Tra gli argomenti discussi: Carcere, Costituzione, Custodia Cautelare, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Legge, Malattia, Penale, Procedura, Salute, Venezia.
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ex detenuto del carcere di Venezia
Che adesso
Hanno anche insieme all'idea che argomentate aumentate maggior l'animale qualcosa apolitiche
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
Popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Dichiaro nuova del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena questa sera grazie alla testimonianza di Federico entreremo nel vecchio esso l'affollato carcere di Santa Maria Maggiore
Di Venezia Federico che non soltanto ci parlerà di come si vive in questa vecchia galera
Di Venezia costruita nel lontano mille novecentoventisei quasi cento anni fa
Benché gara che anche sovraffollata visto che conta circa centocinquanta posti ma lì ci vivono ammassati oltre ben oltre duecento persone detenute ma la vicenda di Federico è interessante anche dal punto di vista processuale infatti Federico pensato un po'è stato sottoposto a misura cautelare in carcere nel carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia
Per bene undici mesi e poi una volta tornato libero è stato condannato a dieci al nove mesi di pena il che significa che se il processo penale funzionasse Federico avrebbe ben potuto essere condannato in tempi ragionevoli e scontare l'intera pena
In misura alternativa è questo uno dei tanti aspetti irragionevoli
Del nostro processo penale Federico però che attenzione subisce un ulteriore danno infatti Federico durante questa sua detenzione si ammala a un certo momento a una trombosi celebrare Federico va in infermeria subito con la faccia mezza paralizzata ma gli dicono guarda no non è niente forse ai soltanto dormito male Besta di fatto che Federico sta sempre peggio gli si paralizza anche il braccio
Destro e dopo ben un mese gli fanno la risonanza magnetica risultato come vi dicevo trombosi celebrale ma non finisce qui perché non è che Federico
Lo curano no nonostante il Consiglio dei sanitari dell'ospedale di Venezia Federico per ben cinque mesi resta in carcere con una trombosi cerebrale senza ricevere una cura medica
Adeguata ora Federico è tornato libero a come vi dicevo scontato gran parte della pena stando in misura cautelare
Ma Federico deve combattere con la libertà Federico deve combattere con quella depressione che ha sviluppato stando in carcere Federico come tra poco ascolterete uscirà dal carcere
Con una vita e con uno stato di salute
Devastato Luigi sesso dirà io sono uscito dal carcere devastato
Questa è la testimonianza di Federico questa la realtà Del Vecchio è sovraffollato carcere Santa Maria Maggiore
Di Venezia questa è la storia di un detenuto che in carcere si è ammalato non è stato curato questa è la storia di un detenuto in attesa di giudizio che ha scontato gran parte della pena
Inutilmente stando in misura cautelare processo penale
Carcere costituzione diritti umani diritto alla salute non c'è un aspetto in questa vicenda che ha riguardato Federico come tante altre forse che abbia funzionato
Eppure eppure continuano ancora chiamarla giustizia
Pellico te quanti anni hai quarantotto
Sergi Federico ottusa è stato arrestato e si stato sottoposto a misura cautelare in carcere per questa ragione si è stato portato nel vecchie sono affollato carcere
Di Santa Maria Maggiore di Venezia
Ecco quanto tempo si è rimasto in carcere in misura cautelare lì nei casi di Santa Maria Maggiore allora io sono in
Dato precisamente il venti di settembre del due mila e diciannove e sono uscito per undici agosto scarcerato
Per problemi uscì quindi per undici mesi si è stato sottoposto a misura cautelare in carcere era in attesa di processo in allora undici mesi detenuto in attesa di giudizio
E poi
So che si è stato condannato recentemente a dieci e nove mesi per il reato per cui e di stato detenuto così a lungo
Ma scusa Federico è farmi ben capire hai subito undici mesi di custodia cautelare e poi sensato condannato a una pena che comunque complessivamente avresti potuto scontare misura alternativa è dato è questo il punto
Va settima questo fa parte del tante stranezze nostro processo
Penale ma cioè torniamo alla realtà
Del carcere Santa Maria Maggiore tutta l'altro se è incensurato ero incavolato quindi non non eri mai stato in carcere
No no no ecco Federico innanzitutto qual è stato l'impatto Welteke non conosceva il carcere
Quando sei entrato
Nel vecchio carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia cade l'impatto pertanto uno scombussolamento della mia vita il
Quarantotto anni fatta con la mia famiglia invece ho dovuto ricominciare praticamente dal clero il verso un mondo che non
Non mi riguardava nemmeno ecco perché provati in quei momenti quando sentì di tanta rabbia Riccardo
Tanta rapidità e ancora oggi un portone dentro perché no
On trovo giusto ricercato con mandato Burri
Seggi Federico ci può descrivere questa cella dove si è stato rinchiuso nel carcere Santa Maria Maggiore di Venezia per undici mesi
Grazie all'erario circa due metri e mezzo per due metri all'interno c'è una due brande una piccola cucina e cibarie ok niente di più
è una finestra
E quindi eravate in due dentro questa celle due però insomma una cella grande quattro metri quadri con due persone detenute la ricerca CEE
Chilometri e più centimetri no ma dico non c'è andato lo spazio nel podere di muovere proprio lo spazio della branda perché si occupava lo spaccio dell'Avana due metri
La metri venti ecco
Ma so che il carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia è un carcere molto vecchio è stato costruito agli inizi del novecento ecco questa cella era ben tenuta o era rovinata no era rovinata
Per terra perché l'intonaco io stesso con le cioè con quello che potevo l'ho ripulita io l'ho fatto perché passavo il tempo non avevo altro da fare
Quindi non ce l'ha nominata ma dove c'erano anche infiltrazioni umidità riempie un militare infiltrazione
Respiri aria che non è buona hai hai
Tutte le cose che purtroppo Venezia offre al corpo citavo senti Federico ma in questo genere stavate aperti durante il giorno pura almeno no no no era un rattoppo punitivo sempre più alta
Sala degli tutto il giorno là dentro tutto allora venti
Cioè ventitré ore chiusi in una cella di quattro metri quadri era
Io la vedo così e come passava del tempo io ti ho detto io ho mancato pulire un po'la tutela e Valeria Golino una volta in qualcosa di fare da mandare
Più guardavamo un po'di chirurgia dalla tv ma quei canali che si vedevano
Quella alla giornata nota lascerò dormire c'è riuscire a dormire ma io lo odio per mille non ho dormito calmo
Come chiudevo gli occhi perché amo la mia famiglia era un flash di Maggi di Claudel continuerei costanti non non non mi dava nessuna notizia della mia storia
E niente
Senti Federico tu hai detto che nel caso in Santa Maria Maggiore di Venezia
Di tenevano chiusi
Nelle celle per ventidue ore al giorno ma almeno l'ora d'aria bella facevano fare polemiche paiono che ripeto allora un'ora al giorno quaranta minuti quanto quaranta minuti due volte partirà e poveri
Però questo cortile dell'ora d'aria dei calci Santa Maria Maggiore di Venezia e mi dicono che è sovraffollato pure quello assieme ma cosa vuole il calcio due braccia che vanno su sono interrotti persone che
Nel prendono aria anche loro perché ovviamente agli ognuno dir niente e sangue
Attività ecco il sei io sono arrivato al punto di non uscire neanche più il e io ho perso la voglia di fare tutto noi giocheremo lire
è come nei suoi momenti così difficili scusa se ti interrompo è vero che è facile pensare di farla finita
Ero arrivato petalo di fare io personalmente mi hanno levato via tutto saponi tutto quanto per paura che ok sì qualcosa di dormivo sulle lenzuola di carta
è magistrato darà un supporto psicologico anche il prologo
Anche noto rispettarlo perché un Caravà supporto commentario che lavoro dei farmaci ebrei calmarmi e io gli chiedevo perché non ce la facevo più le famose voci di tranquillanti per farmi dormire tranquillante Valium aggiungo tavolo
Mi hanno dato pop di più e che ricordo ai di quei giorni
Passati nel carcere Santa Maria Maggiore di Venezia mentre eri imbottito di tranquillanti voce psicofarmaci e dunque avevo confusione mentale e continuare
Se nel periodo che io ero dentro la sedato che non capivo niente e che io sono arrivato anche a farmi
Dal Carmi addosso e a pare invece non non riuscivo più a vedere l'autocontrollo do il mio colpa Norina
Non mi vergogni di
Io urinava vodka diciamo pensavo ad Ostuni Caravà gozzo parlano male volgarmente
A letto
E cambiavano Materazzi per carità che espugna ognuno andrà ci con tante persone a Santa Maria Maggiore di Venezia nel carcere che rendono queste voci questi tranquillanti per supponiamo e novanta per cento delle persone
Sentite le dico mi dicono che anzi leggo nelle statistiche che del carcere
Di Santa Maria Maggiore e vedere se ci sono tantissimi stranieri centotrenta su oltre duecento detenuti genitori loro trovare un veneziano una cosa rara voglio dire loro loro avevano il comando in mano recita
E tutto cioè
Proprio lavoravano in cucina qualsiasi spostamento che cadono fare lo potevano loro cioè
Facevano tutto loro o i manuali i tranquillanti vanno via come come l'acqua lì nel carcere Santa Maria Maggiore
Cioè Grazia Di Federico ma dei casi Santa Maria Maggiore di Venezia ci son tante persone detenute che compiono attivi autolesionismo ce ne sono
Tutto toccano nervoso Riccardo che che porta a fare determinate cose credimi Chievo anche la persona più buono di questa terra comincerebbe a a impazzire piccola trattato in quel modo Dio non viene a contatto Sheikh un numero lascia il numero basta
Uno dei sei questo nuova domani c'è un altro non interessa solo con quello che arrivano io ho avuto anche degli assistenti fortunatamente
Posso dirlo
Due assistenti che li ringrazio ancora oggi perché mi hanno dato tanto conforto quando potevano darmelo e sono grato ma tutto il resto era uno schifo
Tra l'altro ecco tu prima Federico facevi riferimento a questa disperazione marcata diffusa grave che c'è nel presente tra le persone detenute nel carcere Santa Maria Maggiore evidenzia disperazione che si legge si percepisce bene anche dal tono delle tue parole ecco ma proprio lì nel carcere Santa Maria maggiore di Venezia il ventinove dicembre
Del due mila diciannove si è impiccato Diego Fernando Cardenas di trentatré anni duro con legge dello caro mio
Cioè lo conoscevo un ragazzo tranquillo per le sue lui voleva ritornare ai due palazzi Padova aveva fatto la richiesta so che aveva chiesto e parlare con l'assistente totale l'avevo trovato in infermeria la mattina e io ho rivisto la notte porta via nel sacco nero
E si è impiccato
Si è impiccato
Senti Federico ma non finisce qui infatti al di là della di questa custodia cautelare che a questo punto appare essere stato abbastanza inutile
Al di là di questo trattamento detentivo che è degradante e disumano
Tenente veri detenuto nei casi di Santa Maria Maggiore hai subito una trombosi cerebrale è vero che è successo è stata riscontrata una trombosi cerebrale ecco ma partiamo dall'inizio una mascherina
Una macchina mi sono svegliato e mi sono sentito la la rivolto dalla parte sinistra
Semiparalizzato imporre Nicola pure non riuscivo a capire perché Horst attribuito un paio di giorni
Vedevo che questo formicolio non mi andava via
Non avevo più la possibilità isolato in infermeria infermeria avranno fatto una vita con un lucchetto gli occhi mi ha detto non è niente avrei dormito male Chino che andare avanti andare avanti mi ha preso anche il braccio il
Che ti sembra remoto ti si è paralizzato il braccio destro lardo laddove si come ancora oggi minimo vai mi viene quando polemico io a quel punto che è successo
A questo punto sono noti infermeria le ho rifatto previdenti che questa questa problematica qua camicia puntano richiesto una Risonanza Magnetica come torri contrasto gli avevo dia a Venezia e hanno portato e hanno fatto la risonanza magnetica
E dopo un paio di giorni e hanno chiamato gli assistenti dicendomi che torna di ritirare il referto medico io il mio tira cose che mi faceva strano perché comunque vita mi arrivavano direttamente in carcere hanno voluto largo neurologo presente a sua con scortato dalla polizia e ha detto appunto abbiamo riscontrato su di lei una trombosi icona malformazione cerebrale
E Davico io gli ho detto adesso cosa devo fare
Lei di vecchie seguita da specialisti
E ti riportano in carcere M&A porta Neckar aspetta aspetta un attimo Federico perché voglio capire una cosa
Da quando ti sei svegliato quella mattina con la faccia mezza paralizzata coliformi colei il cui
A quando si decidono di portarti in ospedale per fare la risonanza magnetica e scoprono che c'hai avuto una trombosi cerebrale quanto tempo passa
Ma un merletto circa nel mese di aprile che il quindici aprile ho avuto la prima risonanza
Dove mi hanno constatato
Dopo pochi giorni mi hanno chiamato da non mi ricordo se Tusa risale a un mese in carcere
Con una trombosi nel celebrare venti venticinque giorni onere cerca cioè va bene poi i medici dicono i medici illustri a dividersi Paolo Romano devi essere seguito da un neurologo
Ma il loro di riportarmi in carcere impartire moltissime buono ti curano
No questo tromboni non mi hanno neanche sfiorata minimamente qui insomma tu sei rimasto per cinque anni che aprile all'undici agosto centratura
Per questa trombo tu sei rimasto per quattro mesi senza cure pur avendo avuto una trombosi cerebrale in carcere
Cioè che può essere sia benissimo anche poteva anche venire fuori più avanti non lo so fa io in quel periodo ho avuto questi problemi problemi magari di sei portato appresso adesso che sei libero
Ha detto vista paga otto e giorno per giorno e sta di fatto che dirigo che insomma dopo undici mesi di misura cautelare in carcere in attesa di giudizio tubo e alla fine alla fine per fortuna potremmo aggiungere
Viene scarcerato sono riuscito a cantierare mi mi sono recato subito la prima cosa che ho fatto e sono andato a Padova dove mi seguivano dai sapevano la mia problematica e hanno fatto un ricovero urgente ecco i medici armene i medici
Che ha incontrato a Padova vietiamo subito preso in cura chiamo sottolineato il fatto che magari questa
Trombosi cerebrale se fosse stata guarda subito avrebbe avuto oggi conseguenze meno gravi in banda io l'eletto precisò ce l'avrò il trentuno di dicembre fino al trentuno dicembre per questa proporvi se non in ospedale
Ora c'è magari se io ero libero la prima cosa che potevo sicuramente andava a Padova gli dicevo quale invece non
La braccio eliche avrebbero fatto subire la qualcosa avrebbero fatto cioè sicuramente vi avrebbero rimandato in casi Rino mi avrebbero rimandato al invece adesso
Esci esce dal carcere dopo undici mesi di detenzione più malato di prima questo e con il capo no devastato nonché Parazzoli prima per l'attacco ora Federico concludendo oltre i danni alla salute che subito durante questa carcerazione
Preventiva patita nel carcere vecchie sono affollato carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia ora
Come è cambiata la tua vita dopo questa detenzione trascorse in questo modo è cambiata brutalmente dal momento che io sono tornato a casa sempre con questo trauma ad ottobre con la depressione che mi portava avanti
Però sempre con la paura perché non sapevo cosa mi aspettava perché sono stati rimandati proteici su cross esce solo ieri ho saputo la mia condanna dunque io praticamente ho già scontato tutto però
E son venuto fuori massacra
Cento adempie perché l'aveva in cura ai tempi ma resta Carotti è uscito massacrato dal carcere massacra però
Passerà tormentato con un problema vero il mio di fondamento passa un minuto poi devastato io sto pacchetto sono tre Americhe vado che su e giù per ospedali per il e Tucker ristorante
Prelievi
Cioè mi stanno facendo di tutto per cercare di rimettere in piedi sono ritornati in piedi l'apporto dei volontà per portare avanti la propria sono qua sorprendente mia nonni si chinò per terra non ce la faccio più andare avanti
Che per quel che ha su
Papà questa depressione tante volte partorire mi devo chiudere in camera piangere come
Torpedo per niente verso di te dico forza forza buona fortuna davvero grazie per il tempo che ci ha dedicato grazie a voi
Caro Riccardo
E dunque entriamo nelle carceri italiane con le lettere che ci scrivono le persone detenute ci scrive infatti Michele che è persona
Detenuta nel carcere opera di Milano Michele che afferma cara radio carcere ti scrivo dalla cosiddetta sezione Nuovi giunti ovvero una sezione che
Proprio perché ci vengono collocati i detenuti appena arrestati è davvero una terra di nessuno io ad esempio mi trovo qui da ben dieci hanno Nemesi dieci per nove mesi
Perché sono stato sottoposto a misura cautelare e in poche parole come tanti altri detenuti sono mesi e mesi che aspetta di essere giudicato e sono mesi e mesi che vivo come in un limbo
E questo perché essendo in attesa di giudizio
Non sono destinatario di cui le già scarse attenzioni che dovrebbero ricevere i detenuti condannati
Inoltre scrive ancora Michele dal carcere opera di Milano da questa sezione nuovi giunti che Luigi giustamente definisce una terra di nessuno inoltre in questi lunghi mesi di carcere preventivo ho denunciato il fatto che mi veniva negato il diritto di poter telefonare al mio difensore e così non solo non ho mai saputo nulla
Delle mie denunce ma la mia situazione carceraria è andata sempre più a peggiorare come dire nel carcere di Opera non ti tolgono solo la libertà
Fisica ma anche la libertà di pensare
Quanto poi all'emergenza copie descrive ancora Michele
Dal carcere opera di Milano
Quanto poi all'emergenza corride
Ti posso dire che qui noi detenuti non sappiamo come proteggerci e questo perché non ci sono profilassi il distanziamento sociale eh inesistente non abbiamo gel disinfettante e da quando sono qui dentro non hanno fatto nessuna sanificazione
Ne delle celle né delle docce insomma insomma
Qui piove sul bagnato e questo perché non solo non fanno nulla per proteggerci dal copie d'ma anche perché in generale la sanità in carcere continua a essere latitante
Pensa che io siccome ho avuto un'ischemia
è da maggio che aspetto di poter fare gli esami diagnostici esami che mi erano stati prestiti proprio dai medici del carcere esami che a tutt'oggi non mi hanno ancora fatto
Concludo scrive ancora mi chiede al carcere opera di Milano con una domanda
Visto che qui non ci dicono mai niente mi puoi chiarire mi puoi dire quanti sono i detenuti positivi nel carcere di Opera Chavez grazie la lettera appunto
è firmato da Michele persona detenuta nel carcere
Opera di Milano allora caro Michele ti dico che alla data del ventitré novembre quindi qualche giorno fa risultavano quarantanove detenuti positivi lì nel carcere opera di Milano
Di cui nove ricoverati in ospedale mentre risultano positivi ventisette agenti
E un operatore che lavora lì nel carcere Oprah di Milano propri ripeto son dati relativi al ventitré novembre quindi potrebbe già essere cambiata la situazione per colpisce il fatto che tu
Da diciannove mesi ancora stai in misura cautelare e ancora stai in questa sezione nuovi giunti che tu definisci una terra
Di nessuno come colpisce il fatto che anche tu come tante altre persone detenute
Denuncia del fatto che non sapete come difendervi dal Cofide se già noi cittadini liberi abbiamo paura pensate voi
Quanta ne potete avere tu dici non c'abbiamo gel disinfettante non abbiamo di stanziamento sociale non sappiamo come fare bene insomma circostanze queste che stridono con quanto affermato proprio ieri
Il ministro Bonafede in aula alla Camera quando ha affermato che sono state fornite
Mascherine gel disinfettanti e che in questi mesi ministero
Ha predisposto misure organizzative volte a limitare al massimo il rischio della salute per le persone che lavorano e vivono
Nelle carceri ora perché età sarà tutto vero quello che dice il ministro buonafede ma sorge spontanea una domanda se il ministero della giustizia ha fatto tutto il possibile per evitare il diffondersi del Cofide nelle carceri come mai tra ottobre e novembre c'è stato un momento così elevato il grave del virus all'interno di luoghi chiusi
Come le carceri è questa la domanda
Che dovremo che dovremo porci
Poi ci scrive Alessandro Dal carceri Frosinone Alessandro che afferma carissimo Arena ormai sono cinque anni che sto qui dentro e ti posso dire che dopo tutto questo tempo passato qui nel carcere di Frosinone
Ho le idee abbastanza chiare
Di tutte le inefficienze presenti proprio qua nel carcere di Frosinone inefficienze che chiaramente sono aumenti state con l'arrivo della seconda ondata di coronavirus
E vorrei partire proprio da qua scrive Alessandro dal carcere di Frosinone infatti nel carcere di Frosinone ci sono diversi detenuti positivi oltre a un po'di agenti e di operatori tra medici educatori ebbene tranne voi
Non solo nessuno ci dice niente dei contatti che ci sono dentro queste mura
Ma nessuno dice niente del fatto che anche nel carcere di Frosinone mancano gli spazi dove mette dei detenuti che risultano positivi
Pensa ad esempio scrive Alessandro dal carcere di Frosinone pensa ad esempio che anche qui hanno creato una cosiddetta sezione corride sezione che altro non è che un corridoio con celle uguali a quelle ordinarie
Peccato che questa sezione è già piena zeppa di detenuti e di conseguenza se trovassero un altro detenuto positivo non saprebbero
Dove metterlo ma non solo scrive Alessandro dal carcere di Frosinone ma non solo infatti qui dico una cosa e poi ne fanno un'altra e così mentre non abbiamo mascherine oggetti disinfettante ai ci dicono di lavarsi spesso le mani ma poi ci chiudono l'acqua corrente nelle celle
Ed ancora ci dicono
Di non fare assembramento e di mantenere le le distanze tra di noi ma poi nei corridoi o nel cortile dove ci fanno fare l'ora d'aria
Siamo ammassati uno sull'altro e nelle celle ci costringono a vivere in tre con pochissimo spazio a disposizione e con le brande
Attaccate una all'altra
Ora se non è una presa in giro questa come la vorresti
Definire essi caro Alessandro è una vera e propria prese in giro farebbe anche sorridere anzi ma fatto sorridere quando è detto che dico di lavarvi molto le mani ma poi di tutto l'acqua delle celle
Farebbe anche sorridere se non fosse poi una preoccupazione nel senso che questa promiscuità con le voi
Mi insegnate poi di espone a ad un contagio e comunque scrive ancora Alessandro dal carcere di Frosinone quanto alla nostra vita quotidiana ti posso dire che il reinserimento la rieducazione di cui tanti si riempiono la bocca
è una farsa ad esempio qui ci fanno lavorare una volta ogni quattro o cinque mesi e per circa quindici euro al mese e questo perché
Quando è possibile ci fanno lavorare un'ora al giorno e a giorni interni mamma mia cioè come dire tradotto se non mi fanno lavorare fanno anche prima comunque sia domanda palesando dal carcere di Frosinone
Ma lo sai cosa ci fanno fare di tanto rieducativo una volta per poche ore
Ogni quattro cinque mesi
Ci fanno fare lo scopino tifando furie per terra e basta ti rendi conto
Ora ti ringrazio perché fate sentire la nostra voce ti saluto Cosima la lettera appunto il film manda Alessandro persona detenuta nel carcere di Frosinone fare lo scopino
è uno dei progetti più importanti per il reinserimento delle persone detenute evidentemente non lo dico con con polemica perché lo fanno para tutti vuol dire che
è dà ottimi risultati no per reinserire una persona detenuta che ha sbagliato ha commesso un reato fa delibare lo scopino oppure il porta dritto per i più specializzati questa è la riduca azione
Nelle carceri italiane grande democrazia con una grande tradizione nel due mila e denti rendetevi conto voi
Poi al nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punto it di che scrivono Davide Luca è al giorno insieme ad altre persone detenute nel carcere mamma gialla di Viterbo che affermano Caro Riccardo
Ti scriviamo perché tutti noi detenuti del carcere Viterbo abbiamo aderito allo sciopero della fame promosso da Rita Bernardini e che ha come obiettivo quello di chiedere alla politica di intervenire anche sull'emergenza colmi d'il presente nelle carceri prima che sia troppo tardi in particolare scrivono queste persone detenute
Nel carcere mamma gialla di Viterbo tristemente noto in particolare ti facciamo presente che per ora ci siamo organizzati così
Due detenuti per ogni sezione sezioni che qui sono in tutto undici faranno lo sciopero della fame mentre tutti gli altri detenuti che si no circa cinquecento rifiuteranno il vitto dell'amministrazione penitenziaria chiedendo che lo stesso diritto venga donato alla Caritas di Viterbo
Inoltre scrivono ancora queste persone detenute
Nel carcere ma maggiore di Viterbo inoltre tutte le sere dalle diciannove in poi tutto il carcere mamma già di Viterbo farà la battitura delle sbarre per far sentire la nostra voce per far sentire i nostri diritti
Chiaramente saremo pronti a un'azione non violenta ancora più incisiva ma intanto abbiamo preferito organizzarci così anche per non pesare troppo sul sistema sanitario interno al carcere capisco bene
Ovviamente e vedendo l'aumento sempre più crescente dei contatti sia tra detenuti che tra il personale chiediamo anche per le carceri che la politica intervenga prima che sia troppo tardi e non ci possiamo nascondere che qui dentro
Viviamo ogni giorno con la grande paura
Di essere contagiati e poi di non poter essere
Curati
Per ora ti salutiamo e ti ringraziamo per quello che fai la lettera appunto è firmata da Davide Luca è il giorno più insieme ad altre persone ristrette nel carcere
Mamma gialla di Viterbo totale insomma oltre cinquecento persone detenute in sciopero della fame insieme a Rita Bernardini quasi tutto il carcere ma maggiore di Viterbo beh ragazzi sono io veramente che ringrazio voi grazie grazie grazie
Per questa postazione non violenta grazie anche per il modo in cui vi siete organizzati perché giustamente avete pensato se facciamo tutti lo sciopero della fame e se qualcuno si sente male
Qui i medici non riescono viste le condizioni già precarie in cui versano ad intervenire in maniera adeguata comunque sia ancora grazie davvero poi si scrive Massimiliano dal carcere di Torino Massimiliano che afferma cara radio carcere per prima cosa voglio ringraziarti
Per tutte le informazioni che ci dà in merito all'epidemia di Cofide nelle carceri informazioni che senza di voi non avremo mai potuto avere considera poiché io mi trovo rinchiuso qui dentro dal due mila e dodici e ti posso dire che anche prima della pandemia
Le cose non andavano affatto bene nel carcere di Torino a cominciare proprio dalla tutela del diritto alla salute
Fino ad arrivare alla famosa rieducazione ebbene ora scrive Massimiliano dal carcere di Torino ebbene ora e con questa maledetta epidemia
La situazione è peggiorata ulteriormente tanto che intorno noi detenuti del carcere Torino si è creato una sorta di vuoto insopportabile un vuoto che unito alla paura
Che abbiamo ogni giorno di essere contagiati
Temo porterà
Nulla nulla di buono ad esempio anche dei calci di Torino non si affronta l'emergenza Covip in modo sistematico ma non si fa ogni giorno cercando di tappare qualche buco e così
Dall'oggi al domani
Hanno deciso di chiudere una sezione dove c'erano anche i detenuti sieropositivi
Detenuti sieropositivi che sono stati poi trasferiti nelle sezioni comuni creando anche un ulteriore preoccupazione oltre al copie d'tra la popolazione
Ristretta
Le mascherine poi scrive ancora Massimiliano dai calci di Torino le mascherine poi c'è danno una ogni tanto e francamente per quanto riguarda la loro qualità lasciano a dir poco a desiderare
Ma se un nostro se un nostro parente ci spedisce una mascherina di qualità migliore e quindi più sicura loro non ce la danno perché dicono che dieta atto
Ma che senso ha domanda Massimiliano dal carcere di Torino ma che senso ha costringere i detenuti a comprarsi
Le medicine di tasca propria anche le più semplici e poi vietare di ricevere una mascherina per proteggersi dal virus già non c'è nessun senso insomma
Quanto a me scrive ancora Massimiliano dal calci Torino quanta me sono stato portato in una piccola cella da solo c'è là dove non posso fare nulla per tutto il giorno e dove non posso neanche cucina mi qualcosa
Qui qui dentro anche se potrei uscire e passeggiare per qualche ora nel corridoio preferisco restare in cella anche per paura di essere contagiato
Ma sento ma sento che il tempo passato così nell'ozio più assoluto mi sta consumando dentro e questo perché dove ero detenuto prima almeno mi occupavo degli altri detenuti e il tempo delle giornate passava facendo qualcosa
Di utile mentre ora tra la noia e la solitudine mi sento sempre più solo mi sento sempre più instabile
Cioè grazie la lettera appunto e firmato da Massimiliano persona detenuta nel carcere di Torino innanzitutto Messina forza forza forza forza c'è sempre domani non mollare non non lasciare che quella solitudine incida sulla tua stabilità devi assolutamente resistere poi ragione è un assurdo oggi nelle carceri italiane infatti le persone detenute se sono affette da alcune patologie
Devono comprarsi farmaci di tasca propria anche quelli mutuabile che spesso le carceri
Non li hanno a disposizione e dall'altra parte in un momento di emergenza corride
Non solo a Torino ma in tante altre carceri ci arrivò notizia è che
Senta i familiari spedisco delle mascherine loro parenti detenuti queste mascherine di qualità migliore rispetto a quelle a quelle poche vigilano in carcere non vengono consegnate non mi sembra non mi sembra molto sensato francamente è uno dei tanti paradossi
Di cui si compone il panorama penitenziario italiano panorama penitenziario italiano che esattamente come è accaduto in altri settori
Del Paese ha svelato tutta la sua inefficienza
Grazie al covi del il covi del ha svelato tutte le inefficienze
Del Paese Italia il cordate svelato tutte le inefficienze
Del pianeta penitenziario comunque poi saluto settimo dal carcere di Frosinone che ci ha scritto al nostro indirizzo radio carcere chiocciola radio radicale pulpiti e che ci informa che il leader tenuti del quinto reparto ovvero centonovanta detenuti centonovanta hanno aderito allo sciopero della fame promosso da Rita Bernardini perché il Governo intervenga per arginare il copy d'nelle carceri centonovanta detenuti sciopero e fame nel carcere di Frosinone saluto Lorenzo Basilica Angiolino Angelo Stefano Francesco Antonio e Giuseppe dai calci di Torino che sempre tramite il nostro indirizzo di posta elettronica
Radio carcere chiocciola radio radicale punti ti ci comunicano che anche loro aderiscono allo sciopero della fame intrapreso da Rita Bernardini perché la politica intervenga per porre rimedio
All'epidemia di Cofide
Che si sta diffondendo anche nelle carceri e che specificano che loro oltre allo sciopero ha fame faranno anche la battitura delle sbarre
Tre volte al giorno paese a Luton ottanta persone ottanta persone detenute
Nella prima e seconda sezione di alta sicurezza dei cantieri vicenza ottanta persone che in segno di solidarietà con le Rita Bernardini a hanno iniziato lo sciopero della fame sciopero della fame a cui badate bene si sono aggiunti anche cento detenuti delle sezioni comuni totale
Centottanta detenuti
In sciopero della fame nel carcere di vicenza praticamente è la metà e la metà del carcere Gazzi grazie per queste nostre decisioni mi raccomando però mandateci tutte le vostre firme
Con le vostre adesioni perché così dove come al solito
Le possiamo conteggiare e poi saluto Graziano
Dal carcere Bicocca di Catania che afferma di trovarsi in carcere ingiustamente e questo perché sarebbe in carcere per scontare un reato per cui era già stato condannato e per cui già aveva scontato
La pena un'affermazione che può sembrare incredibile ma che visto come va la giustizia italiana forse tanto incredibile potrebbe non essere
Allora prima di salutarci ecco i nostri recapiti ovvero come entrano in contatto con noi di radio carcere il prima di tutto il nostro numero di telefono il telefono di qui
Di radio radicale ovvero zero sei quattro otto otto sette otto Hondo ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate decise da poco si di uscire dal carcere e vorrebbe raccontare la vostra esperienza
Detentiva chiamateci se avete subito un'ingiustizia sia come imputati che come vittime del reato chiamateci anche se avete subito un errore
Giudiziario vi ricordo anche il nostro indirizzo di posta elettronica ovvero radio carcere chiocciola radio radicale punto it di ma sempre ben chi può usare il computer vi ricordo che siamo anche presenti
Su Twitter e su Facebook e poi ricordo alle persone detenute di Indirizzo dove potete inviare le vostre lettere dalle carceri lettere che i dati sono così importanti che leggiamo ogni giovedì questo e l'indirizzo dove scrivere le vostre lettere e le condizioni detentive che subite
Radio radicale rubrica radio carcere dia Principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque Roma scrivete scrivete scrivete non lasciate che tutte le ingiustizie che subite rimangono protette
Dal silenzio e da quelle quatto sporche Mura escrementi si anche in questi tempi di emergenza
Per il covi del non solo del dieci come viene gestito il copy dall'interno le vostre carceri mastri medici anche per dieci se aderiti allo sciopero della fame intrapreso da Rita Bernardini che chiede attraverso questa azione non violenta
Al Governo la politica del Parlamento di prendere tutte le misure necessarie per evitare che aumenti ancora la diffusione del corride dentro le carceri
E italiane beni io ringrazio per l'assistenza in regia e grazie grazie di vero cuore a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion e dalla cella
Sporche e sovraffollate avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Che adesso
Hanno anche insieme all'idea che argomentate aumentate magie il mare qualcosa apolitiche
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
Una volta italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Dichiaro nuova del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile del mille novecento
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