Intervista a Roberto Pizzuti sul Rapporto sullo stato sociale per il 2011 dedicato alla "Questione giovanile, crisi e welfare state"

Radio radicale ci occupiamo adesso di lavoro che il Welfare e lo facciamo con il professor Roberto Pizzuti che Professore ordinario di politica economica presso la Facoltà di Economia della Sapienza di Roma benvenuto professore voi allora lei recentemente presentato un
Un rapporto insomma sullo stato sociale insomma ce l'ho illustrata
Beh allora il rapporto sullo stato sociale è un rapporto annuale che ha
Ogni anno un focus
Quest'anno argomento specifico e delegato al
Questione giovanile
Così dobbiamo definire perché dalla nostra analisi in realtà
Emerge una condizione molto specifiche preoccupante
L'abbiamo analizzata attraverso anche un confronto con una generazione potenti abbiamo definito dei padri considerando loro i figli
E cercando di capire pure nel confronto cosa espressero sia successo e che cosa succederà
Per quanto riguarda la formazione i giovani di venticinque trent'anni questi sono
Che chiamiamo genericamente i figli
Naturalmente hanno potuto usufruire di migliori e maggiori risorse d'altra parte la condizione demografica
Che rivede numericamente relativamente pochi
Significa che dal punto di vista della formazione c'erano più risorse da utilizzare per un minor numero di persone viene da questo punto di vista bollinatura redistribuzione
E quindi una maggiore disponibilità di istruzione entro ecco detto questo intendeva forti vantaggi sono finiti i vantaggi perché quando coi questi giorni dopo che sono stati formale
Devono entrare nel mondo del lavoro e poi lavoreranno e poi andranno in pensione ecco considerando queste altre fasi i confronti insomma appaiono che si prospettano
Negativamente rispetto ma la situazione dei dei loro padri Sting questo confronto con spesso nel dibattito emerge una valutazione che cosicché la negativa situazione Regione possa in qualche modo dipenderà anche
Da un accentuato conflitto intergenerazionale o da veri e propri comportamenti turistici dei padri rispetto ai figli
Diciamo che nel rapporto questa posizione non non ci sembra ci sembra fuorviante penso che se i giovani di oggi stanno e
Presumibilmente se non la si fa
Saranno peggio dei loro padri
Questo dipende molto da come negli ultimi tre decenni
Si è evoluta la situazione economica sociale e politica che ha condotto
Ad un situazione con nuovi equilibri che in primo luogo definiscono una
Situazione maggiormente instabile e precaria nel mondo del lavoro
Nel frattempo accertata un deresponsabilizzazione
Delle strutture del welfare che ha prodotto così uno spostamento della responsabilità dalla collettività e quindi chiedo all'impresa e lavoratori e quindi tenermi il familiare
Ecco una delle
Caratteristiche specialmente dei Paesi mediterranei in particolare l'Italia che questa deresponsabilizzazione andata a carico delle famiglie perché da un lato
Per fortuna che ci stanno resilienza ed è che qualcosa fanno però di fatto si chiede alle famiglie dei svolge le funzioni che molto più efficientemente ed equamente dovrebbero essere svolte da istituzioni istituzioni
Più efficientemente perché naturalmente questo facevano svolgere le famiglie c'è un razionamento così
Nell'affrontare i problemi che rende tutto più costoso da meno efficace iniquo perché poi di fatto significa scaricare sulle donne per lo più
E dal trovato anche le famiglie ovviamente non sono tutte uguali con gli stessi mezzi è infatti quello che poi si è aperto e particolarmente in Italia è una trasmissione familiare
Quinti intergenerazionale delle iniquità
Nostro Paese scarsa mobilità sociale la mobilità sociale cioè per dirla con una battuta
Nelle famiglie ricche sicuramente grave dei credenti e poi se volevo famiglie poco istruite se rimane poco istruite i lavoratori i lavori meno
Interessanti anche qui si vendono e si rimane non c'è un quello scambio diciamo di esperienze tra vari stati strati sociali che permetta anche la società diesel più viva
E questo è risolte esatto è un risultato non solo iniquo
Perché appunto non non c'è non viene data la possibilità di partenza uguale per tutti ma dipende da dove si nasce ma è pure efficiente perché non è detto che le persone come dire più mentalità over riverserà un talento inespresso esattamente
Quindi questo è iniquo inefficiente come come risultato quindi questo diciamo in questo modo di bypassare il ruolo dell'istituzione scaricando le sue famiglie da una delle famiglie meglio di niente però insomma
Il risultato credo che
Center proposti dal punto di scaricare sulle famiglie insomma voi avete contato sulla lavoro precario insomma avete
Mi pare insomma visto fatto i paragoni con gli altri Paesi europei insomma tanto pare che l'Italia sarà crescendo Ungheria sia l'unico Paese che non garantisce sussidiati rimane
Senza lavoro esattamente nell'Europa a ventisette insieme a Grecia Ungheria e siamo l'unico Paese dove per esempio non c'è un minimo di garanzia per le biomasse sono anche altrove veri anomalia del nostro sistema di welfare che pesano particolarmente sugli occhiali elencati ieri nella sua
Sì alla intanto il problema grosso che si è sviluppato negli ultimi decenni è un mercato del lavoro frazionato esse commentato per cui mentre per sì ma era facile trovare un posto di lavoro lavorare tranquillamente per quarant'anni andare in pensione anche prima dei sessanta anni
E avere una pensione pari all'ottanta per cento dell'ultima retribuzione oggi un giovane con molta difficoltà acquisita trentacinque anni di contributi quando arriverà a sessantacinque non soltanto danni di età
E a quel punto avrà una pensione pari alla metà di quella che prendeva personaggi in cinque anni continuativi non frazionato come accade oggi
Se riesce a prendere trentacinque anni di contributi fino ai sessantacinque anni che non non è semplice avrà un quaranta per cento di tasso di sostituzione cioè la metà
E quindi e come vede la situazione è preoccupante della causa di questa situazione poiché sistema pensionistico non fa che come dire replicare ciò che avviene nel mondo del lavoro
Ma in primo luogo in un appunto un mercato del lavoro molto instabile con contratti diceva con internata ANPO determinato con vuoti di lavoro e di di contribuzione
Poi molti di questi lavoratori hanno aliquote contributive più basso sì diciamo che in Italia il lavoro precario più conveniente l'impresa è più conveniente rispetto
Lavora a tempo indeterminato contro i logica economica verso insomma un lavoro più incerto dovrebbe essere pagano vengono invece qui sì sì è più incerti che paga di peggio
E non solo paga di peggio nell'immediato cioè la busta paga la paga rileggere anche in termini di pensione vero nel futuro quindi questa è più il problema di fondo che riguarda
Il al mondo del lavoro il quale mondo del lavoro peraltro riflette una caratteristica purtroppo che alla base di quello che è il declino del nostro sistema economico cioè noi abbiamo un sistema economico produttivo
Poi un sistema produttivo che è fondato molto su attività di tipo maturo che ha bisogno non di lavoro qualificato istruito
Per dirlo in una battuta questo è un Paese che da almeno un paio di decenni non è più un Paese per persone istruite non c'è bisogno di persone stupide questo emerge per esempio
Dai dati dell'istruzione non apriamo il numero di laureati ancora una volta siamo al penultimo posto superiamo sulla Romania in termini di laureati
E tuttavia
I nostri pochi laureati sono quelli meno occupati o tutti soccu padri di qualsiasi altro Paese è unanime la laurea come ostacolo al posto di lavoro
è una riprova di questo sta nel fatto che anche i laureati che sono occupati c'è il fenomeno della cosiddetta over education non vale a dire
Più nota edificati per i lavori di vengono festivi pertanto non c'è proprio bisogno della laurea delle dell'istruzione che hanno per fare quello che fanno e questo è un numero maggiore di quanto avviene negli altri Paesi
In più sempre nel nostro Paese abbiamo un fenomeno più sviluppato che negli altri che è quello dei cosiddetti Tenet cioè di giovani
Che non sono noti occupati nei a un qualche livello di formazione dello distruzione
E non solo sono di più che nel resto d'Europa noi stiamo sopra il venti per cento ma se andiamo dal sud d'Italia superiamo il trenta per cento
Quindi complessivamente più di due milioni di giovani in questa condizione ma quello che emerge e che se andiamo a vedere chi sono questi due milioni ben
In Italia
Rispetto a quanto avviene negli altri paesi ci sono più giovani laureati di quanti non ce ne siano adesso quindi io laureato in questo Paese sono pochi
Tra l'altro pagati meno nel senso che se facciamo il confronto tra la remunerazione di un laureato rispetto ad un diplomato la differenza in Italia è inferiore di quanto avviene negli altri Paesi quindi io dicevo restare ce ne sono pochi
Sono più disoccupati quelli che lavorano vengono pagati meno e quando lavorano valore oracolo istruzione più che negli altri Paesi non serve
Tutto questo riflette appunto un sistema produttivo maturo che non è rivolto verso la competitività di qualità
Che non punta sull'innovazione è questo un prese dove non a caso difendiamo i giovani italiani dei giovani immigrati
Vediamo che i giovani immigrati non hanno problemi di occupazione in questo Paese perché perché mentre i giovani italiani comprensibilmente potrebbero trovare nell'
Lavoro una qualche corrispondenza con quello che hanno fatto altri
Magari loro stessi hanno scelto per la salute poco economico ma anche sbagliato perché c'è anche questo naturalmente
E c'è un eccesso di produrre di laureare in uso in comunicazione stavo in macchina
In legge beh allora education di come dicevo prima è particolarmente sviluppato e Laurora ed altri poli in due ricomprende gli occupati un'altra lingua sessanta per cento che peraltro non serviva
Allora però ecco
I giovani italiani hanno questo problema i giovani stranieri immigrati uno perché sono meno formale di e quindi hanno obiettivamente meno aspirazioni due hanno più bisogno naturalmente
Devi lavorare treni sono addirittura più disponibili ad accettare
Come dire rapporti di lavoro a volte anche indietro non sono qualificati ma a volte anche in nero e regolamentato
Che il nostro sistema produttivo offre quindi loro al momento diciamo trovano posti meno qualificati e meno appetibili e al momento non c'è una grande concorrenza
Regioni italiane giovani stranieri ma se la storia avanti in questa direzione
I giovani italiani prima o poi dovranno come dire adattarsi card abbassare le loro aspirazioni
E questo sarà un ulteriore peggioramento perché del tenore di vita ma credo anche delle relazioni delle possibilità
Ieri e di sviluppo di questo Paese in qualche modo ci si abituerà
No alla un equilibrio al basso e non un equilibro verso l'alto
Senta faccio un'ultima domanda ritorniamo un po'indietro e ho visto che voi avete fatto anche uno studio su
La disoccupazione lavoratori precari non li abbiamo sentito esponenti del Governo in questi anni che sostengono di aver
Garantito la pace sociale perché hanno garantito un reddito anche lavoratori precari che hanno perso il posto del lavoro posto di lavoro voi avete studiato mi pare anche questo effetto sbaglio barra c da qualche dato magari lei perché farebbe il dato più eclatante che diciamo Real con le difficoltà presenta la domanda perché bisognava occorreva tutta una serie di quindi ci sarà stato un numero consistente di persone che non ha presentato la domanda che sapeva rimarrebbe
Cubature
Tutti i pulmini di posti di lavoro per tutti con la crisi sono andati persi essenzialmente in primo luogo quello dei giovani
E quelli dei parasubordinati e si parla di siamo passati dalla sei per cento all'otto per cento di disoccupazione ed è tutto lui il noi i nuovi disoccupati
Se poi ci rimettono i cassintegrati arriviamo all'undici per cento ma comunque ciò che conta sono state fatte delle
Detti interventi di estensione di Segni
Motore previo degli occupati
Scusi faccia può dare anche quantificare che passa dal sei l'otto per cento numericamente in quanto va a quanto corrisponde
Voi intervenite seicento di trecento mila quattrocento mila tutti gli occupanti tedeschi sono intorno ai ventidue ventitré milioni dieci per cento sono due milioni e tre un per cento sono duecento mila qui
Due per cento quattro cinquecento mila persone e quindi quattrocento quindi quattro cinquecento mila persone e hanno perso il posto di lavoro un po'mi scusi più i cassintegrati
Sono e comunque garantiranno un reddito minimo garantito a nulla
Insomma
Un sistema discutibili con cui gli viene garantito tredici ecco allora pr sono state previste per la prima volta misure di sostegno alla disoccupazione anche per i parasubordinati
Una cosa incredibile e che sono state presentate dieci mila domande su quindi una centralina globalmente trecentomila erano di sono
Parasubordinati l'hanno presentata sono dieci mila ma di quei dieci mila otto prima alle domande sono state considerate non idonee
Quindi non non solo due mila hanno usufruito della disoccupazione tecnico capire venuta come anche come cifra
Quindi quello che mi confermasse perché la vera grande anomalia del nostro sistema di welfare la carenza del nostro sistema di ammortizzatori sociali che già c'era e che anche in questa fase critica della crisi e ovviamente ha manifestato tutte le sue carenze
Sono questi i veri problemi del nostro sistema di welfare e non come
Spesso
Si sostiene una eccessiva presenza di spesa pensionistica eppure abbiamo fatto diciamo dei conti per mostrare che in realtà su quel fronte l'anomalia non non c'è
Perché solo una questione di disomogeneità statistica su come vengono conteggiate più spese pensionistica italiana è quello del degli altri Paesi europei
Va bene grazie
Grazie a voi