Intervista a Paolo Facciotto sul fallimento de La Voce di Romagna

Oggi vogliamo occuparci di un giornale la voce di Romagna è una lunga storia e non ce la facciamo raccontare da Paolo faccio otto che il fiduciario sindacale dei giornalisti Paolo benvenuto su Radio Radicale
Grazie grazie dell'ospitalità buongiorno agli ascoltatori a tutti voi
Da noi iniziamo per raccontare la storia di questo giornale
Ma possiamo iniziare intanto da una constatazione per mi giornalisti perlomeno i nove giornalisti che adesso io rappresento sono circa il quaranta per cento della redazione del giornale
Che sono stati messi in cassa integrazione alla fine dello scorso aprile si è trattato di una di una grossa la stangata di un sì un danno notevole in ogni caso oltre a noi i nove messi fuori
Ci sono poi altri quindici giornalistiche componevano insieme a noi la redazione del giornale che in questi mesi è passato di mano
E questa intera comunità giornalistica per più di un anno non ha ricevuto lo stipendio adesso quindi nel fallimento della società che editti che pubblicava il giornale
Ci saranno delle prevediamo delle insinuazioni nel passivo molto alte posso solo dire che per quanto riguarda il gruppo di noi nove giornalisti
E quello che dobbiamo avere ancora da questa società mettendo facendo i conti totali sono un milione duecento mila euro compresi i TFR quindi delle somme molto molto grandi
Per essere chiari diciamo che su diciotto mensilità
Che vanno dal dicembre due mila e tredici al febbraio due mila quindici era questo gruppo di giornalisti che ripeto era di circa venticinque persone ha avuto pagate solo tre mensilità su diciotto
è quindi opportuno un un massacro e il nostro è un anno e poi c'è il danno all'informazione
Raccontiamo perché è fallita
Ecco è in realtà è un mistero che ancora noi non non abbiamo capito e che sul quale spero facciano luce gli organismi competenti
Possono solo raccontare ciò che noi abbiamo visto svolgersi sotto i nostri occhi
Durante il due mila tredici dopo un cambio anche di direzione sono cominciati i primi ritardi nei pagamenti degli stipendi dalla Società
Ci venne detto che c'era una una grave crisi ci veniva spiegato con
Il calo vede i fatturati il calo dei ricavi ma su questo magari torniamo o dopo
Poi c'è stato comunque un blocco del pagamento degli stipendi e che comunque noi non ci spiegavamo perché il giornale continuava ad andare regolarmente in edicola tutti i giornalisti continuavano a lavorare perché ci veniva detto di
Stringere la cinghia come suol dirsi
Ci sono state una serie di promesse di pagamento non mantenute e ma poi per tutto il due mila e quattordici che io chiamo un annus horribilis per questa
Comunità di giornalisti
Né è successo di tutto
Il comitato di redazione e che era nato prima non c'era in realtà il sindacato in questo giornale perché diciamo evidentemente i giornalisti non ne sentivano la necessità ecco questo comitato di redazione
In realtà è stato accertato
Dalla dall'amministrazione del giornale e purtroppo anche dall'interno di una parte di giornalisti che non condividevano le proteste le proposte di sciopero
Probabilmente per paura anzi sicuramente per paura la cosiddetta paura di perdere il posto di lavoro che quindi
Causava anche una specie di omertà il fatto di dire no non possiamo dire all'esterno
Ciò che sta succedendo perché questo danneggerebbe la ricerca della Società di nuovi per nuovi soci nuovi finanziatori realtà non era vero nulla ecco anzi io ritengo e con me molti altri giornalisti
Che se i comunicati
Sindacali che venivano votati dalla maggioranza dell'assemblea di redazione fossero stati pubblicati sul giornale e invece sono stati rifiutati contro le regole del contratto e una legge
Probabilmente le cose sarebbero o spero che credo che le cose
Potessero andare diversamente solo un po'più forti in questo anno al credito dell'intenzione di Paolo scusa se ti fermo ricordiamo Paolo noti fermo solo per ricordare che il Comitato di redazione l'organo sindacale interno dei giornalisti
Sia errato purtroppo a voglio anche qui fare un
Un piccolo approfondimento se mi permettete questo che è successo a voi che è successo a anche nei rapporti fra il Comitato di redazione e la redazione è purtroppo un problema che io vedo generale che spero che non degeneri salì questo generale in Italia perché
Io vedo nella classe giornalistica nemmeno i miei colleghi una eccessiva accondiscendente nei confronti di editori nei confronti anche di angherie che vengono dalla dalla parte proprietaria diciamo
Io ritengo che i giornalisti debbano assolutamente riprendere il loro senso di protagonismo il loro senso di il identità professionale avere più coraggio e e quindi non spiegarci assolutamente
Di fronte alla mancanza dei pagamenti degli stipendi che sono la base la BCC del contrattuale sono una cosa garantita dalla Costituzione e non non ci può essere discussione su questo
C'è un editore continua ad avere i ricavi e continua a vendere il prodotto
I giornalisti che
Lavorano per questo prodotto devono essere pagati regolarmente su questo non ci può essere ombra di dubbio purtroppo invece vedo non solo nel nostro caso ma anche in allargando l'orizzonte
Che ad su questo gli stessi giornalisti cominciano a piegare la testa e a dire no cerchiamo di facilitare
Le cose al all'editore
Con la speranza proprio per il futuro un lavoro più tranquillo insolvenza sanarla paura scusa la paura e l'interesse di alcuni poi non fanno gli interessi di tutti per quattro mesi tanto è vero che alle proposte del sindacato
Di chiarire la situazione societaria e di andare a uno stato di crisi con contratti di solidarietà e quant'altro tutto questo è stato completamente rifiutato
Dall'editore purtroppo con la complicità dico una parola brutta ma non
è solo una parola sul vocabolario complicità di alcuni i giornalisti
Che evidentemente credevano in un altro esito non voglio entrare nelle questioni di buona fede
Sta di fatto che senza aprire lo stato di crisi senza andare a i contratti di solidarietà che il sindacato proponeva
Bella società poi è andata in fallimento dopo aver chiesto un concordato in cui nemmeno la Società credeva perché
La società ha chiesto il concordato per
Fermare le istanze di fallimento
Che erano state presentate ma poi non ha presentato il piano concordatario e addirittura ha avanzato istanza di fallimento in proprio davanti al giudice
Quindi era solo una perdita di tempo in buona sostanza noi in un anno e mezzo non abbiamo mai avuto nessun ammortizzatore sociale non abbiamo avuto la generalità degli stipendi adesso abbiamo un credito milionario
E e poi la società due poco prima che avvenisse il fallimento è stata passata con un affitto di ramo d'azienda una nuova società del figlio del proprietario il vecchio proprietario in questo passaggio sono rimasti a ma a lavorare al giornale
Un gruppo di giornalisti
E quelli che sono stati invece fatti fuori sono io e il l'altro le altre persone che fanno parte di questo gruppo di nove giornalisti che erano non a caso quelli che protestavano di più che avevano fatto prima
I decreti ingiuntivi di pagamento degli stipendi eccetera eccetera
Questo in spregio della legge perché tra questi giornalisti ci sono fra i più anziani con la maggiore anzianità di andare con maggiori carichi di famiglia ci sono persino una moglie o una moglie o marito che hanno due figli da mantenere
Ha quindi credo di essere stato chiaro ecco questi passaggi secondo noi sono
Non belli sarà sarà insomma vedremo insomma
Come andrà a finire nel da parte degli organi competenti a fare giustizia noi chiediamo giustizia
Perché
Lavoravamo non vedevamo paga giornale prendeva no sentiti Touré acconti in una nota che la voce di Romagna prendeva dei fondi pubblici
Siano e risulta abbiamo fatto accesso agli atti del dipartimento informazione editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal due mila e i due la editrice la voce questo se la società che pubblicava il giornale essendo controllata da una cooperativa peraltro con l'attività prevalente nell'edilizia
Essendo controllata da questa cooperativa aveva diritto giustamente ha riceva dei fondi pubblici di sostegno all'editoria
Secondo i nostri calcoli in nel giro di undici dodici anni
Da Palazzo Chigi sono stati dati via per questa attività tra i venti e ventuno milioni forse qualcosa di più di ventuno milioni di euro
Questore effettivamente
Sosteneva questa attività però noi abbiamo visto nei bilanci
E che arrivo sempre alla questione del costo del personale che è una delle voci che gli editori dicono di voler tagliare selvaggiamente in questi anni c'è questa rincorsa al taglio del costo del personale
Io ritengo sia una eccessiva diciamo così seggio sesso la media
Del costo del personale nel nostro giornale era di circa un milione e mezzo di euro all'anno
I soli i ricavi da vendite del quotidiano che sono stati dichiarati nelle nei bilanci che non abbiamo studiato di tutto questo ciclo del giornale
Erano a solo alla i ricavi da vendite quotidiano coprivano circa un milione e mezzo di media all'anno per poter coprire le il il costo del personale poi c'erano i ricavi dal CARA colto pubblicitaria
Quattordici virgola sei milioni parlo sempre del periodo dal due mila e i due in avanti
E poi gli altri incassi sono stati anche quelli appunto dei fondi dell'editoria quindi i giornalisti in nella nostra situazione stando ai dati di bilancio che noi presumiamo debbano essere veri veritieri perché questo prescrive
Il Codice civile ecco questo giornale RAI in equilibrio noi abbiamo analizzato hanno il fatto che costi e ricavi fossero sostanzialmente in equilibrio non ci spieghiamo come mai
Alla fine di questo ciclo questa società abbia dichiarato un indebitamento nella nell'udienza di fallimento di poco meno di dodici milioni di euro
Senti nasce la voce di Romagna facciamo un po'di storia di questo giornale
La voce di Romagna nata il dieci ottobre mille novecentonovantotto vado a memoria ma come in realtà all'inizio chiamava la voce di Rimini perché nasceva ai mini e poi del corso dopo pochissimi anni ha avuto l'ambizione di diventare
Il giornale di tutta la Romagna e quindi oltre alla redazione centrale di Rimini si sono
Sono nate le redazioni di Forlì di Ravenna cetra degli altri centri
Della Romagna un progetto ambizioso molto bello in cui
Tutta questa comunità di giornalisti a ha creduto fortemente sacrificandosi moltissimo nel lavoro
è faccio un mi faccio un un esempio a avevamo dei ragazzi bravissimi uno di questi a per stare a agli ultimi anni ha fatto lo scoop
Dei problemi con le tasse con l'immobile di di stessi idem il ministro che pure ha dovuto dimettersi per questo caso che nacque realtà sta uno scoop di un giornalista giovanissimo della voce di Romagna e poi divenne un caso nazionale
E purtroppo questo giovane collega deve avere per quello che mi risulta venti mensilità di pagamento questo per dirvi
Quali prodotti non ci sono venuto qui istruttorio sentirlo scusa se ti interrompo si collocava questo giornale in una determinata area politica
Beh questo giornale sicuramente era nato per incunearsi in un mercato quello delle testate locali della Romagna che era già fortemente presidiato quindi per poter
Somma per poter avere un successo
Doveva per forza caratterizzarsi con un giornalismo più aggressivo rispetto alla concorrenza
Ciò significa in Romagna più aggressivo nei confronti delle maggioranze rosse dominanti che sono sempre stati dominanti in Emilia e Romagna e quindi aveva una caratterizzazione piuttosto forte
In questo senso se credo che questo sia stato anche
La chiave comunque del del successo
Di un certo successo editoriale ecco noi abbiamo visto nei documenti che la editrice ha mandato al dipartimento di Palazzo Chigi per i finanziamenti che
Ancora nel due mila e dodici la media giornaliera di copie vendute era di quattro mila novecentosessanta copia se non sbaglio insomma circa cinque mila
Forse a qualche anno prima era arrivata anche più in alto oltre sette mila copie
Vendute regionalmente e quindi era monsignor giornale ecco
Senti voi avete chiesto aiuto ai nostri concittadini
Noi abbiamo chiesto aiuto io facevo parte del Comitato di redazione se sedi abbiamo chiesto aiuto anche alle alle istituzioni
Con un appello che facemmo già nella primavera del due mila quattordici perché la nostra tesi era Quetta
Se un se in un giornale un'intera comunità di giornalisti non viene pagata questo si riflette sulla qualità negativamente sulla qualità del giornale
E quindi anche sulla sua credibilità tanto è vero che purtroppo c'è stato il crollo
In questo periodo delle copie che secondo una relazione di marzo scorso erano arrivati a non più di due mila seicento giornaliere dicevamo che chiedevamo aiuto perché questa situazione
Si sbloccasse perché l'editore corrispondesse alle nostre richieste di una di mettere le carte sul tavolo di aprire uno stato di crisi
Concordato di concordare delle possibili soluzioni ecco come i contratti di solidarietà abbiamo chiesto che anche la Prefettura intervenisse visto che il giornale fra l'altro riceveva soldi dal Governo
Ma l'editore ha disertato persino i tavoli istituzionali e purtroppo le cose sono precipitate senza che nulla potesse succedere però le istituzioni ci hanno dato comunque
L'aiuto che potevano darci
Il il sindacato si allargherà il sindacato regionale la FNSI sia supportato
Più che si poteva
Siamo in un dialogo anche con l'ordine professionale
Adesso purtroppo do abbiamo a che fare con questo fallimento si
Senti i prossimi appuntamenti se non ho capito male sono di natura giudiziaria per il momento
Quindi per il momento si noi adesso stiamo facendo l'insinuazione nel nel passivo del fallimento di questa casa editrice vedremo che cosa che cosa succederà ENI
Bene abbiamo cioè l'udienza appunto del mondo di stato passivo che i primi giorni di febbraio del due mila e il sedici e poi non risulta comunque aperta un'indagine della magistratura su tutto quello che è successo
Ma su questo vedremo siamo spettatori
Quindi i tempi tempi lunghi tempi purtroppo inutile
Senti volevo farti un'ultima domanda chiaramente tempi lunghi senza stipendio non è la situazione ideale è una situazione che in cui nessuno di noi vorrebbe trovo Marzi e tanto più o che l'editoria diciamo in generale in sofferenza in Italia in questo momento immagino che vi sarete guardati un po'attorno
Si guarda io guardavo proprio ieri sera un
Una statistica pubblicata su prima on line i
Riguardanti i tre più grandi gruppi editoriali italiani RCS Espresso ventiquattro ore
Questa notizia ce l'ho che adesso sottomano in dieci anni i primi tre editori italiani hanno perso
Quasi mille cinquecento milioni di euro di ricavi sicuramente crea il problema esiste già da da dal due mila otto dal secondo semestre due mila otto in avanti
L'editoria perso molto io mi permetto dal mio punto di osservazione di dire questo
Gli editori probabilmente dovevano fare i conti con la crisi globale forse in maniera diversa da come hanno fatto
Diciamo che è è proprio è proprio del mestiere dell'editore cercare dei nuovi sbocchi magari
L'informazione on-line studiarla
In un modo che diciamo che ecco non è ritengo che questo non fosse non sia una competenza diretta dei giornalisti anche se i giornalisti chiaramente hanno la responsabilità
Di inventare per se stessi il lavoro se no io credo in un modello di società dove l'impresa fa la sua parte ha il coraggio di investire risorse proprie magari di farsi aiutare anche
Dal pubblico
Per affrontare le crisi i giornalisti devono avere a mio parere una coscienza più alta di quelle perché là che la loro professione e anche la loro
Chiamiamola ammissione insomma
E questi questi di questi due
Quelle questi due soggetti devono avere una forte soggettività entrambi a me sembra che in questo momento i giornalisti tendano a
Così ad abbassare la miniera credendo che andando come al traino degli editori però questo modello non credo che possa a funzionare se
Paolo come sempre consueto in casa radicale in casa di Radio Radicale noi continueremo a seguire la vostra ma vicenda per il momento io ti ringrazio ringraziamo Paolo faccia otto che ricordiamo è il fiduciario sindacale dei i giornalisti
Da parte stesse ex post è stato chiaro agli ascoltatori solo della parte dei dei giornalisti esclusività l'attività
Apertura privo di cassa integrazione e alla diciamo fiduciari di una parte dei giornalisti della voce di Romagna grazie
Grazie a Radio Radicale grazie a te del dell'ospitalità