Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Cgil

Buongiorno buongiorno a tutti e tutte un applauso per tutti voi che siete qui a Bologna
Qui a Bologna in questa in questa bella piazza intitolata a Lucio Dalla come avete sentito è un artista che abbiamo voluto omaggiare
Con le note della sua piazza più famosa Piazza Grande e anche questa è una piazza grande grandissima piena di gente siamo oltre cinque mila delegati una piazza Grande che ribolle invita di sogni di speranze e purtroppo anche di tante difficoltà
Visto il periodo che stiamo che stiamo attraversando ovviamente un saluto a tutti voi un saluto a chi ci segue da casa tramite collettiva i tramite tutti i soci alla della CGIL
Lavoratori studenti pensionati chiedono di essere ascoltati come recita il titolo di questa Assemblea e le risposte ai loro bisogni non possono essere e non possono ridursi a semplici slogan elettorali come stiamo ascoltando in queste settimane servono interventi concreti da mettere in campo subito per bloccare un'emergenza che sta mettendo in ginocchio il motore di questo Paese i lavoratori e le loro famiglie
Ascoltate il lavoro e soprattutto ascoltate i lavoratori le loro storie le loro preoccupazioni le loro lotte e anche le loro richieste sono tanti ottimi ascolteremo insieme a voi
Il mondo del lavoro oggi non lo ascolta più nessuno anche in questa confusa campagna elettorale il lavoro non è al centro del dibattito pubblico
Come dovrebbe i lavoratori sono tornati invisibili per questo la CGIL vuole mettere in campo da questa piazza vuole lanciare alcune proposte concrete nel segno della giustizia sociale e diritti e del lavoro
Proposte precise nell'immediato perché l'emergenza non aspetta morde tutti i giorni
E proposte più strutturali perché se non si comincia adesso ad investire su una nuova cultura del lavoro
Non si arriverà mai ad ottenere tutti quei diritti sanciti dalla nostra Costituzione e che però vengono puntualmente
Disattese
Ma vediamo le subito queste proposte quello che la CGIL mette in campo le abbiamo sintetizzate in questo video
Ci sono delle priorità che tra il mondo del lavoro non sono più rimandare
Dieci punti da cui ripartire per costruire una società più equa con più diritti i più certezze
Fissare un tetto alle bollette protezione del lavoro salario minimo legge sulla rappresentanza aumentare il netto di salari e pensioni aumentare il trattamento economico della cassa integrazione
Il potere d'acquisto degli ultimi mesi è crollata per questo è necessario un sensibile aumento dei salari di pensiero un aumento che vada oltre l'inflazione richiede che gli stipendi italiani agli standard europei
è giunta l'ora anche di introdurre il salario minimo per superare il lavoro povero e lo sfruttamento è necessario pensare anche ai tanti lavoratori in cassa integrazione aumentando il trattamento economico
Una legge sulla rappresentanza non è più rinviabile se si vuole dare valore hanno per superare questa crisi bisogna fissare un tetto alle bollette energetiche il lavorare in Europa affinché il costo del gas sia tollerabile
Parte dei fondi che sono necessari per dare respiro ai cittadini dovranno essere recuperati tassando gli extra profitti dopo la tax sì ad una riforma progressiva abbattere l'evasione e l'elusione fiscale
è necessaria una seria riforma del fisco sia progressiva e distributiva per aumentare il netto in busta paga salari e tensioni una riforma che va in direzione opposta ma ma tax che vorrebbe far pagare le stesse tasse
Chi ha di più vita in percentuale di più con equità il secondo il principio di solidarietà servono norme per abbattere l'evasione ed elusione fiscale superare il gioco Sat partendo dal contrasto alla precarietà introducendo un contratto unico di ingresso a contenuto formativo e l'equo compenso per le partite Iva la precarietà è uno dei mali di questo tema
Male che non permette soprattutto a giovani donne di fare progetti lavoro precario promosso da un sistema produttivo che scommette su riduzione costi e compressione diritti
Un modello sbagliato
Chi governerà il Paese dovrà promuovere una legislatura che contrasti la precarietà eliminando le tipologie più precari super Riggio sarte favorisca i contratti stabili ripete attribuiti promuova le politiche attive
è necessaria l'introduzione di un contratto unico di ingresso al lavoro a contenuto formativo Corian chiare i diritti e le tutele del lavoro autonomo a partire dalla introduzione dell'eco complessa
Definire un piano per la piena e buona occupazione in particolare per giovani e donne deduzione e redistribuzione dei tempi di lavoro bisogna definire un piano che permette alla piena e buona occupazione in particolare per giovani e donne
è urgente anche ripensare l'organizzazione dello in tutto il mondo la riduzione e redistribuzione degli orari depurativi sta favorendo la produttività e migliorando la qualità della vita delle persone il momento che questo accada anche in Italia
Estendere a tutto il sistema degli appalti e dei subappalti privati il rispetto e l'applicazione dei contratti nazionali e delle clausole sociali contrastare le mafie
La legalità deve diventare un valore diffuso nel Paese a partire dal mondo del lavoro quando si opera nell'illegalità
Anche la sicurezza in pericolo il rischio di incidenti sul lavoro è molto elevato è necessario un serio contrasto alle infiltrazioni mafiose per affermare la qualità del lavoro di salvaguardare l'economia sana nel territorio
Va esteso a tutto il sistema degli appalti e dei subappalti privati il rispetto qui l'applicazione dei contratti nazionali e delle clausole sociali stesso lavoro stessi diritti basta morti sul lavoro prevenzione formazione salute e sicurezza garantite esigibili
Ma è che i morti sul lavoro non deve essere solo uno slogan ma una vera e propria lotta per far ciò è necessario mettere in cima all'agenda temi quali il prevenzione formazione salute e sicurezza che non devono più essere considerati costo ma un investimento
Investite in un rinnovato sistema pubblico che garantisca la centralità del servizio sanitario pubblico e universalistico di proceda ad un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario garantire una misura universale di contrasto alla povertà come il reddito di cittadinanza contrastare l'autonomia differenziata per regioni ed incentivare un sistema nazionale universale la richiesta e si
Chiudere la stagione dei tagli lineari e investire in un rinnovato sistema pubblico di protezione sociale
Servono investimenti per realizzare un nuovo stato sociale fondato sulla centralità del servizio sanitario pubblico e universalistico
Sul diritto universale alla formazione e alla conoscenza non è più rinviabile un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario
Va garantita una misura universale di contrasto alla povertà come il reddito di cittadinanza per garantire ai cittadini al momento privi di occupazione una vita dignitosa
Non è necessario inoltre non tono mia differenziata per regioni ma serve un sistema nazionale universale che garantisca ad ogni cittadino stessi diritti stessi servizi e stesse prestazioni
Modificare radicalmente la riforma Fornero sulle pensioni ricostruendo un sistema previdenziale pubblico solidaristico idee legge per la non autosufficienza la riforma Fornero va radicalmente cambiata ricostruendo un sistema previdenziale pubblico solidaristico ed ecco
Che unifichi le generazioni riconosca il lavoro di
Un sistema flessibile uscita il diritto ad un pensionamento anticipato perché ha svolto condizioni di lavoro gravoso
è necessaria una legge nazionale per la non autosufficienza e nuove politiche per l'invecchiamento attivo politiche inclusive per le persone con disabilità e una piena integrazione sociale e lavorativa per i cittadini grazie nuove politiche industriali e costituzione di un'agenzia per lo scudetto recuperare i divari territoriali e di sviluppo attraverso la riqualificazione delle grandi periferie urbane delle aree interne incrementare l'edilizia pubblica e sociale
In questo momento storico è più che mai necessario pensare a politiche industriali per il futuro i cambiamenti sono profondi e destinati ad avere un forte impatto sul lavoro e sull'industria
La proposta è quella di costruire un'agenzia per lo sviluppo che abbia l'obiettivo di superare i divari territoriali anche attraverso la riqualificazione delle grandi periferie urbane delle aree interne e incrementare l'edilizia pubblica e sociale
L'agenzia dovrà anche definire le priorità
Di contribuire ad aprire nuove opportunità per investimenti pubblici e privati nei settori strategici per il futuro del Paese
Piano nazionale per le giuste transizioni ambientale e digitale per garantire tutela della puro e la continuità occupazionale creazione di una nuova occupazione
I diritti piano strategico per l'autonomia energetica nuove politiche industriali investimenti nel Mezzogiorno
Giusta transizione ideazione digitale riconversioni industriali devono essere accompagnati da piani e strumenti che garantiscano tutela sociale riqualificazione informazione per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti nei processi di riconversione
L'obiettivo è sempre lo stesso non lasciare indietro nessuno e garantire una migliore occupazione
Serve un piano strategico che consente al Paese di raggiungere medio periodo l'autonomia energetica servono poi nuove politiche industriali capaci di accettare le nuove sfide che i mercati in pubblico e poi è sempre più necessario investire nel Mezzogiorno che deve recuperare il gap con il resto del Paese solo così Italia potrà crescere in maniera seduce poterne e soprattutto
Allora faccio però un appello prima di cominciare un appello a tutti voi allora il titolo di questa manifestazione ascoltate il lavoro se c'è tutto questo brusio mi sa che il lavoro non si sente quindi chiederei anche per chi sta dietro il sommati dimettersi seduti le cominciamo questa iniziativa perché è fastidioso credo che che per chi sta sul palco ma anche per chi sta ascoltando in platea quindi grazie allora abbiamo ascoltato in estrema sintesi le proposte che la CGIL rivolti a chi ci governa a chi si candida a governare questo Paese che ha raggiunto qui sul palco Gianna Fracassi dice il segretario generale della CGIL che ovviamente il saluto e a cui chiedo subito di raccontarci un po'lo spirito di questa iniziativa
Buongiorno compagne e compagni buongiorno a tutti a tutti grazie di essere qui
Non vi nascondo che emozionante
Allora perché siamo qui
Io ho pensato molto come poter rappresentare questa giornata di oggi
Ma
Credo che la cosa migliore sia fare un esempio
Ed è un esempio guardate recente io ieri pomeriggio
Ero a Carrara perché i compagni e le compagne della CGIL di Carrara
Hanno deciso di fare un'iniziativa aperta alla cittadinanza
Per spiegare cosa sta succedendo le bollette e l'aumento dell'Energia perché noi facciamo anche queste cose non rinunciamo mai a essere un sindacato generale aperto sul territorio
E ieri
Si sono avvicinati due lavoratori
Sono i lavoratori
Della sanate
Qualcuno forse assentito questa vertenza
Questi lavoratori ci hanno raccontato la loro condizione
Una piccola azienda a Massa realtà altri stabilimenti
Che rischia se entro ottobre
Non saranno pagati dei crediti non entro nel dettaglio della vicenda
Insomma il tema è questo
Non soltanto so problema di fornitori non soltanto se è un problema di commesse ma c'è un problema di stabilità del lavoro
E infatti
Mi hanno detto che da lunedì è iniziata la cassa per loro
Allora io parto da questi lavoratori
Per dire che cosa
Erano preoccupati ovviamente no perché non soltanto rischiano di perdere il loro lavoro hanno paura in questa situazione in questo contesto ma soprattutto sono preoccupati perché ovviamente cassa integrazione vuol dire meno salario e le bollette arrivano e la vita commenta
A settembre dell'anno scorso se prendiamo a riferimento a settembre l'infrazione compagni e compagne ventata di quattro colpi
Ma lo sapete di cosa sono ancora di più preoccupati
Del fatto
Che non c'è ascolto
Voi questa storia non l'avete sentita non fa parte del dibattito pubblico eppure per quei lavoratori sono cento in quell'azienda e quelle lavoratrici
è la loro attività allora noi oggi siamo qui non soltanto per dare voce a tante storie
Ma per raccontare e dire che oggi il lavoro si deve ascoltare di lavoro a partire dai bisogni dalle aspettative e dalle necessità
Proprio perché noi dobbiamo rappresentare oggi ascoltare il lavoro significa ascoltare i problemi la condizione materiale di chi manda avanti questo Paese o magari di chi l'ha mandato avanti oggi si trova in pensione e non ce la fa ad affrontare
Una condizione di crisi come quella che stiamo approntando
Racconteremo però anche le cose positive
Quando si è riusciti a chiudere un contratto che ha dato dei vantaggi quando si è riusciti a stabilizzare personale precario perché compagne con
Di una cosa la dobbiamo dire con grande chiarezza
Cambiare si può le soluzioni ci sono le avete viste avete tutti un foglio che raccoglie le nostre proposte non ci rassegniamo a una condizione in cui il lavoro non è al centro delle politiche del dibattito pubblico e ancora lo diciamo perché guardate
Noi non abbiamo paura
Lo sappiamo che di fronte a noi abbiamo dei mesi difficili ma non abbiamo paura abbiamo alle spalle anni di crisi abbiamo alle spalle una pandemia che ha profondamente modificato le condizioni delle persone ma ce l'abbiamo fatta
Non abbiamo paura di affrontare le trasformazioni grandi che stanno accadendo intorno a noi che modificano il lavoro modificano la nostra condizione
No compagni noi non abbiamo paura di questo
Noi però riteniamo intollerabile che a fronte di questo quadro a fronte di questa difficoltà
Ci sia non ascolto e a volte indifferenza per questo oggi qui noi lo diciamo chiaro al governo alle forze politiche oggi ascoltare il lavoro significa dare protezioni significa colmare quella distanza che purtroppo spesso diventa buona risposta edizioni guardate addolcito mai però mi ha molto colpito due giorni fa
Il Papa
Non la CGIL il Papa ha detto una cosa che mi ha colpito tantissimo
Ha detto dovete ritornare a sentire l'odore del lavoro
è bella questa frase
Perché l'ha usato una metafora fisica
L'essere vicini quindi sentirsi irrealtà per dire che cosa dovette colmare una distanza che è intollerabile è stata determinante in questo Paese disuguaglianze sociali profonde
Proprio per questa ragione
Proprio perché sul tema su questo tema noi non ci possiamo arrendere e proviamo a dare anche qualche risposta che vuol dire colmare le disuguaglianze significa dare risposte sui salari e sulle pensioni protegge re questa è una parola importante DirectX cancellare la precarietà ricostruire e rafforzare il filo dei diritti sociali
Quelli di cittadinanza quelli prioritari che sono l'istruzione la scuola perché sono importanti perché sono figli concreti che tengono insieme il Paese
Queste sono le priorità per la nostra organizzazione e vi diciamo con grande chiarezza che non ci arrenderemo
Per portare avanti questa battaglia guardate abbiamo alle spalle un anno difficile
Abbiamo fatto tante iniziative in questi mesi e questa è un pezzo di questo percorso lo sciopero del sedici le manifestazioni affini per finire con quella di giugno noi continueremo abbatterci su questi temi
E oggi ascoltare le voci dei tanti delegate e delegati significa non soltanto rappresentare un raccontare delle storie significa raccontare la vita delle persone che mandano avanti questo Paese
Per questo e la chiudo perché credo che dobbiamo accelerare oggi è una porta è una giornata importante
Però compagni prima di chiudere dato che voi non ci stanchiamo e non abbiamo paura e siamo forti tutti insieme lo vedete siamo forti tutti insieme vi diamo già un appuntamento
L'otto ottobre oggi siamo oltre cinque mila
L'otto ottobre dobbiamo essere Vietti venti volte di più perché l'otto ottobre noi riempire o le strade di Roma noi ricorreremo
Ricorderemo
Ad un anno l'assalto squadrista e passi Stasi perché fascisti ci sono
L'assalto squadrista e fascista alla nostra sete perché il lavoro Lozzi assalta i lavoro si rispetta e il lavoro si fa rispettare quindi mettendo nell'agenda dobbiamo essere tanti e allora oggi dicevo una giornata importante era corrente Remo la vita delle persone e spiegheremo le nostre priorità alle nostre proposte però compagne e compagni di chiediamo l'impegno e questo davvero che lo chiediamo
Vi chiediamo di portare le soluzioni le proposte a questa condizione
Nei luoghi di lavoro nelle le dei chiediamo cioè di essere la voce della CGIL dei luoghi di lavoro e nei territori
E perché ve lo chiediamo
E concludo
Perché voi dei luoghi di lavoro e dei territori si è che la CGIL e noi siamo forti per questo ascoltate il lavoro iniziamo
Grazie
Grazie grazie a Gianna Fracassi segretaria generale della Cgil
Io faccio un altro invito perché molti compagni vengono qui i compagni dietro non ascoltano non riescono a sentire il palco quindi io vi chiedo ancora una volta di fare silenzio anche per il rispetto appunto
Di seguire questo questo dibattito grazie allora
Dietro di me vedete questa lunga tavolata dove tra poco sì alterneranno i delegati delle delegate della CGIL che racconteranno in tre momenti distinti le loro le loro storie
E poi ovviamente arriverà il momento in cui salirà su questo palco il segretario generale della CGIL Maurizio Landini a cui lasceremo ovviamente il microfoni
Tre tavoli dicevamo ognuno caratterizzato da alcune tematiche ben precise noi cominciamo subito con il primo e lo introduciamo con questa clip
La crisi energetica creato una spirale inflazionistica che ha generato un'impennata del costo della vita
Secondo il rapporto Istat ad agosto due mila e ventidue l'indice generale dei prezzi al consumo ha avuto un incremento dell'otto virgola quattro per cento rispetto all'anno precedente
Volano i beni alimentari per la cura della casa e della persona che in un anno sono aumentati del nove virgola sette per cento
Una situazione che rischia di mettere in ginocchio soprattutto le famiglie italiane che devono fare i conti con un reddito disponibile lordo pro-capite inferiori rispetto ad altri Paesi
Questo secondo i dati del Tesoro è stato nel due mila ventuno dei ventidue mila seicento è un problema più della metà dei contribuenti che non arriva al venti mila euro lordi
Il tutto in un quadro quello italiano dove la precarietà e la disoccupazione sono tra le più alte d'Europa
Stando ai dati Istat ben due mila ventuno l'occupazione femminile era ferma al quarantanove virgola quattro per cento mentre quella giovanile nella fascia d'età quindici ventiquattro anni era al diciassette virgola cinque per cento
Il dato più basso tra le principali economie dell'unione europea e il lavoro quando c'è troppo spesso i precari da maggio due mila e venti ad oggi i contratti a tempo determinato sono cresciuti di settecentoventi mila unità una situazione che genera anche profonde disuguaglianze dati due mila ventuno di Bankitalia mettono in luce come il dieci per cento della popolazione detiene il quarantotto per cento della ricchezza nazionale clienti al cinquanta per cento della popolazione italiana che porta fa soltanto il dieci per cento
Allora eccoci qua salari inflazione contrattazione fisco precarietà orari di lavoro tanti temi da da affrontare in questo primo spazio che vede appunto protagonisti primi delegati che di accogliere con un bell'applauso perché insomma
Rompono il ghiaccio
Allora tante storie diverse dicevamo accomunate dal bisogno di essere ascoltati dalla voglia appunto di far sentire la la propria voce di non restare soli lo diceva prima radice segretaria ma lo sapete
Bene voi in CGIL lo diciamo spesso nessuno si salva da solo e quindi è importante essere qui tutti insieme allora io comincerei proprio da giro di tavolo con una con una Maria Maria Pistorello lei una delegata della lega Speedy vicenza
La chiedo subito Maria perché nel tuo quotidiano immagino toccherà ai con mano no tutte le condizione di tanti pensionati e pensionate italiane che dopo aver lavorato una vita avrebbero come dire tutto il diritto no dico terzi una vita tranquille di invece tra l'impatto dell'inflazione l'aumento del costo della vita
Che la condizione anche dei redditi in ordine delle persone e dei pensionati in particolare sono costretti ulteriormente a ingegnere un po'la cinghia
Specialmente anche dopo una pandemia che ha lasciato strascichi importanti ecco ci racconti proprio dal punto di osservazione qual è la situazione
Bene la noi riceviamo
Sempre i nostri pensionati alle nostre pensionate nelle nostre sedi ma mai mai ne abbiamo avuti così tanti come in questi ultimo periodo
La causa lo sappiamo bene la causa e la l'aumento del costo delle mia zia ma non solo perché l'aumento del costo del Venezia che è arrivato già a fine dall'anno scorso siamo visto in un momento o critico proprio perché venivamo invece da un biennio in cui c'è stato
Abbiamo dovuto affrontare tutte le problematiche relative ai pochi teca impoverito le nostre famiglie
I nostri pensionati sono preoccupati le pensioni aumentano
Lo sapete per il sistema di valutazione che parli visto e rafforzato ma non è sufficiente a mantenere nel tempo il potere d'acquisto di queste pensioni
Molto spesso li indirizziamo a fare Elisei perché per avere lo sconto in bolletta li indirizziamo ai servizi sociali dei Comuni nei casi più estremi in ma si fa anche di chiesta
Proprio per dare anche un piccolo aiuto perché poi la pressione di cittadinanza di conosce solo una piccola differenza anche verso questo questo tipo di di a assistenza
La causa i pensionati e le pensionate che vengono da noi per la marcia battello devo dire purtroppo sono donne
Sono donne che sono quelle che hanno un reddito unico spesso la pensione di reversibilità del coniuge
E che sono davvero in estremo disagio e la abbiamo dato negli anni scorsi per fortuna una specie di boccata d'ossigeno con la quattordicesima mensilità già nel due che è partita già nel due mila sette poi estesa nel due mila diciassette adesso come sindacato pensionati dobbiamo Venere che venga ampliata la platea degli aventi diritto
Ma come dicevo venivamo da due anni pandemia di chiusura delle nostre sede col provvide nomi al sindacato pensionati all'ospiti senza ci siamo inventati proprio la
Il controllo della pensione a chiamata cioè abbiamo preso gli elenchi dei nostri iscritti e gli abbiamo convocato il suo appuntamento nelle nostre sedi per fare il controllo della pensione
E pensate che dalla totalità delle pensioni che noi abbiamo controllato dei due
Il venti per cento sono state poi oggetto di ricostituzione quindi dia un mento
Della dell'assegno pensionistico ma voglio anche ricordare che i nostri pensionati e ne mosse pensionate oltre alla questione economica no
Hanno anche altre due necessità molto importanti una e quella della sanità da garantire la questione delle liste d'attesa guardate anche nel nostro Veneto nobili apparentemente a una sanità di eccellenza anche la c'è il problema grossissimo della Rispetto delle liste d'appesa e poi la non autosufficienza
Sulla luna insistenza da tempo esattamente abbiamo assoluta necessità di aprire da parte del governo finalmente da parte del Parlamento la il via libera a una legge che tuteli la non autosufficienza perché guardate una famiglia e nell'attuale vi è una persona non autosufficiente è una famiglia destinata a te davvero alla ove a ma il problema non è solo economico e anche fisico e psicologico e quindi ci vuole una legge che tuteli queste famiglie la persona non autosufficiente e la sua famiglia
E che prenda in carico tutto il nucleo familiare e che finalmente si è figlia riconoscimento della Muti
Una e interessa soprattutto davvero alla nostra fascia più anziana e le donne grazie grazie a Maria un applauso alla sua alla sua testimonianza
Io invito ancora una volta veramente qui si fa fatica a ad ascoltare anche questo tavolo quindi invito veramente tutti a fare silenzio perché veramente si fa fatica e invito anche i nostri delegati anche a parlare magari più vicino al microfono così riusciamo a sentire meglio allora a proposito di pensione
C'è chi rischia anzi purtroppo è una certezza di andarci
Come come precaria senza mai aver assaporato come dire il Brit
E do di aver visto un contratto a tempo indeterminato allora lo sa bene Rosetta Doria sessantacinque anni arriva da Mesagne in provincia di di Brindisi lavorata ventun'anni se non sbaglio ventun'anni
Con un contratto stagionale alle alla conserve Italia che è una multinazionale del settore trasforma i pomodori in salsa che poi arrivano in tutte le nostre tavole allora ventuno anni di precariato nella stessa azienda
Esatto divennero quando pur lo voglio ripetere bene perché insomma
E più ascoltati allora ci racconti proprio la tua storia partendo da qui da come è cominciato e come sei dopo ventun anni nella stessa situazione
Allora sono nel precariato a stagionale
Lavorando un massimo di quattro mesi non di più
Aspettando che vive il pomodoro aspettando Carriero ciò Fo
Se dobbiamo attendere il tempo tempo che non sia siccità che non sia pioggia
Per fare arrivare le giornate verso la disoccupazione per percepire un po'alla disoccupazione poi è veramente è un po'per arrivare diciamo a quella pensione che non sappiamo neanche se ci arriviamo
è un precariato che ancora insiste da anni e io ho cominciato a lavorare e avevo quattordici anni non è che ventuno anni di conserve Italia non mi ha dato di più
Se non è rimasta sempre lo stesso livello
Scusa Rosetta ma dopo ventuno anni è cambiato qualcosa che nella condizione tua dei lavoro quotidiano menzione me non c'è mai stata ventun anni che lavoro la il livello del sesto livello al quinto livello e si son fermati la
Se c'è un po'di lavoro c'è preferibile qualche familiare o preferibile qualche conoscente tu non sei nessuno sai lavorare però se l'amore poco dobbiamo dividerlo
Divide Roma non parti uguali divide errato
Totti e di giornate otto quella il possibile che si può fare
Il precariato è brutto perché con le bollette che ci sono adesso di aumenti non sappiamo quando stiamo fermi se ce la faremo
Ricordiamo tutti e una stagionale quindi i lavoratori avanzavano quando c'è prodotte di pomodoro a favore dei carciofi Lumumba
Sono stagioni mese non sono quando arriva l'inverno cioè carciofo due mesi e non di più
E dobbiamo fare salti mortali per fare Iperborea bollette per passare a famiglia
Io chiedo al prossimo governo
Non tanto per medici ama che io ormai la mia vita più o meno l'ho fatta la faccio ancora non so per quanto a sessanta sei sette anni perché la Fornero noi stiamo possiamo lavorare ancora
Nei campi
Però vorrei che la Fornero agli altri politici venissero a fianco a noi nei campi per vedere quando la voglia quaranta gratis
Deve lavorare la tela che devi camminare più o meno
Un applauso un applauso a Rosetta perché insomma la sua è una testimonianza
Vera forte e quindi
E e il Paese reale quello che magari non viene raccontato dalla dalle tv e dai giornali però
Ti ringrazio davvero per questa per questa testimonianza allora condizione di precarietà che è un po'alla base anche del lavoro autonomo
Alessio Arena l'è una partita IVA fa il consulente aziendale si occupa di gestione per la qualità ISO nove mila e uno ed è un delegato dei limiti della di Lodi
Raccontando un po'la la tua storia Alessio raccontiamo quella di poco meno di cinque milioni di partite Iva in Italia con tutto anche qui il repertorio
Che si porta dietro il lavoro autonomo quindi assenza di ammortizzatori sociali malattia ferie e poi nel tuo caso specifico anche poco potere contrattuale magari ce lo ce lo spiegherà ai ecco ci fai un po'una fotografia anche della tua condizione
Effettivamente questa oggi a me tocca il compito di delineare in termini generali
La condizione di una molteplicità di un grande numero di lavoratrici ed i lavoratori che in questo Paese svolgono la loro attività con una partita IVA
E che esprimono le più diverse condizioni nel mio caso come è stato detto io sono un piccolo professionista mi occupo
Di sistemi di gestione per la qualità o una molteplicità di clienti posso dire di a vere una condizione reddituale al momento stabile evidentemente noi però non abbiamo garanzie in prospettiva della stabilità e della continuità del reddito questo perché tutto dipende dalla continuità dei nostri rapporti con la committenza
Questo ci rende evidentemente esposti nel momento in cui subentrano momenti di crisi come quella attuale quindi più forti si fanno le incertezze anche legate alla vita del mondo delle imprese delle aziende che sono i nostri committenti va però ricordato che le partite IVA non sono soltanto piccoli Profissional mi professionisti come me
C'è come dicevo una molteplicità di condizioni che vanno dagli artigiani dei cantieri
Ai piccoli commercianti agli infermieri magari pagati meno di venti euro all'ora molte lavoratrici e lavoratori stranieri che magari vengono ingannati cui viene prospettato un lavoro dipendente poi a loro insaputa si ritrovano invischiati in un rapporto di lavoro autonomo ecco tutto questo complesso di realtà viene esplorato viene indagato da questa nostra categoria le nuove identità di lavoro che è una categoria che porta quasi il nome
Di una domanda filosofica il sindacato che si interroga sulle nuove sulle vecchie condizioni
Lavorative ma non categorizzate gliela tipiche su questo Alessio di tipiche ad un'ulteriore domanda anche sulla difficoltà perché sappiamo insomma la sindacalizzazione di questo settore molto molto complicato quindi voi in questo caso tutte limiti il siete come dire in una guerra totale ogni giorno per cercare qualche modo di intercettare un mondo o che è poco intercettabile
è chiaro che coloro che tendenzialmente oggi aderiscono al sindacato nel nostro settore sono quelli che più forte se intorno la coscienza di appartenere al mondo del lavoro e c'è qui tutto un terreno che il sindacato
Può deve e sta esplorando può deve e sta battendo che quello del costruire la grande unità del mondo del lavoro una grande coalizione
Sociale che abbracci settore Diversi del mondo del lavoro e che ponga il mondo del lavoro all'avanguardia nel costruire un'alternativa di società nel costruire una via nuova per questo Paese
Da questo punto di vista che il lavoro dipendente lavora autonomo siano uniti siano compatti nel rivendicare la tutela del potere d'acquisto la continuità del reddito la difesa contro l'inflazione la progressività della tassazione
Tutto questo fa parte della missione generale che un sindacato come il nostro può e deve perseguire che abbiamo tutte tutti insieme gli strumenti per perseguire di qui un impegno comune rispetto al quale credo che oggi potremmo uscire con un forte incoraggiamento
Grazie grazie a Lessio grazie anche per questa iniezione di di fiducia sempre molto molto importante allora fin qui abbiamo raccontato come dire storie di ordinaria precarietà economica e lavorativa
Ma per fortuna ci sono anche una storia storie virtuose storie dove la contrattazione invece è riuscita a cambiare in meglio la vita dei lavoratori e di c'è riuscita grazie al sindacato
Non è stato facile ovviamente ci sono volute lotte e mobilitazioni però alla fine qualche risultato anche importante c'è stato io comincerei davvero con un esempio virtuoso Queer Regione formula conoscerete sicuramente tutti siamo alla Lamborghini e qui con noi c'è Luca Zoboli RSV all'interno appunto dell'azienda automobilistica ciò Luca
Sono tutti
Allora Luca innovazione contrattazione partecipazione possiamo sintetizzare così patrimoni appunto di tutte quelle relazioni consolidate di contrattazione collettiva
Che è ormai diventato come dire il punto di riferimento no per il settore metalmeccanico e che immagino non ha proprio quali non nell'Automotive
Sì io credo che noi siamo un'isola un'isola apparentemente felice ma che deve diffondere la sua cultura e a suo modo di fare impresa e sindacato sopra noi crediamo che la contrattazione debba partire a dare risposte dagli ultimi quelli di cui stiamo parlando fino a poco fa quindi devo dar risposte sull'occupazione sulla stabilizzazione del lavoro interinale
Ne crediamo che una giusta contrattazione debba rispondere a tutte le problematiche che oggi noi abbiamo dei siti in cui i libri il abbiamo dei problemi sulla contrattazione contatti e la situazione
Di dumping contrattuale che viene fatta all'interno del sito bisogna che le aziende in cui ci sia una sindacalizzazione forte come la nostra noi siamo sessanta per cento di iscritti alla FIOM
Dobbiamo farci carico anche delle aziende che non riescono a a far avere una una questo fastidio di sindacalizzazione che riuscirà a farla contrattazione che si sviluppi anche per loro e che si incisiva nella loro vita
Il problema che noi oggi tutti quanti abbiamo che l'abbiamo all'interno delle nostre fabbriche come l'interno del nostre vite è però il i problemi inflazionistico non mi non mi nascondo i lavoratori ci chiedono di salvaguardare salare in questo momento qua la situazione preoccupante ben veniamo da anni in cui la spesa e il costo del copia della crisi del comico è stata ricaduta interamente sui lavoratori mentre l'azienda facevano profitti ed extra profitti bisogna che ora le aziende inizino a investire quello che hanno fatto e lo restituiscono i lavoratori
Bisogna aprire una campagna a mio avviso e a nostro avviso importante fin da rinnovo della contrattazione automobili Lamborghini che sarà a breve ma in tutto il territorio e e venti di ieri con i contratti aziendali territoriali nazionali per restituire l'inflazione che è stata persa
Io credo che ci sia una cosa aberrante ci sono aziende energivore che fino ad oggi se ne sono fregati e di forma di cooperazione energetica
Che ora iniziano a minacciare di mandare i lavoratori in cassa integrazione tra da ottobre io credo che questa cosa sia Ferrante perché lavoratori pagano due volte l'inflazione una qualora la riduzione del proprio salario e una perché come sappiamo tutti le bollette della spesa le paghiamo quei frutti
Bisogna che le aziende che hanno fatto i profitti sul lavoro sulla forza lavoro dei lavoratori bisogna che restituiscano questi profitti che vengono redistribuiti
Chiediamo fin da subito che il governo nazionale ma anche le contrattazioni di tutto e di a tutti i livelli si occupino di questo problema qua perché occorreva che tutti quanti sentiamo chiede di Hubble ti amo come urgente
Ecco quello degli extra profitti poi a uno dei dei punti trovate nella nel decalogo Luca
Ti volevo per fare un'altra domanda abbiamo visto abbiamo sentito prima anche la sera la vice segretaria che lanciava e quindi lo lo lo ribadisco anch'io l'otto questa manifestazione a Roma perché siamo ad un anno dall'assalto fascista
Voi anche su questo poi partirà una rete internazionale antifascista europea voi anche su questo in fabbrica ogni giorno lavorate lavorate con i lavoratori lavorate per la Costituzione
Esattamente noi abbiamo creato ormai qualche anno fa un corso obbligatorio sulla Costituzione a cui hanno aderito tu mille quattrocento lavoratori di automobili Lamborghini e lo faranno tutti quanti
In quanto ne crediamo che sviluppare i valori etici che ormai in alcuni tratti della scuola sono stati persi non vengono più raccontare raccontati bisogna riportare al centro i valori della nostra Costituzione ieri insegnare ai lavoratori
Noi crediamo che un'azienda che sia partecipata democratica e in cui cerchiamo di sforzarci di portare i valori della costituzione all'interno della fabbrica
Non debba lasciare posto fascisti quindi di conseguenza tutte le persone che sono razziste e fasciste sessiste che si comporta in un certo modo debbono essere allontanate e per fare questo
Abbiamo interiorizzato il Codice etico d'automobili Lamborghini
Molte mattina molte multinazionali fanno dei codici etici che poi non fanno rispettare solamente un solo Washing lo chiamo io si puliscono l'anima
Bisogna che vengano contrattualizzati inseriti a contratto e chi sbaglia e chi commette atti di sessismo apre il razzismo venga allontanato perché anziani deve dire Fabbri
Grazie grazie Luca speriamo che questa sia un'iniziativa che può uscire anche fuori dalla Borghini può essere appunto
Virtuoso allora noi rimaniamo in Emilia Romagna ma ci spostiamo a Forlì
Precisamente a Santa Maria Nuova in un'azienda che produce divani l'Atl Group ci lavora Marta Mazzoni che una delegata della Fillea che saluto ciò Marta
Marta a a è una delegata dal due mila e quattro se non sbaglio
La Fillea all'interno della fabbrica il primo sindacato con il cinquantasette per cento dei voti ha ottenuto un anno fa e lei addirittura ottenuto il novantotto per cento dei voti quindi insomma maggioranza
Schiacciante quindi
Immagino insomma che sia ovviamente una responsabilità e io vorrei partire proprio da qui da quanto importante essere appunto una delegata in un'azienda e se non sbaglio sì appena aperto anche la fase del rinnovo del contratto quindi
Il lavoro o non manca
Serena SV
è un è un valore aggiunto al lavoro e per i lavoratori
Marta con il novantanove tanto di consensi non ti spaventa certo una piazza diciamo di cinque mila persone
Oltre a essere RSV sono anche un RLS rappresentanti dei lavoratori della sicurezza l'alimento fondamentale
Come il lavoro quotidiano all'interno dell'azienda perché noi abbiamo visto quanto sia importante prima il la compagno del meeting la che ha ovviamente a difficoltà di intercettare i tocca invece ai l'opportunità nodi vedere tutti i lavoratori di cercare in qualche modo di fare massa e e avete ottenuto anche risultati importanti no appena avete appena rinnovato un contratto integrativo
Quindi la domanda che ti faccio fare fare sindacato il sindacato forte all'interno di un'azienda paga
Certo che vale essenziale perché è un punto di riferimento dove i lavoratori si possono
A valere per chiedere informazioni ed essere sempre presenti presenti per sapere informazioni per l'andamento del lavoro dell'azienda e al essere da tra tramite contro con l'azienda
Abbiamo rinnovato
Sottoscritto pochi mesi fa è il contratto integrativi dove abbiamo come in tanti riconoscimenti economici legati al premio
Abbiamo cercato di migliorare le condizioni
Organizzative riconoscendo alimenti economici migliorativi sulle condizioni dell'oleandro sulla flessibilità dell'ora dell'orario buoni fa e anche i buoni pasto buoni pasto
Questo tutto con la con la porta della del riassunto ovviamente quei lavoratori che detti si sostengono
Grazie grazie davvero anche della tua testimonianza quale che aggiungere prego gli avanzi non c'era che è pertanto
La discussione prevarrà rinnovo del ci sia né qui dobbiamo portare a casa dobbiamo portare a casa la reputazione annuale i minimi contrattuali con ricconi si mente un flipper inflazione reale questo
è il prossimo obiettivo questi sono gli obiettivi ovviamente speriamo insomma che verranno verranno raggiunti grazie appunto a voi al vostro lavoro è lavoratori grazie gran grazie davvero grazie a tutti
Allora adesso ci spostiamo invece e andiamo a Roma con il nostro ultimo delegato lo presento Vincenzo Battiato è un delegato della Filctem ma lavora per Acea c'è la Multiservizi
Della capitale nella gestione appunto dello sviluppo dei reti nel settore idrico energetico ambientale insomma
è una una partecipata molto molto grande se non sbaglio dopo cinque anche dopo anni di contratto in somministrazione ora attinse occupato prima di vendita e adesso con un buon di distribuzione allora io però datemi vorrei partire parlando sempre di contrattazione da quello che avete in qualche modo sottoscritto poco tempo fa ovvero avete rinnovato
Il contratto che interessa quasi sessanta mila addetti aumento dei salari occupazione stabile sicura di qualità
Giovanni lotta alle discriminazione di genere formazione permanente e tutela dell'ambiente insomma ci sono tante tante novità ti chiedo proprio grazie alla lotta sindacale come siete riusciti ad ottenere questo risultato
Intanto buongiorno a tutti
Credo che se è stato un po'ottimista nel momento in cui detto andiamo a Roma perché bisognerebbe vedere cosa ne pensa al Grande raccordo anulare quindi intanto partiamo da questo
è vero si il il settore il mio settore in questo momento è un settore che sta nell'occhio del ciclone o comunque sotto la lente di ingrandimento perché perché io sfido chiunque a dirmi che non ha mai sentito parlare di giusta transizione che a questo mostro che aleggia sulle nostre teste
Perché mostro mostro perché realtà pur perseguendo finalità che sono ottime alla fine non siamo sempre abituati qui a sentire qual è l'obiettivo finale ma raramente ci viene detto come questo obiettivo sarà perseguito
Ci sono qui si parla di lavoratori si parla di persone non siamo l'aria condizionata che sta all'interno delle macchine che si tutti di la manopola passata fredda calda ci sono persone che per vent'anni hanno scritto con la mano destra e domani mattina
Non possono svegliarsi e scrivere con la mano sinistra nessuno ci ha dato risposte finora le risposte dice la date c'è Natale sono il sindacato attraverso questo rinnovo e come giustamente detto arriva in un momento storico molto particolare
Dove appunto i dubbi all'interno della mente dei lavoratori sono tanti
E com'è che questo rinnovo tenta di darci delle risposte toccando delle tematiche che sono salvaguardia occupazionale di qualificazione professionale orientamento e reclutamento
E come fa a farlo lo fa con uno strumento che
A mio avviso essenziale è quello proprio della formazione perché la transizione non è una transizione settoriale ma è una transizione culturale o ce la mettiamo in testa a tutti o non si arriva da nessuna parte perché noi possiamo esser gli attori principali ma tutti siamo spettatori paganti
Quindi la formazione dell'azienda e continua e aumenta passata ventotto ora quaranta mo'iniziando a a livello di numero di dipendenti deve anche mediamente aumentarla si punta all'orientamento scolastico all'alternanza scuola lavoro
Non voglio più sentire che ci sono ragazzi che muoiono durante l'alternanza scuola-lavoro mai più
Si prevedono duecento miliardi di investimenti e non si può pensare che se da una parte né aumentiamo gli investimenti dall'altra ci sia anche solamente un collega che possa perdere l'attività di lavoro
Quindi ci si rivolge lavoratori di oggi con la formazione col miglioramento delle condizioni cambiando il focus sulla sicurezza quindi tentando di lavorare sui carichi di lavoro sulle ore compensative sui riposi
Però si pensa anche ai lavoratori del domani quindi si entra nelle scuole con questo organismo di di di formazione si incomincia ad ampliare la platea
Perché va bene il discorso che la transizione no cosa che ci riguarda oggi ma secondo me è abituata a lentezza del Paese Italia probabilmente ci arriveremo nei prossimi venti trent'anni pensiamo intanto a chi anche dovrà condurla domani e come abbiamo fatto abbiamo migliorato la situazione d'ingresso degli apprendisti quindi l'apprendista oggi guadagna di più rispetta quanto guadagnava prima matura prima le ferie
Viene reso il contratto appetibile perché le professionalità oggi non è detto che ci siano e non è detto che quelle che ci sono oggi possano essere riconvertiti ad occhio
Vincenzo se non sbaglio in questo in questo contratto avete superato il gioco sale ancor prima che il Jobs Act ha viene dovrebbe ci auguriamo superato diciamo a livello nazionale come avete fatto
Bene le cose si fanno sempre in due quindi in questo caso il sindacato l'ha fatto grazie no alla negoziazione con l'azienda che ha permesso anche di farlo ma le cose comunque si fanno sempre solamente in un modo non è con i soldi
Non è con la violenza ma ecco le idee con la volontà di farlo in questo caso in azienda abbiamo voluto rendere effettivamente uguali tutti i lavoratori che stanno all'interno dell'azienda stessa
Però chiudo
Non ci stupiamo più di quello che normale facciamola finita incominciamo a stupirci di quello che normale non è
è vero è vero grazie grazie anche a Vincenzo grazie a tutti i delegati di questo primo tavolo che ringrazio saluto noi cominciamo subito con il secondo che viene introdotto da questa Crippa
Inglesi è necessario un nuovo stato sociale
Oggi in Italia si investe poco in istruzione università e ricerca con il nostro Paese che mi permise il venti si è posizionato penultimo tra le ventisette d'Europa con il sette virgola cinque per cento del PIL
A fronte di una media europea Speer nove virgola quattro per cento
Dopo le promesse fatte durante il compito la previsione della spesa sanitaria due mila ventidue giorni venticinque cala significativamente sia nel complesso che nella percentuale pro-capite sul Tirreno dove l'Italia si colloca sotto la media OCSE inoltre in Italia secondo le stime istante sono tre virgola otto milioni gli anziani d'un'auto sufficienti quindi una legge non è più rinviabile è necessario preoccuparsi poi dei cinque virgola sei milioni di individui in povertà assoluta
Nel due mila diciannove l'economia non osservata vale duecentodue virgola nove miliardi di euro pari all'undici virgola tre per cento del PIL i lavoratori irregolari nel due mila diciannove erano tre milioni duecentoquarantotto mila novecento
Irregolarità e precarietà lavoro nero insieme a mancanza di informazione leggi non attuate le rispettate sono tra le cause di infortuni e morti sul lavoro la sicurezza sul lavoro
Qualcosa che però ancora oggi è una chimera l'ultimo rapporto INAIL mostra come tra gennaio e luglio due mila e ventidue siano state presentate ottocentoquarantuno mila quattrocentocinquantuno denuncia infortuni con un incremento del quarantuno virgola uno per cento rispetto allo stesso periodo del due mila e e queste cinquecentosessantanove hanno avuto esito mortale
Nuovo stato sociale legalità sicurezza sul lavoro questi temi che affronteremo adesso in questo secondo tavolo i nuovi delegati hanno già preso posto anche loro li ringrazio di saluto anche loro magari gli ha ha allora li facciamo un bell'applauso di incoraggiamento allora
Allora ripartiamo dal Sud da in questo viaggio che stiamo facendo tra alla nostra Italia andiamo a Fo già al Policlinico al Policlinico di Foggia dove Stefania De Stefano che qui accanto a me lavora come infermiera
Ed è una delegata della funzione pubblica
Allora la sua storia è abbastanza emblematica anche per raccontare un avvenimento che ha travolto ovviamente improvvisamente tutte le nostre vite ovviamente il copy da chi come te lo ha combattuto direttamente in corsia ma l'ho combattuto diciamo
Nell'emergenza più totale senza fare troppi calcoli perché appena laureata se è stata chiamata praticamente d'urgenza a far fronte ad un virus era il novembre del due mila diciannove
Di cui nessuno sapeva gli affetti ma soprattutto di cui nessuno sapeva le cure allora ci racconti proprio quel momento in cui ti hanno chiamata e cosa è successo subito dopo perché poi te ne sono successe diverso grazie
Come ha detto Stefano chiama Stefania ho venticinque anni a ventitré anni sono stata assunta come infermiera nel gestire come sappiamo questa catastrofe che tutti conosciamo come colpite ho iniziato nel marzo del del mille venti al politico e di Foggia con un contratto precario a soli quattro mesi
Sbattuta nel reparto di di malattie infettive senza alcun tipo di formazione inizialmente non avevamo tutti i dispositivi PT protezioni adeguati così come accaduti a molti colleghi e colleghe
Do a distanza di quindici giorni dalla sanzione se non rispettata anche io positiva e meno male connesso un sintomo importante ma sono rimasta ben oltre trenta giorni dentro casa
Dei miei con una duplice ancor sa innanzitutto l'evoluzione del mio stato di salute e poi il doverlo andare a contagiare appunto inni i miei genitori quando sono rientrata al lavoro abbiamo iniziato a vedere i primi dispositivi di protezione individuali ad altre ciò che stavamo affrontando ma quindi continuava ad esserci una costante negativa cioè quelli che i carichi di lavoro erano eccessivi e non ai dipendenti troppo
Chi
Una costante che oggi a distanza di due anni da quanto iniziato continua ad esserci questi marcatamente presente nel nostro sistema sanitario regionale
Terminati quattro mistiche il contratto è stato prolungato di ulteriori semi sito in cui continuava a vivere gli stessi problemi e le stesse paura
Però c'era una novità che ci fosse stata la c'è stata l'introduzione dei vaccini che è stata una speranza per noi per tutto quello che stavamo vivendo quotidianamente nelle nelle corsiva
Però nulla di nuovo dal mio punto di vista lavorativo perché continuava a restare precaria
è stata in questa fase che ho sentito parlare della della c'è gente della CGIL che era l'unica organizzazione sindacale che già allora si batteva contro la volontà della reazione a favore porre delle stabilizzazioni e fu così che decisi di farne parte insieme ad dei miei colleghi e quelli che hanno l'emergenza però non era finita quasi ci prolungarono il contratto per ulteriori dodici anni il pressing della CGIL fece in modo che la proroga durasse sullo del giorni per quei farcela trasformare incontrato che raggiungesse i trenta Sinisi pre quesito fondamentale
Per poter aspirare a una possibile e stabilizzazione
Da allora ad oggi sono stata trasferita dal reparto di malattie infettive al blocco operatorio con il ruolo di strumentista PUTT
Poi registrando gli stessi problemi le stesse criticità del reparto per cedente ma con una differenza che oggi possa affrontare la mia quotidianità lavorativo compresse rendita sapendo di poter contare su una stabilizzazioni sicura
Grazie all'impegno della CGIL che è riuscita
Invertire completamente la realtà italiana Strachan asserragliati interrompo proprio trenta secondi però per chiederti come si fa a garantire la salute a tutti i cittadini quando voi
Lavorate condizioni come ci hai raccontato in piena emergenza con contratti a tempo con una continuità lavorativa che non c'è cioè come si fa garantirla è esatto passerà la
Il problema di quel periodo che sì dai tanto nel tuo lavoro perché il tuo lavoro in piazza e però nello stesso tempo ieri sempre ero sempre insicura perché non ha non avevo una certezza per permessi terza però in quel momento tu lo fai per impattare nel mio ambito lo fai per il paziente quindi lavori per per lui e per capire come nuove come dovevamo muoverci nel Covito
Grazie grazie della tua testimonianza grazie a Stefania a Stefania De Stefano allora noi registriamo nel comparto sanitario insieme a Pamela Lusenti che è una delegata della Filcams lavora per una ditta di pulizie all'Istituto Clinico Humanitas siamo a Rozzano in provincia di Milano
Una realtà di circa duecentocinquanta dipendenti
E la voglio proprio coinvolgere dopo la la collega della Funzione pubblica
Perché proprio mi raccontava i grazie al gioco di squadra perché questo va raccontato perché quando dicevamo che il sindacato i lavoratori non sono soli ma anche i sindacalisti non devono essere soli proprio questo gioco di squadra fatto con i compagni dell'effettivo e siete riusciti ad ottenere un grande risultato in un periodo molto complicato ce lo racconti
Sì allora possiamo dire che in questo periodo la nostra azienda a un grosso problema economico e quindi non riuscirà a garantire Cillo stipendio e questo lo abbiamo saputo il quattordici di luglio
Quando lo stipendio avremmo dovuto prenderlo il dieci
Grazie al lavoro di squadra fatto da Filcams insieme a funzione pubblica immediatamente si sono mossi
E hanno avuto un contatto diretto con il committente il quale si è preso carico del nostro problema e in pochissimo tempo hanno risolto questa situazione garantendo a tutti noi duecento duecentocinquanta lo stipendio
Da qui dal quattordici di luglio ai mesi avvenire fino a quando non si sbloccherà Rocco non cambierà l'appalto
Io con questa mia testimonianza volevo semplicemente dirvi che se si impara soprattutto ma i delegati a fare un ottimo gioco di squadra
è un po'come se in una squadra di calcio c'è un bravo bomber ma se dietro non hai una squadra non vincerai mai lo scudetto e così anche terranno i delegati se riusciamo a rimanere uniti sicuramente portiamo a casa degli ottimi risultati
Per questo io concedetemi di ringraziare la Filcams perché è sempre stata molto presente anche in periodo di pandemia e la funzione pubblica chi anche di anche nel periodo di pandemia anche se non informalmente ma in una maniera informale abbiamo sempre lavorato insieme per garantire la sicurezza di tutti a i lavoratori che erano all'interno del posto dove lavoro io e quindi grazie veramente a tutti e grazie alla CGIL
Quindi il gioco di squadra pagano pagava dello squadra paga sempre
A casa i tre questo è importante appunto che lo dica una una delegata in quindici sono diciamo pure esempi virtuosi che vanno che vanno sottolineati ti ringrazio allora torniamo
Alla al Sud andiamo fino a Messina da Patrizia Donato Patrizia un'insegnante di scuola superiore una delegata della f lecci innanzitutto ne approfittiamo visto che appena cominciato l'anno scolastico a fare un augurio a tutti gli studenti a tutti i professori a tutto il personale
Attaccata e anche quest'anno ci garantiscono nonostante le tante difficoltà il diritto allo studio i nostri via i nostri figli e le difficoltà sono sono tante allora Patrizia nonostante partiamo proprio da cui le rassicurazioni che abbiamo ascoltato anche dal ministro Bianchi qualche giorno fa a quest'anno
è suonata la campanella e all'appello mancavano più o meno duecento mila insegnanti ecco ti chiedo come si fatto che se un insegnante a lavorare in un settore come era la sanità come la conoscenza così strategico anche per il nostro Paese in una condizione di perenne emergenza
Allora intanto io vorrei cominciare dicendo che mi fa un attimo specie vedere il segretario generale seduto sul palco e noi da questa parte già questo la dice lunga sul tema dell'ascolto al lavoro
Comunque entro subito nel nel merito della discussione dicendo che io intanto sono una docente che lavora al Sud ma soprattutto sono una docente che la bora per la scuola pubblica statale del nostro Paese un Paese
Un Paese dicevamo per cui Patrizia scusa la faccia della difesa dell'autonomia differenziata esatto
Un Paese in cui infatti distruzione per fortuna ancora è in capo il problema il tema la responsabilità dell'istruzione sono ancora in capo allo stato perché il settore della pubblica istruzione dovrebbe più di tutti garantire pari opportunità di crescita
E sanare quelle disuguaglianze attraverso prove per esercizio del diritto allo studio ma noi sappiamo nella realtà che effettivamente non è proprio così non solo le disuguaglianze non sono state colmate ma soprattutto viviamo
Esperienze dirette di segregazione scolastica e questi problemi non sono più soltanto legati alla regione diciamo le regioni del Sud ma problemi di questo tipo si possono riscontrare facilmente oggi anche nelle grandi città del Nord infatti c'è già differenza fra una scuola che opera nel centro di una grande città rispetto a una scuola che invece accoglie l'utenza
Delle affollatissime
Periferie flagellate da profondi stati di emarginazione
Ho letto di recente quindi di questo fenomeno galoppante che quello dei guai Flight secondo cui i bianchi diciamo fuggono dalle scuole con percentuali di alunni stranieri o socialmente svantaggiati per preferire di gran lunga scuole di più alto profilo sul nostro territorio magari diciamo private noi dentro il problema al sud questo problema specifico proprio non ce l'abbiamo perché fatte salve le dovute eccezioni da noi è più o meno tutto uno svantaggio
In questi anni che cosa si è fatto per diciamo per come dire per cercare di nascondere perché non si è agito per risolvere i problemi ma per cercare di nasconderli di nascondere la polvere sotto il tappeto
Attraverso false soluzioni a problemi che invece rimangono tutti lì irrisolti quindi due fra tutti gli esempi tra tutti i PON con cui la scuola praticamente diciamo sì pubblicizza sul territorio sponsorizzati e finanziati dall'Europa in ultimo ricordiamo le risorse irrisoria ridicole del PNR R.
Che non solo sono diciamo assolutamente insufficienti per risolvere i problemi della scuola ma soprattutto sono limitati nel tempo prima o poi queste risorse termineranno
E allora diciamo a questi problemi Teri che rimangono sul tappeto
Rispondiamo che bisogna risolverli con delle riforme strutturali ecco Patrizio
Tra pochi mesi ci sarà un nuovo ministro della pubblica istruzione se hai davanti il nuovo ministro cosa chiedi le tre priorità all'Alaska una sala cinque minuti ha scelto due temi più importanti più urgenti di tutti secondo me è
Perché le cose da dire sarebbero tantissime intanto mi limito a dire che l'obbligo scolastico diciamo opportuno prolungarlo dai tre ai diciotto anni
Perché è pedagogisti sociologi statistiche
Dicono tutti vanno tutti nella stessa direzione nel senso che più tempo passato a scuola
Aumenta le possibilità del successo formativo e poi da non trascurare un tema diciamo anche se è trasversale a quello che stiamo di cui stiamo parlando oggi che partire dall'obbligo scolastico
Per i tre anni insignificante non tanto risolvere quanto affrontare in maniera seria cominciare ad affrontare il problema della disparità di genere un altro elemento che invece questo sì è fortemente identitario tra Nord e Sud e quello del tempo pieno quindi l'estensione del tempo pieno a tutto il territorio nazionale
Perché oggi a fronte del cinquantasette per cento
Della media nazionale in cui il tempo pieno che sarebbero le famose quaranta ore della scuola primaria e la città da dove provengo io che è meschina l'ottanta per cento degli alunni che frequentano la primaria sono diciamo impossibilitati a frequentare quindi ad aderire a questa iniziativa delle quaranta ore
Perché non c'era possibilità quindi di mettere le mense scolastiche le mense scolastiche sono la conditio sine qua non per realizzare il tempo pieno e quindi al netto le ventisette ore al sud contro le quaranta privano i nostri studenti al Meridione
Lo diciamo al netto dei cinque anni di quasi tre anni e mezzo di scuola cioè gli studenti al sud i bambini al sud
Frequentano la scuola per due anni e mezzo in meno rispetto ai loro coetanei del Nord Patrizia no nei velocissimo li veloce chiudo perché la cosa più importante per non investire sulla forza sulla istruzione pubblica si sono inventati
Il la tegola che secondo me la chiamo così la tegola Mazza istruzione quella dell'autonomia differenziata velocemente mi hanno spiegato che l'autonomia differenziata in cosa consiste consiste nel dotare delle risorse alle regioni in base alla loro spesa storica se la Sicilia investe dieci sugli asili
E la Lombardia piuttosto che il Veneto investono cento allora la lo Stato riconosce
Alle Regioni queste soltanto questo Budget distesa e se ne frega di quali sono i motivi storici che hanno spinto quelle regioni in questo senso
Quindi io in questo momento qui che rappresento la categoria dei docenti di con un secco no all'autonomia differenziata
Perché querceto significa cancellare totalmente dall'agenda nazionale i problemi della della distruzione estrapolato arretra sul territorio e concludo Ametrano tutti i servizi sul territorio istruzione e formazione asili scuole
Noi non abbiamo bisogno di formule magiche abbiamo bisogno di scuola pubblica
Ecco grazie grazie anche per come
Cioè messo il cuore insomma quello dell'autonomia differenziata e anche uno dei dei dieci punti che poi troverete anche nel decalogo che porta avanti la la CGIL allora il lavoro dicevamo è precario il lavoro è sottopagato ma il lavoro è anche sfruttato
Lo sanno bene soprattutto i tanti lavoratori stranieri costretti a paghe da fame a turni massacranti dall'agricoltura all'edilizia passando per i servizi qui con noi c'è Laura ardito ma appena segretario organizzativa della della Flai di Frosinone e latina
Che ti saluto e ti ringrazio a cui chiedo subito proprio di raccontare come il sindacato la Fly in questo caso sia diventato come dire un punto di riferimento anche per i i tanti lavoratori che tante lavoratrici perché anche sul lavoro femminile c'è stato diciamo un'evoluzione importanti
Lo ricordiamo c'è stato un primo e probabilmente unico sciopero storico anche della comunità indiana
Del due mila sedici con oltre tre mila persone sotto la Prefettura numeri impensabili fino a qualche tempo fa ecco io partire proprio dalla consapevolezza dei lavoratori ad avere dei diritti e come il sindacato
è riuscito in qualche modo a farglielo sapere
Sì
In realtà la consapevolezza nel nostro territorio aumentata in una maniera importante
è importante la risposta da parte di di tutti i lavoratori e delle lavoratrici che siamo chiamano la a rappresentare in qualche maniera perché abbiamo anche noi agguato il nostro modo di fare sindacato a quelle che erano le esigenze dei dei lavoratori
E e quella differenza quel cambiamento che chiediamo spesso dalle istituzioni abbiamo cercato di metterlo in atto prima di tutto noi
Creando un sindacato molto più flessibile tenendo aperto le porte cercando di allungare gli orari fino a tarda sera perché il problema delle persone che che si rivolgono appunto alla alle nostre sedi è proprio che non riescono a ad arrivare in tempo e visto che il lavoro dei campi inizia una dura praticamente legato alla al al per gli
Del del del sole spesso quando loro finiscono di lavorare non hanno accesso nelle nostre sedi quindi una prima risposta è stato assolutamente Cuesta tenere aperta in orario serale
E in un secondo momento cercare di capire anche come raggiungere tutte quelle persone che non riescono nonostante l'apertura serale ad arrivare nelle nostre sedi e lo abbiamo fatto con il sindacato e in strada lo facciamo con un'unità mobile che si muove Veba in maniera costante perché quello che cerchiamo di fare è la presa in carico
Perché non rappresentiamo solo lavoratori e lavoratrici della dell'agricoltura e dell'agroindustria rappresentiamo persone
E e quello che è importante quello che ci chiedono è la totale presa in carico spesso la la pratica singola è facile per loro trovare la risposta quello che manca a essere un punto di riferimento quello che manca spesso è capire a chi possono telefonare nel momento in cui il datore di lavoro
Che si vede arrivare il certificato di malattia percorribile costringe un lavoratore che vive all'interno della stalla a lavorare lo stesso
Io prima Maria facevo riferimento anche alle lavoratrici no questa è una sfida che voi avete avete vinto le lavoratrici indiane molto spesso prima non venivano
Ai corsi sportelli invece adesso ci parlato è riuscita anche con loro approvare approvare diciamo un dialogo assolutamente insieme a una risposta importante ci viene appunto dalla anche dalle donne
Perché hanno capito che nelle nostre sedi possono innanzitutto trovare un'accoglienza un'accoglienza e una tutela anche per quanto riguarda infatti avere la maternità perché essere lavoratrici madri in questo Paese è già complicato Sensei di origine straniera diventa ancora più complicato e le nostre
Le nostre lavoratrici dei nostri scritte hanno trovato appunto una un'accoglienza delle porte aperte
E hanno capito anche che spesso moltissime di quelle pratiche per le quali spesso delegava gli uomini delegava né i mariti sono in grado di farsele da sole anche perché il più delle volte hanno né a livello di cultura molto più alto dei dei mariti
Grazie grazie a Maria Grazia di questa testimonianza grazie di quello che fate il sindacato addestrata veramente un
Una io un'iniziativa virtuosa che al sindacato che alla fine particolare quindi veramente veramente bravi allora spesso quando ci sono condizioni di sfruttamento di lavoro lavoro irregolare
La su cui la sicurezza non viene garantita questa abbastanza matematico dove c'è il lavoro nero non può esserci sicurezza siamo un Paese dove questo è lo sapete tutti benissimo tre lavoratori in media al giorno continuano a perdere la vita seguono come sempre lacrime parole di commiato fino al morto successivo perché poi nulla cambia manca la formazione e la prevenzione e mancano soprattutto i controlli qualche dato oggi abbiamo in Italia poco meno di due mila ispettori del lavoro le aziende italiane sono un milione e ottocento mila praticamente un'azienda viene visitata in media ogni vent'anni quindi un ispettore entra in un'azienda ogni vent'anni capite bene che è complicato
Trovare trovare diciamo il marcio opera è complicato anche lavorarci in queste condizioni lo conosce bene Micaela Cappellini viene da Firenze una delegata della funzione pubblica in forza
Proprio all'ispettorato nazionale del lavoro è una donna perché anche diversamente da quello che si crede questa una prefazione una professione in cui proprio le donne
Sono in leggera maggioranza allora Micaela io
Partirei da te
Perché voi avete aperto proprio in questo momento una vertenza importante che riguarda l'indennità di amministrazione per l'Istituto Nazionale del lavoro anche per Ampa alla gli impegni siano rispettati voi lo state denunciando da tempo cosa sta accadendo
Sì sabbia tutti i io lavora l'ispettorato del lavoro sono un'ispettrice del lavoro dal due mila sedici
E sono stata questa volta però negli anni per la carenza di organico all'interno del nostro della nostra sede non posso svolgere attività ispettiva pur avendo attività questa professionalità
Nel nostro
Nella nostra pubblica amministrazione sta succedendo un pacco quello che sta succedendo
In tutte le PA quelli nuovi concorsi c'è un'immissione sperata
Con queste nuove concorsi che poi non è reale Noemi siamo appunto attualmente due mila come ispettori ordinari
Con le nuove competenze sulla sicurezza contiamo attualmente su duecento quarantanove ispettori tecnici in tutta Italia
Sono stati fatti nuovi concorsi la prima in missione degli ispettori ordinari non fa ben sperare perché cioè il cinquantacinque per cento di rinunce
Quindi ci sono zone come Prato che con insomma crolla otto tutto quello che abbiamo imparato a conoscere con la storia d'Eluana si aspettavano dodici ispettori ne sono arrivati zero
E questo urge ancora colpire lavorato in questa cultura vuol dire che gli ispettori anziani per modo di dire ci sono anche io dentro nel senso si ritrovano affaticati perché la nostra professionalità è la tutela del lavoro
Dato e darà del lavoro povero la tutela del lavoro non pagato perché noi facciamo un'opera di recupero stipendiale che non viene conosciuta
La tutela del lavoro sfruttato la tutela di tutte le forme del lavoro sfruttato pensate ai Raiders qui il mondo in evoluzione le forme di sfruttamento sono sempre più raffinate e digitalizzate
Noi siamo praticamente ad armi spuntate abbiamo anche la tutela della sicurezza dal due mila ventuno in parallelo con la sul
Non avere risorse non essere attrattivi cioè sapere che ci sono più di trecento ottanta persone che pur vincitori di un concorso non si presentano
Visto citate a dare delle domande perché non è il solo per noi perché se noi spariamo è inutile poiché porre sul tema del lavoro povero del precariato per tutto il resto non ci sarà la possibilità di avere tutele in questo senso
Quindi i grandi temi che ora girano no salario minimo lavora Papero lo sfruttamento e tutto il resto se non ci sono afgani più di controllo e anche il personale amministrativo a supporto
Noi rimaniamo come uno schema elettrico diciamo esistente ma non funzionanti
La mazzata sul nostro istituto è stata una sorta di dumping contrattuale che c'era stata fatta
Perché siamo stati creati come Agenzia nel due mila diciassette a costo zero il che vuol dire che non siamo un'agenzia siamo rimasti un finto ministero senza autonomia
Le i ministeri hanno avuto uno adeguamento retributivo ma noi sì siccome ci chiamiamo agenzia non siamo corri compresi in adeguamento e quindi
I vincitori non stanno scegliendo noi per esempio
La casa è raccapricciante è che ieri è passato alla Commissione bilancio del Senato un emendamento invece che fa superare il petto per i vertici delle forze armate e dei ministeri
Oltre ai duecentoquaranta mila euro quindi ha trovato copertura
Io non ho capito perché
Duecento quaranta mila euro sono di esci ribalte quanto guadagna un ispettore del lavoro è possibile non ci sia la possibilità di trovare coperture per fare entrare nuove forze ispettive e messo c'è la possibilità di andare derivanti sì oltre duecento quaranta mila euro cioè è uno schiaffo al erano di fondo dall'automobile
Hai perfettamente ragione Micaela quindi in bocca al lupo anche alle ragioni perché c'è una mobilitazione una vertenza in corso quindi la funzione pubblica si sta si sta ovviamente attivando allora noi andiamo veloci però io faccio di nuovo appello veramente alla sala di abbassare
I toni perché vedo qui le facce
Sconsolato dei delegati che dicono non sentono nulla ma ripeto sembra il se non fate silenzio eh
Difficile anche per noi anche per noi parlare quindi lo ripeto ascoltate lavoro fate un pochino di silenzio che lo ascoltate sicuramente meglio allora Roberto Ferrara l'ultimo nostro delegato in rappresentanza dei lavoratori di Amazon Amazon la conoscete tutti tutti anche se non lo dite non lo confessate comprate quotidianamente
Beni di beni di consumo allora la vostra Roberto una realtà molto complicata perché è molto frammentata no ci sono tra i vere in questo caso che hanno contratti diversi
Con tipologie diverse quante
Diciamo la difficoltà è come il sindacato riesce in qualche modo ad entrare in una multinazionale
Che voi cucù combattete quotidianamente anche contro la loro retorica e la loro di Siemens disintermediazione nei confronti del sindacato
Allora io vorrei intanto partire da una vittoria una vittoria che riguardava gli ultimi giorni venerdì scorso
Un delegato lombardo di punta che lavora da sei anni
Nella filiera Amazon ha ricevuto una sospensione per scarsa produttività
Che è una cosa che non esiste in nessun contratto non sta scritta da nessuna parte gli allora noi abbiamo risposto in maniera compatta tutti i delegati si sono mossi indi passa del loro collega è andato no questo no la sospensione è stata respinta
è stata respinta perché ci dobbiamo mettere in testa che la democrazia in Amazzonia è sindacato ed esiste questa mediazione Amazon ci deve fare i conti e ci ha fatto i conti perché questa è la dimostrazione di una dimostrazione del fatto che i i lavoratori e lavoratrici di Amazon
Ci raccontano una storia importante per il paese ed è una storia in cui che smentisce la narrazione giornalistica per cui il sindacato la CGIL sempre in difficoltà e logistica non ebbe non è sempre in difficoltà
Anzi ci sono delegati in tutte le aziende c'è o un lavoratore su due ha chiamato il sindacato e il sindacato ha risposto a quella chiamata e vogliamo anche leggere le RSU
In questa filiera eh riteniamo che sia importante fare questo passo in avanti
Perché non dobbiamo non dobbiamo perdere di vista quello che abbiamo fatto che non significa che non dobbiamo fare nient'altro
Bisogna sempre avere una visione di quello che va fatto dopo ma gli accordi che abbiamo fatto ci consegnano una situazione che prima era frammentata e oggi l'UE di mano
Prima venivano applicati tanti contratti diversi mentre oggi viene accolto applicato il Ccnl merci e logistica
Prima non c'erano accordi che riguardavano driver di un'azienda e dai Verdi un'altra azienda
E e e tutto era sparigliato oggi invece l'operazione di unificare il lavoro ha prodotto dei risultati ne deve produrre ancora c'è bisogno di più sicure Azzam c'è bisogno che quando uno torna a casa Nunziata
Competente stanco e Spring dell'alto e di non poter stare con la sua famiglia serenamente si è risposto diminuendo in parte l'orario di lavoro ma è necessario farlo ancora ancora e ancora assolutamente
Grazie grazie a Roberto veramente anche del tuo lavoro ma grazie veramente a tutti i delegati le delegate di questo tavolo a cui faccio ancora un grande applauso fate un grande applauso passiamo adesso al terzo ed ultimo tavolo anche questo introdotto da una clip
No provarono
Le grandi transizioni ambientale e digitale riguardano tutti i settori per affrontare questo cambiamento servirebbero nuove politiche industriali e di scrivere che mancano dal nostro Paese da oltre vent'anni oltre che un ancora insufficiente investimenti secondo i dati Eurostat l'Italia ha investito in ricerca e sviluppo solo l'uno virgola quarantasette per cento del PIL a fronte di una mediocre del due virgola tre per cento
Tuttavia un cambio di passo non è più rinviabile soprattutto nella transizione anche in casa
Secondo l'ultimo rapporto il panel intergovernativo delle Nazioni Unite Ipcc sforeremo la soglia di uno virgola cinque grati di riscaldamento blog secondo un'analisi della NASA nel due mila trentuno le temperature medie della Terra sono state di quasi un prato superiori al periodo mille novecentocinquantuno mille novecentottanta
Nel complesso gli ultimi otto anni sono stati gli anni più caldi dal mille ottocentottanta senza considerare il due mila e il ventidue che potrebbe battere nuovi record
C'è poi la transizione digitale dove se è vero che nel due mila e ventidue l'indice annuale di digitalizzazione dell'economia e della società mostra un'Italia in crescita resta un gatti importati il nostro Paese si trova al diciottesimo posto nell'Unione con un punteggio di quarantanove agricola tre rispetto alla media di cinquantadue Trigona tre c'è poi la crisi energetica una situazione che sta di
Insostenibile secondo un rapporto del Ministero della transizione ecologica
La quota di importazioni nette rispetto alla disponibilità energetica lorda aumentata dal settantatré virgola cinque per cento del divergenti al settantatré atto virgola nove per cento del due mila e trentuno mentre le fonti rinnovabili incidono sui consumi finali curdi intorno al diciannove per cento nel due mila ventuno
Un dato inferiore rispetto a quello del due mila tre gli obiettivi europei ci impongono di raddoppiare entro i prossimi sette e tutto questo mentre stiamo vivendo un'impennata dei prezzi che nel corso del due mila e trentuno ha visto il costo dell'energia elettrica passare dal venti centotrenta euro a megawattora arrivando a sfiorare i settecento euro nel due mila ventidue
Politica di sviluppo nuovo intervento pubblico è questo il nuovo tavolo l'ultimo tavolo di oggi qui a Bologna ancora una cortesia per fare silenzio grazie allora abbiamo visto dalla Scheda le tante sfide che ci attendono per trasformare questo paese questo è un tavolo che vogliamo in qualche modo guardare alla al futuro però per farlo bisognerebbe almeno avere un'idea di futuro una un obiettivo da perseguire allora
Io comincerei subito con una Michela Carr mentale nomi che è l'arriva da Matera
è una delegata della Fisascat
Lavora in una società di recupero crediti allora io ti chiedo di raccontarci proprio come si sta trasformando questo mondo il mondo del credito il mondo bancario dove la digitalizzazione ormai è una realtà che può portare però anche dei benefici
Sì buongiorno a tutti
Io lavoro in una società di recupero crediti intro militari
è una società partecipata al quarantanove per cento da Intesa San Paolo e al cinquantuno per cento da una società multinazionale svedese implumi tali questa è una c'è un vento turche hanno voluto creare insieme queste due società
Ma l'obiettivo è stato quello di cedere un ramo d'intesa che ramo di recupero crediti di Intesa San Paolo perché confluite appunto in questa società l'obiettivo è esternalizzare
La gestione degli Npl
Questo è uno degli affetti e della grande trasformazione che le banche stanno attraversando in questo periodo
Infatti tantissime altre banche ormai hanno dato in gestione a società esterne viene Pirelli ma un altro processo importante quello che vede protagonista l'ingresso della digitalizzazione nel settore bancario
Sempre di più le società utilizzano applicazioni think-tank
Le società utilizzano queste applicazioni quando Harrod hanno prodotti e servizi finanziari
Attraverso appunto la tecnologia con l'utilizzo unico della tecnologia
Oltre tutto ci sono dei grandi colossi come per esempio Amazon pesa Google Microsoft Apple che Sempre di più stanno erodendo quote di mercato che prima erano invece di pertinenza esclusiva delle banche
Incominciando ad erogare dei prodotti o servizi finanziari
Tutto questo ha fatto sì che le banche ovviamente dovessero essere competitive sul mercato e adottassero quindi sempre di più la digitalizzazione
E cosa si esprime ma tutti noi abbiamo sui cellulari ormai delle attua Traverso cui riusciamo a fare delle operazioni soprattutto di pagamento no tanti servizi già in maniera autonoma tutta quella che era l'attività transazionale che prima veniva gestito UTET gestita prevalentemente in filiale oggi può essere fatta in maniera autonoma
Dal cliente
Tutto questo ovviamente ha comportato e ha apportato delle ricadute e delle conseguenze
In primis una caduta occupazionale che parte già da un po'più lontano cioè il primo strumento di automatizzazione bancaria se ha avuto con negli atti M i bancomat intelligenti
Mentre prima per fare questa operazione ci si doveva recare per forza in filiale
Adesso il processo è ulteriormente la gente si è ulteriormente evoluto
E quindi sicuramente le aziende stanno facendo le banche piani massicci di esodi
Per accompagnare più prossimi alle pensioni nel frattempo riusciamo come organizzazione sindacali a fare degli accordi per le nuove assunzioni
Ma è inutile dire che quando stiamo particolarmente bravi riusciamo a prevedere assunzioni per il cinquanta per cento rispetto al totale
Dei lavoratori in uscita ed è senz'altro un risultato non soddisfacente
Tra l'altro le nuove assunzioni prevedono
La ricerca da parte delle banche di nuove professionalità legata al mondo digitale come esperto in information technology e via discorrendo molte volte queste nuove professionalità vengono assunte
Quasi esclusivamente nelle grandi città metropolitane del Nord Italia e anche questa una tendenza che bisognerebbe provare
Diciamo va ad estendere di invertire ad estendere anche al sud Italia al prefetto dell'avviso con la caduta occupazionale ovviamente si lega anche alla chiusura massiccia di filiali che si è determinata in tutta Italia
Questa chiusura di filiale ha lasciato i territori completamente desertificata i pensiamo a quei Paesi centri periferici e che hanno una popolazione prevalentemente anziana io vengo da un territorio la Basilicata per esempio che sconta anche un flusso migratorio di giovani verso il Nord molto importante dove insomma i ragazzi vanno a studiare e lì rimangono
Quindi abbiamo numero di popolazione sempre più anziana che chiaramente ha poca dimestichezza con questi strumenti digitali
E il rischio quindi enti un abbandono del territorio viene meno il ruolo sociale che la banca dovrebbe avere
Ovviamente si si incentiva l'illegalità e quindi l'usura questo è il rischio
Il rischio che che c'è mica rapide voti deve interrompere ma ci ha fatto un quadro esauriente importante legata devo dire una cosa molto importante una perché le ricadute non solo non sono negative certa
C'è un elemento importantissimo con l'avvento della digitalizzazione l'attività bancaria assise lega dal territorio su cui insiste questo significa che il lavoro lo si può portare dove si vuole
Ecco che diventa importante
E la FISAC in questo è un obiettivo importante si deve battere con Energia affinché il lavoro non sia concentrato solo al Nord ma che si possono aprire delle strutture anche al sud
Ma perché queste non rimangano poi delle strutture che scontino un isolamento territoriale un po'alle cattedrali nel deserto di cui abbiamo già visto negli anni precedenti resistenza
è necessario qui che i territori quindi il Mezzogiorno i territori economicamente meno sviluppati diventi no attrattivi si arricchiscano di infrastrutture molto importante quindi che qui come organizzazioni confederali noi monitoriamo anche il lavoro sul pm errare di come queste risorse vengono diciamo spente sul territorio in maniera anche proficua affinché appunto si crea un indotto anche per raccogliere
Diciamo maggiore produttività assolutamente fare questo questo è l'obiettivo è l'obiettivo anche di questa trasformazione grazie davvero a Michele l'allora saluto invece Daevid cartacce delegato della della fitta coordinatore Rsu dell'attacca l'azienda di trasporto di Roma diciamo che la tua azienda non gode di alto indice di gradimento ma faccio subito una domanda è vero che nessuno o più vuole fare l'autista dell'autobus
è un tema che all'ordine del giorno che ci sta preoccupando tanto in questo periodo
Io sono entrato in questa azienda con tante aspettative mi ha dato tanto questa azienda ed era un'azienda ricercata dai lavoratori oggi abbiamo un dato importante i giovani non si avvicinano più a questo lavoro
E le motivazioni sono tantissime sicuramente perché i costi di abilitazione per avere le patenti sono elevati si lamenta perché c'è un problema salariale per cui i salari di ingresso sono molto bassi e quindi c'è la necessità di a a usare questi salari d'ingresso
E poi perché fondamentalmente i tempi di vita e di lavoro che si ripercuotono sulle nostre famiglie evidentemente non sono più sopportabili
Dai ragazzi e i giovani non si avvicinano più paradossalmente a queste aziende che una volta erano delle aziende tra virgolette protette erano le aziende diciamo così pubbliche di un certo tipo di una certa entità
La mia è un'azienda di dieci mila dipendenti e l'azienda forse una delle più grandi d'Europa eppure è tristemente nota come dicevi tu nell'azienda dei fra bus c'è la mia azienda purtroppo a questa etichetta
Che prima di potersi togliere ne passeranno ancora degli anni cosa si sta facendo e con la stiamo cercando di rivendicare
Dobbiamo assolutamente e svecchiare un parco autobus e ridisegnare una una mobilità all'interno della nostra della nostra città se solo pensiamo che negli anni Quaranta c'erano ventisei linee tram e un Ottolini e filobus siamo nel due mila ventidue abbiamo sei linee tram e tre linee di filobus che la maggior parte con le facciamo con gli autobus a gasolio quindi si è deciso negli anni settanta
Diamo andò mare completamente l'elettrificazione noi dobbiamo assolutamente pretendere che l'amministrazione rimetta mano a quello perché i fondi del PM NR ci consentono di fare questi questi interventi perché se non li facciamo oggi nella Capitale d'Italia perderebbe un'occasione che è impensabile che possa tornare
Poi c'è un tema perché non si avvicinano anche a questo mondo del lavoro di questo lavoro
C'è un tema di aggressioni che ormai è un tema sociale importante voi su questo avete fatto uno sciopero uno sciopero che c'è lo stiamo facendo tra un paio di giorni ci uniremo allo sciopero che hanno fatto i compagni ferrovieri
Perché comunque non è più possibile avere la paura di andare sul luogo di lavoro e di non tornare a casa sani e salvi
Abbiamo la necessità di un aiuto importante da parte delle istituzioni non possiamo più abbandonare i lavoratori a loro stessi perché bisogna rieducare
Le persone a utilizzare il servizio pubblico che è un servizio per la collettività è un servizio nostro non è più possibile a vere autisti
Con un'età al TC ma che portava a casa i nostri figli che il rischio di non tornare a casa perché è un maleducato un malintenzionato a la benemerita di quel giorno di andarlo a fare una un danno fisico è una cosa che non possiamo assolutamente più tollerare
Grazie grazie anche alla testimonianza di ridare vita e continuiamo siamo quasi alla fine di questa nostra bella chiacchierato adesso continuiamo a raccontare anche quello che era un'Italia di un tempo cioè eravamo famosi
Leader probabilmente no della dell'acciaio della produzione di acciaio e adesso siamo diciamo in un momento dove le politiche anche scellerate degli ultimi tempi hanno negli anni e ridisegnato anche tutto il panorama del settore questo è il caso dell'Ilva l'Ilva è un'azienda in playmate dica
In questo cioè Francesco brigate di della FIOM ma che proprio dall'Ilva di Taranto arriva e quindi Pisa lutto
Possiamo dire Francesco che è quella dell'IBAR poi il paradigma della non politica industriale di questo Paese
Sì io penso che ovviamente ci siano delle responsabilità rispetto a quello che è accaduto all'interno delle Silva adesso c'è l'Italia
E penso quello che è successo il ventisei luglio del due mila dodici sono passati esattamente dieci anni da quando ci sono stati c'è stato il sequestro preventivo dell'impianto
E da quel momento che come piove come CGIL abbiamo chiesto di intervenire attraverso processi di innovazioni tecnologiche
Che superasse il paradigma quello che ancora c'è all'interno dello stabilimento e che si discuteva l'altro incita e cioè se bisogna scegliere tra lavoro e salute
Noi l'abbiamo detto nel due mila dodici lo dicemmo con Maurizio Landini facemmo le assemblee con i lavoratori e continuiamo a dirgli
Noi non possiamo scegliere tra due diritti costituzionali scegliere se lavorare o scegliere se morire di lavoro io penso che questo sia un elemento che il governo e tutti i governi che si sono susseguiti in questi anni hanno delle responsabilità enormi
E da oggi siamo in una condizione per la quale siamo passati dalla posti pandemia quando si rappresentavano che bisognava intervenire quindi il cosiddetto processo di transizione ecologiche il piano nazionale di riprese resilienza oggi mi sembra di tornare indietro a prima della pandemia perché si continua a parlare di carbone e quali interventi che ci avevano detto che avrebbero dovuto fare hanno e subiranno un ulteriore ritardo di due anni e ci dicono che la transizione ecologica si parava altri dieci io penso che se vogliamo salvaguardare
Il diciamo la produzione dell'acciaio che un settore ritenuto strategico tra l'altro inseriti in tutti i decreti d'urgenza che ha fatto il Governo io penso che bisogna farlo attivando da subito
Un ragionamento che abbiamo provato più volte a fare
Una transizione ecologia con innovazioni tecnologiche con l'introduzione di impianti che non vanno più a carbone
E quindi iniziare un processo di decarbonizzazione per traguardare il futuro per avviare seriamente una transizione ecologica che possa garantire un'occupazione sana e buona
Posso garantire il futuro appunto produttivo soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia perché il tema i dati dello Svimez ce lo stanno a ricordare e tra l'altro l'indicazione della Comunità europea est e quell'appunto del PNR detiene RR e quella di diciamo il divario che c'è tra il nord dell'Europa e in questo caso il sud dell'Europa in particolar modo il Mezzogiorno io penso che bisogna colmare questo capo
E quindi quegli investimenti devono essere indirizzati su processi d'innovazione tecnologica per dare appunto anche occupazione perché è uno dei temi
Che abbiamo al nel Mezzogiorno e però cerco come la vivono i lavoratori in fabbrica tutto questo ragionamento tutta questa trasformazione che vedono passare sopra la loro testa ma sembra in qualche modo non non focalizzare ma il tema è il tema dell'occupazione in tema
La di chi in qualche modo rischia di di essere buttato fuori da questo mercato ovviamente è un tema che soffriamo anche con i costi con lamenti della della dei costi la crisi energetica
Procurata diciamo anche dal conflitto in questo momento in Ucraina
Si pone un tema perché oggi abbiamo due mila cinquecento lavoratori in cassintegrazione Nacci Editalia e ci sono mille cinquecento lavoratori DBS
Che dovrebbero rientrare attraverso la caso di salvaguardia nell'accordo che fu fatto da FIM FIOM e UILM in sede ministeriale
Con l'aumento produttivo omento produttivo che voglio dire i lavoratori sì immagino che non avverrà perché i tempi sono ristretti e quindi noi pensiamo che per risolvere questo problema
Per ritornare in mano del pubblico lo abbiamo detto in tutte le stanze e allora bisogna accelerare con l'ingresso di Invitalia e quindi accelerare per garantire la questione occupazionale e la questione ambientale che indubbiamente non può essere lasciato nelle mani di una multinazionale
Grazie grazie a Francesco abbreviati
Della FIOM allora continuiamo questo questo viaggio per l'Italia torniamo in Emilia-Romagna qui con noi c'è Claudia ad abolire arriva da Reggio Emilia e per la Filt Emma
è una delegata dell'Iran a lire in una società multiservizi che produce distribuisce energia energia elettrica
Una acqua riscaldamento allora io entrando anche un po'nella tua realtà nella realtà della tua azienda ti chiedo subito anche di raccontarci il ruolo sociale il ruolo sociale che una partecipata
Può quotare in una fase così complicata del nostro Paese
Sì Iren è una società ancora alla con la maggioranza pubblica degli azionisti e questo ha un ruolo ha un ruolo perché in una fase così critica
è possibile attraverso la contrattazione territoriale che è nel DNA della CGIL
Andare a bussare alla porta ai sindaci e chiedere che si facciano carico del disagio mi riferisco chiaramente in modo particolare in questo momento al caro Energia
Però ad esempio già in gennaio c'è stato una politica di rateizzazioni
E c'è stata una politica di attenzione particolare alle fasce più deboli che in parte è stata concordata con l'azienda in parte è stata concordata con gli enti pubblici gli Enti pubblici in questo contesto possono giocare un ruolo importante
Però vorrei ricordare anche che esiste all'interno della CGIL una struttura che forse sotto utilizziamo che Federconsumatori Federconsumatori è fatta da ottimi professionisti che sono molto attenti ai bisogni dei cittadini e io penso che maggiormente i nostri cittadini dovrebbero rivolgersi a Federconsumatori quando vedono che queste società non rispettano gli accordi non rispettano nemmeno a volte le ha legislazioni del governo come è stato il decreto Energia
Di gennaio con l'applicazione appunto degli sconti delle rateizzazioni
Poi c'è un ruolo sociale
Quando si parla di programmazione sul territorio perché queste sono aziende che fanno grandi investimenti sul territorio
Pensiamo alle perdite idriche pensiamo alle infrastrutture del ciclo dei rifiuti pensiamo adesso la transizione ecologica
Ma mi fermo qua perché potremmo aprire un capitolo enorme
Quindi è importante in qualche modo riuscire a ad arginare grazie appunto anche a gli stessi cittadini no perché poi siamo noi che dovremmo essere le sentinelle anche sul territorio no
Esatto i cittadini probabilmente dovrebbero essere più informati
E questo è un compito dir bene o comunque un compito delle multiutility di ENEL
Però dovrebbero anche bussare di più alla porta
Noi come associazioni della dei dei lavoratori ce ne facciamo carico ogni volta che ci rendiamo conto che l'organizzazione del lavoro non vada verso i cittadini e parlo in particolare
Di quelle funzioni che adesso sono cosiddette di mercato
Nel mercato purtroppo la liberalizzazione dell'energia e del gas ha fatto sì che da utente siamo passati a cliente
E il cliente bombardato di Offerte basti pensare che ci sono più di ottocento società di vendita
Le energie del caso mentre ci sono neanche duecento società Ati produzione distribuzione e quindi c'è un mondo pazzesco che va contro il il cittadino diciamo e tutto questo va rimesso un po'in fila perché adesso i cittadini sono veramente massacrati da queste società di vendita
Io non è solo vendita e anche produzione distribuzione grazie grazie anche applaude grazie della tua testimonianza allora chiudiamo chiudiamo questa serie di interventi l'onere e l'onore a Giulia Magrini Giulia è una delegata della Slc in attivo ma è un tecnico di Rete lavori in in Toscana
A proposito lo diciamo prima di aziende un tempo fiore all'occhiello della del Paese latin ma era esattamente una una di quelle da quinto operatore mondiale se non sbaglio ed azienda di Stato forte da azienda di Stato competitiva
Sul Pertegato è diventata oggi uno spezzatino uno spezzatino al veleno quello dello spezzatino eh diciamogli che lei ma che molti lavoratori che in questi mesi hanno protestato
Lo scrivevano sugli striscioni e a pagare appunto sono loro sono i lavoratori ecco ti chiedo perché siamo arrivati a questo punto di apparente non ritorno
Sì
Guarda credo che sia la fine è il filo conduttore anche di quello che dicevano o le compagne e compagni e cioè la disarmante retta da dove in questo Paese si è deciso di abbandonare
A multinazionali fondi finanziari al mercato degli asset che invece sono strategici per il Paese
Se pensiamo alla spinta parlando di innovazione tecnologica e in pandemia dovrebbe averci fatto capire ancora di più di quella che è la naturale innovatrice evoluzione tecnologica quanto è fondamentale il diritto alla connessione perché sempre di più
Sta diventando un diritto di cittadinanza e pensiamo che nei primi mesi di rock da un i cittadini ne sono rimasti senza una connessione degna di questo nome sono stati due milioni dobbiamo prendere atto vent'anni e oltre di politiche neoliberiste ne hanno per l'appunto affidato al mercato il destino di aziende di settori strategici ha portato a questo risultato
E non può è evidente deciderà il mercato né il destino di Tim ma né il destino di un settore strategico appunto come le telecomunicazioni perché significherebbe banalmente di nuovo
Gettare alle ortiche buttare via i fondi del PM RR
Distribuendo in maniera frammentaria fondi a tanti soggetti privati è ovvio che vanno ad investire dove c'è il mercato nelle aree bianche quei due milioni di cittadini nel sono rimasti senza connessione fino ad oggi rimarranno senza connessione
Perché il soggetto privato non ha interesse ad andare a investire di e quindi chiaramente si apre anche un problema occupazionale perché parliamo di firma ma parliamo di tutto il settore di un'azienda che sta morendo lentamente e quindi danni noi sosteniamo che si debba rilanciare il clima ma rilanciare tutto il settore
Come azienda con una governance unità senza spezzettare l'assenza dividerla con una con partecipazione pubblica solida che faccia da volano per tutto il settore trascini fuori il Paese dall'arretratezza infrastrutturale gravissima che si accumula anno su anno
E che garantisca e tuteli anche l'occupazione all'interno di questo settore il problema è che siamo da soli e cigno ora non le forze politiche metti torna bentornata ci governano e quindi è fondamentale che che questo progetto di rilancio di ritorno al pubblico di di uno Stato che riprende in mano le proprie infrastrutture impropri settori centrali
La politica la riprenda in mano il smetta di preoccuparsi di garantire gli interessi dell'alta finanza e torni a preoccuparsi dei propri cittadini
Specialmente quando VF Corp coincide con la garanzia la tutela di decine di migliaia di posti di lavoro e lo deve fare prima
Che si compia il secondo sfacelo nel caso di firma e che quindi muoia definitivamente un asset fondamentale con un peso enorme sia per il Paese che per i lavoratori
Grazie grazie anche a Giulia Giulia Magrini che ha concluso diciamo questo nostro
Dibattito allora io prima di lasciare il palco il microfono al segretario generale a Maurizio Landini per le conclusioni vuole vorrei però invitare via seguire questo Ovidio che ripercorre alcune delle tante battaglie che la CGIL ha portato avanti in questo ultimo periodo in questa ultima a legislatura dal conte due passando per il conte due
Fino al governo al governo Draghi una risposta concreta lo vedrete a chi continua a domandare dove era la CGIL bene la CGIL era cui e ha fatto queste cose
Le elezioni del marzo due mila e diciotto non hanno dato al Paese una maggioranza
Dopo mesi di trattative si forma il conte uno frutto dell'accordo tra movimento Cinquestelle ellenica
Dopo la formazione del governo CGIL scese in campo con le giornate di mobilitazione del ventiquattro luglio davanti a Montecitorio contro il ripristino del voucher in agricoltura contenute nel DL dignità da allora l'azione del sindacato non si è mai fermata
Si sono susseguite iniziative e manifestazioni
Il dieci novembre si è di nuovo in piazza contro il DDL Pillon a difesa dei diritti delle donne il nove febbraio due mila e diciannove a Roma CGIL CISL e UIL sostengono la piattaforma unitaria di confronto con il governo
I temi ambientali sono da sempre una priorità della CGIL chi aderisce alla mobilitazione per garantire il futuro sostenibile
Il diciannove aprile Maurizio Landini incontra Creta Tundo che nella sede del sindacato il ventotto maggio la manifestazione unitaria piazza Montecitorio contro il decreto sblocca cantieri
Il ventuno giugno una mobilitazione nazionale si manifesta a Reggio Calabria per dire che bisogna ripartire dal Sud per unire il Paese
Nel frattempo si crea una spaccatura politica che porta la prima crisi di governo la lega abbandona la maggioranza e ne nasce una nuova PD e altri partiti di sinistra entrano nel governo Conte due
Pochi mesi dopo la formazione del nuovo esecutivo viene siglato l'accordo sul fisco per un valore di tre virgola cinque miliardi
Inizia il due mila venti hanno segnato dal computer
Il sindacato è ancora protagonista e fa i conti con l'emergenza prima sottoscrive il protocollo condiviso per le misure di contrasto e contenimento del virus negli ambienti di lavoro poi firma un'intesa con il governo che sancisce alle attività essenziali
Il primo l'ho da una finisce ma la tensione per il compito è sempre alta ad agosto i sindacati sottoscrivono un Protocollo per stabilire le misure di sicurezza per servizi educativi e scuole dell'infanzia
Si arriva così ad ottobre con l'accordo che conferma diciotto settimane di cassa copie
Non c'è solo l'attività sindacale ma anche la solidarietà
CGIL CISL UIL di Confindustria negli anni hanno raccolto sette milioni di euro e finanziato centotrenta progetti per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del due mila e sedici
L'inizio del due mila e ventuno porta una nuova crisi di governo che porta ad un nuovo esecutivo presieduto da Mario Draghi la CGIL porta avanti il suo lavoro
Il dieci marzo due mila ventuno CGIL CISL e UIL sottoscrivono a Palazzo Chigi il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale governo sindacati passano pochi giorni e viene realizzato il primo storico sciopero per tutta la filiera di Hamas il dodici maggio si parla invece di sicurezza con l'Assemblea nazionale fermiamo la strage nei luoghi di lavoro
Subito dopo viene sottoscritto a Palazzo Chigi il patto per la scuola
Un documento di impegni in ventuno punti
Il ventisei giugno si torna in piazza con le manifestazioni unitarie a Bari Firenze e Torino a sostegno del lavoro della coesione e della giustizia sociale
Tre giorni dopo è la volta dell'avviso comune tra governo e parti sociali che impegna aziende ad utilizzare gli ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti
In quell'occasione si è avviato anche un confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali delle politiche attive e della formazione
Il sedici ottobre la CGIL scende in piazza con mai più fascismi per il lavoro la partecipazione la democrazia
Una reazione all'assalto fascista alla sede nazionale del sindacato del nove ottobre
Il sedici dicembre CGIL e UIL indicono otto ore di sciopero generale contro la legge di bilancio che culmina con la grande manifestazione di Roma
Il ventitré dicembre CGIL CISL e UIL firmano alla presidenza del Consiglio il protocollo per l'attuazione del Pnr che prevede la partecipazione e il confronto preventivo con i sindacati sugli investimenti il Grifone
Il due mila e ventidue è l'anno della guerra tra Russia e Ucraina
La CGIL si schiera in prima linea per la pace impegno che porta la grande manifestazione del cinque marzo Europe for Peace per la pace per fermare la guerra in Ucraina e tutti i conflitti del mondo
Continuano le mobilitazioni e il ventidue marzo CGIL CISL e UIL Sunia Sicet uniate e Unione degli inquilini organizzano la mobilitazione per affrontare l'emergenza abitativa a partire dagli strati
Il sedici giugno viene sottoscritta l'intesa con l'Autorità nazionale anticorruzione in difesa della legalità come conseguenza della legge delega sugli appalti due giorni dopo a Roma in piazza del Popolo si svolge la manifestazione della CGIL Pace lavoro giustizia sociale democrazia camminano insieme
Si arriva così al primo luglio quando viene organizzato il dibattito il lavoro interroga di cui la CGIL si confronta con il segretari i rappresentanti dei partiti sui temi della crisi della rappresentanza politica del lavoro del superamento della precarietà
Della pandemia salariale e del fisco poco meno di un mese dopo la crisi politica il Presidente del Consiglio Mario tra chi si dimette si fa alle elezioni anticipate
Tra pochi giorni si voterà la CGIL sarà come sempre pronta a svolgere il suo lavoro per tutelare i diritti delle lavoratrici dei lavoratori delle pensionate i tempi in Senati italiani
E allora la CGIL era cui era lì affatto tutto questo adesso su questo palco il segretario generale della CGIL Maurizio Landini
Siete pelli
Vale anche per quelli dietro
Consentitemi una battuta un saluto
C'è una regola
Quando si dice ascoltate il lavoro
Ve lo dico io che non sempre lo rispetto c'è una regola
Per ascoltare bisogno non parlare
Una nella perché se farli
Se parli non l'ascolto
Io credo invece che
La iniziativa che abbiamo fatto qui tutti assieme oggi
Sia molto importante
Perché le delegate i delegati
Che qui al tavolo
Hanno parlato
Non si sono
Limitati a raccontare la loro storia
E se avete ascoltato bene
Non si sono nemmeno lamentati
Ma hanno avanzato delle idee delle proposte
Hanno raccontato
Cosa significa fare il delegato è la delegata della CGIL
Nei luoghi di lavoro
E questo è un punto molto importante perché non vale solo per noi siccome noi sapevamo quando abbiamo deciso come segreteria e poi come Direttivo di fare questa giornata
Sapevamo di essere in campagna elettorale e vicino alle elezioni non l'abbiamo fatta a caso
L'abbiamo fatta perché noi partiamo da una considerazione
Che le delegate i delegati qui hanno raccontato e cioè che non solo in questi ultimi anni
Il mondo del lavoro le lavoratrici e i lavoratori precari Giovanni
Non sono stati ascoltati
Macché addirittura le politiche fatte in questi anni
E la dico
Così come la penso in molti casi sia i governi di destra sia governi che si richiamavano alla sinistra hanno fatto politiche che hanno peggiorato la condizione di vita e di lavoro delle persone
E presto
Ha determinato un fatto concreto
E lo riprenderò alla fine ma lo voglio dire fin dall'inizio ha determinato un fatto concreto
Quella che si è determinata in questi anni nel nostro Paese
è una rottura
Tra il mondo del lavoro e la rappresentanza politica
E quando in un paese come il nostro
Succede come troppe volte è stato cedendo che la maggioranza dei cittadini e delle cittadine e quindi anche dei lavoratori e delle lavoratrici dei pensionati dei giovani
Pensa che quando c'è da andare a votare non va a votare
Io penso che questo sia un punto di crisi democratica che ci riguarda direttamente e lo dico fin dall'inizio
Ognuno di voi
Alla sua testa al suo cuore la sua anima e decide con la sua testa
Ma io credo che noi abbiamo un problema oggi
E veniva raccontato dalle delegate dai delegati
Se oggi vuoi cambiare le cose
E noi siamo dentro ad un momento di grandissimo cambiamento qui ci veniva raccontato la tecnologia al digitale il cambiamento del modello climatico e quindi dei prodotti il modo con cui funzionano le impresa siamo dentro un cambiamento grandissimo
E noi non possiamo essere spettatori di quello che avviene di quello che succede abbiamo bisogno di poter partecipare di poterti essere di poter decidere i cambiamenti che si realizzano
E per cambiare per poter partecipare per poter decidere bisogna esserci
Bisogna metterci la faccia bisogna avere il coraggio come poi noi abbiamo sempre avuto di non stare zitti di dire la nostra di prendere parola sempre
E di non delegare mai nessuno semplicemente così senza sapere quello che succede
E lo dico perché la democrazia la prima regola della democrazia tra le tante cose anche quello di partecipare quando c'è da votare per poter decidere e non fare decidere ad altra il tuo posto
E lo dico questo
Proprio per rivendicare anche l'ascolto
Io ho trovato davvero
Molto interessante è bello ciò che oggi qui le delegate e i delegati c'hanno raccontato perché viene fuori uno spaccato con tutte le diversità e con tutti i problemi che si stanno divenendo
Mercoledì verso ITA
E viene fuori una cosa che credono e non possiamo più accettare
Quello che viene fuori è che noi siamo un Paese l'Italia
Ma quello che emerge è che non hai gli stessi diritti e le stesse tutele
A prescindere da dove sei nato noi siamo ancora un Paese pieno di diseguaglianze
Dove i diritti alla condizione è recata al posto dove sei nato e a limita la famiglia dove sei nato
Ecco io credo che questo elemento a proposito di cambiamento è il primo punto da Torino dobbiamo partire
E lo dico con forza noi non abbiamo bisogno di aumentare le divisioni le diseguaglianze le separazioni di questo Paese se ci pensate questo è il nostro problema
Il numero di persone
Che per vivere ha bisogno di lavorare non è mai stato grande come adesso ma se ci pensiamo un attimo non siamo mai stati tanto divisi frantumati e contrapposti come adesso
E da un certo punto di vista queste proprio il tema da cui noi dobbiamo partire
Dobbiamo cioè rivendicare di essere ascoltati
E che la politica
Torni ad assumere il lavoro e la persona come elemento centrale da cui partire
Proprio per cambiare e costruire una nuova società
Oggi lo dica in modo molto secco certo i salari sono bassi
Al punto che non si arriva alla fine del mese il lavoro è precario al punto che ci sono giovani che sono costretti andarsene dal nostro Paese perché qui non riescono neanche a usare le loro intelligenze
è tutto vero questo ma se ci pensate
Noi è il momento che oltre che più salario meno orario meno precarietà
Insieme a queste cose dobbiamo rivendicare contrattare praticare in ogni luogo dove noi siamo nei luoghi di lavoro con il governo con i Comuni sui territori con le regioni
Quello non solo di avere un po'più di salario o un po'meno di orario ma quello di poter decidere di quello che facciamo di come lo facciamo della qualità che si determina e in altre parole noi dobbiamo rivendicare un cambiamento del modello sociale e del modello economico che in questi anni si è affermato
E che ha fatto dello sfruttamento ed è la competizione tra i diritti è tra i lavoratori la cifra che ha determinato anche una divisione
Lo dico in modo molto chiaro e qui io vedo un punto sia di rivendicazione verso la politica sia di nostra azione lo dice in modo molto chiaro
E in modo molto secco se ci riesco
Guardate
Dobbiamo imparare
Che il nostro problema
Non è il lavoratore o la lavoratrice di fianco a noi
Il nostro problema non è il colore della pelle delle persone
Il nostro problema e quelli che ci sfruttano tutti assieme e ci mettono in competizione uno con gli altri
E qui i Telegatti era delegate
L'hanno raccontato una cosa molto precisa
Durante la pandemia e noi lo dobbiamo rivendicare
Se questo Paese è uscito dalla pandemia essendo il primo che si è trovato ad affrontare questa situazione
Lo raccontava la delegata che viene dalla sanità
Quando c'è stata la pandemia
Quelli si sono trovati gli infermieri
Dottori ma anche quelli che facevano le pulizie o che facevano da mangiare o quelli che facevano la manutenzione perché gli ospedali funzionano solo se ci sono tutti questi non solo se c'è qualcuno di questi
Hanno lavorato
Anche quando le protezioni non c'erano
E alcuni di loro ci hanno lasciato anche la pelle per difendere la nostra
E se questo Paese adesso tutti ci raccontano
Che l'Italia ha avuto una crescita superiore agli altri paesi europei è vero se guardiamo i dati l'anno scorso i primi mesi di quest'anno e per il nostro paese è andato anche meglio
Ma ce lo vogliamo dire
è andato meglio non perché abbiamo dei fenomeni che ci governano o dei fenomeni che fanno gli imprenditori è andato meglio perché lei lavoratrice ai lavoratori in ogni luogo
Hanno garantito il funzionamento di questo Paese
Hanno affrontato la situazione
E allora oggi non è il momento di ringraziarti
Oggi è il momento di cambiare questo Paese e di farlo investendo sul lavoro
E io credo che qui ci sia un primo punto di fondo importante
Il bello della nostra organizzazione e proprio questo e non lo dico perché ho qui davanti più di cinque mila delegati alle regate
Ma il bello della nostra organizzazione siete proprio voi sono le delegate ai delegati sono i nostri iscritti sono i pensionati i teli in lega qui hanno raccontato
Piante Nuto aperto le sedi che non hanno stimato solo nessuno che sono state un riferimento perché aveva bisogno in qualsiasi momento
E noi lo dobbiamo fare ancora meglio
Non dobbiamo fermarci dobbiamo anche migliorare ancora di più
La delegata ci ricordava che per parlare con le persone che lavorano se queste farmi Tonio sono nei campi a fanno determinate condizioni tu la sede la devi aprire la sera dati a riaprire il sabato la devi aprire la domenica
Devi metterti nelle condizioni di essere lì dove le persone hanno bisogno
E noi non possiamo aspettare
Che le persone vengano nelle nostre sedi il sindacato di strada questo significa che siamo noi che dobbiamo tornare lì dove le persone vivono in carne ed ossa dove anni problema
Perché il sindacato e qui lo insedia
Noi qui non abbiamo parlato solo di problemi oggi se ci pensate
Perché tutti quelli che han parlato oltre ad indicare un problema hanno anche raccontato loro nel loro luogo di lavoro
Ci hanno provato a fare quali risultati hanno tenuto e senza il sindacato Sensi da legati alle delegate quei risultati lì non ci sarebbero stati e quelli che oggi in campagna elettorale
Si lavano la patta per dire a cosa serve il sindacato perché facciamo discreti dovrebbero capire e dovrebbero ringraziarti di quello che noi stiamo facendo perché quei diritti Lino e non li facciamo per noi dibattiamo per far crescere questo Paese
Questo è il punto di fondo e chi ha davvero in testa all'interesse generale di questo paese sono proprio le lavoratrici e i lavoratori
E proprio perché ci sono troppe diversità troppe diseguaglianze io voglio partire da una
Che a me sembra fortissimo
Ve la dico così
Ieri sera
Mentre ero lì
Che provavo a cercare di mettere in fila quello che avrei dovuto cercare di dirvi oggi
Mentre a un certo punto
Giravo nelle agenzie
Mi è arrivata la notizia
Ho letto la notizia
Che in Parlamento
Avevano votato
Dentro al decreto che si chiama aiuti vorrei ricordare che si chiama decreto aiuti
Ambo Tato
Che l'aiuto il Parlamento
E poi dopo tutti han fatto finta quelli che si sono astenuti ma in Commissione l'han votato tutti se ce la vogliamo dire come che il decreto aiuti in quella situazione qui era quello di fare un decreto che aiutava chi prende più di duecentoquaranta mila euro
C'è la vogliamo dire
Una cosa di questa natura a me non viene un altro termine queste è una cosa indegna controlla dignità delle persone che le tasse le pagano tutti i giorni e che hanno tenuto in piedi questo Paese
E se ci vogliono ascoltare hanno da fare una cosa molto precisa non raccontare perché avvenuto all'errore chi l'ha fatto no in questo caso c'è un'unica cosa da fare cancellare quel provvedimento lui toglierlo
E l'ho detto in modo molto chiaro
Io ho grandissimo rispetto
Del capo della polizia del capo ai carabinieri e li ringrazio anche a nome vostro per il lavoro che fanno anche per noi in questo Paese ma penso da questo punto di vista
Che vedi la solidarietà il sindacato a cosa serve il sindacato
Al aiuta a quelli che hanno bisogno
Un kleenex in certi momenti aiuta a tratti
E lo dico questo
Perché nel momento in cui tu devi fare un decreto che aiuta le persone che non arrivano alla fine del mese la DIC in modo molto banale
E non ho nulla contro quei lavoratori lo ripeto ma ha fatto un ragionamento se volete terra terra come si dice
In un momento come questo uno che ha già un reddito di duecentoquaranta mila euro non ha il problema di pagare la bolletta o di pagare l'affitto o di fare il carrello della spesa
E da un certo punto di vista il decreto aiuti significa aiutare quelli che non ce la fanno
E in un Paese dove l'ottantasette per cento dei pensionati ed ai lavoratori dipendenti e anche dei lavoratori autonomi
Prende meno di trentacinque mila euro lordi non lordi ma di che cosa stiamo parlando
E quando diciamo come noi abbiamo chiesto e il governo non sa ancora ascoltato visto che davano fare un altro decreto aiuti in settimana usiamo lo slogan tra ascoltino adesso
Se tu vuoi aiutare oggi le persone devi metterli in tasca i soldi per poter pagare le bollette per poter arrivare alla fine del mese
E oggi soldi sanno dove poterli andare a prendere
Perché non lo non ce lo siamo inventati noi
Esistono gli extra profitti frutto della follia con cui si paga al case si gestisce il case si forma il prezzo del gas e delle materie in Europa
L'ho capito anch'io come avviene
Perché se io che compro il caso lo pago uno e poi posso dire che lo rivendo a sei
E chiaro che sono nella condizione di fare degli Hakka profitti altissimi ma non è che quello lì è un fenomeno chissà che cosa ha fatto l'altro è chiaro anzi se ci pensate
Quegli extraprofitti lì viene abbiam pagati noi non so se chiaro come concetto
E noi siamo quelli che han pagato gli extra profitti e non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese dove la difficoltà
Avete sentito qualcuno in campagna elettorale parlare di questo tema
Mi avete sentito noi abbiamo chiesto una cosa molto precisa l'abbiamo chiesta in tempi non sospetti era già il mese di maggio quando ci siamo incontrati col Governo e gli abbiamo detto che c'era questo tema
E io ho fatto un ragionamento banalissimo se volete
Se col venticinque per cento di tassazione degli extraprofitti
Se è riuscito a dare duecento euro a luglio alle persone che hanno un reddito fino a trentacinque mila euro
Banalmente uno ci fa due conti vuol dire che il settantacinque per cento di quegli atti a profitti ricche sono lì non sono stati tassati e ci sono
E se tu distribuisci anche con il settantacinque per cento lì a quelli che non arrivano alla fine del mese fino a trentacinque mila euro vuol dire che non gliene dai duecento ma vuol dire tenere dagli altri seicento se la matematica non è un'opinione pur avendo io fatto solo la terza media
Ma fino a lì ci arrivo anch'io
Diciamo così mi sembra un contesto se
E questa cosa qui la si può fare ancora
Sia perché gli extraprofitti sono aumentati ancora sia perché questa situazione non è ancora cambiata e qui c'è un punto di fondo e badate qui veniva ricordato da qualche altro intervento e io lo dico in modo molto chiaro
Noi non possiamo accettare
Che adesso in ragione del costo dell'energia
Ci siano aziende che decidono di non produrre perché lì costa troppo ed è un dato vero e che mettono in cassa integrazione i lavoratori perché questo determina tre volte un'ingiustizia
Determina il fatto che anche aziende cambi sogno tiranno lavoro e che potrebbero lavorare normalmente non sono nella condizione di poter lavorare
Significa che a me mi metti in cassa integrazione e miti mezzi lo stipendio quando me le bollette si triplicano e la spesa è aumentata e cioè la speculazione allora ho detto in modo molto chiaro
Noi chiediamo che tra i provvedimenti che il governo fa
Come è stato fatto anni fa
Quando c'è stato il Covent certo che si può fare un provvedimento anche di cassa integrazione per sostenere quelli che hanno questa situazione
Ma ci sono altre due cose che abbiamo imparato uno non si debbono licenziare i contratti a termine e i lavoratori somministrati
Primo
Secondo occorre integrare il reddito di quelle persone che vengono messe in cassa integrazione
E l'integrazione di questo reddito va fatto ragionando con lo Stato ma anche con le imprese che debbano integrare quel reddito perché vorrei dirlo
Prima dell'aumento delle bollette se è vero quello che ha dichiarato il Governo che dichiarano tutti gli istituti
Il nostro paese cresciuto
E se parli con le imprese e con gli imprenditori seri che non hanno problemi a dirtelo ti spiegano che in questo anno e mezzo a loro non gli è poi andata così male non so come dire
E quindi che margini di redistribuire una parte i profitti e di gestire una fase drammatica come questa ce la possono avere
E allora io credo che questa deve essere anche una nostra iniziativa vuol dire che questi temi
Che non si licenziano i precari che si lavoro tutti assieme che si difende l'impresa ma si difende anche lavoro e si difende anche il reddito fatemela dire non è sufficiente che lo chieda Landini nazionalmente a questo palco
E necessario e quindi chiedo uno sforzo ad ognuno di voi
Che di questi argomenti da domani ne discutete nei luoghi di lavoro si fa diventare un'iniziativa una mobilitazione perché se noi diciamo che la precarietà è un male che dobbiamo colpire fatemela dire anche qui come la penso
Dobbiamo essere noi che non siamo precari che cominciamo a scioperare per garantire che chi è precario non lo sia più
Perché la solidarietà la solidarietà tra uguali e la cosa più semplice del mondo
La per la solidarietà e quando quelli che stanno un po'meglio sono pronti a sacrificarsi perché anche quelli che stanno peggio non siano in quella condizione
E io credo che questo sia un tema che noi dobbiamo far vivere proprio perché c'è un elemento di divisioni e per questo dico noi lo diciamo in modo molto chiaro troppa precarietà frutto di leggi sbagliate
E da questo punto di vista noi abbiamo bisogno di cambiare quelle leggi sbagliate e di aprire una stagione dove si conquista davvero un nuovo Statuto dei diritti di tutti i lavoratori dove c'è un punto di fondo
E cioè non può più essere che io ho un diritto ceno
Perché sono assunto a tempo indeterminato
E un altro perché ha assunto in forma precaria o con una partita IVA o con un lavoro autonomo quei diritti non c'è via capite che questa cosa alla lunga toglierà i diritti a tutti i non so se è chiaro come concetto
Questo è il punto di fondo
E allora noi abbiamo bisogno che questa sia un'iniziativa che diventi un'iniziativa di mobilitazione e mi permetto anche di dire un'altra cosa sento in questa campagna elettorale una grandissima discussione sul fisco e sulle tasse no
Fatemela dire anche qui proprio Diretta perché a me sembra questo un punto particolarmente importante da ragionare e da dire vedete
Le tasse se uno ci pensa un attimo
Sono in realtà
Si sono strutturate in modo equo
E se ognuno paga in base come dice la nostra Costituzione e come ha detto ieri il Papa
Alla capacità contributiva di ognuno e vuol dire quindi che chi più ha non solo di reddito chi più ha più deve contribuire perché questo è il principio nostro costituzionale se ci pensate
Un sistema equo è giusto di tasse
è il modo per far diventare la ricchezza collettiva che lavoro ha prodotto dei beni comuni
Perché ci vogliamo raccontare come faccio io a ridurre le liste d'attesa come faccio io a fare il tempo pieno in tutte le scuole
Come faccio io a garantire la salute la non autosufficienza se non aumento la spesa pubblica nella sanità pubblica
E chi la deve pagare la sanità pubblica
La dobbiamo pagare noi che paghiamo le tasse e non quelli che vadano e addirittura quelli che propongono di modificare il sistema attraverso l'introduzione della Fratta
Perché è una fregata e lo dice in modo chiaro
Lo può proporre chiunque non fosse chiaro a me può venire chiunque a dirmi che luglio e per la Fratta se poi mi può dire di essere di qualsiasi idea quello lì ci sta prendendo in giro non so se è chiaro come concetto
Perché se tu fai una tassa unica
In percentuale
Come qualcuno racconta volete che prendiamo il ventitré per cento ecco c'abbiamo fatto due conti sul ventitré per cento
Sapete cosa significa se uno fa una riforma di questo genere che rispetto al fisco che prendi adesso entrano ventisette miliardi in meno vi è chiaro
Se dopo vai a vedere dove sono spesi quei soldi veri significa sette miliardi per la sanità cinque miliardi per la scuola significa tante altre cose che possono essere garantite
Sapete se una cosa così
Dove cosa succederebbe
Che quasi la metà di quei ventisette miliardi e lì è una storia che viene redistribuita tutti quasi la metà di quelli quasi il cinquanta per cento di quei ventisette miliardi vale il dieci per cento di quelli che hanno i redditi più alti nel nostro Paese vi è chiaro che cosa significa e addirittura adesso stanno raccontando stanno raccontando perché l'altra proposta e quella di dire addirittura di alzare anche la Flat Tax per il lavoro autonomo fino a cento mila euro
Guardate io non faccio una competizione tra lavoratori però penso che ci sia un principio di giustizia no
E cioè se due persone hanno lo stesso reddito
Perché debbono pagare tasse è diverso a seconda del rapporto di lavoro che hanno la giusta proporzione deve essere queste e anche qui se volete facciamo due calcoli si alzassero la tax come loro raccontano da sessantacinque a ottanta mila euro
Per un lavoratore autonomo vuol dire che questo
Anziché mediamente circa cinque mila euro come dovrebbe pagare con l'attuale sistema ne paga meno di mille trecento
E se io prendo un lavoratore oggi con trentatré mila euro ne pagherebbe mille quattrocento via chiaro
Quindi paga meno di un lavoratore che prende tre volte meno esercire aggiornate la diversità tra mille trecentocinque mila cioè quasi quattro mila euro in meno
E il costo di quel ma medico o di quell'infermiere che manca nel pronto soccorso così abbiamo completato il quadro ed è chiaro di che cosa stiamo parlando
Allora quando qualcuno viene a dire
Che tutti dobbiamo pagare meno tasse capite che ci sta prendendo in giro perché lo viene a dire a noi che le tasse l'abbiam pagate fino all'ultima lira sempre e il problema non è che tutti dobbiamo pagare meno il problema è che so
I pensionati
Per i lavoratori dipendenti e quelli che hanno un reddito basso che debbono pagare meno che si deve fare una lotta vera l'evasione e all'elusione fiscale e che bisogna far pagare tutte in proporzione alla ricchezza reale che hanno questo è il tema
Noi del resto
Queste cose non le stiamo dicendo adesso perché c'è la campagna elettorale
Noi queste cose le abbiamo dette anche al dottor Draghi
A dicembre quando ha fatto la legge di bilancio quando ha fatto un'operazione sul fisco che noi gli abbiamo detto che non eravamo d'accordo e quando insieme alla UIL abbiamo proclamato lo sciopero generale di dicembre
Perché era proprio su questo punto vi ricordate allora che cosa ci dicevano caravan tutti matti
Ve lo ricordate io me lo ricordo
Mi ricordo quando abbiamo fatto l'incontro a Palazzo Chigi
Io me lo ricordo quando gli abbiamo detto che noi non ci piaceva c'hanno spiegato ma quale altro governo mai dato otto miliardi di riduzione delle tasse non gli abbiamo fatto un esempio molto preciso sì è vero state riducendo le tasse ma chi provate a pensarci io ricordo che a un certo punto direttamente chiesi al Presidente del Consiglio dei ministri che c'erano difetti una domanda diretta
Il sì scusate vi era un popolo scappati cavalli usiamo questo termine gli ho detto ma scusate ma voi al sabato
Siete mai andati a fare speso in un negozio
Siete andati a far spesi in un negozio sedi capito una vita normale provate a mettervi nei panni della cassiera o di quello che Rita al pane quelle persone lì se sono part-time non arriva neanche a dieci mila euro
Celli va fatta bene non arrivano venti mila euro e sono quelli che ha lavorato il sabato la domenica tutto il Palio della pandemia con la vostra riforma
Con la riforma che voi oggi proponete quelle persone lì ditate sì e no cento euro lordi all'anno
E a quelli che prendono quattro volte più di loro al limite il loro capo loro dirigente ditate ottocento mille euro vi sembra una riforma vi sembra che quelle persone lì capiscono che le cose vanno meglio e che si sta facendo qualcosa per loro
Io mi permetto di dire allora abbiamo fatto bene anche se tanti delle dei giornali delle tv ci spiegavano che non avevamo capito nulla no
Mi permetto di dire che avevamo visto più avanti e di quelli che volevano fare quella riforma lei
Perché oggi siamo di nuovo da capo
E siamo di nuovo in una situazione che è necessario agire
E per noi la questione di una vera riforma fiscale è una condizione anche per aumentare le pensioni anche per aumentare il netto in busta paga a partire dai livelli più bassi e questo è un elemento che noi vogliamo portare avanti qui
Gianna
Quando ha aperto i lavori di questa giornata
Vi ha detto
Dei prepararmi
Perché è il giorno otto
Di ottobre dovete venire a Roma
E vorrei esserti ARO
Non vuole essere una ricorrenza perché è un anno fa c'hanno saltato la sete quello è un tema che non vogliamo dimenticare c'è un processo in corso farà il suo affetto
Noi vogliamo accanto a questo e voglio dirvelo quel giorno in piazza assieme a noi ci saranno anche tanti altri sindacati europei
Che sosterranno e saranno in piazza con noi e ci saranno anche tutte quelle associazioni ambientali del terzo settore sociali e sul territorio hanno fatto con noi un accordo di consultazione
Perché noi vogliamo allargare la nostra rappresentanza e quel giorno in piazza noi ci andremo non solo
Per dire mai più fascismi e mai più un ritorno indietro ma ci andremo perché noi vogliamo già dire adesso eruditi in modo molto chiaro
Noi decidiamo quella manifestazione prima delle elezioni
Perché noi non sappiamo quale sarà l'esito elettorale
Ma deve essere chiaro che qualsiasi esito elettorale ci sarà e noi rispetteremo il voto democratico dei lavoratori italiani qualsiasi
Governo ci sarà noi gli diciamo prima quello che vogliamo
E proprio perché il Parlamento entrerà in vigore a metà ottobre e la prima cosa che il nuovo Parlamento il nuovo governo dovrà fare e la nuova legge di bilancio allora noi gli diciamo già prima che cosa vogliamo che dentro quella legge di Bilancio ci sia
Perché questo è un modo per fare il sindacato un sindacato autonomo che non guarda in faccia a seconda del partito che sei maggiori che i governi per quello che concretamente fanno
E oggi è il momento di cambiare le politiche sbagliate che sono state realizzate in questi anni e accanto a questo noi naturalmente
Diciamo anche che accanto a una vera riforma fiscale aumentare i salari significa anche aumentarle con la contrattazione qui è stato raccontato qui è stato detto sia nei contratti aziendali sia nei contratti nazionali e noi anche su questo diciamo delle cose molto precise quando ho iniziato
Prima di venire sul palco due delegati che sono guardie giurate ma hanno fermato loro hanno un contratto che almeno otto dieci anni che non ha rinnovato
E anche quello è un modo per cancellare i contratti nazionali di lavoro
E allora quando noi chiediamo
Che ci sia una legge sulla rappresentanza e che dentro a quella legge si recepisca anche la normativa che l'Europa ci chiede di fare sul salario minimo noi stiamo dicendo una cosa molto precisa
Stiamo dicendo non di mettere in discussione la contrattazione
Ma di ristrutturare un sistema legislativo che rafforzi ancor di più l'autonomia e la contrattazione
E lo dico perché noi abbiamo bisogno sia che i contratti nazionali firmati dai sindacati rappresentativi e approvati dai lavoratori diventino legge
Diventino cioè non solo il minimo salariale ma anche le ferie la malattia e tutto il resto diventi un elemento certo ma bisogna introdurre anche una norma che non può essere che per un'impresa è sufficiente decidere che il contratto non lo rinnova per poter poi trovati in una situazione come quella di adesso
Serve allora introdurre anche dentro la discussione un sistema che vincoli e che determini che se dopo una certo momento la contrattazione non lie rinnovata c'è un adeguamento se necessario anche dei salari che è in grado di affrontare
Questa situazione e non lascerà solo nessuno dentro questo quadro in questa prospettiva
E che indichi un incentivo alla contrattazione collettiva
E io credo che questo sia un altro tema importante
Perché la questione della legge sulla rappresentanza dei salari minimi che voi avete visto
Sono tra le proposte che noi avanziamo e della contrattazione collettiva sono uno strumento fondamentale
Che noi dobbiamo agire per estenderla sostanzialmente anche a quelli che oggi non ce l'hanno e per essere in grado di portare davvero in Europa una prospettiva di questa natura
Ma poi mi permetto di dire c'è un altro tema che è utile ragionare e discutere
Se ti pensato un attimo
Noi tutti
Stiamo affrontando una situazione davvero complicato
Se ci pensate un attimo
Fatemela dire così
Noi eravamo abituati
Che di problemi o fatemi dire o di spighe ente ne capitava uno per volta no
E quindi affrontare i quella oggi se ti pensato un attimo noi ci siamo trovati dentro una pandemia che non è ancora finita
Siamo dentro un cambiamento climatico che stiamo vedendo quello che sta determinando sotto ogni punto di vista
Siamo dentro addirittura ad una guerra
Perché anche questo tema è bene ricordarlo l'origine
Del problemi sull'energia ha una natura speculativa perché cominciata anche prima della guerra mente dubbio che oggi uno dei problemi che si sta affrontando e proprio la guerra che si è determinata e che non è ancora finita
E lo dico in modo molto chiaro io penso che questo sia un tema che deve tornare oggetto della discussione
Perché fermare quella guerre il cessate il fuoco di quella guerra
è un punto decisivo per poter affrontare la situazione e questo in modo molto chiaro per come abbiam fatto condannando la follia di Putin di re riconoscendo il diritto di difendersi a chi ha attaccato
Ma oggi noi non possiamo
Accettare guardate che c'è un rischio e non se ne sta parlando c'è un rischio molto profondo
Sì è la guerra torna ad essere lo strumento normale dei rapporti tra le nazioni
Eccetera vogliamo dire dietro a quella guerra la questione di chi al controllo nel mondo dell'energia e dello sviluppo in realtà il punto vero che si sta discutendo
Se ci pensate un attimo
Se noi non fermiamo questa logica
E addirittura se ci pensate questa logica cosa ha determinato che è già partita la corsa al riarmo
Nel mondo stanno investendo miliardi e miliardi Perri armare le persone ma ci pensate la contraddizione
Per due anni abbiamo combattuto contro un virus per garantire che nessuno morisse e oggi facciamo finta di non vedere che il mondo si stargli Armando in nome di quale sicurezza
Ma di quale sicurezza
E da un certo punto di vista
Questo è un tema perché vuol dire che bisogna trovare le forme e i modi che prevalga
La capacità di trovare soluzioni senza ricorrere alla guerra perché banalmente siamo di fronte a un altro passaggio
Non solo siamo di fronte a un cambiamento climatico che rischia di mettere in discussione la vita stessa delle persone sul pianeta ma con lo sviluppo che cioè quando oggi investono sulle armi investono sulle armi nucleari
E non giriamoci attorno il rischio molto concreto che ancora non abbiamo cancellato sono le conseguenze di che cosa può succedere se succede una cosa di questo genere e io non sono d'accordo mi è sembrato di sentirlo dire dalla nuova premier inglese
Che bisogna mettere nel conto anche che ci possa essere una guerra nucleare io lo dice in modo molto chiaro no io non sono assolutamente d'accordo perché banalmente chi paga non è chi deciderà guerra nucleare
Ma quando hai le guerre chi paga sono quelli che con la guerra non c'entra nulla che non sanno neanche aperte c'è la guerra o perché deve succedere
E il mondo del lavoro è sempre quello che ha pagato
E quindi per noi oggi
Una lotta per la pace che non è Sempach i testi essere contro la guerra una lotta per la difesa
Dell'economia dell'ambiente e per nuovi diritti a cioè per una nuova giustizia sociale non sono cose diverse sono la stessa battaglia che noi dobbiamo fare
è un sindacato come il nostro mi permetto di dire ce lo insegnano quelli che hanno dato vita alla CGIL
Il nostro non è mai stato un sindacato semplicemente di mestiere o che accetta di diventare un sindacato corporativo
Noi siamo sempre stati
Un sindacato che fin dalla nascita fin da quando sono nate le camere del lavoro ha sempre pensato che bisogna rappresentare tutte le forme di lavoro
Guardate che se andate a vedere chi ha dato vita chi ha fatto nascere le camere del lavoro
Voi scoprirete che allora non c'erano solo i lavoratori salariati
C'erano i ciabattini c'erano i tipografi c'erano quelli che noi oggi chiameremmo lavoratori autonomi artigiani
Allora non hanno fatto questa distinzione l'unica distinzione che facevano era chi aveva dipendenti e chi non ne aveva perché chiunque usava il proprio corpo per lavorare era un lavoratore delle camere del lavoro nascono proprio per unire tutte le forme di lavoro
E quando nascono in questo modo no insisto non si limitano a dire più salario e meno orario ma si sono posti il problema di cambiare la società e di migliorare le condizioni anche fuori dai luoghi di lavoro
E cioè il diritto a studiare il diritto a curarsi il diritto avere la salute il diritto garantire i tuoi figli
E se qualcuno dice ama così voi fate politica sì
E vero noi così facciamo politica e noi così la vogliamo fare
Perché noi siamo un soggetto che ha in testa un'idea di trasformazione sociale e noi vogliamo poter discutere alla pari
Con le forze politiche con le imprese con i governi
Perché noi vogliamo rispondere e rappresentare tutti i bisogni materiali di vita e di lavoro che le persone che per vivere ha bisogno di lavorare hanno certo questa è la nostra funzione del resto questo è il meglio della nostra storia
E credo da questo punto di vista allora che noi dobbiamo avere la forza di affrontare questa situazione e quando dicevo prima perché è necessaria una riforma fiscale e perché noi abbiamo bisogno di investire
In modo molto forte
Voglio riprendere qui
Un ragionamento
Che in tutte le nostre discussioni interne
Ivan Pedretti segretario dei pensionati ci fa lo voglio condividere perché è un punto vero di riflessione
Quando si parla
Che noi abbiamo un doppio problema
Da un lato per fortuna si vive di più uno perché c'è anche qualcuno che dice alla gente invecchia un problema no io son contento se la gente invece si vive di più ecco diciamo così non condivido queste sei
Però è altrettanto vero
Che si nasce o meno che si fanno meno figli
La Fondazione Di Vittorio la nostra fondazione
Nei giorni scorsi ha fatto tra i più varie ricerche studi che fa uno studio che ci ha indicato un punto se prosegue così con il livello di denatalità che cioè noi da qui al due mila cinquanta in Italia saremo tra i cinque e i segni
Joni di persone in meno
Voi provate a pensare se tu in venti e c'hai meno persone che lavorano banalmente come fai a pagare le pensioni come fai a reggere il sistema sanitario
E guardate che se ci pensiamo un attimo noi siamo di fronte anche a un altro fenomeno
Che i giovani stanno calando
Che i giovani addirittura se ne stanno andando dal nostro Paese
Perché tutti hanno incominciato a fare la discussione aiuto aiuto arrivano i migranti vorrei ricordare a tutti che noi abbiamo ogni anno anche quest'anno è stato così
Trentatré mila persone laureate che se ne sono andate dal nostro Paese perché in Italia non riescono a vivere o usare la loro intelligenza e allora se ci pensiamo un attimo
Questo è un tema che non è secondario serve le politiche che dobbiamo fare
Quando si parla che è un nostro deve essere una nostra azione non quella di avere paura delle persone che in giro per il mondo sta pone cercano di non morire dove sono
Ma di farlo diventare vento al mente un elemento programmato che discutiamo che organizziamo che sia in grado di affrontare questa situazione
E da un certo punto di vista se noi vogliamo affrontare questi temi è evidente che abbiamo bisogno di un nuovo patto di cittadinanza che si fonda in idea diversa di fisco
Perché badate che i dati che vengono fuori ci dicono
Che chi lavora e povero
Ed è aumentato il numero di persone che pur lavorando sono povere
Ma in questi anni la ricchezza è aumentata e se concentrata ancor di più in mano pochi se ci pensate quindi insisto su questo concetto un sistema fiscale degno di questo nome ha proprio una funzione alta
Perché fa proprio la funzione di far diventare quella ricchezza lì un elemento di bene comune per tutti i cittadini perché qui è bene che ci ricordiamo un altra cose qui a volte c'è un nostro errore
Noi lo dico anche per me
Siamo caduti in questi anni in una trappola anche culturali almeno io lo penso non so se voi condividete questo ragionamento che vi sto per fare ma mi sento di farmelo
Se ci pensate
Siamo diventati da lavoratori cittadini
E da cittadini consumatori
E il fatto che siamo lavoratrici e lavoratori viene quasi messo da una parte
Guardate che è un errore fondamentale questo e
Non solo perché non viene riconosciuto il valore del lavoro
Ma perché è un'operazione culturale di questa natura cancella un punto di fondo cancella cioè che la ricchezza di un Paese la produce chi lavora non so se è chiaro come concetto
E da un certo punto di vista la condizione perché la redistribuzione della ricchezza vada quelli che l'hanno prodotta e non a quelli che con le speculazioni finanziarie distruggono anche alla ricchezza che produciamo noi è un elemento di fondo
E se oggi noi abbiamo dei salari bassi e perché c'è un livello di precarietà assurdo perché c'è un sistema di appalto di subappalti diciotto appalti e di finte cooperative incredibili
Che ha messo in competizione e perché è passata l'idea che il mercato libero da solo avrebbe affrontato tutti questi problemi
E allora per questo io penso che noi abbiamo bisogno di rimettere al centro il lavoro le persone per un altro modello sociale
E per un'altra funzione che sia in grado di dare vita e di costruire anche un'azione in questa direzione e in questo modo
E da un certo punto di vista questo significa anche affrontare un altro tema che a me sembra di fondo che noi abbiamo da affrontare
Che riguarda il passaggio di quello che è necessario fare
Per affrontare anche il cambiamento climatico e nuovi modelli di produzione
Qui
Hanno parlato delegati di tante aziende
E se avete notato
Il problema del cambiamento del prodotto da chi guida un autobus a chi lavora in un'azienda multiutility a chi lavora in un'acciaieria a chi lavora da altre parti a chi lavora anche nel pubblico siamo di fronte ad un passaggio a un cambiamento
E ce lo vogliamo dire
Noi l'Europa ha deciso che andare al due mila e trenta e al due mila cinquanta
Bisogna superare le fonti fossili
E uno dei problemi che noi abbiamo in Italia più di altri paesi
è che noi realtà
Siamo dipendenti dalle fonti fossili
In particolare del gas
Ed è uno dei problemi che abbiamo ora io lo dice in modo molto chiaro di questo ne discuteremo certo che c'è un'emergenza da affrontare
Perché consentitemi anche qui noi sei mesi fa
Sei mesi fa
Alla presidenza del Consiglio
Avevamo chiesto
Di attivare un tavolo
Con tutte le parti sociali
E con il governo sulle politiche energetiche e su come si affrontava la situazione che stava venendo avanti
Era chiaro a tutti
Quello a cui potevamo andare incontro
Il rischio di un razionamento è un rischio concreto che c'è
E secondo me bisogna dire le cose alle persone per quelle che stanno
Quando c'è stata la pandemia
Di fronte a quello che stava succedendo in diciotto ore
Trattando abbiamo discusso e fatto l'accordo per difendere i posti di lavoro e per garantire la sicurezza nel modo in cui si lavorava
Io non sto dicendo che la questione dell'energia in diciotto ore la mette a posto perché più complicate le più difficile
Ma noi dobbiamo avere un piano straordinario non solo che affronti l'emergenza
Ma che sia anche in grado di porsi il problema di come recuperiamo la nostra autonomia energetica perché altrimenti noi non ne veniamo fuori né sul piano industriale né sul piano produttivo
E quindi se vogliamo essere onesti tra di noi certo che abbiamo il problema sia della gestione dell'emergenza
Sia di come discutiamo con quei lavoratori che lavorano in quelle aziende che se non saranno sono senza lavoro e quindi come assieme a loro crei anche le condizioni di una giusta transizione
Ma non abbiamo perso troppo tempo
Perché noi gli investimenti che dovevamo fare sulle energie rinnovabili non le abbiamo fatte
E oggi da un certo punto di vista accanto all'emergenza noi dobbiamo rivendicare come stiamo dicendo anche un piano straordinario
Di quelle che sono le scelte strategiche che noi facciamo perché da qui ai prossimi anni noi diventiamo un Paese che autonoma anche sul piano energetico o che va il più vicino possibile ad essere autonomo sul piano energetico
Sapendo che questo significa un cambiamento anche per noi per tutti
E da un certo punto di vista ce lo vogliamo dire significa un cambiamento anche per fare impresa significa un cambiamento anche per gli imprenditori significa la possibilità di discutere e di decidere che lavoro fai come lo fai con quali caratteristiche
Per il cambiamento dei processi e dei prodotti che questo e siccome noi siamo un Paese industriale
Noi siamo il secondo Paese industriale in Europa siamo tra i più grandi paesi industriali nel mondo
E chiaro che quello che è in discussione qual è il futuro della manifattura qual è il nuovo prodotto quali prodotti quale tecnologie mette in campo e di queste cose scusate
è un problema che dovrebbero decidere le imprese da sole
Questo è un tema che dovremmo lasciare fare al mercato abbiamo visto i danni ai disastri che il mercato sta determinando quando tu non fai delle regole
Quando come succede in Europa non hai leggi contro le delocalizzazioni non ai sistemi unici di tutele di diritti dentro allo stesso paese
E dall'altra parte oggi è il momento di fare delle politiche industriali ma le politiche industriali le fa il pubblico
Deve esserci un indirizzo pubblico che indica quali sono i settori strategici
Noi non possiamo continuare a dare soldi a pioggia senza condizionare i nostri soldi alla creazione di nuove filiere di nuove produzioni
Perché se io ragiono detto in modo molto chiaro quando parlo ad esempio di energie rinnovabili vedo che c'è un problema molto preciso
I pannelli solari le pale eoliche tutto quello che serve di conteniamo comprare dalla Cina o costruiamo le filiere per produrre nel nostro Paese e per essere in grado di affrontare questa situazione
E lo dico in modo molto chiaro aprendo anche molte imprese pubbliche
Qualcuno dice ama possono costare un po'meno se riprendo da un'altra parte la dico grossa adesso
Io penso che se noi dobbiamo decidere
E costruire occupazione nel nostro Paese
E creare le filiere produttive per essere capace di farle il problema non è se conosco un po'di più dovranno le imprese mettersi in pace pensare che per un po'avranno un po'meno profitti di quelli che hanno avuto fino adesso ma le produzioni devono essere fatto qui
Il lavoro va costruito qui le politiche devono essere realizzate con il e questo io credo sia un punto fondamentale
Dell'azione che noi vogliamo mettere in campo allora per l'insieme di queste cose se penso poi agli investimenti nei settori pubblici se ci pensiamo alle questioni della sanità alle questioni della scuola ieri parlavo
Con serena la segretaria della Funzione pubblica
Che mi diceva che stavano facendo assemblee nelle imprese private del settore pubblico e mi raccontava come a proposito di inflazione oggi non sei solo di fronte al fatto che costa all'Energia
Ma già i delle situazioni nelle case di riposo piuttosto che da altre parti che al limite non hanno nemmeno i soldi per comprare il cibo da dar da mangiare a quelli che ci sono o addirittura per garantire gli elementi di sicurezza che ci sono
Perché l'inflazione la speculazione sta assumendo livelli non accettabili e allora noi insisto noi non possiamo stare a guardare quello che succede sperando chissà cosa succede dopo le elezioni noi dobbiamo già adesso dire quello che vogliamo fare e io vi chiedo
Visto che siete qui perché siete delegati e delegate
Guardate
Do più facciamo un accordo facciamo un patto
Da domani il volantino che gli è stato dato non tenete lo voi
Datelo nella fase convocate le assemblee dentro le fabbriche
Andate a discutere
E chiamati sindacalisti a venire a fare le assemblee non sono sia chiaro come Conte
Perché noi abbiamo bisogno di fare questa discussione
Oggi la situazione non è facile io lo so come lo sapete voi
Io non so a voi ma io un livello a volte di competizione tra le persone che per vivere ha bisogno di lavorare come adesso non l'ho mai visto
E allora noi non possiamo aver paura di andare a parlare o discutere con le persone e noi dobbiamo essere lì insieme a loro anzi dobbiamo dire che per cambiare la situazione noi abbiamo bisogno cioè necessario di mobilitarsi e di batterti per fare accordi e per far cambiare le politiche che vengono realizzate
E io penso allora
Che la manifestazione dell'otto non può essere che un inizio di un percorso che noi vogliamo mettere in campo e passaggi insisto la prossima settimana assemblee e volantinaggi discussioni in ogni luogo e ne dico un'altra
Il ventitré noi abbiamo bisogno di un rapporto anche con le nuove generazioni il ventitré di settembre
Io non lo so dire in inglese sono i giovani che si manifestavano di venerdì ma hanno spiegato in inglese lo farei fatica il ventitré c'è un venerdì hanno deciso di proclamare una manifestazione loro lo chiamano siamo però ecco hanno un'idea dello sciopero noi abbiamo un'idea che lo siano prodiere che non prendi la paga non è solo la manifestazione ma io penso la ditta in modo molto chiaro
Ognuno veda di trovare le forme e le modalità più opportune
Ma io penso che la notizia deve essere che il ventitré non è una giornata dei giovani per l'ambiente ma è una giornata del mondo del lavoro con i giovani per l'ambiente per il lavoro
E per un lavoro non precario perché quei giovanili hanno davanti a sé una prospettiva di precarietà Petit sfruttamento
E vogliamo dircelo
Vogliamo dircelo c'è un coro tre cose da dirvi poi ho concluso vogliamo dircelo
E non lo dico perché sono adesso pro tempore il segretario della CGIL
A me la cosa che mi fa più imbufalire e quando dicono che noi avremmo persone che non ha voglia di lavorare
A me una cosa che mi fa imbestialire perché provate provate a pensare
Per secondo voi perché
Quelli italiani che vanno a lavorare all'estero non tornano
E perché gli italiani all'estero dopo un po'sono nei posti importanti a volte di comando di realizzo nelle aziende e non li fanno scappare perché se la vogliamo dire
Perché il livello di creatività di saper fare e di responsabilità tirando i lavoratori e le lavoratrici italiani non c'era nessun'altro in giro per il mondo se lo vogliamo dire questa cosa qui
E allora il problema non è i lavoratori o le lavoratrici che non ha voglia di lavorare quei sette la vogliamo dire
C'è anche un problema di cambiamento di chi fa impresa e del fare imprenditore non so se è chiaro come concetto
Che da un certo punto di vista
Deve mettersi nella condizione non di pensare come lo paga meno e come lo sfrutto meglio ma come metto nella condizione le persone che lavorano di usare la propria intelligenza e la propria testa per far funzionare meglio le cose del resto
I delegati che qui hanno parlato
Scusate dovranno imparare anche noi dalle esperienze
Lo dico in modo molto forte in molti casi le aziende che vanno bene sono anche le aziende dove ci sono i livelli di contrattazione più alti
Vuol dire che il sindacato non è il problema il sindacato dei lavoratori sono la soluzione dei problemi e presto elemento quello dobbiamo dire con forza
Dobbiamo avere l'orgoglio di essere questa funzione e per questo dobbiamo avere il diritto di essere coinvolte nelle sette che vengono realizzati
E infine
Sì come vi ho detto che c'è la campagna elettorale
Voglio dire una cosa anche su questa
In particolare voglio dire una cosa
Io l'unico appello che farò
Perché ci crede perché credo che sia importante
E quello che le persone Badino a votare
Io penso che questo sia
Un punto di fondo
Se volete
Per me
C'è anche tra virgolette un insegnamento
Perché
Sono il figlio di un partigiano no e mi ricordo
E mi ricordo
In almeno a casa mia non so a casa di altri
Se durante le lezioni eravamo in in famiglia cinque figli numerosi e a volte di trovargli anche con gli zii coi parenti
Se a uno gli veniva in mente di dire ma non so dove vado a votare non mio padre non ti faceva finire la frase diciamo
Non la finiti quella frase
Perché quelle è un diritto che è stato riconquistato
Perché dovremmo saperlo bene senza la lotta di liberazione
Il senza la sconfitta del fascismo e del nazismo noi il diritto di voto non ce l'avremmo
Non ce l'avremmo e badate che quando io vedo quello che sta succedendo adesso
E cioè che in alcuni casi la metà delle persone a votare non ci va quello è un problema serio
E se le forze politiche non se lo pongono glielo dobbiamo porre nuovi perché quando la gente non va a votare si apra una crisi democratica in un paese perché vuol dire che le persone non si sentono rappresentati e a quel punto lì
Dovete però sapere che decidono quelli che ci vanno a votare anche per quelli che a votare non ci sono andati
E io credo che questo sia un punto molto importante
Dopodiché
Insisto
Ognuno di voi c'ha la sua testa il suo cuore la sua anima ed è in grado e come si dice adulto e vaccinato ed è in grado di prendere le decisioni più opportune io vorrei cogliere l'occasione però per dire un altro punto
Per noi la Costituzione
Un riferimento fondamentali non solo perché Di Vittorio
Come segretario allora della CGIL ce ne era una sola non c'erano non era ancora divisa partecipò ed è tra quelli che l'hanno scritta la Costituzione non solo per quello
Ma perché per noi quelle una carta che deve essere applicata
Non modificata
E vorrei ricordare a tutti che noi lo stiamo dicendo in modo molto chiaro
Perché quando è stato il momento di votare con un referendum sulla Costituzione e di difendere la Costituzione noi abbiamo preso parte sia quando la voleva cambiare Berlusconi sia quando la voleva cambiare Renzo
E non abbiamo mai permesso né a Berlusconi nei centri di cambiare la Costituzione perché loro come noi la tela con applicare la Costituzione
E consentitemi
Con grande franchezza
Mi sento
Che adesso un aggetto della discussione in campagna elettorale
La Bicamerale per rifare la Costituente
E addirittura qualcuno dice bisognerebbe andare all'elezione diretta del presidente La Repubblica
No
Io anche qui forse sono un po'troppo pragmatico ma
Se c'è una cosa che sta funzionando adesso
In Italia
Il Presidente della Repubblica
Ma per quale motivo cioè se ce n'è una che va bene la siamo già dallo ma aggiungo un'altra cosa
Guardate
E non so anche qui se sarete tutti d'accordo ma mi sembra un ragionamento utile da fare
Se c'è qualcosa che non sta funzionando
Non è la Costituzione il Presidente della Repubblica
Se c'è qualcosa che non sta funzionando e la legge elettorale che quelli che erano in Parlamento hanno fatto
E se io dovessi fare una richiesta
A quelli che oggi si candidano visto che non ne parla nessuno era un impegno che si erano presi tutti quando hanno ridotto il numero dei parlamentari ma poi non l'han fatta
Se dovessi fare una richiesta e quella che cambino la legge elettorale
E vi faccio un esempio molto preciso
Voi
Delegati Rsu
Provate a pensare
Voi che siete delegati e delegate delle RSU
Vi hanno minato la CGIL
O siete stati eletti dalle lavoratrice dai lavoratori iscritti e non iscritti dentro al luogo di lavoro
E non solo noi abbiamo anche una regola
Che se non volta almeno il cinquanta per cento più uno dei lavoratori interessati quelle elezioni non sono valide a proposito di democrazia
è il vero problema che noi oggi abbiamo io non so voi
Ma
Non voglio mica che alzate la mano ma mi piacerebbe conoscere qualcuno di voi che sa chi è il candidato che dovrà andare a votare alle prossime elezioni nel suo collegio nei nuovi collegi che hanno fatto vorrei conoscerlo
Per capire quanto in realtà conoscono questa situazione e guardate che questo voglio esser chiaro
Lo dico perché qui ci sono giornali
Questo non è né qualunquismo esattamente l'opposto del qualunquismo vorrei che fosse chiaro e proprio perché se tu vuoi
Fatemela dire così qual è l'elemento che ci dà una forza Nouri
Quando io dico che la nostra forza sono le delegate ai delegati non sto facendo un elemento per Rimbaud nervi coi ma perché la nostra forza è che voi siete persone che siete rette da iscritti e non iscritti chiavetta una rappresentanza e voi rispondete a quelle che abbiamo votato non a qualcun altro che eventualmente non ha il problema di essere votato e che risponde
E quindi c'è un rapporto che è quello che è venuto a mancare
Se c'è una crisi della rappresentanza politica è questo secondo me
E questa rottura che si è determinata questa lontananza che sia determinata tra la politica e il mondo del lavoro e le persone in carne rossa e noi non abbiamo bisogno di fenomeni non so se è chiaro
Noi non abbiamo bisogno di fenomeni noi abbiamo bisogno di un lavoro collettivo abbiamo bisogno di intelligenza collettiva e allora è proprio per questo moto per questo
Può apparire contraddittorio ma è proprio sulla base di questo ragionamento che io dico oggi al momento di andare a votare
Ed è il momento di dire in modo molto chiaro che è necessario cambiare le politiche e tra queste è necessario cambiare anche la legge elettorale se si vuole ricostruire un rapporto una fiducia seria con il mondo del lavoro
E per queste ragioni
Noi tutti assieme
L'otto saremo in piazza
Il giorno nove apriremo la sede della CGIL l'otto sarà al pomeriggio
Faremo un percorso diciamo così inversa
Quelli che un anno fa
C'hanno assaltato la sede
Sono partiti da piazza del Popolo per appartarsi l'Ampera saltarci La sette
Noi questa volta facciamo l'opposto partiamo dalla CGIL per andare in piazza perché non dobbiamo assaltare nessuno noi dobbiamo praticare la democrazia e la democrazia si fa con le persone in carne ed ossa
E in quella sede e in quella giornata
Come vi ho detto
Noi nei giorni scorsi abbiamo fatto un accordo lo chiami anche Amato patto di consultazione
Con tante associazioni di qualsiasi genere sia quelle che già lavorano con noi dalla fede al consumatore all'house
Che tutti conoscono ma anche con tante altre associazioni verdi ambientaliste ma anche sul terzo settore sociali che si impegnano sul territorio
Io penso che questo debba essere un lavoro che viene fatto in tutti i territori
Deve essere un attività delle camere del lavoro
Le camere del lavoro dobbiamo tutti assieme tornare ad essere quelle che sono state il luogo che unisse tutto ciò che per vivere ha bisogno di lavorare
E che mette assieme tutte le intelligenze per provare a cambiare questo modello sociale e questo modello di sviluppo e per ricostruire una partecipazione
Quel giorno anche loro lotto saranno in piazza assieme a noi e penso che questo sia un punto particolarmente importante che noi mettiamo in movimento e il giorno nove
Avremo presenti
Abbiamo deciso di aprire la CGIL
Rimetteremo anche le opere d'arte che erano state sfregiate e che sono state messe a posto quindi inaugureremo formalmente anche questo
Ma il senso dell'apertura e anche questo penso che lo facciamo nazionalmente ma poi bisogna ragionare come far vivere questa cosa in tutte le camere del lavoro in tutti i territori
Perché noi abbiamo bisogno anche simbolicamente oltre che praticamente di aprire le camere del lavoro
Perché si sappia quali che sono i nostri valori non solo quello che abbiamo dentro ma anche quello che facciamo gli obiettivi che abbiamo noi abbiamo bisogno se ce la vogliamo dire
Di allargare la nostra rappresentanza di aprire le nostre porte alle nostre finestre ai giovani ai precari ai pensionati a tutti quelli che pensano che c'è la necessità di cambiare la situazione
E il giorno nove questa porrà la facciamo con una grande tavola rotonda anche che faremo dentro alcuni saranno presenti anche la CISL la UIL sarà presente il segretario del sindacato europeo e molti rappresentanti dei sindacati europei in alcuni casi anche del resto del mondo
Perché quel giorno nell'apertura noi vogliamo anche lanciare l'idea
Della costruzione di una grande Rete democratica e antifascista che rimette al centro il lavoro e la giustizia sociale in tutto il mondo
Perché pensiamo che questa sia una funzione fondamentale di un'organizzazione sindacale che insisto
Ha come obiettivo quello di affermare la libertà delle persone nel lavoro e della giustizia ma per fare questo abbiamo bisogno davvero
Di tutta la vostra intelligenza di tutto il vostro impegno e di tutta la vostra capacità
E penso che non solo è bello poter essere oggi qui per me a parlare a nome di tutti voi e della CGIL
Ma penso che sia assolutamente una cosa importante che il lavoro riprenda la propria parola
Riprende al proprio ruolo e sia una funzione di cambiamento democratico del nostro Paese all'amore alla lotta viva la CGIL
Viva le lavoratrici e i lavoratori
E con le parole del segretario generale concludiamo qui questa bella assemblea molto partecipata grazie grazie davvero il segretario
Io vi ricordo solo che la dirette tutto il materiale lo potete trovare su collettivo a una comunicazione di servizio mi dicono dalla regia i compagni che dovranno andare prendere il pullman ma si devono recare dalla parte destra diciamo della del palco io vi ringrazio davvero a tutti anche all'organizzazione di compagne e compagni che hanno organizzato questa iniziativa grazie mille