Intervista a Enrico Buemi sulla manifestazione organizzata dalla Rosa nel Pugno per il 12 maggio sul "coraggio laico"

Chirico Buemi il dodici maggio sarà il giorno della Coraggio laico
Ed è un
Un giorno che
Verrà dopo tante anche tante polemiche
Per quello che per esempio da ultimo per stare agli ultimi eventi insuccesso il primo maggio dal palco di piazza San Giovanni evidentemente
Non è lo stesso palco almeno più in quel momento di Andrea Rivera di quello che sarà in piazza San Giovanni il dodici maggio quello del summit dei
E l'orgoglio laico sarà invece a piazza Navona
Un motivo in più per esserci forse questa vicenda delle polemiche che l'Osservatore romano aggiudicato un atto di terrorismo con riferimento alle cose dette da dire non c'è dubbio intanto
Bisogna
Precisare che il nostro è un Paese democratico
E che non c'è nessuno che ha responsabilità istituzionale di diverso tipo sia religiose che le politiche
Che si possa sottrarre al giudizio dei cittadini
In uno Stato libero i cittadini hanno il diritto dovere di esprimersi
E quindi
La prima cosa che mi sento di dire e che la manifestazione del dodici di maggio crea una manifestazione non soltanto di espressione diciamo di una visione ma anche
Di un giudizio
Il giudizio che viene rivolto nei confronti di quanti
Sono piegati
Sotto gli interventi di istituzioni che sono legittime che sono anche autorevoli
Ma che si occupano da altro non si devono occupare delle cose di cui si deve occupare la politica le istituzioni civili che
Io credo che quindi la manifestazione debba essere una manifestazione condivisa
Non soltanto da socialisti e radicali liberali
Ma anche da parte di quei cittadini cattolici o di altra fede che ritengono che lo Stato di tutti si debba occupare in modo universale dei problemi della gente
E chi invece le questioni religiose sono questioni private di ognuno di noi verso le quali ognuno a
Diciamo l'atteggiamento
Che ritiene necessario e opportuno in primo luogo
In ossequio alla propria coscienza invece in questo nostro Paese è un po'di poco riti
E ci sono atteggiamenti privati piuttosto discutibili
Che prese di posizione pubbliche
Che io definisco di convenienza che rappresento ma punti di OCSE quietanza all'Autorità morali
Che ci sono ma che anche spesso eccedono anche se nei giudizi come quello ad avere
Sanzionato il comico Rivera
Di piazza San Giovanni come sostanzialmente un terrorista
Il terrorismo una cosa molto seria tragica e non si possono utilizzare abbinamenti di questo genere perché altrimenti mi verrebbe da dire che ogni volta che
Il presidente dalla CEI prende la parola nei confronti
Dei politici italiani o il papà addirittura invita i politici italiani a certe coerenze
Mi viene da pensare che allora si sta facendo un atto di condizionamento della libertà dei parlamentari dei dirigenti politici del nostro Paese e quindi questo equivale
Se vogliamo estremizzare il concetto a golpe a un tentativo di condizionamento forte delle coscienze attraverso un'azione intimidatoria
Io non credo che sia così
Sono più
Diciamo oscena da scherzi a parte queste
Rispetto invece alla modo di rapportarsi in una festa civile di un Paese democratico dove nessuno si deve sentire
Escluso dalla possibilità di essere giudicato dagli altri in particolare noi che abbiamo responsabilità tutti noi che abbiamo responsabilità pubbliche
Siamo
Tra coloro che debbono
Essere destinatari di un giudizio
E quindi e questo è il
Giudizio che io do sulla nostra manifestazione sulla manifestazione di piazza Navona che certamente e s'un momento di libertà
è un momento di civiltà è un momento di democrazia
Quella democrazia che noi
Pensiamo di volere anche
Nei confronti di altri che sono meno sensibili a questo necessità
Solo che devono sapere che spesso quando si rinuncia alla De Nicola zia su un argomento quando si rinuncia libertà sull'argomento si rinuncia anche per altri