Giornata della Memoria 2023: "L’inchiostro della Shoah. I libri della memoria"

Ok conosciamo andata una sera tutti grazie di partecipare a questa nostra diretto al minimo di cittadini nostro appuntamento mensile
Stanno è dedicato a una una nostra forma di di partecipare alla giornata della memoria giornate della memoria si si si svolgono in in questa in questa settimana generalmente ogni anno e lo facciamo con con alcuni ospiti veramente dieci azione due straordinaria editori del del nostro Paese da Nervo birmana
Che fondatore e direttore della della giunti in una casa editrice che che nata con come primo volume la pubblicazione in Italia della notte di di di Elie Wiesel e che poi ha proseguito con una fornitissimo catalogo di di letteratura ve la fate poi ampliato anche a ad altri filoni la letteratura israeliana caratura ebraica anche i testi della spiritualità
E del misticismo ebraico ma direttore ce ne parlerà tra tra pochissimo ed Elvira il cammino che è invece direttrice una bellissima casa editrice del della Puglia cui chiese ma favorendo ovviamente in tutta Italia la Meridiana io mi pregio di aver pubblicato dei libri con con entrambe le Locatelli ci dice uno in particolare lo ricorda oggi perché particolarmente per qui niente
Su un tema che dal primo secondo un modello grafico che che devo dire ha reso celebre la cinquina Nicola autonomia dieci un genocidio House grazie oltre che con Daniel Paul Berman pubblicammo
Quindici anni quindici anni in quindici anni fa e con di razza camion che seguito altre vicende editoriali ecco parte naturalmente come modo del tutto collaterale come la pubblicazione anche un importante libro di una sopravvissuto al genocidio dei turno nel Ruanda si lavanda Much Bersani la giornata della memoria forse quest'anno passa un po'inosservata per l'attualità della della guerra in Ucraina la senatrice Segre ha fatto una dichiarazione forte ha detto forse sono Miguel parlare di ragionata la memoria degli ebrei della della Shoah dello sterminio
In un in un piccolo libro che riporta un dialogo tra le divise del e orche sempre un un reato che che che questi due sopravvissuti che si ritrovarono senza conoscersi a Buchenwald uno dei due dice all'altro la letteratura della Shoah basata su un grande equivoco si parla sempre del passato e si racconta quella vicenda tornando al passato quando probabilmente con le nuove generazioni dovremmo arrivare al passato ma cominciando dall'oggi da quello che accade da quello che accade oggi che in parte quello che abbiamo fatto insieme a Daniel Bob Dylan con un altro libro che era un confronto tra la passo a e appunto il genocidio dei stuzzichiamo genocidio che racconterà ricorda purtroppo molte dinamiche pur con alcune differenze significative ma moltissime dinamiche quasi identiche a quelle della Shoah e che ha avuto luogo due generazioni dopo la Shoah sono stato più o meno una sorta di di testimone
Ancorché collaterale nel nel mille novecentonovantaquattro già lavoravo sulla sul Ruanda come funzionario nell'Unione all'unione europea
Mi libero evidentemente forse l'oggetto
Per antonomasia per tramandare una memoria per per raccontare una storia per fissarla il per farne oggetto di di di riflessione
E poi c'è una riflessione individuale ciascuno da solo nella propria stanza leggendo certe pagine che sono che sono così significative
Oppure una ventina una una una riflessione collettiva come può essere naturalmente il libro parte di una di una classe o ora parte comunque di un di un di un gruppo numeroso che che si interroga sui quesiti che può portare
Un certo un certo tuttora un libro della Shoah poi qualcosa di particolare rappresenta a volte non dico un riscatto ma ma una una tappa significativa nel nel percorso di di di essere riconosciuto e di essere in qualche modo reintegrato
In una ancorché impossibile normalità da parte di un di un di un sopravvissuto alla alla sua o per coloro che sono i familiari anche i familiari di seconda generazione
Un modo per fare i conti con una storia
Che rimane un un fardello spesso non non facilmente maneggiabile
Prima di di passare ad altri aspetti del libro e del ruolo che il libro a nella giornata della memoria l'invito i nostri due ospiti
A dire qualche parola rapita di presentazione proprio della della loro della loro casa editrice cominciando da da Daniel Vogel ma non che appunto è stato fondatore fondatore dell'Argentina
Centri medi sotto grazie dell'invito
Va la Giuntina profonda dispiace dire io volevo fondata la verità nel mille novecentottanta soprattutto Journey personali di vario tipo preferirei vedere tutte e due se possibile
Soprattutto per ragioni personali
Di vario tipo
Ma sicuramente in quanto figlio io non sopravvissuto ad Auschwitz
E anche il figlio di un tipografo allorché il mio padre anche un famoso tipografo Firenze Tipografia Giuntina
Quindi diciamo aveva le carte in regola per iniziare pubblicare qualcosa però non era come non lo è mai una decisione facile
Poi come ho spesso detto incontrato casualmente per volontà divina
La notte di ieri mese nell'originale francese pubblicato nel mille novecentocinquantotto in dirittura mai pubblicato in Italia non è un caso d'altra parte sappiamo bene come lo stesso Primo levi
Ho avuto tanti problemi per arrivare finalmente a lei no
E così dopo averla letta tradotto decisi poteva essere il primo libro della collana Shuren fuoco erano appunto dedicata
A alla memoria di mio padre
E così è iniziato tutto
E ancora devo dire anche libero che vendo di più no lo dico tanto ben guadagna come sapete sempre modesto
Però perché è un libro verde contrariamente a tanti vini buoni e i successivi ma con qualche eccezione come il fumo di Birkenau Liliana Millo è entrato nelle scuole poi questa e lo scopo principale quando sui pubblicato questi libri si dà per scontato gli adulti
Per non parlare dei vecchi conoscono tutto poi sappiamo che non è così i giovani ovviamente non ne sanno nulla anche perché ormai la la storia non si studia più la scuola e poi magari si arriva all'ultimo momento dalla contemporaneità anche se sono già ottanta pubbliche
I campi sono stati chiusi muoverci
E così via e ho continuato subito con altri membri tutti gli enti sempre dedicati alla Shoah dedicando almeno ai bambini che è un aspetto molto particolare
Ai figli dei sopravvissuti che hanno tutti i loro problemi
Ai racconti romanzi un po'di tutto ma soprattutto se Simonian zero il che come sappiamo la fiction così Sur
Sulla shoah parte rare eccezioni non funzionerà che bisogna averlo vissuto ed io ma
E anche
Soprattutto nel giorno della memoria una quasi costretto a conquistare nuove linee intendo dire
E questo è uno dei problemi di il giorno della memoria e a volte si esaurisce in pochi giorni se il non ricorso e quindi Niger mezzo di far vedere qualche libro come ha detto il nostro
Ospite
Questo per esempio nella materia in piazza giungeva una storia è un personaggio molto particolare Elena di Bortolo
Considerata appunto cosiddetta ma stare tra l'altro mi permetto di segnalare domani alle cinque e mezzo quello rappresentato presente l'autore
Alla Biblioteca dell'oblazione ciclico ripresentazione Legend non dimenticare voi ora non c'è no indica uscito importante saggio di Virchow Frigento famoso storico
Questo è un altro libro molto particolare
In ordine Stones Di Tora dagli anni del delli nulla Rubino che si trovava nel ghetto di Varsavia riusciva comunque a parlare ai fedeli dando nei limiti del possibile
Una speranza
Questo ente predicatori della Shoah
Nella letteratura nel cinema e in altri media abbastanza particolare
Perché lo sente sono stati affrontati questi argomenti tutti insieme
Con tanto di copertina dedicata
Quelle persone che base l'altro pochi giorni fa anniversario decisero la soluzione finale
Ho infine
Questo libro a cura di Anna Foa memorie di famiglia interviste
A chi ha vissuto particolare visto che si parla di romani sedici ottobre
E chiaramente anche ai loro figli forse anche ai nipotini di più ormai la storia lasciava è stata passata residui tranne qualche eccezione in cui ci sono ancora vivi
I sopravvissuti punto da seguire
Così
Questi sono i libri principali forse non dimenticarti qualcuno
Sicuramente aveva dimenticati molti perché il catalogo ovviamente ricchi io qua faccio vedere appunto
Sta del la notte di di di vedi Elie Wiesel di cui direttore esci ci ha parlato ma Olivieri riserve Sacchi dall'Argentina pubblica gli altri
Molti altri il testamento di un po'di febbre o assassinato sugli Shango cioè grazie allora troviamo tra pochissimo da lei direttore Pirelli birra a te la parola per per invece
Un approccio che che un po'che è un po'diverso nel senso che la Meridiana non alla la vocazione esclusiva della della della letteratura del della Shoah una casa editrice che lavora molto con con col nuovo pubblico per così dire nuovi lettori i ragazzi di Locri naturalmente anche gli insegnanti però all'interno della della vostra vastissima produzione c'è una collana c'è proprio un filone dedicato alla alla memoria
Anche qua faccio vedere una copertina che lì quel globale prima la morte non mi ha voluto Avidio Jolanda moka l'esame che appunto l'Adriana pubblicato poco dopo in traduzione italiana all'originale francese
Poco dopo il genocidio ruandese tra l'altro vi il nome violando in quell'esame è stata aperta recentemente la mi fa una fondazione a archiviare il design allora intanto intanto grazie doppiamente grazie perché io mi sono formata sui libri dalla Giuntina la mia conoscenza della della somma di molte delle testimonianze deriva proprio da una immersione ecco fatto nel catalogo della Giunti Ina negli anni novanta nominano
E ne sono rimasta particolarmente colpita quindi questo per me è un incontro doppiamente importante allora la mediana la casa editrice più giovane dell'Argentina lei siamo nati i diciamo poco dopo la Giuntina negli anni ottantasette ottantotto
E io puntiamo sempre a dire che il contesto nel quale siamo nati e quello che poi ha dato anche la linea al nostro alla nostra ricerca editoriale noi siamo in Puglia a Molfetta
Che la città che tutti la maggior parte molti di molti conoscono oggi come la città del vescovo don Tonino Bello
E quindi la nostra generazione la mia generazione allora ha impattato fortemente l'esperienza di un vescovo molto a Roberto ai temi del sociale all'impegno sociale e l'impegno sui temi della pace
Sui temi anche del cambiamento sociale
Sì i temi della non violenza noi siamo nati ci siamo formati in quel contesto siamo nati in quel contesto
Da subito quando è nata la casa editrice anzi la casa editrice è nata per questo avevo sentito che quanto fosse importante da un osservatorio sempre ritenuto marginale come il Mezzogiorno come il Sud
Nella Puglia poi collocata nel centro del Mediterraneo
E anche al confine con i mondi dell'est con ai Balcani e quindi quella parte di Europa
E quella parte di mondo che guarda più diciamo verso verso altri territori anche altri e cultura
Allora quella nostra collocazione l'avevo sentita sempre come un punto di far tardi forza per un'attività di ricerca che ci portava proprio sui temi della pace e della non violenza dell'impegno del cambiamento sociale a cercare interrogare il in maniera anche dissonante rispetto a quello che l'Accademia chiede che l'Accademia o i centri di cultura centrali diciamo provavano a fare guardare praticamente dalla frontiera
I i cambiamenti del mondo e a intercettare anche quelle proposte quelle attività quelle esperienze che sui temi proprio della pace e della non violenza della convivialità delle differenze che questo termine appunto molto usato e talvolta anche abusato di don Tonino Bello
Ci portano all'incontro con l'altro nel nostro catalogo che a da subito avuto un forte impatto sulla ricerca rivolta soprattutto ai docenti agli insegnanti quindi non veniva diceva che la pace bisogna educare quindi il nostro filone educativo
A immediatamente incrociato il bisogno di educare alla pace
I primi testi che abbiamo pubblicato sulla sulla Shoah si sono proprio collocati nella collana che si occupa di educare e quindi i testi manuali rivolti agli insegnanti sul tema di come si educa la memoria
Bambini ma non troppi troppo è stato il primo e l'altro Memorando a fornivamo proprio degli strumenti agli insegnanti per affrontare il tema della memoria è della memoria anche di delle acque della guerra del genocidio della Shoah
Parlandone ai ragazzi e parlandone anche ai bambini e quindi fin dagli inizi la nostra posizione è stata una posizione di attenzione al a come fare memoria
Partendo dalla consapevolezza che i testimoni prima o poi finiranno quindi ce da attivare una memoria altra che post sa essere possa funzionare cioè che possa veramente
Funzionare perché non si crei quella già zona grigia che poi permette nuovi genocidi a un certo punto nella nostra ricerca editoriale abbiamo cominciato a incrociare storie come quella di Jolanda
Io credo proprio per questa attenzione che abbiamo sempre avuto a a incontrare delle storie vere così noi diciamo che hanno sono state che si sono quelle che si collocano nella grande storia
Mi in fondo se pensiamo appunto la Shoah pensiamo ad ogni guerra
Nei manuali di storia viene vengono raccontate le gesta vengono gran raccontate le date i grandi avvenimenti però quanto questi hanno poi impatto come impattano sulla vita delle persone quindi abbiamo cercato testimonianza apparentemente anonime di persone semplici comuni che però in quei contesti hanno fatto la differenza
O hanno o gli hanno anche attraversati subendo lì
Nelle loro vite e quindi la collana nella quale abbiamo appunto pubblicato il testo di Jolanda ma gli altri testi si chiama passaggi cioè l'idea proprio che il passa alla storia la grande storia passa nelle vite delle persone
Però le vite delle persone in questa grande storia possono fare la differenza
Quando ci siamo avvicinati alla racconto dell'Olocausto
E quindi della Shoah avevo fatto un'altra scelta di campo cioè provare a raccontare non quello che si era accaduto nei campi di concentramento ma scegliere
Ha cercare per un certo punto ci sono anche arrivati i racconti di coloro degli ebrei o che erano o anche di coloro che non è non erano ebrei
Ma che non erano finiti nei campi di concentramento che avevano subito le leggi razziali
E quindi erano stati vittime dell'Olocausto non finendo però nei campi di concentramento il nostro primo testo
Si chiama in fuga della paura fuga dalla paura e racconta la storia di una coppia che diventata tale dopo diciamo il dopo la fine bella dell'Olocausto prima non si conoscevano lei si è salvata perché non è finita nei campi di concentramento semplicemente perché si era rifugiata nei tunnel del diritto di gas di Varsavia
E lì era rimasta per tutto il periodo della persecuzione
Nazista Lou invece
Mi
Si era salvato perché mentre quando erano ed alla stazione con la famiglia lo zio di o consiglio di correre verso un altro vagone che andava in Polonia e lì andavano le persone non ebrea
Che hanno sarebbero andate a lavorare nelle fattoria
Quindi la sua paura durante tutta la permanenza nella fattoria dove la e ha aveva lavorato dove lavorava era quella di essere riconosciuto come ebreo
La invece la paura di rene che la protagonista femminile di questa di questa storia era quella che fossero trovati nel tunnel
Un racconto totalmente al buio quello di Rena
è un racconto totalmente alla luce quello DR però in fuga entrambi dalle leggi razziali quindi la nostra ricerche è stata questa abbiamo poi raccontato pubblicato la storia di Marco omesso e della sua famiglia
Una famiglia di ebrei di finanza
Cioè non sono andati a finire diciamo nei campi di concentramento ma si sono salvati continuando a fuggire in tutti gli anni in cui la persecuzione razziale
Era era viva in in Italia fornire per noi questo spaccato ci ha permesso di interrogare e di fare interrogare le persone i lettori
Su come la zona d'ombra la zona quella che viene chiamata la zona grigia e lo spazio nel quale possiamo continuare ancora oggi a a permettere che genocidi accadano come stanno ancora cadendo
Ci tengo anche a sottolineare io non li ho preparati sulla scrivania però lo faccio così poi gli faccio vedere il faccio tra un po'
Un testo che abbiamo pubblicato questo su suggerimento di Marco maestro e l'unica testimonianza scritta che esista
Della della persecuzione degli zingari durante l'Olocausto
Il libro nella lente focale a scriverlo uno dei sopravvissuti otto rossa Merk devo dire che quella è stata una delle letture più strazianti che io abbia fatto sul sull'Olocausto è un testo in catalogo ed è quello che quest'anno io mi sono sentita di riproporre proprio nella promozione dei nel suggerimento per gli insegnanti terra i lettori
Come proposta di lettura proprio per l'Olocausto per ora mi fermerei qui vincono poi non so se ci sono altre domande specifica
Certo torniamo coi dopo alle un altro libro dall'Argentina che sono la storia di una di una ragazzina Roma
Perché la Giuntina ancorché con la matrice ebraica molto forte
A pubblicato anche libri come questo dice c'è la storica forse sogna di vivere
Una bambina Roma Bergman convergente ora io Pivetti chiedere una cosa il il rapporto con non turchi libro
Spiegato alla Shoah
Soprattutto se una è stato una vittima con un sopravvissuto ma anche se si tratta di un familiare o forse anche di uno studioso è un autore diverso rispetto ad altri autori che propongono dei manoscritti per il suo vissuto per c'è un c'è un impatto una relazione emotiva con una con il manoscritto che è proprio di di di di di chi chi di un altro tipo di un'altra modalità al cospetto del del professore che ha che che ha scritto un testo di del del romanziere o altro c'è insomma una una una personalità dell'autore di una di un di questo tipo di libri
Di cui l'editore deve tener conto senza l'assenza voglio dire abbiamo parlato con con con Elvira di di Iolanda non paga sale certamente è una persona insomma
Una un carattere complesse difficile una una una sua ferita insomma che si che si porta che si porta dietro avete qualcosa da da dire in proposito magari anche qualche aneddoto
Ho insomma il rapporto umano che si può eventualmente stabilire traditore e autore quando si ha a che fare con con questa con questa terribile materia e forse diverso
Come diceva
Ma intanto devo ringraziare il Milan perché fa sempre piacere sapere qualcuno in giù ITO eliminarle
E poi la Milone che entrano nelle scuole ho sempre avuto l'impressione che sia difficilissimo anche perché così viene c'è anche molta concorrenza quindi convincere un professore adottare proprio lì essere facili però certi professori in certi libri riescono per fortuna entrare insomma come l'anno
In quanto quello che mi dice lavorare in ambienti un caso si intende nei primi anni
La Giuntina ricevevo ancora pubblicano molti libri proprio di sopravvissuti poi come sappiamo
Non ci sono più magari sopravvissuti fra virgolette famoso interferiscono una casa editrice più famosa
E poi pian pianino e quando ricevevo qualche libro
Di persone si era salvata intanto loro del primario quasi un pudore che essendo stati fortunati
Scrive centrale di pubblicare libri in così diverso di anche se in parte simili benché chiaramente gente che si nascondeva non fu arrestata rufus spedita soprattutto alla sugli scogli in pratica poiché in tempo invece figli nipoti e anche mi mandavano tanti testi
E lì non era facile decine perché chiaramente salvo eccezioni erano testi scritti per i figli Perini voti per qualche parente non avevano ambizioni letterarie
Spesso non diceva non è anche cose particolarmente nuove anche se ogni esperienza
E diversa anche luogo durante lascia come dico sempre ci sono stati sei milioni di morti sei milioni di storie e così anche Ben quelli che in qualche modo si sono salvati in Italia
E grazie anche ai giusti o pubblicato anche limiti giuste non bisogna dimenticare perché in ogni situazione
Cecchini vince perché non è facile perché si rischia la vita la propria indifferenza e Utah chi ne ha bisogno chiunque dissi prossimo meno prossimo per citare una frase né un politico italiano
E tendenzialmente
Il pubblica
Non mi vergogno di dire qualche volta abbiamo tentiamo di venderli anche all'autore fa volentieri e Loi primo l'unica distribuirli a regalarle perché ci tiene e venga conosciuta questa storia
In libreria connessa anche il vile molto difficile arrivare voi ci sono cose paradossali in alcune importanti librerie tutti i limiti della Giuntina vengano messi nello scaffale religione che non ha senso di niente
Questo non vuol dire pubblicato anche molti libri di religione
Che ancora continua a ricevere riesce cento in certi casi quando è scritto particolarmente male un argomento
Non è particolarmente interessante devo dire di no ma mi dispiace invece quasi sempre dico di no quando uno inventa le cose eccetera che intende basandosi sulle esperienze che ormai conosciamo
Ma scrivendo un romanzo allora insomma molto fare molto più facile dire di no anche introdurre il principio che queste cose vanno vissute per poterle
Raccontare salvo ovviamente un'eccezione poi addirittura c'è stato e anche nel mio caso c'è stato qualcuno anche si finendo figlio di un sopravvissuto invece non era vero nulla c'è un autore del libro bello
E fu pubblicato
Se l'ho pubblicato ieri sul
E niente
Diciamo che tendenzialmente io mi appassiono i libri che pubblico e quindi provo nasce anche una complicità diciamo con con gli autori
Rispetto a questi tipi libri questi libri che hanno storie molto molto intensa
Il rapporto molto molto complicato e difficile dal punto di vista proprio della gestione per me del carico emotivo che e l'incontro con queste persone mi ha sempre provocato
E Irlanda è stata per me è una sicura anche importante poi nella costruzione diciamo della di alcune certezze oggi alcune cose per me che rappresentano del dei pilastri diciamo ormai la sua forza io le invidio
Per raccontare anche un piccolo aneddoto negli e Irlanda abbiamo pubblicato tre libri quello che per me è stato più sconvolgente la sì le ferite del silenzio
Ci sono
Che un libro fotografico tra l'altro dove lei va ad intervistare dopo alcuni anni torna e tornata in Ruanda intervistato le vittime e carnefici
Ci sono parti di quegli di quel libro che nella fase proprio di lavorazione io non riuscivo a leggere tanto erano forti tanto erano Rutelli le descrizioni delle violenze che venivano subite non ce la faccio proprio ricordo che allora disse Adriano questo qui non edito fino alla fine ma io non ce la faccio
Dei libri che abbiamo pubblicato in un caso fuga della paura il mio rapporto è stato nella fase di redazione con la figlia
Dei due dei dei sopravvissuti
Che poi ho conosciuto anche on line perché appunto abbiamo fatto anche dei collegamenti quando loro erano erano durante delle presentazioni
Sempre diciamo l'impatto molto molto forte
Molto forte per me è stato un incontro anche con Marco maestro che già conoscevo ma quando lui mi ha chiesto di pubblicare la sua storia sapevo che era ebreo sapevo che era sopravvissuto ma non conoscevo i dettagli della sua storia
Quando poi lui mi ha proposto di racconti d'iscrivere detto ho voglia di raccontare la storia della mia famiglia
Era la proposta lì diciamo impossibile l'empatia ma non in maniera banale con la storia di Marco è stata molto forte li senti che hai una responsabilità almeno a me è successo sempre questo santo che una responsabilità in più anche come editore che quella di tutelare quella storia ediz pelare quelle persona
Di non fare diventare di non fare delle operazioni di marketing
Perquisì crea il personaggio credo che rispetto sia molto molto importante che in quel momento si per me scatta una sorta di o rispetto e di protezione anche
Di quello diciamo di quanto quella persona vuole condividere ed è disposta a condividere la pagina scritta e poi anche nell'esposizione in pubblico perché non sta non sempre persone queste persone diciamo così testimoni hanno poi la forza il coraggio anche di condividere davanti agli altri cioè in una appunto in una diretta in una presentazioni in pubblico quello che è dentro di loro
A segnarmi molto diciamo in questo questi incontri con persone della della che hanno vissuto la Shoah per me è stato l'incontro con Piero Terracina che non autorizzato nulla con la Meridiana io diciamo Piero ormai non c'è da alcuni anni
Però ne siamo stati la casa editrice che con insistenza invitò Piero Terracina ad un convegno negli anni negli anni novanta
E Piero poi mi ha sempre detto che quella è stata la prima volta che lui ha parlato in pubblico di quella del della sua esperienza nei campi di concentramento fino e di tutta quanta la sua storia fino ad allora lì si era sempre ritirato
Rispetto agli inviti che gli venivano fatto di cominciare a raccontare Piero incontrato Dio diverse volte ogni volta Piero quando raccontava la sua storia piangeva ma non per una messinscena perché era molto forte
Il racconto perché come dice anche Liliana Segre civili ogni momento la bambina che si è stata il bambino che si è stato che c'è una cosa che una volta che non mi ha detto
Lei mi ha detto che tutto quello che loro hanno vissuto
Non tutto quello che loro hanno vissuto nessuno di loro è stato in grado di raccontarlo che c'è qualcosa che hanno vissuto rispetto al quale mancano le parole per raccontare allora l'idea che ci sia un indicibile che però è stato è stato fatto
Chi quindi manchino a noi le parole per raccontare l'orrore che loro hanno su hanno subito questa cosa per me diciamo una cosa sconvolgente quindi nel armi carico dal punto di vista editoriale di queste storie io provo a ad entrare in queste storie d'accompagnare queste storie con estremo rispetto
Indica è veramente molto molto toccante queste queste cose che ha detto sul suo rapporto con qualcuno di questi questi autori
Di Jolanda Luca Casale ha ricordato le le ferite del Silenzio che appunto è un libro un libro essenzialmente fotografico con un impatto indubbiamente estremamente estremamente forte
Direttore Vogel Manprin ma ha mostrato la copertina di un di un nuovo libro dedicato a alle arti forse anche l'architettura sicuramente il cinema la musica che hanno fatto come dire da terreno per per da terreno dal retroterra culturale per atterra per la Shoah
Il
Distintivi il libro che primo dei due libri complicato cura Quentin articolato mio di un genocidio nacque come
Testo di una performances che nuovo dentro la all'interno credo sia stata l'unica volta che la comunità ebraica della più il permesso
Della sinagoga monumentale di Firenze una una lunga performances che ebbe luogo il il venticinque aprile del due mila sei che fu mandato un po'particolare perché coincideva il il venticinque aprile festa della Liberazione e in base al calendario lunare anche il giorno che la commemorazione dell'Olocausto nella nella nel calendario ebraico cioè il Jomaa Shoah
La la la giornata la memoria era appena nata perché cinque deliberarono la creazione istituzione della nel due mila cinque poi è stato a partire dal due mila sei ma poi incartato due mila sette due mila otto sono cominciata organizzare le stelline iniziative
E allora quello che che che vorrei chiedere adesso prima tempo dopo torniamo
Al direttore Vogel ma in quale misura
La giornata della memoria oppure discipline che sono come dire attinenti a
Ma non non è non sono la memorialistica come possiamo può essere fotografia può essere tessili rappresentati e naturalmente testi d'accompagnamento a un film c'è una produzione cinematografica negli ultimi anni dedicata alla Shoah che molto molto ampia
Aiutano se ho ben capito
Nel direttore Vaughan prima ha detto che in occasione della giornata a memoria alcuni titoli vengono pubblicati un po'quasi apposta giustamente in vista della giornata memorie e possono anche sul finire esauriti Berat rapidamente in in che in che in che misura questi queste discipline attinenti e queste ricorrenze aiutano l'editore
O diventano quasi una sorta di di vincolo di di di i i i difficoltà bisogna bisogna aggiornarsi perché cioè insomma alla fine diventa quasi più un obbligo che che non che non che hanno anche in un altro
E c'è una sorta di di evoluzione una una un'attenzione che cresce la tensione che magari invece negli ultimi anni sta sta diminuendo da parte del del del mercato in in in queste in queste in queste circostanze
Allora la domanda tutto sembra banale sembra Santi c'era il marito e complessa
Perché diciamo c'è il discorso sul valore della giornata cioè assenso non assenso celebrare la giornata della memoria
Eccetera io l'altro giorno mi sono letta per intero la dichiarazione della di Liliana Segre
Della senatrice Segre perché poi i giornali riportavano molti giornali riportavano soltanto il trafiletto e io sono andata a leggermi tutta quanta l'intervista e devo dire che condivido pienamente quello che ha scritto
Tutto quanto c'è un rischio insomma come che accompagna tutte quelle cose che a un certo punto diventano delle celebrazioni annuali
Che diventino più dei fenomeni di mercato
Per cui bisogna in quella giornata occupasse tutti di questa cosa e si creano anche dei prodotti ad hoc per questa giornata noi siamo fuori da questo diciamo tipo di mercato e mercimonio
Perché rischio è questo a volte capita spesso capita che ad esempio le scuole chiedono l'ultimo libro che pubblicato sulla Shoah
Oppure se c'è un titolo nuovo possibilmente di un testimone che posso andare nelle scuole a parlare della Shoah perché si rincorrono diciamo delle iniziative che sono semplicemente per celebrare quella giornata
Inizialmente alcuni anni fa rispondevo che testimoni sono sempre di meno
Ora qualche volta mi diverto a fare i conti ai docenti quando mi chiedono un testimone che possa andare a parlare dico fatevi due conti e cercate di capire quanti possono essere ancora in vita questo perché c'è appunto bisogna celebrare questa giornata
Quindi questo è un rischio molto alto
Al quale bisogna sottrarsi noi editori con una valutazione attenta di quelle che sono le proposte editoriali ma anche con una una che ci vengono fatte insomma quelle che ci vengono proposte
Ma anche e soprattutto io dico lavorando insieme con altre modalità che non sono soltanto il libro ponte il teatro il cinema
Perché l'obiettivo secondo me è un obiettivo proprio di semina culturale ristretto ai valori
Che esse non sembravano democratici e di rispetto dell'altro che se non sono tenuti alti
Ci portano allora per il rispetto dell'altro a non conoscere quello che è accaduto e a ricadere in quello che è già accaduto io trovo molto molto buona e anche lodevole la produzione teatrale la produzione cinematografica che ci ha permesso di conoscere la Shoah che ci ha permesso di conoscere quello che è accaduto
In quel momento storico credo che questo sia veramente una una ricchezza io non temo le altre forme di divulgazione di conoscenza rispetto a libro non le temo
Credo che insieme tutte contribuiscano a creare un bisogno di cultura e di conoscenza
Quindi io li vedo molto integrate se mi permetti Nicolò volevo voglio dire due operazioni editoriali importanti che noi abbiamo fatto in termini anche di innovazione comunicativa sui temi della Shoah
Una prima è stata diciamo una graphic novel
Uno che a partire dai testi di Primo levi
Ha raccontato quindi se questo nuovo e la tregua ha raccontato la ha raccontato appunto io in graphic novel il i libri di idee questi due libri di di Primo levi è importante questa graphic novel proprio per il lavoro storico che hanno fatto sia l'illustratore che la l'autrice dei testi
è un'altra epurazione importante che lei come casa editrice abbiamo fatto è stata la traduzione in CIA in comunicazione aumentati in alternativa del Diario di Anna Frank
Questo ci ha permesso di allargare i lettori del Diario di Anna Frank è un libro molto particolare io invito che ci sta seguendo ad andare sul sito della Meridiana e a cercare di Avigliano Franca
Non abbiano praticamente l'obiettivo che ci siamo dati con queste pubblicazioni non sta non è stato quello di scrivere dell'altro sulla Shoah ma utilizzare altri codici comunicativi per permettere a libri che già raccontano
Bene quello che è accaduto e quindi di testimoni di allargare diciamo il cambiando il aumentando diciamo scegliendo codici comunicativi nuovi allargando il pubblico di lettori quindi allargando la conoscenza
Certo in questi ultimi anni per tutto quello che è accaduto si fa un po'fatica a capire se poi i lettori ci sono che libri vogliono leggere quando vogliono leggere e perché vogliono leggerà molto complicato in questo momento c'è l'editoria solitamente è sempre stata in crisi questo momento molto molto particolare
Però se i dati e lo dico con estrema amarezza non invidia se i dati che escono fuori innestato cominciano ad uscire fuori rispetto al mese di gennaio e che il libro del principe britannico secondogenito ha vinto a a ma venduto quaranta milioni di copie
Già diciamo tutti attendono le ristampe che hanno già numeri alti di prenotazione io non credo che mettendo insieme tutti i libri di tutti quanti gli editori sulla Shoah
Arriviamo a un anche la metà di questi di questi titoli quindi probabilmente e lavoro culturale da fare è veramente ancora è ancora tanto per perché i libri sono delle operazioni culturali non non di mercato questo diciamo è un un principio un valore che va difeso difendono purtroppo siamo sempre meno come editori
Grazie diciamo direttore
Tendenzialmente sono d'accordo con il vero noi abbiamo sempre sente Vivimi sulla shoah comunque sulle leggi razziali
Sul funghi sul nascono Chimenti
E quindi riteniamo che magari qualche volta dicevano ma facciamo uscire il giorno della memoria a volte sono gli autori dice magari ci domandano venti medici si potrebbe uscire voi in gennaio giornate no
A volte gli sconsiglio
Guardate che il giornale va bene cantante si rischiara
Neanche di vedere magari si esce a giugno nell'unico c'è anche questo problema e rientra nel discorso che il rischio di che tutti gli anni
Viene riproposto
Però sono e non sono cento e non andrebbe abolito
Trovare un sistema diverso poi si sa che le istituzioni stavo per dire se ne sono appropriati ma anche quello è inevitabile salvo voi volta si ha l'impressione parte ora
Son tutti antifascisti novecento consumista oppure
Ne leggi razziali non c'è nessuno forse così conosce ma non pubblicamente le sue considera un'infamia magari senza dire troppo di lattuga chi gli ha voluto e così via va be'insomma è stato il primo passo
La cosiddetta persecuzione dei diritti voi c'è stata anche le persecuzioni
Delle vendite
E in Italia sappiamo che collaborato con i tedeschi
Quindi insomma indubbiamente problema io sono abbastanza ottimista il discorso povere altri reati in Cina ancora più complicata per certi versi più per più facile scrivere un libro che fare un film anche dei più cioè il costo tanto ma chi lo fa
Però anche in questo caso per esempio è stato criticato in parte anche Schindler List
Però non è sembrato un film importante che ha tanti anche ai giovani e i giovani magari al cinema sui bambini non è lei in contanti e soprattutto non vanno a scelta del presentazione avuto importanza poi addirittura mi pare proprio in questo libro pubblicato ora si parla del serie televisiva valgono se la ricorda Holocaust solo costituire il che insomma quella sì capisco è stata molto ci criticarono alcuna parlato addirittura in telenovela però è dimostrato che almeno in America dove tanta gente non sapeva nulla lunga meccanico e poi capitava qualche anno fa di incontrare americani intanto non sapeva neanche in Italia scende nel cuore
E poi anche della Shoah parte chi aveva in famiglia un reduce non sapevano molto quindi questa serie collocato affatto così scoprire
Scoprire la Shoah
E così anche altri film cento se vengono
Trasmessi il ventiquattro venticinque ventisei tutti insieme che ci può essere anche un rigetto come diceva appunto crea una serie bastante con queste opere
Si può anche capire però il discorso andrebbe fatto e partire da un'origine e questo è molto difficile basta parlare pensare la la guerra in Ucraina basta pensare a cose vengano trattate le donne gliela leggi che intelligente ebreo qui se ne parla ormai evidentemente c'è molta più prudenza senza dimenticarci poi anche Hitler andò al potere
Elezioni democratiche mai dimenticarlo impropri per anni e anni fino a Monaco in fondo nessuno diceva veramente nulla e quando fin quando è scoppiata la guerra era troppo tardi il comando degli ebrei venivano massacrati che in parte non si credeva in parte non si doveva intervenire
E questo che andrebbe infatti per certi versi mi meraviglio quasi che l'Occidente stavolta interviene
Perché spesso si dice adesso consente nella cui effettivamente c'è un'invasione
Ora non sappiamo come andrà a finire mi ricordo Wiesel ricordando nei Balcani veri anche lì tragedie disse mi sembra d'essere da certi versi e quando l'uomo questa inversione direi che i tempi sono Peter Brook
Venga qui Dori istituzioni beh insomma qualche qualche qualche nostalgico del fascismo nelle istituzioni cioè ce l'abbiamo purtroppo insomma se abbiamo un presidente del Senato che quanto si legge sui giornali a vari cimeli di Mussolini
A casa propria della seconda autorità dello Stato cose insomma non tutti si definiscono antifascisti ahimè subito in tutti gli otto e a proposito di istituzioni scuso la l'assessora seguite agli indiani che non riesce proprio a collegarsi adesso e con il sindaco del comune di Firenze prima avevo un problema tecnico si sposi chiedo col quale che aveva disposizione non non le permetteva di accedere alla la piattaforma su cui teniamo la nostra la nostra diretta ma abbia avuto un po'la conclusione io vorrei
Che direttore approfondisse un po'questo questo aspetto cioè la la letteratura della sola e per definizione una una una letteratura a vocazione memorialistica
Dicevo prima questo osservazione minimi che che in questo dialogo tra sempre un diesel fu fatta si parla sempre della sua come come un viaggio nel passato dovremmo cominciare invece dal presente
Per certi aspetti l'ho l'avevo accennato prima solare Rwanda dure azioni parallele era un tentativo di di far capire come ahimè l'Olocausto o o può può il ripresentarsi quarant'anni dopo anzi cinquant'anni dopo in un altro continente ma sostanzialmente con con una con molti aspetti con molti aspetti simile
In altre pubblicazioni ho letto ma per certi aspetti lo stesso piccolo autonomia di genocidio ricorda come la riabilitazione dopo la guerra piedi tanti antisemitiche sono stati responsabili della creazione di quel clima
Di di intolleranza di odio Dini nel nostro Paese in Italia nascondiamocelo
Nei confronti degli degli ebrei Policlinico Gemelli a Roma
Dedicato a insomma una ci sono alcuni passaggi che oggi alleggeriti di articoli dei gemelli che fanno veramente apre di dire insomma per per la violenza dei col suo il dei suoi propositi allora in come come è possibile niente rendere ancora più attuale la lezione di di di di questa di questa letteratura di queste testimonianze cercando di di di di di far capire che che parlano dell'oggi ahimè o era quello che richiese le rivelava l'attacco a questa conclusione costernato di fronte campi di internamento di di di di alcuni bosniaci in in serve ricordo
Simon's Bay il
Fu presidente del Parlamento europeo
Inutile non esattamente la stessa la stessa la la stessa
La stessa disposizione d'animo rispetto perché fenomeni a cui aveva assistito cioè come partire da dall'oggi o forse sbagliato perché perché dobbiamo comunque tenere ferme le le caratteristiche della sua in quel periodo e e in quello e in quel in quel contesto come come una casa editrice può cercare di di affrontare ed eventualmente rispondere a questo questo problema questo dilemma
Ma ambiente che noi abbiamo pubblicato anche Scullino sul genocidio degli armeni ma questa è la prima di Auschwitz interessante perché era quasi una prova dente che poi anche che descrivono Congo però poi ci troviamo davanti alla Turchia non lo considera ottava e quindi si nell'attualità c'è sempre una scelta politica che blocca in qualche modo per non parlare di chi consiglio intanto bisogna essere prudenti e non considerare tutto un genocidio neanche quello
Può in qualche modo banalizzare resto termini ben preciso
Per esempio invece in Cambogia sappiamo che quanti invece per era favorevole all'intima il Rossi gente quindi sono sempre o in Cina
I maoisti eccetera e quindi questo fa riflettere nel presente un soldo da con
Intanto
Però io effettivamente
Servirà come ha fatto
Da Meridiana pubblicare come anche io nel mio piccolo in quel libro sul Ruanda
Pubblicare
Storie di Ray simili io sono uno di quelli che considera lasciavamo fatto unico
Però questo non vuol dire che ci sono stati altri genocidi in forme diverse infonde anche simili quello del Ruanda
Indubbiamente in Cina
Sì dedicata soprattutto alla Shoah però anche all'interno dell'Olocausto abbiamo pubblicato libri vi non ebrei all'inizio forse no
Ma dopo ci siano rendiconto faccio il nostro libro si chiama tanti Holocaust
Dove si parla anche dei politici neri omosessuali dei testimoni di Geova eccetera eccetera gli zingari
Sì
Però insomma un editore
Qualunque editore dovrebbe dedicare almeno una coltura
Attualissima ce ne sono però in genere si occupa più di politica italiana
Che nella situazione del mondo voi
La famosa indifferenza e magari all'interno di una nazione può essere inferiore anche come dicevo riunito vinti
Ma a livello mondiale
Spesso non se ne parlano ma non se ne parla ad esempio dell'occupazione
Cinese il Tibet non si potrebbero fare tanti
Altri esempi
Nel voi effettivamente i grandi editori
In cui facendo inversione impressionante mila nello stesso libro pubblicato nove ha una diffusione Murgia modesta
E quindi siamo anche ironici
Invece pubblicato lo stesso rincorrere un editore famoso indubbiamente che magari viene invitato Fazio non so se il Milan è stata mai iniziata da Fazio io no sul ma e anche questo bisogna metterlo in conto
Grazie e vera un non so se sia mai stata invitata da Fazio da qualcun'altro però come come come ora voi alla Meridiana avete veramente molto un approccio come dicevamo forte l'intervento nei confronti del del della scuola e poi comici spiegarvi anche di utilizzare altri linguaggi per per raccontare la la la fra questi quel queste cose aiutano per per afferrare la la la taratura della Shoah dal dal presente dall'oggi
Non ti sentiamo ecco chiamati al microfono allora tre anni fa cioè prima nella alle mia prima della del della guerra
Di tutto quello che c'è accaduto io avrei potuto e saputo rispondere a questa domanda
Oggi faccio molta conta più fatica a a farlo
Perché c'è soprattutto nel mondo della scuola c'è un dato di fatto che la scuola diciamo collassata
Con l'esperienza del della pandemia
Ora sta provando a riprendersi in un contesto generale politico istituzionale che non investe sulla scuola come possibilità per un Paese di creare cittadini informare i cittadini
Del presente oltre che del futuro
Nella scuola diciamo è oberata di una serie di corsa per cui a volte mi noi sentiamo tutta la fatica di riagganciare anche l'interlocuzione con tutto il mondo scolastico che avevamo prima del del Comintern su queste su queste Tena tematica
Quindi mi riesce un po'difficile diciamo rispondere oggi perché sento la fatica che stanno facendo gli insegnanti
Che e poi anche la fatica che facciamo noi a ritrovare un equilibrio in un momento in cui e tutto molto squilibrato
Ed è anche molto posso dire
O su alcuni temi proprio come questo appunto della della memoria il tema anche della dei valori della difesa dei valori democratici di un Paese cioè il nostro la nostra Costituzione nata sulla alla fine di una guerra alla fine di un genocidio alla fine di un conflitto mondiale
è nata dalle macerie di un popolo
Che però aveva si era dato si stava dando un un modo ci stava dando un futuro e stava in questo futuro mettendo dei pilastri totalmente altri da quelli che lo avevano distrutto
Non è solo diciamo almeno fa specie soltanto il fatto che il il presidente del senato abbia amuleti come amuleti nel suo studio qualcosa amuleti appunto che ricordino Mussolini a me fa specie insomma che ad esempio ne nascono i confronti della scuola si utilizzino espressioni molto violente nei confronti dei giovani anche questo prepara
A una esclusione
Di pezzi importanti del nostro del nostro Paese quindi non è soltanto la rievocazione ora Nostalgia di alcuni nei confronti di un
Di un passato e con eh nel presente
Un alcune cose vengono riproposte vengono accettate
Io sento che oggi gli insegnanti sono molto stanchi
E sono stati anche spremuti possiamo dirle alcuni si sono proprio seduti
Altri non sa in tono diciamo la spinta per voler essere attori positivi di cambiamento questo mi fa anche molta rabbia
Perché io poi dice credo che ciascuno nel posto che occupa fa la differenza e quando qualcuno educa
Quindi ha in carico alla formazione di altre persone dei più giovani in quel momento non può lasciarsi andare quindi io non so rispondere alla tua domanda so soltanto che questo momento di grande fatica ed è anche un momento nel quale dobbiamo ricordarci le ragioni per le quali siamo qui siamo persone ancora liberati poter esprimere le nostre opinioni
E che tutti abbiamo la responsabilità in un contesto che di guerra
Su tutti i fronti abbiamo la responsabilità di immaginare cosa fare perché si fermi diciamo questa escalation
Sì grazie vera io penso che adesso possiamo veramente avviarci a conclusione
Di un di un libro in cui Daniel Bovet Herman figura come autore perché è anche autore di i io alcuni da alcuni fedeli che editore piccola più biografia di mio padre
Dagli album giudice
E il silenzio può fare molto più male delle delle parole
Penso che almeno questa questa sera che ma ancora di più questa sera attraverso tutto il vostro impegno il vostro lavoro la vostra dedizione professionale il vostro rischio d'impresa
Ricordiamoci con la casa editrice azienda che deve far quadrare i conti
Voi sono avete dato tutto quello che potevate dare per far sì che il silenzio non facesse lasciasse spazio a alla alla alla parola la parola alla favola scritta un'ultima un'ultima parola però per la la la voglio lasciare cominciando da data il dire
Come come messaggio finale che ti senti di di dire
Rispetto a questa questa scelta che la Meridiana per certi aspetti in un modo resa avendo una per come l'ha descritta come è nata poteva anche non pubblicare libri sulla sulla shoah certo punto è stata forse la cosa inevitabile per per come
è stato il DNA di questa casa ITT dice
Però avevate come dire anche altri e avete anche altri filoni su cui su cui su cui contare poi sul sequestro quelle ripetere a memoria sono sono
Dunque toccherà risale forse a tutto il catalogo a tutto il senso di essere di essere editore
Vuole aggiungere qualcosa in chiusura
Allora oltre i ringraziamenti insomma per per questo coinvolgimento che poi porta a fare memoria proprio anche la propria storia delle proprie scelte
Io credo quella frase che tu hai detto deliberò che il silenzio ora in questo momento non ci possiamo permettere assolutamente di fare silenzio
è il momento in cui dobbiamo dare voce parola e prendere la parola per difendere sì o e catalogato Dino presso perché siamo in un periodo di appassiona e quindi credo che in questo momento noi diciamo per il mestiere che facciamo per quello che scegliamo di pubblicare abbiamo il dovere di non fare silenzio chi dare parola e fare in modo che questa parola soprattutto se la parola costruttiva una spero una parola vera una parola che non illude e non illude dalla responsabilità che abbiamo molti darci un futuro come umanità
Nel nel governanti
Ma intanto quando pubblicato la notte nel mille novecentottanta se ne parlava pochissimo diceva
E quindi ebbe proprio l'impressione che era venuto il momento di parlarne manca abbastanza fiero di iniziare con un libro così importante
Che resterà per anni in via via l'ho sempre avuto questa sensazione proseguirà quando vado a parlare nelle scuole
Che è molto faticoso particolarmente ebbe il merito il clinico certe esperienze
Vignette indiretti non a caso scritto l'autobiografia di mio padre anche lui
Non l'ha scritto e l'ho scritta io Belloni con quelle poche cose che sapevo che mi stavo anzi per vari motivi
Però a volte dico basta un ragazzo duro
In qualche modo percepiscano il messaggio
Con essere sufficiente e quindi anche nei libri
Certo lei vivevano spera che sia più di nuovo Emma
Non tanto che l'hanno preso un anno dentro perché capiscano Saraceni tempio e che in qualche modo gli aiuti non avviene deve essere dei cittadini responsabili e devo dire che a volte mi scrivano e questa è una grande soddisfazione
Perché non dico che le ha cambiato la vita però gli ha dato molto questo giustifica francamente al di là di tutti i problemi in questa attività
Grazie grazie di cuore a a tutti
Chiudo con un come dire non è un aneddoto una fossero disarticolati informazione grazie a un libro del
Della dell'Argentina un riflettuto su su una delle
Tantissime vittime della Shoah che urbi mentre vive la Giuntina in questo caso si intitola il silenzio di Urbino bene che non un bambino probabilmente nato ad Auschwitz è morto ad Auschwitz
Di cui sappiamo pochissimo se non attraverso attraverso alcune alcuni passi
Di Primo levi che sono sono presenti nel sommersione salutati che
Su questo è un uomo
Bambino che non ha conosciuto altro che il campo di sterminio nel nel corso della sua vita che non sapeva parlare che non poteva nemmeno camminare
Propriamente
Di cui non Amateur probabilmente porta subito dopo il parto e che pronunciava pochi suoni in poche parole ma
Primo levi lo descrive come un bambino con uno sguardo molto forte che voleva vivere
E che ha vissuto anche la liberazione diamo sui tre perché morto poi ad Auschwitz dopo l'arrivo dei dei sovietici in infermeria ormai era stremato
Quindi è morto ha seguito della della sua ma
Libero in questo arco allora io ho scritto la voce urbi mette subito Iberia
E non è stato facile perché per scrivere su Wikipedia
Scritto varie voci su Wikipedia ma sono aperte le sue vittime di acque bisogna giustificare avere note far capire cioè c'è un dibattito interno tran tran tran tran tran Taita anzi coautori della in questa enciclopedia in Rete
E io ho insistito sul fatto che ordine c'era
In qualche modo è un errore dell'Occidente del del del novecento questo questo questo piccolo bambino di quei sappiamo poco se non appunto le poco a cui sono stati dedicati performances teatrali liberi composizioni musicali è diventato un un appunto un piccolo errore involontariamente suo il suo suo è suo malgrado
Ecco Urbino ecco ovviamente non ha scritto niente ma non ha mai nemmeno pronunciato il suo nome i Urbino econometrici sudato da una compagni di prigionia che
Giorno lo accudiva
Chi non ha mai pronunciato nemmeno una parola in una lingua in una lingua comprensibile ma soltanto qualche qualche qualche sua secondo me a pieno titolo giustamente deve figurare tra
Le persone che e si possono consultare questa questa grande fonte di di informazione di dati chiede tipici peggio
E alla fine la voce è stata è stata accettata
Ecco forse
Nel mio piccolo contribuito a ad allargare la produzione della letteratura sulla shoah attraverso questa questa voce che peraltro è breve perché più di tanto non si può si può scrivere su su su su su su suo ordine
Ma con con moltissima stima con molta ammirazione con tutta la nostra solidarietà di di lettori
Nel mio caso un anche di autore ma di cittadini salutiamo i nostri due ospiti il via Cagnino e Daniel proroga il ma anche fanno onore alla alla cultura italiana
Allora l'essere impresa culturale essere nel nel mercato
Ma con con con con con valori che se non si fossero
Nostro Paese precipiterebbe in quel in quel silenzio
Che che che più traumatico di qualsiasi di qualsiasi parola a cui faceva riferimento anche Daniel Fonte Avellana nel suo libro piccola con l'autonomia di un con l'autonomia autobiografia di di mio padre
Grazie a in ricopriva per aver segnalazione tutti gli aspetti tecnici ci dispiace appunto per l'assenza dell'assessore Federica Giuliani che comunque ci CCC saluta
E in questo modo abbiamo colleghi coralmente partecipato anche in ordine alla giornata della memoria sapendo che non è una ricorrenza tanto
Per ricordare ma soprattutto una ricorrenza per passare all'azione ognuno nel proprio campo
Sarebbe Tirrenica
Grazie piacere Danielli averti conosciuta