Puntata di "La rassegna della stampa estera" di sabato 9 febbraio 2008 condotta da David Carretta .
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Elezioni, Esteri, Italia, Politica.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Voce non esco dottori di Radio Radicale sabato nove febbraio questo appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale accurati David carrettino apertura quest'oggi torneremo a parlare della crisi politica italiana delle elezioni
Lo faremo con l'Economist è un'analisi
Dal titolo gli italiani sono a terra di nuovo elezioni sono state indette per il
Tredici e quattordici
Aprile leggeremo poi
Un commento anche dal Times quotidiano conservatore britannico secondo cui Silvio Berlusconi non merita un'altra chance di governare l'Italia il
Grande peccato di Silvio Berlusconi e l'attuale legge elettorale secondo il quotidiano
Di Londra ci occuperemo poi di Unione europea e dell'ipotesi Chieti Toni Blair vada a presiedere il consiglio dell'unione
Europea
Sempre il Times ieri pubblica con l'intervento di Edouard Balladur che parla di un uomo
Rimarchevole ma non un Presidente dell'Unione Europea Balladur
Ricordiamo è ex Primo Ministro francese vicino Nicolas Sarkozy che sembra essere uno dei grandi elettori
Di Toni Blair chi si schiera a favore di Blair Presidente dell'Unione invece l'URSS sui giornali giuro proprio in un editoriale dal titolo bloccare Blair Presidente questa
L'iniziativa
Che è promossa in particolare da un
Sito internet Wall Street invece vorrebbe l'ex premier britannico la testa dell'Unione europea
Ci porremo poi di Russia e di energia da notizie che Castroman minacciato di tagliare ancora una volta le forniture di gas e l'Ucraina
Leggeremo dal Wall Street Journal non commenta o
Dal titolo nelle mani di gas tromba accenneremo anche un'analisi che pubblica oggi nel mondo sull'Europa che sempre più dipendente avanza in ordine sparso di fronte a Mosca
Faremo anche brevemente
Della NATO che ha avuto un vertice dei ministri della difesa né nel nei paesi
Baltici vertice che è andato male scontri in particolare sull'invio di altri soldati per combattere nel sud
Dell'Afghanistan
Si occupava ieri il Financial Times con un editoriale in cui invitava i Paesi europei a mandare i loro soldati a combattere contro i talebani parleremo anche
Di un di alcune dichiarazioni che hanno fatto molto polemica nel Regno Unito
Dell'arcivescovo di Canterbury sull'inevitabilità dell'applicazione della sharia anche
In questo Paese e poi in chiusura di
Accenni avemmo
A un dibattito che pubblica oggi nel mondo tra Bernardo UCR Ministro degli esteri di Sarkozy Rosca Fischer
Ex ministro degli esteri dritte dei Visco della coalizione rosso verde su come possono essere realisti e militanti i ministri degli esteri cominciamo però
Con la crisi politiche italiane le lezioni dall'Economist un'analisi dal titolo gli italiani sono a terra di nuovo
Per la politica italiana scrive il settimanale britannico le cose accadono con sconcertante rapidità oppure con una lentezza esecrabile il sei febbraio tredici dopo la giorni dopo la caduta
Del Governo di Romano Prodi Presidente Giorgio Napolitano ha sciolto le Camere ma le elezioni si terranno solo a metà appariva il Presidente
Ha detto di essere dispiaciuto di emendare gli elettori alle urne senza una riforma della legge elettorale il Presidente del Senato Franco Marini non è riuscito a trovare un consenso sufficientemente ampio per formare un Governo
Transitorio per modificare quella legge perché Berlusconi si è rifiutato di cooperare essendo stabilmente vantaggio nei sondaggi leader del centrosinistra è fiducioso di tornare presto il potere
La risoluzione del Parlamento
Pone fine ricorda l'economista la seconda più breve legislatura della storia sessanta e Nale de la Repubblica qualcosa che Napolitano qualificato come anomalia
Italiani hanno spessori di indicato la riforma che portò al sistema maggioritario secco nel mille novecentonovantatré
Come il passaggio a una Seconda Repubblica fatta di governi più duraturi e di maggiore stabilita ma la riforma elettorale del due mila cinque che
Impone una forma eccentrica di rappresentazione proporzionale potrebbe secondo l'economista per creato una terza Repubblica che più instabile della prima quella legge elettorale voluta da Berlusconi ha portato più partiti in Parlamento
E crea maggioranze pericolosamente fragili al Senato ecco perché scrive l'Economist il prossimo leader italiano
Se vuole evitare la sorte di Prodi deve vincere le elezioni con un amplissimo margine
Il problema è che un risultato di questo tipo è improbabile il maggior avversario di Berlusconi Walter Veltroni guiderà un nuovo grande partito di centrosinistra Berlusconi guiderà la consueta e solitamente litigiosa coalizione quadri partita di centrodestra
Veltroni e cinquantadue anni il suo avversario settantenne con un peace maker le elezioni legislative
Si terranno probabilmente nello stesso giorno delle elezioni locali una combinazione che di solito favorisce la sinistra insomma
L'Economist non dà per scontato una vittoria un'ampia vittoria del centrodestra tutto ciò può spiegare alcune voci stranamente concilianti che vengono
Dal campo di Berlusconi il punto per tutte il settimanale britannico che Berlusconi potrebbe aver bisogno dell'aiuto di una parte del centro sinistra si parla di offrire la presidenza di una Camera all'opposizione il giornale della famiglia Berlusconi
Anche avanzato l'idea di una grande coalizione alla tedesca ma questa è stata scartata almeno per ora sia da Berlusconi sia del suo principale rivale
Per ora hanno già abbastanza difficoltà a convincere un elettorato cinico e disilluso che votare per l'uno per l'altro può fare qualche differenza così
L'Economist il Times in un'analisi di danni UM Maddox ci va giù duro contro Silvio Berlusconi che non merita un'altra chance
Di governare in Italia questo
Il titolo la prospettiva dovrebbe essere impensabile ma i sondaggi dicono che gli italiani potrebbero scegliere una terza volta Berlusconi come primo ministro lasciamo da parte del conflitto di interessi con il suo impero imprenditoriale e di media
Le sue
Riforme quando era al governo delle leggi penali che non hanno aiutato evitare le accuse di falso in bilancio lasciamo anche da parte per un momento la sua riforma della legge elettorale che ha rimandato l'Italia i tempi dei Governi frammentati che non possono reggere lo stress di decisioni difficili per più di un anno
Anche considerando quel che ha fatto al Governo però non c'è abbastanza per giustificare un ritorno di silenzio
Berlusconi chi vuol tentare di trovare una giustificazione per riportare Berlusconi al Governo indica due
Piccolissime riforme adottate una sulle pensioni l'altra sul mercato del lavoro e tutto per il Times perché non ci sono altri casi in cui Berlusconi agito per il bene dell'Italia invece che per il suo di bene
è vero che Berlusconi è riuscito a far approvare
Riforma delle pensioni è aumentato l'età pensionabile da cinquanta sessanta anni riforma doveva entrare in vigore quest'anno avrebbe tagliato i costi della previdenza che incidono per più di quindici per cento del prodotto interno lordo è anche vero che
Romano Prodi che si è appena dimesso annacquato questa riforma rimandando negli effetti di tre anni si tratta di una marcia indietro salvo il fatto preciso al Times che la riforma Berlusconi
Avevo un trucchetto la data della sua implementazione era stata fissata in modo tale che entrasse in vigore con il Governo successivo ben sapendo che questo Governo avrebbe probabilmente fatto marcia indietro il rinvio di Prodi
Rientra nella stessa tattica usato da Berlusconi posporre una misura per la quale qualsiasi parvenza di consenso è un'illusione la seconda riforma di Berlusconi la legge Biagi ha permesso di imprenditori di offrire contratti
Più flessibile il risultato è stato più positivo perché aumentato il numero di posti di lavoro anche se la coalizione di Prodi annacquato alcuni cambiamenti
Berlusconi anche tagliato alcune tasse ma questo preciso al Times ha peggiorato lo stato delle finanze pubbliche italiane Italia sfondato la regola europea per la quale il debito il deficit non deve superare il tre per cento del PIL
E la crescita che secondo Berlusconi ci sarebbe stata non si è verificata ma conclude settimana e il quotidiano conservatore di Londra l'eredità più pericolosa di Berlusconi è stata la riforma della legge elettorale del due mila e cinque
L'ex Primo ministro ha sostituito un sistema incentrato fortemente sul maggioritario anglosassone che aveva prodotto Parlamenti in grado di funzionare dopo anni di stabilità
Con un sistema a rappresentazione proporzionale che ha permesso di piccoli partiti di proliferare di stare al potere la sua forza Italia sperava di minimizzare le perdite nel due mila e sei alla fine emerso
Che con il vecchio sistema avrebbe vinto e di rendere comunque la vita difficile al nuovo Governo in questo Berlusconi ha avuto successo la coalizione di nove partiti di Prodi non ha mai avuto una possibilità di fare le riforme
Il problema per età in sé che nessuna precaria coalizione riuscirà mai ad approvare le riforme viste le divisioni tra destra e sinistra che affliggono la politica italiana Italia ha bisogno di molte cose ma la prima è un Governo abbastanza forte per
Cambiare la legge elettorale che
Condanna il Paese ancora una volta a deboli coalizioni la cosa assurda conclude il Times che Berlusconi
Dice che solo lui può liberare l'Italia da un problema serio che in realtà è una sua creatura
Dalle elezioni italiane ci spostiamo l'Unione europea e alla nomina del primo Presidente del consiglio dell'Unione europea stabile per due anni e mezzo il
Nome più gettonato piume di attizzato diciamo è quello di Toni Blair contro questa candidatura proprio sul Times si schiera Edouard Balladur ex Primo Ministro francese
Molto vicino SAR così Sarkozy in teoria
E considerato il grande lettore di Blair un uomo rimarchevole ma non un Presidente dell'Unione europea Toni Blair viene nominato per l'incarico ha certamente grandi qualità ma due fattori che lo squalifica no
Questo intervento con il
Ascoltatore forse lo ricorderà era stato pubblicato da le Monde qualche settimana fa lo avevamo
In parte letto lo riassumiamo così il primo fattore squalificante che il Regno Unito
Non partecipa ad alcune politiche europee come Schengen nell'euro il secondo la vicinanza di Blair con gli Stati Uniti che non permetterebbe l'Unione europea di essere indipendente da Washington insomma
La colpa di Blair la guerra in Iraq secondo Balladur
E bloccare Blair il titolo dell'editoriale
Del Wall Street Journal
Europe di ieri si parla di Toni Blair come candidato per il nuovo posto di Presidente del Consiglio europeo e all'improvviso siamo tornati di nuovo il due mila e tre il peccato di Blair e la sua con i alleanza con gli Stati Uniti
Nella guerra in Iraq i suoi detrattori vogliono che Nicolas Sarkozy e Angela Merkel agli altri leader nazionali che sceglieranno il Presidente del Consiglio dell'ONU la propria facciano meno del politico di più successo con la sua generazione e uno dei più eloquenti
Difensori della guerra contro il terrorismo islamico
Preferendogli un
Piccolo lussemburghese cioè
Sostanzialmente Jean Claude Juncker l'attuale primo ministro in questo modo l'argomento
Che viene usato
Si rafforzava la presenza dell'Europa sulla scena globale scrive con un po'di
Ironia Wall Street Journal e momento curioso per rinnovare il dibattito sull'Iraq proprio nel momento in cui il sorge americano ha messo al Qaeda sulla difensiva permesso piccoli ma stabili progressi politici a Baghdad
Gli eventi sul terreno rendono meno plausibile la narrativa delle
Folle antiguerra sull'invasione disastrosa per compensare questo problema la cosa migliore da fare continuare a dire che c'è una catastrofe in Iraq anche se non è così fino a quando l'opinione pubblica non prenderà che è vero
La potenziale cani da Tura Blair fornisce una scusa per continuare con questi trucchetti a guidare la rivolta popolare è un sito internet l'European Tribune che ha lanciato una petizione in dodici lingue con l'obiettivo di raccogliere un milione di firme anti Blair finora
Sono fermi a cinque mila con molti sostegno anonimi
Tra le lamentele della petizione in prima fila sulla guerra in Iraq che
Ha fatto migliaia di vittime anche se questa affermazione falsa era stata lanciata da
Dalla rivista Lancet ti in un articolo del due mila sei smentito dalle statistiche ma è troppo aspettarsi che questa gente si attenga ai fatti
Tuttavia c'è un attacco molto più sporco contro Blair un blogger sul sito del Guardian il Clark dice che Blair
Presidente sarebbe la fine l'apice del segno neocon il risultato sarebbe di trasformare l'Europa neutrale in una fonte alternativa del potere globale con i soldati europei che potrebbero essere mandati a migliaia morirono sul fronte delle guerre di aggressione
I legali degli Stati Uniti questo signore ricorda
Il Wall Street l'agosto scorso aveva lanciato un appello per non dare asilo politico agli interpreti era che mica avevano lavorato per il Regno Unito dicendo che i veri però in Iraq sono quelli che hanno resistito all'invasione del loro Paese
Al di là delle esagerazioni delle cospirazioni alcuni critici di Blair
Traggono la conclusione che la guerra in Iraq e lo ha reso troppo impopolare in Europa per essere Presidente dell'Unione
Non offrono alcuna prova in questo senso ma involontariamente sollevano una questione vera e cioè forse cittadine europee dovrebbero votare per la persona che dovrà rappresentare la loro unione davanti al resto del mondo
Da questo punto di vista le cose diventano imbarazzanti per l'Europa perché i leader europei
Nomineranno un Presidente non eletto dopo aver approvato una versione praticamente identica della Costituzione che gli elettori hanno rigettato in due occasioni in Olanda e Francia e questo nello stesso momento in cui gli americani corrono alle urne per le primarie
Blair ha dato su questo una mano agli altri leader europei pochi giorni prima di lasciare Downing Street
Firmo nuovo Trattato di Lisbona su questo Blair forse potrebbe essere colpevole ma merita un dibattito su queste questioni non un linciaggio ideologico da parte di un movimento in fallimento così
Il Wall Street Journal su cui restiamo per parlare di Russia in Krajina Energia la notizia che Gazprom minaccia nuovamente di tagliare le forniture di gas a chi errate
Il Wall Street pubblico intervento di Zeno Baran Roberts mette nelle mani di Gazprom che non riguarda solo l'Ucraina ma anche l'Europa sono passati più di due anni da quando Mosca taglia Liga il gas all'Ucraina giovedì ha minacciato di farlo di nuovo molti europei nel due mila sei dissero di aver compreso il rischio che la dipendenza da un solo fornitore
L'Unione Europea iniziato di conseguenza promuovere gasdotti non russi per aumentare diversificazione concorrenza
Ma in assenza di una politica di sicurezza energetica unica Mosca è stata in grado di giocare al dividi et impera con l'Europa cimentando il suo potere monopolista sul continente nelle ultime settimane ricordano i due autori
Il Presidente russo Vladimir Putin orchestrato tre accordi maggiori che aumenteranno la dipendenza europea dal gas russo
Per Mosca significa avere più potere politico ed economico
Tra questi accordi cioè l'acquisizione ricordiamo della società petrolifera serba MIS che rafforza al controllo
I Mosca sui Balcani e poi c'è la partecipazione della Bulgaria a South Stream il gasdotto di Gazprom e ENI nel gruppo italiano
Che in concorrenza con un gasdotto promosso dall'Unione Europea in alternativa la Russia cioè Nabucco da notare che secondo il Wall Street Journal South Stream dal punto di vista commerciale non ha senso
Ma non è la commerciabilità che cerco monopolista come gas pro ma semmai di annullare la concorrenza anche a costo di perdite commerciali significative nel
Breve periodo
Questo interrogativo però andrebbe posto anche etniche
In teoria mira ai profitti
Ad ogni modo il punto per i due Autority fino a quando l'Unione europea
Non inizierà a trattare l'energia come una questione di politica estera e di sicurezza che possa anche SR affrontata a livello della nato
Continuerà a essere l'Unione europea continuerà ad essere manovrata dalla Russia così
I vostri giornali dicono proprio su questo argomento va anche segnalato le montagne oggi pubblica un'analisi
Sempre più dipendente l'Europa avanza in ordine sparso di fronte a Mosca anche qui si parla di ENI che va con
I russi e contro la Commissione europea
Sulla vicenda South Stream Nabucco anche i tedeschi giocano come dire
Con Mosca le mondo pubblico già in un altro lungo articolo sulla Progetto Nord Stream che divide i Paesi baltici la Polonia proprio dalla Germania che invece direttamente associata
Alla Russia invece sulla NATO che ha citato dal Wall Street Journal ha proposto di energia va detto che non è messa molto bene lo dimostra il vertice dei ministri per la difesa che c'è stato fino a ieri a Vilnius
Ci sono stati duri scontri a proposito dell'invio di altri su dati per combattere nel sud dell'Afghanistan se ieri se ne occupavano diversi giornali tra l'altro il Financial Times
Con un editoriale secondo cui il leader della NATO devono mantenere le loro promesse fare molto di più in Afghanistan il riferimento in particolare a Germania e Italia
E Spagna altro tema di interesse sono le dichiarazioni a Londra dell'arcivescovo di Canterbury sull'inevitabilità dell'applicazione della sharia nel Regno Unito i quotidiani britannici sono molto polemici
Rispetto a queste dichiarazioni molto duri a partire dal conservatore Time si momento reale dal titolo Stato e Chiesa è un grave errore sono un grave errore di celebrazioni dell'arcivescovo Williams secondo il Times
Un'ultima segnalazione prima di chiudere se avrete modo di comprare le monde oggi questo giornale pubblica un lungo interessante dibattito tra
Bernard Kouchner attuale Ministro degli esteri di Sarkozy ciò scalfisce ex ministro degli esteri tedesco della coalizione
Rosso verde due sessantottini potremmo dire due
Fautori del diritto di ingerenza negli affari interni del dovere di intervento nelle situazioni umanitarie gravi quando ci sono violazioni di diritti
Umani il titolo Kushner Fischer diplomatici realisti e militanti così le monde non ci fermiamo David Carretta
Una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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