Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da Radio Radicale buongiorno da Roberto Spagnoli ben ritrovati all'appuntamento con il passaggio a sud est il supplemento del giovedì della nostra rubriche
I cassetti ma Nale sulla realtà politica dell'Europa sudorientale riprendiamo proprio i nostri appuntamenti darà il superamento di oggi dopo qualche settimana
Di pausa estiva e ricominciamo dalla Turchia Turchia che è stata estate de al centro in quest'soprattutto in questi ultime settimane della attenzione internazionale
Il c'è stato il tentativo di colpo di Stato del quindici luglio a cui è seguita una durissima repressione che prosegue anche
In in questo periodo
C'è stata la grande prova di forza popolare di consenso popolare
Del presidente resetta i per ardo Annan di domenica scorsa Istanbul e c'è stato anche l'incontro dell'altro ieri il vertice dell'altro ieri tra lo stesso Presidente turco Erdogan
E il presidente Russo Vladimir Putin riprendiamo dunque da qui i nostri appuntamenti settimanali con la realtà politica dell'Europa sudorientale ripartiamo dalla Turchia e ripartiamo proprio darla dalla centralità che la Turchia a nell'attenzione internazionale sia per quanto riguarda la sua situazione interna che per quanto riguarda il suo ruolo nello scacchiere internazionale e riprendiamo con una breve rassegna stampa di analisi di e con menti che sono apparsi in questi ultimi giorni
Sia sui nostri quotidiani che
Sui siti internet sui portali
E di informazione che sulla Rete seguono con particolare attenzione l'Europa sudorientale e la Turchia appunto e cominciamo
Da quanto dal corsivo di Franco Venturini sul Corriere della Sera apparso lunedì scorso all'indomani punto della grande prova di forza della grande
Manifestazione che con la quale rigetta il perdo hanno voluto suggellare e rafforzare il suo potere dopo il tentativo di colpo di Stato che voleva rovesciarlo o almeno così
Si dice lo scorso quindici luglio quella prova di forza democratica voluta da Air One come intitolato appunto il corsivo di Venturini sulla pagina trenta del Corriere della Sera di lunedì scorso
Venturini che scrive lo spettacolo di una folla oceanica che sventola bandiere e grida parole d'ordine per un dittatore un capo autoritativo e il raggiungimento di un doppio trionfo del proprio ego e della propria politica nel caso dire gettai perdo Anna
è improbabile che leggo avesse ancora bisogno di gonfiare il petto ma la politica sì necessitava di una spinta democratiche dove democratica scritto tra virgolette
L'Europa rimprovera ardo agli arresti di massa e le numerose violazioni dei diritti umani commesse dopo il fallito golpe militare del quindici luglio scorso bene ecco che allora una manifestazione di appoggio oceanica
Alla quale partecipano anche le opposizioni esclusi gli procurò di non invitati
Poi si Venturini ricorda come
Erdogan si fa forte del quarantanove per cento dei consensi ha avuto raccolto nelle elezioni del novembre del due mila e quindici la questione della pena di morte che Air One dice
Isla sarà introdotta se il popolo lo vorrà e se il Parlamento lo approverà e dunque ennesima prova di democrazia
E poiché il tentativo di instaurare una repubblica presidenziale anche sull'onda del grande consenso popolare di cui Ardant continua
A a godere
Che è ardo Anna computo Venturini intendesse alimentare con ogni mezzo suo contro golpe era cosa scontata semmai sorprendono le opposizioni arrese tanto facilmente arrecato del se non siete anche voi golpisti dovete scendere in piazza con noi
La loro arrendevolezza la dice lunga sul clima di caccia alle streghe che prevale in Turchia
E così la mobilitazione popolare che ebbe un ruolo non secondario il quindici luglio nel battere i militari diventa permanente
E sempre più finalizzata al raggiungimento di precisi obiettivi politici tra non molto diventerà difficile capire chi avrà fatto quale golpe
Franco Venturini sul Corriere della sera di lunedì scorso
Nei giorni precedenti
Sono apparsi ovviamente altri articoli allora andiamo alla Repubblica del cinque agosto
Andrea Bonanni è ardua
Nudo ma l'Europa fa finta di niente Bonanni inizia ricordando la fiaba di Hans Christian Andersen Anna
E dice Cohen come a volte specie in deroga ma diplomazia a dire che il re è nudo cioè dire le cose come stanno non è la cosa più opportuna da farsi ciò non toglie che se il re e davvero nudo nudo rimane oggi scrive Bonanni
La sorte dei governi democratici europei appesa all'accordo raggiunto nella primavera scorsa tra la unione europea ed è ardo camper bloccare il flusso dei rifugiati siriani che dalla Turchia passano sulle coste greche
Nei prossimi quattordici mesi si voterà in Olanda Francia e Germania
L'ascesa al potere di partiti nazionalisti e xenofobi in quei Paesi segnerebbe la fine dell'Europa di fatto oggi Air One ha in mano le sorti politiche dall'Unione europea e dei suoi Governi
E ne approfitta in modo sfacciato
Non solo sta scatenando una repressione che rafforza il proprio regime senza curarsi degli appelli alla moderazione che gli arrivano da tutto l'Occidente
Si permette pure come ha fatto nei giorni scorsi di maltrattare il PIL Ministro degli esteri dell'Unione Europea Federica Mogherini dei Capi di Governo europei
Per non essere accorsi a dare solidarietà le sue purché indiscriminate e questo senza che da Bruxelles qualcuno si sentisse in dovere di rispondergli a tono
Molto semplicemente come ha implicitamente ricordato Juncker il presidente
Del Presidente della Commissione europea in questa fase l'Europa non può permettersi di respingere le pretese turche di adesione né di contestare le prepotenze del regime di Erdogan
Ma anche la scelta dell'inazione rischia di avere un prezzo politico elevato come ci ha ricordato il cancelliere austriaco
Cancelliere austriaco che ha detto appunto che che arma che nei giorni scorsi la settimana scorsa aveva definito i
Negoziati per l'adesione all'Unione europea della Turchia una finzione diplomatica
Lo spettacolo umiliante di una grande potenza che si fa intimidire e maltrattare da un caudillos mediorientale non fa bene all'Europa e rischia di alimentare comunque sentimenti di delusione e di rivalsa che finiscono per favorire ugualmente il campo populista
La la triste realtà conclude Bonanni che oggi in Europa nessuno può permettersi di dire la verità sulla Turchia con un tono di voce troppo alto tale da infastidire a regime di Erdogan
Come nella fiaba di Andersen agli abiti nuovi dell'imperatore dopo che il bambino che riterrete nudo la processione imperiale prosegue indisturbata il re resta nudo ma tutti e lui per primo fanno finta che indossi abiti sontuosi
Lo stesso accade con l'Europa ed Erdogan tutti sanno che impresentabile ma tutti fanno finta che rimangono interlocutore degno di questo nome almeno fino a quando potrà usare il milione di innocenti per ricattare ci così Andrea Bonanni
Su Repubblica
Lo scorso cinque agosto lo stesso cinque agosto sulla stampa però all'ambasciatore
Giampiero Massolo spiegava però come non non possiamo fare a meno della Turchia ergo Anna
Bene al di là del suo partito dell'est dell'istituzione dello Stato riassume in sé l'intero assetto politico e al potere per via elettorale lo mantiene sulla base di un consenso popolare
Tuttora maggioritario malgrado io le involuzioni autoritarie forte anche dei ritmi di crescita economica
è contestato da una crescente moltitudine anche integralista però ancora elitaria anche se consonante con l'Occidente non esiste in termini politici occorre riconoscerlo una forza d'opposizione in grado di sostituirlo in libere elezioni
Nessuno schieramento alternativo e tanto meno i militari il golpe è fallito anche per le loro divisioni interne oltre che per scarso sostegno popolare
Nessuno è in definitiva in grado di garantire che la Turchia si mantenga stabile
A parte ardua il il golpe a impaurito tutti i sostenitori e oppositori timorosi del salto nel buio non stupisce
Che il Presidente ne sfrutti le conseguenze legittimo domandarsi per quanto tempo ancora siano sostenibili questa situazione e questi metodi ma ad oggi lo sono
E non c'è molto da illudersi che esista un prezzo politico da imporre ad Air One tale da fargli mutare atteggiamento
E a al di là di lui si può e si domanda l'ambasciatore Massolo e al di là di cui si può davvero fare a meno oggi della Turchia
Evidentemente no la tesi di Massolo
Che definisce la Turchia un Paese cruciale lo è anche per il solo fatto di esistere meglio allora conclude armarsi anche di pazienza strategica ancorare per quanto possibile ardo Anna alle logiche della collaborazione internazionale negli scenari di crisi
Rendere credibile concreto il cammino europeo della Turchia
Cercare di allargare nel Paese la consapevolezza che un'alternativa politica è possibile senza compromettere la dignità nazionale lavoro lungo pragmatico non sempre consonante con le nostre sensibilità eppure inevitabile
In nome della nostra stessa sicurezza che necessita di una Turchia responsabile
Così l'ambasciatore Giampiero Massolo sulla stampa del cinque agosto scorso
Veniamo a L'alla a ieri
Perché siamo appunto dopo anche l'incontro il vertice tra il Presidente turco e quello russo
E veniamo a ieri veniamo al Sole ventiquattro Ore dove Vittorio Emanuele Parsi
Firma affermato un un'analisi
Ne intitolata sei coltello lo tiene Erdogan
Che l'emergenza migranti fosse lì lì per esplodere nuovamente era una previsione fin troppo facile il fenomeno ha un carattere strutturale in gran parte legato all'ineguale distribuzione delle opportunità tra sud e nord del mondo
In cui oltre tutto che cosa sia sud e che cosa sia a nord e continuamente soggetta ridefinizione
Altrettanto strutturale cioè non modificabile e la collocazione geografica infelice di alcuni paesi del nord come l'Italia la Grecia la Spagna che si trovano ad essere la frontiera naturale su cui si infrangono le ondate migratorie
Si dice spesso prosegue Parsi e con ragione che la politica determinate che è la politica a determinare la geografia
E a far sì che un confine sia più o meno poroso o si gelato armato o indifeso di altri nel caso delle migrazioni vale esattamente il contrario proprio perché appunto i Paesi del nord Europa TV come Svezia Danimarca e Germania
Per loro è facile rendere difficile la vita ai Paesi del sud dell'Europa non c'è dubbio però prosegue Parsi
Che almeno in un senso la politica continui a determinare la geografia anche rispetto alla questione dell'immigrazione indesiderate non autorizzata
Ed è quello delle guerre civili tragicamente alimentate come in Libia nel due mila e undici o altrettanto tragicamente ignorate cominci Sirianni Iannelli in Somalia o delle Satrapi e del terrore come l'Eritrea la nostra ex colonia di cui ci
Di di cui ci disinteressiamo da sempre e dal quale proviene circa un migrante ogni cinque di quelli che sbarcano in Italia
Altrettanto vale per la coerenza tempestività e lungimiranza con cui i Governi nazionali si dedicano al problema e qui per noi i dolori si sommano I dolori e per noi si intende noi italiani l'Italia
La Turchia
Conclude evitare una le Parsi ha nuovamente minacciato di far saltare l'accordo visti contro profughi cioè la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi che vogliono recarsi dell'Unione europea incanti appunto dell'accordo siglato la scorsa
Primavera per il quale e in cambio anche di soldi la Turchia
Deve frenare o bloccare l'afflusso di di profughi e di migranti irregolari inverso l'Unione europea
A Bruxelles e a Berlino avevano voluto capire che i sei miliardi di euro promessi I turche fossero un prezzo congruo perché loro facessero il lavoro sgradevole al posto nostro
Ad Ankara si era sempre finta di ignorare che l'abolizione del visto per i cittadini turchi fosse soggetta ad un miglioramento della claudicante democrazia alla turca
Ora i rispettivi bluff vengono al pettine è la sensazione e la sensazione che il coltello e dalla parte dell'ente colta dalla parte del manico ce l'abbia Erdogan ma anche il ventre molle in cui potrebbe venire affondato sia il nostro e non quello tedesco cioè il nostro
Di italiano e non quello tedesco così Vittorio Emanuele Parsi ieri su
Il Sole ventiquattro Ore
Ieri che era il giorno dopo l'incontro appunto tra il presidente russo Vladimir Putin e il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan che si è recato a San Pietroburgo
Lo zar esultano questi sono i due appellativi con cui vengono indicati spesso nelle cronache giornalistiche
I due i due leader e proprio lo zar esultano in era intitolato ieri su Repubblica illudo utilissimo utilissimo schema con cui Nicola Lombardo ci si mette a confronto affinità divergenze compromessi
Tra appunto Putin ed Hernan a proposito di di guerra di collocazione di politica internazionale di di economia è ovviamente dunque Siria minaccia dello Stato islamico
Le sanzioni l'Occidente l'energia il petrolio le flotte le basi militari
Un utile schema quindi rimandiamo era sulla Repubblica di di ieri
Sempre ieri sulla stampa l'articolo di Anna Zazzera si trova a proposito del vertice tra i due Presidenti Putin Erdogan sfida l'Europa oggi si apre una nuova pagina
Pace fatta a San Pietroburgo tra i due Presidenti dopo le tensioni degli ultimi mesi
O ammazza atteso va scrive non tra l'altro
Della questione appunto dell'accordo per l'abolizione dei visti europee per ottanta milioni di turchi e della cooperazione sui flussi migratori
Il Presidente turco scrive annata senso va gioca su due tavoli e mentre manda questo messaggio l'Europa ci appunto mandare in fumo l'accordo sugli immigrati sui migranti sui visti
Vola San Pietroburgo e chiama il collega Russo mio caro amico ringraziandolo per la comprensione
Ma cancellare otto mesi di rottura successivi all'abbattimento del caccia russo in Siria da parte dei turchi e quando Putin aveva accusato Air One di essere colluso con l'ISI se non è facile
Putin parla di meticoloso lavoro per costruire le relazioni e aprire una nuova fase sembra che Putin nonostante le affinità avesse deciso di non dare una sponda la retorica anti occidentale del leader turco come avevano
Invece auspicato alcuni esponenti dei falchi di Mosca entusiasti all'idea di Ankara che lascia la NATO per un'alleanza euro asiatica con i russi
Anche perché la rottura che la Turchia sta rischiando con Bruxelles avrebbe ripercussioni sui gasdotti diretti nell'Unione europea
Che per ora appare irremovibile rispetto alle polemiche di Hernan c'è l'Unione europea anzi fonte riservati di Bruxelles
A fanno capire che un eventuale revoca dell'accordo di marzo con Ankara non influire di più di tanto sull'emergenza profughi perché
Ma il vero la il vero filtro è la rotta balcanica che è stata chiusa
Sempre sulla stampa a ieri insieme all'articolo già a proposito appunto del dell'Inter vertice Putin Air dogana insieme l'articolo di ammazza senso ma c'era anche l'articolo di Marta Ottaviani
L'asse del potere poggia su gasdotti e partnership e militare in cantiere anche la ripresa dei commerci
E il rilancio del turismo dalla cooperazione nell'industria di difesa i progetti energetici dal turismo la sinergia
Commerciale la nuova fase dei rapporti tra Russia Turchia per il momento si traduce in un vasto programma che ancora un'importante nodo da sciogliere la Siria
Il capo del Cremlino Vladimir Putin e ieri lo ha detto chiaramente su Damasco le vedute tra Mosca e anche era sono diverse ma vi è la volontà comune di raggiungere una soluzione pacifica trovare la quadra però
Commenta Marta Ottaviani non sarà facile per questo dopo la conferenza stampa i due capi di Stato i rispettivi Ministri degli esteri
E i capi dell'Inter Agency sono riuniti per discutere del tema in separata sede in attesa di trovare la quadra dal punto di vista geopolitico quello bilaterale sembra già essere stato messo in carreggiata insomma conclude
Concludeva ieri Marco Taviani anche era in moschea ancora
L'altro i noi scusate l'anche re Mosca sono ancora divisi sulla Siria ma unite da importanti dichiarazioni di intenti e letteralmente cucite da una pipeline dove però l'ultima parola spetta all'Europa
Lella questa alleanza tra questo questo ritrovato sintonia tra sembrerebbe appunto da meno o l'avvio di una
Anni una ritrovata sintonia tra Mosca e anche a RAI però sbilenco sbilanciata è sbilanciata a favore della Russia un'alleanza squilibrata a favore dello zar
Questo il giudizio l'analisi di
Alberto Negri ieri sul Sole ventiquattro Ore
Che iniziava il suo pezzo scrivendo che se l'Occidente l'isola l'Oriente li unisce ma questa rinnovata alleanza don Putin forgiata San Pietroburgo non è un rapporto tra pari
E non solo per le differenti dimensioni tre due ex imperi che per secoli si sono fatti la guerra
Insieme all'Iran e agli atti bolla libanesi Putin è il vincitore per il momento di un conflitto iniziato con le rivolte arabe nel due mila undici e trasformatosi rapidamente io una tragica guerra per pro quo per procura mentre Ardant
Che voleva essere il portabandiera del fronte sunnita con i finanziamenti sauditi e del captare i jihadisti ora rischia di vedere l'embrione di uno Stato curdo ai suoi confini
Perdo anzi si tratta di evitare un incubo strategico
Che verrebbe vissuto come una tragedia nazionale e intaccare in maniera forse irrimediabile suo potere più che golpisti pure visti
Ormai associati e i terroristi come i curdi del PKK è questo scacco all'integrità della Turchia e delle frontiere che deve temere Erbanno
Questa è la posta di San Pietroburgo dove si è parlato di soluzioni per la pace ma forse si è preparato anche il terreno a qualche nuovo conflitto mediorientale
è ardua lotta per sopravvivere rimediare agli effetti di una storica sconfitta Putin per uscire dall'isolamento
Manovrare una carta anti-NATO e mettere sotto pressione l'Occidente che lo tiene sotto sanzioni ecco perché si è ricostituita la strana coppia di due uomini soli al comando che possono trovare accordi e cambiare alleanze in pochi giorni
Dopo aver litigato per mesi ed essersi insultati è uno scenario dove prevalgono la ragion di Stato il personalismo non proprio la democrazia così
Alberto Negri sul Sole ventiquattro Ore di ieri dove c'era anche Chiappa proposto appunto del peso di Putin
Ma dove c'era anche un'altra interessante analisi insieme a quella di Albertone che quella di Ugo tran Bali a proposito del ruolo degli Stati Uniti perché
Dice tran Bali resta comunque una partita a treccia poche parole nonostante riavvicinamento tra Mosca ad Ankara nessuno dei due può prescindere dal coinvolgimento americano
Scrive tra andava lì tra l'altro che i casi diplomatici in casi diplomatici delicati e di lunga prospettiva come questo il tango si balla in tre
Russi cinesi americani lo fanno dagli anni Settanta quando Henry Kissinger orchestra un inaspettato riavvicinamento con la Cina di Mao in chiave anti sovietica sfruttando l'inconsistenza della solidarietà socialista
Da allora tutti hanno avuto momenti tesi con tutti ma nessuno ha creato un'alleanza con uno per eliminare l'altro
Esperte giornalistici cascano sempre ogni volta che uno dei tre paesi fa un accordo commerciale onere esercitazione con uno e non con l'altro ma alla fine è sempre un gioco di sponda a tre un equilibrio costante di interessi comuni di concorrenze
Per questo
No scusate per quanto a San Pietroburgo finge esserlo di passarci sopra
Conclude tran Bali in Medio Oriente russe Turchia militano in campione posti il vero grande scontro tra Air donne Obama
è che la priorità del primo sono i curdi quella del secondo Lisi disse anche per Putin viene prima sconfiggere califfato che discutere del futuro curdo quando Lisi se sarà sconfitto sul campo di battaglia come Obama
Ma il Presidente russo sta con Bashar Assad e gli iraniani quell'americano e dalla parte degli oppositori come Presidente turco
Che neppure il nome della ritrovata amicizia con Putin e degli interessi commerciali con la Russia e comunque ne ha di più importanti con l'Occidente non può abbandonare il campo sunnita né il sottosettori sunnita dei fratelli mussulmani insomma è appunto conclude tran Bali appunto il tango
A tre
Sul Mattino si torna
A parlare invece dell'unione europea che si trova
Di fra all'angolo di fronte a questa Nozza quella queste nozze di interessi tra Mosca e Ankara lo fa a lo faceva sempre ieri Andrea Marcelletti
Quella tra Putin ed è Ardone un matrimonio di interesse fondato sulla contingenza e su un affondo pragmatico più che su una solida alleanza strategica l'ennesima patto Ribbentrop Molotov tra due democrazie in itinere autocratiche populiste
Che piaccia o non sono in competizione da oltre quattrocento anni per essere chiari
La lezione di realismo politico la offre Putin ma capace di capitalizzare le incertezze le divisioni dell'Unione europea e della sua inesistente politica estera per avvicinare un Paese come la Turchia assetato di gas e petrolio
Con interesse con inespresse potenzialità e risorse commerciali tecnologiche nonché depositaria di oltre cinquant'anni di segreti metodologie e riflessioni strategiche della NATO
In questo modo con un repentino colpo di coda l'inquilino del Cremlino ridicoli se i grandi progetti infrastrutturali nel settore energetico e dimostra come nonostante quella crisi Ucraina ormai naftalina
Non ci sono sanzioni europeo statunitensi che possono realmente isolarlo o limitarne l'azione internazionale
Dal canto suo Verdon si affida nuovamente al vicino scomodo nel tentativo di dimostrare che un golpe dalle tinte oscure
Ed una repressione degno di Stalin non rappresentano ostacoli insormontabili per essere un leader ben accolto ascoltato legittimato nei salotti buoni del mondo
Impossibilitati ad un dialogo costruttivo con Bruxelles e Washington Colussi ha e Turchia si fanno nuovi Alfieri
Di un equilibrio multipolare a geometria variabile dove i vecchi schemi della secondo dopoguerra vengono sapientemente rievocati accantonati o riciclati a seconda del momento e delle esigenze in breve
In questo clima da l'amore eterno finché dura a rischiare la sconfitta strategica è la nostra vecchia Europa
Che ben presto e per un tempo difficilmente quantificabile potrebbe dover relazionarsi con due vicini spigolosità dei confini e con partner poco collaborativi nelle partite per la pacificazione della Libia e la stabilizzazione del Medioriente è così
Tra l'altro Andrea Marcelletti ieri sul mattino
A proposito di Europa che il il nulla Cordon tra Unione europea e Turchia
Fosse già in crisi da tempo golpe con un golpe riavvicinamento con Mosca o no
è la tesi di Francesca Campolongo che ne ha ascritto nei giorni scorsi su rivista Europa rivista on line di affari europei trovate all'indirizzo www punto rivista europei e scritto Europa è il punto EU
Tentato golpe in Turchia assolo accentuato un rapporto già incrinato inizia così il pezzo di Francesca Campolongo che ricorda appunto come l'accordo di marzo sia stato fortemente voluto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel
Poi sia stato ci sia stata il voto del Parlamento europeo sul del Parlamento tedesco basato sul genocidio armeno chiama fra ovviamente indispettito fortemente fortemente anche era
Ed era ed era forse evidente scrive Campolongo
Che sin da subito l'accordo non avrebbe portato ad una soluzione del problema del traffico di migranti degli arrivi regolari specialmente non rispetto
A non il rispetto delle norme e dei valori europee in questo quadro
Il tentato golpe la dura reazione di Erdogan impongono l'Unione Europea decisioni immediate sull'atteggiamento da tenere verso la Turchia la speranza
E che queste decisioni non riducano a vuota retorica i valori fondamentali europei e che l'Unione europea possa rinverdire ridi venire per la Turchia e per gli altri Paesi del suo vicinato un'ancora di democrazia e non uno spettatore silente della loro deriva
Così conclude Francesca campo Luongo su richiesta Europa rivista europee punto e uno
Dello del del del tentato golpe del quindici luglio ma soprattutto di quello che sta accadendo ore di quello che potrà cara cadere nella realtà interna turca si occupa nata lì Tocci
Dice direttore dell'Istituto Affari internazionali sulla rivista on line dello IAI www punto affari internazionali punto it tutte le sfumature del golpe fallito articolo pubblicato il ventinove luglio
Nella quale tali Tocci che si è recato proprio in Turchia
Pochi giorni dopo il tentato colpo di stato scrive nutrita c'è non c'è un bianco e nero nella storia di quello che è successo sta succedendo e succederà in Turchia una storia complessa con molte sfumature
Di grigio è troppo semplice analizzare la Turchia odierna alla luce della seppur legittima critica al suo leader che non deve tuttavia oscurare la valutazione circa quello che sta succedendo la profondità della crisi e la complessità nel trovare una soluzione detto diplomatica
è nostra responsabilità come amici della Turchia in Europa e oltre a sostenere il Paese in questo difficile cammino il primo passo è una comprensione più profonda delle sue sfumature di grigio non esiste una bacchetta magica per le malattie turche
Piuttosto deve esserci uno sforzo paziente
Che passi per l'ascolto il supporto
E ricordare che la salute a lungo termine della democrazia turca può essere assicurata solo tramite inclusione in politica e stato di diritto e qui si torna indirettamente appunto all'Europa al negoziato di adesione all'Unione europea
Tutto questo ha profana riflessione su cosa avrebbe potuto succedere se
L'Europa avesse condotto i negoziati di adesione con maggiore determinazione
Da fin dal momento della loro apertura ormai
Undici anni fa nel due mila e nel due mila cinque
Il nell'articolo la quello questo pezzo della vicedirettore della Yari Natali tot cc rimanda poi la questione del golpe del quindici luglio e alla anche al personaggio di
Se tu la di Lenna dapprima sostenitore poi accerteremo avversario di di Air One né è citato il suo ruolo la la presenza
Illy infiltrazione dei suoi
Affiliati nelle istituzioni turche fino ai massimi livelli per capire
Chi è se tutelabile n e quale quale Stato il quale potrà essere il rapporto tra di Lenna Eder do Anna vi segnaliamo due analisi due profondi menti molto interessanti il primo
La prima è quello di Simone Benazzo su istituirne appunto netta Turchia c'eravamo tanto amati chi effetto labile Anna
Si parla appunto del suo possibile ruolo nel tentato golpe di quindici luglio
Si parla della sua organizzazione chi smetta
Del rapporto tra dilemma ed è ardo Anna e appunto quelle pochi qual è poi il vero ruolo che di Lenna gioca o meno
Nella politica politica turca e poi l'altra analisi anche questa altrettanto utile e quella di Dimitri Bettoni
Sul sito internet di osservatorio balcanica Dimitri Bettoni e corrispondente dalla Turchia
Per
Osservatorio balcanica o cosa avvilente Erdogan dal sodalizio all'accusa di colpe
Chi è cosa ha fatto il famoso Imam divenuto nemico pubblico numero uno in Turchia dopo il fallito golpe del quindici luglio scorso dall'alleanza con Erdogan all'attuale profondo dissidio sono due
Due terzi due analisi molto molto approfondite molto lungo e non abbiamo tempo venete di legge per nove riassumerlo riassumerle sarebbe anche
Post minorile quindi rimandiamo anche perché le trovate on line su vige una punto net e su bancali Caucaso punto orga
Con queste ultime due segnalazioni termina anche questo supplemento del giovedì di passaggio sul testo nel quale
Abbiamo ripreso il nostro appuntamenti settimanali nelle quali ogni domenica alle ventuno di raccontiamo la realtà politica dell'Europa sudorientale
Dunque la appuntamento con la puntata alla prossima puntata di Patrasso deste per domenica prossima domenica quattordici agosto alle ventuno e sarà una puntata una puntata un po'particolare una puntata di Ferragosto diciamo così riprendiamo
In asta contenente settimanali parlando di Adriatico lo che lo faremo
Grazie anche al Progetto al viaggio alla reportage Adriatico mare corto di Ignazio Maria Coccia e Matteo Tacconi
Per quanto riguarda invece poi passaggio su destra naturalmente tutte le puntate sono disponibili su Radio radicale punto it nella Sezione delle rubriche compresi i nostri superamenti vi ricordiamo anche la nostra pagina Facebook che ricomincia l'attività dopo questa pausa estiva ci trovate appunto su Facebook all'indirizza al passaggio su desta
Se ci volete scrivere invece
L'e-mail io ascolto chiocciola Radio Radicale punto it grazie per l'ascolto un saluto da Roberto spagnoli che è una buona giornata in compagnia di Radio Radicale