Presentazione della Campagna Nazionale Faro: Azioni di prevenzione e contrasto della violenza sulle donne

In piedi a sedere
Credevamo che lo sciopero degli autobus e mezzi e sistemi di trasporto romani avrebbe creato qualche problema invece siete stati bravissima orientarvi nel
Il traffico romano e anche in queste difficoltà quindi ancor più grazie da parte di tutto il modali per la vostra voglia di esserci e di partecipare a questa Conferenza
Oggi siamo qui proprio per la conferenza di chiusura la Conferenza ha finale del nostra campagna nazionale il faro che ha accompagnato l'attività del modali dei nostri volontari dei nostri operatori cicoria già avvocati operatori sociali
Medici tutti coloro i quali in questi dodici mesi si sono impegnati per far sì che la nostra campagna nazionale di contrasto e di prevenzione comportamenti violenti
Potesse essere effettivamente una risposta al bisogno delle donne ma di tutti i cittadini italiani
Una breve presentazione di degli ospiti cioè che ci sono qui oggi che ci hanno accompagnato che hanno arricchito questo nostro momento
Allora vedete alla mia destra vittoriana Abate che è avvocato e giornalista e inviato speciale si occupa proprio di cronaca nera
E quindi di una tematica così importante vicino a purtroppo alla violenza la violenza di genere
Quella mia sinistra investirò Micoli Olivieri attrice ma anche scrittrice
Ha scritto un libro molto importante il suo primo libro le donne della mia vita
E qui come madrina dell'iniziativa quindi siamo molto molto contenti perché sarà presente con noi per poter premiare i ragazzi che hanno partecipato al nostro contesto infine sempre alla mia sinistra invece abbiamo l'Onorevole Giulia Narduolo componente della Commissione cultura del Partito Democratico
E e quindi un rappresentante istituzionale che è qui per dare proprio voce alle istituzioni poi ci si raggiungerà l'onorevole Fabio Rampelli invece di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale
Allora prima di passare la parola un po'ai miei ospiti mi corre l'obbligo
Rappresentarvi quello che è stato l'impegno di tutti noi in questi dodici mesi e su questo innanzitutto vorrei ringraziare il proprio voi perché se il modali ha potuto fare qualcosa e ha potuto concretizzare degli interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza è grazie a le persone che sono qui presenti
I nostri volontari i nostri operatori i rappresentanti delle scuole le famiglie anche i ragazzi che si sono attivati impegnati coinvolti in quelle che sono state le nostre iniziative senza di voi essenza moltissime altre persone che sono rimaste a casa che avevano difficoltà a poter venire ma soprattutto insomma questa stanza non riesce a contenere tutti i volontari gli operatori ragazzi coinvolti immaginate che siamo riusciti a ridare aggiungere cinque mila ragazzi da tra il tredici e ventuno anni che hanno potuto partecipare alle nostre iniziative che hanno consistito in che cosa abbiamo realizzato dei laboratori dei seminari a scuola ma anche delle opere teatrali e ogni delle rappresentazioni degli spettacoli qualsiasi occasione fosse buona e quindi opportuna per proporre la tematica della violenza e della violenza di genere
Questo perché in conferenza stampa di apertura avevamo detto che partiva la nostra idea da un'analisi
Il fatto che sette milioni di donne nella nostra Italia hanno subito un qualche tipo di violenza sette milioni sono un numero enorme
Immaginate che in tutta Europa sono sessantadue milioni le donne che hanno subito una violenza
E allora rispetto a questa che è un'emergenza sociale il moda abbia immaginato di scendere in campo di farlo con i suoi strumenti
Quindi con le sue iniziative sociali con i suoi volontari e l'ha fatto con l'obiettivo in sintesi di rompere il muro del silenzio
Troppo spesso la violenza è caratterizzata da un silenzio dilagante
Che riguarda la vittima ma non soltanto la vittima anche il mondo che la circonda il piccolo contrasto a volte della famiglia altre volte della scuola altre volte del lavoro un silenzio che diventa assordante
Questo silenzio abbiamo pensato che dovesse ricevere una risposta questo muro del silenzio dovesse essere sempre più sgretolato
Crediamo che la nostra Italia in questi anni ha fatto molto attraverso
Sicuramente la ratifica della Convenzione di Istanbul attraverso le leggi sul femminicidio certamente è stato fatto tanto e alcuni dati infatti danno un riscontro positivo
Le violenze sia fisiche sessuali hanno subito una diminuzione
Però purtroppo corre anche l'obbligo invece segna rare che quelle violenze che arrivano ad essere ancor più importanti perché causano delle ferite financo la morte come Rimini finisce mini cd quei tipi di violenze invece
Hanno avuto un aumento immaginate che tra queste violenze dal ventisei per cento si è passati al quaranta per cento
E allora evidentemente quel muro stanno ancora lì è un muro che un po'si ha perso il suo intonaco ma in realtà nei suoi assi portanti ancora radicato nella nostra società e nella nostra cultura
E siccome la violenza anche un fatto culturale e l'abbiamo visto anche attraverso la nostra indagine di punto dopo vi parlerò abbiamo pensato che bisognasse continuare a parlarne continuare a parlarne tanto soprattutto farlo con i giovani
Perché questi come sappiamo bene rappresentano una risposta di prevenzione ma soprattutto il futuro della nostra Italia
Ci siamo fuoriusciti pensiamo si sommessamente lo diciamo ma anche con il Golia perché quando le cose vengono fatte bene vanno dette e soprattutto perché voi siete stati soprattutto i protagonisti sono qui a parlare
O il grande onore di rappresentare il vostro lavoro ma io non devo fare i complimenti a tutti i referenti territoriali a tutti i coordinatori che si sono impegnati con tanta umiltà con tanto spirito di sacrificio abnegazione
Per una voglia di donare all'altro una possibilità di vita di speranze di felicità
E quindi grazie a tutti voi e a tutti quelli che come dicevo sono a casa perché se questo Progetto è stato possibile nella sua realizzazione sicuramente attraverso il finanziamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Ma in realtà si sarebbe potuto fare molto molto molto poco con quel finanziamento se non ci fosse stata la vostra passione la vostra determinazione la vostra di un impegno che supera l'individualità invece entra in contatto con i bisogni sociali
Detto questo io poi magari nel corso degli interventi passando la parola anche alle persone che sono qui con noi bene appunto che vi ho presentato all'inizio dirò altre cose e approfondirò altri aspetti del del nostro lavoro
Adesso mi imita c'è lei inglese e passerei la parola qui alla mia destra come vi dicevo a vittoriana Abate
Per il suo impegno gara caratterizzato la sua vita giornalistica ma non soltanto perché riteniamo ma credo che sia abbastanza di buonsenso
Che i giornalisti della stampa e la comunicazione abbiamo una grandissima responsabilità e che in questo possono svolgere un ruolo fondamentale
Per assolvere a quello che l'abbiamo scritto nel nostro slogan Milano strali locandina se la rete visto proteggere la vittima è un dovere di tratti
E allora in questo dovere certamente i giornalisti la stampa la televisione hanno una compito fondamentale importante quindi passo la parola a lei
Per sapere da lei le sue idee quali potrebbe essere l'impegno della stampa in questa grazie vittoriana
Problematica e forse non era spero che si sia sentito
Io sono vi posso raccontare la mia esperienza di cronista io sono una giornalista che si occupa di cronaca nera e cronaca giudiziaria e purtroppo di femminicidio sono costretto a parlarne tutti i giorni
Ne parlo perché io vado sul luogo dove è accaduto a domicilio io vado su quello che in e definito il luogo del delitto e che cosa faccio incontro incontro familiare incontro amici
Incontro conoscenti raccolgo le testimonianze testimonianze che mi danno la misura e la possibilità di
Incontrare diciamo tra virgolette le vittime
E e purtroppo quello che
Sono costretta a dirvi e che ogni volta dopo questi incontri
Mi questi incontri mila sono sempre con la stessa sensazione e con le stesse parole queste persone familiari la mamma il papà i fratelli gli amici dicono tutti la stessa cosa
Non immaginavamo nulla di quello che sia accaduto non avevamo nessun sospetto non c'era nessun segnale nessun campanello d'allarme che ci facesse pensare che le cose potessero andare
In questo modo e allora noi giornalisti ci chiediamo continuamente perché perché è successo
Perché queste donne sono state uccise proprio dalle persone a loro più vicina io sto parlando di femminicidio femminicidio una parola che fa male mi fa male mi fa male perché non contiene nel suo termine quella sensibilità
Che queste storie meritano
Questa è storia sono state di
Di donne normali e questo mi ha fatto capire che
In questi vent'anni di lavoro sul campo così come nel nostro gergo diciamo
Questo mi ha fatto capire che il male si può annidare
In ognuno di noi nella normalità nella porta accanto
Sono donne
Vanno in come noi donne normali sono marittimi sono sono mogli sono sono madri sono sorelle sono fidanzato chi sono queste vittime e soprattutto chi sono i loro carnefici
E allora vado a scoprire attraverso come già detto le testimonianze
E e purtroppo le storie sono tutte molto simile intanto aggiungo
Ai dati che ha dato il Presidente un dato molto significativo che quello dei
Primo semestre del due mila sei dici sono circa sessanta dall'inizio del due mila sedici le donne che sono state uccise da loro parte nero dagli ex fidanzati
Centocinquanta sei soltanto dal gennaio del nel due mila quindici queste è un dato
è un dato significativo ma perché si scatena la furia omicida in questi uomini cioè la persona
Che ci sta più vicino diventa il tuo carnefice
Nella mia esperienza ho potuto diciamo valutare che il movente di questi omicidi quasi sempre quello del possesso cioè l'uomo
Non è spesso in grado di accettare il fallimento di una relazione
E non è care non è in grado di accertare il rifiuto l'abbandono e questa è una delle cause scatenanti della furia omicida
Poi c'è un'altra causa che ritrovo sempre molto frequentemente in queste storie che affronto naturalmente come giornalista ed è il logoramento della relazione
Poi ci sono i motivi abietti che sono quelli davvero sconosciuti
E incomprensibili
Allora vi voglio portare qualche esempio che diciamo e sono dei casi che ho più seguito tra i tanti casi purtroppo di femminicidio conseguito
Allora il motivo del possesso io non so che i ragazzi se vi ricordate la storia recente che quella di la povera sarà Pietrantonio aveva ventidue anni era una ragazza bella bionda spensierata che è stato prima strangolata e poi
Busata viva dal fidanzato Vincenzo Paduano ecco quello
è un caso recente che ha fatto molto scalpore a Roma sicuramente
Ve lo ricorderete ma io vi voglio parlare di tante donne tutte ma anche molto diverse tra loro ma molto simili
In quelle che erano le loro caratteristiche cioè evidentemente la stessa paura di parlare di denunciare
La stessa mancanza di coraggio
Di
Fare a meno nel proprio carnefice
Per un amore malato non so se si può divenire amore in ogni caso io assolutamente non accetto la parola di delitto passionale perché questi delitti non c'è assolutamente nulla di professionale c'è la patologia c'era cattiveria perché sapete ragazzi
La cattiveria esistente
Non è una prova astratta e io l'ho vista ogni volta in cui ho dovuto affrontare questi casi
E la disperazione che ho visto né familiari di queste donne io non la dimenticherò mai vi ricordate
Mi riferisco al movente
Di quello che ho definito il logoramento della relazione io sicuramente vi ricorderete la storia di Melania Rea uccisa dal marito con trentacinque coltellate
Qual era il motivo secondo i magistrati vi era stretto in un imbuto tra la moglie l'amante ma si poteva evitare questo omicidio forse Melania avrebbe dovuto parlare invece di voler salvare a tutti costi proprio matrimonio
E poi voglio parlare di Roberta Ragusa quella donna scomparsa improvvisamente in una notte di gennaio con il pigiama abbandonato i figli ma l'avrebbe davvero abbandonati il corpo di questa donna non si trova ma è accusato il marito Antonov Lugli che guarda caso aveva una relazione con la baby sitter
E qui voglio parlare di Elena celeste un'altra donna
Forse debole forse indifesa forse non ha avuto il coraggio di ribellarsi o comunque forse voleva mantenere unita questa
Questa famiglia pensiamo però di donne con figli
Nessuna di loro avrebbe avuto motivo di allontanarsi da casa senza un motivo sono state uccise semplicemente scopo di Roberta Ragusa non si trova e marito accusato di omicidio volontario Elena celeste
Marito trent'anni condannato a trent'anni
Per la morte della moglie e perché
Le carte dicono che il suo è stato un omicidio di una freddezza straordinaria perché
Perché da quello che risulta dalle testimonianze la donna la moglie andava raddrizzata
Ma io vorrei parlarvi ancora delle ragazze come Meredith
Uccise senza un motivo potrei parlarvi di
Vorrei parlarvi di Guerrina Piscaglia una donna che un certo punto è scomparsa da Raffaello ed è accusato pensate un parroco
Vi vorrei parlare dichiara Moggi uccisa e non giornata ad agosto dal suo fidanzato condannato in via definitiva
Per il l'omicidio dichiara chiara era una
Era una una studentessa modello era una ragazza dalla faccia pulita ecco questi volti
Questi i volti queste foto che
Ci rimandano
Gli schermi delle nostre TV le pagine dei giornali sono un monito devono essere un monito
Perché noi tutti siamo abbiamo il dovere di partecipare a quello che appunto
L'obiettivo di questo progetto cioè l'azione di prevenzione e contrasto alla violenza ma che cosa possiamo fare innanzitutto
Partiamo dal lavoro
Che possono fare le scuole
Il volontariato ma prima di tutto le madri perché
Perché secondo me va appuntato l'accento su quella che è prima di tutto l'educazione dei propri figli e mi riferisco all'educazione sentimentale e cioè insegnare il rispetto ai propri figli maschi o femmine che siano
Per l'altra persona
E fidarsi fidarsi delle strutture di sostegno
Di cui disponiamo e mi riferisco appunto al modale righe realizzato questo progetto al parti tante associazioni di volontariato e servizi sociali ma soprattutto
Quello che dobbiamo fare tutti eh cercare di cogliere ogni minimo segnale nel comportamento delle persone anche quelle che ci sono accanto
Ogni
Piccola traccia di violenza da segnalata va denunciato abbiamo una legge che ci tutela approvata nel due mila tredici
Non dobbiamo avere paura di denunciare solo perché la querela non può essere più
Tolta
Dobbiamo muovere la forza di andare avanti di rinunciare a quello che potrebbe diventare perché parlo al plurale perché ripeto questa cosa riguarda solo gli altri riguarda tutti noi
E allora e concludo
Dobbiamo avere il coraggio di pensare
Che Melania chiara Roberta Elena Guerrina Isabella Noventa Stato-città dall'ex fidanzato
E la gloria Rostock che è stata uccisa da due dati per motivi di soldi quindi motivo
Queste donne
Possiamo essere noi grazie
Grazie vittoriana davvero grazie perché è così difficile parlare di questo tema parlare
Davanti a delle persone raccontare la storia di queste donne nominarle con il loro nome loro cognome e anche di coloro i quali sono stati i carnefici
Però è fondamentale per quello che hai detto perché potremmo essere noi potrebbe essere nostri fratello nostra cugina nostro latente
E la necessità di di poter raccontare queste storie e anche l'importanza di poter poi tendere la mano e dargli un aiuto
Quindi voi svolgete una funzione fondamentale perché altrimenti quelle tanto sarebbe chiuso in quella casa o magari in quel luogo in quel contesto in quella località
E invece la stampa che spesso viene anche attaccata no viene anche attaccata perché si dice se ne parla troppo diventa un'informazione per fare notizia e basta
Beh diciamo che poiché i numeri a volte parlano proprio chiaramente queste sessanta donne esistono se ne parla perché ci sono e fatta mente grande è talmente grave che anche fossero la metà fossero sei sarebbe comunque necessario parlarne
E quindi grazie a chi ne parla a chi ha deciso di proporre il proprio impegno professionale per prendersi questa responsabilità
Di parlare in queste cose difficili miniere purtroppo però che esistono nella nostra vita grama grazie di essere qui grazie
Ok allora
Passo invece adesso la parola all'onorevole
Narduolo Giulia Narduolo che qui con noi mi permetto di di fare una piccolissima introduzione per poi farle una domanda
Allora l'Europa ha proposto una direttiva in funzione della quale
Si richiama l'Italia ad aprire almeno un centro antiviolenza ogni dieci mila persone dieci mila abitanti
Questo dovrebbe portare è stato fatto un calcolo alla presenza di centri antiviolenza anche possono accogliere i cinque mila e settecento dopo anni cioè cinque mila settecento posti
Purtroppo la nostra Italia da un'analisi che è stata fatta a una percentuale che è inferiore al dieci per cento rispetto a questo obiettivo cioè ci sono cinquecento posti letto che possono accogliere le donne
I centri antiviolenza hanno una funzione fondamentale quando parliamo di protezione della vittima perché quando si fa a quella di non sa di cui vittoriana ci parlava
Rimanere a casa un rimanere nei pressi di quell'abitazione o qui di Lunardi quel luogo di lavoro può diventare molto rischioso e pericoloso perché
Coloro i quali si macchiano di un nano
Comportamento così terribile sicuramente vivono un momento anche di grande stabilità e di grande problematicità e Psicopatologia
Quindi hanno dei comportamenti violenti irrefrenabili che non vengono dominanti in alla ragione
E allora per la donna oltre la denuncia fondamentale avere un luogo protetto nel quale si possa rifugiare
Senza questo nonostante la rinuncia rimarrebbe in balìa i comportamenti che probabilmente e anzi certamente da quello che ci dicono le storie diventano sempre più coerenti con un'escalation che non ha mai fine
Quello che vediamo invece dei centri antiviolenza oggi ha una grandissima instabilità negata affondi che pop macchia di leopardo arrivano con difficoltà
E legata poi proprio una mancanza di posti quindi noi anche nella nostra campagna di dodici mesi e nel nostro centro che abbiamo attivato per dare una risposta a chi ha un problema di violenza
Abbiamo poi avuto una grandissima difficoltà di trovare i luoghi nei quali le vittime potessero essere accolte per poi potesse essere
Protette chiediamo a lei un impegno particolare dato che è stata così sensibile oggi a venire qui e stare qui con noi affrontando un tema così difficile
E essendo anche un esponente di Governo e quindi comunque volendo stare anche su un argomento così difficile per prendersi la responsabilità
Non lo diamo per scontato quindi la la ringraziamo per questo
O il comportamento che poi merita
L'attributo onorevole e quindi nella misura in cui lei è qui e si prende cura anche di ascoltare una realtà come modali che cerca di fare tanti sforzi
Bene in questo certamente l'appellativo di onorevole a porta la dignità per poterle essere tributario quindi la ringrazio di essere qui
Ma sono io che ringrazio voi per l'invito e saluto tutti questa mattinata importante devo dire
Un progetto un Progetto cruciale cominciare ne parlavamo prima scambiando due parole con la la Presidente prima che iniziasse
La conferenza stampa cruciale perché per per tanti motivi che sono stati detti prima
Perché tocca il tema culturale tocca le scuole coinvolge le giovani generazioni
Prima di di provare a dare una risposta anche se
In realtà non non è tutto nelle mie mani anzi anzi e quindi è più difficile dare una risposta in questo caso
Volevo però raccontarvi quello che stiamo facendo in Commissione cultura
Alla Camera come su cultura e Scuola
Perché proprio di queste cose stiamo discutendo proprio in queste settimane
E mi aggancio a a quella parola che ha detto la dottoressa prima educazione sentimentale è un qualcosa che evidentemente mancate credo vi siate accorti anche facendo questo questo lavoro è questa
Indagine questi lavoratori con
Con i ragazzi delle scuole ce ne siamo cerco Gian quotidianamente stamattina
Prendendo il treno era in stazione a
A Rovigo
Ho visto purtroppo nulla la prima pagina no del giornale quelle che si attende fuori l'edicola un
Una infermiera di di di Rovigo che è stata trovata morta e evidentemente purtroppo è un
Dobbiamo aggiungere al numero
Di cui si parlava prima
Quindi
Veramente quotidiano questo stillicidio e fa impressione fase se mettiamo tutte queste storie una accanto all'altra perché sono storie chi riguardano poi famiglie che riguardano anche i bambini
E
Devo dire che mi ha colpito in maniera molto forte un filmato avuto proprio la la fortuna di vedere la scorsa settimana ciò che mi sono imbattuta casualmente
Girando i grandi canali e su Sky davano Un giorno perfetto non so se l'avete visto del due mila otto di Fatah non spetterebbe
Con Isabella Ferrari Valerio Mastandrea tratto dal romanzo omonimo della Melania Mazzucco
Da lasciare effettivamente senza fiato talmente vero talmente vero nella nel suo raccontare questa storia di questa famiglia
E in cui i genitori si separano il padre non riesce ad accettare questo
E poi a farne le spese sono i bambini sui bambini c'è la violenza di mezzo la madre che cerca di allontanarsi ma anche questa difficoltà di effettivamente trovare un posto dove
Dove stare lo lo consiglio a tutti lo consiglio a tutti era
Un film di qualche anno fa due mila otto dicevo però credo si si trovi ENI si trova facilmente sempre per
Per raggiungere elementi per per
Tenerci svegli rispetto a questa a questa tematica e credo
Credo di non di non dire una bestialità se
Dico che forse è un film da Mortara anche a scuola questo indubbiamente
Un giorno perfetto buongiorno perfetto
Di ospite
Mi scuso aperto questa parentesi ma proprio
Succedono poi le coincidenze non l'invito a questa giornata nel i giornali questa mattina il film ma insomma
Non
Non era non era preordinato però evidentemente era qualcosa che che che si teneva insieme dicevo in Commissione cultura abbiamo incardinato è il termine termine tecnico paio di settimane fa
E otto proposte di legge che abbiamo messo tutte insieme perché tutte avevano lo stesso scopo hanno lo stesso scopo non lo stesso obiettivo
E cioè quello di
Inserire e dare piena cittadinanza a
L'educazione sentimentale e l'educazione alla parità di genere poiché il nome lo troveremo perché ognuna da un nome differente l'educazione all'affettività c'è qualche collega che ha presentato una proposta che si chiama così
E e che però si cerca che cercano di colmare questo vuoto di cui di cui parlavamo prima abbiamo abbiamo cercato di inserire qualche parolina nella legge sulla scuola
Che è stata provata l'anno scorso che ha fatto molto voglio discutere ma noi pensavamo assolutamente a questo
è necessario passare attraverso la scuola
Per parlare di questi temi perché è un è una questione culturale lo lo dicevamo prima e quindi
La scuola
Dove
Per forza di cose ci passano i nostri ragazzi ci passano tanto tempo e tanti anni della loro vita non si può
Non
Affrontare questo tema evidentemente
Una cosa che secondo me e molto giusta e che credo né nei passaggi che faremo
Di
Taglia e cuci legislativo ammettendo i saluti del proposta di legge credo che non dobbiamo perdere però una una frase che
Che che secondo me da
Dalla la la la descrizione anche di quello che si diceva prima
Il sostegno all'assunzione delle responsabilità da parte dei ragazzi crescere nel nell'idea che della vita sta ci si assumono delle responsabilità nel bene o nel male e quindi anche accettare le sconfitte
Ho letto anche qualche pezzo interessante sul
Sul tema della sconfitta proprio di come si sì sì si può
Affrontare questi fallimenti da parte di di di di Vittorino Andreoli che
Insomma sicuramente più di tutti noi a contezza in merito per quanto riguarda i suoi i suoi studi ieri i suoi approfondimenti
E quindi
Un un modo per
Fa sì che la scuola possa attuare i principi di pari opportunità in in primis e di educazione alla alla
A combattere le discriminazioni perché bisogna essere educati a cui a combattere le discriminazioni di qualsiasi tipo perché poi chiaramente ci sta dentro il bullismo ci sta dentro poi cyber bullismo che l'ultima derivazione
Moderna la violenza contro le donne e al razzismo perché anche qua ci passo spesso ci nascondiamo dietro un dito quando
Quando ci sono determinanti fatti e notizie diciamo che l'Italia non è un Paese razzista ma secondo me dovremmo un po'anche rivedere alcuni alcune cose
Per cui stiamo lavorando su questo
Il nodo sarà
Ci mettiamo nei programmi scolastici un'ora alla settimana di educazione sentimentale e di educazione alla
Alla parità di educazione alla lotta alla violenza
A chi ha facciamo fare agli insegnanti dobbiamo formare delle delle figure ad occhio e quindi ecco il ruolo degli educatori ruolo dei diritti si completa pedagogisti
Su cui peraltro abbiamo fatto un percorso parallelo per riconoscere anche la loro professionalità perché fino adesso
Chiunque anch'io che non ho assolutamente una formazione in campo educativo però posso andare a fare il dubbio educatrici a un doposcuola no
Ma è sbagliato non
Non si può non si può perché magari potrei fare qualche danno no adesso faccio una una provocazione però appunto abbiamo voluto riconoscere
Che una determinata formazione
Deve essere riconosciuta professionalmente quindi può essere utile in determinati campi io credo che
Questo per esempio si un campo in cui queste figure professionali possono dare molto possono essere di aiuto a I docenti a cui chiediamo sempre tanto anche troppo
E quindi credo non sia anche corretto caricarli ulteriormente anche di questo
Di questo compito per cui il mio plauso anche a questo progetto fatto dalla dal modali che ha coinvolto tanti tanti ragazzi sentivo prima di di diverse fasce di età di diverse regioni
E
Credo che non debba restare
Un
Un esperimento isolato dovremmo trovare il modo di di dare di dare cambia un progetto così se riusciremo a farlo diciamo per le fiere
Per le vie della legge meglio perché allora vuol dire che che riconosceremo a tutti soprattutto daremo le risorse per far sì che
Tutti i ragazzi siano coinvolti tutte le scuole siano coinvolte
Ci stiamo lavorando work in progress come si suol dire sul tema dei centri antiviolenza io credo si senta vengono a Padova
A Padova c'è uno dei centri
Antiviolenza che lavorano lavorano meglio in Veneto perché ha
Vent'anni circa però di anno in anno c'è la lotta la lotta proprio
Forsennata a raccogliere quell'euro in più quell'euro in meno che dai fondi del Comune dei fondi della Regione stentano sempre ad arrivare
I progetti chi finanziano i centrati valenza le case rifugio da parte del Dipartimento delle pari opportunità del Governo anche qui vanno sempre a rilento
Diciamo che lo stiamo dando una una grande
Una grande immagine di
Efficacia ed efficienza per quanto riguarda questo questo argomento su cui su cui evidentemente non possiamo attendere i tempi della burocrazia che è sempre una cosa vi assicuro da
Questo lato
Del tavolo è è una cosa anacronistica ormai
Per cui questo è uno uno dei temi principali senza senza soldi non si fa non si fa nulla
Devo dire che però in questi anni soprattutto negli ultimi tre-quattro anni c'è stata proprio un
Un aumento esponenziale dell'attenzione su questo su questo argomento visto anche tantissime piccole amministrazioni comunali
Che
Hanno voluto fare serate di sensibilizzazione di approfondimento qualcuno addirittura che ha voluto creare il suo appartamento protettore sua casa rifugio creando dei
Dei progetti per accompagnare queste donne per uscire dalle
Dalla a
Dalla loro realtà domestica evidentemente non più non più sicura
Per cui le esperienze positive ce li abbiamo ci sono già si tratta solo di consolidarla e questo sarà il nostro impegno di fatto anche di chiedere a gran voce abbiamo cercato di farlo
Per un annetto e più quasi non siamo stati ascoltati adesso pare che ci sia un'attenzione in più
La ministra boschi alla delega le pari opportunità ma per molto tempo e da lì che è stata vacante anche questo secondo noi era era un segnale
Grave
E per fortuna al almeno la delega è stata e statali riconsegnata ora si tratta di riempirla quella delega
Di riempirla e e noi se ci siamo noi siamo pronti ad agire la
Latte prima occasione utile leggi di stabilità
Lì dovremmo cercare
Di di di
Di consolidare
Quelle realtà che ci sono e che non possono essere ogni anno a singhiozzo e quindi creare un
Ulteriori problemi a chi già i problemi ce li ha e si rivolge a loro per evidentemente cercare di risolverli
Quindi
Lascio questo questo impegno perché purtroppo la
La la risposta definitiva non la posso dare qui sarei bugiardo altrimenti però quanto meno questo questo impegno questa questa sensibilità
Rispetto al lavoro che stiamo facendo c'è tutta e ve la consegno e anzi
Se ci sarà modo di collaborare ancora ben volentieri ma ci siamo
Grazie
Essa salutiamo vittoriana Abate che è qui con noi deve andare in trasmissione si è quindi o alla vita indiretta e purtroppo parliamo sempre delle stesse pro
Le malattie che che di cui abbiamo di cui ho parlato oggi prima grazie a tutti i complimenti ai vincitori di questo concorsi grazie
Onorevole Narduolo la prendiamo in parola quindi le invieremo la nostra relazione nostro reporter finale abbiamo fatto come abbiamo detto un'indagine nazionale su due mila cinquecentotredici ragazzi
In collaborazione con l'Università Sapienza di Roma con il Dipartimento
Delle degli interventi educativi e quindi legati all'età evolutiva quindici hanno accompagnato o ricercatori docenti universitari quindi ci fregiamo di questo tipo di collaborazione e anche quindi della qualità del lavoro fa
Quindi ci farà molto piacere fargliene dono se lei
Avrà quindi poi l'intenzione di poterla approfondire ne siamo a disposizione e e anche per darle tutte quelle che sono le rilevanze che abbiamo raccolto in questi dodici ci misi perché certamente la sua Commissione la sua competenza può fare moltissimo in questa tematica quindi no ma esiti ad usarci e ad usarci per come lei riterrà opportuna quindi grazie ancora
Allora a questo punto
Io passo la parola la invece alla nostra macchina vetrina di dell'iniziativa Nicola Livieri
Come vi dicevo attrice ma anche scrittrice ha scritto un libro come vi accennavo che si intitola le donne della mia vita
è una persona estremamente sensibile su questo tema cioè sul tema al femminile ma certamente anche sulla coraggio delle donne devono avere per portare avanti la loro vita per superare le difficoltà per poter collaborare e cooperare e soprattutto per tramandare quelli che sono dei valori fondamentali
Prima dicevamo quanto la responsabilità di nonne di madri sia determinante nell'educazione
La scuola svolge moltissimo svolge un compito fondamentale la famiglia ne svolge un altrettanto e quindi abbiamo visto anche attraverso la nostra indagine come la percentuale di comportamenti coerenti aumenti quando sia all'interno di una famiglia in cui vi è violenza
Lorenza verbale violenza fisica
E e quindi certamente le famiglie le mamme le nonne hanno un compito fondamentale anche i padri perché la responsabilizzazione nel caso della violenza non deve essere soltanto della donna di denunciare
Ma deve essere anche quella dell'uomo di assumersi la responsabilità di poter ripensare i propri comportamenti
Di poter ripensare alla relazione che instaura con l'altro sesso
Quindi credo che la sua iniziativa quella di poter scrivere e parlare della sua storia
Contribuisca ad affrontare questo tema le lascio soltanto la parola se ci vorrà dire qualcosa sul suo libro e poi invece procediamo con ma la premiazione perché indubbiamente i sei ragazzi aspettano di sapere chi ha vinto che cosa ha vinto posso il fatto che siete veramente tutti i vincitori WIPO in particolar modo perché sono arrivate duemila cartoline e ne sono se n'è state segnalate su queste due mila sei e quindi sei arrivati qui hanno fatto uno splendido ramo vero
Prego
Allora innanzitutto volevo ringraziare la Presidente nel mortali per aver pensato a me e avermi dato questo ruolo così importante
A volevo ringraziare voi o comunque tutte le persone che si occupano di contrastare di prevenire la violenza in genere la violenza sulle donne
Voglio ringraziarvi da donna e da madre di una bambina di quasi due anni
Perché credo che sia fondamentale parlare di questo
Della mia famiglia come infatti nel mio libro verrà anche insomma viene citata un episodio di violenza domestica
Quindi so cosa vuol dire so cosa vuol dire
So l'importanza che ha nella famiglia soprattutto una famiglia italiana la figura della donna
Perché tramite le madri tramite le norme che ci viene tramandata questa
Questo senso di rispetto che dunque dobbiamo e ottenere dalle figure che che poi li incontreremo nella nostra vita che saranno i nostri compagni
Quindi
Mia madre mi ha non hanno fatto un grande lavoro con me spero di poter continuare a farlo anche con mia figlia
E
Grazie appunto a voi che che continuate a ad aiutare credo che ci sia ancora la necessità di
Di informare questi ragazzi sulla violenza perché i dati vi leggevo prima e devo dire che sono dati importanti e la violenza Serra e c'è eccome
Però insomma adesso passiamo alla parte divertente e quindi riprendiamo questi ragazzi che hanno scritto delle cose bellissime di degli slogan ma veramente
Giuste ok allora chiedo di potermi aiutare rispetto alle poste
Ok qui se il consigliere nazionale del modaioli Elisa onorati che da buona volontaria si aiuterà
Perché allora ci mettiamo spostiamo
Disciplina ok
Allora
Allora
Come
Vi dicevo prova abbassarmi un poi ci sono stati
Trim vincitori per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado perché alla mia età Li Vecchi scuole medie che è più facile ci sono stati tre i vincitori per quanto
Riguarda le scuole secondarie di secondo grado sempre perché alla mia età le superiori le cosiddette superiori come vi dicevo c'è stata una grandissima partecipazione perché abbiamo lanciato un contesta
Il contesto era creatore sua contro contro la violenza e quindi abbiamo ricevuto sia le cartoline cartacce nel vecchio modo ma anche entrando
O sul sito la possibilità di scrivere lasciare il proprio slogan
Questi sono stati esaminati da una giuria fatta di tecnici e di esperti che hanno selezionato quelli che erano gli slogan più efficaci e più azzeccati quelli che insomma proponevano un messaggio più chiaro efficace dal punto di vista il contrasto alla violenza ovviamente ha riguardato sedici Regioni venti province quindi è stato un coinvolgimento pieno
Qui tra nuovi lo sapete bene quali sarete parlati ci sono quindi questi sei vincitori tre delle scuole secondarie di primo grado tre delle scuole secondaria invece di secondo grado quindi ecco qui la premiazione ci sarà un primo un secondo un per
Esso premio
Avremmo voluto Daria tutti il tablet perché ogni volta che chiamavamo attento al tavolo Kabul troppo il tablet esaltante per il primo classificato vago
Sta una questione di risorse economiche tutti ve lo meritate l'avremmo voluto dare a tutti sappiate che il premio comunque è una questione anche simbolica ma in realtà
Il lavoro che avete fatto è un lavoro di grandissima qualità
Quindi adesso passiamo alla premiazione e passiamo ovviamente al perso classificato e poi andiamo avanti
Passo
è concesso
Avremmo sta
Io l'avevo
Finanziamo
Il premio per il terzo classificato va a Carlo Palermo
Allora
Qui dal Ministero
Diretta
Dopo la violenza e rispetto alla precedente
Allora
Sì Lanza
Sì
Elena domani
Sì
Attacca la tengo io questa parte solo questo
Complimenti
Secondo
Caserta di velocizzare
Allora
E gestire il se vogliamo il secondo classificato Erika Tammone
Per fermare la violenza di no all'indifferenza benissimo
Questo
Che venga
Con
Grazie
E infine
Benissimo
In Italia
Allora
Il
Primo classificato eh Raffaele Saponaro
Presidente
Restiamo in programmi allora annuale di odio non restare nel buio della paura entra nella Russia del coraggio Bellini
Spesso anche
Siamo la fa allora scatta la strada
No no
Se l'acqua
L'ordine
Allora il terzo classificato della scuola secondaria di secondo grado
Paola dell'UTIN oppure
Brancato
Una carenza è più forte di uno schiaffo ama non uccidere
Questa
Ovvero
Tre
Allora il secondo classificato categoria scuola secondaria di secondo grado
Per l'Ulivo Pitrollo
Allora l'amore e l'ha dimostrato con una carezza Antinoro non con la violenza
Posto
Quindi
Infine
Allora il primo classificato categoria scuola secondaria di secondo grado
Marta verdetto IAT
Sì
Non stringere un pugno stringe la mano
Non vale niente incarico
Abbiamo delle aree andiamo ad eliminare
Sì allora memoria non lo so concordi
Ha il senso si allora ovviamente non non potevo scrivere una biografia sulla verità perché ho solo ventitré anni
Da una bambina già sposata però insomma una biografia vi sembra un po'un po'troppo
Quindi a è nata l'idea del libro e nata da da lì si Dario di di voler scrivere un libro su erano ha sempre avuto mia nonna materna quindi la la la madre di mia madre
Sempre e ha avuto il desiderio di
Di voler scrivere un libro sulla sua vita perché loro ma da spiegare insomma hanno avuto una vita abbastanza particolare perché
Per quattro generazioni sono state Libia e Nordamerica in genere sempre da figli di italiani quindi siamo comunque italiani d'origine ma per tanti tanti anni siamo al punto state
Cioè in Libia e poi durante la Seconda guerra mondiale è la mia bisnonna mia nonna è nella strip fratelli
Sono ritornati in Italia
Avellino Napoli poi sono arrivati a Roma
Quindi è una storia totalmente al femminile gli uomini ci sono stati poco un po'per la loro volere un po'per il caso
Quindi io ho una stima enorme vere le donne della mia famiglia sono la parte fondamentale la parte sicura il mio punto fermo della della vita
Quindi spero che
Riuscirò ad esserlo anche per ovviamente per la mia bambina
Aria
E quindi ecco il librone ovviamente sulla vita la mia bisnonna di mia nonna di mia madre fino ad arrivare a me e lo ha dedicato a chi ha figli aria ovviamente
Perché è verissima grazie agli italiani grazie per esserci stata grazie all'euro daremmo Elena riguarda e a presto appresso per un'altra iniziativa se vorrete essere con noi per continuare sostenersi arrivederci a tutti buon riaggiornato casa
Inquadramento
Istituzionale