Intervista ad Enrico Morando sulla Decisione di Finanza Pubblica (DFP) del Governo Berlusconi

Mario radicale abbiamo ora qui cono Enrico Morando del PD che si appresta a tenere la relazione di minoranza ovviamente sulla decisione di finanza pubblica e nuovo atto di politica di bilancio
Secondo le nuove procedure per la sessione di bilancio allora senatore Morando decisione di finanza pubblica va bene o non va bene è adeguato non è adeguata rispetto anche gli ultimi dati
Sul livello del debito pubblico che mi pare di capire se non sempre più preoccupanti
Ma guardi priva ridotto l'ha fatta questa osservazione nella stessa premessa di questo documento che si chiama appunto decisione di finanza pubblica è il nuovo nome del vecchio documento di programmazione economica e finanziaria
Il Governo scrive che si tratta di un documento superato
Ma per chi perde tempo ecco sarebbe superato secondo il Governo perché le grandi novità che effettivamente sono grandi
Conte intervenute con l'introduzione della sessione di bilancio europea privano secondo il Governo questo documento di alcun rilievo politico si tratta di una decisione a mio giudizio di una scelta
Questa di svalutare il ruolo di questo documento assai grave
Perché è vero e esattamente per la ragione opposta a quella che a campo al Governo cioè nessuno vuole sminuire il rilievo e norme che ha l'introduzione
Nella governance economica europea della sessione di Bilancio europea sono quindici anni che ci battiamo per questo risultato
Grazie alla crisi diciamo le cose come stanno e noi siamo sul punto sia pure con metodo ancora fortemente intergovernativo di raggiungere un risultato di coordinamento delle politiche economiche di Bilancio
Alla dimensione europea un grande passo in avanti che però
Implica la partecipazione attiva del Governo italiano come di tutti gli altri Governi in particolare dei grandi Paesi dell'area dell'euro alla elaborazione di queste scelte
Il dodici di novembre prossimo cioè esattamente tra un mese il Governo italiano dovrà presentare il piano nazionale di riforma in sede europea la prima bozza
Che sarà la base per una discussione che poi si concluderà in sede europea del prossimo nel prossimo aprile
Ora la la laddove la questione è semplicissima ma perché non approfittare della discussione parlamentare della deciso sulla decisione di finanza pubblica per fornire al Governo di indirizzi necessari per l'elaborazione
Di questo piano delle riforme strutturali da presentare in Europa e ricchi la verità è che il Governo non ha la forza politica al suo interno la crisi politica che Travaglio il centrodestra è veramente molto grave
E non ha la forza politica per scegliere le sue priorità il risultato
Lo si valuta la decisione di finanza pubblica prende un altro mese di tempo immagino che si presenterà in Europa con un piano una bozza di piano di riforme
Non discussa in Parlamento il che diciamo rischia di fare in modo che il Paese si presenti a questi appuntamenti europei
Non come un soggetto della decisione ma comunque oggetto della decisione altrui non servirebbe anche a chi governa il Paese in qualche modo avere un'altra ma una forte consapevolezza nella società italiana e della delle riforme da fare
Assolutamente sì in particolare se si guarda sostanzialmente ai due grandi problemi del Paese
Uno è un problema di competitività da troppi anni cresciamo troppo poco perché la produttività del lavoro in Italia negli ultimi dieci anni
è cresciuta mediamente ogni anno rispetto all'anno precedente dello zero cinque per cento e non parlare la produttività tra le righe
Esatto mentre la produttività del lavoro negli altri nella media dell'area dell'Euro è cresciuto di un punto ora sono due numeri tutto due piccoli ma uno è il doppio di zero cinque
Questo significa perdita di capacità competitiva significa squilibrio della bilancia dei pagamenti cioè introduzione di un nuovo grande squilibrio che riguarda l'andamento macro dell'economia
Italiana difficoltà di tenera e cioè il suo ruolo nell'economia globale in secondo luogo abbiamo un problema del debito pubblico
La decisione di finanza pubblica dovrebbe contenere le linee essenziali di indirizzo di riforma di riforme strutturali volti ad affrontare il primo problema cioè troppo bassa crescita
Nel contesto del quale consolidiamo la nostra capacità di fare fronte ad un volume globale del debito che è troppo alto da questo punto di vista la tesi la lettura della decisione di finanza pubblica è molto deludente
Ed è retto si capisce perché perché il Governo è troppo debole politicamente per assumere quelle decisioni impegnative che sono necessarie per cambiare profondamente un assetto produttivo
E un nel sistema economico sociale una spesa pubblica che presentano limiti serissimi che sono alla base della
Scarsa capacità competitiva del Paese e che naturalmente solo un Governo
Nel pieno della sua capacità politica del suo della sua forza potrebbe essere in grado di affrontare mi scusi ma il Partito Democratico sarebbe in grado di proporre su Malpensa che una un progetto un'alternativa credibile insomma proprio in questi termini
Che abbia la forza per cambiare
Alcune cose per introdurre alcune riforme o no
Beh Radio Radicale sta palpa un grande servizio fa ascoltare agli ascoltatori italiani il dibattito parlamentare tra qualche minuto io faccio una relazione nella quale tenterò di dire oltre alle critiche che ho già fatto
Alla posizione del Governo tenterò di dire secondo noi quali siano le scelte fondamentale di cui il Paese ha bisogno diciamo che il rinvio a quella sede
Sono pronto a tornare ai nostri microfoni per rispondere se in quella sede non apro avanzato proposte sufficientemente chiare sì però è un po'sfuggita la domanda allora ieri ha
Furono gliela riformulo e in termini politici qui il Partito Democratico col sistema di alleanze che il segretario Bersani vuol costruire è in grado di rispondere modo
Con un progetto adeguato proprio per le riforme di quelle dato
Guardi il problema sono le riforme
E il progetto di riforme
Che noi dobbiamo saper presentare credibilmente al Paese
Continuo a ritenere
Anche se ho preso atto naturalmente dell'andamento delle conclusioni del congresso che abbiamo tenuto qualche mese fa
Ma continuo a ritenere che lanci diciamo per affrontare i problemi del Paese e per
Costruire una credibile alternativa al Governo Berlusconi di centrodestra
Il Partito Democratico a bisognosi di alleanze politiche
Ma prima di tutto deve guardare alla sua capacità di convincere
Quella parte dell'elettorato di centrodestra che ha votato Berlusconi in nome di una idea di modernizzazione del Paese di cui Berlusconi sembrava farsi interprete che oggi guarda l'esperienza del Governo Berlusconi delusa
Si allontana dal voto al PdL si allontana dal riconoscere credito alla leadership di Berlusconi
Poi guarda dalla nostra parte e non trova un progetto sufficientemente credibile insomma per fare la politica di riforme di cui sopra le non vede bene un un rapporto scritto per esempio tra Bersani e Vendola
Io vedo l'esigenza di lavorare a questa capacità di conquista da parte del Partito Democratico le alleanze vengono dopo per riassumere il Partito Democratico che sia capace di svolgerà la funzione che oggi dia richiesta
è un partito che si fa inseguire dai potenziali alleati non che li insegue
Per esempio stamattina io ho partecipato al dibattito che abbiamo tenuto cui in Senato sull'Afghanistan
E ascoltando la posizione non non di di Vendola e Di Serio
Ma di Italia dei Valori mi sono convinto che se continuiamo ad affermare la centralità della politica delle alleanze per esempio abbiamo un problema grande come una casa
E cioè la posizione del Partito Democratico sull'Afghanistan è incompatibile con quella di Italia dei Valori
Cosa vuol dire questo vuol dire che noi dobbiamo accreditarci nel rapporto con l'opinione pubblica italiana e con i cittadini italiani come partito asse del centrosinistra
Gli alleati verranno se saremo capaci di svolgere questa funzione se saremo capaci di andare nel campo avversario
Prendere un milione di voti di delusi da Berlusconi e portarli nel nostro campo
A quel punto gli alleati verranno su di una se costituito dalla nostra politica e anche sulla base della nostra leadership se non saremo capaci di svolgere questa funzione continueremo ad agitarsi confusamente
Dentro una politica delle alleanze che tattiche non strategia ringraziava ricorrano del PD buona scorta come sempre andare alle radicale