Giustizia penale, misure alternative e prestazioni sanitarie penitenziarie nell’ambito delle dipendenze da sostanze psicoattive

Buongiorno a tutti ben trovati
Sono particolarmente emozionato oggi perché il primo giorno che comincia il percorso della conferenza nazionale sulle dipendenze la sesta Conferenza nazionale che non tenevamo da ben dodici anni
Il ministro Dadone tra le prime iniziative che ha ritenuto di intraprendere
C'è stata proprio quella di di dare impulso di riprendere questo questa riflessione importante tra tutti gli operatori del settore
E quindi oggi per noi è una giornata molto importante perché cominciamo con ufficialmente con l'apertura di questa conferenza che si apre con l'esame di del del primo tavolo tecnico l'articolazione di questa conferenza
E particolarmente innovativa perché non non si tratteranno tutti gli argomenti all'interno di un unico consesso come come abitualmente viene fatto ma anche alla luce delle restrizioni dovute all'emergenza pandemica
Abbiamo articolato in maniera diversa questi questi lavori
Però con un approccio volto proprio a favorire la massima inclusione la massima partecipazione di tutti gli operatori del settore ma anche da parte di tutti i cittadini
Adesso le i lavori saranno seguiti da ora in avanti dalla da tutti coloro che si sono iscritti presso la nostra piattaforma conferenza dipendenze punto detti e potrà essere seguita anche in streaming sul nostro canale quindi il il primo il primo motivo di orgoglio è proprio questo cioè la la modalità con cui è stata e organizzata questa conferenza
Perché per noi la la partecipazione è un elemento fondamentale ognuno ognuno di noi e ognuno di voi può fornire il proprio contributo lo può fornire in maniera assolutamente spontanea
E quindi ci sarà anche la possibilità di un'interazione tra coloro che che che hanno preso parte oggi qui alla al all'evento rispetto poi anche a tutti gli altri tavoli i tavoli che la conferenza saranno ben sette quindi
Sulla base di una di un'operazione importante di ascolto che partita diversi mesi fa da parte del ministro con tutti gli interlocutori rappresentanti del mondo delle amministrazioni centrali delle amministrazioni locali del e quindi di tutto il sistema regionale e i servizi pubblici il servizio è stato il servizio privato accreditato la società civile l'associazionismo le fondazioni ecco abbiamo ascoltato veramente tutti proprio perché volevamo acquisire informazioni creare appunto che gli strumenti avere gli strumenti per poter e mettere a fuoco alcuni argomenti che riteniamo di particolare interesse ovviamente uno di questi
è stato proprio quello legato alla alla giustizia buona penale e quindi a i sistemi legati alla e appunto alla alla popolazione carceraria che come sapete anche alla luce della degli ultimi dati che che abbiamo prodotto nella relazione annuale al Parlamento hanno registrato registrano appunto un un epurazione pari al trentacinque per cento nel dei detenuti che si trovano appunto in stato di detenzione per reati
Legati alla appunto alla droga e quindi chiaramente questo è un fenomeno che va affrontato con e con tutti quelli che sono i gli aspetti di riferimento
Il
Il metodo che abbiamo utilizzato è un metodo come vi dicevo innovativo perché è un metodo che consente il cosiddetto metodo della ricerca sociale apprezza attiva che consente proprio di individuare non soltanto quelle che sono le criticità quindi l'evidenziazione dei problemi ma soprattutto la evidenziazione l'individuazione dei di proposte di soluzioni che quello e che veramente cerchiamo di di traguardare
Infatti l'obiettivo della conferenza e quindi l'obiettivo di tutti quanti i tavoli sarà proprio quello di innanzitutto Rivi Gary vedere riformulare aggiornare le disposizioni previste dall'attuale normativa di riferimento che risale come sapete al mille novecentonovanta quindi abbiamo una normativa che totalmente obsoleta rispetto a quelli che sono poi le le i fabbisogni che necessita attuali quindi sulla base di questa analisi e ci auguriamo che i lavori del del tavolo primo ma di tutti i tavoli che seguiranno
Sarà proprio volta all'individuazione di queste di queste soluzioni quindi di aggiornamento normativo la seconda altrettanto importante missione che abbiamo come come dipartimento politiche antidroga ma proprio come come istituzione del del del dell'amministrazione sarà proprio quella di aggiornare e e adottare un nuovo piano nazionale di Azione
Che consente proprio di di mettere a terra una serie di progettualità volte a a a a favorire il la tutela e la salvaguardia della persona umana che che poi come come vedrete è proprio al centro della del dibattito e al centro dell'attenzione i vini di tutte le riflessioni che qualche modo caratterizzeranno i lavori il come vi dicevo il contributo da parte di di di ciascuno di noi di ciascuno di voi sarà assolutamente prezioso noi e cercheremo di registrare di e di appuntarci tutte le osservazioni che emergeranno nel corso del dibattito perché vorremmo veramente dare voce a chiunque e voglia in qualche modo e partecipare e ringrazio tutti coloro che che che si sono spesi e che che sanno qualche mo'do lavorando sulla sulla elaborazione di un documento di sintesi e di proposta quindi a cominciare dal coordinatore del tavolo dottor Grosso
E e tutti gli esperti che sono in rappresentanza di tutti gli interlocutori a cui facevo riferimento ringrazio in primis ovviamente i padroni di casa quindi il dottor Carmelo Cantone e la dottoressa sorriso a Santoro per per l'ospitalità perché chiaramente il fatto di voler e fare questa questo primo e evento all'interno di di questo istituto carcerario per noi un momento assolutamente importante perché anche un luogo simbolico rispetto alla a tutti gli istituti carcerari italiani
E sono anche in collegamento con noi e l'istituto minorile di Casal del Marmo e e quindi saluto anche i ragazzi che ci seguono e da lì denigrazione e abbiamo i lavori grazie ancora
Buongiorno sono Carmelo Cantone al provveditore dall'amministrazione penitenziaria per il Lazio Abruzzo e Molise e io tengo prima di tutto la ringraziare a nome degli operatori penitenziari per quanto riguarda il nostro distretto
La ministra Dadone e tutto il suo staff che ha scelto ci ha chiesto appunto e su questo c'è stato violente una decisione immediata sia da parte del nostro dipartimento che nostra che della direzione dell'istituto per ospitare come diceva prima il dottor Siniscalchi che soluto per ospitare questo questa conferenza
Importante per noi esserci scusi importante ospitare questo questo evento importante tenere presente appunto come ricordavo dottor Siniscalchi la conferenza si riunisce dopo dopo dodici anni
è importante anche fare il punto su quello che sta accadendo all'interno del nostro mondo penitenziario nell'affrontare questo tipo di di fenomeno
Perché quello che i cambiamenti che stanno avvenendo nella società le mutazioni rispetto a quella che la lotta contro le tossicodipendenze in generale si riflette ovviamente questo cambiamento si riflette anche sul sul mondo penitenziario
Chi lavorava
Trent'anni fa ecco è stato evocato il Testo Unico trecentonove dal novanta chi lavorava intorno a quegli anni e subito dopo ha presente un panorama di gestione delle tossicodipendenze degli istituti penitenziari di un certo tipo parlavamo soprattutto di di eroinomani parlavamo del problema della gestione della
Dei primi giorni
Facevamo i conti con una normativa che poi è sempre quella tuttora con parziali cambiamenti giurisprudenziali con interventi dalla Corte costituzionale del di Outis senza Pretoria facevamo i conti col fatto che una persona
Che fino a un certo punto e un criminale una persona da perseguire perché ha commesso dei reati nel momento in cui subito dopo viene condotto in carcere diventa anche ci si ricorda anche che diventa un paziente e questo credo che per tutti noi non soltanto i direttori gli educatori poliziotti veneziani ma tutto il mondo in particolare i nostri amici cugini che si sono occupati si occupa di assistenza sanitaria
Medici psicologi infermieri degli attuali serbe e non solo ecco per tutto questo mondo
Il problema essenziale era quello cioè la per il primo problema era quello di questa gestione di un di una persona che diventa pazienta solo nel momento in cui viene condotto all'interno di un istituto penitenziario
Il panorama di oggi a mio modesto avviso e cambiato e molto più complesso
Come nel nella Società libera
Perché non mi pare assolutamente scontato che un tossicodipendente o comunque una persona che abbia una forte confidenza con sostanze stupefacenti solo per questo appena entri in carcere sia disponibile interessato a entrare in contatto con i servizi non perché non serve ma perché il tipo di confidenza che sia oggi con le sostanze con stupefacenti appare essere da quello che vedo
Da un certo tipo di casistica di situazioni che accadono dentro gli istituti il tipo di confidenza ripeto appare essere molto diverso
L'uso c'è un uso massiccio di sostanze chimiche spesso di basso conio
Si è allargato il tipo di utenza c'è un problema molto serio che rileviamo girando un po'in tutte le case circondariali
D Italia
Soprattutto del centro nord ma anche nel Sud via
Dico nelle case circondariali perché lì soprattutto c'è un un forte afflusso di ingresso uscita e negra e soprattutto nei grandi centri cittadine quello che si vede un aumento significativo di un'utenza che viene dai Paesi del del sud del pianeta soprattutto Paesi del Centrafrica cosa che non vedevamo fino a sicuramente non vedevamo negli anni novanta
Poco abbiamo visto nel primo decennio del due mila ma chiede degli anni due mila ma invece adesso e sempre più massiccio e qui a questo si aggiunge la difficoltà di creare una relazione da parte di tutti gli operatori con questo tipo di paziente
Quindi la storia complessa io credo che tutti i tavoli che sono stati presentati con con i lavori siano particolarmente interessanti
Già dal primo che proprio molto intraprendente Ziad Rio mi sembra che ci sia tantissimo da dire
Sono convinto che ci sarà il contributo di di tutti non solo come per Rebibbia ma come come come realtà del nostro territorio ovviamente noi cerchiamo di essere molto attenti a questi lavori che ci sembrò di estremo interesse
Dimenticavo di dire ma mi sembra giusto sottolinearlo di portare i saluti anche dal nostro vertice del nostro capo del dipartimento
E nello stesso tempo saluto anche amici di vecchia data che o in presenza o a distanza sono sono qui con noi se siamo ancora insieme probabilmente vuol dire che qualcosa siamo di importante stiamo condividendo buon lavoro e auguri per tutto grazie
Buongiorno a tutti sono Rosella Santoro direttore questo istituto penitenziario
Che oggi molto contento insomma di ricevere ospitare questo evento
Ringrazio l'amministratore per aver scelto appunto
L'ambiente del penitenziario perché penso come si diceva prima sia anche un simbolo segno simbolico insomma di questo incontro e di ghiaccio anche del dottor Siniscalchi tutti gli operatori presenti
Perché spero che appunto ognuno di noi possa dare un contributo
Sono sono contenta perché stiamo riaprendo piano piano alle attività esterne
L'istituto da un anno e mezzo ha vissuto un brutto momento una abbiamo grosse difficoltà a causa appunto della pandemia e forse anche a causa del sovraffollamento ne abbiamo avuto per tre mesi
Tre sette dei reparti detentivi completamente chiusi ci sono stati appunto casi di positività però devo dire che grazie alla lavoro paziente e molto professionale del personale di polizia e anche alla comprensione della popolazione detenuta perché questo non dobbiamo dimenticarlo hanno compreso nonostante le difficoltà di dover rimanere chiusi e attende l'appunto che si potesse non negativi jury ma soprattutto che l'attività potesse riprendere noi in questo in questo momento io le attività essenziali ho cercato di rimane di mantenerne ti devo dirle in piedi tipo la torrefazione centro cottura quello che era possibile sempre ovviamente nel rispetto dei protocolli Covito
Ovviamente
Oggi siamo qui per ripartire e proprio perché tra la campagna vaccinale e tutte le misure che sono state adottate e giusta che appunto si riparta
In questo è ecco di petto questo momento e molto importante si parla appunto di tossicodipendenza e molti sono i detenuti che purtroppo hanno questo problema e spero che tutti ma compreso anche lavorazioni venuta Chio
Ritengo importante che oggi sia presente o preteso preteso suggerito
Che ogni reparto mandasse una rappresentanza proprio ad ascoltare perché nella mattinata loro ascolteranno sentiranno
E vediamo se nella seconda parte potranno diciamo fare qualche domanda oppure fornì sfornite qualche spunto di riflessione
Ecco questo penso sia importante
Ringrazio tutti
Buon lavoro grazie
Benissimo grazie a un'altra atta ad adottare finisca anche al dottor Cantone alla dottoressa santuario
E iniziamo adesso con Anna la parte tecnica dei lavori scusate io sono Sabrina Molinaro del Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Fisiologia clinica come molti di voi già stanno il nostro istituto ha dato un supporto tecnico scientifico all'organizzazione di questa conferenza
Mi improvviso un attimo c'era solo per invitare il dottore leopoldo Grosso che il coordinatore di questo tavolo a salire sul palco il dottor Mauro bagni che starà a Mauro Sioli scusate
Che sarà il il nostro diciamo moderatore per la giornata quindi sarà lui a dettare i tempi e Pa inviterei il Dottor libri anche il dottor raggio il dottor gonna la dottoressa pesce la dottoressa Rossi a salire sul palco
Per iniziare la prima parte della prima tavola rotonda quindi iniziamo la parte i lavori tecnici Bois lavora e che vada tutto bene
Bene buongiorno a tutti io sono un rapporto grosso sonoro coordinatore del tavolo tecnico numero uno appunto questo sulla giustizia penale le misure alternative le prestazioni socio sanitarie penitenziarie nell'ambito delle dipendenze non sono capricci coattive
Bene il nostro compito come tavolo tecnico e di produrre cambiamento
E l'obiettivo di lavori di oggi e di domani le proposte bene a ricordarci come già è stato accennato hanno due obiettivi molto ambiziosi
Le proposte che confluiranno da questo tavolo di lavoro insieme agli altri cioè i tavoli di lavoro e che poi verranno portate nell'ultimo due giorni
Di Genova ventisette ventotto novembre si tradurranno di una proposta al Parlamento di modifica della legge trecento no
E verranno consegnate qualche Parlamento deciderà in merito ma il secondo obiettivo non è proprio in subordine non è meno importante perché funzionale alla definizione del piano d'azione nazionale
Un piano d'azione nazionale che è un debito europeo
E che in qualche modo definita all'interno del dipartimento delle Politiche Antidroga dove confluiscono tutti i ministeri che concorrano a lavorare su questo tema
E definirla il piano nazionale
Il futuro
Allora la legge del novanta e tuttora il caposaldo della normativa sulla troika ormai purtroppo trent'anni sulle spalle
E quindi è una legge che ha fatto in parte del suo tempo sicuramente perché nel frattempo tanto è cambiato
Tanto è cambiato nel mondo dell'illegalità del narcotraffico Gesù organizzazione evoluzioni
Nelle rotte del narcotraffico cominciare da quelle fino alla a quello che è lo spaccio all'ingrosso e anche al minuto
Tanto è cambiato nel mondo del consumo
Nelle sostanze consumate e del modo in cui vengono consumate nei modelli culturali Duso delle sostanze e negli stili di assunzione
E cambiato anche molto nel mondo dei servizi
In generale e non solo quelli dedicati alla cura e alla prevenzione sia pubblici e del privato sociale
Ma tutto questo poi si colloca un cambiamento più generale che il cambiamento della società degli atteggiamenti e della popolazione ai fronti dei consumi delle sostanze psicoattive legali e legali
E diciamo l'unico aspetto che sembra rimasto un po'fermo e quello dell'attività parlamentare che da trent'anni non solo non è riuscita a innovare sulla legislazione
Ma quando l'ha fatto l'ha fatto soprattutto su stimolazione per così dire extra parlamentari no è stata la Corte europea dei diritti umani che ma diciamo gettato luce sul sovraffollamento carcerario e poi è stata soprattutto la Corte costituzionale che ha ritenuto illegittime le modalità del famoso decreto
Che diciamo andava sotto il titolo delle Olimpiadi di Torino io arrivo da da Torino d'ufficio per altri versi di quel decreto e che introdusse un cambiamento la normativa che poi la Corte costituzionale ritenne perché le modalità non fossero conosciute
Il sintomo più vistoso
Di questa mobilitare è stato il fatto che solo oggi per fortuna arriviamo alla conferenza nazionale sulla droga che per legge era prevista ogni tre anni
Beh il lavoro che ci attende è sicuramente impegnativo e perché civette lavorare sulla giustizia penale sulle misure alternative sulla cura sulla riabilitazione del e sugli interventi di limitazione dei dischi dei danni all'interno del carcere
In particolare ci concentreremo per lo meno inizialmente la prima parte dei lavori sul sovraffollamento carcerario
Sia rispetto le sue conseguenze che limitano interventi a beneficio dei detenuti precludendo alcuni stanze riabilitative sia rispetto alle sue cause che riguardano l'ingresso e l'uscita dal carcere
Per evita per diciamo di imitare l'ingresso nel carcere significa concentrarsi sulla modifica la normativa in base alla quale oggi detenuti con problemi di sostanze sono tanti numero già stato citato
Facendo fare al trentuno dicembre due mila venti è riportando i dati molto curati della relazione al Parlamento sono quattordici mila centoquarantotto no il ventisei per cento le persone con problemi d'uso di sostanza
Sui nuovi ingressi poi addirittura questa cifra sale al trentanove virgola nove e quindi si tratta di rivisitare soprattutto l'articolo settantatré
Cercando di capire quanto sia possibile probabilmente depenalizzare le condotte quelle fattispecie che non hanno strettamente per lo meno finalità di look
Bisogna lavorare però anche sulle misure alternative perché le misure alternative in qualche modo hanno molto a che fare con la deflazione dell'affollamento carcerario
Allora qui si tratta
Di da una parte incrementarle perché le misure alternative alla detenzione specifiche per tossicodipendenti ultimamente anche per tutti i problemi sopraggiunti sono parzialmente diminuite
Non sono ancora sufficienti si tratta di qualificate di dotarle di maggiori risorse e opportunità
Si tratta di rivisitare anche la modalità delle verifiche che portano poi alle revoche ai fallimenti all'arte alla recidiva e si tratta ovviamente di valutarle e modi trovarle in maniera dedica così anche il lavoro si concentra sulla sulla custodia attenuata sugli istituti di custodia attenuata sulle sezioni di custodia attenuata
Che hanno subito una diciamo una battuta d'arresto e sesso soprattutto il sono progressivamente allontanate da quelle che erano gli intenti originari
Si delinea poi ovviamente all'interno del mondo penitenziario di delineare un trattamento dei consumatori problematici di sostanze psicoattive legali e illegali un trattamento che sia precoce
Che sia integrato che tenga conto del primate attenzione dopo l'attenzione che tenga conto del dentro e del fuori
Che sia diciamo multidimensionale quindi non schiacciato il solo sulla dimensione sanitaria su alcuni aspetti della dimensione sanitaria e che sia soprattutto individualizzato
E quindi dovremo lavorare molto su quelle che sono le procedure e le condizioni di realizzazione del così detto PTRI il piano terapeutico riabilitativo individualizzato
Che dovrebbero essere in qualche modo più conformi al più omogenee in tutto il carcere il taglio in modo da ridurre tutta una serie di disuguaglianze disparità che ci sono sul territorio nazionale
Non solo le terapie agoniste ma anche diciamo per le diverse aperture che ci possono essere rispetto alla mediazione la giustizia riparativa
Sperequazioni territoriali che debbono trovare un argine da una parte dei LEA nei livelli essenziali di assistenza e nella loro applicazione
E dall'altro verso nella Conferenza Stato regioni lo strumento dovrebbe essere il Baggio di salute
Baggio di salute potrebbe costituire uno strumento che rende sostenibile il piano terapeutico riabilitativo individualizzato ovviamente questo strumento sulla trasversale a più tavoli di lavoro bisogna poi cercare le riflessioni fare una sintesi il lavoro dirette diventa fondamentale è il primo lavoro diretto diciamo quello più classico quello più stretto riguarda sarda in carcere riguarda i SerT territoriale di provenienza di riferimento delle persone detenute
Riguarda la magistratura di sorveglianza riguarda il privato sociale del terzo settore che in qualche modo smette opportunità e risorse per realizzare i Progetti possibile quindi questi coordinamenti loro dirette è anche qui la loro rivisitazione per renderli più funzionale efficiente diventa essenziali
Importante anche rivisitare le modalità con cui vengono attuate o non vengono attuate le misure di limitazione dei rischi dei danni all'interno del carcere
Perché è il carcere datato ovviamente precedenza ad altri dischi che sono quelli dei tentati suicidi che sono quelle dell'autolesionismo che sono quelli della radicalizzazione
Perché queste altre misure sono rimaste un po'in ombra fondamentalmente per motivi colturali che hanno portato ad alcune preclusioni e per motivi organizzativi che hanno portato ad alcune disfunzioni
Bisogna qui seguire ciò che ci dice Long sullo MS
Ciò che ci dice mezza ciò che ci dice lo stesso unione europea e quindi bisogna allinearci è perlomeno avviare qualche sperimentazione che utilizzi facilmente i farmaci salvavita
E i presidi sanitari che difendano dalla diffusione delle malattie infettive chiudo
Ribadendo che una questione che ci deve essere chiara perché se il detenuto sconta la sua pena con la privazione del diritto alla libertà
Ciò non significa che vengano meno gli altri diritti di cui al portatore come persone non tra cui e non solo il diritto alla salute
E gli altri delitti non possono essere inagibili perché non ci sono più risorse questo non è accettabile
I dati a disposizione poi ci dicono che diciamo all'interno poi nel mondo carcerario non tutti hanno le stesse opportunità fruire dell'opportunità che comunque riescono ad emerge sicuramente i detenuti stranieri benefici e non meno delle opportunità riabilitative anche qui per i dati riporto a lavoro accurato fatto dalla della condotta dalla relazione al Parlamento
I dati a disposizione indicano che ancora poco si declina la detenzione in base alla specificità di genere e quindi alla condizione femminile
Di più ci fa sicuramente per i minori
Rispetto ai quali va comunque potenziato l'investimento in termini di risorse economiche umane per ridare ulteriore spinta a quelle misure alternative che si sono poi rivelate particolarmente efficace soprattutto rispetto all'istituto che l'istituto alla messa alla prova che sei ricco di opportunità sicuramente dai risultati maggiori
Il principio di riferimento quello sempre dell'equivalenza della cura tra il territorio il carcere non ci possono essere differenziazioni
E i punti di riferimento rimangono nel nostro lavoro come metodologia decidere in qualche modo accompagnare nei lavori di questa questa giornata e mezza il riferimento alle evidenze scientifiche a supporto di quelle che sono le nostre proposte
L'altra ancora a cui dobbiamo fa riferimento sono i diritti umani
E con questo chiudo
E apro e auguro buon lavoro al tavolo tecnico numero uno grazie
Buongiorno
Benvenuti a tutti un particolare ringraziamento è una certa emozione di essere di essere qui in questo luogo
Particolare discutere di un di un tema così così centrale rispetto rispetto alla conferenza rispetto a somma al lavoro che dobbiamo che dobbiamo compiere a me il compito di coordinare di coordinare i lavori quindi non cercherò di di contenere il più possibile
Nei limiti che ci sono stati dati i tempi di di ciascun in intervento abbiamo Deng diciassette Esperti diciassette che si alterneranno i tre tavole rotonde
Quindi a tutti chiederò il rispetto e farò insomma mi scuso già da da ora insomma se se ti chiamerò al rispetto al rispetto dei tempi
La prima appunto la prima tavola rotonde su giustizia e sovraffollamento abbiamo già pronti i primi quattro quattro relatori quattro relatori
E quindi andremo avanti fino al al a una pausa intorno intorno alle undici poi continueremo i lavori della mattinata
Fino alla pausa del del pranzo che sarà intorno alle tredici queste l'organizzazione
Della giornata odierna e nel pomeriggio continueremo con il secondo il terzo tavolo nella giornata di domani mattina ci saranno le le conclusioni e anche un'interlocuzione con chi
Ci ascolta
Ma al on line e rispetto ai quali le queste persone stiamo chiedendo di formulare ovviamente
Quesiti osservazioni interventi che saranno prese in esame ovviamente anche a coloro che che sono qui in sala
Personale penitenziario e gli le persone detenuti alle quali ovviamente riserveremo uno spazio adeguato per domande osservazioni e e quant'altro insomma vogliono vogliono poter dire in questa in questa sessione bene io non la faccio più lunga quindi passo la parola direttamente al primo
Dimenticato gli occhiali
Al primo delle degli interventi che Sandro Sandro li Bianchi del coordinamento nazionale operatori per la salute nelle carceri il tema è la custodia attenuata per detenuti tossicodipendenti prego
Per le diapositive
Con la freccia
Bene
Ringrazio la signora ministra dell'invito le autorità presente il signor provveditore regionale dall'amministrazione penitenziaria dottor Cantone da direzione del Nuovo Complesso
Coordinatore della tavola rotonda i colleghi presenti
Confesso che non è con poca emozione che avvio questa discussione in questo tavolo tecnico nello stesso luogo dove quasi trent'anni fa mi è caro ricordo cominciavo il mio lavoro di dirigente medico di un serto dislocato
Interamente in una struttura penitenziaria quindi certe molto particolare allora era l'unico del genere in questa esperienza
Poi vi è stata utile per avviare anche altre progettazioni che hanno seguito questi in questi anni
Proprio l'avvio fu nella sezione di accoglienza delle sindromi astinenziali in questo istituto
E nella terza casa circondariale qui accanto al autonomo Complesso dove comincio sì avvio nel novantatré enti il Progetto dalla custodia attenuata
Che cos'è la custodia attenuata
E in poche parole è un Progetto un di trattamento penitenziario e sanitario avanzato forse potremmo dire anche sanitario penitenziario e la specifica della priorità non è di poco conto
Che riguarda la fase di dopo l'entrata delle persone che i entrano in carcere problemi di tossicodipendenza che permanga in un certo periodo in questa situazione di trattamento particolarmente intenso
Da dove nasce questa questa dizione questa esigenza ma nasce dall'articolo novantasei dove è detto specificamente che il diritto a ricevere cure mediche l'assistenza necessaria
Negli istituti penitenziari è proprio a scopo di riabilitazione questa parola riabilitazione quindi compare in un testo per la prima e unica volta successivamente e dai battaglioni di quanto può essere importante avere iniziative terapeutiche in occasione di arresto in occasione di detenzione
A questo proposito sono previsti cito la parola la la frase proprio reparti carcerari particolarmente attrezzati
In questo in questa tipologia si distinguono due tipi di reparti principalmente che è un bell'oggetto della dell'accordo in Conferenza Stato Regioni
Del gennaio due mila quindici sì io sono di due tipi sostanzialmente quelli di accoglienza per la sindrome finanziale quindi a prevalenza clinica medica intensa e quelli a custodia attenuata successivi al superamento dall'astinenza e per un periodo più o meno lungo
Queste queste attenzioni furono immediatamente presi a ridosso del DPR trecentonove del novanta da parte dell'amministrazione penitenziaria con una lettera del noto Nicolò Amato in cui venne fatto un protocollo molto dettagliato per fortuna e da allora poi questo protocollo dettagliato fu esportato in diverse realtà
E prevedeva delle strutture
Abbassa capienza quindi proprio per il problema del della tavola rotonda sul sovraffollamento già da allora si pensava che il problema del sovraffollamento fosse una realtà da superare
E furono pensate sezioni o istituti interi piccoli istituti o sezioni annessa grandi istituti dovevano essere previsti degli spazi per le attività di gruppo e attività terapeutiche ben precise identificate una custodia parlo di Gorizia ho riportato la parola precisa e con cui veniva definita a connotazione qualitativamente diverso significa che doveva essere presente una scusate
Cioè questi venti secondi di recupero Verona
Il dicevo quindi una una assistenza di polizia particolarmente attente formata la presenza di un'équipe integrata integrata significa sanitarie penitenziaria
Per una selezione e un trattamento sia dal punto di vista penitenziario che terapeutico delle persone che sarebbero state ammesse a questo programma una valutazione anche della motivazione
All'essere ammessi a questo trattamento sicuramente una valuta una volontarietà di accesso e importante una formazione del personale
Questo questa questo è un piccolo ritorno alla ad archeologia
Letteraria fu la prima le pubblicazione che facemmo proprio in occasione del primo della prima conferenza nazionale sulla droga sulla costola attenuata lanciamo questa proposta
Fu accolta molto molto bene da parte della della diciamo degli operatori e successivamente anche l'Istituto superiore di sanità
Prese in carico lo studio di questa progettazione si fece un altro punto di riferimento congressuale dove nacquero anche dei gruppi di studio
Un'altra
Cosa che mi mi preme di dire che proprio in questa sala
Nel febbraio novantasette proprio in questa sala
Per la prima volta tre ministri giustizia sanità e affari sociali come era denominato allora al ministero
Si riunirono e decisero si prese in atto che l'esigenza di dover far fare giustizia ciò che Giustizia e Sanità a chi fa sanità
Determinò l'esigenza di dare l'avvio alla trasferimento delle funzioni della sanità dalla giustizia alle ASL e alle regioni
Da allora poi cominciarono Lille decretazioni per passare queste competenze
E fino al giorno d'oggi debbo dire che oggi l'attenzione è un po'calata su questo tema non sempre le Regioni sono rispondenti omogenee nella loro azione
Di presa in carico del tema e questo è un problema
Non sempre disuguaglianze che citava prima leopoldo Grosso vengono superato allo stesso modo in tutte le parti
Quindi questo della uguaglianza di trattamento e dell'esigenza di dare una risposta terapeutica importante a tutti è un tema da prendere in considerazione
Le strutture che esistono allora con nell'ultima rilevazione che disponibile al due mila e quindici fanno vedere come esistano in Italia ventinove strutture di questo genere
Ma ognuna a vocazione diversa ci sono vocazioni a di Padova tossico per i tossicodipendenti altre con una denominazione diversa lei che hanno per le detenute madri con figli quindi questo questa definizione nel tempo ha cambiato anche qualche qualche impostazione e questo è anche uno dei temi che dovremo affrontare
Per quanto riguarda le capienze sempre l'ultima rilevazione disponibile a fronte di seicento trentacinque posti i posti effettivamente occupati e ne erano poco più della metà trecentoquaranta
C'è ci sono delle spiegazioni per cui sembrerebbe che l'attrattività di queste strutture si abbassa e si può anche spiegare perché l'intensità del trattamento sicuramente è un è un tema che va affrontato
Concludo i miei dieci minuti e spero di essere ancora nel tempo
Dando del degli spunti recentemente abbiamo avuto delle dichiarazioni da parte di gruppi di anche istituzionali che forse esistono le esigenze di nuove leggi noi pensiamo molto modestamente ma insomma riteniamo che nuove leggi possano essere utili ma se facessimo funzionare quelle che ci sono e pienamente sarebbe probabilmente molto tempo risparmiato e un'efficacia maggiore
Ancora
è stato detto recentemente che sarebbero necessarie dei livelli essenziali di assistenza il cosiddetti LEA sono le prestazioni sanitarie che le Regioni devono fare specifiche per la popolazione detenuta anche in questo caso noi riteniamo che se riuscissimo ad applicare tutti quelli che esistono diverti livelli essenziali probabilmente questo problema sarebbe superato
Anche perché abbiamo fatto di tutto per far diventare la popolazione detenuta al pari della popolazione normale non detenuta quindi questo già la dice lunga su quello che potrebbe essere l'esigenza cosa si propone Manni avviso deve essere ripresa in Po
La dizione di quella che è scritta la molti testi normativi della leale collaborazione interistituzionale cioè le le amministrazioni devono sottolineo devono collaborare
Pienamente lealmente tra di loro anche prevedendo incentivi e sanzioni per quelle amministrazioni che non per riescono o non vogliono mettere a pieno le dettato normativo ci sono alcune giovani che parlano di che dicono questa legge si l'applichiamo ma non quell'articolo quell'articolo non applichiamo come se fosse un optional applicarlo
Una revisione delle risorse è importante per sapere a che cosa possiamo fare riferimento un aggiornamento della definizione di custodia attenuata e necessaria per adeguarlo alle nuove normative ma soprattutto un monitoraggio di quello che avviene in queste sezioni una valutazione degli esiti noi oggi dopo tutti questi anni ancora non sappiamo con matematica precisione se l'intervento in custodia attenuata può essere considerato un intervento positivo con esiti positivi oppure no oppure addirittura un è un effetto nullo
La formazione dedicata e l'Inter professionale è necessaria ma soprattutto alle è stato costituito recentemente nel nel due mila diciannove il primo nucleo di studio attraverso la nostra associazione e le tre Università di Roma
Perché esattamente sulla medicina penitenziaria perché creare modelli dare suggerimenti presso l'Istituto superiore di sanità
Ho cercato di essere contenuto nei dieci minuti sono stati dei flash spero che la discussione successiva voi cosa permettere l'approfondimento di ogni singolo punto di droga noi abbiamo parlato grazie
Grazie anche avere nel mantenimento del nei dieci e nei dieci minuti passiamo la parola Stefano Reggio del Coordinamento nazionale comunità d'accoglienza con in un titolo del proprio intervento proposte di cambiamento sul carcere
Sul senso della pena e sulle soluzioni sull'esecuzione penale esterna prego
Sempre dieci minuti o un minuto va
Benissimo grazie in
Finalmente abbiamo una conferenza l'aspettavamo da tanto tempo adesso non ci rimane che sperare che svolga la sua funzione
Fino in fondo e quindi quello che emerge da questo momento possa essere poi utilizzato nelle sedi opportune per arrivare da trasformazioni profonde strutturali
Sia sul senso della pena sia sull'esecuzione penale in genere e in particolare nel carcere
Il carcere si regge su alcuni principi e credo che sia condiviso che diciamo sa se fosse un servizio un servizio che svolge una funzione pubblica che se fosse valutato ebbe sarebbe fallimentare
In carcere ci sono troppe persone entrano troppe persone
è invece dovrebbe essere l'estrema ratio ma questo non accade ci sono persone hanno commesso reati minori
Il trenta per cento circa legato a consumi di sostanze
E quindi questa cosa non non è possibile per per trarla perché diventa negazione di diritti per i detenuti e chi è condannato
Ma dovrebbe svolge una funzione rieducativa e questi principi sono sanciti non dalle nostre opinioni sono lanciò sanciti da leggi gerarchicamente superiori eppure non riesce e gli atti parlamentari dimostrano che non riesce a svolgere questa funzione anzi
Purtroppo sia le persone che ci lavorano che chi è recluso peggiorerà la propria situazione sia di salute che di opportunità di crescita e di inclusione futura
E poi diciamo il rispetto
Le faccio ridurrà il tempo vi chiedono di chiudere la condivisione perché altrimenti
Bene e poi diciamo il rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali anche su questo ci sono delle grosse lacune
Quindi tutto questo ci porta a dire noi io parlo a nome di un coordinamento nazionale
Siamo operatori che lavorano vicino alle persone che ascoltano queste storie quindi le mie osservazioni alle mie proposte vengono da questo punto di vista non sono un giurista
A un operatore del diritto ma siamo operatori che lavorano in quest'ambito
Quindi è evidente che bisogna intervenire in modo significativo determinato coraggioso per abbatterli numeri ma non soltanto con gli strumenti sperimentati ogni tanto nel tempo che fanno una abbassamento momentaneo bisogna agire per abbattere i numeri
E perché i numeri rimangano bassi e questa cosa è possibile perché ormai sono maturi i tempi per andare nella direzione di una di criminalizzazione di alcune condotte che diciamo sono più attinenti a scelte personali
In un anno vittime
Fare accedere le personali misure alternative molte persone non riescono ad uscire dal carcere numeri rimangono alti molte persone che hanno i requisiti non riescono ad uscire
è il primato spetta immigranti ma anche a molte persone che hanno discrete risorse nel territorio ma non sono sufficienti a convincere ogni magistrato o il territorio ad accoglierli perché non ci sono servizi
Quindi abbattere i numeri e mantenerli bassi
Per rendere effettivo l'imbelle dell'ingresso alle misure alternative la chiave perché oltre che efficace nel senso che le persone che riescono ad accedere alle misure alternative abbiamo mai dati condivisi anche dall'amministrazione penitenziaria riescono ad abbattere la recidiva perché questi alla missione diciamo
Misure alternative abbattere la recidiva
Rendere diciamo prevalenti le necessità terapeutiche su quelle repressive
I Khattab detto molto i bianchi prima di me
Noi riteniamo che tutte le persone che hanno diritto ad uscire e a proseguire la propria esecuzione penale sul territorio debbano uscire poi ci sono persone che non hanno i requisiti e giustamente vanno curate va preparata la loro inclusione futura all'interno del carcere quindi i carte sì
Per queste persone
Però è una sperimentazione iniziata tanti anni fa
è rimasta diciamo marginale vediamo che non tutti i posti
Disponibili sono occupati a fronte invece di un fabbisogno che sembrerebbe molto maggiore qualcosa non funziona probabilmente nel tempo anziché osservare quei modelli consolidati e farne diciamo oggetto di replica in altri territori
E di consolidamento di quel modello sì andate nella direzione del disinvestimento e molte di queste vite a te che oggi sono sul territorio non riescono in affetti a svolge la funzione per cui sono state istituite
Uno della comune che noi osserviamo diciamo in modo
Molto evidente è il mancato collegamento con il territorio
Il mancato collegamento con il territorio rende lei Cat diciamo un modo per rendere meno afflittiva la pena ma poco funzionale poco efficace per preparare le persone ad uscire
Un'altra osservazione che nelle ideata attualmente in molti ricatta non in tutte non riescono a fare l'accesso persone che sono in trattamento metadonica o o in sintomi con sintomi di astinenza la riteniamo una contraddizione in termini insomma
Quindi
In Lombardia è stato sperimentato la gente direte è una figura molto interessante
A una funzionalità di collegamento tra il dentro e il fuori
Che dal nostro punto di vista è un forte attivatore stimolatore del territorio un attento osservatore che le regole siano rispettate è un ottimo accompagnatore tutoraggio per la persona forse potrebbe essere un'idea per sperimentare
Nuovi percorsi
Le misure alternative è necessario abbattere gli ostacoli oggi purtroppo accendono alle misura tracce dalle misure alternative ci sono delle variabili che intervengono che non sono necessariamente strettamente correlate ai requisiti e alla motivazione della persona
Dipende molto dal magistrato che istituisce la pratica dipende molto dall'istituto dalla quale fai la domanda dipende molto se c'è personale competente
Per dare seguito a rendere esigibile questo diritto dipende molto dalle risorse nel territorio
E della persona
Tutto questo e colgo l'occasione per ringraziare l'apertura di leopoldo Grosso che condivido pienamente
Tutto questo rende inesigibile dei diritti noi riteniamo che non sia giusto la compatibilità economica e di bilancio degli enti locali non può essere impedimento all'accesso al diritto
Quindi su questo c'è bisogno di un intervento massiccio affinché siano effettivamente esigibili i diritti delle persone che hanno i requisiti per accedere all'investitura alternativa un'altra osservazione su questo è
Poco si riesce a realizzare la misura alternativa
Evitando il carcere è possibile accedere alle misure alternative dalla libertà
Quindi questo risolverebbe due problemi darebbe un diritto diciamo efficace spendibile sul territorio immediatamente per la persona e rende deflazione al carcere nel senso che non c'è ingresso nel carcere questa misura andrebbe diciamo favorita e andrebbero abbattuti gli ostacoli che impediscono
Le risorse
è certo che le risorse è necessario un forte investimento sono state fatte delle degli studi degli perché ricordati trent'anni fasi
Lo slogan la spesa sociale non è una spesa ma un investimento no è uno slogan che insomma di dei delinea e centra un ragionamento un concetto secondo me è fondamentale ma oggi siamo usciti dallo slogan oggi abbiamo delle evidenze documentate incendi ci ha fatto una sperimentazione con Tor Vergata nella misurazione dell'impatto siamo riusciti a quantificare il vantaggio economico nell'abbattimento della recidiva con le persone in misura alternativa e quindi questo effettivamente per documentazione non sarebbe una sola stesa
Ma sarebbe un investimento perché riusciva a battere di recidive da oltre il settanta per cento al quindici venti per cento questo ci dicono i dati è sicuramente un obiettivo che non può essere che condiviso quindi andrebbe perseguito
Se non altro per convenienza della collettività che verrebbe destituite diciamo alla loro vita e al tessuto sociale e persone effettivamente nell'intoppo del carcere dell'esecuzione penale hanno incontrato un'opportunità virtuosa non un'opportunità di peggioramento dello Stato
Per ottenere queste risorse credo sia inevitabile coinvolgere e responsabilizzare gli enti locali e le regioni l'esecuzione della pena non è una cosa privata
Non è una cosa che riguarda il cittadino che ha commesso un reato non è una cosa che riguarda e gli operatori della giustizia esclusivamente il carcere detenuti sono parte del nostro tessuto sociale sono cittadini che vedono privata solo della loro libertà non di altri diritti e quindi dovrebbero più di altri alle opportunità per un'inclusione questo non accade questo non accade che noi riteniamo che non accade diciamo colpevolmente perché sono persone che sono in carico allo Stato noi collettività deleghiamo alla istituto alla giustizia la gestione di questa dinamica complessa
è il non abbiamo sufficienti risultati
Quindi accerto che personale sia del pubblico che del privato
Sia per la custodia
Che per l'inclusione deve essere personale competente quantitativamente adeguato e ben distribuito perché oggi accade che la distribuzione del personale non è così diciamo omogenea ma a macchia di leopardo
E questo diventa esigibilità dei diritti a macchia di leopardo
Considerazioni finali
Un minuto quindi noi riteniamo che si debba meglio coniugare meglio coniugare l'esigenza della custodia e della sicurezza
Con l'esigenza dei diritti delle persone oggi vediamo questo equilibrio fortemente a sfavore dei secondi nell'incertezza di del diritto del dovere di esigenze di custodia e di sicurezza chi ci rimette è sicuramente il diritto del detenuto questo equilibrio va cercato meglio non è possibile
Supervisione formazione congiunte trasversale tra operatori del pubblico magistratura Collegi degli avvocati è necessario per condividere meglio gli obiettivi e condivide dei percorsi che vanno verso l'ottenimento di questi obiettivi è indispensabile altrimenti finte avviene per pezzettini e pesto si si contraddice uno con l'altro chiudo
Chiedendo un atto dico è necessario un atto di coraggio
Determinato forte perché questi dati sono chiari evidenti e condivisi aveva bisogno uscirne quindi o il legislatore ha coraggio e proceda modifiche legislative forti chi ha che tengono fuori e l'esecuzione penale deve essere eseguita sui territori con risorse e con opportunità chi è necessario che sta dentro stia pur dentro ma con numeri sicuramente più bassi e conditi PTCP
Se non c'è questo coraggio allora una provocazione ma visto che diciamo il paradigma
Retributivo egli abilitativo è fallito
Perché non andiamo nella direzione del paradigma imitativo
Ci sono non sono maturi ancora dei passaggi ma sicuramente sarebbe un paradigma che renderebbe più ingiustizia quindi colmare queste lacune
Concludere il dibattito la norma per andare in questa direzione potrebbe essere sicuramente una opportunità per tutti grazie
Grazie passiamo la parola al al dottor Patrizio Gonnella dell'associazione Antigone
Il la relazione le proposte di antica Antigone ricordo a chi ci ascolta
Collanine che è possibile fare domande che è possibile far pervenire le domande che verranno raccolte e poi provvederemo a darne una a dare una risposta prego
Bondi buongiorno buongiorno e grazie grazie a ovviamente chi rimesso in piedi
Un momento di dialogo comuni anche con chi come noi rappresenta pezzi non sempre ascoltati della società civile siamo a volte ascoltato a volte no
Questa conferenza e quindici da questa opportunità
Diciamo che ovviamente in modo molto netto io dirette c'è bisogno di cambiare la legge sulle troppe quindi questa è la premessa
Nostro punto di vista non c'è dubbio che quel paradigma punitivo è fallito è fallito perché da un lato ci dicevano che avrebbe dovuto determinare una riduzione dei consumi ma noi non abbiamo assistito una riduzione dei consumi
Abbiamo invece assistito all'effetto di una ampliamento a dismisura dell'Offerta penale cioè dell'aumento di processi e carcerazione questo è quello che accaduto guardate che non è che è caduto solo dall'ordine
E accaduto a livello globale
Quindi l'internamento di massa la carcerazione di massa negli Stati Uniti e nasce da lì dalla guerra alle troppe solo che negli Stati Uniti ci sta costruendo
UAL meno a pezzi una inversione si sta ragionando intorno almeno alcuni stati intorno a un cambiamento
Di paradigma a una cambiamento della cultura punitiva sulla questione delle droghe faccio la premessa rubo trenta secondo al mio intervento nel senso sempre dieci minuti
Ma
Diciamo tutto questo non significa essere dalla parte di chi si trucca o dalla parte della troika io mi riconosco perfettamente una lettura che mi accompagnato nel tempo in un una lettera che Pasolini invito inviò a Marco Pannella stavamo negli anni settanta anni in cui le Rowena esplose e in cui Pasolini diceva chi si droga mi è antipatico
Ma non è che io voglio mandare in galera tutti quelli che mi sono antipatici
Ecco quindi i tre motivi per cui l'ha cambiato la legge sulle droghe prima di tutto perché è una legge che ha uno sfondo di tipo etico e noi dobbiamo sganciare la morale dalla dal diritto
Dobbiamo sganciare la morale dal diritto il secondo motivo e un motivo giuridico strettamente giuridico è una legge che fa si fa fatica a ritrovare in quell'articolo settantatré che i detenuti conoscono perché
Viene chiamato così per quanto viene applicato in tutte le sue fattispecie che vanta la coltivazione passando per i per la detenzione lo spaccio e al traffico petti e diciamo
Si fa fatica a ritrovare quei principi in alcune delle fattispecie offensività e proporzionalità e sono due i principi costituzionalmente ormai riconosciuti la corte costituzionale lo ha fatto di recente
In una sentenza del due mila sedici lo ha ribadito il principio di proporzionalità
Adesso non vogliamo tornare a una proposta antica di Antigone che la riprende da Luigi ferraioli ma se noi avessimo per esempio le pinete io reati di droga le mettessimo del Codice penale
Quel ci renderemmo conto della sproporzione noi comunque dobbiamo dall'altro lato toglierebbe alla legislazione penale tutto ciò che è privo del principio di offensività tutto ciò che non lo offende Benini o interessi giuridicamente rilevanti
Tutto questo è diciamo è la e la promessa e poi c'è una terza ragione una ragione invece di politica criminale
Perché non è importante che in per esempio ci sono paesi come il Canada che hanno iniziato a dare la parola agli operatori di polizia
All'iniziato a dare la parola agli operatori della magistratura anche da noi ci sono voci che ormai dicono che non si può pensare di canalizzare il lavoro investigativo qualificato solo ed esclusivamente intorno la repressione alla repressione alla repressione di chi la nell'ultimo del narcotraffico è un modo attraverso cui noi potremo liberare energie di polizia verso le dimensioni alte della criminalità
Ecco se queste sono le tre ragioni di fondo
Le premesse per un cambiamento ovviamente siamo qui in carcere solo anche nella nelle diciamolo nel nel nel vedere quei numeri di cui ci parlava prima leopoldo Grosso
Cioè abbiamo un terzo ampio della popolazione detenuta che in qualche modo e dentro per aver violato una di quelle fattispecie del settantatré il settantaquattro meno
Settantaquattro meno produce carcerazione dell'articolo settantatré
Un quarto e qualificato tossicodipendente un quarto dei detenuti a una condizione di tossicodipendenti io penso che allora dobbiamo usare questa occasione per dire facciamo un'inversione di tendenza
Ora le soluzioni tecniche le troviamo
Adesso qui probabilmente non ci mettiamo nel dettaglio a dire quali sono le soluzioni tecniche ma le troviamo
Solo basta avere chiaro che non dobbiamo assecondare il messaggio populista
Per cui droga uguale carcere droga uguale reato dobbiamo assecondare un altro messaggio un messaggio più difficile da spiegare un messaggio nazionali dobbiamo sostituire all'emozione la nazionalità
E ridare nazionalità al sistema di punizione
Allora io direi che per fare questo e vado in conclusione alcune cose diciamo nell'Est con disco dagli eccessi tecnica normativo uno prima di tutto è una corsa è una questione
Conosceremmo appare io sinceramente non so se il patto boh poco
Tutta quella che è la fascia dei reati di droga e delle
Tossiche e dei tossicodipendenti noi sappiamo genericamente chiede al settantatré genericamente chiede al settantaquattro ma io vorrei sapere quanti sono del settantatré per ciascuna delle fattispecie del settantatré
E quanti di quelli del settanta del settantaquattro sono tossicodipendenti il sotto insieme lo voglio conoscere e voglio conoscere bene del settantatré fattispecie per fattispecie lo dico può essere una richiesta con cui noi partiamo quanti sono stranieri
Quanti sono giovani quanti hanno doppia diagnosi quanti hanno problemi psichiatrici e così via
Perché ovviamente solo tramite la conoscenza potrà fare un intervento mirato perché altrimenti la conosce l'altra assenza di conoscenza mi porterà semplicemente affari probabilmente piccoli interventi normativi
Secondo
Depenalizzare depenalizzare sì bisogna il coraggio di te penalizza già pende articolo settantatré e per esempio depenalizzare la coltivazione uso personale
Terzo
Ridurre le pile
Su questo possiamo essere tutti d'accordo che per esempio i minimi edittali
Del settantatré tutti quindi non solo quelli per le droghe leggere ma anche per le droghe pesanti devono essere tali da consentire sempre la possibilità per gli operatori dell'amministrazione penitenziale di dialogare con gli operatori dell'esterno per disfarsi che ci sia un affidamento
Ma dobbiamo evitare che i i minimi vitali sono superiori alla soglia di accesso all'affidamento
Questo è diciamo per noi essenziale e poi infine regolamentare la vita dentro abbiamo sentito prima Sandro Libia ci conosciamo da trenta
Beh io penso che in questo momento queste cose si possono fare uno dialogare con la istituendo visita darla neo istituita commissione di cui anche il dottor tanto ne fa parte
Che vuole modificare testiera qui prima che volevo diciamo intervenire modificando pezzi di vita penitenziaria
è un'indicazione che andata la ministra carta
Qui stiamo convocati da un altro ministero dalla ministra dado ecco io penso che un giorno importante in questo momento per andare a modificare la vita dentro anche a bocce ferme
A bocce ferme
Anche se alcune cose si potrebbero fare per via amministrativa la rivitalizzazione del costo di attenuate
Io penso che si possa fare anche per esempio dicendo che quello è il modello ordinario di pena non per seicento persone in Italia Mattel simile per otto mila integrandole con persone che non hanno problemi di dipendenza
Perché la custodia attenuata deve essere di volta a chi ha detto
E le poggia un parametri identificativi così limitati che poi alla fine data diciamo è difficile trovare quelle persone non c'è scritto da nessuna parte dell'ordinamento penitenziario e nella nostra costituzione che la custodia ordinaria non possa essere quella che invece sia nella custodia attenuata
Io non so quante persone sono in questo momento della terza casa penale di Rebibbia mo'un numero veramente basso quante
Quarti basso qui diciamo basso possiamo dirlo che a Roma sui tre mila e cinquecento detenuti quaranta solo in custodia attenuata è un passo infine e chiudo dobbiamo aprire un dibattito un dibattito su questo ringrazio chi ci ha consentito di stare dentro questo dibattito che si andrà ad intersecare con un altro dibattito se la Corte costituzionale ammetterà il referendum sulla depenalizzazione
Della coltivazione e altre due misure diciamo ci sarà un dibattito nel Paese io penso che questa sia una grande opportunità riaprire un dibattito stube il Paese non ideologico ma pragmatico grazie
Grazie adesso passiamo all'intervento dell'orrore Dottoressa Francesca pesce dell'Università di Trento
L'intervento dal titolo analisi degli effetti della legislazione sulle droghe del sul sovraffollamento carcerario e possibili soluzioni adesso cerco di mandare le slide
Grazie buongiorno a tutti
Anch'io sono grate ringrazio tutti coloro che hanno permesso questo questo incontro questo quest'occasione importantissima di dialogo allora abbiamo sentito
Intanto concordo pienamente con quanto è stato detto sinora in particolare anche con il dottor Gonnella rispetto ai dati oggettivi che ci portano oggi ma di fatto sono dati che vediamo da anni ormai a a comprendere che è necessario
Un intervento immediato un vero e proprio giustamente come è stato definito cambio di rotta un'inversione di rotta
Io gli faccio vedere perché penso che a livello visivo siano ancora più impattanti abbiamo dei problemi che ha riguardano il sistema giudiziario appesantito dalla nostra legislazione e il sistema penitenziario
Con dei numeri veramente terrificanti direi
E e che portano poi dei costi
Elevatissimi
Più di un miliardo di euro all'anno o solo per la carcerazione per droghe
E faccio una breve Flash anche su questo tema il tema delle segnalazioni e sanzioni amministrative per l'utilizzo personale
Perché poi ci sarà appunto uno spunto di riflessione su questo una cosa impattante notare come su trentadue mila
Ottocentosettantanove segnalazioni nel due mila e venti solo novantaquattro hanno determinato una richiesta di programma terapeutico e la maggior parte sono state rivolte a delle persone che hanno utilizzato appunto personalmente cannabis
Solo una piccola quantità invece per l'utilizzo di cocaina ed eroina
Allora è chiaro che tutti questi dati dimostrano da tantissimo tempo troppo l'inefficienza della nostra strategia di chi lotta alle droghe e
E appunto del suo approccio che per quanto mi riguarda è totalmente repressivo il quasi punto tra parentesi ma potrebbe non essersi
E chiaramente questo tipo di astratti zia di scelte di politica criminale a dimostrato sta dimostrando di non raggiungere gli obiettivi da perseguire che sono sicuramente in primo luogo la salubrità sociale
E il l'attenuazione del tasso di recidiva tossicomani Ka e criminale
è un sistema che determina appunto costi elevatissimi a livello sociale
E quindi appesantisce il sistema giudiziario il sistema penitenziario determina anche costi ingenti a livello sanitario e crea degli effetti collaterali gravissimi abbiamo visto il problema adesso trappolamento carcerario che incide di fatto sulla il sui diritti fondamentali dell'uomo che non sono garantiti tanto che l'Italia in tratta nella lista nera degli Stati europei che non si sono rivelati in grado di
Tutelare i diritti fondamentali delle persone detenute
E di fatto
Appunto è qualcosa per cui non si può più aspettare ribatto veramente il tempo di invertire la rotta ci sono tante cose che si possono fare io credo che una delle prime è metabolizzare il concetto che la persona affetta da tossicodipendenza è una persona ammalata
E questo concetto deve essere scritto nella norma nel senso che deve essere la base di partenza per poi decidere che tipo di strategie adottare è una patologia ad andamento cronico e recidivante la tossicodipendenza e questa è una base di in parte di partenza importante
Per decidere anche come trattare queste persone e come reagire a dei loro eventuali comportamenti alle loro situazioni e la prima cosa che mi viene in mente è proprio che Rispetto alle misure alternative in particolare l'affidamento in prova in casi particolari previsto dall'articolo novantaquattro del testo unico
Bisognerebbe proprio perché stiamo parlando di persone affette da una patologia
Ad andamento cronico e recidivante bisognerebbe eliminare dal novero delle circostanze che il tribunale di sorveglianza deve valutare per revocare un meno
La misura alternativa proprio la ricaduta tossicomani Ca'perché credo che in un ordinamento civile non sia accettabile che si punisca una persona per la manifestazione di un sintomo della malattia di cui affetta
Ovviamente sul tema le misure alternative si è già detto molto e si dirà ancora molto è evidente che è necessario aumentare l'accessibilità alle misure alternative in particolare rispetta la tossicodipendenza l'articolo novantaquattro del testo unico
Perché effettivamente funzionano nel senso che al di là del fatto che possono essere migliorate ci sono un sacco di cose che si possono migliorare lo lo vedremo sicuramente nel corso di questa giornata di lavori però Zappa
Per come sono
Funzionano meglio del carcere
Funzionano in termini di abbattimento della recidiva tossicomani Ka e della recidiva criminale perché le persone che beneficiano delle misure alternative esprimono una recidiva tossicomani che criminali inferiore rispetto a chi invece è stato solo detenuto
E si è detto che sono un investimento concordo pienamente
Ma addirittura costano comunque meno del carcere nel da peggiore delle ipotesi costano la metà del carcere quindi non c'è motivo per ostacolare l'accesso alle misure alternative
L'altro tipo di intervento ovviamente se ne ha già parlato
Quello di ridurre le cornici edittali dell'articolo settantatré perché
Sono eccessivamente afflittive e spesso davvero non si trova a quel criterio costituzionale dell'offensiva ITA rispetto ai beni giuridici
Tutelati oltre al fatto che sono nettamente sproporzionate rispetto anche a le sanzioni dell'articolo
Settantaquattro
Una un'altra ipotesi per evitare cioè per diminuire il tasso di persone che entrano in carcere quindi con l'uso del tema che bisognerebbe ampliare quello di delle persone che escono dal carcere per diminuire il tasso di persone che entra in carcere
Per questo tipo di reati
Credo che sarebbe una buona soluzione introdurre proprio il criterio della finalità del profitto economico o di altra utilità
Per distinguere ciò che è penalmente rilevante da ciò che è utilizzo personale che non può essere sanzionato penalmente
Ovviamente il la finalità del profitto economico d'dovrà essere provata per determinare se punire alcuna sanzione penale o meno
E infine è un un altro ipotesi potrebbe essere quella di eliminare il criterio tabellare della quantità
Che Nenni negli anni ha dimostrato di indebolire il a principio dell'accertamento oltre ogni ragionevole dubbio da parte la magistratura crea comunque un pregiudizio in peius sia che si tratti di sopra soglia sia che si tratti di sotto soglia
E ovviamente inverte l'onere della prova cosa che né altrettanto inaccettabile
Infine proprio rispetto al Flash sulla sull'articolo settantacinque quindi le segnalazioni e le sanzioni amministrative per l'utilizzo personale ecco ritengo che questo articolo sia proprio la manifestazione del travisamento degli obiettivi di cura e di recupero
Che deve doveva perseguire sulla base delle fonti internazionali da decisione quadro del due mila e quattro sono
Previste delle misure che molto serenamente si possono definire misure di prevenzione e di sicurezza perché sono due eccessivamente afflittive
E quindi è proprio contrario fondamentalmente questo tipo di approccio punitivo
A a agli obiettivi che doveva avere appunto recupero cura tanto che a mio avviso dovrebbe essere mantenuto nell'articolo settantacinque il solo ammonimento
Che dovrà essere appunto una una ad avere una finalità a informativa per la persona che viene fermata con appunto per utilizzo
Di sostanze stupefacenti e di invito all'avvio di percorsi terapeutici questo peraltro ci avvicinerebbe a un modello che molto positivo sia dimostrato
Positivissimo e cioè il modello portoghese
Perché dal due mila a oggi in Portogallo grazie alla legge trenta è riuscito ad ottenere dei risultati eccellenti in termini di abbattimento di tutti gli effetti collaterali che alla tossicodipendenza in termine di salubrità salute
Delle persone affette da questa patologia
E anche appunto della recidiva tossicomani Ca'nonché della recidiva criminale e l'idea è quella che dovremmo metabolizzare cominciare
A appunto a a cercare di raggiungere di avere un approccio sanitario socio assistenziale per le persone che appunto utilizzano stupefacenti
E non meramente punitivo come sta accadendo di fatto da troppi anni senza alcun risultato positivo
Ecco direi che chieda di essere anche i master in tempi per cui ringrazia
Bene andiamo all'intervento del dottoressa Emilia Rossi garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà
Il titolo dell'intervento gli affetti sul carcere della legge sugli stupefacenti e le possibili soluzioni sul piano normativo non so se ha delle delle slide
Interrompiamo la condivisione
Grazie buongiorno
Ci ritroviamo qua dopo dodici anni dall'ultima conferenza nazionale sulle droghe e de e severo e condivido
Leopoldo Grosso che tanto è cambiato moltissimo è cambiato tutto è cambiato
Negli ultimi trent'anni le possiamo dire che qualcosa è cambiato ed è importante anche negli ultimi dodici anni che ci separano dalla dall'ultima Conferenza sulle droghe perché si cominciano a intravedere il segnali di qualche intenzione di rivedere completamente
La politica sulle droghe le strategie politiche sulle droghe questi segnali ci vengono in particolare dai paesi che sono al centro del narcotraffico del fenomeno del narcotraffico cominciamo a vedere
Le esperienze di legalizzazione della cannabis negli Stati Uniti e in Canada ma anche nel nostro piccolo scenario nazionale
Beh i segnali che ci sono venuti dai due procuratori nazionali antimafia che si sono succeduti negli ultimi anni Franco Roberti e Federico Cafiero de Raho non sono segnali irrilevanti quando i due procuratori nazionali antimafia si sono espressi dicendo legalizzato le droghe quanto meno per nei limiti della destinazione all'uso personale per che togliamo Risorse alla criminalità organizzata
Allora tutto questo ci fa sentire a che l'aria oggi è diverso da Rispetto dodici anni fa e che se è vero che la riflessione complessiva sulle politiche sulle strategie
Sulle droghe è una riflessione che deve investire la comunità internazionale deve essere fatta sul piano globale provenire da Oltreoceano è anche vero
Che però noi non possiamo attendere l'esito di questa riflessione ma possiamo dobbiamo perché gli elementi ce l'abbiamo intervenire oggi per produrre anche a legislazione vigente oggi che l'aria sta cambiando
Per poter intervenire sulla legislazione vigente per fare in modo almeno che si riducano i costi
Del
Danno sociale umano che viene dalla legislazione sulla droga che oggi e vigente nel nostro Paese c'è quel sacrificio di vite umane
Quello sacrificio di opportunità di riabilitazione quel peso sulla giustizia e quel peso sul carcere che la legislazione che oggi è in vigore nel nostro Paese sta producendo e vediamo la vediamola
In realtà il DAP da delle ottime mappature e devo dire che nel
Nella
Ampia collaborazione che ha con il garante nazionale
Dei detenuti come si dice comunemente delle persone private della libertà fornisce hanno di questi dati allora al ventiquattro settembre due mila ventuno cioè l'altro ieri
Su cinquantatré mila ottocentotrentaquattro persone registrate in carcere
Diciotto mila ottocentottantotto erano quelle detenute per droga per droga in generale quindi Testo unico sugli stupefacenti
Perché dico questo perché se poi anche ed era il ed era il trentacinque per cento della popolazione detenuta se invece andiamo a vedere quanti di questi diciotto mila ottocentottantotto circa erano detenuti per lo spaccio comune cioè quello previsto dall'articolo settantatré quindi niente criminalità organizzata grande tra no lo spaccio comune
Questi erano al trenta giugno due mila ventuno ma non cambia molto diciotto mila centosettantasette persone di cui sei mila
Trecentotredici straniere cioè il trentatré virgola otto per cento della popolazione detenuta ecco qua
Che cosa ci dicono i dati
E
Se andiamo a vedere poi invece proprio
I dati che ci forniscono la fotografia degli effetti di questa legislazione
Sul carcere questi dati vengono proprio dall'entità delle pene inflitte e residue su quel numero di
Diciotto mila ottocentottantotto persone detenute per droga
Anche questi sono dati che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha fornito al al Garante nazionale proprio per avere gli elementi di conoscenza che servono a dare delle indicazioni allora
Sempre ventiquattro settembre del due mila ventuno
Di quelle diciotto mila ottocentottantotto persone detenute per droga dodici mila duecentosettantaquattro erano già definitive che vuol dire processi rapidi
Processi rapidi vuol dire infatti che non richiedono particolare fatica diciamo di accertamento
Ora di queste dodici mila duecentosettantaquattro persone hanno sono dodici mila duecentosettantaquattro persone condannate con pena definitiva per l'articolo settantatré quindi è ritagliato in quel numero e da proprio la fotografia del fenomeno di queste dodici mila duecentosettantaquattro sentite bene
Duecento settantuno persone sono state condannate ed erano in carcere per scontare sono tuttora in carcere per scontare una pena inflitta inferiore How un anno
Quindi pochi mesi
Mille seicentotré sono quelle che sono in carcere per una pena compresa tra uno e tre anni
Cinque mila ottocento uno per una condanna compresa tra uno e sei anni
E in tutto cinque mila quattrocentosettantuno una condanna compresa tra i sei venti anni se fate i conti
Quelli che hanno le pene più alte tra i sei venti anni sono molto meno di quello della somma di quelli che hanno la pena più bassa
Allora questi numeri che cosa ci dicono che la maggioranza delle persone che stanno in carcere per droga assaltano in carcere per fatti di spaccio minore
Puniti con le pene previste per le droghe leggere e per pene previste per fatti di lieve entità quelli famosi del comma cinque
E ci dicono anche delle particolari condizioni di fragilità
E vulnerabilità
Di quelle duecento settantuno persone
Che stanno in carcere per una penna inferiore a un anno a cui nell'impianto normativo né l'aspetto il mondo giudiziario
Nella rete sociale hanno saputo dare una risposta diversa a quelli disagio
Dal consegnarli a trascorre re un tempo vuoto della loro esistenza perché stare in carcere per meno di un anno significa sospendere la propria vita
Perché per pochi mesi nemmeno un programma di recupero e di trattamento individualizzato come sa bene chi opera in carcere si può fare non bisogna prendersi in giro su queste cose e le cose dirle con molta chiarezza
Ma guardiamo anche l'entità delle pene residue sempre sulle dodici mila duecentosettantaquattro persone che stanno in carcere per articolo settantatré
Sono due mila duecentocinquantuno alle persone che stanno in carcere per scontare ancora un anno di pena questa la dice lunga sull'applicazione delle misure alternative
In tutto la faccio breve su questi numeri se non non si capiscono
In tutto sono sette mila ottocentosessantasette le persone che stanno in carcere per scontare ancora da uno a quattro anni di pena inflitta cioè da uno a quattro che sono esattamente i termini nei quali e applicabile sono applicabili le misure alternative quasi il settanta per cento di questi
Condannati allora
E finisco
L'abbiamo è chiaro no la legislazione attuale incide sensibilmente sull'affollamento del carcere toccando le persone che sono in carcere per fatti di spaccio minore il piccolo spacciatore al minuto non in grande narcotrafficante
Bisogna cercare delle soluzioni alternative alla carcere Rizza azione delle risposte che consentano il recupero delle persone dalla condizione di tossicodipendenza e di criminalità legata alla tossicodipendenza
E quindi per prima cosa
Bisogna ridurre l'ingresso in carcere cioè detta in altre parole le persone in carcere e meglio se non c'entrano
Perché poi una volta che sono entrate andiamo a vedere le misure alternative ma quell'impatto traumatico col carcere se è meglio evitarlo e meglio evitarlo e questo è l'obiettivo come si fa
Beh innanzitutto
Bisogna escludere dalla criminalizzazioni fatti che sono finalizzati soltanto all'uso personale a abitudini personali cioè tutte quelle condotte dell'articolo settantatré che sono più o meno tutti i comportamenti umani possibili per c'è scritto di tutto
Devono avere la finalità di lucro se non hanno finalità di lucro sono condotte ricollegabili a uso personale e non possono portare in carcere
Numero uno numero due incidere sull'arresto obbligatorio incidere sull'applicazione delle misure cautelari terzo è semplice ridurre le pene ridurre le pene e tenere distinti i fatti
Di droghe leggere dai fatti di droghe pesanti perché sono fatti davvero DiVersi anche sul piano della rilevanza dei beni messi in discussione
Allora tutte queste cose sono possibili sono immediatamente praticabili questa è la sede in cui cominciare a dire al Parlamento come si fa grazie
Grazie a lei allora a questo punto mi dicono che possiamo fare una breve pausa un quarto d'ora quindi alle undici e trenta se non sbaglio riprendiamo i lavori
Mi dicono dissi perfetto potete accomodarvi al all'uscita c'è la possibilità di prendere qualcosa qualcosa di Gallo prego
Noi come l'insalata
Ho riprendiamo i lavori un ringraziamento già a chi ci ascolta e sta facendo pervenire le le prime domande quindi sollecitiamo ulteriori ulteriore osservazione ulteriori domande alle quali daremo disposta nella nella giornata di domani
I vari vari esperti Enter lui danno direttamente con
Con chi appunto posto a posto queste domande
Daranno daranno risposta allora proseguiamo con con gli interventi
Chiamiamo al al microfono la dottoressa vittoria Stefanelli del ministero della giustizia con una relazione
Sul stupefacenti e sovraffollamento carcerario
Prego dottore
Allora grazie io mi associo ai ringraziamenti per all'organizzazione di questa conferenza
Dove sì partorirà hanno delle idee si spera che a queste idee si dar seguito quindi speriamo che il legislatore ascolti la nostra voce
Io sono magistrato di sorveglianza da circa dieci anni a Roma mi sono occupata di tossicodipendenza però anche come giudice civile in quanto sono stato giudice della famiglia
E giudice tutelare
Ora devo dire che sicuramente la mia esperienza diciamo collima con i dati che sono stati oggi rivelati nel senso che effettivamente avevo la sensazione che il trenta per cento della popolazione carceraria fosse una popolazione con problematiche di tossicodipendenza
E una gran fetta di questo trenta per cento una popolazione straniera e e poi c'è da dire che spesso la tossicodipendenza porta con sé la patologia psichiatrica che sappiamo essere in in aumento in aumento in genere nella popolazione ma ovviamente la popolazione detenuta che è uno specchio della della realtà
A registra questo dato purtroppo
Ora la criticità sovraffollamento ovviamente potrebbe essere risolta se noi immaginassimo un carcere senza tossicodipendenti cioè senza Soggetti con queste problematiche
Allora cosa si potrebbe fare diciamo che sicuramente io mi associo a la chi mi ha preceduto o nel dire che i tossicodipendenti costituiscono un enorme peso per la giustizia e per il carcere
Però si può intervenire ovviamente per risolvere questo problema a vari livelli si è parlato di una depenalizzazione
Ora depenalizzazione ciclicamente si parla della liberalizzazione delle droghe leggere e quindi questo è un argomento che lascio alla politica
Voglio però solamente dire una cosa che il legislatore è intervenuto non in materia di droga ma nella Codice di procedura penale prevedendo una nel Codice Penale prevedendo la particolare tenuità all'archiviazione del particolare tenuità ebbene nel caso della droga dovrebbe fare uno sforzo in più il legislature nel senso che dovrebbe
Per appunto ipotesi fattispecie di particolare tenuità prive di offensività o con un offensività minima
Prevedere una depenalizzazione una depenalizzazione però canonizzata cioè non lasciando lasciato insomma fa fatemi passare la parola all'arbitrio della della giurisprudenza
La individuazione della tenuità ma andando a canoni rizzare le ipotesi di particolare tenuità
Quindi questo sicuramente un fronte è quello della depenalizzazione altro fronte per diciamo andare a delle digerire il circuito carcerario sarebbe quello di prevedere una sanzione che non sia la detenzione
Ad esempio il lavoro di pubblica utilità
è in devo dire che in in questi termini la Commissione giustizia a licenziato l'attuale disegno di legge
Sulla sulla depenalizzazione della coltivazione delle piantine di cannabis prevedendo anche per alcune ipotesi l'articolo settantatré comma cinque
Questa particolare sanzione lavoro di pubblica utilità
Ritengo tuttavia che il solo lavoro di pubblica utilità senza una presa in carico del tossicodipendente quanto meno da parte dei servizi territoriali
Sia poca cosa nel senso che il tossicodipendente se viene considerato un soggetto che ha ha bisogno di un ausilio di un di un aiuto terapeutico
E dicevo quanto è vero che il tossicodipendente spesso è anche un malato psichiatrico quindi se è vero questo sarebbe necessario che vi fosse una presa in carico da parte dei servizio sanitario e questo perché perché è ovvio che la è la tossicodipendenza a creare questa devianza e quindi è necessario agire sulla causa della devianza
Per pervenire diciamo ad una condizione di affrancamento dalla condizione di tossicodipendenza perché solo in questo modo sì edita la recidivanza
Ora si è parlato di ordini sure alternative e della e della diciamo carenza di ricorso all'affidamento terapeutico nel senso e come se fosse la magistratura colpevole di questa carenza bene
Io vorrei invece lanciare un allarme almeno per la esperienza che mi riguarda
Perché nel nostro tribunale quando vengono presentate delle istanze ai sensi dell'articolo novantaquattro del DPR trecentonove novanta
In genere le le si a esaminava con benevolenza nel senso che sappiamo bene che soprattutto quando la documentazione completa si è lavorato tanto per arrivare a quel Progetto che non va neutralizzato perché è una risorsa che non va assolutamente sprecata
Perché consente al tossicodipendente di entrare in un circuito
Per pervenire alla diciamo potenziale soluzione di quelle problematiche e quindi non si fa che un bene alla collettività perché è ovvio che se si supera il problema della tossicodipendenza
Si supera anche quello della devianza ebbene però devo dire che lei istanze di affidamento terapeutico sono pochissime sono pochissime
Sono spesso inammissibili perché sono prive di documentazione e quindi diciamo il paziente nonché detenuto viene evidentemente mal consigliato e e quindi lo si indirizza sulla giusta strada attraverso i colloqui in carcere da parte del magistrato
Spesso non si arriva ad una richiesta di articolo novantaquattro perché la pena e Breve
Ora anche a proposito della pena Breve vorrei dire che è vero quanto dice il garante che spesso si trovano detenuti che devono espiare una pena inferiore ad un anno
Tuttavia molto spesso quel detenuto entra in carcere perché quella pena non è isolata perché quella pena prima o poi sarà inglobata confluirà in un cumulo e quindi è il cumulo diciamo è il cumulo giuridico di queste il cumulo di queste pene che comporterà una diciamo permanenza più prolungata all'interno dell'istituto carcerario
Ora
Diciamo che a bocce ferme e inattesa che il legislatore recepisca queste idee e quindi una depenalizzazione riprendendo il discorso relativo alla liberalizzazione delle droghe leggere
Una depenalizzazione o quanto meno una individuazione delle fattispecie di particolare tenuità con cani canonizzazione di queste fattispecie
Quindi inattesa di questo cosa si può fare ebbene io credo che comunque in carcere si possano creare dei reparti ad hoc cioè dei reparti per tossicodipendenti io o addirittura delle neon strutture per tossicodipendenti perché perché in questo modo anche colui il quale non ha avuto la possibilità di chiedere un affidamento terapeutico o anche perché ad esempio non c'è la volontà di affrontare una comunità terapeutica allora a diciamo che se il carcere fosse un un attrezzato per o un trattamento individualizzato di questa fetta della popolazione che ripeto spesso è una fetta portatrice di patologie psichiatriche
Se fosse questo il carcere
Sicuramente avremmo una una riduzione della recidivanza
Perché perché si affronterebbe con tempestività il problema e perché una volta fuoriuscito il tossicodipendente dal circuito carcerario può essere preso in carico alla server territoriale e quindi ciò per garantire una continuità di trattamento tra quanto si fa all'interno e quanto si può fare sul territorio
Ora noi sappiamo bene che spesso il tossicodipendente e anche un soggetto che delinque all'interno del del della famiglia
Quante volte abbiamo tossicodipendenti che hanno commesso reati
Di maltrattamenti piuttosto che di estorsioni ai danni dei genitori o di altri parenti
Ebbene in questo modo cioè aiutando il tossicodipendente dal momento in cui mette piede in carcere fino a quando esce fuoriesce da questo circuito e viene preso in carico al serbe
Io credo che si possa ottenere anche una anticipazione rispetto a quello che si può ottenere con un percorso comunitario anche di tipo residenziale
Grazie
Grazie passiamo al all'ultimo intervento di questa di questa prima parte il dottor Marco Cafiero giurista con intervento dal tema dal titolo osservazioni in tema di misure alternative per soggetti dipendenti prego se può parlare
Grazie a tutti ultimo spero di Monte di api troppo
E prendo le mosse dal relazione della collega pesce
Quando ci parlava di misure di sanzioni amministrative be'questa è la quarta conferenza nazionale a cui partecipo
In tempi non sospetti ben tre venga do dodici anni fa
Affermavo queste cose
Che le sanzioni amministrative non servono o per lo meno così come sono
Ne abbiamo discusso tanto non è sospinto ora i tempi sono cambiati
Forse qualcosa
Si può fare
E allora arrivo al tema della mia relazione ringraziando naturalmente per l'intervento per l'invito
E per il fatto che io sono qui anche in rappresentanza della Federazione delle comunità terapeutiche nonché del Forum del terzo settore che si occupa di persone private della libertà personale
Questa duplice veste che ha consentito in questi ultimi due o tre anni di maturare il tema della giustizia riparativa
Come elemento educativo
E di recupero
Giustizia riparativa che qui non si tratta di una forma alternativa di giustizia ma di un qualche cosa di parallelo che risponde al dettato costituzionale
Quindi non vediamo la come qualcosa di diverso ma non l'ha vista come qualcosa di diverso neppure la Commissione giustizia che mi fatto largo uso nella relazione
Introducendo tematiche che oggi noi possiamo utilizzare su questo tasto
Per esempio forse non ci dimentichiamo che il DPR trecentonove Novari
Oltre doveva essere riformato
Tutte cose che sono state dette questa mattina
Andrebbe valorizzato per le cose che ci sono perché per esempio il comma cinque bis dell'articolo settantatré tanto vituperato e comunque bisognò uso di una riforma andrebbe applicato quanto meno nella parte di quindi
Anche la dottoressa Stefanelli parlata
Perché al giudice di merito
è offerta la possibilità di applicare questa norma di concordare questa norma che prevede proprio scusate la riparazione
Ma è stata un articolo che quando ho provato io come avvocato penalista a far valere in tribunale il giudice mi ha chiesto me lo spiega prima
O o lo lascia o lasci Cameron lecca
Questo la dice lunga sul fatto che non sappiamo utilizzare le risorse che ci sono la giustizia riparativa per il dipendente da sostanze
E proprio già coniugata timidamente in quella norma non applicato
Che oggi viene vivificata perché attenzione nelle proposte di riforma c'è proprio la possibilità che il giudice di merito
Introduca delle sanzioni diverso che come auspicava la dottoressa Stefanelli
Non so
Senta dal dire al fare ci sarà di mezzo il mare però siamo anche noi
Operatori di giustizia chiamati a sollecitare
L'applicazione
Di certe cose
E allora
Questo comma cinque bis che dava la possibilità di a dire a progetti di riparazione banche nel senso di progetti
Socioriabilitativi presso comunità di recupero servizi
Allora se in quel momento si valorizzasse questa norma Zio viene ebbe anche a quanto diceva la dottoressa Stefanelli in tema di tenuità perché proprio lì che la tenuità verrebbe applicata magari con che cosa con una possibilità di estinzione del reato proprio come avviene per la messa alla prova
E allora siccome la messa alla prova sta per essere ampliata nella sua applicazione è giusto seguire anche l'orientamento che prevede la diminuzione delle pene per lo spaccio come diceva il dottor Gonnella il principio di preposti proporzionalità
Perché se noi rendiamo proporzionali le pene e applichiamo quello che abbiamo cioè la messa alla prova e l'articolo comma Kirch articolo settantatré comma cinque bis allora vedete che avremo una forte diminuzione del dell'incidenza all'interno del carcere
So che il tempo a mia disposizione non è molto prima che mi riprenda il moderatore vi dico che la Federazione sta attuando Gest progetti di giustizia riparativa
Se la giustizia riparativa intra nel nei servizi entra nelle comunità di recupero
E intanto anche nella mentalità dei giudici ed il tribunale le norme vengono applicate e allora assistiamo a un cambiamento
Ma noi dobbiamo essere i primi che cambiamo la cultura perché in questo momento non stiamo lottando con una cultura della sicurezza che mal si concilia con quel quanto noi oggi affermiamo qua ma noi non dobbiamo essere timidi noi dobbiamo affermare
Il principio che tossicodipendente non è necessariamente un soggetto pericoloso ma anche un soggetto che può rappresentare una risorsa per la società proprio attraverso un processo di consapevolezza azione e di responsabilizzazione rispetto al reato commesso
E allora non mi addentro nella politica i Nella polemica liberalizzazione e legalizzazione perché e diventa irrilevante nel momento in cui noi sappiamo farci carico delle persone che commettono un reato in ragione della dipendenza proprio come dicevano tutto risolto è talmente se noi stiamo società siamo in grado di offrire queste risorse
Che non è solo la cura ma è la responsabilizzazione rispetto al reato commesso allora noi abbiamo fatto un passo avanti che ci consente poi di smantellare quella spirale di insicurezza
Che aleggia nella nostra società ama tanto il tossicodipendenti son tutti fuori assi tanto rimandano le comunità ma poi se ne vanno
Perché questo pregiudizio noi dobbiamo sconfiggerlo dobbiamo sconfiggerlo con una legislazione adeguata
Una legislazione che tenga conto sì dottoressa pesce del fatto che i costi del carcere sono elevatissimi non che non lo siano quelli delle comunità però su sono più ben spesi perlomeno evitano il recidiva si di comportamenti perché le i dati statistici che lei presenta sono assolutamente corretti
E allora noi come società ci siamo chiamati come operatori del diritto e come operatori di giustizia
A introdurre e valorizzare quello che la nostra società poi fuoco offrire ai sensi della proprio l'articolo ventisette della Costituzione rieducazione educazione che non è educazione di antichi regimi mai proprio educazione responsabilizzazione rispetto a un a un reato
Allora sì che il reato di quell'articolo settantatré vedrete che si attenuerà perché a quel punto sarà più facile intervenire sui livelli di paura che la società sta sviluppando sono i tempi vi ringrazio
Un attimo devo fare una condivisione di schermo
Ecco
Bene
Devo in questo in questo momento cercare di arrivare ad una ad una brevissima sintesi
Sulla base dei documenti che il i relatori di questo primo tavolo ci hanno certo fatto ci hanno fatto pervenire nei giorni scorsi e sulla base poi delle innumerevoli altre suggestioni che sono portate sono state portate questa mania mi rendo conto che il lavoro nesso dentro una sulla slide non rende giustizia del della quantità degli elementi che necessiterebbero di una di un approfondimento
Quello che abbiamo provato a fare è stato un po'questo non so se se lo schermo rende rende visibile le varie i vari elementi però ci sia o no diciamo degli del
Come dire delle considerazioni di carattere generale che attengono il tema del sovraffollamento
Delle carceri soprattutto sul fatto che che il sovraffollamento
Provoca una che in qualche modo collegato alla recidiva e soprattutto ad una sorta di inesigibilità dei dei diritti per cui si è sollecitato è stato sollecitato la necessità di uscire
Dal paradigma dal paradigma punitivo
Bene rispetto a questo allora ci sono
Quattro grandi gruppi se vogliamo incasellare in qualche modo dare ordine alla alla discussione
E cioè un tema di carattere Trezeguet trasversale è quello delle misure delle misure alternative siamo partiti appunto tutti hanno sont sottolineato la carenza di misure alternative e il la necessità di arrivare a rimuovere gli ostacoli per promuovere
E quindi per ampliare i programmi di custodia attenuata
C'è anche chi ha sottolineato la necessità di implementare l'istituto del dell'affidamento terapeutico verso tutte le persone
Con disturbo alla dipendenza quindi non limitate ai tossico e dico sì detti tossicodipendenti gradi ma a tutte le persone che secondo il DSM quinto
Hanno un disturbo lieve o moderato o gravi
Si è detto della funzione
Preventiva della messa alla prova
E di una maggiore qualificazione delle misure alternative che possono agire anche diciamo in senso estremamente positivo verso persone persone percorsi di inserimento e direi di inclusione sociale
Quindi sia esso si sostiene sostanzialmente il carattere motivi motivazionale delle misure alternative per quanto riguarda il l'istituto a custodia a custodia attenuata si è detto della necessità di andare di andare oltre perché questa misura sulla quale si è fatta delle sperimentazioni necessita di una in qualche modo di una rifondazione di un ripensamento complessivo
Necessità poi altro tema rilevante è quello delle strutture e degli operatori e della o o meglio della qualificazione degli operatori quindi necessità di nuove strutture carcerarie che siano più di visibili
Attrezzate
Anche ad accogliere persone con progetti terapeutici riabilitativi individualizzati sostenere la socializzazione all'interno di questi percorsi all'interno di queste strutture
Anche con il coinvolgimento diretto delle persone delle persone detenute conforme anche di Aureo gestioni ci sono delle esperienze sono state portate nella documentazione delle esperienze rilevanti che devono che possono in qualche modo essere stesse qualificare gli operatori su tutto il territorio nazionale perché questo è l'elemento che agisce sull'altra diciamo criticità che è stata evidenziata cioè quella la diseguaglianza dei trattamenti che dipende anche se volete appunto da una diversa
Grado di formazione oltre che dalle strutture alle
Un tema è la la patologia psichiatrica correlata alla tossicodipendenza e anche su questo il personale deve essere attrezzato
Per per intervenire
Ulteriore in diciamo ambito ulteriore elemento trasversale di discussione è quello del degli interventi e delle e dei progetti quindi il passaggio dalla riparazione dalla sanzione alla riparazione
Quindi pronti Progetti terapeutici individualizzati socio riabilitativi in cui sia applicato appunto il paradigma ripartivo
Quindi necessità di tracciare l'attualità della dipendenza non solo della dipendenza fisica ma anche di quella psichica
Superamento della frammentazione
E quindi un'esigenza di procedure che siano in qualche modo più appropriate e standardizzate a livello nazionale e quindi rendere le metodologie e la programmazione maggiormente omogenee
Da ultima come aree anche se rimane in alto ma questo per carenza per carenza di spazio cioè il tema della depenalizzazione delle verande che è stato detto che non da sola ovviamente necessita un approfondimento sul livello di conoscenza e necessità accanto a questo anche un azione di riduzione delle pene questo mi pare che sia un po'il condensato del della discussione di questo primo tavolo e anche dei documenti della della mole di documenti che ci avete fatto pervenire e di cui io ovviamente ringraziamo ringraziamo tutti voi quindi a questo punto passo la parola
Alla dottoressa Molinaro per la composizione del secondo del secondo gruppo
Bene passiamo quindi alla seconda tavola rotonda che è quella relativa alle misure di riduzione del danno e trattamenti sanitari all'interno del percorso detentivo
E invito a salire sul palco la dottoressa Brentani la dottoressa Covelli il dottor Nava la dottoressa la catena e la dottoressa Landoni
Approfitto sono per ricordare alle persone che sono connesse da casa di partecipare ai lavori attraverso contributi domande e poi invito alla dottoressa Brentani atto la sua relazione
Buongiorno a tutti ringrazio per quest'invito ringrazio anche gli organizzatori per questa occasione di di dibattito di dialogo del quale sicuramente l'Italia ma grande bisogno di operatori la società civile terzo settore e chi in carcere la corda molto tempo è un piacere per me tornare a parlare una piattaforma italiana perché normalmente nel mio ruolo arme dacci International mi occupo di politica europea internazionale su questi temi
La mia in intervento si chiama misure di riduzione del danno in carcere in realtà però volevo dare un contesto al senso che la riduzione del danno a rispetto alle politiche relative al consumo di sostanze stupefacenti richiamando prima di tutto la nuova strategia europea sulle droghe che è stata appena approvata a dicembre due mila e venti in Europa
E un po'in sordina si di cui si è sentito parlare poco strategia europea che però sarà sicuramente chiave e orientamento nel momento in cui il governo italiano sta pensando al piano nazionale antidroga
Ebbene in questa strategia appena approvata si modifica profondamente l'impianto delle politiche europee in materia di droga tradizionalmente accorate sui due macro temi della riduzione dell'Offerta quindi tutte le misure legate al traffico e la riduzione della domanda del consumo tutte le misure legate alla prevenzione alla cura e al trattamento
Di cui la riduzione del danno faceva parte nella nuova nel nuovo impianto normativo europeo la riduzione del danno assume oggi una rilevanza autonoma una rilevanza asse ed è un orientamento fondamentale credo da un punto di vista culturale il punto di vista culturale di cui questa mattina abbiamo avuto modo di di parlare e di sentir parlare quindi riduzione del danno da un insieme di interventi incardinati all'interno de la riduzione della domanda diventa un capitolo asse
Questo ne valorizza la portata politica e strategica
In un mondo in cui appunto i consumi e gli approcci rispetto al consumo l'esperienza disco del consumo di sostanze sono in continuo e perenne pur mutamento e le politiche di riduzione del danno
Hanno proprio l'obiettivo di cercare di osservare questo mutamento e accompagnare i consumatori di sostanza rispetto alle loro esperienze di consumo
Non esiste una definizione universalmente riconosciuta di riduzione del danno io vi porto quella che ovviamente la mia organizzazione Armida cinta National
Che è una charities inglese con sede a Londra che si occupa da venticinque anni quest'anno di politica internazionale di riduzione del danno
Noi definiamo la riduzione del danno come insieme delle politiche dei programmi e delle pratiche
Che mirano a Misinto minimizzare le conseguenze negative sul piano sanitario sociale illegale associate al consumo di sostanze alle politiche e alle normative relativo alla sostanza
Non solo quindi un insieme di interventi sanitari ma un modello un approccio con cui guardare non solo ai rischi legati al consumo ma anche a quelli derivanti dalla gestione delle normative e delle politiche sulle droghe che regolamentano oggi l'uso di sostanze si è parlato questa mattina quindi molto importante il collegamento rispetto a tutti quelli che sono i i danni causati da un approccio fortemente punitivo a livello internazionale sul consumo di sostanze
I danni che cominciano oggi ad essere riconosciuti anche da un punto di vista di mutamenti normativi che si vedono a livello internazionale
Pensiamo appunto a al alle nuove riforme normative negli Stati Uniti sulla cannabis in America latina in Paesi in cui il tema è fortemente importante piuttosto che le politiche di depenalizzazione in in Portogallo
La riduzione del danno è un approccio incentrato sui diritti delle persone e credo che se vogliamo cambiare la cultura sul consumo delle sostanze ne ho sentito parlare molto questa mattina
Dobbiamo anche cambiare i linguaggi che utilizziamo nel definire le persone che consumano sostanze noi a livello internazionale utilizziamo questa definizione persone che consumano sostanze
è una politica che mira a promuovere il cambiamento
Il lavoro non giudicante e lo stigma della di crimine e la stigmatizzazione che sta all'interno degli stessi linguaggi delle stesse tesi definizioni permea il modo in cui oggi ci occupiamo di questi temi che deve cambiare
I consumatori della riduzione del danno sono al centro dell'attenzione non tanto solo come pazienti ma come protagonisti rispetto alle alle scelte che si fanno sulla loro salute
Ed è un piacere sentire che all'interno di alcuni di questi tavoli della conferenza i consumatori di sostanze oggi organizzati a livello italiano sono sono rappresentati quindi possono esprimere la loro voce che è una delle voci rilevante all'interno del dibattito sicuramente
In concreto poiché la riduzione del danno comprende una serie di servizi e interventi socio sanitari
Che si applicano sia ai consumi sostanze oggi legali che illegali
E che spaziano ma non si limitano alle stanze del consumo ai programmi di scambio di siringhe materialista ride all'analisi delle sostanze agli interventi di prevenzione delle o per dosi all'informazione sul consumo sicuro e molti altri
Il tema dell'equivalenza della cura tra carcere comunicata è stato toccato questa mattina il tema dei diritti dei detenuti
Crimini di detenuti che non perdono il diritto alla salute compreso quello all'accesso alle politiche servizi di riduzione del danno
Viene riconosciuto dalla dalle Nazioni Unite viene riconosciuta la Convenzione europea sui diritti umani
Dalle Nelson Mandela Ruins quindi tutte quelle regole che impongono agli Stati di garantire all'interno del carcere l'accesso alle stesse misure socio sanitari che sono disponibili in comunità
E oggi questo non è il caso per il nostro per il nostro Paese come per molti altri paesi
Nel mondo
E proprio all'interno delle mura del carcere che spesso si concentrano fasce di popolazione lo abbiamo che questo sentito dire questa mattina con esperienza di consumo problematico con condizioni di salute precarie
I dati dell'Osservatorio europeo sulle droghe confermano quelli che sono i dati italiani
Le persone che consumano sostanze hanno un'esperienza di carcere un po'estremamente più elevata rispetto chi non consuma sostanze i tassi di HIV di epatite sono molto più anche la rischiosità dell'ambiente cartaccia carcerario rispetto a questi a queste infezioni è molto alta
Ed è in questo contesto che ci viene confermato dai dati italiani ed europei che l'assenza di interventi di riduzione del danno all'interno delle carceri risulta particolarmente grave
Il concetto che il contesto Carter carcerarie in primis dove l'istituzione è responsabile della salute dei detenuti dovrebbe essere orientato verso la riduzione del danno dei possibili danni legati all'incarcerazione e ne abbiamo sentito parlare questa mattina
è un approccio pragmatico rispetto a un consumo e comportamenti a rischio che in carcere accadono come accadono nella comunità il carcere un è un piccolo spezza spezzato della della nostra della sua scelta
Ora tra i quindici interventi chiave che le organizzazioni internazionali l'organizzazione mondiale la sanità io e nei se l'organizzazione delle nazioni te che si occupa di droga e di e di dipendenza
Consigliano rispetto alla prevenzione degli fondersi delle infezioni in ambito carcerario in Italia storicamente mi mancano alcuni fondamentali lo scambio di siringhe l'accesso a a preservativi a lubrificanti l'assenza di accesso facilitato a farmaci salvavita contro le over dose soprattutto all'uscita del carcere
La discussione su questi temi è rimasto in Italia stagnante per tantissimi anni non si è mai andati oltre qualche piccola sperimentazione locale
Io so di un progetto di qualche anno fa in cui si sono distribuiti alcuni kit all'uscita dal carcere con materiale sanitario informativo ai preservativi credo che occorra avviare una seria sperimentazione
Un piano di valutazione monitoraggio questo manca fortemente alle agli interventi alle politiche italiane
Mirati alla stabilizzazione di questi interventi che passano anche attraverso sensibilizzazioni informazione formazione congiunta di detenuti e operatori che in carcere operano interventi di questi tipo di questo tipo sono stati attuati in carcere europee e internazionali senza particolari problematicità di intervento sono interventi che costano poco economicamente rispetto ad altri e quindi credo che non ci siano più scuse per non affrontare anche questo tema nell'ambito di questo dibattito grazie
Ringraziamo la dottoressa anche perché stata perfettamente all'interno
Dei del tempo e passiamo la parola alla dottoressa Carla Maria Carla Covelli del ministero per la giustizia con un intervento dal titolo le misure di riduzione del rischio e del danno in ambito penitenziario
Grazie innanzitutto grazie della di questa opportunità agli organizzatori dell'invito
A partecipare ai lavori stessi peraltro in questo contesto che mi ha particolarmente caro perché non lavorato in questo istituto per più di ventitré anni quindi diciamo mio piacere in maggiore ovviamente al momento io diciamo dirigo l'ufficio sanitario presso la Direzione generale detenuti e trattamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Insomma devo sottolineare che l'ufficio sanitario del tatto a da Sempre seguito con molto interesse l'evoluzione dei e anche i risultati naturalmente
Delle procedure di presa in carico dei detenuti tossicodipendenti anche con riferimento a diciamo tutti tutte le attività che potevano essere messe in campo per quanto riguarda il contrasto delle della diffusione delle patologia droga correlate
E chiaramente l'avviso non non è mutata con il passare del tempo meglio con il transito della medicina penitenziaria al servizio sanitario nazionale che avvenuto poi proprio diciamo nella sua fase iniziale equini dal mille novecentonovantanove
Con il transito proprio della materia della tossicodipendenza
Oggi quindi competenza della delle dei server delle altre quindi delle regioni
E dicevo non è mutata l'avviso Anna anzi aumentando probabilmente la consapevolezza della responsabilità che in capo ossia l'amministrazione penitenziaria che alle alle regioni per questo difficile e delicatissimo compito che vede tutti attori protagonisti responsabili di una corretta presa in carico della tutela della salute
Dei Soggetti privati della libertà personale
Il dipartimento aste cercato di portare avanti anche interessanti per oggetti in materia
Con la collaborazione di altre direzioni generali del dato con anche con la collaborazione di anti di università e diciamo il l'incidenza l'importanza del fenomeno tra l'altro che ha indotto induce a pensare poi l'acquisizione
E Diba Ali di strumenti soprattutto di buone prassi è data dal dai dati che sono stati già ampiamente illustrati e descritti che di fatto dimostrano che ancora oggi il dato resta costante da circa venti anni
Circa un terzo della popolazione detenuta sia in espiazione di reati legati alla droga quindi particolare il circa il trentacinque per cento
Dei detenuti e in espiazione della reato di quell'articolo settantatré del DPR trecentonove novanta
La la maggior parte quindi anche qui siamo sopra il trenta per cento poi sono sono stranieri
E i numeri anche i dati relativi alla tossicodipendenza in carcere quindi oggi abbiamo circa il ventisette ventotto per cento di detenuti tossicodipendenti anche se questo non è un dato certo perché l'amministrazione penitenziaria non non gestisce direttamente questo tipo di informazione perché una informazione che riceve dalle dalle regioni titolari di questi solo dato sensibile in ogni caso è un sono numeri importanti numeri che richiedono una serie di interventi ora il diciamo il il tema che in questo momento ci interessa quello della del rischio correlato all'uso di sostanze stupefacenti in ambito penitenziario e danni correlati
Insomma credo possa essere esaminato sotto una una serie di profili allora prima di tutto per comprendere la portata del fenomeno quindi la delicatezza dello stesso
Dobbiamo soffermarci un attimo sul nessuna constatazione che vi sono una serie di di patologia correlate all'uso di sostanze stupefacenti
C'è il rischio inoltre di over dose e il rischio di morte le patologie correlate quindi diciamo il lei sulle quali in ambito penitenziario è necessario che è importante intervenire
Sono le patologie di natura infettiva quindi mi riferisco all'HCV HPV e HIV queste per cui come diciamo strategia di prevenzione del del danno
Da intendere la riduzione del danno quindi per riprendere un pochino anche la la definizione che condivido di chi mi ha preceduto dovrebbe consistere interventi non solo di natura sanitaria ma anche di natura sociale
Appunto dovrebbe riguardare e riguarda di fatto attività di screening tempestivo rispetto all'istanza alla presenza di queste di queste patologie perché sono di facile diffusione nel contesto penitenziario quindi campagne di screening eventualmente le vaccinazioni l'utilizzo di farmaci adatti quindi sia per le epatiti che il farmaco ora antiretrovirale per l'HIV
E l'altra grande la l'altro grande diciamo tema l'altra patologia correlata come si accennava all'utilizzo di sostanza stupefacente che in carcere mini comporta ovviamente poi danni in esteri è proprio la patologia psichiatrica questa un altro grande argomenta un altro argomento importante
La patologia psichiatrica diciamo più
Maggiormente pressante tra i tossicodipendenti è quella del disturbo di personalità
Come intervenire è intuitivo che il contesto penitenziario post a andare ancor più pericoloso il rischio di incorrere in questo tipo di di patologia e quindi i danni che ne derivano possono essere anche molto seri
Sì Mancini anche a ai rischi di correlati agli eventi ATER auto aggressivi fino al tentativo di auto soppressione e quindi ricondotte suicidare tant'è vero che il tema da parte di alcuni istituti penitenziari è stato inserito nei piani locali di prevenzione del suicidio
Ma la difficoltà sulla quale probabilmente è importante intervenire e per la prevenzione appunto del dei danni correlati all'uso della sostanza stupefacente quella della implementazione del servizio psichiatrico all'interno delle strutture
E mi riferisco quindi alla presenza di specialisti in Psichiatria che purtroppo oggi si registra decisamente carente
Per una serie di ragioni
E anche poi di strutture
Diciamo di livello superiore e quindi dalle articolazioni tutela salute mentale fino ad arrivare all'era emersa nel caso delle misure di sicurezza ma questo è altro comunque ecco come un aspetto sul quale incentrare la nostra attenzione deve essere quello del disagio psichiatrico perché correlato anche all'uso delle sostanze stupefacenti
Poi i farmaci allora un altro tema importante nel contesto penitenziario in realtà sono moltissimi quindi è chiaro che la mia
Illustrazione non vuole assolutamente in questo contesto essere esaustiva è semplicemente qualche cenno sulla materia molto molto ampia molto complessa
Ecco l'utilizzo dei farmaci sostitutivi quest'o è un altro delicatissimo argomento e in ambito penitenziario vengono regolarmente somministrati farmaci sostitutivi rispetto ai soggetti tossicodipendenti ma insomma previsti Kabila probabilmente l'opportunità di Dini guida condivise comuni sia per quanto riguarda la tipologia di farmaci che le modalità di somministrazione
E altrettanto importante l'utilizzo del farmaco nel caso di over dose qualora questa si dovesse Pri presentare e in ambito penitenziario appunto l'utilizzo della Lux zone e diciamo il il carcere cerca di contrastare quindi di ridurre rischi e danni Attraverso il contrasto l'introduzione delle sostanze stupefacenti quindi vi sono specifici controlli che vengono effettuati
Rispetto alle persone che accedono a qualunque titolo all'istituto penitenziario soprattutto in occasione dei colloqui visivi dei tacchi e si fa ricorso anche alle unità cinofile e questo sempre naturalmente a tutela della salute dei detenuti
Il punto è anche un altro e su questo bisogna riflettere molto no proprio rispetto alla prevenzione dei rischi e quindi dei danni correlati
E spesso il detenuto non ma non solo il detenuto anche ovviamente cittadino libero
Non con un non è a conoscenza del rischio che corre assumendo la sostanza stupefacente o assumendola nella maniera scorretta quindi si ravvisa di importanza l'opportunità di attività di informazione e formazione nei confronti dei soggetti particolare quindi in questo contrasto della popolazione detenuta che può avvenire accurati est eretti anche a cura di altri detenuti quindi attraverso campagne peer to peer
E distribuzione del materiale informativo tradotto nelle varie lingue la formazione deve coinvolgere anche il personale penitenziario per fornire strumenti per la corretta gestione dei fenomeni per la tempestiva intercettazioni di bisogni
Molto importante sottolineare la integrazione interprofessionale degli interventi in ambito penitenziario tra operatori penitenziari operatori sanitari operatori del terzo settore anche attraverso la stipula di apposite convenzioni e fondamentale la collaborazione interistituzionale
E Allo stesso fine per concludere vorrei soltanto precisare che gli interventi in ambito penitenziario
Seppur devono essere intesi in senso omogeneo non devono non possono ridursi alle linee comuni uguali perché chiaramente va fa fatta una opportuna distinzione
BA diciamo calato l'intervento nel territorio per le differenze legate al territorio ma soprattutto in ragione delle peculiarità della popolazione detenuta
Sia per quanto riguarda per esempio Lettonia che rispetto al genere allettante grazie
Bene passiamo all'intervento del dottor felice Nana della ULSS sei Euganea di Padova
Il titolo dell'intervento e proposte programmatorie e di revisione normativa in tema di giustizia penale per i consumatori di sostanze Autori di reato
Devo condividere lo schermo
Gli organizzatori al ministro la dottor Siniscalchi ha dottor leopoldo Grosso la dottoressa Sabina Molinari del Cnr
Per l'impegno e l'organizzazione di questa importante Conference
Vicino al microfono
Un aspetto importante per con cui vorrei cominciare o la fortuna al di là degli incarichi nazionali e regionali di aver mantenuto
Il mio incarico operativo come Direttore Unità operativa sanità penitenziaria esser da dell'azienda ULSS sei Euganea
Ma un primo ringraziamento va soprattutto agli operatori sanitari chiavi mi commuovo che abbiano e i detenuti grande responsabilità
Perché abbiamo affrontato all'interno dei carceri una pandemia senza precedenti
E questa è stata una fatica enorme una fatica importante
Rispetto ai temi di oggi abbiamo tre contenitori che sono le misure alternative alla riduzione del danno le terapie poi agoniste la continuità delle cure
E il capitolo della custodia attenuata che rappresentano dei Bío diritti questo è un aspetto fondamentale
Dio diritti significa diritti
Per la vita e quindi questo noi dobbiamo assolutamente dimenticare
Le criticità le criticità
Rispetto alle misure alternative sono indubbiamente dal punto di vista operativo a cominciare dalla certificazione ci sono dei limiti importanti
Anche rispetto a quelli che sono i bisogni ed esigenze la definizione dei percorsi quali sono gli obiettivi
Oggi abbiamo parlato giustamente
Del legame fra consumo di sostanze reato ma il legame non è automatico non è imprescindibile la complessità dei percorsi altro tema importante
Rispetto alle azioni riduzione del danno la mancata applicazione sappiamo come in Italia sul territorio non si applicano
Le azioni di riduzione del danno che sono dei LEA dal due mila e diciassette tanto più all'interno delle carceri
Questo ha una radice culturale importante che non dobbiamo dimenticare e non dobbiamo dimenticare che esiste lo scudo lo stigma
Lo stigma per i consumatori di sostanze sul territorio il doppio stigma per i consumatori di sostanze all'interno del carcere quindi autore di reato
Il triplo stigma se portatore di patologie infettive
E ancora di più se in qualche maniera extra comunitario o appartiene a categorie particolari
Le terapie agoniste altro
Capitolo importante non c'è evidence Based Medicine all'interno delle carceri per quanto riguarda la distribuzione e la somministrazione di terapie agoniste
Bassi dosaggi
Trattamenti a lungo termine spesso negati
E quindi in qualche maniera c'è necessità sicuramente di introdurre quei concetti
Quelle evidenze scientifiche che possono condurre a un atto imitazione l'uso di queste essenziali terapia anche qui un aspetto importante quello culturale ed intercettazione lo stigma
La continuità terapeutica altro elemento cruciale e fondamentale
Il carcere è ancora isola non è territorio sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista dell'integrazione
Su questo ancora dobbiamo lavorare morto
E da questo punto di vista sicuramente l'aspetto programmatorio quindi organizzativo
E anche tecnologico importante in questo senso
Sarà guardiamo con auspicio anche le azioni del prossimo PM per
Il tema della custodia attenuata tema delicatissimo fra l'altro dirigo anche una custodia attenuata all'interno alla Casa Circondariale di Padova
Non esistono standard di riferimento la pernice normativa a sicuramente necessità di essere rimodernata non esistono anche del evidence Based Medicine che guidano i percorsi anche qui il livello lo sforzo deve essere programmatorio organizzativo di struttura
Innanzitutto degli spazi
Che tipo di azioni e di proposte programmatorie possiamo in qualche maniera sviluppare su questi tre temi su questi tre contenitori
Il primo per quanto riguarda le misure alternative indubbiamente dobbiamo fare riferimento alla clinica
Dobbiamo rifare criteri mentre quelli che sono i bisogni degli utenti e quindi anche
Di quello che in qualche maniera hanno le potenzialità da esprimere gli operatori e quindi sanitari bisogna far riferimento quindi a quelli che sono dal punto di vista non so grafico i criteri contenuti nel DSM cinque nemici di dieci
E sviluppare accordi e protocolli con gli enti che in qualche modo possono promuovere le misura alternativa
Guetta autorità giudiziaria magistratura di sorveglianza
In questo senso esistono anche delle belle esperienze sul territorio che possono essere valorizzate possono essere portate anche esempio per un'urna
Programma di omogeneizzazione
Le azioni di riduzione del danno le azioni di riduzione del danno devono essere integrate nei programmi trattamentali dell'amministrazione penitenziaria ma anche dei percorsi sanitari anche qui essenziale superando l'aspetto del limite culturale dello stigma una formazione importante congiunta fra il personale l'amministrazione penitenziaria
E i sanitari le terapie agoniste bisogna promuovere linee di indirizzo e percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali
Anche qui va gestito e promosso all'interno di questi percorsi specifiche iniziative di management del rischio clinico e in particolare degli Suso ed eri versione
Che il fenomeno assolutamente fisiologico sul territorio quindi è altrettanto da gestire all'interno del carcere anche qui è necessario un aspetto formativo e culturale da implementare da superare anche qui un limite importante che sempre rappresentato dallo stigma
Continuità terapeutica
La continuità terapeutica implica la necessità anche qui
Non sempre compiuta anzi per molti versi ancora da sviluppare di integrazione anche semplicemente a livello sanitario
Fra carcere e territori il carcere non è ancora pezzo del territorio anche qui importante sviluppare reti cliniche linee di indirizzo e PD TA
Sviluppare le azioni e e unità operative di prossimità soprattutto se pensiamo alle persone detenute extra comunitarie che non hanno riferimento Esterno anche di tipo sanitario
Custodie attenuate sulla custodia attenuata non c'è dubbio che va ripensato
Anche qui l'articolo novantasei del DPR trecentonove del novanta quelle che possono essere di fine vita gli obiettivi e in qualche maniera anche implementare la cultura delle evidence Based Medicine attraverso linee di indirizzo IP DT ha aspetto fondamentale integrare cui
Ora R. Coveri
Sembrano aspetti in qualche maniera Obimma tali non sono gli spazi
Porto per esempio l'esperienza personale della custodia attenuata di Padova che forse anche una delle migliori che ha una grossa grossa difficoltà nella gestione degli spazi anche qui essenziale l'aspetto della formazione proposta di revisione normativa non c'è dubbio per quanto riguarda le misure alternative va rivisto i criteri contenuti del DM centottantasei delle dodici sette del novanta che come ben sapete meglio di me sanno i giuristi non è neanche un criterio un un decreto ministeriale nato rispetto alla finalità della certificazione
Bisogna rivedere gli articoli ottantanove novanta novantaquattro del DPR trecentonove del novanta in che senso ovviamente favorendo
Le misure alternative quindi favorendo i percorsi Esterni e in questo senso essenziale in maniera complementare lavorare anche su gli articoli settantatré settantacinque del DPR trecentonove del novanta le azioni riduzione del danno abbiamo lavorato intensamente sono contenuti anche nei documenti che abbiamo consegnato come tavolo dieci degli stati generali dell'esecuzione penale tanto sul tema della salute in carcere
E del disagio psichico indubbiamente l'articolo undici L'ordinamento penitenziario
Deve essere lo dico amaramente come cittadino probabilmente riviste aggiornato anche se lo è stato da poco e quindi anche in questo ambito inserire reazioni riduzione del danno in questo senso sono importanti anche sviluppare accordi Stato-Regioni che implementi no questo tipo di
Azione così come indi inserire anche all'interno dei regolamenti istituto la possibilità di offrire questo tipo di azioni questo vale per le azioni riduzione del danno ma anche per terapie agoniste e per come per quanto riguarda anche la continuità terapeutica vanno utilizzati tutti gli strumenti sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista più generale trattamentale quindi l'amministrazione pieni penitenziaria per sviluppare queste azioni quindi faccia anche un esempio sia a livello ministeriale pensiamo all'importanza programmatoria del patto della salute quindi queste sono azioni che in qualche modo devono essere e inserite ma per finire anche a livello periferico e territoriale sui piani di zona bisogna essere sinergici bisogna essere capillari nella diffusione nelle esigibilità di questi e temi di questi bio diritti
Concludo
Con nostre riflessioni la prima riguarda di cornice di fanno qualche rispetto al DPR trecentonove e novanta non c'è dubbio che è necessaria una revisione della struttura normativa
è un testo che contiene
Gli aspetti regolatori sanzionatorie programmatorie siamo sicuri che ancora oggi sia moderno un testo con un'evoluzione di un fenomeno così Complesso quello del consumo di sostanze
Avere una legge di riferimento che contiene insieme sia gli aspetti regolatori che sanzionatori che programmatori pensiamo dal punto di vista sanitario i DM quattro quattro del novanta che di fatto è un decreto ministeriale attuativo della trecentonove e novanta se possa essere ancora attuale in in in termini proprio di azione specie dopo l'epidemia According Rispetto allo standard del personale
A ruolo importante del privato sociale all'esigibilità dei LEA e quindi anche delle idee delle azioni di riduzione del danno
E la capacità del sistema di integrazione della medicina territoriale sono alcuni temi su cui è necessario fare una riflessione e poi per ultimo non c'è dubbio che dal punto di vista sanitario
Noi abbiamo bisogno di una struttura normativa specifica che regoli il tema sanitario e quindi del diritto alla cura e quindi anche a trarre Coveri che sia finalmente separato dagli aspetti
Sfregola tori e sanzionatori che senz'altro sono collegati ma sono anche indipendenti grazie
Bene passiamo all'intervento dalla dottoressa Anna Paolo alla catena dell'ASL e di Taranto
Carcere accesso alle cure continuità terapeutica il titolo dell'intervento prego tre
Allora innanzitutto buongiorno grazie per l'opportunità avrei voluto dare il benvenuto anche al ai dei ai detenuti
Che erano presenti fino a qualche momento fa avrei voluto dare perché normalmente manca quando ci sono i momenti di confronto istituzionale un seminario formazioni manca solitamente la la presenza quando non proprio la voce dei diretti interessati
Quindi avrei tanto piacere ad ha ha da dire qui in platea il i detenuti tutta la tutta la giornata
Ci hanno chiesto di fare una relazione all'insegna insomma della sintesi quindi ha dovuto rinunciare a quello che poteva essere un cappello introduttivo cercherò di riprendermelo molto velocemente stamattina intanto che cosa aspettarsi da un sociologo che siede ai tavoli di un diciamo all'imminente dei lavori di un tavolo tecnico che si occupa di carcere la sociologia molto studiato il il carcere ma anche l'allora lo amo anche molto poco
Perché poi fondamentalmente ieri gli ha riconosciuto quella che ha una capacità diciamo più criminogena che non di tipo rieducativo riabilitativo
E questo perché ed è facilmente consultabile tutta un'ampia bibliografia internazionale
Perché tanto più decresce quella che la sensibilità del del detenuto
Ma mano che che cresce quella che l'affettività della della piena un po'come a dire che più si frequenta quello che il contesto del del carcere e più in qualche maniera diciamo che la spinta intimidatoria della della piena appunto decresce
A maggior ragione quando si parla di diciamo di di persone tossicodipendenti che normalmente o o nella maggior parte dei casi commettono reati in funzione anche di quello che il proprio stato quindi di tossicodipendenza
Questo primo aspetto un secondo aspetto e di contesto quindi introduttivo e riguarda proprio i numeri che abbiamo sentito stamattina
Ma quanto ammonta in realtà la percentuale dei tossicodipendenti certificati presenti all'interno della dei centonovanta istituti penitenziari italiani
A monte al ventisei virgola cinque per cento ed è assolutamente sovrapponibile a quella che era la percentuale del due mila sette quindi in piena legge Fini-Giovanardi
Significa che poche cambiato nel tempo nonostante quello che è stato il pronunciamento della Corte costituzionale a proposito della della quaranta della quarantanove del due mila sì cioè quella che più nota appunto come legge Fini-Giovanardi e nonostante ci sia stato all'alla modifica del comma cinque della
Del dell'articolo settantatré che più volte è stato citato stamattina quindi per il passaggio delle lieve entità
Diciamo da una sorta di di accessorio a reato con una sua propria autonomia
Ma anche nonostante quello che è stato il termine che è stato fissato a seguito della sentenza Torreggiani non quindi il termine
Stabilito per il maggio due mila quattordici che avrebbe dovuto in qualche maniera ridurre quella che era la presenza della diciamo della il numero della popolazione carceraria dunque anche della dei tossicodipendenti
Quindi nulla giocato da da da questo punto di vista e quindi i numeri sono sono ancora altissimi
Entrando più specificatamente in quello che c'era stato chiesto cioè sulle criticità e su quelle che sono le proposte io credo che il primo punto perché ne possano arrivare a modelli straordinario protocolli eccezionali
Ma quello che fondamentalmente ma anche e e ritengo che sia assolutamente prodromico
E proprio quello di lavorare su quello che la cultura è lavorare sulla formazione di chi lavora all'interno della del contesto della del carcere del mondo della giustizia
Perché con diciamo la modifica apportata nel nel due mila otto e quindi con il passaggio da quella che era la sanità penitenziaria direttamente diciamo alla a a fare riferimento a quella che è la la sanità e dunque alle aziende sanitarie locali e le Regioni
Diciamo in qualche maniera anche un po'la la la pandemia ci ha dimostrato che alla fine ci sono poi delle differenze anche organizzative no in Regione proprio di quella che era stata la modifica del titolo quinto della Costituzione
In ragione di di di questo aspetto ne dobbiamo prendere atto che sono differenti quelle che sono nelle le mission no tra tra quello che l'operatore della salute e quello che l'operatore della giustizia
Ora potremmo anche fare un teste stamattina fermare qualcuno che lavora all'interno del carcere chiedergli che cosa il trading o chiedervi che cosa intrigare per una persona che entra nel carcere già il fatto di entrare in carcere
Questa cosa come dire depresso Genoa qui immaginati e perché a un certo punto deve sospendere l'uso di diciamo di sostanze
E questa sospensione spesso viene come dire sollecitata quando non incoraggiata nell'ambito del del carcere non soltanto dalla dagli operatori almeno da una parte del degli stessi perché poi e c'è anche chi comprende che una persona più compensata è anche una persona più facilmente gestibile
è un meccanismo e e sono delle delle evidenze anche ormai evidenze scientifica che non siamo più a a quando le rovina esplosa in Italia a metà degli anni Settanta dov'era tutto molto dilettantistico
Siamo arrivati a a comunque a delle delle quasi certezze per quanto questo possa essere possibile nel nell'ambito della sanità e della e diciamo e della cura
E e questo sapere dovrebbe essere in qualche maniera trasmesso perché altrimenti noi non comunicheremo
Quindi come come operatori che appunto e come operatori del del mondo della giustizia qualcuno potrebbe pensare ma anche gli stessi operatori della sanità devono imparare a comunicare tra di loro
Perché mi rendo conto che anche questa è un'altra criticità immaginiamo non so tiratori del dipartimento delle dipendenze patologiche e operatori della salute mentale no
Dove spesso arrivare a una definizione anche diagnostica e e dunque anche a quella che la doppia diagnosi diventa qualcosa di veramente complesso
Però il il fatto di dover scalare o il fatto di di prendere insomma delle delle terapie in maniera delle volte inadeguata al di là di quello che può essere mi su usura diversione a cui faceva riferimento il e il dottor mala che secondo me potrebbe già di per sé essere attenuata proprio dal dalla stessa custodia attenuata
Al di là di questi di questi aspetti ciò che mi trovo sconveniente e il e il la il questo prendere verso quella che il lo ska alaggio per esempio Scala Giobbe Luciano
Che in qualche maniera e ricercato anche dalla stessa popolazione delle del carcere perché magari non è piacevole aprire un tossicodipendente all'interno della cella magari una persona che fa vita di branda
E tra l'altro la stessa persona delle volte chiamata a a dover dimostrare di riuscire a scalare o di riuscire come dire ad essere più resistente di quella che l'astinenza questo aspetto però alla fine rischia di giocare un ruolo importante rispetto a quello della cura perché a fronte di quelli che sono dei sintomi più importanti
E qui e e dunque anche più difficile da da affrontare durante l'astinenza da persone inevitabilmente può perdere fiducia
Nei confronti di quella che la prescrizione nei confronti di quello che il farmaco nei confronti del medico e nei confronti anche di quello che il servizio
Perché abbiamo detto che gli riconosciamo una funzione criminogena alla al carcere preghi dobbiamo anche riconoscere una prerogativa che dovrebbe essere un pochettino più praticata che quella di entrare in contatto con persone
Che non sono mai entrate in contatto direttamente con i servizi e dunque il carcere può rappresentare un diciamo un momento un luogo anche di di tramite per quella che è la la presa in carico
Per quanto riguarda l'attenzione nei confronti del tossicodipendente al di là di quella che può essere la diagnosi e da questo punto di vista ritengo che ci dovremmo svincolare da quanto imposto sempre dalla dalla legge quarantanove cioè di un accertamento che più di tipo bio
Biomedico e andare anche verso quelle che sono valutazioni di tipo psicologico educativo e sociale
Al di là di del del discorso della diagnosi e della difficoltà considerato che molti utilizzano magari ecco Cagli in atto molti utilizzano diciamo MPS o e e comunque sostanze stimolanti o di altro tipo
Al di là di questi di questi aspetti ci sono anche delle delle situazioni che possono essere determinati all'interno del carcere che per esempio l'utilizzo e un eccesso di utilizzo per esempio di benzodiazepine
E allora al di là di quelle che le necessità di un ampio
Come dire di un di un organizzazione anche rispetto a quella che la la terapia la terapia deve seguire quello che il e la persona
Non soltanto voglio dire al momento dell'inizio di della carcerazione in itinere anche attraverso quelle attività proprio di riduzione del danno e di screening che si parla per esempio del venti per cento della popolazione detenuta con problemi appunto legati all'epatite C a fronte di quello che la come dire la TAC la raccomandazione dell'Organizzazione mondiale della della sanità e l'obiettivo di radicarlo entro il il due mila trenta quindi mi sia nella le bisognerebbe lavorare anche su questi aspetti in itinere e poi a conclusione di quello che il percorso
Io mi rendo conto che chi lavora nell'ambito della giustizia guarda a quella che la piena e di conseguenza nel momento in cui la persona viene scarcerata a e liberare arrivederci
Nel caso invece del degli operatori della della salute e questo ha ha una sua continuità quindi significa che soprattutto in quelli dove ci sono delle carcerazioni Brevi la persona ad esempio dovrebbe essere accompagnata dalla terapia e nel momento in cui esce perché mi rendo conto che l'uscita dal carcere è un fatto matematico
E dunque c'è un calendario quella persona potrebbe uscire per esempio di venerdì potrebbe uscire con i servizi sono chiusi il che significa che quella persona esposta ha del a dei rischi dunque si dovrebbe pensare per esempio anche a un protocollo di mittenti
E questo lo dico anche in nell'interesse delle comunità terapeutiche tante volte accade che le persone escono dal dal carcere entrano in comunità e dopo due giorni se ne vanno fanno l'evasione
Perché fanno l'evasione fanno l'evasione perché subentra quello che il meccanismo del Cremlino oppure perché hanno interrotto troppo violentemente quelle che erano delle terapie che già facevano in carcere e dunque non avendo in un piano terapeutico
Preciso anche le le le stesse comunità devono annoverare questo aspetto come un un fallimento
E mi sembra di di ascoltare magari qualche opinione del del tipo vedi era inutile insomma investire su su questa cosa su questo processo dovrebbe sì sì
Ira inutile magari investire su questa cosa quando in realtà poi che altro non è che una sorta di profezia che si auto avvierà due ultimi aspetti molto molto brevemente uno e che il e questa cosa mi ha fatto un attimo a saltare sulla sedia quando ha visto che all'interno dei tavoli non c'erano riferimenti rispetto alle donne tossicodipendenti presenti nel carcere
Perché benché la percentuale sia molto bassa parliamo del quattro quattro virgola cinque per cento di presenza di donne quella delle tossicodipendenti è molto alto e questo significa che ne dobbiamo provare a cercare di lavorare
Non tanto su quello che che l'aspetto criminogeno della della droga ma nell'ambito voglio dire della della tossicodipendenza femminile
E cominciare a pensare anche in termini di a di aspetti vittima un gemito perché le donne che arrivano in carcere sono donne che vengono da abusi avvengono da sopraffazioni
Vengono da spessissimo da sfruttamento un'ultima cosa io ho cercato di fare un calcolo di quella che la spesa sanitaria
Per diciamo per singolo di fin unto perché magari dall'esterno e c'è una quanto ci costa un detenuto ci costa più meno centotrentasei euro quindi andiamo a sfrondare
Asseconda un po'delle diverse voci in estrema sintesi dal punto di vista del della sanità e dunque di quella che la salute della della persona il costo è sovrapponibile al costo della rieducazione
E io il valore di questo posto che lo lascio qua come pre mormorio
Perché siamo più o meno nell'ordine del dei venti dei dai dieci ai venti centesimi al giorno e credo che questo confligga con quanto viene stabilito proprio dalla dal comma tre dell'articolo ventisette della nostra Costituzione grazie
Grazie passiamo all'ultimo intervento però prima di di questo vorrei ricordare che il i detenuti sono in questo momento a pranzo ci raggiungeranno nel ritorneranno nel pomeriggio e poi a loro sarà dedicato uno spazio di ascolto quando chiuderemo i lavori i lavori pubblici nel penso intorno alle sedici e trenta diciassette con gli esperti avranno la possibilità anche di un confronto chi potrà di voi rimanere quindi andiamo alla dottoressa Fiammetta Landoni Ministero della salute misure di riduzione del danno e trattamenti sanitari all'interno del percorso detentivo prego
Buongiorno a tutti
Buongiorno
Ringrazio anch'io all'istituzione l'organizzazione che ci permette di essere qui insieme tutti oggi in questa
In questa sede
Sa è bello anche essere qui veramente son contenta che sia stato pensato così
Personalmente come Ministero della Salute direzione generale della prevenzione sanitaria dopo
Con tanto Expert Tiso e lo dico veramente con il massima stima che mi ha preceduta e tale dettaglio nonostante di tempi brevissimi veramente delle informazioni e delle considerazioni
Mi perdonerete se io vorrei fare un intervento molto brave ed estremamente schematico perché a questo punto vorrei semplicemente nel modo più elementari possibile giungere a dirvi le azioni che il ministero della salute a questo punto ritiene necessaria ed è anche inventare dopo anni di lavoro senza dilungarmi più di tanto
Mi perdonerete anche se faccio riferimento ad un contributo scritto oggi come doveva essere il dottor Pietro Camozzi che il nostro esperto d'ufficio in materia tossicodipendenza che ha subito
Un importantissimo intervento chirurgico che vi saluta e che si augura di essere qui a Brera e perciò vorrei essere
E siamo molto sul sul suo contributo perché ovviamente mi come ufficio su questo con lavoriamo perciò queste non sono le mie personali idee
E per dati neanche se riprenderò alcuni riferimenti normativi che sono stati già fatti però fanno da preludio alle azioni che riteniamo necessari da implementare
La presa in carico dei detenuti tossicodipendenti è stata alla primaria di intervento sanitario trasferite alle Regioni no fin dall'inizio del miele centonovanta con il testo unico trecentonove
Che aveva affidato i servizi sanitari territoriali Esterne SerT l'assistenza e la cura dei soggetti tossicodipendenti in stato di detenzione
Successivamente la riforma della sanità penitenziaria è previsto il transito della tossicodipendenza alle regioni ancor prima del trasferimento di tutte le altre funzioni di sanità penitenziaria
Pertanto già dal primo gennaio del Duemila tossicodipendenza è transitata funzionalmente al servizio sanitario nazionale
In applicazione dell'articolo otto comma uno del decreto legislativo duecentotrenta del novantanove
Con l'assegnazione dei fondi alle Regioni del due mila e tre si è definitivamente concluso il trasferimento della tossicodipendenza da me se la giustizia al servizio sanitario nazionale le strategie adottate per contrastare il fenomeno della droga e delle patologie correlate agli aspetti previdenziali hanno trovato nove impulso a seguito dell'emanazione del decreto della presidenza del consiglio dei ministri del primo aprile due mila otto come tutti sapete
Che ha definitivamente trasferito alle Regioni la competenza in materia
Di assistenza sanitaria le persone detenute
Le azioni che dopo anni insomma di di di attività e di confronto nei tavoli istituzionali
Con gli altri ministeri
Sì Tenza hanno strettamente necessarie dentro a inventare più velocemente possibile e in modo coordinato con tutti gli altri portatori d'interesse sono quelli in ambito sanitario
Di favorire la presa in carico delle persone detenute da parte del SerT attraverso qualsiasi possibile intervento di coinvolgimento della ASL e chiaramente
In una interazione che appare ovvia ma dopo molti anni per niente ovvia
Rafforzare l'approccio multidisciplinare e pluri professionale alle problematiche presentate in carcere dalla persona detenuta tossicodipendente
Realizzare legami più stretti tra carcere territorio più stretti possibile
Per favorire il reinserimento nel tessuto produttivo locale del detenuto tossicodipendente e prevenire il reiterarsi dei comportamenti antisociali quelli dipendenti dall'assenza di opportunità
Aumentare le occasioni di informazioni sull'argomento tossicodipendenza sia per la popolazione detenuta che per il personale penitenziario ecco si ritiene riteniamo che questo bisogno di diffondere cultura sia
Veramente tanto ampio quanto imprescindibile e anche questo non è affatto scontato si è fatto molto mai tantissimi contesti non abbastanza sia per i detenuti che per il personale
Incrementare le iniziative formative diretta niente ed in collaborazione con i dipartimenti per le dipendenze enti e associazioni del terzo settore
Dare anche a diffusione delle buone prassi in tema di prevenzione e di cura delle patologie correlate alla tossicodipendenza
Anche queste buone prassi estremamente notte scontate nei settori specialistici non lo sono affatto in altri ambiti
Sviluppare azioni sinergiche di contrasto al fenomeno della dipendenza patologica con tutti gli altri dicasteri regioni
Stati esteri e agenzie internazionali
Implementare il sistema di raccolta dati informatico sul fenomeno della tossicodipendenza in carcere
Nella sua molti moltiplica di forma e di sviluppo questa a livello centrale quella della gestione dei dati è un punto fondamentale che anche esso procede molto a rilento
E invece è alla base di aspetti programmatori necessari e ne fornisce un supporto enorme
E va assolutamente sviluppato
Per quanto riguarda la sazietà se le sezioni per i detenuti tossicodipendenti quelle ex D.P.R. trecentonove e novanta custodi attenuate
Sono destinate alla permanenza di persone con diagnosi medica di alcol tossicodipendenza in fase di di versamento avanzato
Dell'uso di sostanze stupefacenti e possono occupare un intero istituto gli Catto o uno più sezioni segna all'interno di istituti penitenziari di grandi dimensioni l'istituto o la sezione di custodia attenuata avvalendosi anche del personale del SerT territoriale e se necessario del DSM
Svolge attività di prevenzione riduzione del danno attualizzazione diagnostica trattamento riabilitativo e il reinserimento sociale delle persone alcol tossico dipendenti che aderiscono volontariamente al programma
Quello che è auspicabile è che ci sia per ogni regione la presenza di un istituto almeno interamente dedicato
L'intervento specialistico del SerT dovrà essere tale da fornire richiesti interventi coordinati nell'ambito di uno specifico regolamento del presidio del presidio medico multi professionale
Integrato con unità dedicate specializzate dotate di precisi criteri di accesso esclusione permanenza e che favorisca anche l'avviamento alle misure alternative
La medicina di base la medicina specialistica la guardia medica e anche il coordinamento tecnico funzionale degli interventi sono garantiti dal presidio sanitario dell'istituto
Per la diagnosi cura e riabilitazione dei stai tossicodipendenza si applicano ed è noto il decreto ministeriale quattro quattro quattro del novanta e DPR trecentonove del novanta ma le proposte in tema di riduzione del danno sempre sulla sulla linea dell'estrema schematicità sulla quale mi sto attenendo
Abbiamo alcuni dati che anche la dottoressa la catena ricordava e altri prima di lei che il numero dei soggetti tossicodipendenti detenuti in carcere ammontava fino al due mila e venti a quattordici mila centoquarantotto
Che corrispondono ad oltre un quarto dell'intera popolazione carceraria no al ventisei per cento novantasei per cento dei detenuti di genere maschile
Il linea con la distribuzione osservata nell'ambito della popolazione carceraria complessiva un terzo trentatré per cento di nazionalità straniera le proposte in tema di riduzione del danno fondamentalmente potremmo riassumere in due punti una quella di istituire un equipe gli operatori socio sanitari dell'ASL e competente per territorio formati in materia di riduzione del danno in ogni istituto di pena
Questa cosa non è come sapete comunque attuata
Formare gli operatori degli istituti di pena nel riconoscimento di eventuali overdose
Ecco io con questo vi ringrazio e sperando nella nella mia estrema sintesi che tutto il mio ufficio
Possa contribuire non solo con la mia persona ma anche da quelle degli altri esperte tutto il proseguo della conferenza fino a novembre e ringraziandovi molto grazie arrivederci
Grazie adesso andiamo alla conclusione di questo di questo tavolo
Ecco il tavolo Bini misure di riduzione del danno e trattamenti sanitari all'interno del percorso preventivo anche in questo caso abbiamo cercato di rappresentare i vari elementi all'interno di una di una slide compito non affatto facile
Quello che diciamo l'elemento che mi sembra un po'sia trasversale poi credo anche sul terzo tavolo né che si passa diciamo dal sottolineare la necessità di un cambio di qua di paradigma sul primo qui si parla di un cambio di linguaggi diciamo persone che consumano che consumano sto sto sostanze
Mentre di là appunto abbiamo parlato dalla pena alla riparazione credo che vada in questo senso anche tutta una serie di interventi allora quindi elementi dici di carattere generale e trasversali ovviamente in partono dalla necessità di introdurre strategie di limitazione dei rischi e di riduzione per contenere le derive delle dipendenze croniche su questo cioè
Includere quindi gli Anzio né di riduzione del danno secondo le indicazioni dell'ONLUS e sperimentare azioni così come il piano nazionale di prevenzione
Ci suggerisce e sostiene anche in ambito penitenziario quindi allinearsi alle indicazione europee
Su questi temi di carattere generale trasversali abbiamo anche qui quattro contenitori il primo sulla responsabilizzazione e l'attivazione
Scusate
Dicono che non ho fatto la condivisione di schermo
Ci siamo
Dicevo le diciamo gli elementi trasversali contenuti nella nella parte alta della slide e quattro contenitori il primo responsabilizzazione e attivazione soprattutto il coinvolgimento diretto né detenuti
E degli altri attori ovviamente quindi tutti gli operatori dell'ambito Carcina carcerario per l'interventi in ambito di riduzione del danno con forme miste di coinvolgimento
Innovazione che è stata introdotta quindi anche queste buone prassi o prassi ma Comeglio prassi che funzionano che devono in qualche modo avere la possibilità di essere replicati anche in altri ambiti
Supervisione esterna per gli operatori quindi un supporto anche di natura tecnica finalizzato a migliorare la capacità degli interventi di di operare e anche interventi particolari particolarmente strutturali all'interno dei programmi terapeutici riabilitativi come l'inserimento in comunità dovrebbe esser fatto non solo con gli operatori del server delle comunità ma anche con il coinvolgimento attivo
Della persona della persona detenuta
Qui c'è una diciamo un po'ospite che è quello della possibilità di fornire siringhe sterili secondo me la popolazione detenuta che ovviamente fa parte del riguardano sui trattamenti
E poi andiamo sulla continuità terapeutica anche questo un elemento cardine di molti vostri interventi quindi un assicurare che questa continuità terapeutica
All'interno dell'elaborazione dei progetti terapeutici riabilitativi possano essere poi possano essere posso avere un riscontro anche in ambito in ambito territoriale e quindi è fondamentale
Inserire anche questo tipo di e interventi all'interno di quelle che sono gli atti di programmazione
Socio sanitaria e sociale più come i piani di zona a livello territoriale
E sviluppare dentro queste progettualità dentro questi interventi anche unità di prossimità unità di strada che intervengono sulla popolazione carceraria che esce quindi sulle persone scarcerata e soprattutto su quelle senza dimora affinché sia assicurata una continuità terapeutica affinché siano assicurate per le per esempio la possibilità di fu fornire kit con siringhe e preservativi e quant'altro sui trattamenti garantire la specificità dell'intervento sanitario che a volte a rischio di Inter di Intra interferenza in qualche modo delle dalle stanze in qualche sicuri Italia che a volte prevalgono contrasto della dipendenza con interventi sulla comorbilità anti quindi particolare attenzione da un lato alle patologie infettive ma dall'altro anche alla patologia psichiatrica correlata
Implementazione dell'uso della terra terapia agonistica anche all'interno del del carcere sviluppando specifiche
Gli headliner intirizziti e dei PGT anche siano condivisi
A livello a livello non solo regionale ma nazionale quindi condivisione di linee guida sull'utilizzo di farmaci sostitutivi per la prevenzione delle dell'intossicazione acuta
Ovviamente per fare tutto ciò torna il tema dalla formazione una formazione che deve riguardare tutto il personale e abbiamo detto anche in parte i detenuti da ultimo ma anche in questo caso non ultimo la caratteristica che viene solo che è stato sottolineato anche qui
Da chi mi ha preceduto la necessità di un di considerare l'approccio di genere qui è colorata in maniera diversa perché comunque riguarda in genere la popolazione femminile carceraria nello specifico cioè questa
Siti stigmatizza stigmatizzazione secondaria e tutta una serie di problemi ulteriori come per esempio la difficoltà a rispondere in maniera adeguata al recupero del proprio rapporto con i propri con i propri figli o con i propri con i propri generali Genit genitori quindi da questo punto di vista credo che gli elementi che sono stati portati in questa discussione sino altrettanto ricchi di spunti che e che richiedono ovviamente tutti un un approfondimento
Bene a questo punto direi che possiamo chiudere qui i lavori della della mattinata
Credo che ci sia un una navetta fuori che ci aspetta per per portarci a al ristorante a mangiare qualcosa credo che sia molto veloce perché ride ripartiremo con con i lavori alle quattordici e le quattordici e trenta bene mi dicono che dalla regia che ho svolto il compito
Qui Collins già
Qui Corini infatti nasce Bane riprendiamo i lavori chiederà ENI
Per favore
Allora il dotazione domanda si è già accomodato e la dottoressa Tamburrano la dottoressa Castellano non so se arrivata ancora non è ancora arrivata il dottor Lo Bue e e la dottoressa mare
Ha così qua ci siamo tutti a questa volta direi che possiamo partire con l'ultima tavola rotonda della della giornata
Che ha relativa ai trattamenti integrati centralità della persona né continuità terapeutica nella la detenzione di un modalità di Inter la definizione scusate di un modello di intervento integrato nel rapporto Carcere e Territorio
Mauro prego
Va
Bene riprendiamo i lavori il primo intervento c'è un in inversione di di Scaletta perché ci sono problemi
Poi di spostamento chiamiamo a questo intervento don Salvatore Lo Bue
Della casa del giovane di Bagheria con nell'intervento presa in carico globale dell'utente continuità della terra terapia farmacologica tra carcere e comunità prego
Buona sera
In realtà
Il tema che affronterò io in maniera chiaramente non organica ma con piccoli flash visto il tempo che abbiamo a disposizione
Riguarda un tratto un sedimento di questo lungo percorso che costituisce proprio la con cosiddetta continuità terapeutica
Non tutto esattamente quel tratto quel piccolo breve cammino che
Che riguarda la prescrizione la somministrazione e l'assunzione dei farmaci da parte del dei detenuti tossicodipendenti
Permette di vetro prima
Di dire una brevissima parola su quanto è stato anche accennato da diversi oratori prima linea e cioè il problema
Di come ancora sussista una mentalità
Da parte di molti rappresentanti delle istituzioni
Che non può non definisse di moralistica
Una cosa che francamente a distanza di tantissimi anni da quando è stata messa a punto la legislazione e da quando soprattutto organizzazione mondiale la sanità a detto che la tossicodipendenza la malattia cronica recidivante eccetera per e stupisce veramente
Le parole molto spesso sono spia indubbiamente di una nostra mentalità sono spia di quella che è la nostra visione del mondo e bene quando si continua ai insistere dicendo che
Da parte della magistratura si da un beneficio e questa espressione è riportata anche delle ordinanze della magistratura il beneficio della la concessione per poter entrare in una comunità terapeutica
E questo veramente lascia sconcertati
Perché dietro la parola beneficio c'è tanto
C'è un atteggiamento non solo erroneo ma è che induce in errore anche gli altri
E la persona tossicodipendente che si sente dire che può ottenere il beneficio di andare in trarre in comunità con un comportamento che deve essere adeguato corretto
E praticamente e indotto in errore crede che entrare in una comunità e alla stessa stregua di ottenere un breve permesso per poter andare a casa
Alla stessa semplice Boso
Nonno comun occasione straordinaria che può cambiare la sua esistenza attraverso il cambiamento del suo carattere del suo temperamento
E dietro questa l'altra metà è l'altra faccia della medaglia alla parola beneficio
Cose e ancora più terribile perché quando il magistrato non concede quello che chiamo un beneficio non lo concede perché appunto il comportamento non inadeguato che Successo succede molto spesso che il comportamento il tossicodipendente in carcere
E sopra le righe e eccessivo e ma una persona che ha assunto per tanti anni sostanze come il trattino a questa persona
Come si fa a chiedere di essere calmo tranquillo e sereno è proprio quello il sintomo della sua dipendenza e quello io lo devo mandare in comunità per curarsi dalla tossicodipendenza intanto uso il sintomo che agisce quella persona per dire tu non m'avendo questo sintomo non meriti di entrare in comunità
E mi pare che tutto questo vi sia e cosa a volte addirittura noi ci troviamo di fronte a situazioni paradossali pesantissime nelle quali alcuni magistrati alcuni per fortuna non tante ma ma abbastanza ancora sostengono che quando uno un non riescono a non si sentono non si sentono parlano porre in questi termini di sentirsi di concede il beneficio
Chiedono agli pizzico lungi dal carcere agli Pisti col jet set al ai sanitari se c'è l'attualità della dipendenza
Chiederò attualità dalla dipendenza significa se quel soggetto dentro il carcere sta facendo uso di droga
E e quindi sì chiedo una cosa che anche se fosse reale e sarebbe un reato e quindi non dimostrabile in realtà e in questo rientra nella discrezionalità della magistratura io mi chiedo
è possibile che il magistrato voglia l'attualità della dipendenza cioè di una malattia cronica recidivante
E qualche cosa che non mi pare possibile ma non non non mi pare giusto assolutamente
Bene fatta questa premessa andiamo al problema appunto che devo affrontare io il problema dell'assunzione dei farmaci
Ecco nel caso del tossicodipendente che ha molto spesso una storia lunga una scure una lunga storia clinica
Che gli operatori che lavorano dentro il carcere anche i sanitari
Fanno Grossa fatica a sapere quali farmaci per quanti anni e in quali dose assunta una persona detenuta a volte non sono in grado di capire neanche cosa assume
In questo determinato momento perché
Perché Athos vedente vengono dati tanti farmaci nei momenti di crisi quando ha o un nuovo un momento di depressione quando a un momento o in cui si comporta in maniera esagitata
E quando atteggiamenti sudici Dario altro e vengono da tutta una serie di farmaci i anche di notte anche la parte l'infermiere di turno ecco poi se manca una comunicazione adeguata tra i vari operatori ecco e allora o se addirittura detenuto come avviene spesso episodi più eclatanti venne trasferito da un carcere all'altro allora si porta dietro o una terapia che si va accumulando stratificando
In ogni caso poi ecco quasi nessuno è in grado di capire quello che realmente prende perché che sappiamo tutti che all'interno delle strutture carcerarie esistono uno uno scambio un vero e proprio mercato di farmaci ecco perché il tossicodipendente molte volte non assume tutti quelli che gli sono prescritti
Mi assume altri ecco allora ci saranno scambi in base a una sua personale convinzione
Che solo lui capisce quello che realmente gli serve quello che realmente chi fa bene o quello che semplicemente e più appetibile in ogni caso è chiaro quindi che in realtà tutto questo comporta una grossa difficoltà da parte degli stessi sanitari a capire e a fare una relazione
A scrivere anche una diagnosi
Quando una persona viva nelle strutture esterni al carcere
Soprattutto nelle strutture comunitarie noi abbiamo quelli viviamo quelle grossissimo dramma di constatare che esiste una terapia
Ma non esista una diagnosi
E e e questo ci crea grosse difficoltà perché cosa dobbiamo somministrare
Possiamo farlo non possiamo farlo incorriamo nel rischio di essere accusati di esercizio abusivo alla professione medica
Se come diceva la collega di Taranto poco fa
Ci arriva come spesso succede il venerdì non accade non ha detto un giorno a caso ha detto il venerdì perché proprio è uno di quei giorni in cui più facilmente e più spesso avviene la scarcerazione delle persone ecco quando allora ci arriva di venerdì sera
E ci arriva o con uno un sacchettino pieno di farmaci e senza una terapia scritta senso la diagnosi oppure arriva senza nulla dicendoci però che assumeva dei farmaci di cui ha bisogno
Questo comporta naturalmente che cosa l'assistere impotenti a una crisi di astinenza da farmaci da parte del soggetto senza poter far nulla
Tutto questo naturalmente potrebbe essere a tutto questo si potrebbe ovviare in maniera molto semplice attraverso una collaborazione
Con uno la magistratura di sorveglianza e le strutture a cui il magistrato decide di affidare anche il soggetto stress
Ma spesso avvengono anche altre cose presento quando noi preventivamente chiediamo alle agli operatori carcerari qual è la terapia che assume esse possono metterli per iscritto la diagnosi e ci viene risposto da parte di molti che non possono farlo per motivi di privacy
Cioè io devo mettermi in casa per due anni e più una persona e dite che c'è un motivo di privacy io devo somministrati quei farmaci e c'è una necessità di somministrando i e voi mi dite questo
Oppure mi dicono che per potere mandare un fax una Mele è necessario la fila autorizzazione del direttore del carcere e il direttore probabilmente in quel momento non c'è ed è soprattutto Novaro nel Sud non abbiamo direttori varie strutture avvolto in tre strutture contemporaneamente quindi si trovano ognuno all'altra oppure se fine settimana non ci sono affatto
E e quindi nessuno ci può inviare una mele con quello che chiediamo
Insomma ancora
Altre situazioni aberranti che verifichiamo che comportano poco all'impossibilità di una continua azione terapeutica organica un minuto
Sì allora
A volte succede che il magistrato
Decida di nell'ordinanza che il detenuto deve libero nella persona ecco questa è l'espressione che viene usata frequentemente libero alla persona raggiungere la comunità terapeutica cui è destinato
Ecco badate queste è una cosa terribile perché molte volte si tratta di raggiungere una comunità che addirittura fuori regione
Detenuto
Esce di sera
Il San possibilmente il venerdì sera o il sabato sera perché poi quasi sempre escono di sera non si sa perché col buio spesso sotto la pioggia ognuno due sacchi di rifiuti quelli neri dell'immondizia
E di plastica dove sono contenuti tutti vestiti
E i familiari sono in un'altra regione o comunque lontani a centinaia di chilometri e non possono quindi andando a raggiungere portato in comunità e chi gli dà passaggio nessuno
Nessuno perché hanno paura non possono mette questi sacchi allora si perdono per strada allora arrivano molto spesso in comunità dopo due tre quattro giorni ecco o non arrivano mai
La percentuale di queste cose e altissima guardate non sono eccezione
Assolutamente e allora e cosa succede succede che naturalmente la sua azione giudiziale del soggetto si aggrava perché non ha obbedito all'ordinanza la magistratura ecco la responsabilità di tutto questo DTE
Di noi che non siamo riusciti a fare un coordinamento
Grazie passiamo al prossimo intervento dottor Ugo Ceron Comunità Papa Giovanni ventitresimo tossicodipendenze carcere modelle integrato di presa in carico e percorsi di riabilitazione prego
Se mi
E questo
No no
No
Carica
Va bene ve ne racconto
Va bene
GRA conta allora un po'un po'questo quello che rompa preparato intanto mi associo anch'io ai ringraziamenti per l'organizzazione di questo momento di confronto a livello nazionale
Ma abbiamo visto anche stamattina come il nostro Testo Unico
Ti ricordi il principio di equivalenza della cura l'articolo novantasei si ricorda di chi sì chi trova in custodia cautelare o di espiazione della pena per reati connesse al proprio stato di tossicodipendenza
Ha il diritto di ricevere le cure tanto quanto le persone non soggette a restrizioni però questo tipo di in in diritto lo si può come dire riceverà nel momento in cui si vede vengono realizzato e dei percorsi riabilitativi che integrino gli aspetti sociali e sanitari in continuità con il territorio di appartenenza
E l'attivazione di questi percorsi richiede come primo passo una presa in carico secondo dei criteri di valutazione precisi
Da questo punto di vista credono i cespi chiamo come realtà di accoglienza del privato sociale convivente realtà delle ti accoglienza residenziale
L'assunzione di criteri
A sono arrivato
Pongo
Da
Siamo
Allora dicevo che questi percorsi riabilitativi socio sanitari integrati hanno bisogno dapprima di una presa in carico globale con un percorso di valutazione
Che qui che cerchiamo
Come dire addotti sempre più dei criteri omogenei su tutto il territorio nazionale che sappia quindi mettere insieme esigenze mediche e farmacologiche
L'inquadramento psichiatrico il l'inquadramento psicologico e sui e sociale
Che possano portare quindi alla certificazione di tossicodipendenza
Sembra un processo abbastanza semplice e lineare Mantes mi sembra che dai lavori anche di oggi sia emerso poco
Questo percorso condotto da équipe multidisciplinari delle dipendenze che operano all'interno del carcere onesti serto territoriali in associazione
All'équipe trattamentale delle amministrazioni penitenziarie
Ma ci permettiamo un po'di sottolineare che e ci vuole personale nel senso che noi abbiamo assistito in questi ultimi anni decennio dopo oltre un decennio
A un calo di personale molto importante che ha assume anche con percentuali significative anche del trentasei per cento in diversi territori nazionali
Se manca chi il personale che poi può dare piglio a questo primo passaggio che attiva appunto un piano terapeutico individualizzato
Il percorso nasce subito in maniera zoppa
E ancor più diventa difficile farsi carico di un'analisi multidimensionale che sappia cogliere gli aspetti di personalità alla comorbilità psichiatrica e comportamentale
La motivazione al cambiamento
Gli Effetti delle sostanze sul funzionamento cognitivo le partnership il la da cui l'incidenza delle patologie internistiche
Le condizioni socio ambientale i tempi tentativi precedenti di intervento le storie educative occupazionali
Da questo punto di vista se vogliamo che l'intervento sia un intervento tagliato sul singolo per favorire recupero della persona o noi riusciamo avere delle risorse per attivarlo altrimenti lo possiamo definire da un punto di vista teorico ma la cosa diventa un po'problematica
Allora noi crediamo appunto che nel se necessario un piano terapeutico individualizzato che esce in continuità con il territorio
Per questo però c'è bisogno di una piena applicazione della legislazione delle misure alternative al carcere
Ci sembra che la mancata applicazione di della pièce delle misure alternative l'esito di questa mancata applicazione diventi una delle principali cause del sovraffollamento carcerario ne abbiamo un po'accennato a più misure
Ha più io a più riprese anche stamattina
Ci permettiamo quindi di segnalare alcune azioni di rafforzamento innanzitutto l'azienda il rafforzamento del sistema giudiziario per l'abbreviazione delle tempistiche per la concessione delle misure alternative
E il tempestivo inserimento in percorsi riabilitativi che abbiamo visto anche essere percorse ci hanno anche che consentono anche un risparmio socio economico rafforzamento dei server previsti nel sistema carcerario
Per accorciare anche qui cara i tempi dell'attuazione delle misure alternativo e ora forzamento dei Budget per gli inserimenti ad scusate per renderlo adeguato
Alle richieste di accoglienza nelle strutture residenziali spesso il rinvio degli rallentamento degli indizi sembra che sia dovuto a una carenza di risorse il passaggio di competenza dalla popolazione carceraria
Dal carcere appunto al territorio sei ad aumentato sicuramente le esigenze terapeutiche ma non sempre il Budget
Specifico
Il lo strumento il piano terapeutico individualizzato ci sembra che possa trovare nel paradigma del Budget di di salute il paradigma che aiuti a costruire un piano che valorizzi la persona
Base di salute è uno strumento che definisce in maniera quantitativa e qualitativa le risorse economiche e professionali e umane
Che sono necessarie ad innescare un processo volto a restituire centralità alla persona attraverso un project o individuale globale
Consente cioè di raggruppare risorse che sono già destinate in diversi capitoli vicino al gruppo rare le diverse risorse sanitarie e sociali e territoriali almeno per esempio per quanto riguarda le misure
Dei LEA almeno nella misura del dieci per cento per costruire assieme alla persona ristretta secondo appunto un ottica di valorizzazione un e di un approccio globale i disturbi da uso di sostanza e carcere un Progetto appunto che tenga conto di una diagnosi in base ai criteri in non so grafici anche qui ripeto quell'esigenza di una maggiore omogeneità a livello nazionale
Una capaci che lei sappia analizzare la motivazione del paziente intraprendere un trattamento compresa anche la valutazione delle metodiche vedete la giustizia riparativa crediamo cioè che indette che essi siano i detenuti che possono scegliere liberamente il percorso riabilitativo progetto terapeutico deve chiaramente sarà indicare gli obiettivi da raggiungere le modalità di monitoraggio indicatori di efficacia del trattamento così come il che Managers
E i servizi territoriali coinvolti ci sta a cuore segnalare però un'altra questione
Ovvero sia alla questione degli stranieri non in regola con il permesso di soggiorno gialla il decreto legge duecentotrenta ci dice che tali soggetti hanno parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti
Ma tutto questo finché espiano la Pye la pena
Non di rado queste persone accedono al programmi terapeutici e potenti potendo appunto beneficiare di questa misura ma una volta espiata la pena c'è il rischio che cadano in situazioni di marginalità
Ecco allora che ci sembra importante proporre ci auspichiamo una revisione dell'articolo ottantanove del DPR trecentonove e novanta che prevede l'espulsione dello spot dello dello straniero una volta espiata la pena
Ci auguriamo cioè una revisione orientata a un progetto di piena integrazione a pena espiata
Per impedire che appunto si ricrei una situazione in cui queste sì queste stranieri io tornino in situazioni di irregolarità e quindi per non poté per non possono più né avere un lavoro nata da un'assistenza sanitaria eccetera
E quindi si si ritorna situazione di precarietà
In cui tornare alla reiterazione del reato e all'uso delle sostanze diventa sicuramente più probabile
Quindi ci augureremmo l'introduzione di una sorta di misura premiale noi l'abbiamo qui provocatoriamente fosse qui il chiamato come una sorta di permesso di soggiorno in prova
Cioè una misura da erogare al termine dell'espiazione della pena
E per la durata di quattro anni un permesso provvisorio legato alla non reiterazione dei reati dei reati connessi e compresi nel testo unico trecentonove novanta e non presentare disturbi dosi di sostanza
Al termine di questo permesso di prova se il percorso si presenta positivo viene potrebbe essere lasciato appunto un regolare permesso di soggiorno similmente a quanto avviene per l'affidamento in prova
Ecco grazie
Con una continua
Bene
Allora chiamiamo la dottoressa Cristiana Tamburrano dell'ASL e Roma sei
Il per l'intervento misure alternative cautelari
Dunque anch'io colgo l'occasione per ringraziare di questa opportunità che mi è stata data perché è stata un'occasione anche di di vedere il passato di approfondire alcuni temi solo crea con l'aspetto un po'amaro e che praticamente un grandissimo déjà-vu nel senso che dieci quindici anni fa all'incirca noi ancora devi eravamo queste criticità cioè dieci quindici a dieci quindici anni fa quando praticamente inizio il declino del posto trecentonove perché praticamente dopo trecentonove le cose
Andavano meglio sorta di dieci anni di Energia di risorse cedere poi iniziato questo declino io spero che a partire da questa conferenze eccetera si possano riprendere le cose io volevo cominciare da una frase
Di Alessandro Malgara che era un ma che è stato magistrato di sorveglianza il garante in Toscana
Perché io almeno lavoro in questo ambito da tanto è stato un maestro per tutti noi veramente una persona eccezionale almeno a mio parere e comunque la frase la seguente il carcere crea innocenza e anche i colpevoli diventano vittime
Ecco questa è una frase detta da un magistrato e secondo me molto significativa
Io sono chiamata a raccontare una piccola buona prassi del nostro territorio dunque Frascati aria da stelle i Castelli Romani provincia di Roma e però ecco volevo sottolineare e come questa nostra esperienza ad esempio non è paragonabile ad altri territori nel senso che ogni territorio con le sue peculiarità devo un po'Program fare un'analisi approfondita
Della propria situazione socio economica culturale e programmare le proprie risorse nel senso che comunque i Castelli Romani non è Ponte di Nona la centosessantasette a Napoli eccetera quindi ogni territorio deve analizzare bene la situazione programmare anche la sostanza io mi riferisco a un esperienza dove tutti gli ottantasei le ottantasei persone che abbiamo preso
Incarico e nei confronti dei quali abbiamo appurato questo studio praticamente facevano uso di eroina questa era la situazione con l'eroina si è potuto lavorare si tramuta il mandante cose oggi è cambiato tutto
Allora il nostro Sir per la caratteristica qual è stata a nostro serpe all'epoca era un po'di più alla moto operatori un sette di alta intensità cinquecento utenti praticamente noi decidemmo di dare la priorità ai detenuti
Allora priorità vuol dire semplicemente che se io nell'ipotesi dovesse avere poche risorse
Le do prima al paziente tossicodipendente detenuto e poi all'altro questo vuol dire priorità tra l'altro nel nostro caso vada contro non è successo perché all'epoca non avevamo infinite risorse
L'altra caratteristica importante nella nostra esperienza è stata quella che noi abbiamo fatto programmi terapeutici
Alle persone che facevano uso io questo dove vado lo sottolineo
Perché il sistema premiante dell'epoca se smetti ti aiuto è stato deleterio affatto i morti mentre invece pensando che la tossicodipendenza è una malattia con derive sociali quindi va curata con strumenti sanitari psicologici e sociali e se tu hai anche il problema di giustezza hai bisogno di altri strumenti diversi per risolvere anche il problema di giustizia se tu fai uso e io ti aiuto ad esempio ad evitare il carcere e poi ti aiuta a trovare lavoro una serie di cose
Tu anche se non smetti del tutto però al limite diminuisce l'uso di sostanze questa è stata la nostra sperimentazione partendo dal principio comunque che il carcere fa male carcere fa male
Forse cambierà in futuro comunque questo
è la concetto la quale noi partivamo ragazzi tra l'altro gli eroinomani all'epoca veramente compete Bre di due tre anni oggi è stato detto che c'è tanta gente che c'ha pene inferiori a un anno due e sta detenuto o cioè io onestamente alcuni posso capire vicariati quattro piste cose ma se no in genere in Italia vista sotto certi certe una certa grandezza deve insomma sta fuori c'è il sei cinque sei la questione lastra questione è veramente che gli operatori devono imparare le cose lavorare in rete con i magistrati gli avvocati tutto il territorio
Dopodiché si riesce a lavorare allora la nostra sperimentazione è stata la seguente non abbiamo preso in considerazione ottantasei persone abbiamo fatto una verifica a cinque anni dopo
La fine della misura alternativa di questo ottantasei persone ottantaquattro hanno fatto il programma terapeutico al SerT e due in comunità quindi il novantacinque per cento nel territorio
Qual era il metodo semplicissimo partiamo dai bisogni delle persone sanitari psicologici e sociali i loro veri bisogni sogni e desideri
E costruiamo le risposte per risolvere questi problemi quindi io dico che gli operatori devono dedicare molto tempo alla creazione delle risposte perché spesso le risposte non ci sono c'era il grande problema della solitudine della noia e noi alla fine abbiamo creato un centro diurno ludico ricreativo dove loro potevano passare il pomeriggio
Quindi praticamente la questione dell'efficacia di questa esperienza
Allora intanto con tutto questo studio preciso di come si chiedono le misure come si fanno le istanze eccetera Noè Baudo il cento per cento delle concessioni da parte dei giudici di sorveglianza
Il cento per cento era un continuarla ma il foglio concede concede concede dopodiché tutte le persone che sono entrate in misura alternativa con questi programmi che però erano fittissimo
Venivano al sette per varie cose faceva una borsa lavoro di mattina e pomeriggio ognuna Girasole venivano accompagnati allo Spallanzani per curare l'AIDS cioè cercando di coprire l'interim bisogni
Dando risposte Matteotti voto quest'per che si chiama pure dalla culla alla bara purtroppo anche alla bara perché poi per quanto detto nel presepio l'abbiamo fatto il cento per cento dei pazienti in cura per l'HIV il cento per cento
Poi naturalmente però tanti non ce l'hanno fatta nonostante la cura
E quindi dopodiché di queste persone in misura alternativa la cosa importante era prevenire la recidiva nei reati non smettete di fare uso anche questa è una cosa che alcuni magistrati coi quali collaboravo
Dicevo non Pollo del dottor Sclafani per esempio che purtroppo adesso è mancato ma col quale collabora o la o collaborato tantissimo bisogna Tamburrano lei è saggia invece no perché la questione era tu magari diminuisce l'uso di sostanze non fai più reati infatti in questi programmi terapeuti la recidiva di reati è stata del quindici per cento a fronte di un settanta ottanta
Queste persone col tempo o hanno sospeso del tutto l'uso di eroina o l'hanno fortemente diminuito
A aggiungendo col metadone tra l'altro c'avevamo una ritenzione in trattamento altissima del novantotto per cento perché poi se le persone gli agganci e li aiuti Elias culti persone si convincono a curarsi commettono meno reati e cercano di vivere gli anni che gli rimangono perché poi purtroppo tutti alla fine molto malati
Però diciamo oserei dire più felici
Criticità
Allora che cosa succede è cambiato tutto io questo lo hanno un'ultima cosa volevo dire che proprio come come chicca
Io per dire come è possibile lavorare queste cose esotici da manda un ragazzo con dodici anni e otto mesi in comunità terapeutica con l'articolo ottantanove e a far fare l'affidamento in prova
Novantaquattro a uno che viveva ai giardini di piazza Trilussa
Cioè uno dice be sì stesse spiegano le ragioni ai magistrati le cose riescono dopodiché criticità adesso purtroppo è cambiato tutto allora intanto la carenza di personale nei servizi anche in ambito giudiziario giudici cancellieri personale penitenziario una tragedia
Noi sia oggi uno ci chiede un programma gli diamo un'ora e mezza di presenza settimanali al serve se poi il giudice di sorveglianza non concede lo capisco pure perché conto
Avere una serie d'attività allora dici domandiamo in comunità in comunità però i posti sono pochi e quindi quarantasette terre detenzione Dom ciliare perché sta sotto i due anni che comunque spesso non aiuta perché poi gli arresti domiciliari spesso evadono non è una misura diciamo che ci aiuta nell'efficacia comunque il discorso è il seguente cambia poco personale dappertutto cambiata la sostanza
Da quando c'è stata l'immissione della cocaina io parlo sempre del mio territorio
Una vera tragedia perché le persone loro sono diversi non sono consapevoli perché non ci hanno proprio come si dice l'astinenza arrivano con anni di ritardo già con problemi quasi di doppia diagnosi nel senso che ormai saranno cinque sei anni dei nostri vanno tutti anche al CSM perché fra c'aveva il problema prima e ha aggiunto la cocaina hai usato la cocaina intervenuto il problema comunque sono tutte doppie diagnosi
Non sono consapevoli non c'è il farmaco sostitutivo né antagonista quindi non riesci ad agganciarli infatti la ritenzione in trattamento da noi è calata a picco con le persone che usano cocaina
E poi la cosa seria per le misure alternative che loro commettono reati diversi ma io non parlo del settantatré e qui il settanta del settanta del settantatré
Ma il problema e anche che queste persone commettono tentato omicidio rapina cioè il problema che questo io mi trovo io so pochissimi spacciatori
Io glielo sto adesso che mentre prima c'avevo il piccolo furto
Da e cuore andava bene adesso può il tentato omicidio anche lì il giudice
Trovava e trova difficoltà io mestamente lo capisco quindi la soluzione quale rimettere risorse tante continuare con l'analisi dei bisogni fatta bene con il lo desideri e di tentare un modello che risponde a queste esigenze e poi l'ultima criticità è la seguente io vorrei sapere se qualcuno mi sa rispondere perché in Italia in carcere non si lavora
Ecco a parte Bollate in Italia in carcere non si lavora e non ho mai capito perché
Bene passiamo l'intervento della dottoressa Bettina nera nera della provincia autonoma di Bolzano
L'intervento dal titolo misure alternative ex articolo novanta e articolo novantaquattro DPR trecentonove
Del novanta il punto di vista dei servizi prego
Più vicino sia possibile
Grazie grazie dell'invito
Abbiamo sentito parlare tanto oggi di ammettere alle misurarne alternative chi ha diritto
E volevo parlare un po'di come si capisce chi ha diritto perché Simona cosa tanto ovvia quando si guarda all'articolo novantaquattro però il diavolo sta nel dettaglio come spesso succede
Intanto c'è un problema di durata ma ormai possono essere ammesse a non a una misura alternativa articolo novantaquattro persone
Che hanno una pena
Che va fino ai sei anni no adesso penso chi lavora nei servizi stabiliva un po'oggetto terapeutico individualizzato per una durata di sei anni diventa molto difficile e difficilmente magistrati accettano
Misure alternative con una durata inferiore hanno durata della pena
Poi ci sono i concetti che riguardano la diagnosi
No la l'articolo novantaquattro parla di uso abituale
Uso abituale di sostanze
Quando avevamo a che fare soprattutto con persone che usavano oppiacei
Lì era abbastanza semplice
Fare una diagnosi rispetto l'uso abituale molto più difficile diventa quando parliamo di eccitanti quando parliamo di cocaina
Dove una persona che ha una dipendenza da cocaina non necessariamente USA continuativamente tutti i giorni e mostra soprattutto sintomi fisici
E lo stesso problema c'è con l'attualità
Della dipendenza nel momento che si stila il progetto terapeutico o dove si fa l'istanza
No se non abbiamo sintomi di astinenza come arriviamo a una diagnosi attuale di dipendenza
E li voglio fare una piccola parentesi
Che forse a che fare anche un po'con la mia storia all'interno del Senato come penso facilmente si capisce l'Italia non è la mia madre lingua perciò vi chiedo già una certa generosità
Se non sono così precisa nei termini e anche a dispetto
Alla grammatica
Però per me il concetto Ulla Paola tossicodipendenza devo dire mi ha sempre dato una certa impressione
E che contiene questa Paola di tossico
No e se è vero che le parole creano anche in un certo senso il mondo
No
La il il pianeta delle tossicodipendenti eh
Come dire è abituato da persone tossiche e penso già questo
Aiutò molto allo stigma e non aiutò molto all'attuale
Faccio come prima prima proposta di modifica io metterei proprio questo termine tossicodipendenza perché la tossicodipendenza non è una diagnosi la tossicodipendenza è un concetto
Che può essere tirato da un lato o dall'alto
No rispetto agli interessi ma la diagnosi è il disturbo da uso che non è un via una diagnosi
Che c'è o non c'è Mana diagnosi chiede a una ciabatta che assume una certa dimensione che può essere
Presente con pochi sintomi può essere presente in una forma molto grave ma è un continuum
La un'altra un atto presupposto per poter formulare una una mi sono nati con la novantaquattro e la non strumentalità della richiesta
Su questo si capisce facilmente che se è una persona che è detenuta viene posto e tatto che l'unico modo per uscire dal carcere e chiede un misura alternativa terapeutica
Facciamo al sette fatica ad escludere che la domanda non sia strumentale
Perché qua c'è anche un concetto di di motivazione
Come faccio io come operatore del Senato o all'interno del carcere o in un servizio territoriale
A capire se la motivazione nella persona e veramente di cambiare stili di vita e di intraprendere un però corso terapeutico
Che spesso è molto difficile molto doloroso o se la motivazione è dettata dalla paura orientare in carcere o di non poté io poteva uscire dalla dalla detenzione
E poi abbiamo il concetto dell'idoneità
Alla de Cuppone della persona
Il recupero della persona se parliamo come abbiamo già sentito diverse volte a oggi di una malattia cronica recidivante cosa comprende esattamente se parliamo di recupero
E se con un recupero intendiamo
L'anno noi ci diva
In condotte delinquenziali
Vuol dire che pensiamo che ci sia veramente un nesso logico fa un po'lama di dipendenza e il fatto di commettere reati è sempre così
Penso anche qua abbiamo delle situazioni molto di basse l'una dall'altra abbiamo delle persone che sono cresciuti in ambienti delinquenziali
O che sono cresciuti in ambienti dove non c'erano regole
E hanno
Iniziato a usare sostanze e e abbiamo persone che hanno effettivamente iniziato a usare sostanze e poi l'hanno dovuto delinquere per recuperarsi o per può occuparsi delle sostanze
Però abbiamo anche persone che hanno un disturbo di personalità di tipo antisociale
E che usano sostanze più o meno frequentemente ma diventa molto difficile distinguere l'uno dall'altro
E questo ci porta anche alla certificazione di tossicodipendenza
Cosa vuol dire aveva una certificazione di tossicodipendenza
Nove nel nostro servizio abbiamo smesso di fare leghi certificate noi facciamo una certificazione con una diagnosi
Fiona in diagnosi di stupro da uso di sostanze che può essere più o meno care
Però obbligare degli operatori della salute a fare un certificato su qualcosa che non è una patologia
Penso che anche questo è un concetto che va modificato se si va a modificare la trecentonove novanta
Sulla mancanza dei leader delle linee di indirizzo a livello nazionale anche questo penso del trust atto esplicitato
No se pensiamo a pazienti che spesso Milano da una struttura detentiva all'altra o che vengono anche internati in delle strutture che non sono nel loro territorio di appartenenza
Qua inizia poi la difficoltà di comunicazione palizzata all'interno del carcere il signor sul territorio
Perché da regione a regione è molto differente ci né per farla certificazione chi deve emetta il programma che su quale base soprattutto se le persone non erano già conosciute precedentemente da un servizio perciò qua un un penso delle linee di indirizzo a livello nazionale potrebbe aiutare molto il lavoro degli operatori anche se mi rendo conto che la competenza in materia di sanità è delle regioni
Però qua penso sarebbe utile trovare dei compromessi
Penso un un'altra cosa che si è sviluppata negli ultimi anni soprattutto proprio con l'uso degli eccitanti che bisogna un po'a prescindere
Dal certificato fatto solo dei medici
Perché bisogna comunque fare anche una valutazione sugli aspetti possono logici
Bisogna vedere se ci sono anche delle patologie o nel neo sviluppo come la di HD che molto frequente e persone internate che hanno anche un problema di miti stupore a uso
E effettivamente se c'è anche un disturbo antisociale di personalità
Perché questo poi cambia un po'la prognosi e cambia anche il contenuto delle misure alternative
Penso con questo posso concludere grazie
Mi scuso ma se scegliamo continuamente sui tempi
C'è a questo punto il coffee break direi solo dieci minuti velocissimo poi riprendiamo per andare in chiusura dei lavori
Qui comincia
Qui con infatti prassi
Bene riprendiamo i lavori chiamando al per il suo intervento la dottoressa Lucia Castellano del ministero per la giustizia per l'intervento sul trattamento socio sanitario per persone tossicodipendenti incarico agli uffici che se funziona penale Esterna grazie
Grazie e buona sera a tutti è davvero grazie di avermi di averci invitato come direzione generale ha questa conferenza che mi fa ricordare periodi giovanili della mia vita vado mi occupavo di istituti a custodia attenuata per tossicodipendenti stiamo parlando di venticinque trent'anni fa e invece adesso me ne occupo da una prospettiva diversa che è quella delle misure alternative alla detenzione
Mi scuso molto per non aver partecipato a tutti i lavori di questa giornata però i miei dirigenti e funzionari hanno ascoltato tutti i lavori della mattina e poi ne parleremo e
Perché io non sono riuscito a non non ce la faccio a
A prendere una giornata intera per per essere con voi ma comunque non ci siamo l'esecuzione penale esterna in questa partita ci vuole essere con convinzione
Perché perché
Assistiamo in questo momento no questo un momento politico molto particolare in cui le misure alternative alla detenzione hanno una mi una conoscono una stagione di grande implementazione e almeno dal punto di vista politico e anche riformista sapete che c'è una riforma in in corso che incide addirittura sulle pene principali le misure alternative cominciano a diventare pene principali quindi veramente
Una rivoluzione e che cosa sta accadendo però e qui
Farei proprio metterei un punto anche sulle necessità sulla necessità di una riflessione per quanto riguarda il mondo della tossicodipendenza
E delle misure alternative per tossicodipendenti sta accadendo che questo mondo del problemi sono cresce e ne siamo tutti contenti che cresca che cresca non soltanto
Naturalmente dal carcere ma anche direi soprattutto dalla libertà e non soltanto con le misure
Per condannati ma anche con le sanzioni sostitutive in particolare il lavoro di pubblica utilità che riguarda anche come sapete i tossicodipendenti perché c'è una previsione
Del testo unico trecentonove e novanta e con la messa alla prova che vede naturalmente una sospensione del processo con
Con
Messa alla prova e naturalmente include anche i tossicodipendenti riguarda gli imputati quindi misure alternative
Alla detenzione sanzioni di comunità crescono qual è il rischio che io vedo
Nel salutare ovviamente con favore questa questa crescita vedo due rischi il primo e che crescano entrambi i sistemi
Tanto quello del problemi son quanto quello del Princeton e se crescono entrambi i sistemi significa che cresce il controllo penale sul territorio mentre un sistema quello del probe insomma
Dovrebbe essere dovrebbe essere in crescita e in un i parimenti il numero dei detenuti dovrebbe diminuire
Ciò non avviene era ci dobbiamo chiedere fortemente perché tanti detenuti
Che potrebbero è andare in misura alternativa non ci vanno perché ci sono in carcere persone che debbono condannate a una pena di un anno nonostante un ventaglio di risposta o di due anni di tre anni nonostante ci sia un ventaglio di risposte alternative e ci dobbiamo che chiedere anche perché e così difficile la fuoriuscita dal carcere di misure di persone in che potrebbero andare in misura alternativa e quindi perché i due sistemi crescono
Il secondo rischio che io vedo che condivido con voi oggi è quello di una normativa
Poco organica soprattutto anche in materia naturalmente di tossicodipendenza e dove naturalmente la poi l'organicità la disorganicità il disordine
Della normativa è ancora più impattante perché impatta su soggetti con particolare fragilità e e dove e dove
A sentiamo il bisogno noi operatori di una organicità differente miri mi riferisco per esempio al sovrapporsi tra sospensione condizionale della Penna e messa alla prova sospensione condizionale della pena non subordinata ad obblighi
E invece messa alla prova e naturalmente questo
In questo panorama disse
Districarsi veramente molto complicato quindi la prima cosa che sarebbe auspicabile nella
Nella nelle misure alternative nel panorama nel ventaglio delle risposte punitive che non sono detentive che il legislatore offre e fare ordine nella materia dare organicità
Alla materia spessa un altro punto importante e quello l'abbiamo detto lo hanno detto e lo diciamo ancora
è la rafforzamento delle reti esistenti e su questo io voglio
Darmi un piccolo spunto di riflessione sulla sul mondo dell'esecuzione penale esterna sul mondo degli uffici delle sedi di esecuzione penale esterna che vivono proprio
In ragione di questa riforma di queste riforme e e di questo implementazione delle misure alternative delle misure di comunità le seconde delle quali ci portano con interlocutori istituzionali diversi che sono i giudici della cognizione fate la messa alla prova dei lavori di pubblica utilità che sono degli interlocutori inediti per nuovi ecco la
La la necessità
Di ritornare alla presa in carico alla conoscenza dell'utenza la presa in carico congiunta col dell'utenza dei servizi con i servizi territoriali
Cose che io vedevo
Venticinque anni fa a venti anni fa e che ora vedo sempre meno da parte degli uffici di esecuzione penale esterna e non per come
A loro ma perché questo bombardamento di misure alternative diesel misure di comunità portato in particolare la messa alla prova
Ha portato a proiettarsi su una misura tralasciando per per esempio
I rapporti con il carcere funzionari in servizio sociale in carcere se ne vedono sempre di meno
E allora quella in quella interrelazione che assolutamente una condicio sine qua non per prese la presa in carico di detenuti particolarmente fragili quali sono i tossicodipendenti non c'è e allora lo sforzo della direzione generale e qui e quindi sottolineo il piacere che mi fa stare qui oggi è ritornare inveisce alla presa in carico congiunta ritornare a ragionare sulle persone e questo oggi noi lo possiamo fare
Anche se insomma non se ci fosse qua qualcuno di funzioni e servizi sociali forse brontola ride ma io sono sicura che lo possiamo fare perché abbiamo immesso in servizio cinquecento nuove unità
Di di funzionari servizio sociale allora si tratta di ritrovare un modus operandi che avevamo perso
E che invece da voi da Roma dalla direzione generale cerchiamo di rafforzare anche attraverso gli strumenti degli degli accordi dei protocolli d'intesa che sono dei protocolli di intesa volti proprio la presa in carico congiunta
E in quel sito per esempio ci aiuta molto anche la progettualità con cassa ammende
Anche Cassa delle ammende non è più quella di una volta per grazia di Dio ma è adesso un ente importante che non soltanto
Finanzia ma finanzia direttamente l'Ente regionale quindi si costituisce
Già grazie a questi finanziamenti quella rete istituzionale che vede le regioni come primi protagonisti quindi lo sforzo di ritrovare una presa in carico
Di ritrovare un rapporto con l'utenza di ritrovare il rapporto col carcere e di ritrovare
Una alleanza con i servizi per le tossicodipendenti sul territorio
è uno sforzo politico che noi stiamo cercando di fare del questo egli oggi qui lo voglio testimoniare con forza nonostante appunto
La disorganicità della materia nonostante la penuria di operatori dei servizi territoriali è un'altra cosa e poi mi taccio che noi dobbiamo imparare come uffici di esecuzione penale esterna e stiamo imparando
è il superamento della mono professionalità vedete noi siamo un poco in questo come
Siamo dei piccoli istituti penitenziari in cui c'è questa cosa siamo lui e poi c'è il resto ecco funzionari di servizio sociale si stanno
Abituando piano piano a essere semplicemente i punti di raccordo di una serie di attori istituzionali primi fra tutti gli operatori del servizi
Aiutati dai volontari aiutati da tutto un un mondo da una quella cosiddetta società civile e terzo settore enti territoriali locali che
In per cui c'è una presa in carico congiunta questo è uno sforzo enorme
Di superamento dell'auto tre referenzialità che non crediate che è un problema solo carcerario non siamo stati per troppo tempo un pezzettino del da un pezzettino
Del carcere ne portiamo sempre cento portiamo una eredità pesante stiamo cercando di diventare gli operatori di proibisce a un io Flo visti in Europa
Come funzionano funzionano come una sorta di registi di delle varie è così dovremmo aiuta abituare a questa orizzontalità
Di interventi che è una cosa a cui ci abitiamo abituiamo
Un po'con fatica quindi il senso de dell'essere qui e del partecipare acque ai lavori di questa conferenza quello di portare un contributo di esperienza ma soprattutto di ritrovare
Quella capacità di lavorare insieme che
Ha connotato per tanto tempo Index CSS a e che poi forse
Adesso si è un po'persa e che noi cercheremo di ritrovare anche in prospettiva della riforma riforma ci imporrà dei tempi e dell'uscissi mediazione se è vero
Come io spero che la che la messa alla prova il tetto di pena per eccetera questa prova sarà sei anni dovremmo essere rapidissimi e rapidissimi col giudice della cognizione
Non non ci sarà più illa e e e anche se se le misure alternative diventeranno grazie a Dio finalmente pene principali quindi avremo a che fare con il giudice della cognizione dovremo lavorare molto per preparare il teatrino
Con le indagini socio familiari quindi diciamo il momento che tiriamo un po'
Come sempre io dico tra il non più il non ancora non siamo più gli uffici burocratici un po'chiusi in se stessi non siamo ancora degli uffici di problemi Jean
E io spero davvero che questa esperienza di partecipazione ai lavori ci possa aiutare in questo percorso vi ringrazio
Allora ci andiamo alla conclusione dei questo tavolo di lavoro
Devo condividere
Ok
No
Esatto
Ecco
Ok allora io credo che noi dobbiamo consegnare tutto questo lavoro creduto al coordinatore al dottor leopoldo Grosso per per farne in qualche modo per farla rientrare a pieno titolo all'interno
Della
Della conferenza della conferenza nazionale
E quindi un insieme di elementi che stiamo appunto consegnando tavolo per tavolo
Però prima di andare un una comunicazione di tecnica perché ci ascolta
On line questi sono gli ultimi minuti in cui potrete continuare a fare le domande quindi mi sollecitiamo con le ultime domande perché poi chiuso il mio intervento credo che chiuderanno la possibilità di fare ulteriori ulteriori domande fatta questa comunicazione
Di servizio andiamo a capire quale qual è il senso di questa di questa tavola rotonda abbiamo detto la prima ha ragionato intorno al cambio di di paradigma la seconda su un cambio del linguaggio mi sembra che qui si richiede un cambio di passo un cambio di strategia
Che metta al centro i bisogni delle persone delle persone detenute e che vada al a una presa in carico complessiva che viene usato il termine olistico nel trattamento della dipendenza anche in ambito in ambito carcerario e rispetto a questi no a questi elementi
Tre sono diciamo le le parole chiave che possono in qualche modo guidarci in questo in questo percorso il primo in realtà sono sono sigle il piano terapeutico riabilitativo integrato sorretto dal Budget di salute come strumento che ricompone
Risorse attorno appunto ai vari obiettivi per la singola persona dove ci deve essere la la chiarezza del trattamento
Individualizzato complessivo dove anche credo che ci sia a pieno titolo anche il trattamento farmacologico di cui ci veniva detto che non in qualche modo si perde quasi non non vi è traccia di questo elemento quindi deve entrare a pieno titolo nel trattamento
Personalizzato
Ci deve essere un a monte una valutazione multidisciplinare e che sia esito anche di un percorso diagnostico un percorso che abbia in testa anche diciamo come si sviluppa la come si possa sviluppare la riabilitazione
In maniera in maniera integrata
Ovviamente tutto questo deve esser fatto in maniera integrata con delle ligne di indirizzo
Generali dove al proprio interno ci siano gli elementi necessari per fare una valutazione individualizzata per costruire un progetto su determinati
Obiettivi e per ricomporre attorno a questo progetto i veri i vari elementi le varie risorse che possono prevede provenire da diversi componenti per cui il gioco non è più se il tossicodipendente il detenuto è mio e tuo se la persona
Fa parte di questo o di quell'altro servizio ma si mettono insieme levare risorse comprese anche quelle personali quelle individuali delle persone che possono essere messe in campo
Progetti integrati che prevedono però anche in un intervento sul sul versante un intervento forte sul versante formazione
Lavoro e su questo ovviamente esce tutta la componente sociale territoriale quindi ritorna il tema dalla continuità ritorna il tema dell'aggancio di di tutto quello che a livello territoriale si può fare e quindi passiamo alla necessità di un coordinamento di un coordinamento forte
Tra le diverse figure professionali implicati enti e anche strumenti che siano adeguati qui viene citata la cartella clinica digitalizzata perché credo che questo rappresenti un elemento tra gli altri che può essere facilitare tutto questo
Rafforzare l'integrazione tra le varie i vari livelli operativi la UE qua e quindi la guerre il server gli enti accreditati tutti insieme che in maniera multiprofessionale in maniera integrata facciano una presa in carico complessiva della persona
In tutto questo diventa fondamentale in questa fase il coinvolgimento di quel pezzo di sociale che si muove a livello territoriale per assicurare diciamo anche il il la continuità anche sul dopo sul su quello che succederà una volta che la persona viene scarcerata
Quindi potenziare ovviamente per tutto questo servono risorse
Professionali adeguate e dedicate e questo credo che sia una di quelle richieste trasversale non è solo di questo tavolo tornerà anche negli altri negli altri negli altri tavoli
Un livello di coordinamento che non può assolutamente mancare mai stato anche sollecitate sottolineato il suo valore nell'ultimo intervento il Col di il coordinamento tra la magistratura e la magistratura di sorveglianza delle comunità di accoglienza e serve cioè tutte le varie componenti
In tutto questo una misura ulteriore o diciamo un ambito di intervento specifico deve essere quello nei confronti delle persone
Straniere regolari rispetto alle quali appunto è stato introdotto anche un'ipotesi quella dell'introduzione per esempio del permesso di soggiorno premiale che in qualche modo può diventare uno strumento di intervento concreto questi sono gli elementi che consegniamo che questo tavolo di lavoro consegna al coordinatore del del tavolo nel suo nel suo complesso e quindi passo la parola leopoldo Grosso per le diciamo le le conclusioni dei lavori della della giornata
Innanzitutto un ringraziamento ai relatori
Venerdì oggi agli esperti tre ragioni essenzialmente intanto l'essenzialità
Delle loro relazioni il tempo era quello che era cercato di mirare dritti ai punti
E quindi sono risultati nonostante questa stringata essenzialità sicuramente anche chiari ed efficaci tutti quanti
Detto questo tra l'altro invito i relatori
Per chi si può ovviamente fermare
Adesso a cercare di
Rispondere a quelle che saranno le domande del pubblico presente in sala in questo diciamo confronto che essi apre nella mezz'ora a seguire
Molto brevemente anche perché non vorrà in qualche modo ripercorrere quanto già è stato appena detto
Però una volta che sono state ribadite le necessità e le buone ragioni della Rifici anti revisionare dalla revisione della della legge del novanta gli strumenti su cui diciamo si è focalizzato l'attenzione di tutti sono state in particolare l'analisi l'articolo settantatré da una parte l'analisi termine misure alternative in tutte le contraddizioni che in questo processo di questi ultimi anni in qualche modo hanno subito nel bene eh e né i rischi come c'è stato adesso adesso illustrato
Un po'alcune poi puntualizzazioni che richiedono interventi specifici tipo appunto fare in modo tenera che la revoca della misura non sia determinata come spesso ahimè ancora viene dalla dall'episodio di ricaduta nella per l'uso di sostanze
Ma alla valutazione sia necessariamente più complessiva
Una riflessione è stata portata sugli carta
Che potrebbero veramente essere
Le sezioni così come anche originariamente stati pensate per le persone tossicodipendenti da
E quindi il luogo dove
Una custodia attenuata laddove è stata appurata una motivazione al percorso
Può effettivamente portarle a una gestione per la pena più collegata al territorio eccetera
è stata diciamo sottolineata la necessità di includere il paradigma della riparazione nell'esecuzione
Della pena in particolare del misure alternative stato approfondite parte la la questione è stato sollevato il nodo delicatissimo della certificazioni di tossicodipendenza
E diciamo una cosa facile Cerchiara no che noi dobbiamo riportarla a quello che
Diciamo l'ultima evidenza scientifica dove non si parla più di tossicodipendenza ma si parla di uso di sostanze e quindi all'interno del concetto di uso di sostanze
La una il disturbo si diversifica lieve medio e grave è diciamo l'attualità dato ci può dire dipendenza oggi
è venuta meno purtroppo la relazione della responsabile del dipartimento del carcere
Responsabile sanitario delle dipendenze nel carcere di Volterra che che sosteneva nella sua relazione scritta giustamente che noi non dobbiamo vedere solo il sintomo fisico
L'attualità della dipendenza è anche certificata dagli sui sintomi psicotici copre in parte anche è stato illustrato oggi
La riduzione del danno in carcere e della levitazione dei rischi comporta dei nostri da risolvere
è stato detto che bisogna entrare nel merito
Della
Beh del genere per l'articolo undici della
Dell'OP
Perché lì ostano diciamo alcune concezioni che contrappongono in maniera rigida manichea senza cercare di riguarda la soluzione è una sintesi
Tra le ragioni di sicurezza e le ragioni dei salute
La contraddizione e probabilmente superabile con l'invito che stato espressi una relazione
Della capacità da parte dell'istituto di pena della gestione del rischio
Per la gestione del rischio di Bisio viso e della gestione del rischio di di Francia
è stato ancora sollevato un altro in modo molto delicato e perché su questo è forse quello appena detta e quella che studi insomma questioni più delicate
Se il risultato del nostro lavoro dovrà essere portato come proposta Prodi pontifica
Al Parlamento e anche quella
Presentato nel pomeriggio rispetto una misura premiale per gli stranieri che nel momento in cui sono detenuti godono degli stessi diritti degli italiani anche se poi cedono meno alle misure alternative sicuramente
Però quando quella detenzione finisce
Tutto questo
Diciamo parità di cognizione
Non c'è più e quindi là dove è stato condotto con percorso la possibilità di sperimentare in via del tutto sperimentale com'è stato stregato anche diciamo nella sintesi precedente urna
Diciamo
Una modalità premiale a tempo da verificare
Infine la difficoltà
Del Dante riuscire ad arrivare a concretizzare
Anche nelle condizioni di oggi che è stato sottolineato no fruiscono di minori risorse e sono giusto il tempo di maggiore problematicità riuscire a realizzare il piano terapeutico riabilitativi individualizzati
L'invito finale è stato sulla un lavoro direte che non risparmia nessuno e e quindi non solo lavoro diretti tra gli operatori la giustizia gli operatori diciamo delle dipendenze ma soprattutto che coinvolgono i piani di zona agli operatori anche sociali e gli operatori no perché
Come ricordo anche qui è stato citato Malgara sull'altro versante citiamo don Mario Picchi quale diceva sempre guardate che la tossicodipendenza
Vi sono ancora Carmine tossicodipendenza il giusto non c'era ancora prima di essere una questione giudiziaria primaria sia la questione sanitaria è un grande problema educativo e quindi queste risorse e il territorio vedere di nuovo esprimere e come è stato nel passato
Fatta forse un po'lunga non lo so io vi ringrazio vi inviterei ancora a rimanere per aprire adesso il dibattito con il pubblico grazie
Benissimo a questo punto chiudiamo nella sessione di oggi pomeriggio io ringrazio tutti gli e Sperti
Ringrazio indetto Azzali dottor Grosso il lavoro di sintesi che hanno portato ringrazio anche tutte le persone che ebbe a casa ci hanno seguito e che hanno fatto tante domande
E ci riconvochiamo domani mattina alle nove e trenta e noi adesso ci tratteniamo punto per un momento a telecamere spente per parlare con il pubblico in sala grazie