Cinema & cinema: "La gelosia" di Philippe Garrell

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale avevo già osservato la settimana scorsa che in questo periodo di fine stagione cinematografica
Trovano spazio sugli schermi film interessanti o di alta qualità ma ritenuti commercialmente difficili
Esce così soltanto adesso le firme di un grande autore come Philippe Garrel pure un esponente storico dell'UAL vaghe e si intitola la gelosia è stato presentato all'ultimo Festival di Venezia
E quindi Ficili ho ritenuto tale magari perché ha girato in bianco e nero o perché non è recitato datori di grido due protagonisti solo lui gabella che qualcuno ricorderà
Tra gli attori di un film di Bertolucci vetrina razza cambiamo clarisse che ha interpretato fra l'altro qui in Italia Romanzo criminale
Confimea certamente commercialmente difficile pure quantomai semplice e trasparente ma ecco e uno di quei film di fronte a cui un certo tipo di spettatore magari più condizionato dal cinema spettacolare resta deluso
Perché potrebbe dire è un film in cui non succede niente
Ma si può obiettare se si è già una polizia o si guarda un ritratto si resta forse delusi sia in gioco che leggiamo o vediamo lo scorgiamo i tratti del romanzesco o dello straordinario
Se le parole evoco no una sensazione o un sentimento in modo vivido e preciso
Se un ritratto sembra cogliere essenza di un carattere insomma questa impressione di verità non basta in effetti alla pagarci
In ogni caso non è propriamente vero che nel film di carne nel non succeda niente non succede niente o quasi niente che ecceda i limiti nei limiti della vita quotidiana che però qui descritta con grande maestria
Si tratta della vita di una coppia di giovani attori lui lavora in teatro nella precarietà che oggi più che in passato affligge anche questa professione
Lei invece da tempo non ottiene più una scrittura vi è separato da un'altra donna dalla quale ha avuto una figlia che ancora bambina
Beh insomma un quadro di vita caratterizzato da un senso di provvisorietà nel lavoro così come nelle relazioni sentimentali eppure attraversato da momenti di indubbia allegria i due amanti vivono in una mansarda un po'angusta e spoglia
E l'avanzata non è uno dei luoghi tipici della vita di può Enna
Vita povera drammatica ma anche scapestrato ai forse libera
E certi pomeriggi che i due passati insieme con la figlia dell'uomo semplicemente passeggiando in un parco malgrado ieri bisticci sono pieni di armonia perché tra la bambina e la donna si è creata una speciali affinità
Eppure ecco tale felicità che le firme non ha niente di Squillante dire tonico ma mantiene sempre i toni del Gelli discreti della verità
E minacciata da un'inquietudine che diventa via via preponderante donna come dicevo è disoccupata e seppure ansiosamente quasi morbosamente attaccata al suo ragazzo
Forse per un malessere nato dalla frustrazione ma il fine non si preoccupa di spiegare esaustivamente le origini di tale malessere
Lo tradisce con degli sconosciuti incontrati un pub che alla fine un po'assurdamente Global dura per un altro uomo
Così
L'armonia da un lato
E un'inquietudine distruttiva e autodistruttiva dall'altro attraversano il film un po'come due temi musicali di cui uno presuppone l'altro senza che però che siano contrapposti come il bene al male
La risultante un senso di fatalità che allo stesso tempo triste e dieta
Infine girato in bianco e nero
E questa è forse un modo per focalizzare il racconto più che sui fatti come dicevo molto scarni sugli stati d'animo dei personaggi che interiormente ora si illuminano che ora si oscurano come in certe giornate in cui si solleva che viene
è un film forse impopolare ma molto bello la gelosia di Philippe Garrel un saluto da Gianfranco Cercone