Intervista a Marco Perduca sulla crisi siriana e i rapporti tra Italia e Siria

Radio Radicale abbiamo qui con noi Marco Perduca senatore radicale vicepresidente del Senato del Partito Radicale transnazionale Marco l'Italia e la via via
Innanzitutto dobbiamo felicità cede la decisione del ministro degli esteri di aver chiuso non soltanto richiamato l'ambasciatore ma proprio chiuso la nostra ambasciata che credo sia
Un segnale di grande
Fermezza nei confronti dell'intollerabilità della situazione certo noi credo che
Assieme anche al ministro perché il Ministro terzi stesso ha parlato di crimini contro l'umanità sappiamo che esiste un organo a livello internazionale
Che può essere attivato quando si ritiene che vi siano violazione del diritto umanitario internazionale cioè la Corte penale internazionale quindi lì occorra insistere proprio come un anno fa
Si è fatto nei confronti della Libia occorre però a creare tutte le possibilità di decisione politica all'interno delle Nazioni Unite chiaramente perché rimangono il luogo principale ma se questo dovesse essere
Ha bloccato da veti vicino russi forse spostare all'interno della NATO o altrove la presa di decisione prende in considerazione ciò che ci dicono i turchi proprio oggi il Ministro degli esteri D'avuto lo ha detto che secondo le loro stime
Sarebbero oltre nove mila le persone morte
Durante questo hanno ormai di a manifestazioni represse con la violenza
E sono decine di migliaia le persone che sono dovute scappare e rimangono all'interno della Siria ma che la Turchia che già ospita almeno una ventina
Di migliaia di persone prevede che nei prossimi mesi si possa arrivare a cinquanta mila persone ora il confine fra la Turchia e la Siria che è molto esteso
A è interessato da questi campi profughi soltanto in una zona ristretta non necessariamente la più agevole
E quindi comporta problemi logistici non di poco conto
Alla Turchia all'inizio aveva tentato di avere un ruolo di dissuasione nei confronti del del del regime di Assad quando a inizio a usare la violenza per
Sopprimere il dissenso
Ha facoltà passare dei mesi è stata probabilmente la prima a capire che non c'era modo di poter ragionare con
Damasco e ha iniziato a fare dichiarazioni molto ferme e partecipa alla iniziativa della lega araba
Che cerca di trovare una soluzione Obama stesso ha detto che occorre soltanto stabilire il quando ma che indichi il
Non vi sia alcun dubbio sul territorio
Possa rimanere a passa a Damasco e questo non è certamente Assad bisogna trovare il modo migliore perché
Non sia più a violare i diritti umani dei siriani che possano presto diventare violazione di diritti umani di buona parte la Regione perché laddove esistono campi di rifugiati molto spesso si creano situazioni
Grigio scuro e della rispetto dei diritti umani
Ecco sull'Italia e la sia però c'è anche un'altra questione sia in ogni c'è una gravissima questione nel marzo del due mila dieci il Presidente della Repubblica insegni Bashar al-Assad del croce
Una delle massime onorificenze direi che si danno nel chi per il merito
Che si è
Guadagnato a casa propria e nelle relazioni con l'Italia ecco
Nel marzo del due mila dodici esci purtroppo Assad non era molto meglio diverso o migliore direi dell'Assad della primavera del due mila dodici e di tutto il due mila undici
Io credo che molto presto dovremo unirci non l'iniziativa parlamentare popolare politica generale nel chiedere al Presidente Napolitano di togliere immediatamente a questa onorificenza perché
Ne va della reputazione del Presidente della Repubblica e della Repubblica italiana che già non gode di grande rispetto in giro per il mondo quella il
Per la tutela dei diritti umani per la nostra situazione nazionale e anche per le recenti sentenze della Corte europea dei diritti umani in materia di violazione delle convenzioni a sui rifugiati quindi almeno recuperare un minimo di
A immagine credo che sia necessaria in questi momenti ancora molto drammatici in Siria ringraziamo come sempre Marco Perduca senatore radicale vicepresidente del Senato del Partito Radicale transnazionale buon ascolto da Radio Radicale