L'intervista è stata registrata mercoledì 19 settembre 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Adt, Nonviolenza, Pacifismo, Verdi, Violenza.
La registrazione audio ha una durata di 15 minuti.
Rubrica
Manifestazione
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ADT
La recente crisi del Golfo tra le altre cose ha fatto riaprire il dibattito sulla non violenza sul pacifismo e come i nostri ascoltatori sanno da radio radicale abbiamo parlato a lungo di questi temi tornati di stretta attualità
E continuiamo a farlo questa volta con Beniamino Bonardi portavoce nazionale dei Verdi Arcobaleno
Ecco Beniamino innanzitutto su un articolo pubblicato dalla stampa qualche giorno fa tu hai dichiarato che quella di Mario Capanna
Non è stata un'iniziativa non violenta di dialogo di pace ma una legittimazione gratuita di Saddam Hussein in cambio di dieci ostaggi
Ecco vuoi spiegare in in modo più approfondito queste tue affermazioni
Lei diciamo era un dubbio
Fondato già che avevo avuto insieme ad altre al momento della partenza dell'annunciata partenza di Capanna per l'Iraq quando lui aveva detto che si proponeva piccoli risultati sapendo che però dai piccoli risultati possono nascere grandi risultati e dal fatto che questo questo viaggio era stato organizzato un po'con in collaborazione con l'ambasciata irachena romana quali potessero essere i risultati di una missione del genere che veniva subito dopo quella dice Phil Jackson ha un po'prima quella di Kurt Waldheim mi pareva che lo sbocco più più facile forse che Capanna sarebbe tornato con qualche ostaggio che cosa che sia nel caso di Jesse Jackson che nel caso di Kurt Waldheim non aveva cambiato assolutamente nulla della situazione né per gli ostaggi né per il gruppo
Quello che a me pare ci sia in questo momento in cui tentato negli ultimi anni si parla molto di più di non violenta è molto più diffusa impari
Aree politiche che fino a qualche anno fa non facevano riferimento alla non violenza mi pare che ci sia un po'una confusione o comunque una diversa interpretazione di che cosa sia la non violenza
Mi pare che per alcuni la non violenza sia una posizione personale o collettività per me invece è uno strumento la non violenza
Per di e considerando la non violenza una posizione facilmente la non violenza si esaurisce nel non esercitare la violenta personalmente ho collettivamente nella lotta politica
E questa è una cosa senz'altro positiva di per ma per me la non violenza è un'altra cosa
è una cosa che va al di là del non esercito personale della violenza e uno strumento di intervento tutti lotta politica
Sì
Punto come dicevo sulla stampa di conflitto disarmato che ha come una finalità ben precisa
Cioè quella dell'affermazione del diritto della certezza del diritto e soprattutto del diritto che vale per tutti non solo per alcuni
Ecco da questo punto di vista mi pare che l'iniziativa di di Capanna che era partito dicendo che si sarebbe ispirato ai principi della non violenta del dialogo
E per la pace non potrà essere assolutamente configurata rientra
Nella categoria delle iniziative non violente
E cotture dichiarare i sempre riferendosi all'iniziativa di Capanna che il non violento o porta Carrà dieci mila o stava oggi su dieci mila oppure il fallimentare dieci mila più una questione a un concetto che mi vipera molto interessante
Il perché diciamo nelle le richiede
L'ONU affatto con le risoluzione con le proprie soluzioni nei confronti dell'Iraq come essenzialmente due una i ritiri dal dire dal Quaranta e l'altro il rilascio incondizionato degli ostaggi l'invasione del quai perché io nel diritto internazionale e la preda degli ostaggi viola i diritti dell'uomo allora
Un non violento può pensare e qui
Ci possono essere anche dei tubi se in questa situazione c'è spazio per iniziative non violente
Ma un non violento può anche decide di tentare la via della non violenza per risolvere uno dei tue affetti quello dei diritti umani violati con la Pesa
Degli ostaggi ma allora l'obiettivo è quello di risolvere il problema di tutti gli ostaggi non quello di portarne a casa qualcuno
Facendo finta che questo rappresenti un'apertura un primo passo per il rilascio di tutti gli altri nove mila novecento novantotto saggi così non è per non violento va in Iraq avendo come obiettivo la risoluzione del problema degli ostaggi deve essere pronto
Diventare Luigi pezzo ostaggio non ostaggio volontario a diventare a a mettere preso con la forza come ostaggio come con la porta sono stati prete trattenuti quei dieci mila ostaggi mentre quello che è successo con il viaggio di Capanna ebbe di fatto
Capanna ha rilasciato degli affettati
Di disponibilità alla pace di buone intenzioni addirittura di umanitaria sta una capanna ha definito il rilascio degli ostaggi
Italiani un un atto umanitario da parte di Saddam Hussein invece a mio parere si è trattato di uno scambio politico in cui fa parte di Capanna
Sono state rilasciate gratuitamente degli affettati
Di fiducia ingiustificati a Saddam Hussein e nulla è cambiato per la situazione degli ostaggi quindi non c'è stato nessuna lotta non violenta di Capanna in Iraq ha gettato qualcosa che più finire
A una diplomazia di ambasciate o porta visto che poi perché parla per il dieci ostaggi ammalati
Un'iniziativa umanitaria perché adatta alla Croce Rossa o istituzione di questo genere
Che non ha a che fare per però con un'iniziativa non violenta di un parlamentare tutte ribadisce di opposizione
Qui in Italia questo poi il tempo a sottovalutare Campalto ci sono dieci famiglie peggiori come in questo momento
Per le famiglie dei dieci ostaggi rilasciati
Cioè avete nelle cose nelle posizioni tengo io
Di vedere un eccesso un né c'è comunque una buona dose di cinismo non è assolutamente cinica perché il problema è quello degli ostaggi
Non ti pensare che ci siano trecento viaggi dei parlamentari e ognuno si porta via qualche ostaggio così riferiscono che la questione questo non sapevano cosa pensare nessuno ecco ma e appunto Anna quali ma io credo che ci sia stato nel in un intervento di Rutelli qualche giorno fa sull'Unità
Una riflessione molto importante e cioè appunto la domanda e in situazioni come questa attuale del del Golfo cioè quando
La parola fatta alle armi non è certamente alla guerra guerreggiata ma in cui che dichiara un embargo un blocco e che mette in campo anche la forza militare per parte per rendere efficace l'embargo il blocco cortei in situazioni di questo genere c'è ancora spazio per iniziative non violente è un tu io nettare sia molto serio perché in questa situazione temo B iniziative non violente possano essere anche iniziative velleitarie
In questa situazione la non violenza
Porta è una cosa certa esercitata crea il proprio spazio prima niente meno in gioco in gioco le armi non credo io non è che o proposta Capanna di fare carica avrebbe dovuto parterre pare aver voluto fare un'iniziativa realmente non violenta ho dei seri dubbi e e avete fatto questo avrebbero ottenuto avrebbe potuto tentare di ottenere un qualche risultato ormai mi pare che trasportata su un altro piano la crisi del Golfo che non è il piano per la guerra ma è un piano in cui iniziative non violente furto possono avere qualche spatole certe ci vuole molta fantasia ma forse non è il momento in cui c'è stato per la non violenza questo
Ecco con la crisi del Golfo del parlato si è tornato a parlare anche del pacifismo ci sarà il sette ottobre per esempio la marcia per la pace Perugia-Assisi tu che cosa ne pensa
Va bene anche io alla Marcello progetti che aderisco e ci sarò
Perché la nasce dal Perugia fin qui è stata convocata con un documento su cui io quasi totalmente concordo e soprattutto perché ha avuto il coraggio di dire quella cosa impopolare che però credo che non pare su cui ormai in ambito pacifista non si può più
In cerca di svicolare facendo finta di niente nel documento di convocazione della Perugia attive
Si pone una forte un forte accento sulla necessità
Alti di un ruolo di un rafforzamento diventi un ruolo Bellomo spetti un organismo internazionale Guardian poteri economici politici e militari
Perché appunto questa questa questione te gli organismi internazionali devono avere o meno anche un ruolo militare è una questione non contraddice il pacifismo è una questo netti
Assunzione di di responsabilità quello che a me preoccupa invece che incerti settori del pacifismo
Quando si parla anche di un ruolo militare dell'organizzazione delle nazioni unite anche di quelle rinnovate che sarebbero necessarie automaticamente si confonde volutamente il ruolo militare con la guerra
Ecco penso che ci siano
Molti livelli di terzi tra la guerra e la l'utilità anche del ruolo militare vento cioè è stato nelle settimane scorse sul manifesto un intervento di Alex Langer che parta fu un po'sotto silenzio
E qui utilizzano una dizione non chiara o era un po'non chiaro tutto l'articolo ma attento sosteneva la necessità in riferimento al Golfo
In un declassamento stelle iniziative ma militari nazionale che andavano sostituite con un ruolo Ippolito sia
I sovranazionale dell'ONU ecco che cos'è un un ruolo di polizia sovranazionale dell'ONU in una situazione come quella del Golfo
A me pare che sia esattamente quello che è stato deliberato dal Consiglio di sicurezza dell'ONU cioè embargo blocco blocco navale del corpo e strumenti per vigilare e
Sull'efficacia
Di quel blocco e di quell'embargo altrimenti rimangono parole questa mia Vito non c'entra nulla con la guerra
Ma certo mette appare un passo avanti perché fa entrare in campo le armi fu questo non c'è dubbio ma credo che questo sia un problema che i pacifisti che devono porre seria seriamente e chi ha organizzato la marcia Perugia-Assisi dette le Poste ha dato una risposta non ambigua
Ti faccio un'ultima domanda nei giorni scorsi in l'eurodeputato democristiani Eugenio Melandri ha messo in discute non è la non violenza del partito radicale proprio per la posizione presa dal gruppo parlamentare radicale sulla crisi del Golfo ecco tu cosa ne pensi di questa polemica
Ma io penso io non sono iscritto attualmente al partito radicale però
Questa è stata una persona sollevata anche da altri non iscritti cioè che veramente in quella polemica Melandri appaltati Regno sia nei toni ma anche nei contenuti mi pare cooperare radicale oltretutto Luigi Manconi che è una persona che pensava criticato le posizioni appunto da Rutelli ma è anche altrettanto non non ritiene accettabile la posizione
Assunta la posizione e la polemica lanciata da Melandri cioè mi pare che Melandri abbia abbia fatto quell'operazione appunto
Alcuni stanno cioè i di catalogare immediatamente come prigionieri della logica di guerra quelli che esprimono una posizione sicuramente non è pacifista e più non violenta che pacifista ma che certo non può essere catalogata
Tra attracchi auspica la guerra o pensa che la via per risolvere la la il problema perché alla guerra una posizione corrispondente a quella di Melandri appunto la la data non in riferimento al partito radicale tempio l'altro giorno a capanna sulla sul Manifesto in cui ha parlato di alcuni che hanno considerato una iattura la liberazione dei dieci ostaggi e questo perché sono prigionieri della logica di guerra e metterà nell'elenco di costoro il ministero degli Esteri la Voce repubblicana un alcuni organi di informazione più al un paio di pertiche hanno impostato l'elmetto dei marines
Non faceva i nomi ma direi che faremmo Rutelli e io questi due perché con l'elmetto dei mari ecco credo che sia un livello di polemica e non serve a nulla
E travolge le posizioni delle interlocutore delle posizioni delle persone tra cui ci si riferisce mi pare che riconoscersi vicendevolmente un nome da di di intenti a una sincerità di posizioni che possono essere diverse
Sia il minimo e ciascuno di noi può richiedere agli altri perché appunto nessuno di noi e qui ad augurarti che ci sia una guerra un'operazione chirurgica che ritorna lo lo la situazione nel Golfo
Tutti beniamine ti ringrazio molto a risentirci
Grazie a voi Cao grazie
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