Ospedali Pschiatrici Giudiziari e reato di tortura: intervista ad Elisabetta Zamparutti

Elisabetta Zamparutti parliamo di ospedali psichiatrici e giudiziari la cui chiusura oramai aggiorni il trentuno di questo mese cioè visitato quello di Aversa anche condizioniamo
Io insieme
Alla parlamentare i circa un'ora Bechis compagni Domenico letizia Giuseppe Ferraro abbiamo visitato sabato scorso
L'ospedale psichiatrico giudiziario TIA verso una struttura
Che i avevo già a visitato molti anni fa fa insieme al senatore Pietro Milio
A di cui voglio ricordare l'impegno proprio su questo chi emana le sue proposte di legge e di superamento
Di queste strutture suture che
E sappiamo o dovrebbero chiudere da qui a una settimana e
Quello che ho trovato ad Aversa e sicuramente una situazione migliore rispetto a quella di va beh quasi oltre dieci anni fa
Peqin tantu gli internati sono decisamente di numero inferiore
A erano centoquattro quelli registrati alle
A sabato
A sabato scorso e anche diciamo le condizioni della struttura nel suo insieme
A sono sono migliorate
I in particolare la a direttrice ci ha fatto presente che non ci sono più i letti di conti di contenzione perché
La
Contenzione ormai avviene esclusivamente
Attraverso trattamenti farmacologici di c'è da dire però che il dato impressionante
è quello relativo al numero delle persone che effettivamente diciamo il primo Hidalgo aprile
Tale poco dopo il termine del trentuno il giorno della chiusura
Effettivamente riescono perché su
Centoquattro saranno quattro o cinque quelle che potranno lasciare lo Piccini trovando
Altre
Altre strutture ad accoglierli ecco
Credo che basti questo dato per evidenziare la dimensione del problema un problema perché attiene nello specifico si al rispetto di questa legge e soprattutto al modo in cui queste persone verranno verranno trattate i il tema che attiene anche a alla mancanza di legalità
Nel nostro Paese che che si connota appunto come uno Stato
O in cui lo Stato di diritto o
Praticamente inesistenti noi come radicali anche con questa
Collaborazione che intanto abbiamo avviato con dei parlamentari ex Cinquestelle continueremo a monitorare penso che sia importante ritornare a Brad ENI
In queste strutture per capire chi tipo di evoluzione c'è nel frattempo stata
Il dicevo
Questa funzione di monitoraggio e anche di supplenza acquedotti le istituzioni dovrebbero dovrebbero fare
Oggi alla Camera c'è inizia il terzo e ultimo passaggio per l'introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento
Beh i radicali da sempre dicono che questa fattispecie di reato mancava i certo con delle criticità perché questo testo verrà approvato intanto partendo dal sulla
Dal fatto che sarà un reato comune
Anche in questo caso rispetto a una la convenzione che
è stata ratificata
Più di vent'anni fa
A noi
Vediamo che ancora non è stata data attuazione nell'ordinamento interno un altro o esempio di mancanza
Di stato di diritto perché non ci si adegua a quelle che sono
Anche gli obblighi internazionali e voglio dire implementare all'interno del proprio ordinamento quello che si sottoscrive sul piano internazionale
La formulazione che è in discussione alla Camera non rispecchia quella che la definizione del reato di tortura contenuto
Nelle
Temi la convenzione nelle convenzioni internazionali e a partire come dice di
Prima dal fatto che è un reato comune non un reato proprio cioè
Commesso da un pubblico
Da un pubblico ufficiale ma anch'io trovo grave in un certo senso paradossale il fatto che sia prevista come e Pina massima quella dell'ergastolo ora
Io credo che
Proprio su questo come Nessuno tocchi Caino
Occorrerà
Lavorare
In particolare abbiamo già deciso di dedicare il prossimo congresso proprio al tema dell'abolizione dell'ergastolo e del quarantuno bis
Che è una vera e propria forma di tortura listato
Ma
E citando quell'importantissimo libro che Sergio D'Elia e Maurizio Turco hanno scritto ormai
Più di dieci anni fa una vera e propria forma di tortura democratica io penso che questi si hanno le frontiere su cui ci si debba impegnare eccome Nessuno tocchi Caino ci siamo al cento per cento
Ringraziamo Elisabetta Zamparutti