"RAI, le nuove regole del sistema radiotelevisivo"

Scusateci lieve ritardo ma non avrei mai potuto iniziare con una delle nostre ospiti essendo fra l'altro la signora Maria Luisa Sangiorgio e quindi e c'è stato un leggero ritardo nel nostro incontro io devo appunto voglio proprio partire anche se riconosce che tutti presentando coloro che si confronteranno questa sera perché non perché voi non li conosciate ma perché ognuno di loro non sono qui per caso naturalmente questi signori che questa signora ma perché ognuno di loro ha avuto un ruolo in questi anni nella battaglia culturale e politica attorno ai temi dell'informazione allora Marialuisa Sangiorgio che è un nostro deputato sicuramente
Già avete avuto modo avrete avuto modo di incontrarli con lei impegnatissimo in questo periodo perché nella commissione cultura scuola informazione della Camera ci si sta confrontando già da ora sul tema più ampio delle regole per il sistema informativo italiano di cui parleremo questa sera
Poi abbiamo con noi Ennio Chiodi responsabile della redazione
Di corso Sempione di Milano e o che c'era in questo caso di presentarlo a cittadini compagni amici che sono questa sera e che non avessero ma non ho ancora avuto modo di confrontarsi con lui
E voi sapete che anche su questo punto la funzione e il ruolo della RAI a Milano
Noi come Partito Democratico della Sinistra dedichiamo un'attenzione particolare ci siamo battuti per chiedere il trasferimento di un canale su questa posizione su questa scelta c'erano diverse opinioni fra di noi all'esterno
Tuttavia quella richiesta significava una cosa precisa rilanciare qualificare rendere più produttiva rendere essenziale
Il corso Sempione la sede RAI di Milano e questo è un tema che non è caduto poi vorrò ci tornerò quando darò
La parola balcone alcune domande abbiamo con noi
Il dottor Letta vicepresidente della Fininvest
E lo consente
E anche qui protagonista essenziale nel confronto sull'informazione e quante domande sarebbero da fare lui tantissime la prima più semplice e banale eccome ed insomma è stato il Governo Ciampi non un governo di sinistra non un governo formato da uno schieramento di sinistra progressista in senso classico ma un governo che rappresenta anche una continuità con il passato a Marlena vuole provocare risse non lo sono un po'così ma lo faccio con grande con con curiosità emigrati attenzione sia chiaro naturalmente e Gobbo volontà di ascolto ecco e che apposto con un decreto ha fatto fuori quanto dir si voleva cancellare dopo una battaglia che voi stessi abbiamo dato alla Camera il problema delle delle più e appunto dicevo questo non è un governo di sinistra progressista è un governo centrista con una grande continuità col passato quindi capiamo se è sembrata una scelta
Giusta di riequilibrio accecanti a tutti quei ministri come è possibile che anche la Fininvest non si stia impegnando su una riflessione
Amplia e importante per il Paese non solo per la Fininvest rispetto a come ora si deve ricostruire un sistema informativo democratico con delle regole in un'Italia in cui è caduto un sistema è crollato miserevole mento sistema e con fatica stiamo costruendo un nuovo che sia davvero progressista
E poi non solo ora oltre Vincenzo vita che tutti voi conoscete perché il nostro dirigente del settore informativo
Devo dire questa estate non ha perduto battuta ha sempre fatto
Presidenti e va fatto conoscere le ragioni del nostro partito rispetto ai problemi in campo abbiamo noi il signor Mario Zanone Puma che rappresenta qui un punto di vista particolare nel nostro confronto quello delle delle più quindi sono interlocutori che possono rendere il nostro confronto secondo me efficace e interessante per tutti io oggi compito di coordinare e dare la parola tutti e butto lì un tema sul campo poi lo arricchiranno i nostri ospiti sono se mai mi permetterò di re intervenire successivamente per porre altri problemi all'attenzione e partono da una questione che è sotto gli occhi di tutti io ho sentito nella commissione di vigilanza RAI della Commissione parlamentare di vigilanza RAI nella prima audizione che abbiamo avuto con il professor Dematté col dottor Locatelli in particolare il professor Dematté che partiva da questo opinione una RAI pubblica è necessaria il servizio pubblico va difeso Mai come ora tal come lo voglia difendere e ancora un altro campo di intervento naturalmente perché siamo in una fase di transizione del nostro Paese
E l'obiettivo nel senso che deve avvenire assenso rilanciare il servizio pubblico se le finalità di questo servizio sono chiare e in questa fase appartengono alla volontà culturale e politica professionale
Di di una RAI che contribuisca a ricostruire L'Unità nazionale del nostro Paese Enti una RAI che contribuisca
In questa fase è proprio a dare insomma a sollecitare il senso critico dei cittadini
A riconoscere quindi anche i diritti dei cittadini ma sollecitarne senso critico e uno e la loro responsabilità individuale capace di trasformarsi in una responsabilità collettiva sono partita da proporre a queste parole sono saranno e non da Prodi portati in maniera esatta da questa presa di posizione del professor De Mattei con cui poi non vado d'accordo su alcune scelte che gli sta compiendo ma questo è secondario ora ne parleremo dopo
Perché questa cosa riguarda tutti
Il punto di come si colloca un nostro ragionamento sull'informazione e appunto le nuove regole che dobbiamo costruire per l'informazione oggi in Italia riguarda tutti riguarda la RAI come servizio pubblico riguarda le le le televisioni private somma riguarda la Fininvest ma riguarda soprattutto la cultura con le quell'interesse collettivo l'interesse del Paese io non credo che possa farsi rifarsi una legge Mammì astrattamente
La legge Mammì va radicalmente mutata sta insomma la la dobbiamo ripensare e tenendo conto del passato cioè elaborando il passato e tenendo conto del tempo del del paese che vogliamo aprire delle regole generali
Che nel nostro Paese stanno mutando pensiamo alla regola la la riforma elettorale che trasformando no da dal proporzionali maggioritario da un potere i maggiore di quanto non mi avessero in passato agli strumenti informativi
E io penso che attualmente ognuno ha la propria concezione io penso che questo nuovo di cui tanto si parla io metto sempre fra virgolette ecco vorrei democratico e progressista
E e non vorrei che questo nuovo avesse il segno di uno sbocco autoritario cosa non scontata
è l'informazione beh informazione ha un potere enorme informazioni riscrivere le regole oggi quindi sull'informazione non è la riscrittura che non avremmo potuto fare anche soltanto un anno fa implica una c'è una implica scelte rispetto al Paese che vogliamo costruire
E beh
Non non secondari implica appunto giocare a carte scoperte mettere a confronto a carte scoperte
La volontà politica culturale dei soggetti in campo allora io voglio partire da questo che mi sembra poi il nodo mi riservo ripeto di fare altre due domande che a me interessa poi io va be'essendo stata chiamata a coordinare insomma voglio scegliere anche domande che Teresa davanti a me e dicendo quella definizione che ha dato il professor Dematté poi punto la seconda domanda sarà come può essere perseguito quell'obiettivo
è valida per tutti come può essere trasformato una finalità ch'io condivido ricostruzione dell'unità nazionale del senso critico di ognuno di noi di una responsabilità individuale e collettiva
Ecco questi obiettivi con me possono qual è quali sono le mie le regole le nuove quelli nuovi strumenti legislativi quelli che può adottare il Parlamento attuale che noi ci auguriamo decada dopo la Finanziaria quelli le regole che dovrà adottare il Parlamento futuro affinché una finalità che io ritengo essenziale per la democrazia venga condotta avanti da questo punto di vista è evidente come si può costruire e ricostruire un rapporto fra pubblico e privato fra pubblico e privato io direi che essendo stato lo dicevo già all'inizio
Delle protagoniste di questa battaglia l'onorevole Maria Luisa Sangiorgio passerei subito la parola a lei che corre e poi come desidera gli altri ospiti continuerei il confronto fra di noi grazie
Grazie ma credo che se ci guardiamo indietro tutti quanti consideriamo lontanissima nel tempo
L'agosto di tre anni fa quando fu approvata la legge Mammì che pure vide il suo approvato finale topo degli scontri durissimi e anche una crisi di governo risolta in quattro e quattr'otto
Diciamo anche perché questa legge che noi criticammo profondamente non solo l'abbiamo ritenuto e riteniamo che sia sbagliata ma in parte a oggi non è stata ancora applicata e siamo arrivati ad una dichiarazione del ministro delle Poste di qualche tempo fa che appunto ammesso che un punto fondamentale di questa legge che era il piano delle frequenze non rispondeva più all'interesse generale ma credo che se è chiaro a tutti che il nostro sistema dell'informazione
Che credo tutti consideriamo elemento vitale non solo per la vita del Paese ma anche per il suo sviluppo e per la sua evoluzione non solo nei rapporti con i cittadini ma anche rispetto alle possibile tenuta economica del nostro Paese e quindi da tutti e due aspetti diciamo elemento di crescita e anche diciamo di sviluppo culturale del Paese ma anche il momento di sviluppo economico è cresciuto
Credo l'elemento più negativo è che tutto il nostro sistema dell'informazione è cresciuto in uno stretto rapporto in una stretta dipendenza con il potere politico che ha determinato da una parte per la RAI tutti gli anni e tutta la fase della lottizzazione
Sfrenata diciamo così e soprattutto anche qua da noi nella nostra realtà abbiamo avuto più morti più volte modo di discuterne e per il principale gruppo privato che è entrato sul mercato con cui si fanno i conti ha determinato appunto il fatto di poter crescere e svilupparsi in questo stretto rapporto con la loro potere politico
Quindi credo che l'errore più grave di quel potere politico che fortunatamente
A subito diciamo negli ultimi tempi una profonda sconfitta
Sia stato quello di considerare il sistema dell'informazione come un elemento di cui servirsi è un elemento da tenere diciamo in un certo senso un poco sotto controllo anziché come un sistema che potesse autonomamente contribuire alla crescita e lo sviluppo del Paese
Ma queste io mi auguro sia e possa considerarsi una storia passata
E un passato da non ripetersi più
Quindi credo che questa storia di cui abbiamo anche in questi nostri festival più volte discusso ha creato appunto questa situazione da una parte della presenza di due soggetti forti la RAI
E la Fininvest una debolezza è una forte frantumazione
Per esempio di tutte le televisioni locali Noemi abbiamo sono mille quattrocento le televisioni locali che quasi tutti presentano i loro bilanci in rosso quindi un settore debolissime fragilissimo che invece un ruolo importante
Nella comunicazione e quindi siamo di fronte ad un sistema che può durante diciamo a questa politica seguita dimostrare tutta la sua la sua fragilità ecco io credo che oggi di fronte ai grandi cambiamenti abbiamo bisogno di una nuova stagione anche per il sistema dell'informazione
Una nuova stagione che non passa solo esclusivamente attraverso la ridefinizione delle regole del gioco ma anche credo dall'atteggiamento di tutti i soggetti in campo
Ognuno deve fare la sua parte
Le forze imprenditoriali la loro i partiti politici anche gli operatori pure
Leggo quei sui giornali di di oggi che Berlusconi
Ha deciso di scendere in campo in politica non so se sia una boutade giornalistica o se corrisponda al vero
Posso capire le ambizioni personali peraltro abbiamo un Parlamento in cui c'è Agnelli senatore a vita abbiamo bene tante utilizzato anche il Parlamento
Per fare pubblicità alla sua azienda siamo in una fase in cui tutti possono fare politica mi di politici nel senso che vanno di moda
Tutti insomma e quindi posso anche capire ma credo che sarebbe gravissimo per il sistema dell'informazione nel nostro Paese
E per lo stesso gruppo se si unissero diciamo anche legittime ambizioni personali al fatto di volere utilizzare ancora una volta la politica soltanto per perseguire alcuni obiettivi e possono essere pulite la tutela di un gruppo ma chiusa questa parentesi mi piacerebbe
A dovere diciamo
Se vogliamo qualche assicurazione in senso contrario da parte di chi qui rappresenta alla Fininvest questa sera diceva appunto dobbiamo non solo riscrivere le regole ma cambiare da parte di tutti atteggiamento
E gli imprenditori devono fare il loro mestiere io credo che con tutte le difficoltà il Parlamento ha iniziato un lavoro faticoso ma con qualche segno significativo
La prima prima di tutto sicuramente la cosa più grande la più grossa fatta è stata la riforma del governo della RAI
Vedremo le proposte complessive che verranno fatte sicuramente alcune ne compie divideremo altre magari non ne condivideremo
Ma io credo che non possiamo avere nessun rimpianto per le gestioni precedenti che sicuramente noi dovremmo mettere alla prova questi immobili amministratori Fittipaldi stimolarli farlo ma se questa azienda assumerà una maggiore autonomia
E manterrà diciamo da una parte una grossa i aspetto diciamo di servizio pubblico per quanto riguarda l'offerta ma anche caratteristiche private per quanto riguarda la gestione avremmo tutti da guadagnarci diceva questa è stata sicuramente la battaglia più grossa che ha tenuto impegnato il Parlamento in questo poco più di un anno di legislatura vi è a tutti nota come abbiamo dovuto affrontare un ostruzionismo durissimo per far passare
Questa legge adesso ci auguriamo appunto di vederne dei frutti dei frutti positivi
E per i secondi provvedimenti che il Parlamento ha assunto sempre in questo anno sono provvedimenti che hanno anche scatenato una serie di polemiche il PIL decreti che hanno adeguato la normativa del nostro Paese
Alle direttive della Comunità economica europea da qui tutta la vicenda
Nota diciamo sotto nome diciamo del del della battaglia delle telepromozioni
Sulla quale credo che poi alla fine si sia trovato un corretto punto di equilibrio sull'ultimo provvedimento che doveva riguardare in settori più
Debole diciamo del sistema dell'informazione l'informazione locale che ancora ad oggi nona un minimo di certezza e un minimo non hanno ancora le concessioni le televisioni
Locali l'hanno avuto solo sei televisioni nazionali su quest'ultimo provvedimento che pure ha avuto una vita travagliata in quest'estate appunto durante l'estate il governo ha inserito questa norma che riguarda le tele più è il passaggio
Entro un anno della televisione appagamento quindi delle tele più anziché sue terre su satellite obiettato e questa è la cosa che ci a spetta nelle prossime la battaglia diciamo che ci aspetta già nei prossimi giorni io quando dico appunto noi dobbiamo e mi avvio rapidamente la conclusione di questa prima riflessione sapendo che molti altri
Dovranno dovranno parlare qui è che io credo che quando dico dobbiamo cambiare le regole cambiare l'atteggiamento dei vari soggetti io credo che noi non possiamo affrontare le questioni soltanto in termine
Di favorire come è stato fatto nel passato un gruppo oppure di penalizzare questo o quel soggetto io credo che sia giunto il momento di avere una politica di ridefinizione di sviluppo del nostro sistema dell'informazione
Su che cosa quindi io indico solo tre punti che a mio avviso sono fondamentali e sui quali credo sia importante il confronto il primo punto è quello che è esploso con la vicenda delle tele più in questi giorni
Noi abbiamo un'arretratezza tecnologica del nostro sistema per cui da noi il fatto che non ci sia il cavo che non ci sia il satellite non si è consentito diciamo uno sviluppo più differenziato del settore dell'informazione
Possiamo uscire da questa disputa di tele più con un impegno di tutti e in primo luogo appunto degli interlocutori qui a questo tema in questo tavolo
Perché si avvii finalmente lo sviluppo del seppellite nel nostro Paese e per cui attraverso lo sviluppo del satellite siccome mi questa grande distanza tecnologica che è stata appunto che ha penalizzato fortemente il nostro il nostro Paese quindi questa è la la questione diciamo l'ho messa per prima anche perché è immediatamente sul tappeto
La seconda questione è quella se vogliamo più delicata quella che ha sempre rappresentato un elemento di forte divisione nel passato cioè come superare l'attuale situazione di duopolio e come far sì che anche nel nostro Paese anziché due soli soggetti un soggetto pubblico è un soggetto privato
Entrino in campo appunto dei soggetti altri altri soggetti
Attraverso un processo diciamo
Anche qui è ipotizzabile è questa una proposta che fu lanciata anche dal nostro partito
Qualche tempo fa e che cadde completamente che cade completamente nel vuoto
Ma oggi appunto io ritengo che oggi possedere ancora una validità
è ipotizzabile diciamo una specie di disarmo bilaterale per cui appunto si passa si stabilisce e sì anziché sì sì col creano le condizioni
Rapidamente e mi rendo conto che ogni soggetto porrà le sue resistenze ma comunque si creino le condizioni per cui nuovi soggetti possano entrare in campo senza distruggere il tessuto economico produttivo del nostro Paese
E questo è il primo punto per garantire un pluralismo e per superare l'attuale situazione di duopolio altrimenti rischiamo appunto credo che i guasti siano sotto gli occhi di tutti il secondo elemento diciamo per superare questa situazione
Di duopolio è quello la ditta si discute in meno ma al quale io annetto ugualmente una grande importanza di come far crescere il settore dell'informazione locale e come dare possibilità reali appunto alle televisioni locali
E quindi stabilire rapidamente diciamo come passare a quali sono i tempi e i modi per poi passare a questa situazione
La terza questione e poi che io ritengo che oggi la battaglia dell'informazione si per informazione ovviamente intendo tutto il discorso è più generale
Sui media si combatte nel nostro Paese ma si combatte anche a livello europeo ed è una battaglia che non può vedere il nostro Paese
Soltanto oggetto scusate uso questa terminologia un po'bevuto un po'pesante un po'vecchia terreno di conquista ma è possibile che il nostro Paese diventi anche una qualcuno per qualcosa che ha qualcosa da dire rispetto agli altri paesi europei e quindi su alcune questioni trovare dei punti in comune appunto per confrontarci durate per confrontarci
Nel mondo mantenendo appunto la competitività entro certi livelli in linea appunto con con i tempi e in grado anche di fronteggiare la situazione difficile ecco io credo che questi siano i punti in un certo senso strutturali importanti che ci su cui dobbiamo tutti quanti lavorare
Certo ci saranno e per carità mancherebbe altro delle differenziazioni ed è chiaro che anche la competizione aiuta lo sviluppo
Di di di questo nostro sistema ma è possibile su a mio avviso se riusciremmo ad affrontare in modo nuovo questi tre nodi
Potremmo dare un taglio col passato e cercare di costruire un sistema moderno tecnologicamente
Un sistema con più soggetti nazionali e locali con delle aziende solite in grado anche di produrre fino adesso in tutti questi anni l'attuale sistema di duopolio ha spinto tutto il nostro sistema
Quasi esclusivamente sulla distribuzione tante reti tante televisioni la guerra dell'audience è possibile cercare di avere un sistema che anche produca autonomamente e che quindi abbia una sua forza più intrinseca che ci consenta non solo di avere un sistema moderno del nostro paese ma di avere un rapporto diverso
Con gli altri Paesi europei che mi sembra questione
Fortemente sul tappeto se riusciremmo a fare dei passi avanti su questo terreno credo che tutti quanti pur con opinioni diverse avremmo dato un contributo allo sviluppo del sistema e anche io credo allo sviluppo del nostro Paese
Grazie
Ora tu stessa hai chiamato in causa il dottor Mario Zanone Poma e credo che lui sia uno dei protagonisti dei protagonisti più interessati a dire la sua sulla vicenda delle tele più e quindi le passerei volentieri la parola
Grazie
Ma devo dire che per parlare di uno scenario futuro del possibile revisione di questa Mammì
O di stabilire nuove regole
Credo che debba essere descritto in una maniera possibilmente analitica
O perlomeno che presuppongo una buona conoscenza nello scenario presente
Ora io sono un testimone di questo scenario presente almeno di questi momenti
Perché mi son trovato nel gelo di pochi giorni
Da un'azienda che avviata poi ve la racconterò un attimo perché credo che sia utile anche sapere magari un qualche cosa di tele più che nei giornali un anno riportano molte volte devo dire con mio grande rammarico riportano in modo NP-completo qualche volta fazioso
In questo caso non parlo di unità perché devo dare atto che è stata sempre molto corrette sopra negli ultimi tempi numerico fu
Ecco lo scenario attuale presuppone una situazione è stata segnata Bruno dall'oratorio San Giorgio nella grande arretratezza tecnologica
Questo un dato di fatto cioè non poi se volete lo spieghiamo ma qualche cosa che non credo che si ponga e si colga facilmente ecco per quanto riguarda Telepiù da due dati due elementi di di conoscenza
Quello più un'azienda che ha aggiunto secondo le regole come tutte le altre televisioni
Ha occupato cosiddette o occupato il termine forse non è corretto le frequenze come le altre televisioni che oggi hanno anche una concessione
Certo è partita con un presupposto di una modernizzazione della televisione perché non poteva ricopiare o ricalcare le televisioni già esistenti mi ha introdotto un concetto nuovo quello che oggi viene definita la televisione del futuro cioè la televisione a pagamento
La televisione che mette in contatto diretto l'utente cioè colui che vuol vedere la televisione con l'emittente il rapporto è un rapporto non mediato non è mediato da nessuno e semplicemente un rapporto
Commerciale
E in questo senso vorrei aggiungere anche un aspetto che ha toccato prima l'onorevole San Giorgio probabilmente la televisione fino ad oggi
E stata caratterizzata anche da uno scontro politico c'è un fatto informazione non è una cosa che in un Paese moderno in un Paese democratico sia un particolare ovunque di poco conto un accessorio ecco la televisione a pagamento in tutto il mondo non ha rapporti politici è semplicemente un fatto commerciale industriale
Dove il rapporto l'unico vero rapporto esistente con un mercato o lo desidera avere quella televisione paga non lavora non obbligati
Non non sa l'abbonamento
In un rapporto prettamente commerciale industriale ripeto e molto molto poco politico
Questa azienda che partita quindi si sentì in regola in due anni
Ha fatto parecchie cose ha fatto tutto quello che aveva annunciato semitica cui nostri piani
L'unica cosa che non avevo previsto un grande ostracismo politico una grande difficoltà sul piano politico perché abbiamo solo e sempre dei no
Neanche lei forse qualche volta io mi trovo a mio agio parlando questa sera dopo l'apertura dello San Giorgio perché dopo l'articolo anche Vincenzo vita su Panorama è perché perlomeno qualcuno vi ha riconosciuto perché qua sembra che faceva arte
Degli sembriamo degli degli appestati ecco la scusante diffuse un po'ho esagerato
Ecco poi ci troviamo a fare un'operazione che per esempio in due anni ha dato lavoro a circa mille persone
Ora visto che il tema anche il Governo Ciampi lo sottolinea in maniera drammatica e lo sappiamo tutti anzi la realtà milanese credo che non anzi non ne voglio anche parlare questa sera notaio sia proprio perché il problema del momento o un'azienda che anche l'eccessiva che porta mille posti di lavoro creati da niente con età media delle persone di meno di trent'anni e credo che sia un fatto importante che vada considerato al di là del fatto politico dell'informazione
Anche perché ripeto
Noi non facciamo informazione e non facciamo politica
Ecco inoltre ci sono ormai quattrocento mila abbonati qui ci sono anzi più di quattrocento mila abbonati quindi quattrocento mila famiglie noi pensiamo che poi le unità individuali ormai siano circa un milione e mezzo che seguono la nostra televisione quindi non è più una cifra
Da poco
Ecco è una realtà anche questa che spendiamo estremamente importante
Ripeto in un momento di questo genere siccome un'azienda che sicuramente anti recessiva anche perché poi per uscire dalla recessione io non l'ho sentito dire dal governo Ciampi ieri nella nella chiacchierata nel discorso giusto per molte cose importante che ha fatto alla Fiera del levante di Bari
Non ho sentito dire che per uscire dalla recessione questo lo sanno gli economisti ma soprattutto agli imprenditori un po'coraggiosi la prima cosa che bisogna fare innovare
Ora ho chiesto dei giornalisti economici qualche giorno fa in una conferenza stampa se conoscevano altri impresa e che in Italia negli ultimi due anni
Avesse rinnovato creando posti di lavoro come ha fatto tre più aspetto la risposta perché me l'ha promesso che poi dopo ne parliamo discutiamo perché è un argomento credo importanti
Dunque la prova anche che la gente rimasta un po'sorpresa ma non ha seguito il palazzo questo lo dico anche dei politici che pur non facendo parte del governo comunque
Terranno senz'altro conto di questa considerazione
Bene questo pubblico anche se noi siamo rimasti costernati affranti devo dire Lodi comporta un termine un po'retorico ma è la verità io sono andato in duecento servizi quella sera chi è uscito il decreto
E e abbiamo dovuto incoraggiare la nostra gente risponde al telefono erano veramente frustrati al al cento per cento per cento
Bene voglio dire in questa in questa condizione noi vogliamo dire che la gente non ha reagito secondo quello che poteva essere la reazione tenendo conto di quanto il palazzo aveva definito c'è questo decreto che io ho definito liberticida che uccide un'azienda che aveva tutto il diritto di vivere
E anche perché era poi dei posti lavoro difendere ecco due la gente gente comune quelli che poi si è buono hanno reagito o semplicemente abbonandosi noi facciamo oggi circa tre mila abbonati aggiorna Bonometti al giorno sarà anche il calcio ovviamente anche il calcio
Va bene ma questo potrebbe sembrare da parte mia un piagnisteo che francamente non fa parte dello stile
è il calcio ci si è cacciati no no no però potevano visto che no no scusi Rita visto che si diceva
Che la televisione moriva entro un anno uno magari si va be'poi mandata male non guardo il calcio mano non corone anche il rischio di fare l'abbonamento invece non è successo
Comunque voglio dire non non è mia abitudine non era anche lo stile delle aziende che che era presente che dirigo quella del del piede fare pieni se non andiamo avanti molto molto determinati ne siamo convinti dicono che stiamo facendo quindi vorrei ultimare questo mio primo intervento
Anche con una proposta sentivo prima sempre avevano San Giorgio di porre il problema anche della tecnologia in maniera nuova chissà che questa tecnologia e chissà che anche questo aspetto
Del decreto dove evidentemente incomprensibile da un punto di vista tecnico però perlomeno un punto di vista politico potrebbe avere anche qualche costruzione interessante che non posso vietare un terreno per creare lo scenario futuro in termini più positivi
L'Italia è terribilmente indietro detto prima nel settantasette il a Ginevra si sono stabiliti per tutti i Paesi europei delle frequenze e delle e delle posizioni orbitali per i satelliti per ogni Paese
Ci sono cinque frequenze dedicate all'Italia con una certa punizione orbitale che va benissimo per noi che illumina molto bene il territorio nazionale e che sarebbe un patrimonio nazionale
Benissimo tutti gli altri Paesi europei Spagna Francia Germania Inghilterra hanno utilizzato queste frequenze hanno i loro satelliti nello spazio e utilizzano già le tecnologie anche che saranno utili per noi per nei prossimi anni
L'unica gara partite Rita
Allora c'è questo progetto sarei cioè ne abbiamo già discusso anche in diverse sedi sta parte potrebbe ripartire non sta partendo potrebbe ripartire
Dare dei tempi tecnici benissimo siamo disponibili a seguire questo esperimento che dovrebbe essere qualcosa di più di un esperimento arrivare a una conclusione positiva siamo disponibili andare su questo satellite ma nei tempi giusti nei tempi adeguati
Altrimenti la nostra proposta in subordine è quella di dire aspettiamo che arrivi questo saper internazionale faremo di tutto per collaborare
Faremo anche in modo di trovare la tecnologia più adeguata anche per il futuro anche per i nostri abbonati però ecco facciamolo in fretta inseriamo in questo concerto il decreto che non sia un anno che veramente un modo per uccidere un'azienda ma farlo concretamente con un piano un piano integrato che deve essere probabilmente anche valutato sedi non solo politiche ma anche tecnico tecnologiche anche di comparazione con gli altri Paesi che ci consente di andare sul satellite quando anche i nostri abbonati presenti o futuri possono adeguarsi con le parabole
Questo adeguamento con le parabole un fatto importante può essere un altro elemento per l'industria del Paese io non vorrei che facendo le cose troppo in fretta le parabole andiamo comprata la Germania l'Inghilterra
è un'ottima opportunità ancora per investimenti e di non so neanche Investimenti molto
Molto grandi da un punto di vista economico quindi sicuramente possibili per molte aziende elettroniche italiane che aumentano il loro know-how
Danno possibilità d'impiego e si possono produrre tranquillamente il nostro Paese dalle cento alle centocinquanta mila parabole al mese quando sarà decollato un satellite di questo genere quindi questa innovazione tecnologica questa opportunità
Vanno anche queste così come la tele più
In in chiave anti recessiva e credo che queste cose devono essere considerati soprattutto dal partito che questa sera mi ha invitato nei a questa a questo dibattito grazie
Grazie ora
Credo che interessi tutti sentire l'opinione le dottor Gianni Letta che è uno dei duellanti in campo questa sera ma lì c'è un altro microfono
Ma la nostra simpatica e brillante coordinatrice presidente
A posto in una introduzione di cinque minuti una quantità tale di problemi e di quesiti che forse rischieremmo di fare notte inoltrata cosa che io non vorrei farvi fare
E l'onorevole Sangiorgio intervenendo per prima assi dato alcune risposte a quei quesiti ecco i problemi ma aggiunto il carico di altri quesiti di rilevanza politica forse ancora maggiore
Che questo rischio fanno risorgere io cercherò di dare nel più breve tempo possibile una serie di risposte sia pure telegraficamente per flash
Anche perché molti degli interlocutori di questo tavolo non sono nuovi a dibattiti del genere e quindi per esempio Vincenzo vita sa bene quante volte
Su questi temi ci siamo confrontati e forse anche scontrati polemicamente duramente ma credo sempre in maniera molto leale e corretta così come il tono pacato di questa serata sta a dimostrare
Però vorrei per prima cosa sgombrare il campo
Da quella piccola bomba che l'onorevole San Giorgio con tanta amabilità e col sorriso sulle labbra quel sorriso che le è proprio a posto ha detto adesso Berlusconi fa pure politica
Giusta forse legittima la sua ambizione personale ma come si concilia con tutto il resto
Perché dice di averlo letto stamattina su Repubblica
Io spero che l'onorevole San Giorgio e con lei anche Vincenzo vita e l'onorevole Pollastrini abbiano anche letto su Repubblica di ieri esule pubblica di tre giorni fa
Quel bellissimo articolo tre giorni fa e la bellissima intervista ieri
Di quel fortunato autore che si chiama Michael Cry cito e che è l'autore celebratissimo di Jurassic Park il libro dal quale è stato tratto il film di Spielberg
Va be'Christ Honda una descrizione del modo di un certo modo di fare informazione sui giornali nel mondo noi potremmo dire in Italia
Un certo modo viziato inquinato dalla superficialità dalle disinformazione si ma anche dagli interessi per cui rimanderei l'onorevole San Giorgio a quella lettura per decifrare
Capire e ridimensionare largamente l'articolo di Repubblica di questa mattina
Celli evidentemente
In quell'enfasi esagerata
Soprattutto nel titolo perché voi nel pezzo questo insomma si si stempera
Il desiderio di colpire qualcuno che quel giornale colpisce ormai tutti i giorni da molti mesi in una lotta senza quartiere
Determinata da uno scontro di interessi chiarissimo ma che viene ammanettato con la difesa di nobili principi se non addirittura dell'interesse generale
Ed è invece è una banalissima lotta di potere un tentativo di aggredire per ridimensionare qualcuno
Fatto in una maniera al limite della correttezza stavolta per dire al limite della scorrettezza sarebbe stato più proprio va visto che stasera è una serata senza polemica mi sono corretto da tempo
Quanto per quanto riguarda la sostanza invece del problema depurato appunto di tutti gli orpelli della retorica degli interessi del tentativo di colpire o dell'enfasi della retorica di certe posizioni che cosa rimane
Ma io credo che in questa fase della vita non politica della vita civile di questo Paese
La costatazione che più ricorre sulla bocca di tutti presumo anche in questa festa dell'Unità qui a Milano
Che se generato e aggravato negli ultimi tempi un distacco forte tra la società civile e la società politica tra il Paese reale e il Paese cosiddetto legale o del Palazzo
E c'è un invito che viene da tutti gli angoli rivolto a tutti per un
Impegno nuovo della gente che lavora della gente che produce nei problemi della comunità della collettività
E beh
Evidentemente nessuno si può scandalizzare se anche qualcuno che lavora che produce come Berlusconi avverta questa preoccupazione senta il bisogno di dedicare almeno una parte della sua giornate della sua attività
Alla preoccupazione che è di tutti e che riguarda appunto il futuro del nostro Paese la Scelta
Della classe politica nuova anche in funzione delle nuove regole una preoccupazione un desiderio di dare una testimonianza e semmai una mano
E nulla più
E nessuno è autorizzato perciò a trarre da questa preoccupazione che legittima il lodevole
Da questo desiderio di mettersi a disposizione eventualmente per chissà
Il mestiere dalla politica visto che si imbocca da tutti che finisca il mestiere della politica e vengano fuori a impegnarsi a favore della collettività anche le energie vere vitali di questo Paese beh questo mi sembra che sia da annotare con lode
E non con una maliziosa volontà di indicarlo se non al pubblico ludibrio almeno alla interessata attenzione reazione dei chi politica fa per mestiere
E quindi fatta giustizia in questa maniera dell'assunto principale
Vi lascio immaginare quanto non siano vere tutte quelle altre fantasia usavano e che intessono questa ricostruzione come per esempio quella di un dissenso all'interno del gruppo
Messo da parte questo primo tema vengo anch'io invece al tema della serata quello delle regole nuove nel sistema della comunicazione dell'informazione o comunque nel sistema dei media
Questa sera in maniera molto più tranquilla che in altre sere abbiamo sentito ripetere quello che è diventato un luogo comune che tutti quindi debbono recitare ad inizio di ogni dibattito su questo tema quello cioè che abbiamo una legge Mammì
Frutto Dione un potere politico che ormai declinato declinante e lo ha detto la
Onorevole Sangiorgio in maniera molto garbata ed eufemistica perché in altre circostanze in altri dibattiti si dice molto più brutalmente onorevole San Giorgio che la legge Mammì e figlia del campo
E perciò va non ce l'ho cambiata ma rimossa e buttata
Io dico
Anche per le cose che abbiamo sentito ricordare ora ora
Con molta competenza da Zenone poco ma per le stesse questioni che ha detto l'onorevole Pollastrini ad inizio e per quei tre punti fondamentali che l'onorevole San Giorgio a Cosimo sinteticamente
Indicato io dico che la legge Mammì deve essere sì rivista e aggiornata ma non perché sia figlia del caffè perché allora
Dovremmo rivedere tante leggi di questo Paese e non capisco perché si debba rivedere la Mammì e non si debbano buttare altre leggi che magari vengono esaltate e che sono Fruttero della stessa maggioranza ma la legge Mammì va rivista perché superata perché questo è un settore che in una società che cambia in una società che subisce e lo vedete in tutti i settori tutti i momenti della vostra vita una processo di trasformazione di evoluzione di cambiamento molto
Veloce vertiginoso addirittura certamente accelerato il settore dei media il settore dell'informazione combinato a quello dell'informatica della telematica
Subisce un cambiamento ancor più accelerato ancor più frenetico vertiginoso che rende ovviamente superata o da aggiornare una legge che è nata tre anni fa
Ma quindi va aggiornata va rivista non demonizzata e buttata perché e ditemelo consentirà
La legge Mammì ha avuto anche i suoi meriti
Sì è vero quello che il Partito comunista prima e il PDS dopo ha detto in mille convegni mille battaglie con molta coerenza debbo riconoscere e cioè che questo settore
Pur con lo sviluppo che ha conosciuto in Italia
Forse superiore a quello che ha avuto in altri Paesi europei o addirittura del mondo non è stato regolamentato per dodici anni
Perché c'è stato il far West che tutto è stato lasciato alla libera fantasia o alla libera iniziativa di qualcuno di tanti
Ed è se questo è vero e se questo era male come è stato raccontato
Beh allora bisognerà pur riconoscere che pur con tutte le sue manchevolezze pur con tutte i suoi limiti e per la legge Mammì ha rappresentato un punto di partenza finalmente una regolamentazione in un settore che regole non aveva finalmente la fine del far West finalmente dei vincoli delimiti degli obblighi posti in capo a tanti ma soprattutto a qualcuno quindi se non altro per la figlia del far West e per lo stabilire quei vincoli e quei limiti forse qualche merito a questa tanto vituperata legge Mammì andrebbe pure riconosciuto ma si dice abbiamo sentito una pallida eco anche stasera
La legge Mammì si è limitato soltanto a ratificare l'esistente e quindi deve essere solo per questo buttata innanzitutto non è vero che abbia ratificato l'esistente perché ha preso atto certamente dicevo che esisteva per modificarlo proporrà avviarlo gradualmente a disciplina e quindi ha modificato
Ma è anche vero che non poteva non prendere atto di ciò che esisteva se è vero che non voglio dire per colpa o per merito di chi questo settore era stato lasciato senza regole per dodici anni dico dodici anni non dodici mesi mentre andava sviluppandosi affermandosi consolidandosi divenne l'iniziativa abusiva di qualcuno di qualche imprenditore ma nella coscienza nelle abitudini di milioni di cittadini che si abitua vano a godere
Può affluire di quel sistema televisivo quindi se non altro per cui esso bisognerebbe
Riconoscere avere l'onestà di riconoscere che non poteva una legge nel momento in cui interveniva dopo tanto tempo non prendere atto di ciò che esisteva sia pure per poi limitarlo disciplinarlo correggerlo ma con le gradualità necessarie che d'altro canto la legge ma mister essa contiene nel suo seno e poi perché scandalizzarsi tanto
Di questa legge ma mica avrebbe ratificato l'esistente quando tutte le altre leggi che erano intervenute prima nel settore dei media o dell'informazione
Avevano doverosamente ma si erano limitate come qualcuno dice dalla Mammì a prendere atto dell'esistente o a ratificarlo
Ricorderà vita
La famosa quattrocentosedici la legge dell'editoria la prima legge di disciplina di questo settore va be'non prendeva atto
Di ciò che esisteva e a differenza Ravani lo faceva per dare i soldi ai giornali per farli uscire da una crisi ma anche lì
A fronte di queste provvidenze che hanno fruttato centinaia di migliaia di miliardi
Forse più di mille miliardi e la Mammì non ha dato una lira nessun imprenditore del settore c'è stata una prima disciplina antitrust del settore ma quella disciplina era stata ritagliata sulla misura
Come un vestito fatto appunto su misura dell'editore di riferimento del tempo Rizzoli vecchia maniera
E non era vero che la cento treni del settantacinque ancor prima della quattrocentosedici
Era stata ritagliata sull'esistente oltre l'ameno su ciò che alla Rai doveva cambiare per l'intervenuto accordo tra i partiti
Quindi semmai la Mammì
A seguito un trend che riguardava anche gli altri dobbiamo cambiarla adesso benissimo cambiamola aggiorniamola ma allora occhio a ciò che succede in questo Paese
E l'occhio a ciò che succede nel mondo lo ha ricordato la San Giorgio lo ha detto già non è poco non ci si può limitare a correggere la Mammì soltanto per sbarazzarsi
Succede nella tecnologia o non lo sviluppo di questo settore in Europa nel mondo e anche e soprattutto in Italia
Bisogna guardare una riforma complessiva del sistema che tenga conto anche di quelle altre due leggi che si intrecciano con la Mammì cioè guardiamo alla quattrocentosedici alla centotré erano duecentoventitré se vogliamo parlare in cifre
E facciamo una riforma complessiva del settore ma questa non è una fantasia che invento io stasera solo per dire alla San Giorgio o la vita che la Mammì non si toccano
Lo dico perché il Parlamento di questa Repubblica
Su iniziativa del PDS approvato due ordini del giorno l'ultimo dei quali al Senato presentato dal senatore Rognoni che impegna e il Governo prima di procedere alla riforma della legge Mammì
A fare una conferenza nazionale dell'informazione che metta un tavolo tutti i soggetti interessati e tutti i partiti e le forze politiche sociali per discutere quale deve essere l'onorevole Pollastrini l'informazione quale regoli debba avere nel nostro Paese
Non si può fare una riforma per decreto questi in maniera così dilettantesca ed estemporanea come il decreto di cui si parlava poco fa e di cui mi permetterete dire qualche parola tra poco
Ma non è nemmeno sufficiente l'ordine del giorno del senatore Rognoni c'è una legge della Repubblica che impegna a Parlamento e governo
A fare una riforma della Mammì ed è la RAI in un contesto unico
Perché l'articolo due al comma due della legge
Del venticinque giugno del mille novecentonovantatré numero duecentosei
Che è la legge che ha portato il professor Dematté a insediarsi al vertice della RAI che è la legge cosiddetta di mini riforma della RAI dice all'articolo due esattamente questo
Fino all'entrata in vigore i nuovi consiglieri cioè vengono nominati per due anni
Fino all'entrata in vigore
Di una nuova disciplina del servizio pubblico
Nel quadro di una ridefinizione del sistema televisivo
Ed è l'editoria nel suo complesso quindi una legge vincolare riformare la Mammì
In connessione con la quattrocentosedici e con la centotré virgola duecentosei cioè una riforma complessiva dell'editoria della radio e della televisione
E non allora colpi di mano per decreto passate di questa espressione che vi potrà sembrare forte ma forte non è perché questa sì fotografa la realtà che è successa in questo Paese
Un Governo lo ha ricordato poco fa l'onorevole e nove non l'onorevole Mario Zanone Poma
Che dice
Di preoccuparti comuni fra il partito è stato soltanto un lapsus dovuto ai tanti onorevoli che ci fanno compagnia
Ed è un Governo che dice di avere al centro delle sue preoccupazioni l'occupazione
è non si preoccupa che con un piccolo tratto di penna rischia di mettere sul lastrico mille persone quelle mille che negli ultimi due anni lo ha ricordato Zanone Poma hanno trovato occupazione in un settore innovativo in un'azienda che da piccola azienda sta diventando grande in una città come Milano un governo che ha fatto delle privatizzazioni la sua bandiera
Non si preoccupa con un altro tratto di penna di espropriare e e pubblicitari anziché privatizzare un ramo d'azienda di questa azienda perché Scippa una Rete la rete tre la rete culturale quella che con tanta soddisfazione credo anche dei critici del PDS sta facendo un'unica in Italia cultura e viene portata dal privato al pubblico con un procedimento di segno esattamente contrario a quello che il governo dice di voler fare cioè di portare dal pubblico al privato buongoverno che lo ha ricordato ancora il Presidente Ciampi ieri illustrando la Finanziaria vuole restituire dinamismo al mercato nelle sue dinamiche corrette e che invece introduce elementi me lo consenta vita di dirlo anche se so che gli fa dispiacere
Di dirigismo e di statalismo pretendendo di ingessare la dinamica del mercato dettando regole che con quella dinamica nulla hanno a che fare
Un governo che dice di voler ripristinare la legalità e la certezza del diritto dopo i soprusi dei partiti dopo le prevaricazioni del caso
Ebbene un governo che dice di voler ripristinare la legalità e la certezza del diritto
Che con un altro tratto di penna
Cambia le regole del gioco durante la partita cosa che nessuno mai aveva pensato di fare si possono certo cambiare le regole
Ma nei tempi e nei modi Diversi il campionato si finisce quelle regole con le quali cominciato poi le nuove regole varranno per il nuovo campionato
Ma da ultimo consentitemi dire visto che l'onorevole Pollastrini
Si è meravigliata che un governo che è fatto di gente brava che in continuità detto lei col vecchio regime dei partiti viabilità fatto ed è io mi meraviglio che il di lei onorevole per le sterili perché un governo che dice di essere non espressione dei partiti ma che rivendica la sua legittimità fondando la sulla competenza dei tecnici bene
è un Governo che ha fatto in una sera in maniera così dilettantesco e superficiale una legge chieda incompetenti
Ma non perché colpisce qualcuno non è un piagnisteo questo lo ha detto Zanone Poma non amiamo affari prendi sei ma perché dimostra che quei ministri che dicono di essere i tecnici che dicono di essere dei giuristi
Ignorano persino le leggi di questo Paese non quelle che stanno facendo ma quelle che sono vigenti e che lo vorrebbero modificare ma che dimenticano persino di modificare scusatemi la digressione ma due esempi
Hanno scritto con due righe di un decreto legge cioè di una legge il provvedimento di una norma che entra immediatamente in vigore
Che la televisione in codice può andare soltanto via cavo
Ovviamente dell'iter e poi bontà loro hanno dato a Telepiù un anno per riconvertirsi su questa nuova tecnologia
Beh io voglio anche ammettere che dei giuristi dei tecnici riconosciuto valore in campo giuridico non conoscano la tecnologia del cavolo e quella del satellite
Ma per la miseria volete sapere almeno che esistono in questo Paese delle leggi che impediscono il caso e il satellite
Cioè una legge quella famosa legge centotré che citavo prima di riforma della Rai che negli articoli dal ventiquattro al trenta sette
Articoli voluti dall'allora onorevole Ugo la Malfa non certo da Berlusconi e dalla Fininvest perché esso sento dire italiano gettavano perché Berlusconi alla RAI il duopolio ingessato il sistema mi ha impedito lo sviluppo delle nuove tecnologie erano c'è una legge che ha impedito a Los il cavolo sviluppo del cavo
Perché ha imposto soltanto il capo modo canale cioè un solo programma su un solo cavo in un bacino di centocinquanta mila abitanti e per non più di quaranta mila collegamenti cioè distratto a vietato il cavo
Va bene sapete quale legge ha rimosso questo vincolo assurdo creare consentito al nostro Paese di guadagnare il primato in quell'arretratezza tecnologica che giustamente l'onorevole San Giorgio denunciava e mentre gli altri Paesi d'Europa dal settantacinque al novanta andavano cadranno le loro città l'Italia è rimasta ferma e soltanto la legge Mammì la tanto vituperata legge Mammì ha rimosso questo vincolo perché all'articolo ventinove abrogato quella legge età
Dato delega al governo di fare una nuova legge sul cavo
Il governo ha adempiuto e nei sei mesi ha fatto il disegno legislativo del febbraio del novantuno sul nuovo cavo Marseglia liberalizzato il cavo mano canale per quel che riguarda la distribuzione consentendo oggi il cavo coassiale
Ha peraltro riservato l'impianto e l'esercizio del cavo a se stessi sono stato al soggetto concessionario del servizio pubblico memore della convenzione che aveva assegnato alla SIP quei cioè ancora una volta lo Stato le partecipazioni statali La sette la SIP non certo Berlusconi alla Rai
Hanno dato una norma che impedisce ancora oggi con un vincolo di natura non soltanto tecnica o tecnologica ma legislativa giuridica amministrativa lo sviluppo del cavo e questo i nostri beni Avati professori i nostri tecnici non lo sanno
Analogamente non hanno pensato a rimuovere il vincolo che impedisce ancora oggi l'uso del satellite
Se non occasionalmente nessuna autorizzazione di volta in volta del ministero delle Poste cosa che ha ragione evita che a Bologna al Festival dell'Unità gli ha risposto ma voi usate già il satellite
E vero non siamo episodicamente così come la legge
Ci consente e ogni volta dovendo fare una pratica che oggi è diventata modulare ma col ministero delle Poste per avere una firma un'autorizzazione di volta in volta e questa è la grande tecnologia la il grande avvenire cui questi la dilatori anzi questo governo avviene nostro paese ecco perché son venuto volentieri qua stasera
Perché ho colto nella posizione del PDS
Una preoccupazione se non identica perlomeno analoga a quella nostra perché anche il PDS ha dovuto riconoscere che non è così che si legifera che non è così
Che si fa la modernizzazione del nostro Paese né si fa la riforma della Mammì
E allora ecco perché mi consenta onorevole Pollastrini di meravigliare di un po'di meno e di collegare questo aspetto all'altro
Ebbe quando io vedo che Repubblica fa quel tipo di insinuazioni e di battaglie e che poi questo governo il nome della competenza fa quest'altro tipo di leggi e beh allora mi viene il sospetto che le due cose siano in qualche modo collegate forse attraverso la competenza di quegli stessi ministri che sono anche collaboratori di Repubblica e mi chiedo allora
Se questo non dimostri di essere il governo della repubblica anzi che il Governo della Repubblica ma non è così che si può fare la riforma della Mammì allora aspettiamo il nuovo Parlamento
A applichiamo le leggi d'essere e facciamo una riforma della Mammì che guardi anche al settore dell'editoria come la legge impone e che quindi abbracci in un unico disegno riformatore
Tutto il settore dei mass media in Italia anche perché non si può fare una riforma per segmenti in un settore che oggi per sua stessa natura multimediale così come in tutto il mondo si va affermando
E non facciamo
Ho soprattutto una riforma
Che tenga conto soltanto di una ottica consentitemi l'espressione un po'provinciale con la quale noi ancora oggi dibattiamo questo tema
Sulle tre reti della Fininvest sulle tre reti della RAI se dobbiamo levarne uno alla Fininvest una la RAI se dobbiamo considerare ancora otto Orlov onorevole Sangiorgio le reti private del piano nazionale o se invece ma li leggete i giornali passando per lanciare in America un satellite che porterà centocinquanta canali e la Iuc Corporation la stessa che ieri ha sottoscritto un accordo con la Olivetti italiana e mi viene un altro dubbio tale proposito stata per progettando e per lanciare un satellite con cinquecento canali e allora quando noi avremo messo la parabola per prendere magari delle più in omaggio al decreto dei professori del governo di Repubblica
E allora con la parabola avremo anche centinaia di canali che renderanno questo Paese si schiavo ma non di Berlusconi
Ma di qualche multinazionale che viene da molto lontano
Ma allora la riforma facciamola guardando Allo sviluppo della tecnologia si ma lo sviluppo di questo Paese in un contesto che guardi sollevi lo sguardo che sappia guardare all'Europa e al mondo a ciò che succede nel mondo
E sappia e voglia mettere le nostre aziende in grado di competere con le altre perché lo ha ricordato poco fa in uno di quei punti da San Giorgio
E giusto e bello andare insieme all'estero affidare la competizione sul piano europeo
A sfidare quei grandi colossi dell'informazione che sul nostro continente si affacciano
Ma per farlo per poterlo fare bisogna essere forti anche all'interno non lo dico io lo dicono tanti studiosi se invece indeboliremmo i due soggetti forti del sistema RAI e Fininvest impediremo all'uno e all'altro ma impediremo cioè al nostro Paese di competere ad armi pari sul piano europeo
Cerchiamo di lasciarli forti questi soggetti cerchiamo di disciplinare Lisi ma consentiamo agli di vivere e di affermarsi di svilupparsi di creare lavoro opportunità
Qui in Italia perché possano poi liberamente competere
All'estero con gli altri Cuesta e la riforma della Mammì da fare queste nella riforma intelligente che può servire non gli interessi di Berlusconi ma gli interessi di un Paese
E allora gli altri soggetti verranno caro onorevole San Giorgio a parte il fatto che già ci sono e anche qui non capisco perché ci si debba in testa ardire a parlare di duopolio quando tutti i giorni la cronaca sì basta leggerla ci dice che in questo Paese non c'è un duopolio
I giornali di questa mattina riportano che Telemontecarlo ha scippato per adoperare una parola che dico tra virgolette
Sia alla RAI che alla Fininvest le partite di coppa della Juventus cioè c'è un terzo soggetto che compete
L'altro giorno a Bologna vita sentito a un tavolo analogo a questo la Maria Lina Marcucci imprenditrice nel settore
Di video musica che tanto si è affermata in Italia che ha potuto affrontare una splendida avventura imprenditoriale in Inghilterra
Anche lì basta leggere la cronaca per sapere quali e quante sono le opportunità quindi i soggetti non il terzo ma il quarto il quinto polo ci sono
Non voglio considerare Telepiù che è anche un altro polo ma poi c'è quella miriade di soggetti che non hanno eguale in nessun altro Paese del mondo che sono le televisioni locali
Questi che una riforma si impone perché il vero terzo polo debbono essere le televisioni locali quelle che danno voce alle mille differenze di questo Paese ma allora di questo vogliamo noi questo abbiamo sempre auspicato e per questo abbiamo sempre operato anche quando qualcuno maliziosamente ce lo ha rimproverato
Noi vogliamo che questo sistema viva che questo sistema migliori ma non
Che una legge liberticida detto qualcuno e qualcuno se ne è scandalizzato ma una legge così fatta rischi di mettere in ginocchio e di far perire
Ho vivacchiare un sistema che invece deve essere rivitalizzato rilanciato perché posso assicurare a tutto il sistema della comunicazione uno sviluppo moderno tecnologicamente avanzato
E in grado di garantire al nostro Paese una libera competizione sui mercati del mondo grazie
Grazie sentiamo una voce Rai
Finalmente ho alla voce RAI di stasera ceramica buonasera
La responsabilità non è non è da poco contano perché in effetti
Va be insomma ho incontrato spesso soprattutto alletta negli anni passati quando dico proprio più di problemi no dell'informazione dal punto di vista anche della teoria soprattutto nel sindacato dei giornalisti
Che che in questo in questi ultimi anni in cui la televisione
L'ho fatto ho fatto l'informazione televisiva lavorando molto
E quindi insomma dimenticando un po'l'aspetto dei problemi più generali
A me fa piacere stasera sentire
Delle cose che molti di noi dicevano
Da da molti anni
Ho pochi di noi eminentemente eravamo pochi perché di fatto le cose che dicevamo molti anni fa
Poi non sono state non sono state ascoltate finalmente l'ora delle regole e ben venga allora delle regole
Regole che non ci sono mai state o che non si sono mai volute a cominciare da quella legge Mammì
Che Gianni Letta ha definito un punto di partenza ma in realtà per me era proprio e per molti di noi era un punto di arrivo proprio perché voleva fotografare l'esistente un esistente che era nato in un far west che si era voluto lasciare tale per molti anni
Quando un gruppo forte di giornalisti numeroso di giornalisti
Così che che rifletteva su questi temi combatteva soprattutto dall'interno della RAI
La legge Mammì non lo faceva per difendere la RAI non lo faceva per difendere i gruppi editoriali non lo faceva per difendere un sistema o forze sociali piuttosto che altre lo faceva perché riteneva che quel tipo di soluzione
Fosse sbagliata fosse carente e che avrebbe portato dei gravi problemi avrebbe fatto emergere delle fortissime contraddizioni e non avrebbe consentito quello sviluppo
Tecnologico quello sviluppo democratico del sistema dell'informazione soprattutto del sistema dell'informazione televisiva che si voleva e si preferiva ma nell'interesse di tutti
Se oggi internet non si trova a dover fare i conti con un
Con un con un provvedimento legislativo certamente che va rivisto perché le cose che ha detto all'età sono e Zanone Poma sono sono sacrosante in un paese in cui le fibre ottiche occupano l'uno per cento del sistema criticavo in Italia è ovvio che in un anno non si può consentire a una una televisione di questo genere di di di adattarsi ed essere pronta a trasmettere in un Paese in cui non sia il satellite basta chiunque di voi abbia la parabola
Basta che si diverta a girare e vede che deve provvedere che Paesi come la Grecia la Turchia trasmettono con più canali con più proposte da anni sul satellite e quindi l'arretratezza tecnologica dell'Italia in questo senso è è veramente è veramente pazzesca
Dopodiché Telepiù sta pagando adesso le regole che non c'erano prima le regole che non si sono volute prima
Perché probabilmente qualcuno non certamente Gianni Letta non certamente Zanone Poma che fanno il loro mestiere di imprenditori e di protagonisti del mondo l'informazione con coerenza è ovviamente difendendo quelle che sono le loro presenze in questo sistema ma perché certamente qualcuno da quella mancanza di regole e credeva di potere guadagnare e di poter crescere e qualcuno e anche obiettivamente cresciuto
Adesso si fanno i conti si fanno i conti di quelle regole che non si sono volute o per lo meno di quella scarsa chiarezza
Che c'è stata di quella mancanza di certezze che tutti i soggetti dovevano aprire nel presente e nella prospettiva dello sviluppo in un sistema di democrazia chi si opponeva la mani in quegli anni si opponeva alla Mammì in nome di un sistema di democrazia
E ha perso ha perso nella politica ha perso nel nel nostro nel nostro mondo ha perso nei confronti dei cittadini e i cittadini
Allora hanno hanno decisamente perso
Per oggi volgevo
Leggo poco purtroppo in questi giorni i giornali ma leggevo quella intervista di dice Daniela Umberto Eco sul sull'Europeo
Ah beh dicono delle cose molto l'ho scontata e molto banali e che però dette da loro oggi fanno una certa impressione non ci sono più i cittadini dice Gian toglierla ci sono telespettatori
Ed ecco ed Eco dice la televisione l'avvenimento alla televisione
Possiede una forza di irresistibile produce la realtà anche quando la realtà che produce è falsa
Va beh insomma se questo è la televisione
E come si fa a pensare ancora ad un regolamentazione del sistema televisivo
Solo anche se è sacrosanto ma solo in termini di un sviluppo in termini di concorrenza in termini di di competizione commerciale o competizione o competizione vinta
Credo che sia veramente ora
Di fare un salto di qualità culturale
Non so cosa ci sia sotto ai decreti
Del Governo ma certo assai l'accelerazione che questo però che questi comportano porteranno finalmente ad una
Ridefinizione tira ma rapida veloce e moderna del sistema bene non abbiamo ed esserne tutti davvero contenti
Nell'interesse appunto di tutti nell'interesse dei soggetti che ci sono e credo che ci saranno e se permettete dei soggetti che non ci sono più
Il famoso Terzo Polo che all'emittenza locale
Eh beh signori era sparita con la legge Mammì
Faticosamente alcuni si sono salvati ma si sono salvati e non un sistema di controllo delle risorse e di gestione oligopolistico delle risorse e che non può che che condizionarne la presenza di condizionarne
E il il il bando di espulsione che la capacità di essere presenti nel mercato e nella democrazia di questo Paese
Qui si apre il il discorso sul sul servizio pubblico
Moretti meno reti più soggetti ecco ben vengano
Più soggetti più soggetti ci sono
Democrazia cioè più soggetto ci sono più questo sistema televisivo e controllata democraticamente
E però dove sta scritto
Che per consentire l'accesso a più soggetti
Si debba contemporaneamente Emanuel misura secondo schemi che abbiamo dimostrato essere sbagliati colpire il pubblico e il privato il pubblico il privato non sono in concorrenza il pubblico il privato sono due realtà fondamentali del sistema dell'informazione
Il pubblico è necessario perché il pubblico
Sono il pubblico può essere un ottantadue riferimento può essere uno stimolo e una certezza di equilibrio una stima una certezza di pluralismo
Uno stimolo una certezza di credibilità può costringere il sistema ad essere corretto pluralista e e credibile
E quindi il pubblico è fondamentale
Si parla di riduzione delle reti RAI
Ma poi si dice che le reti RAI non possono diminuire
Perché altrimenti non Norman potrebbero reggere la concorrenza è ora di finirla secondo me di ragionare anche per la RAI in termini di concorrenza prova di consentire alla RAI che svolgeva il servizio pubblico fino in fondo ed è proprio essere presente senza vincoli finanziari e e gli altri testi e poi insomma di audience che poi a a alla base delle risorse sono e con assoluta con assoluta libertà
Questo insomma sostanzialmente direi
Di poter dire in questa prima fase poi siccome so che dovrò parlare un po'di RAI di Milano di riforma a porre in essere vorrei essere breve in questo passaggio per parlare più lungamente dopo
Grazie
Grazie per chiudere questo almeno in giro dalla Barona Vincenzo di
Ma io comincio
Attualmente è che il dibattito si stia
Il tavolo
Prolungando
Comincia a vedere anche delle defezioni tra il presenti quindi suggerirei anche di nel prendere qualche tema
Magari di attualità anche veniva centrando credo che data la Pollastrini cioè riuscirà brillantemente io mi limito in questo
Ultimo intervento di una credo prima tornata poi proseguiremo il dibattito a dire
Qualche cosa sulla legge Mammì su Berlusconi e sulle Telepiù
Partendo però da un altro punto di vista rispetto a quello che è stato dall'ultimo da Gianni Letta sottolineato
E lo faccio anch'io come devo dire e lo riconosco affatto letta prima fatto
Zanone Poma senza una vis polemica che in altri momenti in altri dibattiti ho sentito però credo che sia doveroso un chiarimento un chiarimento perché la memoria troppo corta
Non giova a nessuno
E soprattutto non fa fare alcun passo avanti
Ora intendiamoci bene noi stiamo parlando di uno dei punti fondamentali del sistema democratico non stiamo parlando noi non me ne voglia Zanone Poma
Non solo di tv commerciale lo stiamo parlando solo di una merce come tutte le altre stiamo parlando di uno dei pezzi vitali di un sistema civile e democratico
La questione dell'informazione nel passaggio in atto in Italia da un vecchio sistema che vorremmo superato al più presto a un nuovo di cui ancora come PDS non vediamo i contorni chiari anzi abbiamo qualche preoccupazione come tutti sappiamo
Be l'informazione è un elemento basilare
Il passaggio dal vecchio sistema proporzionale a quello maggioritario uninominale nel voto rende ancora più rilevante il ruolo che all'informazione quindi badiamo bene dello stiamo parlando solo di leggi non stiamo parlando solo di assetti a strati stiamo parlando di un pezzo che riguarda la vita dei cittadini che riguarda i grandi rapporti di potere che riguarda la relazione tra politica e società e in generale la formazione delle coscienze del senso comune della cultura collettiva questi sono i grandi argomenti e allora se così stanno le cose ma altro che riformare la legge Mammì
Altro ci vuole almeno dobbiamo riscrivere le regole del sistema perché oggi dobbiamo riconoscere una volta per tutte se siamo in buona fede che il campo dell'informazione il blocco di potere che si è cimentato negli anni Ottanta attorno all'informazione uno degli utenti nulli a cadere sono caduti tanti muri in Italia previsto invece tarda a cadere perché
Perché è l'informazione è stato uno dei punti cruciali di rimprovero
Blocco storico questo gli amori è stato uno degli elementi più consistente di quella Italia che abbiamo conosciuto negli anni passati negli anni del padre il partito del pentapartito negli anni di Craxi vegliare della democrazia cristiana del suo potere perenne questo è stato e
Ci pensi un attimo la ditta
La legge Mammì
E arrivata a conclusione
Fotografando la come si è detto giù una situazione che si era determinata degli anni precedenti
L'indultino tenuti due fenomeni che si sono intrecciati uno
La scelta
Che apriremo un giorno con una riflessione storica se
Mio povero invece luciferina e lucidissima di non governare il sistema della comunicazione ma di lasciato proliferare con uno spontaneismo
Ha talento e con grande complicità dei governi dell'epoca che preferirono a differenza di altri paesi e numerosi in Europa
In particolare perché negli anni ottanta vi è stata una forte accelerazione dei riassetti istituzionali in Europa nel campo dei media pretendono in Italia lasciare andare le cose come sono andate senza controlli democratici o senza gli assetti istituzionali
Quattro otto è stato accennato doveva essere fatta persino insomma ma gli anni passano
Non dodici ma quasi vent'anni fa perché la sentenza la Corte costituzionale che aprì il lettere ai privatizzata settantasei quella legge che dovrà essere fatta subito che avrebbe avuto un segno propulsivo rispetto al sistema
Ministro al rapporto tra pubblico e privato
Nel tardare a consentito la proliferazione di grandi concentrazioni tra queste concentrazioni non voglio rifare la storia in pillole anche perché il tempo corre indubbiamente il gruppo Fininvest è stato per sua virtù per sua capacità ora io aggiungo e sottolineo so di essere molto polemico su questo punto però una sua particolare complicità con i governi dell'epoca perché sono può dimenticare la storia dell'altro ieri
La Fininvest parte di un grande sistema di potere dichiaratamente ricordo un'intervista su un settimanale in cui un dirigente dalla Fininvest proclamava il l'appartenenza del gruppo al sistema del Caf diceva non apparteniamo quel mondo
Nel gruppo Fininvest più degli altri
Grande concentrazione senza pari percentualmente porno su un altro Paese nel mondo
Quanto a raccolta di pubblicità e predominio nella raccolta di pubblicità quanta numero diretto non esiste nella diciamo nella scena internazionale un gruppo privato che abbia tre reti e mi limito qui perché ci avvicina Mezzano le prove non taccio la solita polemica sul controllo diretto o indiretto della Filosa sulle tele più faccio finta stasera per l'ospitalità e anche per quello
Che cosa sono i paladini credere che la Fininvest abbia solo il dieci per cento nelle Telepiù
Nel
Brava devo dire letta che Malta Museo di devono nella tua una presenza molto molto civile molto accurata però sarei in una propenderei nei diciamo nei telefilm diciamo Dipartimento USA se gli importi difensore per questa causa perché la passione che tu metti nella difesa delle tele più rivela sempre più di tanti altri iscritti che ben più del dieci per cento l'interesse del gruppo di persone per lo più io non l'ho mai visto nessuno interessarsi con più foga con così tanta forza e anche con tanti argomenti dialettici di una cosa in cui ha solo il dieci per cento
In un passaggio poi della tua
Brillante stasera diciamo riflessione a è anche detto mi sintomatico noi vi diciamo che ma ovviamente perché formalmente le tele più dentro la finire scusi e dal dieci per cento sostanzialmente ma questo non è più polemica credetemi è un punto di ragionamento sostanzialmente le tele più e ci arrivo tra un attimo
Solo latte come una costola di quel gruppo e questo è un problema per le tele più e infatti sono nate in quella casa
Ma vengo al punto quindi la legge Mammì rifare quella legge significa tantum potere anche nel campo dell'informazione un intero ciclo di evoluzione contraddittoria sbagliata che hanno bloccato lo sviluppo del mercato investì liberare forze nuove e sono state fatte qui anche riflessione adeguate al riguardo la la memoria dell'emittenza locale la mancanza di altri gruppi
La dottoressa di quelli che oggi operano come terzo quarto polo cosa c'era da Telemontecarlo si Boniperti la la Juventus saranno pure
Diciamo in simpatia con Telemontecarlo a Telemontecarlo leggo anch'io i giornali leggo che stanno per venderla perché non ha più neanche i soldi quasi per andare avanti perché perché il terzo approda in Italia un problema allora tutto questo per dire che liberiamoci da questo vecchio modello di informazione da quel rapporto viziato con la politica dalla fotografia dell'esistente la legge Mammì fu un grande condono
Come un grande condono edilizio
Sancì la situazione bloccandolo al suo punto di evoluzione tra virgolette spontanea e quella legge oggi si rivela per il nostro Paese la sua evoluzione democratica un grande problema quella legge va rimossa io credo per il bene di tutti anche dei grandi gruppi privati
Quella legge è sbagliata per tanti motivi e lo è anche e qui vengo al punto che riguarda le tele più rispetto all'intera questione della rivoluzione tecnologica perché uno dei grandi limiti di quella legge lo dicemmo noi quando ma non solo noi quando quella legge fu approvata a suon di voti di fiducia un governo stava per quasi per dimettersi cinque ministri si dimisero cioè non fuoco
Una cosa
Di poco conto uno dei punti di critica colori facendo oltre a quello della concentrazione e così via del duopolio sancito RAI Fininvest e così via
Frutto è sostanzialmente una legge rivolta al passato non guardava al futuro della comunicazione non prevedeva e non lo prevede
Nessuno dei punti luoghi di sviluppo del sistema il satellite il cowboy così via salvo appunto letta l'ha ricordato delegare al governo un provvedimento specifico sul cavo
E introdurre il tema delle tv criptate quindi lette le più diciamo come poi sono diventate neanche nella legge ma nel suo regolamento di attuazione
Questo perché perché l'allora ministro ma mi
Che oggi è uno dei tanti pentiti di questo settore perché non c'è più nessuno io riconosco devo dire una grande coerenza letta perché uno dei pochissimi ormai a difendere in pubblico la legge Mammì perché non lo fa più nessuno la fa neanche i maligni che ne fu il proponente altri che ne furono i suggeritori
Più occulti addirittura nei convegni dicono che fu uno scandalo questo per dire che il trasformismo italiano è assolutamente sempre all'avanguardia
Ma quella
Parte diciamo quella la mancanza di
Prospettiva tecnologica a segnato
Una
SAISA della vita italiana nel campo dei media oggi troviamo anche a causa dello tsunami in una grande arretratezza dicevo appunto le tre letture delle più
Fininvest o non figli investono e questo è un tema su cui da tempo è polemizziamo ma notavano tra parentesi per un attimo
Sonate in una maniera due poco
Bizzarra non prevista da alcuna legge
E la tv a pagamento badiamo bene son d'accordo in questo conto non è per Roma è uno dei grandi capitoli della tv del futuro
Cioè di passaggio da quella che si chiama la tv generalista tra virgolette alla tv dedicata è uno dei grandi argomenti su cui oggi tutti quanti i sistemi
Stanno evolvendosi
Ma il fatto che l'etere per un ascesso ero piuttosto come imposizione di fatto appunto su proposta del grande gruppo che allora e tuttora
Domina nel settore che nascessero attraverso delle vi è anche sotto il profilo formale socio di aprire un altro capitolo
Rischioso per la serata alle frequenze acquisite dopo la folla programmi l'approvazione della legge sono tutto un armamentario polemico centrale io sarei pronto anche ad andare avanti fino a domattina se credete ma non credo che voi interessi posso farlo poi dopo in privato con Zanone Poma
Io credo che vi siano molte ragioni per ritenere parzialmente illegale
La nascita
E l'evoluzione delle delle più ma ripeto non è questo ciò che mi interessava sottolineare la mancanza però di una definizione della tv a pagamento ha reso poi la vita delle delle più legata
Alla
Così imponderabili tra dei momenti politici
Io non so se questo governo il governo presieduto da Ciampi abbia fatto con il decreto di fine agosto una scelta
Va be'città
Io non lo so perché
Devo dire verso siamo sinceri letta
Hai usato dei toni da grande partito di opposizione rispetto a questo governo
Io non ho molte simpatie per tante scelte soprattutto di politica economica di questo governo
Devo dire che l'humus culturale della gran parte dei membri di questo governo è certamente più vicino alla cultura della Fininvest di quanto lo sia a quella del PDS o dei lavoratori italiani
Quindi mi riesce difficile immaginare che questo governo abbia voluto colpire parte del suo mondo mi riesce un po'difficile
In modo liberticida diciamo la verità questo governo ha fatto maldestramente e qui convengo una scelta che andava fatta in modo diverso e in tempi molto di più
Antichi come nuovi cercando di proporre attraverso una legge specifica che definisce un tempo di transizione e un punto di arrivo in cui la tv a pagamento potesse essere più utilmente irradiata attraverso il segnale proveniente dal satellite o dal cavo perché è questa apparente bizzarria il cavo e il satellite non non doversi Anna e cioè le reti terrestri di oggi perché dal punto di vista vedere il terrestre
Interessa l'Italia è un'altra anomalia mondiale lettore italiano è intasato come pochi al mondo
Le opere ventre sistemi per adesso l'unico segnale permettetemi questo piccola Flash il più vecchio e il più auto sorretto dal punto di vista tecnologico sta diciamo a un'autostrada
Proprio una camionale una vecchia camionale è il più inutile rispetto all'evoluzione tecnologica la tv digitale e così via cose su Clusone promessa errati insieme credo che non possa che confermare si tratta quindi e da qui anche come dire la
Un'attività strutturale di talune proposte che facciano per una nuova fisionomia del sistema che vari il sistema comunicativo italiano dall'oppressione delle grandi concentrazioni le tre va invece utilizzato propongono rovine di reti nazionali e invece per un numero adeguato di emittenti locali
In un periodo congruo il passaggio al capo al satellite si rende indispensabile per fare dell'Italia al di là di quello che pensino Ciampi e i suoi ministri tecnici per fare dell'Italia un Paese all'altezza dei tempi tecnologici e in grado di competere con paesi limitrofi
L'Italia un ritardo nell'evoluzione tecnologica non lo devo certo insegnare io molto di più presente che certamente sono affollatissimi per quindici o vent'anni ma non rispettano statuette rispetta la Francia la Germania al Belgio alla Svizzera
Siamo il un paese ecco di serie C
Se non di serie B sotto il profilo dell'evoluzione tecnologica perché come chiodi a utilmente ricordato
Però nessuno negli ultimi anni persino ma dico persino con tutto rispetto ma insomma parlo dei media ladro c'è il Portogallo
Oggi anche la Turchia sì affaccia con una certa forza all'orizzonte siamo un Paese che comincia persino rispetto a questi Paesi a da dovere dei gatte tecnologici perché tutto questo e chiudo dai perché nella permetterà sempre Dino Battaglia voleva imparare che i governi di questi anni le grandi scelte illustra di questi anni hanno privilegiato
Una tecnica soletta perché più controllabile politicamente perché è più controllata
Dalla struttura vecchia sua realtà dell'industria italiana ed ai grandi monopoli non quello della RAI anche la RAI in questo caso a pensarla così all'aspetto se il potere democristiano socialista che hanno mantenuto la situazione dei media un modello di grande arretratezza allora proprio perché ci piacerebbe vedere televisioni a pagamento adeguate vorremmo emendare questo decreto la
Accennato
Maria Luisa Sangiorgio con cui concordo molte cose che ha detto
Un emendamento andrà fatto rispetto questo decreto sul punto delle televisione a pagamento per rendere più credibile il tempo di passaggio un anno certamente non è sufficiente ce l'avranno forse pure ci si può lavorare ma a parte il numero tre mesi necessario la proposta con cui vorrei concludere è questa
Sempre che accettiamo una premessa quella di uscire da una vecchia frase per la vita della comunicazione
Di aprire anche sul versante dell'informazione un'Italia diversa un periodo veri del rinnovamento ma perché allora non proviamo a rovesciare il discorso costruiamo uno schieramento
Politico sociale sindacale culturale che faccio una grande battaglia rispetto al governo
Rispetto all'industria nazionale
Rispetto ai diversi interlocutori istituzionali perché l'Italia rapidissimamente si tratti di un progetto di un piano per le nuove tecnologie pensata litri per il campo
Per il satellite esiste anche un problema di difesa dell'occupazione dell'industria nazionale il sonoro industrie che oggi rischiano la chiusura
Non solo le tele più penso all'Alenia che potrebbe invece utilmente essere rilanciate proprio sul versante del satellite italiano
I tempi peraltro potrebbero anche essere brevi perché ci sono antichi progetti messi nel cassetto lo stesso cavo facciamo scendere un però dalla convegnistica più o meno diciamo
Di parte il cavo è come in tutte le cose della vita Unalat che non se non si inizia mai ci ritroveremo tra venti trent'anni altri interlocutori penso salvo letta io che forse resisteremo in questi ribatte
A dire l'Italia è in ritardo di cinquant'anni fa a quel punto sul cavo esibirsi tra l'altro anche qui come i tecnici
C'hanno spiegato ampiamente penalizzerà cabrare un Paese non si tratta di fare ottantotto niente si tratta di iniziare dalle zone in cui le zone metropolitane in cui è più utile il cablaggio in cui già esiste una amplissima struttura cablata sotto mentite spoglie perché cosa che dobbiamo sapere tutti
Che non è vero che non esiste il caso esattamente nel caso di hanno rotto strade in questi anni a non finire
Esiste il cavo anche in vaste zone a fibre ottiche è che non è utilizzato al momento per il trasporto del segnale televisivo ma con un investimento che nei grandi centri urbani perlomeno non è colossale
Il cablaggio attraverso quelle che vengono chiamate delle musone
Comincino sostanzialmente a prendere nato il anche per il messaggio televisivo l'attuale struttura calcolata ecco tutt'altro che futuribile
Questo cosa vuol dire che domani potrebbe avere il capo nero che però si possa avviare una politica sul tavolo è indispensabile e tra l'altro in un periodo in cui si pone un problema di rilancio occupazionale di riconversione industriale io mi chiedo come ecco il Governo in cui devo dire anch'io
Colletta Romolo contro questo governo come si possa immaginare di aprire una fase di nuova occupazione sono attraverso l'alta velocità ferroviaria quando esiste proprio attraverso un grande investimento pubblico
Che trasferisca risorse nel campo delle telecomunicazioni che è uno dei grandi appuntamenti per il futuro
Si potrebbe dice utilmente aprire un uno spazio enorme anche per l'occupazione e riconversione di aziende oggi in crisi lo dico proprio qui perché è stato ricordato non solo siamo a Milano di queste cose qui è più attuale che in altri luoghi parlare perché esiste un problema di modernità non apparente ma reale da complanare
Io spero che si parli della RAI perché volevo polemizzare invece molto con l'attuale gruppo dirigente della Rai spero di farlo anche con qualche
Diciamo concorso di Ennio Chiodi a cui faccio i miei auguri per il nuovo ruolo che ha assunto spero che in una prossima tornata si è possibile parlare anche di RAI che ringrazio
Li pagate il compito veniva zizzania non so se ci riuscirò su queste appena tornati a credo che possiamo darci un appuntamento ai prossimi giorni e in Parlamento a Lignano
A un problema quello delle strategie comunque sia del servizio pubblico e sia del servizio privato
Una nani questa tante discutendo in questo periodo de insomma la lettura dei giornali dalle statine Ananke ci ha riempiti di notizie più o meno bene di pettegolezzi e di notizie sale
E anche oggi in mi scusi dottor letti non sono informati Insinna però letto sui quotidiani che si parla di un telegiornale della Fininvest che dovrebbe avere un file Osama un telefono che permette di comunicare i cittadini direttamente a chi tiene il telegiornale quindi
Sia la Fininvest e che la altana discutendo del loro strategie io credo mi auguro non solo di comunicazione ma appunto dello statiche culturali si è
Italia dell'informazione come cioè di un servizio per eccellenza da cui dovrebbe trarre spunto
Insomma e incentivo una riforma una riforma più generale del sistema informativo che volevo toccare proprio questo punto
Volevo toccare proprio questo punto perché tale affermazione non a caso ero partito inizialmente di Dematté agli passi che Demattè Locatelli e il consiglio di amministrazione stanno compiendo dalla affermazione
Che il servizio pubblico a un ha molto senso che io ne sono convinta
E e soprattutto oggi ha grande significato rilanciarlo se si pone la finalità di contribuire alla ricostruzione dell'unità nazionale a una cultura collettiva il senso critico da queste affermazioni molto condivisibili
Io vedo delle scelte ecco qui davvero Chiodi se in questo caso un interlocutore privilegiato che personalmente non mi convincono e io
Senz'altro sono una di parte e lo dico subito delle scelte che non mi convincono
Non mi convincono non convincono la mia parte dove da questo punto di vista io non penso assolutamente di rappresentare il Partito democratico della sinistra varò l'ambizione qui è davvero l'ambizione e insomma fa sentire la voce di coloro che ritengono che il nuovo non si possa costruire neutralmente a tavolino ma che il nuovo progressista e democratico che noi vogliamo costruire in Italia non possa che essere messo in campo non possa che essere valorizzato se non partendo proprio dal passato
Dico la mia opinione noi abbiamo letto in questi giorni
Sempre a seguito dell'esplosione della questione morale del crollo del regime del crollo del sistema Penne pulite abbiamo avuto prima la venuto il coinvolgimento della politica della finanza dell'industria
Addirittura ieri Repubblica parlava di sua Santità Dean coinvolgimento delle più alte cariche ecclesiastiche del Papa Nocera Umbra
E si è parlato non si sta parlando anche dal memoriale che avrebbe consegnato Cusani del coinvolgimento di Penne pulite io volevo proprio arrivare a questo punto per por la mia domanda che è legatissima in realtà alla materia che animano Dematté e Locatelli è che per alcuni aspetti credo che interessi tantissimo anche le strategie della Fininvest
E io eh e io non so cosa dirà questo memoriale di Cusani evidentemente non so se ci saranno dei giornalisti coinvolti
Mi serve questo spunto per dire che ed etico ci sarà un modo uno strumento una niente
Anche lì ci saranno delle regole
Da mettere in mano ai nuovi amministratori della RAI Dematté e Locatelli perderti finire
Chissà cosa ma quali sono davvero quelle professionalità in grado in grado di rilanciare la RAI di farne quello strumento pluralista Mina avanzato e autonomo
Ed è e ci saranno delle regole e secondo me la regola principale lo dicevo scuso della confusione quella di rivedere al passa il di ricordare il passato il nuovo anche per l'informazione
Non nasce dall'oggi al domani il nuovo non possono che essere quelle forze che nel corso di questi anni con voce più forte con voce meno forte vincendo o talvolta spesso perdendo
Hanno messo il dito nella piaga hanno avanzata a hanno mantenuto un senso critico molto elevato e che quando appunto
La cultura corrente andava da tutt'altra parte sono riuscite a mantenere un'autonomia di valutazione questo è una questione secondo me molto molto importante poiché da perché si poteva partire da tanti pezzi per riformare rilanciare la RAI
Io sono d'accordo ad esempio mono opinione del tutto secondaria la mia che forse si dovesse fare uno studio più serrato sulla funzione dei canali della RAI
Si è deciso di partire dai telegiornali ma perché io lo dico senza nessuno nessun prova insomma
Nessun timore che dicano Curzi è di sinistra Curzi è del partito democratico della sinistra e non so se la teste romeno né mi interessa ma perché partire dall'idea che in questa ristrutturazione dei telegiornali dovesse poter saltare il TG tre
Io metto i piedi nel piatto chiodi non so se qui c'è anche un argomento che tocca in particolare i dirigenti della RAI ma lo dico con schiettezza
No non sono d'accordo ma peraltro Lapi che ad attraverso quel telegiornale che attraversa tutto il lavoro del terzo canale della RAI
In questi anni si è dato spazio a quelle voci critiche che non possono che essere le protagoniste di quel famoso nuovo di cui si parla altrimenti secondo me è non è non è altro che una camuffamento era un tentativo di propinarci la minestra precedente in modo più elegante più efficiente sicuramente ma non in un modo corrispondente alle esigenze di una società che e davvero molto molto esigente ed acquisto è diventata molto raffinata
Quindi io e il problema è un problema che riguarda in particolare la RAI te mi spiace che non ci sia qui un rappresentante del del nuovo consiglio di amministrazione della RAI ma con la stessa schiettezza questo pure me lo porrò in commissione di vigilanza non capisco o meglio se capisco non mi sta bene
Pecche a me sta bene qui rimescolare le carte mi sta bene la lotta ad cioè non avere più la lottizzazione sta bene che la RAI faccia i conti con pratiche clientelari che l'hanno hanno ridotto le sue potenzialità ma questo non può partire da chi ha avuto qualche coraggio in più nel corso di questi anni
Sono stata molto esplicita perché ritengo che in questi dibattiti si possa essere davvero anche molti espliciti in questo caso non so se Chiodi vuoi iniziare proprio tu
Che fra l'altro i l'onere scusa ma chiedo anche questo ai l'onere ti daremo più un pochino più di tempo ridire sia anche se del sette insomma già hai voglia di parlarcene perché da poco che assunto questo incarico quali sono se avete iniziato a discutere del rilancio di corso Sempione
E quali sono stessi avete avuto un rapporto fra corso Sempione il consiglio di amministrazione in merito se non alla precedente proposta di una card di un canale a Milano in merito altre proposte che comunque consolidino
E rafforzino la funzione della sede RAI di Milano la parola
Allora io sarò brevissimo
Sono previsti ma anche perché non sta facendo il progetto di ristrutturazione della RAI quindi dovrei essere
Nella testa di chi lo sta facendo sto dando e il mio contributo così di proposte e di idee
Come è stato chiesto a molti dirigenti e non sono dirigenti di questa di questa azienda
Secondo me presto è troppo presto per per giudicare quali sono le intenzioni e ovviamente
Dei nuovi dirigenti della Rai tenendo conto del fatto
Che la RAI ha un patrimonio pubblico di tale importanza
Che ovviamente la la la riscrittura la ridefinizione la riorganizzazione della RAI non può prescindere comunque da un da un dibattito pubblico da un dibattito in cui il Paese in cui i padroni della RAI cittadini della RAI che siano coinvolti anche se non possiamo a legarci che i tempi sono stretti
Che i tempi sono brevi che per Regioni le ragioni che dicevamo prima della necessità di riformare l'intero sistema e per ragioni molto più banali ma assolutamente vitali di risorse di risorse economiche risorse produttive necessità di decidere gli investimenti tecnologici oltre che umani e professionali per i tempi sono sono molto brevi
A giudicare
Dai comportamenti generali che della nuova dirigenza della RAI io credo che sì posso anche dare fiducia
A questi mobili a questi nuovi dirigenti
Nel senso che certamente non negano
Che la RAI deve passare dalla concorrenza della politica dalla concorrenza dei gruppi della concorrenza dei degli interessi alla concorrenza dei libri e che quindi la RAI il servizio pubblico debba diventare veramente a fronte di pluralismo
Lei decisioni e le iniziative che la RAI che il dirigente RAI stanno prendendo sul fronte della moralizzazione e delle incompatibilità professionali
Sono non solo sacrosante ma sono auspicate dalla parte sana di questa azienda da anni con grande insistenza e spesso nel nel silenzio senza ottenere risposte sono cose che noi Primo va be'non dicono che sono amici mi ci metto anch'insomma tumulti dei giornalisti della RAI che molti dei tecnici che molti dei de delle degli indici dei lavoratori della RAI chiedevano con grande insistenza
Il pieno utilizzo delle risorse il corretto utilizzo delle risorse la non dispersione delle risorse va qualche qualche frutto lo sta dando domani per la prima volta inviati i direttori i tecnici gli operatori gli organizzatori dei tre telegiornali
Finalmente collaboreranno insieme ad una grande trasmissione ci sarà la telecronaca diretta della della firma dell'accordo tra travolto e Israele è un momento veramente importante quello che che sta avvenendo con un errore che per esempio questa trasmissione avviene su a reti unificate
E quindi si è fatto un passo avanti
Di mettere insieme le risorse professionali della RAI ma non si è avuto il coraggio di fare il passo successivo cioè di decidere su quale delle reti questa trasmissione dove andare consentendo alle altre reti di offrire ai telespettatori un prodotto diverso e comunque di essere presenti no sul mercato in maniera più completa e coerente
Ci sarà gente che invece di vedere la firma dell'accordo Israele avrebbe preferito vedersi la sintesi delle partite di calcio va be i questo non non non non avverrà domani comunque un importante passo avanti
Un'altra intenzione però ribadita da ai fatti è quello del del del risparmio del corretto utilizzo dei soldi dei dei cittadini e quella della priorità degli investimenti a parte alcune iniziative alcune decisioni siamo ancora però nel campo delle delle delle intenzioni
Ben diverso è il discorso sulla riorganizzazione complessiva della RAI
Dai io sono ho lavorato tre anni al TG tre con con grande partecipazione devo dire ritengo che il TG tre sia stata un momento fondamentale
Per la crescita della RAI e per la crescita del modo di fare televisione di un modo di fare informazione
Il TG tre è stato
Sì voglio dire si è impegnato su vari campi il TG tre è stato più volte accusato di avere sposato delle tesi in CGI tre è stato anche sanamente fazioso certe volte ma su su problemi di carattere no anche politico generale
Al TG tre sono stati dati nomi e nomignoli di tutti i tipi da Tele Kabul pelle papà pre Baghdad tante altre cose
Il TG tre e è un'esperienza fondamentale e è un patrimonio appunto di esperienze e professionalità che non va disperso dopodiché io non credo che la riforma della RAI
Si può di esaurire nella chiusura del TG tre ovviamente lo spero che non sia così ma penso anche che che che molti non sarà così penso che non sarà così all'unico modo per
Arrivare sanamente ad una nuova RAI è quello secondo me
Azzerare non bisogna chiudere il TG tre bisogna chiudere il TG uno il TG due e il TG tre bisogna chiudere il GR uno GR due aggiungere tre usarli cominciare daccapo
Bisogna darsi quel progetto editoriale molto preciso bisogna stabilire che cosa si vuol fare e a quel punto tutte le forze in campo vanno rimescolato e vanno riattribuite sulla base e delle vocazioni delle professionalità delle competenze e delle esteri io però voglio dire ritengo anche un errore politico
Da settembre il TG tre dando per scontato il fatto che la riforma della RAI si esaurisca nella chiusura del TG tre no andiamo avanti tutti insieme no perché e questo che si deve volere ed è e non può che essere così e non può che essere così quindi da questo punto di vista io sono ancora sono ancora abbastanza ottimista spero spero che questo sia la riforma della RAI dopodiché ci saranno due canali nazionali che saranno stabiliti saranno disegnate in base ai criteri di offerta differenziata e di
Di proposta anche editoriale differenziata
Ci sarà un canale regionale ci sarà anche anale informati federale ci sarà un canale più di servizio
Qualcuno dice questa è una prova per la Rai perché allora questo canale di servizio sarebbe meno visto e quindi la RAI perderebbe la sua presenza sul mercato diminuirebbe l'ascolto che hanno i canali della RAI complessivamente nei confronti della concorrenza privata ma qui torniamo al discorso di prima ecco questo non deve avvenire
Per pensarlo dico che il servizio pubblico deve restare quello che come presenza complessiva sul mercato indipendentemente dalla concorrenza sana e legittima non ci sarà nel sistema e tra i privati in questo sistema perché la RAI deve poter fare anche questo
In questo disegno complessivo che va difeso secondo me dico questa prospettiva
Ah beh Milano Milano si deve si deve inserire io ricordo da quando sono entrato alla RAI che si parla di un ruolo per Milano un ruolo di Milano
Secondo me è giunta l'ora che nessuno abbia un ruolo a Milano ma che Milano il ruolo se lo conquisti se lo conquisti dall'alto della sua realtà dall'alto della sua importanza in questo Paese dall'alto del fatto che se a Milano se da Milano a parte la rivoluzione
Che cambia il Paese che cambia l'Italia ed è va be'questo a maggior ragione deve avvenire nella Rai deve avvenire nel sistema dell'informazione
Con un passo avanti finora si è parlato del ruolo di Milano come momento produttivo allora a Milano si può produrre a Milano si producono cosa pensate altrove pensate a Roma è il momento che a Milano si pensi informazione si pensi programmazione si pensi in autonomia culturale e si guardi ai fatti dell'Italia i fatti dell'Europa si guardi ai cittadini palii cittadini d'Europa
Ecco pensando a Milano
Perché
Senza correre il rischio che molti si pongono di dire ma se a questo punto si valorizza Milano ma se a questo punto si dà una rete a Milano ma se a questo punto si dà un telegiornale a Milano all'ora si dà ragione alla lega
Questo sarebbe un errore politico pazzesco perché solo nel piatto pure no si dà ragione a chi io non voglio dare giudizi politici ma insomma a chi anche perché non non mi spetta proprio ma a chi magari a idee sono unità di questo Paese diverso no ecco allora se dobbiamo riunificare l'Italia dobbiamo riunificare la non solo territorialmente non solo politicamente ma culturalmente e se mi consentite una piccola cosa di cui poco si parla parlando di sistema dell'informazione tenendo presente quello che della qualità della gente fondamentale che la solidarietà
Il servizio pubblico deve essere un momento di solidarietà deve esserlo uscendo dai palazzi
Entrando sul territorio dando veramente spazio alla gente alla realtà ai problemi e alle comunità lo speriamo a Milano di partire da questo di partire da questo esperienza per per arrivare a davvero definire quale stradale di Milano nel nel sistema complessivo
Io al contrario dei miei amici radicali non sono in sciopero contro i giornalisti e contro la RAI attualmente tutti i radicali hanno detto che sono entrati in sciopero con i giornali e con la televisione
Perché questi D by cotta no
Ma c'è sempre un radicale anomalo un radicale libero
Che ha sempre qualche cosa da dire a parte il fatto che a me mi nascondono sia che voi facciate notizia e si sia che quali fanno sciopero peggio uguali al mondo se io non mi presentarsi adesso che vengo continuamente by quotato
Io quando vado in queste assemblee io sono un operaio
Non ho mai rubato
Non ho mai ucciso
Nomadi
Come dice la Chiesa ha fatto atti impuri cioè
Non nel senso delle donne perché mi chiamarono a gennaio il lato sinistro
Ora
Voi ci crediate o no dove vado io sola contornato da angeli custodi
Ce n'è uno due tutti quanti qui dentro
Hanno delle particolari attenzioni per il sottoscritto
Quando un operaio fa politica
Diventa pericoloso ecco perché in Parlamento non hanno mai messo un operaio hanno messo dei sindacati partitica
E un'altra cosa non sanno nulla che appare con l'uomo che lavora e che produce
Comunque adesso entriamo analogamente fatto la domanda
Ho forti dubbi
Io le chiamo Armando crocicchio per la cronaca radicale anti predizioni ho forti dubbi kiwi de diverse sul programma droga ma che nessuno vuole ascoltare
Però mi hanno ascoltato in Svizzera ed in Inghilterra
Ma i giornalisti italiani mi ignorano la stampa italiana italiane mi ha ignorato le televisioni italiane mi hanno ignorato e appositamente mi ignorano droga che fare migliora Samarcanda mi ignora
Tutti coloro che fanno RAI e televisione e giornali in Italia non ne vogliono sapere di soluzioni diverse
Delle attuale di proibizionismo e di antiproibizionismo signori questa eretto Grazia non è in sviluppo democratico
Questo è una poi uno sfogo che dovevo
Ho forti dubbi che gli italiani capiscono che cosa in realtà vuol dire la parola cambiamento
Il cambiamento può essere marginale parziale o totale il cambiamento deve essere per essere cambiamento almeno rinnovato al sessanta per cento dei suoi organi dei suoi dipendenti
Non si può cambiare a una macchina vecchia
Solo il giorno
E chiaro che oltre a volano si calerà anche il motore ma non basta per mantenere in piedi la struttura bisogna riverniciare la macchina togliendo tutte le parti deteriorati e marce verificando tutte le parti Raul e che e dopo avere cambiato tutte le ruote la macchina si può dire che si può avviare risanate è pronta ancora per un lungo viaggio
Spero di essere stato abbastanza esauriente
Per riuscire a fare capire che il settanta per cento e più dei quelli querele e questa è la domanda quella è una domanda
Per riuscire lei è un poliziotto ma non so che cosa vuole non a un politico non è stato interpellato lei deve fare il suo lavoro ex top non deve rompere i polioli a nessuno non deve permette a Key e quarantaquattro anni caro però un po'comandava lana signore è questa
Lei va contro la democrazia interrompendo me non se lo deve permettere tutti e lei deve fare il suo mestiere io faccio il mio io faccio il politico lavoratore beffa alcolizzato lei fatta bene il poliziotto io farò avere politico lavoratore
Cioè il settanta per cento e più sono raccomandati
Ecco
E se non capite niente si siede ignorate dalle mica colpa mia serie fate fruttare tutta la vita come handicappate mentali non è colpa mia serie fatta amministrare per intero come fanno tutti
Come sono obbligati a fare coloro che hanno dei tutori e non è colpa mia
Il settanta per cento e più sono raccomandate dalla nomenklatura dominante della Democrazia cristiana e del partito socialista italiano questo per quanto riguarda RAI uno RAI due
Queste persone queste persone questi vertici questi carrieristi devono tutto a questi due partiti
E che essi esistono ancora come partiti o come nomenclatura clandestina
Queste persone devono sempre dare qualche cosa a questi politicanti
E dall'esterno e dalla galera continueranno a inceppare qualsiasi avviamento di cambiamento
La macchina RAI deve effettuare il vero cambiamento non si può cambiare solo il guidatore
Bisogna togliere tutto il marcio accumulato in questo ventennio signori mi dispiace ma io voi N nessuno sono mio padre li può fermare a parlare ricordate di che fino a trent'anni era un balbuziente
E tutti mi dicevano che dovevo parlare
Tutte le persone colte mi dicevano
Pannella parla però dietro le spalle mite ridevano
Imparato a parlare tutta queste persone vogliono che io stia zitto
Mi volete spiegare che Cavara vorrei baccalà quale tali da tavoletta democrazia ore accanto a me io personale
Grazie
Cioè nessuno
Sono sono Bisanti
Ma
Mi inserisco un po'in ritardo perché non seguito da da da tratterrà principio o la discussione dei però ho seguito abbastanza bene gli ultimi intervento il penultimo Emilio intravedono
Ho percepito alcune critiche all'attuale dirigenza io penso che stia facendo le cose ottime che fa se voi avreste dovuto voi del PDS avreste dovuto denunciare apra il suo tempo perché non voi vi siete limitati a a spartire la televisione a a garanzia di un terzo canale poi a fare un po'tutti di propaganda
Approdammo propria
Però i problemi della televisione io vedo che la l'attuale dirigenza e Pasquarelli aveva sette dirigenti adesso la dignità di A due tre ottima cosa
Che sono i tanti giornalisti cui sono lire appunto come ha detto il signore che è qualcosa di vero pur verso che libel mediocrità perplessa di partito non facevano niente non parliamo degli appalti esterni acustico tanta gente che si è arricchita e magari le energie della RAI rimanevano però se quindi mi pare che ci sono tanti tentativi anche sul telegiornale d'accordo non devono cominciati dice
Ma mi sapete dire quante riscontro costano tre reti che succede un fatta nell'uno scontro automobilistico intervengono tre operatori quattro fotografie e questo e questo è uno spreco allora e il canone un severo aumentar relate lei legge il tetto pubblicitario insomma ecco quindi mi pare che i presupposti ci siano perciò sì un giornale pluralistico pur senza avere delle delle dei telegiornali singoli una democristiano nato socialista l'altro comunista
E e il cittadino dice ma qual è la verità a tre verità polemiche presente ai fatti e nei viene non e non capisce più niente uno anche se lei gestiti i giornali un un un riferisce una notizia un'altra e dice qual è e quale è la vera notizia
Quindi vere e non basta neanche legge tre e così via e così succede quindi io penso che si può essere abbastanza ottimisti perlomeno dai primi tentativi perché lì è un baraccone che non ne parliamo proprio e perciò e poi anche in passato avete criticato la la televisione privata è su Berlusconi sia quello che sia
Ma guai se non ci fosse stata la la l'incentivo lo stimo la televisione privata il merito la televisione privata perché il cambiamento che avviene voi siete Corsetti abbia subito per la concorrenza allora guai ma pure voi comunisti mi pare di avete boicottato a suo tempo la televisione privata
Perciò voi siete state sempre all'opposizione non proponete nulla io proprio per capire andiamo fuori tema ma io vorrei sapere qual è la vostra posizione su Crotone sull'Enichem che lì c'è un si dovrà ebbe e qui entriamo un altro campo manda punto perché queste scelte che voi fate venute avrebbero e dello darebbe se voi siete cambiati o si sedile che assistenzialistici statalisti eccetera eccetera queste riescono a mettere chiedo scusa
Non
Non oso sin no nazione
Cioè
Sì
Barcone
No allora l'identificazione
Sì sì
Però è difficile identificare la RAI con un partito comunque no no no ma appunto va comunque
Da l'adesso lo così proprio allora dall'altra imprese dunque
Lo
La davvero
Comunque cauti comunque
Notificato il pianeta
Comunque no non oso pensare cosa sarebbe la RAI e la televisione senza la concorrenza privata di questi anni sarebbe una cosa terrificante quindi per carità ben venga grande navale che c'è stata questo è un discorso che davo per scontato ovviamente
Cioè non non vedo se c'è sì
Allora io papà spero e penso a brevissima nota sul dibattito e cioè il fatto che dibattito molto interessante sulla RAI e sulla sulle reti nazionali spot un momento come questo in cui tu sta cambiando
Sarebbe interessante stava per dare un po'più di mordente al dibatto se ci fosse stato sposi pesato moderatore che magari cercai trainano un po'al dibattito su un canale in modo avendo più chiaro è anche da così utilizza un po'meglio gli interventi per quanto riguarda le questioni che stanno dibattendo si è parlato delle diverse reti ed è di lastre giornali
Per i giornali nazionali delle diverse reti appunto RAI uno RAI due RAI tre che fino ad ora hanno avuto le matrici politiche ben ben chiare ben definite pennette
Ora il problema è che da questo momento sarebbe secondo me auspicabile passare invece magari a un minor numero di reti
Dal punto di vista le reti nazionali che garantiscono però veramente una pluralità di informazioni
Una rete unica o due reti comunque sia reti che veramente garantiscono provate informazioni nessuno dice che l'informazione di per se posso essere obiettiva perché si sa e quando si fa informazione giornalistica o televisiva comunque sì valutano
I fatti d'attualità da un punto di vista però ciascun telegiornale dovrebbe garantire pluralità di opinioni
Cosa che secondo me nemmeno al TG tre affatto e questo mi sembra sia chiaro
D'altra parte
C'è anche un grosso lavoro da fare secondo me per quanto riguarda le reti private
E cioè il fatto che in Italia credo un caso abbastanza Rava potevamo incidentale manca quasi completamente la concorrenza c'è solo tra reti private che monopolizzano il mercato e la pubblicità
E che quindi creando un grosso gruppo di potere e tutto sommato non garantiscono nemmeno loro l'obiettività dell'informazione perché sono indirizzate secondo una certa Robbie erogabili politiche a Marsala non abbia economica e comunque sia non garantiscono all'utente o al telespettatore di vedere i telegiornali
Decisamente o completamente Obiettivi quindi anche siccome per le TV private ci sono c'è un discorso da fare e cioè di favorire il crearsi di una certa concorrenza e siccome è molto importante per le dinamiche la televisione
Ci sono altri
No chiederei questa volta letta di parlarci della RAI TV oltre credo di rispondere qualcosa sulla Fininvest mi interessa davvero supini
Se avessi preso la parola subito dopo Chiodi non fossimo stati tutti distratti in maniera interessata dai tre interventi che si sono alzati
Avrei detto che la conclusione del suo intervento quando parlava cioè di Milano del ruolo di Milano e forse stava descrivendo la Fininvest
Che a Milano è nata a Milano opera e a Milano a qualcosa di più che non una sede o una Rete
A parte la battuta però molto apprezzato
La chiarezza
Esplicita la definite con cui la nostra moderatrice gambe moderato debbo dire ha indirizzato su un canale giusto poi ci sono state delle ovvie digressioni come sempre su un tema così sconfinato
Si debbano essere la chiarezza ricevo con la quale ha posto il problema della Rai adesso mi invita a parlarne
Una ragione ovvia e discrezione mi impedisce di parlare delle cose di cui ha detto Chiodi però non voglio sfuggire alla domanda e darò o tenterò di dare una risposta in chiave di sistema televisivo
Anche perché così il discorso si lega benissimo a ciò che ha detto a vita
Io ciò che ha ripreso in maniera molto intelligente il nostro interlocutore quando ha parlato della concorrenza dei privati dello stimolo di questa concorrenza ha rappresentato anche per la RAI
E cioè vorrei dare una risposta su quello che lei ha posto come tema di rapporto tra pubblico e privato
Una delle anomalie direi la principale anomalia del sistema quella che ha fatto danno a tutto il sistema televisivo sia pubblico che privato
è stato proprio
Il concepire da parte del servizio pubblico la competizione la concorrenza solo con l'obiettivo quasi l'assillo l'incubo
Di far fuori il concorrente privato di non dare spazio di rincorrerlo e questo ha fatto dimenticare alla RAI
I suoi compiti istituzionali cioè il suo ruolo e la sua funzione di servizio pubblico
Quel ruolo e quella funzione
Che giustificano le legittime hanno il cannone
Che è la risorsa principale della RAI
E che non è una risorsa insignificante
Il nostro interlocutore parlava delle spesi o degli sprechi beh ricordiamo che la RAI vive di canone e di pubblicità
In un rapporto che è squilibrato rispetto alla legge che dice che il canone la risorsa primaria della pubblicità dovrebbe essere soltanto una risoluta accessoria
Ma in tutti questi dibattiti non sento mai ricordare che il cannone che la RAI riscuote eh quest'anno di due mila cinquecento miliardi cioè non una sciocchezza
E qualcosa cioè
Che non consente non dovrebbe consentire di dimenticare o peggio di abdicare a quel ruolo e a quella funzione di servizio pubblico
Invece presi da quell'assillo di far fuori il concorrente privato di vincere sul concorrente
Hanno inseguito soltanto il criterio dell'audience
Dimenticandolo smarrendo tutto ciò che invece legittima un servizio pubblico
Io credo che il primo compito e forse un accenno in alcune dichiarazioni programmatiche il primo compito della nuova dirigenza della RAI ma il primo compito di una Rai veramente riformata al di là delle persone
Sia proprio quello di riportare la RAI
Alla sua natura al suo ruolo alla sua funzione di servizio pubblico
A quel punto si svelenire ha anche la competizione che tornerà ad essere una concorrenza fisiologiche in un sistema che misto
E che nessuno si vuole ricordare che è un sistema riconosciuto e santificato tra virgolette da una legge dello Stato
Ecco perché dicevo che il discorso della onorevole Pollastrini si lega poi a quello di vita quando rifacendo la storia un po'a suo modo a suo uso e consumo
Ha dato di quel far West o di quel lungo periodo di assenza di regole che ha definito forse dovuto a una lucidità luciferina
Quasi al prodotto di interessi di qualcuno che voleva crescere senza le regole dimenticando
Che quello è il risultato soprattutto di quella cultura del monopolio prima
E di quella nostalgica del monopolio poi che ha sempre tentato di disconoscere
Ciò che la realtà prima e la legge poi hanno invece affermato cioè che anche nel nostro Paese come in tutti i Paesi evoluti oggi esiste un sistema misto che fattosi di pubblico ma anche e altrove soprattutto di privato
Io debba fare onorevole Pollastrini una piccola ammenda se me lo consente
In una delle innumerevoli polemiche convinta
L'ultima forse prima delle vacanze
Rispondendo a una dichiarazione di vita e constatando la ostinazione con la quale noi si rifiutava di prendere atto di alcune cose ha detto una frase un po'cattiva un po'impropria
Ha detto che lui col suo nome
E con le sue argomentazioni
Si incaricava ogni volta di smentire quel proverbio che invece la coscienza popolare e la saggezza popolare accredita finché c'è vita c'è speranza
Faccio ammenda perché stasera nelle parole di vita invece ho riscoperto la radice della speranza perché ho trovato un atteggiamento più pacato più apertura riconoscere alcune anomalie che non sono solo quelle della Fininvest
Più aperto a riconoscere alcune esigenze perché se si vuole guardare al sistema misto nella sua realtà e nel suo divenire bisogna anche prendere atto di certe esigenze
E mettere da parte certe polemiche che sono un po'pregiudiziali che sono un po'ideologiche che sono forse il frutto di un retaggio che invece qui in questa festa vorrei considerare definitivamente superato
Sono tante le cose che vorrei rispondere a vita e non lo posso fare
La brevità del tempo e data l'ora ma quando vita dice per esempio
Che
Telemontecarlo ha letto pure lui giornali però Telemontecarlo sta per venderebbe qui
Si inserisce un altro discorso che è quello relativo all'assetto proprietario di Telemontecarlo e alle vicende del gruppo Ferruzzi ma allora se Montecarlo vuole vendere
E so che anche altre reti nazionali vorrebbero vendere ma allora se c'è qualcuno che vuol fare il terzo polo si faccia avanti non c'è bisogno di togliere una rete alla RAI
E ora alla Fininvest cioè di sfasciare ciò che funzionerà per affermare un ipotetico terzo polo che non si sa se quando e come dovrebbe funzionare quando poi si fa
L'estremo per l'ennesima volta discorso sulle risorse beh io direi che non sta scritto da nessuna parte soprattutto in un periodo storico come quello che viviamo in un partito che riconosce
Stavo per dire finalmente perdonate vero lo ritiro il valore del mercato e le leggi del mercato non sta scritto da nessuna parte che un decreto debba o possa assegnare le risorse perché la pubblicità
Non è una torta che qualcuno debba equamente spartire facendone tante sette in ragione di non si sa che cosa
Perché qui se valgono le regole del mercato deve valere l'esigenza di chi deve spendere deve investire
E deve avere la libertà di spendere di investire laddove quell'investimento garantisce un ritorno in una economia di sistema che oggi grazie a Dio il nostro Paese consente con la libertà di scelte che il panorama delle emittenti può effettivamente consentire quando poi fattura per cento brevissimo
Vita riconosce
Le assurdità di un decreto che certo non è illuminato né per competenza né per lungimiranza sullo sviluppo della tecnologia e dice il cavo esiste ma non importa il segnale però bisognerebbe cablare ebbe io di vorrei ricordare un piccolo esempio
Solo per fargli capire come questo gruppo sia aperto al nuovo se c'è a Milano un quartiere che cablato è Milano due
Perché già allora
Tanti e tanti anni fa prima di fare la televisione
Berlusconi realizzò
Quel nuovo investimento urbanistico e siamo vicini all'accordo ma dell'infornata appena varato è una realtà maglieria autonomie assatanata Lactalis addirittura no non serve una legge Cicciobello dico collabora valorose funzionerà Milano due Londra sembra però tu sai paranormale andalusa hai anche tu sai anche che l'avvio dell'attività televisiva di Berlusconi nasce proprio da quel sistema e da quella intuizione perché Luzhkov ha cominciato a far televisione
Assicurando prima un notiziario condominiale diciamo a tutti i dieci mila abitanti di Milano due
Poi a Milano due dicevano ma la sera stiamo qui non possiamo andare a Milano di comincia a dare un film e la televisione Canale cinque è nato a Milano due per gli abitanti di Milano due poi da lì
E uscito ed è diventato tele Lombardia se non ricordo male è uscito a Milano è uscito in Lombardia è arrivato in Italia quindi che l'apertura di questo gruppo allo sviluppo alle novità all'innovazione alla tecnologia
Sia non un'affermazione retorica o di convenienza Masia la storia e la realtà di questo gruppo sta scritto appunto nelle tante pagine di storia che questo gruppo storia televisiva intendo ha scritto
E vorrebbe continuare a scrivere
Ma perché questo gruppo possa scriverle nell'interesse di questo Paese proprio perché l'informazione è uno di quei settori fondamentali in un Paese libero e democratico come tu vita ricordati
E necessario che questo gruppo possa vivere non venga aggredito
Impoverito
Privato delle sue risorse
E soprattutto privato della sua possibilità di svilupparsi di crescere di fare televisione a beneficio
Dei suoi telespettatori e anche di quelli della concorrenza e della RAI quanto poi alla plurali alla pluralità o al pluralismo
Che il giovane nostro amico
Sollecitava anche dalle televisioni private io vorrei dire che è la natura stessa della televisione commerciale che rappresenta la prima e più grande ineludibile garanzia di pluralismo
La televisione commerciale a differenza della RAI non vive di Cannone
Deve vivere solo di mercato di pubblicità e la pubblicità se la deve andare a cercare sera per sera perché nessuno gliela segna per decreto penserà garantisce se la trova soltanto con l'ascolto
E l'ASPI la pubblicità arriva tanto di più tanto di meno e qui abbiamo due maghi della pubblicità che ce lo insegnano in funzione dell'audience in funzione dell'ascolto che per una televisione commerciale è essenziale non altrettanto per un servizio pubblico
Ma per fare un grande ascolto e avere quindi una risorsa pubblicitari adeguata
Bisogna che l'ascolto sia generale
Sia ecumenico che non escluda e non discrimini nessuno e quindi la preoccupazione del pluralismo è connaturale alla natura appunto della televisione commerciale
E la più grande la più incerta delle garanzie
Grazie a farà lanciano e Foggia
La volevo riprendere velocemente alcune osservazione che ha fatto Vincenzo vita
Ma innanzitutto non vedo la battuta il dieci per cento
Del di lette
Forse così per un'enfasi sua tutta mediterranea
è un po'superiore al ventisette per cento di Maurito che lei ha visto questa settimana ma è solo per una questione puramente soggettiva perché molto l'ha sentito l'altro giorno era estremamente determinato quando difendeva il suo ventisette per cento
Ecco questo su questo argomento vorrei non vorrei entrare in polemica vorrei chiuderlo definitivamente Berlusconi e proprietario di Telepiù per il dieci per cento
Piove
A ma qui non piove
Richieste con tutte
La serie secondo argomento cerco di essere breve perché avevo dolore vedo anche un po'di Fazio forse stanchi
Sulla nascita di Telepiù o sulla legittimità è un argomento che ci sta molto a cuore
Lo definisco in poche battute non il sei agosto quando è entrata in vigore la Mammì era solo quel momento possiamo fare riferimento Telepiù era esattamente nelle stesse condizioni di tutte le altre reti televisive che trasmettono in Italia
Quindi se legittime erano loro legittime erano anche lo deve dire
Possiamo dimostrarlo in qualsiasi sede naturalmente abbiamo utilizzato tutti i mezzi
è già un grosso passo avanti allora
Ed è ancora sul personale
Il terzo punto sul quale volevo ribattere e il fatto che il legislatore non abbia tenuto conto
Della realtà di Telepiù
Prima della legge o in presenza di isolarmi
Bene devo dire che non ho mai visto finora un legislatore che sappia essere tecnologo innovatore io credo che il compito fondamentale del legislatore e disciplinare
Quello che la tecnologia l'invenzione la spinta umana la capacità d'innovare
Ed è stato stabilito o da un mercato o comunque Baroni normale vivere civile
La togli soprattutto non c'ero potrà disciplinarla poteva solo far riferimento dell'ISI televisioni a pagamento delle realtà esistenti in altri Paesi
Con sistemi completamente diversi e quindi difficilmente comparabili con il nostro questo è un'altra considerazione che volevo fare un'ultima anzi
Ma una considerazione ulteriore nella conto che ormai siamo sette molti inoltrate siamo molto Di Pardo
Chiedo una che il parcheggio
Velocissimamente nessun soggetto io credo in questo periodo in cui tele più operativo si è fatto avanti per fare un'altra pay-tv non abbiamo ostacolato nessuno quindi questa è la possibilità che chi volesse fare la fase anche domani
Tenga conto che delle ricerche europee sul mercato italiano da oggi per fare la pipì non ci vogliono mille miliardi moderno impiegati nel nostro piano che stanno portando avanti con molta determinazione come dicevo prima nessuna piegando seicento quindi non sono cifre non sono bazzecole
Ultimo punto chiude in bellezza sono d'accordo con l'iter per quanto riguarda la proposta tecnologica che mi sembra veramente un grosso passo avanti fatto da un partito politico interviene oggi non non voglio valutare se in ritardo in anticipo io penso forse anche un po'di ritardo
Su un tema che dubitare importanza per il nostro Paese perché veramente io vado in giro qualche volta in conferenza internazionale e mi sento sempre Calimero c'è il vecchio pulcino nero del non la pubblicità di qualche prodotto non ricordo chi la guarda e forti
Grazie
Palpabili tagli elettrica riletta certo che sarebbe estremamente utile anche in appello anche in quell'occasione quindi
Faccio i complimenti a suo figlio
Va bene grazie
Ah sì sì solo una battuta perché mezzanotte chiudono il parcheggio in quindi rimaniamo e poi chiusi tutti tempra ma io credo che sia corretta l'input
Perché durante la legge Mammì Sipra Rose la questione di
Considerare nella legislazione antitrust l'Insiel me
Del settore dell'informazione ma ci fu appunto una battaglia accanita per poter escludere alcune voci diciamo del settore dell'informazione dalla normativa Antitrust quindi non è una battaglia diciamo
Di adesso quella almeno per quanto la nostra partita quello di da alcuni punti di vista considerare l'insieme del settore dell'informazione solo una battuta sulla sulla prospettiva diciamo di tipo più politico che ci attende
Io ho detto all'inizio ripeto non solo dobbiamo rivedere le regole ma dobbiamo rivedere anche gli atteggiamenti noi non abbiamo diciamo sì abbiamo fatto anche dei grandi cambiamenti abbiamo cambiato non solo il nome ma anche molte cose nel nostro partito
Però devo dire che anche quando eravamo Partito Comunista noi non è che consideravamo il mercato verbale da sfuggire ritenevamo e riteniamo tuttora che il potere diciamo quello serio
Debba consentire di dare poche e chiare regole perché il mercato possa svilupparsi tanto più i settori dove questo mercato si rivolge ad un ampio pubblico ne pubblica
Quindi noi dobbiamo andare a ridefinire queste regole
Certamente tenendo presente della realtà che si è determinata da nessuno sono idee finissimo delle regole senza tener conto della realtà che si è determinata sicuramente poi la realtà molte volte più forte delle regole stesse e finirebbe per distorcere ulteriormente
Però avendo anche la consapevolezza che tutti i soggetti nel ridefinire queste leggi vi devono partecipare avendo presente quale può essere
La maggior utilità diciamo per lo sviluppo di questo sistema rinunciando magari ognuno anche a un pezzetto dei propri interessi però vedere se poi sibila trovare dei punti di ridefinizione del sistema io credo che è stato lo dico non lo dico e lo ripeto se è stato sbagliato
Lasciare le regole avendo presenti soltanto la difesa o meno di un soggetto di due soggetti altrettanto sbagliato sarebbe ripetere le regole avendo prese avendo l'unico obiettivo di distruggere questo o quell'altro soggetto la ridefinizione delle regole deve avere a mio avviso come principale obiettivo quello il rilancio dello sviluppo del sistema nel nostro Paese per renderci appunto anche competitivi sul mercato europeo
Ma
Proprio vedere pochissimo anzi quasi nulla per chiuso il parcheggio procure pure per scrupoli ma mi preoccupa proprio dibattuto sull'orario e sul resto ci sono pochi sua partorì
Qualche strascico finale non cioè ritorno avremo modo di di proseguire il dibattito dico solo che non ho capito da questo dibattito quanto sia reale il rischio che il gruppo Fininvest si immagina anche un gruppo politico lo dicono in polemica ma come elemento di preoccupazione letta non ha chiarito fino in fondo noi comprenderemo nei prossimi giorni
Ho colto in lui delle preoccupazioni su questo eventuale obiettivo e credo che sia un problema molto delicato perché uno scenario un altro dipende anche dal grado intensità della l'organo politico che viene poi messo nelle diverse scelte diciamo imprenditoriali
Non sistema di nuove regole e qui mi consentirete
Nel dare punto proprio all'ingrosso non può non prevedere una RAI riformata Chiodi ha retto diverse cose
Mi ritrovo in tante cose che ha detto però su un punto credo che serva un chiarimento in un sistema plurale la RAI così come è stata non ha più senso
Se non ci fosse è stata la battaglia del PDS come sapete oggi non avremmo il nuovo gruppo dirigente della RAI perché la legge di riforma
è stata voluta intensamente da noi è tenuto a lui che da tanti altri
Va riscritta la struttura della RAI lo abbiamo detto con chiarezza al nuovo gruppo dirigente
I cinque consiglieri direttore generale siamo con voi in una battaglia di moralizzazione di ristrutturazione di taglio
Delle spese inutili e di valorizzazione produttiva di ripensamento di broadcasting che ha oggi la necessità di riguardare anche al mondo comunicativo dei termini che è un po'anche stasera emergevano
Dopo ciò e questo è il punto di conclusione forse l'apertura di un ciclo di lotta politica e culturale e ci troviamo rispetta la RAI slovena tante cose della vita italiana di oggi cioè di fronte a come un Giano bifronte c'è un aspetto positivo l'elemento al punto di ristrutturazione di moralizzazione che comincia a dare qualche segno importante
E poi però e la cultura politica espressa almeno fin qui dal consolato gruppo da tanto l'idea di una cultura televisivamente molto vecchia
Questa è la preoccupazione che io ho che abbiamo e che hanno tanto lo sentiamo settanta ottanta professionisti operatori
Occhetto ha detto io condivido rischia la RAI di essere uno dei capitoli della ripresa in Italia di una sorta di centro sinistra ripulito fuori le le persone più coinvolte nel nel vecchio sistema Tangentopoli e così via una nuovo blocco moderato che faccia pensare politica avente come baricentro a questi ultimi anni però diverso nelle sue figure io spero che questo non accada la preoccupazione fortissima
Alcuni dei primi passi che sono stati fatti danno purtroppo in questo senso ma io appunto volevo concludere proprio con
Due esempi che danno
La maggiore preoccupazione sulla
Cultura che oggi esprime l'autrice della RAI
Una preoccupazione quella
Il cui sollevata il TG tre se ne è andato
Nostro interlocutore di questa sera che critica del PDS per avere pensato solo loro a difendere una sua parte non è così non l'abbiamo mai difeso solo il TG tre abbiamo difeso
Riprendiamo il TG tre come tutte le aree critiche di quella importante azienda informazione italiana cui sono stati ritrovati al TG uno al TG due i settori meno visibili nella radio nei nelle pieghe dell'apparato che hanno resistito rispetto a una certa omologazione di regime siamo stati assieme a tante compagne e compagni precisi di Milano a fare una battaglia che io lo ritengo chiusa
Sul ruolo di Milano chiodi c'è tornato è uno dei grandi temi aperti sul gruppo dirigente nuovo della RAI deve ancora dire cosa pensa
Detto ciò
Proprio per
Di rado sul TG tre quello che ci sta preoccupando è che proprio mentre la Fininvest
Stavi pare riflettendo su una riorganizzazione dell'informazione dell'offerta di informazione sta immaginando giuste o sbagliate che siano verso mio compito il mio ruolo qui dire nulla
Sta diversificando anche innovando
Oggi abbiamo chiesto chiediamo avevo Laura padre gente va perché mai il servizio pubblico finge arrivare un sistema tre reti quando intervenne il con la nuova riforma del sistema siamo a tre immaginare che un soggetto non può sapere Prodi due reti discorso cambieranno oggi con tre reti perché è ridurre il ruolo dei telegiornali
Non ritengo che finché
Una struttura abbia tre eventi il numero dei telegiornali debba essere da tre in su
In quanto proprio l'informazione è uno di quei dati qualitativi del servizio pubblico che altrimenti davvero non si comprenderebbe perché dovrebbe far pagare un canone i cittadini
Questo vuol dire una citazione no
Cosa è falsa coscienza l'obiezione che viene fatta il numero tre tre telegiornali significa tripartizione secondo
Una vecchia logica non è così silicato verranno decisi nuovi direttori sono i nuovi assunti verranno come dice il sindacato dei giornalisti concordo presi con i concorsi come si formeranno le carriere poi ci si porrà
Scusate troppo influenzato come si romperà il vecchio schema di subalternità ai partiti questo è il punto dalla lottizzazione
Cioè quello che siamo assolutamente convinti che la battaglia sia stata condotta fin qui in modo lento e incerto però da finalmente portata fino in fondo
Beh grazie questa è troppo alla lettera quel tipo di scusare per quella battutaccia finora versarvi l'alcol
Grazie
Ma questo lo è quindi TG tre è per noi un punto chiave in quanto evoca un certo modo di intendere
Il pluralismo della comunicazione e quindi già molto preoccupato quella prima fase si è avviata di ristrutturazione delle delle testate RAI
In cui il numero tre passaggi due
E io ricompresso o come il dubbio che ci sia ancora
Dietro questo numero due lo stesso apprezzamento che allora vi era dietro al numero tre siccome si suppone che un domani il sistema politico italiano sarà bipolare quindi i telegiornali del servizio pubblico andranno cadenzati secondo questa logica e credo che sia profondamente sbagliato
E quindi senza tema di apparire rétro conservatore vi dico che noi difendiamo il TG tre perché dietro
Questa Battaglia cioè un discorso culturale di fondo così come non mi convince e chiudo
E penso che la paradossale perché ne siamo stati proponente che il tema droga
Questa realtà regionalista federalista Bender
Francamente pensionato ridotto ha come trasformare la terza rete era stato uno dei punti interessanti devo dire
Insieme a Italia uno Roma faccio adesso per
Così per transitoria finale alcune proposte innovative rispetto ad un ad un'offerta invece generalmente buono votata è molto arretrata penso alla prima rete televisiva che uno dei grandi punti della crisi della RAI
Io credo che il tema della rete federalista cosiddetta cioè da una nuova fase del regionalismo o di una struttura che assomigli un po'a all'esperienza inglese o tedesca che sia un problema serissimo
Fu anche una nostra ed è una nostra proposta ma richieda tempo risorse e una grande ristrutturazione dell'apparato della RAI
Per andare in quella direzione non si può semplificare bisogna lavorare seriamente io credo che vi si è quindi da mettere in cantiere una fase di sperimentazione
Questo significa davvero che
Si è aperto un campo proprio di confronto battaglia culturale e vorrei dire in conclusione che riteniamo proprio il tema della Rai
E le scelte che si fanno nelle prossime settimane indicative di quello che potrà avvenire nel sistema della comunicazione perché non ci si illuda Lodi quando voi lo dico ai nostri interlocutori
Del il nuovo gruppo dirigente della RAI
Non ci si illuda se
La ristrutturazione la riforma che abbiamo immaginato per il servizio pubblico si tradurrà in un suo ridimensionamento
è una sua sostanziale marginalità spegnendo nei
Tempi interessanti più innovative non apre bocca complessivamente una ricaduta negativa sul sistema della comunicazione
Dobbiamo lavorare invece per ripensare il servizio pubblico valorizzandone la componente democratica
E coniuga e andò nuove efficienza più capacità di impresa con un'articolazione ancora più plurale corrispondente alla Società Italiana per come si è sviluppata e per come è implosa negli ultimi mesi non il contrario penso sarà benefico per tutti
Perché potrà dare anche alla futura e spero non tanto lontana riforma di sistema più alludeva anche
La San Giorgio
E il segno di un fatto progressivo e non invece il ritorno indietro rispetto ad una fase story e in cui si è vero la Rai era un pochino più ridotta dimensionata di oggi non aveva tre reti
Certamente non era tra virgolette tripartita però era un'altra roba e in quell'epoca non per caso non esisteva neanche il mercato privato della comunicazione
Dobbiamo fare tutt'altro ritengo senza interessi che per noi si apra piuttosto che essersi chiusa davvero una nuova fase di battaglia culturale politico in cui con occhio assolutamente sereno saremo un tentativo difficile ma io credo molto utile per la democrazia italiana spero non solo di sia in uno schieramento vasto quello di andare a riformare il sistema sia sul versante pubblico sia sul versante privato e credo che anche le prossime settimane
Fino al voto che ci auguriamo sia ormai repentino non prolungato nel tempo possono dare ragione all'atteggiamento riformatore con questo vi ringrazio spero che siate in tempo ancora ritirare la nostra macchina dalla nostra