"Salerno capitale"

Signor presidente
Signori relatori autorizzata gentili ospiti
Vi porgo il saluto e il ringraziamento velocità di Salerno il ringraziamento per essere qui
In questo che il convegno conclusivo delle celebrazioni per Salerno capitale
Un momento che abbiamo voluto significativo importante è sovente
Abbiamo voluto celebrare in questi mesi di Salerno capitale
Celebrare ricorda quel tornante drammatico della storia d'Italia nel quale la storia di questa città si è unita al filone più grandi
Ricordare quei mesi nei quali in questo stesso salone si riuniva il governo Badoglio
In un Paese tormentato Enrico vi tragedie
Perché ci è sembrato importante ricordare quel sistema di valori e di regole che in quei mesi conquistammo per la Nuova Italia
Allora riconquista mo'la dignità di Paese libero
Da Paese invaso è diviso piano piano con sacrificio ridiventa mo'una nazione libera a fianco di grandi democrazie nella lotta alla si facesse
Allora rimpalliamo le regole prime della democrazia la capacità di ascolto
Di tolleranza di dispetto perfetti opinioni idealità diverso
Ed in quei mesi crebbe anche un sistema di valori e di ideali vita che furono poi alla base della nuova Italia
Una convinzione profonda sulla necessità di una solidarietà
Nazionale e sociale quei valori quelle idealità quel clima che furono alla base poi della costruzione della carta costituzionale
Una carta di straordinario valore
Con la quale regola mo'non solo rapporti astratti fra cittadini ma definimmo anche le possibilità di emancipazione per la gente di tali abbiamo voluto ricordare quei momenti non solo ripeto per il valore di quelle conquiste
Ma perché siamo convinti che ricordare quei valori può essere utile per l'oggi
Per orientare una frase come quella attuale di grandi trasformazioni
In direzione positiva e non disgregante per il Paese
E abbiamo voluto ricordare anche per poter trasmettere alle nuove generazioni certo non il clima di quegli anni drammatici
Ma il senso di valori permanenti di libertà di solidarietà di non violenza
Signor presidente Salerno la sua provincia sono una realtà media del Mezzogiorno e dell'Italia
Una di quelle realtà che è difficile trovare alla ribalta della cronaca quotidiana
Da una di quelle realtà che rappresentano forse il nerbo di questo Paese di questa Italia
Di questa patria che riscoprì mo'in quegli anni nei suoi concetti veri liberi da incrostazioni ideologiche ma da retoriche nazionalistica
Questa Italia è fatta per tanta parte da queste realtà
Discrete
Noi stiamo lavorando a Salerno per costruire un nuovo futuro per questa città
Siamo lavorando per ricostruire una funzione produttiva culturale e civile in un ambito meridionale nazionale per Salerno
E stiamo lavorando a partire da un metodo di rigore di serietà Rimbaud creandoci le maniche
Non partendo da rivendicazioni
O dalla esposizione dei nostri male ma partendo da noi da un principio di responsabilità
Io mi auguro che sapremo incontrare in questo nostro sforzo il potere centrale
Gli auguro cioè che parte del rinnovamento politico di questa stagione della vita del Paese
Possa essere rappresentata anche da un nuovo rapporto fra potere centrale periferia
Un nuovo rapporto ispirato nona spinte di vario segno a tutele di vario segno mal Rispetto per i problemi oggettivi che ogni realtà a e di incoraggiamento per lo sforzo che si compie in tante parti d'Italia per andare avanti
Signori relatori vi ringrazio per essere qui questa mattina sono convinto che dalle vostre riflessioni verranno elementi di comprensione per quella fase storica e di comprensione per l'oggi e per il domani
A lei signor presidente un ringraziamento particolare
La sua visita qui è anche
Un atto di omaggio a questa città e a questa provincia di un milione e cento mila abitanti
Lei ha voluto rendere omaggio a una città che è stata capitare per cinque mesi cinquant'anni fa
Ma per tre secoli all'inizio dell'era moderna nell'epoca normanna è una città che ha visto nascere la prima università d'Europa e del mondo che ha diffuso cultura scienza ricerca in secoli bui
è una provincia che ha un patrimonio incomparabile
Di bellezza e di natura di storia di cultura e di civiltà
Per questo suo omaggio è di questa sua sensibilità noi lei siamo Eller resteremo profondamente grati grazie il cuore
Diamo la parola credo
Al Presidente Casavola
Signor Presidente della Repubblica autorità tutte intervenuti tutti
E Salerno nella campagna
Tra non molti anni tutta la memoria di Salerno capitale
Sarà quella già consegnata ai documenti ufficiali
Ai diari dei politici
Ai saggi degli storici
Voglio dire che non resteranno più persone vive con i loro personali e ricordi ed emozioni
Che integrano dentro visse le tracce degli eventi
La brevità stessa di quella vicenda
Dal ventidue maggio al diciotto giugno del quarantaquattro
Rende evidente il contrasto tra le porte e scarpine Res Gestae del secondo governo Badoglio primo di unità nazionale nell'Italia liberata
E il carico invece di significati politici
Che esse attraeva non su se stessi
Preannuncio di esiti prossimi e lontani
Che si sarebbero verificati nel seguito della storia italiana
Alcuni di quei significati appartengono ad un'area non domina vive e per visibile rispetto agli strumenti della storiografia
Sono gli stati d'animo le opinioni i giudizi che costituiscono il vissuto collettivo spesso non manifestato in scritture private né in fonti documentali pubbliche
Ma era chiuso ed inespresso
Nelle vite di moltitudini di individui
Di cui nessuno mai scriverà biografia
Eppure proprio quel vissuto collettivo
Che storia e cronistoria riescono a cogliere solo per sintomi
Trattiene in sé le forze senza le quali le decisioni dei campi politici e militari resterebbero ineseguite
L'Italia era già dall'otto settembre del quarantatré divisa e senza unità divisa dalla guerra
Occupata al nord dai nazisti in base al subito agli alleati
Senza unità perché Roma la capitale era stata abbandonata dal governo fuggiasco a Brindisi
In quella divisione
E perdita anche simbolica di unità
Il Paese era però stranamente rimescolato
E viveva una fase di forte identità nazionale
Dipendenti pubblici civili e militari con le loro famiglie
Dato l'uso del tempo di assegnazioni di sei
E frequenti trasferimenti lontano dalle Regioni di provenienza
Furono colti
Meridionali al centro nord e settentrionali al sud
Molti di più
I nuclei familiari meridionali nelle cittadine e nei paesi dell'Italia centrale e settentrionale
Perché vi erano sfollati con conterranei e parenti in cerca di scampo dai bombardamenti aerei prima
E poi dalle operazioni belliche sul territorio nazionale
A cominciare dalla Sicilia e quindi nell'Italia meridionale
Quelli italiani del sud nel nord e viceversa
Vissero oltre i terrori e le atrocità della guerra
La nostalgica dei luoghi e delle comunità d'origine come dolorosa separazione
Dovuta ad un conflitto non voluto ed ingiusto
Ed insieme come speranza nel ritorno e nel ricongiungimento
Con il resto dei familiari dei parenti dei compaesani
La comprensione reciproca dei disagi per quello stato di transitoria dislocazione di gran parte delle popolazioni
Lontano dalle case e dalle terre proprie
Il coltivare gli stessi sogni mentre si soffrivano le stesse dure realtà
Erano potenti motivazioni di solidarietà e di affratella mentre
Ma sarebbe errato registrare solo sentimenti umanitario
Quel rimescolamento di italiani di ogni regione dialetto che si era iniziato nelle forze armate ora dissolte
E si era propagato nelle popolazioni civili insegnava e dimostrava ed italiani erano un popolo
Una composita ma culturalmente unitaria realtà di famiglie
Distinta dalle sue istituzioni e capaci di vivere anche nella disfatta delle istituzioni
Tra il quarantatré e il quarantacinque gli italiani seppero vivere il miracolo di un popolo abbandonato dallo Stato
Mai come in quegli anni
Uffici comunali postali Consorzi agrari ferrovie scuole ospedali fabbriche stazioni dei carabinieri funzionarono senza gerarchiche
Come fossero proprietà dei cittadini da custodire come beni propri ciascun privato
Che potesse aver bisogno di servirsene insomma un popolo autocefala
Il ripristino dei poteri legittimi
Fu salutato
Come la fine delle umiliazioni
E le amministrazioni militari di occupazione più che come il soddisfacimento temporaneamente sospeso
Di un indispensabile bisogno di autorità e di dirigismo burocrati
Semmai
Dopo aver badato a governare da sé l'organizzazione della Società dell'economia dei servizi pubblici il popolo guardò alle istituzioni supreme
Per cercare una via d'uscita dalla sconfitta militare
E qui occorre dire
E la scelta per il Regno del Sud o per la Repubblica del Nord
Ebbe motivazione profondamente diverse
La prima era dettata da una ragione di continuità del Regno d'Italia
Dell'unitario Stato italiano nato dal processo risorgimentale
Anche quanti non si nascondevano gli errori della corona
Non potevano fare a meno di scegliere almeno provvisoriamente
L'unica istituzione risorgimentale superstite era appunto la monarchia
Motivazioni non lo storico istituzionali ma del tutto politica
Erano invece a base della scelta per la Repubblica del Nord
La fedeltà al fascismo e al suo alleato nazista
Insieme ad un sentimento tragico dell'onore militare come Urso a proseguire una guerra suicida
Certo nell'un caso e nell'altro
Tutti furono attraversati da un'angosciosa crisi di coscienza
Lo Stato italiano era da oltre un ventennio una struttura bifida
Con due anime
Quella antica risorgimentale
Quella moderna fascista
La propaganda aveva tentato diffonderle
Ma dal venticinque luglio
E più ancora dall'otto settembre del quarantatré e se erano apparse nella loro reciproca estraneità e di inconciliabilità
Il governo di Salerno e quello di Salò
Svelare o no con l'evidenza dei fatti
Che il Risorgimento e fascismo
Non erano dislocate lì su una linea di continuità ma appartenevano a linee di rottura
Le notizie captate oltre la Linea gotica
Da Radio Bari o da Radio Londra
Sulla vita del governo nella nuova capitale
Tra la primavera e l'estate del quarantaquattro
Orientata hanno verso il Sud
Non solo la Nostalgia speranza dei meridionali sfollati al nord
Ma il bisogno di quanti italiani
Identificavano la dignità della nazione nella monarchia risorgimentale e l'uscita della guerra con la vittoria delle forze alleate
Il problema istituzionale della forma repubblicana o monarchica dello Stato
Non era ancora nella coscienza di tutti ma di poco
Per i più politicizzati
Di quelli che si ponevano domande sulle cause sulle responsabilità per quello che era accaduto e che stava accadendo al Paese
La stessa Repubblica del Nord
Cercava legittimazione nel tradimento del re e la fuga di Badoglio tanto appariva grave anche per i fascisti la vere spezzato la continuità genetica della forma di Stato
Eppure
A mano a mano che filtravano i dati di novità della nuova piccola capitale di provincia per tutta la penisola invasa dalla guerra
Prendeva forma una idea insolita dello Stato
Il popolo era stato capace di autocefalia riorganizzare da sé la sopravvivenza civile
Ora comprendeva che avrebbe potuto modellare un nuovo staccato organizzare una diversa convivenza politica
Salerno significava appunto questo i partiti al governo la discutibilità del sovrano e della monarchia stessi
Nella prima metà di questo secolo
Il tempo storico aveva una durata più lunga
E non in questa fin e secolo
I due decenni della dittatura
Per le generazioni che vi erano nate e per quelle che gli avevano attraversati
Avevano cancellato per le prime è sbiadito per le seconde il ricordo di una democrazia di un libero Parlamento di Pardi
La propaganda in un regime totalitario teneva luogo della verità
Se ci ponessimo all'ascolto
Per questa fase storica
Non dei protagonisti
Non dei pochi politicizzati ma della gente anonima avvertiremmo il trauma collettivo
Te lo squarcio dei veri della propaganda a partire dal venticinque luglio del quarantatré
E poi sempre più a fondo dal quarantaquattro
La stessa propaganda della Repubblica del Nord
Contribuiva a distruggere la propaganda che era stata del regime già ventennale
Pensare tutti allo stesso modo era pensare il falso era un inganno
E gli eventi a cominciare dalla sconfitta dalla devastazione della guerra in casa stavano riapprovare la nostra condizione di vittime dei tanti inganni della propaganda
I morti
I tanti morti nelle nostre e altro in famiglia
Quelli che erano morti combattendo
Sui Montiel remoti fronti di guerra quelli innocenti sotto i bombardamenti
Quelli che volontariamente
Avevano ripreso le armi ed erano andati a resistere al nemico straniero e al connazionale oppressore
Apparivano ora come il prezzo alto e tragico dell'esserci lasciati tutti intorpiditi dire irretire schiavizzare dalle menzogne della propaganda
Siccome il tempo di guerra
Contiene in sé
Oltre a convulsi e drammatici istanti
Anche lunghe ed interminabili attese
Per l'allentarsi delle quotidiane attività ordinarie
E in quelle pause
Sospese tra l'opzione dei Nas condimenti e dei rifugi
E il tumulto del coinvolgimento bellico che gli italiani cominciarono a riflettere su come liberarsi dalla propaganda ed arrivare a qualche brandello di verità
Questo tratto
Della psicologia collettiva andrebbe più illuminato
L'accettazione della pluralità dei partiti rapida malgrado il ventennio avesse imposto solo il partito identificato nella onnicomprensività dello stato totalitario
Si spiega con la persuasione comune e duramente maturata che i partiti veicolano opinioni
Che la diversità delle opinioni e l'unico ostacolo alla falsità ingannata vice della propaganda
Le parole con cui il maresciallo Badoglio presento a Vittorio Emanuele terzo i ministri del governo di Salerno
Le sue parole essi
Ad eccezione dei ministri militari e di quello tecnico provengono dai sei partiti rappresentati del comitato di liberazione ognuno di essi alle sue opinioni politiche alle quali non rinuncia ma sulle quali fa prevalere oggi
La necessità per la concordia per l'interesse supremo del Paese queste furono le parole di Badoglio
Sono da considerarsi ad un tempo
Causa e rispecchiamento di quanto andava maturando nella coscienza degli italiani
Diversità e contrasto di opinioni
Garantivano un regime di libertà
Diversità e contrasto di opinioni potevano coordinarsi nel perseguimento di interessi supremi del Paese
Erano in quel tempo tre
Aiutare lo sforzo bellico degli alleati per liberare l'intero territorio nazionale
E pura are le strutture dello Stato da ogni residuo del vecchio regime
Preparare l'assemblea costituente
Il governo di Salerno
Come prima forma di compromesso tra una componente istituzionale autoritaria il governo dei militari fedeli al re ed una democratica
Il governo dei ministri designati dai partiti
Conteneva già se il germe
I quello che sarebbe stato due anni dopo il futuro Stato italiano elaborato dalla Costituente una Repubblica di partiti
Non staremo ad analizzare le tante ragioni di un simile processo formativo della Repubblica
Il mezzo secolo trascorso ne illumina di percorsi inevitabili i grandi meriti nell'avanzamento complessivo della vita italiana
Ma anche i limiti gli errori le contraddizioni
Che hanno accompagnato il protagonismo dei partiti ed il loro prevalere sulla imparzialità e talora necessaria neutralità delle istituzioni
Così come il loro degenerare
Nella colonizzazione della società
Tradendo il compito dell'edificazione della coscienza civile da sempre impari o troppo latente nella nostra storia di nazione
La crisi della fase presente
Tra partiti storici e movimenti nuovi non può e non deve risolversi nella mira successione di questi a quelli non si esce dalle rovine della repubblica dei partiti soltanto riducendo partiti e movimenti appoggi o tendenzialmente più ricca radicalmente
All'ospite ma del bipartitismo il nome dell'alternanza della governabilità che pur sono traguardi ineludibili
Se però resta inalterato
Lo spirito di parte e di fazione
E conduce inevitabilmente addetti issare la verità e la realtà con le deformazioni le reticenze i furori della propaganda
Oggi più che mai temibile
Per la invasività dei mezzi di comunicazione di massa
Sarebbe non solo discutibile materici Sorio numerare una seconda Repubblica se non si realizzasse il raggiungimento di una tappa ulteriore rispetto alla Repubblica dei partiti che quello della Repubblica dei cittadini
I cittadini noi fedeli e faziosi seguiti di partiti e movimenti
Ma attraverso partiti e movimenti Sereni Giudici dei governanti
Nell'esercizio elettorale della loro sovranità preparato da argomentate e documentate valutazioni
Delle condotte di governo e dei programmi di opposizione
I cittadini destinatari delle azioni e prestazioni delle istituzioni le quali non devono nei loro confronti fare distinzione alcuna
Il colore di partito né di appartenenze sociali né di lobbies economiche
Se davvero si vuole un cambiamento sia chiaro che qualunque parte vinca la gara democratica
E conquisti la responsabilità del governo
Deve essere non parte totale ma parte imparziale
Se una lezione può trarsi da quel lontano governo di Salerno
Anche facendo la tara sulla retorica degli allocuzione ufficiali
E quella del proposito
Dichiarato da quegli uomini
Per parafrasare la risposta del re a Badoglio
Di anteporre le diverse tendenze politiche della nazione
Agli interessi supremi del Paese
Erano allora quelli che si son detti
Oggi sono altri è forse più ardui e complessi
Ma ancora da Salerno
Ascoltiamo utilmente le ultime parole di quel discorso
Che hanno una ecco etico politica impersonale ed esortativo
E consente di prescindere da chi le pro-nunzio
Ah scriviamo a nostro onore di aver sempre posto l'Italia in cima ad ogni nostro pensiero grazie
Professore però so
Signor presidente
Autorità tutte
Signor sindaco colleghi ed amici
Governo di Salerno
Duro cinque mesi solo come capita
Cinque mesi
Tutti densi di eventi bellici e politici quegli eventi belli Belice politici che fanno la storia
La storia di un comincia mento
Di un inizio vesto la nostra rinascita come popolo come tecnocrazia come governo come Stato libero
In quel tempo così breve ma convulso e di alta drammaticità
Prese forma di un governo quello di Badoglio che fu là c'è l'impronta il primo supporto costituzionalmente in regola
Ma il governo apartitico del nuovo Stato italiano
In grado in qualche modo di interloquire conte Andrea
Clima allora insieme di sconfitta ma anche di volontà politica di volontà politica di rinascita
La condizione sociale economica della città prima dell'arrivo delle truppe alle antenne è stata già illustrata da storici illustri professori Massimo
Mazzetti professore Niccolò dati che si anche impegnato su altri settori di questa vicenda del governo Salerno al riconoscimento vela da parte dell'Unione Sovietica del Governo di Badoglio
Dunque in quel periodo si verificava Solaire non prima dell'arrivo
Delle truppe alleate un ritorno quasi dice Mazzetti all'economia curtense
Con l'arrivo degli alleati sembravano infranti gli argini che dividevano il lecito dall'illecito questa veniva in tutte le nostre città vescovo di Salerno Nicola Monterisi il più grande pastore d'anime a mio avviso che abbia avuto il Mezzogiorno nell'età contemporaneo contemporanea ebbe parole di fuoco
Verso il suo giudizio
Fra tutte le autorità cittadine nel quarantatré gli era stato il solo a rimanere sotto i bombardamenti con i parchi urbani a dividere con il suo popolo le anzi e i pericoli delle acque
Ed ora con l'arrivo degli Alleati e rotti gli argini appunto con una morale sconvolta
è una prostituzione diffusa quasi legalizzate il furto la rapina alla la devastazione
Monterisi rivolta al suo popolo siedeva con parole terribile inquietanti e rimarremo sempre fedeli in Cristo ed aggiungeva nuovi a essere sinceri
Non crediamo più che il numero delle comunioni sia indice di sanità spirituale nei nostri perché il e anche molto meno nella massa Tempa del popolo
Sono lette e le domande eterne di un vescovo valide allora oggi domani e sempre così fa parte della storia delle nostre inquietudini
Dunque
Non potremmo fare una storia di Salerno capitale comunardi solo come una piccola storia come un incidente
Lo dobbiamo tener d'occhio la situazione internazionale
E certo che se non è chiamo questa capita in rapporto con quanto stava avvenendo con le grandi cose che stavano avvenendo attorno a Salerno lo sbarco alleata nella politica che misura la loro avanzata verso la la Cam del Sele poi verso Roma la prima prova del fuoco dell'esercito italiano di liberazione a Monte Lungo
Il riconoscimento del governo Badoglio da parte dell'URSS una decisione inaspettata per gli alleati la snervante attesa dell'apertura del secondo Fronte contro Hitler
E il gigante Giare allora della figura di Stalin e della sua armata rossa sulla scena europea e mondiale
Fino a che punto c'era consapevolezza nel governo italiano nei partiti e anche della nuova realtà storiche che sarebbe emersa alla fine del conflitto
Muoversi fra queste immagini tra questi giganti Listening Roosevelt e Churchill cadevano nelle mani il futuro non solo dei vinti ma dell'Europa tutti intera non era un mestiere facile la salvezza peraltro veniva dagli Stati Uniti da un altro continente dall'est europeo dall'orso sovietico un connubio che sembrava sul punto impossibile solo due anni prima
Noi eravamo diventati di colpo amici dell'una e dell'altra parte ma non alle gli spazi erano stretti e le redini dei grandi inerme erano state abbandonate nel sui nostri crolli il quesito più grave per noi era semmai avremmo avuto possibilità di recuperare un'identità nazionale
Se il movimento è se il movimento fosse avvenuto o fosse in corsa quale prezzo sarebbe avvenuto si dice oggi con tanta fretta che le nazioni italiana è morta l'otto settembre mille novecentoquarantatré in realtà morì al all'ora una certa idea di nazione quelle che ci aveva dato il fascismo e la sua letteratura concreti retorica nazionale populistica non pericoli strana
Nazione si era combattuta porta San Paolo a Cefalonia nelle lance nel Canavese nelle terre venete editore a monte lungo lungo la linea gotica
La nazione sarebbe risorta le risorse in maniera indissolubile come doveva di sorreggere nella libertà e per la libertà fissata nei suoi principi della carta costituzionale
Io non ricordo questi questi fatti questi eventi per un gusto nostalgico che starebbe fuori luogo ma perché la corsa al revisionismo storiografico in atto con l'aiuto della scienza del topo
Al piacere diramare il passato come una massa di errori
E questa corsa ad affidarsi alla grande ondata emotiva che sale dai moti rivoluzionari senza sangue importanti dell'ottantanove e dall'implosione dei grandi partiti di massa
Brusca in certo senso gli spiriti si nella gestione del potere tutto ciò
Tutto questo revisionismo
Tende ad abbassare avvilire il discorso storico appiattisce anche i grandi principi ed enti nella miseria di una polemica rozza strumentale denigratorio
Per vizio di origine io non ho mai chiesto ai miei soldati ai miei Granatieri di Porta San Paolo perché avevano combattuto Satricum perché il combattevano e contro chi
C'è una sola regola quindi
Nel servizio dello store
Anche quello più spregiudicato
L'altra icona del rispetto dei patti che implicati aperta e correttezza nella lettura dei documenti quindi nella ricostruzione storica che è sempre processualità anch'quei quando ci sono Christie's fratture
Siamo sempre di Vittori di qualcosa rispetto al passato e noi siamo debitori rispetto a quanti non solo in Italia ma in ogni angolo di Europa per noi e per tutti hanno combattuto per la liberazione delle proprie terre dall'oppressioni totalità
Questa storia e quindi di Salerno capitale
Non può essere letta come un episodio marginale marginale poco più di una curiosità storica quasi una parentesi nel processo politico che ha condotto alla liberazione dalle rinascita dell'Italia processo che si sarebbe compiuto altrove al nord
Anzitutto nei pochi mesi di Salerno capitale si verificò un evento del tutto imprevisto dagli alleati
Il ripristino delle relazioni diplomatiche fra fra l'URSS e l'Italia e vento che all'interno sorprese la stessa coalizione dei partiti di sinistra mentre apriva al governo Badoglio
La possibilità di una manovra più attenta
Meno condizionate subordinata nei rapporti internazionali a lungo si è discusso e si discute
A chi prese l'iniziativa di questo inaspettato riconoscimento
Ma non pare dubbio che l'iniziativa fu italiano lo dimostrò ancora tanti anni fa dei dei trent'anni fa Mario Toscano
E lo conferma tuttora gli ulteriori ricerche da Petrachi a Nicola Oddati non pare in dubbio che i suoi i sovietici ecco questo è un aspetto invece poco conosciuto avrebbe avrebbero pensato di a Pietro rapporti proprio nel periodo del governo Bazoli in concomitanza è solo una concomitanza anche con il Vaticano
Lo fece capire moda Moro ambasciatore sovietico presso il governo francese parlando con il rappresentante personale di Roosevelt in Africa settentrionale Robert molti e durante l'udienza che Pio dodicesimo concessa breve rapido
E questi accennò e desiderati
Desiderata di dell'URSS alle che il Papa avrebbe risposto la cosa può aspettare
Ma voglio atti non parole dove sono le chiese dove sono i sacerdoti nell'Unione sovietica
Ho dati nella base di un informativa niente dello Cassis de Strategic Services sostiene il di che il dieci luglio quindi ancora qualche giorno prima che si cessasse il governo di Salerno
Togliatti si sarebbe incontrato con Montini per preparare questo incontro ma
Montini smentire assolutamente quest'incontro
Ma quello che colpisce
E che in questo periodo
Non si pone si pone la domanda ma era affidabile
E in quel Stalin in queste sue aperture politiche o diplomatiche come mai aderire all'iniziativa italiana e per
Per farsi a Misiti venerdì a mettere ordine di otto invito tenete il riconoscimento del Governo Badoglio da parte dell'embrione sovietica noi stiamo vivendo una fase storica quello attuale percorrono queste cose ci sembrano mollo Torlontano
E ci sembra molto lontano perché se ci riesce difficile capire il clima l'ambiente le immagini che potevano avessi allora far quarantuno al quarantaquattro di Stalin e dell'Unione Sovietica sembrava quasi che il mille novecentottantanove e perché è accaduto con il muro di berline oltre ad avere squarciato il Belli degli una dura realtà del mondo che si richiamava al socialismo abbiamo annullato anche la memoria storica come se non ci fosse stato lo starsene dalla guerra di liberazione
Dal pericolo nazista pagata con venti milioni di morti dall'URSS
Come se non ci fosse stata l'ora ed è documentabile un'altra grande speranza che copre la guerra e la necessità delle alleanze con l'Inghilterra Linus avrebbe potuto
Correggere il corso stesso della politica dell'unione sovietica e cito una personalità certamente a me molto cara ma non dubbia
Come Luigi Sturzo il cui anticomunismo avrà certamente netto e deciso
Espulso nutriva durante gli anni dell'esilio a New York le stesse idee del Brent presto che circondava Roosevelt a cominciare da occhi INPS
Che la cura delle alleanze con l'Occidente avrebbe finito per modificare strutture orientamenti della politica e di stare questa di convincimento di Sturzo
Ma con Sturzo anche di molta parte dell'immigrazione
Antifascisti italiani in America
Sturzo nel febbraio del quarantaquattro quando la capitale si trasferiva a Salerno Enea scriveva a quasi tre mesi dagli accordi di Teheran un articolo su il mondo il più organo degli emigrati antifascisti negli statuti
Mosca scriveva non ha interesse a trapiantare il comunismo sia come regime politico sia come strutture economiche mondiali
Mosca interesse ad avere dentro la Russia e nei paesi attorno ad esse connesse allegati un'economia sana e prospera per rifarsi a tutti i danni di guerra
Consolidare la propria posizione sviluppare tutte le sue immense risorse perciò la Russia non può essere e non sarà mai d'accordo con quei gruppi share Bellati devo europei e gli americani per il che propongono la distruzione economica della Germania
Ecco il punto centrale conclude Pastor sottoporsi incontreranno le due grandi politiche l'americana e la sovietica
E dove convergeranno gli sforzi per una reale o definitiva intensa e volgendo lo sguardo a quanto avveniva in Europa e quindi in Italia anche a Salerno scriveva Inghilterra e America hanno mostrato di avere paura delle delle masse
E anche dei gruppi che affermano indipendenza e spirito proprio come è stato per dedurre per i suoi francesi combattenti
E anche per i cinque o sei partiti antifascisti Italia Inghilterra e America sono andati in cerca di un re e marescialli Sturzo non amava molto Badoglio
Di generali ammiragli di ex fascisti ed ex PC istituite vitalistico e disse ha visto a tratti sul mostrando una continue incertezze se pigliare attesta o a sinistra se affidarsi alle vecchie consorterie o cedere alle insistenze dei nuovi pennuti
Infine l'altro motivo della diffidenza dell'Unione Sovietica verso gli alleati
Illustrato ancora da Sturzo mera opinione abbastanza diffusa il rinvio della apertura del secondo Fronte
In via che con tutta probabilità concorse a convince Mosca di negoziare con Badoglio per non essere tagliata fuori dalle situazioni italiana
Dalla possibilità di essere presente insieme con gli alleati nelle decisioni riguardanti l'Italia scriveva Sturzo
Non si può pretendere di stare appare in guerra con quella potenza che ha sostenuto il peso tremendo di quasi tre anni di continue battaglie impegnandomi più di dodici milioni di John battenti
E con più di cinque milioni allora di perdite quando contemporaneamente sul fronte africano italiano si sono impegnati appena mezzo milione di uomini con le perdite al di sotto di cento mila che America e Inghilterra aprano il secondo fronte
Che impegnino in Italia il doppio di truppe che tentino l'attacco anche nei Balcani nel Sudafrica
Allora Churchill e Roosevelt avranno maggiore autorità a parlare non solo a nome dei loro paesi ma nome di Paesi che avranno liberato e di quegli altri come la Polonia con i quali hanno impegni morali e anche diplomatici e il loro dovere e diritto ma che si finisca dimostrate continua paura eccessiva preoccupazione
E arrogante
L'ostilità alla Russia essa e l'alleata di domani certo si spogliò Sturzo di quarantacinque anni però do Sur previsione se la vediamo in lontananza non si può dire che sia stata del tutto infondata non possiamo andare orgogliosi barche avremmo il limite dei di tempo di cinque mesi
Del governo di Salerno e di quanto sul piano internazionale stava avvenendo e si stava discutendo
Ce n'è abbastanza però per tornare a riflettere su quella primavera del quarantaquattro che fu anche alla primavera di una insperata resurrezioni dalla nostra parte
La storia della
Signor presidente
Signor sindaco signore signori
Nel ripensare agli avvenimenti di cinquant'anni fa
In particolare ai pochi mesi di Salerno capitale sarebbe facile per me
Salernitano
E che quei giorni vissi in questa città abbandonarmi all'onda dei ricordi e aggiungere una pagina alla memorialistica già fin troppo abbondante
Quando avevo vent'anni potrei titolare quei ricordi ma rassicurate di non mi farò travolgere da quell'onda che del resto il passare degli anni ha privato di ogni forza travolgente
E farò invece un tentativo in direzione opposta
Quello di colica di collocare l'episodio in un quadro più ampio evitando gli aspetti della storia locale o peggio di personale biografia
Certo Salerno poteva vantare glorie lontane più durature di città capitale
Ma la nuova assunzione resta storicamente legata non tanto alla sede all'azione del governo
Quanto in primo luogo alla rilevanza della situazione politica internazionale cioè in relazione a quei mesi del mille novecentoquarantaquattro alla complessa strategia delle potenze in guerra
E in secondo luogo ma in è strettissima connessione con il primo punto alle conseguenze del crollo del fascismo
Alle clausole dell'armistizio alla reazione tedesca alle prime prove delle forze democratiche e della resistenze
Per un anno eccezionalmente l'Italia fu al centro delle operazioni belliche
Con il trasferimento del governo Badoglio da Brindisi a Salerno nel febbraio mille novecentoquarantaquattro cominciava l'ultima fase delle drammatiche vicende
Vissute dal popolo italiano trascinato nella seconda guerra mondiale in alleanza con il prepotente nazismo razzista
Dalla ideologia fascista e dalle velleitarie ambizioni di Mussolini
La guerra in Italia darò durò ancora più di un anno fino all'aprile del mille novecentoquarantacinque
Ma l'eccezionale momento della centralità italiana sulla scena internazionale
Si concluse proprio con la conquista di Roma
Ingresso degli americani
Del generale Clark a Roma segnò infatti non soltanto la fine della breve avventura Salernitana ma anche il rallentamento delle operazioni belliche in Italia
Per l'indubbia importanza nazionale e internazionale della città e per il prestigio della sua storia
La conquista di Roma avrebbe potuto contribuire a consolidare la visibilità delle vicende italiane
Ma l'avventura che sopra mai l'avvenimento che sopra ogni altro stava ormai per dominare il corso della guerra e come abbiamo potuto constatare in questo cinquantenario la stessa memoria storica fu lo sbarco in Normandia
Per le scelte strategiche decise ormai da molti mesi da inglesi ed americani d'accordo con i sovietici che premevano per l'apertura di un secondo fronte non marginale
L'Italia e il Mediterraneo passavano in secondo piano
Le decisive battaglie per la sorte della guerra e dell'Europa si trasferivano nelle regioni settentrionali e centrali del continente mentre i sovietici già minacciavano i confini della Germania
Si può quindi collegare
La fine di Salerno capitale con quello storico evento e non fu solo la più grande e originale operazione militare della seconda guerra mondiale
Ma la conferma che per vincere bisognava conquistare il centro il cuore d'Europa da Parigi a Berlino
Sarebbe fuor di luogo accennare qui al dibattito sulla rilevanza e la gerarchia dei fatti storici
La storiografia degli ultimi decenni non ha mancato di interessarsene negando in alcuni casi la possibilità della loro individuazione
Forse il desiderio di innovare introducendo la considerazione delle tendenze di lungo perielio della vita sociale e delle mentalità
è il desiderio di ribaltare il senso comune hanno indotto talora a perdere il senso delle dimensioni e a sottovalutare il peso degli avvenimenti militari e politici
Proprio a questi avvenimenti militari e alla grande strategia della guerra antifascista ho voluto qui in primo luogo riferirmi
Per rimanere per ribadire che a mio avviso non è possibile comprendere ciò che avveniva in quei mesi anche a Salerno e dintorni e in tutta Italia
Sì si trascura il fatto che si combatteva una guerra sanguinosa è difficile che le decisioni politiche erano subordinate a quelle strategiche
Che anche nei territori liberati dalle truppe anglo americani
Vigeva sostanzialmente il controllo delle autorità militari in questo quadro vanno quindi collocati e valutati anche i dibattiti e le lotte politiche sociali che si svolsero in quei mesi del Mezzogiorno l'azione dei governi Badoglio
I contrasti e le prospettive istituzionali l'avvio della vita democratica
Le divergenze si le divergenze reali o apparenti tra inglesi e americani
Le iniziative dell'Unione Sovietica la stessa svolta di Salerno che fu certamente l'atto politico più rilevante di quei mezzi
Abbrevio non starò
A parlare dei problemi dei rapporti fra inglesi e americani
L'impostazione realistica comunque di Churchill
Non poteva non prevalere
E prima e dopo l'armistizio altri immediati interlocutori validi o meno che fossero non potevano essere se non la monarchia è il governo Badoglio
Del resto il riconoscimento della legittimità
A quella minuscola forma di Stato rappresentata a Brindisi dal re da Badoglio era apparso ancor più necessario dopo la Costituzione della Repubblica sociale italiana dai parte dei tedeschi
Ma quella Costituzione del piccolo Stato italiano non avrebbe comportato alcuna vera autonomia del regno del sud
Nemmeno dopo la dichiarazione di guerra alla Germania del tredici ottobre
è il riconoscimento della cobelligeranza
In coincidenza però col trasferimento da Brindisi a Salerno nel febbraio mille novecentoquarantaquattro avveniva un importante ampliamento dei potenti almeno formali del governo Badoglio il Governo militare alleato
Restituiva l'amministrazione di retta del governo italiano la Sicilia e le regioni meridionali assurde dei confini settentrionali delle province di Salerno Potenza e Bari
Era una concessione importante
E sembrava consolidare il governo di Vittorio Emanuele terzo proprio nel momento in cui dopo il congresso del Comitato di liberazione nazionale appare il ventotto il ventinove gennaio
Più aspra è intransigente si era fatta la polemica dei partiti antifascisti contro il sovrano corresponsabile del fascismo e contro il Governo Badoglio conviene tuttavia ricordare che se cessava formalmente nei territori attribuiti al Governo italiano l'amministrazione diretta del governo militare anglo americani
Per le clausole dell'armistizio il controllo politico ed economico su tutti gli atti del governo rimaneva
Agli alleati che lo esercitavano attraverso una commissione di controllo
Il congresso di Bari
Rendeva evidente le differenze tra i partiti che avevano costituito anche del Mezzogiorno il Comitato di liberazione nazionale
La divisione in due dell'Italia e la repressione al nord di ogni manifestazione politica
La necessità ed urgenza della resistenza armata al nazifascismo rendevano particolarmente confusa la situazione
La preoccupazione principale della popolazione del Mezzogiorno
Soprattutto di quella concentrata nei centri urbani e in primo luogo in una grande città come Napoli già ferita dai bombardamenti era la sopravvivenza fissi la paura della morte era finita qualche mese dopo l'occupazione è stato scritto quando erano cessati anche i bombardamenti degli aerei tedeschi ma era rimasta quella della fame
L'aspetto degli eserciti anglo americani che più aveva colpito gli italiani al loro arrivo era quello dell'abbondanza e non solo di armi ma anche vicino
Qui si accennava situazione alimentare al mercato nero che era una delle principali preoccupazioni in quel momento della del Regno del Sud
Quale fosse in questa situazione l'interesse per i problemi politici e istituzionali e quale la forza dei partiti politici estremamente difficile valutare
Era netta la sensazione di processi di disgregazione sociale la soddisfazione dei bisogni immediati appariva in gran parte staccata dall'attività politica vi furono rivolte tumulti agitazioni che ebbero nella maggior parte cause ed espressione pre politica se si guarda del resto alla struttura politica che si andava di costituendo non vanno trascurate l'eredità del passato per fascisti da e la loro persistenza talora il loro consolidamento durante il fascismo
Tutte queste circostanze la pressione della situazione sociale
La tradizione politica meridionale la stasi Eroli mitezza delle operazioni militari dopo il fallimento dello sbarco ad Anzio la tenace resistenza tedesco a Cassino e soprattutto il distacco la vita pubblica vita privata e queste circostanze rendono evidente che le conclusioni del congresso del Bari nel Comitato di liberazione nazionale erano viziate da un velleitario giacobinismo e ponevano le forze democratiche in un piccolo cinico
Proprio mentre il governo di Badoglio si rafforzava trasferendosi assale
Al confronto delle posizioni intransigenti del Partito d'azione dei socialisti
Appoggiati pur con qualche esitazione dai comunisti la posizione dei liberali come croci come Croce e di personalità
Come De Nicola alla ricerca di un compromesso per salvare la monarchia forzando alle dimissioni Vittorio Emanuele terzo
Escogita andò la formula della luogotenenza apparivano più gravi più realistiche anche se non facilmente a più alti
A metà marzo
Il riconoscimento sovietico del Regno del Sud rafforzava ancor di più il governo Badoglio
Non è il caso qui di soffermarsi su questo episodio che ci riporta al contesto internazionale alla esclusione dell'Unione Sovietica dagli organismi di controllo in Italia
Precedente
Che contribuì a legittimare l'azione unilaterale sovietica nei Paesi occupati dall'Armata Rossa a cominciare dalla Romania
Per tornare al nostro tema interessa notare che in quel mese di marzo la situazione diplomatica e politica divenne più mobile e aperti
In questo contesto si colloca l'arrivo di Togliatti in Italia la presentazione delle sue proposte il compromesso costituzionale
L'ingresso dei partiti antifascisti del Comitato di liberazione nazionale del nuovo governo costituito da Badoglio a Salerno il ventinove aprile del mille novecentoquarantaquattro la svolta di Salerno è stato un cavallo di battaglia della storiografia partitica
In questi ultimi anni è venuto alla luce qualche nuovo documento che non chiarisce tuttavia i quesiti spesso bizantini che sono stati posti sulla questione non intendo qui entrare nel merito anche
Perché penso che l'argomento
Parlerà l'onorevole Napolitano
Nella linea di questo mio intervento credo soltanto di dover sottolineare
Prescindendo dalle intenzioni di Togliatti e dai rapporti di dipendenza o indipendenza dall'Unione Sovietica e dal partito comunista l'importanza della svolta per la nascente democrazia Italia ho sempre ritenuto poco fondata
La Geremia desto Rio grafica sulla continuità dello Stato
Attribuisce anche al compromesso allora raggiunto tutti o gran parte dei mali e delle degenerazioni della Repubblica italiana
Ciò non vuol dire negare valore alle istanze per così dire giacobine illuministiche che possono portare di tali fermenti e fondamentali contributi critici nella vita politica e nella ricostruzione storica
Ma insistere sugli aspetti negativi e sulla condanna per principio di ogni compromesso finisce per svalutare anche le novità importanti
Si perde il senso delle distinzioni e delle forze reali in campo
Sarebbe difficile negare che nella situazione dell'aprile mille novecentoquarantaquattro
La svolta di Salerno apriva per la prima volta prospettive certe di sviluppo alla democrazia italiana
è insistendo eccessivamente sulla pretesa continuità dello Stato cioè tra il fascismo
Il governo i governi successivi fino alla Repubblica insistendo eccessivamente sulla pretesa continuità dello Stato si ignorano le differenze fondamentali tra i regimi dittatoriali fascisti
Come quello da cui l'Italia stava appena uscendo e gli stati democratici e parlamentari anche se il cammino sarebbe stato ancora lungo e contrastato
La svolta di Salerno deve essere considerato come una delle premesse indispensabili alla nuova costituzione repubblicana e poi la vita democratica italiana
Sia stata per alcuni aspetti stentata e anomalo è altro discorso che non può ignorare anche in questo caso i condizionamenti della situazione internazionale
Che vi siano stati nei recenti anni ottanta fenomeni di grave degenerazione corruzione non può certo essere attribuito a quel lontano mille novecento quarantaquattro se può valere una testimonianza personale
L'uscita dal fascismo e l'inizio della vita democratica furono per molti giovani delle mie generazioni lampi Geng avvincente scoperta di un mondo nuovo
è una spinta fortissima a operare con un rinnovato impegno civile ciascuno nel campo delle proprie competenze alla ricostruzione del Paese
Molti importanti risultati sono stati raggiunti processi catartici come quelli allora avvenuti
Non si ripetono spesso c'è da augurarsi e pur nella crisi e nelle incertezze che accompagnano questi nostri giorni un cane un grande patrimonio non vada disperso
Si consolidino i valori e la pratica della vita democratica grazie
L'onorevole Napoli per
Signor Presidente della Repubblica autorità signor sindaco di Salerno
Questa città alle sue buone ragioni
Per tenere viva la memoria di una stagione che mi hai scritto il nome incancellabile mente nella storia dell'Italia democratica nata sulle rovine del fascismo
Così facendo Essa peraltro concorre alla più ampia riflessione che si va svolgendo nel Paese in rapporto al cinquantesimo anniversario della Resistenza
Perché la guerra di liberazione dal nazifascismo
Che ebbe per teatro le regioni dell'Italia centrale e settentrionale non può essere ricostruita e di intesa
Nei suoi sviluppi nel suo Jesi tipo
Se la si separa dall'evoluzione politica che si venne contemporaneamente perseguendo e compiendo nell'Italia già liberato
Momento iniziale ed essenziale di quell'evoluzione una svolta di Salerno
Che con la formazione del governo di unità nazionale non solo terreo condizioni più favorevoli per la partecipazione italiana alla fase decisiva della guerra contro la Germania hitleriana ma aprire un percorso il cui sbocchi sarebbero stati il referendum per la Repubblica e l'elezione dell'Assemblea costituente
E il cui approdo conclusivo il cui coronamento storico sarebbe stato l'approvazione la firma della Costituzione repubblicani
La svolta di Salerno è stata comunemente identificata o quasi con la posizione di iniziativa assunta da Palmiro Togliatti non appena rientro in Italia e riprese la guida del partito comunista
E molto si è speculato su quella scelta come gli ispirata dall'Unione Sovietica e rispondente agli interessi dell'Unione Sovietica
In effetti una più obiettiva il maturare riconsiderazione
Non solo di quei giorni cruciali a cavallo tra la fine di marzo e l'inizio di aprile del mille novecentoquarantaquattro madre di vicende dei mesi precedenti
Mette in causa sia quella sommaria identificazione
Tra la svolta in quanto tale e il personale apporto di Togliatti sia la speculazione pendente a ridurre l'azione di Togliatti quasi a me ero riflesso dei calcoli sovietici
La necessità di superare la contrapposizione tra monarchia e il Governo Badoglio da un lato e forze politiche antifasciste e dall'altro era già da tempo
Ben prima che Togliatti giungesse a Napoli il ventisette marzo motivo di preoccupazione e oggetto di molteplici passi e tentativi basti ricordare lo ha già fatto l'amico Villani quelli che ebbero per protagonista Enrico De Nicola di intesa comunque luce e con Sforza fu di De Nicola della sua mente giuridica
L'idea di una luogo tenenza
Che il re avrebbe potuto accettare a suo avviso più della già rifiutata abdicazione e reggenza una luogotenente sa che durasse due o tre anni cioè fino a quando il popolo potesse essere consultato investing suo responso sulla forma istituzionale da adottare
L'idea venne prospettata al crocevia lo Sforza già il trenta dicembre del mille novecentoquarantatré
E il primo ebbe ad obiettare che la proposta della luogotenenza gli sembrava più danno USA di quella della reggenza all'istituto monarchico perché chiarito mi colpisce era la la radice impedisce che da questa possa risorgere una rigenerata monarchia costituzionale
E porta logicamente verso la Repubblica essendo quasi impossibile che togliendo sia l'istituto monarchico ogni continuità la consultazione popolare o la Costituente possano tornare alla monarchia
E d'altronde lo stesso Colucci e aveva alcuni giorni prima dichiarato in sintonia con lo Sforza e annotato nel suo diario
La reggenza Cell otterremo sarà per noi che l'abbiamo proposta cosa seria e personalmente
Siamo impegnati a difenderla con tutte le nostre forze perché non intendiamo
E d'altronde non sapremmo fare la parte famosa di don Liborio Romano nel mille ottocentosessanta quando ministro di Francesco secondo
Persuase il re a raggiungere il suo esercito sul Volturno è partito il Ray a perse le porte di Napoli a Garibaldi
Ma nonostante le obiezioni e lo scetticismo del Croce il progetto di di Nicola si fece sia pur lentamente strada aprendo sia anche all'ipotesi dell'affidamento della luogo tenenza al principe ereditario
E fu il diciannove e venti febbraio illustrato dal De Nicola altri
Oltre un mese prima del rientro di Togliatti
Il re infinite raccogliere il Progetto con la clausola del differimento dell'effettivo trapasso dei poteri al momento della liberazione di Roma
Di tutto ciò Eramo peraltro stati tenuti all'oscuro i rappresentanti dei partiti antifascisti
L'ipotesi della luogotenenza era rimasta fuori delle concitate discussioni svoltesi il ventotto ventinove gennaio a Bari nel congresso dei comitati di liberazione
E successivamente ai colloqui tra Dini cova ed Vittorio Emanuele essa apparve bloccata
Dal discorso tenuto il ventitré febbraio da Winston Churchill su una linea di sostegno al Governo Debray
La situazione restava dunque in un vicolo cieco tra pregiudiziali delle forze antifasciste e condizionamenti alleati segnatamente inglesi è in rapporto a ciò
Che assume indubbio rilievo storico l'iniziativa di Togliatti
Uomini di diverso sentire politico da Sforza a Giulio Rodinò
Percepivano lo scontento e l'impazienza dell'opinione pubblica
Nei confronti degli esponenti dei partiti antifascisti ai quali attribuiva la responsabilità di impedire con la loro intransigenza la formazione di un governo
Regolare autorevole rappresentativo e in quanto agli alleati va ricordato come il presidente Roosevelt
Rispondendo il ventuno febbraio alla lettera indirizzata agli il ventisette gennaio dal maresciallo Badoglio al fine di ottenere il riconoscimento per l'Italia dello status di alleato
Giudicasse evidente cito la lettera del presidente Roosevelt che fino a quando il Governo italiano non includerà anche i vari gruppi politici antifascisti e liberali
Non sarà possibile per qualsiasi capo del governo organizzare la conduzione della guerra su una larga base nazionale come richiederebbe lo status di alleato
Ma nelle preoccupazioni dei più lungimiranti esponenti dell'antifascismo nelle sollecitazioni come quelle di Rillo svelto riuscivano a superare le rigidità di altre e prevalenti posizioni in campo nazionale e in campo alleato
è un fatto che la situazione si sbocco per un intervento da nessuna parte prevedibile
Per la nettezza e determinazione cioè con cui lo sconosciuto capo del PC appena rimesso piede in Italia
Convocato per il trenta marzo il Consiglio nazionale del partito pose il problema della non più rinviabile creazione di un nuovo governo
Democratico di guerra e di unità nazionale il quale faccia convergere tutta la sua opera nel porre termine al più presto alla invasione straniera e nel liquidare tutti i residui del regime fascista
La questione istituzionale
Non potendo essere nelle condizioni attuali di sorta doveva essere ignorata
Per affidare al popolo una volta liberato l'intero Paese il giudizio e la decisione sulla monarchia
L'impressione come si sa fu enorme non solo per la forza e la coerenza delle argomentazioni ma per la sapienza politica e per la personalità che il mostro quel comunista venuto da lontano
Il venti dicembre del quarantatré il segretario generale agli esterni
Nel sottoporre al maresciallo Badoglio la richiesta di autorizzazione al rimpatrio pervenuta da Mosca a firma di Togliatti a nome di un gruppo di emigrati antifascisti
Non aveva saputo qualificarli che con queste parole sono senza dubbio agenti bolscevichi
E peraltro pur non negando nella pericolosità e non trascurando le preoccupazioni delle autorità inglesi
Indicò al capo del governo le ragioni di opportunità nei rapporti con la Russia che suggerivano di non negare l'autorizzazione tanto più che non si sarebbe trattato sue parole
Di un grosso afflusso di rimpatri ma sia non forse di una cinquantina di agitatori
Così catalogato un po'da parte di tutti il Togliatti insieme con gli altri
Al momento del rientro tanto maggiore fu di cento l'impressione
Quando dai presunti panni di agente bolscevico sputò la figura di un uomo politico di alto profilo nutrito di cultura italiana
Capace più di molti altri in quel momento di cogliere le esigenze e gli interessi fondamentali del paese
Colpito naturalmente e fu oggetto di polemica anche quella che venne considerata disponibilità al compromesso spregiudicatezza nel trascinare il partito
Su una linea diversa da quella precedente e nel perseguire il fine proposto
Ma in effetti
Era chiara Togliatti la sterilità di ogni residuo massimalismo
L'inconsistenza di ogni prospettiva sua design rivoluzionaria
La necessità di fare i conti con il contesto internazionale entro il quale era dato all'Italia alle forze politiche italiane di fare le loro scelte
E su questa base fu agevole l'intesa col gruppo raccolto si attorno a Benedetto Croce che di fronte all'iniziativa di Togliatti decise il due aprile di rendere pubblico
Il passo fatto a suo tempo dal De Nicola e l'impegno preso dal re alcuni giorni dopo riunita la giunta nominata dal Congresso di Bari
Dei comitati di liberazione nello studio di Croce questi diede lettura della dichiarazione che avrebbe dovuto sancire la soluzione della luogotenenza e scrive nel suo diario il filosofo
Il Togliatti è stato dei primi acconsentire al risultato da noi raggiunto e non ha mosso alcuna difficoltà ed obiezione
Il Croce peraltro ha lasciato anche in quelle note tracciare la sua amarezza
Personale e politica per gli ostacoli frapposti in precedenza
Dalle rivendicazioni anti monarchiche estreme dei partiti di sinistra e dall'altro lato dai no degli angloamericani sordi alle ragionevoli e ragionate proposte e premure
Dei liberali e democratici italiana
Quanto ci fu nell'iniziativa di Togliatti di concordato con i dirigenti sovietici
E specialmente con Vichy rischi rientrato dall'Italia a Mosca nel febbraio su questo punto ulteriori chiarimenti sono venuti dalla recente pubblicazione dei documenti diplomatici italiani di quel periodo
Dalla Punto Segreto di Prunas segretario generale agli esteri al maresciallo Badoglio datato dodici gennaio
Dodici gennaio mille novecentoquarantaquattro
Relativo al passo compiuto il giorno prima dal Prunas presso il vicino è scritto al lungo discorso avviato con lui risulta inequivocabilmente
Come il ristabilimento di relazioni ufficiali tra l'URSS e d'Italia nacque da una richiesta italiana
A cui per il tramite dell'ambasciatore Bogomolov of venne già data risposta positiva il quattro marzo senza subordinare la ripresa dei rapporti tra i due Paesi ad alcun mutamento nel governo Badoglio
Da i documenti diplomatici si ricava anche la trama di un fuoco indubbiamente abile da parte italiana volto a sfruttare dissidenze e contrasti
Tra sovietici da un lato e angolo americani dall'altro
Questi ultimi
Quando successivamente con l'iniziativa di Togliatti si delinea o addirittura la possibilità della partecipazione al governo dei soli partiti estremi sono Parolini Prunas restandone esclusi i partiti di destra
Per la pregiudiziale ampi sovrano
Da essi posta intervennero preoccupati presso il re per assecondare concordare la soluzione della Volvo demenza e furono tra il dieci e il dodici aprile colloqui non facili
Di cui pure è rimasta precisa documentazione
Ma voglio sottolineare questo
La questione di un mutamento di governo della formazione di un governo democratico politico di unità nazionale sia pur presieduto da Badoglio fu posta dato agli atti e no dai sovietici in più o meno diretta connessione con ristabilimento dei rapporti diplomatici richiesto da parte italiana
La politica di unità nazionale fu in realtà una scelta strategica di ampio respiro
Assunta dal principe l'impulso di Togliatti corrispondente a una meditata visione delle prospettive di sviluppo democratico del Paese e rispetto alla quale potete concorrere sono in termini generalissimi l'indubbio interesse dell'Unione Sovietica a giocare un ruolo in un paese ormai convocato come l'Italia
Nella sfera d'influenza angolo americani
In verità signore e signori
La svolta di Salerno segno una straordinaria convergenza tra forze politiche animate da diverse e persino opposte ispirazioni e intenzioni
Una straordinaria convergenza sul decisivo terreno della ricostruzione di una consapevolezza e identità nazionale parlo dell'insieme delle forze politiche antifasciste
Dalla Democrazia cristiana al Partito d'Azione che pure riduttori all'accordo per la formazione del nuovo governo
Riferendosi più tardi al ruolo primario che svolsero in quell'occasione i liberali e comunisti Togliatti scrisse del compromesso con la monarchia
I liberali trovarono la forma e noi ci sforziamo di porre la sostanza di una unità nazionale per la liberazione dallo straniero no
Questo è un giudizio che pecca di sufficienza
E risulta ingiustamente limitativo anche da parte dei liberali come di altre forze
Beh non si comprendeva il valore della formazione di un governo rappresentativo dell'ARNI sorgente Democrazia italiana
Ci si rendeva conto di come questa fosse la condizione per una piena partecipazione dell'Italia al comune sforzo della guerra contro la Germania nazista e di come questa partecipazione e il pieno dispiegamento della lotta partigiana
Per la liberazione delle città e delle regioni occupate facessero tutt'uno con il recupero della dignità e dell'indipendenza nazionale
Poteva così
Essere frustrata la tendenza presente fra gli alleati a far pesare le gravissime colpe del fascismo per mortificare Ulderico misura durevolmente l'Italia come nazione
Si poteva aprire la strada al riconoscimento del ruolo dell'Italia democratica nel nuovo concerto internazionale
Fu questa percezione del più alto interesse comune che prevalse in quell'aprile del quarantaquattro sulle pur legittime ragioni di diversità e di competizione tra le forze politiche
Persino sul timore di alcuni l'ho ricordato che comunque la soluzione si aprissero le porte a Garibaldi ovvero alla Repubblica
La svolta di Salerno resta perciò una lezione vitale
Un punto di riferimento sempre attuale nome arbitrario collocarla al di là di polemiche ancora lo spente in piena sintonia con l'intera vicenda storica della Resistenza
Considerando nel suo assi unitario la resistenza secondo le parole di Vittorio Foa come riaffermazione di una identità nazionale smarrita
E difficile immaginare quale avrebbe potuto essere
Senza la svolta di Salerno come manifestazione di consapevolezza il principio di unità
Delle nuove forze democratiche il corso degli avvenimenti in Italia l'esito del confronto tra monarchia e repubblica e infine l'esito della prova più ardua quella dell'impegno e dell'intesa per la costituzione
Ma non è difficile comprendere quel che rappresenta ancor più oggi in una fase di cambiamento del sistema politico
La Costituzione nata dalla Resistenza intesa come inveramento di una ritrovata e rinnovata identità nazionale nella norma democratica
Signor Presidente della Repubblica mi consenta ancora di ricordare nel ringraziarla da parlamentare meridionale per la sua presenza questa iniziativa
Che quando negli ultimi giorni di marzo
Prese avvio la svolta di Salerno
Le condizioni di questa parte del Paese
Della città di Salerno e ancor più se può valere la mia testimonianza
Della città di Napoli erano gli ha fatto
Poco fa cenno l'amico e conterraneo Villani indicibile mente drammatiche TAR nei che nessuna memoria scritta o ricostruzione storica vorrei interne oggi il peso umano materiale e morale vi si aggiunsero in quegli stessi giorni la violenza distruttiva e la sinistra suggestione di un disastro naturale l'eruzione del Vesuvio
Come si legge tra l'altro nel diario di Croce e nelle rievocazioni di Togliatti
Una pioggia di cenere sottile vagava per il Golfo copriva i campi le strade le case
La notte i bombardieri tedeschi si facevano guidare dai bagliori del cratere
Il volto della patria così Togliatti ricordò quel che gli apparve il ventisette marzo quando a bordo del piroscafo Tuscania proveniente da Algeri si affacciò nel Golfo di Napoli
Il volto della patria
Di nuovo raggiunta dopo diciotto anni di esilio aveva qualcosa di Apocalypse
Ma qualche settimana dopo la formazione del nuovo governo di Salerno suscitò ci hanno detto i protagonisti un diffuso entusiasmo
E noi ci chiedevamo e si hanno aggiunto il perché di quell'entusiasmo dato che il governo non poteva dare che non del
Grandi cose concrete al popolo una cosa però il popolo aveva riconquistato aveva riconquistato la speranza
La speranza che l'Italia sarebbe stata di nuovo un paese nel quale fosse possibile e fosse degno vivere sono passati cinquant'anni non dimentichiamo e non tradiamo mai quella speranza
La rinnovo Grant la Repubblica ringrazio dentro per la comunità Salernitana il saluto agli illustri relatori
E a tutte le autorità presenti vi ringrazio