XVI congresso del Partito comunista Italiano

Pagni a prendere posto
Cantelli delegato di Firenze
Ha inviato un telegramma
E il segretario generale della Camera dei Deputati Vincenzo l'oggi
Un telegramma in cui si augurano
Si augura successo i nostri lavori
Comma l'amico Lolli si scusa di non poter partecipare per ragioni ai nostri lavori per impegni
Un telegramma
Dal consiglio di fabbrica dello zuccherificio Eridania
Che in stato di occupazione gli operai augurano buon proseguimento dei lavori al nostro congresso
E auspicano
Un interessamento del partito per la soluzione
Della vertenza del settore saccarifero
Un augurio di buon lavoro viene dal coordinamento nazionale dei Cecchi
Do allora la parola al compagno Cantelli delegato di Firenze
Si prepari il compagno Luigi Colajanni
Compagni e compagni la conseguenza più vistosa della crisi strutturale dell'insieme delle economie nel corso degli anni settanta
Sta forse nella rottura degli equilibri preesistenti e nella frantumazione crescente sia in campo internazionale che locale
Da qui l'estensione dei fenomeni di protezionismo e delle conseguenti e continue guerre commerciali tra le nazioni
E così il crescente ricorso ai rapporti di forza e al tentativo di saldare le alleanze politiche internazionali sul mero terreno delle strategie difensive e offensive
Come mostra interamente la vicenda dell'installazione dei missili NATO in euro
Ma gli affetti restano rilevanti anche sul piano interno
Soprattutto per i Paesi come l'Italia che a causa di uno sviluppo così imperfetto della democrazia
L'alternativa tra governi diversi la si può vivere soltanto come vocabolo politico che pesa quasi come un ricatto nella trattativa tra i partiti ma che certo non si è mostrata fino ad oggi davvero praticabile sul piano come dicono i politici Fini e come pensa nell'intimo anche De Mita della costituzione materiale del Paese
Eppure gli anni settanta hanno visto uno sconvolgimento profondo della geografia politica interna i vari Paesi spostando nell'asse o a destra o a sinistra
Dobbiamo allora interrogarci
Sul perché nel nostro Paese può ancora oggi oppure in un logoramento sempre più profondo e perciò è evidente avere corso una politica di stampo centrista a me pare che si possa far risiede nella regione più di fondo nel fatto che le ingenti trasformazioni degli ultimi dieci anni sono state in parte frenate e comunque attutite da una politica democristiana che ha operato sempre nel verso di un rafforzamento di un rafforzamento della frammentazione sociale
Ossia questa politica è il frutto nella sostanza
Della forza d'inerzia del blocco sociale dominante politicamente diretto dalla Democrazia cristiana e che si poggia sulla utilizzazione piena della frantumazione sociale
E ciò spiega in larga parte anche la ragione per cui la crisi del nostro Paese più radicale e profonda in comparazione ad altre nazioni industrializzate
Tenere insieme questa crescente frantumazione corporativa strati sociali contro altri strati sociali
Risulta sempre più costoso per la nostra società in termini di inflazione di incertezza non soltanto per l'economia ma anche per il mantenimento del tenore di vita raggiunto
E non è affatto automatico compagni
Che da questa crisi dello stato sociale e per alcuni aspetti si può dire dalla crisi dello Stato in quanto tale almeno i suoi e spezzoni esistenziali
Scaturisca naturalmente di per sé un rafforzamento delle tendenze antagonisti
Ne esiste però la possibilità e soprattutto l'esigenza se non vogliamo il declino del Paese
A questa possibilità il Partito comunista è chiamato a dare forza e sostanza politica
A tradurla in concretezza essendo di quello schieramento sociale alternativo uno dei perni essenziali per la sua forza e per gli interessi che rappresenta
Per fare ciò occorre assumere la frammentazione dell'oggi come un dato sociale e politico da cui partire
Evitando due pericoli gli orrori
O errori che paiono invece caratterizzare l'azione di altre forze di sinistra e in particolare del Partito Socialista Italiano
Infatti da una parte si tende ad affermare una semplificazione globale è mio che la complessità si orienta solo assicurando una governabilità certa e quindi un forte governo
E subito dopo ogni governo è preda di quella stessa complessità e sia una totale scissione tra le parole e i fatti come questi anni stanno a dimostrare
Oppure questa complessità e l'errore rimane lo stesso viene tradotta in generale diversità la lotta di ognuno contro tutti in cui si smarrisce il minimo disegno unitario
E si può così prima gridare alla catastrofe
E subito dopo estasi Carrassi al supposto sorgere di un nuovo rinascimento economico
Dove il più piccolo problema o il tema più essenziale per l'Italia quale la questione meridionale saranno risolti soltanto lasciando la via alle forze del libero mercato
Articolazione complessità sociale vogliono al contrario la consapevolezza
Che ogni azione rilevante di governo Hayes affetto positivo o negativo su tutto l'insieme delle classi e degli strati sociali e in tutte le parti del territorio nazionale
Allora dobbiamo sforzarci di nuovi per compiere un'opera di ricompatta azione tra interessi diversi offrendo un quadro per una ripresa possibile in cui vasti gruppi sociali
Possano ritrovare il proprio ruolo i propri compiti ripensando anche le formule della partecipazione del Governo nella loro interezza
E in base a questo quadro svolgere un'azione coerente nel concreto che assecondi Sempre il verso e il senso di quelle scelte
Dobbiamo dire compagni a mio avviso che non sempre siamo riusciti in questi anni ad assolvere questo compito certo non semplice
Ma che si pone con la forza dell'esigenza se vogliamo salvarci dal disastro
Infatti a me pare che la situazione sociale ed economica si sia ancora aggravata dal periodo della stesura e della discussione del documento del Comitato centrale preparatorio di questo nostro congresso
Il necessario aggiornamento dovrà indicare allora anche le misure per battere l'emergenza a partire da quella imposta straordinaria patrimoniale immediata è una tanto
E sapere che l'azione principale consiste nell'alzare la produttività media del sistema
Dobbiamo del resto riconoscere che negli anni sessanta e settanta
Gli incrementi di produttività nell'industria manifatturiera italiana sono stati elevatissimi e secondi soltanto al Giappone
Il problema infatti è quello di non confondere tra calo di produttività da una parte e crisi produttiva le differenti rami dell'industria dall'alto
E attenzione perché dalle tendenze in atto può superficialmente apparire l'illusione di aggiustamenti verso assetti più moderno in realtà lo sviluppo di un potenziale di modernità
Che fatti come l'estensione del lavoro intellettuale indubbiamente portano in sé dipende soprattutto dalla ripresa delle forze produttive
Il terziario avanzato cioè che dovrebbe essere la porta centrale della società cosiddetta postindustriale
Senza l'esistenza di un'industria qualificata e avanzata non può reggere il confronto internazionale e all'interno non può che condurre verso il lavoro improduttivo deprimendo ancora di più
L'economia e lasceranno indo il tessuto sociale
Dobbiamo invece sapere che si tratta per noi
Dopo il fallimento di interi settori produttivi come la chimica e la siderurgia
Si tratta di ricostruire una griglia della produzione
Leggera e pesante che sia concorrente dell'attuale situazione economica internazionale
Ecco da qui viene l'emergenza sociale ed economica da qui l'esigenza di misure radicali di risanamento e con il PSI con il Partito Socialista Italiano dobbiamo quindi confrontarci a partire da questi contenuti a partire dalle risposte mancate o fallite ai grandi problemi posti dalla crisi
Un confronto quinquies una strategia riformatrice
Che non si arresti dentro il perimetro dei vecchi schieramenti ma che parta invece dalle contraddizioni che nel bene e nel male sono avanzate in questi anni
E allora abbiamo le carte in regola noi comunisti per chiedere al partito socialista questo confronto ed augurarci anche suoi sostanziali mutamenti rispetta alloggi io credo di sì
Proprio perché usciamo da un esperienza storico-politica travagliata che ci assegnati al fondo e ci trova oggi mutati in trattino marginali della nostra strategia
E forse questa riflessione ci dovrebbe essere più comuni per poter raggiungere almeno obiettivi non divaricano
Ma se rimaniamo agli schieramenti
Anche se io non vedo un prima o un dopo tra la lotta per spostare in avanti gli schieramenti politici è quella della costruzione nella società di movimenti per attuare quel disegno
Se rimaniamo agli schieramenti dicevo la lotta politica si riserva in se stessa finisce per prevalere soltanto la logica del potere
Personalmente ho apprezzato il saluto del compagno Craxi al nostro congresso quando ci hai invitato appunto
A quel confronto sui temi esprimono di per fare avanzare un reale processo di riforma in Italia
Ma la politica non può essere fatta dall'esortazione ma la politica si deve attenere ai dati e alle tendenze
E a Firenze stanno accadendo in queste ore fatti politici di rilevanza certamente nazionale
Che non possano che non possano compagni essere imputate quindi ad un gruppo dirigente locale in confusione o non ben orientato
Firenze a rilievo regionale e nazionale
Anche perché non mi pare sia episodio isolato nel Paese
Da Napoli a Bari e in tanti altri centri pur nelle differenti situazioni si pongono le stesse scelte
Craxi ci ha detto qui che assegna un grande valore a quelle nostre collaborazioni e alla vicinanza comune così negli enti locali come nelle diverse organizzazioni di massa nella società
Ma quelle scelte non possano valere in assoluto in astratto e non vedere invece le contraddizioni e le difficoltà bisogna lottare per mantenerne rinnovarne svilupparle in avanti ripensando anche insieme
Quale valore assumono a oggi rispetto al passato le giunte del di sinistra
Si potrebbe farci l'augurio qui
Che su questo tema la linea esposta da Craxi diventi la linea di tutto il partito socialista che prevalga ovunque stabilmente nella prassi politica del Partito Socialista Italiano a Firenze invece si sta sperimentando tutta intera dove porta la logica perversa della contrapposizione dello schieramento delle alleanze al di là e al di fuori dei contenuti
Anzi uno schieramento possibile il pentapartito
è stato usato come arma di ricatto continuo per indebolire logorare fino dal mille novecentottanta lo schieramento di sinistra esistente
Fino a che sembra quello prigioniero della logica che oggi può diventare prevalente
Così alla fine dei tanti giochi il Partito socialista sta per compiere apprezzo della propria Interna unità la scelta della giunta di centrosinistra
E del resto una giunta di centrosinistra del tutto atipica
Se è vero che la Federazione fiorentina del partito socialdemocratico ha ieri affermato che il Polo laico ha valore soltanto se trova accordo con il partito comunista italiano
Come si deve interpretare questo evento compagni socialisti che ripeto non è locale ma di piena rilevanza nazionale
Perché qui
Non rimane più nemmeno il volto di un partito grintoso che arriva indicasse al Polo laico una centralità tra i due partiti alternativi della Democrazia cristiana e del Partito comunista
Rimane invece in sostanza uno schieramento sulla Democrazia cristiana
Fino ad assumere un ruolo del tutto subalterno e senza respiro poiché quel partito diviene decisivo per il mantenimento in vita del cosiddetto esperimento fiorentini e quando mai il Partito comunista ad esempio si era rifiutata all'allargamento dell'alleanze politiche anzi avevamo avanzato per primi
Proprio noi quella proposta sulla base di un comune programma
E badiamo bene
L'alleanza si stringe con questa democrazia cristiana del tutto peculiare degrada strettamente a quelle forze sociali ed economiche di conservazione
Che decretarono la fine del tentativo certo non secondario soprattutto per i socialisti
Come quello che rappresentò la Giunta Agnoletti La Pira e questa avviene in una regione dove il Partito Comunista è qualcosa di più del cinquanta per cento dei voti che raccoglie esso ha spesso è tanta parte parte decisiva del tessuto sociale largo e diffuso della vita democratica della Regione
Inoltre
E non in ultima analisi compagni dietro gli schieramenti vi sono sempre delle forze non neutrali che operano perché si vada verso scelte che agevolano i propri interessi immediati e di più lungo respiro
Come non vedere
Che fa rientrare al governo della città
La Democrazia cristiana questa democrazia cristiana cacciata dall'impegno elettorale assunto dai due partiti della sinistra
E dal voto elettorale del mille novecentosettantacinque e ancora una volta confermata sia premiata nelle elezioni del mille novecentottanta significa anche a giocare il futuro sviluppo della città e della sua area la Giunta cambogiani aveva compiuto sforzi concreti
Infatti disegnato Progetti e impegni
Perché le forze del lavoro della produzione della cultura e della ricerca quelle forze cioè davvero emergenti in quel costa estone se è vero che oggi per addetti e produzione
L'aria fiorentina diventata il terzo polo industriale del Paese avessero il sopravvento l'egemonia se si vuole sulle espressioni sociali della rendita e del capitale finanziario
O peggio dell'affarismo più pezzi spesso oscuro che pulito
Certo dal mille novecentottanta un logoramento successivo aveva frenato anche l'azione amministrativa e si era perso dello smalto nell'immagine ma proprio da qui si trattava di riprendere invece si è voluto mettere in gioco non soltanto una formula politica rispetto ad un'altra ma il disegno il progetto stesso di città per cui operare
Ciò che davvero non si comprende rimane il fatto che alla nostra richiesta dopo l'apertura della crisi di una discussione comune senza pregiudiziali che da qui ripetiamo ancora una volta per un programma di rilancio e di rinnovamento dell'amministrazione
E insieme della struttura del governo della città non vi sia stata alcuna risposta ma sia chiaro
Non potevamo e non possiamo accettare i ricatti di una politica che in nome del pragmatismo magari sia fatta soltanto di indiscrezioni
Di messaggi cifrati succhi tra Democrazia Cristiana il Partito comunista
Può assegnare questa o quella prebenda e poi il Polo RAI con meglio il partito socialista sceglie sulla base la natura
Dell'alleanza
Non staremo a vedere compagni ho concluso e faremo tutta intera la nostra parte
E speriamo anzi di non arrivare alla conclusione
Che forse a Firenze l'ago della bussola politica si è rotto e improvvisamente impazzito si disperde dentro tatticismi personali e giochi di potere
La parola al compagno Colajanni si prepara il compagno Prandini
Abbiamo indicato compagne e compagni con la coerenza di un grande disegno quale quello che emerge dalla relazione del compagno Berlinguer
Abbiamo indicato per il nostro Paese una prospettiva simile a quella che quasi tutta l'Europa già imboccato quella di governi di retti dalle forze che sono espressione
Del movimento dei lavoratori delle forze di sinistra e progressiste
Su questa linea esistono problemi aperti e noi lo mettiamo che siano rilevanti
Ed io fra questi vorrei soffermarmi sui rapporti fra comunisti e socialisti e sui problemi relativi al programma e i contenuti dell'alternativa
Sono convinto che esistono nella società italiana le condizioni per iniziare il cammino con forze maggiori di quelle che noi immaginiamo
Sono convinto della necessità di una tenace e paziente continuazione di confronto di ricerca di unità con il Partito Socialista Italiano e tuttavia un'azione non esortativo né diplomatica perché non serve compagno Craxi ha qui proposto e si tratta di un fatto rilevante
Un metodo che certamente valido e che dobbiamo tutti applicare ma è possibile oggi andare oltre il metodo e tentare non solo di conservare quella concreta aria di collaborazione di cui egli ha parlato ma di allargarla a me sembra questo
Il problema perché noi vogliamo dobbiamo volere che questa prospettiva che alternativa avanti adesso e visibilmente agli occhi delle componenti progressista del nostro Paese
Noi vogliamo che il futuro della sinistra sia già adesso meno confuso
E dunque dobbiamo concepire questo percorso comuni incontro-scontro che in certi momenti in certe fasi determini un chiarimento un passaggio perché le cose possono avanzare
E farlo senza condanne definitive da una parte e dall'altra senza porre avanti ostacoli ideologici e preclusioni uno di questi passaggi si presenta adesso lo si voglia ammettere o meno
Perché De Mita propone al Partito socialista un patto di cinque anni come sbocco conseguente della governabilità
Perché si è aperto un contenzioso nelle giunte di sinistra che sono una conquista storica nel nostro Paese che rischia di assumere il carattere di un rovesciamento di alleanze e non quello di una competizione fra i due partiti della sinistra
Perché si accumulano altri elementi di governo e di gestione nei quali regredisce o o scompare
La contestazione del sistema di potere e dunque l'ispirazione riformista che motivava no agli inizi l'alternativa del Partito socialista
L'alternanza scusate del Partito socialista continua nel Mezzogiorno la estensione ad oltranza del centrosinistra anche in comuni dove la storia dei numeri consentono giunte di sinistra e laiche
E si è persino rifiutata un'inedita e meditata proposta da noi avanzata in Sicilia dopo l'assassinio del generale Dalla Chiesa per un nuovo governo diretto al presidente socialista dell'Assemblea regionale siciliana
Tutti insieme questi aspetti dicono che siamo ad un tornante che si sono accumulate situazioni che devono essere sciolte compagno Craxi ha detto qui che siamo a un bivio prossimo anche riguardo ai problemi del Paese ed è vero
Ma allora non è astratta né provocatoria o soltanto nostra l'interrogativo che si pone il Partito socialista lavora per l'alternativa o per un lungo periodo ancora di centralità democristiana
Finora è stato possibile mantenere un'ambivalenza che mi permetto di dire già da un po'sembra impraticabile e priva di efficacia agli occhi degli italiani come potremmo comunque noi tra lasciare questo punto senza ingannare ci gli uni con gli altri
A noi non può oggi essere posto un interrogativo analogo il Partito Comunista lavora per l'alternativa o per riproporre forme di solidarietà nazionale
Abbiamo imboccato una strada che percorreremo tenacemente per il tempo necessario ma vogliamo e dobbiamo avanzare su questa strada e per questo non possiamo tralasciare questo punto
In questo interrogativo che anche noi chiediamo al Partito socialista di sciogliere non c'è la pretesa di sostituire a quella di De Mita una centralità comunista
E questo stesso interrogativo lo dico chiaramente può essere a mio avviso sciolto in vari modi e per gradi
Noi in sostanza chiediamo un'evoluzione nelle posizioni del Partito socialista che tenga conto di ciò che è cambiato dal tempo dell'enunciazione della linea della governabilità che è cambiato nella Democrazia cristiana che è cambiato nella capacità di tenuta del pentapartito e soprattutto che è cambiato nel Paese
E certamente non è cambiata in meglio in nessuno di questi campi questo chiediamo e nessun re per Bettino rovesciamento ammissione di colpe o altro
Del resto anche chi pensa legittimamente a modificare con le elezioni rapporti di forza
Soltanto se la sinistra propone adesso un cambiamento possibile può sperare in un risultato rilevante e non rimandando lo a chissà quando
Tutti comprendono l'importanza di un'affermazione chiara da parte del Partito Socialista di lavorare per l'alternativa se fosse fin d'ora enunciata
Anche se riferita al futuro e dunque mantenendo piena libertà di movimento e di scelta rispetto ai problemi di governo in questa fase transitoria una libertà di movimento sia ben chiaro che anche noi comunisti dobbiamo rivendicare e volere per il partito comunista noi chiediamo un'evoluzione nella quale siano chiari alcuni segnali
Napoli Firenze le giunte possibile nel Mezzogiorno risolte in un senso o nell'altro sono un segnale di chiarezza da dove deve cominciare se non dal Mezzogiorno il cammino dell'alternativa e per ora pare che il Partito socialista applichi piuttosto una sorta di preambolo e faccio la Democrazia Cristiana
Un regalo immotivato immotivato anche dal punto di vista della politica di alternanza proprio in quella parte del Paese dove la forza della democrazia cristiana è maggiore
E determinante per tutta la politica italiana
A
Insomma noi dobbiamo trovare i passaggi di un avanzamento graduale che sposti l'attuale stato di cose che tra i nostri partiti e naturalmente
Ed è questo l'altro aspetto compagni noi dobbiamo tenere conto a nostra volta delle obiezioni o critiche che ci vengono dei massimi dirigenti del Partito socialista
Tra queste la critica relativa all'insufficienza del nostro programma
Credo che i compagni socialisti si riferiscano programma di principi di indirizzi di riforme che renda chiaro lo schieramento progressista contrapposto ad uno conservatore non un programma di governo che dovrà essere fatto dalle forze che formeranno un governo di alternativa
Se quello che si intende allora è vero che non l'abbiamo no è che non l'ha neanche il partito socialista
Poi che eliminino ha dato luogo fra le tante proposte interessanti ad un programma e tanto meno un programma di riforme questo vuoto lo dobbiamo coprire entrambi e possiamo farlo insieme ragionando sui fondamenti dell'alternativa sapendo che non riguarda solo il Partito comunista socialista ma tutte le forze le forze i partiti movimenti gli intellettuali interessi le forze laiche cattoliche
Non è vero che non c'è nulla
è molto può emergere che oggi è solo sommerso se assumiamo una assumiamo un atteggiamento di alternativa in ogni campo
Su più di un di una questione esistono orientamenti comuni che ridanno un senso preciso nell'Italia degli anni ottanta al concetto di progresso che è fondamento di ogni azione riformatrice
C'è già il fondamento di una cultura di un senso comune progressista fra i giovani è fra i milioni di italiani si potrebbero citare i punti
Fondamentali di questa cultura e di questo orientamento
Espellere dai centri di comando la mafia e la figlia la P due riformare il potere mettere il lavoro e le attività al primo posto liberare le donne da un'oppressione ancora forte ed estesa
Battersi per affermare l'interesse collettivo contro l'individualismo la violenza e la prepotenza difendere l'ambiente e l'arte sono tutte cose che tra le quali ci sono movimenti battaglie politiche alimentare una pratica di lotta e di impegno per la pace per noi vale la pena di battersi per questo e per questo siamo componente riconosciuta dei grandi movimenti della pace
E lotta contro la mafia nella lotta delle donne che sono già forme politiche inedite di espressione delle forze progressiste italiane
Questa area politica culturale dobbiamo ora lavorare per fondarla su più solidi indirizzi di alternativa che sono anche il terreno oggi di discussione col Partito socialista e le altre forze di progresso
Fa parte di una alternativa e a noi non sono sfuggiti almeno come certamente gli accenti nuovi e molto importanti del compagno Craxi ha portato al nostro congresso sulle questioni internazionali fa parte di un'alternativa una linea di politica estera dell'Italia che assumono un ruolo attivo di distensione superamento dei blocchi di cooperazione e di pace che risponda agli interessi nazionali
Far svolgere all'Italia una funzione guida in Europa riguardo ai rapporti nord sud verso il Mediterraneo i Paesi arabi pari a quella che la Germania socialdemocratica svolto negli ultimi quindici anni nei rapporti Est Ovest senza bisogno di uscire dalla NATO
è certamente un obiettivo di grande rilievo per il futuro del nostro Paese e non è forse questo uno dei motivi della nostra opposizione all'apertura del cosiddetto fianco sud della NATO
Del ruolo di gendarme subalterno che si vuole far svolgere Alitalia militarizzando intere regioni e installando a Comiso quei missili puntati verso il Mediterraneo e verso Paesi che non ci minacciano
Per questo non è affare dei siciliani impedire l'installazione dei missili a Comiso ed è fondato l'appello che viene a tutte le forze di progresso e al nostro partito per estendere la mobilitazione in tutto il Paese per ottenere la sospensione della costruzione della base di Comiso e io constato che siamo più vicini a quella espressione oggi che io Craxi ha usato qui quando ha parlato di negoziare per tutto il tempo necessario ad ottenere risultati e questo fa sperare che il fronte della battaglia per la pace si allarghi ulteriormente in Italia esiste insomma un modo alternativo
All'attuale di stare nell'alleanza di lavorare per la pace ed è già sentimento comune di milioni di italiani
Così è altrettanto essenziale alternati e a ed alternativa una linea di riforma del potere dello Stato non solo per rompere il sistema democristiano per rispondere a una profonda crisi della democrazia
Una crisi che vede sempre di più in conflitto le aspirazioni l'autogoverno la trasparenza del potere da un lato e i potentati internazionali le lobby i gruppi di potere le degenerazioni del sistema dei partiti dall'altro
è un grande tema nel quale rientrano le questioni della democrazia economica i tentativi di affermare un piano d'impresa una funzione di direzione dei lavoratori il controllo delle multinazionali delle holding finanziarie la distribuzione dei mezzi e dei poteri fra il centro e la periferia come anche io considero che sia già patrimonio di un insieme di forze su questo va approfondita
La discussione col Partito socialista che oscilla fra un suggestioni neoliberiste e interessanti idee sul ruolo dello Stato avvolte spinte fino ad un neo statalismo
Anch'io considero che sia già patrimonio di un insieme di forza quell'indirizzo che comune anche a tutte le sinistre europee riguardo alla crisi all'inflazione
In netto contrasto con liberismo d'assalto della Thatcher e quello più camuffato di De Mita si concorda nella ricerca di politiche di espansione degli investimenti che sostengono l'occupazione quantitativamente e qualitativamente
Certamente una politica che comporta gravi problemi di accumulazione dunque anche di produttività del lavoro di risanamento della spesa pubblica di rigore fiscale
E insomma di seria lotta all'inflazione
Che provoca contraddizioni sociali anche a spreco sfida cui nessuna classe lo strato può considerarsi esente se vogliamo davvero costruire l'alternativa non possiamo evitare queste scelte dobbiamo abbandonare l'idea se fra noi esiste che si possa fare una cosa e l'altra senza che nessuno paghi senza che alcun coccio si rompa
Se non affrontiamo con decisione queste scelte che alternativa possiamo indicare ai due milioni di disoccupati
In maggioranza intellettuali e meridionali se non è questo il fallimento delle classi dominanti in nome del quale storicamente necessaria l'alternativa allora essa non è in nessun altro aspetto parziale della crisi italiana
La questione del lavoro e ormai il punto emergente sia della questione meridionale che delle scelte possibili dei modi e della qualità dello sviluppo sono i problemi sono problemi che riguardano in forma acuta esasperata le contraddizioni principali della crisi italiana non quelle di un'aria residuale con i suoi problemi specifici particolari e separati e del resto dal Mezzogiorno questa consapevolezza è venuta e non delle vacillare neanche nel nostro partito
Questa consapevolezza che ha dato origine al dobbiamo dimenticarlo alla svolta politica nostra di fronte alle tragedie del terremoto il Mezzogiorno è consapevole di questo e ha tentato di intervenire nei punti alti della crisi italiana
Dal Sud è venuto l'allarme la lotta contro i pericoli a cui la mafia la P due la nuova grande destra fa correre la trama alla democrazia italiana non più e non solo perché separa il Sud d'arresto
Come è stato in passato ma perché occupa poteri in ogni campo dell'economia dell'informazione della politica a Palermo a Roma ed anche a Milano
Dal Sud viene l'allarme la lotta per una revisione profonda della politica militare per una forte azione di pace e di cooperazione verso il Mediterraneo
Dal Sud viene un nuovo autonomo impegno sociale e politico dei cattolici dalle ACLI
Alla Chiesa che rappresenta una novità storica per la società civile meridionale e badiamo bene compagni dà corpo e credibilità alle forze di progresso e alle possibilità di cambiamento
A tutto questo si contrappone un disinteresse dobbiamo esserne consapevoli
Un'emarginazione crescente dissennata sintomo della decadenza delle classi dirigenti italiani e così si mette in pericolo il futuro della democrazia e si pregiudica lo sviluppo e il progresso di tutto il Paese
Ci sono dei punti fermi nell'analisi della situazione italiana che la sinistra e noi non possiamo smarrire non possiamo sparire il concetto
Che la nostra crisi economica causata riprodotta ampliata non solo dall'entità del debito pubblico dal deficit tecnologico da quello agroalimentare da quello energetico ma in generale
Dalla bassa produttività media del sistema economico italiano dovuto allo scarso sviluppo delle forze produttive inoltre metà del nostro Paese
Il Mezzogiorno è al centro di ciascuno di questi nodi strutturali come può la sinistra realizzare una politica di espansione per uscire dalla crisi come può divenire il programma dell'alternativa se non si parte da qui
Siamo certi che non sia proprio questo un punto essenziale di discussione col Partito socialista e su questo non siano possibili oggi delle convergenze
In qualche in eguale misura voglio dire nessun'alternativa può avanzare in un contesto di crisi democratica di formazione di poteri extra costituzionali sempre più estesi e potenti a me sembra che un aspetto drammatico della situazione attuale
Sia la clamorosa inconsapevolezza delle forze democratiche in parte anche della sinistra del livello a cui è giunta la presenza economica finanziaria politica di gruppi affaristici e mafiosi dotati di mezzi enormi e di una determinazione feroce alla crisi dello stato sociale nel Mezzogiorno intanto una risposta è venuta da questi gruppi con la loro enorme capacità di investimento
E si sono adesso in grado di competere con lo Stato e minacciano persino di farsi Stato chi comanda oggi nel Mezzogiorno e anche in qualche altra città d'Italia
I poteri istituzionali o questi altri poteri non ci si rende conto che è in corso una lotta mortale che questo è un problema politico nazionale prioritario
Perché non si leva non si sono levate finora mille voci e non solo la nostra per ottenere verità e giustizia sui grandi delitti politici sull'assassino dei nostri compagni Pio la Torre e Rosario Di Salvo
E sugli altri costa Terranova Mancuso e Mattarella che sono stati colpi mortali inflitti non solo alla Sicilia ma la democrazia italiana e che sono tuttora
Impuniti forse ai nostri ministri non sanno non si rendono conto che i dieci mila miliardi della Cassa per il Mezzogiorno i gruppi mafiosi della camorra della 'ndrangheta e commercia in droga già oggi ne contrappongono almeno cinquanta mila
Da uno a cinque questo è il rapporto queste la Conf la sconfitta dello Stato democratico ci sono forze che combattono il Mezzogiorno dieci mila giovani della marcia Valeria Custer Dacia sono l'esempio di un primo movimento di massa contro la mafia dal dopoguerra ad oggi
Per evitare tutto questo combattono in prima fila sono i comunisti ma non possono non possiamo essere profeti disarmati perché questo finisce con il rafforzare le forze reazionarie del Sire anche per questo compagni
Abbiamo bisogno nel Mezzogiorno di un patto con tutte le forze dico progresso in particolare col Partito socialista
Costruire comunque dei contropoteri vispi rispetto alle componenti reazionarie e mafiose della Società Meridionale
I tagli e italiana e io spero e mi auguro che questo possa avvenire
Presto per l'immediato e per il futuro
Prima di dare la parola al compagno Prandini viene ora la tribù una una delegazione operaia di fabbriche milanesi
Intanto do lettura di un messaggio di una lettera che ci ha inviato il compagno Antonio Giolitti della commissione Comunità europea
Auguro che il Congresso risponda alle attese
Di coloro che come me considerano essenziale ruolo del Partito Comunista Italiano per superare la crisi economica e politica che da troppo tempo affligge il nostro Paese
Con i migliori saluti e auguri
Il messaggio inviato alla Presidenza del congresso Rita levi Montalcini
Ringrazio vivamente
Per l'invito ai lavori del sedicesimo congresso del Partito comunista il mio impegno in campo scientifico e sociale
Dove ho svolto da sempre la mia attività
Mi hanno e lo stesso tempo precluso una partecipazione diretta alla vita politica
Seguirò perciò con il più vivo interesse i lavori del congresso a mezzo stampa e televisione senza usufruire del privilegio del quale vi sono tuttavia molto grata vivissimi auguri e cordiali saluti
Allora in attesa che vengano i compagni della delegazione operaia do la parola al compagno Prandini
Compagni e compagne
La proposta politica che indichiamo al Paese l'alternativa democratica la Democrazia cristiana e al suo sistema di potere
Comporta la modifica degli equilibri politici ma non solo
Insieme alla modifica degli equilibri politici per dare concretezza ad Alternativa democratica sono necessari come indichiamo nel documento nella relazione del compagno Berlinguer
Processi di profonde progressiva trasformazione dell'economia e della società
O cessi per la cui realizzazione e necessario determinare un ampio schieramento di forze diverse di energie di capacità e competenze espressioni del tessuto vivo della società italiana
Lavorare per costruire nuovi schieramenti politici e nuove convergenze delle forze sociali e produttive significa affrontare una riflessione più attenta su alcuni problemi che le società industriali avanzate hanno messo progressivamente appunto
Si tratta a mio avviso
Di discutere della crisi dello stato sociale e più in generale del rapporto fra intervento pubblico e ciclo economico del rapporto tra democrazia e socialismo del rapporto fra intervento pubblico e nuovi bisogni
Ed infine di un equilibrio tutto da conseguire fra iniziativa individuale ed esigenze della collettività fra pubblico e privato lo sfondo nel quale questi problemi si collocano ed acquistano corposità e spessore e quello della crisi dei tradizionali meccanismi di sviluppo a livello nazionale ed internazionale
Dei processi insieme di competizione e di riaggiustamento che sono in atto fra settori fra Paesi e fra classi
Dell'esaurimento della funzione dei meccanismi tradizionali di intervento nell'economia rispetto al problema di garantire insieme stabilità e sviluppo dell'esigenza di un nuovo ordine economico internazionale
La questione dello sviluppo e di uno sviluppo più giusto ed equilibrato non è dunque sufficiente valutarlo solo rispetto agli se lari politici
Sia che si parli del nostro Paese o della situazione internazionale
Non è pensabile poter gestire i processi di riaggiustamento necessari se non in un quadro di espansione e non di compressione delle conquiste storiche del movimento dei lavoratori e delle forze democratiche
Il problema dunque non è semplicemente di distribuire rinunce e sacrifici
Ma piuttosto di individuare per singoli e gruppi prospettive nuove anche qualitativamente che siano di crescita di soddisfazione e di arricchimento di nuovi bisogni
L'alternativa che proponiamo non è dunque semplicemente il cambiamento di una formula di governo disponendo diversamente i fattori di un sistema politico immutato
Essa è invece l'avvio di un più ampio processo di sviluppo e di rinnovamento della società e dell'economia che sia in grado di rispondere simultaneamente alle necessità di una ripresa economica
Età
Come ha detto il compagno Berlinguer
Non abbiamo ricette preconfezionate né modelli Esterni di società che si tratti semplicemente di evitare e di realizzare nel nostro Paese
E tuttavia è indubbio che non si tratta assolutamente di lubrificare meglio una macchina non funzionante
Il processo di ricerca
Ed insieme di iniziativa che individuiamo per la costruzione dell'alternativa democratica deve dunque articolarsi attorno ad alcune questioni essenziali
In primo luogo si deve evitare il declino del nostro Paese si deve conservare all'Italia il suo ruolo fra i maggiori Paesi industrializzati
Ciò è obiettivo arduo è sottoposto a vincoli internazionali ma richiede anche una grande capacità di suscitare nel GE di avviare processi di ristrutturazione di innovazione
Richiede il progressivo spostamento da settori tradizionali o maturi a settori tecnologicamente avanzati in grado di assumere un ruolo traente e di ammodernamento complessivo dell'apparato produttivo del Paese
Richiedo un allargamento e non un restringimento ulteriore della base produttiva in quali direzioni puntare su quali energie risorse fare affidamento
I sostiene nel nostro Paese e basti comprimere i livelli di vita dei lavoratori restituire libertà di manovra senza condizionamento e alle imprese e poi il resto verrà non compie certamente un'analisi economica
Un'economia fondata sul Bilancio sul binomio bassi salari tecnologie mature
Cioè la meccanica riproposizione trent'anni dopo del modello dell'Italia degli anni Cinquanta e si badi bene compagni non avrebbe nulla a che vedere con l'azienda paese Giappone
Non solo è oggi realizzabile ma ci porterebbe rapidamente fuori dal gioco delle società più avanzate
Eliminare le rigidità dunque necessario ma non è di per sé sufficiente
Ciò che occorre è una stima una differenziata che assecondi e di indirizzi i processi di ristrutturazione in atto fra le maggiori imprese del settore privato che recuperi ad una funzione strategica il settore delle partecipazioni statali
Dando adesso managerialità ed efficienza
Ma che recuperi ad un ruolo progressivo di modernizzazione di tutto il corpo diffuso dell'economia italiana
Un corpo contraddittorio ma di grande ricchezza che è quello delle piccole e medie imprese che hanno dimostrato grande vitalità
Hanno rappresentato uno dei fattori prima dello sviluppo ed oggi della tenuta del sistema economico hanno dimostrato capacità di innovazione e di diffusione dello sviluppo
Ciò comporta un rilancio compagni ma anche revisioni profonde di quella che abbiamo chiamato la politica delle alleanze
Non si tratta di teorizzare improbabili alleanze fra profitto e lavoro che assumerebbero inevitabilmente uno stampo neo corporativo
Si tratta di individuare per un'area importante della società italiana per un'area decisiva dell'economia italiana una prospettiva di affermazione di crescita funzionale ad un disegno generale di rinnovamento del Paese
La costituzione del cosiddetto secondo tavolo
Nella recente trattativa sul costo del lavoro
Fra le organizzazioni della minore impresa della cooperazione dell'agricoltura
Ha rappresentato la rottura in una fase delicatissima del rapporto padronato organizzazioni sindacali dei lavoratori la rottura del monopolio contrattuale della Confindustria
Ed il positivo esito cui si è pervenuto ha dato la dimostrazione di quanto spazio vi sia per un'iniziativa crescente e autonoma delle organizzazioni della minore impresa e del movimento cooperativo
Individuare come base della nostra analisi e della nostra iniziativa
Uno stretto nesso tra democrazia e socialismo significa concepire il processo di costruzione dell'alternativa in un quadro di sviluppo e di arricchimento e non di incomprensione di compressione delle libertà individuali e collettivo
L'iniziativa dei comunisti nelle istituzioni di governo locale nei Comuni nelle Regioni lavorazione alla politica nazionale ha dato la dimostrazione concreta di cosa comporti questo obiettivo nella vita civile
Ma ci siamo troppo spesso arrestati Alle soglie della vita economica
Il timore di ruoli confusi o compromissorio un'impostazione eccessivamente contrattualistica del ruolo del sindacato ci hanno condotto ad arrestare il DC discorso della democrazia alle soglie dell'impresa
O a concepirlo troppo riduttivamente come spazio crescente della contrattazione l'obiettivo di un ampliamento progressivo della sfera diretto di potere di intervento del cittadino o del gruppo al di fuori dei meccanismi tradizionali di delega istituzionale
Sia esso fruitore di un servizio lavoratori impegnato nel processo produttivo è stato per troppo tempo considerato non rilevante e quindi trascurato o a volte considerato pericoloso
La cooperazione ha sofferto di questo orientamento frutto essa stessa di un patrimonio di lotte di iniziative dei lavoratori si è vista più volte confinata ruolo di eccezione di anomalia
La sua esperienza è stata considerata particolare e non utilizzabile per fini più ampi
La necessità allora che è ormai nelle cose
Di nuove forme di partecipazione il manifestarsi dei limiti del contrattuali ISMU ed insieme lo sviluppo e la diffusione nei campi più diversi dell'esperienza cooperative ed associativa
Sono tutti elementi che concorrono oggi al rilancio su basi diverse del discorso della democrazia economica
Un discorso che deve trovare forme e modalità concrete di rieleggere azione certo diverse a seconda delle caratteristiche di impresa ma che risponda ad una ispirazione unitaria
Si apre qui compagne e compagni
Un campo assai vasto di iniziative di impegno per il movimento dei lavoratori
Un campo in gran parte inesplorato nel quale occorre inoltrarsi con fantasia e coraggio senza eccessive timidezze come diceva anche ieri l'altro il compagno Luciano lama
Un rapporto sempre più stretto su questo terreno fra cooperazione sindacato fra cooperazione sindacato ed altre esperienze associative
Per la promozione la crescita la sperimentazione dei processi di espansione della democrazia economica
Può assumere un ruolo strategico un ruolo che si salda le esperienze dall'elaborazione più nuove del movimento operaio in Europa e nei Paesi industrializzati
E del resto
Ne conferma l'ampia discussione le molteplici iniziative che il governo francese intraprende per costruire un vasto e robusto tessuto di economia sociale nell'ambito del quale si assegna un compito rilevante alla cooperazione all'autogestione
Così come citava ancore compagno lama in Svezia dove l'esperienza di partecipazione dei lavoratori alla direzione dell'economie dell'anche dell'impresa è più antica
Il nuovo governo palme sta procedendo l'attuazione del piano mai nere piano che comporta grosse innovazioni rispetto alle esperienze passate e tende a favorire la partecipazione dei lavoratori alla diretta proprietà dell'impresa
Anche l'esperienza consolidata della cogestione praticate in Germania federale
E posta in discussione dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali
E do e loro si pongono il problema di individuare nuove forme
Più avanzate che non si fermino più solo al controllo della produzione e dell'organizzazione del lavoro ma aprano una maggiore partecipazione alla direzione dell'impresa e e all'accesso dalla proprietà dell'impresa
Di grande interesse mi sembra per il nostro congresso per il nostro lavoro il ripensamento critico il rilancio dell'autogestione in Jugoslavia
Questo dibattito queste iniziative sono che sono presenti in molti paesi sviluppati dell'Occidente europeo hanno già portato persone citazione dei gruppi parlamentari comunista e socialista a iniziative della comunità europea
Iniziative legislative promozionali che daranno ulteriore impulso queste esperienze
E allora compagni e compagne
Richiamando queste esperienze non intendo proporre la loro trasposizione meccanica nella realtà italiana
Ci sono in essa in queste spegnesse in queste esperienze limiti e contenuti che il movimento cooperativo e le organizzazioni sindacali dei lavoratori hanno discusso e rifiutato
Se mi sono diffuso ad elencare queste esperienze seppure in modo schematico
E perché io sono convinto e anche nel nostro Paese sono maturi i tempi per sperimentare con coraggio una diffusa assunzione di responsabilità che parta dai lavoratori dell'industria dei servizi dai produttori critica dagli utenti
Nella direzione dell'economia e nella gestione dell'impresa
E questa compagne e compagni a mio avviso una proposta la cui definizione realizzazione sono interessate tutte le forze democratiche disponibili a lavorare per costruire processi di trasformazione della società italiana
Processi che aumentino il potere di intervento dei lavoratori dei produttori dei ceti medi nel governo e dalla gestione dell'economia
Una proposta che impegna le organizzazioni sindacali dei lavoratori del movimento cooperativo italiano ad indicare in tempi brevi potersi concrete da discutere con i lavoratori
Ma attenzione compagne e compagni a mio avviso è questo una proposta una ipotesi che il partito non deve delegare ad altri il partito in prima persona deve discuterla e valutarne le implicazioni che introdurrebbe nella società
Se è vero come è vero
E tutti sentono la necessità sentiamo la necessità di sempre meglio definire i contenuti politici e programmatici dell'alternativa democratica
Allora è necessario indicare i quali sono le novità quali contenuti di questa novità e il Partito Comunista propone per realizzare i processi di trasformazione nel Paese con i quali caratterizzare una nuova fase di sviluppo
Io considero queste proposte un terreno di lavoro concreto e può vedere impegnati assieme a definirne la qualità le forme concrete di attuazione il partito comunista e il Partito Socialista Italiano
Si tratta concretamente
Di assumere un impegno di promuovere uno sviluppo diffuso della cooperazione dell'associazionismo economico dei ceti medi e della piccola impresa come risposta alla necessità di diffondere nuova imprenditorialità è questa una ipotesi una proposta che corrisponde alla gravità della crisi che vede l'imprenditoria privata che vive l'imprenditoria privata e il sistema delle partecipazioni statali ma è soprattutto per rappresentare una risposta in positivo per lo sviluppo dell'occupazione dei lavoratori
Ed è già presente ed è diffusa la domanda di partecipazione a costruire questi processi da parte dei lavoratori dell'industria ai servizi tra i produttori agricoli ed in particolare tra i giovani e le donne
A mio avviso la promozione di un vasto settore autogestito dell'economia
Può consentirci di introdurre grandi novità e profonde trasformazioni in alcuni comparti fondamentali dell'economia una senta questa già valida per oggi e non una proposta nel tempo on un adeguato impegno del partito
E possibile conquistare nei provvedimenti legislativi che oggi sono in discussione alla Camera una serie di misure legislative e di destinazione di risorse e possono dare già oggi risposte
Solo oltre quattrocento le proposte di trasformazione in cooperativa di fabbriche in crisi che hanno avanzato lavoratori oggi in cassa integrazione
Nell'agricoltura la cooperazione le associazioni dei produttori possono dirigere in prima persona il processo di ristrutturazione di ammodernamento di tutta l'industria agroalimentare
Così nel campo del terziario dei servizi dei servizi sociali e anche nel terziario avanzato si deve respingere la proposta di privatizzazione dei servizi avanzata da De Mita ma dobbiamo porci noi
E metterci alla testa il grande tema della produttività del recupero della produttività della spesa pubblica
E io credo compagni e compagne che la via di uno sviluppo delle forme cooperative delle forme di autogestione anche tra gli utenti possesso una risposta attraverso la quale si dà luogo ad un recupero della produttività della spesa pubblica del resto le caratteristiche della crisi dimostrò che non basta riavviare meccanismi consulto consolida ma che occorre metterne a punto dei nuovi su questo terreno il partito ha avuto timidezze e scetticismi e vanno superati
Non arrestando ci nemmeno di fronte al tema dell'intervento diretto del risparmio dei lavoratori finalizzato alla promozione e al sostegno di questo processo
Lo stesso dibattito sul fondo di solidarietà che oggi si sta faticosamente avviando d'uno sbocco concreto attraverso i contratti collettivi di lavoro sottolineando l'opportunità del suo carattere volontario va in questa direzione
Se è volontario e quindi frutto di una CELTA allora occorre avere chiara fino in fondo la portata e le implicazioni di questa seduta è di rapporto sai stretto fra la prospettiva dell'alternativa e il crescere di esperienze nuove su questo terreno
Ho concluso compagni e compagne
Vorrei dire ancora che l'obiettivo allora del trentunesimo congresso della lega delle cooperative quello della Costituzione nel nostro Paese di un terzo settore dell'economia autogestito che raggruppi esperienze cooperative da associative
Non è semplicemente un obiettivo interno alla cooperazione ma per i comunisti
Può rappresentare il tentativo di salvare una prospettiva di crescita ed una di cambiamento
I saldare le esigenze di crescita economica ed organizzativa con quelle che la società italiana esprime di un profondo cambiamento della società
Abbiamo ricevuto questo messaggio
Nel ringraziare per il cortese invito ad assistere ai lavori del sedicesimo congresso del Partito Comunista Italiano
Mi è grata l'occasione per augurare ogni successo all'importante convegno politico nel superiore interesse delle istituzioni e del Paese intero
Riccardo bisogni ero
Generale comandante del Terzo Corpo d'armata
Ha ora la parola viene ora la tribù una una delegazione operaia di fabbriche milanesi si
Compagnie e compagne
Nel portare il saluto dei lavoratori delle fabbriche milanesi al sedicesimo congresso
Non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione
Per il deterioramento della situazione economica e sociale non solo nel Paese come è stata denunciata da tutti ma anche nell'aria milanese considerata storicamente una via sicura
A Milano siamo di fronte a un forte aumento della disoccupazione
Circa ottantasei mila sono gli iscritti all'Ufficio di Collocamento ad un forte calo degli occupati nell'industria negli ultimi due anni abbiamo perso cinquantanove mila posti di lavoro
Soprattutto nell'industria ma ciò che è grave e che siamo di fronte ad un'inversione di tendenza che vede calare gli occupati anche nel terziario contrariamente a quanto era avvenuto nel passato che calavano nell'industria e aumentavano nel terziario
Più di venticinque mila sono i lavoratori in cassa integrazione
E siamo di fronte ad una leggera
Calo della cassa integrazione ordinaria meno cinque per cento con un fortissimo aumento della cassa integrazione straordinaria così posizioni pesantissime più la cassa integrazione straordinaria ha avuto un aumento negli ultimi tempi del settantatré per cento
I settori più colpiti sono la siderurgia l'elettromeccanica lauto le elettroniche era la chimica la carta così porzioni molto difficile preoccupanti
Alla Breda Siderurgica la Ercole Marelli alla sveglia alla Montedison all'Irti
Per le punte Allal palla pero tubi alla Redaelli e alla che non e numeroso numerosissimi piccole-medie fabbriche che teniamo presente ma che non citiamo perché l'elenco sarebbe troppo lungo a Milano siamo di fronte ad una crisi nei settori trainanti dell'economia
E alla necessità per noi di fare di Paul pronte
Con risposte precise chiediamo per queste un incontro specifico con la direzione del partito per parlare e far presente la situazione economica milanese
Tale situazione noi riteniamo e il risultato di una politica economica ed industriale dell'attuale governo e di quelli precedenti fatta di scelte sbagliate e contro i lavoratori
Di questa grave crisi a Milano nel Paese ne ha approfittato al padronato
Per scatenare una grossa offensiva contro il sindacato ed i lavoratori offensiva che dobbiamo dire ha visto la DC schierarsi dalla sua parte
L'accordo sul costo del lavoro
Conclude una lunga e difficile fase di lotta
E deve aprire una iniziativa più forte ed incalzante del movimento sindacale
Sulla corda spesso ci sono punti positivi grazie alle battaglie dei lavoratori ma ci sono anche punti negativi che sono a nostro avviso addebitabili alle divisioni del sindacato e dalle incertezze che pure esistevano all'interno del sindacato stesso nel respingere l'attacco padronale
è stato a nostro avviso ha bloccato momentaneamente un attacco che mirava e mira a sconfiggere il sindacato dei lavoratori per ottenere mano libera nelle ristrutturazioni e recuperare il potere unilaterale nelle aziende
è stato momentaneamente respinto il tentativo della Confindustria di coagulare un blocco sociale politico che punta ad una riduzione secca dei salari
è ad una conseguente riduzione del tenore di vita delle masse dei ceti meno abbienti come unica via di uscita dalla crisi del nostro Paese
Ma compagne e compagni non bisogna illudersi già ora il padronato punta a vendicarsi sui contratti e sarà necessario una grossa mobilitazione per firmare i contratti stessi
Si apre ora
Una nuova fase nella quale movimento sindacale dovrà attrezzarsi per costruire una linea di resistenza e di attacco
Per questa ragione noi riteniamo il sindacato dei consigli vari confermato e ha rafforzato respingendo gli attacchi che gli vengono mossi da più parti
E va valorizzato il suo ruolo attivo che non dipende solo dai vincoli alla contrattazione aziendale ma soprattutto dalla capacità di proposta che è in grado di mettere in campo
In questi ultimi mesi a Milano
Vi sono stati numerosi rinnovi dei consigli di fabbrica in queste rinnovi abbiamo avuto risultati positivi ultimo esempio quello dell'altra dai primi dati parziali
Trecentodieci delegati eletti su trecentosessanta
Possiamo affermare le seguenti valutazioni la prima è che i la partecipazione al voto ha superato l'ottantacinque per cento degli operai e oltre sessantacinque per cento degli impiegati
Una fortissima partecipazione dunque ma anche a una fortissima partecipazione in termine di candidature sono oltre settecento le candidature che sono state presentate in questi e possiamo già dire sin da ora che quanti si aspettavano un arretramento della FIOM saranno amaramente delusi company
Possiamo dire
Dalle prime valutazioni
E dalla partecipazione dei lavoratori dalla discussione che c'è stata nella fabbrica possiamo affermare che i lavoratori hanno considerato e considerano tuttora come cellula fondamentale del sindacato i consigli di fabbrica
Si apre ora una nuova fase compagni che deve vedere il movimento sindacale lotta per ottenere una politica economica di sviluppo
Per dipendere da allargare l'occupazione innanzitutto parliamoci chiaro è necessario dotarsi di strumenti nuovi se vogliamo nei patti controllare il processo di ristrutturazione
Perché gli esempi che abbiamo visto sino ad ora parlano quella la maggioranza di Ca'dei casi li abbiamo subiti
Occorre dare sia a nostro avviso anche una linea sindacale più forte
Rispetto alle innovazioni tecnologiche che non vanno ostacolate certo ma vanno contrattata nei modi e nei tempi per impedire che si paghino prezzi pesanti ma per fare ciò
Compagni delegati ci rendiamo conto noi lavoratori comunisti che è necessaria una proposta forte di cambiamento che deve venire dal nostro congresso
Siamo totalmente d'accordo sull'alternativa al sistema di potere della DC ma è essa compagni non può e non deve essere solo un cartello varie entità di contenuti
E deve essere aperta ai contributi che vengono dal basso
L'alternativa al sistema di potere dalla DC perché sia tale deve però confrontarsi anche con i potenziali alleati prima di tutto l'unità della sinistra accerto L'Unità decolla il Partito socialista naturalmente ma noi crediamo anche con tutte le forze del progresso
La lotta per la pace per il disarmo per lo sviluppo e progresso sono legate fra di loro
E possono a nostro avviso diventare una piattaforma valida e aggregante per riempire di contenuti e a realizzare nei patti l'alternativa
Una proposta di alternativa compagni delegati che parta dalla constatazione del fallimento della grande illusione della società consumistica
Dalla constatazione che il progresso economico pur considerevole incerto
E rimasto però limitato ai Paesi ricchi aumentando la differenza fra Paesi ricchi e poveri
Dal patto fondamentale che il progresso tecnologico pur positivo e rilevante ha comportato anche il manifestarsi di pericoli ecologici aumentando i rischi di conflitti nucleari
Per fare ciò noi riteniamo sarà se necessario un partito comunista che non si arrocchi su vecchi schemi ma che si apra verso il nuovo e scenda in campo confrontandosi senza tabù
Rispetta i canti a me ai cambiamenti che intervengo non nella società
Dovrà essere potenziata
La circolazione delle idee nel partito dal basso verso l'alto e viceversa
Dovranno rinnovarsi nel modo di lavorare anche le nostre sezioni
Dovremo attrezzarci in modo diverso anche noi lavoratori comunisti per dare vita a questa interessante prospettiva che apre nei lavoratori nel Paese speranze ad attese
E noi lo diciamo sin da ora siamo certi che queste speranze e attese da questo congresso non verranno delusi grazie
Ringrazio a nome vostro i compagni dalla delegazione operaia
Sarà
Ha ora la parola al compagno Armando Cossutta
Care compagne e cari compagni
L'imminente consultazione elettorale amministrativa
Il cui esito peserà fortemente sulla prospettiva politica
Cade in un momento di appunto scontro nel Paese
Siamo di fronte a un attacco molto duro
Contemporaneamente contro le conquiste dei lavoratori e contro le Autonomie locali
Con l'accordo del ventidue gennaio si è parzialmente riusciti a contrastare questo attacco
Almeno per quanto riguarda la difesa del reddito dei lavoratori occupati
E in particolare di quelli delle fasce più basse
Non così è stato per la difesa di alcune fondamentali garanzie
Con il rischio
Di una ristrutturazione incontrollata dei processi riproduttivi
Di una progressiva corporativi già azione
Di lacerazione all'interno della classe operaia preoccupati ed espulsi dalla produzione
E nelle alleanze sociali
C'è qui la conferma che la classe operaia non può difendere indefinitamente
Neppure le pur rilevanti conquiste retributive normative se ad esse non si compagna non si accompagna un più generale processo di trasformazione della società
Questo è il compito che ormai si impone che abbiamo concretamente di fronte che è proprio del nostro partito del Partito comunista
D'altro canto l'attacco agli enti locali tende ulteriormente a colpire nel profondo quelle strutture dalla sanità ai servizi pubblici e sociali che dovrebbero avviare significativi processi di riforma nell'interesse dei lavoratori delle donne degli anziani dei giovani
Questo attacco di cui il gravissimo reiterato decreto sulla finanza locale e la conferma
è volto soprattutto contro le amministrazioni democratiche di sinistra
La DC aspira ottenere una impossibile rivincita nella giunta delle grandi città dalle quali è stata cacciata dal voto popolare in conseguenza
In conseguenza di un malgoverno pluridecennale
Contro questo attacco
Contro questo tentativo di rivincita le forze di sinistra democratiche rinnova attrici debbono sapere rispondere con fermezza senza incertezze
Con le scelte sociali e politiche precise non con indifferenza o con una sorta di equidistanza al centro della vita dell'avvenire delle nostre città stanno problemi enormi che richiedono soluzioni impegnative come non mai
Una politica di risanamento pure indispensabile non basta più
Si impongono programmi rigorosi e coraggiosi per nuove forme di esistenza e di sviluppo
Come si può pensare di elaborare tali programmi e di attuarli senza il contributo progettuale innovativo intelligente
Dei comunisti delle forze progressiste
Senza il concorso e la partecipazione appassionata delle grandi masse popolari
Senza la collaborazione fra tutti i settori della sinistra e del rinnovamento il nostro tenace sostegno alle giunte di sinistra il nostro impegno coerente a rafforzarle e ad estenderle a riqualificare nella capacità di intervento
Derivano dunque non dalla semplice difesa di una formula di governo o tanto meno di potere ma proprio dalla consapevolezza della posta che è in gioco per uscire dalla crisi
O si avanza sulla via del cambiamento o si precipita paurosamente all'indietro
Neppure l'esistente tiene più
Questa è la lezione dei fatti
Che vale per il movimento operaio e che vale per le istituzioni democratiche
Per il governo locale e per quello nazionale
è da questa consapevolezza che deriva la nostra linea di Alternativa democratica
Che concepiamo comunque accesso che deve cambiare profondamente il Paese
E quindi non in un quadro di semplice alternanza nell'ambito del sistema attuale come pretende De Mita ma in un processo appunto che rifiutando ogni arroccamento settario
Così come ogni disarmato attendismo
Vada verso una prospettiva di emancipazione della nostra società dal capitalismo e di costruzione del socialismo
Questo il superamento del capitalismo per quanto arduo e l'obiettivo che si vede ormai concretamente perseguire ma non basta a proclamarlo
Bisogna indicare come si può perseguirlo e ottenerlo
Ed è questione complessa ardua dal momento che non ci possono aiutare schemi precostituiti e che non ci sono al riguardo precetti nel modelli tutto in discussione
è in discussione il tema centrale di come comporre e compenetrare l'esigenza della libertà collettiva
Con quella della libertà individuale
Per realizzare l'aspirazione alla piena liberazione umana
Ma dal capitalismo bisogna uscire
E diceva il compagno Berlinguer nel suo rapporto merita lottare per uscire dal capitalismo
è il rapporto
Alla necessità di sviluppo
Del processo rivoluzionario in Occidente
Cari compagni
Che io ho sostenuto la mia polemica congressuale
Contro posizioni che ho giudicato oggettivamente svaluta attive
E talora addirittura liquidatorie
Dell'esperienza e del ruolo delle società socialiste sin qui realizzato
Una prospettiva rivoluzionaria in verità
Non può essere definita da noi se non se non attingendo in modo realmente oggettivamente critico all'intera storia del movimento operaio
Il che significa certo che non possiamo giudicare l'esperienza socialdemocratica ripetendo scolasticamente il giudizio di Leni in
Contro il rinnegato causa
Ma a maggior ragione mi sembra non possiamo guardare alla complessa e travagliata ma anche storicamente decisiva
Vicenda dell'Unione Sovietica e degli altri Paesi socialisti con la medesima ottica del vecchio causa sarebbe un dogmatismo alla rovescia
I limiti dei Paesi socialisti
Le loro carenze come dice Berlinguer
Sono sicuramente un fatto
Ma è non meno un fatto ossia abbiamo amore per la verità
Che essi rappresentano la sola realizzazione storicamente concreta
Di uno sviluppo moderno conseguito a partire da punti bassi del capitalismo o addirittura da condizioni precarietà rischi che sulla base di principi DiVersi e antagonisti ci rispetto a quelli del capitalismo
Il valore straordinario per l'intera umanità
Della salda presenza e dell'incidenza sulla scena mondiale di queste società
E in primo luogo dell'Unione Sovietica
Un valore compagni che non vedo come non possa essere riconosciuto da una forza rivoluzionaria
E non per appellarsi a vecchi santini
Come mi è stato rimproverato
Ma neppure aggiungo per acchiappare essi alle nuvole questo valore dicevo sta anche nel fatto e anche questo è un fatto compagni
Che solo grazie a questa presenza il movimento operaio occidentale e tutte le forze di emancipazione del mondo possono oggi continuare a portare avanti in autonomia
La propria lotta
In un quadro caratterizzato da una rottura irreversibile del predominio capitalistico
Vi sono dunque una eredità ideale una eredità materiale strettamente correlate
C'è un debito grande e del tutto attuale che noi abbiamo e che non appartiene alla retorica celebrativa
Ma le possibilità politiche dell'avanzata del processo rivoluzionario in ogni parte del mondo
Un debito non solo nei confronti della Rivoluzione di ottobre ma anche del cosiddetto modello sovietico quali che siano i suoi limiti e le sue necessità di innovazione
E di sviluppo
Io credo
Che l'incomprensione del valore di questa complessa realtà
Rispetto al compito che propriamente ci compete
Per la fuoriuscita del capitali dal capitalismo in Occidente e cioè della Rivoluzione nella democrazia
Sia in vari modi
Essenzialmente una conseguenza è un riflesso della fase ancora vaga in cui è la nostra elaborazione
Su tale decisiva questione
Francamente ritengo
Che da una più compiuta definizione impositivo
Lungo l'itinerario della via italiana tracciato da Gramsci da Togliatti
Una definizione dunque in positivo della nostra originale identità di forza rivoluzionaria non potrebbe derivare che un allentamento del contrasto
Che gli è stato nel giudizio spesso sulle esperienze sul ruolo degli attuali Paesi socialisti
Allentamento che si produrrebbe ritengo quando i compagni non si trovassero più nella condizione di dover definire la propria identità comunista in sé essenzialmente in negativo
La vera distinzione
Se deve esserci
Verrebbe ad essere così
Fra chi ritiene che il nostro compito sia di operare cerotto nella gradualità e nella democrazia
Ma di operare per la fuoriuscita dal capitalismo
E chi invece ha convinzioni culturali e politiche di tutto rispetto sicuramente oneste ma secondo le quali dal capitalismo non si possa o non convenga uscire
E che si debba operare per riformarlo
Non è distinzione di poco conto ma mi sembra che di questo ormai si tratti
è una ulteriore considerazione che vorrei fare
Sulla polemica congressuale
Per la parte che più da vicino mi riguarda è che la strada che ho seguito quella degli emendamenti pubblici ha probabilmente spinto a una qualche cristallizzazione del dibattito
Se così è stato me ne rammarico
E pur tuttavia sento il dovere di sottolineare
Che peraltro verso la presentazione dei miei emendamenti ha contribuito a qualche precisazione
E a porre un argine nei confronti di posizione
Di autentico anti sovietici o no
E a evitare che divenisse irreparabile il varco che rischiava di aprirsi in relazione a questo
Degli orientamenti delle grandi masse che influenzi amo risultato d'insieme del dibattito congressuale su queste questioni
Al di là di troppo facili ed elusive tabelle statistiche
Deve essere ora considerato realisticamente e io credo al riguardo di poter dire che basta e l'area che sembra avere raggiunto una convergenza su alcuni punti certamente non secondari
Uno l'incontentabile positività del ruolo storico mondiale della Rivoluzione di ottobre
Due
Il riconoscimento della funzione di contrappeso che l'Unione Sovietica esercita rispetto ad ogni azione pesa al ripristino del dominio mondiale del capitalismo tre la conferma del rifiuto di ogni modello già sperimentato per la rivoluzione in Occidente
Quattro la piena riaffermazione della nostra autonomia e del nostro diritto e dovere di critica anche delle realtà interne e dei comportamenti internazionali socialisti a partire dall'Unione Sovietica
Queste mi paiono conclusioni
Largamente condivise restano per quanto mi riguarda Riserve ed obiezioni
Obiezioni in primo luogo rispetto al giudizio svaluta attivo che è sottinteso alla espressione
Sull'esaurimento della spinta propulsiva
Espressione che io considero non giusta
Equivoca fuorviante
E che l'altra porta altra parte viene ormai usata
Come dire compagni viene ormai usata come si trattasse del Talmud potrebbe dire Berlinguer richiamando Togliatti
E riserve rispetto a giudizi di merito sull'analisi delle responsabilità dell'aggravamento della situazione internazionale e su questioni relative alla politica dei Paesi socialisti
Questioni di merito che non vanno e luce che io non intendo eludere ma che tutti dobbiamo però giudicare guardando avanti
Ed è infatti innegabile che si sono prodotti fatti nuovi la sempre più preoccupante minaccia degli armamenti per la cresciuta aggressività imperialista da una parte la forte iniziativa per disarmo da parte dell'Unione Sovietica e non solo ma anche per il manifestarsi al suo interno di nuove spinte al rinnovamento dello sviluppo
Così come la ricerca di una soluzione politica per la situazione grave dell'Afghanistan
L'evoluzione della crisi polacca
I passi in avanti che si vanno compiendo nel riavvicinamento fra Unione Sovietica e Cina io credo che di fronte a questi fatti dovremmo e potremmo guardare con speranza
Con una speranza non gratuita non passiva largamente unitaria sarebbe davvero inspiegabile che nel riconoscere in modo politicamente concreto queste verità
Noi ci mostra si può più lenti ed esitanti di talune forze socialiste e socialdemocratiche europee
In questi mesi
Mi sono battuto compagni carissimi
Per cose che ritengo importanti e giuste
Lealmente apertamente scopertamente
Certo non lieto
Di essere in contrasto con la quasi totalità della direzione del partito
Ho ritenuto di dover compiere il mio dovere
Di dirigente comunista
In un momento assai particolare per la storia del nostro partito
Ho sempre pensato di dover dipendere delle ragioni all'interno del partito e mai contro il partito
Le vie dell'Unità non possono non passare quando occorra attraverso la necessità
Di un'aperta dialettica
Ma non ci sono cossuttiani non ci sono indagati o altro ancora
Ci sono i comunisti con le loro idee e le loro opinioni le loro posizioni a volte anche diverso
Sono
Sono nettamente contrario alla formazione di correnti organizzate
Ritengo cioè che non ci debbano essere dirigenti che abbiano rapporti diretti e separati con la base del partito
Ma ritengo che le diverse posizioni che esistono fra i dirigenti e nel partito debbano potersi compiutamente esprimere nel dibattito e in
Leonid solo con una forte volontà di sintesi con una grande capacità di egemonia
Con un metodo profondamente democratico e quindi con una reale ricca partecipazione collettiva a tutti i gradini della elaborazione e della direzione
E con l'attuazione disciplinata
Leale
Delle decisioni da parte di tutti
Quella unità compagni
Che in sostanza nasce dal patto
Che non abbiamo altri scopi altre ambizioni e di continuare a batterci
Nei limiti delle nostre capacità ma senza limiti di dedizione per un partito comunista sempre più forte
Un partito che sia come ci ha insegnato Togliatti di massa nazionale democratico e al tempo stesso di classe internazionalista rivoluzionari
Comma
Comunico al congresso che è arrivato cordiale messaggio
Del compagno Francesco De Martino
Che verrà pubblicato integralmente sull'Unità
Vi leggo ora una lettera del compagno Francesco Leone
Sono qui come veterano del partito cortesemente invitato e ospite della direzione che sentitamente ringrazia
Nonostante che io sia stato condannato nel mille novecentoventotto a parecchi anni di carcere dal tribunale speciale fascista
Non godevo dell'assegno vitalizio di benemerenza come perseguitato politico
Perché godevo di una modesta pensione di guerra per ferite riportate nella guerra antifascista in Spagna
Ora grazie alla legge due nove due
Quell'assegno mi è stato concesso
Nello scorso mese di febbraio ho ricevuto gli arretrati ammontanti a lire cinque milioni centodiciotto mila che offro al Partito Comunista Italiano
Pongo l'unico assegno
Poiché mi sento particolarmente legato all'unità della quale fu irresponsabile quando usciva clandestinamente a Milano dove venni arrestato nel ventisette
Mi impegno di versare ogni mese all'unità a cominciare dal prossimo aprile l'importo mensile dell'assegno vitalizio
Che oggi assomma a lire duecentocinquantuno mila
Fino fino alla mia morte che oso supporre avvenga all'imbocco della terza via sempre più forte del partito comunista sempre più quella L'Unità
Grazie di cuore compagno Leone
Porta ora un saluto al nostro congresso il compagno Nando dalla chiesa
Cari amici cari compagni
Si prova difficoltà a comprendere gli avvenimenti e le trasformazioni dell'ultimo decennio
E a fondare una prospettiva politica per il prossimo futuro se non si pone in primo piano il problema dello Stato
Dentro lo Stato nelle sue modalità di funzionamento ci sono infatti realizzati mutamenti la cui profondità viene sovente sottovalutata o meglio accade che si preferisca di questi cambiamenti cogliere solo alcuni
Per enfatizzare la maturazione democratica di ampi settori degli apparati pubblici
O la cresciute articolazione del tessuto istituzionale
Talvolta la storia cammina però in tutti e due i sensi
E a me pare che oggi meriti un'analisi non reticente proprio questo fenomeno
Che parallelamente alle spinte democratiche e solo talvolta come lo perfetto
Ci sono andati intrecciando e cementando dentro le istituzioni
Processi di natura diversa i cui segni unificante sta nell'attacco ora strisciante ora apertamente sediziosa ma comunque frontale e viene condotto contro lo Stato di diritto
La crisi economica rimodellato i circuiti preferenziali di formazione della ricchezza
Valorizzando forme di accumulazione come nella finanza nella speculazione immobiliare valutaria fortemente proiettate verso l'illegalità la crisi istituzionale agevolato fenomeni degenerativi sconosciuti in quantità e qualità nella gestione della cosa pubblica
La formidabile compenetrazione fra economia e politica ha infine provveduto moltiplicare in una spirale perversa gli effetti di ambedue i versanti quello economico e quello politico
Su cui si è modificata in senso regressivo l'organizzazione del potere
La principale tendenza che ne risulta agli inizi degli anni ottanta è un non dichiarato ma visibile stravolgimento delle regole del gioco
Si tratta di una situazione singolare su cui occorre riflettere attentamente
Perché essa si prepara e prende forma mentre cresce il peso della sinistra e mentre i rapporti di forza nella società civile nelle relazioni industriali cambiano a favore delle grandi masse organizzate la realtà è che le nuove condizioni economiche sociali e politiche fanno da proscenio a un cambiamento storico nella gerarchia dei conflitti
Il conflitto principale per iniziativa delle forze dominanti più spregiudicate
Viene ora trasferito dalla fabbrica allo Stato ed è nello stato che si gioca la partita più dura dell'ultimo decennio
Una partita che spesso senza parere anche per la concomitanza del terrorismo investe in pieno i fondamenti stessi della nostra civiltà democratica
Non abbiamo più come negli anni Cinquanta i contadini e gli operai in sciopero a cadere sotto il piombo della polizia
Ma senza che ciò per lungo tempo apra grandi scontri di massa sono magistrati avvocati poliziotti carabinieri prefetti e in difesa della legge cadono uno dopo l'altro sotto il piombo delle truppe d'assalto del nuovo potere eversivo
Un potere che può permettersi informalmente rapporti di apertura verso il movimento sindacale verso la sinistra
E che con essi mai deve scontrarsi frontalmente poiché la sua linfa vitale non è la borghesia industriale
Altri sono gli interessi che esprime altri i gruppi sociali per lo più burocratico politico finanziari che esso rappresenta direttamente
Questa relativa estraneità strutturale alle ragioni del conflitto sociale organizzato e la scelta dell'apertura a sinistra annebbiano a lungo la comprensione della qualità dei fenomeni che si vanno delineando in realtà è in gestazione mentre ci si attarda a misurare la democrazia sulle formule una nuova fase in cui cresce un potere inedito piantato nelle istituzioni e al tempo stesso violentemente anti istituzionale
Dietro la maschera della democrazia nasce un nuovo nemico mortale della democrazia italiana
Un amico feroce e sanguinario che è andato accumulando negli anni sulla sua coscienza stragi deviazioni criminali nei servizi segreti nella Guardia di Finanza e nella magistratura i morti della finanza sporche della P due e i cadaveri eccellenti della mafia
Questo gruppo di potere sta dentro un partito e ne condiziona le dinamiche interne anche se naturalmente non può essere fatto coincidere con esso e tanto meno col suo elettorato
Gode di addentellati personali anche in altri partiti e a profonde ramificazioni nell'amministrazione dello Stato
E sono la punta di diamante dell'espansione del modello mafioso di gestione del potere di un modello cioè fondato sulla dipendenza personale e sull'uso regolare della violenza come strumento ultimo di risoluzione dei conflitti politici e d'interesse all'interno dalla forma istituzionale democratica
Esso che più organicamente e lucidamente conduce lo scontro con lo Stato di diritto
Uno scontro vitale di cui troppo spesso ci sottovalutano sia la portata sia le condizioni generali che lo alimentano
Su questo piano molto occorre fare
In caso contrario la superiore forza della democrazia sarà messa a durissima prova anche senza passare necessariamente per traumi istituzionali veri e propri
Eppure da più parti si fa esattamente il gioco contrario
Non solo trattando con la mafia la camorra ma anche manipolando linguaggio e concetti
C'è ad esempio mi chiedo uno uno solo che mi sappia spiegare perché il terrorismo era una questione politica e la mafia una questione morale no la mafia non è solo e tanto questione morale
è questione politico istituzionale a misura che si integra perfettamente e funzionale presta immagini e schemi a un modo montante di gestire il potere a livello nazionale
E per questo non perché ci siano i mafiosi al confino è problema nazionale
è un problema di forma storica di civiltà ed è un problema di rapporti sociali
Sia nel senso che li modifica le radici sia nel senso che utilizza perversa mente la loro evoluzione i modi di queste trasformazioni complessive sono visibili e preoccupanti
Si pensi alle forme di promozione sociale tra cui trovano crescente spazio proprio quelle fondate sulla violenza e sull'investitura dall'alto ossia quelle tipiche dello società pre moderna
Ma si pensi anche alla trasformazione in corso nel sistema dei partiti
Questo in una prima fase ha fornito legittimazione di massa allo Stato
Ora si rivolge contro lo Stato non solo cupa andò ma attaccandolo
Quando uomini e correnti di partito conquistano potere o si finanziano con attività criminali
Quando per continuare a farlo sia Sassi non impunemente i più valorosi funzionari dello Stato
Quando di fronte a ciò i governi non sanno non possono esprimere un sussulto di indignazione politica e morale allora la riflessione non può che farsi molto allarmata e poco incline a curarsi delle ricorrenti accusa di qualunquismo
Credo sia inutile negarlo
Dentro il progresso tecnologico dentro la crescita di fondamentali diritti collettivi
Dentro la nuova modernità dell'economia e della struttura socio professionale agiscono forti spinte a farci arretrare sotto i piedi il tipo di civiltà in cui viviamo
A ciò finalizzando il tentativo di gestire una sottile regressione culturale e antropologica
Non altro infatti l'orizzonte in cui sotto un abile turpe regia si realizza la forma più alta di barbarie
Quella per la quale ormai anziché denunciare i mandanti dei delitti si attaccano coloro che hanno dato la propria vita per lo Stato e i familiari che si ribellano a tanta infamia
è un messaggio di circa due mila e quattrocento anni fa quello che si vorrebbe rilegittimare il nome dell'antiretorica
E che ripete guai ai vinti
Stavolta però i messaggeri di barbarie sbagliano
La miseria morale e la mancanza di senso della storia impediscono loro di comprendere una cosa fondamentale
Il generale Dalla Chiesa non è stato vinto
Oggi per la prima volta nella nostra storia e di fronte un'istintiva consapevolezza della qualità del pericolo
Sta nascendo contro il modello il potere mafioso un movimento di massa nazionale
Ah intenderlo i a svilupparlo gli schemi partitici sono ampiamente insufficienti
Esistono infatti quattro grandi tradizioni e aree culturali non strettamente coincidenti con le aree politiche
Che sono strutturalmente incompatibili con quel modello
La cultura liberale quella cattolica quella del riformismo socialista e quella marxista
Contro di esse combattono tenacemente due altre culture quella feudale e quella trasformisti Ca'rispettivamente anima il supporto del modello mafioso annidate organicamente nell'area del potere ma in perenne agguato anche al suo Esterno
E dunque quello che si conduce intorno allo stato di diritto uno scontro Complesso che va giocato su più assi e che richiede di unificare quelle quattro culture in base a un principio di fondo
E ci sono valori assolutamente discriminanti quali la legalità democratica
La dignità della vita umana il cui rispetto o in cui disprezzo misurati sui fatti collocano oggi automaticamente forse uomini sul versante del progresso o del regresso
Nessuna ipotesi politica di alternativa oggi senso se non è costruita intorno a questa consapevolezza e alla determinazione di difendere e far progredire quei valori
Procedere per semplice accorpamento di sigle di partito sarebbe dunque inadeguato
Si rischierebbe di lasciarne fuori aree culturali di grande vitalità o alternativamente di includervi gruppi e persone che dello stato di diritto sono nemici giurati
Magari finendo per privilegiare rispetto a Quintino Sella Cesare Borgia che apre a sinistra
Certo a questa stregua il problema può sembrare di impossibile soluzione sul piano della sintesi politica se non in tempi lunghissimi
Oggi tuttavia esso viene reso meno arduo dal verificarsi di due grandi processi socio culturali entrambi disegno progressivo e che è necessario cogliere congiuntamente
Il primo è la diffusione e il consolidamento di valori liberali progressisti sia pure variamente declinati in una vastissima zona della nostra società che si estende dall'aria politica liberali a quella comunista
Tra laici e sinistra all'interno della stessa sinistra aumento non le possibilità di comunicazione diventano più sfumate le divisioni ideologiche si crea una base più omogeneo su cui a partire dal problema dello Stato una prospettiva alternativa si fa più solida e credibile
Il secondo processo e la crescita di autonomia dell'area cattolica dalla Democrazia cristiana
Mi sono formato in proposito un'esperienza preziosa
E ho notato fra l'altro e dove mi reco a discutere sono spesso presenti nel pubblico i giovani delle parrocchie
Non sono solo i cattolici del dissenso è tutta l'area cattolica che sta presentando di fronte a quanto accade una sensibilità e una disponibilità all'impegno sociale di eccezionale importanza
è un'area che chiede oggi che rapporto ha con sé venga concepito non sulla base del riconoscimento di sfere di influenza politica separate quasi che i cattolici sia una particolare razza politica
Ma chiede a mio avviso con ragione che anziché partire dalla dimensione del potere si parta dalle dimensione etica per giungere da lì alla politica
Sono questi due processi allora che fanno intravedere la possibilità di dare finalmente sbocco progressivo a quel complesso rapporto tra politica e religione
Che Tocqueville indicava come il grande problema di organizzazione della democrazia politica nel futuro del mondo cristiano
Ebbene la prospettiva di questa sintesi politica che quelle culture possono congiungersi nell'apertura di una stagione di nuova intelligenza e nuove intransigenza che spezzi una per una le infinite complicità culturali di quel modello mafioso si avvale non si tratta di preparare un esercito di Savonarola
Il fatto è piuttosto che la politica non può essere una finzione soprattutto quando i fatti che ci colpiscono sono così tragicamente reali
E anzi proprio di fronte ai fatti essa deve tradursi in lotta aperta e dichiarata
Recentemente dal vescovo di Parma ho sentito pubblicamente dire ciò che avrei voluto sentire dire da altri molto prima
A questi delinquenti e gli ha detto a qualsiasi livello siano bisogna rendere la vita impossibile
è un programma che condivido esprimo con altro linguaggio bisogna fare intorno a costoro terra bruciata come contro il terrorismo
Perché anche il posto
Diciamolo finalmente fanno la lotta armata e la posizione di maggiore forza e pericolosità
Terra bruciata ma si può fare in molti modi e vanno tutti perseguiti
Dal divieto di candidatura elettorale e di nomina incarichi pubblici e di partiti
Perché risulti coinvolto
Con specifiche forme di attività criminosa
Fino a un codice di comportamento collettivo volto isolare sulla stampa nei dibattiti ovunque i leader politici più sospetti e compromessi
Lenti realmente rivoluzionaria sarebbe quella linea politica che raggiungesse l'obiettivo elementare di far comprendere che in questo Paese il delitto non dà potere ma anzi fa perdere quello che già sia
Tuttavia proprio l'esigenza di fare terra bruciata pone un ultimo problema qui vorrei accennare e quello del clientelismo
Niente lirismo e corruzione non sono di per sé mafia
E però come si è rilevato empiricamente costituiscono l'insostituibile terreno di compenetrazione fra amministrazione pubblica e poteri criminali
In tal modo la questione morale investe la questione politico istituzionale
Al di là delle distorsioni che si producono autonomamente nelle relazioni sociali e nelle regole di civiltà su questo la sinistra non è sicuramente vergine
Di fatto quante volte si è fornita giustificazione nel senso comune ai bisogni e situazioni fuori della legalità col pretesto che l'esempio viene dall'alto argomentando che questi sono i pesci piccoli
Ecco questa ideologia che regala la soluzione è una fittissima trama di piccoli e medi privilegi e prepotenze e a suo modo complice certe pratiche vanno condannati in assoluto non solo perché sono eccezionalmente ospitali per i poteri criminali
Ne sono però che i motivi di principio
Ma anche perché in caso contrario si finisce per produrre una sorta di gradinata senza contorni certi dove un'escalation di legalità si situano più o meno tutti e dove diventa sempre più difficile isolare visibilmente i grandi fuorilegge
In questa condizione ciascuno in grado anche se in modo diseguale di ricattare gli altri sottoscrivendo intese solidarietà tacita e quanto micidiali perché a quel punto si realizza una società dove nessuno può più accusare
Ossia una società senza verità
Si potrà dire che questo sta scritto nelle ferree regole del sistema
Che una parte dell'elettorato dei partiti si consolidò ormai intorno rapporti di clientele concessione
Lettorato però consentitemi di ricordarlo è un animale strano
E talvolta o anche comportarsi come leone di antropologa
Il quale serbo gratitudine per tutta la vita al fanciullo schiavo non perché questi gli avesse dato da mangiare tutti i giorni ma perché un giorno gli aveva estratto una spina dalla zampa restituendogli la libertà di camminare
è possibile voglio dire
Costruire un nuovo equilibrio fra i valori e gli interessa
Ma è una sfida che può essere vinta solo stringendo un patto capace di scompaginare le attuali presunte leggi della politica
Un patto di libertà e di civiltà tra la cultura la morale e la politica
Un caloroso ringraziamento al compagno Nando Dalla Chiesa
Tramite il suo un affettuoso saluto
E l'espressione della solidarietà del nostro congresso
A tutti i familiari delle vittime del terrorismo della mafia e della camorra
Ha ora la parola al compagno Renzo in beni di Bologna dopo di lui il compagno Minucci
Cari compagni care compagne
La proposta dell'alternativa democratica
è stata presentata interpretata in diversi modi
All'interno stesso del partito dei suoi gruppi dirigenti
Si sono confrontate tendenza differenti
E ciò sia per i temi e gli accenti riguardanti i rapporti con il partito socialista
Sia soprattutto per le idee e i programmi
Con cui rispondere alla crisi
Del modello capitalistico prevalente
Dell'Europa occidentale in questi decenni
Non mi pare che di questo dovremmo meravigliarci più di tanto
Questa crisi trasformazioni che la caratterizzano
è in effetti una sfida difficile
Per noi come per tutte le altre forze riformatrici della sinistra europea
Nessuno alla ricetta in tasca
E riconoscerlo non è segno di debolezza se le risposte non sono ancora inadeguate
Ciò è anche dovuto ad un limite del movimento operaio europeo mentre infatti tutto informazione comunicazione tecnologia porta a ridurre le distanze
Non si è fatta strada sufficienza nei sindacati e nei partiti di sinistra
Mentre ci sono fatti nuovi fra i giovani
L'idea che l'Europa è il primo terreno di un nuovo concreto internazionalismo
Di una soluzione sovranazionale della crisi
Mentre chiusure protezionisti mi sono vicoli ciechi
Nei quali il movimento dei lavoratori viene sconfitto
è comunque innegabile
Che con la nostra proposta dell'alternativa
La situazione italiana si è rimesso in movimento
Anche se il movimento è più lento di quanto sarebbe stato necessario dopo l'esito negativo dello scontro drammatico degli anni scorsi nel quale ci impegniamo con tutte le nostre forze
Anche se con errori e limiti di verticismo è di natura programmatica di cui abbiamo tanto discusso
Molte energie democratiche progressiste nel Paese sembravano scoraggiate
Deluse sopite alla ricerca un po'in sordina di nuovi idee e progetti
Ma l'attenzione al nuovo corso socialista
Era piena di dubbi di riserva
Il fenomeno radicale non convinceva
Tutta l'euforia neoliberista favorita anche da rigidità dogmatismi ritardi della sinistra nell'analisi dei cambiamenti sociali
Non produceva nel rafforzamento i politici
Dei partiti di centro né risposte credibili alla stagnazione economica e alla crisi finanziaria
Il rischio era e in parte ancora quello della sfiducia del distacco della chiusura
E non era e non è un antidoto adeguato cambiare gli attori della stessa commedia
Si voleva e ci vuole qualcosa di più e di meglio
E ciò non per una ragione di partito ma per ragioni profonde reali
Contro la disaffezione possibile o in atto di una parte importante delle grandi energie progressista del Paese l'alternativa diventa un esigenza democratica e nazionale
Un terreno ed una prospettiva sui quali le forze del cambiamento propongono i loro temi le loro idee i programmi
Dando vita a forme di collaborazione di organizzazioni democratiche di associazionismo nuove e più ricche e ricercando e costruendo già oggi nuove soluzioni politiche di governo avanzando la proposta dell'alternativa democratica la Democrazia Cristiana
E al suo sistema di potere abbiamo insomma invitato noi stessi e agli altri a capire le questioni nuove poste dalla crisi per farne occasione eleva per un arricchimento della democrazia italiana
E se la speranza nel cambiamento nella giustizia nella pace rinasce fra le nuove generazioni fra uomini di cultura fra nuovi ceti imprenditoriali e forze dirigenti forse un po'di merito è anche nostro
Per avere detto che un'alternativa è necessaria e possibile e per avere visto dietro la crisi di convinzioni e idee consolidate fenomeni reali e profondi
Di che cosa si tratta
Lo ha detto il compagno Berlinguer altri compare
Con la recessione dei primi anni ottanta l'avanzamento economico ha svelato ancora di più il suo inganno
Appare sempre di più come una corsa truccata
Che lascia i partecipanti al medesimo posto
E quando poi la crescita si blocca una parte di essi viene addirittura espulsa ho lasciato al palo
La somma della ricerca di soddisfazione
Di esigenze secondo una logica individualistica avuto come prodotto un risultato negativo per l'insieme della società la congestione urbana l'inquinamento ambientale da posteri con la distruzione di risorse la crisi finanziaria sono esempi sotto i nostri occhi
Che dimostrano che non esiste una linea ininterrotta di crescita economica se non interviene un cambiamento una riforma del meccanismo economico l'indicazione di nuovi obiettivi
La nuova qualità della domanda di beni di servizi di rapporti interpersonali i contenuti dei movimenti delle donne l'esplodere di temi che riguardano non solo in quanto ma il come e il perché del lavoro dello studio della vita
Tutto ciò indica una soggettività che non va considerata marginale rispetto al meccanismo economico e produttivo
Al contrario indica il suo limite storico ed esaurirsi della crisi dell'egemonia del capitalismo
Dell'egemonia delle idee di fondo che hanno accompagnate sorretto Lo sviluppo del capitalismo
Non diversamente la grande risposto operai e popolare dei mesi scorsi
Non è affatto il colpo di coda di un soggetto in via di estinzione
Ma la smentita più clamorosa che crisi e attacco padronale da una parte e mutamento della composizione sociale dall'altra avessero ormai ridotto la classe operaia ad una forza disponibile soltanto a contrattare la propria sconfitta politica e sindacale
Così l'iniziativa di forze artigianali e imprenditoriali ci conferma che l'ha spinta ad una svolta non finisce ai confini del lavoro dipendente
Ecco di fronte alla domanda conchiglie
Con quali forze pensate si possa costruire l'alternativa
Perché dovremmo fare noi elenchi a tavolino
A quale titolo dovremmo decidere il menu
Distribuire ruoli
Non tocca a noi indicare chi ci sta e chi no
Le gambe dell'alternative le forze motrici del cambiamento sono in ogni caso anche i movimenti e le idee che abbiamo visto sorgere crescere organizzarsi in questi ultimi tempi in tutto il Paese
Ad opera di diverse forze sociali culturali economiche di fronte alla crisi dello stato sociale e i nuovi pericoli internazionali di guerra atomica
Questi movimenti e queste idee non sono i risultati di un'azione diabolica di chi vuole mettere il bastone fra le ruote dei manovratori
Ma il segno di nuove contraddizioni e di nuove idealità di pace di convivenza civile di tolleranza e di giustizia sociale
Ciò che prima era vissuto come opportunità e possibilità individuale oggi viene considerato un valore sociale ed un diritto
Questioni che prima il mercato più o meno sovvenzionato in parte risolveva oggi non risolve come il lavoro problema drammatico soprattutto per le nuove generazioni la casa la salute l'ambiente
Temi che sembravano lontani da strati hanno ripopolato all'Arena di un nuovo modo di intendere la politica come la pace la cultura l'associazionismo attorno a fini e valori non contrapposti a quelli di altri uomini
è stato l'incontro e l'intreccio fra questi movimenti di massa e le loro idee e la nostra proposta dell'alternativa democratica a rimettere in movimento la situazione
A riaprire la dialettica che sembrava bloccata da un potere politico governativo nel quale si sono mescolati feudalesimo e giacobinismo
In questo modo con questo rapporto tra movimenti reali e proposte politiche una prima condizione è stata apposta per bloccare l'offensiva di destra e conservatrice
Ci sono infatti grandi forze popolari operaie femminili giovanili
Diversamente organizzate associate che oggi sono più convinte che è giusto e vale la pena di battersi per una nuova prospettiva politica
Anche un'altra condizione largamente acquisita
Nonostante qualche residuo di scetticismo i compagni riconoscono la giustezza della nostra proposta
C'è una maggiore identificazione con la prospettiva indicata dal partito e ciò ha indubbiamente favorito una sua larga e più vera unità
Ma altre condizioni vanno costruite rafforzate realizzata appieno
Innanzitutto sul terreno delle proposte programmatiche dei contenuti
La nostra elaborazione già molto ricca
Esiste materiale sufficiente per un confronto serrato sia per le proposte a breve termine che per quelle di più largo Periodo con il Partito socialista e altre forze della sinistra e democratiche
Ma c'è anche bisogno a mio avviso di correzioni e di precisazioni
Le nostre proposte devono muoversi con maggiore coerenza sull'asse di fondo di una nuova qualità dello sviluppo finalizzata a risolvere le questioni sociali che la crisi ha posto all'ordine del giorno
Dobbiamo guardarci dal rischio di una politica economica che rimanda a domani il tema della qualità lasciandoci schiacciare dall'urgenza e dalle presunte necessità oggettive
Come è stato per il costo del lavoro anche la spesa pubblica è un terreno sul quale il movimento sindacale operaio e la sinistra rischiano di essere costretti sulla difensiva per molto tempo
Questo pericolo si può evitare se come ha detto Berlinguer ci si muoverà su una linea che indichi nuovi finì per lo sviluppo e perciò una diversa qualificazione degli investimenti e della spesa sociale
è un diverso carico fiscale sulle varie categorie sociali ed economiche che metta fine ad ingiustizie scandalose
Non si può ignorare che la bancarotta finanziaria a dei responsabili
Che è il risultato di un meccanismo economico che si è inceppato e delle distorsioni provocate dal sistema di potere dai metodi di governo della Democrazia Cristiana
La DC dietro l'apparente modernismo propone ricette vecchie e amare meno servizi sociali
E più trasferimenti monetari meno salario a chi lavora
è un po'più di assistenza a chi non lavora minore occupazione del settore privato e forse più occupazione in una parte del settore pubblico
Si sommano e si mescolano idee di Romiti di Formigoni di Gava
Si vede chiaramente l'obiettivo di logorare il sindacato
Di mettere in crisi il governo locale delle sinistre
Di approfondire il fossato tra nord e sud garantendo al Sud il paracadute di una modernizzazione assistita
Perché questo disegno sia sconfitto è necessario che l'alternativa si presenti come tale anche sul terreno economico e sociale come ipotesi credibile
Per il rilancio dello sviluppo per una sua nuova qualità per garantire il diritto ad un lavoro diversamente organizzato e più qualificato
Di qui il bisogno di un programma per l'alternativa
Un programma che contenga al suo interno le idee forza portate avanti dalle forze sociali interessate ad una trasformazione ed ai movimenti di massa in questi mesi tante volte richiamati da questa tribuna
Secondo certe previsioni
Il mutamento della composizione del lavoro dipendente dovrebbe avere conseguenze automatiche sui rapporti di forza politici e provocherebbe nei prossimi anni l'indebolimento della sinistra e in particolare del Partito comunista
Io credo invece che le forze interessate ad uno sviluppo qualitativamente diverso siano in aumento sia fra i lavoratori dipendenti che fra quelli autonomi c'è un rifiuto verso le esasperazioni consumistiche
E verso nuove forme di alienazione e di atomizzazione
C'è una richiesta nuova di partecipazione per decidere e contribuire a scegliere di democrazia economica e di autogestione
A ben vedere forse anche dentro lo stesso movimento dei quadri
Si coglie qualcosa di simile
Quali conseguenze ciò avrà sul piano degli orientamenti politici e ideali dipende anche da noi dalla nostra capacità di misurarci e confrontarci
Con i grandi temi di cui discute e con cui si confronta quasi tutta la sinistra politica e culturale in Europa occidentale
E qui si pone un'altra condizione quella dei rapporti politici
Non è produttivo è già stato detto contrapporre movimento di massa e iniziativa politica
L'una cosa e l'altra per noi sono strettamente intrecciate
Il punto è che è un rapporto tutto orizzontale
E all'interno delle istituzioni fra i partiti non è solo un vestito troppo stretto per il Partito Comunista Italiano
Che sta ridefinendo rapporti più aperti con una società che cambia
Ma ha conseguenze deleterie sulla democrazia
Così come delineata nella Costituzione
Per i partiti si propone infatti continuamente il problema
Di una loro lui legittimazione cioè l'esigenza di aggiornare le forme della propria presenza organizzata nella società
E se noi proponiamo l'esigenza di un rinnovamento della politica e di un nostro rinnovamento no si veda in ciò una timidezza a confrontarci fino in fondo con gli altri partiti così come essi sono
Anche grazie a questa impostazione la preparazione del congresso ha dato un contributo positivo a precisare la nostra proposta e il rapporto tra pc e PSI
L'accento a questo proposito va messo sulla politica non sull'ideologia sul presente e il futuro non sul passato sui fatti concreti e non sulle intenzioni ai sospetti
A che serve a gettare benzina sul fuoco il punto di partenza e per noi l'analisi concreta della crisi italiana in tutti i suoi aspetti
Di cui muovere per il necessario confronto
Per affrontare i problemi della crisi finanziaria della questione morale per cercare le risposte
Non siamo più all'inizio di una nuova esperienza per il partito socialista come per gli altri partiti è un problema oggettivo quello di riflettere sull'esperienza della governabilità
Quali sono i risultati
Qual è il bilancio lo si può fare questo bilancio senza acrimonia in modo obiettivo ed equilibrato un fatto è certo è chiaro
La divisione a sinistra è un danno per il Paese e per i lavoratori al di là di effimeri successi e vantaggi per l'uno o l'altro partito per questo un cambiamento si impone l'obiettivo concreto per cui lavoriamo e quello di ricollocare i due partiti della sinistra sulla strada di una comune ricerca
Di una comune prospettiva politica non chiusa e autosufficiente non limitativa dell'autonomia di ciascuno nel ristretta solo ai confini del nostro Paese
Se la competizione compagni continua ad essere fra un partito che governa con la DC e non indica altre prospettive politiche e soluzioni di governo per le quali operare sin d'ora
è un partito che lotta per l'alternativa alla DC ogni giorno quella competizione rischia di diventare conflitto è polemica astiosa
Conta poco dopo che ha lanciato per primo l'offesa anche i falli di reazione sono gravi anzi sono i più gravi e vengono puniti duramente
Perché la competizione divenga proficuo costruttiva servono atti nella direzione del superamento dell'attuale divergenza politica strategica
è necessario compiere passi concreti perché l'alternativa alla DC divenga un progetto comune a tutte le forze della sinistra e progressiste laiche e cattoliche
Il primum vivere è obiettivo raggiunto dal Partito socialista del nuovo corso per andare oltre non bastano gli enti ingredienti usati bisogna uscire dal fortino della governabilità
E affrontare con spirito aperto il nuovo rapporto a sinistra
Da una scelta di questo tipo Autonomie locali e sindacati trarrebbero benefici nonostante difficoltà e polemiche la collaborazione nell'organizzazione di massa negli enti locali
Resta un punto di forza dal quale partire perché i rapporti tra pc e PSI si muovano sui due binari dell'alternativa come proposta politica comune ed è l'autonomia come esigenza insopprimibile di ciascuno dei due partiti
A questo riguardo consideriamo positiva l'esperienza anche recente di Bologna dove si sono concluse importanti verifiche programmatica della Giunta comunale e in quella provinciale
Il nostro impegno è che questo non sia solo segno di maggiore tenuta ma prova concreta di un rapporto a sinistra su cui già oggi può contare l'iniziativa per invertire una tendenza negativa che come dimostra la crisi in altre città e regioni è in ultima analisi utile solo alla Democrazia cristiana e ai suoi tentativi di rivincita sul mille novecentosettantacinque e mira novecento settantasei
Compagne e compagni questo congresso ci ha insegnato almeno me insegnato che ci sono delle cose sto finendo che sarebbe forse meglio non mettere ai voti come si fa a ridurre ad un sì o ad un no vicende umane passioni vicende gloriose tragiche riflessioni storiche il patrimonio ideale del nostro partito ha saputo anche in questa occasione con una a dibattito vero appassionato di mostrare la sua vitalità e la sua capacità sui temi della del democrazie dall'Unità del funzionamento degli organismi dirigenti abbiamo messo in questi anni molta carne al fuoco per questo al congresso di Bologna
è stata avanzata ed accolta nell'ordine del giorno conclusivo l'ipotesi di una Conferenza nazionale di organizzazione aperta al contributo di studiosi ed esperti che hanno dato in questi anni un grande contributo alla ricerca sul partito comunista sui partiti di massa e sui sistemi politici
Io penso che questa scadenza potrebbe permetterci di fare il punto e riprendere delle decisioni la cosa più importante e mettere tutti i compagni e diversi organismi di base dirigenti in condizione di partecipare a formare le scelte politiche programmatiche e arrivi realizzarle concretamente e di mettere tutti in condizione di dare il proprio contributo di iscritto di militante di dirigente
Quando si tratta di scegliere gli uomini le idee le proposte politiche per portare avanti la lotta per il rinnovamento democratico e socialista dell'Italia
Il compagno emigrato Ennio Frezza della federazione comunista italiana di Basilea offre al congresso cinquanta mila lire
Ha ora la parola al compagno Adalberto Minucci
Cari compagni
Se c'è un dato che nessuno tra gli osservatori che hanno seguito la preparazione oggi seguono lo svolgimento del nostro congresso ha potuto ignorare o sminuire
è l'attenzione l'interesse che si sono di nuovo fatti acuti attorno al nostro partito alla sua politica le sue posizioni specifiche
All'evolversi dei suoi rapporti con la società italiane
Da mesi ormai questa attenzione è tornata a focalizzarsi sui comunisti
Non nelle forme che furono tipiche di un certo periodo degli anni settanta quando sembrò persino che fossimo diventati un po'di moda
Ma in forme più mediate meditate
Più connesse a una nuova riflessione sulla crisi italiana
Rete formante dei mass media
Ma anche in incontri con ambienti molto lontani da noi
Basta pensare al recente convegno dalla Confindustria a Firenze
E in decine di convegni con uomini di scienza di scuola con tecnici e quadri con operatori della comunicazione e tanti altri
E abbiamo potuto constatarlo a questa crescente attenzione
Da parte delle forze politiche
Di tutti i partiti democratici
La prova più vistosa importante
Dopo molte altre in questo periodo sta senza dubbio nella presenza nell'intervento impegnato dei loro maggiori diversa questo nostro congresso
Il peso l'incidenza reale del nostro partito
In questa fase della vicenda politica italiana non potevano essere messi in risalto meglio di quanto abbia fatto l'altro ieri un avvenimento senza precedenti
E poi molti giornali abbiano parlato proprio in questi giorni di chiusure isolamenti di Berlinguer o del PC questo fa parte dei mi dei misteri dell'informazione politica del nostro Paese
Quanto alle ragioni del rinnovato interesse verso di noi io non sottovaluterei la ripresa del partito
Ancora limitata ma visibile a mio avviso non solo nelle lotte né in movimento
Basta pensare a ciò che ha significato la presenza dei comunisti in quella straordinaria giornata di mobilitazione che è stato il diciotto gennaio o nelle più recenti manifestazioni contro la droga e la mafia
Ma anche in buona parte delle ultime consultazioni elettorali al nord come al sud
E per significare il peso di ciò che si muove con noi attorno a noi
Assumerei anche la novità della posizione che il compagno Craxi ha preso da questa tribuna sugli euromissili una novità che non si potrebbe capire senza l'influenza dei grandi movimenti di massa e delle nostre posizioni su questo problema
Ma la questione comunista si ripropone oggi soprattutto perché gli altri non sono riusciti a rimuoverla
Perché è fallito il tentativo di riso spingerci di nuovo al margine della politica italiana di isolarci o dividerci dalle masse
Perché i tre anni della governabilità sono finiti lasciando il Paese in condizioni più gravi di prima
E con un'ulteriore caduta di autorità dei gruppi dominanti e delle forze governative perché in altre parole
Si è fatta più stringente la domanda ma come è possibile far uscire il Paese da questa situazione senza l'apporto determinante del Partito Comunista Italiano
Se non fosse così
Se la questione di una svolta
Di dove va il Paese di chi lo governa non si ripresentasse con grande acutezza
Non si capirebbe neppure il senso di certa campagna manipolatoria
Di una parte notevole dei giornali italiani dei mass media
Questo darci per isolati
Proprio mentre gli sviluppi della crisi tendono a ricollocarsi al centro dalla vita italiana
Questo tentativo di far credere
Che le chiavi della nostra politica ce l'hanno in mano altri che senza il placet di Craxi non si può far nulla
E più in generale questo senso comune che si vuol creare secondo cui non ci resterebbe altro da fare se non tentare di salvare le nostre anime di vecchi dannati nella redenzione socialdemocratica
In un clima che voi conoscete che tende alla politica balletto alla politica spettacolo arte di pochi prima attori di fronte a una platea attonita
E in cui anche da sinistra si può accedere al gioco se si è inclini a scambiare l'avanguardia con la scena
La realtà cari compagni e che si cerca di impiegarci di ridurre l'impatto e la forza d'attrazione della nostra politica di cambiamento
Proprio nel momento in cui la questione comunista la questione di una svolta di fondo nella direzione politica del Paese si ripropone per la seconda volta nel corso di questa crisi italiana
Si riproporrà forse a tempi non lunghi con maggiore acutezza di quanto avvenne nel settantasei settantasette
E dipenderà in larga misura da noi dalla chiarezza e coerenza delle nostre posizioni se questa volta sapremo fare avanzare una soluzione di governo adeguata alla gravità della crisi
Ora tra le condizioni di questa svolto di questa danza
C'è la necessità sottolineata con forza da Berlinguer che l'alternativa venga costruita contemporaneamente nella società e nello schieramento politico
Senza quelle contraddizioni quelle sfasature tra iniziativa politico istituzionali azione di massa che invece si verificarono e pesano negativamente durante l'esperienza della solidarietà democratica
Rischi di questo tipo non possiamo nascondercelo esistono ancora oggi
Ci sono per l'azione degli altri di chi ci vuole con respiro corto di chi vuol farci credere che dall'opposizione non ci sarebbe niente da fare quindi occorre andare in ogni caso a qualsiasi condizione al governo
E ci sono questi rischi nella realtà oggettiva della crisi e delle nostra difficoltà ad affrontarlo
Ad esempio se nella classe operaia ci sono segni di scontento di fronte a risultati delle sempre troppo lunghe vertenze col Governo
E perché i lavoratori avvertono che nel frattempo e da lunghi anni ormai non c'è un impegno sufficiente si segna il passo si subì subiscono dei colpi sul terreno delle ristrutturazioni produttive
C'è un declino dei poteri e dei diritti di contrattazione acquisiti negli anni passati sull'organizzazione del lavoro sugli effetti dell'innovazione tecnologica
Ma correggerà lungo movimento rivendicativo
Che rischia di rimanere subalterno di subire l'iniziativa dell'avversario proprio nelle fabbriche in una fase di così in rapida trasformazione dei rapporti di lavoro
E non è questo un terreno su cui occorre andare a un confronto serrato con tutti gli interlocutori ecco una partecipazione diretta e costante dei lavoratori
Senza naturalmente sottovalutare l'importanza della diplomazia delle organizzazioni e delle correnti
I punti di forza
Di una politica che tenda a fare avanzare l'alternativa nella società e tra le forze politiche
Sono più che mai evidenti nei dati oggettivi della crisi così come si presenta oggi nel nostro Paese e pur con differenze anche grandi nel complesso dei Paesi capitalistici dell'Occidente
C'è chi ha una alternativa democratica una politica riformatrice
Tende a contrapporre un riformismo inteso come una nuova scelta di campo come mera ideologia ma se guardiamo alla realtà dell'Europa
E proprio il vecchio riformismo essere ormai esaurito
La crisi dello stato sociale anche questa conseguenza c'è una radicalizzazione una crisi nelle stesso socialdemocrazie una necessità di scegliere o a destra o a sinistra
Siamo ancora nel pieno dalla più lunga e rovinosa recessione dal dopoguerra ad oggi dati negativi
Che ancora nella recessione settantaquattro settantacinque potevano essere interpretati come temporanei ucciderci
Mostrano nella recessione attuale di essere espressione di tendenze durature strutturali destinate a controbilanciare anche in futuro gli affetti di nuovi fattori dei nuovi fattori di espansione
Il passaggio da una vecchia una nuova struttura della produzione sociale
Corrispondente ai nuovi livelli di socializzazione delle forze produttive e nello stesso tempo reso possibile potenzialmente rapido
Dai caratteri peculiari della rivoluzione scientifica e tecnologica è in realtà frenato e come sospese in uno squilibrio permanente da i limiti dell'accumulazione da un'insufficienza organica degli investimenti
La fuga dei capitali dall'accumulazione reale
Il declino dall'impiego prodotti dal d'impiego produttivo la crescente convenienza per la manovra finanziaria si sommano così al deficit crescente dei bilanci pubblici e della crisi fiscale dello Stato nel determinare la contraddizione più acute originale
Della crisi attuale ed è in questa contraddizione in questo freno all'innovazione
E va vista una delle ragioni essenziali per riproporsi la questione operaia del proporsi in una questione nuova dei tecnici ricercatori dei quali siamo di fronte all'esaurimento ormai irrimediabile dei sistemi di regolazione del ciclo economico fondati su un intervento statale di tipo keynesiano
Le politiche centriste riformiste hanno dimostrato in questo decennio oscillando tra un impossibile ritorno al liberismo e la degenerazione assistenzialistica dello stato sociale di non avere più niente da dire in questo campo
Se non a costo di perpetuare e aggravare la crisi le funzioni dello Stato d'altra parte non vendono certa restringersi ma ad allargarsi continuamente come si può osservare in tutti i campi
Ma se si parte dal riconoscimento
Che si sono ormai consunte consumati gli schemi di intervento statale propri del riformismo tradizionale e si ritiene nello stesso tempo improponibile la scelta di una pianificazione centralistica inevitabilmente burocratica
Allora l'ipotesi di una terza via il governo democratico dell'economia e la trasformazione socialista delle società moderne non è più soltanto un'utopia dei Comunisti italiani ma una soluzione resa necessaria dagli sviluppi attuali della crisi
è qui che si colloca quella che noi consideriamo la qualità del socialismo l'esigenza di aprire in Italia nell'Occidente capitalistico una nuova fase di trasformazioni democratiche rivoluzionari
Ciò richiede un ottica diversa
Profondamente diversa da quella cui si è rifatta anche stamane il compagno Cossutta la quale rischia mi pare al di là delle buone intenzioni
Di restare ancorato a una visione arretrata dei rapporti mondiali ha una concezione del socialismo che si è rivelata sinora paralizzante proprio per la classe operaia dei Paesi di capitalismo maturo rischia perciò di costituire un freno alla piena affermazione di una nuova idea della rivoluzione
Che sappia costituire un punto di riferimento nuovo il ricco di fascino per l'immensa massa di giovani che oggi e qui vogliono cambiare la vita e il mondo
L'alternativa democratica così come l'ha definita il rapporto introduttivo del segretario del partito
Appunto da qui le sue radici più profonde
In una lettura attenta rigorosa di come la società italiana evolve e si trasforma nella crisi
La stessa distinzione tra Alternativa democratica e alternativa di sinistra ha un senso preciso all'origine di quella distinzione non sta una sorta di reticenza chiamare le cose con il loro vero nome
E non sta neppure tanto meno un tentativo di far rientrare dalla finestra ciò che si è fatto uscire dalla porta
C'è un rapporto un rapporto residuale e per giunta un po'sottobanco con la Democrazia Cristiana questo deve essere chiaro dell'alternativa la DC un solo protagonista politico non può fare parte in alcun caso ed è proprio la Democrazia Cristiana
A nostro avviso l'alternativa di sinistra si caratterizza nella situazione italiana
Come termine assolutamente riduttivo perché tende a escludere in via di principio di fatto una somma di forze sociali di energie
Di settori anche politicizzati o astensionisti ICI di figure professionali e sociali che pur non essendo di sinistra e non volendo compia un una simile opzione impegnativa subiscono tuttavia più direttamente gli aspetti peculiari della crisi e sono in ogni caso decisamente schierate per un'alternativa chiara al sistema attuale
Che viene visto giustamente come regime lottizzato fra segreterie di partiti i centri di potere clan oligarchi
Il nesso tra società e politica va individuato anche in questo aspetto d'altra parte concludo
Non si può considerare la sinistra come un tutto unico di cui una parte sta al Governo una parte sta all'opposizione in eterno così si può durare anche Centanni ammesso che la crisi del Paese lo consenta
Io non credo dal ponte deve che da parte nostra sia giusto presentare come realistica la formazione di un blocco riformatore o progressista belle definito da contrapporre ad un blocco conservatore
Ci allontaneremo l'impressione
Dalla stessa lezione di Togliatti che ci ha sempre insegnato appuntare un processo articolato di convergenza e di alleanze a spostamenti molecolari che tuttavia nei momenti di crisi possono dar luogo a precipitazioni e svolte profonde
Ecco perché il discorso unitario con i compagni del Partito socialista ci interessa che venga condotto senza ambiguità o finte concessioni ma su basi di chiarezza
Sono d'accordo con quei compagni che cogliendo ciò che
Di positivo c'era nei da cogliere nel discorso di Craxi subito lo hanno incalzato con la domanda e con la Democrazia cristiana e con questo governo e con i problemi che rompono oggi da questa crisi come la mettiamo non sottovalutiamo certo l'attitudine del compagno Craxi a mantenere aperta una certa conflittualità con la DC
A lamentarsi spesso di un sistema di potere ormai definitivo la cui degenerazione del resto rischia ogni giorno di più d'attaccarsi i panni degli stessi alleati
Ma ci viene distinto di dirgli con verso di Dante se voi acqua migliore alza le vele
Esci dal vecchio stagno della democrazia cristiana la via dell'alternativa e anche la via di una nuova autonomia e prospettiva degli stessi compagni socialisti di tutte le forze democratiche laiche cattoliche e oggi come in passato
Non si può pensare a un passo avanti verso la salvezza il progresso del Paese
Senza lavorare per nuove rotture nel sistema di potere e nell'egemonia della Democrazia Cristiana
Noi comunisti lavoreremo a questa prospettiva con tanta maggiore passione con tanto maggiore razionale convinzione in quanto sentiamo che così intesa come risposta alla crisi
E i modi di produzione nell'assetto sociale nelle soluzioni politiche l'alternativa democratica si muove nella direzione di un cambiamento
Di una risposta pur graduale a quel bisogno di un nuovo socialismo che oggi torna ad affacciarsi nel cuore stesso dei sistemi capitalistici avanzati
Il cooperatori comunisti della cooperativa politica della Basilicata versano al Congresso cinquecento mila lire
Porta ora il saluto al nostro congresso
In rappresentanza del sindacato unitario dei lavoratori dalla polizia il generale Enzo Fares anni
Per un partito
Per ogni partito
Il Congresso certamente il momento per una riflessione sullo stato di salute della società nella quale opera difatti Turner riflessione tema privilegiato in questo congresso del Partito Comunista Italiano al quale nella mia qualità di segretario generale del sindacato unitario di polizia porti soluto
Di tutti gli operatori di polizia
In quelli almeno
Sono la stragrande maggioranza si riconoscono nel movimento unitario di tutti i lavoratori italiani
La seconda volta che ho l'onore di parlare a un congresso del Partito comunista
La prima volta di anni fa
Eravamo nel pieno dalla lotta al terrorismo
A tre anni di distanza oggi superata la fase acuta del terrorismo il Paese sta affrontando una deve una diversa crisi di violenza e di legalità
Rappresentata dall'esplodere della criminalità organizzata
In tutte le nazioni del mondo occidentale e non solo in quel esistono fenomeni di terrorismo di criminalità organizzata mai nessuno comunitaria
Tali fenomeni si sono manifestati con il carico di violenza e di aggressività e di coinvolgimento dei pubblici poteri che hanno contraddistinto il caso italiano
Terrorismo e criminalità organizzata sono certo a fenomeni lontani nelle originali negli scopi tra loro
La violenza nella società nei confronti delle istituzioni
Può esprimersi in diversi modi
Ognuno dei quali è la propria specificità e non va confuso con gli altri
Voti tuttavia con la medesima potenzialità eversiva il terrorismo che cerca di disarticolare il rapporto Stato società e di contrapporre la società soprattutto la classe lavoratrice allo Stato
La criminalità organizzata che si impadronisce dal di dentro dello Stato difende con la violenza del potere occulto conseguito
La mafia la camorra la 'ndrangheta sono nomi antichi per fenomeni di questa epoca e di questa società
L'immagine del tema ergendo dalle inchieste giudiziarie e dalle indagini in corso
Quella di una multinazionale del crimine che si regge soprattutto sul traffico di droga e di commercio clandestino di armi
Chi opera a livello internazionale ma che nel nostro Paese dalla sede di elezione
In cui sono confluiti la mafia la camorra e 'ndrangheta che ha stabilito una suddivisione precisa di zone di influenza a livello internazionale
Per cui il traffico di cocaina e appannaggio dalla camorra collegata ad organizzazioni sudamericani
Mentre il traffico di cocaina riservato soprattutto alla mafia in collegamento con organizzazioni nordamericani
Chi ha stabilito collegamenti con gruppi terroristici offrire loro progetti di destabilizzazione
Tenersi il sistema bancario ha trovato precisi di fondi riferimenti per il riciclaggio delle enormi somme di danaro proveniente dal traffico di droga e di armi
E per favorire il passaggio
Alle dall'economia criminale alla o comunque accumulazioni palese
L'inserimento dei gruppi criminali nel sistema bancario avvenuto con l'ausilio la loggia massonica P due e a questo punto compaiono i sin d'ora di Gelli Icardi portatori a loro volta di interessi finanziari e politici di gruppi di potere legati al crimine
Essi rappresentano la fase in cui il potere criminale si istituzionali bisogna a questo influenza politica di cui forse non siamo in grado di valutare l'ampiezza la capacità di di incidere sugli avvenimenti di questi ultimi anni
Da questa analisi sommaria delle diverse manifestazioni di violenza dalla nostra società
Mi sembra che si possa affermare che è l'unico settore nel quale lo Stato ha conseguito risultati consistenti
è stato quello dalla lotta al terrorismo
Al terrorismo storico penso che sia necessaria una riflessione in proposito
Gli strumenti a disposizione dello Stato per la lotta contro la criminalità comune e contro quella politica sono sostanzialmente gli stessi
E cioè magistratura e forze di polizia con tutte le limitazioni dovute al ritardo e agli ostacoli con il quale procede il processo di adeguamento delle relative strutture
Medesime sono stati gli uomini i quali hanno dimostrato in tutte le circostanze lo stesso impegno
Il medesimo spirito di sacrificio
Appositi supporti giuridici come la legge sui pentiti e appositi supporti operativi come restituzione della DIGOS sono stati approntati per la lotta al terrorismo ma anche per la lotta alla mafia e alla grande criminalità organizzata sono stati approntati strumenti legislativi come la legge La Torre che ha introdotto nell'ordinamento giuridico
Efficaci strumenti di controllo delle varie forme delle coste illeciti è riuscita di chi menti criminali
E non solo mancati supporti organizzativi come era l'istituzione dall'alto commissario contro la mafia e l'attribuzione di straordinari poteri di coordinamento ai prefetti di Napoli e Catanzaro
Se queste considerazioni sono vere allora le cause di diverso livello di risultati va cercata altrove
Penso che si possa affermare che la lotta al terrorismo sia stato determinante l'isolamento nel quale il progetto eversivo grato alla formazione cioè dello Stato mediante la violenza e caduto
A questo progetto la classe lavoratrice sia decisamente opposta e il sacrificio di Guido Rossa ne è stata la dimostrazione
Identificando il terrorismo come tentativo di istaurare una dittatura di ieri contro la stessa classe operaia
Riconoscendo ora intrinseca irrazionalità il carattere reazionario della violenza esercitate in sostituzione della ricerca del consenso
La classe lavoratrice ha determinato l'isolamento dei gruppi terroristici era loro sconfitto
Avrebbe potuto la classe operaia farsi coinvolgere in una scelta diverso
Il dialogo e dei gruppi armati presiede io non mento io credo possibili in altre società in altre epoche non società postindustriale alla quale sono congeniali piuttosto altre forme di aggressione
I processi storici non si inventano si costruiscono e la classe operaia impegnati non ben diverso processo storico che aveva come punto di riferimento l'attuazione della Costituzione
E come obiettivo quello di superare la contrapposizione tra Stato e società nella ricerca di una forma di Stato nella quale tutte le componenti di questa nostra società potessero identificarsi
L'atteggiamento dalla classe lavoratrice una quindi rappresentato un generico momento di solidarietà nei confronti dello Stato ma la conseguenza di una scelta ideologica
Ciò non toglie che nel momento in cui esso si è manifestato abbia rappresentato il più efficace strumento
Supporto all'azione dello Stato gli abbia consentito agli organi di polizia e alla magistratura
Colte di sorpresa ed impreparate dall'attacco terroristico di organizzare la difesa delle istituzioni
Al processo storico a quale ho accennato occorre riferirsi io credo per dare un significato agli avvenimenti che abbiamo vissuto in questi anni
Per cercare di perpetrare in quelli che oggi stiamo vivendo
Sulla distanza il terrorismo ha dimostrato minore capacità di coinvolgimento una volta isolato nel tessuto sociale italiano
Le grandi organizzazioni criminali stanno invece dimostrando una maggiore adattabilità ai profondi mutamenti avvenuti nella struttura della società
Maggiore capacità di sfruttare gli squilibri determinati soprattutto nelle grandi de aree urbane
La fluttuazione dei giovani
Le sacche di disoccupati disoccupazione e di sotto occupazione nel sud dell'Italia
Le condizioni di insicurezza in cui mi della gente l'aspirazione a livelli maggiori di consumo la diffusione degli stupefacenti
Il desiderio di facili arricchimenti un alto livello di corruttibili età sono tutti fattori che hanno favorito la presa di possesso delle nostre città
Da parte di una criminalità senza scrupoli e crudele
A suo favore poi agito la consapevolezza di poter contare su una rete di complicità molto estesa idonea a neutralizzare ogni intervento dello Stato
Lo dimostra l'ardire con al quale la mafia nei giorni immediatamente successivi a lasciarsi NJ prefetto Dalla Chiesa
Ha osato depistare le indagini ed eliminare testimoni pericolosi in un momento nel quale tutta l'attenzione del Paese era rivolta sul Palermo
Oppure la sicurezza di impunità con la quale tanto in Sicilia che in Campania sono continuate le faide tra le varie fazioni criminali con una Rete ininterrotta di omicidi
L'arroganza con la quale la criminalità organizzata continui imperterrita la propria attività delittuosa
L'omicidio del magistrato Giacomo un parco l'attentato al commissariato di polizia del quartiere Brancaccio di Palermo
Sei omicidi avvenuti pochi giorni fa nello stessa giornata tra Trapani e Palermo sono le ultime manifestazioni stanno a dimostrare il primo che i provvedimenti sulla riorganizzazione del servizio di polizia per al lotta alla criminalità organizzata presi finora dal governo non sono sufficienti
Secondo che era sesso e criminalità organizzata mafia camorra 'ndrangheta che sia si sente tuttora protetta e sicura non isolata da un certo contesto sociale ma immersa è confusa in esso
Sono la realizzazione esso coordinamento delle forze di polizia già qual era monello Spessotto scorso mese di ottobre
Durante la manifestazione indetta dei sindacati in quella città dicemmo che essa non va e inizio limitata agli organismi di vertice e cioè alla istituzione dall'alto commissario ma va attuata partendo dal basso con la ispettivo coordinamento dalle forze operative con la unificazione dei servizi investigativi contro la droga contro gli inglesi carri arricchimenti in tutto il Paese
Occorre una diversa
Politica sul problema delle carceri una diversa attuati attenzione ai problemi degli agenti di custodia che nei corpi di polizia rappresento riparia e chiedono dignità dei cittadini
Questo non è avvenuto e la denuncia non parto esultando dal sindacato di polizia
Basta rileggere le relazioni tenute all'atto dell'inaugurazione dell'anno giudiziario dal procuratore generale di molte corti di appello per esempio quella di Roma
Per avere la conferma di quanto sto dicendo
E occorre coi fa le pulizie in tutti gli ambienti comprò compromessi comunque con il comma crimine organizzato nei partiti politici dalla magistratura nelle SS forze di polizia
Queste cose non sono state fatte o sono state dei viaggi realizzate in maniera timida e insufficiente
Occorre che la gente conosce che capisca per queste cose
Capisco che quando parliamo di Palermo parliamo anche di Milano di Torino di Trieste di Roma
Capisca che questa vedi di delinquenza si estese alle prese lo minaccia direttamente perché opera ormai molto al di là dei luoghi di origine e di lezione
Questo non vuol certo significare dare l'avvio a una caccia alle streghe ma vi sono posizioni personali ma i partiti politici nella magistratura nelle forze di polizia che richiedono particolare attenzione
Occorre che la gente capisca chiede ai pubblici potere maggiore rigore nelle scelte degli uomini
Sì voto invece in pasto all'opinione pubblica proposte come quelle della pena di morte
La pena di morte contro chi dove sono i nomi degli esecutori materiali del mandante
Dell'omicidio di dalla Chiesa
Del giudice Terranova del commissario Boris Giuliano del presidente Mattarella del senatore Pio la Torre risalendo all'indietro negli anni anche di Errico Matteini io non so se queste proposte vengono fatte in buona fede
Per ignoranza o leggerezza o se sono volutamente avanzate in termini giustificare confondere la gente
Chiediamo invece dalla giustizia sia posto in grado del nostro paese di funzionare con le leggi che esistono nel rispetto alla Costituzione utilizzando a in pieno le strutture della giustizia a tutti i livelli
Occorre un deciso cambiamento nella politica del Governo in materia di giustizia non abbiamo bisogno di nomi illustri ma di strutture che funzionano
Nel solo distretto dalla Corte d'Appello di Roma nell'anno mille novecentottantadue i procedimenti penali a carico di ignoti sono stati in mezzo milione più di mille al giorno
Senza contare i numerosi reati che la gente ormai sfiduciata
Neppure va denunziare agli organi di polizia e quale sarà la situazione
Concludo
Ricordo che tutti i discorsi che facciamo sul risanamento dell'economia del Paese sulla lotta all'inflazione sulla ripresa dell'economia avranno ben poche efficacia se sul Paese
Continua a gravare di polpetta minacciosa della violenza ed alla criminalità braccia
Ringrazio il generale Bersani
Ha ora la parola
Per la celebrazione di Carlo Marx in occasione del centenario della morte il compagno Cesare Luporini
Compagne e compagni delegati
Amici invitati
Graditi ospiti
Quando sono stato invitato e designato dalla segreteria uscente del nostro partito
A evocare davanti a voi la figura di Carlo Marx a cento anni dalla sua morte
Sapevo benissimo
Quanto le mie forze fossero impari
Al compito che mi veniva affidato
Ma fa parte credo
Dalla nostra militanza
Averti induce nella fiducia che viene riposta
Dai compagni in ciascuno di noi
E quindi accettare anche i compiti più difficili intellettualmente e politicamente
Farò quello che potrò
E voi avrete spero
Quella comprensione e indulgenza di cui ho bisogno in questo momento
Ma la mia ambizione sarebbe questa
Che la rievocazione di Carlo Marx alla quale mi accingo
Non suonasse come un momento di pausa e di sospensione dei nostri lavori
Ma piuttosto come un momento di intensificazione e concentrazione diessini
Come un tornare indietro che guarda in avanti
So che non è poco che l'ambizione non è piccola
Ma è anche il minimo
In un'assise come queste
Che sia dovuto allo spirito che ha animato tutta la vita di Carlo Marx il più grande rivoluzionario dall'età moderna
Un tornare indietro dove
Marx è parte organica dalla nostra ascendenza di comunisti
Preferisco adoperare la parola l'ascendenza piuttosto che eredita patrimonio parole diventate un po'logore
Ma se non è certo il primo rivoluzionario dalla storia
Ma è per noi il capostipite
Per noi comunisti e socialisti moderni
Di tutto il mondo di tutto il Paese
In verità possiamo oggi dire non soltanto per noi comunisti e socialisti
Ma per ogni parte di umanità
Che sia ancora oppressa dominata sfruttata sofferente dolorante
E per ogni mente e intelligenza inquieta
Sulle sorti che ci attendono proprio come esseri umani
Dunque Marx a questa universalità difficilmente contestabile
Noi comunisti e socialisti italiani abbiamo peraltro un'ascendenza complessa i cui siamo giustamente orgogliosi
Un'ascendenza che c'è
Anche senza bisogno di ricostruire artificiosi continuismo
Nella quale brillano anche di luce propria nomi come quelli di Antonio Labriola grande da otto e intelligenza bruttissima
Professore all'Università del di Roma
Venuto al socialismo rivoluzionario e al marxismo già in età matura
Che corrispondeva con enorme modestia ma nello stesso tempo quasi da pari a pari di fronte ai problemi col vecchio Engels
E poi Antonio Gramsci esodo lui non occorre dire nulla lo sappiamo tutti che cosa resta
E poi Palmiro Togliatti in epoca per noi
Più vicina direttamente vissuta
E mi fermo a quelli che furono importanti e laboratori di idee nel solco tracciato da Carlo Marx e non soltanto campi e guide di partito e di movimento
Ma non è per esibire una quadreria di antenati più propri
Quasi dei delle patenti particolari di nobiltà e ricordo questi nomi
è per un motivo più profondo
E perché costoro insieme ad altri non solo hanno portato il movimento operaio italiano
Attraverso vicende spesso durissime a incidere profondamente nella vita del nostro Paese
Ma perché attraverso quelle lavorazioni
Essi hanno portato la corrente di pensiero cava sua matrice in Carlo Marx a diventare parte organica dalla cultura nazionale
I quella cultura nazionale in senso proprio lo stretto
Che aveva cominciato a costituirsi molto tardi nel nostro Paese nonostante tutto la gloria del passato originariamente Pera opera e nei limiti
Della rivoluzione borghese e appunto nazionale
Che nel secolo scorso aveva fatto dalla divisa Italia uno Stato unitario
Compagni e amici questo inseguimento vitale autonomo del ma pensiero di matrice marxiana questa presenza operante questo allargamento dalla cultura nazionale non è cosa da poco
E ci distingue da molti altri Paesi anche dovremmo movimento operaio è forte o è stato forte
E in un momento così travagliato e critico dalla nostra vita sociale va ricordato
Anche e soprattutto in vista del futuro
Non è un caso accompagna
Che durante la Resistenza ponemmo il problema dalla funzione nazionale dalla classe operaia italiana
E non è un caso che proprio noi Comunisti italiani in mezzo alla presente crisi abbiamo riproposto paese ora è poco in termini rinnovati
E attuali la questione per noi più che mai essenziale de la culture nazionali
Non credo di aver deviato dal tema e a partire da questo terreno
Entro questi termini i registi di legittimazione
Che noi comunisti italiani possiamo riga costarci e guardare alla universalità mondiale di Carlo Marx questo Comune capostipite
Credo che prima di tutto dobbiamo tener d'occhio tale universalità che a poco a poco si è costituita attraversato continenti e ci il tasto riccamente molto diversi tra loro ben al di là dei confini dalla vecchia Europa in cui quel pensiero Bennato
E ha attraversato guerre rivoluzioni profondi mutamenti del mondo e questo è un fatto che possiamo constatare vero oggi più che mai
Eppure non si tratta di una religione che Marx abbia fondato anche se poi ha avuto le sue eresie i suoi contrasti
Eppure viviamo in un'epoca
Tanto diverso da quello di Marx e molte delle cose che gli ha detto bisogna riconoscere che non sono più valide oggi
Dove allora la radice di questa proiezione Universale del suo pensiero e diciamo pure di questa sua vicinanza che tuttavia non è pacifica
Che per molti e non a caso rimane un ostacolo un ingombro da rimuovere
Cercherò almeno di approssimare a una risposta a questa domanda
Nell'esperienza di Marx teorica e pratica
E nel modo in cui ieri la condotta vissuta c'è qualcosa di unico i non assimilabile ad altro
E questo consiste nel fatto che Dini non ha avuto modelli del suo pensiero ci sono dalle fonti le famose tre fonti identificate da Lenin la filosofia classica tedesca
L'economia classica inglese il pensiero politico francese altre se ne potrebbero aggiungere poi per i suoi studi e le sue letture furono sterminati
A tal punto del più di una volta sembrò che inizi venisse naufragando
L'arresto è di non ha lasciato nessuna opera del tutto compiuta nel muro neppure il capitale tranne alcuni saggi storico politici o polemici
Ma il proprio modello di pensiero e di azione ellisse lo dovette costruire tutto da sé anche se coadiuvato dall'amico Engels
Guidato da una specie di istinto e non dispiaccia questa parola
Che parlava distinto dalla ragione
E per marzo si dovrebbe parlare distinto critico dalla ragione e insieme della rivoluzione poiché critica e rivoluzione furono le sue categorie supremi
C'è un punto dalla vita di Marx che a mio parere decide di tutto il resto lo dirò fra poco
Tutti sanno che Marx ebbe per lunghi anni una vita durissima sua e della sua famiglia all'ombra
Per ragioni materiali addirittura di sopravvivenza e che non ce l'avrebbe fatta senza l'aiuto sempre ripetuto e costante dell'amicone
Ma Marx non era nato un povero eresie
E non un fumaiolo sradicato
Non lo dico non divenne mai vitale socialmente marginale come altri ricatti rivoluzionari magari nati da nobili origini la sua giovanile
Passo la sua formazione giovanile era stata fortunata e brillantissima è piena di riconoscimenti
La sua giovanile passione politica e intellettuale passione di libertà
Lo portò a contatto attivo a Berlino col gruppo di pressione o dire si chiamerebbe così più vivace spregiudicato per esempio nei riguardi della religione e critico critico dell'esistente
Che ci fosse allora in Germania quello dei giovani e Galliani
E poi divenne direttore
Nella Renania di un giornale radicale già avute finanziato dalla borghesia più avanzata e a combattere battaglie di libertà rinnovamento
Ma quando le cose precipitarono in Germania nell'abiezione politica e morale Vueling invito dispotismo
E in un apparente di isolata inerzia del popolo
La Germania era in tutto arretrata rispetto alla Francia
La critica si mise ad accusare la massa la sua opacità ottusità virilità inerzia in quel momento scuro Marx fece la scelta opposta
E per sempre staccandosi dal vecchio scelse di stare dalla parte delle masse
Forse sempre Company nella vita di un intellettuale impegnato nella politica
Arriva questo momento supremo e decisivo
Decidere da che parte stare se con una separata élite intellettuale o dalla parte delle masse
Credo che questa fu la scelta che decise di tutto il resto della vita e insieme del pensiero di Marx
Il programma anche teorico e critico in Marx mosse vivi
Quale segnala collo di questo indirizzo egli scrisse sul finire del mille ottocentoquarantatré una frase divenuta più tardi famosa
Evidentemente l'arma della critica non può sostituire la critica dalle armi
La forza materiale non può essere abbattuta e dalla forza materiale ma anche la teoria si trasforma in forza materiale non appena penetra nelle masse
La sua parola d'ordine fu allora guerra alle condizioni sociali tedesco
Quando Marx diceva queste cose egli non era ancora un comunista ne aveva ancora scoperto quello che fu chiamato materialismo storico era un democratico avanzato radicale
Che riteneva che sue parole soltanto il sentimento dalla libertà
Scomparso dal mondo con i greci e sublimato dal cristianesimo nell'a rea Zurlo del cielo
Può nuovamente generare dalla società una comunità di uomini corre il loro fine più alto uno Stato democratico
Marx andrà in seguito ben più oltre di questo obiettivo come tutti sappiamo ma qui e il suo germe originari
Poiché gli questo sentimento prive di libertà
Lo vide e preconizzava come spirito di emancipazione radicale dalle barriere che opprimono e limitano individui e gruppi sociali
Come emancipazione universale si esprimeva allora
Che genere e può avere un portatore attuale POR prodotto dalla storia
Citazione nessuna
Classe della società civile ha il bisogno e la capacità dell'emancipazione universale
Finché non vi sia obbligata dalla sua situazione immediata dalla necessità materiale dalle sue stesse catene
Quando Marx scriveva queste cose egli guardava ancora soltanto alla Germania nella ricerca delle vie per farle recuperare il suo ritardo storie
E non era ancora un comunista
Sì veniva appena ponendo il problema del comunismo
Ma puntava già su quella nuova classe il moderno proletariato industriale
Soggetto nasce appena nascente in quella Germania
Ma che già si era fatto sentire
Nella
Rivolta nell'insurrezione dei tessitori dalla Slesia che tanta emozione allora suscitò negli spiriti progressivi come nel poeta ai
Perché Nissoli appariva come punto estremo di una generale oppressione nella società che ne faceva e gli dice
Sul paraurti la classe della liberazione pare che se non se alla liberazione per tutti
Si dirà che questo era un Marx giovamento democratico radicale rivoluzionario in questo senso contro il dispotismo del suo Paese non ancora comunista appunto
E piuttosto idealista che materialista sono cose in gran parte dei re
Ma allora andiamo a vedere il Marx maturo se questo germe si sarà spento o avrà fruttifica
Nel mille ottocentosettantuno
Riflettendo sulla recentissima esperienza tragica dalla Comune di Parigi via Caldera di scrivere
La classe operaia non ha da realizzare ideali e intendeva ideali astratti separati moralistici
Ma da liberare gli elementi dalla nuova società in cui più rapida la vecchia società borghese
E si pronunciava contro ogni tipo di potere che fosse sue parole investitura gerarchica
Credo che qui ci sia
Un grande messaggio che arriva ancora fino a noi alla classe operaia
Ai movimenti
A qualsiasi soggetto storico emergenti
In questa idea della teoria che penetra nelle masse per divenire forza materiale
Idea che piaceva molto a stare in e forse è un po'legata alla sua rivoluzione dall'alto
C'era ancora qualcosa di intellettuali dico
E direi di non comunisti
Una parte di intellettuali che elabora nuova teoria
Dall'altra le masse
Che devono incorporare la ed esserne esecutrici
Cioè la teoria che scende dall'alto che penetra dall'esterno e questo purtroppo ebbe una lunga storia
Nel movimento operaio rivoluzionario
Quando Marx Engels avevano generalizzato l'ormai quella funzione storica rivoluzionaria e regolatrice del e rinnovate rigida la classe operaia tutti i Paesi capitalistica mente sviluppati nel Manifesto del partito comunista del mille ottocentoquarantotto
Quella concezione è assai profondamente corretta
I comunisti e si scrivono non pongono principi speciali sui quali vogliano modellare il movimento proletario
E ancora le proposizioni teoriche dei comunisti non poggiano affatto su idee sul principi inventati o scoperti da questo quello è un riformatore del mondo
E se sono semplicemente espressioni generali di rapporti di fatto di una lotta di classe esistente cioè di un movimento storico che si svolge sotto i nostri occhi
Questo è un punto chiave per capire la nuova app così posizione di Marx e il loro comunismo
La lotta di classe A c'è già
Quella lotta di classe fra proletariato e borghesia
Le posizioni teoriche
Che vengono formulate sono semplicemente espressioni generali di essa cioè degli interessi generali correttivi di insieme dalla classe contro il sistema dominante borghese e capitalistico
Il quale mette in concorrenza tra loro per l'occupazione per lavoro il lavoro e i singoli membri dalla classe operaia
Quegli interessi sono concreti
In ogni singolo Paese sviluppato
Ma sono comuni internazionali e si deve dunque operare per perseguirli internazionalmente
Proletari di tutti i Paesi unitevi
Tutto questo è assai meno
Meno uno meno capito
Eppure importantissimo nelle sue conseguenze
E che questo venne raccolto nell'esigenza della
Espressione di Marx e Engels formazione del proletariato in classe
Sembra perfino paradossale non esista già alla lotta delle classi di quelle classi e dunque la classe
Ma non basta e dei cantieri radicamento nelle condizioni economiche nei rapporti di produzione
Nella lotta economica
Perché la classe proletaria si è compiuta formate organizzata come tale cioè sia capace di muoversi secondo i suoi interessi generali e quelli dagli alleati che deve procurarsi
Perché il meccanismo dalla società capitalistica è tale per cui ciò può venire solo sul terreno politico
Questo sarà il grande punto dirimente in tutto il successivo morì movimento proletario
Non appena avviene questo trasferimento sul terreno politico in mare Serino Engels
Saldatura di momento sociale e momento politico di rivoluzione sociale di rivoluzione politica
Emergono i fini rivoluzionari abbattimento dalla borghesia conquista del potere politico
Formazione del proletariato in classe voleva dire dunque per Marx ed Engels
Non un fatto semplicemente sociologico
Ma questa capacità di muoversi in modo autonomo anche sul terreno politico piena autonomia di classe solo così la spinta all'emancipazione può tradursi nelle cose
Gli operai parigini che insorsero nel giugno del mille ottocentoquarantotto
Inserendosi in modo autonomo per la prima volta nel movimento rivoluzionario borghese non avevano letto il Manifesto
Ma lo verificava
Anche se la loro insurrezione fu duramente repressa
Ma la storia seguente a comprovato questo punto essenziale
Sì eh no credo che bisogna rispondere
Ossi anche attraverso noi no
La comprovato ha pienamente direi solo nella Rivoluzione di ottobre
In quella circostanza particolarissima in quella rottura rivoluzionaria unica che ha mutato certamente il corso del mondo
Ma quante volte altrimenti momento al sociale il momento politico si sono separati o hanno teso a separarsi nella storia dalla classe operaia
Certo non mai in modo assoluto proprio per quella impossibilità che rilevava Marx
Ma tutte le pressioni dalla Società esistente costituita
Delle sue forze dominanti prendono in questo senso nel senso di questa separazione tra momento sociale momento politico non potendo sopprimere il movimento stesso
Ove questa separazione si produce e nella misura in cui si produce la classe operaia e gli altri soggetti sociali che possano affiancarsi ad essa
Non escono dalla subalternità come ben vide e analizzano Gramsci
Per contro l'invito che viene da Marx alla classe operaia
Facendole presente questa politicità necessari alla sua formazione in classe alla sua autonomia di classe
E quello di mirare sembra è alto e guardare lontano anche quando pone i problemi più immediati e ravvicinati magari di difesa e sopravvivenza se non vuole rimanere soggetto subalterne
Se vuole essere soggetto rivoluzionario cioè il soggetto principale della trasformazione dalla società che fa uscire la nuova società dal seno di quell'appello
Non c'è in questo avvertimento qualcosa che parla ancora hanno il proprio ora e adesso
Quale contributo per esempio possiamo dare contributo non subalterno alla logica capitalistica per per fare uscire il nostro Paese oggi dalla crisi
Se non mirando alto fin da adesso alla trasformazione profonda della società in direzione del socialismo
Il che vuol dire prima di tutto incidere anche sugli immobili dall'accumulazione
Molte cose sono cambiate
Dai tempi di Mario
Si registra ora una diluizione del peso numerico dalla classe operaia il pienone era nelle previsioni almeno ravvicinate di Marx
A causa di quell'innovazioni tecnologiche che sono state ricordate
Anche dal compagno Berlinguer e alle quali peraltro Marx era attentissimo quale elemento perennemente rivoluziona autore del modo di produzione capitalistico
Ma questo non diminuisce
Bensì intensifica la necessità di mantenere e accrescere il peso politico dalla classe operaia
Almeno finché rimane la separazione essenziale caratterizzante di questo modo di produzione la separazione tra lavoratori e mezzi di produzione e quindi il lavoro salariato
Vi è un prospetto più profondo del discorso di ma in ordine alla politica che scaturisce dalla lotta moderna delle classi
Il rapporto tra la classe dei salariati con la politica
Per sua natura cioè strutturalmente non è lo stesso di quella dalla classe dei capitalisti
E non semplicemente perché questa è la classe dominante come tante altre ce ne sono state nella storia anzi per una ragione del tutto specifica
Anzi perché è la prima volta nella storia che è una classe rivoluzionaria la borghesia capitalistica
Una volta divenuta vittoriosa sulla vecchia società
Esercita il suo dominio sulla società attraverso un meccanismo economico
Il comando in fabbrica e quindi sul processo produttivo e quindi sul lavoro salariato
Tale per cui sulla concorrenza tra occupati e disoccupati e tutte queste cose tale per cui solo secondariamente e marginalmente ha bisogno del potere politico
Certo anche qui le cose sono profondamente cambiate dal tempo Dima
Quello era il capitalismo dalla libera concorrenza si dice che aveva bisogno dello Stato solo come guardiano notturno per usare un'espressione che piaceva Gramsci
Oggi siamo in tutt'altra situazione è vero e non so delineare una se ne discute da alcuni decenni da tutte le parti e sono cambiati i rapporti di classe di di forza tra le classi
E la collocazione dello Stato rispetto al processo produttivo
Ma la domanda l'interrogativo che ci pone mano ex
E se non sia rimasto nel profondo quella diversità il rapporto con la politica e quindi col potere politico quella non simmetria
Tra classe
Per dei salariati
E l'imprenditore e e la classe capitalista
Certo quando i rappresentanti dei lavoratori e quelli degli industriali si siedono al tavolo dalla trattativa sul Po la mediazione di un ministro del lavoro
In una collocazione del tutto paritetica
Questo fatto esprime da noi la situazione nuova rispetto a quella del tempo di Marx sia dei rapporti di forza cambiati tra le classi
Sì era il processo produttivo sia nel rapporto con lo Stato
Non è soppresso l'antagonismo certo non è soppresso il conflitto che ha anzi oggi tutti si affrettano a votare per la sua propulsi vita purché si mantenga entro certi limiti
Ma non è questo il punto il punto è un altro
è che la spinta profonda e oggettive
Dell'imprenditore capitalista
Anche in con
Rimane pur sempre quella del dominio sulla società attraverso il comando sul processo produttivo attraverso il comando in fabbrica
Per esempio con il monopolio dall'innovazione tecnologica e le conseguenti ristrutturazioni è il ricorso allo stato politico è in funzione di queste esigenze
Guai se per un solo momento i rappresentanti dei lavoratori
Pur conducendo una negoziazione paritetica dimenticarselo
Questa differenza essenziale e il suo riflesso
Sulla sfera politica
Non dipingo affatto scriveva Marx in luce Rosea la figura del capitalista e del proprietario fondiario
Ma qui si tratta delle persone soltanto in quanto sono la personificazione di categorie economiche incarnazione di determinati rapporti e di determinati interessi di classe
Il mio punto di vista e qui Marcelo specificava
Può meno che mai rendere il singolo responsabile di rapporti dei quali esso rimane socialmente creatura
Per esempio Merloni per esempio Mambelli
Per quanto soggettivamente possono elevarsi al di sopra di essi
E neppure
Si tratta del grado sono sempre parole di Marx dal grado maggiore o minore di sviluppo delle antagonismi sociali derivanti dalle leggi naturali della produzione capitalistica
Ma proprio di tali leggi e di tali tendenze che operano e si fanno valere ombrose ha necessità
Sono parole della prefazione di Marx nella prima edizione del capitale mille ottocentosessantasette
E ormai qui siamo sull'altro versante sull'altra faccia del suo pensiero
Quello dalla scienza
Qui si conviene lasciare ogni sospetto
Ogni viltà convivente qui sia morta
Con queste parole di Virgilio latitante sulla porta dell'inferno Marx aveva chiuso nel mille ottocentocinquantanove la prefazione
Del suo primo libro propriamente scientifico il per la critica dell'economia politica
Sotto il riguardo pratico e rivoluzionario marcarsi collocava dal punto di vista dalla classe operaia cercando di enucleare lo
Ma dal punto di vista teorico e scientifico
Egli non pensava affatto di costruire una scienza proletaria contrapposta una scienza borghese so che questo può dispiacere a qualche rivoluzionario o che si ritiene tale ma è la verità
è questo il senso della citazione di quei versi di Dante da parte di Marx
La classe operaia proprio come classe rivoluzionaria ha bisogno di sapere come stanno le cose
Ha bisogno cioè non di ideologia
Odio la scienza tutta per sé o solo per sé ma di scienza senza aggettivi
Questo non toglie che Marx non abbia Polo portato
Un profondo rivoluziona mento anche ieri
Ma ponendo sine esplicita e Daloui riconosciuta continuità con una scienza che già esisteva
E che gli appunto riconosce
La economia politica economia politica classica soprattutto inglese
Nel Paese industriale più avanzato allora SMI e soprattutto il grande Riccardo
Marx è stato spesso considerato ed alcuni considerato anche oggi un filosofo tedesco
è certo che il suo pensiero anche una grande importanza indiretta però alla filosofia
Certo da quel seno dalla filosofia tedesca Rana
Ma il grande sforzo concettuale della sua vita fu quello di dare piena autonomia dalla filosofia Italo De filosofia alla scienza della società
Punto di Reva di questo sforzo Fula strettissima Imbert Riccardo Silone messa in luce di Marx
Fra momento economico e momento sociale fra livello la sfera economica e sfera sociale
Super economica vuol dir per lui prima di tutto la produzione
Credo che si possa forse a dire che questo era già implicito in qualche modo della grande economia classica inglese Marx lo respinge
Una breve parentesi se permettete oggi
Da alcuni decenni è sempre più si torna a guardare a quell'economia classica che per un secco era stata messa da parte dalla scienza economica ufficiale e accademica
E quindi a Riccardo e poi a Marx
E questo momento di ritorno si intensifica oggi proprio sotto la spinta dei Problemi posti dalla crisi attuale chiudo l'apparente
Ma come si esplicita il fissa quella implicazione tra sociale economica
Quattro verso quello rivoluziona mento di pensiero a cui accennavo e che poi il risultato di ciò che Marx chiama critica dell'economia politica
Detto drasticamente è la scoperta della storicità
Ma non di una qualsiasi storicità
Non di un generico storicismo sia pur materialistico come spesso viene interpretato si è visto Marx parlare di leggi e tendenze della produzione capitalistica
Leggi di funzionamento di un sistema socialmente antagonistico e leggi di mutamento
Da dedursi e Dherifa verificarsi empiricamente
In un sistema in cui appaiono organiche crisi e interni rivoluzione almeno e dalla loro congiunto analisi sociale economica che ne emerge l'anno assolutezza
La relatività storica un certo stadio del processo produttivo
Quello stadio determinato dalla storica separazione cioè distribuzione su classi sociali diverse
Del potere sui mezzi di produzione ed è la massa di forza lavoro resa si disponibili in determinati Paesi e società
Il che è un ente il sistema capitalistico
Differente radicalmente da tutti quelli che l'hanno preceduto nella storia delle civiltà
E dunque partendo dall'oggi
Dall'attuale società dal sistema del presente dai modi di riproduzione di questo sistema
E insieme dalla ricerca e dalla sua genesi di come esso corretto dal seno di un'altra forma di società che Marx recupera la storia
Ripercorrendo l'all'indietro e così ne emergono le tappe differenziali i diversi modi di produzione e di diverse formazioni sociali
C'è un ribaltamento non certo nel corso dalla storia
Ma nel modo di guardare adesso un rivoluziona mento del pensiero il cui forse non si sono ancora tratte tutte le conseguenze
E di cui la stessa espressione materialismo storico pura accettata non inventata ma accettata da Marx non basta a farne comprendere il pieno significato e la piena portata interagire pratico degli omini processualità ai diversi livelli e strutture però che ne emergono
Loro interferire reciproco loro dialetti in Zanussi forze produttive rapporti di produzione eccetera queste sono le gambe su cui camminare la nuova impostazione di mare
Ma qui mi fermo
Non la possiamo impoverire schematizzando
è una impostazione sistematica che cerca di continuo la verifica empirica e che specie negli ultimi anni di Marx si fa sempre più flessibile e meno necessitante quanto i passaggi storici
Lasciando grande spazio all'a b alle variabili dalla cadere storico
All'inserimento attivo delle soggettività
Gli elementi di improvvisi di previsione
Egli non li terrà
Me li vuole tirare direttamente dall'analisi concreta degli antagonismi sociali
è un punto che quasi sempre frainteso
Non prescrivo ricette per l'Osteria dell'avvenire diceva
Nel Posca evita la secondo edizione del capitale mille ottocentosettantatré
Ma ne deriva dal modello di essi leggi e tendenze che gli con immensa fatica venne costruendo
Il capitale e che era sempre pronto a modificare secondo gli affetti di variabili che via via si presentano per esempio
Attraverso le successive crisi del capitalismo il loro superamento
Alcune di quelle previsioni si sono verificate la principale la sempre crescente tendenza
Orridi e rinnovata tendenza ma crescente alla concentrazione del capitale grandi multinazionali sono sotto i nostri occhi altre no
La sparizione dei ceti intermedi
E perfino qualche volta no sotto l'impatto delle sue idee con la realtà storica
Pensiamo a quel che è avvenuto nel mondo dopo la rivoluzione di otto
Occorso dalla storia del mondo dopo di allora
Questo del resto è vero anche a livello ideale Marcello Pera non avrebbe mai potuto immaginare che sotto l'azione anche di quelle sue idee ci sarebbero stati mutamenti approfondimenti dalla coscienza religiosa
Soprattutto in popoli oppressi e sofferenti come oggi nell'America latina
O addirittura
Nello stesso campo teologico eppure almeno
Marx è nono Cinzia
E come tutti i discenti sia anche i più grandi ha commesso errori
E oggi in un mondo così immutato anche per effetto di luce
Possono manifestarsi limiti nella sua stessa impostazione per esempio circa il rapporto dell'uomo con la natura dove vediamo che oggi è molto più complessa di quello che io non avessi immaginato
Inoltre e riguardava soprattutto all'appartenenza degli uomini a gruppi e classi sociali a ruoli sociali
E si batteva per la liberazione degli individui de I limiti di rilevanti da questi attraverso l'efficacia della lotta delle classi
Finora loro ospite soppressione
Egli sapeva benissimo che gli omini appartengono anche a popoli epidemie
Nazionalità razze
Ma questo aspetto l'aveva quasi annoiato essi si capisce se ci si riporta al pieno Ottocento
Ne vedeva quasi soltanto il lato negativo la ristrettezza nazionale la ristrettezza localistica che anch'essa il comunismo doveva e poteva liquidare
Inserendosi
Negli affetti universali empiricamente universali del capitalismo e della rivoluzione borghese e cioè
Attraverso la creazione avvenuta di un mercato mondiale
Le vie dalla storia si sono manifestate più complesse
Anche per effetto delle idee dello stesso Marx popoli etnie oppressi rivendicano la propria identità prima di risolversi quella universalità la vita è più lunga ma forse più ricca
Di quella pensata da Carlo Marx
E compie un giro più largo e indire
Resto Lenin diceva
Diversi anni prima della Rivoluzione di ottobre a proposito del movimento delle grandi masse cinesi ed è la loro rivoluzione democratica Europa arretrata Asia avanza
Lo assumo emblematicamente se consentite compagni come augurio per la conferenza di Nuova Delhi rincorso
Che sappiamo riprende che sappia riprende erede di ieri dalla ormai lontana Bandung
Che possano parlare nuovamente a noi come noi cerchiamo di parlare alloro
Mars guardava il punto di alti dallo sviluppo capitalistico
Ma anche ai loro affetti sulla scala mondiale
I problemi della crisi attuale ci riportano necessariamente alla considerazione di qui punti alti per uscire dalla crisi non distruttiva mente ed è quello che cerchiamo di fare anche con questo congresso o quando parliamo di terza via
Ma si interrogava sul comunismo possibile empiricamente possibile diceva
E lo vedeva solo sul piano universale mondiale
Non la rivoluzione socialista da dove potesse partire
Ma il comunismo in un Paese Soro o anche in un gruppo limitato di Paesi di sarebbe apparsa un'assurdità per quel carattere universalistico universalmente riparatorio
Che egli vedeva essenziale al comunismo nel suo sorgere dal grembo dalla vecchia società
I temi di fondo del comunismo restano gli stessi
Per cui quei problemi umani restano
Anzi spesso si sono acuiti terribilmente anche nei punti alti come mostra per esempio la questione della droga la cui diffusione no ma certo senza relazione col profitto capitalistico
Fa sfruttamento oppressione
Ma anche
Anche bisogni mercificata i secondo la felice espressione usata l'altro giorno qui dal compagno la
Alienazione
E per contro liberazione degli individui nella società da tutti quei condizionamenti e limiti che non il buon Dio o la natura o il destino ma gli uomini stessi hanno prodotto nella loro storia
In realtà in pochi secoli di storia oggi sappiamo che sono pochi rispetto allo sviluppo biologico e antropologico di milioni di anni che sta dietro di noi
Per lo sviluppo di tutto il potenziale umano di ogni singolo individuo
Questa la sostanza del comunismo libertà di ciascuno come condizione della libertà di tutt'
Un ideale utopico
No compare un obiettivo
Che forse un giorno lontano potrà apparire persino modesti
Ma da cui noi non dobbiamo mai distogliere lo sguardo
Per questo ci chiamiamo comunisti e non buttiamo nome
Marx dunque non è stato e non ha voluto essere un profeta come da qualcuno si vuole attribuire magari rifacendo sia la sua origine ebraica
Credo che dobbiamo rispetto a questa grande categoria religiosa del profeti ISMU
Ebraica cristiana islamica
Che oggi sembra aver ripreso vigore proprio attraverso le attuali sofferenze del mondo dei popoli
Perché non si commetta questa profana commistione
Siamo nella città di Alessandro Manzoni
Non so se si vedeva tutta un'approfondita di quella categoria religiosa quando in uno dei suoi inni sacri
A proposito di uno dei grandi profeti della Bibbia cantava e degli anni ancora non Daniele sì ricordo
Sono compagni versi suggestivi questo ribaltamento dalla memoria sul futuro
Questo modo di esprimere il paradosso religioso
Noi sia pure con l'aiuto di Carlo Marx
Non siamo in grado di descrivere di anni ancora non nati
Anche se forse a marzo non avrebbe disprezzato del tutto alla odierna futuro regia purché lascia aperti le alternative decisionale
Noi e quando dicono in una intendo solo i comunisti
Ma tutti quelli che lottano contro i mostri che ci minaccia
Vecchi e giovani uomini e donne
Che lottano per il cambiamento e la salvezza
Noi
Prima di tutto
Vogliamo che questi anni ancora non nati possano esistere
Che un futuro ci sia per altre generazioni umani
Di essi questo soltanto sappiamo che siamo noi che dobbiamo costruirli
Nella pace conquistata e difesa
E in un progresso umano rinnovato altrimenti non ci sarà
Comunico ai compagni che la commissione elettorale convocata per stasera alle venti alla fine della seduta pomeridiana
I delegati e gli invitati dal di Bologna si riuniscono alle ore quindici in questa sala
La commissione politica
Si riunisce alle tredici e trenta vale a dire fra venticinque minuti
La seduta è sospesa riprende oggi alle sedici precise da parte di Rosalia Boscolo Carelli presidente del Centro nazionale femminile da parte del generale della Finanza chiari da parte di Franco Barberi presidente dell'istituto centrale di statistica
Primo oratore della seduta promette pomeridiana e il compagno Giorgio Rossetti delegato di Trieste al quale diamo subito la parola
Compagno Rossetti è segretario regionale del Friuli Venezia Giulia si prepari compagno Gaetano Di Marino
Compagne e compagni
Noi siamo venuti maturando la proposta dell'alternativa democratica che al centro di questo congresso
Sulla base della valutazione che facciamo della crisi del Paese
E dei pericoli che derivano da stessa vita democratica
Dall'aggravarsi della situazione economica ed una gestione del potere che ha portato ad un deterioramento inquietante del rapporto tra popolo ed istituzioni
Certo ci rendiamo tutti conto che quella che intendiamo percorrere è una strada tutt'affatto agevole
Comporta la convergenza di movimenti e forze politiche e sociali che non è facile realizzare
Implica un disegno di rinnovamento le cui parti non sono tutte definite e non sono tutte indolori
Presuppone scontri e lotte assai aspri
E dagli esiti non scontati in partenza
Proposta non di comodo dunque quella dell'alternativa democratica irta di difficoltà e di ostacoli
E tuttavia proposta necessaria proposta possibile ed attuale
Necessaria perché di fronte al quadro della crisi del Paese non si può pensare di reggere a lungo senza una svolta decisa
Pena il rischio di un'involuzione per la nostra democrazia
Ha ragione il compagno Berlinguer a parlare di una situazione pregna di una miscela dirompente e di pericoli di involuzione anti operaia conservatrice persino reazionarie
Proposta possibile comunque attuale all'ordine del giorno e non solo tanto perché una grande forza come la nostra l'avanza al Paese la mette al centro del suo congresso
Ma perché ipotesi politiche di governabilità
Di questa situazione
Idee e parole d'ordine anche immaginifiche che altre forze avevano avanzato in questi anni trovando una certa udienze
Si stanno rapidamente sgretolando alla prova dei fatti e questo impone una riflessione a tutti anche ad una forza come il partito socialista
Questo se si vuole fare i conti con un'insofferenza con una volontà di cambiamento che cresce nel Paese rispetto all'attuale quadro politico di governo è pensabile realisticamente che questa situazione gli attuali rapporti di alleanza reggano fino agli anni Novanta
Come lascia intendere De Mita ragione ancora una volta il segretario generale quando afferma che neanche qualche anno si può pensare che questo tipo di governabilità possa tenere per questo piaccia o no l'alternativa democratica è una proposta all'ordine del giorno non un'ipotesi futuribile
E a chi pensa di condizionare un'alternativa nel nostro Paese
Tra tra comunisti e socialisti va detto che la situazione o trova sai presto uno sbocco nuovo o rischia di degenerare
E se ciò dovesse avvenire allora più che di riequilibrio ci sarebbe la concreta eventualità di una sconfitta comune perduta la sinistra e per il movimento dei lavoratori
Ecco una delle questioni su cui vorremmo discutere con i compagni socialisti
Con spirito unitario che non esclude la critica il disaccordo ma che è sorretto da una ragionata convinzione rispetto a quelle che sono le prospettive incerte
Le incognite gravi che incombono sul Paese
Senza la pretesa reciproca di voler cambiare la natura l'uno dell'altro senza subordinazione in
O pretese egemoniche di uno nei confronti dell'altro
Lo sforzo da fare e quello di ricercare un terreno di incontro di convergenza che sia in grado di dare un segnale di novità al Paese
E si è in grado di rialimentare nuove speranze dimettere positivamente in movimento la situazione di trasformare l'insofferenza indotta in fiducia per il cambiamento
Ora questa proposta che noi avanziamo dell'alternativa democratica avrà molto presto alcuni importanti momenti di verifica
E uno di questi sarà la consultazione elettorale parziale ma pur sempre rilevante e significativa di questa primavera
Un rafforzamento del partito a questi appuntamenti e sempre lo ricordava la relazione un fattore decisivo per fare avanzare la situazione nella direzione dell'alternativa
Certo questo congresso
Le risposte che sta dando gli interrogativi che ci venivano posti sulla nostra linea
La stessa capacità che sta dimostrando
Di interpretare un'ansia di rinnovamento che esiste nel Paese e destinata io credo d'avere un riflesso sulla scadenza elettorale
Un riflesso tanto più positivo quanto maggiore sarà il grado di unità del partito con cui usciremo da questa Assise
Io compagni voglio sottolineare questa esigenza di unità
Che è molto sentita nel partito e nelle nostre sezioni
Come un fattore determinante e decisivo per una maggiore capacità di mobilitazione del partito
E una migliore possibilità di incidenza della nostra iniziativa politica
Un'unità certo non mitica un'unità non a prigioni
Un'unità che maturi invece sulla base di un confronto più franco aperto
Ma anche consentitemi più responsabile delle posizioni dal quale si possa giungere poi ad una sintesi reale più avanzata che possibilmente non venga rimessa continuamente in discussione
I congressi lo hanno dimostrato compagni
Abbiamo un partito maturo laico che non ha bisogno di certezze assolute definitive
Ma neanche del dubbio permanente su qual è l'asse della nostra linea è un partito capace di farsi carico anche nelle sezioni di una dialettica aperta di posizioni di valutarle di scegliere con grande senso di responsabilità
E se problemi ci sono stati se disagio titubanze si sono avute
E quando ci siamo trovati di fronte a posizioni formalmente unitarie ma sostanzialmente contraddittorie che emergevano anche dei gruppi dirigenti
Da ciò il problema posto nel documento nella redazione di Berlinguer di considerare unitariamente sviluppo della democrazia nel partito e rinsalda mento della sua unità
E io non ritorno perché le condivido sulle proposte che riguardano la chiarezza sul metodo in cui maturano le decisioni il ricorso a più frequenti e Danti consultazioni del partito
Come una delle condizioni per la sua stessa crescita
Per una sua assunzione piena di tutte le responsabilità che questa difficile situazione comporta e soprattutto come condizione per un'unità che così diventa tanto più reale convinta capace di mobilitare in quanto maturata conquistata non premessa
Io mi auguro che tra i segnali che daremo in questo congresso ci possa essere anche questo di un partito più forte proprio perché più unito e questo può essere un elemento essenziale di successo nelle battaglie che ci attendono della stessa campagna elettorale di primavera
Se insisto sul tema delle elezioni e non solo perché la mia regione il Friuli-Venezia Giulia fa parte di questa tornata elettorale
Sia per quanto riguarda il Consiglio regionale sia per Comuni importanti come Pordenone come Monfalcone all'intera provincia di Gorizia insisto perché le elezioni
Anche senza caricarle di particolari significati politici tenendo conto del loro carattere amministrativo
Finiranno in qualche modo per essere un banco di prova di come la nostra stessa proposta di alternativa viene democratica viene intesa bene raccolta dalle masse
E al tempo stesso questo appuntamento pone nuovi problemi di coerenza
Come facciamo perché quella convergenza di forze e quel disegno di rinnovamento che stanno alla base dell'alternativa si affermino per alcuni tasselli mettano alcuni mattoni nella costruzione dell'alternativa
Facendo maturare
Avanzare alcune idee forza per esempio realizzando nel vivo di uno scontro elettorale anche momenti significativi di unità tra forze diverse ed impegno per un discorso di cambiamento
E con questi problemi
Nel Friuli-Venezia Giulia noi ci troveremo impegnati fin dei prossimi giorni
Si tratta di un teste importante
Di una regione di oltre un milione duecento mila importi abitanti che sta vivendo una fase difficile e complessa della sua storia
Dietro una facciata di apparente tranquillità
Quasi di De filamento rispetti i sommovimenti
E la crisi che scuotono il Paese
Le nostre sono terre nelle quali non uno degli aspetti che contrassegnano la crisi più complessiva dell'Italia risultano assenti
Spesso manifestandosi in forme peculiari
Ma non per questo meno acute che altrove
Così il terrorismo che dopo la strage di Perpignano e il primo dirottamento aereo della storia d'Italia quello dell'aeroporto di Ronchi sembrava non puntare su questa regione
Ma lo fa soltanto per eleggere una a zona di rifugio per i terroristi per a base per i sequestrati archivia e direzione politica in cui si progettano gli atti criminali che vengono compiuti altrove
Qui in questa Regione Calvi si rifugia prima di andare a morire a Londra
Vi operano le società di Flavio Carboni e si scoprono nuovi elenchi nuovi dossier sulla loggia P due che i magistrati e la stampa fa capire essere esplosivi
Ma guarda caso nel viaggio da Trieste a Roma a Palazzo San Macuto se ne perdono le tracce e non si riesce più a saperne nulla
Qui ancora permane da quattro anni un inquietante fenomeno di massa
Come la Lista per Trieste la lista del melone che quale che sia il giudizio su sulle sue proposte testimonia dell'esistenza di un malessere grave di uno scollamento allarmante tra cittadini e istituzioni
Che altera tutte le regole del gioco e apre un problema serio per la vita democratica di Trieste un problema nazionale
Come l'ha definito una risoluzione della direzione comunista alcuni mesi fa qui infine a sette anni dal tragico sisma che ha sconvolto il Friuli oltre venti mila persone
Vivono ancora nelle baracche e nessuno e in grado di dire quando ne usciranno per ritornare nelle loro abitazioni ricostruite
Alla crisi economica che investe ormai l'intera regione
Da Gorizia e Trieste per finire alla Zanussi di Pordenone che provoca decine di migliaia di disoccupati di cassintegrati si somma un'instabilità politica che paralizza la vita
In questi giorni del Comune della Provincia di Trieste che ha visto alternarsi in soli due anni ben tre giunte regionali e non è detto che prima delle elezioni non si apra una nuova crisi di riflesso a quella triestina
Una scelta difficile dunque in cui la stessa unità regionale e messa in discussione
E non certo per una sorta di incompatibilità
Come qualcuno sostiene tra una parte e l'altra della regione tra Trieste il Friuli
Certo ci sono storie lingue culture strutture economiche diverse che convivono nel Friuli-Venezia Giulia
Ma esse non sono certo motivo di divisione bensì di arricchimento per i diversi popoli di questa Regione
Così come una grande battaglia di Democrazia
Di cultura di alto valore ideale e civile noi viviamo e sosteniamo la lotta perché alla minoranza slovena che vive nelle province di Trieste e di Gorizia e di Udine
Sia finalmente riconosciuta una legge di tutela globale dopo quasi quarant'anni di attesa per l'opposizione della Democrazia Cristiana
C'è un clima una cultura della convivenza che vogliamo si affermi che si basi su Rispetto sul riconoscimento di una minoranza come quella slovena
E sul riconoscimento di un popolo che espressione portatore di una specifica identità culturale e linguistica come quella friulana
Non può essere questo con tutta evidenza il motivo per ridiscutere l'unità regionale se ciò avviene e perché siamo in presenza di una difficoltà più generale degli istituti regionali cui il nostro non fa eccezione
Anche perché rispetto ai grandi problemi di fondo delle nostre terre sono mancate fino ad oggi risposte serie credibili da parte dei governi centrali e regionali
Problemi che non sono soltanto quelli delle fabbriche chiudono
Ma di portata ancora più generale
Come problemi della pace della cooperazione internazionale della riforma istituzionale
Grandi temi e ci riconducono tutti al discorso dell'alternativa voglio spiegarmi
In una regione che ha pagato tragici prezzi alle due guerre di questo secolo che la scelsero come uno dei teatri
L'aspirazione alla pace alla distensione internazionale
E quasi connaturata quasi una seconda natura delle nostre popolazioni che invece paradossalmente devono convivere con un pesante fardello di servitù militari
Un terzo dell'esercito che vive in questa regione
E soprattutto devono convivere con l'incubo di essere destinate nei piani della NATO all'olocausto nucleare per fare da terra bruciata questa Regione nel caso di un attacco di un conflitto anche con armi convenzionali
è ovvio che questa prospettiva viene respinta da forze anche idealmente diverse come la stessa mondo cattolico la stessa Chiesa friulana
Pace come aspirazione profonda dunque cui la politica estera del nostro Paese non dà certo una risposta
E cooperazione internazionale come condizione per una nuova prospettiva di sviluppo di queste terre
Quella collocazione che nell'attuale quadro dei rapporti internazionale vuole Friuli-Venezia Giulia zona del tutto periferica marginale di scarso interesse
Può infatti trasformarsi in una grande rendita di posizione può assicurare una vera e propria funzione internazionale alle nostre aree se si affermano nuove idee nuovi rapporti tra il nord e il sud e la cooperazione internazionale anche appare tra Paesi a diverso regime sociale
Da ciò l'impegno nostro a ricercare ogni possibile forma di collaborazione con i paesi che si stanno vicini con l'Austria magistrale con la Jugoslavia socialiste non allineata
Guardando anche più in là alla vasta area dei Paesi del Terzo Mondo che stanno alle spalle della Jugoslavia
Ma per strappare alcuni risultati dobbiamo battere le resistenze e le inerzie governative che hanno pesato
Ho bloccato l'attuazione che hanno penato a Pueblo calato l'attuazione degli accordi di Osimo
E per rispondere a questa esigenza di cambiamento che noi andremo ad avanzare precise proposte nella prossima campagna elettorale
Per una Regione ho concluso diversamente organizzata e dia più spazio sto concludendo agli enti locali che riacquisti credibilità e un rapporto nuovo con lo Stato rivendicando sedi in cui possa venire una concertazione degli interventi ma tutti questi nodi altro non sono che momenti tasselli di quel disegno di rinnovamento che cerchiamo di delineare e per il quale lottiamo e che fa parte dell'alternativa democratica
Ed è su questo terreno che vogliamo andare non solo non ha una sfida ma una proposta di confronto con le altre forze politiche laiche e di sinistra e del mondo cattolico
Non sarà compagni un confronto facile in una realtà in cui la Democrazia cristiana a molta forza e reali rapporti con le popolazioni e tuttavia questo congresso dovrà darsi lo slancio di ulteriori stimoli perché si possa contribuire anche dal Friuli Venezia Giulia alla per
Ma sì di un disegno di rinnovamento del nostro Paese
Sono giunti telegrammi con auguri di buon lavoro da parte di Guido Rey
Da Mario Sarcinelli direttore generale del Tesoro
Da Vasco Ronchi Cavaliere di Gran Croce
Da Filippo Maria De Santis dell'Università di Firenze dal segretario generale dell'Azione Cattolica media Casadei
Da Antonio pomelli presidente della Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia
Dall'onorevole Gustavo del neo presidente dell'Associazione nazionale combattenti Eretici
Diamo ora la parola al compagno Gaetano di Marino delegato di Salerno responsabile della commissione agraria del comitato centrale della commissione centrale di controllo che
Si prepari il compagno Nicola Badaloni
Compagne e compagni delegati in diversi congressi provinciali è stata posta
Con un'attenzione che non si registrava da tempo l'esigenza di una maggiore e più qualificata impegno del partito sui temi di politica agraria e ciò in una duplice direzione
Quella di dare una nostra proposta iniziativa e azione di politica economica il rilievo necessario ai problemi dal rinnovamento e sviluppo dell'agricoltura in stretta correlazione
Con la riqualificazione e di organizzazione dell'il tema agricolo industriale commerciale
E quella di porre in modo nuovo e adeguato il rapporto tra la classe operaia e le masse contadine come momento non secondario del processo di costruzione dell'alternativa democratica
Espressioni queste esigenze sono i numerosi emendamenti circa trenta
Approvati dai congressi che sono stati proposti sia al capitolo su arte antica democratica che a quello sulla politica economica del documento del Comitato centrale per il congresso
La maggior parte degli emendamenti nascita giudizi ma nel documento congressuale la parte della delicata la questione agraria è fortemente carente per cui può dare non solo l'impressione di una sottovalutazione problemi gravi da parte del nostro partito
Ma anche che la nostra proposta per uscire dalla crisi verso un nuovo tipo di sviluppo si centri unicamente sui problemi di riconversione sviluppo dell'apparato industriale considerando i problemi agrari come del tutto marginali e non influenti
Sicché la stessa questione del rapporto città campagna industria agricoltura operai e contadini finisce col non avere più alcun significativo rilievo ora se è vero che il documento congressuale si richiama esplicitamente alle posizioni contenuti nel documento economico intitolato materiale proposte per un governo dell'economia
In cui vi è ampia insoddisfacente trattazione dei temi di politica agraria
E che quindi non poteva e doveva essere riportate per il carattere il taglio tutto politico di un documento congressuale
è anche vero che nesso manca nel documento congressuale un richiamo forte significativo alla politica e alle implicazioni complessive
Dell'impegno del nostro partito questa carenza è stata avvertita dal compagno Berlinguer
Che nella sua abitazione introduttiva apposto giustamente con grande forza la necessità di dare un rilievo maggiore Tito le sue parole
Nella politica di bilancio di una qualità nuova dello sviluppo all'agricoltura e all'industria agroalimentare che sono essenziali dice Berlinguer
Giustamente non solo per la bilancia commerciale ma anche per assicurare un riassetto del territorio e una crescita più equilibrata dell'economia nazionale
L'esperienza ha dimostrato ha sottolineato il segretario del partito che non può esistere un Paese industriale moderno ed avanzato senza un'agricoltura anche essa moderna scientificamente Cap tecnologicamente avanzata
Specie in un Paese come l'Italia in cui la soluzione della questione meridionale dipende in buona parte anche da quel tutto è possibile si dice nell'approvazione
Se si ballerà su una più oculata politica di investimenti pubblici sulla capacità imprenditorialità dei coltivatori diretti delle associazioni di produttori delle cooperative
E sui poteri che la Costituzione assegna alle Regioni
Emergono da queste
Impostazione tutte le profonde incidenze che la politica agricola comporta per l'avvenire stesso dell'Italia come Paese economicamente avanzato capace di utilizzare e valorizzare tutte le sue risorse e potenzialità
Case garantisca perciò alcune condizioni essenziali d'indipendenza nazionale
E per una sua collocazione dinamica e attiva del processo di integrazione di europeo
E per una politica di cooperazione internazionale
In particolare con i paesi del terzo mondo del sottosviluppo dove non dobbiamo dimenticare che la questione centrale e quella agraria e dove Grand Hotel sommovimenti
Vedono nobilitate rimase contadine e sono repressa in modo sanguinoso come vediamo ogni giorno col sangue eccola uccisione di centinaia e di migliaia di peones di contadini dei poveri lavoratori della terra
Ma una diversa e non ci mirante politica agraria e decisiva non solo per la lotta alla recessione la disoccupazione
Ma per il contributo che un'agricoltura moderna e sviluppata può dare alla costruzione di un forte ed avanzato sistema agroindustriale
Che appena pensa innanzitutto dalla bassa produttività complessiva attuale dell'agricoltura come dalla sua condizione di subordinazione di disorganizzazione R di arretratezza delle strutture
Questa politica decisiva per una qualità nuova dello sviluppo in quanto comporta un uso del territorio non speculativo di rapina
Ma che ne valorizzi tutte le risorse che tuteli i valori e i patrimoni ambientali che non condanni al degrado e all'abbandono crescenti vaste aree della collina e della montagna tutto un ricco tessuto di insediamenti umani portatore di tradizione di cultura di potenzialità che anche nella tragica esperienza del terremoto nelle zone interne e la Campania ha mostrato quanto emerge è volontà di rinascita tuttora contenga una qualità nuova dello sviluppo
Che presuppone non acutizzata contraddizione tra città e campagna non accentuata separazione tra agricoltura e industria non la condanna alla arretratezza del lavoro agricolo ma una crescita armoniosa
L'autorizzazione di tutte le possibilità che la tecnica moderna è un impegno serio della ricerca scientifica possono offrire
Una qualità nuova dello sviluppo che può realizzarsi con una programmazione democratica che salti a piedi le competenze le potenzialità delle regioni re tutto il sistema
Delle Autonomie locali e della partecipazione
Con l'ulteriore crescita di una rete di forme di associazionismo di cooperazione
Di comitati e consulte comunali e comprensoriali
Che realizzi una capacità di programmazione dal basso di partecipazione di autogestione di incontro e collaborazione tra contadini operai consumatori movimenti culturali intellettuali e tecnici
Con esperienze di democrazia economica di cui già abbiamo preziose esperienze specie nelle regioni governate dalla sinistra e che nel modo il giorno appaiono come un pericoloso ostacolo alla penetrazione la fame della mafia
E in questi ultimi anni ha moltiplicato attentati agli impianti cooperative ed associazioni pur cultori
Come dimostra l'ultimo esempio dell'attentato contro l'impianto distrugge l'azione lacerazioni copre del dei produttori agricoli Crotone o come dimostrano tanti altri fatti efferati
Primo fra tutti l'uccisione del compagno varati oggi nella cooperativa Rinascita
Impone perciò una svolta profonda della politica agricola agroalimentare che risolva alcuni nodi strutturali
Innanzitutto sul piano fondiario
Ponendo limiti e vincoli alla utilizzazione del territorio alle alle strutture Fondiaria
Che consenta la difesa e l'allargamento dell'impresa e proprietà coltivatrici la difesa del sulla gravità dell'ambiente dall'assalto dalla speculazione da una parte
E dall'abbandono e da lui stesso idrogeologico dall'altra specie nella collina e dalla montagna che sta costituiscono una grossa drammatica questione
In secondo luogo sul piano della produzione della sua trasformazione e commercializzazione con adeguati investimenti e crediti ristrutturazioni riconversioni
Con una disciplina dei rapporti industria agricoltura e mercato
Con lo sviluppo della cooperazione e l'ammodernamento e crescita del sistema agro industriale e alimentare in terzo luogo una profonda revisione della politica agricola comunitaria che sia finalizzata a un riequilibrio è uno sviluppo in armonico dell'Europa condizione per potare portare avanti realmente un processo di integrazione europea e che quindi deve eliminare gli attuali pendente azioni di confronti del nostro Paese
In particolare per la zootecnia per la bieticoltura
Innanzitutto per le culture mediterranee
O le distorsioni che regolamenti comunitari prova con opere alcuni produzioni e con alcune integrazioni una giusta iniziativa e azione nelle campagne e infine
Necessario ed essenziale per portare avanti il processo di Alternativa democratica abbiamo una situazione le campagne
Che vede crescere specie negli ultimi tre anni il malcontento verso la politica governativa e il blocco di potere dominante non si tratta più solo di un generico malcontento
Ma di una sempre più diffusa presa di coscienza che la condizione
Di subordinazione di marginalità dell'agricoltura che l'assistenzialismo democristiano non elimina ma istituzionalizza
Deriva soprattutto dalla sua subalternità agli interessi e al potere dei gruppi dominanti industriali finanziari e politici che impongono non solo sviluppi distorti da una parte e disgregazione dall'altra ma scadimento complessivo delle capacità produttive sottoutilizzazione delle risorse una perdita di competitività
Di cui sono espressione la caduta degli investimenti che sia realizzato in agricoltura negli ultimi due tre anni e che si ripetono quindi nella quantità e qualità dell'occupazione dei consumi delle trasformazioni
Si va cioè imponendo la convinzione che sia necessaria una diversa politica
Una politica di sviluppo di tipo nuovo
Ed una nuova unitaria è uno autonoma capacità di intervento delle masse contadine in una prospettiva non corporativa ma nazionale ed europea e quindi in convergenza e non in opposizione alla classe operaia
Ne sono testimonianza alcuni fatti come il recente atteggiamento che non solo la compra coltivatori ma anche la Confederazione dei coltivatori diretti ha dovuto nel rifiutare la solidarietà l'attacco padronale la scala mobile
E gli affermare invece la solidarietà al sindacato operaio
E di favorire una soluzione positiva del contratto dei braccianti l'unico contratto che una grande categoria anche per merito della presenza dell'impegno delle organizzazioni contadine ha potuto realizzata atteggiamento conseguente alla convinzione maturata in queste forze in questi movimenti attraverso un lungo processo
Chi ha avuto la Coldiretti in particolare
Che solo un operante convergenza tra organizzazioni contadine e sindacati operai può assicurare una prospettiva di riqualificazione di sviluppo all'agricoltura e alle imprese contadine
Si è così giunti alla sottoscrizioni importanti accordi sulla politica comunitaria sulla politica agricola sulla politica sociale tra la Federazione CGIL CISL UIL è la Coltivatori diretti e la con furti datori
Su temi che prefigurano le basi di una grande alleanza riformatrice tra operai e contadini
Naturalmente ciò non si converte automaticamente in uno schieramento politico di alternativa ma pur tuttavia questi processi che tendono a creare le basi per un blocco sociale nuovo
E comunque a superare una collocazione corporativa
è subalterna delle masse contadine divise e spesso contrapposte alla classe operaia come è stato per oltre trent'anni non possono non produrre grandi conseguenze politiche nelle campagne e nell'intero Paese
Occorre però a mio avviso dare sempre più all'alternativa democratica
La caratterizzazione che era connaturata che le è propria
E che non è solo di uno schieramento parlamentare dei partiti di sinistra e tanto meno di un blocco laicista ma di una grande alleanza delle forze di progresso sociale e politica di tutto il Paese
Per un nuovo tipo di sviluppo però nuova società il cui asse sono certamente le forze di sinistra dobbiamo però guardarci
Dal pericolo
Reale per ragioni oggettive il maggiore tradizionale radicamento nelle sinistre i centri urbani e parla Giorgio oggettive una perdita d'attenzione verso la questione agraria dal pericolo che l'alternativa democratica si presenti come lo schieramento politica sociale prevalentemente di tipo urbano come un'alleanza operai tecnici intellettuali sia il profilo della città a cui i problemi delle masse contadine dei comuni rurali delle zone interne siano estranee o poco presente ora e concludo
A prescindere che ciò lascerebbe campo libero nelle campagne alla Democrazia cristiana le porte moderata e clientelari al loro sistema di potere la conseguenza sarebbe che l'alternativa scivolerebbe su un piano tale da consolidare divisioni e contraddizioni
Nella società nazionale che ostacola ebbero le possibilità di approntare affondo alcune questioni strutturali decisive come non solo la questione agraria ma divisione città campagna nord-sud industria agricoltura
Il problema di una reale unificazione la società italiana egli una qualità nuova ed equilibrata dello sviluppo approfondire questi temi
Compagne e compagni deleganti impegnarsi su questi terreni mi sembra un compito non secondario della lotta del partito comunista per l'alternativa democratica e per rinnovare il nostro Paese
Hanno inviato telegrammi di ringraziamento per l'invito di auguri di buon lavoro Monti icone Alberto Pavarini Erminio e Giuseppe Manzari avvocato generale dello stato ha ora la parola il compagno Nicola Badaloni delegato di Livorno si prepari il compagno Lanfranco Turci
Compagne e compagni
Sono stato
Stimolato pervenire questo congresso
Va alcuni accenni e sono stati fatti
Dagli interventi dei nostri interlocutori dei partiti politici nostrani interlocutori
Particolare dal compagno Craxi da e dal Pannella
E si hanno nominato
E siano nominato Carlo Rosselli
Un nome di grande importanza di grande rilievo
A cui molti della mia generazione sono affettivamente legati perché anche attraverso di lui essi hanno potuto intravedere la via che porta attraverso la giustizia e la libertà al socialismo
In polemica con le forze conservatrici già allora in polemica con lo storicismo dominante con va filosofia crociana tutti abbiamo fatto un po'sulla nostra pelle
L'esperienza di questa Orsa intellettuale e morale di questo martire del fascismo
Ma io credo che questo nome
Di Carlo Rosselli così importante
Non possa essere ricordato
Senza collegarlo con due altri nomi tutti voi e tutti noi conosciamo
Ha un lato comprendo di Gobetti la sua rivoluzione dei liberale e oggi a Parigi viene ricordato
E che ha anticipato tante idee che poi si ritrovano aggiornate
E si ripresentano di nuovo nell'elaborazione dello stesso movimento operaio in molti Paesi dell'Europa
E poi soprattutto il nome del nostro compagno garantisce
Nome del compagno Gramsci che sono
Che è un nome che fa parte dalla storia italiana come disse Togliatti pochi giorni prima della morte
Nel mille novecentosessantaquattro in una recensione su Paese Sera una collezione di scritti di Carlo
Che fa parte della storia del nostro Paese anche forse neppure Togliatti immaginava allora quando poi è venuto a far parte non solo della storia del nostro paese ma anche la storia del movimento operaio
A livelli molto più ampio grandi nel mondo del mondo anglosassone
Inghilterra nella stessa America della intera detrazione che sia distrutta è stata data nella ripresa che sia stata data che avvenuta di interessa di profondo interesse per lo stesso pensiero di Marx
Sono tre nodi Gobetti Gramsci Rosselli
Che hanno molti punti di diversità tra loro
Il principale sta in questo che
Mentre Gramsci credeva che la rivoluzione italiana si dovesse condurre attraverso l'apporto
Delle masse nel senso di un loro profondo nella loro profonda partecipazione elevazione culturale intellettuale e morale
Invece Rosselli credeva
Che il rapporto delle masse dovessi essere mediato dalla intellighenzia D'Anna agli intellettuali soprattutto dagli intellettuali
E anche Rosselli lo segue in gran parte su questo terreno
Questa mediazione degli intellettuali
è un aspetto che distingue profondamente il pensiero di Gobetti e di Rosselli da quello di Gramsci
Ma non tanto da non permetterci di vedere profondi aspetti comuni
Questi tre personaggi hanno in comune una concezione ampi deterministica della storia
Una concezione per cui l'azione umana può superare ostacoli e difficoltà
Carangidae lo dice in molti passi
Cercando appunto di limitare la
L'ostacolo la barriera oggettiva che viene all'iniziativa che viene frapposta all'iniziativa delle masse alla condizione sociale in cui essi vengono ad operare
Il secondo punto comune è quello che hanno posto in rilievo vive anche
Craxi è Pannella e cioè il fatto che in essi agisce una forte coscienza morale
Ed una forte coscienza della necessità che i diritti civili debbano espandersi chiede libertà debbano espandersi una concezione nel complesso opposta a quella deterministica del marxismo
Che da certa storiografia è stata presentata in questi ultimi anni come la linea maestra del marxismo come se non ci fossero stati sale io non ci fossero state
Nuove versioni e nuove interpretazioni del marxismo stesso il nazismo non è solo caos che non è solo deterministico della Seconda Internazionale come non è soltanto la terza internazionale
E anche questa più vogliamo se vogliamo dire provinciale interpretazione anti deterministica che tuttavia il suo significato
E tuttavia i problemi restano i problemi restano
Se noi non soltanto ci misuriamo con il soggettivo
Con le nostre volontà con la nostra forza
Ma ci misuriamo con i problemi reali io vorrei qui citare
Una frase dell'arma
Ha pronunciato qui nel suo intervento dell'altro giorno
Egli ha detto gli ha posto la questione può il capitalismo
Seguitare a riprodursi
La riproduzione è connessa in modo strutturale
Al capitalismo in modo
Che il passaggio ad un'altra forma di produzione ad un'altra modo di produrre precluso oppure
La storia e la libertà umana a superare gli ostacoli che si frappongono a queste grandi passaggi a questo grande trasformazione e svolgeva grande tema per la funzione del sindacato di fronte alla politica autonomia di fronte al sindacato di fronte la politica si ma la domanda sua
La domanda centrale che avreste arrestata nel suo intervento in qualche modo senza risposta
Era questa riuscirà sempre capitalismo a riprodurre se stesso è il grande tema di Marx è il tema che oggi sia su alcuni oggi ci ha riferito
Cesare Luporini
Certo e anche il tema di Gramsci in parte il tema di Gobetti e di Rosselli
Ma la storicità
La storicità e soltanto ambiti determinismo
Oasis e la determinazione di limiti di barriere gli ostacoli Pileggi di spazzini che si sono fatti noi lo avvertiamo nella storia contemporanea
Più ristretti e che tuttavia la lotta democratica ed operaia deve sapere allargare deve riuscire a sapere che era allargare le questo il senso poi
Della più profondo dalla nostra dalla nostra alternativa e quale risposta dare allora a questo problema
Ce ne sono state tante risposte almeno tre direi una
Una delle risposte quell'idea su cui noi abbiamo basato la nostra politica
In anni passati ed era una risposta molto sensata e molto interessante giocata sull'andamento nazionale sull'autonomia dell'elemento nazionale
Sul fatto che la nostra risposta fosse la ricerca della DDA italiana al socialismo qui abbiamo ancora molto da lavorare mi sia
Permesso di dire fra parentesi e
La il problema della analisi
Della formazione storica storico sociale italiana è ancora un problema aperto nonostante che tanti passi in avanti siano stati compiuti nella ricerca
E nell'analisi da un problema aperto anche per la ricerca delle garanzie dovrà il benessere speriamo riuscirà ad essere uno dei suoi temi fondamentali di lavoro lavoro
Ma questa risposta oggi si dimostra insufficiente
Oggi l'Italia visite in una interconnessione con altri Paesi d'Europa
Vive in una interconnessione in cui i problemi
Gli significato epocale e mondiale la conditio mano in modo così evidente e a tutti appare la importanza della centralità della questione
Ed ecco allora gli siamo grati a quanto ha fatto il compagno Berlinguer quanto fatto la direzione del nostro partito
Per stabilire rapporti con tutti i partiti operai del mondo rapporti critici e rapporti di amicizia rapporti di fratellanza sempre rapporti in cui la verità possa venir fuori in tutta la sua in tutta la sua asprezza se necessario
Ma sempre nel senso appunto di quell'internazionalismo di quella dimensione mondiale che non può andare perduta che non si può mai
Essendomi vogliamo perdere le caratteristiche fondamentali del nostro partito
E si capitalismo prova oggi difficoltà
A riprodursi se trova riporta difficoltà a riprodursi la risposta che si è stata data la crisi degli anni Trenta tutti lo sanno
è stata quella combinazione della funzione dello Stato nel processo di ristrutturazione dell'economia che ma insomma in qualche modo riavviato attraverso un processo di integrazione
Condanne che sono stati anche anni di guerra il processo di accumulazione
Ma oggi noi non sappiamo oggi noi constatiamo all'analisi dell'analisi più avvertita che il lavoro garantito quello che si chiamava il lavoro garantito è sempre meno garantito il lavoro degli operai stabilmente occupati è sempre meno garantito
Ed è sempre meno garantito proprio anche dal dallo sviluppo tecnologico caso a base diventa più ristretta
D'altra parte il lavoro precario e corrisponde al lavoro di altre regioni del nostro Paese al lavoro predominante in altre regioni del nostro Paese diventa più pesante
E che in alcune zone è un po'dappertutto sorgono zone sorgono spazi di emarginazione e di disoccupazione che ci fanno pensare processo di produzione
Può avvenire solo a condizione di restringere la sua che il capitalismo restano Inga la sua capacità di inclusione è questa la domanda
Il modo come rovescio la domanda posta qui dal dramma e qui sorgono alcuni interrogativi
Quale interrelazioni con l'accrescimento per la forza produttiva del lavoro accrescimento dalla forza produttiva del lavoro in quale misura essa stessa
Nelle condizioni della società capitalistica a creare il restringimento della base produttiva del lavoro
E non sarà questo processo diversificato che ha il suo elemento di punta nella disoccupazione giovanile tragedia del nostro tempo ma poi la disoccupazione in generale
Il segno che il capitale fa la sua politica perché esiste una politica del capitale ormai per esclusione
Restringendo le sue capacità espansive restringendo il suo ambito aumentandola forza produttiva ma restringendo
La sua capacità di espansione del medico del lavoro erano regge proprio perché esclude seppure seguita a volere a volere alti consumi
Se ciò è vero
Allora il rifiuto del pragmatismo periodico che ci viene proposto come filosofia comune come filosofia operativa del nostro partito
Che regola sia un pragmatismo che non si è analisi delle interrelazioni sociali
Che non che non tenga conto delle formazioni sociali delle loro diversità e delle loro interpreti interrelazioni non può non può divenire una necessità è la realtà stessa che presenta
Un nocciolo più duro che dobbiamo analizzare
è la politica del capitale che ci impone lo spunto dalle leggi delle regole di funzionamento degli aspetti materiali e psicologici o se vogliamo usare questa parola che anche marzo usata Spini
Presente la
Nel perenne pieno della crisi degli anni Trenta che in forme diverse Rosselli e Gramsci avevano avvertito
Appare anche in Italia un tema che ha un suo posto centrale della nostra proposta di Alternativa democratica è solo un esempio alleanza L'Unità tra tecnici e operai ma non si creda che quei insista che anche questa sia una via indolore così come era stata suggerita dai fiorisce un'osteria cita il per bimbi ed altri
Essa passa come si diceva Gramsci per la strettoia
Vi sono due modi di vedere il problema operaio
Tecnici e sensibile scienziati non possono essi stessi restare gli stessi come gli operai non possono restare gli stessi serve vogliamo veramente trasformare la società e il sapere
Non può prendere la forma del conoscere tutto
Tutto in un piccolo settore limitato come non può prendere la forma del conoscere tutto nel senso onnicomprensivo di una volta spesso deve includere le forme della politica le forme della politica questo sapere scientifico questo sapere tecnico questa capacità della lotta di lotta dalla classe operaia bene includere le forme della politica
Per deve sapere come progettare il futuro è in questo senso che le esigenze morali sottese al pensiero di Rosselli e di Gramsci
Possono avere un esito rinnovato nella lettura e nello spirito
E se proprio no oggi una nuova attualità perché ogni salto di civiltà e scelta di nuovi valori oggi il punto essenziale è definire risvegliare la responsabilità delle generazioni presenti verso quelle future degli individui di oggi verso quelli di domani se il capitalismo non riesce a riprodurre che a costo dell'emarginazione dell'espulsione dal lavoro allora ciò che Berlinguer chiamava col nome togliattiano Dear rovesciamento
Necessità che ama che diventa una necessità non necessità morale se vogliamo una necessità di agire per rimuovere quelle barriere
E con esso il bisogno di far strada al socialismo per la via della Libertà è la forma laica di sentire il problema della continuità della ditta
Individui umani consapevoli appelli e cristiani imparano che la vita non si esaurisce nel corso di una generazione
Come ammoniva tanti secoli orsono un grande poeta greco che invitava a rispettare le generazioni a venire
Inconsapevole degli per ogni preannunciata uno dei lati Ponta mentali della morale del socialismo
Sono
Sono d'accordo che per la nostra elaborazione non importa tanto soffermarci sui modi in cui la transazione transizione avviene pensiamo ah quante volte abbiamo noi usato la parola riforme riforme di struttura riforme in tutte le rielaborazioni approfondimenti che noi
Vera decenni stiamo dando a questo termine del tempo di Di Vittorio o Togliatti e così via
Ciò che conta è che già fin da ora la gramsciana guerra di posizione posso diventare guerra di movimento di trasformazione anche nei rapporti politici e sociali come risultato di una nuova capacità di iniziativa in presenza di queste maggiori difficoltà
Di questo restringimento degli spazi proprio per questo è necessaria una politica che vada oltre la tenace resistenza
Oltre ai continui contrattacchi di cui dalla guerra di liberazione ad oggi siamo stati il primo e il responsabile punto di forza
è importante che l'alternativa si presenti come il lato attivo della nostra proposta di oggi
Che raccoglie corregge ciò che è stato il nostro ciò che è stato prossimo anno egli è anche ciò che talvolta abbiamo creduto di dover combattere
Questo è il nostro scendere in campo come diceva Reichlin con rinnovata Energia di fronte alla crisi italiana e a quella mondiale
Avendo assunto a consapevolezza
Che punti al diviso per una volta sembrava dividere la sinistra analisi scientifica ed esigenze di nuovi valori possono oggi servire a ricomporre una e al Riuniti Carla
Informo i compagni della Commissione per lo Statuto
Che la riunione della loro commissione avrà luogo al termine della seduta odierna
Giunto un telegramma dell'associazione contro le dipendenze di Rimini
In questo telegramma si ringrazia per l'invito ricevuto e si dice la nostra attività è rivolto a superare tutte le forme di dipendenza a partire dalla dipendenza da eroina
Pensiamo che l'attività di prevenzione debba innanzitutto unificare tutte le forze che si oppongono alla diffusione
Della droga
Hanno inviato una lettera di auguri
Di buon lavoro al congresso i compagni della lega pensionati di Graffignana vigentino
Ha ora la parola il compagno Lanfranco Turci Presidente della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna
Per fare il compagno Alessandro pur grande
Montagne e compagni
Io credo che
Ancora a questo punto della nostra discussione
Sia giusto insistere sul legame che esiste fra quello che è stato chiamato lo strappo e quello che il tema veramente centrale del nostro congresso cioè la scelta dell'alternativa democratica
Infatti
Le affermazioni sul socialismo contenute nel documento congressuale e nella relazione del compagno Berlinguer proprio in quanto liberano ulteriormente
La nostra immagine e la nostra intelligenza da residui di Milito di passività di inattualità
Non solo costituiscono il presupposto necessario dell'alternativa
Ma consentono ad essa di presentarsi davvero come una svolta e non con una variante sia pure importante di una sostanziale continuità strategica
Si devono insomma trarre tutte le implicazioni culturali da questa scelta rimuovere ogni timidezza circa la nostra maturità governare l'Italia
Considerare chiuso il capitolo della ricerca di legittimazione a partito di governo respingere non solo i condizionamenti geopolitici ereditati da Yalta e dalla seconda guerra mondiale
Ma anche i loro riflessi sulla nostra cultura politica sul nostro modo di essere nella società nella politica italiana
Mi pare giusto anche sottolineare come questo bisogno di legittimazione si ha a lungo vissuto nel profondo della nostra coscienza collettiva insieme all'orgoglio per la nostra diversità quella che abbiamo chiamato l'anomalia del caso Italia una diversità che troppe volte è stata vissuta non solo come legittima rivendicazione del grande contributo che i comunisti italiani hanno dato alla causa dei lavoratori e della democrazia
Non solo come rivendicazione della specificità e della originarietà del nostro percorso culturale e politico
Ma anche come una qualità
Un'essenza quasi diversa una sorta di alterità capace di per se stessa di metterci al riparo di sottrarci agli interrogativi ai dilemmi alle contraddizioni che contemporaneamente investivano le altre forze della sinistra in Italia e in Europa
In questo modo il richiamo alla diversità finito per funzionare come un filtro non sempre adeguato a farci cogliere trasformazioni del Paese
A sollecitare le risposte più puntuali e adeguate in sostanza non ci ha consentito di accorgerci che alcune nostre antenne si andavano ad uccidendo e di tenere il passo con le novità sociali e culturali del paese
Ecco a me pare che qui il punto di passaggio più significativo dell'attuale nostra fase di elaborazione politica
Nel senso che con la connessione stretta
Fra l'affermazione sull'esaurimento della spinta propulsiva del modello sovietico e la scelta dell'alternativa
Noi esprimiamo il rifiuto netto di ogni implicita o esplicita ricerca di legittimazione contemporaneamente esprimiamo
La presa d'atto della fine di ogni residuo province provvidenziali sullo storico di ogni sorta di garanzia storica sull'esito della nostra azione politica
Tanto più nel momento in cui viene meno lo sfondo rassicurante del socialismo realizzato si tratta dunque di una scelta di movimento di grande movimento ma insieme consapevolmente laica sperimentale
Che porta tutto nostro patrimonio storico la nostra esperienza la nostra cultura
A misurarsi con la crisi le novità e le possibilità che caratterizzano questa fase drammatica della nostra vita nazionale dell'Europa e dell'intero quadro internazionale
Questo richiamo
Questa sottolineatura non rispondono solo l'esigenza di comprensione più profonda delle motivazioni della politica di alternativa
Ma prima ancora rispondono all'esigenza di dare ad esse il respiro giusto per renderla vincente
Per aggregare necessario schieramento politico e sociale
Ed è terminale con gli spostamenti di movimenti
Di opinioni di elettorato
Capaci di portarlo almeno quella soglia del cinquantun per cento che non a caso nei cento come ovvietà il compagno Berlinguer ha definito soglia legittime sufficiente per governare il cambiamento anche in Italia
Eppure proprio questo punto la nostra politica pare trovarsi di fronte ad una contraddizione paralizzante
Infatti nel momento in cui si evidenzia il carattere decisivo del nostro rapporto col Partito socialista
Questo partito patent meno che mai disponibile a questa prospettiva ed anzi se aggravano i conflitti fra noi e i compagni socialisti in molti enti locali
Pensiamo a Firenze ma pensiamo a nostra regione a Modena Reggio Emilia nel sindacato e nel Parlamento
Come uscirne
Dico subito che non mi convincono nella riscoperta del recupero dell'unità dal basso dall'atto diciamo così del sociale
E neppure gli inviti a diploma Tizzano il confronto o comunque Cosenza sempre saggia a non esasperare i contrasti
Mi pare prima di tutto utile uno sforzo di comprensione della portata e delle contraddizioni della politica socialista per vedere commessa possente contrarsi con la politica dell'alternativa democratica
Voi non diciamo che la politica del partito socialista
Neanche di questo ultimo partito socialista e sono una sequela di orrori siamo ormai vaccinati da settarismo storico verso i fratelli separati
Non ci nascondiamo che partito socialista prima con il progetto per l'alternativa di Torino
Poi con elaborazioni disegno assai diverso di Rimini ha introdotto nella vita politica del Paese temi innovatori e interessanti sollecitazioni con cui è giusto misurarsi positivamente
Penso ad esempio ad alcuni temi come quelli relativi alle modificazioni crescenti delle stratificazioni sociali nelle moderne società capitalistiche
Alle nuove tensioni sociali e culturali che percorrono queste società e che non sono riducibili alla visione classica e tradizionale dello scontro di classe
Alla crisi dello stato sociale alle ricerche di una via di uscita democratiche di progresso
Ai temi e ai modi nuovi di governo dello sviluppo anche alla luce della crisi delle più tradizionali politiche keynesiane erede di e delle diverse esperienze dei partiti socialisti e socialdemocratici europei
Noi non sottovalutiamo l'importanza di questi apporti
Diciamo pure che a un confronto con le forze della sinistra di ispirazione socialista e socialdemocratica dell'Europa siamo giunti con un certo ritardo
E che solo negli ultimi anni abbiamo intensificato i rapporti e la riflessione su queste esperienze sui travagli e anche sulle nuove elaborazioni che queste forze stanno compiendo ma quali lezioni attratto il nuovo colosso socialista da queste riflessioni
Come è stato giocato questo rapporto preferenziale del Partito socialista con l'esperienza del movimento socialista occidentale
Ecco a me pare evidente che i vari spunti di innovazione della cultura politica di cui Partito socialista è stato spesso un portabandiera vivace e dinamico sulla scena italiana non sono stati raccolti in una proposta organica coerente
In un progetto politico forte
Sono stati invece in gran parte bruciati sull'altare della governabilità dell'alternanza
Sono stati spesi sul mercato politico in una contrattazione a breve con la Democrazia Cristiana
Non appena il nostro ritiro dalla politica di unità nazionale accresceva il peso specifico del Partito socialista dentro al campo di definito dalla pregiudiziale anticomunista
Di qui il prevalere della logica immediata del gioco di potere la ricerca affannosa del successo di immagine di cui ancora il ricorso brutale spregiudicato l'occupazione part partitica di ogni spazio di potere nello Stato e nella società
Perseguendo l'illusione che poi questo potere avrebbe fruttato consensi
Che l'aggravamento nei rapporti con il nostro partito e la contemporanea collaborazione conflittuale con la Democrazia Cristiana sul suo stesso terreno
Avrebbe finito per piegarla e per costringerla passare il comando sulla base di una generica sfida di modernizzazione
Ora a me pare che erano del partito socialista se le cose stanno in questi termini prima che di schieramento politico la presunzione cioè di potercela fare senza la forza e l'apporto mosto sia di analisi ed impostazioni più generale
Alla base della condotta del Partito socialista c'era e c'è fosse ancora una valutazione debole della crisi e dei problemi che essa pone sul tappeto
Di qui l'idea di una gestione in qualche modo morbida del cambiamento di un passaggio indolore
L'idea che basti e sia possibile un ricambio di modernità senza intaccare la sostanza dei gruppi di potere e rapporti di forza politici e sociali del paese
Di qui allora lo spiazzamento di fronte alla ripresa delle lotte operaie ma anche lo spiazzamento di fronte al gioco più duro di De Mita alla sua scelta netta proclamata sbandierata
A favore di una politica neo conservatrice con tutti gli orpelli e i richiami di moda al neoliberismo el Moletta Visco
Poco importa che poi nei fatti siamo di fronte a un mix di legalismo al nord e di assistenzialismo clientelare al Sud sta di fatto che questa scelta della Democrazia Cristiana
Questa modernità confindustriale contro la classe operaia la spesa sociale l'intervento pubblico democratico in economia costringe a giocare a carte scoperte
Il riferimento alla modernità ai ceti emergenti alla grande riforma al decisionismo della politica non basta più
Qui maturano i nodi delle difficoltà della politica socialista di oggi difficoltà che non si allontanano
Agitando la bandiera del riformismo se questo riformismo non si qualifica in termini di programmi e di riforme e soprattutto in termini di protagonisti politici
E sociali
Tornano a loro in ballo temi ben più decisi di nodi discriminanti su cui si misurano in tutta Europa le forze conservatrici ed è forse e le forze di progresso popolari del movimento operaio sia d'ispirazione comunista che socialista
Questo a me pare terreni ineludibile del confronto e della collaborazione possibile fra noi i compagni socialisti e le altre forze di rinnovamento
Così abbiamo interpretato il discorso del compagno Craxi di ieri l'altro
Abile certo nello schivare le contraddizioni più ravvicinate
Del percorso socialista ma certo non è logico nel riconoscimento dei Comuni grandi temi di democrazia e di riforma su cui si devono cimentare le forze della sinistra italiana
D'altro lato in queste settimane abbiamo ascoltato anche altre voci autorevoli in campo socialista
E non penso solo ad un foro penso prima ancora a De Michelis
Ripropone alcune grandi generali opzioni sul terreno economico e sociale sul terreno di risposta l'offensiva neo conservatrice
Che ci paiono interessanti e utili a costruire un programma di alternativa che sia di modifica immediata della politica sconclusionata pericolosa recessiva dell'attuale governo
E in globi anche le più profonde domande di cambiamento che sono maturate prima e durante l'attuale crisi
Bisogna dunque sviluppare questo confronto subito con l'urgenza imposta dalla gravità della situazione e secondo un piano che prevede esplicitamente l'impegno ad un'azione convergente
Qualora si individui un terreno sufficientemente ampio di Comuni valutazioni e proposte programmatiche
Un confronto che non si limiti ai nostri due partiti o ad altre forze politiche della sinistra la e delle forze laiche democratiche ma che coinvolga ampiamente forze della cultura della scienza e della tecnica
Perché ad esempio non costituirebbe il club dei centri di elaborazione per il programma dell'alternativa
Poi il nostro congresso formalizzare questa proposta Sonica di compagni socialisti di superare le vischiosità dei tatticismi inconcludenti pericolosi e di fare propria una simile proposta
Non possiamo oggi certo essere uniti in forme che siano l'anticamera del partito unico dei lavoratori non è certo questo il tema all'ordine del giorno
Ma non possiamo neppure mantenere ad aggravare l'attuale aspra conflittualità
Pena la sconfitta per gli uni e per gli altri prendiamo dunque atto di questa situazione di questo stato di necessità se così vogliamo compiuta dallo e torniamo le vie per un confronto costruttivo ma consentitemi di dire che perché questo sbocco sia possibile occorre da parte nostra una più forte capacità di iniziativa politica e programmatica una capacità di giocare a tutto campo nella vita politica e sociale del Paese
In questo senso io vorrei richiamare ed esperienze
Che i comunisti compiono negli enti locali nelle regioni là dove siamo maggioranza e governo con le altre forze di sinistra
Come una fonte preziosa varia e ricca cui tutto al partito del rivolge un'attenzione maggiore per una riflessione critica che sia capace di trarre gli elementi di valore più generale immesse presenti
Devo dire che non mi pare che ancora sia così che ancora questi argomenti sembrano affidati in qualche modo agli addetti ai lavori sia gli addetti a lavori che a questi temi si occupano nel centro di partito sia gli amministratori locali
Ma allora io domando con una domanda che non è retorica
Quante verifica concreta sperimentali si potrebbero compiere circa i rapporti fra partiti istituzioni società circa i temi della natura e del significato dello stato sociale se ritiene d'appalto pubblico e privato Stato mercato se si andasse una riflessione davvero approfondite sistematica su queste aree del governo nostro e delle altre forze della sinistra
Questo è lo sforzo di riflessione che ne abbiamo cercato di avviare in questi anni in una regione come l'Emilia Romagna
Attraverso una rielaborazione attenta della nostra politica dei nostri programmi alla luce dell'esperienza della politica di unità nazionale ma anche dei fatti del marzo del settantasette e anche della rinnovata sfida del dinamismo socialista
E abbiamo compiuto questo rinnovamento nel momento in cui da tante parti ci si voleva stanchi e allocati isolati e diffidenti del nuovo l'esperienza sta invece dimostrando che il nostro partito
Dispone di una grande capacità di rinnovamento di una capacità di confrontarsi con queste sfide
E di spingersi ulteriormente in avanti con un concerto ambizioso che sa misurarsi con la complessità nuova delle forze dei soggetti interessati al cambiamento
Con questa politica mai pensiamo di fare a crescere non solo alla nostra forza ma più in generale tutta la sinistra e la democrazia
Senza iattanza
E anche senza provincialismo crediamo che questo sia il modo di garantire oggi quel ruolo nazionale dell'Emilia Romagna che in altri momenti anche più duri di questi hanno saputo svolgeva i comunisti le forze del movimento operaio i democratici della nostra terra
Continua la sottoscrizione
Per le spese congressuali
Hanno sottoscritto due milioni ciascuna la federazione di Bologna la federazione di Modena e la federazione di Reggio Emilia
La sezione Pozzo e Bettola data di Milano ha sottoscritto centocinquanta mila lire
Trecento mila lire ha sottoscritto la sezione della Pirelli Bicocca di Milano
Il pittore compagno Gabriele mucchi
Ha inviato una segno con cinquecento mila lire augurando al comma al congresso buon lavoro e dicendo ancora
Che augura all'inizio di un periodo di collaborazione fraterna fra i due partiti della sinistra italiana collaborazione senza la quale la classe operaia non può avanzare e non può fare avanzare l'intero Paese verso quel futuro che i giovani attendono da noi
Il compagno Piero Della Seta consigliere comunale di Roma offre al Congresso un milione di lire
Così suddiviso cinquecento mila lire per le spese congressuali e cinquecento mila lire per i profughi palestinesi ancora rinchiusi nei campi di Sabra e Chatila
Ha ora la parola il compagno Alessandro pur grano della Federazione giovanile comunista italiana prenderà poi la parola il compagno Giancarlo Paietta
Grande è stata compagne e compagni l'attenzione dedicata nella discussione
Al tema della costruzione dell'alternativa nel rapporto tra i partiti gli ha come diamo il necessario sbocco politico alla nostra proposta
Con altrettanto forza mi pare sia necessario sviluppare il nostro congresso la riflessione non solo su come facciamo avanzare la proposta e l'alternativa democratica nei movimenti
Ma soprattutto su che cosa sia successo da questo punto di vista nel corso degli ultimi mesi è forse infatti rimasto tutto è tale e quale
Uguale a prima insomma non si è mosso niente se il Congresso si fosse svolto non oggi ma ieri non avremmo potuto fare che la stessa discussione di oggi Cremlino la verità è che mentre l'alternativa stenta ad andare avanti nella costruzione di uno schieramento politico e parlamentare è già cambiato qualcosa nella società e né movimenti
E l'alternativa
A differenza di quanto sostiene qualche nostro osservatore e qualcosa di più concreto rispetto a ieri
Ciò pone problemi anche alla nostra discussione perché ciò che si è mosso non è un tutt'uno lineare non entrare mangi deve farci riflettere con più forza
Mi riferisco innanzitutto alla grande esperienza di al movimento dei giovani contro la camorra la Masiero Ambra hangar
A quello che è stato io ritengo la esperienza più grande di massa compiuto ai giovani nel corso degli ultimi anni non dobbiamo considerare episodica questa mobilitazione o in qualche modo irripetibile quasi che non mi fosse più da far nulla
Fare ciò significherebbe non comprendere la profondità delle motivazioni dei temi che hanno sollevato i ragazzi e le ragazze che hanno sfilato in corteo prima Napoli l'undici febbraio
E solo poche settimane fa in Sicilia
Significherebbe non comprendere che non basta ricordare il movimento ma occorre ragionarci con forza per vedere come proseguire
Motivazione temi diversi che hanno concorso a produrre questa straordinario sommovimento e che per molti versi ha riaperto canali alla lotta politica che sembravano Klose in tanta parte del Mezzogiorno
Certo una forte spinta morale etica contro la barbarie della camorra s'è detto ma non solo questo o meglio intrecciata questa forte spinta etica
La richiesta di una diversa qualità della vita e del comma della convivenza civile che mal sopporta l'invivibilità delle grandi aree urbane congestionate il Mezzogiorno
L'individuazione e l'individuazione nuove consapevole delle responsabilità nei traffici
Della camorra e della mafia della morte i tanti giovani per la droga
E una rinnova è soprattutto una rinnovata critica che si fa strada tra le giovani generazioni sui limiti profondi la Società dello stato di cose esistenti e che ci dice come non sempre anzi sempre meno
La risposta alle giovani generazioni alla crisi sia nell'adeguamento nel galleggiare nella crisi e che ci riporta forse a un tema che ebbe tanto spazio l'anno scorso proprio qui a Milano nel congresso nazionale della Federazione giovanile comunista
E cioè l'esistenza di una grande area giovanile
Di malessere alla quale bisogna sapere parlare e che occorre su quote da un solo apparente suo pure non ci dice niente tutto ciò non dice niente alla proposte l'alternativa democratica io credo al contrario
Che la ciò dal tutto questo così come da altre esperienze di movimento di giovani ci vengano utili insegnamenti per la stessa costruzione dell'alternativa e cioè che è possibile costruire pezzi importanti l'alternativa democratica al di là del solo terreno economico che non sempre questo vale per noi giovani comunisti ma non solo per noi
La costruzione di grandi esperienze di massa avviene partendo dalla classe operaia che possono essere altri soggetti i giovani per esempio
A trascinare ad essere punto di riferimento per la stessa classe operaia in grandi battaglie riformatrici di civiltà e di progresso ed ancora che la costruzione di esperienze unitaria in cui convivano spinte diverse in cui camminano fianco a fianco comunisti e cattolici
Eh già cosa concreta è già successo
E inoltre che quando la politica la nostra politica innanzitutto si incontra con le corde la sensibilità giovanile della sensibilità di grandi masse allora è possibile anche costruire
Un nuovo rapporto con la politica che cancella con un colpo di spugna
Tante dissertazioni su una presunta fa sia di massa delle giovani generazioni oggi
Il problema che sta di fronte hanno Hui ma più in generale all'interezza della democrazia italiana
A tutte le forze politiche per esempio sono intervenuti in questo congresso oggi il problema che sta di fronte al delegato di Palermo ma anche al delegato di Milano
E come questo groviglio di aspettative di domande di richieste non imbocchi la strada Ennesima
Di una di sulle isole imperdonabile delle giovani generazioni come possibile lavorare perché ciò non avvenga io ritengo che sia possibile andando aldilà
Della spinta etica
Facendo incontrare questa generazione con altri terreni della lotta politica
Senta per questo vuole svilire o ridurre la necessaria e giusta carica di ribellione morale presente in questa generazione mi riferisco innanzitutto la necessità di fare assumere sempre con più forza la lotta contro la camorra e la mafia
Le caratteristiche di una grande battaglia per il lavoro e lo sviluppo sa qui forse sta proprio qui il vero punto discriminante nei confronti della convivenza di diverse spinte politiche ideali e culturali nel movimento
Contro la camorra molti compagni hanno detto nel corso del dibattito congressuale la loro opinione sul recente accordo sindacale
Io mi permetto di aggiungere che forse un giudizio ovvero e compiuto sull'accordo dopo non possiamo darlo oggi forse potremmo darlo solo nei prossimi mesi e cioè se una volta sciolti tutti i lacci e lacciuoli
Che sembravano imbrigliare le possibilità di un'effettiva iniziativa di massa del sindacato per l'occupazione e lo sviluppo una volta sciolto tutto ciò simbolo che Rea con coerenza la strada di una nuova stagione di lotte per lo sviluppo se le cose stanno così
Allora il problema non è quello di una marcia per il lavoro non è solo quello
Ma è di un modo di essere di fare iniziativa politica del sindacato ma anche del partito innanzitutto nelle regioni meridionali non mi pare che si stia lavorando in questa direzione
Non mi pare che il dopo accordo sia caratterizzato da una discussione su che cosa e come riprenda
L'iniziativa di lotta per il lavoro su come le strutture del sindacato tutte le strutture del sindacato parlino a questo mondo della Stasi l'azionismo giovanile
Di questo proprio invece c'è bisogno oggi c'è bisogno guardando a come questo associazionismo giovanile
Possa rappresentare una nuova linfa vi generatrice della democrazia nel Mezzogiorno insomma quello che voglio dire
E che il definitivo giudizio sull'accordo la natura del sindacato italiano la sua coerenza nazionale la potremo verificare solo nei prossimi mesi
Ma non c'è bisogno solo di questo
Non è solo il mondo operaio e del lavoro a doversi muovere vi è anche il problema di come la cultura gli intellettuali si svegliano da un torpore in cui paiono precipitati scendano in campo aggiungono intelligenze a quelle che sono già presenti ha ragione Nando Della Chiesa
Finora non è stato così c'è stata una riluttanza
Che può rendere Bani anche gli sforzi di altri settori della società innanzitutto dei giovani e c'è forse qualcosa di più
E cioè la spia del venir meno di una grande tensione meridionalista che riguarda tutti non solo gli intellettuali la cultura del nord ma gli intellettuali le forze della cultura del Mezzogiorno dello stesso profondo subito
Domande e problemi nuovi si vengono anche da altre esperienze di massa che hanno mosso migliaia di giovani nel corso di questi anni
Che ci separano dallo scorso congresso nazionale
Intendo riferirmi alla grande iniziativa sulla pace per il disarmo il superamento dei blocchi un movimento nuovo uno di quei movimenti che sa vivere non solo di grandi appuntamenti che pure ci sono stati ma di un associazionismo diffuso che si esprime anche in tante iniziative parziali non omnicomprensive ma non per questo meno importanti
Un movimento che ha marciato per la trattativa e per la sospensione dei missili da Mila no a Comiso che marcerà per la trattativa a Ginevra
Che ha fatto della trattativa una delle sue più importanti parole d'ordine ma è anche un movimento io credo che chiede di avere in noi comunisti comunque vadano le cose e senza per questo voler cedere nemmeno di un millimetro nella lotta per la trattativa la sospensione
Un saldo effettivo punto di riferimento nella lotta comunque contro l'installazione di missili a Comiso
Un movimento in cui dobbiamo sa per battere un'impostazione tutta quanta unilaterale nella lotta per il disarmo ma che proprio per questo richiede a noi una grande apertura
Politica senza arroganza parlando senza arroganza a una vasta area del disarmo unilaterale che comprende i giovani ma anche settori importanti e la Chiesa cattolica
Che richiede a noi di avere più coerenza e convinzione nella stessa battaglia per la riduzione delle spese militari degli assurdi ordigni
Di morte dobbiamo combattere fuori e dentro noi impostazione inutile sbagliate
Come quella della richiesta di fuoriuscita unilaterale dalla NATO ma come non vedere come altra cosa profondamente diversa si era richiesto il porsi il problema di una proposta per il superamento dei blocchi che vada più avanti che dica qualcosa di più di quanto non si faccia oggi insomma di come si debba perlomeno discutere senza pregiudizi ed ognuno di noi
Pronto a comprendere le motivazioni altrui sull'opportunità di un'iniziativa politica e l'avvio di una trattativa
Per la fuoruscita contestuale concordata non subordinata alla logica delle grandi potenze di alcuni Paesi dalle rispettive alleanze politiche e militari c'è una carica utopica certe in questa richiesta ma a volte la carico utopica e meglio di un sano il piatto realismo gli allora discutiamone seriamente e senza pregiudizi
Le domande i bisogni di questa generazione sono assai diversi a volte anche contraddittori tra loro oggi molto più lievi molto più che negli anni settanta
Non sono possibili facile omologazioni non è possibile sono possibili schematismi categorie rigide di lettura della realtà giovanile
L'universo giovanile è una realtà in cui convivono sicuramente spinte diverse dall'adattamento alla crisi a ritagliarsi propri spazi individuali o di gruppo ma è anche
Il malessere Susani giovanile che si esprime la siringa del giovane tossicodipendente nel numero crescente di suicidi di giovani che pur deve farci riflettere nell'immagine terribile
Ma vera del ventenne giovani camorrista napoletano con la pistola in pugno
A volte questo malessere riesce a esprimersi in antagonismo giovanile lotta politica nella riscoperta dei valori della vita e della democrazia di una critica positiva le istituzioni così come nelle recenti elezioni scolastiche
La mia esperienza personale il mio osservatorio limitato
Mi porterebbe a dire
Che tutto ciò cresce ed è cresciuto molto negli ultimi tempi comunque stiano le cose credo che il compito nostro sia nell'elaborare testardamente perché ciò avvenga sempre di più
Vi è tra i giovani al di là di come si risponda alla crisi un tratto comune una comune spinta la libertà
Una richiesta di attenzione e valorizzazione ai temi dell'individuo
Questa spinta dobbiamo dircelo con grande franchezza solo in parte parzialmente se incontrato con l'esigenza di socialismo ancora troppo grande e il divario
E sta qui il compito fondamentale nostro fare incontrare questa diffusa spinta la libertà
Con gli ideali di giustizia e di uguaglianza che mossero altre generazioni
Anche qui se al nuovo socialismo di cui abbiamo bisogno un socialismo nuovo nel quale questi temi queste tematiche non siano secondario subordinate ad altre sono diverse le generazioni che sono qui al congresso venuta alla politica in tempi tanto differenti tra loro
E la nostra io credo una generazione che ha vissuto un'esperienza politica non meno difficile di quella di altre
E che sente con fastidio il fatto che si dica che oggi è tutto più facile abbiamo tenuto aperto in questi anni lo scontro politico tra le giovani generazioni oggi lo sappiamo del prima noi
E necessario fare di più andare oltre nella costruzione di movimenti per la tv nativa essendone protagonisti
Ma non limitandosi adesso reso la il solo perché propagandisti
Anzi oggi si pone il problema di come più forte ampia sia la nostra identità politica e culturale la nostra capacità programmatica dessert in definitiva sempre di più compiutamente la generazione del nuovo socialismo
La sezione di Filo d'Argenta Ferrara si aggiunge all'elenco dei sottoscrittori e offre al Congresso un milione di lire
Dopo il compagno Pajetta prenderà la parola il compagno Diego Novelli ha ora la parola il compagno Giancarlo Paietta
Care compagne e cari compagni
Il nostro saluto caloroso e fraterno agli ospiti stranieri meglio ai nostri compagni venuti da ogni parte del mondo per riaffermare una sua lieve arietta già in atto per dimostrare il loro interesse al dibattito al confronto delle idee
Per trovare una risposta tanti interrogativi
Non è davvero POR ma
Il nostro saluto e già politica come la loro presenza e già politica
Caro Cossutta
Non è Cuesta davvero il congresso dello strappo
Il congresso nel quale noi riaffermiamo il bisogno e la possibilità di un internazionalismo nuovo della ricerca di conoscenze e rapporti sempre più larghi di quelle unità possibile soltanto partendo dalla difesa Perrot sino gelosa della nostra autonomia
E dal rispetto dal riconoscimento che non migliora il dibattito che
Giunge alle polemiche
E conosce anche i giudizi critici
Che noi di abbiamo spesso
Avanzato e sentito nei nostri confronti
Rispetto per la diversità dei partiti comunisti socialisti socialdemocratici dei movimenti di liberazione
Il presidente del Parlamento europeo
Che ha voluto essere presente a questa nostra Assisi
Ha terminato il suo discorso ieri senza volere dimenticare di sentirci un compagno dicendo uccide l'Europa
E questo senza l'unità delle sinistre non è possibile
Noi che lo diciamo per l'Italia lo diciamo per la pace per la indipendenza i popoli per lo sviluppo per un nuovo ordine internazionale
Oggi i problemi della pace vengono per primi
Un numero sempre più grande di uomini donne ai giovani denunciano l'assurdità il crimine dei conflitti in atto il pericolo della catastrofe il danno immane crescente della corsa al riarmo
Noi ricordiamo di aver dato l'allarme fra i primi non per false nel merito
Ma perché e credo che tutti lo ricordo qualcuno allora ci accusò
Di una visione catastrofica persino di intenzioni propagandistiche della volontà di strumentalizzare la mobilitazione popolare alla quale facevamo appello
Ed è il nostro incalzare il Governo perché si facesse promotore o almeno fosse partecipe attivo di una politica di negoziato per opporsi alla rovinosa i pericolosa corsa nucleare che è in atto ma che è ben altra forse la nostra politica politica lo ha dimostrato il modo come noi abbiamo impostato fin dall'inizio
Anche se abbiamo trovato allora più di una incomprensione e da una parte e dall'altra la nostra politica e la nostra azione
Noi abbiamo chiesto controllo
Mai abbiamo fatto nostro aprioristicamente le cifre degli uni o degli altri
Abbiamo chiesto disarmo graduale equilibrio e per intanto che subito ci fosse moratoria che non si aggravasse la situazione
Non possiamo certo dolersi che oggi altre voci anche lontane chiedono per intanto il congelamento
Se altri domandina o che si sia pretty rinegoziati che se necessario se ne prolunghino i termini che nessuna pericolosità irrimediabile decisione sia preda
Inchieste c'è almeno la speranza di una soluzione giusta di pace
No compagni no amici noi non abbiamo marciato a senso unico quando e non da soli abbiamo marciato verso Comiso per dire il no degli italiani come avevano detto il loro no un milione di siciliani
Noi non marciamo a senso unico quando chiediamo che gli sospendono i lavori a Comiso come quando soli ma sempre cercando nuove incomprensioni e nuove alleanze abbiamo allora votato contro l'affrettata decisione del governo italiano
Non abbiamo voluto identificarsi mai il commercio una diplomazia
E quando abbiamo rifiutato di essere alla conferenza di Parigi dei soli partiti comunisti coi rappresentanti di partito al governo
Detentori di missili lo abbiamo fatto Nong per isolarsi ma per lavorare a un più ampio fronte
Qualche settimana fa al Parlamento europeo presentato con la firma di un solo deputato conservatore inglese
è stata votata all'unanimità una mozione che chiedeva il dieci di prendere in seria considerazione le nuove proposte del patto di Pulp
Gli ori e perché venivano da quella parte delle proposte che pur giudicavamo ricche di novità e tali da aprire nuove speranze
E in questo spirito del resto
Che il compagno Enrico Berlinguer si è espresso sulle proposte del compagno Yuri Andropov che noi abbiamo considerato aperte a una nuova più larga
Discussione e noi speriamo anche assoluzioni che non siano sempre al di là da venire
Non vogliamo essere soli
Quando la pace invece della catastrofe atomica può essere l'obiettivo da raggiungere
Il movimento per la pace oggi è nuovo dobbiamo intenderlo non può essere possente produttivo
Se non vede l'incontro o almeno il muoversi di porse anche le più diverse
Il nostro compagno Lombardo Radice morto a Bruxelles mentre lavorava per il prossimo incontro di Berlino
Editori
A quell'incontro sì saremo i comitati della pace indicano un input indicono un incontro a Praga noi ci saremo
Non comprendiamo la polemica del compagno ciuco sulla Pravda verso il contro i pacifisti e le manifestazioni di diverse matrici e di diverso intenti tendenze
Noi pensiamo che se le motivazioni possono essere sono di Berna prego la pace tuttavia indivisibile
Sono arrivato al New Yorker il giorno in cui cinquecento mila americani dimostravano contro il pericolo atomico
Se non si può certo attribuire un tale movimento al Partito comunista degli Stati Uniti
Non si può dimenticare che chi vuole salvare New York impliciti a mente rifiuta l'Olocausto per Mosca
Così deve essere e viceversa così deve essere per noi ora in Italia la ricerca dell'unità
La nostra soddisfazione perché oggi ci siano governi socialisti in Grecia in Hispania perché socialisti e comunisti siano insieme al Governo in Francia e legata al patto che questo apre possibilità nuove per un più ampio incontro per la possibilità di intendersi
Ma anche qui
Questo non vuole dire identità
Questo non vuole dire intesa accordo decisioni comuni già prese
Noi non comprendiamo ad esempio come venga approntato dal compagno mi per anni dal suo governo il problema dei missili
La force de frappe è considerato un deterrente essenziale
Poi pare scomparire o ridursi a uno zero quando si fa il conto delle testate atomiche esistenti nel continente
E che potrebbero seminare le stragi e distruzione se una catastrofe si abbattesse sull'Europa
Se non si pone il problema di eliminarle oggi queste sei Stati francesi non si può tuttavia opporre rifiuto di considerare che esistono se si vuole una trattativa seria si si spera anche soltanto in un risultato positivo
Qualche cosa di nuovo ho colto nelle parole del compagno Craxi
Nel suo ospizio di un'iniziativa italiana
Nel suo riferimento al Governo italiano particolarmente la preoccupazione che egli ha dimostrato sulle questioni che riguardano il Mediterraneo
E ho colto qualche cosa di nuovo nel suo accenno alla necessità
Di concedere al negoziato il tempo necessario per giungere a una possibile conclusione positiva
Cari compagni
Proprio qualche giorno fa
Ho seguito i lavori del Consiglio nazionale del movimento per la liberazione della Palestina
Ho riabbracciato Yasser Arafat
Dopo la battaglia tragica ed eroica difesa
Ma
Ho parlato ai combattenti dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Non per dire la mia fierezza di essere stato fra i primi a visitarlo nei loro posti di combattimento o nei campi dei profughi negli anni lontani dalla Guerra dei sei giorni
Ma per esprimere soprattutto la nostra soddisfazione di Comunisti italiani
Che in questi giorni amari
Possono pur dire che a riconoscere il diritto del popolo arabo di Palestina ad a vere un suo stato oggi la maggioranza delle forze politiche e il nostro Paese
E noi abbiamo ricordato
Come Yasser Arafat
Sia stato ricevuto a Roma dalle forze politiche democratiche dal Presidente della Repubblica la medaglia d'oro della Resistenza Sandro Pertini
Come il sia stato ricevuto in Vaticano dal Pontefice dal capo della Chiesa cattolica
Noi abbiamo incontrato
Il capo della resistenza palestinese ad Algeri ed eravamo insieme comunisti socialisti
Gruppi della sinistra e anche democristiani
Anche questa è una prova che la nostra Penati e pazienza può dare dei frutti questo può non bastare a chi preferisce scrivere sui muri Palestina rossa e neanche noi ci accontentiamo ancora dei risultati
Ma credo che questo possa indicare la strada per la quale dobbiamo avanzare
E il modo di lavorare e di combattere col quale dobbiamo procede
La via della giustizia dell'indipendenza i popoli della pace e Astra
Non è sicura ma deve essere pure percorse
E ancora una volta una voce nuova quella dell'alterno iniettiva alla politica condotta fin qui è quella dell'unità che si avanza con i compagni jugoslavi algerini abbiamo per questo discusso a lungo del Mediterraneo
Il Medio Oriente tragico Cipro la tensione nel Golfo della Sirte la guerra del Sahara
Sulle questioni del Medio Oriente ad Algeri
Pochi medita c'è stato un incontro significativo impensabile in un tempo non molto lontano
Socialisti e comunisti italiani erano insieme a rappresentare la sponda europea coi compagni jugoslavi con socialisti e comunisti di Spagna di Francia ed i greci
Bisogna tessere
Una più larga tesa unitaria altroché strappo noi siamo lieti che questo congresso ancora una volta ne sia un momento e che abbia
Anche materialmente
Permesso ai compagni jugoslavi algerini e sono stati particolarmente attivi
Di cogliere qui a Milano l'occasione per moltiplicare i colloqui e gli incontri per gettare le fondamenta di una iniziativa che dovremmo a vere a breve scadenza
Ci sono difficoltà
Ci saranno tappe certo
Persino la sinistra io Liliana
E qui era presentata da comunisti e socialisti di sinistra et noi vorremmo potesse rappresentare un'effettiva forza di pace
Ed essere operante ottenere dei risultati nel suo Paese
Si muove
In queste direzioni
E trova a volte che la via della pace anche per lei
E non solo difficile va fatta assicura da esitazioni da incomprensioni
Che qualche volta si crede che possono essere attribuite agli altri soltanto
Ci sono difficoltà e delle parti tappe serto ci sono anche dei momenti che non possono essere dimenticati
Sabra e Chatila lasciano tracce di sangue che qualcuno ha voluto proprio perché fossero incancellabile
Ma noi che in Italia abbiamo ritrovato per queste iniziative di pace
Per lo sdegno e per la condanna dei massacri una unità che sembrava impossibile noi siamo autorizzati a fare di qui almeno un augurio di pace e dignità
La pace il disarmo
Un Mediterraneo che si va diverso
Una collaborazione che diventa possibile fruttuosa per tutti anche questo deve essere l'alternativa
Anche questo sarà concreto da parte italiana soltanto con un'alternativa di governo
La politica estera italiana
Si vede povere i nostri rappresentanti qualche volta pavidi spesso neghittosi
Quanto lunga estate e defatigante
E per quanti aspetti incomprensibile
Questa vicenda del gas algerino
E oggi ancora non terminata quella del gas sovietico del quale pure abbiamo bisogno
E si sono mossi i sindacati partiti di sinistra lavoratori
Pareva che a muoversi a non riuscire a decidere
Dovessero essere soltanto ministri e diplomatico
La nostra Paul presenza nella politica estera del nostro Paese
Però si può far sentire ecco un caso nel quale si è fatto sentire
E le possibilità non sono soltanto quelle degli slogan
Ma che la possibilità di incidere sulla situazione
Ieri compagno Ugo trovi giorno il compagno Berlinguer
Nel riferirsi
Alle parole del compagno Papandreou ha detto a proposito
Bella presenza era nato
Che il problema oggi è quello di come si insista
Bisogna che noi abbiamo chiaro quello che è necessario quello che è possibile
E nulla di quello che è possibile deve essere intentato
L'avevo scritto qui nei miei appunti
E il superamento dei blocchi è stato argomento dibattuto in tutti i congressi e qualche volta informa anche ingenua
Abbiamo sentito
Pochi minuti fa
Le parole del compagno di Napoli
Quale ha come accennato alla possibilità che noi decidiamo in questo congresso che la Bulgaria esca dal Patto di Varsavia offrendo di uscire
Noi dall'Alleanza atlantica ebbene anche in queste espressioni
Che non possono essere contrapposte come me io del piatto reali
C'è la volontà è io credo che può e deve essere tradotta da un partito in un realismo che non sia piatta acquiescenza
Ma che si è invece sforzo nostro e degli altri popoli per quel superamento dei blocchi che noi consideriamo sempre come l'elemento essenziale
Come l'unica garanzia sì pura per tutti
E per un futuro che non può essere di qualche hanno soltanto
E questo che noi riaffermiamo questo intorno cui dobbiamo lavorare
Per cui dobbiamo muoverci e far muovere gli italiani
Cari compagni noi abbiamo sentito qui le parole di tutti i congressi e tutti i partiti democratici italiani ce n'è stato uno
Che ha taciuto credo che il silenzio dell'onorevole De Mita sia stato eloquente
è molto difficile per la democrazia cristiana rispondere oggi agli italiani
Senza ripudiare il passato
E senza il coraggio di essere nuovi davvero ma coloro che hanno Paul parlato qui non hanno indicato soltanto
La loro considerazione direi la stima per la porta del nostro partito l'interesse per la sua politica
Noi abbiamo sentito anche parole
E ci dicono come qualche cosa di nuovo si è in atto possa muoversi nel nostro Paese
Che sono per noi elemento di stimolo alla ricerca è al lavoro
Il compagno Craxi ha fatto qui un discorso aperto e interessante
Ha avuto un'accoglienza cordiale calorosa da compagni e sulla stampa ha ottenuto degli elogi
Che
Hanno voluto significare quanto sia importante anche per quelli che la temono l'unità delle sinistre
Mi è venuto in mente quando è ritornato al suo posto e voi lo avete accompagnato con l'applauso generale
Che è la stessa cosa esattamente era venuto da o per il compagno Berlinguer al congresso socialista di Palermo
Anche allora con mio stupore della stampa e di certi giornalisti permettete però colleghi che prima quando il copione del congresso e poi si meravigliano se noi non facciamo quello che hanno scritto no
Anche loro avevano dimostrato stupore per l'accoglienza dei progressisti socialisti al segretario generale del nostro partito
Ma stupore non può esserci per chi crede nello spirito unitario
Eredità preziosa del movimento operaio e democratico soprattutto dalla Resistenza e dopo l'esperienza della Resistenza
Ieri
Pensavo
Alle parole del compagno Craxi
Nelle sue spetti feriti
E di non velata polemica
Quando ha parlato di avara comunicabilità
Ma
Non potrebbe questa comunicabilità
Essere più prodiga
Se noi non aspettassimo soltanto i congressi i grandi incontri
Se non dovessimo aspettare soltanto l'occasione per i grandi titoli dei giornali
Ma perché non potremmo per esempio incontrarci o esserci già incontrati a Firenze dove la crisi comunale si ricorda che senza l'unità delle sinistre è difficile davvero trovare una soluzione accompagna spero che il vostro applauso voglia dire cioè incontrarci vuol dire essere in due e che questo impegno a essere meno avari nella comunicabilità vale per i compagni socialisti ma deve valere anche per noi
Perché non ci si può incontrare
No
L'unità
Non è qualche cosa che può dal luogo soltanto a delle manifestazioni Adele celebrazioni ha dei discorsi abili e fare un discorso abile non vedo perché dovrebbe essere considerato riprovevole
L'unità e qualche cosa che va realizzata da tutti
E per quello che riguarda noi comunisti va realizzata da tutto il partito e giorno per giorno
Ne deriva
Che questa politica
E questa unitaria nel realizzare questa politica non può essere soltanto una dichiarazione di principi è un impegno di lavoro e vale per tutto il partito vale a dire è un obbligo per tutti i compagni
Non è un appello affermazione artificiose
Non è legata a questa volontà unitaria che deve essere comune e che dobbiamo realizzare tutti
A un articolo dello Statuto nel quale si dice che non sono ammesse le correnti
No
Qui c'è un punto sul quale bisogna davvero tirare tutti dalla stessa parte
La libertà di discussione il maturare di un'elaborazione del partito e quant'quindi anche di giudizi di critiche sul movimento di sui partiti è fuori discussione
Ma dovrebbe essere anche fuori discussione lo spirito unitario che deve animare il partito nel suo insieme
Questo spirito unitario deve essere il frutto della volontà di ogni compagno di partecipare davvero alla vita politica
Di un lavoro collegiale e non sia considerato moralismo quando parlo di lavoro collegiale
Parlare di lealtà di fraternità
Di un patrimonio che nel nostro partito dobbiamo dipende
Si è parlato di chiarezza
E qui e più ancora forse nei congressi delle federazioni
Si è parlato di chiarezza ebbene la Sipra chi chi e la Sicilia
Non soltanto quando si salda tribuna di un congresso
Si è parlato di controllo di circolazione delle idee della volontà di conoscere e mi auguro di quello di far conoscere la verità
Ebbene tutto questo non deve rimanere per gli atti del congresso o per i giornali
Che le parole i voti diventino dei fatti
Giunto al congresso
Un messaggio molto gradito di Eduardo De Filippo
Dice il messaggio cari amici
Con molto interesse avrei assistito ai lavori del sedicesimo congresso del Partito comunista ma come al solito ahimè sono occupato con il teatro
Sto infatti per iniziare una regia e tra bozzetti piani di lavoro e faccende tecniche le giornate passano in un baleno lasciandomi abbastanza stanco
Vi scrivo invece di comunicare telefonicamente alla segreteria la mia impossibilità a venire
Perché desidero ringraziarvi personalmente dell'invito
E augurare a voi al partito e Alitalia che da questo congresso possano venire fuori cose utili e chiare per tutti noi vi saluto con tanta cordialità vostro Eduardo De Filippo
Ha inviato un saluto al congresso l'Associazione nazionale comuni d'Italia
L'associazione dei comuni si dice nel saluto guarda con attenzione al dibattito dei Comunisti italiani poi che le proposte e le idee le scelte di un partito ha così ampio insediamento nella società
Non possono non sollecitare un'organizzazione come l'Anci che deve confrontarsi sui problemi concreti con i livelli istituzionali e le diverse sedi politiche del nostro ordinamento democratico
La presenza cospicua di amministratori comunisti impone di seguire con rispetto la vicenda politica di questo congresso
La prospettiva che sarà delineata qui a Milano implicherà senz'altro un'azione conseguente nelle istituzioni centrali e periferiche
Il nostro augurio a questo riguardo si lega la speranza comune a tutti i sinceri autonomisti che si possa procedere ulteriormente nella costruzione di sempre più stabili condizioni
Di democrazia sostanziale
è giunto anche un saluto
Della Unione delle Province d'Italia
La delegazione dell'Unione delle Province d'Italia composta dal presidente Gianvito Mastro Leo dal presidente della provincia di Vicenza
Pandolfo dal vicepresidente della Provincia di Milano Mariani
Dal vicepresidente della Provincia di Roma marroni e dal segretario generale Moser esprime un affettuoso saluto al sedicesimo congresso del Partito Comunista Italiano
E dal lavoro della presidenza i denti legati riconfermando il grande apprezzamento per la battaglia del Partito Comunista Italiano
Per la Repubblica delle autonomie e per l'ampliamento dell'Area di partecipazione di rappresentatività democratica delle masse lavoratrici del nostro Paese
Ha ora la parola il compagno Diego Novelli sindaco di Torino
Prenderà poi la parola il compagno Gerardo Chiaromonte
Care compagne ettari conta
Comperiamo subito il terreno
Dalla questione che in questi giorni ha richiamato clamorosamente
L'attenzione dell'opinione pubblica sulla nostra città
Mi riferisco all'indagine promosse dalla magistratura
Riguardanti alcuni episodi
Della vita delle amministrazioni di sinistra
Che governano il Comune di Torino e la Regione Piemonte
Come ho già avuto modo di dire ci dà la giornata di mercoledì e come ha detto il compagno San Lorenzo vicepresidente della Regione Piemonte
L'amministrazione comunale di Torino
Non ha nulla da temere da ogni tipo di indagine che possa essere condotta
Non si tratta da parte nostra di un atteggiamento che potrebbe suonare incauto
Presuntuoso o addirittura arrogante no compagni
La nostra serenità deriva dall'impegno
E dalla linea di condotta che sempre hanno ispirato la nostra attività di pubblici amministratori in questi otto anni
La sera del quattordici luglio del settantacinque quando venni eletto sindaco della città
Riunisce subito dopo la nuova Giunta comunale
Ricordo come se fosse oggi
Che dissi ai neo Assessori che nel corso della nuova attività che stavamo per iniziare sicuramente avremmo potuto incontrare difficoltà di ogni genere
E avremmo potuto trovarsi non sempre d'accordo su tutto
Ma con l'intelligenza e la tolleranza dissi
Sono certo che sapremo superare le eventuali difficoltà su una cosa sola sarò intransigente senza possibilità di discussioni sulla onesta e sulla correttezza amministrativa
Aggiunsi
Qualora dovessero insorgere problemi di questa natura sia chiaro
Che non se ne discuterà
Ne in via Chiesa della Salute dove ha sede
La federazione del PC né in corso Palestro dove ha sede la federazione del Partito socialista ma si discuterà solo ed esclusivamente in via Torquato Tasso dove ha sede la Procura della Repubblica
Ecco perché abbiamo espresso
Fiducia all'operato della magistratura e ci auguriamo che gli accertamenti in corso avvengono con la massima sollecitudine facendo chiarezza sino in fondo accertando tutte le eventuali responsabilità
E qualora emergessero chi ha sbagliato deve pagare
Solo così
Si può dare serenità l'operato degli amministratori e soprattutto alla cittadinanza ai lavoratori di Torino
Respingiamo con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione di speculazione
Tendente a mettere sotto accusa le amministrazioni di sinistra
Che in questi otto anni hanno lavorato con spirito unitario con impegno e con grandi sacrifici affrontando una delle fasi più drammatiche della vita della nostra regione e della nostra città
Come comunisti torinesi come comunisti piemontesi vogliamo qui ribadire
Senza possibilità di equivoci di fronte prima di tutto al nostro partito ed al Paese intero che per noi la correttezza amministrativa
L'onestà quella che oggi chiamiamo la questione morale e chi è più nota la gente semplice come la questione delle Mani pulite alla priorità suo ogni cosa
Prima delle formule
Prima degli schieramenti prima delle percentuali aritmetiche per maggioranze possibili o prefigurabile Vieri esigenza della garanzia della massima onesta e della massima correttezza amministrativa
Non siamo compagni dei moralisti siamo semplicemente una forza politica che al suo più grande patrimonio
Io la chiamo la sua riserva aurea nella fiducia e nella credibilità della gente che nessuna necessità tattica contingente potrà mai mettere in forse
Non siamo quindi disponibili a governare comunque rischiando di intaccare questo patrimonio questa credibilità alimentando sfiducia e qualunquismo e dico questo non solo nell'interesse del nostro partito
Ma di tutte le altre forze politiche a partire dal Partito Socialista Italiano nell'interesse di tutto il Paese nell'interesse delle istituzioni democratiche
Ecco perché ho apprezzato la decisione assunta dai compagni socialisti di Torino di fare rimettere immediatamente i mandati degli assessori oggetto dell'accertamento sino a quando non sia fatta chiarezza su tutta questa vicenda
La questione morale
Così come la posta del nostro partito assume una rilevanza determinante proprio in relazione alla crisi che il Paese sta attraversando
Credo che in un'assise come la nostra non ci si debba tardare a sottolineare la gravità della situazione che caratterizza la vita dell'Italia
Senza esagerazioni o comode e consolatoria analisi che sta segnando profondamente il nostro tempo
Viviamo un'epoca nuova
Destinata a cambiare nella sostanza l'intera umanità in peggio o in meglio dipende dalla capacità delle forze del progresso ad imprimere un percorso diverso la storia
La crisi economica che stiamo attraversando è diverso da quelle che la storia dell'economia ci ha insegnato la crisi degli anni ottanta destinato a durare nel tempo più di quanto si possa immaginare si caratterizza non tanto e non solo dalla necessità di ampliare i mercati quindi aumentare i consumi in particolare per le aree depresse
Questa crisi si caratterizza soprattutto dal bisogno ormai inderogabile di riequilibrio di necessità di ridiscutere la distribuzione delle risorse
Ma come possiamo pensare Company che il venti per cento dell'umanità Possa in modo indisturbato
Ed è impunemente continuare a consumare l'ottanta per cento delle risorse disponibili su questa terra
Non solo
Ma dobbiamo avere presente che sono venuti meno alcuni volantini
Alcune valvole di sicurezza aberranti finché si vuole ma largamente praticate nel recente passato in occasione di crisi economiche e di periodi storici difficili come il ricorso alle guerre
Lo sfruttamento coloniale la rapina nei confronti dei Paesi ricchi di materie prime ma tecnologicamente arretrati
è cambiata la qualità della crisi attuale rispetto alle precedenti
è cambiata la qualità soprattutto nella ricerca delle soluzioni che devono essere adottate
Sappiamo già ora che quando usciremo da questa crisi saremo diverso
Torino anche questo lo sappiamo tutti
è una città difficile squilibrata instabile Torino è una città dalle mille contraddizioni continuamente etichettata sommariamente e molto spesso superficialmente giudicata
Questa vocazione nei confronti della nostra città emerge con maggior vigore nei momenti delicati della vita della nostra comunità e del nostro Paese
E credo che come in poche altre occasione Torino rappresenti oggi un testo
Estremamente importante e significativo
Il nostro microcosmo economico sociale culturale politico può essere rivelatore anticipatore di processi più vasti come sosteneva il compagno Giorgio Amendola nel bene e nel male Torino fa da battistrada
Oggi siamo giunti ad un livello di tensioni che sarebbe irresponsabile ignorare o sottovalutare
Il nostro tessuto sociale
E largamente intaccato da una singolare patologia da malessere
Malgrado la crisi a Torino
Non si può parlare di strati larghi di povertà o di miseria esistono fenomeni di questa natura ma sono circoscritti
Questa patologia da malessere determinata da una serie di fatti concomitanti che concorrono a far crescere la tensione
La città è una macchina complessa delicata entusiasmante è un po'come il corpo umano con tantissime cose una diversa dall'altra con funzioni e meccanismi differenti
Se introduciamo nel corpo umano tossine e se gli anticorpi non sono in grado di reagire sappiamo quello che può accadere
La stessa cosa avviene per questa macchina chiamata Città
Non possiamo assistere indifferenti all'introduzione quotidiana di tossine
Alla messa in circolo di fenomeni negativi che vanno dalla disoccupazione crescente ai cassintegrati ai giovani in cerca di un primo lavoro alla condizione femminile a quella degli anziani degli emarginati e l'elenco potrebbe continuare
Ecco perché
La questione morale
Assume un aspetto fondamentale poi chiese a queste condizioni di crisi economica aggiungiamo una situazione di sfiducia nei confronti delle istituzioni nei confronti di pubblici amministratori nei confronti dello Stato
La situazione rischia di diventare insostenibile
Non possiamo assistere indifferente
Senza rendersi conto che l'atmosfera si può da un momento all'altro saturare
A lungo andare questa miscela prodotta dalle tossine del malessere e della sfiducia potrebbe provocare esplosioni difficilmente governabili
Non è casuale che gli eversori il terrorismo
Hanno sempre guardato alle realtà come quella torinese con interesse
Dobbiamo guardare in faccia la realtà per quello che e non per quello che noi vorremmo che fosse
Dobbiamo lavorare per cambiare questa realtà ecco perché abbiamo bisogno di una sezione società
Civile più compatta
Meno soggetta agli sbandamenti alle reazioni emotive al particolarismo al corporativismo
La ragione in grado di prevalere
Sì siamo in grado di garantire un livello di istruzione sia la vita culturale in senso lato a uno sviluppo sufficienti questa garanzia si fonda su un rapporto diverso tra istituzioni e cittadini
Sulla partecipazione intesa come coi inventa coinvolgimento e corresponsabilizzazione degli stessi nessuno può tirarsi indietro
E mettersi in disparte sedi di fronte a questo tipo di realtà
Sappiamo che si accelerò l'uscita dalla crisi se ci sarà una ripresa dello sviluppo
Ci sarà una ripresa dello sviluppo se ci sarà maggiore competitività sui mercati internazionali si sarà maggiormente competitivi se si porteranno avanti i processi di rinnovamento di ristrutturazione degli apparati industriali
E produttivi
Ma se si fa tutto questo come tutti noi riteniamo indispensabile si pone il problema dell'occupazione
Del lavoro con tutte le conseguenze che ne derivano perché sono facilmente immaginabili
Non sto qui a ricordare cose già risapute una sola voglio menzionare l'obiettivo della FIAT Auto è quello di produrre in tempi abbastanza ravvicinati venticinque vetture annue per ogni ha detto lascio a voi ogni deduzione
Che fare
Impedire io il rinnovamento tecnologico
Subire passivamente che questi processi avvengono nel quadro di un'antica politica della se fare
Sostenere che l'occupazione va difesa e basta
Io ritengo che non ci si possa provocare supposizioni destinate all'insuccesso e al fallimento
Il movimento operaio il nostro partito in primo luogo deve avere la forza e soprattutto l'intelligenza di affrontare questi problemi senza tabù senza complessi di inferiorità tanto più di carattere ideologico
I problemi della grande non solo della grande industria i problemi dello sviluppo sono problemi di tutta la comunità di tutta la nostra gente non solo della Confindustria o di Corso Marconi un progetto per lo sviluppo quale noi abbiamo delineato e già impostato sul piano operativo a livello istituzionale
Non vuole affatto cancellare le differenze le responsabilità annullare i ruoli e quindi la conflittualità anzi
Si tratta di mantenere ben salde le proprie caratteristiche le proprie funzioni guai a noi se sprofonda Asimo
Nel Mall Lizio terreno della retorica del volemose bene viva l'Italia
Dobbiamo invece garantire quella dialettica e quella conflittualità
Derivanti dal confronto più che mai indispensabile quale stimolo al lavoro di ogni parte sociale
Il tutto però deve essere parametrato ad un progetto che si fondi che abbia le sue basi sulla una ipotesi di sviluppo coinvolgendo le varie componenti della nostra sezione società
è utopia tutto questo compagni io credo di no
Anche perché alternative in questo caso non ce ne sono a meno che non si voglia imboccare la strada dell'autoritarismo e della repressione
Ecco il loro voto
E la funzione di un partito sensibile ed attento al nuovo come il nostro il grande spazio che ci sta di fronte che spesso molti compagni non vedono anche perché non abbiamo una sufficiente iniziativa politica su questo terreno
Per forma mentis sono sempre stato un po'riluttante alle formule e alle etichette di schieramento
Credo però che una politica di governo è possibile sviluppare la portando avanti delle proposte assumendo delle iniziative promuovendo un movimento capace di incidere sulla realtà e anche sulle scelte delle altre forze politiche e sociali
Costringendole a confrontarsi si consolida contenuti e no sulle parole molto spesso vuote
Il nostro referente privilegiato deve essere soprattutto la gente il popolo deve essere al centro della nostra attenzione i problemi che vanno affrontati in una prospettiva di cambiamento
Alzare il tiro
Guardare lontano per delineare un nuovo scenario politico e sociale avendo però la capacità di dare delle risposte immediate delle indicazioni quotidiane alle pressanti a volte drammatiche questioni che ci vengono poste
Ecco cosa intendo per alternativa alternativa è anche e soprattutto un modo diverso di far politica
Non credo mi consentono agli amici e compagni
Dei partiti della sinistra i laici non credo che i disoccupati i cassintegrati i pensionati le donne i giovani si svela Dino davanti ai problemi del cosiddetto polo laico
Abbiamo di fronte a noi un presente e un futuro difficile
Per certi versi drammatici ma non disperato
Abbiamo grosse responsabilità quale forza politica del cambiamento
Milioni di uomini di donne di giovani guardano a noi con interesse con speranza
Dobbiamo conquistare con i fatti la loro fiducia parlare il linguaggio delle cose concrete della verità senza ammiccamenti o astuzie
Impegnandoci a fare comprendere con chiarezza le nostre posizioni
Ciò che a mio avviso non è accaduto compagni negli anni della cosiddetta solidarietà
Nel gennaio del mille novecentosettantasette
Proprio qui a Milano
Alla conferenza operaia
Il compagno Berlinguer sosteneva
Che la politica di austerità quale danno intesa può essere fatta
Proprio dal movimento operaio
In quanto essa può decidere alla base la possibilità di continuare a fondare lo sviluppo economico italiano su quel dissennato confinamento del solo consumo privato che è fonte di parassitismo e di privilegi
E poi invece condurre verso un assetto economico e sociale ispirato e guidato dai principi della massima produttività generale del rigore della giustizia del godimento di beni autentici quali sono la cultura l'istruzione la salute un libero esame rapporto con la natura
Fin qui Berlinguer
Oggi dalla politica del compromesso storico
E della solidarietà nazionale siamo passati alla politica dell'alternativa
Non credo però che qualcosa di sostanziale sia cambiato per ciò che riguarda quell'analisi e quelle indicazioni formulate dal compagno Berlinguer nel mille novecentosettantasette
E ancora su quella linea
Che ci dobbiamo muovere per affrontare i problemi reali della gente per conquistare nuove coscienze la politica del rinnovamento e del cambiamento per aprire una nuova prospettiva al nostro Paese e al mondo intero
Do la parola al compagno Gerardo Chiaromonte dopo di lui parlerà all'amico e compagno Giorgio Strehler
Fa anche e compagni
Nella sua relazione il compagno Berlinguer
Aveva sottolineato con grande forza la gravità della situazione finanziaria del Paese
E aveva parlato di un pericolo di bancarotta
Riferendosi alle cifre impressionanti
Del debito pubblico degli interessi passivi dei deficit crescenti
Ma questo tema non è stato ripreso a sufficienza a mio parere
Nel corso del corso del dibattito
Ne hanno fatto adesso l'impedimento interventi pur interessanti dei rappresentanti dei partiti
Nel di esso si trova traccia
Nei pur vastissimi commenti alla reazione che ha aperto i nostri lavori
Si tratta invece a mio parere di un capitolo decisivo del discorso più generale
Sulla gravità complessiva
Della situazione economica e sociale del Paese
E sui rischi che l'Italia corre di ristagno di decadenza di emarginazione
Anche noi come il compagno Craxi siamo fondamentalmente fiduciosi
Nelle grandi capacità dei lavoratori dei tecnici di una parte degli stessi imprenditori italiani
Ma ciò non toglie nulla al patto che per una serie di motivi che la reazione di Berlinguer esaminava
Il rischio di una stagnazione
Prolungata di una decadenza e assai forte
E adesso si accoppia quello di una vera e propria bancarotta finanziaria
Ecco allora la questione che abbiamo posta
Siamo d'accordo con questa analisi
E come si esce da questa situazione
è da tempo in verità
Che noi poniamo questa questione
Sentiamo certo a cupamente l'insufficienza delle nostre proposte
Ma resta il fatto
Che negli ultimi anni nessuna forza di sinistra
Né politica né sociale
Ha compiuto uno sforzo analogo a quello che noi abbiamo fatto con le nostre proposte per un programma di politica economica
Per la serietà e la coerenza delle quali non ci sono mancati i riconoscimenti gli apprezzamenti naturalmente insieme a critiche e rilievi
Insistiamo
Ancora perché si sviluppino
Soprattutto fra le forze della sinistra
E in primo luogo probanti dopo chavista Partito Comunista il dibattito e il confronto e perché si possa giungere rapidamente ad un programma comune delle forze che in Italia possono costruire l'alternativa democratica
Le questioni non sono semplici
Una ricerca e un dibattito sono in corso nella sinistra europea
Il tema è quello che come
Si esce dalla crisi
Senza fare arretrare i lavoratori dare loro conquiste
E senza dare nuovo alimento all'inflazione
Ne hanno discusso a qualche settimana fa a Parigi i partiti socialisti della CEI
Ne mancano delle forze di sinistra europee oscillazioni di vario tipo
Come dimostrano le vicende francesi
Il fatto è che ci troviamo di fronte a problemi intricata vittime
E per larga parte inediti
La via che pur fra molte incertezze
Viene indicata dalle forse più avanzate della sinistra europea
E quella riga spingere con decisione le tentazioni monetarista di GE
E di lavorare per un rilancio qualificato poi selettivo degli investimenti e dello sviluppo
Che punti in primo luogo ad affrontare i problemi dall'occupazione collegando questo naturalmente a politiche più generali
Di ordine europeo e mondiale
è la via che noi
Ci stiamo sforzando di indicare per l'Italia
E la via da percorrere qui da noi per evitare la decadenza
Per allargare la base produttiva del Paese per elevare la produttività e una via del tutto opposta diversa rispetto alle politiche economiche praticate dai governi nel corso degli ultimi tre anni e che sono state politica economica improvvisate
Spesso disastrose che hanno portato a contemporaneamente all'aumento della disoccupazione
Alla crescita dell'inflazione all'aumento del costo del danaro che frena gli investimenti al disastro della finanza pubblica
Non vi è dubbio
In Italia più che altrove una politica di rilancio del dello sviluppo
E degli investimenti
Non può essere concepita
Senza una politica di rigore e di risanamento finanziario
E questo risanamento si deve realizzare anche con misure eccezionali
Di carattere straordinario
Anche con cosiddette terapie di un rutto
Non abbiamo paura delle parole
E sappiamo bene cosa questo possa significare in materia fiscale per il debito pubblico per i redditi anche l'adozione di Berlinguer abbiamo fatto uno sforzo per indicare alcune misure drastiche per la spesa pubblica
Per la politica fiscale vista sembra del quadro attualmente di una politica di rilancio dello sviluppo
Nessuno può far finta di non sentire
I tempi urgono
Anche dall'Europa possono venire uccide prossimi giorni spinte e impulsi negativi per la nostra moneta
Possono presentarsi strette improvvise
Ecco allora una questione politica
Con quale governo
L'Italia affronta questi pericoli
E qual è il governo che può mettere in atto un'operazione economica e finanziaria del tipo di quella che abbiamo indicata nella relazione
Lasciamo stare da parte dell'onorevole Ciriaco De Mita
E la sua proposta assurda e velleitaria di prolungare il tempo quando il pentapartito per tutto alla prossima legislatura ma come ci muoviamo noi forze della sinistra italiana
Vogliamo discuterne seriamente
In rapporto ai compiti urgenti che l'ovvio confrontare
Questo mi sembra in verità il tema politico fondamentale da discutere fra noi i compagni socialisti le altre forze della sinistra
Noi siamo impegnati
Ancor più dopo questo congresso
A costruire l'alternativa democratica cioè anche per l'Italia quello che è stato chiamato in Francia o in Spagna il cambiamento
Io lo voglio ripetere qui tutto le argomentazioni che Berlinguer e tanti altri compagni hanno sviluppato in questi giorni
Sulla necessità oggettiva di questo cambiamento
Sul rapporto fra iniziativa verso i partiti
E iniziativa di una società
Fra le forze sociali interessati al cambiamento
Sul penso
Che già hanno e più ancora possono avere
La nostra battaglia di opposizione e la nostra stessa scelta per l'alternativa
Io sento la necessità
Di insistere sui compiti che più immediatamente stanno di fronte a noi
Ai quali non possiamo sfuggire
Berlinguer ricordava
Che può determinarsi una spazzatura di tempi
Fra la maturazione delle condizioni perché si realizzi un vero e proprio governo di Alternativa democratica
è un precipitare
Della crisi economica e politica
In questo caso che è assai probabile cosa facciamo
Badate
Questa domanda
Io la rivolgo a tutti anche hanno gli stessi per me
è evidente che noi in ogni caso continueremo a portare avanti la nostra battaglia dall'opposizione per evitare questo precipitare della crisi economica e finanziaria
Ricercando come sempre abbiamo fatto le convergenze e le intese necessarie innanzitutto con i compagni socialisti
E sta ben dodici linguale anche all'interno del governo fra atteggiamenti e posizioni diverse
Ed è evidente
Che la stessa lotta per costruire l'alternativa può cambiare in termini dei rapporti politici e sociali e quindi riuscire a influire per evitare il precipitare della situazione
E tuttavia
Sembra a me che il problema
Resti
Cosa possiamo fare noi i compagni socialisti altre forza di sei borse di sinistra e democratiche e anche ceti e gruppi imprenditoriali per evitare l'aggravamento della situazione e per condurre una politica di rilancio produttivo e di risanamento finanziario
è bene essere chiari
Noi non pensiamo under sulla riedizione più o meno mascherata di esperienze politiche passate che certo non solo abominevoli
Ma che sono irripetibili secondo la nostra opinione e per le considerazioni che ha più opaco più volte
Mi sembra anche inconcepibile
Una sorta di delega al Partito socialista a rappresentare tutta la sinistra nel governo
E tanto meno in governi con la Democrazia Cristiana
Vogliamo sollevare
Un problema politico che ci sembra rilevante è urgente
E come ha già fatto il compagno Berlinguer sollecitare forse
Gruppi personale
Che nei partiti e fuori dei partiti
Possono battersi per le proposte e soluzioni che si muovano oggettivamente in direzione dell'alternativa democratica e che siano in grado di fronteggiare la situazione attuale
Su questo punto compagni socialisti dobbiamo ragionare insieme
Non potente ex pugile
A questi problemi a queste questioni né potente
Rinviare a tempi indefiniti una certa a cui siamo chiamati oggi come forze di sinistra
Su questo punto richiamiamo l'attenzione anche di tutti gli uomini preoccupati per l'avvenire del Paese
E intenzionati a muoversi nella direzione
Di un cambiamento reale serio nella politica economica nella questione morale nel funzionamento della democrazia e delle sue istituzioni noi ci auguriamo sinceramente
Che ci vengono date risposte chiare e non elusive
Noi esamineremo con grande attenzione questa risposta
Compagne e compagni
Rilancio qualificato dello sviluppo
Risanamento finanziario allargamento dalla base produttiva e aumento la produttività lotta alla disoccupazione
Questi e nove del costo del lavoro sono i problemi fondamentali che l'Italia deve affrontare oggi il tentativo il tentativo quantistico dalla Confindustria
Di infliggere un corpo politico ai sindacati ai lavoratori l'appoggio che ad essa ha dato la Democrazia Cristiana hanno già arrecato un grave danno al Paese
L'avere bloccato con l'accordo del ventidue di gennaio questo attacco è stato un fatto assai positivo ed è stato un verdetto del movimento e delle lotte degli operai e dei lavoratori italiani
L'accordo dimostra la forza del movimento sindacale e del movimento operaio italiano anche rispetto a moltissimi altri Paesi dell'Europa e del mondo intero
Bisogna però dire
Che questo attacco
è stato così bloccato
Ma a mio parere non ancora sconfitto
E siccome noi
Non organizziamo complotti oscuri come si è detto a gennaio
A proposito delle lotte operaie di Genova e di altri posti
Siccome noi organizziamo complotti di questo tipo parliamo apertamente alla luce del sole io voglio qui dire la questa tribù ma che noi invitiamo gli operai
I lavoratori italiani del nord è del sud a intensificare nei prossimi giorni nelle prossime settimane la loro lotta i loro movimenti con decisione così slancio lo spirito unitario
A coinvolgere
Tutti gli strati popolari per piegare la resistenza dalla Confindustria che ancora assai forte
Bisogna riuscire a conquistare finalmente i nuovi contratti di lavoro bisogna intervenire con tutto il peso del movimento sindacale unitario e dei lavoratori nei processi di ristrutturazione e riconversione per volgere di ad obiettivi meridionalisti sia nazionali
Bisogna tornare a battersi
Sui grandi temi dello sviluppo dell'occupazione del Mezzogiorno
L'accordo per ventidue gennaio
Obbliga il sindacato
A mio parere
A far diventare più penetrante
La sua azione delle fabbriche
Sulle condizioni di lavoro degli operai e dei tecnici sul rapporto fra salari professionalità e produttività sulla democrazia industriale la questione del piano d'impresa
Questo è il senso delle cose che siamo venuti dicendo negli ultimi tempi sull'apporto nell'azione del sindacato tra iniziative di politica economica e iniziativa nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro
Sappiamo bene
Che le cose sono collegate
E sappiamo altrettanto bene che il problema di una sempre maggiore presenza sindacale nel dibattito e della lotta sulla politica economica si pone in tutti i Paesi industriali avanzati è tuttavia insistiamo
Sulla necessità
Di un maggior impegno del movimento sindacale italiano
Su quelli che abbiamo chiamato i punti di aggancio di riferimento per ogni iniziativa di politica economica generale
Cioè le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori lo Stato del movimento nelle fabbriche
Questa ci sembra una necessità
Per molti motivi anche per superare le serie difficoltà attuali nel rapporto fra il movimento sindacale è una parte significativa degli operai
Del resto io sono convinto compagne e compagni
Che uno dei motivi fondamentali della crisi della politica dell'Eur ma forse uno analogo ragionamento potrebbe farsi anche per la lotta spessa politica dell'austerità
Sta nel fatto che non è possibile a mio parere
Pensare di far sviluppare alla classe operaia ai lavoratori una politica nazionale e meridionalistica
Se non si parte appunto dai problemi di lavoro e di vita anche salariali degli operai e dei lavoratori occupati
Di fronte ai difficili appuntamenti di lotta che ci stanno di fronte
Più che mai necessario appaiano appaiono novità e l'autonomia del movimento sindacale
Ed è un bene
A nostro parere chiede la CGIL
Ma anche dalla Federazione unitaria
Sia iniziata una riflessione
Che noi ci auguriamo vado al fondo dei problemi
Sui cambiamenti da apportare in questa nuova fase del processo di unità e di autonomia
Alle strutture organizzative ai modi di essere e di lavorare alle regole finora in valse nel funzionamento dalla Federazione unitaria
è mia convinzione che la riflessione i cambiamenti debbano investire
Anche determinate concezioni di politica sindacale che qualunque sia il giudizio che si voglia dare per il passato oggi non reggono più di fronte al mutare profondo della situazione
Noi seguiremo con la pensione
E parteciperemo nel modo dovuto a questa discussione
Siamo sempre disponibili naturalmente a discutere di D&D e critiche a questa o quella nostra posizione sulle questioni sindacali e a valutarli con grande serietà
Ma sentiamo anche il dovere di dire qui al nostro congresso con nettezza
Che l'onda noi sono venuti in questi ultimi tre anni gli attacchi e le insidie per l'autonomia del movimento sindacale italiano
Il verità
Questi attacchi sono venuti da coloro i quali hanno tentato più volte spesso di coinvolgere l'insieme del movimento sindacale italiano illogiche di maggioranza e di governo l'autonomia del sindacato
Come di ogni movimento di massa e per noi è questione di principio
Però oggi e per domani e non avrebbero senso le nostre posizioni sui patti di Polonia se noi attenuarsi mo'questa posizione di principio ma c'è di più
Io sono convinto che un sindacato unito e autonomo
è forza fondamentale di cambiamento e di alternativa e sono convinto ancora di più
Che l'unità della CGIL e pietra miliare porno mentale lungo la via dell'unità delle sinistre nel nostro Paese nel processo di un'Italia o Polonia
Del movimento sindacale e dell'unità della CGIL i comunisti noi comunisti siamo stati d'altra parte insieme ad altre si capisce
Popoli e promotori fondamentali del processo unitario contanti compagni i nostri quando seppe di vittoria quando Agostino Novella con Luciano lama negli ultimi tempi come ha detto il compagno Berlinguer
Noi continueremo ad essere forza promotrice del processo di unità e di autonomia sindacale io sono persuaso anche compagni
E mi avvio alla conclusione che nella sostanza
Il modo come ci siamo mossi degli ultimi tempi ha contribuito a far superare in qualche misura al movimento sindacale unitario situazioni difficili dei suoi rapporti con una parte degli operai e dei lavoratori
Quello che ci spinge anche le discussioni più vivaci sulla democrazia nel sindacato e l'ansia di contribuire a superare
Le innegabili difficoltà attuali del movimento sindacale
E la necessità di capire la fase nuova che stiamo attraversando e che non tollera la ripetizione di vecchi schemi
E di vecchie formule
Certo questo non è un problema che riguarda solo il sindacato
Riguarda anche noi
E gli abbiamo discusso compassione in tutti questi mesi
Riguarda lo Stato cui è oggi il cui oggi la democrazia italiana è il rapporto più complessivo tra sindacati partiti e masse popolari e lavoratrice
Compagne e compagni io mi auguro che da questo nostro sedicesimo congresso
Escono rafforzate le caratteristiche di fondo del nostro partito
Quelle caratteristiche che ci hanno fatto acquistare
Compagni come Palmiro Togliatti Luigi Longo cioè
Un'attenzione primaria ai problemi del Paese e dei lavoratori il busto per l'iniziativa politica
La passione unitaria e al tempo stesso la capacità di ritrovarci e di restare uniti
La parola all'amico e compagno Giorgio Strehler si prepari il compagno Ugo Pecchioli
Care compagne
Cari compagni
Prendo la parola al vostro congresso
Che è un momento importante
Anzi è un grande momento democratico
Perché dialettico della vita politica così travagliata del nostro Paese
Per portarvi
Un fraterno
E permettetemi anche commosso saluto
A titolo personale
Ma anche e credo di poterlo fare dopo tanti anni di militanza fedele ma non cerca nelle file del Partito Socialista Italiano
E nel cuore
E la vita
Culturale italiana
Credo di poterlo fare anche come voce
Una voce non dissimile da quella di tanti uomini da tanti di tante donne
Che qui a Milano hanno lavorato dal mille novecentoquarantasette ad oggi e prima ancora nella lotta antifascista e dalla resistenza e certamente lo faranno domani
Nel campo della cultura queste donne e questi uomini hanno scritto per voi hanno scritto per voi parole hanno composto per voi musica hanno prodotto pittura hanno prodotto scultura hanno recitato hanno costruito oggetti costruito case hanno cantato hanno interpretato per voi dei personaggi
Insomma ognuno a suo modo così come era capace secondo le sue caratteristiche pendenze
Vi ha dato alcune immagini del mondo
Ma queste donne e questi uomini che io conosco alcuni di questi e altre non li conosco ma li conosco come presenza perché o goduto dei frutti del loro lavoro
Hanno
Dato un'immagine del mondo a voi non visto con la coda statica ma come un qualcosa di trasformabile come un qualcosa in divenire
E soprattutto e questo mi sembra molto importante questo mondo come un insieme di valori da difendere giorno per giorno contro l'indifferenza contro l'inerzia contro l'intolleranza e contro il disumano
Oggi sia la tendenza a non parlare più di valori sembra quasi un peccato originale parlare di valori difendere dei valori difendere delle code nelle quali si crede
Queste donne e questi uomini hanno lottato giorno per giorno soprattutto contro quel fondo di opacità di vuoto e di sfiducia fondamentale nell'uomo
Che intelligenti e intanto colpi hanno chiamato alienazione è una parola che noi adoperiamo lì giorno
E che è semplicemente un agguato permanente dell'assenza del cuore dell'assenza dell'amore dell'assenza dell'umano
Tutte parole queste che non si dovrebbero pronunciare più ci dicono perché non sono più alla moda e invece io le pronuncio
Perché sono sicuro
Che è proprio l'assenza di queste parole quindi dei sentimenti che esse comportano solo il prologo inevitabile di ogni barbarie di ieri
E di quella possibile di domani dico quella possibile di domani e cito presto inevitabilmente lo citerò ancora nel corso di questo breve intervento
Presto ci dice che questa società
Questa società capitalista neo Paleo post colonialista chiamato alla come volete capitalista è
è un grembo secondo
Ancora pronto a vomitare i suoi mostri i mostri di Guernica non sono stati esorcizzato i dalla pittura di Picasso
I mostri di Guernica sono pronti a venire fuori appena si lasci loro un varco
Per questo ha fatto bene il compagno Craxi a ricordare e ad insistere su quello che io chiamo le porte della vitalità le porte della speranza alle forze dell'umano
Se a insistere su quello che queste forze hanno fatto insieme nei tempi oscuri del fascismo e prima e dopo e dalla resistenza
E tra queste sempre protagoniste
Le forze dei comunisti le forze dei socialisti legate da vincoli profondi
Legate da profonde ragioni comuni
Che vanno al di là delle differenze che ci sono ed è giusto che anche ci siano aldilà delle divergenze metodologiche e anche ideologiche nei momenti duri nei momenti in cui occorreva essere uniti
Qui noi siamo stati sempre uniti contro i mostri di Guernica
I suoi sotto mostre a Pato quindi bene ripeto il compagno Craxi a portare ad esempio questa parte di storia che ci riguarda qui in questa città che è una storia unitaria ebbene faremo noi a non dimenticarlo mai
E a non farla dimenticare a chi fra noi avrebbe la tendenza e anche di dimenticarla nel futuro
Non vi ho portato il mio saluto come intellettuale anzi forse vi sarete accorti che io ho accuratamente evitato questa parola di comodo come tanto vorrei che finalmente si evitassero altre parole altre definizioni
Sì lo so abbiamo bisogno delle definizioni ci servono sono dei punti di appoggio ci comprendiamo più presto però queste definizioni hanno fatto il loro tempo hanno fatto il loro luogo e possono essere anche persino pericolosi e devianti
Parlo perfino delle parole alternanze alternativa parlo perfino delle parole compromessi storici più o meno o degli equilibri più o meno avanzati direi
Lasciamo a facciamola finita con le definizioni e ricordiamo ancora il mio vecchio maestro che mutua va questa frase Daniele
La verità e concreta la verità si tocca non ha bisogno di parole
E tanto meno direi
Amo la definizione di intellettuali e uomini di cultura da una parte e quelli di uomini della politica dall'altra io penso che anche questa sia una cosa estremamente vana
Perché io penso che il più grande modo quell'uomo ha di fare cultura è quello di essere è quello di vivere vivere è di per sé un meraviglioso gesto intellettuale
E vivere bene e vivere degnamente è un capolavoro insuperabile per ognuno di noi ed è anche un continuo gesto politico
Io credo che
Noi non potremo mai sfuggire al nostro pensare al nostro estranee e al nostro esseri animali politici anche quando non vogliamo fare politica
E così io credo per questo atto creativo che nell'uomo che in questo congresso voi state scrivendo un libro
E qui si sta compiendo un atto splendidamente creativo che si sta compiendo un atto di cultura proprio per questo mi viene da esprimere
E lo dico apertamente la mia diffidenza per tanti intellettuali questi sì questi sì intellettuali con le virgolette direi che dall'alto o dalla lontananza di un imperscrutabile galassia con il loro bel telescopio guardano
Alle nostre piccole miserabili avventure della storia della politica quindi anche a questa di oggi
Con tanto distacco con tanta freddezza con tanto gelido atteggiamento e soprattutto con tanta insuperabile sicurezza di giudizio
Un giudizio di coloro che sanno tutto che hanno capito sempre tutto prima di tutti
Io
Semplice uomo di spettacolo io sono un uomo di palcoscenico in definitiva ho l'orgoglio di esserlo anche
Vorrei dire a tanti amici intellettuali che lavorano dalla mia parte che lavoro nel mio mondo anche se il teatro non lo fanno ecco vorrei dire
Lasciate
Le vostre calarsi e lasciate scendete con le vostre astronavi mescolate vidi più con noi miseri terrestri
Vorrei dire semplicemente sporcate di un po'più le mani invece di spiegarci soltanto come vanno come devono andare le cose dall'altoparlante asettico del vostro laboratorio spaziale
Ma nello stesso tempo vorrei dire agli amici specializzati nella politica
Abbiate meno diffidenza nei riguardi della cultura abbiate talvolta meno sufficienza
Talvolta abbiate meno arroganza soprattutto però non abbiate indifferenza non peccato e di indifferenza come spesso accade e per un altro verso contrario dall'indifferenza
Non guardate i personaggi della cultura i loro prodotti ai personaggi dello spettacolo soltanto come illustre immagini o se volete più crudamente ha delle scimmiette ammaestrate
Che sono pronte ad esibire una danza una cantano d'un inchino ad un momento opportuno guardate invece al mondo che produce arte che produce cultura
Con un interesse umano ovvero e con un interesse sincero e continuativo
E se volete anche forse con un poco di gratitudine sono questi che vi danno i profili del mondo sono questi che vi danno i profili del sogno lavorano con niente lavorano con delle idee
Cercate di aiutare questo piccolo mondo dell'arte in questo mondo dell'arte ancora in modo più piccolo del teatro beh io parlo perché sono codificato parlo anche per casa mia
Aiutate dello e quando è il caso approntate delle leggi che siano e due e che siano rapide pronte e giuste e in questo momento per esempio noi abbiamo bisogno di leggi rapide eccome
E pronte
E dicendo questo
Vorrei dire anche una cosa io proprio uomo di spettacolo mi fa quasi paura di dirla ma io la devo dire
Io uomo di palcoscenico dico agli amici della politica state attenti
Non fatevi prendere dalla falsa idea tanto in voga oggi persino teorizzano scrivono persino dei libri su questa idea dello stacco spettacolo della politica spettacolo
Rifiutate a questo concetto
Nella vita
E della politica
Vista sullo schermo televisivo o meno come spettacolo sappiate che questo concetto stato spettacolo lo politica e dannoso e fuorviante se Bossi capo dico direi addirittura che diabolico
E soprattutto è infantile credetemi un vecchio uomo di teatro c'è passato da questo lo sa
Lo sa perfettamente quanto è pericoloso il teatro quanto è vanno il così detto successo il cosiddetto splendore del teatro non dura
Non ha sostanza i veri valori si trovano altrove sono altrove
E occorre tempo per rendersene conto non è credetemi un'immagine televisiva
Un primo piano strappato in più o in meno un sorriso telegenico o no una simpatia da presentatore di prodotti alimentari che distinguono il carattere del vero valore di un uomo politico di una politica che invece è dura pratica umile pratica quotidiana non abbiamo bisogno più di primedonne datele filmò la rotocalchi ma di uomini e di donne onesti
Onesti
Semplici
Clienti
Sinceri che parlino molto poco e che dicano cose chiare e che soprattutto una volta che le hanno dette le mantengano
Però però in questo stato non spettacolo
La mia se volete Utopia lasciateci lasciatemi alcune cose che magari forse con la realtà così come la si considera non hanno a che fare perché hanno che fare con delle altre cose
Lasciate sì per esempio una cosa lasciateci amici della politica il diritto al sogno lasciateci il diritto all'Utopia
Io vengo da Parigi dove o fondato un teatro che si chiama Teatro dell'Europa quattro spettacoli all'anno in tre anni dodici spettacoli Norbiato dei mille cento posti bellissimo magnifico la città aperta al mondo
Vogliamo fare tentiamo di fare l'Europa su quel palcoscenico ma non si fa l'Europa con dodici spettacoli né con mille né con due mila e già una partita perduta in partenza se volete e già un sogno che si configura in realtà intellettuale mi dicono ma l'Europa non esiste e non esisterà mai poi tu non la vedo mai mai soprattutto anche se ci sarà un giorno alle lingue i dati agli olii vini
Ebbene i voi io quel fuoco lo accedo e lotte a Rovigo sera per sera in una grande città per mille cento persone per sera
Contro la solitudine contro il vuoto contro il gelo che scende fra Dinoi come il simbolo
Di un di una patria più vasta di quella che noi viviamo oggi ma che da solo naturalmente non riuscirà a risolvere né a sciogliere il freddo il gelo la solitudine se altri fuochi non si accenderanno però sono tutti questi pochi insieme che nella notte
Che scende e nel buio dalla nostra società potranno farla diventare un'altra e potranno fare qualche cosa ancora di più dell'Europa ecco quindi dico la realtà
Senza la sua parte di sogno
Di una cosa che non c'è di una cosa che si immagina di una cosa che si inventa di una cosa che si spera
Quella che chiamano la dura realtà senza all'altra realtà e quella dell'immaginario che è quella del sogno che è quella del cuore quello del sentimento è quella della speranza è una falsa realtà e un'aringa realtà è una realtà senza vita è una realtà mortale
E la seconda cosa che vorrei che ci lasciassero per il diritto alla morale
Eh sì il diritto alla morale
Qualcuno ho letto in questi giorni parlava in termini quasi di tenerezza
Del moralismo del compagno Berlinguer
Aveva
Una tenerezza triste come sia con i vecchi fuori moda
No i quali compiono delle cose dicono delle cose che non vanno più tanto bene
Una tenerezza triste per una cosa inutile tanto come si fa Emma addio al proprio oggi al giorno d'oggi parlare ancora priva di morale di moralismo non è più storico non è un atto storico questo insomma no si diceva così
E allora va bene lasciateci il diritto non storico della morale
Lasciate lasciateci al vecchio fuorigioco della moralità
Lasciateci al fuorigioco deve essere onesti e non soltanto con le finanze con il denaro di solito io noto e quando si parla di onestà si parla sempre di fatti economici sempre i fatti economici però esiste un'altra onestà o disonestà e la disonestà delle idee
E la disonestà dei nostri comportamenti morali e umani e la disonestà della nostra intolleranza quando non vogliamo aprirci agli altri o non vogliamo capirli queste anche disonestà non soltanto rubare
E allora e allora lasciateci essere sì anche dei moralisti dei moralisti e se volete anche un poco tristi eh va bene sarebbe un poco previsti ma saremo morali
E infine e ho finito lasciateci il dubbio
Lasciateci la dialettica
Mi pare veramente che qui in questo posto congresso compagni
In questo congresso senza grandi colpi di scena questa mattina qualcuno mi domandava Aquino c'è stato il colpo di scena non c'è stato il protagonista
Volevo a tutti i costi tempi avvenisse non sono scarna mento non so che venisse non so che cosa la prima donna che canta
Vedete vedete vedete compagne e compagni l'agguato dello Stato spettacolo vedete come siamo tutti ammalati involontariamente erano perfettamente in buona fede questi amici però si aspettavano si aspettavano di più quando si aspettavano la scena madre
Non ci sono stati colpi di scena
Non ci sono state rimprovero anche questo tante bandiere sventolate tante altoparlanti che suonano Bella ciao
Senza troppe scene madri per esempio
Ecco direi
Questo congresso senza spettacolo e allora molti diranno e grigio
Non va perché non c'è non c'è il teatro va benissimo perché non c'è il teatro l'importante è un altro
E di vedere se le cose sostanziali di sono stati o no io dico il dubbio e la dialettica ci sono state hanno avuto il loro posto sono in atto è visto
E allora ecco ecco il senso il senso profondo secondo me di questo di questa vostra vostro congresso questa
Questa riconoscimenti su questa ricerca dialettica della realtà per agire meglio per modificarla per capirsi e per capire gli altri meglio
E senza questo gesto attivo
Questo
Questo uso quotidiano della dialettica che non è comoda e che non si deve adoperarla soltanto ai congressi o soltanto nelle riunioni di partito la dialettica deve essere adoperata giorno per giorno la nostra vita privata di Rai nella nostra vita sentimentale ora per ora ed è un vivere difficile
Senza questo ebbene senza l'uso quotidiano dell'intelligenza della tolleranza che sono le premesse per il mutamento senza questo processo ogni nostra proposta da sinistra ogni nostro proposito di uomini di sinistra sarebbe colpita al cuore
Sarebbe condannata all'immobilità e l'immobilità voi lo sapete bene quando è veramente mobilità e la morte per questo l'altra sera a Venezia
Mentre in una serata dedicata presto con Milva
Cantavamo leggevamo delle quali si riprese ne ho letta una che s'intitolava il ritratto dell'uomo che dubita
E leggendola ho pensato con grande tenerezza
A voi al vostro congresso ed ho pensato voglio leggervela
Ecco questo non è stato spettacolo
E è una poesia che risponde alla realtà nella cava di Brecht dove andavamo noi ragazzi giovani schematici e molto dogmatici noi eravamo molto schematici e molto dogmatici andavamo a casa a lavorare con lui c'era una parete vuota sulla parete vuota c'era un rotolo
Con un disegno un dipinto un dipinto cinese
Mai arrivavamo diciamo ecco le cose stanno così non stanno così così alla verità questo è sicuro questo non è sicuro
Il maestro dicevo io non sono mai stavano era proprio perché diceva di non esserlo ci guardava già sei proprio sicuro che sia così ma certa matematicamente sicuro le cose stanno così Berisa vai subito la parete srotola quel rotolo
Il rotolo veniva srotolato
E veniva fuori una figura cinese di un bond Enzo che ti guardava fisso con degli occhi che ricordo benissimo blu è che dubitava sempre di tutto e allora perché diceva guardarlo non ci crede non è così sicuro che quello che dici che è giusto e sicuro e così riflette in medita
Tentava e si riusciva qualche volta di fare di noi giovani dogmatici i giovani sono generalmente schematici dogmatici tentava di nuovi fare di noi dei giovani dialettici dei giovani realmente marxista
Il ritratto dell'uomo che dubita
Sempre
Ogni volta
E ci pareva di avere trovato la risposta giusta ad un problema
Uno di noi doveva andare a sciogliere il nastro di un antico rotolo cinese appeso alla parete perché si svolgesse e perché visibili a tutti apparisse il ritratto dell'uomo seduto che dubita sempre di tutto
Io diceva
Solo colui che dubita di tutto
Dubita che sia riuscito il lavoro che va inghiottito i giorni dubito che quello che avete detto valga per qualcun altro
Dubito però abbiate detto bene o che vi siate invece troppo affidati alla verità di quanto avete detto
Dubito che siano stati ampli Guede vostra affermazioni e vi ricordo che però ogni possibile errore vostra sarà soltanto la corsa
Allontanare le cose dalla contraddizione non è forse schematico e sistematico sei così quello che avete detto è inutilizzabile e voi voi siete davvero giorno per giorno non è
Il corso degli eventi siete ancora a voi stessi
In divenire e chi siete voi a chi parlate voi atti serve quello che state dicendo è fra parentesi quello che dite
Lo si può dire lo si può leggere tranquillamente anche di mattina presto lecchesi davanti a voi enunciate sono state messe a profitto o sono stati almeno confutate e proprio tutto documentabile di quello che avete detto per esperienza per esperienza di chi ma prima di tutto e ancora prima di ogni altra cosa io vi domando
Come si agisce
Nella realtà quando si crede veramente a quello che dite io vi domando prima di tutto come si agisce giorno per giorno nella realtà
Sia Rosi allora noi consideravamo con
Rispetto e curiosità fraterna la figura Turchina dell'uomo che è sempre dubita di tutto
Sì guardavamo
Sì rimettevamo al lavoro
E se era necessario si ricominciava tutto da capo
Ringrazio a norma del congresso del compagno sta per il suoi impegnato e significativo intervento prima di dare la parola al compagno Pecchioli alcune Brevi di comunicazione alle ore diciannove e trenta i segretari regionali sono convocati nella sede della commissione politica
Alcune sottoscrizioni per il congresso Venezia sei cento mila lire Rovigo trecento mila lire
Padova duecentodieci mila lire Veron a duecento mila lire Treviso cento venti mila lire dell'uno cento mila lire dice sa settanta mila lire cioè totale complessivo del Veneto un milione e seicento mila lire i delegati della Federazione giovanile comunista Vernon sano come primo contributo seicento venticinque mila lire
I compagni i compagni che hanno svolto il servizio di autisti per la presidenza le delegazioni estere sottoscrivono
Come contributo per le spese congressuali la somma di cento ottantasei mila cinquecento lire
Abbiamo ricevuto un messaggio della federazione mondiale delle città gemellate
La federazione mondiale delle città gemellate che rappresentano quattro mila città del mondo
Cinque continenti e novantaquattro o a novantaquattro Paesi invidiano il loro saluto
Caloroso alle sedicesimo congresso del Partito Comunista firmato il presidente mondiale di Herno Galvan
Mi sindaco di Madrid cioè magari pressante Président presidente delegato Dora
Ed ora la parola alle compagno Ugo Pecchioli si prepari il compagno Elio cambogiano
Se oggi compagne e compagni
Ci possiamo muovere più coraggiosamente in avanti
Sulla strada dell'alternativa democratica
E perché io credo sono state salvaguardate attraverso battaglie difficili
Le condizioni i presupposti per poterci dislocare sui nuovi terreni di oggi
Domandiamoci ad esempio dove sarebbe l'Italia
Di quale alternativa democratica sarebbe possibile parlare
Se grandi mobilitazioni di popolo
Ed un ruolo certo non esclusivo ma fondamentale esercitato dalla fermezza dei comunisti
Non avessero bloccato l'attacco terroristico
E se non fossero stati neutralizzati i tentativi di utilizzare il disegno eversivo
E i suoi effetti disgregante di per operazioni reazionarie
Ho l'impressione che ci sia ancora anche a sinistra
Una qualche sottovalutazione del fatto che non erano scontati gli esiti complessivi
Dello scontro
Durante quelli che ora si è soliti chiamare gli anni di piombo e che alla crisi del terrorismo certo non ancora irreversibile ma profonda si è giunti nella democrazia con gli strumenti della democrazia
Malgrado tante agitazioni
Sul preteso i fascisti Zazie ori della vita italiana
Non solo
Ma proprio in quegli anni
Sono stati aperti nuovi varchi per spingere avanti il processo democratico
L'impegno coerente da parte di aree importanti della magistratura
Per superare i tradizionali angusti ruoli di corpo separato
La riforma di polizia
Una sensibilità democratica che rende oggi assai più difficile
Tenere bloccato il coperchio su tanti fenomeni di compimento della vita pubblica
Si tratta di processi positivi
Maturati proprio attraverso l'incontro con il movimento operaio mobilitato a difesa del regime democratico
Ecco dunque la necessità di uscire da ogni astrattezza
Di assumere far vivere le grandi novità della politica di Alternativa democratica senza prescindere dalla corposa realtà dei processi reali
Già è stato più volte sottolineato che l'esigenza dell'alternativa democratica
Non nasce da schemi ideologici essa nasce dall'urgenza di dare risposte ai problemi drammatici di una crisi che non può durare all'infinito
Se vogliamo salvaguardare le condizioni stesse della sicurezza democratica
Certo siamo dentro una crisi che non è specifica del nostro Paese
Ma qui da noi i connotati di questa crisi hanno assunto più che altrove aspetti dirompenti per il carattere bloccato della democrazia italiana
Dovuto alla pregiudiziale anticomunista di questi decenni
E alla crescita al riparo di questa pregiudiziale
Di quell'insieme di fenomeni degenerativi che costituiscono il sistema di potere democristiano
Ciò che mi pare necessario
E che i vari terreni dello scontro
Si saldi non meglio l'uno all'altro che cioè la lotta per un nuovo tipo di sviluppo si intrecci con un processo profondo di riforma democratica dello Stato
Di risanamento della vita pubblica del modo di concepire la politica del modo di fatto la
Di riforma delle istituzioni si discute molto tuttavia progetti come quello della cosiddetta Grande Riforma
Lasciano perplessi
Non solo per la loro fumosità
Ma perché in essi si riflette un ritardo di analisi rispetto alle novità alle esigenze che vanno maturando nella coscienza critica del Paese
Non si equivoche i compagni
Noi siamo più che disponibili ad ogni confronto sulla tematica
Delle riforme istituzionali tuttavia va detto con forza che le riforme istituzionali devono essere strumenti articolazioni di una volontà di andare ad uno sviluppo della democrazia e perciò ad un profondo risanamento la questione centrale oggi
In questa diversa fase contrassegnata anche dalla sconfitta del terrorismo
è quella dunque di passare dalla difesa del regime democratico a progetti e lotte per affermare una concezione compiuta della legalità democratica
Per rigenerare la politica e la vita pubblica e costruire su queste basi un nuovo tipo di rapporto fra istituzioni partiti società si tratta cioè di uscire dai Circuiti di imbarbarimento
Che hanno in qualche modo radice in questo sistema di potere
Fondato sulla lottizzazione
Sull'occupazione dello Stato
Di uno Stato che va frantumando sì in feudi veri e propri
Attraverso la proliferazione di poteri occulti
Attraverso i nuovi poteri di condizionamento della mafia dalla camorra i nuovi intrecci di questa criminalità con settori del potere politico e finanziario
Ebbene compagnie domandiamoci se è presente a tutti
Se è presente all'intera sinistra italiana
La consapevolezza del nuovo che sta muovendosi nella realtà del Paese
Io non voglio né semplificare legge in
Realizzare
Ma credo di non forzare
Affermando che la lotta per la riforma democratica dello Stato
La lotta per il risanamento della vita pubblica Staggia oggi entrando in una fase diversa
Riflettiamo ad alcuni fatti emblematici
E soprattutto alla estensione al carattere nuovo del movimento formato da protagonisti e soggetti diversi
Che è venuto sviluppandosi in questi mesi contro la mafia contro la camorra
Per spezzare la trama di coperture e complicità che lega questi fenomeni criminali a settori del potere politico
Un movimento
Che sovente trova il suo punto trainante nella lotta contro la piaga mostruosa dell'altro
Non devo qui ricordare lo hanno fatto
Altri compagni
I cento mila di Napoli gli scioperi le manifestazioni le marce nei territori di grandi famiglie mafiose
La sempre più
Numerose iniziative di massa in varie parti del Paese non soltanto al sud
E l'impegno in prima fila di giovani di ragazzini che in barba a tanti teorici del riflusso
Ricostruiscono su basi nuove un loro ruolo collettivo per rinnovare la società e la politica
E ancora
Il ritrovarsi fianco a fianco di comunisti socialisti cattolici di organizzazioni sindacali magistrati docenti
Anche esponenti di settori importanti della gerarchia ecclesiastica
Lo ha ricordato il compagno Berlinguer
L'Italia è forse l'unico Paese al mondo
Che vede grandi mobilitazioni di popolo contro il terrorismo contro la mafia contro la droga e contro i torbidi intrecci che l'alimentano
Io vorrei chiedere
A certi nostri petulanti censori sempre pronti a farci lezioni di democrazia
Quale spiegazione danno di questa grande carica politica e morale del nostro popolo di questa anomalia del caso italiano
Forse
Dovrebbero provare una volta tanto a domandarsi se ciò non dipenda anche dalla esistenza in Italia di questo partito comunista della sua politica del suo impegno ideale culturale e sociale
Ricordando queste cose
La funzione del nostro partito
Anche quando la fermezza poteva non essere compresa
Non vogliamo essere fraintesi
Non ci interessano attestati di benemerenza
Ciò che vogliamo è misurarsi sulle cose sulle risposte ai problemi drammatici di oggi
Una questione mi pare centrale
Ho questi nuovi movimenti che scendono in campo contro i fenomeni di corrosione del tessuto democratico trovano sbocchi
Nell'avvio di un risanamento della vita pubblica e trovano dunque un riscontro in collocazioni e comportamenti nuovi delle forze politiche
Oppure si andrà a incrinature ancora più gravi fra istituzioni democratiche Società e quindi a esiti disastrose
L'onorevole De Mita parole incomincia a riconoscere che in qualche modo il problema esiste ma nel concreto la cosiddetta nuova statualità
Resta ancora declamazione di fronte ai meccanismi inesorabili del sistema di potere democristiano
Ne è sufficiente compagni
Pur essendo questo un fattore decisivo che il Partito comunista sia schierato contro la mafia i poteri occulti
Con il movimento che vuole risanare la vita pubblica
Occorre che in questo campo si esprima finalmente una scelta diritti da dell'insieme delle forze di sinistra del partito comunista e del Partito socialista in primo luogo
Io non credo compagni
Che i giovani che la gente onesta che combatte il sistema che genera mafia e se ne avvale
Si pongano il problema del riequilibrio delle forze all'interno della sinistra
La grande motivazione politiche ideale che li spinge che li ispira è il cambiamento
E la volontà di battersi contro pratiche di devastazione del regime democratico
E per affermare nuove concezioni della vita e del costume politico
Questa è la cosa essenziale che occorre comprendere che l'intera sinistra deve comprendere in coerenza con le grandi idealità con la tradizione storica del socialismo italiano
Qui ricordata dal compagno Craxi
I punti concreti di un impegno unitario credo siano chiare
Solo a titolo di esempio voglio ricordare ora il bisogno di suscitare un grande movimento di opinione pubblica
Affinché
La nuova legge della Repubblica che porta il nome del compagno l'attore sia applicata dappertutto respingendo mistificazioni e sabotaggi che già mirano a colpire non solo ma questo impegno ne comporta altri che necessitano anch'essi di intese di grande respiro
Per garantire efficienza professionalità coordinamento ai corpi di polizia
Per una magistratura in grado davvero di rendere giustizia
Per avviare assoluzione la tragedia del sistema penitenziario
E in questo contesto credo anch'occorra dire conforta
Che non è degno di un paese civile ciò che accade per quanto riguarda la durata della carcerazione preventiva e i tempi inammissibili
Per i procedimenti giudiziari
Non solo ma voglio anch'io sottolineare come ha fatto il compagno Berlinguer
L'esigenza di impegnarsi per il recupero alla vita democratica di chiare non trascurabili di giovani in qualche modo coinvolti negli anni scorsi nei Circuiti dalla violenza eversiva
Fermo restando che i veri responsabili
Devono rispondere fino in fondo dei loro crimini di fronte alla giustizia e alla coscienza democratica del Paese
Qualificare
Sviluppare la nostra capacità di analisi di proposta
Di lotta per una riforma democratica dello Stato significa dunque agire su un versante fondamentale della battaglia per fare avanzare
La prospettiva dell'alternativa democratica in un rapporto costruttivo e nella convergenza della sinistra e di tutte le forze del cambiamento
Compagne e compagni
Noi
Comunisti abbiamo fatto e continuiamo a fare la nostra parte
Ma l'impegno al quale dobbiamo ora chiamare tutto il partito tutti i nostri militanti
è quello di operare con più slancio con un grande spirito unitario affinché altri facciano la loro
Affinché si esprimano scendano in campo e si facciano valere le grandi potenzialità le immense risorse democratiche del nostro popolo
Prima di dare la parola al compagno da Bugiani che è l'ultimo intervento di in questa seduta leggo alcune Breve comunicazioni la delegazione di Reggio Emilia
Alla fine dei lavori
Convocata l'ingresso dei delegati
Alle ore ventuno si riunisce la delegazione della Puglia presso l'hotel Ripamonti
Alle ore ventuno si riuniscono i delegati invitati della federazione di Ravenna nel loro albergo
La commissione dello statuto si riunisce alla fine dei lavori
Ricordo inoltre che gli interventi scritti devono essere consegnati alla segreteria del congresso entro e non oltre le ore dieci di domani mattina
Per essere pubblicati negli atti del congresso dopo tale ora non saranno accettati altri interventi domani mattina alle ore dieci gli scrutatori sono convocati nella sala della commissione elettorale diamo adesso la parola al compagno Elio Kabul Gianni sindaco di Firenze
Compagnia
E compagni
Nell'intervenire a questo nostro congresso
Il compagno Craxi ha osservato
Che i rapporti tra i nostri partiti
Non sono buoni
O non sono
Come forse potrebbero essere
Ha detto anche che sebbene attraversata da tensioni e contrasti
Non sempre componibili
Si è cercato di preservare una concreta area di collaborazione
In diversi campi
Ebbene credo che il caso di Firenze
Non sia fra quelli ove si è cercato di preservare una concreta aria di collaborazione
E si è invece uno degli ultimi esempi di questa conflittualità
Di queste per tensioni di cui però non c'è soltanto da prendere atto come fossero ineluttabili appartenessero ad un contenzioso che può essere crescere un ridursi assecondò il momento no credo che questa vicenda offre alcuni spunti di riflessione non accademici ma per vedere se realmente
La pur legittima diversità di politiche tra comunisti e socialisti a livello di scelte di governo locale
E tale da offuscare una comune prospettiva di cambiamento che non può essere rinviata in un futuro vago e nebuloso
Il caso fiorentina
è stato seguito con attenzione anche in queste ultime ore dalla stampa nazionale
Non soltanto per il peso e il ruolo di una città come Firenze
Ma soprattutto per il suo significato politico
Non a caso mi è stato parlato come di un teste nazionale
Mentre autorevoli rappresentanti politici lo hanno giudicato come un atto non motivato politicamente
Ma di puro trasformismo politico
Un significato che consiste nel porre dopo quasi a otto anni all'esperienza di governo delle sinistre sostituendo vivo una formula di pentapartito organi
Questa scelta
Del gruppo dirigente che orientino del Partito socialista
E andata al di là delle dichiarazioni dello stesso compagno Grassi una settimana fa quando secondo lui di fronte alla crisi di un'amministrazione di sinistra eletto dal voto popolare la soluzione migliore sarebbe quella di ricorrere allo stesso corpo elettorale
Il caso fiorentino si presenta dunque compagni per la scelta dell'attuale dirigenza locale del Partito socialista
Non si sono contrapposte la minoranza di sinistra e la federazione provinciale socialdemocratica che hanno dichiarato la propria indisponibilità ad entrare in una giunta pentapartito
Si presenta dicevo come il primo tentativo fra le grandi importanti città italiane
Di un ribaltamento di maggioranza
Di un ritorno al passato ne consentirebbe alla Democrazia Cristiana sconfitta ripetutamente dal dottor
Volare di avere un peso per terminanti determinante sulle sorti del governo della città
è un caso isolato quello di Firenze
Una vicenda quasi esclusivamente locale
è questo l'interrogativo che ci poniamo
E che è legittimato anche ad altre situazioni di crisi fra le forze di sinistra e democratiche come a Napoli
Dove sia pure in presenza di un diverso equilibrio politico si cerca di cancellare una positiva realtà di governo e soprattutto una realtà politica espressione di quella svolta
Del settantacinque confermata dalle politiche del settantasei
Che mutò profondamente la geografia politica italiana e per molti aspetti il modo stesso di far politica di governare le realtà locali
Non voglio alibi Lungarni sul significato e le conseguenze di quella svolta confermata poi in quasi tutte le città e regioni nel mille novecentottanta
Credo però siano pesanti a tutti le novità introdotte nella vita politica sociale istituzione del nostro Paese
Dalla collaborazione dei governi locali fra le forze della sinistra fra comunisti e socialisti in primo luogo
Da quest'esperienza di collaborazione è venuto rafforzando sì il sistema delle autonomie locali decisivo è stato il contributo per una presenza attiva dei cittadini a difesa delle istituzioni democratiche
Minacciate dal terrorismo per nuove forme di aggregazione sociale
Per ricostruire un rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni
Rapporto seriamente compromesso dalla crisi dello Stato e da una politica di corrosione escoriazione quale quella manifestatasi in questi anni di per dominio democristiano
E dalla sua pratica di governo dall'insieme di queste esperienze unitarie si è tentato di dare una risposta positiva la crisi di fondo del Paese attraverso il confronto fra le forze politiche e sociali e l'approntamento di piattaforme programmatiche
Che non erano o non volevamo essere soltanto momenti rivendicazioni sedici e tutto sommato subalterni al potere centrale
Credo che proprio nel vivo di questa esperienza di governo delle sinistre
Nel confronto con i drammatici problemi di ogni giorno si scaricano sulla vita della città
E non mi riferisco soltanto alle metropoli Mabel cento città italiane in cui sono già presenti i segni del malessere da disgregazione sociale
Sì siamo delineati alcuni elementi di quel progetto di Alternativa democratica che è l'acqua prospettiva per la quale noi ci battiamo è innegabile
Che da questo livello di presenza e di iniziativa politica
è venuto un forte impulso ma necessario copiarne cambiamento di metodi di indirizzi
Di classi dirigenti all'attivazione di energia creativa del mondo del lavoro e produttivo del va intellettualità dei giovani e delle donne
Nella realtà di Firenze della Toscana questa esperienza
Si è caratterizzata particolarmente dal settantacinque all'ottanta non soltanto per il modo diverso rispetto al passato di rispondere alle domande sempre più pressanti delle popolazioni
Ma per la qualità della risposta
In questi anni
Le tradizioni sociale e democratica proprio del movimento operaio e per il tessuto democratico hanno provato nelle scelte del governo della città e della regione un avanzato punto di riferimento
Dopo anni di grigiore e di assenza Firenze è tornata ad essere una voce sulle grandi questioni internazionali sulla lotta per la pace sul bis per il disarmo i processi di liberazione degli uomini i diritti e le libertà civili problemi del Nord Sutera
Ma dietro questa immagine
Ci sono i contenuti di una politica
C'è una piattaforma che si fonda su un'analisi seria della realtà in cui operiamo e che tende ad affermare a cercare di governarlo divenire i processi economici e sociali in atto
E Cossiga analizzando le funzioni di quest'area nevralgica dell'Italia centrale ricca di relazioni economiche internazionali abbiamo fatto emergere accanto la più sa del turismo dell'artigianato e delle commercio anche l'altra faccia viva e vitale quello della Firenze dell'industria della scienza e devo appenninica
Abbiamo delineato nella stabilità una prospettiva di sviluppo e di cambiamento che contiene a mio avviso gli elementi costitutivi di un'alternativa democratica
Regioni come la Toscana può poggiare su un valido retroterra ecco perché di fronte a questo retroterra al cammino percorso e ai problemi locali e nazionali che ci stanno davanti ai la vigna di questo tipo di centralità del Polo laico e socialista appare pretestuosa
Immotivata e contraddittoria rispetto alla realtà politica e sociale differenza da Toscana e alla prospettiva dell'alternative del cambiamento
La scenetta a Firenze
Dell'alleanza con la Democrazia Cristiana e del punk pentapartito appelli multipli e di contenuti tutti caratteri dell'arresto a Orazio una di un ritorno al governo della città di forze come la Democrazia Cristiana responsabile dei guasti del passato e delle crisi ricorrenti
Non siamo stati nello siamo prigionieri delle formule e prigionieri dei dogmi al contrario siamo ben consapevoli che l'esperienza di governo delle sinistre
Vede via via arricchirsi superare difficoltà e anche ai limiti
Che gli indirizzi e i contenuti vanno continuamente aggiornati che assomma a ricercare rapporti con altre forze politiche sociali
A questo siamo sempre stati non soltanto disponibili ma promotori alcun fronte a una collaborazione più ampio
Ma per andare avanti sulla strada per la costruzione dell'alternativa da realizzarsi nel confronto nel rapporto con le forze politiche
E la contestuale ricerca di nuove aggregazioni sociali intorno ai grandi temi delle riforme di una rinnovata solidarietà fra gli uomini
Non per tornare
Invece indietro
Preservare le aree della collaborazione
Fra comunisti e socialisti per tenere aperte le vie per un diverso avvenire delle sinistre Italia
è un obiettivo che consideriamo essenziale per le sorti della sinistra ma soprattutto per quelle del paese la cui crisi richiede riflessioni attente tolleranza reciproche riconoscimenti della propria diversità di politiche etico allocazioni
Ma anche che siano resi percorribili praticabili con metodi nuovi atteggiamenti costruttivi Pindaro ora i terreni della collaborazione e del confronto del rapporto unitario
Questo a Firenze
Non è avvenuto avvenuta invece il contrario si è rifiutato il confronto sul quadro politico sulla struttura della Giunta sulla direzione di marcia si è posto pregiudiziali nei confronti del partito comunista
Certo la crisi non è avvenuta all'improvviso già dall'ottanta si è giocata la carta
Del logoramento qua abbiamo risposto devia con pazienza ma con rigore ricercando il consenso di vaste forza sociale
Resta il fatto compagne e compagni che ci troviamo di fronte ora al rischio reale di un rovesciamento di alleanze che segnerebbe un ritorno al passato e che va nella direzione contraria a quella del confronto e dalla collaborazione
Tutto il fronte hotel Autonomie locali ne sarebbe in da Polito in un momento in cui c'è bisogno invece di rilanciarne il ruolo e l'iniziativa sui nodi di fondo della vita del Paese
La necessità di una politica unitaria per la città
Non mi riferisco ai casi limite delle grandi concentrazioni metropolitane ma parlo per le altre città che esprimono la centralità della cosiddetta questione urbana
Le città infatti oggi rappresenta la crisi attuale un grosso ruolo di tensioni di focolai di disaggregazione ma anche io voglio qui sottolinearlo con forza luoghi di formidabile opportunità per nuove aggregazioni sociali
è questo tipo di aggregazione nuova la classe operaia e dice intellettuale produttivi i settori più dinamici dal terziario i giovani che si è tentato di costruire la nostra esperienza di governo a Firenze
è in questa direzione che si misura l'effettiva volontà di cambiamento nelle istituzioni e nella società
Vogliamo accogliere vi riferisco alle forze dalla Sinistra democratica
Questa formidabile opportunità per muovere fin da ora verso il cambiamento
Costruire nuovi e più solitari rapporti fra diversi strati attivi della società un nuovo rapporto fiduciario fra i cittadini e le istituzioni
Tale da rendere via via gli uomini protagonisti delle scelte che li riguardano
Questa è la sfida che alla luce dell'esperienza condotta nel governo di tante città italiane
Nel rapporto sia andato intessendo con la multiforme realtà del Paese e dei grandi problemi che ci stanno davanti sentiamo il dovere rivolgere certi che dalla crisi generale
Non si esce
Se non si dà corpo e prospettiva ad un movimento politico e sociale ampio che abbia anche nei governi delle città e delle regioni un punto di leda importante per parte nostra compagna e compagni l'alternativa si costruisce non soltanto sulla base dei programmi ma anche del mutamento profondo nei metodi e nel modo di fare politica
Del confronto sui problemi reali e sulle proposte in un rapporto che deve farsi sempre più saldo fra istituzioni società fra forze politiche e sociali su questa linea
Pensiamo di continuare ad operare convinti che senza l'apporto dei comunisti e contro i comunisti a Firenze nel Paese non si realizza la governabilità e non si risolvono i problemi dell'Italia
Un momento a compagne
Ringraziamo il compagno Kabul Violani nell'augurio di poterlo salutare nuovamente il sindaco nella pienezza dei suoi poteri
Alcune comunicazioni urgenti i delegati dell'Umbria si riuniscono al termina la seduta insalate
La commissione elettorale convocata alle ore venti trenta
La commissione dello Statuto si riunisce subito al termine dei lavori la commissione politica invece non convocata per questa sera
La seduta riprenderà domani mattina alle ore nove precise