28 GIU 2009
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - RADIO - 15:07 Durata: 1 ora 50 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 28 giugno 2009 , condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito), Massimo Bordin (direttore di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 50 minuti.

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  • Introduzione

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Massimo Bordin

    direttore di Radio Radicale

    La conversazione è in diretta da Chianciano, dove si sono tenuti i lavori dell’Assemblea dei Mille degli autoconvocati. La numerosa partecipazione di pubblico e di intervenuti dall'area verde, socialista, post-comunista e del Partito Democratico. L’attenzione di alcuni quotidiani (in particolare Terra, L'Altro, Il Sole 24 Ore) e il silenzio di Repubblica e La Stampa
    15:07 Durata: 5 min 19 sec
  • Gli interventi di Nencini e Della Vedova; i rapporti con il movimento verde. "Noi continuiamo a guardare, nella situazione di non-democrazia italiana, a tutto il popolo italiano. Sappiamo infatti che il popolo italiano, in grande maggioranza, è sui problemi etici, sulla visione dello stato e la politica internazionale, molto in sintonia con le posizioni radicali. Il nostro referente non è il centro-sinistra, ma anche coloro che nell’assenza di democrazia italiana, nel dibattito asfittico centrato non sui temi reali, scelgono di votare altri

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La ‘società di mutuo soccorso’ proposta da Riccardo Nencini e il dibattito sui contenuti. Ho parlato dell’urgenza di una radicalità ecologica o ecologista, come qualcosa che possa riguardare tanto i radicali quanto gli ospiti. Gli interventi da parte socialista, compreso l’ottimo intervento di Mario Patrono. La presenza, per Sinistra e Libertà, di Gennaro Migliore. Da destra la sola presenza di Benedetto Della Vedova: Il suo è stato un intervento molto corretto e preciso nel sottolineare le sue caratteristiche di minoranza nel Popolo della Libertà, ma facendolo sempre in modo tale da ribadire che la sua scelta di stare nel centro-destra e nello schieramento berlusconiano non è di congiuntura, ma di appartenenza piena e quindi anche di fiducia rispetto a questo schieramento politico. Sicuramente è stato puntuale nell’evocare le caratteristiche laiche e libertarie che lui continua a rivendicare, ma se avessimo avuto un dibattito, in modo sorridente avrei detto che sì, comprendevo quanto lui dovesse sottolineare questa scelta profonda e duratura strutturale del centrodestra, ma che noi non abbiamo lo stesso atteggiamento nei confronti del centro-sinistra. Noi continuiamo a guardare, nella situazione di non-democrazia italiana, a tutto il popolo italiano. Sappiamo infatti che il popolo italiano, in grande maggioranza, è sui problemi etici, sulla visione dello stato e la politica internazionale, molto in sintonia con le posizioni radicali. Il nostro referente non è il centro-sinistra, ma anche coloro che nell’assenza di democrazia italiana, nel dibattito asfittico centrato non sui temi reali, scelgono di votare altri. Il bipartitismo non esiste, ma c’è un monopartitismo sempre meno imperfetto. Solo così si può spiegare una cosa che per me resta incredibile come il pronunciamento a favore del sì nel referendum da parte di Franceschini e del PD. L’unica spiegazione è che Berlusconi abbia dovuto grazie a Bossi mollare il referendum sul quale il suo riflesso sincero era stato: ‘Io lo voto, mica sono masochista’. E un po’ è il ragionamento che all’inizio deve aver fatto Franceschini: almeno ho in esclusiva lo spazio del secondo partito. Adesso sono impegnato, non solo psicologicamente, dalle scelte fatte e sostenute nell’ultimo anno, quelle per cui diciamo che c’è un sessantennio partitocratico, che il nostro non è uno stato di diritto e che il paese mostra ancora forti resistenza di carattere laico e libertario. E che quindi dalla resistenza dobbiamo ora candidarci ad essere quelli che sanno ufficialmente di dover occupare il posto del governo
    15:12 Durata: 11 min 51 sec
  • Sicurissimamente come galassia prenderemo l’iniziativa di riproporre nei modi più adeguati alla non-democrazia e alla censura, la grande riforma americana. Non solo quella bipartitica, ma anche quella federalista e in questo senso alternativa a una crisi della democrazia che non è solo italiana. I dibattiti introversi o addirittura, nel PD, a porte chiuse

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sicurissimamente come galassia prenderemo l’iniziativa di riproporre nei modi più adeguati alla non-democrazia e alla censura, la grande riforma americana. Non solo quella bipartitica, ma anche quella federalista e in questo senso alternativa a una crisi della democrazia che non è solo italiana. E’ indubbio infatti che l’Ue non riesce a darsi un carattere democratico. Abbiamo la conferma che l’organo che conta sempre di più sono i 27 stati nazionali. La relazione di Virgio Dastoli in sede di Assemblea dei mille. La riunione del comitato subito dopo l’assemblea dei mille. Era normale che dopo le elezioni un comitato venisse fatto. Ci sono state delle decisioni, anche sulla campagna elettorale, che non hanno potuto essere prese da un comitato ma dalla direzione. Poi tenere il comitato in piena estate forse non sarebbe stato opportuno. Molti hanno detto: ‘Questo è l’unico luogo democratico di discussione’, escludendo dibattiti introversi o a porte chiuse come avvenuto per la direzione del PD. Il dibattito nel PD. La posizione di Franco Marini
    15:24 Durata: 7 min 39 sec
  • Il dibattito interno ai radicali. Gli interventi di Emma Bonino, Marco Cappato e Aldo Loris Rossi

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il dibattito interno ai radicali. L’intervento di Emma Bonino mi ha trovato totalmente d’accordo. Anzi devo dire che rispetto all’apertura di Paolo Cento perché è lui che ha detto: ‘Facciamo subito un comitato per le elezioni regionali dell’anno prossimo’ devo dire che la risposta di Emma è stata di grande qualità, io non sarei stato così efficace. Poi lei ha esordito rivendicando lo specifico radicale, con delle parole francamente critiche agli altri di Sinistra e Libertà. Ed era un punto psicologicamente e politicamente delicato. È stato un intervento di sottolineatura della necessità che lo specifico radicale non fosse diluito. La linea di politica internazionale dei radicali. L’euro-meridionalismo di Aldo Loris Rossi. L’europeismo e il federalismo a fase alternata dei conservatori britannici. La posizione di Aldo Loris Rossi sugli assi ferroviari e poi i discorsi di Emma Bonino e Marco Cappato. Il discorso di Marco ha dato un’enfasi al degrado dell’Ue e del Parlamento Europeo, nonché alla necessità di proseguire sulle libertà di internet L’argomento della ‘decrescita’ in demografia: Stiamo attenti a non dare l’impressione che il fatto che al sud diminuisca un po’ la sovrappopolazione come spiega Aldo Loris Rossi - sia elemento negativo. E la decrescita in economia, sulle orme ad esempio di Latouche
    15:32 Durata: 16 min 14 sec
  • Il filo conduttore dell'intervento di Emma mi è parso, più del mio, il seguente: occorre trovare cosa più grande e pensare a nuove formule, ma lei ha sottolineato in qualche modo la necessità dello specifico radicale rispetto a tutti quanti gli altri che si presentavano. I rapporti con l'estrema sinistra e con il PD

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sull'europeismo nel discorso di Emma Bonino. Il filo conduttore dell'intervento di Emma mi è parso, più del mio, il seguente: occorre trovare cosa più grande e pensare a nuove formule, ma lei ha sottolineato in qualche modo la necessità dello specifico radicale rispetto a tutti quanti gli altri che si presentavano. I rapporti con l'estrema sinistra e con il PD: A meno di elezioni anticipate, in Italia ci siamo a livello parlamentare. Il problema è esserci in modo più evidente. E la qualità del lavoro di questo primo anno è molto positiva ed è ritenuta positiva anche da giornalisti, osservatori. In realtà dal segretario del Pd c’è stato un ripudio, nessun divorzio consensuale. Il libro giallo dei radicali sulla non-democrazia in Italia e la distanza rispetto ad altri. L’intervento di Migliore forse era coerente con il fatto che Bertinotti non mi è parso desse valore di carattere generale all'ostacolo a possibili convergenze tra di noi. Sulla incompatibilità con i radicali propugnata da Vendola in campagna elettorale: Se l’avesse saputo prima, Bertinotti avrebbe dato il contrordine anche prima
    15:48 Durata: 9 min 23 sec
  • La relazione di Aldo Loris Rossi sul meridione, il mediterraneo e l’Europa

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

    La relazione di Aldo Loris Rossi sul meridione, il mediterraneo e l’Europa. In Chinchino Compagna c’era il tentativo di un meridionalismo europeista, ovvero l’Europa vista come speranza per il meridione. Mentre in Ugo La Malfa il meridione era meno presente. Democristiani e socialisti guardavano tradizionalmente più al mediterraneo. Per i socialisti si evoca non a caso, per parlare della loro posizione filo-europea, di Spaak, ovvero di un leader belga. In Europa, contro Adenauer, c’era un signore antieuropeo Hollenauer che era socialdemocratico. In quegli anni Nenni era ancora premio Stalin e i laburisti anti-europei. Altiero Spinelli passò ad occuparsi della sinistra quando aveva ottenuto tutto il possibile da De Gasperi e Monnet
    15:57 Durata: 6 min 48 sec
  • Il dibattito tra gli esponenti verdi: Quel che a me interessa è riuscire a sostanziare una politica di radicalità ambientalista e ecologista, che quindi presupponga obiettivi e non divieti, non resistenze sostanzialmente conservatrici

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Gli interventi degli esponenti verdi e le posizioni contrapposte al loro interno. Lì è difficile dire cosa accadrà. Quel che a me interessa è riuscire a sostanziare una politica di radicalità ambientalista e ecologista, che quindi presupponga obiettivi e non divieti, non resistenze sostanzialmente conservatrici. Su questo non so da chi verrà e se verrà all’interno del nostro partito verde; Bonelli è stato molto duro contro la politica limitata, senza respiro, del partito
    16:04 Durata: 2 min 52 sec
  • Il rischio precipitazione della situazione politico-economica italiana; la figura di Giulio Tremonti.

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il valore del nostro risultato politico elettorale veniva sottolineata e riconosciuta da tutti. Quando decidemmo di fare le liste, decidemmo di partire con il satyagraha e il libro giallo. Sono elezioni tra virgolette e il nostro obiettivo principale era quello di impedire la depressione delle truppe partigiane e acquisire maggiore forza per la nostra rivendicazione: essere pronti, in termini politici, a sostituire il regime, quindi sapendone cogliere debolezze e contraddizioni. Silvio Berlusconi, il suo gradimento nell’opinione pubblica e le ultime dichiarazioni: E’ un logoramento. Ma mi pare che esattamente 9 anni fa, sottolineavo molto che l’asse Tremonti-Lega mi sembrava l’asse più forte nei confronti di Berlusconi, di eventuali inadeguatezze di Berlusconi, delle sue vittorie e delle sue sconfitte. Sono curioso sul calo del pil di cinque punti per il 2009. Mi ha sorpreso la battuta di Tremonti sull’Istat, che mi è parsa particolarmente infelice. Lui era già stato molto duro con le agenzie internazionali che forniscono le statistiche, quindi a questo punto o è un genio e i fatti gli daranno ragione oppure inizia anche lui a sentire una situazione critica. Ma non lo so e non riesco a valutarlo. Ho già avuto occasione di dire che tra le cose che mi appaiono oggi possibili quindi non probabili, per prudenza è appunto un precipitare della situazione italiana, indipendentemente dalla crisi. Anche se non ci fossero gli effetti più gravi del persistere della crisi, a me sembra che il ragionamento di Tremonti, fissato sul fatto che ora non sia il problema delle riforme. Questo mentre dappertutto si ragiona altrimenti. Capone ha descritto, numeri alla mano, la situazione italiana di non-crescita. Quando passa la crisi, se non si sono fatte le riforme, noi torniamo immediatamente a quella situazione, anche aggravata da quanto accaduto
    16:07 Durata: 12 min 20 sec
  • L'inconcludenza dell'attuale politica estera del governo. Già due mesi fa ho detto che le capitali di riferimento rischiavano di essere Mosca, Tripoli e Pechino. A Chianciano ho fatto una ipotesi di conclusione di questi lavori, con l’idea di congiungere il fatto federalista e quello euro-meridionalista, per vedere se su questo riusciamo a inventare qualcosa, una struttura addirittura

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La politica estera dell’attuale governo. Già due mesi fa ho detto che le capitali di riferimento rischiavano di essere Mosca, Tripoli e Pechino. Le questioni libica e iraniana e gli interessi economici italiani. Anche dell’Iraq non si parla più per nulla, non leggo mai qualcosa su cosa stia succedendo nei rapporti anche economici tra Italia e Iraq. Poi sul versante della politica pro-israeliana e pro-turca, da questo punto di vista non si è mai fatto nulla. L’inconcludenza della politica estera del governo. L’inchiesta sul comportamento di Tony Blair al tempo della guerra in Iraq. Il vero problema dell’Iraq non è discutere se il bilancio sia oggi più o meno disastroso, perché adesso l’Iraq potrebbe anche andare benino. Ma è del tutto irrilevante, perché il problema è il costo pagato da tutto il mondo per quella azione che poteva essere evitata con la pace. Quando si è evocato il fatto che la liberazione è avvenuta nel 1945 grazie anche alla vittoria degli eserciti alleati, allora veniva fuori: ‘Ma oggi, con l’onnipotenza dello stato italiano sul piano della comunicazione e della non-democrazia, quale speranza ci può essere?’. E lì viene il proprio nostro, che sappiamo che una serie di solidarietà, di giudizi e di comprensione della peste italiana possono venire dall’Europa. Anche se sappiamo che c’è una situazione di degrado europeo. Abbiamo una politica da questo punto di vista, cosa che manca agli altri partiti. Quando diciamo che il governo non ha una politica estera, non dimentichiamo che nelle cose peggiori non è che l’opposizione e il Pd stia tanto meglio. Perciò io stasera ho fatto in fondo una ipotesi di conclusione di questi lavori, con l’ipotesi di congiungere il fatto federalista e quello euro-meridionalista, per vedere se su questo riusciamo a inventare qualcosa, una struttura addirittura. Se riusciamo su questo a convincere buona parte non solo dei Verdi ma anche del settore ex-comunista, è possibile che di questo si discuta. Sarebbe di grande importanza. La situazione non molto felice come presenze del partito radicale all’estero
    16:19 Durata: 17 min 29 sec
  • Il non essere nel Parlamento europeo può creare soprattutto al Partito Radicale Transnazionale una situazione di gravità molto grossa. Se a Bruxelles non possiamo esserci come parlamentari, occorre fare uno sforzo ancora maggiore per tentare di starci, magari di più, con un presidio

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    I lavori del Comitato di Radicali Italiani. La necessità di ripensare lo stato della galassia radicale, soprattutto in relazione alle attività del Parlamento Europeo. Il non essere nel Parlamento europeo può creare soprattutto al Partito Radicale Transnazionale una situazione di gravità molto grossa, a partire dall’organizzazione dei convegni e delle riunioni del Consiglio generale. Vedremo di riuscire a rimediare al danno almeno in modo sostanziale. Se a Bruxelles non possiamo esserci come parlamentari, occorre fare uno sforzo ancora maggiore per tentare di starci, magari di più. La lotta partigiana come lotta internazionale e di aiuto anche ad altre realtà partigiane, quali quella tibetana. Dovremo vedere ad esempio come sta molto a cuore a Angiolo Bandinelli - se riusciremo a ricreare con i Balcani i rapporti che abbiamo avuto in passato. Gli appuntamenti europei, e in sede Alde, della settimana che inizia
    16:37 Durata: 10 min 40 sec
  • Il dibattito interno al Partito Democratico in vista del congresso del PD. Non vedo attualmente spazio per una eventuale candidatura radicale. Se si aprono degli spazi, benissimo

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il dibattito interno al Partito Democratico in vista del congresso del PD. Non vedo attualmente spazio per una eventuale candidatura radicale. Altro era, al momento della costituzione del PD, chiedere se volevano che noi fossimo coinvolti o no. La mia candidatura significava quello. Se si aprono degli spazi, benissimo. Le voci su una candidatura a segretario di Ignazio Marino
    16:47 Durata: 3 min 59 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La presenza de L'Italia dei Valori al Parlamento Europeo, la presenza di Nicola Rinaldi al PE. E' importante per i Radicali, in Europa, il ricorso ai rapporti esistenti. La politica estera italiana. Il ruolo dei Radicali, da tanti anni in opposizione al regime
    16:51 Durata: 5 min 57 sec