Antiproibizionismo, emergenza carceri e riforma della giustizia: intervista a Rita Bernardini

Membri al giorno del Giubileo per i detenuti lotta che appunto non cesserà non cesserà di essere portata avanti a questo proposito vi ricordo che creare questi comitati è molto semplice bassa gruppo Arbi in dieci quindici venti trenta persone raccogliere i vostri nomi e le vostre firme e inviarci a lì per lettera ed eccolo lì che Comitato è bello che costituito quindi insomma
Molto molto semplice bene io ringrazio per l'assistenza in regia e poi grazie grazie di cuore a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion
E da una cella sporche sono affollata avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione vi ricordo in linee che con radio carcere torneremo dopo domani giovedì prossimo alle ore ventuno non mancate a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Una volta quello italiano il tribunale
Il cinque il Codice di procedura penale
L'Italia d'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
Ventuno e trentadue minuti torniamo in diretta su Radio radicale siamo studio con Rita Bernardini che salutiamo di una buona sera
Buonasera tela tutte e a tutti con cui vogliamo tornare a parlare di attualità politica giustizia e carcere io partirei proprio riversasse l'accordo
Dalla lettera aperta che tu hai indirizzato al Procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone pubblicata oggi dal quotidiano il dubbio dove ti denunce ancora una volta e chiedi
Espressamente di essere arrestata perché sei recidiva radici e lo sottolineo ovvero coltivi diciannove piante di marijuana per cederne il raccolto e dice Pignatone non può non arrestarmi giudice o libera tutti oppure manda in galera anche me
Volevo dire una cosa una buona interpretazione
Di questa iniziativa radicale di questa tua iniziativa radicale e ripresa ancora oggi
Dalla quotidiano panorama mi sembra in un articolo di mi sembra
E sono sicuro di Maurizio Tortorella
Torture lo ricordiamo il vice direttore del settimanale che scrive ovviamente ci voleva una radicale per smascherare la più colossale finzione scenico letteraria italiana quella dell'obbligatorietà dell'azione penale della certezza del diritto perché
Speriamo agli ascoltatori tu avevi già denunciato in Procura di essere in possesso di cinquantasei piante di marijuana mi sembra a febbraio dell'anno scorso e il giudice aveva deciso di archiviare l'autodenunciano
E in qualche modo l'archiviazione della Procura di Roma tu dicevi è uno schiaffo in faccia tutti coloro che tutti i giorni vengono fermati o arrestati per la coltivazione di marijuana alla significa in qualche modo come ripetiamo spesso da questi stessi microfoni che
Il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale non esistono come denunciano da sempre i radicali faceva parte anche del pacchetto Tortora dei referendum a Pera abolirlo anzi magistrati continuano a perseguire solamente
I reati che vogliono e quindi non c'è nessuna obbligatorietà cioè la discrezionalità dell'azione penale Rita si questo lo spiega molto bene in un'intervista che Radio Radicale affatto
Al mio avvocato difensore tre al radicale Giuseppe
Rossodivita e e mi pare che Maurizio Tortorella colga
I due fattori essenziali e cioè la certezza del diritto
E l'obbligatorietà dell'azione penale che tutti giustamente richiamato su questo potrebbe ritenere attenuto anche in occasione di congressi radicali fra poco parleremo anche del congresso straordinario del Partito Radicale ne ha parlato del professore Giuseppe
Di Federico
Con delle relazioni
Relazioni e degli studi veramente approfonditi
E soprattutto comparati con gli altri Stati dove questo principio non esiste in tant'è vero
Che racconta sempre la storia di altri giuristi di altri paesi che meravigliati di chiedere una voi come fate a perseguire tutti
I reati visto che impossibile e infatti non è così c'è una scelta che fanno direttamente le procure i pubblici ministeri
E quindi c'è la discrezionalità dell'azione penale per cui nel si scelgono i procedimenti da far cadere in prescrizione quelli
Da archiviare
Magari si tirano fuori dalla far dal faldone diciamo da i faldoni accatastati sulle scrivanie
Quei procedimenti che magari possono avere un maggiore risvolto mediatico insomma
è capitato spesso
E
Dove efficace le rumore dov'è
Cioè l'evidente ingiustizia l'evidente ingiustizia stare il fatto che
I magistrati i pubblici ministeri sono dei funzionari dello Stato che non dovrebbero a bere
Discrezionalità politica perché nel momento in cui scelgono i reati scelgono anche che tipo di politica
Giudiziaria fare e cosa che dovrebbe competere invece proprio alle istituzioni al Parlamento soprattutto in primo luogo
E invece accade questo l'Italia e poi la certezza del diritto perché
In questa lettera aperta che ho scritto al Procuratore Capo picchiatore faccio presente
Eccomi in modo diverso oppure avendo io fatto sempre la stessa cosa si sia comportata la Procura di Roma o la Procura di Foggia
Le modalità sono sempre state le stesse eppure che ne so a piazza Montecitorio addirittura con Marco Pannella abbiamo dovuto insistere
Con le forze di polizia per indurre se non altro a sequestrare mezzo chilo di marijuana che abbiamo distribuito
Ai malati che non riuscivano ad avere accesso alla cannabis terapeutica
E di quel procedimento lì leso l'azione penale non è stata esercitata cosa che invece
Viene fatta in tanti casi e da Radio Radicale
E abbiamo richiamato più molto spesso in questi ultimi tempi il caso di un malato di Fabrizio Pellegrini
E che e è stato incarcerato più volte recidivo mai spacciatore e che e ha coltivato più volte la marijuana per curarsi da una forma di fibromialgia
E io e tutte le volte appunto è stato denunciato processato e incarcerato
E adesso l'abbiamo tirato fuori grazie a Vincenzo Di nanna e Giuseppe Rossodivita dopo oltre cinquanta giorni
Di prigione ma non era uno spacciatore eppure lì
La procura di Chieti evidentemente ha deciso di intervenire
E in flagranza di reato avendogli trovato quattro piante e lo ha messo in galera quindi da una parte principio dell'obbligatorietà dell'azione penale un principio costituzionale
Che dovremmo chiamare piuttosto il principio della discrezionalità
Dell'azione penale e poi la certezza del diritto
Tu c'è ricordato anche che tra l'altro per altre coltivazioni fatte sempre sul tuo terrazzo però in misura molto ridotta rispetto a cinquantasei piantine che erano state trovate sei stata processata Siena no quindi a Roma
Che hanno anche inviato i diversi a da Regione a Regione e questo con il referendum radicali volevano abolire appunto questo principio per rendere
Legare la discrezionalità Novara modo gli avevo usabili magistrati si detti devo correggere perché in realtà il principio della obbligatorietà dell'azione penale non è stato mai sottoposto a referendum perché è impossibile
Essendo un principio principio costituzionale cerchio bisogna allievi però collegato cioè quello della responsabilità civile del magistrato della separazione dei tutti gli altri referendum prevalevano perché da Volturno sì
E socialista vede c'è un punto primo quello più importante che non è più lo Stato che decide quali
Reati perseguire ma i magistrati diciamo nella loro
Discrezionalità no nella loro individualità con la conseguenza poiché milioni processi non si potranno mai fare e quindi avremo la prescrizione che la negazione della giustizia sasso con CIN
Quei milioni di procedimenti penali pendenti se consideriamo anche quelli contro ignoti de è evidente che c'è una grande azione discrezionale svolta
Dalle Procure della Repubblica di tutta Italia
E queste possono sembrare ecco da questo fatto che però punta ad una
Importante risultato se non altro punta sollevare un dibattito
Mentre è in discussione un po'o sotto silenzio
E la proposta di legge di legalizzazione della cannabis quella promossa da Benedetto Della Vedova con primi firmatari
Roberto Giachetti alla Camera e Luigi Manconi al Senato
è e però vuole porre anche
Il problema generale è indispensabile porre un problema partendo da un piccolo fatto
Come quello di una giustizia completamente paralizzata
E che non fa funzionare il Paese e quindi con ripercussioni sulla vita
Di tutti cittadini sia quelle
Che commettono i reati sia quelli che sono vittime dei reati
Per cui poi si stendiamo agli altri settori alla giustizia civile alla giustizia amministrativa ecco ci rendiamo conto
Di quale può essere la gravità della situazione non a caso e noi lo rivendichiamo Marco
Diceva amnistia per la Repubblica perché significa
Quasi amnistiare attraverso la minuzia quella prevista dalla Costituzione
E uno Stato che ecco deficitaria in condizioni di non democrazia di non è stato di diritto di mancato rispetto delle regole perché i procedimenti durano all'infinito
E per questo da trent'anni siamo condannati come se niente fosse non è un problema perché viene posto come problema centrale
Dalla Corte europea dei diritti dell'uomo perché quando la giustizia eh ritardata si dice che è una giustizia negata sotto tutti i punti di vista
Per cui io non so se il procuratore della Repubblica mi risponderà non so nemmeno
Se farà qualcosa sia grave il fatto che i magistrati non vogliano arrestarti non è molto difficile da capire
E credo sia proprio il fatto che abbiamo paura lo scrivi pure segreto
Che si apra un caso politico di fatto noi anche perché a proposito del fatto che io sia recidiva
Cioè questa della coltivazione
è in realtà l'ultima fase di una serie di iniziative
Non violente di disobbedienza civile che abbiamo iniziato con Marco Pannella nel mille novecentonovantacinque a Porta Portese
E sono decine
Veramente decine se li disobbedienza civile
E che io ho condotto insieme ad altri compagni con Marco Pannella ultimamente e con Laura Conti mai in precedenza con lo stesso Benedetto Della Vedova con Olivier Dupuis
Con Gianfranco Dell'Alba quand'era parlamentare europeo oppure
Paolo Vigevano Mimmo Pinto insomma nell'elenco è veramente molto molto
Lungo
E però per queste decine di disobbedienza civili a proposito dell'obbligatorietà dell'azione penale per alcuni e non ho saputo proprio più niente
Per altre ho ricevuto due condanne che sono diventate definitive uno a quattro mesi e l'altra due mesi
Per altre ancora addirittura otto ottenuto l'assoluzione perché il fatto non costituisce reato e in quei in quel in quei casi erano vicende di cessione
Di delle cosiddette droghe leggere fatte platealmente sempre avvisando le forze dell'ordine però ecco
Sarebbe bello fare veramente la cronaca giornaliera dei sequestri che soprattutto in questo periodo vengono fatte in continuazione piantagioni che vengono sequestrate
Appostamenti elicotteri usassi
Per restaurare Einaudi la visioni Fabrizio Pellegrini un ragazzo di Chieri molto malato che coltivava sul suo balcone quattro vi è un tema riguarda quello che ho richiamato
Premesso che imprigiona spesa veramente un caso oltre cinquanta giorni di galera è stato liberato è sempre in detenzione domiciliare
è stato liberato grazie a ma intanto alla forza propulsiva di un giovane malato come Andrea Triches cuoio
Perché mi ha coinvolto in queste disobbedienza civile e grazie all'intervento come dicevo di
Giuseppe Rossodivita e Vincenzo Di nanna ma adesso è ancora in detenzione domiciliare potremmo dire
C'è proprio le persone più innocente non c'è un libero
Scritto da Mario Rossi intitolato io non avevo l'avvocato perché proprio le persone che si comportano normalmente
E che
Sono incolpevoli in quello che fanno nella loro vita non hanno l'avvocato nel senso che non ci pensano nemmeno
E per cui quando si trovano di fronte a certi fatti sono sprovveduti no
Nel caso di Fabrizio Pellegrini e invece
Rientra in quei casi delle persone meno abbienti che non possono permettersi un avvocato lui ne aveva uno che poteva poco curarsi
Degli interessi di Fabrizio perché probabilmente se ci fosse stato un intervento più consono
Probabilmente non sarebbe nemmeno finito in galera però non c'è stato e quindi c'è anche un problema di difesa
Ripeto delle persone meno abbienti e delle persone così che io non avevo l'avvocato c'è è il titolo di un libro comprato perché è veramente molto bello
Io ho avuto l'occasione anche di presentarlo di una persona che si è trovata dentro un processo ha visto la sua vita completamente sconvolta e e li descrive molto bene
Cosa è avvenuto nella sua vita e per poi essere riconosciuto non colpevole
Ricordiamo che significa però legalizzata significa controllare adesso di fatto la droga Libretti era cercare come diceva Marco arrivano da vent'anni fa verso la droga
E libera e ti viene addirittura cercare Sivelli legale significa controllarla come la carne adesso arrivano i nostri parole che ha subito
Indi mole dei voli processi di controllo di e quindi arriva pronta per essere diciamo è sicura
Adesso trova più sicuro perché non sappiamo come tagliata una volta eravamo favorevoli alla legalizzazione di tutte le droghe
Se non per questo motivo in realtà ci sono coloro che controllano benissimo il al mercato scopo della droga
E sono i narcotrafficanti per lo più in Italia
Praticamente collegabili alla criminalità a più o meno organizzata ma insomma soprattutto alle mafie
E
Quando sento parlare appunto quando fa ascolto le Commissioni
Sui fenomeni mafiosi anche commissioni parlamentari bene e questo tema della legalizzazione non viene mai richiamato no
Quelle c'è voluta la Direzione nazionale antimafia per porre il Parlamento di fronte alle sue responsabilità ma
Con un piccolo problema
Che il Parlamento si troverebbe di fieramente di fronte alle proprie responsabilità sergente fosse informata
Ma della Direzione nazionale antimafia di quello che ha scritto lo sappiamo in pochi già abbiamo dovuto faticare per tirarle fuori quelle relazioni e
Insomma si ascoltano molto di più i Gasparri e che non chi analizza il fenomeno della criminalità organizzata come fa
La Direzione nazionale antimafia
E niente siccome ha parlato e si è espressa a favore della legalizzazione il silenzi o non c'è stato un mai un dibattito televisivo in cui siamo stati chiamati
Ha di esprimersi sulla legalizzazione delle droghe leggere proprio i massimi vertici della Direzione nazionale antimafia li si chiama suo altro su questo no
E a volte viene il dubbio che ci sia una connivenza
Da parte di alcuni settori dello Stato proprio per arricchire
Attraverso il proibizionismo la criminalità organizzata
Abbiamo in collegamento Elisabetta Zamparutti che tesoriera dell'associazione radicale Nessuno tocchi Caino Sabetta buonasera grazie e così parliamo dell'ANAS
Esatto e attori allora ricordiamolo che qualche giorno fa è arrivata la notizia il diniego da parte del DAP
Lo ricorderete l'associazione Nessuno tocchi Caino aveva chiesto di trasferire alcuni detenuti delle prigioni di massima sicurezza del nord dal carcere romano per prendere parte al congresso del Partito Radicale il quarantesimo congresso
Del partito radicale non violento transnazionale e tra spartito che si terrà da giovedì primo a settembre a sabato tre settembre a Roma presso il penitenziari di Rebibbia
Elisabetta deve avere incontrato in questi giorni dei detenuti degli ergastolani e appunto vogliamo cominciare proprio da qui per introdurre il discorso congressuale dire solamente una cosa però che chi dobbiamo dire chi l'ha tirata fuori questa cosa
L'ha tirata fuori il fatto quotidianamente certo no perché diciamo il nome e il cognome voglio censuriamo e non le censure va Elisabetta
Si è in in una lettera
Che Sergio D'Elia e Rita Bernardini arrivando permesso c'era un invito a comunque un po'di ergastolani
Sia del carcere di Opera anche del carcere di Voghera e anche del carcere di Parma dove abbiamo costituito i laboratori spetta contrari penna
Perché coloro quali possono iscritti al partito radicale o a Nessuno tocchi Caino potesse lo partecipare al congresso del Partito radicale che come gli ascoltatori di Radio Radicale essa non si terrà nel carcere di Rebibbia dall'uno ante
Ha interessi ebree e
E gli ascoltatori sanno anche
Che acque tariffe psichica vi è stato poi alla fine unna ordini in corso e attenui tutti questo noi abbiamo deciso di andare e nel carcere di Opera
Era parlare con quei detenuti che aveva ricordato
Il punibilità a partecipare e stiamo parlando
Il ventisette persone con le quali abbiamo voluto chiarire
La dinamica spiegare come sono andati e le cose ma soprattutto rassicurarvi sul fatto che il progetto spetta al contrario penna
Cioè l'ente speranza contro il mero nutrire speranze aspettare che poi l'aiuto venga sempre
Dal dall'interno continua comunque
è chiaro che questo diniego
Che è venuto da a una parte della amministrazione penitenziaria
A sicuramente Cicchitto influenza di una parte io sentivo prima che stavate parlando anche
Bene
Dell'antimafia
Quella parte di antimafia da cui sicuramente il Progetto che stiamo
Conducendo ogni donna non aggrada quella parte di antimafia che come diceva Leonardo Sciascia infatti altri professionisti
Dell'antimafia che
Proprio
Sulla a ergastolo ostativo proprio sulla permanenza del quarantuno
Di proprio sull'intero sistema
Che si basa sui pentiti e sono i collaboratori ingiustizia continua a a trovare la copia se sederi rispetto alla quale ovviamente
Quello che noi stiamo mettendo in campo rappresenta costituisce una un'alternativa e e l'incontro che abbiamo avuto con e gli ergastolani ostativi nel carcere di operai è stato
Estremamente importante come sempre avviene quando li incontriamo quando ci parliamo quando con loro abbiamo davvero
Uno scambio tempi costrinse errori
E profondo perché FIPER unguento e li abbiamo rassicurati dolori sul fatto che il progetto continua
A ma anche loro hanno avuto modo di esprimere tutta la loro o volontari e impegno acché questo Progetto prosegua protetto
Che ripeto è basato sulla
A mutamento che anche in condizioni di restrizione come quelle del carcere ma ancor di più quelle estreme condizioni di detenzione e che sono
Date dagli ostatività
Propria del dell'ergastolo ostativo
Invece riescono a
Farà manifestare e e i mutamenti nella nella personalità di chi da passato indubbiamente criminale riesce a comprendere il danno subito proprio per questo maturare una consapevolezza di segno completamente completamente diverso io qualche volta anche dire che alto particolarmente
Sì è importante anche parlare
Codega alcuni detenuti
Sergio De Rita nella loro lettera avevano indicato una quarantina di nominativi circa ventisette diranno quelli riscritti nel carcere
Io opera
Imponenti una
Vicina avevano poi alla fine e Chirurgia accettare l'invito al congresso della partitura vitale anche iscrivendosi
E alcuni proprio per
Come dire
Il nome che portano
A perché erano posti Scarpetti la problema i partecipare al Congresso
Pensando che il loro nome avrebbe potuto inquinare la purezza della storia della partito del Partito Radicale
Ecco abbiamo avuto modo di parlare
Anche anche con loro perché spiegargli che invece
Quella che Marco Pannella no definiva una purezza una trasparenza
Propria dei dei diamanti che era ed è quella se il Partito Radicale non può assolutamente estere intaccata a
Da persone che magari hanno
Avuto un passato
Criminale grave
Che però
Con la decisione iscriversi al partito radicale
Con questo giamaicano una differenza rispetto a quello chiedendo che erano prima e che proprio attraverso questa iscrizione perché ricordiamo al partito radicale si può iscrivere
Chiunque
Linea no perché lei un un mutamento
Ma a segnano anche un arricchimento per il Partito radicale che queste
Storie
Di cambiamento fax la sua forza il PRAE
E trae
Che la propria forza
Noi con questa
Proposta di coinvolgere gli ergastolani ostativi in realtà abbiamo voluto offrire allo Stato all'amministrazione penitenziaria allo scritto al Ministro Orlando
Ho un'occasione per aprire succedessero rispetto a questi imprenditori della paura di cui il quotidiano il fatto tante
Portavoce diciamo principale quei imprenditori della paura che fomenta no con quel devastante populismo penale in cui siamo immersi
E davvero io trovo che l'operazione condotta dal fatto che a Venezia in linea con una
La la lo spirito la linea forcaiola di di questo e questo quotidiano e credo che abbia inferto un
Grave colpo a la possibilità
Di contribuire anche con la partecipazione degli ergastolani al congresso del partito
Stati Callea rafforzamento dello stato di di diritto peraltro un articolo dove anche sono diritti tutta una serie di falsità che abbiamo evitato
Persone ancora in quarantuno bis noi abbiamo evitato degli ergastolani ispettivi e quali anche persone che erano stati in quarantuno bis ma di tutta evidenza
Non è se si possono innescare persone ancora differente in questa questo regime davvero vivi inaccettabile
I e quindi ecco credo che poi alla fine dalla comunità penitenziaria nella quale
Convivono detenuti e decrementi come diceva Marco Pannella
A ben vedere chi esprime un senso di responsabilità forse anche grazie a quella
Opera di autentica radicalizzazione che Marco Pannella insieme anche
A Rita Bernardini in tutti questi anni condotto nelle carceri
Dove c'è un senso di responsabilità
Importante
Di segno ben diverso per me rispetto all'irresponsabilità di quella di chi ha voluto scrivere quell'articolo sul fatto quotidiano pieno anche di
I falsità di cose non
Non
Non correttamente riportate antico i colpiti ledendo a una possibilità quella della partecipazione degli ergastolani al congresso del Partito radicale che
Che porta anche per esempio la questione dei costi noi invece a mio avviso
Quei costi sarebbero stati un investimento non sono nella percosse oneri sono i dati i costi delle traduzioni erano un investimento avrebbero potuto essere un investimento
Nel
Percorso di mutamento il trattamento di questi detenuti e disse e quindi un investimento cioè lo stato di diritto vera per i diritti umani
Certi nessuno si pone invece il problema dei costi delle deportazioni che sono le traduzioni
E per portare i detenuti a centinaia di chilometri di distanza dalle proprie famiglie ITEA solo
Abbiamo abbiamo purtroppo una stampa è uno Stato che tende a stigmatizzare alcune persone inchiodando lei ad un passato criminale senza fare attenzione alla svolta umana esistenziale intellettuale percorsi
Di rieducazione che spesso intendono seguire così come vorrebbe di fatto quella Costituzione più bella del mondo così come ce la raccontano anche come dire
I politici come dire moderati mettiamola così Elisabetta noi ti ringraziamo per questo suo intervento
Grazie allora ci vediamo al quarantesimo congresso affievolita primo altre settembre Graziani mai straordinaria aveva parlato Panizza beta Zamparutti ricordiamo gli ascoltatori non è tutti certo nuova a queste frequenze anzi
La tesoreria a di Nessuno tocchi Caino a proposito di ergastolo Rita Bernardini ci segnalava prima
Che questa sera siamo in possesso di un documento interessante una lettera
A Rita Bernardini della figlia di un camorrista al quarantuno bis e risate
Guarda è una lettera che mi ha veramente colpito non citerò il nome il cognome di questa ragazza nei quello del padre che si trova al quarantuno bis però ci tengo
Veramente a leggerla
Io sono e dice il nome il cognome non so se si ricorda di me e dei nostri contatti precedenti sono figlia di nome e cognome affiliata
Affiliato al clan dei Casalesi e per questo condannato
Sta scontando la sua pena
Parlo di pena ma dovrei dire condanna a morte perché mio padre non vedente circa due settimane fa è stato trasferito al carcere di Spoleto a regime del quarantuno bis
Ora
Partendo dal presupposto che io non so davvero a che punto sia la legge italiana mi chiedo se prevede la distruzione della vita di un uomo e di un'intera famiglia io le chiedo solo di aiutarmi a capire
Come può una legge già di suo anticostituzionale per qualsiasi essere che vive su questa terra essere applicata ad un uomo Cecco
L'assenza di un piantone che l'UE gli utili i suoi bisogni primari l'isolamento quotidiano e giornaliero l'assenza di ogni altra forma di socialità lo porteranno all'annientamento
Una settimana fa sono stato a colloquio e io credo che non debba dirle niente riguarda i colloqui del quarantuno
Ma potrei dirle tanto riguardo le emozioni le sensazioni di una figlia e di una moglie che fanno colloquio da un citofono e con un vetro blindato con un uomo
Che solo toccando tutti
Riusciva a trovare la forza di vivere
Io lo so io l'ho capito che tutto è troppo più forte di me di me che sono solo una ragazza figlia di un camorrista e quando si dice camorra si dice paura si dice appestato si dice chi deve essere annientato
Lo stanno annientando come uomo e come essere umano e tutto questo perché ha sbagliato e chi dice che non debba scontare la giusta pena Dio mio devi
Ma questa per luglio per qualsiasi essere umano è una giusta pena
La Costituzione italiana
La legge che ha da tempo introdotto il quarantuno bis nell'ordinamento penitenziario che ripeto è una condanna a morte per qualsiasi uomo in un Paese che si vanta di essere democratico
Come può giustificare che un cieco
Possa scontare il quarantuno bis
Io la prego di aiutarmi a trovare una risposta di aiutarmi so che lei è andato al carcere di Rebibbia le chiedo tanto di andare a Spoleto
Io temo che spesso le mie parole vengano sottovalutate controllate voi stessi se potete il male il danno inflitto a mio padre non posso lasciarlo così perché significherebbe condannarlo a morte
Farei vedere al mondo intero quello che lo Stato italiano sta facendo a mio padre e la cosa più atroce e che possono farlo perché chiusa in quelle mura in quelle celle nessuno conosce e potrà mai conoscere la verità
Confido in una sua risposta in un suo possibile aiuto perdoni la mia rabbia ma si può accettare che ti tolgano ogni bene materiale ma la vita di un padre no quell'anno una ricorrenti indietro
Beh credo che sia una lettera molto bella
Naturalmente
Ho chiesto alla ragazza di inviarci il motivo per cui
è stato dato il quarantuno bis
Perché e cioè un atto
Preciso e come è stato motivato il quarantuno bis per quest'uomo e poi se otterrò l'autorizzazione del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Andremo
A visitare quest'uomo proprio perché come dice
Questa ragazza figlia di un camorrista
Occorre vedere quello che c'è in queste mura oscure
Che spesso sono le carceri italiane stesso Provenzano ce lo dite ce lo ricordiamo mentre
Fu dichiarato da tre differenti tribunale della Repubblica e persona incapace di intendere di volere
Era rinchiuso in quarantuno bis quindi forse c'è un ricorso eccessivo a questa è una battaglia storica
Dei radicali per molti motivi che non andremo ad approfondire quest'oggi noti ringrazio per questa segnalazione per questo prezioso contributo
è sempre un piacere ma sono le ventidue zero otto minuti tra qualche istante dobbiamo lasciare
Il microfono alla lega Italiana per il divorzio breve c'è di là
Ah dallo schermo da regia Alessandro Gerardi e dire cosa Bandinelli
Intorno a mezzanotte vi ricordiamo la lettura delle prime pagine dei quotidiani che troverete in edicola domani mercoledì ventiquattro agosto del due mila sedici qualche istante di musica ma restate in ascolto tra qualche istante programmi proseguono
Ora