L'intervista è stata registrata martedì 10 luglio 1990 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Animali, Caccia, Legge, Pci, Riforme.
Rubrica
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PCI
Radio radicale siamo con Marco Boato senato del Gruppo Federalista Europeo ecologista Marco Boato
Recentemente nel dibattito che riguardava l'Indirizzo della politica fare il Governo italiano per questo semestre di presidenza italiana della CEE ha proposto una documento all'assemblea che è stato approvato all'unanimità
Questo documento riguardava la situazione di Venezia sappiamo del pericolo scampato per le espongo del due mila boato riproposto un ruolo centrale di Venezia come sede dell'Agenzia europea dell'ambiente
Un Successo unanime come dicevamo io vorrei chiedere a Marco Boato il perché di questa iniziativa e se effettivamente esistono le condizioni per ottenere questa assegnazione
Per la prima cosa che va detta come tu hai giustamente ricordato che per due volte il Parlamento ha in particolare con il ruolo di primo piano del Senato è riuscito a intervenire rispetto ai problemi di Venezia di fronte a una totale inerzia o peggio ma iniziative negative da parte del governo
Iniziative negative mi riferisco al fatto che il governo aveva presentato
Contro la volontà di tutte le forze politiche responsabili la candidatura di Venezia l'Expo e che fu la raccolta di firme maggioritaria sotto un ordine del giorno al Senato e alla Camera che indusse Andreotti due giorni prima della riunione il vie
Che avrebbe dovuto attribuire Venezia l'Expo due mila a venire qui al Senato alla conferenza dei capigruppo ad annunciare che il governo aveva deciso di ritirare questa candidatura Andreotti sapeva bene che due giorni dopo il Governo saprà sarebbe andato in minoranza su questa questione e ha avuto l'intelligenza e le accortezze seppure a sei tardiva di ritirare quella candidatura
Dopo che per mesi il Governo l'aveva pervicacemente mantenuta anche di fronte a un pronunciamento dalla schiacciante maggioranza del Parlamento europeo lì sostanzialmente siamo riusciti a impedire che si creasse un danno gravissimo per la situazione veneziana quel che però con loro pochi ma che c'erano che sostenevano l'Expo dentro e fuori il Parlamento dentro e fuori il governo
E il continuavano ad accusare le forze politiche sociali e culturali contrari all'Expo di essere totalmente inattive incapace di fare proposte innovative per il ruolo di Venezia
Noi abbiamo dato immediatamente una dimostrazione che questo era totalmente falso
E di fronte a una proposta come dire schiacciante quantitativamente del devastante delle realtà veneziana come quella Lescaut abbiamo invece rilanciato in positivo una proposta qualitativamente significativa
E che potrebbe infatti Zare valorizzare i nuovi Venezia non solo a livello italiano ma subito sul piano internazionale in un momento in cui l'attenzione internazionale al qui ai problemi ambientali in particolare di violenze molto alta e e abbiamo quindi proposto con un ordine del giorno che tu hai ricordato poco fa
Che il governo italiano faccia formalmente perché non l'ha ancora mai fatto la ponga formalmente a livello c'è la candidatura di Venezia come sede dell'Agenzia europea dell'ambiente
Ovviamente questo non implica un'invasione di Venezia e questo implica dal punto di vista quantitativo alcune centinaia di persone che si che arriveranno a Venezia a lavorare
All'agenzia
Europea dell'ambiente ma implica un enorme valorizzazione pre tutto dell'Italia dal punto di vista ambientale e poi di questa città che è un po'la la summa dei problemi ambientali perché ci sono sia problemi di protezione non della natura ma della storia della cultura del della Società dell'arte dell'edilizia eccetera sia dell'ambiente naturale lagunare sia problemi enormi che riguardano per esempio il disinquinamento dell'Adriatico e oltre che il disinquinamento della laguna interventi artificiali aveva a tutela di Venezia rispetto le acque alte e così via cioè Venezia in qualche modo è l'elemento più complesso di un intervento ambientale
Sia sotto il profilo naturalistico sia sotto il profilo storico culturale e sociale che esiste in questo momento in Europa ecco ma come sostenitori dell'Expo però arrivano un punto a loro favore cioè parlava dello spostamento di circa venti mila miliardi
Verso la città lagunare
Con l'agenzia europea certo un discorso di risorse e di denari di questo dico non si può fare
No non si può fare e non si deve fare anche se ovviamente se Venezia diventerà la sede dell'agenzia europea dell'ambiente diventerà anche la sede
Di attribuzione delle risorse finanziarie delle professionalità delle occupazioni dell'utilizzo di spazi che saranno necessari per far funzionare l'Agenzia europea dell'ambiente quello che però non l'abbiamo dimostrato
Consegnando al Governo in questo caso nella persona del ministro Romita che non per non sembrava particolarmente reattivo sia sincero un amplissimo dossier preparato dal
Dalla giunta uscente di Venezia abbiamo dimostrato che da contrariamente a quello che ha sempre detto il ministro degli Esteri
Venezia ed è in una situazione di rapporti sia all'interno della città con le istituzioni universitarie le istituzioni internazionali che se già esistono a Venezia
Signor rispetto al retroterra tipicamente veneziana sia rispetto retroterra padovano sono trenta chilometri di distanza dal punto di vista
Le comunicazioni di oggi pressoché nulla
è in grado di avere tutto il tipo di infrastrutture di retroterra scientifico di retroterra tecnologico di personale specializzato adeguato per poter ospitare l'Agenzia europea dell'ambiente
E sono state anche indicate in alternativa tre sedi possibile l'asse dell'isola di San Clemente difesa servono un'isola o il la sede del dell'arsenale di cui si parla la cui destinazione si parla da decenni non a caso era una anche degli obiettivi
Di dei sostenitori del dell'Expo
Di nel dibattito in aula il ministro mica di fronte di fronte a questo ordine del giorno ha sostanzialmente tentato di glissare
Facendo una figuraccia a nome del governo perché sostanzialmente ha detto che i termini di presentazione alla candidatura erano scaduti in gennaio
E allora ci si chiede perché non fosse stata fatta prima che sia cambiato dal Governo e ha però aggiunto che il governo era disponibile ed è disponibile a tentare di riaprire qui si termine ad avanzare questa candidatura
Ma l'ha detto con talmente poca convinzione e facendo intendere che e in realtà non c'era nessuna volontà politica da parte del governo per portare avanti questa proposta che alla domanda di rito del presidente se io di fronte alla dichiarazione del governo
Che formalmente condivideva l'ordine del giorno lo volevo mettere in votazione o meno deciso
Di assumermi la responsabilità perché ama che sono anche di correttezza con gli altri firmatari che erano presenti tutti i capigruppo del Senato da Mancini a Pecchioli al senatore Giugni che non è capogruppo ma rappresentava il PSI
Al capogruppo del di del privi del MIS
Sinistra indipendente tutti ovviamente del Gruppo federalista tutto il avevano firmato questo questo ragionamento ha preso la responsabilità di chiedere la votazione anche se devo dire con qualche timore perché temevo magari che qualcuno temesse che volessimo strafare è stato un risultato positivo è un segno della consapevolezza che di questi problemi a livello parlamentare si è fermato il fatto che c'è stato un solo intervento ed è stato a favore
Di un senatore democristiano di Venezia cortese e poi quando c'è stato un momento di votare sì è stata una selva di mani ce la totalità dei senatori presenti alzato la mano per votare a favore di questo ordine del giorno adesso so che il sindaco uscente ma che è ancora in carica Casellati di Venezia
Su cui fra l'altro si incrociano polemiche feroci per la formazione della nuova giunta
A immediatamente recepito positivamente questa decisione del Parlamento e si è rivolto direttamente al Presidente del Consiglio Andreotti
Per chiedere che adesso il anche se di per sé dovrebbe essere automatico perché in ordine del giorno del Senato impegna il governo a fare quindi questo dovrebbe in teoria essere automatico si è rivolto immediatamente al Presidente del Consiglio perché formalizzi sul piano internazionale
Questa candidatura di Venezia per l'Agenzia europea dell'ambiente io credo che da questo punto di vista è inutile parlarne anche Radio Radicale
Perché credo che come in casi analoghi o continua a rimanere una forte attenzione dell'opinione pubblica rispetto al ruolo di Venezia in questo caso la candidatura di Venezia
Come Agenzia europea dell'ambiente oppure c'è si corre il rischio che il Governo arrivi anche a disattendere una votazione unanime di un ramo del Parlamento
Marcora è stato l'ultima domanda proprio sull'amministrazione veneziane ci sono delle polemiche in questi giorni soprattutto in casa repubblicana Casellati sostiene che il segretario nazionale la Malfa lo ha venduto ai democristiani e vorrebbe nel riconfermare una maggioranza diciamo così rosso verde
Ecco come sta eseguendo questo dibattito credi che sia possibile la ricostituzione di una giunta con comunisti repubblicani ed ambientalisti vedresti gli ambientalisti anche in una giunta riversa
Dunque e per quanto riguarda in generale e io ho sempre sostenuto continua a sostenere che i Verdi non devono avere schieramenti precostituiti nella partecipazione alle giunte ma devono verificarsi sui programmi e vedere da questi la convergenza con altre forze politiche
Per quello che so questo è anche il Metoui lavoro chiedervi seguono a Venezia e però non siamo di fronte a un caso molto clamoroso per quanto riguarda Venezia
Noi abbiamo letto e ha preso sui giornali nazionali e locali che le sorti di Venezia sarebbero state decise in una riunione al chiamiamola il vertice dei responsabili degli enti locali e non solo di questi qui a Roma
Nel senso che a Roma si sarebbe deciso sulla vincolando le forze politiche locali qual è la configurazione politica del Governo della Regione del Veneto e in contraccambio a questo qual è la configurazione politica del Città di Venezia
Sostanzialmente a Venezia si sarebbe formata sulla carta a Roma si sarebbe formata sulla carta la gente Venezia in parole povere
Essendo stati fino ad oggi i repubblicani fuori dal governo della Regione Veneto avrebbero il diritto di accesso e diventerebbe un pentapartito anche lui al Governo alla Regione Veneto da parte della democrazia cristiana del patto socialista degli altri due partiti
In cambio della decisione dei repubblicani veneziani che sono che alla carica di sindaco tuttora Venezia nella giunta uscente che fanno parte di una Giunta cosiddetta rosso verde
Di abbandonare questo tipo di esperienza precedente e di entrare a far parte di un quadro di un pentapartito
A Venezia con ipotesi iniziale era con il sindaco democristiano adesso per conquistare l'adesione dei repubblicani a Roma si sarebbe deciso di offrire la carica di sindaco
Al al Partito repubblicano Venezia Merlo voluto questo francamente allucinante prova allucinante che le sorte di Venezia il ruolo delle forze politiche veneziane si decide una seduta in cui si contratta me si spartiscono i ruoli diversi a livello di Regione di Provincia di comune
Nella realtà locale veneta e e Veneziani in particolare tutto questo però sta saltando
Come tu hai ricordato poco fa il sindaco Casellati devo dire dimostrando di non essere un sindaco per tutte le stagioni per tutte le le le le le formule politiche pur essendo uscito penalizzato dalla lezione perché obiettivamente è vero che i repubblicani non sono stati premiati dal consenso popolare ha detto che lui è disponibile a continuare l'esperienza di di partecipe di una Giunta non è che per il credo pretenda di continuare a fare necessariamente l'il sindaco se c'è una continuità con l'esperienza precedente
A questo punto c'è stato un minaccia non si è capito se minaccia o pratica di commissariamento da parte del partito repubblicano regionale
Rispetto al partito repubblicano veneziano quindi anche qui siamo a livelli ormai di forzature sul terreno disciplinare per formare
Il governo della città devo dare atto da quello che opere che si è appreso che il presidente del partito repubblicano Visentini che ha un rapporto particolare ovviamente con la realtà veneziana nel scorsa legislatura era anche consigliere comunale in questa non più si è ribellato anche lui alle decisioni romane e ha in qualche modo coperto l'assunzione di responsabilità di Visentin per quanto riguarda i Verdi
A me pare che abbiano avuto l'intelligenza e la forza di non voler esser loro protagonisti della battaglia contro l'Expo ma nell'essere protagonisti di fare emergere uno schieramento vastissima cioè di non voler metter la bandierina verde su questa battaglia ma fare in modo che in questa battaglia contro Visco venisse fatta propria dallo schieramento vastissimo e l'hanno vinta
Sul terreno elettorale sono la forza politica che ha avuto il consenso la crescita di consensi enormemente più ampia comparativamente con tutti
Con tutti gli altri da due consiglieri che erano sono passati a sei consiglieri nel comune di Venezia hanno un'esperienza nella giunta uscente di gestione l'assessorato all'Urbanistica
Che devo dire per giudizio pressoché unanime a Venezia è stata considerata la migliore esperienza di gestione urbanistica che una cosa molto complessa Venezia degli ultimi vent'anni
Hanno avuto anche il intelligenza politica di non esasperare poi le battaglie sull'Expo una volta convinta questa di riproporre alle altre forze politiche anche quelle che faceva parte della maggioranza uscente
La necessità di voltar pagina e di confrontarsi su quelli che sono i compiti dello Jedi fatti anche le iniziative a sua agenzia europea l'ambiente era nel segno dell'andare avanti di fare proposte innovative
Questo è il metodo seguito finora non credo di essere cattivo profeta se dico che l'illusione di poter decidere in ventiquattro ore la Giunta di Venezia anche quella regionale del Veneto è andata clamorosamente a naufragare sugli scogli veneziani
E che tutto questo è in totale totalmente in alto mare anche perché da parte anche delle altre forze politiche che avrebbero dovuto fare questo pentapartito di ferro in tutta la regione in tutti i comuni eccetera sono state fatte scelte diverse non è una cosa che forse interessa tutta Italia ormai già che ci sono completa un quadro nelle stesse ore in cui si voleva imporre per disciplina di partito il pentapartito avvenenza a Rovigo si faceva una giunta di sinistra
Quindi lo stesso Partito Socialista partecipava a una giunta di sinistra Rovigo dopo aver preso impegni a a Roma e a livello regionale veneto di fare un o omologazione Penta partitica in tutto il Veneto questa è la filosofia di questo discorso è questa
Quando si fanno elezioni locali amministrative o regionali poi bisogna avere la consapevolezza che le formule di governo devono deliberare dei rapporti di forza dal confronto programmatico dal rapporto con la città
Che o con una regione che in ogni realtà specifica si propone di voler imporre schematicamente formule precostituite
Poi porta alla ribellione nel e al impossibilità pratica di attuare queste forme precostituite anche da parte di quelle forze politiche che dovrebbero essere protagoniste credo che il discorso
Veneto Venezia per quanto riguarda la formazione giunto espressamente per quanto riguarda Venezia sia ancora totalmente appena
Grazie a Marco Boato
Radio radicale incontriamo qui nel salone di Palazzo Madama l'ex senatore Carlo fare Maniello che è il presidente dell'Arci Caccia uno dei protagonisti della battaglia referendaria che soprattutto gli ascoltatori di Radio Radicale ricordano in particolar modo quella che i cacciatori possiamo dirlo hanno vinto ricorrendo però ad una misura che molti non hanno condiviso dagli ambientalisti forse sarà stata aveva poi la cocente sconfitta ecco senatore ferma Rillo adesso che ormai il referendum è passato lei crede che si potrà giungere ad una legge equilibrata che tenga conto anche dell'espressione
Di oltre diciotto milioni di italiani che hanno detto no alla caccia così come essa è regolata
Intanto voglio dire che noi abbiamo adottato un metodo che è stato quello dall'astensione che ripeto dal mio punto di vista e assolutamente legittimo ora non voglio fare polemiche perché ormai è passata
La festa per così dire e però in democrazia esiste un sì esigui esiste uno tesissimo astensione quando ha proposto non è non è convincente è una cosa del tutto normale
Tant'è che legislatore ha fissato un quorum
Proprio perché essendo il popolo sovrano ma avendo il popolo sovrano delegato il Parlamento alla bora le leggi una volta e questo è già devo essere modificate che almeno la metà del popolo sovrano si pronunci contro il Parlamento che ha che ha prodotto la legge che si vuole appunto contestare da qui e il quorum di cui si è parlato nove se qua sono Finizio ormai superati
Diciamo che fanno parte del passato
Per quello che riguarda la riforma per noi la riforma un obiettivo strategico non è una finzione tattica è stato uno strumento tattico per altri secondo me forse sono malizioso ma o di pressione sia stato appunto uno strumento tattico per altri il referendum intorno ai temi della caccia per quello che mi riguarda una serie di questioni che pongono gli ambientalisti i punti che ho letto anche di commento alla Campagnoli terra sono sono questione che possono essere accolte senz'altro
Avevamo una riunione proprio stamattina con negli amici del WWF da Legambiente e della LIPU è stata rinviata mi pare a giovedì
Mi auguro che giovedì si possano giungere a una qualche confusione
Noi abbiamo sofferto come ARCI caccia senza contropartite
Ah ecco agli amici ambientalisti abbiamo offerto nuove sponde nuovi punti di approdo
Avremmo anche potuto chiedere agli amici ambientalisti qualche offerto da parte loro cioè qualche riconoscimento sull'esigenza di una mediazione che sia appunto saggia seppure significativa non l'abbiamo chiesto questo
Abbiamo offerto noi altre altre altri punti di approdo per giungere per l'appunto rapidamente alla riforma
E c'è speriamo che il dodici si possa fare questo documento unitario come premessa per una riforma ragionevole da inviare alla al Parlamento perché il Parlamento e tenga conto e rapidamente proceda
Con la legge anche se ci dicono che il Parlamento e Porto e purtroppo è piuttosto intasato sì che non vorrei che si pretesto altre settimane prive di avere questa benedetta riforma
Senta per Marello subito dopo il referendum ma anche all'interno dell'Arci si è tentato come dire una forma di disgelo ecco secondo lei è possibile come dire trovare una posizione di centro perché gli ambientalisti il più ortodossi hanno contestato
Ad esempio presidente della Legambiente Realacci per il colloquio che ha avviato con l'Arcicaccia d'altro canto i cacciatori quelli che credono maggiormente la giustezza diciamo di una pratica di questo genere hanno contestato che ha avviato un dialogo con agli ambientalisti ecco secondo lei invece è possibile far prevalere dà ragione
Secondo me bisogna muoversi perché appunto prevalga la ragione per quello che riguarda l'ARCI caccia noi abbiamo diciamo da tempo portò davanti una operazione sfida se così posso dire
Noi ripeto siamo per la riforma dà la caccia e abbiamo polemizzato con altre associazioni venatorie anche se poi finalmente abbiamo raggiunto qualche punto di contatto come abbiamo polemizzato con la leva e le posizioni più estremiste dei Verdi
Secondo noi c'è un è un'esigenza di ragionevolezza noi abbiamo forse anche perso qualche iscritto
Tra i cacciatori per fare una battaglia per la riforma però siamo coerenti in questa battaglia pensiamo che prima o poi gli stessi cacciatori più preoccupati possono riconoscere per l'appunto lo sforzo che ha fatto ARCI caccia per giunge a conclusione di questa battaglia quindi che prevalga finalmente la Regione noi siamo per il primato dà ragione siamo contro ogni atteggiamento fazioso e settario che non consente di venire a capo di questo problema ormai ultradecennale
Senta alcuni hanno avuto delle riserve sull'atteggiamento complessivo del Partito comunista
Che probabilmente alcune hanno detto se si fosse impegnato sino in fondo probabilmente quella quell'insuccesso il fatto di non raggiungere la soglia minima per la verità e vedendo non si sarebbe verificato e con lei per quella fase comunque passata richiedere una battuta su quello e e dura diciamo sull'atteggiamento del PC
Guardi come tutto è relativo dal punto di vista del mentalisti il PC è stato tiepido dal punto di vista dei cacciatori estati invece è un combattente in prima linea contro i cacciatori perché dico questo perché il Partito comunista
Si è mosso in modo piuttosto perentorio per stress sì
Pesticidi ottocentoquarantadue novecentosessantotto cioè caccia e pesticidi si è mosso in modo piuttosto perentorio ben che corriamo centrale avesse indicato
Una libertà di coscienza apro perché si tratta di cosa abbastanza complessa evidentemente quindi come vede tutto relativo
Dico questo perché il Partito Comunista dei Veda una formidabile carta nelle mani che poteva giocare meglio secondo me che adesso deve giocare la carta dalla riforma il primo testo di legge presentato al piede in Parlamento è quello del PC
E senza quel testo di legge il Parlamento non poteva ragionare di riforma ragionava di moratoria in base a una dice un ma una proposta allora dei Verdi e dei socialisti
Ma non poteva regionale di riforma la presenza di un disegno di legge finalmente presentato al pc ha consentito di spostare il ragionamento la moratoria alla riforma
La proposta di pc era molto valida il tessera molto molto molto efficiente si trattava di lavorare molto su quel testo per giungere finalmente una riforma ma a questo punto diciamo così si si è si è determinata quella propensione dei Verdi
Verso l'ostruzionismo verso gli otto mila emendamenti verso il referendum a tutti i costi cioè se imboccato una strada che può è impedito di conclude il discorso adesso tipici a un testo di legge ha un suo orientamento
La legge noi vogliamo fare l'ARCI caccia se il pc ci dà una mano e se ne diamo una mano al pc e alle altre forze riformatrici sul serio non quelle mi si consenta se solo polemico di terz'ordine che parlo di ambiente
Ma penso no a operazioni politiche di altra natura è se ci dà una mano e se ne diamo una mano anche agli ambientalisti e facciamo diciamo un po'causa comune ambientalisti PC
Forse democratiche Arcicaccia intorno al tema riforma io penso che finalmente avremo una riforma la caccia significativa
Limitativa ma anche innovativa soprattutto ne vogliamo del cacciatore non sia un dissipatore di risorse sia un produttore di risorse quindi vogliamo stabilì un rapporto cacciatore territorio eliminando il nomadismo
Per fare in modo che il cacciatore che deve gestire quel territorio su quel territorio produce crea abitato e fa una da rendendo così un servigio
A tutta la nazione lei ha sempre per Mariella
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