Visto dall'America

Radio radicale buonasera bentrovati a questo nuovo appuntamento con la trasmissione visto dall'America con noi in collegamento telefonico c'è Matteo Mecacci rappresentante del Partito radicale transnazionale alle Nazioni Unite e membro della delle segreterie della Rosa nel Pugno buongiorno Matteo
Deborah Berardi Lorenzo
Allora in questa puntata ci dedicheremo soprattutto alla all'Iraq alla missione la forza multinazionale che immissione in Iraq al dibattito
Che si è aperto in Italia soprattutto per quanto riguarda appunto tempi e modi e delle ritiro proprio mentre in questi giorni il Consiglio di sicurezza
Ha votato una revisione del mandato di forza multinazionale ma il alla questione comunque
Ampia tra l'altro in questi giorni in queste ore anche il ministro degli esteri D'Alema si è recato negli Stati Uniti ha incontrato la segretaria di Stato Condoleezza Rice irresponsabile il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Steffen credo dei dunque sono molti i temi legati a questa questione andiamo con ordine e partiamo proprio dall'incontro tra D'Alema e questi due esponenti che avevo citato dell'amministrazione americana quale rilievo è stato dato
Ma aveva detto che il quale gli effetti in questa di militare sicuramente avuto meno attenzione di quanto non abbia avuto in Italia come anche giusto che sia in quanto per il governo americano l'incontro con una nove rappresentante del del governo italiano in particolare dei di D'Alema che è ministro degli esteri anche dice
E vice primo ministro rientra un po'nelle attività di routine che vengono compiute in particolare dalla segretaria di Stato RAI sul sito del Dipartimento di Stato non ci trovate non nel nell'attenzione dei per briefing
Notizia di questo di questo incontro a mente finissima va detto che il tono dell'incontro come alcuni giornali che è stato molto molto cordiale come se anche sicuramente ambito dall'Italia visto che c'era la la diretta televisiva di questo di questo incontro e diciamo non sono emersi nel corso della conferenza stampa
E differente che nel dibattito che si è avuto anche in questi giorni che hanno preceduto l'incontro
A Washington una si sono sviluppate in particolare sui sui giornali italiani e particolare riguardo alla questione Iraq e alla presidenza del
Italiana in quel contesto se appunto ci potete procedere o meno Aol ritiro completo delle truppe ossia una qualche forma di cooperazione fosse fosse rimasta c'è da intende dal dice così tarda risultata del dell'incontro tra la RAI che D'Alema che vi è una sostanziale un sostanziale accordo sulla non esasperare le differenze che comunque su questo tema restano tra la politica degli definiti la politica del governo Prodi che erano evidente anche al momento della della nomina del cuore del del nuovo governo
Italiana che sono state ribadite anche dal dal Congresso americano in questi giorni quando appunto autorizzato per l'ennesima volta una un impegno di spesa di oltre novanta miliardi di dollari proprio per tutte le operazioni
Militari condotte dagli effetti in particolare in Afghanistan ha di e in Iraq di e quindi da
Da immaginare che comunque vi è l'intenzione elitaria Din don uscire quanto meno politicamente al teatro iracheno dopo un impegno che andava avanti ormai per tre anni che ha visto impegnati oltre tre mila
Militari italiani oltre a team di assistenza la ricostruzione
Civile dello Stato
Iracheno in in quel Paese anche per cercare di portare a Termini quella quella missione appunto di di pacificazione del nel Paese e nella quale gli Stati Uniti sembrano tuttora molto
Molto impegnati e molto convinti di portare a Termini in particolare dopo quelle buone notizie che si sono avute questa settimana con l'uccisione di Al Zarkawi
E finalmente la nomina anche dei misteri chiave del nuovo governo iracheno in particolare quelle difese
Quelle della difesa dell'interno e della e della sicurezza nazionale per il resto emersa appunto una una collaborazione su tutti i dossier un D'Alema oggi è sembrato molto molto impegnato nella ribadire l'impegno Atlantico all'interno dell'europea dell'Italia quindi nell'alleanza stretta con gli Stati Uniti come è tipico della politica estera italiana aspetteremo di vedere quando eviteranno magari incontri
La prossima settimana anche di Prodi con Putin o anche nei prossimi media ad esempio con lei del del Medioriente e gli stessi toni appunto hanno saranno usati anche in quel contesto in particolare rispetto alla questione palestinese D'Alema sottolineato soltanto un aspetto e c'è la necessità di ottenere da Massa rispetto delle condizioni minime per l'avvio di un il viale di un negoziato di pace riconoscimento dello Stato di Israele ad esistere e la rinuncia alla violenta cosa che invece in particolare sui media italiani nelle interviste che abbiamo fino visto fino ad oggi
Che accompagna sempre anche una richiesta ad Israele a interrompere le attività di occupazione territori occupati o comunque le attività militari che non siano di tipo militare che non siano proporzionate rispetto alle accuse ricevute quindi diciamo si è sottolineata in questa occasione la vicinanza quelli definiti su tutti i dossier compreso anche quelle iraniane in cui si è dista una ente completa adesione da parte della della RAI anche alle parole di di D'Alema sulla necessità di avere un segnale dal dal regime dei mullah possibilità e al di là appunto delle conferenze stampa e delle dichiarazioni beve Brevi a appunto per così rinsaldare un'alleanza che è stata ha messo in discussione in questi giorni anche nella discussione concrete dei dossier che avanzeranno frazione settimane questa concordia continuerà ad esserci
Sette in queste ore anche il congresso americano prima del senato e poi la Camera si sono occupati della questione di una calendario per le truppe impegnate in Iraq è stata sostanzo sanzione mente respinta la definizione di una data certa per il ritiro ma come è andata esattamente che cosa prevede questa risoluzione è stata approvata
Ma l'arma risoluzione come come dicevo prima è stata approvata perché occorreva che vi fosse l'approvazione da parte del Congresso che nei prestiti a poteri di autorizzazione delle crede che il governo intraprende comprese appunto le spezie per le per le attività di tipo militare come quelle in corso in questo momento in Afghanistan nel mila concorreva appunto una l'approvazione di spese ulteriori per coprire quelli che sono i costi crescenti di è un'operazione militare con soprattutto quelle in Iraq che ha superato di molto le aspettative iniziale che erano state previste
In particolare dalla dal Pentagono sui costi di cui di questa di questa guerra e in quel contesto Lir congresso anche il potere di dare delle unica azioni ed eventualmente di porre dei vincoli
Rispetto a quelli che possono essere all'autorizzazione dell'Esperia anche ad esempio chiedendo che entro una determinata determinata data vi fosse vi possa essere comunque una riduzione delle perché anche attraverso una riduzione della presenza dei militari tema
Che nella politica interna venisse finiti continua ad essere il tema centrale e che si prevede anche in vista delle elezioni di di novembre per il rinnovo di una parte del congresso
Sarà comunque un Emma al centro della campagna elettorale che in particolare i democratici hanno continuava a tenere sul tappeto proprio per le difficoltà che l'Amministrazione Bush ha avuto negli ultimi tempi in Iraq nel cercare di portare a compimento questa operazione riducendo le morti riducendo poi come datato qualche modo promessa il numero di militari americane sul terreno ma tuttavia va detto che nonostante ricattata in particolare da da parte di alcuni democratici la proposta di individuare una socialità in table cioè di scadenzario
Per il ritiro graduale delle truppe
Dall'Iraq a anche nel completo è prevalsa la posizione che fin dall'inizio l'amministrazione Bush a attenuto di affidare la decisione della riduzione o meno delle truppe ai generali che si trovano sul terreno tenta che appunto di siano delle cosiddette scadente artificiali imposte dai politici ma vi sia invece una valutazione di merito fatta dai militari quindi nonostante a crisi di consenso che hanno colpito l'amministrazione Bush e in particolare il presidente che continua ad essere a livelli di popolarità attorno al trenta per cento uno dei livelli più bassi mai avuto dei da un Presidente americano dei tempi
Dini sono una nonostante questo il congresso è appunto nonostante vi siano delle lezioni in arrivo il timore
Da parte anche di alcuni e candidati repubblicani di soffrire che la crisi di popolarità del Presidente non dilatata quella così diciamo così ribellione interna al Partito repubblicano
Che appunto imponente
Che avessero detto foto di imporre appunto alla presidente delle scadenze sul rientro dati americani che sicuramente il tema
Molto popolare negli Stati Uniti che poteva essere utilizzato per cercare di guadagnare riguadagnare consensi questo non ha però ha prevalso e quindi la la questione continua a essere nelle mani dei dei generali sul carrello vi sono così indicazioni su un possibile una possibile riduzione
Delle delle truppe entro la fine dell'anno ma qui parla per il momento comunque di eventualmente poco decine di migliaia di di soldati che comunque porterebbero a l'entità complessiva delle delle truppe americane sul terreno a non scendere sotto le cento mila unità
E veniamo allora alla voto del quindici giugno scorso del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ha sostanzialmente prolungato la missione
Della forza multinazionale guidata dagli Stati Uniti in Iraq era un approvazione come dire che di cui si sapeva l'incollata alla richiesta anche delle governo iracheno appunto per un proseguimento della mozione in tal senso il del governo era che non si era già espresso però è opportuno anche ricordare insomma i termini
Di questa risoluzione delle Nazioni Unite che autorizza appunto la forza multinazionale già che ci porta poi anche a inquadrare meglio i termini del dibattito anche la luce di quelle che è il dibattito tutto italiano circa le le le le le alla missione militare eccetera contro preoccupante come qualcuno preferisce
Definirla torniamo appunto alla votazione che cosa prevede la risoluzione com'è andata
Che questa riduzione è stata approvata e e lo scorso il Consiglio di Sicurezza aveva richiesto che a a metà hanno Boffo diciamo di ciottoli dava al di nuovo la presenza della forza multinazionale in Iraq per un anno però ammanettarlo con la nomina del nuovo governo iracheno dopo le elezioni che che vi sono state riposte da parte
Qui richiedeva più forse da parte del Consiglio di sicurezza una revisione alla luce di quelle che sarebbero state le valutazioni fatte dal governo iracheno sulla necessità o meno di mantenere questa questa questa forza multinazionale in Iraq e il governo iracheno attraverso il proprio ministro degli esteri del Bari ha scritto al Consiglio di sicurezza che se è vero che nel pittore
Nello sviluppo politico il popolo iracheno ha raggiunto grandi obiettivi architette Bari tuttavia la continuazione del mandato
Della Porta multinazionale in Iraq rimane necessaria ed essenziale per la nostra sicuri quindi è evidente la richiesta
Fatta dagli iracheni alle nazioni unite in particolare al Consiglio di Sicurezza in che di Authority questa forza multinazionale ad esserci ad essere ancora presenti in in Iraq perché le autorità irachene non ritengono ancora alle truppe autoctone cioè le forze di polizia e militari irachene in grado di poter gestire la sicurezza in in modo e questo elemento diciamo così io organizzazione del Consiglio di sicurezza che era avuta anche nel due mila quattro rispetta una questione che è uscita
Dal dibattito politico ma che al tempo in particolare nel settembre due mila quattro e abbia un qualche rilievo anch'io a livello internazionale cioè la richiesta che venne fatta da Kofi Annan al Consiglio di sicurezza che l'approvò di autorizzare la creazione di una forza militare
Sotto le insegne delle Nazioni Unite che avete proprio il compito di difendere la missione civile dell'ONU che è presente in Iraq a tal due mila tre che ha il compito di
Diciamo così consigliare ed aiutare il governo iracheno in tutti i processi di costruzione dello Stato a partire anche dal processo dal processo elettorale questa porta di peacekeeper
è stata poi pituitaria ed ha avuto il sostegno solo di tre Paesi cioè della Georgia de de
Poi in particolare di altri
Due Paesi è della Romania e poi delle delle isole fichi scusa e va detto che nonostante diciamo così questa missione di caschi blu sia presente in Iraq non è
Mai citata da coloro che ritengono che inattuabili sia solo una presenza di una della forza appositi preoccupante cioè di una forza militare sotto il comando degli Stati Uniti che si muova al di fuori in qualsiasi contesto
Delle Nazioni Unite e e a queste si aggiunge che proprio in base a a quello testo
Dell'articolo undici della della nostra Costituzione che viene spesso citato perché e dice che l'Italia
Ripudia la guerra
In realtà poi nei paragrafi successivi ti dice che l'Italia comunque favorisce l'attività delle organizzazioni internazionali che
Si pongono per martedì
Fasce e
Apparire addietro a per per come appunto l'attività delle Nazioni Unite oggi in Iraq non possa rientrare
In un compito di promozione di mantenimento della pace in un paese come appunto
L'Iraq dove appunto le Nazioni Unite svolgono sostanzialmente una funzione di carattere civile ed hanno proprio bisogno della protezione dei perché dunque non essere vittime
Di attentati e attentati terroristici quindi
Per coloro che insomma hanno dibattuto a lungo in questi in questi giorni in queste settimane su come potente per garantire una presenza del nostro appare in Iraq anche per garantire la sicurezza che
Dalle parole anche del governo iracheno è per il momento il bene primario che
Deve essere garantito ai cittadini alle istituzioni irachene ebbe dare sostegno alle immagini che protegge nella sua missione sicuramente sarebbe potuto rientrare tra le tra le opzioni possibili e tra le opzioni possibili che sarebbero state sicuramente in linea con quanto sancito dalla dalla nostra Costituzione
Tutto questo ci porta che ha un'ulteriore riflessione circa i caschi blu ma non solo in questo solco che si inserisce una proposta che è stata rilanciata recentemente il discorso è una proposta non nuovissima ma insomma è stata lanciata
Nuovamente con la di una creazione di una forza d'intervento rapida delle Nazioni Unite con la capacità di spiegamento in pochissime ore d'intervento come composta da sia da militari che da civili tecnici eccetera l'ora
Da chi è stata messa a punto questa questa proposta è cosa prevede esattamente nel merito
In questa proposta Statham portata avanti da un gruppo di esperti mi Cana dei si fonda sull'idea che è già inserita in realtà nella nella Carta delle Nazioni Unite che originariamente prevedeva anche la possibilità della creazione di un un cosiddetto esercito dell'ONU cioè di forte cariche fossero direttamente sotto il comando delle Nazioni Unite che potessero
Anche su richiesta del consiglio di sicurezza quando questo la Authority utilizzare rapporto per risolvere
Le controversie internazionali e in particolare per
Assicurare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale no l'interesse per questa per questa proposta che consiste nella creazione di uno atto di quindici mila peacekeeper che però a differenza dei fischi per sta
Che normalmente si muovono in giro per il mondo che non hanno diciamo così compito di compiti ingrati e diretto in conflitti ma appunto di
Sostanzialmente di mantenimento della pace e quindi anche utilizzano delle dei tipi di armamenti che non sono dei dei dei più pesanti prevederebbe invece la possibilità
Per questi peacekeeper di intervenire proprio per porre per porre fine a delle aggressioni in corso e quindi eventualmente anche essere dotati di una forza l'intervento analoga a quelle di di un l'esercito di un esercito nazionale o comunque di forze multinazionali che si trovino o che si sono trovate in passato ad operare con quel mandato
E dicevo che l'interesse per questa proposta a mio avviso
è dovuto al fatto che proprio negli ultimi anni a seguito dei fallimenti che ci sono stati da parte delle Nazioni Unite
Interrompere che ad esempio il genocidio in Ruanda o o la pulizia etnica in Kosovo o si potrebbe dire oggi nuovamente il genocidio che in che è in corso in Darfur la cresciuta all'interno delle azioni che della comunità internazionale la necessità di cercare di dare risposte concrete all'impegno
Ciò che è stato preso solennemente tempio dai governi a e summit internazionali sulla necessità di non bel più ripetere questi
Massacri di centinaia di migliaia di persone ed essere in grado di
A fermare quel principio che poi è stato anche cito e messo nero su bianco proprio nel corso dello scorso ammicca al miglior delle Nazioni Unite cioè il principio della responsabilità di proteggere che la comunità
A nei confronti dei cittadini che non siano protetti e in qualche caso in realtà sono proprio massacrati dai topi dai propri governanti quindi nella definizione degli strumenti concreti attraverso il quale questo principio della responsabilità di proteggere o applicare la creazione di una forza di intervento rapido delle Nazioni Unite che su mandato del Consiglio di sicurezza possa interrompere del genocidio degli oppure etniche o comunque delle violente in corso con possibilità di intervento appunto che non sia subordinata all'autorizzazione di alcuni Stati a ammettere le proprie truppe militare sotto il comando dell'ONU quindi attraverso una procedura burocratica che spesso molto molto lenta e che non che vi sono magari appunto difficoltà a economiche o di disponibilità di militari spesso coi lo si realizzano consentirebbe di
Velocizzare anche sicuramente la possibilità intervento questo non risolve il problema di fondo che spesso appunto il Consiglio di sicurezza come avvenne
Nel corso può nel Ruanda
Poi non è in grado di prendere decisioni a prescindere o meno dalla disponibilità di militari per via dei veti incrociati che che chissà perché a volte impediscono prova le Nazioni Unite di di assumere di assumere delle decisioni ma va detto che laddove invece ciò
Potesse avvenire come invece accadute in alcuni casi la disponibilità di una forza appunto di quindici mila soldati che non è una una forza molto grande che sicuramente dal punto di vista economico non rappresenta un peso insostenibile per la comunità internazionale sarebbe uno strumento in più per
Ad esempio consentire anche ai tribunali penali internazionali
Che che magari hanno bisogno di intervenire proprio sulla base di
Indagini compiute anche per magari oltre che a porre fine Massari anche per arrivare all'arresto di criminali di guerra
O di responsabili di crimini contro l'umanità di avere delle forze a disposizione che possano appunto mettere in grado appunto queste autorità giudiziaria come avviene in ciascuno Stato
Del mondo di avere anche una forza di polizia la forza militare che poi sappia
Realizzare in pratica quelle quelle richieste
Certo quindi sarebbero sicuramente molti motivi che ne insomma giustificherebbero l'istituzione l'impiego di questa forza ma abbiamo detto è una proposta anche vecchia anche se del nuovo per come viene riformulata insomma nel merito per quanto riguarda proprio la composizione ma quali sono stati allora gli gli ostacoli in che caratteri che ti che vengono mosse insomma perché non è mai stata apprezzata questa proposta
Ma ma sostanzialmente perché in passato vietato in particolare anche da parte quindi finiti ma anche dei Paesi europei una certa riluttanza a la creazione di un cosiddetto esercito dell'olio e in particolare nei decenni scorsi sarebbe stato un esercito fatto sostanzialmente di militari provenienti dai Paesi più sviluppate qui interprete incidentali c'è anche economicamente possono sostenere e possono sostenere il peso che però alla fine viene messo al servizio delle azioni cioè sotto controllo anche di carattere di altri governi in particolare per quanto riguarda il Consiglio di sicurezza di chi parla
Vicina e che l'industria che sicuramente dal punto di vista del vede impieghi Peretti
Sia militari ma anche di tipo umanitario perché in questo caso si parlerebbe di interventi
Per poter fine a delle crisi umanitarie ti trovano molto spesso purtroppo su sponde opposte rispetto a quelle dei paesi dei paesi occidentali e l'elemento forse di novità che si può prenderei in considerazione è appunto l'affermazione percorso sostanzialmente
Nell'ultimo decennio a livello internazionale ed è il principio da un lato ad esempio della giustizia internazionale cioè della responsabilità penale anche per i capi di Stato laddove a livello internazionale laddove siano responsabili
Di crimini contro l'umanità di crimini di guerra o di genocidio e qui in questo è un elemento di novità inserite a partire dagli anni novanta in particolare in tribunale sulla cima l'abbia e poi con l'affermazione anche
Della della Corte penale internazionale rispetto alla quale faccio una breve parentesi anche gli Stati Uniti stanno attenuando la
La loro opposizione fabbriche hanno visto la possibile utilità ambientale frumento rispetta la questione del Darfur dove c'è un mandato per il consiglio di sicurezza e proprio in questi giorni magari ne parleremo un'altra occasione il procuratore della Corte penale
Internazionale Moreno Ocampo ha tratto un rapporto al Consiglio di sicurezza nel quale a descritto come evitano le prove di migliaia e migliaia di omicidi
Premeditati nella zona del Darfur e quindi la possibilità di portare dava a processo
Molte molte persone quindi questo principio della responsabilità
Internazionale per la punire i responsabili di crimini così così gravi è stato affermato
Proprio l'anno scorso che è stata l'affermazione con la creazione come primo sul momento dell'appeal Building Commission cioè di una commissione che ha il compito di garantire la ricostruzione dei paesi
Che siano stati oggetto di guerre civili o comunque di conflitti armati il principio della responsabilità di proteggere come dicevo prima cioè che loro la comunità internazionale
Ha una responsabilità quindi un dovere di ingerenza come
Da decenni
A anche delineato Marco Pannella più che un diritto di ingerenza un dovere d'ingerenza un dovere di proteggere i cittadini che siano vittime
Di violazione di diritti da parte dei propri governanti e quindi appunto si va affermando da un atto incompleto ma anche per via teorica un ruolo o la responsabilità formale delle Nazioni Unite nel prevenire questi questi massacri occorre individuare degli strumenti che siano in grado poi di
Dare sostanza a questo a questo impegno teorico ecco io credo che in questo contesto adesso non alcune decine di anni fa io possibile anche immaginare una forza dell'ONU anche in base al
Responsabilità nuove che
Queste organizzazioni sono assunti abbiano anche la possibilità di gestire direttamente in prima persona quindi senza dover dipendere dalla buona volontà di un cuore del governo di turno all'invio di propri militari posta così avere la possibilità di intervenire per per prevenire questi massacri questo anche credo servirebbe a chiarire che il ruolo delle Nazioni Unite
A tutela della pace e della sicurezza internazionale chiede spesso viene interpretato come un ruolo di devono rarità in particolare dalla forte pacifiste in realtà a che interpretato correttamente dovrebbe prevedere appunto anche questa funzione di intervento anche con la forza se necessario che porre fine a a dei conflitti che appunto si era siano in corso in in giro per il mondo
Per oggi tutto il nostro tempo disposizione è scaduto ringraziamo salutiamo Matteo Mecacci solo il tempo di ricordare che lunedì diciannove si terrà la prima riunione la prima sessione inaugurale del nuovo Consiglio per i diritti umani e qui peraltro l'Italia
Non in cui peraltro Italia e non è presente come membro tu lo seguirà naturalmente Matteo che ci sarà per l'Italia qual è il sottosegretario che ha la delega
Parla le informazioni che ho è che ci sarà il sottosegretario Gianni Vernetti della Margherita che appunto la delega per i diritti umani oltre che oltre che per l'aria e insomma Carmen ne parliamo lunedì anche alla luce del dell'apertura dei lavori vi sarà lei la prima settimana la attenzione cosiddetto high level stabilmente cioè il la presenza delle delle autorità in particolare anche degli angeli che penso che lo stesso Kofi Annan sarà presente nonché dei ministeri o che nel caso dell'Italia ma anche nel caso in molti altri Paesi dei sottosegretari che nutrano così parleranno della dei di questo nuovo organismo che nasce con grandi aspettative che però ai ni
Dalle prime notizie che si hanno sui lavori
Di preparazione il consiglio sui diritti umani non a lasciano ben sperare perché appunto
Qui vende richiedente lo consiglio sono riusciti fino farsi eleggere come Cuba Cina Pakistan Algeria Russia Azerbaijan e Tunisia e qualche altro mi fermo qua
In realtà pare che io non riuscendo come al solito a condizionare in modo molto concreto alla possibilità di funzionamento di questo organismo magari appunto già lunedì potremmo approfondire
Staremo a vedere allora suo veterani parleremo nel corso della prossima settimana però le ringraziamo e salutiamo Matteo Mecacci e l'appuntamento con la trasmissione visto l'America per sabato prossimo le ventitré e trenta