La rassegna della stampa estera

Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale martedì ventisei febbraio questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale accurati David Carretta in apertura
Questo oggi ci occuperemo di Turchia di racket dell'offensiva lanciata da Ankara contro il PKK nel nord dell'Iraq
L'Iraq è sull'orlo del baratro secondo il Times questo il titolo di un editoriale di ieri l'intervento turco potrebbe
Rapidamente portare al collasso del Governo iracheno scrive il quotidiano conservatore
Di Londra così la pensa anche il Financial Times
L'Iraq troppo fragile per un'incursione turca alle poche chance di una soluzione politica a Baghdad sono a rischio scrive il quotidiano del siti ci occuperemo coi di Darfur definiamo
Ricorda che oggi si entra nel
Sesto hanno di guerra
Lo fa con un'analisi di Pierre tiene il Darfur cinque anni dopo gli occidentali impotenti lasciano l'iniziativa alla Cina e le ripercussioni
Potrebbero andare ben oltre il Darfur la Cina potrebbe ampliare la sua sfera di influenza anche al Ciad oltre che al resto
Del continente africano scrive verifichiamo
Infine parleremo anche di Russia domenica si vota per le elezioni presidenziali si vota per modo di dire la
Risultato scontato Dimitri Medvedev PIL successore scelto da Vladimir Putin dovrebbe
Conquistare la maggior un'ampia maggioranza assoluta leggeremo reportage dall'Herald Tribune nella Russia di Putin echi dell'Unione Sovietica il Paese sta tornando al partito unico secondo il terribile
Che copre ma anche di Cecenia sempre con le figlie a un altro riportare cioè da grosso mila ceceni appena curare le proprie ferite se è vero che la capitale cecena
Viene a poco poco ricostruita le tracce del conflitto sono profonde un conflitto ricordando sfiliamo che ha accompagnato l'ascesa al potere
I latini reputi né questi suoi otto anni al Cremlino
Ma cominciamo dal
Turchia dall'Iraq dall'offensiva turca contro il PKK
Nel nord iracheno il titolo dell'editoriale di ieri del Times sull'orlo del baratro intervento turco in Iraq potrebbe rapidamente portare al collasso del Governo iracheno scrive
Il quotidiano conservatore di Londra più di cento soldati turchi e separatisti curdi sono stati uccisi nel nord dell'Iraq in tre giorni di scontri cioè da quando l'esercito turco ha varcato la frontiera tra staccare le roccaforti del PKK
Combattimenti continuano stanno peggiorando domenica il PKK rivendicato l'abbattimento di un elicottero turco i suoi comandanti in Iraq hanno lanciato un appello i curdi in Turchia per unirsi
Ai combattimenti nel frattempo Moqtada al-Sadr il leader della milizia citerà che l'ha chiesto un immediato ritiro dalla Turchia ha detto di ritenere il Governo iracheno le forze americane
Responsabili per il peggioramento della situazione alle frontiere
L'incursione turca ricorda il Times è la prima operazione militare ha di ampia scala nel nord dell'Iraq dalla caduta di Saddam Hussein
Arriva dopo mesi di crescenti tensioni e nonostante gli appelli alla moderazione che sono venuti da Washington
Gli scontri mettono l'America in una posizione non invidiabile la Turchia infatti un membro della NATO è un'importante parte nel militare un fattore
Coluccia le per la stabilità della regione e gli Stati Uniti
Hanno espresso comprensione per la determinazione di Ankara nell'estirpare i santuari terroristi oltre frontiera
Ma un'invasione potrebbe destabilizzare il nord dell'Iraq e provocare una profonda rabbia antiamericana tra i curdi che finora hanno sostenuto le forze della coalizione insomma
Per il Times la fragile coalizione di Governo a Baghdad potrebbe anche saltare Recep Tayyip Erdogan il Primo Ministro turco è ugualmente una brutta posizione tre mesi
è riuscito a respingere le richieste dell'establishment militare
Di un'invasione per schiacciare la leadership del PKK e per bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di strutture un governo autonomo curdo nel nord iracheno
L'esercito turco profondamente sospettoso nei confronti di Erdogan e ricorda al Times
Lo scorso anno l'esercito minaccia un colpo di Stato prima dell'elezione di un Presidente islamista
Era dogane sempre lo scorso anno era stato in grado di evitare un intervento in Iraq solo perché l'America aveva promesso di agire rapidamente per bloccare il PKK in Iraq
Ma l'esercito che si considera il guardiano dell'eredità laica di Ataturk
Non esisterebbe un momento muoversi contro Erdogan se questi si dimostrasse debole con il PKK il cui terrorismo accostato
Quaranta mila vittime al Turchia ora per il Times la responsabilità di soddisfare le richieste turche e di Baghdad
Per i curdi iracheni la tentazione potrebbe essere di dare sostegno morale militare curdi turchi sarebbero disastroso il PKK un'organizzazione terroristica e curdi dell'Iraq incluso il presidente era che non sull'alta la Bani
Farebbero bene non solo a prendere le distanze dal PKK ma anche a fermare le sue operazioni oltrefrontiera negare terroristi l'uso del territorio iracheno
Anche la Turchia però deve dimostrare moderazione limitare le sue attuali operazioni il problema è che anche le scelte dica sulle promesse
Curde è improbabile che altre promesse da Washington o da Baghdad abbiano molto molta influenza sull'esercito turco
Comunque per il Times e nell'interesse della Turchia di evitare un rischio
L'escalation nel Kurdistan autonomo è sempre stato visto come una minaccia l'unità nazionale grande pericolo precetti
Adattamenti alla sua frontiera proprio
Un'implosione dell'Iraq determinata dall'intervento e dall'occupazione turca
Questo rischia di portare alla nascita del tanto temuto Kurdistan il Governo Erdogan è andato oltre qual sia si suo predecessore soddisfare le aspirazioni dei curdi in Turchia
Ora deve fare un passo indietro in Iraq prima che venga meno la speranza di una riconciliazione storica così
Il Times nel suo editoriale Vieri la pensa più o meno lo stesso modo anche il Financial Times e un altro commento l'Iraq troppo fragile per un'incursione turca le poche chance di una soluzione politica Baghdad sono a rischio
Scrive il quotidiano della City la decisione di la Turchia di mandare forze terrestri nel nord dell'Iraq
La sua più importanti opzione del territorio curdo oltre frontiera da
Più di un decennio può essere
Una risposta comprensibile alla ripresa della campagna dei ribelli separatisti che hanno le loro basi in Iraq ma è l'ultima cosa di cui ha bisogno l'Iraq
Io e sta cercando di allontanarsi da un precipizio
Il miglioramento palpabile della situazione della sicurezza in Iraq nell'ultimo anno e fragile incerto secondo artisti
Una destabilizzazione del Kurdistan iracheno la sola area del Paese relativamente calma potrebbe costare caro potrebbe costare le poche chance di un miglioramento che può essere trasformato in un accordo politico che permetta agli iracheni di vivere in pace
Anche ora deve porre fine immediatamente la sua incursione scrive il Financial Times anche se ha il diritto di aspettarci una maggiore cooperazione dall'Iraq dagli alleati americani nel combattere il PKK
La migliore polizza di assicurazione però e di continuare sulla strada dei modesti ma tangibili progressi che il Governo di Erdogan ha fatto nel riconoscere la minoranza curda in Turchia
Ad ogni modo la forza da sola non risolverà niente
I ribelli usano abilmente la conoscenza del territorio delle montagne per nascondersi e tentativi turchi di accerchiati hanno già portato l'esercito di Ankara sull'orlo di uno scontro aperto con i curdi iracheni
Se questo dovesse accadere le forze curde usate
Dagli Stati Uniti per controllare alcune parti dell'Iraq centrale rischiano di essere inviata al nord a combattere proprio contro la Turchia
La situazione in Iraq ricordo ancora Franz soltanto se ha preso un filo a meglio una serie di figli il sorge delle truppe americane l'aumento delle truppe dello scorso anno S.V. è solo uno dei quattro fattori che stanno dietro al calo attuale della violenza
Il ricorso degli americani e le milizie tribale sunnite per combattere Al Qaeda la decisione di Moqtada al Sadr smantellare l'esercito ma di per ragioni interni alla politica è uscita
Il fatto che le pulizie etnico settaria Baghdad nell'Iraq centrale siano state praticamente completate sono ragioni ugualmente importante
Ma tutti questi fattori sono o rischiano di essere temporanei gli Stati Uniti non manterranno infatti questo livello di forza ancora lungo la minoranza sunnita ora è più forte militarmente grazie all'aiuto americano ed è ancora di lentamente opposta alla supremazia sciita in Iraq
Gli assassini di massa settari potrebbero riprendere quando i rifugiati cominceranno a far ritorno nelle loro case
E presto lo stesso Moqtada al Sadr potrebbe interrompere la tregua insomma c'è pochissimo margine di manovra per arrivare una riconciliazione nazionale in Iraq e la Turchia non deve ridurlo ulteriormente così
Il Financial Times spiega la richiesta diretta ad Ankara di interrompere immediatamente la sua incursione nel Kurdistan iracheno
Dal quotidiano della City tra l'altro vi segnaliamo anche secondo editoriale di ieri
Che riguarda un altro argomento la candidatura di Blair a Presidente dell'unione europea una nuova figura istituzionale che dovrebbe
Essere creata col
La definitiva entrata in vigore del nuovo Trattato di riforma delle istituzioni europee il titolo dell'editoriale la Presidenza dell'Unione europea
Contrariamente ad altri quotidiani
Anglosassoni ma non solo
Il farà soltanto si schiera contro Blair Blair non è l'uomo per questo incarico anche se l'incarico deve ancora essere definito così
ST
Passiamo però d'altro Darfur oggi inizia il sesto anno della guerra ieri fidiamo pubblicava un'analisi di Piero fieri nel Darfur cinque anni dopo gli occidentali impotenti lasciano l'iniziativa alla Cina
Qual è il contesto
Il conflitto del Darfur entra nel suo sesto hanno senza che una soluzione sia in vista anzi ora rischia di portare il causa anche nel Ciad
Questo conflitto del ventunesimo secolo troppo spesso semplificato sulla base di visioni militanti rischia di obbligare la comunità internazionale a cambiare le sue abitudini in Africa
L'ONU e le grandi ONG hanno lanciato nel Darfur la più grande operazione umanitaria al mondo cinquecentosettanta milioni di euro di bilancio per il due mila otto parallelamente la guerra sta mobilitando la più importante forza di interposizione di mantenimento della pace
Almeno in questo momento la prima unire l'ONU l'Unione africana con ventisei mila uomini sul terreno
Senza parlare dell'altra forza militare e un forum organizzato dall'Unione europea che deve essere inviata in Ciad al fine di proteggere i rifugiati del Darfur i civili del Ciad
Tutte queste operazioni
Affrontano sul terreno difficoltà più o meno gravi il loro fallimento potrebbe avere conseguenze catastrofiche per il concetto stesso di mantenimento della pace generando una sfiducia durevole nei confronti di questo tipo di in barese
La comunità internazionale ne porterebbe almeno in parte la responsabilità ancora oggi mancano i due terzi degli effettivi di queste forze
E una parte degli elicotteri rafforza bisogni di ventiquattro lì elicotteri d'attacco di trasporto sono indispensabili per agire contro forze mobili e rapide
In un territorio grande come la Francia a ieri ce n'erano cinque di elicotteri promessi dall'Etiopia nessuna grande potenza militare occidentale poli impegnare apparecchi costosi gli occidentali impegnati su altri fronti non forniranno nemmeno uomini
Contando ancora una volta sulle fonti tradizionali di caschi blu Egitto Pakistan Nepal a dire la verità però questo lo aggiungiamo noi anche perché il Sudan si è fortemente opposto
Alla presenza di occidentali di truppe occidentali sul suo territorio
E le figlie o riconosce che il Governo del Sudan che a
Ha moltiplicato le difficoltà amministrative nei confronti della forza di mantenimento della pace dell'ONU ad ogni modo ora si frega le mani e per dimostrare l'idea che altre Nazioni Unite
E dei suoi caschi blu accertati solo dopo intense pressioni in questi ultimi giorni il Sudan ha lanciato una nuova offensiva nel Darfur
Gli ultimi bombardamenti sono avvenuti domenica
Il Governo di Khartoum vuole così mostrare la sua volontà di sopravvivenza nella sua forma attuale un potere principalmente nelle mani di un gruppo etnico politico di arabi del centro che si autodefiniscono fidi del Paese
Nell'offensiva di domenica sono morti numerosi civili tutti appartenenti ai gruppi etnici
Dei gruppi ribelli il compito sarà difficile dunque per la forza ibrida o un'Unione africana sempre che riesca dispiegarsi sul terreno ed è qui che interviene la Cina
Oggi lui giù Igino in
Inviato speciale di Pechino incaricato per la gestione della crisi deve visitare proprio il Darfur il sostegno militare e diplomatico della Cina al Sudan
Dove la Cina importanti interessi petroliferi è evidente più a esortato il Governo sudanese a più moderazione e ribelli a tornare al tavolo negoziale
La Cina vuole dare una mano assicurato ma Pechino soprattutto vuole che la copertura mediatica sia equilibrata cioè più favorevole alla versione del Governo di Khartoum
Di questo conflitto
Nella data nel momento sono casuali secondo figlia o Pechino
Ha colto una finestra favorevole per porsi come arbitro indispensabile
Nella grande crisi dell'Africa dell'est che sui ambasciatori sul continente africano non nascondono le ambizioni cinesi ormai occorre fare i conti con una nuova potenza in Africa
Una potenza che agisce secondo i suoi interessi
E che ha preso la misura dei rapporti di forza che in questo momento
Non sono a favore di chi accusa il Governo di Khartoum Stati Uniti in testa
Le conseguenze non si fermano però il Darfur la Cina per esempio potrebbe estendere la sua influenza sui ribelli del Ciad basati il Sudan che hanno attaccato senza successo lo stesso Jacques lo stesso Ciad mese fa e che ora minacciano di
Ritornare così
Gli effetti su fidiamo di ieri per chiudere ci vogliamo occupare anche di Russia domenica si vota per le elezioni presidenziali
Nella Russia di Putin echi dell'Unione sovietica questo il titolo di un reportage di ieri dell'International Herald Tribune secondo cui il Paese sta tornando al partito unico
Questo reportage racconta di una città quattrocento chilometri da Mosca dove ci sono state
Forti intimidazioni minacce contro i militanti di un partito d'opposizione l'unione delle forze di destra e i loro familiari
Nel frattempo nelle scuole di questa città vengono distribuiti bambini volantini sul piano di Putin per fare pressioni sui genitori scrive il Tribune tra l'altro questi stessi bambini vengono minacciati
I brutti voti se non partecipano i referendum dei bambini in sostanza un voto parallelo
Che si svolge nei seggi ufficiali l'obiettivo di questa operazione assicurarsi che i genitori vadano le urne votino per il partito di Putin Russia unità
Scrive il Tribune negli ultimi otto anni nel nome della ricostruzione della Russia dopo i tumultuosi anni novanta Putin ha condotto un acconto campagna indefesso a per reprimere la democrazia estendere il controllo
Su
Tutti i livelli di governo e sull'economia
Putin ha soppresso in media indipendenti ha nazionalizzato industrie strategica messo tacere l'opposizione politica
Ha usato i servizi segreti per portare
Avanti le politiche del Cremlino queste tattiche sono state usate a livello nazionale ma ancor più con ancor maggior forza a livello locale
Insomma pochi giorni dalle elezioni presidenziali scontate dopo che Putin ha scelto Dimitri Medvedev Falcone suo successore
La storia di questa città secondo l'Herald Tribune è un esempio lampante di come Putin i suoi hanno istituito quello che è essenzialmente è uno Stato a partito unico certo la Russia di Putin o nell'Unione Sovietica
La maggior parte dei cittadini gode di qui libertà rispetto ai vecchi tempi comunisti le critiche del al Cremlino vengono tollerate
Almeno fino a quando sono condotte su base individuale non su base organizzata ma una nuova autocrazia Governo oggi la Russia dietro la facciata Cernuto Rita centrale che ha inviato un uomo iniziali in tutto il Paese
Che non esitano a schiacciare chiunque sfitti il partito del Cremlino così
L'Herald Tribune lo affidiamo
Con un altro reportage da Grossini questa volta ricordava ieri perché o da otto anni la guerra
Del in Cecenia compagnia l'ascesa di Vladimir Putin la Cecenia appena curare le proprie ferite questo il titolo se la ricostruzione di grossi in corso le tracce del conflitto
Sono profonde per il quotidiano conservatore francese
Grossista tornando lentamente alla realtà non è più tagliata fuori dal mondo questa rinascita attribuita una sulla persona Ranza mercati Rolfi il
Presidente
Si fa per dire
Locale che governa con un pugno di ferro questa
Ricostruzione e pure scrivere fidiamo la guerra non è finita prima di tutto perché le tracce restano visibili le periferie di cromosomi
Allineano immobili in rovina case distrutte l'elettricità funzione hanno l'acqua corrente ufficialmente la Seconda Guerra si è concluso da diversi anni ma nelle montagne ci sono ancora combattimenti sport sporadici
E poi c'è gente la gente vuole dimenticare ma non ne abbiamo il diritto di c'è già già in atto da c'aveva dirigente dell'ONG ecco della guerra
Che aggiunge la guerra sarà terminata quando i responsabili dei crimini compresi i più alti responsabili saranno giudicati davanti una corte internazionale ai ceceni oggi è una disoccupazione del del settanta per cento
è trentamila orfani diciannove mila invalidi tutta una popolazione malata e depressa così tra l'altro la figlia o ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale