Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

L'obbligatorietà dell'azione penale tradisce
Il principio di cui si dovrebbe assicurare la puntuale attuazione cioè il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge
In realtà
Attraverso l'obbligatorietà dell'azione penale si ottiene il risultato opposto
Perché il sistema attuale assicura solo ed esclusivamente una disparità arbitraria di
Trattamento
Attraverso scelte insindacabili del pubblico ministero che trasformano questo organo in un organo sovrano
Sommando in senso tecnico
Se è vero che lo Stato si caratterizza per essere il detentore del monopolio
Della forza coercitiva di cui la punizione in sede penale è uno degli aspetti qualificanti allora chi ha la decisione incontrollabile incontrollata
Su chi quando e come punire
In realtà detentore della sovranità
Italiano il tribunale
Il cinque il codice di procedura penale dichiaro loro del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera bentornati all'ascolto di Radio carcera patti Riccardo Arena quella che vedete appena sentito è la voce delle professor Tullio Padovani ordinario di diritto penale la Scuola superiore Sant'Anna
Di Pisa professor Tullio Padovani che è intervenuto oggi come altri giuristi alla seconda giornata
Del convegno organizzato dai Radicali Italiani nel Comitato radicale e Piero Calamandrei convegno dedicato all'obbligatorietà dell'azione penale nell'Italia del due mila otto
Avete sentito la sintesi la felice sintesi del professore padovani dopo sentiremo anche un altro suo parte il suo del suo intervento questa sera
Diciamo a Radio Carcere parleremo poco di questo convegno e soprattutto cercheremo di chi rare le somme le file del dei risultati ottenuti da questo convegno e dalle varie organizzazioni che sono state ascoltate pro o contro l'obbligatorietà e dell'azione penale ricorda un convegno che e iniziato lunedì ventinove si è si è concluso oggi martedì trenta settembre negli studi di radio radicale cioè con noi Giuseppe Rossodivita avvocato penalista dirigente delle di radica italiani Presidente il Comitato radicale per la giustizia per ora mentre ciao Giuseppe c'è un ritardo Enzo dagli ascoltatori di Radio Radicale ecco con Giuseppe Rossodivita appariva un pochino il punto di questo di questo convegno di questa due giorni su un tema così importante come quello della obbligatorietà dell'azione penale se ben infatti che in base attivo centodiciotto suzione l'azione penale è obbligatoria
Nel nostro ordinamento questo però questa questa questo principio stabilito dalla Costituzione crea non pochi problemi nei processi di tutti i giorni infatti
E ci sono tantissimi processi penali pendenti non tutti questi processi poi
Finiranno con una condanna anzi
I dati che ci ci ha fornito il Ministero della giustizia e che sono stati anche oggetto di contestazioni e Giuseppe
Durante il convegno ci parla addirittura di centoquarantaquattro mila processi penali prescritti insomma
E di cui più di cento mila nella fase Trafieri le indagini e Egitto insomma quindi un numero enorme di e di prescrizioni soprattutto nella fase le indagini navi che testimoniano che in qualche maniera come in qualche maniera l'obbligatorietà azione penale decise più cioè a cederne più obbligatorio è questo il punto del Giuseppe
è questo il punto io anzitutto renderei giustizia nella nella in riferimento a questi dati nel senso che
Sono stati oggetto di contestazione al convegno sono stati oggetto anche di comunicati nei giorni precedenti davvero dobbiamo ringraziare radio carcere che a scoperti Toro
Questi numeri che erano esattamente quelli che dovevano essere scoperti
Peraltro oggi giustappunto oggi il consigliere De Santis
Direttore generale di statistica del Ministero della giustizia
Mia privatamente ma con facoltà di renderlo pubblico confermato l'assoluta correttezza di questi dati e l'assoluta coincidenza con quelli Daloui esposti nel corso del convegno
E sono dati che davvero hanno
Levato qualsiasi argomentazione e per questo sono stati oggetto di contestazione a tutti coloro che invece sostenevano che l'obbligatorietà il principio
La dell'obbligatorietà dell'azione penale a tutt'oggi fosse un principio
Che e garantiva l'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge sono dati eclatanti
Che dimostrano quante azioni penali ottocentosessantacinque mila in sei anni non sono state esercitate sostanzialmente per
Delle scelte
Del pubblico ministero sovrano opposto che quei quelle ottocentosessantacinque mila notizie di reato
Non sono state coltivate pur non essendo infondate e sono state lasciate prescrivere quindi con tempi assolutamente lunghi sulle scrivanie sugli scaffali degli uffici dei Pubblici Ministeri
Io penso che queste parole che abbiamo assentito appassionate del professor Tullio Padovani debbano veramente rimanere scolpite
Anche nella sigla rubriche radio carcere perché la forza con la quale sono state pronunciate rendono
Davvero eclatante un dato che oramai non penso sia più o tollerabile che quindi merita una sicura riforma
Se posso esprimere una rammarico a tutt'oggi debbo prendere atto che
Purtroppo noi Radicali ci siamo abituati il
Convegno non ha ottenuto una divulgazione a parte ovviamente Radio Radicale
Per quanto ne meritava a mio avviso perché è stato davvero un convegno che in sé come evento non posso che dire più che positivo abbiamo affrontato l'argomento
Da un punto di vista scientifico ricorderei le relazioni dell'Assessore Zan der del professor Tarak
Che per quanto evidentemente non semplici da da seguire ma hanno anche lì
Svelato
Veramente la di radicale nel momento in cui
Trasmette ha trasmesso questo convegno si è trasformata in una università popolare ecco dico Vialli il professore Zander ed è la professore della London School of Economics quindi in inglese
Qui presunta che un professore Vito l'ambiente e sono personaggi di primissimo piano nei rispettivi Paesi chiamati in ogni consesso a parlare e a
Illuminare
L'uditorio quando si tratta dare l'esempio del sequestro e usando il peso TAC hanno detto noi il problema ce lo siamo posto l'abbiamo risolto così ecco le due e soluzioni adottare si in Inghilterra che in Olanda per non sono così divergenti no
No non sono non sono affatto così divergenti ma credo che la fauna ne dobbiamo partire questa mattina parlavo con il professor TAC prima dell'inizio del convegno
E dobbiamo necessariamente confrontarci con diciamo una mentalità pragmatica e diversa profondamente diversa dalla mentalità bizantina
Propria del dell'Italia un tetto sorta che dice mi chiedeva ma io non ho capito qual è il vostro furono se c'è questa obbligatorietà nell'esercizio azione penale che Dida questi numeri i nel senso che non che poi costituisce un ardire questo è un dato
Inequivocabili
Qual è
Perché il legislatore non l'avevano la leva
Ma perché bisogna fare tutti questi School parlo e perché il Parlamento viva il Parlamento non riesce ad arrivare alla fine i numeri per poter fare questo perché in realtà ci sono pressioni di vario tipo come non si riusciva a spiegare
Confesso strano quello che l'Italia di Mezzo e strano complementari ecco un esempio lo in Inghilterra per fare un esempio in Olanda che tutti i ricordi come hanno risolto il problema della obiettore azione penale esiste non esiste
No non non esiste in in nessun caso c'è stato spiegato per esempio in Olanda
Che c'è un principio esattamente
Opposto che è quello dell'opportunità nell'esercizio dell'azione penale
Dove c'è l'interesse pubblico a a fare da discrimine rispetto all'esercizio al non esercizio dove peraltro questo interesse pubblico codice illustrato il professor Di Federico non deve
Scatti qualsiasi giuriste dagli amici e come se c'è un reato per forza cioè
Interesse pubblico e invece sono scelte di politica criminale
Che vengono fatte di volta in volta e che d'altra parte sono fatte anche vengono compiute anche in Italia il professor Di Federico
Ci ha
Ricordato dei episodi storici il professor Di Federico eh una me non non è che a è una memoria storica
Da questo punto di vista ricordava come durante le contestazioni studentesche
I procuratori i PM procuratori cavo decidevano di non perseguire
Le decine centinaia di reati che venivano commessi ogni giorno perché c'era un interesse veniva comunque valutato in termini di interesse pubblico
O quello di non far ulteriormente
Scoppiare la protesta studentesca s'è il problema è che mentre i procuratori capo italiano italiani in Italia facevano queste scelte nel segreto delle loro stanze Giovanni erano l'anno in Inghilterra c'è un sistema ma di responsabilità relatore Carnero bella dei magistrati delle Procure capo si prende la responsabilità di decidere quali processi fare quello fa nella assoluta diversità delle entrate Varenne laddove l'assoluta diversità dei sistemi sono a non sovrapponibili
Il sistema attuale
Italiano con il sistema non Dese anche PROPER dinamiche
Però potremmo avere o meno prende il malevole ma alcuni alcuni s'punti e punti potrebbero essere oggetto di più approfondita riflessione anche da parte del legislatore italiano sanno che l'approccio con la realtà in quei sistemi oratori sanno e pragmatico e davvero lascia un po'
Sempre di amaro in bocca vedere poi il dibattito politico italiano che si muove su slogan dei bizantinismi vari messe cantate sia se riguarda che anche se riguarda il processo quasi riguardo alle carceri a
Allora sentiamo perché forse non lo saprete perché come diceva giustamente prima Giuseppe Rossodivita al convegno c'erano tante telecamera cioè quanti giornalisti
E però ai telegiornali non avete avuto modo di sapere che le immagini di del mista giustizia Gino al famoso sarei prese proprio durante il convegno organizzato da radicali al convegno dei radicali infatti presente il Ministro al fallo che ha detto la sua
Su tante polemiche anche che riguardano lo scontro tra Berlusconi e magistratura sulle prossime riforme protetto la sua
Anche per quanto riguarda la obbligatorietà dall'azione penale ovvero il tema accento di questa due giorni di organizzata da
Dai radicali chiedo restando dagli attuali di mandare in onda questo breve stralcio della dichiarazione del discorso dei mista giustizia Angelino Alfano per quanto riguarda l'obbligatorietà dell'azione penale
Obbligatorietà dell'azione penale sull'obbligatorietà dell'azione penale noi anche qui
Principio di realtà
Riteniamo che quel principio che fu presidio
Del centodiciotto ideatore del centododici che a sua volta doveva diventare presidio della uguaglianza dei cittadini è un principio sacrosanto però occorre fare i conti con ciò
Che questa
Predisposizione costituzionale
Che Arrè cita peraltro
Il Pubblico Ministero all'obbligo di esercitare l'azione penale questa
è diventata questa norma costituto della Costituzione la l'articolo centododici e la Costituzione è diventato un po'
Il
Simulacro di quel che pretendeva di essere perché poiché anche il PM come le migliori intenzioni è un uomo come tutti gli altri
Deve affrontare una massa di notitiae criminis te non può gestire in termini di uguaglianza dell'uno rispetto all'altra e quindi è chiamato a scegliere
Ci insegnano all'Università che ogni scelta erano lezione di teologia morale ricordo ogni scelta implica una negazione
E quindi quando un pm sceglie di portare avanti uno procedimento perché nella sua coscienza ritiene che sia importante nega ad un altro procedimento la possibilità di essere portato avanti
Questo meccanismo secondo me noi non può essere lasciato al più libero arbitrio del PM e alla più assoluta discrezionalità del PM
Occorre una fonte che indichi le prioritaria
Noi abbiamo pensato ma desso stiamo
Ancora vedendo studiando quale può essere la la la soluzione migliore abbiamo pensato che possa essere il Parlamento a indicare del priorità che poi devono essere
In in ambito periferico applicate dai vertici degli uffici giudiziari su questo il punto ancora non è deciso per quello che ci riguarda stiamo
Valutando quali possano essere le soluzioni migliori sul punto e la obbligatorietà l'azione penale il nostro giudizio e quello che ho rappresentato
Questo dunque dichiarazioni delle ministro Angelino Alfano durante che è intervenuto al nel corso del convegno organizzato da aree dai radicali italiani e dal Comitato radicale
Per la giustizia per ora manderei a Roma con sul tema l'obbligatorietà dell'azione penale
Giuseppe Rossodivita il Ministro Alfano dice vogliamo affrontare il problema vogliamo togliere dai ai magistrati questa discrezionalità su il decidere quali processi fare quali non fare
Che sia il Parlamento dice Alfano a dare l'indicazione di priorità su quali processi fare quali processi di conseguenza non fare se d'accordo su questo input
Il suo invito a farlo ma io prendo atto anzitutto dell'analisi che a svolto il Ministro Alfano sul punto della operatività del principio
Nel nostro ordinamento e su questo evidentemente siamo totalmente d'accordo
Sulla soluzione proposta per quanto il ministro abbia poi più volte ripetuto stiamo studiando stiamo verificando
Non è detto che sia questa la soluzione
Eccetera io ecco spero che evidentemente ci sia un ripensamento nel senso che mi vede questo tipo di proposta cioè il Parlamento che poi indica la
Priorità a lei vari procuratori
Su quali reati perseguire o no
Mi lascia un po'perplesso sono assolutamente d'accordo con delle obiezioni che sono avvenute nell'immediatezza anche dal professor Di Federico e sarebbe un po'paradossale che il Parlamento
Prima fa delle leggi soprattutto questo Parlamento dove ad ogni piè sospinto introduce delle far nuove fattispecie penali e successivamente dice no però questa nulla perseguiamo
Peraltro la soluzione parlamentare lascerebbe anche spazio come dire a tot una conoscenze indebite diciamo da parte
Dei consociati
E Alfano nonno il Ministro Alfano non spiega neanche in che termini che secondo me quello è il punto fondamentale di tutta la vicenda poi
I capi delle procure dovrebbero rispondere a chi al Parlamento come in che termini responsabilità professionale responsabilità
Di altro tipo politiche quindi
Il a sul discorso di al Fatah peraltro non è la prima volta che lo ha fatto
Questo tipo di ragionamento sono d'accordo sulla sulla sulla constatazione sull'analisi sulla diagnosi sulla sulla diagnosi ecco ma sulla terapia penso che occorra
Necessariamente approfondire non si è sbilanciato
La soluzione che però propone ancorché in termini non non di certezza al momento non non non non non regge non mi convince ecco perché sarebbe forse preferibile poi del forse comunale
Successe né per carità mi rendo conto di questo ma sarebbe forse preferibile a quel punto che ogni produrre capo si prenda la sua responsabilità delle priorità che detta i suoi sostituti
Ma su questo c'è stato l'intervento del professor Padovani che in modo assolutamente cristallino a individuato una strada
Che non passi necessariamente per la riforma costituzionale un giudice che
Per non continua ad essere comunque la la la la la strada principale da percorrere
E il professor Padovani però a illustrato appunto come il principio della l'obbligatorietà dell'azione penale coinvolge il momento dell'esercizio dell'azione penale quindi la fase delle indagini preliminari che
A tutt'oggi viene
Considerata strettamente connessa
Alla fase dell'esercizio dell'azione penale e per cui e i pubblici ministeri rivendicano un potere illimitato di indagine un potere illimitato distese un potere illimitato su tutto tanto che diventano appunto sovrani
Come diceva il professor Padovani
E invece si potrebbe agire su questa fase allora mi ha introdotto l'argomento chiedo Alessandro Teodori no Tagliaferri Franchetto prima sto diventando divo Mike Bongiorno senza averne gli attributi dichiarate in stato di mandare in onda allora una Bre le osservazione del lungo intervento invece dunque va bene così dei complicato l'intervento del professor Tullio Padovani che oggi ha pronunciato al convegno di radicali sulla obbligatorietà dell'azione penale ascoltiamo pro sotto le OPA domani
Io ragiono come avrete certamente capito
A legislazione vigente
E cioè
Non mi pongo il problema di modificare l'articolo centododici vi dirò di più secondo me
Non è necessario
Vi dirò ancora di più secondo me non è nemmeno opportuno perché solleva un inutile vespaio attivando polemiche
Che non hanno ragione d'essere e che consenta Ono quelle deviazioni di obiettivo dei penalizziamo potenziamo le strutture facciamo questo piuttosto che quest'altro ma non tocchiamo il principio
Possono possono conquistare pur risultando vuoti artifici retorici
Ve l'immaginate
Il pm te può scegliere se perseguire Tizio piuttosto che Caio perbacco che il privilegio di casta o la posizione politica potrebbe giocare invece noi dobbiamo avere un sistema dove l'indifferenza
Regni sovrana e il pm tratti tutti allo stesso modo chiacchiere al vento sciocchezze vani lotti però argomenti
Difatti le spendibilità retorica allora lasciamo stare questo benedetto articolo centododici l'azione penale è obbligatoria benissimo
Però
Come spendiamo Lehner GE processuali nelle indagini preliminari questo non ha niente a che vedere con l'articolo centododici ombre anche vedere soltanto in una posizione diciamo
Vi sono di orizzonte quelle indagini servono alle determinazioni relative a questo obbligo di esercizio ma
Sulle modalità con le quali le indagini preliminari si svolgono a mio sommesso avviso come si suol dire
Ma in realtà ferma convinzione si può e si intende intervenire
Bene
Sull'articolo trecentoventisei in sostanza che occorre là fuori
E lavorare in che termini le modalità dell'intervento sono ovviamente modalità complesse perché in un contesto come il nostro
Qualunque soluzione finisce complesse ed è per così dire avvelenata dalle caratteristiche proprie dell'ufficio del pubblico ministero finché l'ufficio del pubblico ministero costituito da monadi isolate
Poco o punto gerarchizzati
Dove i controlli non ci sono non funzionano è inutile pensare a una disciplina che poi
Per essere una disciplina necessariamente elastica finirebbe con l'essere abbandonata alle valutazioni del singolo in realtà
Riconsiderare il tema dell'impegno nelle indagini preliminari e quindi
Della scelta su dove concentrare o non concentrare le energie presuppone
Fatalmente la riorganizzazione dell'ufficio del pubblico ministero
E l'arresto anche in questo le relazioni di ieri
Sono chiare
Le strutture devono essere concepite in modo da garantire poi controllo
E controlli nel mentre la normativa si attua e controlli dopo che la normativa si è attuata
Quindi nessun tipo di normativa in sede potrebbe essere accettato se non si accetta prima una
Ricca disciplina dell'ufficio del pubblico ministero
Questo dunque una sintesi di intervento di oggi professor Tullio Padovani in merito alla riforma della obbliga doveva d'azione penale o meglio Roma in in tema di una riforma di una seconda strada di riforma
Di come si vengono utilizzate le energie le indagini preliminari vero Giuseppe Russo dividersi
Io non
Non non voglio scendere troppo sul tecnico perché comunque dobbiamo cercare di farci anche comprendere in poche parole il professor Padovani appunto dice
Ci sono le indagini oggi la norma è strutturata in modo tale per cui si dice il PM la polizia giudiziaria fanno tutte le indagini necessarie per le determinazioni dell'esercizio dell'azione in ordine alla determinazione precisazione penale
Vediamo in che termini deve essere parametrata questa necessità con una necessità graduata in modo diverso si potrebbe arrivare allo stesso punto
Perché l'esempio che ha fatto nel convegno certamente il furto di una bicicletta suonerie della sua
Non merita alle medesime energie investigative rispetto ad un un furto ad una in una in capo di una banca aveva varie
Decine di milioni di ecco se iniziamo a ragionare in questi sei noi iniziamo a ragionare in questi termini a se iniziamo a ragionare in questi termini abbiamo invece la possibilità di parametrare le indagini in ordine all'effettiva gravità del del fatto
Mettendo dei limiti alle indagini preliminari diciamo alla alla all'attività da svolge nell'ambito delle indagini preliminari magari dando anche delle linee guida delle priorità su questo
E il punto che mie appare interessante e molto di questo intervento del professor Padovani e lì proprio dove dice anche chiaramente tutto questo comporterebbe il ridisegnare la struttura degli uffici dei Pubblici Ministeri
Perché poi questi pubblici ministeri dovrebbero essere sottoposti ad un controllo
è da parte del datore di lavoro da parte del Procuratore Capo e è una tesi che merita ulteriore approfondimenti e che deve essere sviluppata ulteriormente
Ma su questo ci lavoreremo spero insieme al professor Padovani
Oltre che al professor Di Federico da qui a a poco però appunto può essere una strada da percorrere facendo chiaro che poi il Pubblico ministero a qualcuno deve rispondere in ordine alla
Seguire o meno determinate Janjaweed determinati è così prevedere un immaginare come una struttura del d'ufficio pubblico ministero dove il cavo il pudore capo da le priorità le linee guida su quali indagini dare
Dar maggior maggior peso maggiore attenzione e poi il capo risponde dopo quattro anni quando sarà insomma la sua valutazione risponde superato
Come qualsiasi una risposta Titti precedo su questa è una risposta ad un C.S.M. così come oggi
Francamente la trovo comunque inadeguata è un problema anche in questo che abbiamo seppur di di striscio affrontato nel corso della del convegno
Dove dottor Palamara il dottor Cascini rivendicavano come dire il diritto di
Vedere
Come funzioneranno a il la nuova valutazione dei magistrati previsto dall'ordine mento giudiziario ma stelle quindi il loro la loro posizione aspettiamo vediamo come funziona e per poi dire non va bene
Certo è quello che ci dicevamo pure qui a Radio Carcere qualche
Trasmissione fa oggi come oggi questo tipo di sistema consente di conserte permette
Di attenere
In a attività
Pubblici ministeri per addirittura otto anni prima che possano essere oggetto di una si valuti la minima valutazione di una valutazione che
In qualche modo
Tenga conto della effettiva perché siamo a giustizia talmente complesso che tutti i sistemi si lega non possiamo parlare di riforme l'ufficio del pubblico ministero se no e poi non pensiamo come ci sembra questo il concetto
Penso di sì attualmente una riforma degli uffici del Pubblico Ministero con i procuratori i capi delle Procure
Che debbano andare a rispondere a questo CSM francamente trovo che sia abbastanza
Albano insomma allora chiare stando Teodori di mandare in onda la breve intervista abbia realizzato questo pomeriggio indire questa volta con griot Rizzato con il consigliere Giuseppe noi Giuseppe con il Consigliere
Per Luca Palamara che è Presidente dell'Associazione nazionale magistrati al consigliere Palamara che ha parlato lunedì ventinove settembre ma che oggi martedì trenta settembre questa ma finale era al come gli radicali per ascoltare i vari oratori tra cui il professor Tullio Padovani al consigliere Palamara abbiamo chiesto con una sua opinione su questo su questa idea
Di riforma non tanto della bietola l'azione penale quanto della una migliore gestione delle indagini
Operata oggi dal professor Tullio Padovani sentiamo il Consigliere Palamara
Consigliere Palamara lei oggi era il convegno organizzato a Roma del radicali sulla obbligatorietà dell'azione penale ascoltato anche l'intervento del professor Padovani che ha insistito in un riforma che riguardi il lavoro dei pubblici ministeri durante l'indagine in una riforma costituzionale che tocchi l'articolo centododici dalla Costituzione
Qual è la sua opinione in merito quali aveva il mezzo del professor Amato padovani piace convince perché è la linea che noi come Associazione nazionale magistrati
Intendiamo perseguire cioè quella di evitare giocare i principi contenuti nella costi Simone quello di obbligatorietà perché come ben rappresentata oggi il principio di obbligo a verità è un principio a garanzia di tutti i cittadini consacra all'uguaglianza appunto di fronte a una legge di tutti da Dini per fare un esempio pratico che ruba a Mario banchi procediamo per Rubbia Mario Rossi procediamo ugualmente
Quindi nel momento in cui noi troviamo
Delle soluzioni correttive alla evidente le piante numero mole di procedimenti che applico nel procedimento penale quindi a tutte quelle modifiche migliorative che possono essere apportate con legge ordinaria
Sicuramente è una strada è un mezzo che trova l'Associazione nazionale magistrati
Favorevolmente interessata così come peraltro
Per amor di verità già è stato
Patto grazie ai magistrati ecco conserva la maglia da un lato per strutture dove domani oggi al convegno dei radicali ha indicato una nuova via quella di incidere sull'attività di indagine da pubblico ministero sembra appunto una via che
Non necessita di una riforma costituzionale tra lo stesso tempo implica un intervento sull'organizzazione e l'ufficio del pubblico ministero bisogna dettare nuove direttive
Perché il pubblico ministero decida quali a quali indagini dare priorità e a quali non darle o sbaglio
Allora il ragionamento Toso roba padovani se non vado errato prevedeva appunto di modificare l'articolo trecentoventitré del Codice di procedura penale
E quindi indicare i dati in cui si poteva procedere ad una richiesta di archiviazione
Da questo punto di vista ovviamente la attenti al professor padovani di fatto potrebbe trovare dei punti di collegamento con quanto noi abbiamo evidenziato ma diciamo dei tenta di introdurre dal appunto di quel diritto penale sostanziale il principio della rilevanza penale del fatto
è un metodo questo è un meccanismo attraverso il quale
Al di là appunto dell'opera di depenalizzazione dei reati già si può o arrivare ad uno strumento che
Peraltro
è presente indicazione ordinaria circa i casi di archiviazione per speciale tenuità del fatto
Previti nella disciplinare il giudice di pace
Che può costituire appunto un meccanismo per ed evitare e chi vada a processo per Patti in piedi gli eventi al sociale dai detective professor Padovani appunto sulla quale magari
Maggiormente ci vorrebbe approvo approfondire e sviluppata nel momento in cui prevede dei meccanismi appunto li modifica dell'articolo trecentoventitré del Codice di procedura penale
E quindi indicare negative quali chiede l'archiviazione indubbiamente una teoria che è un meccanismo quale si può ragionare riflettere consigliere Ballaman un'ultima ossia
C'è un ecco come dicevamo l'ipotesi aperta oggi dal professor Padovani a breve un dibattito su quello dovrebbe essere utilizzazione del pool del pubblico d'ufficio pubblico ministero
Ecco non crede che al di là dei correttivi serva una seria riflessione proprio sul
Come migliorare l'attività del pubblico ministero e le energie che ha a disposizione
Ha indubbiamente noi però è fondamentale
Migliorare l'organizzazione giudiziaria era con riferimento
Al tema della cosiddetta organizzazione esterno cioè accorpare gli uffici inutili troppi di Bonanni inutili ci sono tribunali che hanno addirittura un personale
Un organico inferiore alle venti unità né che cosa diciamo o ascoltiamo questo tribunale perché sono punti ripete e e soprattutto di costruttore per lo Stato lo stesso discorso lo facciamo per quanto riguarda l'organizzazione interna abbiamo voi consapevoli del fatto
Che oggi perché si possa realizzare concretamente un ammodernamento del progresso è fondamentale anche l'organizzazione interna di tutti
Sì
Perché altrimenti non andiamo avanti questo ne siamo consapevoli quindi
Tutto ciò che può portare un miglioramento nella gestione delle notizie di reato nello svolgimento appunto dei meccanismi indagine indubbiamente una citazione che e sicuramente per noi deve essere pratica come punto di riferimento
Alla Giuseppe giusto dire siamo in conclusione sentite le argomentazioni delle Consigliere Palamara vuol fare un commento ma se io premetto che le ho sentite
Insieme a te adesso per la prima volta prendo atto prendo atto che consigliere Palamara accolto positivamente questa ipotesi di lavoro del professor Padovani
Non ho sentito chiare parole da parte del consigliere Palamara sulla questione controlli
E che poi il nodo cruciale della vicenda
Però anche questa mi sembra una notizia buona da recepire da mettere agli atti il consigliera ma era presente questa mattina quindi attentamente seguito
All'intervento del professor Padovani
E il fatto che sia stata recepita positivamente mi sembra una
Una una buona notizia
Io direi peraltro che
Anche nelle precedenti trasmissioni il perché bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare dottor Cascini non si era detto del tutto contrario all'indicazione di criteri di priorità il punto fondamentale e però
Che il sovrano
Come è stato detto dalla dottore dal professor Padovani ecco questo sovrano
Che il pubblico ministero e che è sovrano perché esercita ad oggi arbitrariamente un un potere incontrollato
Diventi meno sovrano e risponda più alla ai meccanismi democratici
E ai cittadini anche in ordine all'esercizio di questo che è un potere
Davvero fenomenale quello di poter mettere sotto processo una una persona perché poi sono cose che coinvolgono la vita Aglieri ciascun cittadino quindi
Bene
Forse sarà anche il caso di ulteriormente coltivare questa strada
Ribadisco per nuovi radicali comunque la via maestra è quella della riforma costituzionale c'è stato anche l'intervento ricordiamolo perché il convegno è stato davvero ricco
Dell'onorevole Lanfranco Tenaglia Ministro della Giustizia del del Governo ombra
Il Re Sole Vergani presenta come Giuseppe Sarnataro Leo Berselli presenta questo giudizio del Senato e A B Marco Pannella
E Marco Pannella
Certamente ecco noi dobbiamo fare i conti con
Tutte le forze parlamentari per cercare a mio avviso comunque di arrivare ad una
Riforma di un sistema che oggi non regge più noi radicali prendo spunto dalla conclusione dell'intervento di Marco Pannella noi radicali ci siamo siamo il partito della
Giustizia da da sempre
E il partito della doppia tessera e anche su questo tutti coloro che indipendentemente dalla cicaleccio quotidiano perché poi anche oggi il nostro convegno si è arrivati e le agenzie le televisioni
Erano sul cicaleccio quotidiano cioè sulla polemica sulla polemica mi riempie le colonne de Pasquale Alfano e non si vanno a verificare le strade da percorrere per risolvere i problemi di questo Paese
Ecco chi comunque sia interessato a risolvere i problemi
Del giustizia di questo Paese bene i radicali ci sono senza fare gli interessi individuali o personali o personalistici di alcuno
Siamo qui per cercare di mandare avanti una riforma che oramai appare decisamente le
Grazie grazie a Giuseppe Russo di vita questo è quanto abbiamo poco tempo a disposizione di questa sera perché abbiamo tante lettere
Dal carcere chiede che ci arrivano dalle persone che ci ascoltano le carceri italiane quindi chiave saldi odori
Di mandare lettere dal carcere questo è quanto per il momento sulla obbligatorietà dell'azione penale sugli interventi dei radicali di acqua sul fronte giustizia costante
E forte
E l'impegno dei radicali su un problema fondamentale della nostra società perché dovremmo avere anche una crisi economica potevano anche avere una crisi della sanità ma se perdiamo la giustizia perdiamo tutto ecco le lettere al carcere
Ed eccoci dunque arrivati a quello spazio di radio carcere che dedichiamo alle lettere
Che ci scrivono le persone detenute dalle carceri tutta Italia lettere che ci descrivono e che testimoniano una realtà ben diversa da quella che noi magari siamo abituati a immaginare
Presente all'interno delle carceri italiane
Lettere
Che dimostrano come troppo spesso il carcere negazione della persona nel senso che indicazione di diritti fondamentali della persona
Lettere che ci raccontano di persone in carcere perché condannate condannate però dopo un processo
Che cita suscitare dei forti dubbi sulla sua correttezza sulla sua legittimità
Lettere dal carcere lettere
Che ci arrivo da celle sovraffollate occupate a tre quattro cinque sei persone lette dal carcere Ventricelli o da persone che subiscono punizioni all'interno del carcere che come quelle condanna e di prima suscitano le stesse perplessità dal punto di vista della loro legittimità e correttezza
Benvenuti di recarci italiane queste sono le lettere le persone detenute queste le loro voci e le loro storie di una giustizia dimenticata
Sylvester ci scrive dal carcere di Taranto caro Riccardo oggi ti scrivo per dirti che qui a Taranto
Che qui a Taranto è morto un detenuto un detenuto che aveva quarantadue anni questo nostro compagno di detenzione
Era da tanto tempo malato ma soltanto all'ultimo giorno soltanto all'ultimo giorno di vita si sono convinti di portarlo in ospedale
Dove è morto poco dopo
La morte di questo nostro compagni di detenzione ciò molto turbato scrivessi Bess recarci Taranto
Anche perché ci fa pensare
Che in carcere
Oltre a noi tanti altri biologo alla legge tante altre persone non hanno un minimo senso di umanità e soprattutto di giustizia oggi un altro detenuto è morto oggi un altro detenuto è morto ma sembra che non Frinea Inter nessuno
Si fa un gran parlare in Italia di Dio di doveri e di diritti parole che qui in carcere non hanno senso oggi con quelle
Detenuto che è morto siamo morti anche noi qui a Taranto molti vorrebbero protestare ma la paura è tanta perché vedi caro Riccardo anche se in Italia non c'è la pena di morte
Troppo spesso in Italia per una pena si muore
E questo non è giusto Ciao Sylvester dal carcere di Taranto
Sylvester grazie per questa tua lettera anche se ci ha portato una brutta notizia e guarda che le parole di tutti i soci sono
Veramente condivise da chi ti parla è vero che in Italia la pena di morte non c'è ma è vero che in Italia per una pena si muore
Per una pena si muore queste persone detenute gravemente malata che morta l'altro giorno nel capacità Nanto a soli quarantadue anni
Magari poteva essere curata magari poteva vivere di più e vivere più dignitosamente gli ultimi anni della sua vita anche se detenuto anche se condannato
Vito dal carcere di Matera caro Renault trentotto anni mi trovo in carcere perché condannato per concorso in omicidio
La mia pena e di quattordici anni e quattro mesi
Il fatto è avvenuto nel mille novecentonovantanove
Mentre ero nel locale di un mio zio scoppia una rissa io intervengo il per difendere il mio zio che era stato aggredito e per separare i chili di Gava ma purtroppo purtroppo c'è scappato il morto
Io sono stato arrestato cinque giorni dopo mi sono professato subito innocente ma alla fine alla fine sono stato condannato lo stesso
Ho fatto ricorso in Cassazione Cassazione che Bird ben due volte annullato le due sentenze di condanna
Da pelle alla fine di questa turbo Lata vicenda giudiziaria scrive ancora di dover Caccin Matera invece dell'innocenza mi sono visto riconoscere l'attenuante della minima partecipazione affatto
Poca cosa per un'innocente poca cosa ma una persona costretta a scontare più di quattordici anni di carcere
Ti confesso caricato che sono disperato
Per questi motivi chi vorrei chiedere posso chiedere aiuto al Presidente del pubblico al ministro ed inoltre ho scoperto che ci sono due testimoni che non sono mai stati ascoltati posso fare televisione e quanto tempo ci vorrà
Ti chiedo scusa caro Riccardo per le domande ma io non riesco proprio a rassegnarmi la condanna ingiusta che sento di aver subito grazie Vito dal carcere di Matera
La storia di Vito
Colpisce
E colpisce soprattutto per via di questi due annullamenti della Corte di Cassazione
Che appunto annullato ha cassato ben due sentenze e di condanna di due Corti d'appello e che arrivano appunto condannato Vito per questo per questa ipotesi di omicidio e quindi questi casi
è un minimo di esperienza insegna che quando la Corte di Cassazione per ben due volte ha annullato la sentenza di condanna bene o quella sentenza è scritta coi piedi
Tanto per parlare semplice oppure c'è veramente qualcosa che non va c'è forse un vizio motivazionale che riguarda la la prova a carico insomma
Per dire che queste descrizioni di questi processi così che hanno questi travagli così complessi tra e il primo e secondo grado Cassazione in o secondo grado per Cassazione ancora secondo grado ecco questi processi insegna hanno
Che bisogna stare attenti forse c'è qualcosa che in una che non ha funzionato certo la nostra analisi si limita a quello che ci scrive Vito dal carcere di Matera
Però insomma qualcosa probabilmente qui non ha funzionato Vito tutt'altro
Mi chiedi se poi chiedere aiuto al presidente la Repubblica o al ministro beh a questi due alte cariche dello Stato Dupuis soltanto chiede la grazia mi sto riferendo al presidente la Repubblica poi chiedere la grazia anche una grazia
Parziale evidentemente per quanto riguarda la divisione questo un altro discorso se tu hai delle prove in nuove che non sono state verificate al processo tu hai tutti i diritti per fare la revisione anzi io ti invito a farla se ti senti così innocente considera che il tempo lungo in questi casi perché insomma passano mesi e mesi
Prima che sia dichiarata ammissibile la revisione e poi si apra il vero e proprio procedimento però ti consiglio di farla anche perché
Visto che tutti i processi innocente non vedo perché non debba tentare
Veramente l'ultima l'ultima spiaggia che quell'appunto della della revisione del processo
Comunque Vito scrivi c'è ancora il facci sapere insomma
Come va avanti questa tua queste due vicende
Dario dalla Sezione di alta sicurezza del carceri Sulmona caro Riccardo sono un cittadino albanese che ora mi trova scontare la mia condanna di quattordici anni il calcistico Mona
Sono più di quattro anni e mezzo che mi trovo in carcere e aspetto di essere estradato in Albania ho fatto richiesta di estradizione del ministro la giustizia Alfano ma purtroppo ancora non mi ha risposto
Mentre attende di essere estradato
Non mi rimane altro che rendermi conto di quanto le carceri italiane siano nel caos per via del sovraffollamento
Mentre attende di essere estradato nomi rimane altro che rendermi conto come i politici italiani sembrano capaci soltanto a parlare mentre non risolvono mai nulla
Mio fratello scrive ancora Dario del carcere Sulmona mio fratello che è detenuto in Albania mi racconta di una realtà carceraria è assai migliore di quella italiana il fatto è
Che l'Albania a differenza dell'Italia ha messo in regola il sistema delle carceri così come gli ha chiesto l'Unione europea
Poi la situazione quindi il calcistico Monet dir poco preoccupante scrive Dario per noi detenuti non esistono diritti e sembra di vivere nel regime comunista che c'era prima in Albania
Ora scrive Dario recarci sul Mona ora spero solo di poter essere mandato io in un carcere dell'Albania dove poter scontare la mia pena con dignità e dove la parola democrazia sarà anche nuova ma esiste grazie Ricardo per quello che fai
E da parte mia e di tanti detenuti Sulmona un grande saluto Dario della Sezione di alta sicurezza il carcere Sulmona Dario grazie per questa attuali tra anche perché
C'hai detto varie cose importanti la prima che se uno di quei
Tanti cittadini
E stranieri che sono negarci italiani che potrebbero essere mandati nelle loro carceri appartenenza ma che ma che rimangono qui qui da noi la seconda il secondo dato che c'era più importante questo raffronto tra l'Albania che l'Italia noi
Non avremo mai ricreduto che in Albania le carceri fossero migliori
Di quelli italiani però forte l'argomentazione che tu usi nel senso che l'Albania seduta messi in rete mette in regola perché l'Unione europea io non posso anche dal punto di vista il sistema carcerario quindi insomma
è un'argomentazione interessante quella di Tunisi
Gara grazie Platone tra Dario e anche dei scrivi c'è ancora calci Sulmona che noi sappiamo essere un carceri sta vivendo un momento un momento di particolari crisi un calcio di cui ci occuperemo presso e
Poi ci scrivono malato e Ivan dal carceri Tolmezzo si tratta di due persone detenute straniere
Maggio e Ivana scrivono nella loro lettera cara radio carcere siamo due detenuti del carcere di Tolmezzo entrambi stranieri
Prima di tutto ti volevamo descrivere quanto sia penosa la nostra condizione di stranieri in carcere
Infatti la maggior parte di noi non parlarne e scrive l'italiano un vero problema in un luogo come il carcere dove devi fare una domandina scritta per qualsiasi tua richiesta devi fare una domandina scritta per qualsiasi tua richiesta ed è vero questo e
Inoltre scrivono ancora Mato e Ivana inoltre qui nel caso di Tolmezzo non esiste uno scrivano che sarebbe indispensabile per noi stranieri
Basti solo pensare all'esigenza di dover scrivere un'istanza al giudice o all'esigenza di capire quello che il giudice ha scritto noi
Anche gli educatori se ne fregano idoli stranieri qui nel carcere Tolmezzo ci sono ragazzi che da due anni aspettano di parlarci da due anni
Come se non bastasse scrive Ivan io mi sono visto revocato l'indulto per via di una condanna a due anni di pena pronunciata nel due mila e sette
Ma la legge domanda Ivan non dice che l'indulto deve essere educato se si è condannati a una pena superiore a due anni
Derivano e ti rispondo subito per non farla troppo complicata il beneficio dell'indulto è revocato se una persona commette entro cinque anni
E dalla data inviino di entra in vigore dell'indulto un delitto non colposo e per il quale riporti una condanna una pena detentiva non inferiore
A due anni quindi due anni sono compresi
Purtroppo nella appena che prevista dalla legge per la revoca dell'indulto almeno questo
è quello che mi sembra
Essere invece per quanto riguarda mesti remato devi sapere che nel due mila e sei sono stato estradato dalla Bosnia perché condannato in con un po'in contumacia qui in Italia appena arrivato in Italia ho chiesto subito di poter essere dimesso l'iter mi e potere discutere i miei processi ma purtroppo siccome sono straniero e senza avvocato gli anni passano senza che io sappia nulla dei miei diritti ciao e grazie per averci dato voce
Ma ATO e Ivan dal carcere di di Tolmezzo
Poi ci scrivono Lello sta San Salvatore e Fabio dal carcere Poggio Reale di Napoli un carcere
Nei confronti del quale forte l'attenzione di radio carcere non fosse altro per la
Vetusti ITA della struttura per il sovraffollamento per il degrado per il comportamento degli agenti in quel carcere insomma forse per definire bene i calci può già dare la parola abbandono è la migliore
Ci sono celle poi dopo in sei giorni tra il Di Lello e di Salama a distesa ma nel carcere di Poggioreale ci sono celle brutte sporche abbandonate con dieci dodici tredici quattordici persone
Nel carcere Poggioreale di Napoli
Ci scrivono Lello sansa Salvatore Fabio dal carcere Poggioni Napoli Caro Rena siamo sempre noi i soliti ignoti detenuti padiglioni Milano il carcere Poggioreale Poggio Reale di Napoli purtroppo siamo costretti ah omettere i nostri cognomi perché qui nel carcere di Poggioreale
Ci meno erano per nulla ci meno erano per nulla figuriamoci se sanno che abbiamo scritto a voi di radio carcere non a caso l'altro pomeriggio c'era un nostro compagno che si lamentava per il mal di testa e chiedeva delle medicine
Chiedeva delle medicine
Purtroppo per lui fino a sera non ha ricevuto nessun ascolto né da parte l'infermiere né da parte degli agenti
Poi però verso le ventuno di sera è stato chiamato per scendere giù lui ha pensato che lo portavano infermeria ed invece si è trovato di fronte tre agenti
è uno di quei sia dato quattro schiaffoni dicendogli che ora il mal di testa gli sarebbe di certo passato
Non crediamo che servono commenti e questi episodio agenti infatti ci vuole in carcere
E forse hanno ragione ma non sanno che
Criminale anche chi abusa su un detenuto su gente tossicodipendente su malati di mente e anche su chi è sano ma devi subire
Tutto questo una semplice condanna è la verità verità del carcere Poggioreale un carcere da chiudere in carcere dove ogni giorno ogni ora perdiamo con la pena anche la dignità
La lettera firmata
Da Lello sansa Salvatore e Fabio che sono rinchiusi come tante altre persone nel carcere Poggioreale Poggio Reale di Napoli
Maurizio Maurizio ci scrive dal carcere di Frosinone caro Riccardo di Schio per informarti che per punizione mi hanno applicato il regime del quattordici bis ovvero il trattamento dalla sorveglianza particolare
è stato lo stesso capo del data da applicarmi tale provvedimento con un decreto
Il che significa che per sei mesi dello stare in una piccola cella
Senza di V senza sportelli per l'armadio senza uno specchio senso un fornellino per cucinare senza poter fare i corsi scolastici
E con solo due ore e dare al giorno insomma scrive Maurizio HC Frosinone insomma un trattamento disumano che mi è stato applicato a causa delle diverse denunce che ho fatto per quello che accade qui nel carcere di Frosinone denunce che tu Riccardo ben conosce
Gli altri detenuti scrive ancora Moritz cacci Frosinone gli altri detenuti stanno preparando una petizione per protestare contro questa decisione ma io so già che sarà inutile visto il decreto del ministero
Ci tengo però a lasciarti la mia testimonianza Ricardo perché si sappia quali ingiustizie devono subire i detenuti che cercano di denunciare
Quello che non va nelle carceri ti prego solo di non abbandonarmi durante i prossimi sei mesi che saranno incerto durissimi Mesic di isolamento una forte stretta di mano
Moritz recarci Frosinone
Maurizio grazie per questa tua lettera e grazie per il coraggio che tu hai dimostrato di avere nel denunciare
Le cose che non vanno nel carcere Frosinone un carcere sta passando un momento di tensione
Beh insomma è ovvio che
Radio carcere non ti lascerà solo in questi sei mesi
Di isolamento durante questi sei mesi in cui
Se è stato punito così severamente
Dal dipartimento la miss se evidenziare il Ministero della Giustizia insomma a tessere e messo in isolamento e si è sottoposto a una sorveglianza particolare con queste restrizioni per sei mesi
è veramente dura è veramente dura
Poi ci scrivono e ci fa tanto piacere riceve questa lettera più di duecentocinquanta persone detenute del carcere di Lecce pensate duecentocinquanta persone detenute del carcere Lecce ci mandano questa lettera con duecentocinquanta firme
è uno spettacolo che almeno noi di radio carcere fa tanto piacere insomma è inutile nasconderlo nella lettera c'è scritto
Cara radio carcere noi detenuti nel carcere invece abbiamo iniziato una lotta pacifica dal venti settembre
Una forma non violenta di protesta che si sostanzia nel rifiuto del vitto dell'amministrazione penitenziaria
Abbiamo deciso tutti insieme di intraprendere questa forma di protesta pacifica per evidenziare quanto poco vengono applicati qui nel Carcina eccetera le misure alternative alla detenzione
Infatti nell'ultimo periodo abbiamo riscontrato un notevolissimo restringimento della concessioni tali benefici da parte della magistratura di sorveglianza e questo ha anche nei confronti di chi dopo tanti anni di dura di tensione magari si meriterebbe di essere valutato per una misura alternativa
è inutile descrivere scrivono questi duecentocinquanta persone dietro il carcere c'è e inutile descrivere quali sentimenti di frustrazione quale mancanza di speranza ci fa provare questo atteggiamento della magistratura di sorveglianza
E forse inutile far capire che se da un lato è giusto che paghiamo i nostri errori dall'altra parte lacerante per noi detenuti non poter avere la possibilità la possibilità di una graduale avvicinamento verso la libertà verso i nostri cari verso la possibilità di una vita migliore
Per questa ragione noi detenuti del carcere invece non chiediamo l'apertura indiscriminata le porte del carcere noi chiediamo solo di poter avere la possibilità di beneficiare di quelle misure alternative che oggi sono previste dalla legge
Ci riserviamo di comunicare alla direzione del carcere di Lecce ulteriori nostre iniziative pacifiche di protesta a Radio Carcere atte Riccardo un grazie a un grande grazie per averci dato voce
La lettera e firmata da duecentocinquanta persone detenute nel carcere di Lecce persone detenute che come avete avuto modo di ascoltare non chiedono la libertà ma chiedono soltanto che le loro richieste di misure alternative di benefici siano seriamente valutate dal magistrato di sorveglianza è come dire che ciò che è normale diventa eccezionale diventa ragione addirittura di una protesta non violenta
Scriveteci ancora dal carcere Lecce per farci sapere
Come va questa vostra lotta non violenta salutiamo Antonio che ci scrive dal carcere Bellizzi Irpino che in carcere dal duemila e che ha una lunga pena da scontare
Ma che ciononostante si professa innocente salutiamo Mino dal carcere Busto Arsizio che ci invita a fare una riflessione sull'articolo trecentotre del Codice di procedura penale
E salutiamo infine Natale che ci scrive dal carcere di Messina
Bene questa puntata di radio carcere finisce qui vi ricordo i nostri recapiti prima di tutto il numero di telefono come mettervi in contatto con noi di radio carcere il numero è zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno
Chiamate anche durante la settimana chiedendo di medi Riccardo Arena se per caso non ci fossi lasciate un
Numero di telefono e un nome perché io poi e vi richiamo poi di ricordo il sito internet e di Radio cacce all'indirizzo www punto radio carcere punto com un sito dove poter trovare notizie sul processo penale sulla detenzione ma anche dove poi trovata indirizzo e di indirizzo e-mail per mettervi in contatto con noi di radio carcere ed infine soprattutto le persone detenute ricordo
L'indirizzo rinviare le vostre lettere qui a Radio Carcere
E questo indirizzo scrivete Radio Radicale rubrica radio carcere via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma scrivete scrivete radio carcere
Non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette da quelle quattro mura scrivete a Radio Carcere grazie ad Alessandro Tagliaferri per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina ed anche da una cella avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale
E la detenzione a tutti voi a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Italiano il tribunale
Il cinque il codice di procedura penale dichiaro italiane Corte d'Appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento e