3 Maggio: Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. Intervista al Presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti

Siamo in eco legamento con Giuseppe Giulietti che come sanno i nostri ascoltatori è il presidente del Fnsi la Federazione nazionale della stampa italiana per ricordare che oggi tre maggio è la giornata mondiale per la libertà di stampa Presidente benvenuto
Dal proprio voi queste ricco e allora non aggiornata piena di retorica e lo stanno a testimoniare i i tanti giornalisti uccisi o o minacciati
Stiffi purtroppo prosegue in tutto il mondo ci sono
Notizia drammatica come avete visto che arrivano dall'Egitto dove morì come lo stesso carcere dove detenuto Patrick fra chirurghi Rio McCarthy essere permesso di criticare al silicio organizzativa ancora meglio per ragione di questo ennesimo episodio notizie di giornalisti ammazzati e non è ammessa dico carceri piene in Turchia proprio nel raccontarlo racconta ogni giorno Mariano Giustino non a caso la parte dal testo di Mariano Giustino Facebook è stata oscurata cancellata
Le sue denunce ci sono oltre venti cronisti sotto scorta vini italiani arrivare in questione notizie da Riccardo Noury Dammers piedi giornalistica rischiano la pena di morte carceri e numerosi altri Paesi l'Algeria lo Yemen purtroppo se ne perde il conto
E d'altro canto regimi oligarchi mafiosi dar corso non sopportano le luci dell'informazione perché se devi fare il malaffare hai bisogno del buio e se io ti pianto una luce e diventa
Diventa per loro un pericolo per la ragione dell'aumento della intolleranza del fastidio crescente per fortuna c'è anche una reazione in quel momento proprio centinaia di cittadine e cittadini
Stato partecipata al tweet tornando a parlare di ungherese per denunciare al all'Europa che dentro il suo cuore c'è un Paese che sostanzialmente ha messo fra parentesi il Parlamento la giustizia e la libertà di informazione e c'è troppa indifferenza propendere
Allora intanto vorrei raccontare ai nostri ascoltatori che c'è un sito ossigeno per e l'informazione che ha ha ma pubblicato anche giornalisti uccisi punto it e lo lo potete andare a trovate cercavano la verità trenta giornalisti italiani uccisi negli ultimi anni
Sono tantissimi
Ci sono tanti in Italia ha una sua specificità che quella dell'altissimo numero dei cronisti sotto scorta
Che sono sotto scorta per le minacce della mafia ed è stata soprattutto la mafia a colpire non lo sono la parte cresciamo Walter Tobagi
Quasi quaranta anni fa stroncato dalle Brigate Rosse pensiamo a a Carlo Casalegno pensiamo Asia morto mentre cercava faticosamente ad illuminare le zone di guerra Russo di Radio Radicale Ilaria Alpi Miran Hrovatin Maria Grazia Cutuli
Andrea Rachele andrei Mironov un lunghissimo elenco di tutti sono stati colpiti sempre per la stessa ragione avevano portato alla luce laddove pur dove a prevalere il buio perché Amato ha ribaltato perché ammazzano Fava ma parlo Spampinato perché metteva nerissimi Fabbi da Abbado memoria di connetteva noti portavano nel troppo indicavano il luogo dal quale partivano le minacce
E contabile deve far capire meglio che chi ammazza ove minaccia o il giornalista lo costringe a una vita sotto scorta in realtà sta minacciando lo la pubblica opinione perché io ti colpisco
Affinché tu non mi illumini e non mi racconti ultime settimane in Italia sono finite sotto scorta al grande inviato nello scavo dell'avvenire
Che raccontava le terranno lezioni con la Libia con la mafia Picascia contate su radio radicale anche direttamente dal Scandurra e Verdelli direttore di Repubblica Paolo Berizzi perché raccontavano quotidianamente letterata delle bande nazifasciste c'è sempre un filo logico la minaccia va a chi
Da svolgendo con serietà il proprio lavoro d'inchiesta approfitto di voi che rivolgermi al governo già mandato Andrea Martella il sottosegretario di Tory ha un messaggio molto forte tutt'altro che rituale di adesione alla giornata del tre per tre maggio
Ora è necessario tuttavia che il Governo compia ogni azione affinché sotto scorta finiscano camorristi mafiosi squadristi e non più i cronisti in una società normale usiamo questo
Che brutta espressione dovrebbero essere loro
Coloro che minacciano sotto scorta e messi in condizione di non nuocere quel numero drammatico dei coloni e che sotto scorta bisogna che diminuisca perché questa è un'anomalia italiana molto grave non dobbiamo dimenticarlo neanche oggi
Che abbiamo acceso i riflettori sull'Ungheria
Presidente lei volevo sollecitare o un'ulteriore riflessione i social media e l'odio che spesso esprimono perché esprime anche magari solo il dissenso un'opinione contraria
Quanto alimenta questo humus l'odio anche verso giornalisti
L'odio verso le libertà all'odio verso le differenze cioè l'odio verso diversità naturalmente bisogna distinguere bene
Tra la legittima espressione di punti di vista diversi anche radicalmente diverso sì
Tale opinione anche radicalmente diverso re questo dev'essere un terreno di assoluta libertà doveri opinioni si scontrano e si confrontano
Ma
Altra cosa sono i reati
Quando io alimento all'antisemitismo quando alimento del negazionismo quando invitò a picchiare gli omosessuali
Quando invita a colpire i giornalisti che non mi piacciono sguardo invito a colpire chi ha una religione diversa dalla mia o non ha nessuna religiose
Quando indico i di immigrati come portatori di ogni male
Quando incominciò proprio a ad alimentare l'odio attraverso vere e proprie fabbriche internazionali piloti e tre pineta la libertà di opinione
Qui si sta rivendicando qualcos'altro la libertà di sopprimere le diversità e le differenze in questo caso invece bisogna reagire
L'articolo ventuno della Costituzione che che ne dica qualcuna rossa tutela dalla diffamazione non tutela la falsificazione
Non tutela l'invito alla eliminazione anche fisica delle diversità
Contro questo tipo di intolleranza è necessario che ci sia un grande muro di solidarietà tra tutti coloro che proprio perché amano le diversità
Non populus opportuna il ruolo CPP senta in questa giornata mondiale abbiamo ha raccontato tutto quello che e non va c'è una nota positiva per questa giornata della libertà di stampa
Che ci sono tante croniste cronisti alcun molti dei quali precari poveri se in tutte le parti del mondo continua da raccontare
Continuerò ad esporsi continua ad avere il gusto e l'amore per la libertà
Non intendono rassegnarsi e nascono ovunque associazioni che diventa difendo la libertà di informazione
E ci sono donne e uomini che sempre di più dicono la libertà di informazione non è un problema sono dei giornalisti ma è anche un mio problema di cittadino perché teme la le linee voi oscurare
Si moltiplica una grande rete internazionale forse il nostro dovere sarebbe quello di dare forza e coraggio soprattutto ai precari soprattutto a coloro che non hanno regole e cercare di dare regole cercare di aiutarli in tutti i modi e soprattutto pare la cosa più importante quando una persona un cronista viene minacciato firmare quei pezzi riprenderli
Rilancia Vittorio voce chiocciola colloquio col proprio grazie ringraziamo Giuseppe Giulietti presidente della Fnsi la Federazione nazionale della stampa italiana grazie
Grazie a voi sempre