Intervista ad Enrico Morando sulla sua adesione alla manifestazione organizzata dal Riformista e da Radio Radicale a sostegno dei giovani democratici iraniani dopo le elezioni presidenziali vinte da Mahmoud Ahmadinejad

Radio Radicale abbiamo ora qui cono Enrico Morando del PD senatore Morando lei aderisce alla iniziativa di Radio radicale del Riformista sull'Iran
Sicuramente
Perché si tratta di garantire anche attraverso la mobilitazione politica diffusa in tutti i Paesi europei in ogni caso noi italiani cerchiamo di fare il nostro qui
Uno la solidarietà l'impegno attivo di tutti i democratici a favore dei riformisti iraniani che in questo momento stanno lottando
Contro qualcosa che si viene profilando come una sorta di colpo di Stato si addirittura in un contesto
Di diciamo democrazia molto limitata come quello che è garantito in questo momento
In Iran da questo punto di vista penso che
Bisogna guardare con fiducia la possibilità che questa mobilitazione incida
Anche sugli orientamenti dei massimi protagonisti del regime iraniano
Che sono sensibili all'elemento della mobilitazione popolare
Io penso che le iniziative diplomatiche sono importanti
Ma che questo elemento di mobilitazione per il pieno rispetto all'affermazione della democrazia in Iran e si è almeno altrettanto importante fermeranno sedata
Secondo me è perché proprio ora è scoppiata questa questa sommossa questa rivolto questa mobilitazione insomma contro
Il colpo di Stato interno al regime come lei stesso la definito per otto anni durante l'Amministrazione Bush se fatto non saranno annuncia fare un gran parlare di esportazione della democrazia il regime iraniano era sempre stato molto chiuso ore è arrivato Obama è bastato un discorso una lettera un'apertura
Ma vede questa domanda si collega ad un problema che ho visto sollevato da moltissimi i quali dicono beh attenzione però che questo leader cosiddetto riformista il labo
Il salario di Ahmadinejad in fondo è un pezzo del regime anche lui perché vi fidate così ciecamente perché investite così tanto sto così tanto su questo Mussari io penso che queste considerazioni che hanno tutte un fondamento intendiamoci bene però temi tendono a sottovalutare un elemento molto importante
Al di là di chi è Mussab in questo momento nel contesto nuovo creato dall'approccio di Obama tutta una parte di popolazione iraniana e anche io credo una componente molto rilevante del regime
Si sente sorretta e in qualche misura incoraggiata a modificare il proprio atteggiamento il proprio orientamento
E il proprio apporto approccio i problemi di prospettiva dell'Iran da questo punto di vista certo che non è Obama che ha determinato la mobilitazione ma non c'è dubbio che ha creato un contesto di apertura di dialogo
Ne nei confronti del popolo iraniano prima ancora che nei confronti del regime che ha creato delle istanze che il popolo iraniano ha deciso di occupare a partire dalla fiducia che ha riposto in elezioni che c'è
Già in partenza si presentano come poco democratica lei sa che i candidati vengono sottoposti ad una sorta di verifica preventiva del del cosiddetto Consiglio della rivoluzione così che
Esclude una parte molto importante di candidati se non hanno requisiti accettabili dal punto di vista del del regime
Quindi non c'è dubbio che il contesto iraniano sotto profilo democratico è un contesto già di per sé criticabile ma perché
Oggi a differenza di ieri una la la parte più riformista diciamo del regime ha investito su queste elezioni perché nel popolo iraniano c'è stata così grande fiducia nella possibilità di usare
Lo strumento delle elezioni per cambiare le cose perché sia inserito finalmente nel contesto iraniano un elemento nuovo elemento nuove rappresentato dall'approccio di Obama ingiustamente non Orano il PD Bano ascoltato a Radio Radicale