Speciale Commissioni

Speciale commissione ogni settimana
Il punto sui lavori delle Commissioni parlamentari
Salute che ho ascoltato bentornati hanno speciali commissioni in studio Roberta Iannuzzi e Federico pur siberiani settimane approfondimento sui lavori delle Commissioni parlamentari
Oggi cominciamo con all'audizione nell'uomo ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione
Andrea Riccardi naturalmente sulle linee programmatiche del suo dicastero si è svolta dinanzi alla Commissione affari costituzionali della Camera a Montecitorio lo scorso undici gennaio
Le Commissioni come sapete
Presieduta dal Presidente
Nato Bruno alla seduta durata circa due ore negli scontri e non soltanto la relazione alunna relazioni iniziale del ministro Riccardi Berio senso trovati tutto suo
Radio Radicale punto it dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla cittadinanza ai minori figli di stranieri che risiedono in Italia
E il ministro affronta la questione dei permessi di lavoro
Dice che ci sta lavorando con il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri mentre sulla cittadinanza fideistica Nieri ribadisce che il Governo non pochi sostenere e appoggiare quello che maturerà all'interno del Parlamento e comunque spiega deputati di non essere un patito
Che brucia incenso alla multiculturalismo
E chi non punta minima ius soli mi hanno ius sanguinis
Ma lo io sculture più adatto alla cultura italiana sentiamo
Grazie signor Presidente signor presidente onorevoli deputati io vi ringrazio per il vostro invito per me è un'occasione importante
Per avviare nel confronto la mia esperienza ministeriale ministeriale che definirei acerba
La domanda che mi vorrei porre eh
Come la cooperazione e l'integrazione possano divenire aspetti essenziali del nostro sistema da meritare in un momento di crisi una specifica responsabilità politica
Me lo sto chiedendo mentre sto costruendo confesso non senza fatica
Una realtà che tiene insieme questi due aspetti e lo stock e lo stiamo facendo in un tempo di crisi
Ma questo tempo di crisi può essere un tempo di integrazione o se mi permettete il termine è un tempo di ulteriore o un tempo di pronunciata disintegrazione
Io credo che storicamente e lasciatemi dire qualcosa che è consono diciamo alla mia professione di storico io credo che storicamente
In momenti di crisi hanno sempre coinciso con grandi intuizioni
Basta basta pensare a Seconda guerra mondiale e alla nascita dell'idea di Europa
Io credo che non ci troviamo davanti una stagione molto importante in cui dobbiamo passare da una considerazione emergenziale
Della immigrazione
Alla maturazione dell'idea di integrazione tra l'altro mi ricordo che l'idea di integrazione nasce proprio dai temi della disabilità e non dai temi della immigrazione
I dati Eurostat degli ultimi due anni collocano il nostro Paese tra le quattro nazioni europee che hanno il più elevato flusso migratorio ma è un'immigrazione che proviene da centonovantadue
Paesi e questo fa la grande differenza con altri Paesi che hanno l'immigrazione non diversificata pensate alla Germania con i turchi anche se l'intermediazione turca c'è poi la differenziazione con i curdi come parlare degli emigrati
Io capisco che c'è
Un linguaggio che è stato legato all'emergenza immigrazione nel nostro Paese c'è stato un linguaggio emergenziale
Un linguaggio tempo divenire talvolta preoccupato e talvolta aggressivo ma io credo che
La questione dell'immigrazione della presenza di gente di altra storia rispetto agli italiani ormai è un fatto consolidato dura da quarant'anni
Personalmente sono convinto ed è una convinzione maturata in vari decenni che nel
Il nostro tempo la questione migratoria o la questione della presenza di immigrati in Italia sia una questione capitale come era nello Stato otto novecentesco la questione dei confini
E ho quindi che richiederebbe
Una riflessione attenta
Cauta rispetto a quello che l'interesse nazionale
Il tema
Che voglio affrontare eh
Sostanzialmente la presenza dei cittadini stranieri nel nostro Paese
Quello dei flussi è solo uno degli aspetti dell'immigrazione e forse non più importante non il più importante se voi vedete il rapporto ISMU di Milano
Informa che negli ultimi anni c'è una diminuzione tendenziale dei flussi di ingresso guardiamo in particolare a quelli che sono gli stranieri
Residente nel nostro Paese
Le attività del mio ministero dovranno dare impulso all'applicazione del capo quarto e quinto della legge cosiddetta Turco-Napolitano e poi Bossi Fini
Che ha lasciato sostanzialmente invariata la sezione quarta e quinta del testo unico
Nonché dovranno raccogliere le varie disposizioni sparse nella decretazione d'urgenza
Finora le competenze sono state estremamente suddivise
Si tratta di ripensare una politica unitaria lasciatemi chiedere qual è la condizione lo stato dell'arte in materia di integrazione
Non possiamo essere pessimisti
I cittadini stranieri sono inseriti nel tessuto sociale e il merito di questo risultato va alle iniziative e alla buona volontà di tanti italiani
Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i vari studi che evidenziano
La permanenza e la stabilità
Della metà degli stranieri in Italia da più di cinque anni l'aumento di ditte gestite dagli stranieri e la loro propensioni assumere italiani l'aumento delle rimesse
Nei Paesi d'origine due milioni di famiglie in Italia che hanno almeno un componente straniero un milione di bambini stranieri di cui sessantacinque per cento nato nel nostro Paese
Di fronte a questo panorama
Compresso
Positivo ma con alcune criticità ci sono alcuni obiettivi a breve e medio termine
Innanzitutto il rischio
Che i cittadini stranieri diventino irregolari
E qui il rischio è forte la carica scontate in circa seicento mila i permessi di soggiorno rilasciati per motivo di lavoro subordinato lavoro autonomo famiglia
E attesa di occupazione che in un anno tra il due mila nove il due mila e dieci sono scaduti che non sono rinnovati sì
Mettiamo su una parte di queste persone siano ritornate me lo auguro nel loro Paese ma c'è una percentuale non trascurabile che si può stimare intorno a trecentocinquanta mila
Persone che rischia di finire nel circuito della irregolarità
E allora lavoratori stranieri
Possono perdere il posto di lavoro
Ma
Come possono permanere sul territorio nazionale per trovare una nuova occupazione se il loro periodo e limitato a sei mesi Tosato in provincia di Caserta
E ho notato una situazione sì estremamente preoccupante rispetto agli immigrati c'è una densa arsi in quella zona
Dove ci sono lavori stagionali ma voi sapete bene non solo lavori stagionali ma anche occupazioni
Che possono occupazioni irregolari di una serie di
Immigrati a cui scaduto il permesso di soggiorno
Io valuterò di proporre opportune iniziative di concerto col Ministro dell'interno come col Ministro dell'Interno stiamo operando
D'accordo sulla questione della graduazione dei costi di permesso sul di soggiorno per trovare un'equilibrata soluzione un altro problema
L'integrazione riguarda i cittadini extracomunitari giunti nel nostro Paese a seguito della crisi
In Libia
è necessario predisporre le opportune procedure ove persistano le esigenze umanitarie per un rinnovo dei titoli di soggiorno ma
Ho motivo per credere che una parte di essi possa
Essere se lo vuole ma credo lo voglia possa ritornare in Libia quando la situazione si calma e trovare possibilità di reimpiego
Altro problema è la questione dei minori ricongiunti o non accompagnati
Ho preso contatto sulla questione perché il problema dei minori soprattutto non accompagnati estremamente grave
E si constata un tasso piuttosto preoccupante
Diciamo di chiusura nei gruppi etnici o anche di scivolare nell'ambiente e della delinquenza minorile eh necessario attuare in proposito strumenti che scongiuri no questi registi
Ma
Di medio termine il grande rischio che poi il rischio
I conflitti e la separazione tra cittadini italiani e cittadini stranieri che non riguarda nella vita quotidiana solo le giovani generazioni ma riguarda alcune are urbane un fenomeno intergenerazionale quello di nuovi ghetti poi mi sembra che il punto focale
E partire dalla scuola per arrivare agli anziani
Attraverso iniziative in congiunzione con gli enti locali che facciano maturare contatto che conoscenza sarà questo come preciserò poi più avanti una delle linee di intervento che intendo curare
Altra questione stiamo parlando di questioni a breve a medio termine nel marzo due mila dodici
Entrerà in vigore l'accordo di integrazione nell'ambito del piano per l'integrazione della sicurezza il piano rappresenta lo strumento di pianificazione per le politiche dell'integrazione
E parte dal presupposto della complessità del fenomeno migratorio che richiede una definizione urgente in una cornice culturale è un testo
Importante importante davanti un'esigenza che noi dobbiamo ribadire che io ho ribadito anche davanti ai gruppi di stranieri che ho visitato per esempio a Firenze dopo l'uccisione di senegalesi
C'è bisogno di sicurezza per tutti
Sicurezza per gli italiani e sicurezza per tutti quelli che operano e risiedono a qualunque titolo nel nostro territorio nazionale questo mi sembra sia un fatto fondamentale
Integrazione sicurezza accoglienza e legalità sono tutte facce dello stesso problema per creare una convivenza positiva una convivenza civile
Ma questa convivenza civile ha bisogno di regole ma ha bisogno di et osso
E di ethos condiviso e io credo che l'ultimo anno è stato un anno particolarmente importante quello delle celebrazioni dei centocinquanta anni dell'Unità nazionale
Per rifondare o per ridare fiato a questo è tosta nazionale condiviso
Del resto il nostro non è un problema che affrontiamo in solitudine lo affrontiamo con tutti i grandi Paesi europei e occidentali
Il problema del nostro tempo eh come vivere insieme tra diverso
Io credo ci troviamo dinanzi a un processo che deve coinvolgere tutte le parti della società istituzioni certo
Istituzioni devono fare la loro parte ma
C'è la necessità di una cultura che si sviluppi permettetemi di dire alla base o né alla radice del nostro tessuto nazionale
Ma
Non posso parlare di ethos condiviso se non parlo di lingua e di lingua italiana
Il Ministero dell'interno ha lavorato molto bene impegnando somme crescenti del fondo di integrazione per la formazione linguistica e per percorsi di
Educazione
Alla cittadinanza
è stato molto importante la collaborazione della RAI
E sto studiando con la RAI e ho parlato con la dottoressa lei in proposito
La possibilità di creare una sinergia sui temi dell'integrazione sono abbastanza vecchio per ricordarmi quello che lente tre la RAI affatto per far crescere la coscienza diffusa dell'identità italiana a conoscenza della lingua forse oggi
Non sarà un solo maestro Manzi ma io credo che nella missione della RAI sia un fatto
Di una certa importanza
Io penso
C'è un altro aspetto di grande importanza e l'ho già accennato prevenire i conflitti sociali nei territori ad alta concentrazione di stranieri
Fatti di cronaca Torino Firenze Roma gli hanno fatto ancora una volta riflettere sulla sfida per le nostre città
Siamo in un momento di crisi
In un momento particolare e concentrazioni di immigrati possono essere un fatto estremamente negativo per loro stessi e per gli altri cittadini facile detonatore per problemi sociali
Sono in aumento gli episodi di intolleranza in alcuni quartieri periferici
I dati dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali che dipende
Dal ministro della cooperazione dell'integrazione e dicono che dal due mila e nove del due mila e undici si è passati da trecentosettantatré segnalazioni a settecento sessantasette e a mille cinquanta
Fino al trentuno dicembre
Mille casi segnalati
Non sono poi tanti ma è interessante la crescita
è interessante la crescita sono in contatto con il Ministro Profumo proprio perché considero la scuola
E la necessità di evitare scuole per bambini stranieri scuole per bambini italiani la scuola come un luogo decisivo di integrazione per i bambini e per i genitori
Del resto ci sono segnali altamente positivi sono stato a Torino e ho visitato il quartiere di San Salvario
Che era il quartiere terribile dei conflitti e ho notato come una collaborazione tra politiche di riqualificazione e
Promosse dalle istituzioni e la capacità diciamo dei cittadini di farsi parte attiva abbia cambiato il volto del quartiere qualcosa sta cambiando anche nell'Esquilino a Roma
E ci sono piccoli Comuni che ritrovano la loro vitalità il regista
Wendel sa documentato il fatto a Riace Caulonia Calabria
Che ritrovano vitalità di un incontro tra coppie straniere e anziani i programmi sono tanti
Ma questi programmi a questi processi di integrazione vanno accompagnati ma io mi muoverò in questa consapevolezza come ho detto anche le organizzazioni diciamo di gente non di origine italiana che mi hanno visitato il ministro integrazione non supera solo degli immigrati perché gli italiani sono tra gli attori preminenti del integrazione
Del resto il due mila e dodici e l'anno dell'invecchiamento attivo e c'è la necessità di coinvolgere tutte le fasce della popolazione in questo processo
In questo quadro al problema dei giovani immigrati e
Con alcuni fenomeni preoccupanti specie i giovani latinoamericani
La creazione di mafia giovanili ecuadoregni Filippini in varie zone del nostro Paese penso a Genova che sto lavorando con il ministro Profumo a un'iniziativa
Per la formazione al lavoro dei giovani stranieri
Naturalmente ribadendo la centralità della scuola scuola a tutti i livelli anche
Dell'apprendimento dell'italiano eccetera ma
Stiamo accendendo un focus particolare in questo senso
Non voglio tediarvi ma
Vorrei
Tralascio il discorso sull'accesso ai servizi pubblici essenziali
Credo ha facilitato ma vorrei insistere su due aspetti finalmente
Uno come c'entra l'integrazione con la cooperazione
Qualche volta abbiamo tutti pensato e abbiamo tutti detto anche nelle differenti culture e sensibilità che amano che animano nel nostro Paese abbiamo tutti pensato abbiamo tutti detto che
La cooperazione è un modo per fare restare i cittadini stranieri nel loro Paese ma se noi guardiamo ai termini
Della cooperazione
Alla scarsità di risorse disponibili noi ci rendiamo conto che questo discorso che è un discorso possibile pensabile
è in realtà privo di sostanza perché perché la cooperazione italiana si trova nelle condizioni
In cui noi tutti sappiamo
Io mi impegno
E non è questo forse è il luogo dove dirlo ma credo anche dissi a una ripresa la cooperazione italiana perché sono convinto
Che nel nostro Paese ci siano e possano emergere risorse in proposito sono anche convinto da parte mia che
Un Paese come l'Italia per il suo interesse internazionale e per la sua proiezione internazionale deve
Sfidare deve accettare la sfida della cooperazione in determinati Paesi del sud del mondo questo non è solo un compito umanitario
Fatto peraltro decisivo chieda
Senso etica alla nostra politica ma è anche interesse nazionale noi stiamo scomparendo dall'orizzonte che vuol dire anche il mercato distanti Paesi del mondo
Quindi questo è un aspetto su cui parlerò e su cui oggi intenzione di lavorare ma c'è un altro discorso importante perché un interventi concreti di cooperazione allo sviluppo
Possono anche
Diciamo possono anche servire a qualificare i migranti nel nostro Paese poche esperienze sono state fatte a riguardo
Proprio perché
I due temi cooperazione e integrazione sono stati separati ma noi possiamo
Qualificare l'immigrazione nel nostro Paese immigrazione di cui abbiamo bisogno
Che non è solo un problema ma è anche una risorsa
Anche in considerazione della crisi demografica del nostro Paese
E forse è necessario pensare a meccanismi in grado di svincolare i lavoratori adeguatamente formati
Attraverso le iniziative in materia di cooperazione allo sviluppo svincolarmi dal rispetto del sistema delle quote fissate nei decreti purché vi siano richieste del mercato del lavoro
Come si fa con altre categorie professionali
Sono convinto anch'io
E lo sto facendo in questi giorni con l'ambasciatore cinese con cui avrò una riunione di lavoro proprio domani
Che è anche necessario gestire il rapporto
Con le comunità presenti in Italia
Attraverso le istituzioni i rappresentanti dei loro Paesi
La comunità cinese per esempio che è in particolare sofferenza
In questi giorni in Italia e a Roma ha un volto più articolato di quanto si crede e si dica malgrado al suo interno è una comunità i quasi trecento mila persone
Presenti una serie di problemi in questo senso senza forzature o intenzione di procedere
Insieme su binari cooperazione e integrazione
Sono convinto che l'integrazione una grande questione culturale una grande questione sociale è una questione storica ma sono convinto che
La politica internazionale le relazioni internazionali la cooperazione internazionale va connessa al discorso l'integrazione
Non per nulla la missione del mio ministero si colloca io spero si collocherà efficacemente ma si colloca nel contesto culturale e storico della globalizzazione
Vorrei affrontare
Se mi è permesso c'è ancora tempo
Alcune riflessioni più dirette in materia di cittadinanza
I temi sono più che notti ai lavori di questa Commissione
Devo dire però
Che tutti abbiamo presente alcune coordinate
Di carattere generale
Tanti demografico
Da Antonio Golini che è un po'il decano
Ma a scendere penso recentemente
A un libro pubblicato da Laterza sulla demografia
Sono convinti ormai che l'immigrazione è un dato strutturale dell'economia dei Paesi industrializzati e che l'invecchiamento
Delle popolazioni costituisce
Una
Una costante al punto che in Italia nel due mila e trenta uno su tre avrà più di sessant'anni
Qui
Stiamo studiando modo a poco la delega
Alla politica della famiglia stiamo studiando affondo questa tematica e il problema del sostegno
Alle famiglie ma il sostegno I nuovi nati ma è un altro discorso
La situazione italiana
Perché l'età media e di quarantadue anni
Con una tendenza in aumento
E con l'Europa che a trentanove anni virgola tre
E la crescita zero della popolazioni in Italia e nei Paesi industrializzati
Pone
Il problema della presenza e della necessità degli stranieri immigrati nel nostro Paese cioè l'oggettiva necessità di avviare
Con giudizio con lungimiranza e non come unica risposta alla crisi politiche di accoglienza
E qui a questo livello quando parliamo di politiche di accoglienza sarebbe più giusto dire
Politiche di accoglienza in una seconda stagione
Dalla emergenza immigrazione alla stagione della integrazione positiva
E a questo livello in questa struttura si colloca a mio avviso il problema della cittadinanza dei minorenni figli di cittadini stranieri
In base ai dati ma dovranno trovare conferma
Nell'ultimo censimento Istat costituiscono il sette virgola cinque per cento della popolazione scolastica
Che complessivamente oscillano tra il sette e l'otto per cento della popolazione nazionale allora io penso che
A questo livello noi abbiamo
Una storia italiana
Una cultura giuridica e un senso di appartenenza che è molto diverso da quello di altri Paesi del mondo abbiamo una collocazione del cuore del Mediterraneo che fa dell'Italia un Paese
Puro oso il che è una ricchezza ma anche un Paese di
Di passaggio
Io penso
Sì permettete vorrei raccontare un episodio quando sono stato a villa Literno sono entrato in un centro che gestiva l'aiuto agli immigrati
Io sono entrato in una classe di ragazzini tutti biondi mi hanno detto sono ucraini
E io un po'ingenuamente ho detto bene i bambini sono contento di conoscere gli stati qui a imparare
Italiano quei ma hanno guardato e mi hanno detto mini
In un accento napoletano che non riesco a fare il minimo passiamo impara l'ucraino per parla o papà che non sa all'italiano meno annoia
Poi sono passato una prassi magrebini e istruito dell'esperienza ho detto voi imparate arabo qui ma li ho visti svogliati simili mentre un maestro scriveva in arabo non da questa parte a questa non da questa questa
Scrivere in arabo sulla lavagna
Questi bambini
Che parlano
Il dialetto
Meglio di tanti napoletani o campani
Che cosa sono
Io credo che che qui c'è un problema non
Ius sanguinis non ius soli nel senso come l'aveva leggi
Nella legislazione americana
Il che esporre ad un Paese poroso alle presenze straniere paese di passaggio come il nostro
A
Eventi che non sono della nostra cultura giuridica e anche umanistica ma ius cultura
Cioè
Io ritengo
Che si deve cominciare mangia voi l'avete fatto in maniera
In maniera seria
Io ritengo signor presidente onorevoli deputati
Molto opportuna la ripresa dei lavori in materia di cittadinanza almeno per affrontare
Nel modo che si riterrà più opportuno il problema della cittadinanza dei bambini nati in Italia Fini
Di stranieri che sono in Italia da un certo periodo certo noi abbiamo
La possibilità ai diciott'anni Perina che il Paese di
Arrivare alla cittadinanza ma
Mi chiedo mi chiedo che mi chiedo se a diciott'anni la personalità non è già strutturata pensarsi italiani
Essere italiani
Aiuta ad integrarsi e dai sull'identità davanti i loro compagni ma sono consapevole sono consapevole che il Governo non può che sostenere appoggiare
Parlo di governo perché in proposito e con volto anche e primariamente il Ministero dell'interno
Ma anch'io non sono coinvolto quello che maturerà
All'interno del Parlamento ma ho già preso visione è una Commissione presso
Il mio ministero sta studiando la questione
Di numerosi e diversi ma tutti interessanti progetti presentati in proposito
Faccio presente che dall'Unione europea pervengono richieste di implementazioni delle azioni di Governi nazionali sui temi trattati in questa audizione e credo
Che abbiamo qui il documento dottor Portelli no documento preparatorio adottato e che consegneremo
E ricordo che il due mila tredici sarà l'anno europeo della cittadinanza che vuole valorizzare l'appartenenza europea ma anche le differenti identità nazionale concludo
In questi giorni ne è tornato in mente quello che
Il Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt diceva sull'immigrazione sull'immigrazione in quel Paese mi sembra che in quel periodo pensasse piuttosto agli italiani
Che bisognava capire le necessità degli immigrati aiutarli ed a questo scaturì
Non solo una serie di discussioni ma una serie di decisioni che detto il buon i risultati e un aiuto nella ripresa economica successiva al crollo al famoso crollo del ventinove
Signor presidente onorevoli deputati
Io sono convinto che la questione della presenza di popolazioni di origine italiana
è stata affrontata e giustamente per il tempo in cui era stata affrontata in modo emergenziale nel nostro Paese questo è il frutto della nostra storia recente ma forse ora ci aspetta un'altra stagione
La stagione della integrazione
è necessario far tesoro delle potenzialità della nostra storia nel proiettarci in quella che è un'altra pagina di vita italiana
Proseguiamo con uno speciale Commissioni cambiando però argomento in questa seconda parte ci occuperemo della situazione carceraria una delle più interessanti audizioni e della settimana che intendiamo
Quindi di proporvi è quella del capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del dato sentito lo scorso dieci gennaio dalla Commissione Giustizia del Senato in relazione all'esame del disegno di legge numero trenta settantaquattro si tratta
Del disegno di legge per la conversione in legge del decreto del Ministro della Giustizia Paola Severino non
Duecentoundici varato il ventidue dicembre del due mila undici e recante interventi urgenti per il contrasto e l'attenzione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri
E proprio questo ovviamente è stato il tema centrale nell'audizione e il direttore Ionta sostanzialmente promosso le proposte del governo dettate equilibrio e saggezza e volte aggiunto a ripristinare la dignità della detenzione del lavoro della polizia penitenziaria
Si tratta di provvedimenti né estemporanei ministra anni al sistema
Ha comunque riconosciuto anche gli indubbi benefici e così via definiti
Della legge centonovantanove del due mila dieci approvata dal precedente Governo alla cosiddetta svuota carceri che prevedeva per una serie di reati la possibilità di scontare gli ultimi dodici mesi di pena agli arresti domiciliari
Una norma che ha permesso novecentosessantasei persone di non entrare affatto in carcere a quattro mila trecentoquattro di uscirne
Però il saldo complessivo di circa
Cinque mila duecentottanta detenuti in meno nelle strutture carcerarie se si fossero
Numeri che se si fossero giunti a sessantasei mila ottocentonovantasette detenuti presenti al trentuno dicembre nelle carceri si sarebbe superata quota settantadue mila un numero davvero
Esplosivo dato il successo della norma che ha visto l'altra percentuale bassissima di evasioni violazioni circa il due per cento io ANTA suggerisce l'estinzione dai dodici ai diciotto mesi infine
Il responsabile del DAP annunciato che entro il due mila e dodici nelle carceri italiane ci saranno circa quattro mila posti nuovi ma per affrontare l'emergenza del sovraffollamento
Diventata insostenibile ha fatto appello a tutti gli operatori affinché ciascuno faccia la propria parte
Noi ascoltiamo alla relazione introduttiva del direttore Ionta rinviando al nostro sito internet www punto Radio Radicale punto it
Parlavo di integralmente la seduta allora intanto io voglio
Davvero ringraziare non per fatto formale ma per fatto sostanziale il Presidente della Commissione i senatori che sono presenti
Perché come nel solito dire
L'occasione preziosa per far per dare voce al sistema penitenziario
Che troppo spesso l'ordine ludico dimenticato ma
Troppo spesso viene l'altra realizzato rispetto
Al problema se non a comparire sulle pagine dei giornali e negli interventi in occasione di fatti spiacevoli spiacevoli c'è anche fatti molto
E nella priorità credo di tutti
Naturalmente in linea quella di gestire
La situazione di sovraffollamento che divenuta intollerabile da alcuni anni
Noi abbiamo attraversato negli ultimi tre anni sicuramente la situazione più difficile dopoguerra ad oggi
Perché all'indomani
Del provvedimento di indulto
C'è stata una diminuzione consistente dalla popolazione detenuta nell'ordine di ventiquattro venticinque mila persone
Quello sarebbe stato il mio giudizio modestissimo l'occasione e il tempo per intervenire per cercare
Il sistema insicurezza per stabilizzare come dico parecchie volte per stabilizzarsi
Questo non si è fatto e noi abbiamo assistito passivamente in qualche modo a un sovraccarico di popolazione detenuta che ha raggiunto picchi di settecento ottocento anche il mille persone in più oggi
Parlo naturalmente di quelli che rimanevano in prigione non parlo del turnover l'ora
Delle
Dell'effetto cosiddetto dalle porticine
E abbiamo tentato di mettere in campo una strategia complessiva che passasse per varie forme di intervento
Da un lato l'incremento del personale della polizia penitenziaria che è carente poi lascerò alcuni dati brevissimo
Di sei mila persone a parte quelli del comparto Ministeri che pure sono carenti di circa mille persone
Un'altra
Zona di diciamo di intervento era quella legata all'edilizia penitenziaria
E il terzo punto l'intervento era quello di adottare delle misure di carattere legislativo che potessero venire incontro da un lato alla
Tentativo di diminuzione dell'afflusso delle persone all'ingresso quindi nel carcere e dall'altra parte a favorirne il deflusso ad esito della condanna
Scontata nella sua gravità
Ecco queste sono state diciamo le direttrici invece nelle quali
Si è mossa l'Amministrazione si è mosso il Governo si è mosso anche il patto
Brevissimamente io voglio dire intanto che
La situazione della presenza dei detenuti
Raffrontando i dati dal trentuno dice del trentuno dicembre due mila dieci rispetto al trentuno dicembre dicitura mentre la euro questi documenti alla Commissione
Devono una presenza
Attuale
Di sessantasei mila ottocentonovantasette persona mentre la situazione al trentuno dicembre dell'anno scorso o per meglio dire due anni fa due mila dieci era sessantasette novecentosessantuno
Questo significa che c'è stata una diminuzione della popolazione
Ma non è una diminuzione casuale è una diminuzione che deriva dall'intervento che è stato fatto con la legge del due mila dieci anche qui voglio portare andare negozio particolare
Perché
Il
Diciamo dato consolidato del due mila dieci
Lega queste cifre che sono
Credo molto importante
Grazie alla legge centonovantanove non sono entrate in prigione per scontare una pena inferiore ad una novecentosettantasei persone
E sono uscite dalla prigione uno quattro mila trecento quattro persone chili per un totale di cinque mila duecento ottanta persone
Se noi aggiungessimo le cinquecentottantacinque mila duecentottanta persone alle sessantasei mila ottocento che attualmente sono
Avremmo avuto in questo momento una presenza di settantatré mila persone
Dico subito che questa cifra sarebbe stata assolutamente intollerabile dal sistema non avremmo avuto fisicamente lo spazio per allocare settantatré
S'
Quindi questa legge
Sulla
Detenzione domiciliare al di sotto di un anno
Apportato un indubbio beneficio alla situazione penitenziario certamente non ha risolto il problema però di sicuro lo ha fronteggiato in lire
Importante ripeto in questo momento ci sarebbero state oltre settantatré mila persone dentro i nostri peggiori e non ci sarebbero entrate anche solo scusi si cambia al di là di tutti quelli che sono
Gli adempimenti gli obblighi degli impegni che l'Amministrazione deve prendere per il recupero e reinserimento ma tutto questo sarebbe stato praticamente impossibile con una presenza così
Massiccia
E ripeto credo al di sopra delle possibilità fisiche proprio di no allocazione quindi
L'altro dato che volevo segnalare e che
Di tutte le cinque mila ottanta persone che hanno avuto di questa detenzione domiciliare
Per pene inferiori vi è una percentuale davvero bassissima di evasioni e di commissioni di altri
L'evasione ha interessato sessantasei persone
E quindi con una statistica con una percentuale dell'uno e il venticinque per cento
E hanno visto cinquantuno persone commettere altri reati rispetto all'evasione con un statistiche quindi una percentuale dello zero novantasette quindi si può concluderei sostanzialmente che il novantotto quasi il novantanove per cento delle persone
Gli hanno beneficiato della detenzione domiciliare in meno di un anno ha rispettato pedissequamente tutti gli impegni che si erano assunte come voi sapete bene
Questa norma era accompagnata è accompagnata da un inasprimento delle pene per l'evasione e ovviamente dalla perdita di tutti i benefici che erano stati sul Consiglio
Sulla base di questa esperienza
Già da quest'estate non voi più di recente
Ho riproposto
Diciamo un ampliamento della misura dell'attenzione domiciliare
Portandola da diciotto da dodici a diciotto
Questo perché ovviamente andrebbe ad amplificarsi la platea di riferimento delle persone che possono così di questa misura abbiamo fatto ovviamente
Una proiezione noi pensiamo che all'incirca tre mila persone in più dovrebbero essere
Destinatari di questa
Naturalmente
Anche qui lo dico con molto franchezza non è che questo risolva il problema però serve a tamponare una situazione che divenuta davvero difficilmente gestibili e naturalmente
L'altra osservazione che volevo fare anni poi passo naturalmente la parte degli arresti in flagranza e che
Il carcere purtroppo soffre di isolamento soffre di come dire
Dimenticanze se non nei momenti topici nei momenti critici nei momenti di sgradevoli nei momenti drammatici
Ecco io penso che questa occasione è per me importante e preziosa appello tentare di dire il carcere non può essere il sistema penitenziario non può essere
Il
Posto fisico e giuridico dove scaricare tutte le problematiche che sono esterne al carcere dalla tossicodipendenza alle persone malate di mente che hanno commesso un delitto
Dalle persone che appunto hanno compiuto dei reati tutto sommato
Minimali ma che però si trovano poi aderire presenza nel sistema penitenziario con un grosso Sora affaticamento di tutte le strutture
E vengo da parte degli arresti in flagranza noi abbiamo ovviamente
Svolto un'indagine statistica su tutto quello che è
L'afflusso delle persone in un attimo che la struttura penitenziaria lascerò fuori alcuni dati molto semplici per verificare calcisticamente stesso anche nell'arco di pochi giorni o poche settimane
Entrano ed esterni dal carcere producendo però
In questo ingresso
Uno stress notevole per la struttura perché naturalmente molti posti letto devono essere assegnate le persone che si trovano in stato di arresto c'è da approntare tutta qua
Situazione diciamo relativa all'anno immatricolazione dei soggetti cedo a sopportare il carico delle traduzioni
Che è un altro elemento spesso
Dimenticato ma che invece fondamentale perché naturalmente il passaggio da carcere a tribunale e viceversa comporta per noi un dispendio enorme di energie di uomini
Di mezzi e di complicazioni anche burocratiche perché ovviamente come è noto a tutti i passaggi di una persona che comunque frequenta il carcere dico lo volutamente così perché in realtà poi
Va in votazione anche di carattere più generale
Fanno sopportare alla struttura uno stress aggiuntivo rispetto a quello stress che già particolarmente elevato nella gestione diciamo così dell'ordinario
I numeri sono INPS veramente imponenti perché noi abbiamo calcolato all'incirca ottanta novanta mila persone che entrano della struttura penitenziaria in un anno è che varia misura e con una scansione temporale abbastanza ravvicinata lasciano
Lascio a mancarci
Allora che cosa si è pensato
Si è pensato non di introdurre così come ho detto in qualche resoconto delle misure nuove perché cinquecentocinquantotto in realtà è una norma che è presente nel Codice di procedura penale già da più di vent'anni
E questa norma letta in maniera piana senza neanche una grande sofisticata interpretazione in realtà dice molto chiaramente
Che le persone arrestate
Devono rimanere nella custodia della forza di polizia che ha operato l'arresto
Perché è ovvio che una persona può varcare il carcere tecnicamente da persona colpita da misura cautelare dunque da una attività svolta
Dall'autorità giudiziaria tant'è vero che è noto che l'arresto è ovviamente considerato una misura precauzionale non certamente una misura cautelare
E qui credo che un'altra notazione vada fatta in realtà c'è anche io credo una sorta di menomazione del diritto di difesa perché fin quando c'è un arresto che non è convalidato questa persona non è
Nemmeno nella posizione di indagato nemmeno nella posizione di
Detenuto ma è in una posizione che deve essere vagliata ancora dall'autorità giudiziaria
Ciò nonostante questa persona nonostante cinquecentocinquantotto lo dica molto chiaramente
Nella grande maggioranza dei casi viene allocata in una situazione penitenziari
Che naturalmente fa diventare questa persona un detenuto che però non è colpito dal misura cautelare fino a quando non c'è il giudizio di Combat delle missioni evidentemente
Nella misura cautelare questa persona si trova Cominotto in una situazione
Di precauzionali
E dunque
La prima notazione questi cinquecentocinquantotto è stato almeno nella proposta che spero poi contenuto nel decreto legge semplicemente chiarificatore e in qualche modo vorrei dire tra virgolette rafforzato
Dicendo sostanzialmente alle autorità giudiziarie motivato il provvedimento in base alla quale
Pensate di dover allocare questa persona in prigione piuttosto che in una cella di sicurezza della forza di polizia che ha operato la
E così per i centoventitré bis
è viene incontro questa norma a un altro momento delicato che l'ho già segnalato cioè il fatto
Che è una volta che la persona ha fatto ingresso nell'istituto penitenziario dipende ovviamente dalla struttura penitenziaria anche per i suoi spostamenti per i suoi movimenti
Mentre a Roma e ho fatto per tanti anni insomma tutti i pubblici ministeri il giudice delle indagini preliminari si recano in prigione interrogarmi persone cosa che non sempre succede nel resto dell'Italia allora queste due norme
Al di là della
Loro cogenza dice
Che probabilmente c'era anche prima ma insomma servono semplicemente andare un'indicazione di metodo
E e diceva bene il
Il senatore D'Ambrosio cioè in sostanza
Di fronte a una situazione che vuole che l'arrestato ossia nella disponibilità della polizia
Giudiziarie operato l'arresto che soltanto assento
Di misura cautelare varcava esordio del carcere e invece si assiste purtroppo
Molte zone dell'Italia un fenomeno esattamente opposto cioè la gran parte vai
Nelle nelle strutture penitenziarie pochissime invece
Vengono trattate come cinquecentocinquantotto
Norme in vigore da più di vent'anni dopo il deterrente di di fare per cui questa è la situazione e allora io penso che
Capisco le resistenze
Delle forte delle altre forze di polizia però
Bis diciamo che se il problema carcere il problema sovraffollamento è divenuto una delle priorità di questo Paese
E allora ciascuno deve fare lo sforzo per consentire
Una deflazione
Del sistema penitenziario e
Deve fare in modo che almeno
Facendo un piccolo sforzo ciascuna delle forze di polizia si possono arrivare ad una gestione più ragionevole e più digito USA sia per i detenuti che per il personale di polizia penitenziaria
Che naturalmente lavora negli istituti penitenziari
Altrimenti ciascuno si arrocca sulle sue posizioni e dice
Almeno spetta fare questa meno spetta fare questo va risultante che poi il carcere diventa
Il
Ricettacolo per così dire di tutte le deficienze che sono all'esterno questo francamente divenuto anche questo mi permettetemi di intollerabile perché
Troppo spesso noi assistiamo anche a fatti gravi che col carcere o non c'entrano nulla e che però poi alla fine ricadono nella responsabilità complessiva del sistema penitenziario
Cito per tutti il caso di De Cupis una persona che è stato arrestato dalla polizia che viene portata in una struttura sanitaria sia pure dedicata alla detenzione di un ospedale di vicino Roma muore in quella circa in quella struttura la responsabilità e della
E del sistema penitenziario francamente questa è una cosa
Che non mi sembra giusta perché
La come dire la responsabilità deve essere distribuita tra ciascuno degli operatori che ha avuto un ruolo nella vicenda e non può
Succedere che siccome
La morte si verifica in una struttura comunque penitenziario pur essendo una persona che si trova ancora in una fase
Di convalida dell'arresto peraltro
L'arresto è stato convalidato e o per meglio dire in assenza
Del dell'indagato è stato convalidato perché appunto si trovava degenti in ospedale sia pure piantonato dalla polizia penitenziarie e la notifica del
Della convalida dell'arresto non è stato possibile effettuarla semplicemente perché la persona
Nel frattempo deceduto ora è evidente che questi sono fatti gravi che non devono succedere che non devono capitare ma ciascuno francamente su
E allora io penso che lo sforzo debba essere comune nel senso che
Se il sistema penitenziario siamo tutti d'accordo essere sovraffollato
Ovviamente Lars il sovraffollamento non dipende da lui ma dipende da tutte le le componenti polizia giudiziaria autorità giudiziarie
Magistratura di sorveglianza eccetera
Prego
Che
A B questo questo ovviamente non spetta a me dirlo però certo è che il carcere la risultante così tutto questo
E allora io pregherei di guardare con attenzione con riflessione a questi provvedimenti che non sono provvedimenti per così dire
Estemporanei o in qualche modo estranea al sistema complessivo sistema giudiziario complessi si tratta di provvedimenti di
Equilibrio e di saggezza
Per ripristinare delle condizioni di dignità della detenzione di dignità permettetemi di dire anche del lavoro della polizia penitenziaria e troppo spesso
Succedanei rispetto ad altre strutture dello Stato e anche ad altre strutture territoriali
Consentitemi anche se fuori tema mi rendo conto di fare un accenno alla situazione degli ospedali psichiatrici giudiziari che è un tema che mi sta particolarmente a cuore
E per il quale noi abbiamo sostanzialmente una grande responsabilità
Prendendo uscì un incarico è un compito che francamente non spetta all'amministrazione penitenziaria
Perché le persone che sono internato e sono persone che prima sono dei malati di mente e poi sono delle persone che hanno commesso dei delitti dunque la prospettiva verso la quale
Si dovrebbe muovere tutto il sistema ma anche qui
Il mio come dire invito e appello è che ciascuno faccia il suo perché non è la responsabilità singola struttura
E che le strutture che devono ospitare queste persone siano completamente sanitarizza
Perché altrimenti la Polizia penitenziaria si trova a svolgere non solo un compito di custodia ma anche un compito in qualche modo di trattamento psichiatrico di persone che certamente
Si trovano in grande difficoltà e da ultimo dico che ancora non riusciamo a risolvere il problema di quelli che noi chiamiamo i divisibili
Perché ci sono una serie di persone abbiamo stimato le ultime statistica oltre duecento persone
Che pur avendo perso la pericolosità sociale in realtà non vengono dismesse dagli ospedali psichiatrici perché non ci sono strutture di accoglienza all'esterno degli ospedali psichiatrici e quindi una volta di più
Torna qui il discorso per il quale il carcere in questo caso l'ospedale psichiatrico giudiziario ma insomma poi la differenza non è grandissima si trova a supplire a
Situazioni che all'esterno non vengono risolte e quindi
Cioè quel fenomeno
Ahimè drammatico definito dell'ergastolo bianco o cose di questo genere in cui persone che potrebbero uscire perché non più pericolose socialmente in realtà permangono gli ospedali psichiatrici giudiziari
Perché le strutture all'estero insomma in grado di accogliere e da ultimo dico che la situazione diventa ancora più
Delicata a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia perché il passaggio della sanità
Penitenziaria alla Regione Siciliana non è stato ancora effettuato ecco e quindi ancora una volta il sistema
Penitenziario nel suo complesso si trova a gestire le situazioni più difficili che altre strutture dello Stato in realtà
Non si assume
Del lavoro responsabilità ecco questo io mi sentivo di dire
Per dare Quetta quel po'di voce al sistema penitenziario che purtroppo difficilmente riesce a parlare ma
Normalmente subisce soltanto attacchi e critiche ostilità
Forte talvolta meritate ma tante altre volte probabilmente indirizza da indirizzare ad altri destinatari vi ringrazio
Novità su dato lo speciale Commissione approfondimento settimanale sui lavori delle Commissioni parlamentari notturno