti una politica di stabiliti il debito rispetto al PIL eviti cioè una Baldin drastico abbattimento del debito e quindi in questa maniera
Tenendo quindi sotto controllo il debito per liberare maggiori risorse per l'intervento pubblico pubblico per il rilancio dell'economia diciamo i principi di equità
Sociale che sono il programma dell'Unione ecco le allora il primo punto è come si congela il debito pubblico tecnicamente
Dunque tecnicamente si tratterà stabilizzare il debito testardamente sufficiente
Fissare un avanzo primario al quale Pepito che appunto stabilizzato rispiego
Il DPEF prevede il perché quindi le diciamo il documento su portato avanti dalla ministro Padoa Schioppa riferite che ogni anno il il il Paese fissi un avanzo primario Patto di Mario è l'eccesso
Delle delle entrate rispetto alle spinte dell'inventati tutto dello Stato rispetto alle spinte interessi del debito parte no quindi come se lo Stato risparmia assiste ogni anno in maniera tale da rimborsare
Diciamo il dipinto politiche dei dubbi e quindi abbattere il debito questo è il e il e il PIL diciamo il contenuto e Di Pietro però
L'idea di risparmiare lo Stato che risparmiano Perale quindi abbatte il il suo debito ora con le diciamo perché questo risparmio naturalmente
E ci ho letto ho letto il tank questo cosiddetto avanzo primario citerà tre per far sì che il Piton aumenta
Nuovamente ulteriormente però addirittura pensare di come dire
Fare un risparmio tra virgolette così grande tale da farà abbassare il tetto dal nostro punto di vista è un errore sempre nello scrivere ecco si può quantificare questo avanzo primario per rendere ancora viva in una rete culturale tecnico dunque l'avanzo primario
Fissato dalla dalla dal dal DPEF questo si prevede i termini prodotto interno lordo nel due mila e sette un avanzo primario del due virgola uno per cento e poi va salendo fino al due mila undici al quattro virgola nove per cento questo il DPEF
In sostanza vuol vivere due mila sette questo avanzo primario e ha un valore di circa ventuno miliardi di euro nel due mila e sette secondo il DPEF
E agli ottantaquattro miliardi nel due mila undici ora lei invece debolissimo evitare l'abbattimento del debito Cevoli Simo semplicemente stabilizzare il debito noi potremmo citare l'avanzo primario al due virgola sette per cento questo significherebbe e nel due mila e sette ne avremo a disposizione
Acquistino sono rimasti un po'chiuso ho fatto aperitivi di calcoli abbiamo fatto degli studi uso quindi lei dodici del del governo incluso nei palazzi del governo per ecco per stabilizzare il più stabile dando il debito
Noi avremmo un un minor avanzo primario quindi la disponibilità di risorse finanziarie pari a sei miliardi di euro nel due mila e sei e questa ci lascia liberi molto negli anni successivi fino addirittura agli oltre cinquantaquattro miliardi del due mila undici quindi la differenza a differenza importante evitargli abbattere il debito e
Stabilizzare il tutto significa come dire risparmiare di meno e quindi qui sopra la possibilità all'allegato intervento pubblico di appunto di essere molto più consistente chiarissimo allora le pongo in successione tre questioni la prima
Riguarda il diciamo così il periodo entro il quale si terrebbe stabilizzato ecco in che arco di tempo andrebbe tenuto fermo la la la la il debito pubblico se ci sarebbe questo tipo di intervento di stabilizzazione e a a termine oppure potrebbe essere prorogato nel tempo
Nell'intera legislatura le proponiamo che nel corso di questa legislatura il il governo tenga papi del debito pubblico non eviti di abbatterlo quindi questo significa che come dire si programma di legislatura dovrebbe essere questo
E poi al termine della legislatura insomma la domanda che le pongo e ci si riproporrebbe lo stesso identico problema tra l'altro poi ricordiamo che la questione del del debito pubblico del deficit rientra anche uno dei parametri naturalmente tre su cui fa riferimento il Trattato di Maastricht c'è anche questa la questo insomma si ripropone poi dopo cinque anni allora come va risolta poi
Dunque allora innanzitutto chiaramente la questione è complessa però a tutto c'è da chiarire questo
Che quello che noi abbiamo mostrato diversi studi perché appunto questo si fonda con una serie di ricerche e di studi anche pubblicati riviste internazionali quello che abbiamo mostrato e che non esistono diciamo per ragioni né tecniche né istituzionali per andare un abbattimento del debito
Riguardi mi soffermo su queste seconde perché lei ha fatto riferimento al trattato di Maastricht no agli agli impegni & ricattato di plastica fissa
Un paletto diciamo una grandezza ottimale del debito rispetto al PIL al sessanta per cento ma non prevede alcuna sanzione per i Paesi che non portino il debito al sessanta per cento del PIL
Invece e molto più diciamo preciso ma il tappa per implicito che ha avuto più stringente il Trattato di Maastricht il patto di stabilità con riferimento al deficit
E che dice il deficit per essere portata portato alla al massimo aprì per cento del PIL re attualmente siamo oltre il quattro va bene ora la stabilizzazione del debito pubblico la proposta come facciamo prevede comunque un abbattimento del deficit altre due virgola tre per cento del PIL quindi è chiaro che il livello attuale e diciamo poco però può anche rispetto alla politica di stabilizzazione del debito pubblico il livello attuale deficit e comunque diciamo auto però e una cosa è quello che noi proponiamo che portava più virgola tre per cento del PIL e quindi come dire
è sostanzialmente al valore che ci viene chiesto dal patto di stabilità e civile chiesto dall'Europa altra cosa e invece quello è invece la proposta del DPEF
La proposta del DPEF
E è quella di portare il deficit al due virgola otto del PIL nel due mila e sette quindi ben al di al di sotto del tre e addirittura allo zero no zero virgola uno delle sfide precisi all'utero sostanzialmente del due mila undici
Quindi il governo vuole andare dove oltre quelli che sono gli impegni con l'Europa dell'impegno con l'Europa e l'impegno stringente che vediamo con loro per cui il deficit
Cioè che il per quello che il ricavato attuale no e il tre per cento del PIL senta guardi capire anche che l'avanzo primario andrebbe a coprire anche gli interessi che gravano sul debito pubblico
Sì dunque la l'avanzo primario e diciamo l'eccesso delle entrate sulle specie interessi ed è quindi interessi a parte non considerati gli interessi naturalmente
Il punto è è ovviamente che il presente interessi e quindi fare una politica e e considerati anche gli interessi sul debito vado a fabbricare debito stesso
Tu a questo proposito uno degli aspetti molto spesso evocati Dying fautori della dell'abbattimento del debito però è quello del del costo del debito pubblico no si sente continuamente direi rischia il costo del debito pubblico è anche il rischio della sanzione dei mercati della della della le le agenzie di rating e del del del declassamento del debito pubblico ora in realtà quello che noi abbiamo sottolineato con questo appello che anche questi
Diciamo questo rischio che viene sollevato diventato spesso evocato è sicuramente sulla schivato
E questo perché perché in realtà io per i di partiti piccoli interventi del del tasso d'interesse e quindi del costo del debito del PPI diciamo del tasso d'interesse sono estremamente ad un impatto sul costo di tutti gli ospedali più ridotto per una ragione molto semplice
Perché tutto il pubblico e fatto di titoli che hanno un tasso fisso e titoli che hanno un tasso variabile
E poi ha una sua lunga vita e quindi questo significa che l'aumento dei dei tassi d'interesse ha un impatto sul debito molto contenuto quindi diciamo tutti gli allarmi di atteggiamenti allarmistici sono in realtà come dire strumentale a una politica di abbattimento del debito che viene che è una scelta che non è atto u qualcosa a cui siamo corso assolutamente costretti
Senta le faccio un'altra
Obiezione poi un'altra domanda relativa al sommo al fatto di rimandare in là nel tempo poi congelarlo appunto per un un arco della legislatura
Molte crea vengono fatte riguardano quel tema di scaricare sulle generazioni successive nodi che andrebbero risolti comunque adesso ecco che come risponde a questa obiezione insomma
Purtroppo l'economia italiana si trova in una situazione estremamente difficile c'è tutta una letteratura che quella sul declino dell'economia italiana che ha chiarito che ed abbiamo un problema contemporaneamente gli domanda di offerta nel senso che c'è un'economia diretta una domanda stagnante
Dunque la banda stagnata e per diverse ragioni una contrazione dell'intervento pubblico gli i salari di molto contenuti
E al tempo stesso abbiamo un modello produttivo che non riesce a reggere la concorrenza internazionale perché è un modello produttivo che si fonda su tecnologie tradizionali
E che non riesce a reggere la concorrenza da un lato di vanificando tecnologie tradizionali pratiche ci battono sui vostri no che producono a costi più bassi dei nostri e d'altra parte verificano tecnologie avanzate allora quello che dobbiamo fare e in questa parte dell'economia italiana e puntare tutto sulla sul rilancio dell'economia
Il il il problema come dire a cercare di fare una politica di risanamento delle finanze pubbliche va fate così dedicata un'operazione che noi riteniamo essere vocazione suicida
Quello che noi dobbiamo fare e abbattere del lungo andare nel lungo periodo anche anche andare alla riduzione del rapporto tra debito e PIL non e non in questa legislatura in un futuro ma aumentando il PIL aumentando il denominatore e questo rapporto e quindi puntando sulla sulla sorta puntando sullo sviluppo Adel puntare sulla ci sullo sviluppo serva risorse
Chiarissimo speriamo che sia stato chiaro anche per i nostri ascoltatori noi ringraziamo salutiamo il professor Riccardo nel fosso economista dell'Università del Sannio grazie per essere intervenuto a Radio radicale