Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale buon giorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a Sud-Est la realtà politica dell'Europa sudorientale
Non possiamo non iniziare questo supplemento del giovedì di giovedì ventitré novembre
Con la sentenza emessa ieri all'Aja il tribunale internazionale per la ex Jugoslavia ha infatti condannato in primo grado Ratko Mladić ex comandante dell'esercito serbo-bosniaco all'ergastolo
La Corte presieduta dal giudice olandese Alfonso origine lo ha giudicato colpevole di genocidio e complicità in genocidio crimini contro l'umanità deportazione persecuzione
Gradisce nato il dodici marzo del mille novecentoquarantadue a Calino vecchi in Bosnia Erzegovina militare di carriera nell'Armata popolare jugoslava il dodici maggio del mille novecentonovantadue un mese dopo l'inizio della guerra in Bosnia
Fu nominato comandante in capo dell'esercito dell'autoproclamata repubblica serba di Bosnia mantenendo poi questo incarico per tutta la durata del conflitto fino al mille novecento novantacinque il primo mandato nei suoi confronti fu messo dal Tribunale per la ex Jugoslavia il venticinque luglio del mille novecentonovantacinque un secondo mandato riguardante in particolare i fatti di Srebrenica
Fu poi ammesso nel novembre di quello stesso anno e l'anno successivo due mandati furono riuniti in un unico atto d'accusa dal quale furono eliminati i capi di imputazione minori
Il favore delle accuse più gravi violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra crimini contro l'umanità genocidio
Nell'ottobre due mila e nove il procedimento contro Mladić fu stralciato da quello contro l'ex leader politico dei serbo bosniaci Radovan Karadzic che si è poi concluso con la condanna nel due mila e sedici a quarant'anni di reclusione
Nati ci fu finalmente arrestato nel maggio del due mila undici dopo quindici anni di latitanza
Durante i quali ha vissuto praticamente indisturbato o quasi potendo godere su una rete di protezioni e complicità anche dentro le stesse istituzioni serbe
Durante questo periodo nonna ha mai lasciato la Serbia non ha mai nemmeno cambiato il suo aspetto come invece aveva fatto Radovan Karadzic e cioè si faceva chiamare Milorad al comando esce viveva rasare Bonnard villaggio nelle vicinanze della città di Israele sarei anni Anna
Nella regione della Vojvodina
Le autorità serbe decisero finalmente di prenderlo sotto la pressione di una parte della comunità internazionale e in particolare dell'Unione
Europea che poneva o a questa questione tra l'altro come una di quelle necessarie per poter avviare la Serbia nel processo di integrazione europea
L'allora presidente serbo Boris Tadic leader del partito democratico ed erede politico di Zoran Djindjic aveva bisogno appunto della della cattura di Malice per meglio accreditare la sua svolta democratica ed europeista
Dopo l'estradizione all'Aja il Processo a Ratko Mladić iniziò il sedici maggio del due mila e dodici e si è concluso a dicembre dello scorso anno cinquecentotrenta giorni di udienza oltre cinquecentonovanta testimoni circa undici mila prove documentali
Era la sentenza più attese probabilmente la più importante di questi beni quasi mezzo secolo un quarto di secolo scusate di attività del tribunale internazionale per la ex Jugoslavia perché Ratko Mladić è diventato il simbolo spesso un simbolo terribile un simbolo sanguinava sanguinario delle guerre jugoslave
Per i giudici del Tribunale internazionale Mladić ha condiviso l'intenzione è l'obiettivo criminale di sterminare i musulmani in particolare è stato riconosciuto colpevole di dieci capi di imputazione su undici
Tra cui quelli relativi al massacro di Srebrenica in cui persero la vita oltre otto mila trecento bosgnacchi
Ma secondo alcune stime i morti furono più di undici mila e l'assedio di Sarajevo dove in quarantaquattro mesi morirono oltre dodici mila persone tra cui mille cinquecento bambini
La Corte lo ha invece assolto dall'accusa di genocidio per i fatti avvenuti nelle municipalità della Bosnia nordoccidentale
Nati dice si è presentato ieri Now indossando giacca scura camicia bianca e cravatta rossa suo ingresso salutato i presenti con il solito atteggiamento di sfida come sempre ha fatto in tutti questi anni durante il processo
Un processo durante il quale ha continuato a dichiararsi innocente non mostrando mai segni di pentimento
Ad un certo punto dell'udienza mentre il giudice Oria stava elencando i crimini allo imputati
Esecuzioni torture e deportazioni e stupri i difensori di Mladić hanno chiesto un rinvio dell'udienza per una crisi ipertensiva dello del loro assistito
Alla rifiuto della corte malati esce allora protestato si è messo a urlare
Si è scagliato urlando contro gli stessi giudici a quel punto è stato allontanato dall'aula è stato fatto accomodare in un altro locale da dove ha potuto continuare a seguire l'udienza che si è poi che è poi continuata
E si è conclusa senza la sua presenza momenti di tensione si sono registrati anche all'esterno del sede del tribunale poco prima dell'inizio dell'udienza in particolare quando la presidente dell'associazione donne vittime della guerra macchie Racer Circe
Ha affrontato un uomo che sventolava una bandiera serba
Ha cercato di strapparle la dalle mani la polizia olandese è dovuto intervenire per evitare la colluttazione presenti all'Aja anche le rappresentanti delle madri di Srebrenica oltre a decine di organizzazioni di vittime della guerra
La sentenza di primo grado di ieri è arrivata oltre ventidue anni dalla fine di una guerra quella della Bosnia che ha provocato oltre cento mila vittime più di due milioni di sfollati un verdetto che ha già provocato discussioni naturalmente continuerà a far discutere in vista anche del dell'appello Scuderi bosgnacchi Ratko Mladić è infatti certamente un criminale di un assassino
Per molti in Serbia continua a essere un eroe o quanto meno un militare che ha fatto solo il suo dovere ha eseguito gli ordini
E questa questa sentenza di ieri
Ma rilancia potremmo dire anche il confronto su due questioni importanti la prima riguarda lo stesso Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia
L'importanza e i limiti di questa istituzione che si avvia a concludere definitivamente il suo lavoro a più di ventiquattro anni dalla sua istituzione c'è chi ritiene che nonostante tutti i suoi limiti sia stato necessario ma anche utile come strumento di giustizia e c'è chi invece lo giudica uno sostanzialmente uno strumento politico
La cui le cui sentenze hanno scritto solo una parte della storia mettendo volutamente secondo piano le violenze subite dai serbi personalmente vorrei ricordare la battaglia politica del partito radicale
Intrapresa fin dall'inizio delle guerre jugoslave nei primi anni Novanta fin dalle prime notizie di massacri stupri di genocidi proprio per istituire questo tribunale così come anche quello del tribunale per il genocidio del Ruanda un'iniziativa che fece da prologo poi alla battaglia del partito radicale
Per l'istituzione e poi l'entrata in funzione della corte penale internazionale permanente la seconda questione importante
Riguarda la possibilità di una riconciliazione nei Balcani dunque di una pacificazione definitiva nell'ex Jugoslavia e dunque tutto l'aspetto relativo a quella che viene chiamata la giustizia transizionale se da una parte impossibile pensare di arrivare ad una qualche memoria condivisa
Dall'altra bisogna però cercare anche di arrivare a ad una condivisione delle memorie che parte dal riconoscimento della pluralità delle storie della pluralità delle vite delle esperienze
E anche dal riconoscimento reciproco di torti e ragioni
Un'opera importante difficile in cui da molti anni sono impegnati diversi gruppi e organizzazioni della società civile balcanica
Senza purtroppo molta attenzione né da parte degli organi di informazione almeno di quelli principali né da parte della comunità internazionale
Noi naturalmente torneremo a parlare della sentenza di che ha condannato la come narici all'ergastolo nella prossima puntata di passaggio a sud-est domenica prossima alle ventuno domenica ventisei e lo faremo naturalmente proponendovi anche analisi commenti che stiamo che radio radicale
Ha raccolto già sta raccogliendo in in questi giorni
Tanto per l'appunto questa mattina volevamo aprire con questa notizia per a per tutta la sua importanza
Adesso nella invece nella resta una seconda parte diciamo di questo supplemento della giovedì di giovedì ventitré novembre di passaggio sud-est vi vogliamo proporre invece la prima parte della puntata di domenica scorsa di domenica diciannove
E novembre nella quale abbiamo parlato in ne ha parlato della il processo difficile non facile Complesso di integrazione europea dei dei Balcani accidentale dell'ex-Jugoslavia ma anche di integrazione tra di loro in particolare riguardo alla questione del del Kosovo e a quello che continua a rappresentare e agli attriti anche continua a suscitare tra i Paesi della regione
Ma anche alla possibile costruzione di un'area economica comune per i Balcani occidentali
Vi dicevamo nel sommare nei giorni scorsi anche se separatamente a Brussel si sono recati il premier kosovaro e il presidente serbo
E anche per l'eremo dei delle rinnovate tensioni tra tra Serbia e Bosnia Erzegovina
Per questo vogliamo iniziare con una questione importante però che si inserisce poi nella questione più generale della integrazione europea delle dei Balcani occidentali dell'area ex Jugoslavia ma anche dell'integrazione e della stabilizzazione pacificazione definitiva di questi Paesi a questo potrebbe servire
Un'area economica comune proprio questa prospettiva è stata presentate formalizzata
Nella vertice che si è tenuto a Trieste l'undici e dodici luglio scorso nell'ambito del cosiddetto processo di Berlino un vertice con o di Trieste che ha rilanciato il tema dell'avvicinamento all'Europa dei Balcani occidentali
E la la messa in opera formale di un giornale economica comune dei Balcani occidentali passerà per un piano in centoquindici punti di questa di questa prospettiva tra opportunità e criticità
Ha scritto Jacopo fanno in un articolo pubblicato l'altroieri venerdì diciassette sul portale is journal punto netta ma fanno sottolinea come l'economia dei Paesi balcanici che abbraccia venti milioni di persone
Trarrebbe solo benefici da un compiuto movimento di riforma sostenuto da partner internazionali che sappiano dare significato a lungo termine ai dieci miliardi di euro già investiti
Da parte della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo
Perché tenendo conto però che l'obiettivo finale non è una semplice rivitalizzazione dell'economia dei Paesi balcanici ma l'ingresso a pieno titolo nella famiglia europea
Rimettere al centro l'integrazione economica dei Balcani occidentali scrive fanno permetterebbe inoltre di rispondere al rischio
Sempre più concreto di spostare dei capitali esteri verso i mercati asiatici considerati maggiormente dinamici e generalmente meglio equipaggiati
Presentare sui mercati internazionali Balcani con un mercato unico scevro da particolarismi abbastanza pragmatico da accantonare rivalità di tipo politico
Potrebbe incoraggiare le imprese a focalizzare l'attenzione sulla Regione
In questo frangente il modello incarnato dalle tre repubbliche baltiche offre un esempio da seguire specialmente per quanto riguarda la creazione di condizioni che rendono l'ingresso di investitori stranieri particolarmente agevole
C'è però da dire che le condizioni il il processo di di avvicinamento e di integrazione europea d'integrazione tra loro
Dei paesi della Karachi dentali non ha non sta attraversando no momento incoraggiante
Il Montenegro per esempio di recente entrato nella NATO ha in corso i negoziati per l'ingresso nell'Unione Europea ma resta in una fase interlocutoria la Serbia sebbene abbia visto ricompensati gli sforzi nel campo delle riforme deve affrontare ancora difficoltà di natura economica ed istituzionale e in più pende ovviamente sempre la questione kosovara
Macedonia Albania hanno compiuto passi in avanti importanti per rispondere al ai le questioni interne
Tuttavia non hanno aperto ancora i negoziati di adesione mentre la Bosnia non ancora nemmeno ottenuto il riconoscimento della sua candidatura e soffre di un deficit di credibilità il Kosovo poi ancora un Paese largamente in costruzione
Non mancano naturalmente timori e titubanze le segnala appunto Jacopo fa nostri giorno al punto net in particolare
Considerazioni come quelle espresse recentemente dal primo ministro macedone Zoran Zaia che ha sottolineato come l'armonizzazione dei sistemi economici
Sì a un processo fondamentale ma che non deve sostituirlo soppiantare il cammino per l'ingresso nell'Unione Europea
Il due mila e diciotto conclude Jacopo fanno sarà un anno cruciale per il successo o il fallimento del progetto
Maggiori indicazioni potranno essere tratte dal futuro summit di Londra c'è la prossima tappa del processo di Berlino la prossima estate che potrà avvalorare l'ipotesi che vede l'integrazione economica
Come anticamera per l'accesso in Europa e ridare coraggio la Regione la quale si è vista più volte lasciate in balìa della propria corrente
L'articolo di Jacopo Fano diciamo pubblicato l'altro ieri sull'igiene al punto net lo trovate indicato sulla nostra pagina Facebook la pagina Facebook di passaggio assurde sta
Parliamo adesso della integrazione europea del Kosovo il Kosovo lo scorso anno a a aveva siglato con Bruxelles Accordo di stabilizzazione e associazione l'Unione europea che
è il primo importante passo formale sul lungo percorso poi per l'ingresso nell'Unione Europea
Venerdì scorso l'altro ieri c'è stato a Bruxelles una riunione del Consiglio di stabilizzazione e associazione Unione Europea e Kosovo al quale ha partecipato anche il premier kosovaro Ramuz a radicali ce ne parla a turno ora
Si consiglia di stabilizzazione e associazione l'Unione europea Kosovo che si è riunito il venerdì a Bruxelles
Ha sottolineato l'importanza di un impegno continuo nel dialogo tra Belgrado e Pristina facilitato dall'Unione Europea oltre che dell'attuazione di tutti gli accordi già raggiunti senza ulteriori rinvii
Almeno questo è quanto si legge nelle conclusioni diramata seguito per secondo il Consiglio di stabilizzazione e associazione a cui è Kosovo presente per l'occasione il primo ministro kosovaro Ramuz ladina
Per la prima volta in visita a Bruxelles è stata assunzione dell'incarico
Dina punto la mattina del venerdì un incontro bilaterale con l'alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri Federica Mogherini mentre dopo il consiglio ha incontrato il commissario di unione europea per l'allargamento
Leonessa
In effetti risulta essere cancellato all'ultimo momento la conferenza stampa prevista attendendo il consiglio di associazione per ragioni relativi alla gente almeno come spiegato da un portavoce dell'Unione Europea
Secondo quanto riportato
Riporta una non una nota diramata al termine del consiglio nell'incontro si è ribadito che l'accordo di stabilizzazione l'associazione e il cuore delle relazione tra Unione Europea il costo e che fornisce il quadro contrattuale nel quadro Unione Europea Cristina intensificherà dalla cooperazione e prenderanno atto dei progressi nel affiliato
A Bruxelles nei giorni scorsi si è recato per una visita di lavoro anche il presidente serbo Aleksandar Vučić e naturalmente tra
I temi dei vari colloqui che ha avuto a nella capitale belga una capitale dell'unione europea c'era anche la questione del Kosovo voci se ne ha parlato anche con l'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea Federica Mogherini ce ne parla Marina si corra
E qui poi perché chi rimane presidente reperto Aleksandar boutique si è recato appunto a Bruxelles per una lite i tempi di lavoro prego i corpi principali quello con l'alto rappresentante dell'Unione Europea
Per la politica estera e di sicurezza Federica Mogherini a fine incontro Gucci ha dichiarato che con a capo della diplomazia europea concorda Tulpa
Le parti stabilità nei Balcani sono l'interesse principale chiede la perdi echi dell'Unione Europea come scrive il quotidiano per problemi dovuti ci ha fatto capire dall'alto rappresentante dell'Unione Europea
Ha ricevuto forte trattengono per il proseguimento del cammino della per via verso l'Unione europea con un dovuto acceleramento delle riforme e libertà
Vero è che la vita sociale in Serbia
Si è parlato degli obblighi che stanno di fronte alla tempia quando si tratta di capitoli ventitré ventiquattro relativi alla Stato di diritto
Importante secondo un cliché che complimenti alla morte dei Balcani occidentali continueranno il loro cammino europeo ma anche la loro collaborazione Utic ha aggiunto di aspettarsi
Tutti nella regione comprendano che tornando al passato e con la vita nel passato si perde molto tempo prezioso per la costruzione di un futuro diverso e migliore
Quanto all'appello del presidente perduti spetta una accelerata apertura dei nuovi capitoli non ho nessuna illusione per noi detta cruciale quando agguantare la pace e stabilità soprattutto la anche Bosnia Erzegovina e vedere cosa faremo con il cotto ricapitola trentacinque si allarga anche a molti altri capitoli e che fino saranno più utili finché non sarà Prodi atto quello che noi chiamiamo normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina per cui e qui dipende ricrei dicono Serbia e Kosovo
è un compito troppo difficile per una spetta per alcune persone in questo progetto deve partecipare tutte le nostro popolo ed è per questo che abbiamo anche di dialogo interno a recita
Bucci ai giornali ripete che il decreto ha rilevato che con Federica Mogherini chi ha parlato del contenimento del dialogo tra Belgrado e Pristina il quale continuerà sotto il patronato dell'Unione Europea a Bruxelles o altrove
Dall'ufficio dell'Alto rappresentante della dell'unione europea
Informa il quotidiano serbo Brkic si è fatto capire chi è uno dei temi stacca la situazione nei Balcani occidentali e la necessità di una sincera riconciliazioni e collaborazioni che nell'etere
La sincera riconciliazione la collaborazione nei Balcani occidentali è nell'interesse di tutti ma ogni momento ci sono nuovi motivi di di tensioni di frizioni di attriti tra i Paesi della regione
Il Kosovo è sempre una questione una questione calda e l'in queste ultimi giorni queste ultime ore è salita la tensione tra Belgrado e Sarajevo perché uno dei tre membri della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina il bosniaco banchieri i Serveco vince
è intervenuto appunto sulla questione dell'indipendenza del Kosovo ha detto che la Bosnia dovrebbe a riconoscere l'indipendenza del Kosovo anzi che e avrebbe già dovuto farlo parole che ovviamente hanno letteralmente è fatto infuriare sia Belgrado che però anche le i vertici della Repubblica Sergio scavare a dire le dita maggioranza serba della Bosnia Dzeko ordina ce ne parla sempre Marina si corra
Qui pensa nelle relazioni tra latte gliela boh niente governare in tutto il dovuto all'intervista Ponente bosniaco della presidenza tripartita e della Bosnia Erzegovina batteri dico non c'è aveva rilasciato in questi giorni andando il cervello
In questa intervista alla domanda della Bosnia Erzegovina riconoscerà lidi intendente del costo può intende come ci ha risposto spero di in vicenda antichi cotto avrebbe già dovuto riconosciuto
La maggior parte dei media sarebbero le prime informazioni non ha non citato Cudini però le dichiarazioni di leader vedo micce ma inesperti hanno oltretutto quelli vero
E da cui poi e nuovo da questa nuova diciamo tensione nelle relazioni tra i due Paesi nel turbolento nota per prima le reazioni di tutti i rappresentanti serbi della regione a partire dalla risposta da parte del presidente della perde Aleksandar Vučić il quale ha detto che le dichiarazioni di De Dragon ci andranno contenente politiche giuridiche di lunga portata
Alcuni pensano che la verdiano letta tanta tanta protestante è immediata solo una per gli appalti stata ed umiliata e una buona perdiamo ha detto ucciso commentando le dichiarazioni delle pompe musulmano dell'apprendimento della Bosnia Erzegovina
Vucinic ha contattato anche insiste nudi avete detto che bisogna riconoscere a detergere indipendente dalla Repubblica quella ma in due settimane sarebbe finito all'aula aggiunto serve da minerali tutto seriamente all'arte impararla dei porta consapevolezza che vede appoggiate le proprie porte per nominato dai sostegno della comunità internazionale
Unanimi nella condanna anche i rappresentanti verdi della Repubblica per Scala Indicam maggioranza serba della Bosnia Erzegovina
Con il Presidente della Repubblica telecamera dodici arriva diritto la Bosnia Erzegovina non riconoscerà costoro poi Hillary Repubblica per Cannes non l'accetterà mai dorica afferma addirittura ebbene dodici dopo le sue dichiarazioni dovrebbe essere considerato persona non grata in Serbia
Quel che è un colpo Fairy dalla e alleviare la tua politica detto dodici aggiungendo che la Bosnia Erzegovina e qualcosa di più specifico sempre più oggetto e fallito batteriche dei comici già la seconda volta
Sul tema dell'arteria colpisce attraente l'accordo di dentro e la Costituzione
Talmente potenti amici in un articolo pubblicato sulla Deutsche Welle pone la domanda e immediati perde hanno interpretato le dichiarazioni del dei comici in modo sbagliato appositamente
Infatti gli analisti credono che dietro l'interpretazione di paglia delibere tecnica ed economica rilasciata per la precedente circa una politica di competitor
Sì o no
La RAI per politico li faremo al mittente cioè convinto che le autorità perde avevano bisogno di come dice lui una situazione eccessiva
Secondo la tua opinione intendendo che c'è una detto nulla di nuovo quando ha parlato delle tue posizioni relative al Kosovo il problema sta nel fatto che la tua dichiarazione intatta interpreta quel mare lungo via stelle
I vertici di Belgrado Anna convocato prima addirittura nel cortile di sicurezza nazionale come che si trattasse di un attacco armato contro la perdi è una tale reazione non è casuale per Matteo Ricci
E aggiunge Ferdi è stata recentemente coinvolta nelle vicende anche in Montenegro Macedonia
Evidentemente le autorità perde non rinunciano all'occasione gli importi come giocatore principale nei Balcani dice Terpin questo analitica bosniaco valutati in vertici Terbil con tutto questo
Vogliono aggirare l'attenzione nazionale
E che l'Occidente locale è per relazioni incollare utile al fatto che proprio i partiti serbi partecipando al governo del cotto e la cui indipendenza è negata dalla Serbia
Il presidente del Forum per le relazioni e nicchie di Belgrado Bush neanche afferma invece che nelle dichiarazioni completi divide di Bengodi
I dati in un momento scomodo si allea reazioni serve dimostrano come la situazione politica nei Balcani sia impeccabile e quanto il passato appesantisce il presente
Il caporedattore del programma politico informativo della radio gli H uno anni studenti
Ritiene che le dichiarazioni di Bach intendendo che sono state interpretate in perde in modo non professionale dipendenti otto per provocare come dice lui carisma politico
Mercoledì poi a Bruxelles per una lirica di lavoro e il presidente serbo Ceci all'osservazione di giornalisti che con la sua reazione aveva innalzato ancora di più la temperatura pongo ecco e questo non è vero e al contrario di aver reagito in modo calmo interviste
Del vengo anch'
L'appello di accordi come l'acqua in quanto garante dell'accordo di Dayton può parlare della Bosnia Erzegovina riempie la Bosnia Erzegovina non può parlare in questione interni della Serbia ha detto il presidente serbo
Nell'ultima parte di questa puntata tipa saggia sud-est vogliamo parlare di informazione o per meglio dire di libertà dei giornalisti e di libertà degli organi di informazione nei Balcani o queste bancaria media Dese era il titolo della due giorni dall'otto al dieci novembre organizzato dalla Commissione europea che a Tirana a si è riunita per re discutere di libertà di stampa
E di di per poter porre appunto la questione la libertà di stampa della libertà dei mezzi d'informazione al centro del dibattito sull'integrazione europea dei Balcani occidentali ma a Tirana far parlare disse
Sono stati particolari il discorso del premier albanese del padrone di casa e dirama e il flashmob improvvisato dai giornalisti serbi
Su questo c'è una interessante reso conto e dettagliato resoconto di Nicola Pedrazzi pubblicato nei giorni scorsi sul sito internet di Osservatorio Balcani nel Caucaso
Quando politici ambasciatori e alti funzionari europei si riuniscono nel più lussuoso hotel della capitale che li ospita la discussione che ne scaturisce solitamente tende a darsi limiti i limiti e i toni che si convengono le classi dirigenti così non è stato vero western Balkan media Dese
Quindi Tirana un'intensa due giorni di dibattito che la Commissione europea ha voluto dedicare allo stato della libertà di stampa dei Balcani occidentali e che tra l'otto il dieci novembre ha registrato più di duecentocinquanta partecipanti
A fianco dei politici locali dei funzionari europei giornalisti rappresentanti delle associazioni di categoria e attivisti della sul società civile provenienti da tutti i Paesi balcanici anzitutto dalla Serbia
Hanno stipato il grattacielo dell'Hotel Plaza fresco d'inaugurazione per condividere pensieri preoccupazioni su un tema che al centro della faticosa transizione democratica dei loro paesi
Proprio questo resoconto questo reportage di Nicola Pedrazzi a molto molto denso molto lungo
Lo trovate naturalmente sul sito internet di Osservatorio Balcani Caucaso www punto balcanica o cosa punto org ma l'abbiamo ricavato anche sulla nostra pagina Facebook e dunque lo potete e leggere comodamente
Termina qui il supplemento settimanale di passaggio a sud-est di giovedì ventitré novembre del due mila e diciassette
Vi ricordo che tutte le puntate di passaggio al sud est sono naturalmente on line su radio radicale punto it andando nella sezione delle rubriche trovate poi la sezione di passaggio a sud-est le puntate sono ma si possono ascoltare si possono anche scaricare
Per le prime tre settimane dopo la pubblicazione sono anche naturalmente Licata tutte sulla nostra pagina Facebook dove trovati Illica anche a tutti i documenti gli articoli le fonti che citiamo
Nel corso delle nostre trasmissioni l'appuntamento è per la nuova puntata di passaggio su destra domenica prossima domenica ventisei novembre
E come sempre alle ventuno come vi abbiamo detto sarà una puntata dedicata in larga parte alla sentenza con cui il tribunale internazionale per la ex Jugoslavia ieri all'Aja condannato Ratko Mladić l'ex comandante militare dei serbi bosniaci per all'ergastolo
Per i crimini contro l'umanità e crimini di guerra e lei genocidio commessi durante la guerra di Bosnia tra il mille novecentonovantadue il mille novecentonovantacinque a questo punto dedicheremo in gran parte della puntata alla prossima puntata di passaggio a sud-est appuntamento dunque a domenica sera domenica ventisei novembre alle ventuno grazie per l'ascolto e una buona giornata in compagnia di radio radicale