Rassegna della stampa estera

Buongiorno riesco datori di Radio Radicale martedì sedici marzo questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta al tema di cui ci occuperemo
Quest'oggi sono i rapporti tra la Cina
E il resto del mondo in particolare
All'attenermi né di un importante appuntamento politico cinese
La riunione annuale dell'Assemblea del popolo
Il premier cinese quel Giampaolo a espresso dure critiche nei confronti delle richieste occidentali di svalutare la moneta cinese leggeremo
Un'analisi dal New York Times la Cina usa le regole del commercio globale a suo vantaggio e a danno degli altri
E poi un altro articolo del Washington post che spiega come una Cina sempre più potente stia sfidando i Paesi occidentali non solo a parole ma anche con i fatti politici la questione non riguarda unicamente l'economia ma anche altri dossier internazionali sensibili vedremo anche alcuni commenti come quello di Paul Krugman sul New York Times di ieri che chiede
Di affrontare la Cina di alzare sostanzialmente i dazi doganali al venticinque per cento per rispondere a questa aggressività di Pechino mentre
Il Financial Times un editoriale
Di ieri chiedeva a Pechino di aumentare i sui tassi di interesse di rivalutare la sua moneta ma diciamo più per
Ragioni economiche cinesi che per riequilibrare di squilibri globali parleremo anche
Di Europa e della crisi dell'Euro ieri il Financial Times apriva con un duro avvertimento di Parigi a Berlino la Francia chiede in sostanza alla Germania di
Ridurre le sue esportazioni di aumentare la domanda in Terna lo stesso farmaci al Times pubblicava anche un interessante intervento di Wolfango un Ciao
Ridurre la zona euro a pochi Paesi oppure creare un'unione fiscale queste sono le due alternative di fronte alla crisi che sta vivendo
La zona euro in questo momento cioè dovremmo evidentemente anche delle elezioni regionali in Francia la sconfitta netta del partito del Presidente
Nicola SAR così le mondo nel suo editoriale di oggi si interroga su cosa possa succedere adesso
Se ci sarà un rafforzamento delle politiche di Sarkozy oppure
Una rinuncia
Alle riforme in chiusura accenneremo anche ad altri dossier della politica internazionale c'è uno scontro tra Stati Uniti e Israele leggeremo un editoriale del Wall Street Journal Europe mentre
In Egitto sì prospetta una candidatura alternativa a quella del presidente Hosni Mubarak
Per il Washington post la c'è una chance egiziana per il cambiamento infine parleremo anche per le elezioni in Iraq con un editoriale
Del Times che dice che le accuse di frode non devono nascondere i successi le conquiste del ultime elezioni parlamentari in Iraq
Alcuni giornali va detto si occupano
Anche della politica italiana in particolare della manifestazione di sabato partiamo da cui partiamo con una corrispondenza da
El Pais quotidiano spagnolo firmata Miguel mora la sinistra si unisce
Contro Berlusconi partiti si mostrano uniti per esigere unitaria con regole senza trucchi scrive
Tra l'altro El Pais due anni dopo la traumatica fine del Governo di Romano Prodi
Gran parte del centrosinistra italiano sabato si è unito di nuovo in piazza del popolo a Roma per protestare contro il decreto approvato la scorsa settimana dall'esecutivo di Silvio Berlusconi per salvare le sue liste elettorali
Non ammesse alle regionali dai giudici dalla manifestazione sono accorsi duecento mila persone secondo gli organizzatori venticinque mila secondo la polizia
Sotto uno slogan unitario per la democrazia la legalità e il lavoro sia le regole no ai trucchi Emma Bonino scrive il Paese non Bonino leader
Dei radicali candidato alla Presidenza della Regione Lazio a aperti Totti discorsi incentrati sulla necessità di trovare un'alternativa al governo Berlusconi così tra l'altro il PAI gli spogli
Altri giornali si sono occupati della manifestazione senza però citare Emma Bonino
Per esempio lo ha fatto figlia o all'opposizione sì mobilità contro
Berlusconi con indotte dall'ex giudice Di Pietro decine di migliaia di persone hanno manifestato sabato a Roma ma vediamo
Hai temi più discussi dalla stampa internazionale in primis
Di scontri tra la Cina e il resto del mondo in particolare di Stati Uniti sale la tensione dello scontro tra la Cina gli Stati Uniti sulla moneta cinese dal titolo in prima pagina
Ieri
Dell'International Herald Tribune a che cosa è successo il Primo Ministro Wen Jiabao domenica difeso con forza la moneta cinese e le politiche commerciali di Pechino
Contro quello che è definito il puntare il dito degli stranieri contro la Cina Congia Baudo accusato il mondo sviluppato di volere dei cambiamenti ingiusti
Con l'unico obiettivo di aumentare le loro esportazioni le dichiarazioni del Primo Ministro cinese evidenziano il disaccordo tra Pechino e Washington sulle
Rispettive politiche economiche vuole due Wenner già Bava ripetuto che la Cina manterrà la sua
Politica monetaria l'attuale nonostante gli appelli degli Stati Uniti a rivalutare il renminbi anche ripetuto le preoccupazioni sul fatto che gli Stati Uniti non siano in grado di ricostruire la loro economia e di mantenere il valore del dollaro alto
Se il dollaro scende Pechino ci rimette perché ha investito
Gran parte delle sue riserve monetarie proprio in titoli di Stato americani ricorda lei era al Tribune e li Ortale
Si è ripubblica ava un'analisi di David sanguinario dal titolo un po'allarmista la Cina usa le regole del commercio globale a suo vantaggio
Con le esportazioni cinesi in forte aumento e anche se le altre economie maggiori faticano a riprendersi la recessione
Aumentano le prove che Pechino stia usando le incongruenze delle regole internazionali sul commercio per favorire la sua economia spese di altri e in particolare degli Stati Uniti cercando di mantenere il suo dominio nelle esportazioni
La Cina impegnati in due sforzi combattere il protezionismo dei suoi partner commerciali e mantenere basso il valore della sua moneta
Riscontri con l'Occidente però non riguardano solo l'economia il Washington post ieri pubblicava un'analisi di John pompe fretta una Cina sempre più potente sfida i Paesi occidentali con
Parole e con atti politici spiega
Il quotidiano della capitale americana il Governo cinese adottato un tono sempre più anti occidentale negli ultimi mesi è stato Tandu politiche
Su tutta una serie di questioni che riflettono il timore cinese nei confronti dell'influenza straniera questa evoluzione sia accelerata da quando la Cina è emersa più forte dalla crisi finanziaria globale
Con una crescita economica a doppia cifra che non appare il resto del mondo è un movimento nazionalista sempre più forte nell'opinione pubblica la Cina per lungo tempo ha percepito l'Occidente come
Prepotente e questa sua nuova posizione più forte
Sfida come dire smentisce l'assunto condiviso da imprenditori accademici e funzionari
Sì occidentali sia cinese secondo cui una Cina più potente e prospera sarebbe
Stata più positiva verso i valori e il sistema occidentale la svolta cinese attraversa tutta la società e si riflette nelle politiche del Governo in una nuova attitudine
Dell'opinione pubblica nell'ultimo anno spiega Washington post il governo del presidente approfittavo
Ha fatto retromarcia su alcune riforme di mercato incoraggiando le imprese nelle mani dello Stato comprare anche con la forza imprese private
Nelle ultime settimane la Cina annunciato piani per costringere le imprese occidentali accedere le loro tecnologie e loro brevetti ai concorrenti cinesi in cambio di un maggiore accesso al mercato cinese
All'interno prosegue il Washington post negli ultimi due anni ci sono stati più arresti processi per attentati alla sicurezza dello Stato
Contro i dissidenti di quanti ce ne siano stati nei cinque anni tra il due mila sette due mila e tre al due mila sette
Pechino anche aumentato il controllo sui media e su internet questo mese annunciato nuove regole per impedire la comunità delle organizzazioni non governative
Di ottenere sostegno finanziario dall'estero in politica estera dopo anni passati e cercare di diminuire contenziosi
La Cina ripreso toni che non si sentivano da un decennio
Condannando per esempio la recente decisione americana di vendere armi a Taiwan e l'incontro del Presidente Obama con il Dalai lama si tratta di una svolta fondamentale un cambiamento dell'atteggiamento nazionale spiega
Un analista per parte loro i leader cinesi rigetto non la nozione secondo cui la Cina
Si starebbe allontanando dalla riforme o riluttante a cooperare con i Paesi occidentali
In una conferenza stampa domenica al premier guancia Paola detto di essere a conoscenza delle teoria che circolano sull'arroganza la prepotenza del tirocinio il trionfalismo cinese
Ma le ha rinnegate quando gli è stato chiesto delle critiche per la linea dura di Pechino una Conferenza di Copenaghen sul clima non guancia Paola risposto non capisco la ragione per cui alcuni vogliono fare della Cina
Una questione una questione d'attualità di scontro in qualche modo però When Giampaolo abbiamo visto a detto parole molto chiare
Sulla politica economica americane sulle richieste
Dell'Occidente di svalutare il Rally indi per il post che cito l'economista cinese questa svolta ad ogni modo c'è e avviene nella più lunga epoca d'Oro in Cina dalla
Guerra dell'oppio del mille ottocento quaranta Checco quando le navi da guerre britannico obbligare non la Cina ad aprirsi al commercio mondiale
Da Paese povere in via di sviluppo in pochi anni la Cina è diventata una potenza
Ma più la Cina si avvicina a una serie di primi posti numero uno dell'export forse numero uno dell'economia al mondo tra pochi anni
Per il suo Governo sembra essere incerto e comunque in opposizione all'Occidente i cinesi non sono più imbarazzati di essere cinesi dice Wang siano dopo uno scrittore nazionalista
Che ha capitalizzato sul crescente trend antioccidentali tempi in cui la Cina veniva in cui la Cina venerava l'Occidente sono terminati abbiamo un giusto senso di superiorità prosegue questo scrittore nazionalista
L'allontanamento dall'Occidente evidenziato da una serie di scelte compiute dalla leadership cinese il Presidente
Precedente Jang Zemin era considerato un provenite hanno quello attuale Jintao
Pur essendo il primo leader comunista a non avere esperienze diverse dal sistema attuale cioè un po'più aperto il mercato si è dimostrato molto più antica americano di Jang Zemin
Molti fattori spiegano questa svolta secondo il Washington post
Innanzitutto in questo momento a Pechino è in corso una sorta di campagna elettorale anche se non ufficiale tra due anni la leadership del partito comunista
Intraprenderà un'ampia transizione con sette dei nove seggi del Politburo in gioco e niente funziona meglio in Cina che essere duri con l'Occidente come essere duri con l'Occidente secondo nonostante i suoi apparenti successi
La leadership cinese continua a essere preoccupata dagli sviluppi internazionali come le rivoluzioni colorate nell'ex Unione Sovietica
E allo stesso modo allarmata dagli sviluppi interni come le rivolte anche i cinesi in Tibet nel due mila otto e nello Xinjiang nel due mila e nove così
Il Washington post contestualizza bene in questa lunga analisi
Le ragioni di questi toni molto più prepotenti
Della della Cina nei confronti dell'Occidente e qual è la risposta invocata dai commentatori internazionale dell'economista Paul Krugman vincitore di un premio Nobel proprio sul
Sui per i suoi studi sul sul commercio internazionale chiede agli Stati Uniti di scontrarsi di affrontare la Cina questo il titolo di un pezzo pubblicato ieri dal New York Times scrive Krugman
Stanno aumentando le tensioni sulla politica economica della Cina ed è giusto così la politica cinese di mantenere
Sottovalutata la sua moneta è diventato un peso per la ripresa economica globale e si deve fare qualcosa
Alcuni dicono che dobbiamo ragionare in modo gentile con la Cina non scontrarci il problema è che abbiamo cercato di ragionare con la Cina per anni che la situazione è peggiorata con il suo surplus commerciale monetario che è esploso
Domenica premier cinese si è spinto a dire che la moneta non è sottovalutata
Anche se le stime dicono che la sottovalutazione tra il venti e quaranta per cento peggio venne accusato di altri Paesi di fare proprio quello che sta facendo la Cina cioè svalutare le loro monete con il solo obiettivo di aumentare le esportazioni
Se non funzionano i ragionamenti
Gentili quali sono le alternative nel mille novecentosettantuno ricorda Krugman gli Stati Uniti affrontare un problema simile
Di su valutazione straniera anche se meno severo imponendo una tassa temporanea del dieci per cento sulle importazioni tassa che fu rimossa alcuni mesi dopo quando Germania Giappone altri Paesi
Rivalutare hanno le loro monete a questo punto scrive Krugman è difficile immaginare la Cina cambiare le sue politiche
A meno che non si trovi di fronte a una minaccia simili solo che questa volta la sovrattassa deve essere molto più alta diciamo del venticinque per cento
Non sto proponendo questa svolta politica alla leggera ma l'attuale politica monetaria della Cina sta aumentando significativamente i problemi economici mondiali
Quando quegli stessi problemi sono già molto severi e tempo di fare qualcosa così tra l'altro Paul Krugman sul
Io tesi era in un in un commento che dovrebbe ripubblicare oggi l'International era al
Privi o a
Rischio però è quello di innescare una vera e propria guerra commerciale dagli esiti pericolosi la crisi del ventinove
Come dire
Fu peggiorata proprio dal protezionismo e dalle rappresaglie protezioniste tra le potenze economiche di un di quasi un secolo fa il faro sciolta insieme c'è in un editoriale ieri su secondo editoriale
Dal titolo il surriscaldamento cinese proponeva una soluzione meno drastica Pechino deve aumentare i sui tassi di interesse rivalutare la moneta perché bene perché
C'è la situazione economica cinese torna dallo status quo Hunter fallimento di Lehman Brothers cioè ci sono segnali di bolla ovunque l'inflazione
Minaccia di colpire i cinesi ordinari il credito si sta espandendo troppo
Rapidamente questa era la situazione un anno e mezzo fa questa è la situazione di nuovo oggi cosa può fare la Cina un'opzione aumentare i tassi di interessi lascio la seconda è di lasciare renminbi rivalutarsi dopo una pausa di venti Nesi
La Cina ha bisogno di rivalutare non per fare piacere a Washington lo deve fare per perseguire i suoi obiettivi dichiarati di aumentare i consumi e la domanda interni una rivalutazione anche se non è la panacea
Contribuirebbe a combattere l'inflazione e nello stesso interesse della Cina iniziare un modesto ri apprezzamento valutario la lotta all'inflazione è una scusa perfetta scrive
Il quotidiano della siti nel frattempo però in Europa un caso
Caso
Cina
Si sta affacciando per la Germania
La sorprendere ieri l'apertura del Financial Times
La gara avverte Berlino non sono sicura che il modello tedesco sia sostenibile per l'intera zona euro abbiamo bisogno di una migliore convergenza detto Christine Lagarde ministro delle finanze
Francese in un avvertimento inusualmente duro la Germania
Secondo la Francia i surplus commerciali tedeschi ottenuti tenendo basso il costo del lavoro sono insostenibili per gli altri Paesi
Della zona euro la carta detto che Berlino dovrebbe aumentare la sua domanda interna per aiutare i Paesi in deficit a riconquistare competitività risollevare le loro finanze pubblico pubbliche questo
è un sintomo che non tutto va bene tra
Tra Parigi e Berlino lo se sopraggiunta Insiel pubblicava un intervento un commento di Wolfang buon Chau columnist del quotidiano della City
Originale ridurre la zona euro o creare un'unione fiscale spiegammo un ciao che sarebbe stato nell'interesse della Germania in particolare per le sue esportazioni non far saltare la zona euro non mandarle in crisi
Correndo il soccorso della Grecia che sta vivendo una crisi del debito pesante ma la classe dirigente in Germania così come l'opinione pubblica non ne vuole sentir parlare due le conclusioni la prima
è che un'Unione monetaria sedici o più membri alla fine richiede una vera Unione fiscale oppure destinata a fallire
Ma nella pratica questa unione fiscale con un'autorità indipendente che costringa Germania Spagna cambiare loro politiche economiche non è possibile perché si va contro la volontà dei governi nazionali
Sarebbe naïf pensare che i leader europei riescano ad affrontare la questione degli squilibri interni all'Unione europea come quelli evidenziati dalla Garda e allora la seconda conclusione che un'Unione monetaria è sì possibile ma solo tra un gruppo di Paesi economicamente
Simili ma non solo in termini economici ma anche di attitudini politiche di fondo
Solo un numero di Paesi relativamente piccolo e capaci di sostenere un'unione monetaria con la Germania dal punto di vista politico ed economico queste le conclusioni di Wolfang
Molti Ciao puntuale è arrivata come dire
La posizione tedesca un'intervista al Ministro delle Finanze Wolfang Schäuble della Bild quotidiano molto popolare
Cosa dice c'ha un bel espellere chi non rispetta le regole della zona euro abbiamo bisogno di regole più severe che vuol dire in ultima istanza avere la possibilità di ritirare dall'euro zona un Paese che non riesce a rimettere
In ogni in ordine le sue finanze basta questa prospettiva garantire tutto un altro rispetto della disciplina di Bilancio così
Sulla Bild Wolfang scialba il Ministro delle Finanze tedesco per chiudere non abbiamo molto tempo accendiamo la Francia
Disastro per il partito di Sarkozy e adesso è l'interrogativo dell'editoriale di oggi di le monde c'erano tutte le condizioni per una sconfitta del Presidente La Repubblica dalla sua
Maggioranza alle elezioni di metà mandato sono quasi sempre sfavorevoli a chi al potere la crisi economica cento atto
La disillusione se non la collera dei francesi poi da mesi sarà così appare indebolito impotente
Il suo credito nell'opinione pubblica a livello più basso ma quella dell'UE in per una disfatta gli astensionisti sono diventati il primo partito la destra parlamentare registra suo peggior risultato dall'inizio della
Quinta Repubblica insieme della sinistra parlamentare supera la barra simbolica del cinquanta per cento dei voti
Il faut nazionale cioè l'estrema destra rialza la testa quello indirizzato al Presidente della Repubblica è come minimo un avvertimento al peggio una sanzione
La questione quali insegnamenti trarrà Sarkozy due le ipotesi
Riaffermare il suo attivismo politico con il rischio di esasperare in colpi francesi oppure calmare il ritmo l'ampiezza
Le riforme annunciate al rischio di apparire rinunciatario così le montano ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale