Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì sette ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale
In apertura anche oggi la guerra della Russia contro l'Ucraina leggeremo in particolare un editoriale dal Times uscito ieri
Sulle difficoltà interne di fronte a cui si trova Vladimir Putin dopo i fallimenti sul campo di battaglia in Ucraina la lotta di Putin il Cremlino alla deriva mentre l'Ucraina riconquista sempre più territorio
Putin appare sempre più incerto e isolato secondo il quotidiano conservatore britannico poi parleremo delle ripercussioni della guerra sull'Europa in particolare
L'Energia il apprezzi di gas elettricità uno dei temi al centro del
Consiglio europeo informale che si tiene oggi a Praga in particolare dopo l'annuncio di un piano gigantesco della Germania duecento miliardi di euro per aiutare le imprese le famiglie tedesche
Vedremo l'editoriale del mondo Berlino mette sotto tensione la solidarietà dell'unione europea ogni paese è sovrano non ci sono dubbi ma non si può pretendere solidarietà per poi sbilanciare il mercato interno scrive tra l'altro un quotidiano spagnolo
Mia figlia o parla in un altro editoriale di negoziato elette ricco anche in questo caso molto molto teso infine ci occuperemo di Iran a la rivolta delle ragazze e delle donne i reni année
Lo faremo con le monde un analisi di all'altra show in Iran i gli della rivolta tra al potere iraniano è una popolazione ampiamente istruita conservatrice ma sempre meno religiosa
La frattura e più forte che mai sottolinea il quotidiano
Francese se avremo tempo poi
Vi segnaleremo alcuni articoli sulla situazione politica italiana dopo le elezioni viste vista dall'estero
Cominciamo però dalla Russia l'Ucraina l'editoriale del Times di ieri la battaglia di Putin il Cremlino alla deriva nel momento in cui l'Ucraina riconquista più territorio Putin appare sempre più incerto isolato
Scrive il Times la la fiducia e la gioia dell'Ucraina nel momento in cui libera sempre più territori occupati dalla Russia vanno di pari passo con la rabbia
Nella confusione a Mosca il Presidente Putin festeggia il suo settantesimo compleanno ma lo fa da solo e isolato con la sua autorità sempre più messa in discussione
Sia dai falchi sia da un numero crescente di giovani russi dopo ventidue anni al potere la sua popolarità sta diminuendo rapidamente
Il suo controllo sulle leve del potere si sta indebolendo il suo isolamento aumenta perché prende decisioni che non vengono discusse con i suoi colleghi e non sono basati su normali briefing militari
Per mesi scrive il Times il Cremlino è stato in grado di controllare la narrazione in Terna dell'operazione militare speciale
In Ucraina la censura draconiana il l'arresto di tutti i manifestanti che scendevano in strada
E un'abile operazione di propaganda hanno assicurato che ci fosse poca opposizione in Russia alla determinazione messianica di Putin di riprendere il controllo del Paese vicino
Ma ora questo sta cambiando la mobilitazione delle riserve dell'esercito eseguita curda brutalità e goffaggine ha innescato un esodo di massa di giovani su scala che non si vedeva dai tempi della rivoluzione russa
Più di settecento mila persone sono fuggite con enormi code alle frontiere molti dei russi più brillanti istruiti sono andati in esilio volontario in quella che è una perdita massiccia di talenti che farà male alla Russia nel breve e nel lungo periodo
Improvvisamente insomma secondo il Times il Cremlino pare alla deriva le critiche vengono espresse sempre più apertamente
Non solo dalle liti istruita ma anche dalle minoranze etniche reclutati in modo pro sproporzionato per la guerra in Ucraina
Da funzionari dell'amministrazione esasperati dalla confusione al vertice e dai nazionalisti più estremistiche si prendono gioco delle umiliazioni sul campo di battaglia in modo minaccioso Ramzan Kadyrov figlio tirannico sovrano della Cecenia
Un sostegno fondamentale di Putin ha chiesto alla Russia di tenere sotto controllo la situazione di schierare armi nucleari tattiche per schiacciare l'Ucraina
Lo stesso Putin prosegue il Times sembra il solitamente incerto su come procedere ha costruito la sua immagine come quella di un sovrano la cui volontà di ferro non tollera compromessi un ritirate
Appena firmato il decreto per annettersi quattro province ucraine
Dopo aver denunciato il satanismo dei paesi occidentali e minacciato di difendere con armi nucleari questo nuovo territorio che lui considera come russo
La sua vanità ricevuto uno schiaffo militare immediato sul campo il presidente Zia Lance Ski annunciato una serie di vittorie nel Sud dove l'Ucraina sta tentando di riconquistare che son e nell'Est dove ha ripreso Liman un bastione russo al nord di Donetsk che la risposta del Cremlino è stata quella di licenziare altri generali
Per rispondere a questa ennesima umiliazione per un esercito che non può contare su rinforzi veri almeno fino alla prossima primavera quando i nuovi coscritti saranno stati addestrati
Con le forze russe
Che stanno distruggendo le riserve di munizioni e fanno saltare in aria i ponti mentre si ritirano i media ufficiali sono costretti a parlare ad ammettere un ritiro almeno tattico
Ma in pochi si lasciano ingannare
Sicuramente non i nazionalisti e i falchi che ora rappresentano la più grave minaccia al potere di Putin
Certo scrive il Times
è prematuro speculare sulla caduta di Putin anche se le voci sui suoi problemi di salute non rafforzano la sua immagine
Ma l'incertezza al Cremlino rafforza la necessità per l'Ucraina di consolidare rapidamente le sue con queste America sta per fornire
Altri seicentoventicinque milioni di dollari di aiuti militari
è probabile che l'Assemblea generale dell'ONU condanni le annessioni della Russia l'odio e corrosivo la domanda è se questo sarà l'ultimo compleanno di Putin al Cremlino così
Il Times in questo editoriale di ieri ieri c'è stata lana al primo vertice c'è stato della
Comunità politica europea nuova forma un forum
Che raggruppa i Paesi dell'Unione europea con quelli che ne stanno un po'fuori compreso il Regno Unito ovviamente anche l'Ucraina la Turchia oggi ci sarà invece un Consiglio europeo il tema principale in questa seconda giornata di vertici a Praga
Non è più l'Ucraina sostegno verrà ribadito ovviamente S. mai l'energia le ripercussioni della guerra e la crisi dei Prezzi
Di Dias e elettricità soprattutto dopo il piano da duecento miliardi annunciato per la Germania che sta creando non poche polemiche El Mundo ieri avevo un editoriale dal titolo
Berlino mette sotto pressione sotto tensione la solidarietà dell'unione europea per il quotidiano spagnolo
Come dire c'entra un punto di tutto il dibattito gli altri Stati membri sono stati solidali nei confronti della Germania in tutto quello che è stato fatto da febbraio in poi
La Germania in questo caso si è mostrata meno attenta alla solidarietà europea ma leggiamo non è plausibile che la Germania chiede aiuto all'Unione Europea per superare le proprie carenze energetiche attraverso un piano che coinvolge i partner comunitari
E una volta ottenuto prenda le distanze da una strategia coordinata per superare la crisi economica nel momento in cui Bruxelles sta cercando una soluzione unitaria e trasparente per combattere la crisi dei prezzi la Germania a unilateralmente annunciato che utilizzerà il suo margine di Bilancio per iniettare duecento miliardi di aiuti alle imprese e alle famiglie le critiche si sono intensificate
Perfino Ursula Ponder Lion ha detto dobbiamo proteggere le basi della nostra economia del mercato unico senza una soluzione comune rischiamo la frammentazione la principale locomotiva del continente e pilastro del progetto comunitario secondo il mondo sta mettendo in discussione uno dei valori fondanti dell'Unione Europea la solidarietà
Dallo scoppio della guerra in Ucraina la Germania subito gli affetti dalla sua dipendenza energetica dalla Russia a un certo punto ci si era chiesti se la Germania fosse pronta ad affrontare l'inverno il governo tedesco ha deciso di nazionalizzare alcune imprese ha rafforzato i suoi sistemi di stoccaggio ma questo non è bastato a scacciare lo spettro delle penuria è di gas
Non è uno scenario improbabile il Cremlino non si fa scrupoli a chiudere il rubinetto come è successo con il gasdotto
Nord Stream in questo contesto la Germania
Ha invocato proprio il principio di solidarietà per arrivare a un impegno comune
Volto a ridurre i consumi di gas in tutto il blocco europeo sono convinto che la solidarietà prevarrà aveva spiegato il cancelliere socialdemocratico OLAF Scholz anche se molti stati membri
Non avevano problemi di approvvigionamento perché dipendono da altri fornitori non dalla Russia
La solidarietà la Germania è stata concessa coll'impegno a ridurre la domanda di gas
E ora che l'Europa sacrificato una parte dei suoi consumi per sostenere la Germania la Germania sta sfruttando questa solidarietà a suo vantaggio
El Mundo spiega che molti Paesi hanno fatto uno sforzo per sostenere Berlino
E questo per fare in modo che le imprese tedesche potessero trovarsi alla pari con gli altri in termini di consumi energetici
Ora però le aziende di Paesi come la Spagna che non dipendono dal gas russo ma hanno debiti insostenibili scoprono che le aziende tedesche saranno sovvenzionate avranno un vantaggio sul mercato interno dell'Unione Europea
E dimostrato che la Germania ha bisogno degli altri paesi europei e viceversa mai difficile credere alla sincerità di questa collaborazione quando
Le imprese spagnole diventano tra le principali vittime del piano di aiuti tedesco
Ogni Paese sovrano non ci sono dubbi ma non si può pretendere solidarietà per poi distorcere il mercato interno
Ancora una volta se splende la sempre assente politica fiscale la politica di bilancio dell'unione europea così nel mondo in questo editoriale particolarmente
Duro
Sulla questione solidarietà europea ieri c'era anche un editoriale su le figlia o quotidiano conservatore francese negoziato elettrico con l'avvicinarsi dell'inverno il rischio di penuria di energia
Accompagnate da un'espressione da un'esplosione dei prezzi è uno degli scenari catastrofici che non rientrano più nella finzione
Sapevamo che il sistema era già al limite
Alla fine del Copi da causa della rapida ripresa della crescita economica con la quale in Ucraina il sistema si ritrova sull'orlo della rottura
Gli europei che avevano avuto così tante difficoltà coordinarsi per combattere la pandemia
Non hanno altra scelta che accettare di superare questo nuovo pericoli insieme
Sembravano essere sulla buona strada ma in un dossier così complesso è meglio non vendere la pelle dell'orso
L'elemento centrale deve essere di riformare un sistema di tariffe ricreazione di formazione del prezzo del dell'elettricità
Grottesco che lega quello dell'elettricità quello del gas questo sistema fa sì che quando il principale fornitore cioè la Russia della prima potenza economica in Europa cioè la Germania
Entra in guerra e chiude il rubinetto be'porta al disastro tutti
Berlino rifiuta un tetto al prezzo del gas perché teme di non riceverne più preferisce usare tutto il suo potere una sua potenza finanziaria per sostenere le proprie aziende la Germania di meno dimostra ancora una volta
Quanto la difesa dei propri interessi detti il suo impegno europeo il che porterà a un negoziato elettrico conclude
Conclude le figlia o vedremo come andrà questo consiglio europeo informale a Praga
Noi avvicinandoci alla chiusura vogliamo dedicare un po'di tempo oggi all'Iran e a ai Musei
Per i della rivolta questo il titolo
Di un articolo firmato allora Fraktion e pubblicato oggi da le Monde
Che comincia così stampa visitando la capitale con i genitori e un fratello l'autunno è una bella stagione a Teheran un ci si allontana dalla fornace estiva al grande freddo ancora lontano aveva ventidue anni non era interessata la politica se mai ai cantanti Mascia mini proveniva dalla cittadina di sacche nel Kurdistan iraniano una Regione socialmente conservatrice
La mattina del tredici settembre aveva preso la metropolitana arrivi il centro di Teheran ha stava camminando lungo un pacco indossava il suo velo islamico la teocrazia al potere lo impone dal mille novecentottantatré
Passando di lì un furgone della polizia morale ha chiamato la giovane nel suo vero era indossato in modo scorretto forse troppo indietro
Ma Giannini è stata arrestata portate in una stazione di polizia poche ore dopo è stata trasportata in ospedale in coma profondo è morta il sedici sette
Non c'è stata autopsia morta per una Ciocca di capelli a ventidue anni
Le autorità hanno bloccato un problema al cuore i genitori che erano in ospedale sono sicuri che sia stata picchiata parlano di striature di sangue lungo le tempie nella loro brutali brutale semplicità questi sono i fatti
Ma questa morte inspiegabile quella seguita un arresto per un foulard impropriamente indossato questa morte di una giovane donna che era in buona salute ha scatenato una tempesta
E le dittature vengono sempre colte di sorpresa arriva al momento in cui la piccola notizia a piè di pagina una tra le tante si trasforma in un detonatore la goccia di troppo che moltiplica per dieci il coraggio di una parte de la popolazione e provoca l'esplosione
Il regime ha sfidato in Iran come raramente lo è stato da venti giorni
Ai quattro angoli del Paese iraniani donne e uomini manifestano migliaia studentesse e studenti
Donne bruciano il velo in mezzo alla strada nelle regioni più conservatrici hanno riconquistato libertà di parola e di capelli le università si mobilitano e qua e là scoppiano scioperi
Questi giovani nati sotto il regime islamico conoscono solo quello sfidano la violenza di una macchina repressiva che non esita a sparare tra la folla il sfigurare le adolescenti con i manganelli
I morti si contano decine gli arresti a migliaia in questi giorni di rabbia
Gli slogan sono evoluti dalla denuncia del velo islamico si è passati alla condanna del regime islamico mai un movimento di protesta è durato così a lungo dalla Rivoluzione iraniana quarantatré anni fa ma perché il velo
Molte donne iraniane spiega Fraktion fu nel mondo lo indossavano prima della rivoluzione islamica del mille novecentosettantanove e lo indosseranno di nuovo domani il marchio della Repubblica islamica non è il velo ma l'obbligo del velo spiega Fareed Waid ricercatore della Fondazione Giorgio resta questo pezzo di stoffa spiega Vai d'è il simbolo quotidiano in città come in campagna della teocrazia di questa tragica unione della moschea e dello Stato
Il vero il segno esteriore del controllo del regime sulla società civile
O almeno metà della società civile
La Repubblica islamica è un concentrato di paradossi e un'enorme fallimento economico non solo per le sanzioni americane ma anche per l'insuccesso nell'istruzione superiore
Autocratico maschiliste patriarcale il regime non ha impedito la promozione delle donne all'università la metà degli studenti sono studentesse
Ma esiste un fossato tra le élite governative la popolazione in un Iran di ottantacinque milioni di abitanti la cerchia del potere esclusivamente maschile porta il i segni delle origini appartiene alle generazioni della rivoluzione anni settanta o della guerra contro l'Iraq ottanta ottantotto
Poiché la corsa al nucleare o dell'espansione iraniana nelle terre arabe
Fonti dire roboanti ricchezze questo apparato politico-militare diventato per alcune delle componenti del potere fine a se stesso
Il nome della vocazione rivoluzionaria della Repubblica islamica i suoi leader elaborano un gergo sovversivo da terzo mondo che contrasta nettamente con il loro livello di ricchezza e corruzione
Tra questi uomini da una parte e dall'altra una popolazione all'ottanta per cento urbanizzate ampiamente istruita spesso conservatrice ma sempre meno religiosa
Comunque indifferente al bla bla islamico rivoluzionario desiderosa di occupazione creatività e consumo il fossato è ogni giorno più clamoroso
La scintilla arrivata dalle donne nell'Iran del due mila ventidue l'obbligo del velo è più sopportabile che mai una violenza assurda e umiliante ma la guida Ali Khamenei e ancor di più il presidente Ibrahim RAI sì ne sono entusiasti
Temo lo che la fine del velo pilastro del regime segni l'inizio della fine della Repubblica islamica aprirebbe le porte alla satanica modernità occidentale
Tanto temuto permutata eran quanto al Cremlino da Vladimir Putin
L'obbligo del velo allontana la paura dell'Occidente così
Tra l'altro l'Hammond quest'oggi e per chiudere
Due accenni all'Italia El Pais ieri aveva un articolo di Daniel Verdoux Sud Giorgia Meloni che cerca profili tecnici per formare un governo che Proietti affidabilità
Meloni con scritto con la sua coalizione
Perché perché vuole scegliere come ministri degli esperti riconosciuti in tutto ciò magari lo leggiamo domani l'Economist oggi pubblica un articolo che ha questo titolo Italia quale è è il piano
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale