80 anni dall'ottobre 1943 - prima giornata

Qua e mano con Maurizio Cozzi state vicine nelle sedie bianche
Volevo dire che la nostra città è quella che cerco e i noi non sappiamo ma no neanche voi con se riusciremo ad arrivare ecco uno dei misteri di Roma
Allora prima di tutto grazie per essere qui
Serbi sedette io ne sono felice
Certo
Assolutamente tutti dovranno cercare di parlare in modo
E importante e impegnativo perché siamo
In radio siamo a radio radicale che RadioRai radio radicale subito RadioRai che andremo domenica prossima integralmente come domani
Io mi chiamo Paola Severini Melograni
Abbiamo deciso con la nostra squadra una squadra che copre tre redazioni la redazione di o anche no su RAI tre la domenica mattina in replica il lunedì notte
La redazione della sfida della solidarietà su Radio RAI e la redazione di angeli Treschè un'agenzia di informazione che da ventitré anni fornisce il Parlamento italiano ha una lunga storia di diritti
Abbiamo deciso di ricordare annoto nostro gli ottant'anni terrestre lamento del ghetto con l'aiuto dell'Unione delle comunità ebraiche che ci segue Sempre e che in questi giorni con quello che è successo non è qui con noi Mario porto i saluti di Noemi Di Segni e porto i saluti del ministro Nordio anche lui impossibilitato ad essere cento non ce l'aspettavamo quello che è accaduto abbiamo pensato tutte e tre le redazioni di organizzare la presentazione di questi sette libri
Ognuno è importante perché gli ottant'anni da quarantatré sono una data indimenticabile
E soprattutto noi domani avremo un sopravvissuto l'unico l'ultimo il più anziano vedete qui mi assale
E soprattutto che l'ho fatto per un motivo personale io sono la titolare di Piero Melograni
Mio marito sarebbe acuto novantatré anni se fosse vissuto a tredici anni suo papà che erano antifascista socialista antifascista
Quando ci fu il rastrellamento del ghetto e il suo amico che abitava al piano di sopra Mario Pirani via Marche grazie di Rossi salvo lo prese per mano e lo porto qui la via della Lungara dove generale Massimiliano del Casale ora ci racconterà ci fu questo questa riunione
Lì ministero tutti quanti presso ce lo racconti tu bene Massimiliano
Per poterli controllare per alcuni che lasciarono liberi
Ma dei più di mille che furono rastrellati voi sapete bene che ne tornano non soltanto diciassette nessun bambino quindici uomini sedici uomini e una donna
Piero me giocherà anni lo ha visto
Lo ha visto ed è rimasto negli occhi di un bambino di tredici anni per tutta la vita e ogni sedici ottobre Luís
Piangeva si commuoveva noi facevamo la marcia organizzata da Sant'Egidio la cui prima edizione sta patrocinata da Massimiliano perché allora generale era il direttore del centro Alti Studi per la Difesa che è proprio il luogo fisico
E quindi lui mi mi raccontava
Che era un testimone oculare lo faccio anche per lui in qualche modo è un modo per averlo vicino per per loro con me questa sera
Adesso io mi taccio perché prima di presentare i tre magnifici libri che sono di Marco De Paolis che il procuratore generale militare di Agnese Pini che il direttore di Cuore N
Prima donna in Italia a dirigere in contemporanea
Tre quotidiani già uno farebbe tremare i polsi lei è fantastica
E di Ermanno Tedeschi che è un grande collezionista d'arte gallerista docente che insieme con Ermanno per presentare il suo libro c'è un grande collega che si chiama Maurizio Caprara e che è stato anche portavoce capo dello Stato quindi io sono veramente onorata stasera
Di potere avere degli ospiti così speciali
Mi ripeto andrà integralmente in tutte e due le radio e potrete anche scaricarlo dal podcast quindi ora mi taccio e faccio una domanda passo la voce al generale Massimiliano del Casale per chiedergli perché Massimiliano tu hai deciso dopo tanti anni di mettere finalmente una lapide che ricorda questo fatto così atroce forse la pagina più scura
Della storia della nostra città
Grazie e buonasera buonasera a tutti primo pensiero
Deve andare ovviamente
Tutte le famiglie alle vittime che in questo momento stanno soffrendo stanno partendo una guerra che si sta di fatto combattendo in in Medioriente
Dal quel tra undici giorni da da quei fatti che undici giorni
Orsono hanno interrotta io ho fatto un modus una una
La vita
Che si stava
Volgendo sviluppandosi in quella in quella regione del mondo bene
Perché io sono arrivato a al Centro Alti Studi per la Difesa la la la presidenza del Centro alti studi alla difesa del due mila e quindici e fui colpito da un fatto e cioè che il una ricorrenza così importante per il ricordare un evento così importante per la storia recente
Di Roma fosse limitato a nato che io avevo percepito più come formale c'è una semplice deposizione di una corona
All'esterno del muro di cinta da parte peraltro neanche dall'autorità militare
C'è da parte del Comune di Roma e della comunità ebraica e ho detto ma questo non può cioè non non può passare così inosservato questo questo momento
E ho incominciato a ragionare poi devo dire la verità qualche anno più tardi pochissimi anni più tardi complice la ricorrenza del settantacinquesimo anniversario
Poi avvicinato dal dal fui chiamato dal da Santo Marcianò da monsignor Santo Marcianò all'ordinario
Militare per l'Italia il quale mi chiese di farmi coinvolgere cioè in in un Progetto che ricordiamo insieme che vedeva appunto in maniera molto più importante a partire proprio da quel settantacinque esimo anniversario per celebrare è i fatti del rapimento ecco della tratta ecco del dei cittadini romani
Di religione ebraica del quarantatré e non me lo son fatto ripetere una seconda volta devo dire che non se ne parla però nella briciolo di struttura organizzativa c'erano due coniugi
Federica e Tobias Bert Brecht
Che erano l'anima
Della di questa di questo piccolo organismo organizzatore
E che incominciano mai incontrarmi io dico va bene diamo vita all'iniziativa che poi peraltro per noi era scontata e quindi il fatto di porre una lapide nel cortile d'onore vicino
Al sacrario militare del Centro alti studi Centro alti studi che fino a quel momento fino al mille novecentoquarantatré per sessant'anni aveva ospitato
Quello che normalmente viene chiamato al collegio militare di fatto era la scuola militare un po'come potrebbe essere oggi la Scuola militare Nunziatella o la teoria e di Milano
Cioè ragazzi che con le stellette sul Barroso frequentavano le il il il liceo il ginnasio
Per poi avviarsi alla vita militare presso l'Accademia militare di Modena ecco questo è era un po'e quindi nel nel gergo è rimasto il collegio militare
Questa questa struttura
Forse non so se c'è la possibilità di parlarne più tardi ma che di fatto è sempre ha sempre ospitato almeno nella sua storia recente
Una presenza militare al
Cioè fatti studierà a un qualcosa come oltre duecento frequentatori ripartiti per i vari corsi
Con un trenta per cento di presenza internazionale da tutti e cinque i continenti quindi un evento molto importante è una delle ragioni che mi spinse a proprio mettere in grande Michel lire anche luogo adatto proprio per per la lapide fu quello proprio fu la scelta e la fu determinato proprio dal fatto mettere un luogo frequentato molto frequentato ben visibile proprio
Soprattutto da parte dei frequentatori che sono sempre molto curiosi quanto si tratta di avvicinare la storia italiana ecco questo va va detto a chiare lettere
No è che rendono dobbiamo ringraziare Massimiliano del Casale perché il suddetto perché l'hai fatto tu si doveva fare ma nessuno prima di lui l'aveva fatto e quindi di va riconosciuta una visione e anche il grande senso di giustizia approfitto per ringraziare anche una cara amica che si chiama diva ricevuta il presidente dell'associazione sulle regole
Con lei condividiamo un grandissimo dispiacere in questo momento una delle nostre ospiti dei dialoghi a Spoleto una grande scienziata agronoma ebrea Sciuscià Maran è stata rapita con tutta la sua famiglia il marito la figlia il genero i nipotini e altri parenti dal kibbutz Berrino e non sappiamo se sia viva o no sappiamo soltanto che un gigante della solidarietà con la sua Onlus fare planet ha salvato centinaia di migliaia di persone in Africa che sarebbero morte di fame grazie ai suoi il semi che possono dare frutto nei terreni aridi quindi anche questa occasione ci permette di ricordare un'amica per cui preghiamo fortemente speriamo che sono Jean torni tra noi
Detto questo e conosciuta alla vicenda per cui siamo tutti riuniti ecco il per i libri di questa sera
Marco Depaoli scaccia ai nazisti prefazione di Liliana Segre
Edizioni Pelizzoli
Marzabotto Sant'Anna e le stragi naziste in Italia la storia del procuratore che ha portato i colpevoli alla sbarra tutti voi conoscete Marco De Paolis l'uomo dell'armadio della vergogna questo è uno un libro uno dei tanti libri di Marco diciamo quello che è un po'il compendio della sua battaglia che è durata anni anni e di cui dobbiamo essere gratis si mi poi abbiamo Ermanno Tedeschi
Ermanno Tedeschi ha apportato latte israeliana in Italia ma non solo
Uno scrittore un collezionista un curatore
Il libero si chiama una racchetta da tennis racconta ricordi familiari della Ferrari ebraica
Silvio Zamorani editore e con me di ho detto prima sarà rappresentato da un autorevolissimo collega che è Maurizio Caprara e poi Agnese Pini Agnese Pini
Che racconta una storia personale la storia della sua famiglia
Il libero e intitolato un autunno del costo l'eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia una storia d'amore mentre la guerra torna a fare paura Agnese ha scritto questo libro
Un po'di tempo fa forse non pensava all'attualità
Del suo catenaccio mentre la guerra torna a fare paura niente io comincerei proprio dette visto che sei l'unica donna oltre me e quindi approfitto e mi sono commossa anche perché anch'io una storia familiare particolare per non non tragica come la tua storia
E mi sono commossa perché lei non soltanto parla di questa vicenda che collegabile proprio agli eccidi
Di cui il nostro procuratore generale militare si è occupato per tantissimi anni
Ma anche all'emancipazione femminile
Nel senso che lei parla delle sue zia della sua nonna della sua mamma come persone che volevano cresce lei a causa della guerra causa per di questa tragedia terribile in questo piccolo paese e delle loro condizioni familiari non hanno potuto studiare anche la mia nonna
Ha fatto solo fino alla quinta elementare prestato il dolore che l'ha accompagnata tutta la vita l'ultima parte del tuo libro è quella che mia coinvolto di più
Lo dovevi alla tua famiglia le donne per la tua famiglia Agnense
Ora intanto grazie TT questo invito lo dovevo indubbiamente a loro come sempre quando si decide di fare qualcosa che parla della propria famiglia ma lo dovevo a me stessa ancor prima che a loro
Perché parlare di quello che siamo stati e cioè il famose domande chi siamo da dove veniamo e un regalo che ci
Diamo di farci penso che per tutti arrivi un mentre la vita in cui necessario portarsi indietro e trovare quel tempo e trovare con lo spazio per trovar per voltarsi indietro e tornare
A quello che siamo stati anche le generazioni che ci hanno preceduto davvero un grande regalo che mi sono voluta fare e dentro questo regalo ci sono ovviamente anche i miei familiari quello che dici tu
Sul riscatto di generazioni femminili io credo che sia una storia che riguarda veramente quasi tutti i nomi
Perché l'Italia di quegli anni e ottanta anni fa gli anni Quaranta era ancora un'Italia sostanzialmente agricola
E a un'Italia fatta di fuori dalle grandi città di persone che vivevano sostanzialmente TA agricoltura e allevamento in condizioni molto difficili molto pure
In cui si semplicemente non non si aveva accesso all'istruzione non avevano né i maschi nelle femmine le femmine ancora un Pelino meno
Dei maschi
La mia bisnonna che morì in questo eccidio che io racconto la mattina diciannove agosto mille novecentoquarantaquattro
A San Terenzo Modica un paesino minuscolo ha proposto appunto l'Italia che eravamo un paesino minuscolo che si trova in Lunigiana io non so se voi conoscete queste zone lodigiana terrà bellissima tra Liguria Emilia e Toscana
Boschi di castagni villaggi di origine medievale con dei Castelli molto belli il mare a un passo le può Haneke le Apuane intorno un posto veramente meraviglioso
Che fu nell'estate del quarantaquattro peraltro di è la parte più feroce
Per la seconda guerra mondiale siamo in piena linea corti
E appunto in quell'estate tra Vito due date solo per l'appunto circoscrivere temporalmente quello di cui stiamo parlando dodici agosto quarantaquattro Santander Stazzema c'è qua
Il procuratore De Paolis che poi credo ve ne parlerà ventinove settembre quarantaquattro Marzabotto quindi un mese e mezzo
Moglie non due mila persone
Numeri approssimati per difetto numeri ufficiali per
Due mila persone in un mese e mezzo lungo appunto quella che veniva chiamata Linea gotica ci sono gli alleati che premono da sud
I nazisti con i collaborazionisti la Repubblica Sociale tengono il fronte in maniera sempre più complicata sempre più difficile un punto di vista bellico e si decide per una strategia del terrore che punta lucidamente
A sterminare e popolazioni civili e lo sterminio lucido calcolato
Studiato a tavolino con molta attenzione nulla avviene per caso in queste stragi
In questi CD la maggior parte delle vittime sono soprattutto donne bambini anziani
Perché gli uomini si nascondevano per la cura delle deportazioni quindi spesso scampano a questo tipo di
Di barbarie e in questa lunga scenici di sangue qui dodici agosto ventinove settembre tutte compiute per mano l'ironico Cenél di un unico maggiore maggiore Walter Reder
Chiamato il monco perché l'ha perso un braccio il braccio sinistro combattendo a Kharkiv
Proposte di corsi e ricorsi della storia qui andava in giro con questa divisa vuota
Sul sul braccio sinistro e questo in poteva ancora più terrore alle popolazioni appunto tutti lo chiamavano il monco e Lou insieme la sua divisione la sedicesima divisione Reichsführer SS che compie questa mattanza
Per ripicca
Appunto lungo questo queste mese e mezzo il diciannove agosto arrivano San Terenzo Monti qui uccidono centocinquantanove persone in un villaggio che ne contava quattrocento quindi si può dire che viene sterminato un paese così come vengono dopo la stessa procedura la stessa dinamica la stessa brutalità che colpisce gli altri Paesi tu dicevi del catenaccio in cui si parla del della guerra che torna
A fare paura quelle storie
Non sono così diverse per modalità per brutalità per ferocia quelle che abbiamo raccontato
Pochi giorni fa il sette ottobre qua non c'è stato l'attacco di Hamas su Israele quali sono stati gli stermini kibbutz con lo sono stati
Decapitati bambine stuprate donne uso parole forti ma sono le stesse parole
E servono per raccontare quello che è successo a casa nostra ottant'anni fa quindi non troppo tempo fa e allora Paola dico solo questo e e poi concludo ma il la domanda che mi sono fatta quando iniziato a scrivere questa storia e che appunto era anche un attimo un regalo per me
Era se quale fosse il senso cioè se avesse davvero un senso
Scrivere un libro di duecentocinquanta pagine sono state settanta anni fa dimenticata di cui non era in importato molto poco
Fin dai primi momenti successivi a quell'orrore dimenticato come quasi tutte quasi tutti i crimini di guerra
Di quella stagione quarantatré quarantacinque e oggi veramente misconosciuto e più
Relegato delle lapidi no quelle non mi bidimensionali sul marmo che ci raccontano che ci sono stati dei morti ma di cui non sappiamo niente e di quel punto non non abbiamo più voglia di sapere niente mi chiedevo l'utilità di tutto quello che poi fa anche il paio sul
Sulla domanda se la storia abbia un'utilità
Sì partiamo dal dal presupposto che la storia non insegna nulla sulla poesia di Montale molto bella che sinistra la storia
E che dice esattamente questo che la storia è inutile perché non insegna niente perché se la storia ci insegna se veramente qualcosa noi non commetteremo più sistematicamente gli stessi errori che abbiamo compiuto nel passato e invece anche la cronaca di questi giorni ci insegna che non è così che continuavamo a commettere quegli errori quinti
Quanto alle dice la storia inutile io penso una cosa
Che non sia che è vero che non ci insegna nulla la storia questo incontrovertibile
Ma non è inutile perché sapere che cosa siamo stati capaci di fare noi ottant'anni fa in quelle stragi c'era il maggiore Reder ma ci sono anche tanti italiani tanti italiani
Sapere quello che abbiamo fatto siamo stati capaci di fare noi in un momento estremo come la guerra
Sapere di che cosa l'uomo può macchiarsi quando si trova in mani in momenti così
Così gravi così estremi appunto come si possono essere conflitti
è utile perché ci aiuta appunto a capire chi siamo e ci mette nelle condizioni nel momento in cui quelle condizioni possono tornare di scegliere da che parte stare
C'è sempre una parte giusta è una parte sbagliata e ne possiamo sceglierla e se siamo consapevoli di quello che siamo in grado di fare non abbiamo più alibi rispetto la possibilità di poter scegliere e per scrivere questo libro conosciuto
Ne sono felicissimo è stato uno dei regali che mi hai fatto questo libro Marco De Paolis
E nel Senato una cosa che non mi era così chiara e cioè che nessuna in per nessuna Procura militare un soldato semplice ha l'obbligo di scottare bambini
Può scegliere di non farlo
Poi sceglie di non superare donne può scegliere
Di non saccheggiare villaggio di incendiari puoi scegliere di non essere quella cosa lì anche in quercia
E allora essere consapevoli di quello che invece l'umanità è in grado di fare siccome tre nelle condizioni poi di fare una scelta più
Giusta
E meno
Affidata al caso
Inglese clinica quattro anni dall'agosto del due mila diciannove direttrice della nazione
Primadonna ad aver ricoperto questo ruolo inoltre cento sessanta anni di storia di quel quotidiano
Ma dal due mila ventidue dal luglio ha assunto anche la direzione per Resto del Carlino del giorno e della costa nazionale che si chiama QM quotidiano nazionale
E io credo che mia seppi mi abbia in qualche maniera
Ridato la gioia non dico l'onore a le sue nonne alle sue sia le sue profezie in questa strada fino a pochi anni fa
Abitava hanno Vittorio e Carlotta Taviani io ho nel cuore la notte di San Lorenzo che è un po'come libero della nostra niente
Vittoria Carlotta non ci sono più purtroppo Carlotta è morta di coppiette ma era rimasta lei tre anni fa ci mancano molto
Però sono convinta che avrebbero letto il suo libro Agnese con grande amore mi permetto di leggere tre righe poi passo la parola Marco De Paolis
Ognuno aveva fatto la sua parte tutti erano rimasti vivi
L'avevano fatta Mario Uggeri e poi suo figlio Roberto da tutta la vita l'avevano fatta Luisa Kincaid Fonzino Ancelotti l'aveva fatta Clara Cecchini l'aveva fatta la cuoca del Cisa
E l'aveva fatta Emma in mattonelle d'averla fatta Silvana
Che aveva portato il tedesco ferito fino al comando la sera del diciassette agosto l'aveva fatta Alba
E a del Litta Maria dopo aver visto ammazzati i suoi genitori e anche don Michele rabbino nella vecchia rimessa davanti alla canonica l'aveva fatta Ottorino Kincaid si Ottorino
Egli Memmo il partigiano Memmo che aveva continuato ad andare a tutte le commemorazioni del diciannove agosto
Ogni anno da solo
Con la bandiera arrotolata sulla spalla Turchia ai consegna anti
Ad un ricordo alla memoria e questo è qualcosa di così prezioso Agnese è il tuo primo libro ma basterebbe questo tanto ai talmente tanto da fare a dirigere quattro giornali questo libero
Legale tutti quindi grazie e grazie per aver mantenuto la loro memoria perché questa è la cosa che noi dobbiamo fare assolutamente si commuove ogni volta che che non porta contano e l'abbiamo presentato anche in radio soltanto lei ma guardate è e bellissimo tra l'altro la fotografia della copertina è utile
E mia zia che è stata l'ultima conoscere ancora in vita conosce la piece nonna che fu uccisa appunto in questo
In questo eccidio ed è una bambina del trentanove di ho deciso di di dedicare la copertina non solo perché lo meritava puntano a proposito di meritarsi qualcosa lo meritava indubbiamente ma anche perché la sua generazione quella nata nell'alla fine degli anni Trenta nei primi anni Quaranta e la nostra generazione di bambini della guerra sono i bambini nella nostra guerra
Sono quelli che erano abbastanza grandi per capire che cosa stava accadendo vi era abbastanza grande per sapere che cosa stava succedendo a San Terenzo Monti che cosa
Aveva significato trucidare centocinquantanove persone erano troppo piccoli per avere qualsiasi tipo di difesa
E credo che e l'abbiamo riconosciuto poco
Che abbiamo ricordato poi so soltanto due film assai c'è appunto il film dei Taviani e c'è il miracolo a Sant'Anna che peraltro è stato fatto da un americano e per cui io spero davvero che dal tuo
Un autunno ad agosto perché si fosse messo ora l'ascolto
Edizioni Chiarelettere viennese Pini venga tratto macchiare una fiction la storia della tua bisnonna della tua famiglia Telemaco auguro logori amano il tutte grazie grazie a niente
Marco De Paolis Marco De Paolis è un vecchio amico
Io conosco il suo lavoro ormai da tanti anni però questo un libero speciale caccia ai nazisti
Parla proprio anche questo libro di Sant'Anna
Dista Xena la prefazione di Liliana Segre non re che razza di Remo mai abbastanza il Capo dello Stato per aver scelto Liliana Segre che continua a testimoniare per tutti noi
Quanti sono Marco i libri che hai scritto sull'armadio della vergogna e poi spiega a chi ci ascolta perché si chiama così
Intanto grazie per questo invito mi fa molto piacere essere qui con voi oggi
Sì questo è il del settimo diciamo il secondo divulgativo gli altri scritto erano più tecnici insomma ecco giuridici
L'anno scorso appunto anche mi sono cimentata anche un libro per bambini su queste queste vicende
E l'armadio nella vergogna è un ecco una sintesi perfetta che Franco Giustolisi un giornalista d'inchiesta che conoscete tutti che scomparso qualche anno fa
Appunto aveva inventato un pochino di anni fa per
Ecco per far conoscere queste questa vicenda della la nostra storia contemporanea che che tutti noi ignoravamo che cosa conoscevano sicuramente in pochi
Io stesso quando quando ho iniziato a nel due mila due a a fare le prime indagini non conoscevo nulla di di Santana come tutti le persone della mia generazione avevo i ricordi dei firma del dopoguerra cartoon banditi Roma città aperta si conosceva solo Marzabotto è Fosse Ardeatine e si pensava che fossero delle delle cose capitate così per quasi come un cataclisma come se fossero delle ecco dette
Delle calamità naturali e poi invece con il con il lavoro che inaspettatamente mi sono trovato a fare inizio degli anni due mila mi sono reso conto che queste cose non non sono delle degli accidenti non ma sono il prodotto dell'uomo sono il prodotto della dell'odio prodotto della disumanità
E quello che mi ha colpito particolarmente nel incominciare a occuparmi di queste cose era nella sosta
Anziano il disinteresse della
Della
Con della collettività per mamme e bambini Metello che l'arma anche perché ecco anziché a tutto tondo sospendiamo che ci ascolta cioè erano dei documenti spiccati da qualche parte che nessuno controllata
Quando io ho iniziato a fare le indagini nel due mila due l'armadio della vergogna era stato diciamo scoperto nel novantaquattro meglio data cast si si era cominciato diciamo accorparla nel novantaquattro il problema è che rimasto diciamo poco coltivato nel senso che io con Lerna mio nel mio ufficio avevo trovato dopo otto anni punto dall'onda rinvenimento e questi fascicoli un centinaio di di fascicoli per per strage che erano erano ancora fermi liberata da sette anni
Sostanzialmente a fronte di quelli che poi sarebbero stati circa almeno mille cinquecento mille ottocento casi vi erano stati soltanto quattro processi tra il novantaquattro e il due mila
E quindi
Appunto nel con superato il primo lo stupore così dovesse occupare di cose che sembravano consegnata alla storia che invece erano erano
Erano attuali abbiamo cominciato a rimboccarci le maniche e lavorare la singolarità del fatto che
Nel
Alla fine degli anni Novanta si diceva tranquillamente pubblicamente sia sui giornali e sia nelle Commissioni d'inchiesta che non si sa che non si sarebbe potuto fare più niente perché ormai erano tutti morti nel novantanove e nel due mila
Doppio rispondenti a queste obiezioni
No io
Semplicemente no non non non le prendeva in considerazione perché mi occupavo solo di fare quello che dovevo fare senza perdere tempo
Certamente dire affermare nel novantanove che erano sicuramente tutti morti io sontuose c'è qui qualcuno che abbia più di settantacinque anni mamme ma è un'affermazione piuttosto temeraria ma anche un po'singolare
Quello che è singolare diciamo non solo farla pubblicamente ma anche che la il pubblico a cui si si fa questa affermazione rimane indifferente liberato e a non spiegare a chi ci ascolta casco Sassetti era un po'
Che chiarissimamente Liliana Segre dice nel mondo del secondo dopoguerra la Germania doveva essere reintegrata in fretta nel blocco occidentale impegnato nel confronto con quello orientale sovietico
E quindi porla sul banco degli imputati sia pure per orribili stragi di civili era considerato inopportuno in termini di Realpolitik
Certo questa è la la spiegazione che gli storici hanno hanno dato del del fatto che
Queste cose siamo stati poi di fare tutti qualcosa in modo cancellarla mirabilmente
Però ecco mentre la Germania comunque ha fatto delle
Sicuramente del delle politiche insomma sulla sua memoria anche dal punto di vista parte anche giudiziario
Significative noi questo lo abbiamo completamente obliterato basti pensare io non solo fatto indagini sul sui crimini nazifascisti in Italia ma ho fatto indagine anche sui crimini commessi dai militari italiani prima dell'otto settembre del quarantatré
E su questo anche questi fascicoli erano l'armadio della vergogna e questi fascicoli però non sono stati non non hanno mai prodotto neanche un processo
E questo è un questo secondo me ecco non voglio rubare il mestiere di storici però sicuramente è un conto
Non non saldato un conto aperto che prima o poi occorrerà di cui occorre occuparsi
Tutti Riccardi che non è qualche anno fa avevamo anche analizzato il problema di tutto quello che avevano fatto quello che siano le marocchine ante cioè cioè ad una parte delle forze alleate che avevano ucciso stuprato donne soprattutto nell'alto Lazio per cui il grande film sui propri versi in bocca la ciociara che rimane come Grande documento stuprato e ucciso donne sacerdoti uomini vecchi e bambini in anche in questo caso tentammo ricordi con le Commissioni del Parlamento di fare un ragionamento sulla possibilità di celebrare i processi vale sempre la pena
Questo vale per tutto vale per le foibe vale cioè per tutto vale la pena Marco dalle assolutamente proprietario perché ho conosciuto
Veramente oltre
Credo che un migliaio ecco di vittime nella nella mia lunga attività
Ecco giudiziaria rimasi se si con
Scioccato dal
Da un un servizio televisivo che andrà in onda nel nel due mila due da da parte della televisione tedesca Vader che punti servizio che fu
Quando appunto e non dall'undici aprile due mila due armi Annone grande carrista all'ente tedesca Carla tarpare le ali ecco e che poi fu ripreso da dare i tre in quella in quel servizio
Sì intervistavano alcune ex SS che poi non erano tanto ex perché continuavano esserlo rivendicando il loro la loro appartenenza i loro crimini senza alcun
Senza alcuna senza alcun problema
è una di queste punto ansimava Albert Meier e
Definiti diciamo rivendico il massacro della dell'oratorio ricercano dove furono uccisi
Dodici bambini
Cinquanta rare insegnanti solo anziani
Dicendo appunto che affermando che avevano soltanto eliminato
Dello scriba Chili di sinistra e scusate il termine anche se lo dite avevamo solo preso a calci in Cuno quei porci partigiani questo era quello che la che le persone hanno visto in televisione ma non l'abbiamo visto soltanto noi che eravamo
Ma erano non erano parte di quella di quella storia avevano visto i figli i nipoti di di quei morti
E questo nome di attuazione insieme ad altri altre centinaia di nomi erano contenute in quelle carte non solo normali la vergogna ma anche nei rapporti
Dale indetto servizi investigativi britannici inglesi fin dal mille trecentoquarantasette e tutto questo era rimasto completamente obliterato
Il fatto di vederlo così in televisione in questa maniera
Il pubblicamente
E tra l'altro singolarmente tornasse circostanza ecco molto singolare invio Preside funzioni di procuratore mitraglia spesso il ventidue aprile del due mila due
L'undici aprile andò in onda questo servizio il diciassette aprile di quell'anno due mila due
Il Presidente da Repubblica tedesca Ivana sarà osservi le colline di molte sono insieme a Carlo Azeglio Ciampi per chiedere perdono scusate italiani queste atrocità quindi c'era un in una settimana
Gran successo tutto questo
Ecco serve se avesse avuto qualche dubbio sulla doverosità diciamo di di di Fincher tentare di non non non di fare giustizia ma di tentare di fare giustizia a distanza di anni questo dubbio era spazzato via da quelle parole miserabili di questo
Il suo carnefice tu scrivi A pagina duecentosessantaquattro cacciatore o meno sono senz'altro un pubblico ufficiale cosciente di aver fatto il proprio dovere
Cosciente tuttavia anche del fatto che il dovere di un pubblico ministero non si esaurisce con un rinvio a giudizio con una requisitoria ben costruita
Con l'accoglimento delle proprie richieste
La giustizia si compie anche con l'esecuzione della pena quando cioè un condannato sconta la condanna ricevuta è ma in questo caso
Ecco questa è un'altra pagina veramente molto difficile molto delicata perché nessuna di queste sentenze diverse con trentasei condanna fu eseguita
Quindi circa quaranta mandati terre sono pay emesse a seguito delle dei processi c'erano ancora vivi il settore ce l'ha no Cioce tratteggi mandati intrecciano avremmo potuto emettere versi mandati d'arresto
Non furono eseguiti nella Germania né dall'Austria
Perché poi non parliamo corsa per in Germania ci dobbiamo ricordare che molti di questi ecco
Questi condannati erano osteria Civo ucraini o provato insomma dettando i tanti Paesi che venivano dalla dalla dall'Europa
E queste sentenze non non sono mai state eseguite offrono eseguite
E quindi
Anche anche se chiaramente si trattava di una giustizia tardiva e quindi dalle stesse incompleta i principi di giustizia non possono essere a mio parere ecco dimenticati non possono essere cancellati o
Condizionati dal dalle prospettive ecco politica e quindi in quel punto del del libro io ho avvertito la necessità di
Di fare un'affermazione del genere così come
Così come ho scritto anche avvertì la necessità di esternarlo alla
Alla persona che sintetizza e sintetizzare rappresenta diciamo l'unità nazionale Cervati del Presidente della Repubblica
Dunque abbiamo fatto un'analisi sempre perché si fosse messo adesso all'ascolto importante abbiamo parlato sia della memoria che della necessità assoluta
Di continuare a esprimere la giustizia sempre in ogni caso anche quando sembra che non ci sia più un motivo che non ci sia più nessuno che non ci sia più una volontà in questo caso un uomo da solo
è riuscito a ricostruire a coinvolgere a trascinare con sé tutta una serie di meccanismi sono stati dieci processi vero che tu hai celebrato diciassette diciassette scusarmi io ero ferma a qualche anno fa
Ora
Cerchiamo di alleggerire un pochino perché
Poi diventa difficile
Diventa difficile ma in questi giorni la necessità di celebrare la memoria
E improrogabile assolutamente soprattutto rispetto a quello che sta
è stata che aderendo
In Israele
Allora parliamo invece dei ricordi familiari della Ferrara ebraica
Nel libro di Ermanno Tedeschi singhiozza Morani editore una racchetta da tennis racconta
Potete immaginare
Io ho subito pensato al Giardino dei Finzi-Contini abbassare anni
E in qualche modo credo neri breve per gli stimoli ci sono anche delle fotografie bellissime oltre che degli appunti che ci fanno fare un salto è quasi un film anche questo non è soltanto un libro
E siccome è mio amico Ermanno Tedeschi non si fidava di me della mia presentazione
Chiamato un grande aiuto ma io sono molto contenta di avere quei Maurizio Caprara
E anche il fatto di avere Maurizio è come avere mio marito vicino perché mio marito era amico di suo padre molto amico di suo padre quindi dello Zio scusami dello zio e quindi è una cosa di famiglia anche questa
E io passo la parola loro due
Perché si intervistano da soli parla non loro ricordando che c'è una parte di questo libro con Simonetta Della Seta
Simonetta con la quale abbiamo fatto un grande lavoro nel due mila sette ricordando Toscanini in Israele e Simonetta spezzo un attimo una lancia per Simonetta Della Seta perché
Quello che è successo ora e in questi due chi Boots
Forse trova anche le radici e in quello che successione Israele Simonetta è stata una delle donne
Che ha guidato la protesta contro l'attuale presidente israeliano
E noi abbiamo seguito con la nostra agenzia questa protesta che è stata una protesta civilissima non dimentichiamo che Israele l'unica democrazia nel Medio Oriente e l'unico paese dove queste proteste possono avvenire
E quindi in qualche maniera questo libro una doppia una doppia valenza perché l'intervista Simonetta Della Seta di Ermanno Ermanno Cluj che la intervista
E commovente bellissima parla proprio dell'impatto con Ferrara ma adesso io mi taccio
Perché Maurizio
Parlerà con il nostro militante un altro microfono lo passiamo al loro grazie
Quindi Ermanno Tedeschi una racchetta da tennis racconta ricordate ricordi familiari di una serrare ebraica sei la che le ti chiedo questo così dito di via ti sei ispirato a Bassani
Ma in realtà
Un riferimento Cassani c'è sicuramente tanto grazie per avermi invitato mi fa molto piacere
Non è che l'omicida si dite e che con Maurizio comunque un rapporto particolare e quindi penso che
Poteva arricchire anche le private la serata
Per fortuna perché vediamo un po'
Il riferimento a Bassani c'è sicuramente in tanti in tanti tratti del libro
Spiego solo perché si chiama la racchetta da tennis racconta poi darei la parola a Maurizio
Io prima di questo libro quale durante il periodo comodità avevo scritto un altro piccolo libro crei racconti di Matilde Matilde era una bambola
Ed era la bambola che la mia mamma aveva quando aveva comincia alle persecuzioni state le persecuzioni razziali nel trentotto alla mia ma da sei anni
E questa qual era la sua bambola che loro nel trentotto mio nonno avvisato che a me né a lasciare l'Italia è incominciato un pellegrinaggio attraverso la Francia attraverso la Svizzera poveri Portogallo e infine dal Portogallo nel CUD dopo due anni di peregrinazioni sono usciti a partire proprio guai
La mia mamma si porta dietro questa bambola sempre che è rimasta un po'un segno che la segnano un vero signora memorie io mi occupo di di giocattoli antichi come come segno di una memoria non solo come fatto in sé di correzione perché il giocatore non segnano in Oria e questa bambola mamma si è portata via quando negli finita la guerra e cinquantasei
Nel dopo già finita la guerra la mia mamma è rimasta innocua fino a cinquantasei poi tornati in Italia conosciuto il mio papà sposata è rimasto in Italia questa bambola è sempre rimasta con lei
Pochi
Mesi prima di incominciare a star male qualche anno fa
Mi chiamò e mi disse guarda ti consegno questa bambola che mi ha seguito per tutta la vita
E vorrei che questa bambola qua poi tra consegnate perché se anche un collezionista di giocattoli ma soprattutto perché tu abbia in mano un testimone di quello che che è stato è un piccolo oggetto ma che per me è un grandissimo valore
Per questo così ho preso ho ricevuto questa bambola l'ho tenuta molto bene manca un braccio di manca anche una gamba ma non l'ho voluto farla restaurare perché così era e così mi parlava questa bambola
Racconto questo perché ho presentato il libro a afferrare al mese propri racconti di Matilde
E all'inizio della presentazione tra i vari relatori c'era un avvocato Nicolini famiglie conosceva bene la mia famiglia caviglia tedesche di Ferrara l'intera famiglia ammette Vittorino
Conosceva bene la famiglia e tedeschi Ferrara e a un certo punto Luís dice anche ti devo consegnare un un testimone oltre la bambola tutti gran creare un testimone che anche gli otto famiglie del del tuo papà
Così
Mi dà un sacchettino fu una racchetta da tennis vice queste racchette da tennis me l'ha regalata tuo nonno Ermanno cioè mio nonno per la mia maggioritari Joseph Bar Mitzvah allora io voglio che tu abbia questa testimonianza che attenga tu
E io in quel momento commossa da questa
Questo gesto così affettuoso e anche così sensibile ho detto ho promesso che avrei scritto un libro
Sulla storia degli ebrei di Ferrara che sono stati una grandissima comunità
Io prego Ferrara sono nati nel mille duecento quindi un'antichissima comunità e con al centro la storia della mia famiglia ma lascio la parola Maurizio era per spiegare il perché una racchetta da tennis racconta
Grazie
Buonasera
Io mentre si parlava non so se
Questo oppure no pronto
Grazie
E Paolo Severini prima ricordava Piero Melograni con cui ho avuto tante volte occasione di parlare son sempre state di grande insegnamento e mentre che ascoltavo mi veniva in mente
Una parte di un libro di Piero Melograni le bugie della storia nella quale parla del diciamo un'angolatura visuale insolita per vedere gli uomini di potere e quante cose gli uomini di potere non sanno pur dovendo decidere ma una delle cose che conservava Piero Melograni è spesso chiesi i protagonisti degli eventi storici
Non ne sono pienamente consapevoli e non sanno dove questi eventi poi porteranno la storia questo vale
Per i grandi protagonisti della storia ma secondo me vale anche per i piccoli e forse noi siamo tra i piccoli perché io credo che viviamo in un'epoca di cambiamenti storici in cui c'è un cambio di marcia e in cui l'ordine mondiale
Che non è che fosse prima statico però diventa più soggetto a cambiamenti non tutti prevedibili
E da qui
C'è un un parte del libero di Ermanno Tedeschi
In cui
Sì percepisce
Qualcosa che io credo ritorni ci aiuti a capire anche che cosa è avvenuto il sette ottobre scorso
In Israele con l'attacco feroce
Pianificato crudele di di Hamas contro il kibbutz dei moscia le cooperative agricole e questa parte uno scritto che lui porta di con un parente di uno zio chiamata Cello tedeschi zio di Ermanno
E in questo testo lui nel due mila tredici racconta
Come erano racconta la la parte diciamo delle persecuzioni subite a Ferrara e non solo il e come lui aveva attraversato questo periodo ma soprattutto ne conta
Cioè la parte che seduto mi ha colpito che nel mille novecentotrentotto la sua famiglia era in vacanza a Rimini
E a un certo punto si ha notizia della prossima promulgazione delle leggi razziali
Per cui lui descrive
Sgomento
Difficoltà nel capire che cosa fosse successo grande sorpresa e il vice Papa era ingegnere capo delle Ferrovie io ero balilla moschettiere
è un bambino
Ed macero Topa scusami no il l'autore del la lettera e era toppa OK perfetto che e turbare nel raccontare questa cosa
Da una descrizione di quel di quello sgomento iniziale al quale seguono poi altre cose gli infilano un biglietto nel grembiule di scuola in cui c'è scritto SP cure sempre porci questi ebrei dopodiché viene confiscata la casa
Dopo di che
Il tuo zio Arrigo riesce a far trovare dopo il sedici ottobre da un treno un biglietto che butta giù mentre lui viene deportato nel quale dice avvertite mio fratello che deve mettersi in salvo
Ecco c'è una una
Scansione temporale più lunga di quella che c'è stata
Tra chi è andato a dormire tranquillo di avere di fronte se il giorno dopo una giornata di Shabbat periodo di chi pur il sei settembre scorso e il sette si sveglia e c'è la più grande quantità di di assassini di ebrei compiuta dopo la Shoah ecco il libro in qualche modo secondo mi mi interessa sapere se per te questo corrispondeva CIDA
Una in questo punto
Una illustrazione e l'occorrente di quanto alle volte noi possiamo andare di fronte a degli eventi senza rendercene conto perché non è che fossero mancati i segnali
Di antisemitismo del fascismo non è che esso sbucano nel trentotto e che probabilmente uno tenta di non riunire i vari episodi che vede ma di pensare che forse ognuno isolato non sono connessi
E così come non è che sia stata pacifica e tranquilla la vita tra
Il ciò che stava fuori Gaza che dentro Gaza
Però uno pensa no arriverà qualche imbarazzo Iron Dome il sistema protettivo lo neutralizza era e invece a un certo punto si materializza il mostro della storia nella sua concretezza
Peggiore
Ecco da questo punto di vista io vedo non so se tu lo stesso ma vedo una come se il tuo libro
Il PCI
Spiega se nel senso lo lo lo distende esse in un arco temporale neanche lunghissimo poiché stiamo parlando trentotto quarantatré quelli insomma cinque anni che quello che adesso è avvenuto in proporzioni se voi non sono
Terribilmente più brevi concentrato
Grazie Maurizio sì in effetti esiste un potere lirismo tra tra i due momenti perché
Vorrei qui spiegare una cosa nel trentotto
Mio nonno materno
Ha capito la gravità della situazione
E ha deciso di lasciare immediatamente il Paese
Dopo un lungo pellegrinaggio Ifigest America eresie salvato e non ha potuto vedere gli errori via gli orrori un
Successo degli anni successivi
Mentre mio nonno che aveva combattuto la prima guerra mondiale che lo status perché era assessore al comuni di Ferrara durante l'amministrazione fascista
Che viveva in in questa società in cui aveva una serie di TIR responsabilità importanti anche pubbliche
Che gli erano state tolte al il Papa che andava in una scuola non più pubblica perché non poteva più andare a scuola c'è il mio papà
Ma andava in una scuola ebraica che si era costituita apposta dove tra l'altro uno degli insegnanti mio papà era proprio Giorgio Bassani che anche lui sbattuto fuori da una scuola pubblica dove insegnava era stato poi
Costretto ad insegnare in una piccola scuola ai bambini apra e che se no altrimenti non avrei dovuto studiare e e diciamo che sono rimasti fino al quarantatré precisando che comunque questa come diceva voci sempre questo pensiero no di
Che il peggio doveva non non sarebbe venuto c'era una sorta non dico di fiducia ma comunque che le cose avrebbero potuto potuto finire invece
Nel quarantatré
Proprio nel mille novecentoquarantatré passa il il il treno che del sedici sì dopo sedici ottobre passa il treno che da da Roma andava ad altezze doveva passare per il Brennero afferrare lascia Arrigo tedeschi qui abbiamo
Il piacere di avere
La moglie del del la vedova e il figlio di Arrigo caricarsi di essere qua con noi che detiene questo foglietto prezioso che è stato lanciato dal treno dove c'era scritto avvisato il mio mio fratello
Di scappare velocemente al quarantatré e mio nonno direttore delle delle Ferrovie dello Stato ma era stato cacciato già via dal delle Ferrovie dello Stato lo raccoglie
Lo raccoglie un un dipendente del suo io lo Stato che lo porta poi alla famiglia infatti durante poi dopo la guerra fu insignito anche
Di un un riconoscimento ma questo era per dire che esistevano questa quel esiste sempre noi questa speranza che
E gli evasi scritta molto tra gli ebrei durante il periodo del fascismo che c'erano stati molti operai che avevano creduto nel fascismo
E che avevano dei ruoli importanti ruoli politici e ruoli militari ruoli di tutti i generi
E che non perché anche se gli avevano poi tolti non pensavano che sarebbe arrivato il peggio che invece poi il pareggio è arrivato altri invece hanno avuto la visione diciamo più aperta hanno capito la gravità della situazione e se ne sono andati
Sì in indubbiamente cioè una voglia in tutti noi alle volte così come abbiamo delle paure abbiamo degli talvolta degli ingiustificati ottimismi per cui ci si preclude la visione della realtà
Dal dal tuo libro io tratto anche altri motivi di riflessione per esempio quando si parla delli tentativo da parte degli ebrei di andare in Svizzera durante le persecuzioni
L'uso della parola respingimento il profugo rifugiato allora non non richiedente asilo ma di fatto richiedenti asilo era soggetto al respingimento e anche una cosa che tu osservi cioè che viene
Ricordato che
Sempre nello scritto di tuo padre
Che la Confederazione elvetica fu l'unico baluardo della democrazia in Europa
Durante la guerra che è una roba impressionante se pensate
La patria del dei dentelli d'Illuminismo del diritto romano è l'unico posto dove sopravvive la democrazia a un certo punto è la Svizzera che più come dire grossa quanto una o qualche regione italiana questore è abbastanza inquietante e che rispetto a questa inconsapevolezza con cui si va avanti alle volte verso tragedie c'è qualcosa di simile a quello che accade in Buio a mezzogiorno al detenuto descritto da Arthur che perché un bolscevico della prima ora che ha fatto la rivoluzione e lo arrestano nelle purghe staliniane
Che allora non si chiamavano così l'ordine sono accusa di di di attività antipartito c'era e lui dice ma bisogna avvertire il compagno Stalin
Il compagno Stalin deve sapere che qui si fanno queste cose cioè malgrado sia incarcerato interrogato da un brutale interrogatorio che si chiama duetti lui a tenta di rivolgersi e così lo stesso rispetto al fascismo da parte degli ebrei all'inizio in maniera non fideistica però diciamo di ottimismo ci fu l'idea Musolino usava qualcuno sta facendo qualcosa ma in realtà poi dopo capiranno che non è così e questo secondo me noi dobbiamo tener presente questo genere di illusioni rispetto alle incognite del futuro
Sì
Qui nessuno pienamente da coro Conte e vorrei tornare un attimo ma respingimento raccontare un episodio che nel libro allora
Punto nel quarantatré dopo che
Dopo la storia del del foglietto è troppo che
Il nonno si accorge la necessità di scappare immediatamente da Ferrara si si rifugiano prima girano primo parlo hanno poi passano da Milano insomma
Arrivano a Demonte in Piemonte de Talis mettono un raccordo con un partigiano perché attraverso dei portatori venga
Portante istante
Vengo portato impiegano importati al confine insisterà
Di notte questi contrabbandiere che poterne contrabbandieri che aiutano ad andare andavi svizzero solo per un certo punto sentono anche dei rumori li mollano in mezzo al nulla
E non c'erano bambini persone più anziane perché c'erano anche qui bisnonni c'erano i fratellini opacità vedono una luce dopo con difficoltà arrivano alla frontiera ne esiste tra dove non li vogliono accettare lo vogliono non li vogliono fare in tre perché non credono che siano avrei credono che siano dei degli scampati che vengono che lesione degli ex fascisti che non li vogliono far entrare insisto in tutti i modi poi ad un certo punto Carmiano anche la circoncisione non è un elemento che per loro identificativo dell'essere avrei certo punto mia nonna
Diviene un un'idea tira fuori con difficoltà la fede nella fede c'era scritto una parola ebraica basalto che vuol dire buona fortuna questi vedono la scritte in ebraico
Facendo rivedere questo questo anello loro capiscono e di far entrare il respingimento che tu dicevi prima fu costi diciamo sciolto da questo da questo episodio che ho voluto raccontare perché comunque era un episodio determinanti tratto
Il partigiano che poi Aiuto la mia famiglia ad andare avversari Svizzera retto dal ritorno a Demonte dopo qualche giorno fu impiccato nella piazza di Del Monte
Per aver aiutato mia famiglia se io sono quello di colui ed altri ebrei a a fuggire e oggi uno dei giusti diciotto Salemme il suo nome e il suo e l'altro che non ricorda si trova a Yad Vashem
E il Museo della sua di Gerusalemme
No non non otto aggiungere diciamo che se i tempi stringono come vi sembra che Paolo ci faccia capire cioè ad esempio o no no no no no no va bene non voglio togliere ad altri spazio dico un'altra delle cose che mi ha colpito che credo che di cui quando uno legge il libro deve sempre considerare che cosa mi servirà a che cosa mi porto dietro al di là del piacere della lettura nel leggerlo ma soprattutto quando sono storie di di diciamo che possono essere più divertenti questi stiamo parlando di pagine buie del nostro passato
Che c'è una parte di Silvio Zanon rane che raccontano alcune cose che riguardano anche la sua famiglia dice
Quello che sto per raccontare ci ha aiutato in famiglia ad accettare ogni evento bello o brutto che fosse sospendendo il giudizio in attesa degli sviluppi
Dirò di più sovente quando arrivava un guaio ci chiedevamo quale magnifico e sorprendente vantaggio ne potesse scaturire
E in realtà subirà dicevi gli ebrei a Ferrara arrivano nel mille insieme a duecento alcuni anche prima del mille ottantotto come Giuseppe dopodiché si susseguono delle stratificazioni quelli che vengono da Spagna quelli che vengono dal Portogallo i tedeschi nel mille cinquecento poi nel mille seicentoventicinque Bagorda notavo fa fare il ghetto
E e si arriva alle persecuzioni ma poi alla fine cioè esce e la letteratura il cinema il racconto la trasmissione della memoria come quella che di di grande qualità che ascoltavamo prima di Agnese Pini
Ecco in qualche modo anche questa è una cosa che io credo io me la porto via comico utile da tener presente diciamo forse in tutte queste cose sperando che avvenga proprio quello che leggeri riceva cioè la trasmissione di conoscenze del passato tra generazioni questa è una delle cose da portarsi in tasca
Assolutamente io ho scritto questo
Questo libro che poi tra l'altro ecco
Come
Fatto indirettamente cenno dapprima Maurizio ci sono diverse interviste
La rabbino capo di di Ferrara ma anche persone che non sono fanno parte della comunità ebraica
Al massimo interasse tacca allora era diretto S. che è stata direttrice del mese Museo ebraico della Shoah di di Ferrara a alla figlia di Paolo alla figlia di Giorgio Bassani Paola Bersani a tutta una serie di persone proprio perché
Ognuno esprimesse un certo concetto di memoria
Emma soprattutto perché ho voluto schiere questo dico perché io ho ho due figli
Presenta grandi o cinque nipotini
Sento cura racconta Lando con lo diceva che c'è una percezione diversa da quella che erano che ho io perché io sono ancora figlio della diretto diciamo della generazione che ha subito la Shoah il mio papà che ha vissuto tutto questo
I miei figli sono già una un'altra generazioni mini poté Ancona altra generazione purtroppo i superstiti incominciano ad esserci non ce ne sono più quasi quasi più ormai sono pochissimi si contano sulle dita di una mano
E credo che
Ci vogliono dei degli strumenti che possono essere l'arte che possono essere un libro che può essere un film perché in qualche modo possono raccontare le generazioni future
E che comunque lascio un segno della memoria non possiamo dimenticarla quello che abbiamo visto nei giorni scorsi questo riferimento all'attualità quando io ho visto questi bambini
Sgozzati queste questi attentati che sono stati fatti
Non ho non ho altro che pensato al a libro al vagone che andava dal CIS con dentro Zé Arrigo e a tanti altri episodi tristi e tragici che purtroppo hanno segnato il nostro popolo e che continuano a segnalarlo quindi questo libro qua come anche gli altri titoli che ho sentito devono essere
Delle bandiere della memoria
E quindi grazie mille per avere
Voluto organizzare questo incontro anche con gli altri relatori che hanno arricchito ulteriormente questo
Dibattito grazie
Ci stiamo avvicinando alla il fine di questo che più che un di una presentazione in realtà una trasmissione radiofonica
Perché i libri parlano e e quindi e bene che io per esempio che modello mi taccia ma
Una cosa Rispetto acquisto libero per alleggerire un pochino e terminare con uno sguardo di serenità
Decisa Ermanno che ci sono delle interviste ce n'è una a Umberto Caniato che è un esperto di tennis sanno quattro pagine assolutamente deliziose
Voi sapete che Bassani amava il tennis forse ancora di più di quanto masse
La merce cinese circoli famoso circolati Bassani quello appunto
De il giardino dei Finzi-Contini e e il nastro Ermanno scrive
Gianni Clerici giornalista scrittore e commentatore televisivo nonché grande conoscitore forse il più grande conoscitore del tennis
Ricordando Bersani nel centenario della nascita offre la seguente testimonianza giocai per la prima volta con Bassani alle Cascine di Firenze
Temevo che Giorgio non fosse in grado di palleggiare al mio livello Clerici prima di fare il giornalista era stato un giocatore invece andò benissimo aveva senso geometrico il colpiva agevolmente non solo di dritto ma anche di rovescio Ciliberti ma ad assistere a bordo campo via era tra il pubblico e il professor Roberto Longhi chi si occupa di arte sa chi è stato Roberto Longhi per la storia dell'arte italiana
E io approfitto perché ci ascolta chi non lo conosce andate a studiare dei leggere libri di storia dell'arte di Roberto Longhi
Che era stato maestro di Bersani negli anni universitari di Bologna
Quando ormai con l'avanzare dell'età Bazzani non riesce più a giocare non diserta fatto il campo da tennis ma continua a manifestare la propria presenza attiva vuoi al Memphis a voi al Country Club di Fossalta ero seduto a bordo campo abito grigio azzurro Observer non perde uno scambio si interessa alle fasi di allenamento dei vari giocatori
Che ripetono all'infinito i medesimi movimenti fondamentali
Preso a la mano sulla racchetta lancio della palla nel servizio rotazione nel colpire di diritto di rovescio
Alla ricerca del colpo di artista il colpo perfetto per conquistare il lavoro della vittoria insomma il nostro Ermanno è riuscito nonostante il tema così
In realtà doloroso e la storia della sua famiglia prescindere che la nonna la mamma degli abiti bellissimi segnalo le fotografie veramente ci si sofferma con piacere da Adornato ottico
Anche ad alleggerire questo tema così tanto doloroso e approfitto Sempre perché all'ascolto nel consigliarvi un week-end a Ferrara perché il museo di Ferrara elmo segno straordinario
è un museo che a Prato la concezione della modernità dove possiamo imparare a conoscere la Storia degli ebrei italiani che ha una storia affascinante
E importante
Portate i vostri bambini adesso
Ha finito il microfono perché utero e questo incontro trasmissione di questa sera dove abbiamo presentato tre libri
Un autunno ti agosto di Agnese Pini caccia ai nazisti di Marco De Paolis una racchetta da tennis racconta di Ermanno Tedeschi
E ringrazio ossia gli scrittori
Che l'autorevolissima collega Maurizio Caprara sono onorata venuto finalmente qui da noi passo la parola generale Massimiliano del Casale
A cui dobbiamo una targa che ricorda e Massimiliano insieme
A te che chiuderà ai ci facciamo tutti tutti quanti una domanda darle ancora la pena
Di lavorare nella comunicazione di lavorare per le giovani generazioni dicevamo prima forse i nostri nipoti ne siamo nonni
Come Ermanno io sono andati quattro
Hanno bisogno di di metodi diversi tu hai fatto il tuo ai nessuna targa chiunque passa qualcosa si deve chiedere le pietre di inciampo sono una cosa straordinaria
E sono in tutta la nostra città e non solo sono in Europa ma Roma noi ci facciamo caso molto soprattutto in questa zona che la zona del ghetto
Ma cosa dovremo ancora fare tu sei stato anche un professore un insegnante ha insegnato ai soldati
Bisogna sempre avere un contatto con i giovani quello è fondamentale io ho fatto l'insegnante come dici
Ho diretto una struttura che però vedeva come dire si occupava di formazione avanzata nel settore della sicurezza Centro Alti Studi per la Difesa aperta non solo al personale militare ma tutti i dirigenti del settore dell'industria delle istituzioni e che dove si parlava di difesa e di sicurezza
Io penso che intanto la storia la storia del nostro Paese delle nostre comunità deve essere un punto fermo
Della delle nostre discipline di insegnamento e occorre iniziare a parlare con i più piccoli
Perché si incide più a fondo si incide meglio
E apparentemente anche più semplice apparentemente il linguaggio che si deve utilizzare ma parlare loro con i simboli
E iniziative come quella per esempio che tu suggerirei di visitare il museo di Ferrara
Ma quelli sono passi piccoli passi ma che sono fondamentali a partire proprio dalle generazioni dei più piccoli
E non tralasciare l'insegnamento della nostra storia nelle scuole ecco qualcosa che invece si sta ahimè perdendo riservando solamente ad ambiti specialistici in onda trattazione di questi temi che invece noi sono tanto cari e sono tanto vicini a noi e alle nostre generazioni
E dunque io ringraziando i relatori saluto anche due persone che sono due scrittori che sono qui con noi stasera ognuna a suo modo sta cercando di mantenere i ricordi di mantenere la storia del nostro Paese una tavolo Borrometi
E sono in libreria in libreria il suo ultimo libro l'altro si chiama Emanuele Merlino età trovato un sistema parlavamo dei ragazzi
Morto importante quello di usare il fumetto per raccontare la storia del nostro Paese
In mostra di Ferrara è un museo adatto ai bambini andate ci portate i vostri figli e portate i vostri nipoti e utilizziamo tutti gli strumenti come dicevo prima sì ci sono tra gli strumenti didattici meravigliosi
E poi il rito appuntamento domani dove avremo il nostro secondo incontro presenteremo altri tre liberi
Darle veramente la pena di tornare qui allo Spazio scena che ringrazio ringrazio il Comune di Roma ringrazio l'assessore
Della prima circoscrizione Giulia via che domani sarà con noi ringrazio l'assessore
Della regione Lazio che ci ha gratuitamente dedicato questo spazio ringrazio tutto il personale per lo spazio scema
Che da questa mattina velocissimamente ha pulito organizzato tutto davvero grazie ringrazio radio una RAI GR Parlamento
E radio radicale e la nostra meravigliosa di Brian che non ci lascia mai da più di dieci anni mia mia tutte le nostre iniziative
Potete riascoltare l'incontro di questa sera scaricando rotta podcast venerati a grazie