Presentazione del libro di Ugo Volli e Vittorio Robiati Bendaud "Discutere in nome del cielo. Dialogo e dissenso nella tradizione ebraica" (Guerini e Associati)

Benvenuti a questa a questo pomeriggio di lavori come vedete anche dalla proiezione il protagonista è questo libro discutere in nome del cielo diritto arrabbiati manda Hood Ugo Volli edito da Guerini Associati
Faremo così dibattiamo con gli ospiti che andiamo al tavolo dopodiché chiameremo all'in giro nel quale è previsto di togliersi la mascherina mentre noi la terremo
Inviterei i due fautori del testo a una breve dissertazione sulla sul libro in oggetto vi presento rapidamente in i nostri ospiti parto la mia sinistra con Lucetta Scaraffia storica e giornalista l'insegna Storia contemporanea all'Università di Roma la Sapienza collabora con vari quotidiani tra cui anche la quotidiano nazionale Resto del Carlino Nazione Giorno tra i suoi numerosi numerosi libri ricordo dall'ultimo banco la Chiesa alle donne il Sinodo
Tra terra e cielo vita di Francesca Cabrini la Santa degli impossibili cito il saggio del due mila diciassette la fine della madre per Neri Pozza
E dell'Osservatore Romano a fondato e diretto da prima rivista femminile della Santa Sede donna chiese al mondo
Grazie di essere con noi alla mia destra o Vannino Chiti
Mi piace citare questa cosa perché da l'idea di un cursus honorum incerto partendo proprio dal basso è stato consigliere comunale assessore e sindaco della sua città che Pistoia
è stato presidente ragione toscana del mille novecentonovantadue al due mila quando diventa sottosegretario la Presidenza del Consiglio con delega all'editoria nel governo Amato
Deputato dal due mila uno due mila sei coordinatore della segreteria dei DS dal due mila uno nel due mila sei ministro per i Rapporti con il Parlamento e le riforme del secondo governo Prodi è stato anche vicepresidente del Senato nella sedicesima legislatura
Tra i suoi libri laici e cattolici per Giunti religioni e politica nel mondo globale le ragioni di un dialogo sempre giunti il destino di un'idea e il futuro della sinistra PC e cattolici una radice della diversità per Guerini editore
Direi insomma
Un un ospite di un di molto riguardo assieme a a Scaraffia e parata di Carlo Di Segni che alla mia destra
Rabbino capo di Roma
Dal novembre del due mila uno proseguendo un'antica tradizione ebraica associa l'esercizio della professione di medico come radiologo all'attività rabbinica
Ha conseguito il titolo rabbinico presso il Collegio rabbinico italiano nel mille novecentosettantatré
Dove continuato insegnare che dirige dal mille novecentonovantanove ha pubblicato numerosi studi filologici e tre libri che era impegnato nelle attività di divulgazione contro ebraica tradizionale e nel Consiglio nazionale di bioetica e nella Conferenza rabbinica europea poi presenterò ritornando UDEUR Wally quando verranno
A leggio a discutere
Vinco quadro brevissimamente il testo oggetto della nostra presentazione è un testo che e se in prossimità della giornata la cultura ebraica la quale è stata rinviata da settembre al dieci ottobre che è proprio dedicata al tema del dialogo e in questa prestigiosa sede
Abbiamo punto un'anteprima nazionale
è un libro che tenta di rispondere ad una domanda
A partire dalla Torah e poi nel Talmud la natura ebraica odierna che significato ha il dialogo ma soprattutto si interroga sul modo in cui liberalismo considera l'altro da sé religioso cristiano e musulmano
E Ulivo quattro mai dicevamo strutturato in due parti la prima che curata da Ugo Volli è una sorta di excursus filosofico in cui il semiologo affronta il concetto di dialogo nell'antica Grecia nella Torah nel Talmud fino ai filosofi ebrei da novecento
Volli spiega la rilevanza del dialogo della tradizione ebraica ne tratteggia le specificità e le problematiche
Son diversi gli esempi che l'Autore
Pone nel nel nel libro da Adamo ed Eva passando per Abramo a Mosè fino a Giobbe i tutte queste narrazioni emerge un aspetto unico della Regione ebraica il rapporto molto forte dell'uomo con la verità
Nel Talmud il dialogo si sostanzia in discussioni dissensi scuole di pensiero e che rivela reggono quindi dopo il dialogo con la divinità interno alla nativa biblica
Per volli questa quella del Talmud è la forma più caratteristica autentica di dialogo proprio della cultura ebraica
Tutt'oggi perdurante fondamentale
Sempre secondo volle il pensiero dialogico ebraico e alla base insieme a quello greco del pensiero occidentale
E in politica e alla base del pensiero liberale più che di quello democratico
La parte finale della prima parte di volli affronta invece il concetto di dialogo così come è stato introdotto in Filosofia d'autore come Martin Buber
Emanuele Dina e Franz Rosenzweig la conclusione di questa mia trattazione di seduttore una quello ebraico e il popolo del dialogo perché ha sempre creduto nel dialogo false romani nella responsabilità reciproca
La seconda parte in cui poi parleremo e curata invece dovendo Wood
Parte dalla Genesi
Collo incomunicabilità tra Adamo ed Eva e col dialogo primordiale tra Caino e Abele che conduce all'omicidio
La prima conclusione e che il dialogo non sempre a un esito pacifica ante anzi benda Hood indaga rapporto tra liberalismo e l'altro da sé prima il cristianesimo e Poli Islam
Tra convergenze contrasti l'autore analizza i casi in cui questa difficoltà di dialogo si è concretizzata dalle violente diffamazioni Giustino Martire ai dibattiti in televisione gli scritti da grandi pensatori cattolici come Abelardo e Lullo fino alle dispute medievali
La conclusione ma poi ne parleremo meglio con i relatori
E che il dialogo è una cosa molto seria esigente difficile
Non è come diceva anche qualcuno degli autori un mellifluo volemose bene none
Semplice tolleranza e suo interno che interpretano ciascuno di noi sulle convinzioni sulla sua identità lo porta al fondo del suo pensiero e della sua sede
Lucetta Scaraffia entriamo nel vivo era necessario introdurre al testo tenente non sapevate di cosa si parlasse al di là delle recensioni che stanno uscendo persons dire tutte concordi di una critica positiva
Lucetta Scaraffia tra l'altro è autrice della sulla stampa di Torino di una bella recensione a tutta pagina del del testo partendo tra l'altro in modo originale
Dal passo falso lo definisce Scaraffia di Conte
Giuseppe Conte che apre al dialogo con i talebani
Dalla quale traspare un giudizio positivo sul libro e in fondo anche un giudizio negativo quanto meno critico su certi tentativi di dialoghi interreligiosa avviati anche di recente
Le faccio una domanda aperta da studiosa la studiosa cattolica da giornalista
In cosa risiede l'originalità del libro e perché lo consiglierebbe
In particolare a chi lo consiglierebbe in e sì forse farebbe utile sarebbe utile anche alla alla Chiesa cattolica
La considera tutti questo libro io sono molto entusiasta di se il libro mi piaciuto moltissimo ed ho trovato anche di un tempismo straordinario perché se c'è qualche cosa che oggi accomuna tutte le parti politiche tutte e che l'idea la parola dialogo assicura una bontà cioè uno si dice voglio fare un dialogo dialogo diventa immediatamente buono allora questo libro mette in guardia
Intanto quella culto stagflazione che il prima dialogo fra esseri umani è stato quello fra Caino e Abele definito come sappiamo quindi gialli
Cominciamo a vedere perché è pericolosissimo il dialogo
E poi i analizza diciamo così le radici del dialogo di come si è formata la cultura del dialogo nella nostra società occidentale
La nostra società occidentale che noi amiamo sempre chiamare figlia di Atene e Gerusalemme però leggendo questo libro come anche altri ma insomma in particolare leggendo questo libro mi sono resa conto che noi sappiamo molto più di Atene che di Gerusalemme
Perché in realtà della tradizione ebraica sappiamo veramente poco
Perché noi cristiani abbiamo una diciamo ci arriva una tradizione ebraica diciamo un po'manipolata tutta sul fatto che doveva essere finalizzata a uno scopo ben preciso per a quella di anticipare l'arrivo del Messia non c'è un interesse reale diciamo così per quello che dice e nella cultura generale gli ebrei vengono praticamente fagocitati da due grandi temi che sono Israele la shoah e la tradizione ebraica l'interesse per la tradizione ebraica è lasciato molto da parte almeno in Italia fuori Italia c'è un interesse maggiore per esempio in Francia eccetera comunque
In Italia quindi questo libro racconta una cosa che noi non conosciamo solitamente la tradizione ebraica sul dialogo
Ed è un interesse straordinario questo aspetto che la il dialogo nasce dal rapporto nel dialogo fra l'essere umano ed io e questa è una cosa a cui appunto non avevo mai pensato e tutte le possibilità di dialogo e qui ci sono fra l'essere umano Iddio che creano un modello che è molto diverso in realtà dal modello che per noi è quello prevalente che è quello del dialogo socratico in cui appunto uno dei due contendenti deve sempre prevalere
There is ed è e prevale in teoria quello che più Guerritore azionari mente poi so quel che sperava anche quello che era portatore di bene i sofisti dicevano bastava essere capaci di convincere comunque era è un dialogo che poi la forma un po'di dialogo che da noi
Si è affermata e che chiaramente una forma di dialogo che non si presta assolutamente a quello che invece oggi viene praticato tantissimo che il dialogo interreligioso e fa capire una cosa che avevo già capito tutti ma insomma che il dialogo interreligioso finto
Cioè il dialogo interreligioso si dice di essere d'accordo su cosa scrive accordo chiunque cioè non c'è mai vero si cambia eh sì la verità è quello tutto finto sì
Perché non c'è mai vero scambio vero interesse anche a capire qualcosa degli altri un vero scambio mentre invece questa proposta della tradizione ebraica mi sembra fatta una proposta di dialogo vero e per questo di dialogo con interesse per l'altro mantenendo una distanza queste però un interesse reale per l'altro e il vero diciamo la vera radice di questo interesse è stato individuato dagli autori ma a me è sembrato veramente
Quello che è la novità più forte del libero e questo fatto che la tradizione ebraica contiene tante diversità al suo interno
Che sono state mantenute come diversità io non avevo mai riflettuto che Noemi non era ebreo per esempio e che Giobbe non ebreo questo mi ha veramente scolpita perché tutti sappiamo che gli Giobbe il dialogo di Giobbe Condi io sono diciamo il prototipo culturale da cui nasce la concezione del rapporto con la sofferenza in Occidente che quello che la differenza per esempio dal concetto di karma nasce da Giobbe
E genere che non era ebreo molto probabilmente sarà non era ebreo e che però nella Bibbia han posto importantissimo Giobbe
Queste questo mi ha fatto capire tante cose mi ha fatto capire intanto come poi ci son tutte le discussioni talmudiche eccetera che derivano appunto da questa presenza di elementi diversi che però vengono accolti
Questo che nell'introduzione viene descritto molto bene con questa frase la pluralità di prospettive anche intenzione tra di loro in seno ha una sola verità ecco questa pluralità di prospettiva
Non esiste nel cristianesimo Minelli cioè il cristianesimo e dell'Islam hanno cercato di far tornare tutto sempre cioè di che tutto era perfettamente incastrato il tutto andava bene
E per esempio il fatto che per dirne una cosa islamisti più studiosi islamisti più accreditati sta pensano che la prima moglie di Maometto HD già fosse cristiana e quindi da lei nascessero molte intuizioni che poi naturalmente sono state anche poi sviluppate in altro modo è una cosa che non è mai stata neanche che sarebbe stato una diversità
Dentro a una tradizione e nella tradizione cristiana la situazione se ci pensiamo bene è molto più grave perché come voi sapete benissimo
Gesù non voleva fondare un'altra Digione misura un signore ebreo
Non solo perché ne della stirpe di Davide ma perché era molto critico nei confronti del tempio dei sacerdoti aveva molte idee dimesse però non ha mai pensato lontanamente di fondare un'altra religione la De insomma si capisce in mille modi chi ha fondato un'altra regione Paolo però questo è crea un problema del cristianesimo che non è mai stato focalizzato
E ovviamente chi legge un po'le cose lo sa però non è mai stato preso in considerazione che invece ha un problema
So abbastanza importante niente e che tra l'altro
Da cui deriva anche molto rapporto vedrà insomma anzi questo problema non è stato messo a fuoco
Rapporto con gli ebrei e altre cose che adesso non sto a dire perché se ma di si dilunga ed ebbe ma comunque penso che invece se tutte le le altre religioni con cui siamo in dialogo coi soldi Islam Islam Cristianesimo ebrei facce islam cristianesimo accettassero di più
Le loro disconnessione interno il fatto che ci sono all'INPS non se non torna tutto ci sono tante cose che non tornano
Sarebbe molto più facile fare un vero dialogo con gli altri perché uno accetterebbe il dialogo dentro se stesso
La necessità dentro se stesso accettare degli aggiustamenti una discussione discutere questo mi sembra che sarebbe una cosa molto importante e poi termine però perché non voglio portare via tempo dicendo una cosa che ho pensato proprio al Joker impegnata prima di venire qui in un dialogo
Internet ingiusto sostengono purtroppo invitata continuamente dialoghi interreligioso una specie di esperta comune Imam di Berlino al per una televisione americana e queste mandi Berlino era una donna turca che dal mille a due mila sei vive con la scorta che ha ricevuto già due fatwa di cui una di Erdogan in persona quindi sa veramente un'eroina secondo me
La quale ha detto un certo punto una cosa ha detto sia lucetta Scaraffia che io stiamo mettendo in discussione molto della tradizione delle nostre religioni e solo in questo le donne per capire cosa gli è successo nella storia della religione per capire perché sono trattate male nella loro religione devono per forza mettere in discussione la tradizione e questo mette in discussione la tradizione e le porta a cambiare questa tradizione e quindi a rendere possibile il rapporto fra di noi
E ho pensato che effettivamente questa diciamo mancanza per esempio di dialettica interna che c'è sia nel cristianesimo che nell'Islam
Nella tradizione che è molto rigida e molto così punto tutto a tutto deve essere sempre tutto a posto
Viene messa è sicuramente in discussione dalle donne che stanno cercando di capire tante cose e che quindi forse col tempo stiamo ponendo le basi per una possibilità di dialogo
Grazie Lucetta Scaraffia
Vannino Chiti
Oltre ad essere componente della commissione accademica della scuola di formazione per il dialogo interreligioso e interculturale di Firenze come ricordavo anche prima nella barese di orafi etero
Sintetizzato
Vanino Chiti sul dialogo che ha scritto anche le religioni e le sfide del futuro per un'etica condivisa fondata da sul dialogo partendo proprio da dal testo da quello che ci siamo detti poc'anzi
Qual è la valenza politica del dialogo ma soprattutto sia a livello politico che religioso non crede si sia persa la valenza etica del confronto
Cioè quella basata sul riconoscimento della legittimità reciproca per industria nera finzione in politica e a melassa tra le religioni
Buonasera buonasera
Ma io intanto
Diciamo sono per il dialogo
Esprimere il proprio una posizione
Ho apprezzato molto questo libro dicevo prima
Non per battuta che è stato uno dei libri su cui ho riflettuto di più e oppresso tanti tanti appunti tanto punti
Vicino
L'interesse di questo libro a me per nella lettura poi magari gli autori sempre quando si scrive un libro ci sono delle intenzioni lettore ha intenzioni
Recepisce intenzioni diverse da quella che a me ha colpito che io assuma insomma su cui mi ritrovo è che e mi pare che sia questa parenti se non lo fare subito il fare se anche un grande contributo che viene messo in evidenza è sottolineato da questo di Bepi c'è davvero un aspetto di conoscenza da generalizzate del portato della cultura ebraica e del resto il fatto che la giornata europea sia dedicata al dialogo già questa a me pare che sia molto importante molto significativo
Allora il a me pare che il libro ponga il tema di non dialogo sì dialogo no ma quale come inviato
E questo è quello su cui io mi ritrovo cioè l'alternativa al di non c'è un'alternativa al dialogo o non dialogo per me l'alternative come costruisco un dialogo
In modo che questo dialogo sia utile sia utile Achilles o svilupparsi a furti le terre per i risultati che può dare me questo che sembra che sia un grande apporto perché il dialogo ma perché il dialogo io penso nel senso che ho detto
Perché lo dico bene tutto dal punto di vista deve politico non partitico politico insomma l'umanità è di fronte davvero a dei passaggi molto se di fronte dei passaggi molto serio
C'è una questione antropologica
La questione antropologica rimette in discussione il rapporto delle persone
Con non solo il pianeta o le altre persone con la scienza quella tecnica
Coco col con la medicina insomma si stanno facendo nessuno ne sa niente e poi magari si saprà quando beh diventerà di diventeranno tizia quando il la la situazione esplode si fanno delle clonazione
C'è una questione antropologica e se c'è una questione antropologica riguarda tutte le religioni su cui cercare di individuare non una supervisione ci tornerò
Ma un'azione positiva che che che che la fronte a livello di consapevolezza di cultura di scelte di di dignità eccetera eccetera e ogni persona oppure no
E questo riguarda solo chi ha una fede religiosa riguarda anche non credenti o come diceva il cardinale Martini
I diversamente credenti c'è una questione ecologica
Io trovo ad esempio a me non è un fatto generale ma il patriarca ortodosso Bartolomeo primo papa Francesco ha letto lettere documenti di rabbini anche di mamma non parliamo di induisti non parliamo di buddisti nel senso che a questo apporto lo lo lo lo costruisco nello danno sentono questo problema certo tra avvertire l'importanza di un problema e tradurlo in un confronto che sia utile ce ne passa ma questa che il una una strada perché io penso io sono tra quelli che sono convinti che non sia certo proponibile di tornare all'età della pietra perché non ci seguirebbe nessuno ma se non cambiamo la strada
E e e e rapidamente non sono avventurista i palazzi di scienziati dell'home poi quello che notiamo che notiamo intorno a noi
La costruzione della pace è un'inversione rispetto alla corsa agli armamenti io non so voi ma ammessi da un punto di vista etico il fatto che negli anni del copione
In cui non ci sono i soldi per dare il vaccino a tutti nel mondo aumentano però le spese degli armamenti per un problema pone ecco allora
Un dialogo finto no ma un dialogo vero anche politico
Io penso che sia necessario e attenzione altra cosa quando si parla di dialogo secondo me non guardiamo soltanto averti
E non guardiamo per esempio se si parla di dialogo politico su questo tema che ho detto soltanto al dialogo tra le forze politiche che pure importante guardiamo anche cosa si muove nella società
Perché se guardiamo a quello che si muove nelle società nella società tra i cittadini tra le persone tra le associazioni
Beh se essi se si guarda questo si vedano che ci sono aspetti negativi da non
Da non sottovalutare per esempio la spinta al ritorno di un antisemitismo un aspetto negativo c'è davvero quindi che vuol dire guardare la Società vuol dire appunto non guardarlo solo Po con una lente
Buonista Choir dare quello che c'è però ci sono anche tante esperienze
Tante esperienze che sono esperienze significative che spesso
Ci mette
Sì agli l'informazione che se l'altra faccia del del ruolo dei partiti non mette in evidenza io per esempio ha ricordato nella notte dei tempi
Vendi in questo con questa mia lontana esperienza da sindaco della mia città
Io passa alcune sere la settimana tutte le settimane passavo a salutare
I ragazzi perché erano ragazzi persone studenti o lavoratori uguale ma che abbiamo diciotto vent'anni e davano alcune ore dopo cena disposizione dei servizi di pronto intervento dell'autoambulanza cioè ci sono anche quelli aspetti positivi e c'è nell'esperienza che facciamo su questa scuola anche una volontà di conoscersi dimettersi a operare per quello che che si può che si può operare
Seconda considerazione non entro ora io nel merito io penso
Che anche il dialogo interreligioso sia importante perché non per fare una super religione non per tornare all'esperienza in un libro cioè non c'è bisogno di un monologo non c'è bisogno di una conversione non serva a nessuno che ci sia una super religione o o o cosa
Serve secondo me che le religioni
Anche le religioni ma anche le religioni e le culture si paghino si conoscano si rispetti no
E serve anche che quello che ci si dice a livello dei vertici
Passi poi arrivi ai fedeli
Lo dico soprattutto ora per un'esperienza di tanti anni fa se c'è un dialogo cristiano islamico cristiano ebraico e islamico ma rimane soltanto ai vertici religiosi e e e e non cada anche in quelle popolazioni perché certamente io penso che ci siano timori in questo senso ma non sia accettabile il fatto che ci fosse essere
Paesi in cui continua ad esserci lo statuto di serie di delle delle dei popoli del libro un cuscino ICI c'è un qualche cosa che al di sopra non accanto non accanto e coerente ma al di sopra delle delle costituzioni nella vita civile dei cittadini in uno stato nei rapporti con atto che ha con i cittadini non può misurare cambiare rapporti che ha con i cittadini a secondo della revisione di uno se il cambia o se la ritrova
Il la deve basare su altri aspetti che sono quelli de dispetto del tema costituzionale della legalità della convivenza di una democrazia che non può vivere
Soltanto nelle istituzioni ma le religioni Anna grande responsabilità comunque di fronte anche a questi temi si diceva hanno la responsabilità di orientare moltitudini di persone e si possano orientare bene o male
Anche proprio nel rapporto con gli altri anche su quali possono essere fondamenti di un dialogo come ci si rapporta gli altri si possono tentare venne o si possono orientare male e bisogna cercare secondo me autonomamente violentarlo di orientarle bene
Dico una multe ultimo penultima cosa io penso anche che ci sia un altro tema
Che mi permetto cioè sarà perché io l'avverto e quindi tram permette sottolinea cioè io penso che nell'Europa occidentale
Le dunque dove viviamo in una condizione di libertà democrazia di pluralismo religioso e culturale quindi non sono questi i temi che altri ci hanno ma esiste o no secondo me sì un problema di quale rapporto c'è di quale cittadinanza e riconosciuta alle confessioni religiose
Cioè i motivi della nostra storia perché non sono inventate le guerre di religione lo scontro sul potere temporale hanno segnato
Una concezione della laicità per cui le confessioni religiose in quanto tali non possono avere cittadinanza politica cioè cittadinanza politica non è partitica
Poter dire che cosa penso su una determinata questione io penso che questo premio problema ci sia e penso una cosa che l'ha detta
Un bel po'di anni fa in un dialogo e poi corso famoso per un'altra questione
Papa Benedetto quindi sedicesimo
E e cioè il fatto che se l'Occidente europeo guardate solo quello europeo tra gli Stati Uniti sono cosa profondamente diversa ma se l'Occidente europeo non recupera
Credenti o non credenti ma non recupera un alfabeto di comprensione anche religiosa dei rapporti che ci sono tra le persone con le istituzioni con il pianeta
L'Occidente di cui c'è bisogno nel mondo perché io penso che dell'Occidente ci sia bisogno non è esclusivo non è e non sarà più ma c'è bisogno
Allora penso che l'Occidente si renda incapace di confrontarsi e di capire anche semplicemente gli altri continenti
E possa pensare che gli altri continenti si possono trattare o come o o sono subalterni o sono nemici e non è più questa la la la storia che dobbiamo che dobbiam Buccari io penso che questo sia un tema culturale democratico e e e è un tema religioso e infine
Diciamo
Il dialogo basata sulla vicenda lo dico anche no io ho apprezzato molto tra l'altro di così
Non passa e ho apprezzato molto entrambe le le le riflessioni sia la differenza tra il dialogo greco classico anche nella diciamo nella forma
Che Platone ci ha dato del dialogo socratico
E e nella forma di quello che do che è l'apporto del del del fondamento etico che a questo tipo di dialogo che ho cercato di dire fino a ora è fondamentale
C'è bisogno che il dialogo quello civile quello politico almeno quello abbia certamente un fondamento etico altrimenti queste sfide non si affrontano acque e quello che invece è stato dialogo è stato monologo
Il dialogo tra carine averle non sappiamo come è andata perché sulla genesi non c'è scritto può essere stato un dialogo che è finito male può essere stato un monologo è finito male può essere stato una dichiarazione di guerra
Di fare in capo a cui fosse stato un seguito il dialogo conosciuto è quello perché che la Bibbia citare quello di Caino Dio anzi di Dio con Caino in qualche modo ecco io voglio sperare voglio invece rappresentarmi che questo dialogo in realtà non ci sia stata è possibile che ci sia stata ma voglio pensare che non ci sia stato che sia stato un monologo aggressivo a cui è seguito una violenza per pensare che se costruiamo un dialogo serio
I rapporti tra le persone al modo di vivere si distendono in modo diverso
Grazie
Chiudere in questo giro con applicando disegni nella seconda parte del libro sono ben spiegate le difficoltà del dialogo specie fra ebraismo e cristianesimo
Specie in particolare quando una delle due parti si considera universale e ritieni di essere la sola a detenere la verità e la salvezza
Faccio poi un passo indietro e ricordo per fare la domanda ricordo un fatto di cronaca che ormai di un mese nel mese e mezzo fa però ha fatto molto discutere
Aproposito delle parole di papa Francesco sulla Torah il la lettera ai Galati
Scaturite dopo la sua catechesi del venticinque agosto lei ha chiesto Rigoletto maggiore attenzione al modo in cui determinati messaggi che hanno un fondamento sacro nella tradizione vengono trasmessi a un pubblico generale
In quanto ha detto se entrambi i segni sono stati il fondamento di divisioni ostili in cui l'ebraismo è stato presentato come religione superata formalista dei Calista senza principio morali nella pratica quotidiana
Messaggi sempre il concetto espresso dalla disegni che se vengono presentati in maniera semplificata senza fare le opportune distinzioni e precisazioni diventano veicolo di ostilità
Io fra me ne l'ho pensato se questi sono i risultati di cinquantacinque anni di dialogo ebraico cristiano dopo la nostra aetate
Siamo messi molto male
Non so se condivide questa mia riflessione
E le chiedo se non crede che il dialogo ebraico cristiano ma anche con l'Islam vada ripensato corretto
è una bella domanda
Probabilmente su questi argomenti non dobbiamo pensare in
Termini di una settimana di discussione ma di secoli e millenni
Per quanto riguarda
I rapporti tra ebraismo e cristianesimo dalla nostra dati in avanti c'è stata una rivoluzione sostanziale
Perché tante cose sono entrato in discussione ma si è trattato di incidere una montagna
Di incomprensione
E questo è il discorso che faceva prima il senatore cioè i discorsi che piovono
Che nascono all'altro in gruppi selezionati
Di teologi che aprono nuovi orizzonti voi devono scendere verso il basso devono essere compresi devono essere trasmessi da questo punto di vista era con maestro superato Giovanni Paolo secondo
Che è andato alla sinagoga di Roma fare un certo discorso
La gente i documenti non li legge però il Papa che entra in una sinagoga lo lo capisce
E allora il problema è quello uno di elaborare messaggi e poi trasmetterli
Sta di fatto che esistono dei nodi fondamentali che sono veramente difficili da da sciogliere
Il nodo è in questo caso
Che i testi fondanti della tradizione religiosa cristiana
Portano il segno di una discussione aspra c'era una discussione tutto tra ebrei e altri ebrei e che poi è diventata la discussione tra due monti ora sì un se si prende tra due mila anni una polemica che oggi leggiamo sui giornali in cui ci si ammazza
E la si fa diventare testo sacro e difficile voi ragionare sul testo sacro per cui ci vuole ci vuole molta attenzione allora la domande dobbiamo rimodellare il dialogo
Intanto il dialogo non è stato inutile in questo caso perché dopo diciamo l'incidente chiamiamolo così forse una tempesta in un bicchier d'acqua
C'è stata una reazione che è partita da una commissione
Cioè esisteva lente preposto a discutere questa cosa esisteva all'ente preposto giurano commissione di rabbini
E esiste dall'altra parte una commissione di esperti del Vaticano che si misura con loro e che deve aprire la discussione
E
Lo scenario come Stato pochade è stato che prima il Papa ha fatto quella quella dichiarazione c'è stata la protesta della commissione
C'è stata
Una prima difese istintiva da parte delle istituzioni vaticane con un articolo diciamo di difesa d'ufficio sull'Osservatore Romano
Ma dopo la critica è continuata
E si è capito che bisognava in qualche modo correggere il tiro se non ci fosse stato il dialogo e l'esperienza di dialogo la correzione di tiro non sarebbe stata possibile cioè a che cosa è servito al dialogo a creare la linea rossa a creare
A creare le possibilità di ascolto
Non è tanto ma se non ci fosse stato sarebbe stato ancora ancora peggio resta il fatto che
Esistono tutta una serie di di fronti che si aprono ogni momento perché accanto all'omelia ha parlato e non so se è una coincidenza ma comunque negli stessi giorni il direttore del della Civiltà Cattolica ha pubblicato sul sul fatto quotidiano una sua omelia nella quale
Prendeva spunto dalla polemica
Sulla lavanda rituale delle mani per fare un attacco alla religione formale eccetera eccetera in cui la religione
Basata sui ridire chiamata tranche
Pesante
Io ho avuto un colloquio con Lori personale
Mi rendo conto che mi faceva la sua diciamo la sua omelia la sua predica basata sui testi
Senza rendersi conto del perché se avesse parlato di una realtà scomparsa di una religione mitiche antica oppure la critica di un vizio qualsiasi formalismo l'ipocrisia
Andava bene
Però non ci si rende conto che se poi questi che dire fai su un corpus vivente che la pensa diversamente stai facendo non soltanto un danno l'attuale ma sta proseguendo una tradizione antica
E quindi un prova di sensibilità
Quindi bisogna maturare
Sensibilità
Che è un lavoro
Difficile
Mi sa che piano piano la voce scavata avviene
Il problema è che questi questi problemi di cui lei ci parlava ora venivano nientepopodimeno che dà il capo in testa cioè il papà e da il il direttore di Civiltà Cattolica quindi per un problema effettivamente profondo perché insomma comunque comunque grazie per per questa io direi di avvicinare i nostri autori
Il vostro posto riservato qui nel leggio io vi presento così i nostri posti fissi sanno chi siete anche se voi siete comunque conosciuti per le vostre conferenze per i vostri libri Ugo Volli
Già professore di semiotica del testo vedi sotto semiotica presso la facoltà di lettere filosofia d'onestà di Torino
Ha insegnato in molte università estere collabora con diversi quotidiani e settimanali e Uto ore di saggi che vanta numerose esperienze di consulenza formazione in molte aziende italiani internazionali
La produzione letterarie sterminata però ho selezionato alcuni titoli curiosi il libro della comunicazione per il Saggiatore semiotica della pubblicità tv di culto domande alla Torah
Israele Diario di una serio
E periferia del senso per Aracne
Vittorio piatti renda onde laureato in Filosofia collabora accorporato molti anni con parata Giuseppe Laras e coordinatore del Tribunale rabbinico del centro nord Italia e danni è impegnato nel dialogo ebraico-cristiano
è traduttore saggista studioso di ebraismo ma anche studioso del genocidio armeno ed i rapporti tra il genocidio armeno nella Shoah
Anche lì con lavora con diversi quotidiane per Guerini e pubblicato la stella e la mezzaluna breve storia degli ebrei nei domini dell'Islam
E suo è un contributo al libro che citavano prima del senatore Chiti le religioni e le sfide del futuro per un'etica condivisa fondata sul dialogo edito sempre da Guerini
Io chiamerei prima il professor volle
Al quale chiederei professore se è d'accordo di raccontarci essendole untore della prima parte di dare una sua valutazione sulla seconda parte quella curata da benda umbra
Così può dare anche un giudizio appena rossa penna blu e chiederei poiché a Venda Hood di fare la stessa cosa con la parte trattata da volle se siete d'accordo ci prendiamo una decina di minuti quarto d'ora poi un ultimo giro grazie
Allora siamo stati autorizzati a toglierci la la mascherina qui perché c'è il il cartoccio sul
Sonnifero
La parte
Curata da da Vittorio il PIL di questo di questo libro secondo me
Importante
Io penso decisiva
Soprattutto perché focalizza un problema che secondo me non non non è emerso finora ma che che credo sia si è decisivo
Nel dialogo fra le religioni e cioè qual è la giustificazione che si dà di questo dialogo a parte la buona volontà parte del problema politico proprio empirico qual è la giustificazione religiosa
Che si dà del diario
Qual è la motivazione che noi possiamo darci terra dialogare con l'altro la dialogare con l'altro col dire conoscerlo prima di tutto vuol dire riconoscere la legittimità dell'altro io non dialogo con non è dialogo anche se parlo con con con una persona che abusiva che i banditi esca che illegale
Ho e questo riguarda è stata cose che sono state dette del liberalismo o che superato dissecato in qualche modo una specie di
Di di di Ravenna TTT fantasma che dovrebbe essere morto e che invece come Nosferatu non viene viene fuori non sto dialogante
Davvero
Posso dialogare se riconosco l'altro
Allora per noi sono molto chiare le ragioni nell'ebraismo del dialogo con gli altri non solo come ha detto certo Scaraffia prima ci sono una serie di
Personaggi di importante appunto
Come come Giobbe in parte ma come tutti quelli che vengono prima di Abramo che non sono enti
Incluso incluso no e ma vi è il fatto che l'ebraismo considera se stesso una strada peculiare
Particolare non non universale no
Al di là del fatto che anche per ragioni storiche le presumo non ha praticato la conversione
O la rende continua a renderla difficile anche quando la
Laterale Libia dice definisce nella maniera più importante della la la la vocazione del dell'ebraismo come una nazione sacerdotale
In questa stessa cosa c'è un limite
Non c'è una c'è il fatto che non tutti sommo sacerdote
No non tutti sono non tutti hanno una certa ammissione no questo è chiarissimo
Pensando lascia lasciamo stare il sacerdozio laico pensando anche ma il fatto che i panetti nel nel cattolicesimo hanno certi vincoli che non sono di tutti e che se fossero applicati a tutte per esempio il celebrato resterebbero molto difficile
La continuazione dell'unità locale blairismo si considera
Un una in una condizione particolare che non intende generalizzare anche Secchieri se crede di avere dei dei contenuti teologici prima di tutto bis del monoteismo eccetera che invece vanno generalizzati cioè c'è questa distinzione che spesso è difficile
Allora questa distinzione nella tradizione ebraica si
Esprime in un concetto che quello dei Figino era in qualche modo e questa è una cosa che se molto bene dirlo tre ci sono del regole delle se dei precetti diciamo così che si applicano a tutti gli esseri umani in quanto discendenti tutti da da noi e che sarebbero stati accettati secondo la tradizione ebraica in qualche modo da nove stesso
E l'idea dell'ebraismo è che sia legittima qualunque posizione
Qualunque e che e che abbia si guadagna il mondo venire qualunque o la salvezza come per le usa un termine più comune qualunque persona che rispetti
Questi precetti diciamo che sia giusto in termini ragionevoli cioè che non faccia delle cose
Particolarmente terribile uccidere compie negli atti sessuali questo che in qualche modo sono violenti rifiutare
Il il la dimensione della divinità non avendo il tribunale perché questa è un'altra cosa che riguarda l'organizzazione tutte queste cose diciamo squalifica uno ma chiunque non sia così e qualificato ha diritto a essere se stesso
E quindi liberismo pensa a se stesso come parte non come tutto ed è disposto a rispettare le altre parti e quindi a dialogare con loro perché ci sono tante cose che possono essere pensate dette rese comuni su questa base questo secondo me è l'impianto fondamentale del dialogo che il il la la parte scritta da da Vittorio mette in luce se è più difficile capire
Quale
La legittimità
Del dialogo recita vera profonda del dialogo non opportunistica da parte di chi ritiene di avere tutta la verità e di dovere essere in qualche modo la religione di tutti perché chi non non non vi partecipa non la salvezza
E quindi da un certo punto di vista si fa del bene a costringere gli altri ad aderire alla propria alla propria Riggio questo è il pensiero chiarissimo del dell'Islam mescolato a dichiarazioni per cui non bisogna fare violenza eccetera eccetera e del pensiero che in qualche modo stava sotto alla immensi sforzi missionari della della cristianità qui c'è una simmetria non molto interessante da pensare CNA Marche non che non vuol dire che non ci siano altre prospettive però questo è un punto secondo me da da da chiarire noi possiamo e dobbiamo dialogare con gli altri perché riconosciamo agli altri la piena umanità della loro della loro posizione questo è il primo punto corre sottolinea l'altra cosa che io ho trovato molto molto stimolante nel nella parte di Vittorio che val la pena di ci sono state una serie di dialoghi finzione Ali e di dialoghi obbligatori dialogo istituzionale sono quelle che si trovano in una serie di opere in cui si confrontano le tre religioni monoteiste e ce n'è una non non non ne conosco di e non ne citi e di islamiche ma ce n'è un paio almeno cristiane cattoliche cioè Lullo Abelardo eccetera ce n'è una
Ebraica Diotallevi allora alla l'analisi di queste finzioni è molto interessante perché naturalmente il teste influenzato dal fatto di essere di avere degli scopi diciamo comunicativi degli scopi in qualche modo anche anche politici però emergono con chiarezza le diverse posizioni questa è una parte che io consiglierei chiunque non abbia praticamente queste cose TTT lettere poi ci sono state una serie di dialoghi obbligatori che non vengono definiti dialoghi va a discutere cioè accadeva che ci fosse qualcuno che accusava
Gli ebrei di vilipendio del cristianesimo eccetera eccetera e in particolare accusava di questa cosa il per molti diciamo la codificazione caratteristica dell'ebraismo posto dopo la distruzione del del tempio
Questa cosa arrivava veniva portato in mano al ma autorità politica al re arredi Catalogna qual è al re di Francia e di ebrei venivano chiamati a giustificare la loro la legittimità del loro della loro posizione con questa con questa strana cosa che ha a che fare molto col dialogo ebraico-cristiano che naturalmente
Il cristianesimo da un lato ha ripreso con delle varianti che quelle filologiche qui non interessano
Buona parte del di quello che noi chiamiamo il tema aggiungendoci del delle cose quindi in qualche modo ha inglobato la Bibbia ebraica o l'Antico Testamento
Quindi questo non può essere non può essere abbandonato smentito criminalizzato ma invece ha rifiutato la l'elaborazione lo studio la il il lavoro lavoro ermeneutico che è stato fatto su questo che espresso nella la prima nella Mishnah poi nel Talmud e poi nella nella tradizione la tradizione rabbinica
Allora gli ebrei venivano richiesti di giustificare questo lavoro lavoro interpretativo eccetera
Accusato di essere tra blitz ecco tradimento del misi interpretazione sfregio alla alla Bibbia stessa che poteva essere interpretata bene solo dai dai cristiani e gli succede una serie di cose molto interessanti
C'è un testo che non non c'è nient'altro libro ma che vale la pena di di leggere che è molto affascinante da parte fare per me è che la
Il verbale che scrive diretto a fra l'altro con un interlocutore che cristiano in Armani d'dopo la disputa di Barcellona del mille duecento mi ricordo novantaquattro una cosa di questo tipo
E che chiedo scusa una botta decide e anche lì è molto interessante venire vedere come commessi si sviluppano queste queste battute di di dialogo perché in qualche modo ha ragione nella disegni è chiaro che la il dialogo permette di superare oggi di superare l'incidente ma certe modalità che sono quelle dell'accusa
Appunto di incomprensione formalismo CIPE ma proprio incomprensione della nostra stessa tradizione risalgono come mostra Vittorio al al all'inizio ai pub all'inizio della patristica e vengono continuamente riproposta anche in queste circostanze per cui io credo che questo in questi questi passi in questa questa parte sia utile e interessante anche parchi di
Diciamo non le condivide il punto di vista perché problema Tizzano
Il i limiti a priori del dialogo e poi lavoro pratica quando essi non partono da un riconoscimento intero dell'altro come interlocutore legittimo
Grazie
Vittorio omen Daud viene
Tuttora il parlato della questione dell'ebraismo che si considera una parte rispetto due alle altre due religioni che tendono a considerarsi un tutto in virtù della diffusione universale della mandato universale chi gliele anima
Per introdurre la tua parte ricordo che l'altra radice del pensiero occidentale ma non soltanto del pensiero si tentare con quel pensiero mediterranee la Grecia e anche la Grecia a differenza di Roma non si pensava comunque otto
Ma si pensava con una parte differenza di Roma a differenza del l'impero precedente a Roma c'è quello di Alessandro il macedone le antiche poleis greche si consideravano parte non certo tutto
E io su questo intanto rifletto perché le due radici del pensiero occidentale
Cioè Atene Gerusalemme sono le tue radici di minoranze
Non di maggioranza
Di minoranze peraltro che rivendica una loro identità un volo loro luogo e ruolo
E in spesso sono state superate dall'Impero
L'impero cioè un modello di Alessandro e specialmente modello successivo che Roma che diventa il tutto
Faccio questa fuga soltanto l'idea del tutto
Dell'impero che propone la pace la pax romana che sappiamo che costiamo e costi ha avuto
è il modello probabilmente dell'universalismo delle altre due religioni
Forse forse aveva torto Schmitt quando pensava che fossimo dell'otto logico da perché l'atto il modello politico ed è probabile che sia stato il modello politico di Roma che ha creato il modello teologico
Delle due religioni universali derivate dall'ebraismo
C'è c'è Roma dietro
Ma questo nata questione vengo perché ha parlato di questo rapporto con la Grecia perché Ugo Volli magistralmente analizza il dialogo
Il dialogo è una parola greca
Se dovessimo parlare
Di dialogo pensare il dialogo interreligioso in ebraico la parola ebraica giù sia non entro su questa parola
Su un'altra parola di cui volli parla molto scrive che la mafia l'offerta c'erano crocchette letteralmente lo scontro di opinioni
Tra sapienti ventata visione ebraica dentro il Talmud dentro la discussione rabbinica esistono tutt'oggi
E poi diverso dal dialogo però dialogo e un po'parte dalle prime
Pagine del suo libro non a quella valenza serafica
Mellifluo a con cui oggi si ci si Gargari Zanella pratica comune nella politica nel dialogo interreligioso nella stampa nell'opinione pubblica proprio quando si parla di dialogo si pensa che il problema del Po le mosse sia stato risolto messo da parte e sublimato è redento nono il dialogo già nella sua stessa radice linguistica di rinvio alle pagine di Volli
Anche tradizione greca proprio partendo da da da dove nasce questa parola
A una dimensione di lotta
E giustamente c'è una differenza tra la lotta nel dialogo da tradizione greca
Che è una nota per la verità per cui e per far trionfare un'opinione con delle argomentazioni
Razionali ora John errori che possano essere il più possibile condivise ed efficaci e che quindi si impongano
Altra cosa è il dialogo la tradizione biblica dove il ma l'interesse non è tanto per la verità ma è un interpellati Simone un si parla con si parte con quella parola che Dio benedetto rivolge ad Adamo dopo il peccato che ai hakka
Dove tu cioè dove stai dove ti trovi dove ti siti
Cioè un'interpellanza Dione
Una richiesta di senso una richiesta di sommersi la responsabilità della propria posizione là dove come enuncia bene Ugo Volli
Allora il problema dell'identità successivo Cheryl problema della posizione della responsabilità di questa posizione e la villa Lille l'iter di posizioni assunte da una persona rende conto di quella che è la sua identità
E quindi c'è questo
Ragionare accostando per punta verso ma spesso anche per convergenza tra Atene Gerusalemme tra Grecia
Israele che come dice Ugo Volli è alla base del pensiero occidentale
E specifica una pagina che io trovo mirabile non tante soltanto del pensiero democratico ma in seno persino democratico in particolare di quello che il pensiero liberale le sue traduzioni politiche più
E da qui si va al dialogo la tradizione ebraica tradizionale nel la cultura del confronto del dissenso dell'opinione nel nord Italia che venne recepita registrata che pur però non diventa quella maggioritaria in quanto tale normata normalmente che è il modo tradizione da discussione rabbinica talmudica e post talmudica
Continuativamente fino ai giorni nostri tanti in ambito giuridico e normativo che in ambito interpretativo dei testi anche a livello letterario o morale
E poi c'è il dialogo perché il contributo al pensiero occidentale contemporaneo ci sia una serie di nome chiaramente nome che vengono immediatamente
In mente sono quello di Martin Buber come per la parte filosofica
Il nome di Benveniste per quello che riguarda la parte linguistica sono due nomi che volli cita spesso assieme ad altri pensatori del arco di le rinasco di Rosenzweig
Circa per il contributo eminentemente ebraico
Del
E il dato al pensiero occidentale
Anche pensiero religioso occidentale parodia del pensiero cattolico successiva Vaticano secondo e ma non solo da parta tradizione ebraica e della sua tradizione di pensiero tra la fine dell'ottocento e del novecento dove
Mirabilmente
Volli promuove le le supposizioni la sua analisi da un passo della fenomenologia dello spirito di Hegel
Dove Hegel trovano spazio per il dialogo
E questo secondo me
è un pochino cercato di restituirvi nastrini sinistre una sintesi la proposta siccome efficace
Profonda innovativa assolutamente perspicace e efficace di compressione del dialogo che propone Ugo Volli
Dove si capisce l'importanza del dialogo la rilevanza del dialogo l'urgenza del dialogo ma si capisce anche tutta la asperità del dialogo la suo il suo non essere scontato il suo essere come viene spesso
Mostrato anche mortale potenzialmente mortale tanto la tradizione greca che nella tradizione ebraica
Mi fermo qui di Recco dato abbastanza no grazie
Chiedendo Wood
Io vi chiamerei alcun ultimo giro
Che coinvolge sia voi tre
Relatori qui al tavolo sia volli ben Dawud
Rapidissimo però a me interessa molto al di là del dei colori bene dell'immagine della copertina del libro che evidentemente non è
Non è casuale
Legata anche al fatto che è evidente che dal volume traspare chiaramente la valenza ne parlavamo con Vannino Chiti la valenza politica del dialogo
Però appunto su questo vi vorrei invitare ad una riflessione alta non voglio dire legata alle singole questioni politiche o alle singole scelte dei singoli governi
E adesso arrivo dunque il sospetto che ormai l'adorato anche da esperienze personali legate alla mia partecipazione a convegni o seminari di studio
è che la questione Israele e mi interessa il punto di vista di una studiosa storica cattolica di un uomo di sinistra moderata progressista
Illuminata come Vannino Chiti che di fra disegni
Ho l'impressione che la questo Israele mandi in corto circuito ogni tentativo di dialogo ossia se il tema espunto è chiaro che il dialogo con l'Islam pone un un serio problema interno Israele
Ma anche nel dialogo ebraico-cristiano se il tema Israele espunto i problemi tutto sommato non ci sono e si sfiora la melassa
Se il tema è posto seriamente e per chi un cui voglio parlare con un ebreo credente il tema Israele non è irrilevante è importante a quel punto cala un glaciale imbarazzo
Il tema viene aggirato oppure si scade nella polemica politica legata alle scelte del governo XY
Quindi il sospetto è che il tema Israele pari attivi accuse Riserve che da religiose diventano etico politiche a quel punto di dialogo con tutti i bei discorsi che abbiamo fatto
Cioè sa chiedo a voi tre e poi anche due autori una riflessione su questo aspetto non secondario mio giudizio lucetta
Io penso che si eviti accuratamente di parlare del problema di Israele perché il problema di Israele il problema scusa di tutto
Cioè il problema del peso della storia nelle decisioni di oggi ed è il problema del male del trasferimento del male perché c'è dietro il grande problema della Shoah
Quindi parlare di Israele vuol dire affrontare fra i più grandi e terribili problemi dell'umanità Israel parlare di Israele veramente Armageddon dal punto di vista della discussione
Non solo politica perché anche una discussione terribile sul male Israele e qui sul male intendo l'effetto della Shoah
E tutto quello che ha significato per il popolo ebraico e poi per le generazioni successive e della corresponsabilità di alcol male di tutti gli altri popoli europei e dell'antigiudaismo cristiano quindi è un problema enorme vi è un problema che è molto difficile intervenire il problema di Israele parlando solo di confini di convivenze così quella robetta acqua fresca il problema è veramente un problema con delle radici profondissime diciamo storiche morali e quindi fa tremare le vene ai polsi volevo però dire una piccola cosa che riguardava la domanda che esatto a Riccardo Di Segni e la perché era che riguardava la disputa recente del Papa e l'infelice articolo di di Antonio Spadaro sulla cosa cioè quello però secondo me è stato il dialogo cioè se uno non lo chiama no non quello che è avvenuto dopo grazie anni di dialogo ebraico-cristiano io parlo proprio quello
Invece il Papa dice una cosa molto sgradevole la risposta la predicare nel senso che e beh era molto duro ma abbiamo detto in tutti i modi che il dialogo non è serafico non è una cosa di angioletti si è toccato un punto fondamentale che è quello della pulita
Finalmente si è parlato del qualcosa scusa cioè su qualcosa su cui il cristianesimo ed ebraismo sono apparentemente lontanissimo poi in realtà questo problema della pulita come poi una persona avveduta Salsola studiando è ricomparso nel Cristianesimo perché non può ma non esistere e in una religione il problema della Purità e di fatto e ed è ricomparso come pulita sessuale e come verginità
Quindi in realtà è un problema quello che si potrebbe benissimo affrontare si dovrebbe affrontare invece di dire noi siamo più bravi perché abbiamo deciso che non ci si lava le mani
Invece bisognerebbe perché come detto nei Vangeli è un po'diverso da come è stato il pre successivamente come se quei tre vangeli era una cosa che riguardava il PIL ipocrisia di lavarsi le mani e poi nel frattempo fare cose molto sgradevoli pensando di cavarsela la Valsassina mani invece e di e viene presentato come un aspetto punto una idea primitiva
No quasi tribale di pulita allora su quello secondo me essi si discutesse su quello bensì sarebbe un dialogo vero e non queste cose siamo tutti contro la guerra siamo tutti no quello una cosa
Grazie Lucetta Scaraffia Vannino Chiti e poi a vicenda
Allora
Sui sui Israele io penso questo Israele ha diritto di esistere nella sicurezza coi io penso
è un diritto allora è un diritto che deriva dalla storia non solo perché c'è stata la Shoah certo è quella poi ha avuto ma dico deriva dalla storia deriva dalle radici deriva da uno sradicamento forzato c'è un diritto di esistere in autonomia e insicurezza
Poi c'è un tema che riguarda che io non c'entro un confronto che proprio interreligioso sulla motivazione di fede e di rapporto con Dio di questo diritto ma già questi sono diciamo sufficienti
Per per affermarlo
Sono altrettanto diciamo esplicito nel dire che io sono per due Stati
Anche perché penso che all'Istica mente non lo so fra due mila anni ma oggi penso realisticamente che all'interno di un solo Stato due componenti e poi demograficamente quale maggioritaria non sia un percorso gestibile lo dico
Così con con un con grande con grande chiarezza
Penso che nel dialogo
Politico con tutti gli Stati
Arabo musulmane questo fatto del riconoscimento di Israele sia un punto invece da porre con forza perché appunto altrimenti il diritto ad esistere la sicurezza è monco
Ritengo che si dovrebbero evitare due errori
Questi due errori che sono contrapposti ma diciamo si si si rispecchiano sono questi
è assolutamente sbagliato se si critica una scelta che si può criticare che ci sia la ragione o no le critiche sono sempre soggettive insomma
è sbagliato se dalla critica di un governo israeliano la critica diventa si rovescia nel fatto che Israele non avrebbe diritto di esistere
Altrettanto sbagliato secondo me l'altro errore speculare
E quando si ritiene che ogni critica un Governo israeliano giusta o sbagliata che sia determini che quelli che la fanno sono tutti nemici dell'esistenza stabilita perché questo indebolisce il percorso
Dicono altro flash io sono anche convinto che che noi facciamo dei dibattiti stranieri uccide
Se si discute se la democrazia si può esportare con le carri armati con le armi e qua io dico non mi pare che sia dimostrato ma se si dice che la democrazia non si deve esportare in altro modo ma se la democrazia è un valore
è un valore è un valore che serve alle persone ai popoli all'umanità il problema che si estenda sarà un obiettivo da porsi e discutiamo di come porselo debba poniamolo con l'esempio con la testimonianza col funzionamento efficiente efficace della democrazia mettiamolo nella cooperazione il fine della del del del una finalità anche che sia questa
Niente de della democrazia cominciando dal pluralismo legittimo dall'autonomia dei sindacati dei comuni eccetera eccetera
Vorrei dire un'ultima cosa riprendendo il discorso di prima e sono molto d'accordo con le sottolineature che faceva disegni
Cioè e e quello anche le diceva lei prima evidente che se il dialogo
Si basa guarda se non riguarda solo le religioni riguarda anche le culture come ci insegna il Novecento e prima se il dialogo si impone da un punto di vista che c'è chi detiene l'assoluta sicurezza dell'unica via di salvezza a quel punto siamo al fatto che io per salvare tutti gli altri gliela devo imporre questo è stato il meccanismo che che che ha spinto se il dialogo però esiste io sono d'accordo con lei anche se ci vogliono mille anni insomma speriamo meno ma se il dialogo esistesse al dialogo nel suo farsi nel suo essere accettato
Anche se non volesse diffonde la consapevolezza che gli interlocutori qualunque sia nel sono quanto meno interlocutori che sono interlocutori e quindi non c'è più un esclusivi ISMU infine questo apprezzato molto io penso insomma che davvero la la la nostra aetate il Concilio Vaticano secondo hanno aperto una pagina nuova
Hanno offerto una fascina nuove si è sviluppato tanto beh Paolo sesto quindi si sente meglio diceva che le religioni sono tante braccia alzate verso il cielo alla ricerca di di ma insomma poi certo sono anche convinto che se quando è stato tolto per fortuna cioè per fortuna non per fortuna per scelta consapevole quando è stata abolita la preghiera Pasquale per la conversione del perfido ebreo quando si è detto come una rete che non c'è la sostituzione dell'Alleanza uno dei temi
E che io ho un riconoscimento della velocità diverse questi aspetti e oltre a essere affermativa il vertice dalle gerarchie e anche da tanti altri sono passati tanti anni ma si fosse fatto di più per diffonderlo nel senso comune di chi si muove in un orientamento di fede questo sarebbe sa sarebbe e deve sempre essere su questo insisto perché il dialogo deve avere anche basi basi di popolo e infine io ho trovato nell'ultima enciclica del Papa un aspetto che rispetto al dialogo
Può servire non so se una mia interpretazione forzata comunque resta quando lui dice rispetto vale per il dialogo delle culture vale per quello che c'è stato tra le fedi religiose tra l'oppressione quando lui dice
Costruire attraverso il dialogo una riconciliazione non vuol dire amnesia del passato
Perché se c'è l'amnesia del passato allora non c'è più il senso delle responsabilità che si sono avute de dei torti e delle ragioni quindi no
Se c'è un dialogo serio e e c'è un clima di fraternità appunto non di assolutismo di una soluzione né in politica né in cultura né di dire la mia via e l'unica la più giusta se io la pratico si ma l'unica no
Non c'è neanche l'omologazione infatti non ci deve essere l'omologazione il problema è che ci siano differenze che si confrontano senza pretesa di supremazia e meno che mai senza suprema senza Prete se senza uso della violenza e in quegli enti trame ecco l'uso di immagine del poliedro mi pare che da questo punto di vista possa essere significativa questo per per dire questa mia insomma bisogna insiste civile ha un senso
Grazie Gaetano Di Segni
Che lei ha messo il dito sulla piaga nel senso che
Israele come Stato rappresenta
Un nodo
Importante anche una grandissima pietra d'inciampo nella nel dialogo
Sotto forme differenti quando si parla di cristianesimo registrando
Credo che per l'Islam dove la differenza
La diciamo la distinzione tra religione e politica non è passata attraverso la maturazione della modernità del del mondo occidentale
Il il fatto che ancora intollerabile
E quello del
Dell'autonomia e del potere degli ebrei nel senso che gli ebrei possono essere autonomi e governarsi da sole e non siano invece una religione tollerabile
Dimmi
è e lo Stato di Israele rappresenta proprio la rivoluzione rispetto al concetto di dimmi tu Udine e di
E di sottomissione e quindi è veramente una sfida a un a un'intera concezione questo per quanto riguarda l'Islam
E ed è cosa che veramente impedisce impedisce impedisce il confronto
A già ai suoi inizi persino in una città come Roma persino in qualsiasi posto occidentale
Perché l'identità ebraica è un'identità complessa nella quale
L'aspetto
L'aspetto nazionale l'aspetto di riferimento alla storia inscindibile da da da quello meramente religioso secondo tutte le sfumature datazioni possibile ci non c'è un'identità ebraica ce ne sono migliaia ma insomma
Questo elemento è inscindibile allora rinunciare a a a questo elemento con tutto ciò che rappresenta il punto di vista storiche valoriale
E difficile e quindi questo tipo di dialogo veramente complicato per questa pregiudiziale
Il discorso con il cristianesimo è un discorso differente perché passa attraverso la radice comune e la radice comune condivisa e la Bibbia riferito alla Bibbia ebraica ora nella Bibbia ebraica il tema dello Stato
Della vita del popolo è bello vedere di Israele è regolata
Interpretata e raccontata ed è oggetto di
Benedizione maledizioni di cacciate ma anche di promesse
Per cui un ebreo anche se magari può rinviare la realizzazione di quella promessa di un giorno o di mille o alla qualità allontana a questa promessa
Con questa questa ci si misura
A differenza dei il cristiano che questa promessa non la capisce o o per lui rappresenta una difficoltà teologica fondamentale e quindi l'idea che il ritorno del popolo ebraico nella terra di Israele che centrale nel anche nelle preghiere quotidiane e che comunque a suo fondamento nelle nelle profezie bibliche
Qualche cosa che è un'essenza dell'identità ebraica e che rappresenta uno dei noti più
Incomprensibili
E più difficili da risolvere nelle tipologie diverse del cristianesimo
E questo si ripercuote in tutte le ambiguità e in tutte le difficoltà in tutte le reticenze
Che hanno fino adesso accompagnato questo tema
Quindi dialogo monco quello che abbiamo
Così una sintesi efficace ben Da Hood volle volle facciamo prima volle che so che ha dei tempi più stretti sì
C'è poco da dire dopo quello che ha detto raro nel senso che
è chiaro che l'essenza è stata è stata colta
Io vorrei dire due cose velocissime dapprima è questa sempre FS
Il la diciamo la scrittura ebraica a un grande classico interprete più importante di tutti che era chic e un rabbino francese nell'undicesimo secolo la prima nota che lasci fa nel commento della Bibbia
Particolare Libro della Genesi in particolare dove si dice Dio crea il cielo e la terra celeberrima nel nostro mondo e dice perché ci racconta queste cose
La Bibbia che ci interessa queste cosa che non è normativa in qualche modo non regola la vita è semplicemente una specie di grande storia nel novecentocinquanta anni fa dice ma i popoli potrebbero dirci che noi vogliamo rubare la terra di di Israele
Che è di altri
Questa storia serva in qualche modo per mostrare che c'è un legame divinamente orchestrato
Fra noi fra fra il fra noi e questa terra urla questo sta sottolineare quello che diceva divenne cioè il fatto che
Se nell'identità complessa dell'ebraismo cioè il rapporto con il con il divino chiamavamo religione tra liturgia e tutto quanto ma c'è una dimensione storico nazionale che assolutamente essenziale
Volevo separare le due
E voler dire
Io riconosco di affaccio un dialogo religioso ma la Rella la dimensione nazionale violenza e prepotenza e quindi non la non l'accetta e quindi l'esigenza politica della
Verrà ritornò ma il maggioritario uno Stato l'esigenza politica del creare un luogo in cui poter essere il popolo d'Israele
Una cosa
Non periferica non separata
Ma
Centrale rispetto alle all'identità almeno a questo dimensionali identità ebraica vorrei mi spiego meglio in quest'ultima cosa sì se noi pensassimo un dialogo non interreligioso ma internazionale sessanta no in realtà il problema come spesso è stato notato il problema che da cui nasce il sionismo è simile al problema da cui nasce il Risorgimento
No cioè c'è una antica intuizione troviamo in tante Petrarca nell'euro già giù giù dalla letteratura
Nella nell'arte eccetera per cui esiste una cosa cui si ambisce che che lo Stato lo stato italiano questa cosa poi a un certo punto questo già avviene viene costruita naturalmente scontentando una serie di di di realtà sia periferie che sia politicamente contrari i Borboni borbonici gli austriaci eccetera eccetera
Se uno dicesse non avete non non possiamo parlare con voi come su com'è accaduto perché occupate a Roma
E Roma e della della Santa Sede fatta eccezione sarebbe molto difficile farà partire una compresa dove tant'è vero che questa cosa è caduta
Bisogna bisogna integrare parlando con con con librai veri libri concretizzano integrare questa dimensione nazionale questa dimensione religiosa perché esse sono intrecciate già completamente nella nella nel nel nella Bibbia che è una storia di un popolo
E della storia di questo rapporto di questo popolo con la divinità ma anche una storia interno la storia politica una storia con i vicini e forse questo è una cosa che manca a chi Singh inciampa nella pietra d'inciampo di di di Israele è
La lasciar molta amarezza in chi si trova in questa cosa come quelli che in qualche modo vorrebbero un proprio solo la vittima
Nel momento in cui non ci prima vittima ma c'è una specie di genoma detta fanno fatica ad accettare
L'alterità grazie
Due citato col famoso Rashi
Era sceso scrive
E commenta
Dopo che è nata questa ennesima dopoché nato l'Islam
Mi sa perfettamente che quando scrive
E commenta circa
La Torah
E Israele Terra d'Israele sa perfettamente che la terra di Israele viene rivendicata rispettivamente per Christié n-esimo o dall'Islam e viene rivendicata sostituendo la presenza ebraica
Io credo che qui si sia dove tra virgolette casca l'asino
Non soltanto perché molti discorsi
Di antisemitismo
Per cui il complotto ebraico
Che prima era di natura diciamo mitico religiosa adesso diventa di natura economico politica si applicano ad Israele l'iconografia
Dell'ebreo Mario Baggio omicida o Infanti sfida
Viene traslata dagli stereotipi medievali o successivi
A alla stampa le vignette su Israele
Basta prendermi tali alcuni famosi vignettisti e non soltanto in Italia
Non soltanto perché la la l'assist sia di cui liberismo sarebbe vittima
E al contempo carnefice di se stesso con le sue idee essendo Regione asfittica e particolaristica nel senso deteriore del termine questo caso così veniva viene ribaltato e riproposto su Israele cioè il questi anche accuse che da principio si sono strutturate sulla prospettiva
Teologica io un po'ne rendo conto ma che sono di e retorica ma cadono su sempre una riverbero
E Tyco e politico
Adesso si riattivano dove però viene per lo più nascosto censurata la parte religiosa cioè la matrice originaria si riattivano su un altro soggetto
Che in questo caso sono gli ebrei israeliani lo Stato di Israele e questo indipendentemente da perché un governo accusato ci piaccia o non ci piaccia un'azione siderale ritenuta giusto ritenute legittima
Tout-court
E qua si aprono un po'di problemi
Carlo Magno
Spesso non voglio spaventarli ma
Regalo dei cani da caccia a lo Sheikh al al
Al califfo abbassi deve e ricevette un un pare un Fante
Un elefante che venne portato in Italia da un ebreo di nome Isacco questo lo sappiamo l'elefante soggiorno durante l'inverno a Vercelli povera bestia accampato qualche anno colonia poi è spirato non con una vita elefantiaca si chiamava Abdullah bus le sante
E in quegli anni I e due macro potenza cioè l'impero dei franchi che si stava costituendo come Sacro Romano che faceva concorrenza l'Impero bizantino
Si specchia e rispecchia con all'Impero a Basile che era la macro Potenza che aveva un concorrente con l'Inter con diciamo l'emirato di Cordova qui abbiamo due fronti e due fronti tra di loro si capiscono molto bene
Ed è addirittura iniziano i periodi in cui ritornano i pellegrinaggi in Terra d'Israele da parte dei pellegrini cristiani ma da te perché parlo di questo perché il
Uno dei padri uno dei fondendo gli snodi fondamentali dell'antigiudaismo e non solo
è Agostino d'Ippona
Una delle cose che in uso permesso di dire e su come confermiamo e Chiarante il Giudaismo pur antisemitismo un antiebraismo
Non è tanto una cosa di cialtroni in birreria ma l'edificio intellettuale e forse più importante edificio intellettuale della cultura occidentale
Non è nato da persone incolte e NATO da persone colte è stato praticato nelle università è stato un motivo di individuazione del sette per via oppositiva e deteriore
E questo che lo rende insidioso la vera ha detto che le aver accusato la popolazione dicendo che è dato dalla persone incolte è stato un modo per
Assolvere le università assolve gli intellettuali assolvere i veri creatori dell'antisemitismo
Agostino d'Ippona è il primo Pallade e il meno legato alla terra di Israele dei Padri della Chiesa
Anzi è quello che prova il contrario perché perché l'idea che le che le cristianesimo fa nascere
Utopica di Gerusalemme delle prede dei di quei luoghi e non topica
Ripreso invece una visione topica
E c'è lo scontro tra una utopia e un un luogo ben preciso
Se volete tra l'astrazione concreto
Badate anche l'idea tra atti esteriori atti interiori ripropone l'accusa tra esteriorità e interiorità tra azione concreto
E le prese ora visto male perché
Fondo arma della limitazione forma del concreto
Quando è nato dialogo ebraico-cristiano quindi con Nostra Aetate
L'etica la riconosciuto prima i pal realtà palestinese soltanto molto dopo lo stato di sapere chi ha riconosciuto lo stato di sarei stato con un colpo di mano ben forte preparato Giovanni Paolo secondo di cui abbiamo già parlato in maniera elogiativa giustamente
From the mentalmente la svolta consigliere di nostre tante diventata credibile dalla prospettiva ebraica e quando è stato riconosciuto lo Stato di Israele perché
Perché la base della teologia della sostituzione era basata sul fatto che gli ebrei fossero fuori dalla terra di Israele
Che Gerusalemme scambiato nomine da capitolina che la sede e la era sì sarà il fosse diventata Siria Palestina che Visentini cristiani eredi di Roma
Avessero respinto le la minoranza nazionale sconfitta dall'Impero romano e sconfitta teologicamente acquisirà Sopron tratti cioè il cristianesimo
Il fatto che tutte le fonti patristica e cioè che ha strutturato il cristianesimo
Fossero state sconvolte dal dire lo riconosciamo come Stato e quello che ha fatto Giovanni Paolo secondo
L'unico papa che ha iniziato a pensare teologicamente al valore per i cristiani della terra di Israele nel dialogo con i un rabbino è stato Benedetto sedicesimo ormai ritiratosi in pensione mi pare ancora binarie folklore
Era già pensionato non era ancora papà
Era ancora perché su questo si è strutturata una archetipo
E per tornare a tutti se paradisi questo il primo e prima che che il primo problema questo questo problema non il per riconosciuto lo Stato di Israele è stato lo Stato la mossa politico ma la mossa risorsa da parte del Cristianesimo cattolico col Vaticano
è fondamentale che questa cosa è stata ancora sufficientemente compresa dagli stessi cristiani e forse non è stato non si è voluto che la comprendessero a pieno
Questo primo punto secondo me
Ed è il punto vero perché si basa sullo stesso archetipo di sostituzione che riguarda l'Islam
In maniera diversa ma abbiamo delle convergenze su questa forma di pensiero
Il fatto che l'onesto Cossu non abbia riconosciuto santo la valenza religiosa islamica dei luoghi santi di Gerusalemme presa cosa assolutamente non problematica ma che abbia negato l'identità ebraica di quei ruoli
Significava esattamente procedere lo stesso modo negazione cancellazione di quell'identità perché subentrato un'altra identità
I fatti non ci sono state reazioni sufficienti dal mondo cristiano della cultura laica c'è sulla negazione di un dato storico e inquietante
Questo indipendentemente da come poi dopo si dica
Dobbiamo rispettare la valenza religiosa anche per i musulmani di questi luoghi
E vorrei chiudere se provi a patto che sia della Tim
Così parla di sostituzione ci si dimentica mi rilasciate come
Lucetta provocazione de che questo motivo da sostituzione legato ad un pensiero che io definisco pensiero fallico
I Bizantini quando
Giustiniano nel suo codice norma o le sinagoghe rispetto alle chiese si iniziarono a dire che le si inaugurano dovrà essere restaurate le sinagoghe devono essere non costruite in luoghi dove ce n'erano di nuove quelle vecchi se troppo grandi abbattute perché non dovevano mettere in crisi la grandezza dell'edificio di culto più grande della chiesa
L'entrata destinavano dovrà essere più basse in maniera tale che gli ebrei si piega striscia di inferiorità
Questo è un è il Codice Giustinianeo le misure vengono riprese dall'Islam e riattivate tanto contro gli ebrei che contro i musulmani e contro i cristiani scusate preclusi c'è l'idea che il campanile più alto debba essere più basso del minareto più basso il campanile non debba suonare perché il dominio della diffusione aerea del verbo sia soltanto da parte del del Molise in
O questo ragionamento ragionamento che basato su un'idea
Che l'alterità
Ho precedente l'ebraismo rispetto al cristianesimo il cristianesimo liberismo rispetta l'Islam ora minoranza nazionale ok
Tollerata
Pur con dei diritti debba essere sottomessa con un archetipo la critico pare sottomissione della donna l'uomo
Su quella mano Ranza dei diritti fintanto che si riconosce come protetta e se si è protetta sei su uno stato di inferiorità rispetto a protettore
Sì protettori chi percepisce come uguale tipo anche fa prosperare se magnanimo e quindi questo lo fa splendido
E l'idea di Del Grosso più minoranze io sono come rispetto a uno rispetto ai prestatori durare
Per cui le minoranze concorrono nel concupire il compito ma nel momento in cui la minoranza se di scrivere di rivendica la autonomia la libertà politica
La minoranza diventa automaticamente forma di meretricio e quindi va punito
Questo è un pensiero candele parliamo anche della anche in Occidente solo lo Stato trovarmi lì è un problema per questa che tipo un archetipo che pone problemi ha visto lo sport rispetta di sorelle ci sono questi due problemi grossi che si attivano e sono stati problemi
Che hanno informato i discorsi teologici
E spesso non se ne ha coscienza conoscenze si riattivano su altre prospettive anche perché magari discorso teologico né più questo le più avvertite e noto
Ma nella grande massa anche di gente colta preparano una ha recepito una cultura ma non la conosce bene
La ripropone e questo è una forma di antisemitismo tre punto zero
Che operante purtroppo in Occidente grazie
Io direi di ringraziare i nostri relatori grazie Lucetta Scaraffia grazie Vannino Chiti purtroppo la disegno dovuto salutarci perché avevo un impegno le sei e mezza Grassi Ugo Volli Grassi invendute grazie a voi che siete intervenuti