Riunione della corrente DC "Impegno riformista"

O Guido Bodrato dice segretario
Segretario della Democrazia Cristiana insieme al nostro amico Scotti all'amico onorevole Fracanzani all'amico pubblica
All'amico onorevole Bubbico e Ava amico
Senatore Fontana
Vorrei fuori comunicare che naturalmente i telegrammi in arrivo si sprecano tutte invoca un tempio o meno noti e consumati i problemi da difficoltà dei trasporti
Io non davo vettura di dei telegrammi che per non non gli odi anche sia un dovere di dire che ce ne sono tanti di molto affettuosi
Però consentite che io intanto ringrazio il senatore ministro cavo Donat Cattin di averci voluto inviare un uso avuto davvero molto grave
E nato a mente rivolgo un augurio o meglio rinnovo un augurio anche a nome di tutti quanti nuovo per una rapida guarigione egualmente vorrei egualmente vorrei inviare un augurio
Molto fare rido all'amico Mario Ferrari Aggradi chi ci invia anche voi
Anche Negramaro molto caro impossibilitato a partecipare perché come ben sapete anche Mario avuto recentemente
Un
Un incidente un incidente di macchina e voi che siamo fra gli auguri per motivi di salute consentite che io in via anche al numero per un rinvio un saluto ed un augurio all'amico Martinazzoli che comprano sangue grazie operato in questi giorni e che per questo motivo non potrà essere fanno lasciando credo di non aver dimenticato nessuno degli invalidi
Per cui
Così il ricordo soltanto qualche telegramma ancora il senatore Attilio Buscè che il sottosegretario al Tesoro felice conto è fuori una Cafeo valide grandi soprattutto che vengono dalla campagna grazie Avola vorrebbe grave il sindaco di Padova se ecco e quindi un amico ceretta di governo portava cioè
Però
Porgere il saluto della nostre città che ha fatto un po'di pratica ad accoglierli
Per la verità visto l'ingorgo che c'è all'inizio all'ingresso per questa vostra presenza qui ad un appuntamento importante di riflessione sul futuro della nostra Italia
Con i grazie mento particolare agli organizzatori che hanno voluto scegliere Padova come sede per questo incontro giustamente avete posto alle tema centrale del di questo incontro il problema di riprendere nel nostro Paese un grande disegno riformistico e questo vuol dire andare alle radici della storia della nostra esperienza di cattolici democratici di una democrazia cristiana che fin dalla sua origine ha voluto porsi come partito di speranza come partito di costruzione di un futuro diverso e credo che questo sia un passaggio obbligato
Se noi non fossimo capaci di riprendere con forza e con decisione questo grande disegno riformistico sappiamo che all'orizzonte si profila era ebbe un'autonoma organizzazione nel sociale delle tante diversificate espressioni del mondo cattolico
Così come noi sappiamo è necessario che questo nostra grande Sforza è spinta riformista Ica deve saper sì incontrare con l'altra grande tradizione riformisti che nel nostro Paese e la tradizione di matrice socialista
Per questo credo che questo incontro che si pone in un momento di passaggio tra i grandi convegni tradizionali autunnali delle diverse componenti interne del partito e la fase di preparazione del congresso nazionale costituisca per tutti un importante momento di riflessione vorrei a questo giungere l'angolazione particolare di chi come nel mio caso ma vedo qui presenti tanti altri sindaci vive in una situazione un po'di frontiera la presenza nelle istituzioni
E proprio nell'esperienza di tutti i giorni
Capisce comprende come il problema del consenso che è al centro della democrazia
è proprio e il problema di sentire assieme di consentire cioè di sentire assieme alla gente di far sì che le istituzioni diventano veicolo trasparente praticabile perché la gente possa riconoscersi realmente in esse
Vorrei anche ricordare che nella tradizione proprio dell'impegno dei cattolici democratici della terra veneta viene un grande insegnamento
E cioè che si è partito autenticamente popolare si si riesce a innestare la propria esperienza politica su una robusta esperienza di Società Civile
Presente nelle opere
Che può portare questa sì ad una variegata e ricca presenza anche all'interno del partito all'orizzonte c'è il congresso
Nazionale vorrei e quindi c'è il problema della selezione della formazione di una classe dirigente vorrei ricordare gli amici che vengono da altre regioni una tradizione che c'era nella nostra Repubblica di Venezia
E c'era un disposizione di un d'oggetti da dico in italiano perché non vorrei che
Non tutti capissero o che ripercorre Simo passate
Polemiche ma la lingua veneta è una lingua non un dialetto è questo da oggi e diceva
Quando si trattava di scegliere i magistrati alle acque che erano la magistratura più delicata per una Repubblica sull'acqua come Venezia
Diceva i magistrati quando vi dovete scegliere pesate di quindi valutate bene le capacità che hanno pagate Rink quindi metteteli al riparo di ogni tentazione perché possono rispondere veramente gli interessi generali della società
Se sbagliano uccidete lì questa conclusione era un po'drastica e non è adatta più ai nostri tempi ma credo che le prime due siano due saggi suggerimenti che noi dobbiamo sempre tener presente con i migliori auguri perché da questo convegno escano indicazioni interessanti e stimolanti per tutti noi saluto in modo particolare gli organizzatori grazie
Ringrazio il sindaco di Padova e prego il segretario provinciale della Democrazia Cristiana dichiarava di Padova l'amico cremonese vivo per prenderlo a farlo vorrei anche ricordare ai miei amici e sono in fondo che mente di quindi settore sì di dove già tutto tra Piero qui c'è ancora qualche sedia quindi nel comune interesse possono accumularsi figlia l'ha detto
Un saluto cordiale un benvenuto
Di
Otto cordiale un benvenuto a voi tutti ai ministri presente i dirigenti di partito prima come Padova allo poi anche visto che sono presidente del gruppo regionale anche come Veneto
Una grossa occasione questa per Padova il Veneto di ospitare un'iniziativa così importante
Anche per i contenuti che si propone cioè ricostituire quest'area centrale della democrazia cristiana
Credo che sia un arricchimento per tutto il partito
Io voglio solo
Fare due per memoria che vuole essere anche un augurio il primo la concretezza
Avete visto dalle tematiche dell'invito i temi sono quelli oggetto anche di grandi discussioni ed in questi ultimi anni il cambiamento dalla società
La governabilità del Paese
Le riforme
Ecco
Questo richiamo alla concretezza perché su questo è stata fatta sì una grande analisi però oggi come oggi riforme non ne abbiamo viste
Quindi vorrei richiamare tutta la democrazia cristiana e in particolare né in queste occasioni ad arrivare anche a delle proposte concrete portarle avanti con determinazione
Il sindaco prima accennava il grande disagio io lo lo vivo personalmente come anche il presidente del gruppo di chi opera nell'ente locale guardate amici questo degli enti locali
Da da vent'anni parliamo di una riforma in questo senso e direi che abbiamo fatto passi indietro
E se pensiamo bene questo è stato lo strumento più importante per la democrazia cristiana e per una presenza concreta nella società
Guai se non riusciamo a far fronte a questo impegno
L'altro elemento
Per memoria che vuole essere anche procure ora è questo
In un momento in cui c'è una perdita d'identità generale nel dei partiti e soprattutto di ideologia
Noi abbiamo una marcia in più rispetto agli altri
Che è quella della nostra ispirazione cristiana
Di questo affondare nelle radici di questa cultura cattolica
Ecco credo che la strada per rinvigorire il partito per far rifiorire il partito è questa e dobbiamo percorrerla con determinazione
Con questo augurio io spero che l'anche da questo dibattito risorgono per la democrazia cristiana dei buoni auspici grazie
Forse ho avuto dico Guidolin
PG
Il mio è un saluto
Di un democristiano del Veneto
Che la fiducia del partito ha proposto
Alla presidenza del Consiglio regionale del Veneto un posto di alto prestigio
In un istituzione in cui la democrazia cristiana rappresenta il cinquanta per cento dei consiglieri
Son tante le personalità di esponenti del partito dal governo presenti
Che io li saluto
Tutti ringrazio gli organizzatori che hanno scelto Padova per questo grande ed atteso convegno e vorrei cogliere questa occasione anche per fare qualche brevissima
Riflessione
è la prima è questa
Io personalmente considero un fatto
In questo momento positivo
E non negativo
Il grande ritorno delle correnti
Sempre che questo ritorno delle correnti
Le configurino come promotrici di dialettica interno
Dobbiamo dire che
Senza dialettica un partito democratico popolare come il nostro destinato
A spegnersi lentamente ma spegnersi
E mi sembra che in questi ultimi anni
La dialettica sia quasi completamente mancato
Permettetemi la sincerità
Io vorrei dirlo
Per due motivi
Il primo è per un incerto unanimismo
Che ha confuso la giusta tesa dell'unità
Con il silenzio una mortificazione della di eletti
L'ultimo congresso nazionale
Ha creato grande ottimismo molto ottimismo ha creato grandi speranze
Risultati concreti e positivi
Ce ne sono stati ed anche qualificati
Ma certo non sono stati uguali alle grandi speranze perché il congresso aveva cinese
Il secondo motivo
Riguarda il fatto
Che la mortificazione della dei letti che è nata
Da una gestione che chiamata colloquiare con la società
Attraverso un discorso univoco
Difatti si sono spente le mille voci anche contraddittorie attraverso cui il nostro partito si esprimeva
Rivolto alla società
E invece
C'era la richiesta di un colloquio univoco ma che forse frutto e sintesi degli apporti di tutte le espressioni interne della democrazia cristiana
Questo discorso univoco è apparso spesso
Un monologo di vertice anziché il frutto la sintesi
Di questo grande dibattito interno
Ecco il direi che io considero un fatto positivo il grande rientro delle correnti aperte non deve significare il ritorno alle vecchie correnti
Spero ti esatte sul computer del potere
Ma deve significare un ritorno ad un fecondo dibattito
Dove le differenze e le posizioni interne devono qualificarsi
Per l'apporto sul piano dell'approfondimento culturale della profonda della proposta politica
Come espressioni reali legittime della complessa realtà sociale
In questa prospettiva un'area centrale
Che è l'obiettivo di questo convegno Fedele continua attrice di un importante ruolo da sempre presente nel movimento dei cattolici prima e nel partito poi pongo oggi assolvere ad una funzione essenziale
Sul piano della linea politica della Democrazia Cristiana
Sul piano del rinnovamento e soprattutto sul piano della società
Ultima considerazione questo convegno si celebra nel Veneto
Una regione dove è presente una democrazia cristiana
Chi ha sempre da altri
Ed ha tuttora anche attraverso esponenti altamente qualificati
Un contributo essenziale di proposta alle politiche nazionali
Vorrei anche aggiungere
Un contributo essenziale
A impieghi al governo del paese
Una DC quella veneta che al di là delle sue articolazioni interne
E delle vicende che hanno caratterizzato la sua storia
Si è sempre sentita ed ha sempre operato come partito di popolo profondamente inserito nella realtà sociale
Ecco il mio augurio e questo
Che questo convegno anche sull'onda dell'esperienza venne porti un valido specifico contributo
A Rinnovamento
Al rilancio di questo nostro partito autenticamente popolare grande partito un partito che comunque sarà felicemente condannato a guidare ancora a lungo il nostro paese grazie
ICI
Nel dare inizio
Formalmente nonché i lavori
Ed è ringraziarli
Per avermi voluto chiamare a presiedere questa prima giornata del nostro convegno vorrei innanzitutto poter raccogliere
In una espressione per così dire riassuntiva
La comune soddisfazione
Per il ritrovarsi di tanti amici nuovi e vecchi con i quali si è già determinata una rinnovata sincera la sintonia di pensiero e di azione
Oltre ad una schiettezza di rapporti che siamo certi
E destinata sempre più a svilupparsi ed a consolidarsi
Ma l'impresa per molti di noi di un dialogo antico e mai sciupare sciupato sul piano umano
Acquista infatti un valore politico
Che non è sfuggito a nessuno e che ha perfino preoccupato qualcuno
Su invece Bompard attiveremo diciamo subito con grande semplicità e schiettezza
Da un comune impegno
A servire i principi ideali del lotto partito
Tenendo ben presente le condizioni reali politiche sociali nelle quali siamo oggi chiamati ad o per operare
Sappiamo bene
Ci avrebbe ricordato con il suo ben noto realismo
Toni Bisaglia se fossi stato questa sì ma fanno e
Sappiamo bene di imporci un compito non facile
Ma abbiamo ritenuto che ne valesse la pena
Non solo per dimostrare a noi stessi che anteponiamo sempre il bene comune all'interesse di parte
Ma soprattutto per impegnare i tutti
Ad uscire dei vini chiedi un global lirismo inconcludente individuando invece gli obiettivi politici e programmatici che all'interno ed all'esterno del momento partito
Possano finalmente farci superare il pericoloso quanto divagante fra azionismo oggi sempre più presente nella nostra società
Ebbene infatti non dimenticare che la frammentazione delle rappresentanze si è ulteriormente aggravata con le elezioni del quindici giugno
E cresciuta nel Parlamento e nel Paese ed è cresciuta perfino all'interno del Reno televisive
In una diaspora che a volte tocca anche parte dal mondo dal mondo cattolico
Tutto questo ovviamente non ci aiuta Corriere il grande disegno che come quarant'anni fa
Continua aggravare responsabilmente su ciascuno di noi
Diciamo con chiarezza alla pari di di molti di voi io spesso sono venuto ad alla milizia di partito sospinto da una fede
Con una gioia di poter opporre tutte le mie forze al servizio della edificazione di una società più moderna più bella più giusto
Ora non saremmo ingenui
Una prima riflessione che sgorga spontanea ma credo sia giunto il momento di chiarire e noi a noi stessi
C'è bisogno cioè dire di chiederci con tutta sincerità
Se ciò che va valido e duttile ieri lo riteniamo tale anche oggi e tale lo riteniamo fino in fondo
Se riusciremo infatti a rispondere positivamente
A tale prima domanda si tratteneva a Lova ma solo a Roma di compiere un utile sforzo per pervenire ad una prima sintesi io pelosa
Non certo monolitica ma articolato erogante capace di rappresentare non nove immagini ma la realtà di una democrazia cristiana che sa quello che vuole
Evo dice non in termini generici ma con proposte
E con testimonianze concrete e puntuale
Siamo ormai a un punto ripeto fuori e dentro la Democrazia Cristiana
Che se non saremo sinceri con noi fra noi non rimedi eremo aveva aberranti degenerazioni di un frazioni Isma'che già di per se stesso non ci porta lontano
Qualcuno Mita celati moralismo ma credete
Ciò che oggi più conta e fare pulizia
Dentro di noi ed intorno a noi ciò che più conta e riuscire a cancellare la percezione che l'esercizio del potere possono essere fine a se stesso
Non dimentichiamo
Che va a causa di molti deve nuovi che sono alla base del cosiddetto movimentismo di maniera
Tante nel non aveva fatto capire che la spettacolarità la volubilità e il gioco aveva convenienze hanno sempre non ultimo il fiato corto molto accorto
Possibile che non si sia capito che lo spirito di fazione
Distrugge il senso dalla comune cittadinanza all'interno del partito
Possibile che non sia chiaro che con il logorante attrito interno non non aiutano utili energie per un'autentica battaglia politica
Possibile che non sia ancora non si sia ancora convinti che l'acquisizione al diritto di protezione e ad una percentuale di partecipazione o potere
Resta sempre un fatto legato ad interessate
Contingenze del momento
Ben altro ci vuole cari amici per costituire davvero una società diversa e migliore
Sbagliata
E certamente vantata dall'autoflagellazione
Come lo stesso Bisaglia più volte ci ricordo
Ma importante mi pare sottolineare sin da questo momento che questo non Torin contro mariti nato ad avere un seguito anche nella misura in cui rappresentiamo all'avviso
Di una coraggiosa inversione di tendenza
Verso una più larga acquisizioni di idee e di uomini di forze oltre che attraverso l'impegno ad una rigida coerenza fra Paolo dove ed atti
Non quindi solo un'antica pur importante ritrovata solidarietà umana ma un patto politico nuovo
Che non un impero come strade che appartengono al passato
Ma che punta a realizzare maggiori intese proprio operando con determinazione
Per evitare che i nostri propositi si confondano con un meccanico accostamento di pasti magari come estrema difesa da un modo Corsaro di fa politica
Il non voto non ritrovarci
Boh dunque rappresentava innanzitutto un contributo al superamento di una situazione di precarietà di incertezza semovente d'incoerenza
Nella piena consapevolezza che tutto ciò corrode varici e quindi rappresenta il modo peggiore
Per fornire quelle risposte che giustamente l'opinione pubblica si attende innanzitutto da noi
Vorrei aggiungere per entrare subito in uno dei temi che più attendono risposte precise e conseguenti
Che non basta ostentare re Autari d'adesione all'amico Goria e dal suo governo
Per conferire forza ed autorevolezza non è come Pavone che si fornisce son ritegno a chiedo duramente impegnati in un'impresa sempre più complessa e difficile
Ma vorrei dirlo con forza
Tale sostegno così garantisce con la consapevolezza piena e puntuale di ciò che il governo dell'onorevole Gloria rappresenta per noi e per il Paese soprattutto in questo momento
Diciamolo con chiarezza il Governo Goria è figlio di una situazione oggettivamente delicata
Per la sorte della nostra vita democratica e tocca a noi assecondando i discorsi proprio perché è affidato innanzitutto a questo governo
Sia pure con le sue contraddizioni con i suoi frequenti su fronti e affidato a questo governo
La ripresa di un dialogo che ridia va a nuove aveva ragione dell'alleanza democratica
Se questo governo venisse meno non vi è dubbio che l'attestazione di partito diventerebbe più aulico perché verrebbe a mancare quel tenue il primo che ci consenta di passare dalla politica delle cose o di programma
Come oggi più modernamente si dice alla politica strategica e di lungo respiro
Con ciò con ciò nessuno pensi che la Democrazia Cristiana possa delegare a un governo ogni sua aspettativa e ogni sua progettualità sappiamo bene
Che peraltro il non voto compito ma ciò che è importante riaffermare con forza
E che al di là della pur sentita solidarietà umana avvertiamo tutta la responsabilità di un reale totale appoggio all'onorevole Gloria
Anche per non compromettere Joker TAC cuore a tutti noi
E cioè con lo sforzo di assicurare un'anima e duro mondo annuncio ad un programma che è chiamato a ridare certezza e tranquillità
Ad una opinione pubblica chiede diritto di guardare a noi come ad un partito sereno e rassicuranti
Ovviamente non intendo sviluppa i temi del cambiamento della società e della necessità di governare tale cambiamento
Di questo fra poco ci parlava col suo ben noto alcune nella sua relazione all'onorevole Scotti
Ma a me preme dire sin da Ovaro che abbiamo chiara
La nota con sapevo Vezza nell'oggettiva difficoltà aveva attuale congiuntura politica
E ne aveva necessità che il tema dello Stato democratico sia affrontato come un aspetto più cruciale ed impegnativo del momento
Il nostro odierno non ritrovarci acquista dunque spesso anche da tale consapevolezza
Il tema Devine Berta e del suo fondamento etico richiede infatti un'attenzione ancora maggiore
Proprio quando le regole della vita democratica si fanno più contorte ed i giochi reali tutsi e Vespetta Colavita finiscono con il diventare un tutt'uno con la frammentazione politica e parlamentare
Operare un'attenta ricognizione delle regole stesse della democrazia parlamentare
Concordare un approccio sicuro e limpido per concretizzare finalmente inutili riforme istituzionali regolamentari ed elettorale
Il poniamoci perché nel quadro dalla nuova legge delle Autonomie tumori giusta collocazione o a riforma del sistema elettorale regionale evocare tutto questo mi pare il nodo prioritario da sciogliere
Il terreno su quale oggi a scovare le intenzioni delle forze politiche di maggioranza e di opposizione resta dunque quello delle materne istituzionale ed elettorale
E sottolineo anche
In inverno periferico delle stesse
Proprio perché ricche specie più urgente evitare confusioni trasformismi e forme di movimentismo
Ti allontano nuovo opinione pubblica dall'autogoverno e dalle regole di una trasparente attività amministrativa
Su tutti questi temi l'iniziativa del partito e non solo utile ma urgente
Non basta infatti l'indicazione per una sana politica di alleanze e di schieramenti
Ciò che serve e media forte di una strategia che punti al superamento delle frazioni ISMU di quelle frazioni ISMU
Che finisce come ho detto corrono dalle dalle fondamenta e la stessa fiducia nell'istituzione oltre che il senso stesso dello Stato
Contrapporsi a tale fenomeno di disgregazione di degrado grande dovere da un momento
Forse non si è approfondito a sufficienza
Ciò che è accaduto il quattordici e quindici giugno
Forse ci si è soffermati un po'troppo a parlare della pressione comunista o del recupero democristiano e socialista e non si è sottolineato convenientemente che nuovi gruppi
Non tutti politicamente chiave qualificati sono sorti o ci sono ancora di più consolidati rendendo non ultimo ancor più compromessa perfino attività stessa dal Parlamento
Un difetto di analisi e doveroso ammetterlo ha riguardato gli occhi ed al partito ma anche istituti specializzati del settore
E invece è bene invece discuterne
Prima che sia troppo tardi
E non sia più possibile avviare quei confronti Travel Maggioni forze nazionali che possono condurre alla soluzione del sempre complesso problema tra sostanza del suffragio proporzionale
Appunto indispensabile governabilità del nostro sistema democratico
Il tema
E quindi davvero politico e richiede un'attenta riflessione e soprattutto una cosa coraggiosa decisione
Non si tratta solo di poveri elettori nelle condizioni che esprimerò preferenza prove differenti opzioni di governo quando disarmare di consolidare
Il valore della persona umana ed il suo corretto rapporto con lo Stato di diritto
Il problema della governabilità e infatti tutt'altro che alle nostre spalle
E pur con i rischi che ogni riforma comporta è doveroso chiedersi anche dinanzi all'avvenuta crisi di identità del Partito comunista se non sia giunto il momento di pervenire ad una distinzione fondamentale
Tra coloro che accettano uno schema di ragionamento a sinistra
Sia pure di tipo socialdemocratico e coloro che prendono i pavimenti altri valori ed altri obiettivo lo dico non solo tenendo presenti espressione di tipi di oggi
Ma anche comportamenti mentalità sensibilità ed aggregazioni sociali un mondo sta cambiando anche su tale versante e non tutti sono disposti ad inseguire il morbo ed antiche contrapposizioni tra progressisti e conservatori quando vi sono valori di libertà di pace di giustizia e di occupazione da testimoniare con atti
Coerente e concreti
Non basta cioè puntare tutto sul tema delle alleanze è giunto il momento che si faccia chiarezza sui contenuti
E quindi sulle modalità per rassicurare alla nota società una sicura pace
E non solo una non guerra
Per garantire che lo stato sociale non si svuotino dei suoi grandi valori di solidarietà da cui trae origine per riscoprire nel grande tema del Mezzogiorno
Quel fondamento di solidarismo crede davvero unitaria vano la comunità nazionale
Per fare in modo che l'amministrazione alla giustizia
Sì è un diritto garantito ad ogni cittadino anche attraverso procedure rapide di donne
Questo discorso sui contenuti ci pare ancora più urgente nella misura in cui altri analoghi convegni di partito si sono soffermati dei giorni scorsi non a parlare di terzi tempi culturali sociali e politici
Ma ci dispiace doverlo notare
A polemizzare con questo con Cuervo e perfino a mettere sotto accusa denunciato pomodoro spesso onorevole De Mita per non aver rinsaldato a sufficienza pur indispensabili raccordi con il Partito socialista i con i partiti laici
Chi finisce con l'occuparsi un po'troppo dei temi di schieramento ed un po'meno di quelli di contenuti rischiare l'isolamento della democrazia cristiana dalla Società reale
E in un certo qual modo rischia l'immobilismo della nostra classe politica dirigente
Noi sia detto rotte per tutti
Non abbiamo cambiato opinione sua essenzialità di un rapporto organico con le forze laiche socialiste ma crediamo che attuando si pervenga proprio attraverso l'impegno a tornare a far politica
E ad approfondire le ragioni che rendono fruttuose tale dialogo
La nostra posizione centrare all'interno della Democrazia Cristiana
Qua non tra tradizione notoriamente chiaramente interclassista e solida viste vanno la prospettiva di allargamento del confronto anche Colautti amici che si pongono imposizioni a noi vicini
Quanto a volontà già concretamente espressa in precedenti congressi di voler contribuire a guidare la democrazia cristiana in piena unità d'intenti con la sinistra interrotto partito
Tutto questo ci accredita come forza che sa guardare dentro i problemi al fine di risolverli con meditato coraggio in una prospettiva di più vago che esprimo politico
La DC non avete occupazione del partito comunista che rischiava bunga di finire assorbito comminate nazioni europee in una generica ed indistinta solidarietà delle sinistre
Noi all'interno del partito non subiamo le tentazioni di chi è alla ricerca di nuovi capi da Osama Nale
Noi abbiamo apprezzato in tutti questi anni l'onorevole De Mita non tanto per ciò che ha fatto quando perciò che egli ha rappresentato e rappresenta un punto cioè di convergenza e di equilibrio tra centro e sinistra della democrazia cristiana
Aggiungeva una volta per tutti che noi intendiamo confondere le questioni nostre interne comunque aveva attiviamo apporto con i nostri stessi alleati di governo
Con ciò non vogliamo dive ed imita beh non lo sa che abbiamo sempre condiviso il suo tipo di gestione
Così come in vista del congresso desideriamo dire fin da ora che ci porremo il tema di come garantite
Che anche attraverso revisioni statutarie non le oligarchie dei campi si sostituiscano ha lamentato verticismo di oggi ma con la partecipazione dei capaci diventi IVA strada maestra perché il rinnovamento diventi davvero miglioramento dimetto di e di modi di essere
Per Roma
Ciò che più ci pare di dover sottolineare il dovere di uscire da un improduttiva contrapposizione
Fa politica delle cose di tipo efficienti Tyco Eva sopravvalutazione del discorso politico chi tutto sublima into indicazioni di formule divini
Infine credo sia anche importante sottolineare il contributo da fornire al segretario per porre la gestione del partito dalla cosa pubblica qui Paolo da un assalto di chi guarda a sinistra o guarda comunque nella direzione di un nuovo possibile leader non per scelta coerente
Ma solo per imboccare facili scorciatoie per la conquista del potere
Si dirà che è un mal vezzo antico ma negli ultimi tempi c'è apparso che tutto ciò venisse perfino sollecitato oltre che assecondato
Dire queste cose non vuol dire non avvertire il senso ed il valore dell'impegno profuso dal nostro segretario politico al quale va tutto il nostro sincero riconoscimento e l'apprezzamento dire queste cose vuol dire se mai rivendicare un po'anche a noi con la parte di Cova vocazioni di servizio
Che abbiamo sempre assicurato volevo il limite ogni volta che ne siamo stati sollecitati o che l'interesse del partito che ne ha fatto avvertire l'opportunità e V per urgenze cari amici
Questo nostro incontro per le finalità che ha in sé e per le adesioni che ha suscitato fra tanti iscritti
Ci fa ben sperare
Che il congresso che ci apprestiamo a celebrare Pupa attraverso i difficili passaggi intermedi rappresentava davvero un momento fortemente rassicurante per il Paese e per il nostro avvenire democratico
Tocca a noi non solo Galantini un significativo successo di opinioni ma determina avendo gli stessi dei nostri iscritti ed è la più valga considerazione del Paese quei motivi di serena certezza
Che è soprattutto una schietta e costante testimonianza può e deve sapere assicurare sì attuando giunge venti
E si evitando saremo capaci questo nostro odierno ritrovarci aveva avuto un grande merito non sono per la crescita della devo come democrazia cristiana ma ciò che più conta per il domani stesso del nostro Paese
Ogni congresso nazionale rappresenta infatti sempre un importante momento di riflessione di decisione
Ma tale momento va preparato e costituito insieme e con la determinata volontà di saper consigliare i problemi di oggi in una prospettiva che sappia essere valida per il futuro
E quello che abbiamo fatto
Con umiltà ma con impegno nemesi che sono alle nostre spalle
Devo abbiamo fatto pensando non certo noi ma ciò che a tutti noi veniva chiesto in uno va così viva di speranze per la Democrazia Cristiana e dalla comunità nazionale
Per questo ringrazio singolarmente collegialmente quanti hanno aderito di buon grado a terreno tua comune riflessione ringrazio ma stampa largamente va presentata in quest'aula e rinnovo la mia fiducia nella sincerità degli intendimenti che ci hanno spinto a questo molto in conto e contare i rinnovati propositi che prego onorevole Scotti di tenerci la sua relazione mentre rinnovo tutta la mia soddisfazione per un convegno che cade tra l'auto nel momento giusto
Per le scelte che siamo chiamati a compiere e per le attese alle quali speriamo di poter corrisponde
Cari amici
Questo incontro a Padova
A uno specifico obiettivo politico
Contribuire con la ricostituzione di una riaccentrare
Alla riflessione e alla iniziativa della Democrazia Cristiana dopo le elezioni del quattordici giugno
Nella consapevolezza delle difficoltà
Dell'attuale stagione politica
Ma anche delle sue grandi potenzialità
Questa nostra iniziativa si ricollega
Alla risposta che noi demmo all'ultimo congresso
All'appello del segretario politico unendo cinque a quanti si riconoscevano nella comune piattaforma politica
Per andare oltre la stesse
Per andare oltre l'elezione del segretario
E così con un nuovo schieramento superare le reciproche precedenti collocazione a ben guardare il senso ultimo di quell'appello
Era nell'andare oltre le originarie culture proposte
Riconoscendo nell'inadeguatezza della parzialità
Per giungere attraverso un comune lavoro a costruire culture e proposte più comprensive più appropriate
L'accettazione dell'appello richiedeva che lo scomporre seguisse la ricomposizione
La quale fu in qualche modo avviata a livello regionale
E porcata compimento nel congresso con grande disponibilità a creare più libere forme di confluenza intorno a scelte e comportamenti di più forte spessore politico
Questo era il passaggio più delicato e difficile dell'operazione che si voleva condurre se ciascuno abbandonava la sua piccola e sconnessa abitazione di prima
Era perché voleva trovare una casa più grande funzionali
Capace di essere essa stessa
Luogo di elaborazione collettiva e di confronto con strumenti adeguati
Procedure floride stimoli e sostegni efficaci
Questo ambizioso obiettivo non siamo riusciti a raggiungerlo in questi anni
Certamente
Abbiamo vissuto una vicenda politica quando mai travagliato e confuso che non ha dato tregua al partito incalzando no Esopo topo e sottoponendolo a prove decisive
Ma pure in presenza di queste difficoltà da parte nostra non è mai venuto meno il sostegno più leale e convinto
Ad ogni iniziativa del segretario volta dare seguito all'impegno congressuale
Ne questo sostegno verrà meno oggi o domani
Perché riteniamo che quell'impegno congressuale resta la strada giusta e al tempo stesso l'obiettivo finale utile al partito
Tuttavia non poste vanno e non possiamo non prendere realisticamente atto delle difficoltà incontrate sulla strada scelta al congresso
E dare noi un contributo effettivo
A un processo di ricomposizione
Contrastando ogni pericoloso fenomeno di polverizzazione Interna
Lavorando a mettere insieme tutti gli amici che si ritrovano su una comune valutazione proposta politica
In grado di esprimere e rappresentare
Un'area centrale dinamica del partito
La nostra iniziativa non è volta a resuscitare antichi spiriti correntizie
Ne abbiamo residue rendite di posizioni da difendere
Perché viviamo nel presente
E non ci attanaglia la nostalgia del passato
Quale ritorno a posizioni politiche obsolete né il difficile futuro ci trova il risoluto
Il nostro ritrovarci e volersi esprimere insieme nella vita del partito
E rivolto oggi in primo luogo a sviluppare l'iniziativa politica avviata con il Consiglio nazionale di settembre
E che ha trovato nella relazione del segretario un'equilibrata premessa
è un punto di riferimento forte esistono certamente problemi interni di partito nella definizione di una proposta politica e soprattutto nella sua gestione
Abbiamo apprezzato nel corso di recenti incontri proposte ragionevoli e utili
Ma non vorremmo che la nostra attenzione si concentrasse su queste e sottovalutasse invece il carattere decisivo
Soluzioni con reciproche disponibilità con fermezza nel volere tutti insieme questa stagione nuova che possiamo e dobbiamo costruire cominciando proprio da qui
Ruote del suo saluto ed alla sua adesione e regolatore solo al mandato di governo ritenerci una sua comunicazione sulla democrazia cristiana nella sua ispirazione cristiana
Se cari amici
Io ringrazio vivamente dell'invito rivoltomi rivolto mi di parlare in questa sede in questa terra che è la mia terza
Il tema è certamente che io debbo cosicché lineare sia pure in forma piuttosto succinta sposta un pochino diremmo
Cambia il tema di che che il tema direi l'atmosfera del discorso ma non il tema di fondo
Anche nel
L'intervento all'amico Scotti dei amico pubblico e apparso come non poteva non apparire a il sottofondo della ispirazione cristiana ma veniamo subito al discorso al ai concetti che sono sottesi a testa semplici dizione la Democrazia cristiana e
Ispirazione vizi diciamo per non fare l'anima la DC e l'ispirazione cristiana sembra che sia un tema estremamente semplici
E quasi scontato
è in tutta la tradizione
Del nostro partito testa ispirazione e ciò che lo caratterizza e ciò che lo qualifiche ma appena noi ci addentriamo ci avviciniamo in maniera più pensosa I l tema che stiamo stiamo svolgendo alla stessa significato delle parole che il titolo porta con sé vediamo che i problemi sì di si affacciano ci sono problemi notevoli ispirazione già questa parola
è sintomatica
Poi che in qualche modo viene ora usata spesso bis parlando della Democrazia cristiana si parla di una ispirazione cristiana
L'uso di questa parola ispirazione dicevo è in qualche modo si stesse sintomatica perché si contrappone sia pure più o meno la privatamente alla parola dottrina
Quasi che appunto la Democrazia Cristiana non ha non più sia ancora ad una dottrina ad un patrimonio dottrinale compiuto quanto piuttosto ad un motivo ispiratore
Quasi diciamo allentando la deduzione allentando il rapporto tra i principi di fondo e la attuazione pratica
E questo è reale è un fatto che non è per la volontà di di una persona o di un'altra ma e nella nella natura stessa direi delle cose nel nella caratteristica del momento storico in cui viviamo
La questione non è tanto politica non è nemmeno direi filosofica è una questione teologica
C'è terrà la parola dottrinale la parola ispirazione così appare a dire in maniera schematica c'è in mezzo il Concilio Vaticano secondo e cioè
Quella
Quell'atteggiamento
Nuovo potremmo dire nuovo nuovo nulla di nuovo nel cristianesimo ma comunque quell'accentuazione nuova di un chi non non deduzioni immediata
Da lì patrimonio dottrinale delle soluzioni pratiche siccome la democrazia cristiana non è una congregazione religiosa ma è un partito politico è chiaro che le deduzioni immediate
Dal Vangelo o dalla corpo dottrinale non sono possibili
è un problema che non investe soltanto la politica
Anche la filosofia antica Concetto di filosofia cristiana addirittura per qualcuno lo stesso con molto pericolosa anche molto rischio parla di difficoltà di definire una morale cristiana o comunque una una politica una economia
Una cultura cristiana cioè se il rapporto che prima sembrava così semplice diventa diremo più problematico
Ma che cosa ne discende allora potremmo dire abbiamo trovato la formula abbiamo invece di parlare di dottrina parliamo di ispirazione ma in realtà questo questo problema dell'ispirazione né ne pormi poni un altro cioè che significa ispirazione
Cioè ci può essere ispirati una maniera consigliere radicale così profonda
Che veniamo coinvolti globalmente nell'esperienza spirituale religiosa o l'ispirazione e può essere una blanda diciamo connotazione esteriore
Si tratta di precisare in che senso va intesa la ispirazione parlare quindi di ispirazione al posto di dottrina sposta il problema ma non lo risolve ne apre un altro con quale intensità
Operare l'ispirazione
Ed ecco quasi per rendere anche più diciamo così più semplice più espressivo il discorso potremmo riferirci ad alcune figure storiche ad esempio ci sono stati nel corso dei secoli dei cristiani dei delle persone profondamente cristiane che hanno parlato di un disimpegno ma di un disimpegno dalle cose terrene e quindi anche dalla politica una fuga del mondo un'astensione
Io ricordo anche per andare a fatti diciamo piuttosto recenti
La prima posizione che assunse il Gianni Baget Bozzo dopo che abbandonò la Democrazia Cristiana non è stata quella della radicalismo del socialismo ma è stata quella del disimpegno
Ricordo che il suo gruppo predicava la votazione di scheda bianca perché il cristiano non doveva era in mai diciamo impossibile poter riformare il mondo che ormai era destinato alla suo dannato destino occorreva invece preparare una nuova famiglia un nuovo avvento prepararsi all'escatologia
Abbandonare il mondo alle sue contraddizioni ed ecco anche questa allora è un'ispirazione cristiana che certamente e è profonda nell'intimo
Ma si fa estremamente debole e quasi che si misticamente rinunciataria nei confronti della politica
Il rovescio di questa posizione e quella che potremmo dire il radicalismo invece cristiana
Mi viene in mente sterile
Ad esempio un fenomeno sta un fatto storico Thomas mensa Enna che che si porrà quell'ex Monaco perché luterana o che si mise a capo dei contadini e Guido la la guerra dei contadini che fu poi maledetta dall'utero stesso OLAF perché Anda portava alle estreme conseguenze la posizione la la radicale contestazione luterana
E che in qualche modo può anche richiamare certi atteggiamenti della archeologia da Liberazione se Presa nelle sue forme più estreme
E cioè fare del cristianesimo dell'ispirazione cristiana una così coinvolgente esperienza un entrare porre potremmo dire quasi in corto circuito
Vangelo e la storia per cui la realtà e si diventa impazienti nella realizzazione della della perfezione cristiana o della liberazione cristiana e si assumono le forme anche violente
O comunque rigidamente contestatari vie nei confronti della realtà politica della realtà comune della realtà storica
Ecco la Democrazia Cristiana certamente perlomeno nella sua tradizione la nostra stiano italiana ma direi in genere i partiti democratici cristiani sono nati e dentro un'altra prospettiva
E cioè
Altrimenti così per la Democrazia Cristiana diventerebbe forse un partito minoritario un radicalismo cattolico
Diciamo temporali sta dove il temporale lirismo viene rovesciato noi temporali ISMU di destra ma diventerebbe una specie di tempora divismo di estrema sinistra
E mi pare che anche questo sia sia una posizione ab norme certo che è facile definire le posizioni abnormi e quando si tratta di entrare invece nella posizione centrale è sempre più difficile caratterizzato la ma prima di di tentare di giungere anche a questa posizione questo questa qualche indicazione in positivo
Quasi a caratterizzare ancor meglio il discorso che stiamo facendo potremmo dire che
Queste argomentazioni che abbiamo apportato
Sostengono il nostro discorso verso il confronto di altri due termini politica e Profezia
Cioè qual è il compito del cristiano
L'agire sul piano politico o riservarsi il momento profetico la vicenda
Personale anche di Dossetti è emblematica
Personale di un di un partito non è una persona ma dico la vicenda personale di Dossetti è emblematica del passaggio da un momento politico a un momento profetico
Certamente anche il profeta fa politica ma lo fa indirettamente anche il non fare politica a volte a un profondo significato politico
I profeti disarmati a volte sono più più rivoluzionarie di coloro che imbracciano le armi ma in ogni modo al tirar delle dei momenti salienti delle figure carismatiche oltre o o anche dei santi che sentono le voci come Giovanna d'Arco on o una predicazione delle crociate o altre forme di di di assunzione
Della profezia come strumento di realizzativo intervento storico e politico nella
Nella considerazione non del singolo ma collettiva di un gruppo sociale di un gruppo politico secondo i partiti politici che noi conosciamo oggi diremo questa posizione sembra impossibile a attuarsi o rovesciamo completamente oppure si nulla non non è mica
Almeno questo mo'Pignone via insomma mia non solo Milano dico non è mica detto che il mondo finché vive il mondo la democrazia deve essere questo di tipo parlamentare con i partiti
Non mettiamo limiti alla alla creatività e alla Provvidenza ma con la con quella concretezza storica che ci deve con si deve contraddistinguere oggi come oggi una una struttura diversa utopica non è realizzabile di la politica nel suo esercizio concreto
Anche arte del possibile no di un sogno ideale
Quindi dico un partito politico oggi di ispirazione cristiana mi pare non possa essere nei un radicalismo cristiano nei una nei un assenteismo direi unico
Deve imboccare quella strada
Problematica direi difficile concreta flessibile diceva prima Scotti a concretezza e flessibilità
è un esercizio anch'esso ascetico vivere in nella complessità piuttosto che nelle soluzioni radicali
Trovare ispirarsi a una dottrina come il Vangelo
Che
Dove tutti detto che il Cristo non prega per il mondo ma c'è un mondo per cui Cristo non prega
E tuttavia dovere intervenire nel mondo per modificarlo per salvarlo per per orientarne lo quindi un una su assunzione
Di profonda spiritualità l'accettare la complessità delle cose
E
Cercare s'se non l'ottimo almeno una una razionalizzazione o meglio in questo caso una cristianizzazione un minimo possibile di cristianizzazione della realtà stessa realtà sociale stessa
Possiamo dire che
La
La democrazia cristiana che è un partito politico può intendere
L'ispirazione cristiana come un concetto limite potremmo dire in un ideale alla luce del quale rende problematico Zane Protti e scelte le proprie tecniche e come una coscienza inquieta è una coscienza orientata a quella cristiana che pone al politico
Delle degli interrogativi in più di quello che il politico che non si ispira al cristianesimo a deve affrontare quindi
La formula io penso che non non riusciamo a a ad a realizzarla definirla
E se fosse possibile io credo che sarebbe finita la ricerca e sarebbe finita anche l'esperienza cristiana che in fondo è un esperienza sempre aperta la santità cristiana anche a farlo spiritualità cristiana dato sempre figure nuove il patrimonio quinti dottrinale l'esperienza storica
Della comunità cristiana possono essere assunti da un partito che si richiama il cristianesimo con il nostro possono essere assunti dicevo come un orizzonte
Come un ideale che regola le azioni dentro il quale la nostra diciamo inventivi tappo litica che non discende dal Vangelo che non discende dottrina cristiana ma discende dalla nostra competenza
Diciamo quasi professionale dal nostro Linda nostra intuizione della nostra capacità operativa
Ci suggerisce
Elementi nuovi
Cioè sono due posizioni in fondo uno su e credo che la pupilla che dico per prima adesso che ho detto anche all'inizio sia una posizione ormai non praticabile io ho un un insieme di dottrine ben chiaro dalle quali discende ogni applicazione fino all'organizzazione bancaria per dire ma questo è in fondo un anche un tempo raddrizzare del cristianesimo e non mi pare che sia
Praticabile soprattutto dopo l'insegnamento che c'è venuto anche dal Consiglio che naturalmente non ha detto nulla di nuovo ma ha sottolineato aspetti che erano intrinseci al messaggio cristiano
L'altra invece mi pare che sia rischiosa problematica stimolante Mantegna anche per la libertà dei cristiani
In novità edite Angoulême Moussa noi ci muoviamo nella libertà nella novità della vita la novità della vita non solo personale ma della vita storica
Delle situazioni che di volta in volta si presentano dinanzi a noi come a loro con una loro logica interna una loro dinamica che a volte comprendiamo e a volte stentiamo a comprendere ma dentro la quale portando l'ispirazione cristiana noi cerchiamo di guadagnare spazi di libertà e proposte
Operative quindi senza impegnare la dottrina ma alla luce di quella dottrina
Questo io penso possa essere il senso
Di una di una ispirazione cristiana di un partito come la democrazia cristiana stessa
Quindi politica o Profezia potremmo concludere richiamandoci lascia sembrerebbe dire politica ma sebbene il concetto di politica di profezia sembrano essere così diversi Emanuele Monnier Annella con tutto il suo movimento Esprit definì
Nella Lux caratterizzato questa contrapposizione
Il suo movimento voleva essere profeti cose rinuncia o ad entrare nei grandi partiti politici ma dico questa contrapposizione è contrapposizione certo reale nel nel concetti ma non necessariamente nella prassi
Cioè non c'è vera politica se non c'è almeno un minimo di profezia altrimenti diventa una pura tecnica è una pura meccanica per la costruzione del consenso e per il mantenimento del potere
Una vera politica ha una sua animazione profetica come ogni profeta sebbene dica di rinunciare alla politica compie una effettiva profonda volti incidente azione politica
Quindi direi che si tratta di misure si tratta di vivere o tecnicamente la politica ma alimentando la tenendo aperto l'orizzonte col molte volte anche il nome cristiano anche a partiti ci si reggiano di questa connotazione
Viene un poco stiamo messo tra parentesi gli orizzonti si abbassano
E io un partito diventa un partito così di di organizzazione di potere e di e di conquista e di organizzazione del potere una funzione anche diciamo utile che anche una sua giustificazione ma che tuttavia non o finisce poi per diventare enti disumano noi abbiamo possiamo vedere certe forme quasi perfette di organizzazione politica nella nel incerti socialismo di Stato più o meno di Stato della del dell'estrema nord dell'Europa che ci danno una vita estremamente regolata
Ma dove l'umanità il senso dell'umanità degli uomini del dell'uomo viene conculcato
Altro troviamo proprio loro il meccanizzazione dell'uomo la spersonalizzazione della realtà
Quindi direi la l'ispirazione cristiana serbo a nella sua dimensione profetica può servire a far capire i limiti di una politica che sia soltanto tale che si ponga quasi in antagonismo ad ogni dimensione profetica ad ogni prospettiva che vada oltre
Il il particulare a e la sua realizzazione
Sorokko questo è quanto io nella con testo di questo e nell'economia anche di questo convegno
Mi è parso di poter dire l'approfondimento nel riterrebbe una discussione
E dunque un regno che possiede che va al fare va fatto ma in altra sede ma in ogni modo anche questa siamo così presentazione di una testimonianza di riflessione pensa che penso che possano dare qualche elemento di conforto alla spiritualità del cristiano impegnato nella politica come sono coloro ai quali io sto parlando grazie
Io
L'esito grazie
Nel dare inizio alla nostra tavola rotonda sul rinnovamento del partito
Nella società che cambia
Consente di vedere il mio stupore che si è stato chiamato a presiederlo dalla cortesia degli amici
Il decano dei parlamentari bene
Forse penso che sia
Credo che sia un po'perché
Il rinnovamento
Un tema che interessa tutte le generazioni
Forse anche per un atto di cortesia verso
Un lungo segretario politico della Democrazia Cristiana
Il quale cerca di portare con sé l'esperienza
Gli USA milizia
Ormai piuttosto prolungata nella democrazia
Io vorrei soltanto dire introduttiva mentre fare ecco alcune brevissime premesse
Che mi paiono non necessarie ma utili certamente
Per potere fissare i punti
Che prima del rinnovamento devono rimanere come patrimonio stabile della democrazia cristiana
Perché un partito è vita il mente fedele a se stesso
Nella misura in cui
Alcuni valori e connotazioni fondamentali alloro saldi e permanente
Tra questi per esempio l'ispirazione ideale
E non possiamo immaginare
Che la rottura delle cabine ideologiche
In qualche maniera tutti
La nostra ispirazione fondo
E i nostri valori
Il presupposto etico della nostra azione che non si riferisce soltanto alla soluzione dei problemi
E alla
Azione politica si riferisce anche ai comportamenti
Nostri come scritti e come dirigenti nostri comportamenti come cittadini e come militante
Il carattere laico del nostro partito
Per cui l'ispirazione cristiana e l'attenzione e l'insegnamento della Chiesa
Non coinvolge altro della nostra personale responsabilità
E sottoposta alla valutazione
Collettiva è individuale ciascuno di noi e non coinvolge viceversa la realtà ecclesiale la sfera del sacro
E d'altra parte anche il modo per difenderci una forma di ossidi assolutismo integralista
E di rispondere ad alcune esigenze fondamentali della democrazia che chiede la flessibilità delle forze politiche fatti salvi i principi per poter trovare punti di incontro con le altre forze politiche per il bene comune
La nostra presenza
Diffuse organizzata nella società
Siamo un partito che non si accontenta di essere oggetto di attenzione di mass media o si affidano opinione molte volte di sì informata del cittadino
Ma che teso viceversa realizzare una sua presenza capillare e forte nel tra la gente per poter raccogliere le valutazioni lì a domanda la critica per potere mantenere aperti canali di comunicazione onde dare poi la risposta razionale del partito e raccogliere anche il consenso
Da libertà dialettica all'interno del partito
La libertà per cui la formazione della decisione nasce dal dibattito e dal confronto fra le varie opinioni
E del resto proprio di un partito democratico la sua articolazione per componenti
Perché questo è il modo attraverso il quale il dibattito si anima si arricchisce e si svolge più ampiamente l'orbita del partito smesso
La selezione della classe dirigente
Che deve essere frutto ovviamente
Della dibattito della qualità
Del merito
E non ed è una esigenza ed è una selezione che non ammette evasioni o distorsioni
Siamo in presenza di una esigenza fondamentale al nostro partito per cui qualunque tentativo di deviazione verso cooptazioni o scelte di vertice OPEC chiusure oligarchi di aristocratiche
Finiscono per diventare un modo improprio
Di essere un partito democratico
Su queste premesse naturalmente
Il rinnovamento Mascia ma noi sentiamo che ha una matrice nella memoria storica
Che richiama ai nostri iscritti e dirigenti
I fondamenti etici politici metodologici
E li pone al paragone con la nostra azione storica
Perché
Il rischio che si correrebbe se così non fosse
Sì a questa matrice di memoria storica dei nostri fondamenti non ci ispira Simo
Rischieremmo di fare un partito nuovo ma forse un partito diverso dalla Democrazia cristiana
Ma la democrazia è una forza storica
E si muove nella storia è saldamente ancorata alla società e la sua evoluzione
E la sua natura popolare
Lo rende non soltanto il più grande partito di massa del nostro Paese
Ma anche quello in Irpinia più impegnato a raccogliere la domanda
Mutevole e progredì ente della Società
E qui naturalmente
Il presidente di questa polemiche presiede questo nostro incontro lascia lo spazio a coloro che devono parlare all'introduttore e agli amici ma consentitemi di chiudere conclude rapidissime considerazioni
Io sono convinto che a noi non supereremo le difficoltà
E non usciremo definitivamente dall'isolamento
Se non rafforzeremo nel partito
Il dialogo e confronto sulle cose da fare
E se non trasferiremo nelle strutture ad ogni livello
La spinta a camminare a quei tempi saldamente ancorati ai nostri valori
Nessuno deve avere paura della troppa libertà
All'interno del nostro partito
Quando essa sia naturalmente responsabile e consapevole
Dobbiamo semmai temere
Quando il dibattito non sollecita e non stimola il partito alla riflessione e alla proposta politica
Per questo
E il congresso
E questo tempo che ci aiuta a prepararci e ad avviarsi verso di esso
è ora no occasione davvero è un tempo davvero privilegiato
E ideale
Perché il rinnovamento si realizzi evidenti certezza
E la casa che abitiamo sia davvero trasparente
Così da fare in modo che per merito nostro di tutti noi
Ciò che ci si vede dentro sia autentico e suggestivo
E la democrazia cristiana abbia nel Paese il successo che ha meritato merita e speriamo meriterà
Soprattutto per nostra responsabilità anche per la
Allora diamo inizio alla tavola rotonda dando la parola nostra Guido Tampieri prima di dare la parola Vito Sampieri devo giustificare l'assenza dell'amico Abyss
Di quale essendo relatore della legge finanziaria presso la commissione Bilancio del bar del Senato
Non può allontanarsi data la strettoia nella quale ci troviamo strattoni di tempo per poter giungere a portare la relazione all'esame dell'aula subito dopo i referendum pertanto ha visto e un assente giustificato
Seguiranno l'ordine che dopo l'amico Zampieri celebrali mettere insieme di amici che hanno rappresenta lo descrivono le varie sfumature del nostro partito quindi la parola al introduttore Zampieri
Il rinnovamento del partito nella società che cambia questo il tema del nostro incontro
La mia posizione oggi mi assegna un compito preciso
Ricordare il tema i partecipanti e provocare su di esso il dibattito il primo dovere presto assolto ma non lo ritengo una pura e semplice introduzione alla liturgia della Parola
E c'è subito un pizzico di provocazione in questo rivolta all'intervenuti a me stesso agli amici che ci stanno seguendo tra cui non pochi dovrebbero sentirsi direttamente parte in causa del discorso
Il convegno dibattito spesso assumono una caratteristica di indeterminatezza
A cominciare dal tema che resta un po'il margine
Dimenticato magari persino da coloro che vengono a prendere la parola
Si dice in sostanza quello è un convegno della Democrazia Cristiana
Si parla di politica che è sempre un'esercitazione stimolante e l'interesse è dato dall'attesa di ciò che dirà l'uno o l'altro
Per cercare di capire al di sotto e all'interno delle parole se pensano di sostenere la candidatura di De Mita o quella di Zampieri si fa per dire alla segreteria della DC
Per capire se il congresso avrà un'impostazione anti rifilo o neutro socialista
Per vedere se c'è qualcuno che magari parlando dal referendum sulla giustizia si lascia scappare un cenno di nostalgia per i tempi della grande coalizione o come si chiamava della solidarietà nazionale
Per non parlare poi delle innumerevoli chiavi interpretative che servono ad aprire le porte della politica regionale e locale
La liturgia della Parola oggi ci introduce al rinnovamento del partito una società che cambia parole non nuove soprattutto il rinnovamento
Nonostante il bisticcio
A questo tema desidero richiamarli per il contributo che il nostro incontro contrastare cerchiamo quindi non buttare tutto in politica come si usa dire altrimenti il pericolo seri
Che riguarda tutti noi e quello di abituarci così saldamente alle parole dalle Fiandre sullo sfondo non solo i nostri convegni ma soprattutto della nostra azione della nostra politica
Per cui magari tra un po'
Dovremo cambiare il tema e parlare di un partito che non si è rinnovato in una società che radicalmente mutato
I cambiamenti della società nei suoi diversi aspetti economici politici culturali e civili sono sotto gli occhi di tutti si moltiplicano a velocità sostenuta
Si ha l'impressione di non avere neppure il tempo per registrarli che alcune realtà sono già mutate nuovamente
Proviamo ad immaginare guardandoci indietro una gara di corsa
Che è una gara impossibile una gara mai avvenuta
Fotografiamo al momento della partenza di questa gara cinque o dieci anni fa
Ai blocchi sono due figure due entità due cose da società italiana e il partito della Democrazia Cristiana
Sono ovviamente due entità distinte
Che non saprei neppure come descrivere se dopo un poco avviamo al rallentatore l'andamento della gara vediamo chiaramente che la società corre in un certo modo
Saltando scartando magari confusamente con arresti e accelerazione dietro
Ormai a una certa distanza e il partito
Lento uniforme un po'grigio
Procede senza impennate senza mordente fa la sua corsa ma è irrimediabilmente battuto perché non tiene il passo e il distacco aumenta progressivamente il nocciolo del problema scusate la semplificazione tutto qui
Ai mutamenti della società non corrispondono adeguamenti del partito e il ritardo lo avvertiamo quotidianamente
Nel segreto speriamo in mirabili sintesi politiche nelle intuizione dei grandi strateghi per recuperare il terreno perduto trovare qualche scorciatoia che ci faccia riacciuffare la Società perduta
Siamo grandi esperti della politica
Per cui non c'è bisogno di molte parole per spiegare il ritardo ad esempio sui referendum
Giusti o sbagliati che siano sono un appuntamento con la società e noi lo abbiamo perso mi riferisco almeno quelli sulla giustizia
L'inquirente potevamo abolirla danni adesso non basta dire che eravamo d'accordo che tutto era pronto
Di fatto dobbiamo indicare di votare sì perché il sistema è noi connesso non è stato in grado di provvedere autonomamente
Sulla responsabilità civile dei giudici è meglio sorvolare per carità di patria
Ci potranno dare le spiegazioni più brillanti in realtà facciamo la figura di coloro che corrono in soccorso del vincitore e poi ci lamentiamo del movimentismo di Craxi e ancora le riforme istituzionali sono un esempio tra i più eclatanti dell'affanno con cui i partiti e il nostro in particolare che è quello che ci interessa cercano di rincorrere nella società esterna ebbene sarei curioso di leggere qualche pagina chiara stilata dopo una consultazione un dibattito un'analisi fatta dal partito
Su ciò che si intende per riforme istituzionali e su quello che vorremmo ma gli esempi in politica di lasciar nostra esperienza quotidiana la società civile si muove anche senza la politica
Discutiamo di legge antitrust nell'assenza completa di un riferimento del partito quasi che la cosa ci interessasse solo per capire se siamo a favore o contro la FIAT
Il suo monopolio nell'auto e del suo espansionismo nell'informazione scritta e televisiva
O forse peggio ancora per capire se siamo abbastanza però FIAT ad apparire sufficientemente anti Craxi o viceversa
Intanto il presidente dell'IReR racconta il pensiero del capo supremo della General Electric che si ritira da un settore se non può essere tra i primissimi del mondo
Nel frattempo crollano dopo Wall Street le Borse di tutto il mondo
Ed è il nostro atteggiamento spazia dall'evocazione della tragedia dal ventinove alla sicurezza con cui difendiamo il nostro peraltro fragilissimo sistema finanziario
Il partito su queste questioni non mette bocca
Per una semplice ragione
Perché non è attrezzato a farlo
I Cobas impediscono alla gente di viaggiare
Il malessere dei professori si traduce in un funzionamento ancora più precario della scuola
I trasporti sono nel caos un giorno sì e uno no tutti i giorni per lo sciopero continuo delle mille categoria di addetti la sanità vive una fase di calma instabile
Di fronte a questo malessere della società si scopre che la maggioranza degli italiani è favorevole ad una legge che regoli il diritto di sciopero nei servizi pubblici
In quei settori in cui in realtà a pagare sono spesso solo gli utenti ebbene chi lancia la proposta un sindacato e sembra di sognare noi non ci abbiamo pensato solo perché il partito non sia colto ancora che la società si è mossa anche su quel versante
Se esaminiamo questa realtà non dal punto di vista dei rapporti di lavoro ma da quello degli assetti sociali
Vediamo una tendenza sempre più marcata alla disarticolazione per cause che ci restano ignote incomprensibile
Il mondo della scuola i connotati della condizione giovanile il ruolo della famiglia
Sono forse soggetti alle mode o a leggi non scritte che ci sfuggono da venti anni a questa parte pur con tutte le necessarie semplificazione conosciamo almeno questi mutamenti
Quanti mutamenti si sono susseguiti senza che il partito politico non dico fosse in grado di seguirli ma neppure si accorgesse che stavano maturando
L'organizzazione del lavoro che muta a ritmi sostenuti ha conseguenze pratiche anche sugli assetti circa sociali sui modi di vivere cambia le abitudini e le aspettative della gente
Dopo le massicce ondate migratorie che hanno gonfiato le città si assiste al fenomeno inverso di un loro progressivo abbandono alla ricerca di dimensioni di vita più umani
La crescita e l'espansione sono sottratti ad ogni controllo e ad ogni pianificazione per cui le aree urbane continuano nonostante ciò ad essere congestionate se non paralizzate dal traffico su questo neppure un convegno dalla ricerca della stabilità del posto di lavoro stiamo passando una fase in cui i giovani saranno destinati a cambiare quattro o cinque volte il lavoro almeno statisticamente nel corso della loro vita professionale
Ed è noto il progressivo invecchiamento della popolazione e l'avvento della Società dei servizi e delle aree e dell'era postindustriale la continua evoluzione tecnologica
Che determina mutamenti nelle produzioni e nei consumi noi come partito sappiamo forse che l'Italia è passato dallo sviluppo demografico alla crescita zero e siamo fermi
Ho cercato di fornire degli spunti di riflessione sul tema che dobbiamo affrontare
è chiaro che la società italiana cambia
è cambiata profondamente anche negli ultimi anni è destinata a cambiare ancora nel prossimo futuro
è tempo allora di guardare al partito e capire se anch'esso e capace di rinnovarsi per mantenere il passo ben più veloce con cui si muove il resto del mondo civile
Dopo quanto detto evidente che personalmente do compreso tra quanti ritengono che questo processo è piuttosto lento farraginoso spesso inconcludenti
La macchina organizzativa non è mutata sostanzialmente non c'è stato uno sforzo coerente nonostante l'impegno di De Mita
Per portare in maniera organica il partito dentro la realtà sociale e quindi per dare dei sono strumenti di ascolto di verifica e di proposta adeguati tenta nel suo far politica il partito è ancora legato agli schemi antichi le correnti e soprattutto le logiche che le muovono
Continuano ad essere rigogliose anche se abbiamo assistito trasmigrazione mia rimescolamenti di carte
Se è vero che i dirigenti si sono avvicendati in tanti punti anche vitali dell'organizzazione e se è vero che un certo rinnovamento degli uomini c'è stato la logica è rimasta di fatto inalterata le sperimentazioni hanno prodotto effetti positivi soprattutto nei grandi centri
Ma la normativa vigente vede nello statuto una organizzazione piramidale non rispondente alle attuali esigenze di rappresentatività del partito
Il quadro che ho tracciato e piuttosto grigio
Ma consentitemi di difendere il mio ruolo che come ho detto in apertura si spinge anche ad una civile provocazione
E devo ricordare il tema partito che si rinnova e società che cambia sperando vivamente di essere smentito dagli amici che interverrà
Avrei piacere infatti che in conclusione mi si potesse dire caro San hai detto molte cose inesatte
Perché in realtà il partito si è rinnovato e cammina decisamente su questa strada i fatti che lo dimostra non sono questi e questi il distacco che tu vedi nella tua forse immaginaria tra la società e il partito non esiste
Mi auguro veramente che dal dibattito emerga una situazione diversa vorrà dire
Che il nostro lavoro sommato a quello di tanti altri ha cominciato a dare qualche frutto
Come intervento provocatorio penalizzanti ieri è stato davvero esemplare
Mai stato esemplare anche nella tenuta del tempo che si era proposto un quarto d'ora esatto
Io penserei di suggerire agli amici naturalmente nella loro libertà poi giudice parola scorso saranno altre cose da dire
Rivedere di attenersi possibilmente al quarto d'ora a cui si è attenuto Zampieri Salvo ovviamente se alcuni hanno citato il maggiore piccola quantità di te ma non troppo oltre
Pertanto diamo la parola all'amico Follini che apre il dibattito dopo la interverrà introduzione provocatoria della
Mi pare che questa sera Zampieri abbia rimesso con i piedi per terra un argomento che negli anni scorsi abbiamo approntato un po'tutti con un largo grato di approssimazione e di astrattezza
Noi siamo reduci infatti da grossomodo un ventennio
In cui nella Democrazia cristiana questo discorso sul rinnovamento del partito
Avuto lungo corso ha avuto risultati e fortune alterne
Ha segnato però una sproporzione allarmante tra la quantità di parole piedi prediche che vi abbiamo dedicato e la quantità di fatti politici che siamo riusciti a produrre
Fino ad ora il nostro accordo è stato chiaro
Su tutto quello che il rinnovamento del partito non è ci siamo detti infinite volte che non è una guerra tra le generazioni una crociata dei più giovani contro i meno giovani
E l'esperienza di altre forze politiche
Nelle quali questa impostazione questa impronta pur non essendo mai dichiarata ufficialmente
Si è insinuata però nei processi di evoluzione di cambiamento della classe dirigente hanno dato risultati che lasciano molto perplessi
Nel partito socialista è cresciuta una generazione all'insegna del rinnovamento
Per con il risultato con l'effetto di stabilire un rapporto di forze singolare
Tra le pieghe
E sembra più una bandiera nella quale ci si avvolge per coprire un vuoto di proposte di iniziative di strategie che oggi contrassegna
La fase diciamo post berlingueriana
Non è questo non è il capriccio del sovrano questo è un altro punto sul quale tra di noi
C'è stato sempre un consenso larghissimo
Se nella ultima crisi di governo
Fosse spaccata composta la delegazione del nostro partito con i criteri un po'assolutistici
Con cui Craxi ha governato le scelte del partito socialista ci sarebbe stata una insurrezione
Magari qualche altro elemento di insurrezione c'è stato ma non questo
E la concezione di un partito popolare pluralista
Con una direzione più ampia più collegiale
Un partito non monocratico proprio perché radicato con ampiezza nel tessuto della società è una concezione che noi abbiamo sempre difeso e che il primo passo
Il primo elemento di identità di una DC rinnovata
Noi avevamo individuato nell'assemblea nazionale dell'ottantuno da cui discendono un po'tutte le vicende successive nella vita del partito alcuni soggetti di questo processo di rinnovamento
Avevamo immaginato che fosse difficile fare il rinnovamento tutti da soli nel cerchio chiuso della classe dirigente del partito che fosse necessario un grado maggiore di apertura alla società ai suoi protagonisti
E quindi questa individuazione degli esterni da un lato degli eletti a cui dare un maggior peso anche nella vita di partito
Immaginando che fossero un po'il motore di un processo nuovo di un modo nuovo di corsi all'interno della società
Io credo che questa intuizione vada difesa
Credo che su questa strada ci siano altre tappe altri passaggi da compiere
Ad una condizione però
è chiaro che il rinnovamento del partito si gioca nel rapporto con la società il rinnovamento è un modo di rompere il cerchio chiuso degli addetti ai lavori della politica
Però non tutto quello che viene oggi dalla società civile può essere scelto ed accettato in modo acritico noi dobbiamo recuperare una capacità direi anche correndo in qualche punto il rischio della impopolarità la capacità di scegliere dentro la società quali processi nuovi noi
Vogliamo accompagnare sottolineare rafforzare e quali tendenze invece ci paiono più pericolose perché se diventa tutto un minestrone in cui tutto il cambiamento di per sé e per il fatto stesso di introdurre elementi nuovi a un valore positivo beh allora facciamo fatica poi a difendere la nostra identità la nostra tradizione e soprattutto la nostra capacità di scelta politica dentro i processi che corrono nel Paese
E c'è molto che matura c'è molto che vien fuori e rispetto al quale noi dobbiamo esercitare una grande opera di diffidenza c'è oggi nella società italiana un rifiuto diffuso largo della politica
Non c'è una crisi che va insinuandosi nelle pieghe di questo cambiamento una crisi del primato dalla politica
Ma non è solo il primato dei partiti
è una crescente difficoltà a ritrovare interessi generali a uscire da una spirale di particolarismi di egoismi di corporazioni di piccoli movimenti
Che non trovano mai un ambito più vasto di collegamento di solidarietà e quindi che a lungo andare indeboliscono le ragioni della politica e le ragioni che la democrazia c'è questa frammentazione
C'è questa esplosione di movimenti non tutti di segno positivo e cavalcati poi con molta spregiudicatezza dal Partito socialista io non credo che noi possiamo imitare gli altri e cercare di afferrare per la coda questo cavallo su cui da qualche tempo cavalca l'onorevole Craxi c'è questa ideologia del Successo che fa a pugni con tanta parte dei nostri valori con un certo modo di concepire la politica che nelle fibre del nostro partito e del nostro movimento politico e ci sono accanto a questi dati di uno scenario più allarmante
Molti spunti che vanno invece colti in molte occasioni da approfondire
C'è certamente la crisi della cultura comunista che investe non solo quel partito ma quel mondo in modo radicale in modo estremo
C'è un affiorare di temi politici nuovi una volta non c'è dubbio né i nostri stessi discorsi
Il la questione degli schieramenti con chi governare quali alleanze quali formule di governo era non solo prioritaria ma finiva per esaurire i nostri discorsi oggi c'è una grande complessità della quale dobbiamo tener conto c'è uno spezzettamento della politica alla politica
Ognuno arriva attraverso percorsi molto diversi
Da un tempo e quindi il vecchio richiamo ideologico il discorso della politica delle alleanze noi possiamo riproporlo a patto di sapere che è insufficiente a governare a dar conto di questa complessità del paese e di questa complessità della politica c'è l'incedere abbastanza autorevole anche nel nostro Paese di tutto una serie di problematiche legate allo sviluppo del terziario a a al a tutti i passaggi successivi al processo di industrializzazione che comportano un ripensamento della stessa organizzazione di partito noi non possiamo più immaginare una organizzazione di partito ferma al modello della società industriale degli anni sessanta questo è il cambiamento
Organizzativo e politico ma direi anche culturale di fronte a cui noi ci troviamo ecco problema è difendere le ragioni del partito del nostro partito ma in qualche modo le ragioni più complessive del sistema dei partiti di una democrazia organizzata attraverso i partiti in questo contesto nuovo
Noi subiamo quotidianamente le aggressioni nei confronti di una politica che si è fatta lottizzazione invasione della società e dello stato e raramente abbiamo trovato il coraggio di svolgere tra noi un ragionamento un pochino più complesso e forse un pochino più impopolare e di chiederci se in questi anni
La politica i partiti non abbiano finito per compiere col sistema degli interessi uno scambio piuttosto diseguale per cui si la piccola lottizzazione è riuscita qualche piccola operazione di potere qualche elemento di occupazione della società questo sì gli è stato dobbiamo riconoscerlo ma di pari passo con questo processo lo diceva prima Zampieri
è venuta meno la capacità forte autorevole di guida di strategia politica che in un regime democratico i partiti in ragione del loro consenso devono riuscire ad interpretare ecco io
Mi chiedo se su queste cose ha fatto bene in tanti ieri via
Calibrare su su questa lunghezza d'onda la sua provocazione su queste cose noi non dobbiamo aprire un dibattito in larga parte inedito nuovo all'interno del nostro partito dei forse
E anch'io mi associo con una piccola provocazione se su questo terreno non possono rinascere all'interno del partito forme di organizzazione di iniziativa comune quelle che una volta erano le correnti siamo tutti consapevoli che sono indifendibili per quello che erano vediamo processi nuovi avanzare oggi in vista del congresso questi processi però devono poi trovare dei punti di coagulo devono trovare delle coordinate lungo le quali sistemarsi
Il richiamo a fedeltà antiche il richiamo hanno Minali ismi di vecchia data certamente non ha più ragione
In una fase come questa e verso il congresso che andiamo a celebrare se però noi trovassimo il modo nel partito di stare assieme di ritrovarci magari di dividerci discutendo con animazione sui temi e sui quesiti che questa società ci pone allora avremmo fatto sì un passo verso il rinnovamento
E avremmo introdotto in questo congresso accanto alle conferme alle coerenze che ognuno di noi si è sorpresa dentro alcuni elementi di novità
Grazie all'amico Follini deve al suo intervento e quale addirittura
Diminuito i tempi che le erano stati consentiti la parola allora adesso tocca all'amico Prandini
Quale poi penso già dovuto davanti assentarsi il decreto giustificazione dovrà allontanarsi grazie presidente grazie
Io credo che incontri come questo ci offrono l'occasione di essere meno formali e al nostro confronto anche perché diciamo a una verifica con voi stessi tra noi stessi ma subito con gli amici che vivono nel partito e nelle istituzioni a livello locale
Una verifica se la nostra analisi e il nostro impegno politico sono rispondenti alle attese alle esigenze
Ragion per cui io do voglio dare atto al Zampieri di aver ben impostato il problema
Cioè soprattutto per non aver chiesto il pronunciamento se siamo per questa segreteria verso e per l'eternità
Ma soprattutto di avere sollecitato in modo provocatorio diciamo il nostro apporto questo dibattito
Mettendo i piedi nel piatto cioè dicendo i problemi son questi
E su questi problemi noi misureremo la nostra capacità politica
Dando atto a mio avviso del lavoro che è stato fatto
Avendo vissuto per oltre dieci anni in direzione del partito a livello nazionale negli ultimi dieci anni
Io voglio innanzitutto affermare
Che
Il rinnovamento in parte è stato fatto
Se non lui andiamo all'inizio degli anni Settanta cioè dopo Palazzo Giustiniani
Noi e cogliamo diciamo lei esigenze di rinnovamento sempre più attuali e questa esigenza di rinnovamento
Si è incarnata prima nella segreteria Zaccagnini
Direi come risposte immediate direi soprattutto di immagine non dico esclusivamente di immagine ma soprattutto di immagine cioè la necessità di esporre una democrazia cristiana nella società credibile con le carte in regola una democrazia cristiana pulita una democrazia cristiana con la voglia di mettersi al passo coi tempi
La vicenda poi della solidarietà nazionale del preambolo quindi scelte prevalentemente politiche hanno messo in subordine per un certo lasso di tempo
Il problema del partito rispetto alla necessità di privilegiare il discorso dell'impegno delle alleanze politiche per garantire la governabilità del Paese
La segreteria De Mita riprende il discorso da Rinnovamento al partito e cerca di continuare non solo lo sforzo di immagine ma anche la capacità di raccordo intorno all'idea democristiana delle realtà elettorali
Che hanno diciamo privilegiato la Democrazia Cristiana in questi decenni e noi arriviamo all'ultima consultazione elettorale
Nella quale noi abbiamo visto vicino al partito accanto al partito anzi dentro le liste della Democrazia Cristiana una rappresentanza basta
Direi unitaria di questa realtà
E questo è un dato oggettivo giustamente però Zampieri osserva
Che questo non è sufficiente
Questo è ancora un lavoro diciamo di immagine di facciata di rappresentanza ma noi consolidato come capacità di raccordo continuativo con la realtà e qui io vorrei fare un'altra affermazione un po'provocatorio
Io non credo al dualismo partito che frena e società che cammina verso obiettivi non ci sarà
Di quale diciamo intelligente sviluppo
Il partito
In difficoltà
Nella elaborazione di una sua iniziativa anche organizzativa e di raccordo con la società perché la società non ha alle regole
Che non avevamo conosciuto nel passato cioè la nostra difficoltà di organizzare la struttura partito in riferimento a questa società è una difficoltà di tipo culturale cioè di capacità da parte nostra
Di portare non sono d'affermazione ma come indicazione quindi come proposta complessiva
Una direi una ipotesi organizzativa in grado di convogliare quindi di sintetizzare quindi di interpretare e guidare poi questa società in termini in termini politici noi siamo stati un po'sbrigativi davanti alla crisi dello stato assistenziale abbia messo in crisi lo stato sociale
Davanti alla inefficienza della struttura pubblica abbiamo imboccato la strada dalla privatizzazione e abbiamo in qualche misura compromesso conquiste
Di equilibrio e di sviluppo che hanno contraddistinto i decenni anni cinquanta anni Sessanta appagata degli anni settanta
Buon per cui a mio avviso quello che necessita maggiormente in questa fase e appunto attrezzarci e qui ha ragione Zampieri in termini culturali per riconoscere per capire fino in fondo quali sono lì spinte raccomandabili con la la visione democristiana con Lidia democristiane perché non tutte le spinte alla Società sono a noi collegabili scegliendo quindi ha ragione Follini quindi se gli endo all'Inter Orsetta quali sono queste spinte innovative che sono contabili
Alla visione e usati usiamo il termine è vero anche tradizionale dell'idea democristiano quel partito di proposta sì ma soprattutto di mediazione tra interessi compatibili ma non sempre ecco tutti combacianti a unificabili all'interno anche dalla struttura la struttura partito
E questo è il vero impegno che ci attende certo
La gestione del Micca
Ha avuto qualche vizio il vizio un po'illuministico che è tipico di alcuni nostri amici da sinistra democristiana che sottovalutano
Il discorso struttura del partito
Chi nel partito è più sensibile alla rappresentanza delle realtà popolari
E più attento anche al discorso che la struttura partito perché la struttura partito diventa strumento di selezione di classe dirigente noi dobbiamo stare molto attenti per il futuro la Democrazia Cristiana
Perché corriamo il rischio che la seleziona la classe dirigente
Della democrazia cristiana non la fa più
Non la deve fare solo ma non la fa più il partito la fanno altri e allora noi corriamo il rischio veramente
Di essere colonizzati da quegli strumenti che fanno opinione non solo che fanno opinione ma poi sempre di più guidano la mano
Anche a chi ha le responsabilità a livello di scelta e di guida politica e questi sono i pericoli veri nel momento in cui noi dovessimo continuare
A sottovalutare il problema urgentissimo di una struttura del partito adeguata a questa società che non è più quella gli anni Cinquanta
Che
Direi contrassegnata da vizi di corporativismo e di particolarismo che oggi trovano eccolo drammatica anche nelle posizioni sindacali ma che lo sappiamo essere ormai e diffusa nella cultura diciamo condivisa dava Asti vastissimi e ambiti all'interno dalla società e questo è il lavoro e la sfida vera che noi abbiamo davanti
E veniamo anche a ad alcune questioni nostro interno le correnti
Innanzitutto io voglio dire che qui il rinnovamento l'aggiornamento diciamo anche delle realtà interna al partito è stata fatta più su un versante meno su un altro
Io continuo a essere provocatore anche perché come dico come dicevo io voglio ricercare la verità io sono convinto che l'area centrale del partito
Nelle sue sotto distinzioni un po'romantiche un po'politiche
Di sensibilità
L'area centrale partite in questi anni ha vissuto tutta la drammaticità del rinnovamento del cambiamento noi veramente ci siamo disaggregati
E poi abbiamo iniziato a invertire con l'aiuto con la collaborazione anche con la segreteria del partito
Abbiamo iniziato un'azione di riaggregazione su linee su proposte
E anche su un aggiornamento la classe dirigente ha bandito perché fatti elude decisivi appunto rinnovamento comprende tante cose compreso anche il rinnovamento del ruolo
E questo mi pare anche se non è a maturazione anche se certo tanto lavoro c'è ancora da fare mai in essere è in cammino
Io ho espresso differenza degli amici che gentilmente invitano a questo convegno un giudizio meno positivo sul convegno di Chianciano
Perché l'ho ritenuto rispetto a una spinta
Che il segretario del partito e i collaboratori ossia partito cominciano il vice segretario che non voglio
Una spinta di rinnovamento di ragionamento di chiarezza
Di approfondimento anche delle ragioni che ci portano a stare insieme nel partito
A me convegni Chianciano mi è sembrato più un convegno contrassegnato dalla preoccupazione comunque di tenere insieme tutti
E magari segnando un passo indietro rispetto a proiezioni nella chi nell'abitazione dal rinnovamento del cambiamento che avevo colto in altri momenti
Nei quali la stessa sinistra del partito si era espressa una pluralità di opinioni cosa che non mi scandalizza
Se è vero come è vero che noi nell'area centrale del partito più di una volta non oggi ma nel passato più o meno recente ci siamo mossi anche talvolta non coordinati tra vino quindi io credo che se vogliamo veramente spingere avanti l'aggiornamento complessivo del nostro stare all'interno del partito che sarà comunque uno stare in termini di pluralismo
Perché non è vero che la pensiamo tutti allo stesso modo non è vero che siamo espressione tutti la stessa realtà non è vero che le nostre storie anche personali siano tutte a cumulabili perché sarebbero stare insieme malamente io son convinto che ciascuno deve sta con gli amici con i quali si trova anche bene così come il nostro partito è un partito che ci consente questo
Senza con questo certo ripetere gli errori di e direi le tentazioni di cecità politica che magari anche con travi spinto un certo periodo della vostra storia democristiana e quindi anche questa necessità di far giustizia cioè contro le correnti si contro le correnti di un certo tipo di un certo periodo ma non certamente contro i momenti di raccordo e di solidarietà e diciamo anche di pluralistica selezione di classe dirigente nel momento in cui questi strumenti vanno a funzionare e hanno un rapporto vero con i militanti del partito
Dobbiamo avere il coraggio di dire questo perché se non abbiamo il coraggio di dire queste di rispettare
Questo dato che inaffondabile secondo me perché quando la Democrazia Cristiana sarà ridotta a uno non sarà più la democrazia cristiana nuova più rappresentanza che ancora oggi la Democrazia Cristiana
Io ho cercato di dare un contributo di verità con la p minuscola come si conviene un democristiano
Grazie l'amico Parolini per questo suo contributo di verità con la v minuscola Celori con molta umiltà
E la parola passa all'amico Cristofori
Io ho ascoltato l'introduzione di Zampieri
Che mi è sembrata
Un'analisi estremamente spietata di interessante che io
Forse non avrei fatto in queste
Perché a me sembra
Che la Democrazia Cristiana
In un qualche modo
Tutta la Democrazia Cristiana
Stia producendo
Un grande sforzo
Ma dopo avere ascoltato Zampieri
Ho riletto
Lo scritto di un altro amico che si riconosce
Nel quindi
Che cerca di costruire
Da parte del gruppo di rinnovamento
Quella dell'onorevole esoso
Che riferendosi al limite dice
L'uomo che è riuscito a cloroformio Zara il resto del partito
Facendo sì che il settanta per cento della DC diventasse inabile
A qualsiasi incarico apicale
Se non per eccezione che conferma la regola
L'uomo che si avvia a partire verso gli otto anni eccetera eccetera e conclude dicendo
Riferendosi a De Mita Misasi che considera un tutt'uno
Riconsiderare per quanto tempo il duo De Mita Misasi a conciliare l'inconciliabile
Più presto faranno scacco e più presto si aprirà nel partito un salutare chiarimento
E
Ascoltando Zampieri
E leggendo queste cose
E arrivato faticosamente da Roma
Dopo il discorso di dell'amico Enzo Scotti con il quale ci siamo sentiti anche stamattina per problemi veri e continui
Mi sono che mi dicono
Comunque noi stiamo contenente mi sono domandato
Se non ci sia un grande bisogno
Di De Rita e di chiarimento
E forse l'appello che ha fatto
Mariano Rumor
Che io considero se non altro per età ma anche per la vita politica
Un maestro
Se non sia necessario fare un confronto reale cioè il confronto sulle cose che si vogliono fare io non sono tra coloro
Che immagino che delimita il nostro segretario politico debba essere il capro espiatorio
Di tutte le cose che non vanno
E le ragioni per le quali ho condiviso
Un certo comportamento tra cui il mio personale in Consiglio nazionale
Di non dare più la fiducia e la relazione del segretario politico non è perché non posso immaginare che De Mita non possa diventare segretario che erano
E perché non ci sto più
Non ci sto più
Ai immaginare che nel partito si possa continuare questo sì veramente a stabilire regole che sono tutte tranne quelle il rinnovamento intendendo per Rinnovamento una cosa forse diverso da quella che intendono altre
Io non ho mai immaginato può darsi anche per i capelli grigi cominciano a spuntare che Rinnovamento
Fosse semplicemente un cambio anagrafico di persone
E potrei rispondere con le battute di Amintore Fanfani molto più efficaci e che con un sì
Ho immaginato che Rinnovamento fosse la capacità di tutto il partito dai giovane agli anziani vi adeguare la loro proposta politica alle trasformazioni che avvengono nella società
C'abbiamo un ritardo ma sarebbe
Folle pensare che questo fosse colpa di De Mita cerchio del mito e non può essere intarsi dalla sua responsabilità
E milioni frutto
La tesi di coloro che vogliono immaginare che De Mita un'innocente che tutti gli altri
Non non ci sia io li ho ascoltati a Chianciano
Non esiste questa cosa qui perché limita dispensato di qua o di là lasciamo stare Stefano s'
Abbiamo tutti una responsabilità e dobbiamo ricercare
Un vero confronto un dialogo facendoci alcuni interrogativi
Sono i temi sui quali ci mondi ci vogliamo cimentare come democrazia cristiana
Per riprendere uno slancio che elezioni ultime
Non ci hanno ridato
Noi che siamo nel nord in questo momento anche ci sono tanti amici del Mezzogiorno
Sappiamo che noi siamo rimasti nel Nord ha alla sconfitta del mille novecento e ottantatré
E che i due seggi in più che abbiamo conquistato in Emilia io sono Emiliano li abbiamo persi
E che quindi semmai di positivo c'è stato una grande ripresa di rapporto con la gente che è importante
La devo bloccato l'emorragia
E soprattutto quello aveva assistito alla sconfitta del Partito comunista anche nelle regioni più rosse come la mia
è un dato significativo
E quindi non mi straccerei le vesti dicendo tutto va male dico anche
Che non è e sbagliata all'esaltazione che noi oggi dovessimo fare se immaginassimo di avere superato la crisi ha ragione Zampieri
Abbiamo bisogno di forza di slanci nuovi stavano in quindici minuti
Ma credo che alcuni temi non siano più
Prerogative di un solo gruppo dico
In particolare
Ma questi temi se ci intendiamo
Ne deriva nelle varie componenti della Democrazia cristiana sono maturati
Il problema è di passare dalle enunciazioni
Ai progetti
Quando la dicotomia
Ripropone al centro dell'entità della Democrazia Cristiana
La sua disperazione l'intesa immaginare di razionalizzare modernizzare lo Stato sociale come strumento fondamentale della crescita della democrazia
Siamo d'accordo
E credo che non sia d'accordo soltanto Elia o una parte della sinistra
Ci sono tanti altri amici ho visto con favore l'impegno di gara
Nell'avviare in una situazione estremamente difficile
Estremamente difficile
Un ricerca di identità della Democrazia Cristiana anche nella legge finanziaria attraverso alcuni modesti segnali
E sono rimasto turbato e l'ho detto con l'amico Guido Bodrato poco fa
Dovendo seguire
Il gruppo della Democrazia Cristiana per le circostanze sfortunate di Martinazzoli io comunque è guarito e si appresta a rientrare
Il
Stato operatori
Sì è stato assente in questo periodo che avendo avuto seguire
La Finanziaria mi sono meravigliato che dalla Democrazia cristiana
Data la segnali
Nei quali anche quelle poche cose positive
Che è possibile fare per dimostrare che cosa vogliamo fare per incidere nella società avvengono certamente da amici che non non sono un
Del mio gruppo di altri gruppi
Questo mi preoccupa ma mi fa dire che abbiamo bisogno più più capirei le somme algebriche diamo più belli perché qualcuno fa delle somme
Ma bisognerà andarci a contare e le somme potrebbero essere anche diverse nel partito
Credo che il discorso sia un altro
Quello di andare a vedere su quali linee
Rispetto ad alcuni problemi fondamentali della trasformazione della nostra società
è possibile trovare le intese necessarie e la forza per pilotare questa trasformazione
Io sento
E credo che dobbiamo accorgersene solo alla vigilia delle elezioni
Quando i movimenti cattolici
Le forze sociali il sindacato il pressing laccato
Sulla quale abbiamo modellato una proposta di nuova conclusione posso già superato il tempo
Noi abbiamo avuto potuto fare una campagna elettorale a testa alta perché avevamo un programma molto diverso da quello del mille novecentottantatré
Era un programma veramente della Democrazia Cristiana
Ma solo che non ce la possiamo dimenticare tre giorni dopo
Quando all'amico Curiglia
Viene in Parlamento
E chiede la fiducia
Ha una maggioranza
E ha il nostro voto anche il mio personale e faccio solo un flessa e si presenta
Con un programma
Nel quale tra le altre cose
Dà dei segnali significativi rispetto a grandi problemi sui quali abbiamo fatto la campagna elettorale perdonatemi questo momento di attenzione a questioni che segue prevalentemente
Che il discorso delle pensioni d'annata
Nella legge finanziaria non troviamo più niente
Non è che le avevano essere i ministri immagino che debba essere il partito Aglietti questo ancorare al largo abbiamo dato la fiducia in questo modo si sostiene una linea della democrazia cristiana secca la maga napoletana
Poi ci sono delle cose calo ha bisogno di più di tempi
E di una sviluppo pluriennale e non possiamo concederci alla demagogia in situazioni difficili
Soprattutto in questo momento quando fatti anche internazionale di ci devono far tenere le orecchie aperte se vogliamo riporre nel
Cammino giusto
Ma non se ne abbia nessuno se Emilio
Dico che non so se De Mita sia solo perché vuole essere solo
Può darsi che sia solo per insufficienza o di altri compresi gli apporti anche della mia componente ma devo dire che su grandi temi
Io credo che il partito debba vivere una proposta non è che
Faticoso pare della democrazia il partito non è che possiamo vedere quello che sta avendo ai servizi pubblici
E lo ha ricordato altri e e non faccio torto a nessuno perché io con Enzo Scotti mi sono votato anche l'altra mattina come Jason Mangini con gli altri per vedere che cosa fare ma sento la rivolta che non c'è un olio non c'è una direzione che a volontà tempestivamente i problemi
E avvenuto così anche sulla questione del Golfo Persico gelatinosi elementi decisa dalla neve di relazione tra la vedo la cosa importante
E gli organi del partito sono schierati Zatti per colpa di tutti per voi quali elementi io ci metto la mia colpa e così tranquillizzo tutti dico che così non si può andare avanti
Bisogna avere un colpo d'ala
Per riuscire a dare effettivamente legittimità alle decisioni
Capacità quindi di fare circolare e le modalità del partito dalla periferia
E non si dica che non si è voluto organizzare perché c'è qualcuno che non voleva fare fra la strutturazione processione del Consiglio nazionale perché non si voleva farla lì reazione perché non si voleva fare
Credo che
Forse ci si pose segretario potrebbe dirci meglio le sue difficoltà io sono pronto a capirle
Sono pronto anche a perdonare tutto il passato
Ma dico che se si immagina automaticamente di lire continuiamo così almeno per quello che mi riguarda io non ci sto poco ma certamente non disponibile a perpetuare una situazione che non è giustificabile grazie
Grazie riscopre il suo intervento che è stato anche esemplificativo e quindi più concreto nella indicazione dei temi la parola essere amico Gargani
Io accetto la provocazione del bambino subito
Per una parte che mi può riguardare anche per deformazione professionale come ha detto questo però alcune questioni di cui mi occupo ma lo faccio
Perché mi pare che sia proprio un esempio quello dei referendum che è una cartina di tornasole per capire
Che è una cartina di tornasole
Per le questioni
Di cui si dovrebbe occupare questa tavola rotonda è una questione sulla quale forse sì possiamo capire assai meglio che per rispetto ad altri sì
Interviene diceva
Noi facciamo la figura di chi li rincorre
Non abbiamo approfittato dei referenti
Io vengo sono arrivato in ritardo perché vengo dalla tribuna elettorale che si sta facendo
Nella quale credo che la democrazia cristiana non è stata in difficoltà
Anzi credo che siano o comincino a essere in difficoltà altri a parte i promotori del Signore comitato dei no
La questione è il fatto il referendum
Che aveva e ha una valenza
Contrari ai partiti
Se noi abbiamo resistito perché non facciamo una riflessione seria su questo anziché le polemiche se nel marzo nell'aprile scorso si poteva evitare
Queste le porge una pioggerella non è un uragano
Problema molto più complessa
Noi stiamo tentando di evitare l'uragano e credo che abbiamo fatto delle scelte Accord
Ma la questione referendum ma quand'era e qua credo che tra democratici cristiani ci possiamo capire fino in fondo
Una tendenza che esiste nel Paese che è una moda
Che comunque un riferimento emotivo forte non debole
Di chi si vuol contrapporre ai partiti divo non vuol seguire i canali tradizionali
Del partito nel suo rapporto con la società
Il dato non è la responsabilità civile pure un fatto importante sul quale abbiamo detto e quindi certamente la inutile parlarne
E certamente quello lì un'occasione quella della responsabilità civile del giudice per esempio per allarmare un opinione pubblico per dare ad intendere che si può risolvere un problema di libertà fuori dei partiti
Una persona che parla e la gente che emotivamente risponda senza risolvere il problema
Questo è l'esatto contrario di quello che ci ha insegnato Sturzo De Gasperi e se mi consentite De Mita per un solo perché lo
Il partito come strumento di raccordo alla società che certo ha ragione Follini mi pare pure Prandini l'abbia detto non è che deve recepire tu
Questa storia che noi diciamo sempre dalla mattina alla sera che non riusciamo a tenere il passo la società è sempre vero e non vero al tempo stesso dobbiamo guidare la società allora se c'è un fenomeno emotivo
Come quello di una democrazia diretta che sembra debba esplodere e la si debba accarezzare per potenziarla
E se sappiamo che questo rompe una logica dalla cultura di governo della cultura della proposta che dobbiamo offrire ai cittadini quindi della funzione del partito dei partiti dobbiamo in qualche modo guidarla guidarla questa situazione destreggiarsi equità e allora per esempio col referendum nel momento in cui forse nelle mani delle stesse degli stessi proponendo e l'abbiamo fatto scoppiare questo fatto come non idoneo a risolvere il problema ecco io comincio da romano Toti ottimisti
Probabilmente la funzione del partito il modo come ci siamo comportati serve ad esaurire una fase che non essendo cultura ma essendo solo una moda passa come tutte le volte
Allora se noi dobbiamo occuparci se questo può essere un esempio e noi dobbiamo occuparci del rinnovamento del partito era una società del rinnovamento
Della società e del partito al tempo stesso un partito che Corsaro nella società io credo che dobbiamo capire che c'è uno sforzo che dobbiamo fare forte e che io credo sia stato fatto si stia facendo in questi anni sia stato fatto non si può mai di si stia facendo in questi anni che quello di fare emergere il primato dalla politica
Di far sì che la politica sia alla guida dell'orientamento della società
Rispetto a questo abbiamo due punti di crisi secondo me molto forte sul quale stiamo riflettendo questo convegno credo che serva riflette
Ecco io dico solo una frase anche se lo piglio da lontano
A me pare che una crisi sostanziale del modo di organizzarci come partito
Data dalla fine dell'esperimento di centrosinistra
Cioè quando si era esaurita la politica delle alleanze della Democrazia Cristiana che si caratterizzava anche all'interno che ci divideva nelle correnti allora giusto
Perché c'era una continua attenzione verso una linea politiche che era di schieramento perché era di allargamento della base democratica quando questa fase si è esaurita perché questa si è esaurito
E diciamo pure noi abbiamo raggiunto io credo un allargamento notevole consistente assodato anche dalla nostra democrazia della nostra democrazia sociale
Ebbene la democrazia che si era in qualche modo è andato in crisi
è andato in crisi un po'anche la sinistra questa è la ragione della crisi delle correnti della crisi della sinistra all'interno dalla democrazia esiste
Rispetto a questo dato qual è stato il possibile rinnovamento di questi anni prendi e stato la possibilità di poter far vivere far continuare a vivere questo partito superando quella divisione schematiche insopportabile e le correnti portavano e che le correnti aveva
Insieme ad altro rinnovamento del rapporto della riscoperta dei valori e del rapporto del partito con la società che mi pare
Sia cosa cattiva non riconoscere tra l'altro non per me omaggiare la segreteria per omaggiare noi stessi
Partito così come siamo stati in questi anni il raccordo che abbiamo avuto con la società rispetto a valori che noi forse non immaginavamo potessero essere così importanti da raccordarci alla società
Modo da far rivivere il nostro popolarismo il nostro riformismo e dirò una parola su questo credo che sia un dato di fatto
Beh sul quale può trovare consistenza oggi una politica dalla Democrazia cristiana e questo fatto positivo paradossalmente ha messo in crisi le correndo nel momento in cui le correnti non avevano più niente dal
Oggi anche queste riunioni che si fanno e sulla stampa sono interpretate male a me pare che siano un dato voglio vederlo anche qui voglio fare l'altra voce del pessimismo di Zampieri
In maniera abbastanza se non del tutto ottimisti
Non si stanno riscoprendo le correnti e io vorrei che su questo stesse molto attenti questo è il mio pensiero
E la stampa le interpreti in questo modo anche perché poi c'è stata tutta questa fase oscurato dopo il Governo
Segretario non il segretario una fase campi occasioni che abbiamo perduto per un dibattito serio l'ho detto in Consiglio nazionale lo ripeto qui no perduto un po'di tempo
Ma questi convegni
Compreso quello di Chianciano Prandini che è un'autocritica l'ha fatto non avvertano l'ha fatto l'ha fatta nella riscoperta in positivo di un valore odore di che si fa pure
E mettendo il paletto più avanti non solo dicendo che abbiamo sbagliato rispetto al passato discorso di Bodrato a Chianciano il discorso di apertura di rinnovamento che va più avanti
Ho tratto dal più vicino lo dico perché lo cito perché è presente ma perché mi pare uno dei discorsi più significativi rispetto a quello che sto per dire
Diete si sono riunite Sirmione cangiante qui
Come
Quella se fatto in un momento di maggiore Chris fino ad un rotondo perché quelle forse fa parte della logica del dopo è stato
Quando solo polemica previa invece in quelli successivi c'è stato come ce lo sforzo di approfondimento
Uno sforzo badate bene non di ripresentare le correnti
Ma di cercare di sette alpine come dobbiamo riorganizzare il partito rispetto alle poche cose che ho detto prima in voi soprattutto che credo fatte
Un'opera che demolisce quei nomi la ritmiche che parlava di nomina bis e avvia una fase di riorganizzazione del partito per una nuova maggioranza
Cercando di capire le ragioni della crisi della sinistra cercando di capire tutte le vostre volontari Spector nuovo rispetto abbandonare le vecchie casacche quasi
Vito che
Non ci sto presuppone un'alternativa di giudizio lo Sternativo di organizzazione organizzerà un'alternativa anche di idea della democrazia cristiana di alleanze della democrazia di politica della democrazia esiste
Che la democrazia in Russia non abbia idee non abbia programmi rispetto alle singole questioni di cui ci occupiamo in Parlamento mi pare che non sia fatto vero chi conosce la democrazia cristiana sa
Che non possiamo essere limitati tra l'altro in maniera settoriale rispetto alle singole questioni però credo che il partito per la sua forza anche per la sua estrosità molte volte sia stato e sia costantemente presente a dispetto da alcuni poi i problemi a tutti i problemi per i quali ci occupiamo ma la ragione vera che oggi può caratterizzare la democrazia cristiana quale è un discorso che cerca di curare la crisi del riformismo perché c'è una crisi del riformismo e riafferma e pur di affermare il popolarismo della democrazia sì
Questo lo si può fare solo a livello della indicazione di come devono essere organizzata debbono restitutio
Allora se tutto lo sforzo che facciamo che stiamo facendo
è uno sforzo positivo non è il solo lo sforzo per vedere come ci dobbiamo dividere all'interno dalla Democrazia cristiana è quali cose convengono di più quali cose convengono di meno io credo che noi possiamo tendere
Ad una scoperta o riscoperta dei valori tradizionali ma nuovi che devono caratterizzare le istituzioni
Perché quando è in crisi il rapporto politico tra il partito la società nei termini che sono stati eletti perché c'è questo crisi c'è una crisi del partito commenta
Alla quale lo dobbiamo stare attenti perché sappiamo tutti non solo perché sta scritto nella Costituzione che se il partito va in crisi questa democrazia Pancheri e siccome qualcuno questa democrazia rappresentativa non so se la vuol mettere davvero in crisi ma certamente vuol ridimensionarla noi dobbiamo fare una politica che attenda l'affermazione del partito dal rinnovamento alla sua funzione nella società
E Sturzo fece alcune scelte allora secondo me per caratterizzare il popolarismo di un partito
E De Gasperi e ne ha fatte altre
Che erano punti di mediazione rispetto torna alla scelta dei singoli interessi ma ad una sintesi degli interessi contrapposti tant'è che il partito si caratterizzò come partito dello Stato
Oggi i corporativismi sono molto più accessi sono molto più a puntino e non ce ne accorgiamo e non siamo più in grado di fare questa sì
Questa è la crisi vera forse l'unica la principale della democrazia cristiana per far questo dobbiamo in qualche modo reinventare allestiti si
Non abbiamo altra scelta
E allora per far questo noi dobbiamo portare all'interno del partito
No dividendoci sequestro l'istituzione se il problema istituzionale deve essere un problema che ci porta a scavalcare i socialisti a metterci d'accordo con l'opposizione è un discorso che sto non valido
Noi dobbiamo avere una politica per le le istituzioni organizzare il nostro partito in maniera adeguata a questo punto di aggancio con la società che è il mitico logoramento attuale per esempio il referente
Nei termini in cui è stato posto e si vuol porre è una crisi delle istituzioni partito che fa deve rivitalizzare questo tipo di istituto che risponda alla libertà del cittadino inventarne un altro modificarlo fare una politica adeguata perché le istituzioni non si dà proporrà il partito
Abbia la capacità di poterle guardare di poterle seguire organizzare in maniera adeguata abbiamo un partito attrezzato per far questo
Che ci sia bisogno sempre dell'uovo sembra del meglio io credo che sia un fattore inevitabile che questa sia la partita sulla quale si gioca la propria la sopravvivenza dalla Democrazia cristiana credo che sia un fatto altrettanto importante
Allora siccome la sfida che ebbe vita aveva fatto nell'ottantadue era un segretario eletto dal congresso che rappresentasse tutto il partito a cui seguisse un gruppo dirigente omogeneo
Io credo che noi abbiamo fatto sì tanta strada in questi anni o forse un gruppo omogeneo dalla maggioranza del partito di una chiara maggioranza del partito forse non si è ancora portata avanti fino in fondo
Se questi convegni se questa volesse se questa riorganizzarsi del partito in termini diversi che non debbono rispecchiano le vecchie correnti
Ma devono rispecchiare modi nuovi di raccordarsi con la politica possono servire a determinare debbono servire a determinare un gruppo dirigente autonomo
Io credo che un rapporto interno nostro cambia e può cambiare per questo ci può essere una chiarezza maggiore e possiamo fare una politica istituzionale adeguata e per le leggi elettorali per i problemi del dei referendum di come la gente deve essere come cittadini
Devono essere potenziati la loro momento di libertà dobbiamo in qualche modo non riscrivere la Costituzione
Ma cercare di attuare il nostro popolarismo che certamente se è deve essere popolari non può non essere è andata la vera realtà istituzionale democratica del nostro Paese
Nell'organico
Puntuale io credo di approfittare del ricordo che l'amico Cristo affari affatto della recente indisposizione fortunatamente in via di superamento dell'amico Martinazzoli
Delle notizie che abbiamo anche della avviamento ad una ristabilimento completo della Mito Donat Cattin di rivolgere entrambi i nostri amici un fervido augurio di
Parola Sandro Fontana
Io
Debbo dire che condivido molte delle cose che sono state lette qui
E in particolare l'introduzione provocazione dell'amico
Dampier
Tuttavia
Per non cadere in facili polemiche
Perché non mi pare che la polemica sia lo strumento costruttivo
Per fine a se stessa per
Contribuire al dibattito interno del partito
Voglio anch'io a trattare un tema concreto che interessa direi tutti gli italiani oggi di fronte anche alle notizie che vengono non solo da Wall Street ma anche da Milano dalle altre capitali finanziarie Dal Monte
Cioè
Porre di fronte alla nostra coscienza di democratici cristiani
La situazione che stiamo vivendo in questa fase nella politica economico e sociale del nostro Paese
Cioè io ritengo che si tratti di una fase di crescita del nostro Paese
Con l'avvertenza però che fu di Aldo Moro che di crescita si può anche morire
Cioè se viene meno la nostra capacità
Di guida e di indirizzo di un grande partito popolare come la Democrazia cristiana vuole essere
Noi rischiamo di distruggere in questa fase tutte le conquiste che siamo riusciti a compiere in quarant'anni di nostra presenza del paese
E allora voglio stare fare un discorso terra-terra concreto
Tipico un po'della nostra gente e dalla nostra terra
E dire che oggi siamo in presenza di una situazione chi è pericolosa perché la nostra economia
è gravemente ammalata da quelli che io da tempo chiamo sette vizi capitali
Il primo
Siamo in presenza di una situazione non solo di in controllabilità ma di imprevedibilità della spesa pubblica
Non sappiamo cosa spenderemo tra un mese tra un anno tra due anni
Ci accorgiamo della spesa quando arrivano le fatture
Tali sono i meccanismi che portano il nostro sistema arrendere incontrollabile e imprevedibile la spesa
Aveva accentrato tutte le entrate e decentrato tutte le uscite
Il il otto mila cinquecento centri autonomi distesa ha riso impossibile qualsiasi controllo
Neanche se mettessimo Gava un carabiniere vicino Togni amministratore pubblico dei Comuni delle Regioni degli enti deve dell'UE se delle delle aziende statali e non riusciremmo a controllare ed è il ministro di tutti
Di tutti membri Benedini lo sai benissimo cosa penso io vengo dall'esperienza locale quindi lo so questo
Secondo
L'ha speso tra ha dilatato a dismisura il debito pubblico
Per cui noi abbiamo un debito pubblico che supera il prodotto interno lordo cioè il debito dall'azienda Italia è superiore al fatturato
Dell'azienda non ancora perché è stato una revisione statistica
Novantatré patema con la precedente statistiche si supera comunque siamo novantatré novantaquattro per cento
Sì ma perché è stato calcolato anche le attività illecite notate nel prodotto interno lordo pone comunque non
Non voglio entrare nei particolari non voglio entrare troppo nei particolari dico soltanto le cose terzo questo provoca alti tassi d'interesse perché per pagare il debito pubblico lo Stato deve rendere appetibili i Bot e CCT con due conseguenze gravissime Luna che c'è un drenaggio di ricchezza
Di risorse dalle zone direi produttive del Paese verso la rendita quindi abbiamo processi di finanziarizzazione te la nostra economia di scalate borse eccetera di cui si stanno pagando
Le conseguenze anche non soltanto in Italia e di rendere quasi inaccessibile il credito questi alti tassi di interesse soprattutto le medie e piccole industrie di cui voi conoscete la fitta quotidiana
Quarto punto abbiamo abbandonato a se stesse da anni e anni le zone più deboli e indifese del Paese
Saraceno calcolato che dei prossimi anni avremo tre milioni di disoccupati quasi tutti giovani quasi tutti diplomati e quasi tutti meridionale cioè circoscritti in una determinata zona del Paese
Non possiamo pensare al futuro della nostra democrazia con una prospettiva di questa natura
Quinto Garda il fisco e costretto a colpire in questa situazione dove può colpire
Ho sulla benzina o sul attraverso un IVA misure indiscriminate
Ho su chi lavora
Lavoro autonomo un lavoro dipendente cioè con misure che rischiano di ex
Tre sempre
Favorevoli quando va bene ai più forti
E dannose quando va male per i più deboli cioè in disco Room indiscriminate
Sesto non è stata dilatata come conseguenze tutto questa quella che si chiama la base produttiva del Paese tanto è vero che si dice che l'unica attività nuova innovativa che c'è stata dell'ultimo decennio è stata quello di Berlusconi non vi sono state altre attività soprattutto nel settore industriale
Settimo Vizzino ed estrema precarietà di tutta questa impostazione nella quale noi viviamo
Perché quando per pagare
Notate
Gli interessi sul debito che lo Stato contratto nei confronti dei propri cittadini a malapena servono tutti gli introiti dell'IRPEF noi ci rendiamo conto della situazione nella quale sia
Quando lo Stato ci ha detto Ciampi ieri
Deve tirar fuori
Tutti i mesi trenta mila miliardi
Per i nuovi per i rinnovi dei titoli e dieci mila miliardi al mese oltre trenta mila per i rinnovi dei titoli per far fronte al fabbisogno
Cari amici qualcosa può capitare cioè per rischiamo come sto diceva Moro
Di morire di crescita
Nel senso che può bastare un nonnulla per cui tutto quello che abbiamo costruito nella libertà possa essere spazzato via
Tanto è vero che gli economisti dicono che di fronte a questa situazione vi sono soltanto due strade se non poniamo rimedio ho una ripresa selvaggia dell'inflazione che è la tassa più iniqua che possa essere esistere oppure
La una recessione che avrebbe conseguenze poi un rosé sull'andamento di tutta l'economia
Quando dico presto ecco il lato che vuole essere ottimistico è che invece il paese dimostra una straordinaria vitalità
Ma rischia di morire una vitalità che noi troviamo soprattutto qui nelle nostre zone perché quando si pensa che nel solo Veneto
Nel vostro venti
Vi è un'unità produttiva locale con una media del sette otto dipendenti ogni trentanove
Abitanti e che nell'ottantasei sul sesso centoventi mila nuovi posti di lavoro ben sessanta mila
Sono
Stati direi reperiti e trovati nel Veneto dimostra che parlo soltanto di questa regione che siamo in presenza anche di una grande estrema vitalità una vitalità che potrebbe permettere all'intero Paese
Di superare quei vincoli di carattere storico che impediscono all'economia italiana di poter fare un balzo in avanti risorgendo tutti i problemi che sono appunto quello dell'occupazione
Voi sapete che oggi più si investe nel settore produttivo
Dato l'alto tasso di tecnologia che vi oggi nel settore produttivo
Non è più come per il passato che si creano nuovi posti di lavoro ma siamo in presenza di espulsione di manodopera e quindi si tratta di trovare nuovi sbocchi e nuove attività
Secondo che noi abbiamo tale la nostra dipendenza nei confronti del vincolo estero che non avendo materie prime tutte le volte che cerchiamo di
Dilatare la produzione del Paese dobbiamo fermarci perché questa produzione fa sì che vengono importate materia prima e allora interviene l'autorità monetaria che deve frenare la nostra espansione un sostegno a tutte queste attività come quelle che esistono del vello che sono quasi tutte proiettate
Medie piccole industrie soap
Nelle esportazioni quindi al superamento del vincolo esterno Ravera materie prime e
Come ha dimostrato il Veneto la dilatazione non la riduzione dell'occupazione un sostegno di questo tipo potrebbe appunto rappresentare una speranza per il nostro Paese polverone
Questa situazione qui
Ha dei costi
Enormi amici ad i costi di carattere economico
Questo processo di finanziarizzazione non solo è pericoloso ma come ho detto crea capitale inerte come lo chiamava Inaudi cioè
Ricchezza che viene creata ad altre ricchezza non da attività produttive e tutte le scalate compresa quella dalla Mediobanca e lì a dimostrare si troveranno circa due mila miliardi retta a fare un'operazione di carattere finanziario
Da parte dell'industria privata appunto parlo solo di Mediobanca
Vi sono dei costi sociali altissimi perché appunto parlato per la prospettiva soprattutto per quanto riguarda le zone più deboli e indifese del paese e vi sono per quanto riguarda la Democrazia Cristiana
Degli alti costi anche di carattere politico elettorale perché guarda caso rischiano di essere colpite soprattutto le realtà
Che votano Democrazia Cristiana
Cioè questo sistema di cui ho parlato questi sette vizi capitali
Di cui ho parlato che non a caso sono state escogitate ancora dallo da settantatré da Visentini vanno a colpire solo nella direzione del nostro elettorato orbene ecco allora come il discorso
Non è di carattere politico interno ma diventa squisitamente politico
Cosa è stato fatto
In questi ultimi cinque anni di responsabilità precisa da parte della segreteria De Mita
Di fronte a una situazione di questo genere che come ho detto colpisce soprattutto il nostro elettorato ceti fedelissimi alla Democrazia Cristiana il lei poco o nulla
Ritengo che non vi è stata neanche alla consapevolezza di carattere culturale in ordine all'entità del problema
Io debbo dire che nelle direzioni del partito ho trovato cenni di sensibilità in ordine a questi problemi
Più uomini come piccoli
Oppure da uomini come Gavagnin un il recente incontro in cui Gava polemizzano con Andreatta e definì Andreatta ti chiami sinistra
Politicamente debbo dire con quelli dei saliva destra sociale no alla sinistra dal partito
Ecco ci in cui praticamente la sensibilità non è venuta da coloro che dovrebbero avere una responsabilità
E che hanno una responsabilità precisa da parte della segreteria allora io la mia conclusione mi sembra molto
Direi
Io ho sempre detto e De Mita
Poteva prendersi tutto il potere all'interno della Democrazia Cristiana
Tuttavia su questi temi di linea politica
Si poteva vedere
Non da adesso
Un atteggiamento anzitutto e una proposta
Di tipo diverso se questo non è avvenuto ci chiediamo perché non è avvenuto amici perché per la prima volta
Nella storia della democrazia cristiana è stato rotto un rapporto organico
Tra la guida del partito e i ceti sociali
Rappresentati dal nostro partito
E questo è avvenuto perché
Il dibattito all'interno del partito
Per fortuna Gargani ci sono questi convegni
E quasi scomparso
Perché esistono vaste zone di illegalità nel partito i commissari si possono tenere un anno
Nelle grandi città non quattro anni nelle grandi città
Esistono situazione di vasta illegalità nel partito
Soprattutto perché una sotto corrente perché non ritengo neanche una corrente
Del partito si è sostituita alare a Zac questa si è sostituita tutto il partito e il partito qui si cita Sturzo che diceva Sturzo
A proposito partito che c'è un fatto artificiale perché noi siamo per le società naturali la famiglia
Il Comune
Le organizzazioni professionali che è già un fatto di per sé è uno strumento ma un fatto sopra strutturale nei confronti della società si sostituisce a tutta la società ne abbiamo una concentrazione ai vertici del partito di una sotto corrente dal partito
E questo ha impedito alla Democrazia Cristiana di svolgerà col nuovo largo di sintesi
Di essere soprattutto un partito popolare nella misura in cui noi intendiamo la democrazia debba essere popolare
Quando diciamo popolare diciamo la Democrazia cristiana è un partito che ha dimostrato in quarant'anni
Di mai rappresentare interessi parziali nella nostra società
La differenza nostra tra i socialisti comunisti
I liberali i repubblicani è che questi INPS interpretano soltanto una fetta di società o i ceti medio alto borghesi come i repubblicani o il lavoro dipendente di un certo tipo
Può il lavoro è Antonio oppure determinate classi sociali soltanto la Democrazia Cristiana e popolare in quanto è sempre riuscita a rappresentare il lavoro un tono molto il lavoro dipendente gli impiegati gli artigiani c'è un popolo minuto come lo chiamava Sturzo e ha saputo dare a questo popolo minuto non solo una rappresentanza
Ma ha saputo ricavare
Dalla difesa degli interessi di questi ceti un progetto generale nel quale tutti anche quelli che non votano dici hanno alla fine
Dovuto riconoscersi
Questa è stata sempre alla grandezza Ricci ma come è possibile svolgere questo ruolo se soltanto una sotto fetta di una fetta del partito
Si arroga il diritto di rappresentare un'entità così vasta
L'interrogativo che noi ci poniamo e poniamo a tutti gli amici perché insieme possiamo vincere io dico sempre a De Mita non ci sia il convento e non non l'abbiamo mai votato mai
Perché non ci ha convinto
Sì infatti lui si sentiva solo gli ho offerto un po'di compagnia un po'di compagnia ma l'unica rifiutata
Si sentiva solo
Se vuole in un momento particolare
è stata strumentale infatti poi ci siamo appunto lascia atti
Io volevo solo dire
Mi hai tolto la battuta finale Gava volevo dire
Non ci hai convinto dal no De Mita dalla Torino
Pur di vincere noi vogliamo vincere insieme e per questa ragione che noi sosteniamo questa offesa
Amico Fontana nella sua il suo intervento
Così tagliato abbiamo lasciato trascorrere un po'il tempo previsto perché la organicità del suo intervento e richiede una maggiore quantità di tempo
E la parola allora all'ultimo dei relatori ma noi non facciamo Rotor rotonda ultimo in ordine di tempo ovviamente
Nel caso specifico primo fra di noi perché è il vice segretario del partito è qui presente parola
All'amico foderato
Grazie
Io spero di riuscire a competere con gli altri amici
Almeno nel rispetto del tempo che c'è assegnato anche se certamente le questioni che sono state sollevate prima da Giampiero i suoi dagli interventi sono numerose e quindi inevitabilmente rinuncerò a considerare alcune di queste questioni limitandomi a quelle che a me sembrano per lei più rilevanti
Vorrei che dire intanto che questo convegno da come si è avviato dalla relazione
Di Scotti a questo dibattito alla attenzione con la quale avete seguito l'avvio di questi lavori così come altri convegni
Dimostrano la importanza e la utilità di una dibattito che riprende rigorosamente nel partito
Ma a me sembra dimostrino anche che il tempo e la esperienza che abbiamo fatto insieme
Non sono passati invano io non ascolto riproporre se non qualche volta per delle ragioni polemiche comprensibili ma mi sembrano poco attuali vecchi discorsi all'interno della Democrazia Cristiana
Sento un interesse molto vivo e diffuso
Per capire quale la situazione nella quale ci troviamo e quelle rapporto molto difficile
Che Zampieri a evidenziato tra i problemi di rinnovamento della democrazia cristiana e i mutamenti
Profondi e diffusi in atto nella realtà sociale italiana internazionali
E a me pare che sia giusto cercare un rapporto tra il tema del rinnovamento che non è principalmente questione organizzativa o tutta interno al partito
E questi problemi nuovi queste esigenze la domanda che cresce nella realtà sociale così come mi sembra che si debba riconoscere che urne disegno efficaci e di rinnovamento del partito
Del nostro ma del sistema dei partiti
Non è realizzabile al di fuori più un discorso serio sulle istituzioni e sulla riforma delle istituzioni cari amici rendiamoci conto di questo legame profondo da un lato tra cambiamento della società il rinnovamento del partito e dall'altro tra il rinnovamento del partito e la riforma delle istituzioni
Cioè il discorso sulle nuove regole del gioco necessarie per rispondere in modo efficace ai mutamenti in atto nella società
Ora mi pare che rispetto a questi problemi sui quali mi intratterrò come ho detto prima molto brevemente
Non valgano domande e come qualche volta si fanno nelle interviste di Sociologia anche di Sociologia politica
Con quale di questi personaggi animalisti più volentieri a cena o da chi acquisti arresti la macchina USA credo che queste domande le possiamo fare tra di noi
Se vogliamo divertirci
Ma sappiamo che non ci portano lontano
Così come credo sappiamo che per tenere conto di una questione che è stata riproposta anche qui questa sera
Non ancora attuale perché il congresso non è ancora stato convocato ma che può diventare attuale che in ogni caso è una questione politica di grande rilevanza
Sappiamo che il problema della segreteria del partito non si risolve con un referendum abrogativo
Richiede perlomeno un referendum propositivo
Cioè richiede il confronto tra posizioni politiche tra candidature politiche fino a quando non emerge questo confronto di posizioni di candidature politiche
Io debbo dire agli amici che hanno affrontato politicamente questa questione
Che loro atteggiamento non è molto diverso da quello che nei referendum abrogativi del nostro Paese seguono quei movimenti che intendono usare i referendum per scardinare il sistema ma noi per favorirne la crescita democrazia dobbiamo su questo essere molto chiare se vogliamo affrontare costruttivamente il problema
Vorrei fare poi una osservazione che potrebbe essere
Per qualche aspetto introduttiva al ad alcune considerazioni per così dire programmare bene cari amici noi discutiamo e discuteremo
Nelle prossime settimane nei prossimi mesi dopo una vicenda che all'origine non è politica ma che ha una grandissima rilevanza
Sulla politica e sulla cultura politica del nostro e di altri Paesi il crollo della Borsa a Wall Street
E nelle altri capitali finanziarie quale Effetto ha già avuto che la ipotesi che si fosse in presenza di una nuova cultura dominante è quella della cosiddetta nuova destra
Alla quale non si era in grado di contrapporre delle indicazioni altrettanto efficaci e conclusive per i problemi della società postindustriale questa ipotesi è perlomeno messa in discussione
è finita la stagione delle certezze di chi riteneva che si era definitivamente voltata pagina rispetto a tutte le scelte che hanno caratterizzato anche nel nostro Paese le posizioni della democrazia cristiana disposti sulla economia mista e discorsi sugli interventi
Del potere pubbliche le economie i discoli sui soggetti politici
E alcuni dei soggetti che con tanta arroganza hanno fatto le prediche ai partiti anche nel corso dell'ultima estate forse nei prossimi giorni i prossimi mesi parleranno con qualche maggiore cautela quando si rivolgono alla responsabilità dei partiti politici
E io credo che si debba anche dire che probabilmente vedremo riemergere qualche interesse certo
Con tutto il bagaglio di autocritica che è necessario in questi casi
Su cosa è stata la politica keynesiana dopo il crollo del ventinove e qualche interesse su ciò che può essere oggi la rete di protezione dello stato sociale che impedisce che si ripeta un crollo come quello del ventinove quindi non si deve gettare via tutto ciò che abbiamo prodotto in questi anni in Italia noi democratici cristiani altrove altri partiti immaginando che non si sia costruito nulla o che addirittura noi abbiamo camminato sotto la spinta di interessi particolari idol o del populismo in direzione assolutamente sbagliate
Io penso che su questo dobbiamo riflettere perché forse qualche tentazione come democrazia cristiana di accodarci
Alla dentata trionfante fino ripeto ha qualche giorno or sono possiamo averlo avuto e qualche riflessione e certamente da questo punto di vista utile
Una considerazione dello stesso genere quindi di carattere improduttivo qua non neutrale è io vorrei il farla rispetto al referendum qui la mia opinione non è esattamente coincidente con quella di Zampieri
Vedete cari amici io credo che abbia detto una cosa giusta Gargani quando ha detto di fronte a un uso strumentale dei referendum
Noi prima abbiamo cercato di impedire non dimentichiamocelo uno degli elementi determinanti delle elezioni politiche anticipate è stata la posizione della Democrazia Cristiana contro l'uso strumentale dei referendum
Per chiedere che una maggioranza
Sì
Costruisse anche attorno ad una proposta politica nel campo della giustizia nel campo della politica energetica
E sappiamo bene oggi che questa maggioranza rischia la crisi dopo referendum su questi problemi che restano aperti che il referendum non scioglie
Quindi la nostra posizione secondo me ed era e resta corretta
Forse dove abbiamo sbagliato ma io qui vorrei rivolgermi a tutte le componenti e tutti gli amici che sono nella direzione del partito
Abbiamo sbagliato quando abbiamo immaginato
Che l'elettorato democratico cristiano fosse a stragrande maggioranza in qualche modo coinvolgibili le nella polemica dei promotori del referendum nella iniziativa di Craxi
Bene la mia esperienza personale di questi giorni non so se altri la fanno come me di svolgerà una certa attività in questa direzione credo
Che il nostro partito si impegnerà poco come si impegnò pochissimo nel settantotto in quella campagna referendaria ricordate anche allora ci fu uno scarsissimo impegno
Del partito non si riuscì a mobilitare rettorato democristiano quando era in discussione la legge sul finanziamento pubblico anti
Ma la mia esperienza è
Che si incontrano molto più democristiani
Che dichiarano di votare no
E che non democristiani che dichiaro di votare sì cioè il rischio di un scostamento
Dall'invito del partito ripeto dall'invito non a caso dico questa parola è più in direzione del no che non migrazione del sì
Vuol dire che c'è evidentemente nella nostro elettorato una consapevolezza della correttezza dell'impostazione che non avevamo assunto in polemico con l'uso strumentale dei referendum io vorrei su questo soltanto aggiungere un'osservazione
Vedete se è vero che i partiti devono avere una iniziativa politica devono fare delle proposte noi dobbiamo riconoscere anche questo altro elemento dell'uso strumentale dei referendum che in tutte le democrazie cosiddette plebiscitarie e in qualche modo referendum fa riferimento al sistema delle democrazie plebiscitarie
L'iniziativa politica non è al popolo che risponde alla domanda che gli è rivolta ma chi formula la domanda
Ma il siamo costretti a rispondere ad alcune domande quelle che sono formulate e come si fa a dire che in queste occasioni
Il popolo convocato per rispondere ad una domanda che in qualche modo gli è imposta ha più potere del popolo che decide la composizione del Parlamento
E che vota sui programmi dei partiti io credo che dobbiamo reagire anche a questa suggestione della democrazia diretta
Ed è il movimentismo e penso che questo sia un terreno d'impegno democratico del nostro partito proprio all'interno di un contesto di recupero dei valori della nostra Costituzione
I cambiamenti e sono molti cari amici e difficile parlare di tutti questi caminetti io credo che l'importante è capire che ognuno di questi cambiamenti povere una interpretazione positiva
Ed una interpretazione negativa e che la forza della politica dell'iniziativa politica che fa prevalere l'interpretazione positiva oppure l'interpretazione negativa vogliamo esaminare rapidamente alcune di queste cose come si può negare ad esempio che siamo in presenza da qualche tempo di una società civile più articolate più forte
Diciamo pure più democratica che riesce ad organizzarsi secondo quello che lo schema originale della nostra riflessione indipendentemente dalla mediazione o dalla capacità di rappresentarla dei partiti politici
Via questa tendenza ed è una tendenza che è il frutto di una crescita della cultura democratica del nostro Paese e quindi è una tendenza in sé sostanzialmente positiva sarebbe un errore
Quello di una democrazia cristiana che polemizzare se con una società civile più forte di quanto non lo era all'inizio degli anni Quaranta
Ma come negarci anche che questa evoluzione può assumere la forma in qualche misura l'assunto
Degli interessi particolari degli interessi corporativi al limite delle manifestazioni del sindacalismo selvaggio che sono nella stessa logica e nella stessa linea e quindi può dare un risultato obiettivamente negativo nella vita democratica del nostro Paese
All'interno del quale risultato della quale tendenza l'indebolimento dei partiti
Finisce per aprire la strada a delle operazioni che sono contrastanti con la concezione che noi abbiamo della democrazia e del ruolo dei partiti nella fatica Democratic ecco che questo primo esempio ci dice come il problema
è quello di vedere se noi siamo in grado di interpretare di guidare la società civile
Di stabilire un rapporto con questa nuova realtà e con le sue modalità organizzative coi sindacati con gli ordini professionali con le rappresentanze economiche
Tale da dare al momento politico quella capacità di mediazione e di sintesi che intendiamoci bene
Va correttamente interpretata io troppe volte sento parlare di mediazione come mediazione tra due interessi diversi
Non si tratta di questo quando parliamo di mediazione riferendo cioè la allora
Al senso al significato che ha per la Democrazia Cristiana è sempre stata una mediazione
Tra le nostre ispirazioni ideali e la capacità storica concreta che noi abbiamo di tradurle in azione operativa quindi a una mediazione
Che ci riguarda il rapporto con la realtà nella quale viviamo non è una mediazione come dire di tipo sindacale o contrattualistico quella che noi indichiamo quando parliamo della iniziativa e del modo di essere della Democrazia Cristiana
Nella nostra società
Una seconda osservazione e andrò rapidamente alla conclusione
E problema della secolarizzazione della più forte lei citazione della vita politica e è un tema che ha trattato io ritengo il modo corretto nella sua relazione anche l'onorevole Scotti
E che poi è stato ripreso nella
Sua introduzione dal Zampieri e e anche qui dobbiamo intendersi non ne abbiamo discusso a a chi anziano se se la secolarizzazione è un processo che passo operare le ideologia dell'Ottocento e quindi una concezione dogmatica chiusa della politica
Che ci mette più direttamente a confronto coi cambiamenti con le realtà come i problemi concreti
Che rende da questo punto di vista il dialogo tra i partiti un dialogo più proficuo più utile questa interpretazione ci va bene dobbiamo seguire le questo processo
Di ulteriore modernizzazione chiamiamola pure così anche se la maglia un significato tutto socialista questa parola
Della vita politica è un processo che deve interessare anche la Democrazia Cristiana che mi sembra che in questi anni qualcosa in questa direzione nel dialogo interno nella formulazione dei programmi anche nell'ultimo programma elettorale dell'ottantasette sia stata fatta
Se invece la secolarizzazione è una esasperazione
è il tentativo di ridurre l'azione politica appura amministrazione del potere
A cura organizzazione degli affari se è un modo per cancellare ciò che viene di etico di morale nella vita politica allora evidentemente non possiamo più essere d'accordo
E lo diciamo non soltanto noi democratici cristiani e il nome della ispirazione cristiana del nostro partito
Ma lo dicono anche numerose porte l'anch'io cito due socialisti per che non sembra che questa è una polemica anti socialista sito Bobbio cito Ruoppolo
Due socialisti che probabilmente contano poco nell'organizzazione del di quel partito specie nel momento nel quale l'organizzazione e diventata tendenzialmente oligarchica ma che nell'opinione pubblica e nella cultura
Laica del nostro Paese contano molto
E anche questi esponenti dell'area laica e socialista riconoscono che c'è oggi un rischio grave di vedere una caduta della la politica a livello di una pura amministrazione degli interessi esistenti
Che porta questo è Repetto ultimo ma inevitabili di una politica di questo genere alla cancellazione degli interessi generali
E al prevalere soltanto più degli interessi particolari il che significa degli interessi più forti perché poi nella contesa
Ma gli interessi particolari se non c'è quella capacità di iniziativa dei partiti soprattutto i grandi partiti è inevitabile che prevalgano gli interessi forti
Nei confronti degli interessi deboli ecco che anche qui si tratta di vedere qual è il senso del ragionamento che si fa e delle parole che noi Hulia
Vengo ad una terza credo conclusiva questioni che riguarda il problema della crisi della idea delle coalizioni e l'emergere di una fase nuova
Che è una è un dato della realtà di fronte alla quale noi non possiamo nasconderci dietro un dito immaginare che non sia così c'è
Una situazione diversa e in questo senso c'è una rottura della continuità della esperienza politica che abbiamo vissuto come i democratici cristiani
Noi abbiamo sempre dato un apporto decisivo alla formazione di coalizione di maggioranza e di governo
Oggi viviamo all'interno di una maggioranza che in qualche modo esplicitamente rifiuta di essere in senso proprio una coalizione politica
E all'interno della quale e questa mi pare la impostazione che è emersa la bella relazione di Scotti e che io condivido e che credo sia sostanzialmente convergente con una serie di ragionamenti che ci ha fatto dire a Chianciano che c'è un'alleanza che è carente teorizzata fortemente da elementi di competizione come gli altri partiti e in particolare con il Partito Socialista
è questa situazione non può essere ignorato non possiamo immaginare che non stia accadendo nulla
E che i rapporti che si stabiliscono oggi sotto la dizione di maggioranza siano simili a quelli che si stabilivano una volta perché se noi spinge estimo
Che così stanno le cose quando le cose si stanno profondamente modificando è inevitabile che il ruolo della Democrazia cristiana diventa il ruolo di un partito condizionato dalle scelte strategiche di altre forze politiche
E spinto sempre più ai margini della vita politica italiana e su questo problema io credo che dobbiamo dare alle parole il significato che anni quando i comunisti una volta molto meno adesso
Parlavano di alternativa intendevano individuare una strategia politica che non portava soltanto al cambio della maggioranza di governo
Ma anche a una modificazione profonda del sistema politico delle regole del gioco dell'assetto sociale dell'assetto economico del nostro Paese
Quindi c'era un contenuto in qualche misura mettiamo tra virgolette questa parola
Rivoluzionario nel riferimento alla alternativa che percepivano anche se poi dicevano che era alternativa democratiche non alternativa di sinistra perché intendevano
Coinvolgere in questa operazione politica non soltanto i tradizionali pari dignità ma anche altri partiti laici e magari qualche fetta della democrazia oggi il problema è un altro
Il l'obiettivo politico dichiarato non è più quello di modificare il sistema addirittura via e il tentativo di fare apparire la Democrazia Cristiana come un guardiano nove
Può essere in termini di mobilitazione propagandistica molto meno efficace di quanto non lo sia stata per oltre trent'anni nei confronti del Partito comunista questo è direi un altro dei problemi dei quali dobbiamo avere consapevolezza cosa significa confrontarsi con altre forze politiche con la Civica costruire una maggioranza qual è la base di questa maggioranza
Io credo che se ragioniamo di questi problemi se approfondiamo come ci ha invitato a fare da ieri anche le valutazioni
Rigorosamente programmati
Il nostro dibattito diventerà un dibattito molto utile al partito molto interessante e non è affatto detto che prevalgano gli elementi di divergenza tradizionali su quelli nuovi che possono nascere di convergenza da valutazioni di questo tipo
Però ad una condizione Carelli stiamo attenti a non credere
I programmi hanno solo o principalmente un contenuto tecnico i programmi quando solo programmi politici hanno sempre un contenuto politico
Determinano
Schieramenti determinò interessi emergenti e interessi che in qualche modo sono colpiti determinò delle emozioni dei richiami culturali un insieme cioè di cose che fanno l'azione politica
E quindi c'è questa profonda esigenza di una riflessione politica che di fronte a questo problema
Permettetemi solo questo accenno se volete critico ma molto amichevole che io faccio agli amici di impegno riformista di fronte a questo problema
Fa emergere anche diciamo il con il valore di contenuto che hanno le parole che noi usi a io credo più noi insistiamo
Sul popolarismo della Democrazia cristiana più noi
Qualifichiamo nella sfida con le forze che più propriamente si richiamano al riformismo socialdemocratico
La posizione del nostro partito io credo che sia necessaria questa accentuazione culturale perché è anche una sfida d'orientamento culturale quella alla quale noi siamo in questo momento chiamati e quindi più noi saremo coerenti con la nostra storia e con ciò che vi è di originale nella nostra storia più rafforzeremo in questa sfida le posizioni della democrazia stia
Camionisti abbiamo così concluso la nostra tavola rotonda come consuetudine e tavole rotonde essendo espressione variati un arcobaleno di di non non non vanno ad una conclusione rimangono alla riflessione alla meditazione di coloro che hanno ascoltato credute ringraziare a nome di tutti voi i nostri amici relatori e dargli una vetrina avvertimento soltanto che domani il programma si svolgerà secondo il normale in lei normale indicazione se il programma che è stato distribuito
Ma che nel pomeriggio ci sarà la lista del presidente Loria del segretario del partito onorevole del mio con questo risoluto vi ringrazio
Ma intervenendo nello schieramento nero non c'è speranza
Dato
Il e realismo
Della relazione introduttiva di Enzo Scotti
Che d'altra parte costituisce retaggio
Da sempre dell'area centrale delle parti
Negli ultimi tempi
Si sentiva spesso parlare
Il volo
Presidente Golia disse che doveva volare basso per non
Essere intercettato dai radar
E dalle con tre avversarie
Marciano si è detto che si doveva volare alto conclude essere colpiti dagli avvenimenti
Più pedestre e noi invece mi sembra giustamente stiamo coi piedi per terra
E il taglio che è stato dato
Anna nostra posizione
Risponde ad una profonda esigenza politica
Che è quella di fare i conti con la realtà quale
Noi non siamo e non possiamo essere illuministi
E
è stato ed è e sarà sempre un grave danno per il nostro
Partito il vizio
Dell'Illuminismo
Io sono fra quelli che ritengono che la segreteria De Mita questi lunghi anni segreteria sono stati positivi perché
Nel partito si è acquisito una modernità di approccio ai problemi dello stato della società
L'immagine del partito
E cresciuta dopo un un momento di reale e profonda depressione
L'approfondimento dei problemi reali dello Stato e della società soprattutto a livello periferico
Mica nelle sezioni
Nella vita diffusa del partito questo approfondimento è mancato
Ed allora
Quando si affrontano i problemi li si affronta con una visione illuministica paternalistica
Credo che si possa imporre al partito
Alla società al Paese soluzioni prefabbricate questo
Molto pericoloso e sbagliato
Non ci sono o lampade di Aladino che si scoprono
E che dall'alto si possono servire per risolvere tutti i problemi
Le riforme
La una nuova cultura politica nasce dal basso
Nasce nelle partito e deve diffondersi del Paese altrimenti le riforme i cambiamenti non sia
Ecco perché sono importanti questi incontri
Si era creduto
Di potere re per rendere monocorde per non dire monolitico il partito
Ed è stato anche questo un errore
è stato un errore di ingenuità e di astrattezza
Nessuna forza grande forza politica se non vi sia il centralismo democratico che ormai però il Ford uso
Può vivere se non ne vi sono
Concorrenze
Confronti
Posizioni differenziate al proprio interno
Quindi sono importanti e positivi questi incontri questa ripresa di dialogo
Perché il nostro partito vive nella misura in cui
Al proprio interno
Vi sono posizioni diverse vi sono posizioni che fra loro si confronta
Io credo
Che
La linea che noi abbiamo indicato
Di un confronto ravvicinato con la sinistra del partito che ha ripreso la sua identità
E nell'incontro di Lavarone prima dell'incontro di Chianciano dopo sia un fatto positivo
Ad una condizione
Che
Sia un confronto
Fra
Forse che si riconoscono lealmente una pari dignità
A condizione che non si ritenga che esiste una cavalleria
Camerieri su qual tra le a cavallo
Ed una fanteria
Che segue porta voti si infanga
Un
Confronto
Per una intesa stabile e duratura che dia stabilità al partito
Su posizioni chiare
La convergenza che si realizzò al precedente congresso fu effimera fittizia
Non è ha prodotto risultati stabili
Ed incisivi nella vita del nostro partito
L'intesa che invece dobbiamo perseguire deve essere un'intesa stabile e duratura e costruttiva
Per un nuovo partito
Un'intesa che deve dar vita ad una maggioranza
Perché il segretario non deve essere solo a guidare il partito deve essere il primo della maggioranza deve essere espressione della maggioranza non il principe che si sceglie
Il suo esercito
I suoi capitani di ventura
Le sue bande ma il campo di una maggioranza che lo sceglie edita consenso gli dà conforto lo sostiene con stabilità e continuità
Ecco perché io credo che è dal partito che occorre cambiare
Cambiare
Lasciando alle nostre spalle quella cultura della proporzionale che all'origine come insegnava il mio maestro Maranini
Vecchio maestro dei politologi italiani
Cultura della procedurale che a fondamento di tanti mali del nostro sistema del nostro ordinamento
Cominciamo nel partito a superare la proporzionale
Cominciamo nel partito a ristabilire il maggioritario
Che consenta una semplificazione delle posizioni una convergenza di posizioni una maggioranza chiara
Che eviti
Maggioranze ballerine
E dia forza consenso e condizionamento alla dirigenza del partito
Questo credo che sia importante si è importante per cambiare nel partito
Cambiare nel partito per affrontare
Quella politica di riforme che
Nella
Che la ragione
Della nostra identità e del nostro impegno specifico
Io ho concordato con la denominazione
Di questa area impegno riformista
è dal mille novecentosettantotto dalla infausta legge sulle locazioni urbane che non si fanno riforme e quella non fu certo una riforma felice
Lo Stato verde riprendere la strada delle riforme in un momento nel quale vi sono tanti mutamenti e cambiamenti che il non fare riforme significa fatalmente regredire
Ma vorrei sottolineare tre esigenze
Tre condizioni per le riforme
La prima affrontare
Il tema delle istituzioni che non è la lampada di Palladino
Sono d'accordo con Scotti l'intervento di Scotti è stato molto importante e significativo
L'illusione della grande dei riforma
è una illusione illuministica
E questo lo dobbiamo dire con molta chiarezza ai nostri alleati socialisti a tutti coloro che hanno fatto sperare pensare alla grande riforme
Ne
Meno illusorio sarebbe criteri
Di poter vivisezionare il corpo della politica
Scorporando le riforme istituzionali dalle riforme
Senza questo aggettivo qualificativo
Quello che occorre fare e iniziare un processo riformatore
Che è processo di riforma delle istituzioni e insieme il processo di riforma di tutti gli istituti di tutti gli strumenti giù giù ridici economici
Che sono al servizio dello Stato
Processo riformatore che si deve fondare su una nuova cultura delle riforme
L'ho accennato alla cultura della proporzionale
Mai almeno abbiamo presente fin dove si è diffusa la proporzionale
La stessa direzione del partito e eletta con metodo proporzionale
Nel Consiglio superiore per il Consiglio superiore della magistratura in magistrati votano con sistema commettono proporzionale
E i consigli di quartiere si votano con metodo proporzionale
è la proporzionale la cultura della proporzionale cioè la cultura della consociazione che occorre demolire
è finita lei era della consultazione
Siamo entrati in rotta Sempre più saremo in Europa
Occorre occorre chiudere condanne un periodo di separatezza culturale di diversità culturale e politica occorre accettare la cultura della distinzione dei ruoli la cultura dell'alternanza
Ma consociazione che ha dato vita alla cultura della proporzionale deve far parte di un bagaglio ormai passa non è possibile che tutti insieme facciano tutto
Non è più possibile garantire mantenere la centralità delle assemblee ecco perché dal partito bisogna cominciare a cambiare abolendo il sistema al proporzionale
Ecco perché ha ragione anche qui il relatore
Enzo Scotti quando dice
Cominciamo dagli enti locali ma il potere degli enti locali
Il cinquanta per cento del potere pubblico delle potere politica e
Il mutamento delle condizioni divinità
Di operatività degli entity locali in Cile grandemente su tutto il sistema politico
Cominciamo dagli enti locali dove
La mancanza di funzionalità la mancanza di governabilità era rilevantissima dove si hanno i danni più gravi
E gli sperperi più rilevanti
Delle pubbliche risorse
Quindi cominciamo con una riforma degli enti locali
Una riforma che si fondi sulla specificità della politica locale
Una riforma che valorizzi le scelte personali
Che valorizzi la stabilità dei governi locali
Ecco un tema che può ed ad essere subito
Affrontato
Anche perché io vi dico con molta franchezza che
Sino ad ora negli enti locali siamo stati condizionati
Da una realtà politica che in via di superamento però dire che supera
Quando vi erano
Partiti monolitici non solo sul piano nazionale ma addirittura sul piano internazionale com'era
Negli anni Cinquanta il Partito Comunista era comprensibile che vi fosse una uniformità di indirizzo politico al centro alla periferia ora non ha più senso
In un Paese evoluto moderno civile un Paese europeo non ha più senso
Trasferire a livello locale indirizzi le scelte politiche di carattere nazionale non solo autonomie anche politico non sono autonomi
Comunque il problema degli enti locali deve essere affrontato con assoluta priorità se vogliamo dare avvio al processo riformato
Seconda condizione per il nostro riformismo
è avere sempre presente la dimensione europea dei problemi
Non è ancora crediamo ai confini delle Alpi mentre e questo confine non esiste più
Quando affrontiamo o un problema quale sia sì problema
Di politica interna di politica economica di politica finanziaria di politica dell'istruzione di politica della ricerca noi dobbiamo avere presente come primaria l'esigenza della armonizzazione europea di sistema di diritto di procedure
Altrimenti non siamo fuori della storia fuori del tempo e saremo Sempre più in condizione di inferiorità soprattutto nei confronti di alcuni partners del nostro continuo
Terza condizione che io sottolineo terre una saggia intelligente lungimirante politica riformista è la rivalutazione
Del ruolo del diritto
Stato riformista vuol dire è stato presente vuol dire è stato forte governo forte è stato forte governo forte
Esiste stato qui garantista esigere cioè la certezza delle diritto
Certezza che è stata che è stata distrutta
Negli ultimi decenni fra sentenze abnormi interpretazioni
Fantasiose di magistrati condoni a iosa indulti
Annuali periodici cambiamenti di normative discrezionalità politico amministrativa non c'è più la certezza del diritto non esiste più una rete di garanzia delle libertà e delle autonomia e dei cittadini
Questo da al potere politico una capacità di sopruso o che in un Paese moderno in un Paese civile non può essere garantito non non può essere
Non può essere tollerato
Dice Scotti non ci serve più uno Stato capace di interventi diretti ma uno Stato che sappia agire come promotore coordinatore disciplinato ore coordinatore di attività istituzioni servizi ecco perché occorre garantire attraverso un attività legislativa in sei intensa razionale
Tempestiva che norme generali ed astratte garantiscano i cittadini nel momento in cui lo Stato interviene per regolare Sempre meglio e sempre più intensamente le regole del duo altrimenti
Con lui crescere della presenza dello Stato si avrebbe un accrescimento delle sopruso e sarebbero intaccati i diritti fondamentali dei cittadini di uno Stato mode
Cari amici questa politica riformista si deve fare il et non
Quindi con le alleanze possibili oggi con le condizioni politiche di questo momento vedete io
Quando cominciai a fare politica come segretario provinciale di Firenze comincia insieme a Nicola Pistelli informammo un movimento
Un movimento di centro sinistra anche allora
E abbiamo inciso nella vita politica del nostro partito nella città nella provincia nella re nella regione con effetti anche credo sul piano nazionale
Tutto pronto ci siamo diversificati
La sinistra andata con la sinistra il ceto dato col primo
Allora ricordo che la sinistra Nicola Pistelli
Si batteva per re l'incontro come il partito socialista
E dai socialisti allora la sinistra concedeva tutto
Vedeva nel partito socialista
La soluzione e nell'intesa con esso la soluzione di tutti i problemi del nostro Paese
E che a mettere in guardia da questa
Ottimismo
Da questa fiducia
E dicevo cento è un obiettivo che dobbiamo perseguire ma con molta cautela con molta attenzione perché era facile prevedere quello che sarebbe avvenuto ma quello che vediamo oggi no non è che
Fosse imprevedibile
Io cado veramente dalle nuvole quando noto che c'è chi si meraviglia di quello che è avvenuto prima delle lezioni dopo le le lezioni bene tutto scontato
Bene ed è nella natura delle cose
Che questo avvenisse siamo stati noi a determinare questo
E non abbiamo previsto quella che sarebbe stata oggi la posizione l'aspettativa la politica del partito socialista ma allora allora
Eravamo politicamente il mio
Ma allora abbiamo compiuto degli atti
I responsabili senza cioè sapere dove saremmo arrivati
Quindi io credo che invece noi dobbiamo farci carico della delle
Gioco politico che abbiamo svolto del ruolo che abbiamo svolto
Del mutamento che abbiamo indotto nel sistema politico italiano
E di questo mutamento dallo indotto
Anche per la nostra presenza in volto vi è la posizione attuale la politica attuale del partito socialista
Non avevamo complessi di inferiorità
Allora non li abbiamo neppure oggi
Con me lo stesso realismo prendiamo atto di una situazione avendo fiducia in noi stessi perché talvolta dietro un eccesso di preoccupazione per il partito socialista sincera la mancanza di fiducia in noi stessi
Io credo che noi dobbiamo avere invece fiducia innovi Spitz ed allora se danno fiducia in voi stessi credo che
L'azione politica sarà più semplice
E avremo meno tentazioni di disperderci
In questioni secondarie fucilieri inutili
E di guardare invece all'essenziale che impegnarsi seriamente per seriamente a risolvere i problemi che la gente avverte
In questi giorni c'è il problema tutti di garantire i servizi pubblici essenziali
Contro azioni iniziative
Che
Bloccano dove
Ingiustamente immotivatamente questi servizi cioè il problema della regolamentazione delle diritto diciotto
Questo è un problema che la gente vuole sia risolto
La gente non tollera che gli siano amare zone di extraterritorialità ritiri uno Stato riformista Daniele regolare tutto quanto ed vivo
Sia in gita si muove nella vita civile deve regolare anche il diritto di ciò
Se noi staremo attenti alle esigenze del Paese le esigenze della gente se noi ci impegneremo come partito per affrontare questi problemi utopico avviso non agli strumenti oggi per affrontare questi problemi
Non certo non ne avremo più le difficoltà che sino ad ora spesso si sono lamentate nel nostro impegno politico
E nei confronti delle Partito Comunista io credo che noi dobbiamo smetterla con la tentazione di volere essere i missionari
C'è un vizio contrizione dedicato
Forse dal la nostra matrice
Di guardare al peccatore con le l'intento di convertirlo mai i partiti sono adulti il Partito comunista o fatica adulto giustamente ha detto Scotti noi noi non dobbiamo dare legittimità nessuno
Se le l'acquisita
Il Partito Comunista farà la sua strada come ogni partito farà la sua strada NO Non si può artificiosamente condizionare gli sviluppi della della storia
Ognuno faccia il proprio mestiere
Il Partito comunista e all'opposizione
Noi dobbiamo avere un rapporto corretto e costruttivo come in qualsiasi pesi civile
Chi è in maggioranza a con la opposizione io credo che dobbiamo riportare la politica a concetti semplici e chiaro
Dobbiamo parlare di politica anche in Italia come si parla in tutti i Paesi d'Europa
Ma vi rendete conto che se noi che se noi trasferisse Simo i nostri colloqui in un contesto inglese in un contesto francese in un contesto tedesco
Noi saremo considerati dei pazzi cioè non saremmo capiti
Questa è una cultura superate è una cultura vecchia
Dobbiamo anche in Italia a parlare di politica come si parla in tutti i paesi europei questo questo significa essere all'avanguardia
Ecco perché io ho dato una valutazione molto positiva della relazione introduttiva
E complessivamente dell'iniziativa di questo raggruppamento che si sta costituendo nelle partito perché vendo ingresso una continuità con la scuola di Reagan aspri con questa scuola
Italiana ma aperta all'Europa
Con questa scuola realista e costruttiva legata ai problemi della gente della società nonne presuntuosa
E non è orgogliosa
Ma sicura di sé
Fiera di dare un contributo positivo a che l'Italia si inserisca a pieno titolo nel novero delle più avanzate nazioni dell'Occidente
Ciminiere del antistress chiesto di portare
Sarò brevissimo ringrazio del ministro Gasparri che presiede la manifestazione questa mattina io devo solo portare il saluto della nostra associazione lanci visto che dall'ottantaquattro affianca il partito per le attività politico-culturali che qui a Padova nel Veneto e molto ben rappresentata dall'amico Lacagnina
Il saluto anche perché noi nei giorni scorsi a Montecitorio abbiamo svolto un convegno al quale hanno partecipato diversi parlamentari dirigenti politici amici abbiamo avuto l'adesione anche del vicesegretario Scotti
E nel corso di questo convegno abbiamo organizzato delle commissioni di lavoro che nei prossimi mesi programmerà hanno delle proposte per il partito
Poiché noi consideriamo questo gruppo di amici e di impegno riformista come un gruppo i politici che in questi anni ci sono stati molto vicini sul piano pratico sul piano concreto delle manifestazioni delle attività noi ci auguriamo che proprio nei prossimi mesi
Questo tipo di collaborazione tra l'Associazione ANCISS gli amici di impegno riformista
Possa essere molto più stretto molto più organico affinché queste proposte che noi a livello politico-culturale vogliamo portare all'interno del partito
Abbiano un tipo di dialogo un tipo di forza politica che sono un raggruppamento così autorevole
Così consistente può dare quindi io chiudo l'intervento che solo un intervento di saluto ringrazio presidente Gasparri di questa partirà il vicesegretario Scotti gli altri amici e ci auguriamo di ritrovarci per un comune lavoro nei prossimi mesi grazie
E cari amici iscritti a parlare sono parecchie quindi io vorrei Langella un appello prima di cominciare
Chiamarmi
L'appello meno limitare i loro interventi al massimo di quindici minuti evitando di ripetere le cose generiche dagli altri Quinto renderà il loro contributo sia efficace
Integrativo un intervento dell'altro quindi permetterà ai nostri lavori di procedere anche medie di essere più componenti
è iscritto a parlare l'onorevole accennano Antonioni ha facoltà
Seguirà l'onorevole Giorgio non
Cari amici signori della presidenza
Io sarò veramente Brehme perché desidero fare alcune considerazioni
Sui lavori che ieri si sono aperti in questa augurio
E desidero anche fare un confronto tra i nostri lavori
E i lavori svolti in altri convegni di questo in questa nostra Italia
Come avete notato la Democrazia cristiana sta vivendo un momento molto intenso di dibattito
Una vita veramente vitali come si suol dire di un partito che sta dando al Paese una dimostrazione il rigore di forza
Di robustezza
Abbiamo avuto il convegno di Semenzato
Abbiamo avuto il convegno di Chianciano
Abbiamo avuto il convegno di Sirmione e ultimo dei convegni appunto il nostro il convegno di Padova
Dobbiamo dire che cosa si è detto in questi conti si è fatta un'analisi approfondita
Del voto del quattordici giugno
Si sono fatte delle critiche
Ci sono state delle proposte
Per esempio
Ah Semenza
Sandro Fontana
Dice che è tutto sbagliato
è stato un errore lo scioglimento del Parlamento
è stato un errore la rottura allora col Partito socialista
è stato un errore maggiore di proporre il pentapartito subito dopo le elezioni
è un errore la la cooptazione per la scelta la classe dirigente e così via
A Chianciano
Si è riunita lari Azzate
E anche lui delle cose qualche volta difficili da comprendere
Una specie di lutto
Per il capo del partito comunista
La platea che scoppiava in grandi applausi quando si trattava
Dico il PIL il partito socialista
Dopo abbiamo avuto Sirmione
Sirmione con gli amici di Forlani
Anche lui contributi certamente molto costruttivi da parte di tutti gli amici dei tre convegni che ci hanno preceduto ma anche Forlani ha fatto delle critiche certamente costruttiva nell'interesse del partito
Ma detto con molta chiarezza per esempio ha criticato la gestione del partito
De Mita e il suo strapotere
De Mita appunto e la cooptazione della classe dirigente e così via
Io penso
E est della relazioni Scotti ieri sino alle capiva
Con molta evidenza molta chiarezza Scotti ha avuto una costante preoccupazione
Quello dei dell'accordo con la gente
Un partito vero
Che è proiettato deve raccordarsi con la gente
Io ho pensato tra me e mi che la gente come questi
Convegni non l'ha capito molto
La gente non ha capito molto ha pensato ad una linea di cinque a una seconda linea una terza linea la linea deve essere una
La linea politica del partito deve essere una sola
Che diciamo oggi noi qui a Padova e già da ieri si è avviato un discorso di grande chiarezza ecco il nostro messaggio vuole avere almeno un requisito essenziale parlare chiaro alla gente
E ci stiamo riuscendo con grande sforzo ma ci possiamo riuscire
Mandare i chiaroveggenti significa come noi intendiamo interpretiamo il voto del quattordici giugno
Partito Comunista che perde voti
Ci siamo messi lutto no allora una grande realtà di cui bisogna pur tener conto il Partito Socialista che aumenta di voti la dieci cadetto il suo premio dall'elettorato
Un elettorato che ha detto riconfermiamo la centralità di questo partito
Un partito come la Democrazia Cristiana che ha voluto ancora una fiducia il sedere elettorato italiano
Un sì che dice
Ci sta bene ci stanno bene questi quarant'anni
Di politica di sviluppo economico ci stanno bene questi quarant'anni di sviluppo accompagnate a dispetto delle libertà di tutti
Gli imprenditori di lavoratori e così via
Allora bisogna continuare su questa strada
E per continuare a mio avviso va rilanciata in modo vigoroso va rilanciata la identità del nostro partito
E per rilanciare una identità c'è bisogno di una grande proposta politica
Una grande proposta politica rivolta al Paese
Ma per portare avanti diceva Scotti ieri questa proposta politica c'è poi bisogno di schieramenti
C'è pur bisogno di alleanze
Alle se che non siano camicie di forza
Alleanze che non ci tengono costretti noi qui ribadiamo riconfermiamo la scelta della collaborazione con le forze laiche socialiste
Però
Quando si parla
Di bandì un pentapartito statico io dico che i tempi non ci permettono questa staticità noi siamo anche come aria ne siamo stato eletto prima molto bene dall'onorevole speranza una grande Aria di centro
Ed è costante questa nostra posizione nella DC non è di oggi
Una grande area di centro che marcia verso sinistra
E in fondo la identità stessa della Democrazia Cristiana
Questa è la nostra posizione quando si dice il gioco a tutto campo può significare tutto e niente
Però significa pure una maggioranza diceva Scotti
Che tenga conto della realtà di un Paese che muta
Quindi maggioranze fondate sul realismo sulla flessibilità
Sulla duttilità
Sulla capacità di capire che cosa avviene del Partito comunista è una grande realtà il Partito Comunista dobbiamo vedere i fermenti i sussulti di questo partito valuta la portata politica
Allora per fare questo per portare avanti un'alleanza di questo tipo
è necessario un partito la Democrazia Cristiana il partito della centralità del Paese la centralità è un fatto politico non si rincorre
Con riforme per le vie istituzionali fatto grandemente politico
Quando si dice siamo passivi sta siamo a destra dipende dalle scelte politiche sembra diventa veramente una di lamponi siano dichiarazioni così accademiche siamo ad a sinistra quando si fanno scelte di destra
è assurdo può diventare il partito di destra anche chi viene alimentato da suffragi popolari
Allora il coraggio delle scelte devi formare del progresso la l'ha illustrato molto bene speranza non non mi ci fermo
E qui ci vuole un partito che ritrovi il suo vigore la sua forza è stato criticato criticata la gestione De Mita e c'è ancora la Margherita che va in giro vendita sì limitano vendita oggi sì domani no eccetera
Ma quando mai noi amici ci siamo sognati di creare una dei creare di costruire una linea politica attorno ad un uomo io penso ma non ho mai pensato
La linea politica
Una maggioranza si costruisce attorno ad una linea politica
Uomini passano solo lì le idee politiche che restano se la linea politica e quella dell'ultimo congresso allora che significa parlare del cambio di verità non ha senso
La linea politica non è cambiata non vediamo perché si debba cambiare diritta certo ci sono stati degli appunti per esempio da Forlan
Sulla sullo strapotere di De Mita e sulla necessità della collegialità a siamo un partito democratico chi di noi non auspica la collegialità e lo diremo a De Mita e ci teniamo a questa collegialità
Sono fatti nuovi solo correzioni di tiro ecco se che si possono a portarlo
Qualcuno critica ancora il sistema delle tessere le tessere ci sono se qualcuno ha un altro sistema lo proponga
Oggi ci sono le tessere quello esisteva con cui si elegge il segretario politico
Quindi andare avanti su questa strada della chiarezza come è un fatto chiaro anche questo altro accenno che io voglio fare sulla maggioranza la collegialità del segretario politico per esempio diciamo con molto coraggio
Che Nicola Mancino giorni fa
Ha detto ci va bene la collegialità ma si può fare con gli organi istituzionali e allora segretario politico
Capogruppo alla Camera il capogruppo al Senato
Presidente Ali pubblica non c'entra ma per quello che di non c'entra
E così via però io rifletto e dico
Come mai detto qui bisogna veramente fare qualcosa in questi anni
Il Presidente della Repubblica
Viene da una certa matrice il segretario politico io il capogruppo alla Camera il capogruppo al Senato il vicesegretario poi col ecco solo correzioni di tiro che dobbiamo fare Chiara stivali di diciamo che tutto va bene che siamo venuti a fare
Io tutto va bene sulla linea politica con molti di Totti vanno pure i fatti
Allora questo tipo di partito può affrontare sul serio la nuova realtà che emerge il nostro tema è la DC e il cambiamento cento
Il Paese cambia ci vuole una grande proposta politica perché io non ritengo affatto solo alla nostra consistenza numerica legittima la nostra richiesta di guida del Paese
La nostra capacità propositiva questo sì legittima la nostra richiesta di guidare il Paese
Allora bisogna recuperare
Recuperare l'identità di questo partito io direi prima sul piano culturale e dopo sul piano politico
Recuperare la nostra identità per dire a coloro che ci vogliono relegare a destra e siamo un partito del progresso di riforme che abbiamo saputo e sapremo assecondare questo cambiamento che è nella società
Un partito che torni a discutere
Lettonia dibattere questo è importante questa è ricchezza questa invita questa e circolazione i dividendi
Questo partito il partito che la gente si aspetta ecco il collegamento con la gente
Ecco il collegamento Carlo Scotti tu dicevi benissimo con gli elettori che anche imprenditori che è anche disoccupato che anche studenti che è anche
Risparmi ai risparmiatore tiene a una politica economica di questo governo e di questo nostro partito solo queste le grandi cose che bisogna apportare avranno con vivacità con intelligenza e con coraggio
Un altro e dalla nuova nata posta vertice non credo bottegaia alle comunità di queste sì sì sì aiutano
Quindi con coraggio io stavo virgola voglio dire altre alzate ladro giorni fa alcuni colleghi dicevano ma sai tale Onna per poter rimanere a galla
Bisogna fare il morto io ho detto che quelli che sanno il morto per rimanere a galla solo già morti Varese è stata appena la Democrazia Cristiana solo già morti non hanno niente da dire dove c'è parte c'è putrefazione lancia in verità non c'è creazione non c'è fantasia
Ecco noi vogliamo rifare un partito veramente creativo questo è il partito che chiede la gente questo è il raccordo con la gente e questo significa camminare in sintonia con la gente e questa è la sfida la sfida degli anni Duemila
Che il nostro partito può raccogliere questa nostra area questa grande area di centro
Dette la mora
E coerenza con il passato siamo sempre stati l'area di centro abbiamo sempre capito che questa è la via giusta e ci siamo mossi verso sinistra perché dobbiamo assecondare il cambiamento del Paese
Allora io dico voglio c'è davvero io chiedo a me stessa siamo in grado noi dei continuare questa politica io ritengo di sì ecco sono una garanzia
Gli uomini seduti a questo tavolo della presidenza da Gava Gaspari Ascopiave Albini alla Tanzi a Colombo Albiano Nicola giovani amico Silvio lega Lattanzi e così via
Sono una garanzia perché lo hanno dimostrato per il passato pesa per determinare i costruire un partito efficace efficiente diede la risposta alle nostre popolazioni estrae la garanzia che noi abbiamo tutti insieme recepito e allora il discorso euro solo lavorare insieme con un po'di entusiasmo compassione se volete per dare delle risposte adeguate ad un Paese un Paese che cambia sul serio
E che postula ogni giorno di più richieste di giustizia sociale e dei più autentica più vera promozione umana
Dopo il voto del quattordici giugno
Che ci interroghiamo sulla linea politica della DC
E che però una volta che ci interno ci siamo interrogati e che li abbiamo discussi assieme
Tiriamo fuori la linea della democrazia cristiana
E i convegni e i secondo me sono una bella cosa
è certamente una buona cosa questo convegno per il propositivi confessati espliciti e anche per quelli al limite non ancora esplicitate completamente
Ma a patto che
Si trovi il momento
Dell'incontro del coagulo ed è la formulazione di una linea univoca della democrazia cristiana sarà l'appuntamento del congresso
Io me lo auguro di tutto cuore
Però se mi consentite
Dopo la magistrale relazione di Scotti
Che abbiamo ascoltato ieri tutti con molta attenzione con viva partecipazione
E dalla quale si ricavano elementi molto seri
Per una
Nuova linea politica della Democrazia Cristiana
E dalla quale si ricavano anche indicazioni di prospettiva
Sulle quali bisognerà nelle sedi opportune ritornare per scavare per approfondire per elaborare
Io vorrei semplicemente osservare che dobbiamo stare attenti
Hanno parlare soltanto di linea politica
Dobbiamo preoccuparci dipanare dire chiaramente qual è la nostra strategia
Non giocò sulle parole fra l'altro molto spesso chiamiamo linea politica quella che è soltanto una tattica
E parliamo di strategia o di disegno strategico pensando alle grandi manovre che devono portare poi al successo finale
La parola strategia in questo caso vorrei adoperarla e vi prego di aiutarmi
A seguirmi nel ragionamento del quinto incoraggiarmi
La vorrei ad operare per dire
La Democrazia cristiana dove vuole arrivare
La Democrazia Cristiana che cosa intende dire alla gente sui problemi della gente
Parliamoci chiaro
Allora si disse allora quarant'anni gode della fiducia di un terzo un terzo non il cinquantuno per cento un terzo dell'elettorato italiano
Quarant'anni sono tanti
Dove vogliamo andare
Un nuovo quarantennio
Ma
Perché io voglio dire Annibale alle porte ma qui è bastato che sorgesse
Un astro
Fulgido
Sulla scena politica nazionale
Che cominciasse a fare la voce grossa
Che si muovesse e non a caso dovrebbe promuovere che si muovesse con disinvoltura saltando a destra sinistra e di palo in frasca che agiti se è una cosa il giorno dopo ne dice un'altra ma riesce sempre a dire qualcosa che interessa la gente
Perché noi entrassimo tutti o quasi in fibrillazione
Per cui noi ci siamo accorti che tutto sommato poi
Ecco può veramente venire il momento in cui non siamo più maggioranza relativa provenire veramente il momento in cui non siamo più partito di governo non siamo più partito di potere
E allora
Prima che sia troppo tardi secondo me la nostra strategia
Bene a cominciare da questo punto interrogativo
Per quanto tempo ancora
Con quali mezzi e sistemi la democrazia cristiana ritiene di poter ottenere dalla gente dal popolo italiano questa posizione di partito di maggioranza relativa
Non ce l'hanno mica lasciati in eredità i nostri padri ostili nomi questa posizione di maggioranza relativa
è il problema amici miei non è quello e anche quello beninteso perché non dobbiamo vivere nelle nuvole e quello soltanto delle alleanze con chi governiamo come facciamo a governare come facciamo ad essere accettati
A riuscire credibili hanno litigare o non far litigare quelli che stanno con noi
Il problema è anche quello di dire noi che cosa abbiamo in testa nell'anima il vogliamo dire diciamo alla gente proponiamo l'agenda perché la gente continui a votarci
E allora
Dopo quarant'anni di maggioranza relativa dopo quarant'anni che un terzo un buon terzo della popolazione elettorale del popolo elettore ci conferma la fiducia noi abbiamo il dovere di stabilire dove vogliamo andare e che cosa proponiamo
Che cosa abbiamo dato al popolo italiano all'Italia in quarant'anni non è il caso di ripeterlo più appena finito si può dire di fare i comizi l'abbiamo raccontato a destra e a sinistra
Vorrei però soltanto richiamarmi scarpe alcuni punti tre o quattro punti che mi sembrano veramente veramente importanti
Va be'la ricostruzione post bellica ce la siamo scordata in fondo
Si può dire di quello che abbiamo fatto per l'Italia
L'opera maestra l'opera veramente compiuta alle nostre spalle ma noi abbiamo dato che cosa
Riassuntivamente all'Italia in quarant'anni
Abbiamo contribuito e sottolineo contribuito perché sembra sbagliato pensare che la DC ha dato la DC ha contribuito a dare ha contribuito ad assicurare assieme ad altre forze combattendo contro altre forze rivaleggiando all'interno e all'esterno nel mille modi che quelli che hanno la buona memoria certamente ricorderanno
Ma abbiamo contribuito a dare all'Italia
La democrazia il sistema democratico il metodo democratico
Non è una cosa da niente
Abbiamo assicurato all'Italia lo sviluppo economico in un quadro
Europeo
Comunitario
E in un quadro di pace internazionale benché come sappiamo tutti la pace sul piano mondiale
è pace per buona parte per fortuna del genere umano non è pace per un'altra parte del genere umano
E abbiamo contribuirà a dare all'Italia
Mi si passi l'espressione non c'è niente di abominevole ma qualche volta è la sentenza tra info in modo sbagliato a dare all'Italia lo stato sociale cioè lo stato delle riforme sociale e qui potete immaginare a tutte le riforme che si sono realizzate
E non poco il giudizio però siamo onesti
Sviluppo economico
Democrazia
Riforme sociali
Tutte opera e incompiute
Pepe opere incompiute
La strategia della democrazia cristiana per gli anni a venire completare portare a compimento queste opere
Sotto questi tre filoni entro questo tre filoni
Riuscire a fare in modo che la democrazia sia veramente la democrazia come l'abbiamo sempre praticata i sentire come dev'essere vale a dire valorizzazione ed espansione della persona umana
Che senso ha avere la possibilità di andare a votare per eleggere il consiglio comunale provinciale e regionale
I deputati e senatori che senso ha aveva il meccanismo che fa cambiare gli uomini dalla gente al momento opportuno
Ammesso che li cambia perché normalmente sappiamo bene che il cambiamento è molto relativo è molto limitato
Che senso ha tutto questo quando l'uomo nella società in questa società è letteralmente schiacciato dai disservizi dall'ambiente che si deteriora
Dal tipo di politica rispetto alla quale il cittadino si senta sempre più estraneo allontanato non partecipante
La democrazia deve arrivare al punto in cui veramente quello che stiamo promettendo da quarant'anni si realizzi
E cioè di una partecipazione responsabile e consapevole avveduta
In uno stato che sia in grado di assicurare non solo il metodo ma tutto quello che attraverso il metodo nel rispetto dei diritti umani si può assicurare al popolo italiano
Le riforme sociali opera incompleta anche questa perché incompleta ebbe basta guardarsi intorno in quelli che sono i maggiori servizi per esempio il servizio sanitario
Strategia della DC dev'essere quella di riconoscere individuare i difetti denunciarli e proporre le soluzioni le soluzioni a breve a lunga scadenza ma le soluzioni che portano finalmente cittadino a godere i tutto quello
Che con il nostro contributo lo Stato democratico riuscito da
E io in questa prospettiva di strategia se non abuso e la vostra pazienza e se non ancora o usato tutto il tempo che era stato messo a disposizione vorrei richiamare
La vostra attenzione soprattutto su tre punti
Di quella che deve essere la strategia della DC intesa come racconto alla gente di quello che vogliamo di quello che ci impegniamo a fare e chi poi realmente facciamo
Lo sviluppo e l'occupazione
Mezzogiorno
Mercato unico europeo
Io chiedo scusa ma se voi continuate a fotografare cosa che rientreremo assorba sto mestiere per la propaganda che vogliamo fare intorno al nostro convettivo riesca a parlare dopo i ceti non faccio un danno a nessuno
Finisco per
Sì infatti un po'meno quattro a Carriero che separa voi siete capaci non solo capace lo sono abituato per fortuna al Senato non ci riprendono quando stiamo parlando ci vengo dall'alto e non ci disturba
Sviluppo ed occupazione
Battute Flash e chiudo
L'espansione economica dell'Italia
è fuori discussione
Basta confrontare gli indici
Da un anno all'altro e soprattutto l'implicito ultime
Raffrontati a quella a quelli di qualche anno addietro
Ma che senso ha
Questo sviluppo economico
Che crea milioni di disoccupati o che contemporaneamente lascia in piedi milioni di disoccupati
I due si riserva di rispondere a questo riguardo che senso allo sviluppo economico se come tutti possiamo constatare si creano grandi monopoli
O si creano grandi concentrazioni forza al limite del monopolio
Ecco io diciamo se siamo o non siamo e come siamo contro i monopoli e perché bisogna combatterli oltretutto avremo a nostra disposizione la regolamentazione comunitaria che ci viene in aiuto per agire
E non soltanto per denunciare e paventando
Mezzogiorno
E sembra rifacendosi allo sviluppo economico che è stata assicurata al Paese che senso ha questo sviluppo economico se poi nel Paese
C'è un'area pari a un terzo della popolazione a un terzo del territorio nazionale
Che soffre di squilibrio di ritardo rispetto al resto del Paese
Che cos'è la democrazia cristiana sul problema dello sviluppo del Mezzogiorno cosa si impegna a fare in avvenire la Democrazia Cristiana per lo sviluppo del Mezzogiorno
Abbiamo dovuto lavorare uniti di Fantasia per far digerire ai meridionali che il fatto che il Presidente del Consiglio si anche ministro per il Mezzogiorno è un fatto estremamente positivo
Nella realtà si dimostra
Che se ci sono attraverso questo doppio incarico se così posso dire
Delle opportunità come quelle per esempio che quando il il Presidente del Consiglio si trasferisce a via Boncompagni una volta la settimana via Po compagnia la sede del ministero per il Mezzogiorno
Testimonia con questo suo trasferimento personale quando lo convoca la gente naturalmente a Palazzo Chigi testimonia il suo interesse il suo impegno a Forum soggiorno andiamo alla legge finanziaria
Mille novecentottantasette e ci ritroviamo rispetto alla legge sessantaquattro e a quello che era stato stanziato con la legge sessantaquattro
Ci troviamo di fronte a delle pere proprie mutilazioni e c'è voluta la costanza e l'impegno di Solda io vedo perché è nell'ambito dalla Commissione bilancio del Senato questo tema venisse fuori e un emendamento che in qualche modo salvi la situazione e l'attenzione del resto dello Stato e l'attenzione del Governo nei confronti del Mezzogiorno a
Posso andare non ci auguriamo di o i suoi frutti
E il partito
Il Ruanda problema del Mezzogiorno cosa rese cosa fa
Il partito ha finito per lasciar
Solo un bistrot e la tempesta per quattro cinque anni
Il partito aveva ha un ufficio per il Mezzogiorno che lascia scoperta sguarnito perché chi lo dirigeva e non abbiamo mai avuto la sensazione che fosse incisivo nei confronti degli altri partiti
Dopo che è diventato ministra lasciando libero il posto del posto è pronto per il primo occupante
Il partito nei confronti del Mezzogiorno decide nei prossimi mesi nelle prossime settimane dei prossimi anni saper dire per quel concetto che esprime prima della strategia di saper dire di dire alla gente che cosa vogliamo fare per lo sviluppo per la la il perfezionamento della democrazia cristiana della democrazia del Paese deve dire che cosa intende fare
E finalmente in questa strategia di respiro e chiedo scusa se parlo per Flash ma
I quindici minuti sono abbondantemente scaduti il mercato unico europeo
Stalli alle porte primo gennaio mille novecentonovantadue
Non è il partito che cosa abbiamo fatto che cosa vogliamo fare abbiamo appaltato anche qui a chi a pochi personaggi in cerca d'autore il compito e la responsabilità
Di pensare di riflettere alle nostre necessità
Difendere i nostri diritti i fa in modo che non ci troviamo poi alla fine sorpresi perché lo dobbiamo scoprire come Sasco parto per la legge sessantaquattro che non si possono più mettere nelle nostre leggi norme che sono in contrasto con il trattato del mercato comune
Cosa aspettiamo che ci crolli addosso la casa Egidio Lardo sola casa perché dal primo gennaio mille centonovantadue se naturalmente ci arriviamo
Non solo con tramite l'esistenza ma anche con tutta la serie di numerosissimi adempimenti che dovranno essere assolti sul piano comunitario a livello di Consiglio dei ministri a livello di governi nazionali
Amici
Come vedete io ho fatto un intervento e chiedo scusa se non non sono stato capace prima di interessarmi veramente
Sono doni che pochi hanno
Seconda cosa fatto un intervento parlando di strategie per entrare calarci nei problemi della società
E perché partendo dai presupposti che ritroviamo nella relazione della vita Scotti
Sentiamo tutti l'impegno il partito in particolare con la sua organizzazione interna con le sue fucine di elaborazione delle soluzioni e delle linee trovi il tempo e il modo di approfondire e di proporre alla gente pubblicare
Non ho parlato del partito stesso
E non ne voglio parlare per quando riguarda il partito io sono venuto a questo convegno per apprendere
Ma una cosa però me la dovete consentire prima di chiudere che cosa si sta più a cuore come democristiani che comunque sia solo democristiani immagazzinata aggiunge Moratti
Come cittadini del della democrazia cristiana come membri del partito che si uniscono per costruire
Nuovo raggruppamento un uomo una nuova aggregazione
Che sta al centro
Che cosa ci sta più a cuore il potente la conservazione del potere
Il rafforzamento del potere del potere del partito del potere personale di ciascuno di noi
No il rafforzamento il consolidamento della democrazia la democrazia compiuta
Attenzione e finisco
Non è vero
Quando si afferma
Quello che molti affermano dobbiamo fare di tutto per conservare il potere perché solo in questo modo essendo maggioranza relativa essendo una forza determinante del paese si può consolidare salvare la democrazia questa favola di salvatori della patria di salvatori della democrazia ha fatto il suo tempo tempo invece di rendersi conto che viene prima il consolidamento e la salvezza della democrazia solo in conseguenza solo di conseguenza
Il rafforzamento dalla nostra posizione grazie
Rinnovando l'altri ieri di rimanere nei quindici minuti come tetto massimo perché i suoi piani iscritti a fare
Quindi non gliela faremo do la parola al collega onorevole lì
Io credo che possiamo dire con una punta di orgoglio
Che il nostro contributo al dibattito interno di partito nel Paese che ha preso le mosse ieri pomeriggio
Abbia acquisito una forma definita e si è anche salito di quota
Eccellente la relazione introduttiva di Scotti
Molto equilibrata e attenta anche a Napoli elementi di novità i quali accendono sia pure brevemente
Io credo che nel discorso di Scotti
Una passaggio vada essenzialmente rimarcato io lo faccio volentieri l'apertura di questa mia rapida riflessione
Innanzitutto sul dovere di governare oggi intendendo per governare il fare i conti con i nodi di oggi senza confonderli con la ricerca del futuro
Dentro questa idea del Governo
Della direzione politica del processo di trasformazione cioè per intero la riforma rinnovamento delle istituzioni
Scotti dice noi siamo d'accordo con lui
Che non vi sono due tavoli due coordinate parallele qual è il programma è quella delle istituzioni
Legittimare due traiettorie ha significato anche stabilire una metafisica e anche una metà politica delle istituzioni nell'ambito della quale fosse lecito dialogare con tutti
Restringendo il campo del programma a un gioco più angusto di convergenza e di affinità politiche la verità e cari amici che il programma e il programma non può non essere un coerente intreccio dei temi economico sociali e istituzionali dei quali una maggioranza non può non tenere conto senza fallire gli obiettivi anche limitati e parziali
Ad esempio
C osa dieci natanti ieri sera a tavola rotonda in ordine la finanza pubblica per un verso dello stato sociale per un altro
Nel Mezzogiorno per un altro ancora come potrebbero essere efficacemente aggrediti senza che strategia di rientro di razionalizzazione e di riequilibrio faccia i conti con un forte rinnovamento delle istituzioni
Quindi ricaricarsi nel programma di un non dissimulata valenza istituzionale dare l'idea delle sue virtualità della sua ricca e forte politicità
Attuale programma e legarsi e sugli obiettivi non è quindi grande amministrazione ma politica ed è questa la ragione per la quale la nostra coerenza al patto programmatico così come la coerenza adesso dei nostri alleati è in sé
Un grande fatto politico in grado di dare un senso non provvisorio alle relazioni e alla collaborazione fra i partiti della maggioranza quindi se il nodo istituzionale
Competendo al Governo e al programma appartiene al dovere della maggioranza non vedo connesso non possa non coinvolgere le responsabilità di un grande partito di opposizione quali Partito Comunista Italiano
E il suo modo di rapportarsi alle scelte e alle iniziative di questa maggioranza
Craxi io credo sarebbe molto meno nervoso e sospettoso se intendesse che anche la sua coerenza con il programma il valutarle seriamente le implicazioni politiche
Poco scritto e l'antidoto per fughe in avanti dei singoli partiti verso il Partito Comunista Italiano come democrazia cristiana
Noi non possiamo certo dimenticare i nostri doveri fondo verso il sistema e verso la sua evoluzione
Il pieno utilizzo delle virtualità del programma
Ed è la maggioranza che sul problema si è ritrovata poco istituire la strada per rendere compatibile la competizione tra i partiti come il disegno di una democrazia più matura e più ricca io dico queste cose che agli amici
Perché qui a Padova proprio l'ispettore il nostro ruolo ed è nostra storia deve impedirci ammiccamenti allusioni linguaggi cifrati che non eviterebbero oltre il cd fare i conti con la sua crisi interna numeri spetterebbero
E dava seconda Rebora il travaglio soprattutto gli avrebbe al complesso dei partiti che ha vinto le elezioni la prospettiva di un ulteriore consolidamento e fanno torto alla sua intelligenza era coerenza nel discorso di ieri
Alcuni dei titoli di giornali cito il gesto di gioia di Montanelli che danno della reazione di scuotere del presule quanto mai falsa e riduttiva il nostro dovere e dal mio punto di vista sviluppare una nostra iniziativa
Nella maggioranza ed è la maggioranza che che soprattutto per il nostro impulso per nostra intelligenza le condizioni di un serrato confronto a sinistra rispettoso della natura della storia del dibattito che oggi sono interna al Partito Comunista Italiano domanda
Ma siamo attrezzati a questa sfida questo il nodo politico per il quale siamo raccolti a Padova quest'oggi ieri sera
La vivacità del dibattito e del confronto che sviluppato io non vorrei avesse dato fuori di qui l'idea di un partito chiuso le charity interni nelle sale giochi fondamentalmente in ritardo sulla proposta politica complessiva
E poi mi chiedo siamo vaccinati contro il consumo il logorio delle parole
Io credo che a sapere se era annunciata anche una sorta di seminario semiologica su alcuni temi che sembrano mitica mente dominare questo dibattito penso al riformismo dal popolarismo un riformismo sul quale grava evidentemente il timore di un astratto schematismo
Questo popolarismo che presupporrebbe un'idea compatta di popolo che forse non c'è occorre evitare questo è uno dei dati del nostro dibattito che o si schieri no o si affrontino due schieramenti semiologici o filologici retrocede
Riformismo e popolarismo si coprono con il ruolo di fronte all'altro il nome del nulla i numeri pallidi riflessi di un'altra stagione ed un'altra società mentre problema reale e ridare contenuti attualità all'azione concreta per l'oggi
Chiedi del cambiamento lungo le rotte della politica di una politica voglio dire ai colleghi deputati ma gli amici che vivono il dibattito politico che non sia una stella fredda ma del calore per guidare questa fase nuova della politica italiana è uno strano destino quello della politica
Vi è in essa volta per volta scambiata per intrigo per gioco
Fu utile per danza dalle ombre
Salva salire di quota quando essa avvertendo la sua crisi avvertendo la sua caduta si fa carico di un forte segno etico spesso la politica si fa etica talvolta scadendo nella predicazione e del moralismo
Dall'altro essa fugge dei cieli rarefatti si attribuisce nuove nubi del mitologico di grande intelligenza della storia io sono affascinato da quella che è stata definita l'idea Nite della politica
Perché il mite purché mite non significhi inerme
Passiva
A volte è una sorta di splendido sogno narcisistico e talvolta invece si sporchi le mani spendendosi al servizio di un progetto concreto di cambiamento su quello su quello che sul quale è necessario disincanto e perché incontriamo le nuove generazioni la loro voglia di cambiare
La loro esigenza di attingere nuovi livelli
Di impegno politico e civile e concludo il nostro oggi non è un punto di arrivo
Certo mettere insieme quello che sta venendo qui e il miracolo che stiamo a quali siamo assistendo quest'oggi ma anche dei mesi scorsi mettere insieme e sensibilità storie diverse esperienze in un convegno nazionale
Che non è un pezzo di antropologia come qualche volta se vuole farla passare oncologi localismi è un fatto estremamente importante
Non è un punto di arrivo è un punto di partenza
Consentitemi di dire dei cari amici che mi ascoltate che noi siamo ed io vogliamo essere il centro del partito senza arroganza collegando la Realpolitik e la speranza progettuale
Essendo un punto di riferimento a forte e riconoscibile
Essendo un forte elemento di coesione
In una storia del partito che nei momenti più alti ha sempre collegato un centro dinamico ma non disinvolto non trasformista a una sinistra capace di misurarsi con voi e di convergere conoscendolo giorni alte emerga la politica del nostro Paese
Nell'amore di Susanna il capolavoro proustiano c'è l'idea di una insostituibile leggerezza di una volatilità
Tipicamente femminile che spesso è stata attribuita a quanti tentarono di definire le ragioni di un centro nel nostro partito un leader rispettato della Democrazia Cristiana
Mi pare rimprovera se l'onorevole Colombo qualche tempo fa
Il fatto che egli si affanna a sé dell'insediamento del centro in una sorta di vicende ricerca del centro perduto io credo che la storia abbia fatto dato ragione di questa esigenza di questa domanda perché oggi Italia dallo stesso leader amato e rispettato
Sì di si possa possa in fondo risponda sì dicendo che probabilmente la seconda parte dalla recente c'è stata compiuta perché siamo di fronte a un centro finalmente ritrovato
Questo centro non è come in Proust lo volessero ben presto un luogo della memoria
Ma un nuovo inedito incontro una fase tutta per altre novità della democrazia cristiana e tale vogliamo che siano i giovani deputati dirigenti e militanti della Democrazia Cristiana che scegliamo questa avventura e questa sfida non un simulacro non lo spettro di un passato glorioso noi reduci Lisbona una guerra logorante
Io sono con possiamo definirci vogliamo serve finiti non le ho dovute come è stato scritto spetta tenete sui giornali ma se fosse possibile
Poi svoltesi con una carica di continuità con il meglio della tradizione centrale della DC il realismo politico
Il Santo dallo Stato il grande radicamento e la sensibilità etica e gradualismo insieme la fiducia nel futuro ma anche con la carica di rottura e di rinnovamento vero quella cioè Carlo Emilio Colombo che in Basilicata
Ci ha fatto vivere tra la gente ci ha fatto vincere con la gente le grandi sfide del cambiamento e del futuro ringrazio
Scritto parlare l'onorevole Giorgio ne ha facoltà
Microfono
Cari amici io ieri sera
Ho seguito come voi attenta mente
La tavola rotonda
Fra i rappresentanti delle varie componenti
In tutti i convegni che si rispettino
Viene dedicata una serata un pomeriggio
A questo confronto fra le anime
Del partito
E in realtà il Carro di Tespi è sempre lo stesso perché Bodrato c'è dappertutto
Cristofori invece alternato con Sbardella
Ma
Tutto sommato
La cosa è l'accordo è significativa di questa nostra stagione questa
Che in realtà facciamo una enorme fatica
A riuscire a dire cose diverse
Tanto si è che qualcuno
A quel punto si risolve a parlar d'altro allora nel tavola rotonda dell'economia uno parla di politica e nella tavola rotonda di politica uno palla di economia
Vuoi vedere che siamo
Diventati un partito drammaticamente unito sulle tesi politiche
O c'è come diceva Scotti una certa propensione alle gioco coperto
Ah dimenticavo scusate la un convegno ha mancato a questa a questo appuntamento il convegno di Chianciano
Icone di Chianciano è stata un convegno tutto interno ma ha ragione la sinistra aveva ragione
Perché la sinistra del partito totalmente ha dentro di sé la destra il centro la sinistra l'alto e il basso non serve andare a prendere voci esterne gli altri tutte dentro
Allora
Io vorrei vedere se è possibile andare a vedere a scoprire qualche gioco che vuol rimanere coperto
E comincia da noi
Da questo nostro incontro che vogliamo essere un incontro importante
Allora io direi che noi siamo insieme
Il sintomo di un fallimento
E l'avvio di un speranza
Scusate mi questo accostamento che suona di Martinazzoli ma forte di averlo capogruppo alla Camera comincia a prendere cattive abitudini
Comunque
Siamo i missini intendo
Siamo il sintomo del fallimento
Dell'idea centrale del congresso nazionale dell'anno scorso
Il superamento del sistema delle correnti sia ben chiaro non delle singole correnti ma del sistema delle correnti
Vorrei ricordarvi che su questo tema si è svolta la campagna precongressuale
Questo tema messi insieme una maggioranza su questo tema abbiamo eletto un'altra volta De Mita
Ebbene noi adesso ci troviamo siamo contenti di essere
Una corrente meglio una neonata corrente
In questo autunno
I convegni ricorrente si sono sprecati Tabacci ieri sera ha detto no non vanno bene perché ci fanno perdere punti
E ha messo dentro fra questi convegni che ci fanno perdere punti anche Chianciano
Dove peraltro egli è venuto è intervenuto e che ha fatto anche qualche buon investimento
Vuoi vedere che questo nostro adesso che fa che mette in discussione l'astensione dei convegni
Rinato sta rinascendo
Il sistema delle correnti perché nascondercelo
L'unico che non se ne accorge e Gargani a cui è stato vietato di rendersene conto probabilmente perché ieri sera è venuto qua è fatto finta che non sia successo nulla
Perché succede questo chiediamo accende ragione
Bene succede questo perché non si può resistere nel vuoto della politica quanto meno non può esistere un partito che dico per carità istituzionalmente
è abilitato a far politica
Ora il nostro sistema politico ha prodotto in tutti i partiti
E ora sta producendo anche nel partito comunista una forte dialettica interna e questa dialettica interna ha come soggetti le correnti organizzate
Qui
Vi è in questo anche sia chiaro non me lo nascondo un limite di non modernità
Di difficoltà e di inefficienza
Un solo partito
Sta sperimentando un superamento reale di questo sistema il partito socialista
Con una condizione con la conduzione monocratica
Che noi continuiamo a dire che non appartiene alla nostra storia e alla nostra tradizione i miei colleghi socialisti sono qualche volta patetici perché quando li incontriamo nei corridoi e noi illusi di essere ancora con un partito che assomiglia in qualche modo la DC
Chiediamo loro ma cosa fate cosa farete e loro dicono faremo con rifaremo Paulhan però dopo la fine decide il capo
No noi credo che non ci staremmo in un partito così
Io personalmente non ci starei insomma
Peraltro
Non so ancora
E dovremmo approfondirlo
Se questo esperimento del Partito socialista sia fino in fondo una forza
Ossia vi invece diventare gli allieva
Che farà maturare la consapevolezza della necessità di superare le regole che sovrintendono al funzionamento del sistema
Perché anche l'impunità del Partito socialista in un sistema democratico ha un limite di sopportabilità
Noi
Ci abbiamo provato per più di un anno
A far senza le correnti
Ed è stato il silenzio della politica
E dico peccato peccato perché non abbiamo neppure tentato di far politica senta e al di fuori delle correnti
Ci rimarrà il rammarico di aver fallito un obiettivo
Senta non approvato per davvero di raggiungerlo
Se dico queste perché come sapete o qualcuno sa io sono andato a Chianciano da buon uditore
Come esterno al corrente chiusa della sinistra e la si può soltanto ascoltare
E ho notato alcune cose
Vendita per primo rientrato nei ranghi
Il motivo più pericoloso del diverbio che ha avuto con Goria
Non è stato il timone dell'ulcera che è venuto ad Oria
E neanche il maggiore o minore affetto nei confronti del partito socialista
A chi anziano Bolivia
Non era rassegnato al risorgimento della DC come corrente chiusa
Niente a De Mita
Non bisogna questo rifiuto proprio per recuperare la leadership della sinistra democristiana
Attualmente ho visto sui giornali sembra che la sede deve essere tornando a casa per per radio
Ed è stato il secondo incontro il primo è avvenuto
A Piazza del Gesù era normale che secondo avvenisse a Palazzo Chigi per ragioni di cortesia
E pare abbiano fatto la pace
Non è chiaro su quale posizione
Perché dal discorso di Tabacci che hanno incaricato di fare il portavoce anche perché incaricando né uno solo è difficile dimostrare che non si è ancora d'accordo
L'unica cosa che è emersa è che ce l'hanno potuto retto del partito perché tra i convegni ricorrente
Ma in realtà il primo che è rientrato
è stato De Mita
Quindi noi comunque arriviamo dopo arrivando dopo siamo un sintomo di fallimento ma anche l'avvio di una speranza
Siamo il centro del partito che tenta di rinascere
Ci siamo anche l'unico esperimento che può riuscire
Di quel rimescolamento delle carte che il superamento delle correnti poteva provocare almeno come obiettivo subordinato
Noi però
E qua vorrei fare un discorso invitando via riflettere
Noi però dobbiamo sentire il limite attuale di questa nostra esperienza
E il dovere di considerarla soltanto un inizio
Guai a noi
Se avessimo la pretesa di accontentarci di mettere insieme
La comoda alleanza degli spezzoni della corrente centrale che si frantumò sotto l'esplosione delle interne contraddizioni
Personalismi rivalità e ambizioni hanno dissolto il centro e dato l'egemonia del partito alla sinistra
Ma gli umori personali non spiegano mai completamente le vicende politiche
Vi fu anche in questa dissoluzione del centro
Una caduta di tensione morale e ideale e culturale
Il centro del partito faranno non soltanto perché i suoi capi non andavano più d'accordo
Frana o anche di fronte alle contraddizioni di una società in ebollizione
Che minava alla radice una delle credenze fondamentali di quell'esperienza uso credenza non teoria o dottrina non casualmente
La credenza che il Governo
Forse insieme sviluppo e consenso garantisse insieme sviluppo e consenso
E fu a quel punto
Che il particolare tipo di cultura e di mentalità
Di cui era dotato spinse Moro in avanti facendone l'artefice della egemonia della sinistra
Una egemonia che ora è così evidente così sfacciata che non occorre più neanche parlarne no proposito io devo una risposta Cristofori
Cristofori ha avuto la bontà di citarmi
Ieri sera io non poteva intervenire lo faccio adesso dico che quando De Mita cloroformio entrato il settanta per cento del partito
Chi c'era negli ultimi anni a tendergli la mano perché colpisce bene
Se non
Il presidente Andreotti il cui unico problema era di riservare per sé una nicchia o meglio un nicchione
Mentre il resto
Mentre resta del partito veniva messo in stato di ipnosi
Se
Se Cristofori mi riconosce questo allora siamo d'accordo
Ora il problema non è quello per noi
Di levare un po'di incarichi alla sinistra
Che sono tanti fa fatica a reggere lì tutti
E sarebbe già opera meritoria
Non è neanche quello di riportare la sinistra
A elaborare perché il partito avrebbe bisogno di un laboratorio di idee che solo la sinistra può essere no non è vero
A chi è in centro e sinistra hai lavorato
Ha lavorato con tale convinzione e con tale sicumera da stordire un interlocutore che era lì paziente ad ascoltarli proprio tutti
Il problema non è che la sinistra ha cessato di elaborare
Il problema è che la sinistra rischia con il suo patrimonio culturale di non mordere più i problemi veri
Di non trovare soluzioni che soddisfino il suo desiderio di Autun identificazione
Rischia di imprigionare tutto il partito in analisi seducenti ma tratte
E noi rischiamo di essere prigionieri di queste seducenti analisi io ho trovato il pericolo di questa infezione
Di cui mi mi riconoscono soggetto a rischio anche nella relazione di Scotti di ieri
Perché chi portando inevitabilmente su una lunghezza d'onda che non so quanto sia utile al partito
Il compito al nostro quindi
E di farsi portatori di una cultura più moderna
E più aderente ai bisogni della gente
Non dobbiamo diventare una trincea per una guerra di logoramento
Anche i dobbiamo incidere sulla pigrizia che tiene insieme persone diverse dentro cornici antiche
Vite prima diceva non vogliamo essere Neuro tema posto Dorotea
E dire che non vogliamo essere né l'una né l'altra cosa perché idolo tra i nuovi
E post nel partito ci sono già
Io ho tentato anche di descriverli e in questo momento per comodità sono una componente della sinistra di Chianciano
Paterno e quindi non è di essere posta
E di essere un nuovo centro ma sia ben chiaro
Volere essere centro
Non vuol dire essere centrali e a rigore neppure essere utili
Allora c'è un notevolissimo sforzo che dobbiamo fare
E che è quello di portare nel partito una ventata di cultura nuova con una sufficiente livello di pragmatismo e senza perdere le radici culturali e ideali
Del nostro patrimonio politico
E conclude dicendo
Finito il girone delle corre del ricoveri corrente cosa facciamo ne cominciava un altro
Ricominciamo da Lavarone facciamo perché da qua al congresso nazionale
Per quanto prestito
De Mita lo convochi
Abbiamo qualche mese da riempire di politica
Allora adesso ci siamo tutti divertiti due mesi che facciamo convegni ricorrente tavole rotonde prese di posizione
Ricominciamo adesso direi di no
Perché è vero che le questi convegni non hanno tolto punti alla DC come pensa Tabacci anti direi che in maniera variegata hanno dimostrato che la DC rischia persino di essere
Ma adesso c'è il partito
Di cui tutti siamo parte
E di cui nessuno può pretendere di egemonizzare l'intera vicenda politica
Quello che dobbiamo fare questo partendo da noi
Ci siamo rinfrancata i
Ci siamo