"Le regole del gioco nel sistema informativo" Festa provinciale dell'Unita'

Lampante del feto era finito di annunciare in questo momento
Il tema del dibattito di questa sera e le regole del gioco nel campo
Dell'informazione
Qui seduti alla presidenza vedete nell'ordine
Fedele Confalonieri
Presidente della Fininvest Comunicazioni
Walter Veltroni
Deputato responsabile prima della segreteria
Del partito comunista italiano e responsabile punto del settore
Che si occupa della propaganda e dell'informazione
Qui alla immediatamente alla mia destra Giancarlo Lunati vicepresidente della Federazione
Editori e quindi Luca Formenton vicepresidente del gruppo Mondadori
Purtroppo non abbiamo presente Ugo Stille che le verrà presentato il gruppo Rizzoli Corriere della Sera
Che è stato trattenuto a New York e ha telefonato molto dispiaciuto di non poter partecipare al dibattito mancando stile manca un interlocutore importante soprattutto in relazione al tema che discutiamo qui questa sera perché punto quando si parla delle regole
Il gioco nel campo dell'informazione e che immediatamente
Se pensiamo ai
Problemi che esigono che si fissino delle regole
Il primo
Che è venuto diciamo di attualità è stato proprio un problema collegato al gruppo Rizzoli Corriere della Sera
Problema della concentrazione della proprietà giornalistica in un solo gruppo al di là
Della quello che la legge di riforma sull'editoria consentiva
E qui appunto si è aperta
Una questione avevano prima questione che si è aperta nel Paese
E di fronte al Parlamento
Quella di come rendere efficace nel campo dell'editoria giornalistica
Vedete l'efficace nello spirito della volontà delle di l'attore che appunto voleva porre un limite alla prossimità di concentrare proprietà delle testate in
Non sola una sola
Proprietà al di là del venti per cento si diceva della tiratura dei giornali
Il tema è tuttora all'attenzione del Parlamento infatti una delle questioni che sono punto in discussione
Il problema della concentrazione delle proprietà giornalisti
Manca stile ma il tema resta al centro comunque della nostra attenzione sarà al centro del dibattito anche di di questa sera perché
Non abbiamo soltanto diciamo
Formenton che rappresenta un grande gruppo
Abbiamo vicepresidente la creazione di Torino e abbiamo punto un
Legislatore Walter Veltroni
Quindi ecco questa già una prima questione la seconda questione è collegata al problema delle televisioni
Proprio
Prima che il parco pochi giorni prima che il Parlamento chiudesse i propri lavori
C'è stato alla Camera un dibattito sulla relazione della Commissione di vigilanza
Che doveva render conto della sua attività sul conto Lattivi più appetita di indirizzo e di controllo
Dei servizi radiotelevisivi
Nel corso di quella discussione
Tema centrale che è emerso è stato appunto quello del come introdurre una regola nel settore televisivo regola che manca regola che manca da quando appunto le regole del gioco sono state modificate da una famosa e vecchia sentenza della Corte costituzionale che in una certa misura liberalizzava lettere liberalizzava lettere consentendo una presenza del settore privato parla di una sentenza che risale ormai mille novecentosettantaquattro liberalizzava lettera n apriva la possibilità
Di accesso alle quelle televisioni che si muovessero in un ambito in un ambito locale
Da allora si sta attendendo che una legge regolamenti questa con questa situazione nuova determinata da quella vecchia sentenza della Corte
In realtà a una regola non si è andati e ci è stato così l'affermarsi accanto a un settore pubblico rappresentando corredato della RAI l'affermarsi non soltanto di un gran numero
Di piccole emittenti private palla formarsi in modo diciamo
Prepotente nel senso che ormai rappresenta
La quasi totalità diciamo del settore privato di un grande gruppo il gruppo punto della Fininvest e con le sue tre reti partita con Canale cinque adesso arrivato ad avere tre reti
Situazione che
Non è né quella che prevedeva la vecchia legislazione
Ne è quella consentito dalla sentenza della Corte ma sentenze situazione che
Si è cercato di regolamentare con
Famoso decreto Craxi dell'ottantaquattro se non sbaglio convertiti nell'ottantacinque ricorrere Confalonieri selvaggio le date che tendeva a Diego a dare
Diciamo da queste giuridica a una situazione che provocava
Come molti ricorderanno quegli interventi dei pretori che vi si attivavano
I ripetitori della di Canale cinque delle altre reti della della Fininvest
Ora quel decreto a sua volta è stato adesso dichiarato
Non dello spirito della Costituzione fatto dichiarato che fatto incostituzionale
Accettato dalla corte con la sua più recente se ultima sentenza in quanto decreto che tendeva
Iniziamo a sanare provvisoriamente una situazione
Alla corte diceva questo decreto convertito poi in legge il decreto Craxi appunto
Veniva accettato in quanto punto provvisorio ma la corte
Quella sentenza ultima sia riservata di intervenire qualora chiedere un'altra volta qualora
Governo e Parlamento non
Dessero alla sistema televisivo punto quelle regole che si muovano
Altro dello spirito lo spirito della prima sentenza della corte che appunto quella che voleva salvaguardare una presenza di un settore privato nell'ambito nell'ambito locale
Quindi da il tema
E di grande attualità sia per quanto riguarda la situazione nel campo dei giornali sia per quanto riguarda la situazione nel campo televisivo resa ancora più di attualità dai più recenti sviluppi
E dal fatto che noi adesso ci accingiamo
Ad affrontare il problema nel nostro rapporto con l'Europa in un modo nuovo e quindi dobbiamo adattarci anche a una normativa europea ma poi ci sono tutte le innovazioni
Tecnologiche che si susseguono a ritmo accelerato che esigono punto delle regole ma poi abbiamo i fenomeni punto degli specie più economici quelli che vendono ulteriori processi di concentrazione contro
Brusca la volontà del legislatore che si era speso dalla legge di riforma dell'editoria
E questo cioè la concentrazione che viene col gruppo diciamo Stampa Corriere della Sera Rizzoli e c'è un fenomeno di concentrazione che è avvenuto
Ecco la col gruppo Mondadori e che tra l'altro investe anche il settore
Delle case editrici librario in modo sempre più sempre più massiccio sotto il massiccio fino oleosa testata dell'Einaudi ma è stata assorbita dal grande gruppo la grande gruppo della della Mondadori ha perso la sua in sua presenza autonoma nella nel Paese isolati però perché non solo sopra dovrà dalla proprietà
Delle testate punto e che vedono hai capito questa fusione del gruppo corse era col gruppo della stampa che ha visto la fusione del gruppo
Raccolgono fondatore del Gruppo Espresso
E così via abbiamo fenomeni che intervengono in un settore poi delicatissimo che sempre di più condizione di teoria di formazione nel capo dalla pubblicità basta che si rifletta
Quanto importante ad esempio un fatto come quello che ha vinto il gruppo Monti acquisire adesso la proprietà dell'aspetto di una delle più forti società di pubblicità
Di pubblicità italiana
Quindi sono ci siamo di fronte a fatti politici l'Europa fatti tecnologici nuovi continui e ci troviamo di fronte a fatti punto e economici no
In un settore delicato quale quello di formazione onore pensiamo che il Parlamento si propone misure di carattere anti monopolistico
In tutti i campi e senato proprio in questi giorni conclude appunto una discussione di un po'nella legge antitrust
Nel momento in cui perfino paese
Tutti Paesi siamo occidentali si sono dati delle misure che tendono appunto a regolamentare
Libero gioco del mercato in questo campo perché settore
Televisivo settore dell'informazione considerato di una particolare delicatezza esiste appunto che non soltanto giochino deriva del mercato ma ci siano delle regole che salvaguardino
Un diritto importantissimo quale quello del diritto all'informazione del diritto a una cultura davvero libera
Tutto questo punto esige che si giunga al più presto nel nostro Paese a dare appunto delle regole nuove a questo settore il tema è stato tra quelli discussi
Con la per la Ford con la formazione del governo di De Mita
E ci furono
Quella raccordo poi messo
Crisi dalla sentenza dalla Corte che era l'accordo sul va prima versione della legge Mammì
Adesso il tema è stato discusso con la formazione di questo nuovo governo il tema è all'ordine del giorno che l'attività del Parlamento il tema è all'attenzione di tutti i Paesi deterrà quindi di grande interessa
Noi come aveva annunciato prima abbiamo queste quattro
Personalità tutte fortemente impegnate
Nel settore che nello affronteranno
Pensiamo che gli oratori potranno fare almeno due giri diciamo per esporre le proprie posizioni se ci sarà la possibilità vedremo anche di consentire al al pubblico eventualmente di porre agli oratori delle domande
Nell'ordine penseremmo di parlare prima Confalonieri
Poi Formentini poi all'una e quindi tormento e quindi Walter Veltroni
Pensiamo che gli oratori non dovrebbero superare i dieci minuti questo primo giro prevediamo per il secondo Confalonieri
Intanto grazie
Essere stato indicato
Tavola rotonda nella quale ho l'occasione di incontrare un caro vecchio amico nemico Walter Veltroni
Che io stimo molto e che è certamente l'avversario più tenuto più qualificato più preparato
Del gruppo Fininvest è il vero anti Berlusconi
Però da lui appunto vorrei cercare di capire di sciogliere
Una contraddizione che mi sembra di cogliere in certi atteggiamenti del nuovo pc
Certamente il nuovo pc accettato in pieno la logica capitalistica del sistema capitalistico leggi di mercato
Quindi certamente ha messo da parte certi strumenti del passato di dirigismo di statalismo
Però il nuovo pc
A nei confronti dell'emittenza
Privata commerciale rappresentato dal gruppo Fininvest
Un atteggiamento che forse con un pochino di esagerazione si potrebbe addirittura definire persecutorio
I cassetti
I progetti di legge certe istanze svolte in Parlamento piuttosto che in altre sedi né di dati di opinione pubblica
Vedo non sempre delle prese di posizione
Certamente demolitrice con un intento demolitrice
Del gruppo no del nostro
Ne cito qualcuna così senza sistematicità c'è un progetto di legge che si passasse ci vedrebbe penale smantellato viola
Attacca loro avvertono c'è un progetto di legge perché se passasse dicevo ci potrebbe passare da tre reti a due reti
Questo progetto di legge prevederebbe la raccolta pubblicitaria da parte di concessionaria dell'altro gruppo per soltanto il venti per cento del mercato totale televisivo vorrebbe dire in soldoni e per il nostro gruppo una perdita secca delle i due terzi del nostro fatturato ci sono poi altre proposte per esempio che non si può sapere la stampa settimanale noi siamo i proprietari del settimanale TV Sorrisi e Canzoni e nella proposta PC incerte dopo sedici anche questo non sarebbe consentito
Addirittura ci sono stati dei momenti di prese di posizione contro la nostra l'altra acquisizione della Standa ecco
Allora vediamo un po'questa è la posizione solo certe prese di posizione ufficiali
Dall'altra parte c'è una presa di posizione ufficiale invece quella che Sisti date in tutte le sedi del Partito comunista come mai
è partito perlomeno di governo ombra e quindi è pronto a prendere responsabilità in un futuro credo ormai molto prossimo
E quindi con l'accettazione totale del sistema ecco noi riteniamo di avere agito di avere raggiunto le posizioni che occupiamo
Legittimamente e soprattutto secondo le regole del gioco regole del mercato della libera impresa dell'imprenditoria
E vediamo un po'quale mercato ecco facciamo una piccola descrizione allora il mercato televisivo vede un protagonista che la RAI ovviamente molto ricco molto potente due mila cinquecento miliardi di fatturato fra Cannone e investimenti pubblicitari
Quattordici mila dipendenti
Oggi il quarantasette per cento del mercato delle audience
Un concorrente nostro che poi senza andare nella banalità del discorso delle polemiche della lottizzazione ma che è espressione dello Stato in effetti tre partiti maggiori rappresentano gli organi di governo di gestione
Di questo ente tra esprimono il direttore generale il presidente il consiglio d'amministrazione oltre naturalmente all'indirizzo editoriale deleteri
Quindi abbiamo un concorrente forte potente per le leggi del mercato per le norme del mercato il mercato si assesta sulla base di chi tiene il gioco quindi se un mercato come l'automobile
Naturalmente oligopolistico perché ci saranno pochi che potranno avere le capacità le possibilità le risorse e i mezzi per stare in campo
Quindi questo è un tipo di mercato quindi noi siamo al di là delle legittimazioni di legge di decreti di sentenze ma da questa grande regola del gioco che quella la regola del gioco del sistema nel quale nei confronti del mercato televisivo ma poi c'è un ulteriore mercato
Ed è il grande mercato della comunicazione
Che deve essere il punto di riferimento e qui c'è un altro motivo di dissenso con le tesi del Partito comunista secondo noi anche in una normativa antitrust antimonopolistica il punto di riferimento e quindi i fatturati
Ai quali trarre le percentuali per come nella legge dell'editoria si dice venti per cento ecco trarre il il il consentito la percentuale consentita di mercato devono essere il mercato globale che comprende televisione pubblica privata con canoni e risorse pubblicitarie
Stampa quotidiana stampa periodica libri e tutto quanto attiene alla comunicazione al mercato che sfiora i venti mila miliardi noi siamo soltanto abbiamo una quota di circa il dieci dodici per cento di questo mercato
Quindi questo è una cosa importante perché l'interconnessioni sono naturali poi non si può pensare di dividere questo mercato dove sono le interconnessioni naturali c'è stato per un certo periodo una polemica molto sciocca nella quale si diceva la televisione
Commerciale ha sottratto risorse pubblicitarie la stampa non la si fa più da un po'di tempo perché era veramente sciocca era basata sul fatto che per un certo all'apparizione della televisione commerciale
Evidentemente quella che si definiva una torta era diminuita come percentuale di raccolta ma è chiaro che avere il sessanta per cento di cento lire
è molto peggio che avere il quaranta o trenta per cento di mila lire questo lo capisce un bambino
E in effetti l'avvento e l'apparizione di un mezzo così importante per la raccolta pubblicitaria come la televisione Comercial eh
Ha costituito un grande stimolo per il mercato e questo stimolo del mercato si è espresso in aumenti sostanziosi raccolte pubblicitarie di tutti quanti i mezzi pensate che alla metà degli anni Settanta invece quando non c'era la televisione commerciale
La la l'incremento delle risorse pubblicitarie della stampa quotidiana e periodica era inferiore
All'aumento dell'inflazione e quindi c'erano degli indici decrescenti
è un mercato che ha un grandissimo grandissimo potenziale di sviluppo ancora ha un grandissimo futuro perché peso però non non a ignorare di con le cifre però tutti quanti sappiamo che il mercato pubblicitario lo si valutano i vari Paesi
In Coin raffronto alla prodotto interno lordo al cosiddetto Pirlo
Bene in Italia il mercato pubblicitario rappresenta lo zero sessanta negli altri paesi europei l'uno uno e venti negli Stati Uniti l'uno settanta quindi pensate è un mercato che ha possibilità di crescita
Di raddoppiare nei prossimi anni negli immediati prossimi l'influsso benefico del l'apparizione del mezzo televisivo sugli altri media si è anche visto nell'aumento delle copie di giornali vendute siam passati da cinque milioni a sette milioni
In Italia c'è ancora un basso indice d'acquisto dei giornali ci sono solo centoventicinque copie su vinile quando negli altri paesi europei sono quattrocento copie vendute su mille abitanti
E così via ripeto lasciamo ma quindi in questo grande mercato che quindi deve costituire riferimento non l'abbiamo un elemento di discordanza col Partito comunista che invece vuole applicare delle normative antitrust soltanto sul piano della televisione
Vorrei perciò le accennato all'Europa
Che è il grande tema e il grande mercato del futuro su quale noi come gruppo ci siamo avviati
Però è evidente che se si vuole andare in Europa e noi lo stiamo sperimentando sulla nostra pelle perché abbiamo fatto massicci investimenti finora senza ritorno in Francia in Germania in Spagna bisogna essere forti
Non si può essere penalizzati non ci può presentare deboli non si può presentare col piombo nelle ali
E quindi non avere una dimensione che ti posso consentire un fiato lungo un piatto Pelé affrontare di alti costi di mettersi in Europa non bisogna poi dimenticare che il mercato europeo costituito da colossi
Molto spesso e sarà una delle cose che mi dirà e Veltroni spesso detto
E in altri Paesi non ci sono nessun privato tre reti oppure ma nessun altro Paese c'è un servizio pubblico così forte che ha tre reti negli altri paesi ci sono però esempio in Germania dove la Bertelsmann che l'editore che già ci troviamo anche in Italia ha fatto un accordo con la con la Rusconi di cui Lunati l'amministratore delegato
Ci ritroviamo già in casa questi quindi la Bertelsmann è un editore che quattro volte la Fininvest
Avete letto certamente nei mesi scorsi le vicende Time Warner Paramount scalate
Merger & acquisition fusioni eccetera tutti i colossi dell'editoria nei quali ritroviamo tutto ritroviamo Pro Casa di produzione cinematografica vedi Paramount e Warner
Peptidi o un video
Time Time non lo conosciamo tutti come una delle più grandi e più importante rivista Del Monte ecco allora in una logica di mercato europea non ci troviamo ad affrontare colossi di questo di questa dimensione
Non solo ma un'altra delle contraddizioni che io vedo del Partito comunista come si va in Europa la battaglia europea purtroppo si svolge fra chi vuole un'Europa del mercato più all'Europa delle telefonate commerciali della libertà di mercato delle libertà di intrapresa e chi soprattutto nel settore televisivo
Vuole una restaurazione del monopolio soprattutto gli amici francesi nemici francesi con i quali il Partito Comunista a una buona tanti e non vediamo assistiamo a cose che sono incredibili assistiamo nella mentalità francese a un rigurgito di Autari TA che noi abbiamo visto anche nella nella Costituente alla costruzione dell'Europa e agricola e commerciale e industriale che sul quale io penso si debba riflettere perché pensate che somma sono cose ripeto sfiorano il ridicolo ma in Francia c'è un antiamericanismo
Un essere contro per esempio c'è stato un decreto per il quale si sono abolite certe parole
Inglesi container per esempio giusti nel gioco del del tennis che ricordano molto l'epoca del ventennio quando non si poteva dire firma si doveva dire firmò essendo escluso leggerezza era vietati e cose di questo genere bene questo è un Europa protezionistica un'Europa che tutti quanti abbiamo letto qualcosa delle quote del cinema che non si deve importare dalla Francia dalla dagli Stati Uniti e che invece io ritengo Merino a sostituire a quella una pretesa colonizzazione americana una colonizzazione francese che sarebbe assolutamente fuori luogo io credo che i dieci minuti sono passati
Chiederei proprio poi a Veltroni che mi chiarisca queste contraddizioni di un partito comunista che da una parte aperto al mercato aperto alla logica
Assolutamente imprenditoriale e capitalistica e dall'altra invece ceda dei sacrifici che non ci consisterebbero consentirebbero di stare sul mercato Cat
Grazie Confalonieri
Adesso abbiamo sentito la posizione della Fininvest la posizione della Federazione editori Lunati
Ma parliamo di carta stampata incominciare e il
Discorso è molto semplice per quel che ci riguarda perché quando si fanno queste
Discussioni sulle concentrazioni
Sono anche per certi versi come dirò dopo anche discorsi importanti però in Italia il il problema della carta stampata e soprattutto quello di crescere di crescere perché siamo come ha detto poco fa Confalonieri ancora un po'ai margini dei paesi fortemente industrializzati come sviluppo di in questo settore
Teniamo conto che alcuni dati li ha già dati adesso Confalonieri ma illa nostro paese che si vanta di essere il quinto Paese industrializzato del mondo
E dal punto di vista carta stampata uno dei paesi ancora meno meno sviluppati in Italia si si si leggono si vendono circa sette milioni di copie
E da cinque siamo andati a sette in pochi anni e questo va molto bene di copie di quotidiani ogni giorno
Però in Inghilterra che è un Paese che ha media dei vediamo il caso proprio della del PIL del prodotto interno lordo al lo stesso
Pressappoco prodotto interno lordo nostro le coppie che si vendono quotidianamente sono trentun milioni
E quindi siamo a dimensioni completamente diverse quindi l'Italia come primo prima regola ha bisogno di crescere dal punto di vista carta stampata di crescere molto di più proprio perché siamo ancora parecchio arretrati
E il secondo dato sempre per tenermi sulla linea della di Confalonieri recitato Daloui prima e quello proprio dell'apporto che dalla pubblicità la carta stampata a tutta la carta stampata di qualunque tipo essa sia
Ecco in Italia abbiamo avuto nel mille novecento e ottantotto cito a memoria ma i dati sono questi
Sei mila e cinquecento miliardi di investimenti
Complessivi e quindi metà diciamo un po'meno della metà sono andati alla carta stampata che sono lo zero sei virgola qualche cosa sul prodotto interno lordo conto l'uno l'uno e due l'uno e tre
In Europa si e degli altri degli altri paesi industrializzati in Europa siamo dopo la Spagna incominciamo ad essere dopo la Spagna si avvicina al Portogallo come investimenti complessivi né di pubblicità
E questo lo dico perché
Non molto tempo fa
Qualcuno in Parlamento e qui abbiamo degli amici parlamentari aveva anche pensato di tassare la pubblicità cioè di mettere delle tasse sugli investimenti pubblicitari dimenticando che gli investimenti pubblicitari sono investimenti come tutti gli altri ce ne sono investimenti per lo sviluppo di un'azienda così come i mezzi di produzione e così via
Ma detto questo quindi che la carta stampata a ancora davanti a sé parecchio cammino da fare per adeguarsi a quel che il panorama la la situazione dei paesi più industrializzati nel mondo
Veniamo al tema che ha toccato Quercioli
Le concentrazioni le leggi Leonardo le la regolamentazione ora di fronte a regolamentazioni mal fatte io preferisco la nuova regolamentazione e questo lo dico con molta fermezza
E di regolamentazioni Malfatti o impreciso o addirittura a al al limite del buonsenso
E molto meglio che non ci siano questo mi sembra ovvio per esempio recentemente per citare un esempio che riguarda la televisione è stato pensato di stabilire una regola automatica Confalonieri me lo confermerà ma me lo ricordo bene
E una regola automatica per cui la RAI TV avrebbe dovuto a vere la metà esatta del mercato pubblicitario complessivo che va verso le televisioni
A questo punto e è chiaro che una forte presenza commerciale del nel nella raccolta della pubblicità di aziende come la fine come appunto la la Fininvest
Più un luogo fanno e più fa farebbero in questo caso l'interesse anche della RAI TV questo sarebbe proprio il l'esempio di una regola regolamentazione un po'fuori posto
Io dico un'altra cosa che illa discorso il discorso delle regolamentazioni è quello di con gli amici politici e è un po'un vostro discorso
E dovreste farvene carico voi o avreste dovuto farvene carico negli anni passati perché e se noi pensiamo che nel mille novecento e novanta che fra un anno si compie esattamente cent'anni da quando la legge antitrust nati in America cento anni fa
Mille ottocento e novanta lo Sherman Act il quale è stato poi modificato corretto e in continuità il Clayton Act Act è del mille novecento e quattordici quindi siamo a a danni ben lontani in America che certamente è un Paese molto libero e lo è sempre stato
Dove l'imprenditoria all'iniziativa
è favorita in tutti i modi sono cent'anni giusti che c'è una legge antitrust no la classe politica italiana pensato molte cose a molte anche intelligentemente ma questa cosa non ci ha mai pensato
Quindi questo è non è una volontà polemica nel mio caso mai è una segnalazione doverosa di una mancanza forse di sensibilità verso un tema centrale
Perché se la legge antitrust è fatta per favorire i consumi il consumatore dargli maggiore libertà di scelta ma ben venga la legge antitrust
Se invece viene per frenare lo sviluppo io dico meglio che la regolamentazione di questo tipo non ci sia
Io dico anche un'altra cosa proprio per rispondere amichevolmente all'amico Confalonieri quando lui poco fa ha detto non per lei più per aprire un litigio che non sarebbe proprio il caso
Quando lui poco fa ha detto che la carta stampata sia un po'ribellata fatto un po'di polemiche nei confronti della televisione per la raccolta pubblicitaria e ad ha usato una una parola che non mi è piaciuto ha detto una polemica sciocca
E non è stato tanto una polemica sciocca perché in quel periodo c'era un po'aria di di di rissa c'era c'era odore di polvere e quindi di fronte a battaglie combattute sul campo con animosità è chiaro che la carta stampata ha cercato in qualche modo di difendersi
E questo è un un momento che c'ha visto un po'un po'in polemica ma devo anche dire riconoscere a Confalonieri che il grande sviluppo
Della televisione privata in Italia e la grande capacità
Imprenditoriale che hanno espresso la loro è servita certamente anche ad allargare il mercato pubblicitario dagli una scossa e quindi tutto ciò avuto anche benefici per la carta stampata questo dobbiamo certamente a metterlo ma in conclusione di questo mio primo intervento poi mi riservo se il presidente minimi dalla Paolo una seconda volta in conclusione di questo mio primo intervento io voglio dire una cosa il problema centrale per noi per chi fa l'imprenditore per chi fa l'imprenditore di carta stampata o o di alta i mezzi di comunicazione è quello di vivere in un mercato libero con tutte le condizioni perché questo mercato consenta nuove iniziative e movimento agile nella nella raggiunge i il cliente il consumatore finale
Se si vuole questo chiaramente saremo tutti sulla stessa linea tutti d'accordo se invece come purtroppo insuccesso in tante occasioni e io non potrai che ripete quel che è già stato detto nei confronti della televisione di Stato dove c'è lottizzazione dove ci sono chiaramente i partiti politici che impongono i propri manager li scelgono i gli elidono sanno secondo le loro forze beh questo non è non fa parte di una regola del gioco
Che noi possiamo accettare così in modo Tacito senza ribellarsi se le regole del gioco ci devono essere o c'è managerialità dappertutto o sennò c'è qualche cosa che che non torna e che comunque il quadro
Quindi chiudo dicendo libertà libertà per tutti regolamentazioni nel senso di aiutare lo sviluppo l'esempio dell'America non lo ripeto è lì davanti agli occhi di tutti
Questo ci sta bene se invece si vuole impacci are lo sviluppo è questo ci sta male e questo il primo nettamente Alleanza
Lunati e adesso
L'apposizione di un grande gruppo che operava nel settore dalla carta stampata dai libri periodici ai quotidiani Formenton
Cercherò di copriva degli argomenti che peraltro in gran parte sono state coperte mi protegge solo sempre la sfortuna di parlare avendo la struttura di parlare per ultimo la maggior parte gli argomenti sono stati toccati comunque partire sostanzialmente dal dal problema delle dimensioni
In quanto alle dimensioni dei gruppi editoriali sembrano legate oggi delle tematiche cruciali la distinzione per esempio traditori puri e impuri e l'autonomia stesa delle testate giornalistiche
Da qualche commento qualche polemica di questi giorni mi viene in mente l'articolo di boccale all'intervista bocca sul giorno e qualche giorno fa sembra che ci sia una necessaria congruenza fra grandezza uguale impurità non
Non libertà
Secondo me è un discorso abbastanza irrazionale nel sudore che sul medesimo d'accordo pochissime disaccordo una volta per tutto per cosa si intende per Vittore puro
Per me è un editore puro e non persona che fa bene proprio mestiere editore e che quindi garantisce l'autonomia dei propri giornali che cosa si intende per garantire l'autonomia i propri giornali si intende garantire la libertà è proprio direttori che peraltro per Statuto italiano lo sono perfettamente e garantire soprattutto la libertà da un punto di vista gestionale perché il compito di un editore programmando sul lungo termine fare in modo che le proprie testate sia un profitto facciano degli utili servano i propri lettori innanzitutto che il modo migliore per far degli utili
E questa è anche la major garanzia per l'autonomia
Certo per non nascondersi dietro un dito la situazione italiana è abbastanza particolare rispetto le situazioni esterne perché effettivamente in Italia
Abbiamo assistito a grossi gruppi editoriali e di proprietà esclusivamente familiare che hanno dovuto per espandersi fare ricorso ai capitali di imprenditori che non venivano direttamente dal settore
Se questo sia un bene o sia un male vorrei dire la conclusione secondo me non dipende tanto da questo è sicuramente questa la situazione ci troviamo a vivere in Italia
Se dovessi dare un parere personale anche se mi rendo conto che perfettamente antistorico però non sempre pareri personali vivono nella storia
Un un grosso gruppo editoriale è un un impero editoriale per usare una definizione un po'ridicola che oggi si usa la situazione migliore per un gruppo editoriale grosso grande oggi dovrebbe essere quello di essere una public company in senso statunitense che cosa intendo
Un grosso gruppo con la proprietà molto frazionata molti azionisti è gestito sostanzialmente dal management è chiaro che questo l'utopia perché in Italia come sappiamo tutto il mercato borsistico e controllato
Da pochi da pochi colossi da pochi gruppi e anche in America effettivamente le public company hanno avuto problemi di scalate quello che ricordano falegname prima di immergere e di acquisition
Però sicuramente l'esempio di Time Warner ultimamente ci ha dato un un primo esempio di una Public Company che è riuscito a sopravvivere
Perché insisto su questo punto non tanto per problemi astratte di libertà una libertà ma in genere soprattutto per un gruppo di torri Aler il potere essere gestiti dai propri Menem cimento propri manager garantisce quella programmazione a lungo termine quell'attenzione ai prodotti quella
Quella gestione attenta al al particolare che sono molto specifiche dell'attività editoriale e che a volte succede che in grossi gruppi editoriale di proprietà non direttamente di imprenditori del settore non vengono non vengono osservate
Presi dalla giochi di Borsa da investimenti in altri settori non hanno in mente queste cose mondo mela specifico la specificità del di gestione di un gruppo di Torriana
Tornando poi al alle dimensioni qui non vorrei ripetere quello che ha già detto Confalonieri
è chiaro che stiamo assistendo a un fenomeno che non solo europeo ma anche mondiale alcuni esempi sono già stati fatti Tanduo Orne Alberta smanie prima vittoria
Tedesco è il secondo editore mondiale achetez Maxwell questi colossi si confrontano sulla scena mondiale a colpi di milioni di dollari e quindi anche tornano che lo diceva Lunati è chiaro che per un grosso editore italiano il problema sostanziale quando la crescita
Al di là poi della natura del prodotto editoriale stiamo assistendo un altro fenomeno oltre a quello della crescita dei gruppi la crescita non avviene solo dall'interno ma anche attraverso acquisizioni attraverso accordi internazionali
Anche questo non necessariamente deve dare adito a prodotti aggiornarlo oggetti che sono penalizzati dal fatto di essere il risultato di accordi fra mega gruppi vorrei citare assoluto esempi di casa nostra pochi lo sanno ma Panorama
E in un settimanale che ha fatto molte battaglie civile che continua a farla da più di vent'anni è nato da un accordo col gruppo Time negli anni Sessanta Fortune giornale uscito da pochi mesi è nato da un accordo fra la Mondadori gruppo Time Warner che attualmente il primo gruppo detto reale del mondo e né credo che e credo che ne pochi numeri finora usciti adirato esempio senz'altro di un'indipendenza di un e di una autorevolezza che lo caratterizzano come un giornale serio
Deve anche una cosa in più se un'azione se un'azienda editoriale solida
E cioè fa profitti perché ormai sembra premere asoletta ovviamente non c'è nulla di male far profitti ripeto e meglio dire secondo me sostenere con l'azienda deve far profitti come missione sono more legalmente ma alle polemiche su capitalismo attuale è riduttivo
Il compito di qualunque tipo di azienda e servire propri clienti fondamentalmente se questo gli ha fatto bene il risultato che ci son degli utili ovviamente
Per tornare regole del gioco
Secondo me dal punto di vista legislativo le regole ci vogliono devono essere chiare e precise
Esiste naturalmente un quadro di riferimento duplice
Da una parte il mondo dell'editoria stampata è stato a suo tempo regolamentato
Dall'altra parte come è stato isolato prima del sistema radiotelevisivo ancora attende da quasi tre lustri una parvenza di regolamentazione o meno la famosa legge sul sistema misto
Al di là di questo però credo che è fondamentale al di là della regolamentazione nello specifico settore editoriale e televisivo
La per in mente come riferimento una norma normative antitrust generale visto appunto che la vittoria è ormai anche in Italia il settore industriale nel miglior senso del termine tutti gli affetti
Intimamente legato ovviamente al sistema economico globale cioè quello che dovrebbe fare lo Stato e garantire la concorrenza concorrenza fra giornale concorrenza fra giornali e televisione concorrenza fra televisione
Per concludere direi per tornare un attimo al discorso dell'autonomia
Credo che sia fondamentale assunto donare il problema delle regole etiche e professionale di chi opera nel settore la comunicazione
Perché sostanzialmente c'è una regola di base che quella forse è tautologico almeno ricordale quel primo garante della correttezza di formazione il giornalista
Quale deve essere compito degli editori e che forse non è stato assolto
Il pieno almeno garantire nel modo migliore la formazione professionale dei giornalisti per se c'è una cosa che manca in Italia è una seria formazione professionale c'è infatti il da Norma sempre visione privata intendo la scuola di giornalismo fate della Rizzoli per esempio un ottimo esempio e anche in Mondadori stiamo pensando ad iniziative di questo genere per il momento avrei concluso
Grazie folletto adesso Walter Veltroni
Ma io
Proporrei in primo luogo rassicurare il mio amico Confalonieri che non c'è non sono nessuna contraddizione ma credo che ci sia anzi una piena coerenza tra le posizioni che noi abbiamo assunto nell'universo delle comunicazioni e i caratteri generali dell'innovazione
I lineamenti della politica del nuovo corso del PC
Noi tendiamo ad essere lo abbiamo detto nel corso di questi mesi nel momento in cui diciamo l'esperienza del nuovo corso comunista preso
Le mosse noi tendiamo ad essere una grande forza riformatrice ed europea
Una forza che però ritiene di dover operare perché la crescita della società la crescita dell'economia l'innovazione tecnologica
Costantemente trovino un punto di equilibrio un'armonia diciamo così con la crescita della qualità delle possibilità e anche dell'esercizio delle funzioni di controllo
Da parte dei cittadini in questa città
E qui è il punto di differenza la contraddizione in verità non è in me ma a me sembra sia invece nelle cose che Confalonieri ha detto cose del quale io lo ringrazio come ringrazio tutti i nostri ospiti questa sera che hanno diciamo già per questa parte del dibattito
Offerto spunti riflessioni molto interessanti ma il punto di contraddizione in questi il non capire
Parliamo del nostro universo della nostra aria di problemi dei problemi dell'informazione
Che non c'è contraddizione
Non ci può essere non dobbiamo sconfiggere l'idea che vi sia una contraddizione
Tra la crescita del mercato dell'informazione e la tutela la difesa
Degli interessi collettivi e dei diritti dei cittadini
E non può esservi una contraddizione tra l'idea che un mercato come quello informazione cresca e che nel frattempo si scrivano delle regole giustamente Lunati ha detto delle regole giuste
Se questa contraddizione dovessimo riconoscerla come è stata riconosciuta in Italia Formenton ha ricordato giustamente da tre lustri da quindici anni in Italia non si riesce a fare questa legge
La legge sul sistema delle comunicazioni e quindici anni sono un periodo di tempo lunghissimo sono quasi due volte il periodo di di di due guerre mondiali
In Italia in quindici anni non siamo riusciti a mettere mano adesso dicono i per un eufemismo ma lo dico qualche fastidio perché questo è un Paese nel quale sarebbe anche ora che ciascuno si assumersi le sue responsabilità chi governa deve fare deve proporre leggi chi sta all'opposizione deve proporre delle controindicazioni raggi
E non è problema infatti e che questo coro questi governi di questi quindici anni non hanno mai portato in Parlamento non hanno mai creato in Parlamento l'opportunità e l'occasione per fare una legge nel campo della televisione
E non è successo per caso ci verrò
Da qui a un attimo alla fine del ragionamento
Però è questa contraddizione che non esiste perché Confalonieri sostanzialmente e non da oggi diciamo se in questi quindici anni la legge non c'è stata una parte anche il prodotto della volontà esplicita o meno del gruppo Berlusconi il quale ha poi questa strategia che a me ripeto lo dico con grande amicizia e con grande stima nei confronti di Fedele Confalonieri un po'mi fa anche sorridere perché ormai il gruppo Berlusconi ho visto che si parla di Berlusconi come di Paperon de'Paperoni
è un gruppo enorme sembra sempre che sia sull'orlo della della vissero insomma sembra sempre che abbia la pietra al collo e che da un momento all'altro l'intero possa venir giù appena si dovesse assumere una qualsiasi iniziativa legislativa
Con la jeep tutto siccome o ragione di credere che il gruppo Berlusconi abbia costruito non sull'argilla l'impero e coro economico che ha costruito ragione di ritenere che possa pensare visto che si tratta di un imprenditore italiano di adeguarsi a delle leggi giuste che questo Stato può e deve fare che non possa continuare ad avere la posizione che ha avuto nel corso di questi quindici anni cioè evitiamo che una legge si faccia
Questo ripeto però il punto di discussione il punto sul quale a me interessa anche questa sera
Che il il confronto si si si sviluppi cioè non c'è contraddizione tra la crescita dell'industria delle comunicazioni tra la crescita del mercato dell'informazione
Il fatto che si possano determinare delle regole del gioco
E ripeto io la mi rendo conto spesso quando discutiamo tra di noi adesso qualche volta abbiamo anche discusso accanitamente ma insomma in generale ci siamo scambiati sempre delle opinioni ragionevoli c'è una differenza di punti di vista
Confalonieri molti altri parlano dal loro punto di vista e cioè dal punto di vista di un'impresa alla quale dice attenzione a come vi muovete perché come volete io posso rimetterci qualcosa
Però io penso che un imprenditore moderno non possa avere solo questo e comunque debba accettare che vi sia nel mondo che anche portatore di un punto di vista diverso chi lo scenario lo guarda da un altro capo della montagna noi per esempio
Io penso esso parlo di noi ma penso che in generale la funzione della politica nella misura in cui la politica riesce a sottrarre al curaro sottrarsi al condizionamento pesante che diciamo certi gruppi imprenditoriali o il potere di formazione di espone a determinare quindi facendo cadere anche la capacità la sovranità dirittura dalla politica
La politica deve sforzarsi di guardare agli interessi collettivi cioè deve mettere al fianco degli interessi degli imprenditori ai quali non può non guardare e noi guardiamo però da qui a un attimo a spiegarlo
Gli interessi della gente
Gli interessi di coloro i quali leggono i giornali guardano la televisione sono in rapporto con la pubblicità
Devono poter essere soggetti dell'informazione ma devono anche poter un giorno aspirare ad essere protagonisti Formenton a conclusione ha posto un problema che è quello per esempio la formazione professionale dei giornalisti io credo di sì a un enorme problema che è quello che riguarda l'accesso come un giovane di questo Paese oggi può sperare di diventare giornalista in questo Paese come può accedere al servizio pubblico noi
Per esempio abbiamo fatto una battaglia perché si facessero dei concorsi e dei concorsi possibilmente anche trasparenti
Insomma se Confalonieri mi permette una battuta ma me lo posso permettere perché durante una sua intervista estiva né rivolte diverse McQueen Dio con qualche mese di ritardo ne posso fare una sola
Anche se non è un personaggio di Dry vino di non so che cos'altro la differenza del punto di vista tuo dal mio sta in una c'è una bella citazione appunto
Di un autore si chiama Shakespeare quale dice ci sono più cose in cielo in terra di quanti contempli la tua filosofia e questa è la differenza che molto pacatamente io mi permetto di segnalare alla tua attenzione
Ci sono più cose alle quali voi anche come gruppo imprenditoriale dovete saper guardare
Dovete saper guardare perché oggi non esiste in nessuna società complesse in nessun Paese moderno la possibilità di crescere se non si tiene insieme questi due elementi
Noi abbiamo parlato qualche tempo fa di un problema in Italia di ecologia dell'informazione
Ma esattamente il problema ecologico ripropone il tema del quale io sto parlando
Non si può pensare di crescere a dismisura se in questa crescita mi riferisco alla crescita industriale in senso stretto non si costruisce un quadro un tessuto connettivo dentro il quale lo Stato e gli imprenditori
Si fanno carico delle nuove compatibilità entro le quali questo sviluppo si deve determinare perché altrimenti l'economia può crescere ma l'ambiente dentro il quale ciascuno di noi vive sarà deteriorate
E allora qui c'è un punto di partenza io prima ho detto forza riformatrice ed europea
In tutti i Paesi civili del mondo e questa è l'altra differenza fondamentale
Confalonieri ha detto come l'automobile dice noi cresciamo diventiamo oligopolio monopolio come succede nell'automobile ma insomma cose diverse
Son due cose diverse in tutti i Paesi civili del mondo in tutte le democrazie
Lunati ha citato
Lo Sherman Act le Sherman Act gettonate dal quale poi discendono per li rami anche le legislazioni antitrust che sono state approvate negli Stati Uniti d'America che hanno dato buona prova di sé stesse diciamo alla nel corso del di questi lunghi anni nelle quali sono state applicate nel capo d'informazioni in tutte le democrazie civili quello dell'informazione considerato un diritto speciale
Perché che cosa è la la democrazia in una società moderna non è solamente il fatto che ciascuno possa dire le proprie opinioni ma devo una delle cartine di tornasole fondamentali
E proprio nella possibilità di avere un sistema dell'informazione che sia fondato su un pluralismo di punti di vista di di di sguardi
Rivolti nella società e allora legislazioni democratiche si preoccupano di garantire il mantenimento di questo pluralismo
Quando non lo fanno come in Italia si creano delle forti contraddizioni e tant'è vero che quando dall'esterno si guarda all'Italia io non sto qui a citare nei giudizi di François Mitterrand
Né quelli del New York Times ma si guarda la situazione dell'informazione italiana come ad una situazione caotica caotica e spesso anche non compatibile con il fatto che noi siamo la potenza industriale del mondo che si
E allora se si parte da queste non si può non partire da questo perché altrimenti dobbiamo dire un'altra cosa se diciamo che l'informazione non è un detto speciale che le regole del gioco non ci vogliono eccetera
E dobbiamo fare delle discussioni che investono questioni di carattere pigiama siccome ritengo per lo meno sicuramente quelli che sono dietro a questo tavolo che non possono non ritenere che questo sia il punto di partenza dentro questo si tratta di vedere le armonie che si devono disegnare
Allora davvero questo assetto delle comunicazioni in Italia è l'unico assetto poi l'ultimo stadio possibile dell'assetto delle comunicazioni e qualsiasi intervento legislativo si faccia
Deve essere considerato una minaccia alla crescita e allo sviluppo dell'industria irragionevolmente penso di no e comunque sono disposto a discutere a verificare come dire in maniera piana le proposte di legge dei vari partiti anche le nostre
E a sottoporre a revocarne in discussione secondo questo punto di discussione questo punto di riferimento però io mi guardo intorno
Io guardo intorno e vedo le contraddizioni del sistema informatico italiano
C'è una prima contraddizione il sistema informativo italiano è un sistema tecnologicamente arretrato
E bisogna che questa verità ce la cominciamo a dire
L'Italia è l'unico paese
Diciamo dei grandi paesi occidentali dentro il quale vi sia un'unica forma di consumo televisivo che quello della previsione tre commerciale non resiste
Il cavo e non esistendo il cavo non solo non esiste la possibilità delle pay TBE e delle televisioni specializzate
Che abbiano PTP può essere mandata anche attraverso lettere con la decritta mento ma le televisioni a pagamento le televisioni specializzate e tutti i servizi che sono tra l'altro un grande veicolo è un grande tramite di crescita ed espansione economica
Per le aziende se vogliamo parlare di questo punto di riferimento dal punto di vista tecnologico l'Italia è in uno stato non non solo basta dirsi molto marea molto piana che quando si vuole cercare telefonare da Palermo a Milano non ci si riesce perché non si prendono le linee ma il sistema telefonico italiano e ciò che la grande scommessa del futuro cioè il rapporto tra immagini telefonia quella che si chiama diciamo rivoluzione teme telematiche che sarà ed è già una grande la vera grande novità diciamo della fine di questo secolo in italiano e non la vedremo la vedremo probabilmente quando il secolo sarà già il nuovo secolo sarà agli albori
Cioè sono c'è una contraddizione fortissima sul piano produttivo
E perché non ci dobbiamo dire la verità che in Italia l'industria culturale vive in una condizione di grande difficoltà
Che produrre un film per farlo vedere diventata un'operazione sostanzialmente impossibile spesso per farlo bisogna passare per le forche caudine dalle quali non si dovrebbe passare tra queste
O che caudine spesso vi è anche il controllo politico sull'opera d'Autore roba da regime
Io non voglio citare i dati ma insomma in Italia nel giro di otto anni dall'ottanta all'ottantotto si è passati da duecentoquarantuno milioni di spettatori nei cinema novantacinque
E nello stesso periodo invece in molti altri Paesi questo dato aveva una calo che pure fisiologico molto più attenuato
Le sale cinematografiche in Francia dall'ottanta all'ottantotto son passate da quattro mila e cinque a cinque mila negli Stati Uniti da diciassette mila a venticinque mila in Italia si sono dimezzate da otto mila quattro mila in queste quattro mila vi sono la per larga misura le sale a luci rosse ci sono intere città italiana dove il cinema non esiste più
Noi abbiamo esportato film e telefilm per tredici milioni di dollari e abbiamo importato film e telefilm per duecentonovantacinque milioni di dollari
E questo l'assetto migliore che non ci possiamo garantire
Il made in Italy qui non conta non pesa non deve essere considerato
Dobbiamo ritenere che questo Paese non ha ben energie creative talenti e capacità produttive da spendersi in questa direzione
E anche la pubblicità su questo c'è stato un forte contrasta diciamo anche in occasione della campagna che nel promo avemmo sulla questione dell'anno l'interruzione dei film che una campagna poi così stravagante non doveva essere se ho visto che anche Berlusconi anche reti Berlusconi hanno dopo quella campagna ha ritenuto di dover un po'a limitare il bombardamento degli spot ma anche lì ci sono due contraddizioni che devono essere affrontate
E che sono contraddizioni che se non affrontate rischiano di diventare difficilmente sanabili
Insomma in Italia si fanno si sono fatte nel corso del mille novecentottantotto se non sbaglio ottocento mila spot pubblicitari
Più di quanti siano fatti in tutta l'Europa messe insieme
Ma a parte questo dato che è abbastanza clamoroso quello che più clamoroso che questi ottocento mila spot pubblicitari non hanno portato tutti i soldi che avrebbero dovuto portare
Nel mille novecentottantotto la RAI ha fatto sessanta mila spot che in termini monetaria avrebbero dovuto portare a un milione e cento rana mille centotrentuno miliardi in realtà la RAI ne ha incassati novecentoquarantasette Berlusconi ha trasmesso quattrocentoundici mila spot che avrebbero dovuto portare a cinque mila novecentoventi miliardi in realtà ne ha incassati mille ottocentocinquanta
E come mai
Mille cinque mila novecentoventuno avrebbero dovuto essere devo darti
Dalla contraddizione no abbiamo già discusso perché le
Sulle cifre poi ci sarà sempre opinioni diverse ma insomma se proprio essere proprio ecco come ai Giochi com'è che succede questa cosa per cui questi soldi spariscono spariscono perché perché aumentano a dismisura disposte per cui gli spot vengono venduti a prezzi stracciati e questo incide sulla stampa credo Formentone Lunati non possano non testimoniarlo
Che il prezzo dell'investimento bici Da Rin televisione assolutamente stracciato rispetto a quello che la carta stampata e non è neanche vero adesso non voglio qui annoiare con i dati non è neanche vero che il fatto che in Italia la stampa abbia un livello percentuale assolutamente incomparabile con quella degli altri Paesi perché in quasi tutti i Paesi il rapporto è più o meno
Favorevole al alla carta stampata in Italia così non è ma non è vero che questo avviene in un mercato che è più largo in termini monetari di quanto sia in altri Paesi anche questa è una cosa che non ebbe ma allora anche qui bisogna continuare così
O invece si può introdurre qualche elemento io uso una parola che corrisponde al pensiero di armonizzazione del sistema
Del sistema informativo e questo è il problema delle regole che noi dobbiamo scrivere regole per armonizzare lo sviluppo per evitare queste contraddizioni e queste distorsioni e per entrare in Europa e qui veniamo a un punto
Si devono sapere le cose come stanno
In Francia nessun imprenditore può avere più del venticinque per cento di una rete televisiva privata
In Spagna nessun imprenditore può avere più del venticinque per cento di una Rete televisiva private
Berlusconi è entrato sia in Spagna che in Francia accettato in quegli altri Paesi queste regole
Noi in Italia noi che pure veniamo appunto l'ha detto Confalonieri considerati diciamo gli avversari ma alla fine dirò brevemente una cosa per la quale ho l'impressione che siano gli altri a considerare avversari noi piuttosto che il contrario
In Italia non ci pensiamo neanche siccome non vogliamo dare un colpo mortale nessuna non vogliamo spingere nessuno che abbia già la pietra al collo
Non ci pensiamo in nessun modo di proporre che un imprenditore non posso avere più del venticinque per cento di una Rete perché questo non so se convenga diciamo al gruppo Berlusconi e non è vero neanche che per esempio in Francia ci sono due reti pubbliche in Italia ce ne sono tre si può anche decidere di fare come si è fatto in Francia allora
La RAI cede una rete e l'imprenditore privato non può avere più del venticinque per cento di una rete ma non credo che convenga a nessuno
E allora troviamo un punto di equilibrio che sia armonico con quello delle altre legislazioni europee
Ed è anche delle legislazioni dei Paesi più avanzati anche gli Stati Uniti dove peraltro è vero il ragionamento sul servizio pubblico
Però negli Stati Uniti per esempio la rete nazionale non esiste nessuno può avere in proprietà più di dodici stazioni locali
Io faccio questi esempi per dire che la nostra posizione è una posizione che è coerente con quella di tutte le forze socialiste e democratiche europee e occidentale
La la sintonia che c'è tra noi socialisti francesi è una sintonia che determinata su questa materia da questa visione regole per lo sviluppo
Certo quando poi si assumono le posizioni assurde che tu hai citato cambiare le le parole per cui nelle partite di tennis le cose vengono dette in francese invece che invece e e diceva di sì papà si entra in un'altra cultura nella quale diciamo la nostra posizione avendo noi
Combattuto contro ogni forma di autarchia culturale molto forte molto evidenti però
Noi siamo per regola che corrispondano nella situazione italiana quindi lo diciamo due reti e non capisco perché debba essere scambiata per una posizione punitiva il segretario del Partito socialista italiano Bettino Craxi il quale credo che goda di qualche Simpatia diciamo nel gruppo Berlusconi propose
Nel momento in cui era presidente del Consiglio con un impegnativo discorso alla Camera
Che il nessun imprenditore italiano l'Italia avesse più di due reti televisive parlo non di dieci anni fa ma di poco più di due anni fa e allora perché scaldarsi tanto Mammì che era parte ministero ma mi che era partito con l'idea di fare lo sceriffo dell'etere come lui stesso essi definiti partiti scendo ormai concederò nessuno di avere più di tre reti televisive e poi le cose sono andate per un altro verso e devo dire anche che noi ci siamo battuti per far saltare alcune follie Lunati ne ha citata una la storia del cinquanta per cento e cinquanta per cento tra RAI e Berlusconi è una stupidaggine
Perché come funziona che più Berlusconi raccoglie pubblicità più quelli della RAI porta non so vinca e una cosa da da da
Sì del demenziale come direbbero a punta a Canale cinque
Oppure la storia dell'opzione zero che era una cosa da Medioevo dalla comunicazione cioè l'idea che chi ai giornali non può avere la televisione ma se noi dobbiamo favorire il processo inverso
Io se di una cosa mi preoccupo
E questo lo dico diciamo in interloquendo con Formenton del quale ho ho apprezzato il senso del ragionamento se di una cosa mi preoccupo e semmai
Che l'anomalia italiana rispetto a quella dei Bertelsmann dei Maxwell e di tutti gli atti e che quelli lì sono grandi imprenditori ma sono imprenditori della comunicazione
In Italia non siamo in una condizione nella quale più del cinquanta per cento dei quotidiani italiani sono in proprietà di quattro gruppi e questi quattro gruppi sono quattro gruppi industriali e finanziari che posseggono gran parte della
Delle risorse finanziarie della Borsa e che hanno un potere estremo un potere di condizionamento molto forte
Quindi si possono scrivere delle regole sulla pubblicità non l'abbiamo detto abolire il tetto alla RAI
E rivedere anche il canone diminuendo l'erogazione da cannone e andando però ad un meccanismo nel quale ci sia il mercato io con quel ciò le abbiamo passato dei giorni infernali
Alla alla Camera
A un certo punto scusate se racconto solo questo aneddoto
E a un certo punto era diventata una situazione molto singolare perché sembrava che il tetto pubblicitario tra l'altro deve deciderà come sia parlamentare vigilanza e ogni anno c'è una trattativa trenta in più al metro incapiente i soldi che non vanno alla Rai vanno a Berlusconi e quindi ci sono gli amici della RAI da una parte gli amici Berlusconi dall'altra che si fanno
La guerra chi ne dà di più a chi ne toglie di più
Poi l'anno scorso a un certo punto si era capito
Che
La RAI avrebbe dovuto avere un tetto diverso perché attraverso quel tetto e degli sconti rientrava un finanziamento che la Sipra
Avrebbe fatto ad una rete televisiva di proprietà di un imprenditore democristiano che si chiama Tanzi
Il quale ai tempi in cui De Mita era segretario da Democrazia Cristiana stava correndo in soccorso dell'Avellino che la squadra di calcio per cui noi in commissione di vigilanza decidevamo gli equilibri della serie B piuttosto che diciamo il tetto pubblicitario della RAI
è una logica nella quale la politica non deve entrare perché quando la politica si metterà a discutere di quanti soldi devono avere imprenditori pubblici o privati
La politica perde la sua connotazione si fa strada al formarsi lo si voglia o no vi sia un nuova volontà dall'esterno dall'interno di interessi pesanti di imprese di interessi condizione
E allora la nostra posizione basta con questa storia si stabilisca solo una regola
Quanto deve essere per ora di trasmissione l'affollamento pubblicitario poi sarà il mercato a decidere il mercato troverà un suo equilibrio
Si stabiliscano delle norme per la ripresa produttiva io non capisco perché questa contrarietà sulla questione delle quote anche qui siamo in Europa la direttiva europea dice che la maggior parte dei film dei telefilm trasmessi deve essere di produzione italiana europea
Si costruiscano le joint Venture i rapporti su scala continentale per le quali a questa esigenza si possa corrispondere
Ma certo che non ci sono non ci sono mandate alla domanda
Di televisione che c'è in Europa tu sai quanto vali
Ha il tre per cento
Se non vuoi continuare a ripetere vecchi infine come io sono d'accordo in Francia oppure fai Alberto se radiatore di sessanta anni fa tu non puoi conservare questo stai dicendo della Francia la Francia è un'assurdità
è una cosa assurda in Francia non si può vivere
Ha detto che il metodo no non si può ci dicono alcuni già qualcuno seicento miliardi no non ci devono fatto l'audito perdente non paga allora non era
Equivalente scusa fuori fuori se accusati
Scusate terza è l'equivalente di RAI uno in Francia privatizzata al modo che ha detto prima Veltroni
Venticinque per cento per ciascuno a il quarantacinque per cento dell'audience
Bene terza non ha guadagnato una lira
Dimmi tu come fai se non guadagno una lira a produrre film telefilm per poi fa o conservare quattro settantatré siccome voi invece avete guadagnato potrebbe inasprire geometra anche in Italia le aggravanti io ne abbiamo visti i tempi va be'ma adesso non ti monti scaldato
No
Cercava e non ti sta già abbiamo cioè con le cifre bene insomma eh sì ma le cifre sono quelle tant'è vero che io non propongo in Italia che voi siate al venticinque per cento di una rete quindi immagini di proprietà vostra per investire nel campo della produzione
Mi pare che ci siano e secondo me comunque è chiaro che adesso non ci sono e vorrei misto mi stupirei del contrario perché ci dovrebbero essere si rapporto import export per quello che ho detto prima
Però come dire la domanda che è anche l'offerta allora si crei una domanda di produzione culturale audiovisiva europea si costruirà un mercato dentro il quale le singole imprese nazionali con anche una dimensione europea potranno operare ma la televisione deve essere anche produzione deve essere anche investimento deve contribuire alla all'industria culturale del Paese
Si faccia una normativa antitrust equilibrate ragionevolezza ecco io concludo qui per dire ha però un'ultima cosa io Confalonieri lo sanno
Sono dell'idea che chi fa informazione lo ha detto Formentone sono assolutamente d'accordo chi fa informazione deve essere nelle condizioni di poter operare secondo autonomia
E allora in Italia il fatto che le regole del gioco non si siano fatte
E certo responsabilità anche l'atteggiamento che è stato assunto ma è anche fortissime Amenta responsabilità di partiti politici di governo che non facendo la legge hanno potuto esercitare alcuna funzione di condizionamento sugli imprenditori privati
E io mi batto perché sia difesa l'autonomia del gruppo Berlusconi perché il gruppo Berlusconi possa scegliere la sua linea in piena autonomia e non perché deve come dire salvaguardarci si una volta da una parte è una volta dall'alto a questo proposito io ho quest'estate
Ho taciuto di fronte alla
Sappi da intervista di Fedele Confalonieri sull'Europeo
Storie lascio perdere tutto quel che dice
Che Veltroni passerà vuole passare dalla dittatura del proletariato a quella del telecomando insomma
Lasciamo andare va be'lavava le nostre assertiva Depretis sentito di molto peggio no la cosa che invece non posso lasciar perdere Confalonieri meno permetterà è la risposta e Confalonieri ha dato ad una domanda dell'intervistatrice dice cosa risponde ai molti che sostengono che il vostro TG quello che si paga prestano a fare sarà più craxiano di Craxi
Confalonieri smentisce risolutamente perché dice credo Craxi troppo intelligente per non capire che se farà Craxi l'avanti su Canale cinque lo guarderebbero suo direttore di quel giornale o poco più no la nostra informazione sala omogenee al mondo che vede nei Craxi nei Forlani negli Andreotti l'accettazione delle libertà
Io mi auguro che diciamo
Nessuno pensi che coloro i quali accettano libertà in questo Paese sia non solo Craxi Andreotti e Forlani altrimenti saremmo mal messi ma mi auguro davvero mi auguro davvero e se lo dico fuor di scherzo che il gruppo Berlusconi possa recuperare un'autonomia che apertura
Una sovranità che ha perduto
Una libertà da condizionamenti che si esercitano anche attraverso il fatto che la legge di regolamentazione per il sistema televisivo non si fa
La nostra quindi è una proposta ragionevole è una proposta di equilibrio è una proposta che non è contro nessuno ma è per salvaguardare gli interessi dell'impresa e quelli dei cittadini ed è davvero una proposta almeno questo il suo sforzo questa dal padre e la sua attenzione è una proposta per il pluralismo informazione
Ora prima di prima di dare
La parola per un secondo giro di interventi naturalmente quanto più rapidi possibile da parte degli oratori se qualcuno del pubblico desidera porre dei quesiti può farlo naturalmente con in modo molto sintetico che i presidenti hanno esperienza di questi dibattiti qui al festival il tempo e quello che non vorremmo finire la serata con una presenza che si va sempre più dilatando vorremmo finire così come abbiamo cominciato sono con un pubblico Fitto e tutto presente quindi
Se qualcuno desidera porre dei quesiti in modo sintetico ha la facoltà di farlo avvicinandosi al microfono
Siccome io non posso conoscere chi chiede la parola chi desidera farlo si avvicini si presenti e rapidamente formuli la propria domanda alle polo proprio Servazio salute a tutti io badate pubblico per Bordeaux agitati sì dietro la così
Io sono Rizzardi il mio cognome in questo che volevo porle una domanda a Confalonieri
Successivamente un'altra domanda quindi se mi è concesso fare due domande
Lei ha parlato del fatto che la televisione in Italia per quanto riguarda la pubblicità
A fa la parte del leone rispetto alla stampa
E questo a me risulta come lei ha affermato in precedenza però mi risulta anche che in altri Paesi occidentali come la Germania
La stampa non ha una posizione
Così diciamo di subordinazione per quanto riguarda la pubblicità rispetto alle
Alle televisioni
Ecco in questa è la prima domanda
E poi volevo fare un punto
Segnalando una seconda domanda
A me sembra che lei signora Confalonieri signora Formenton
Considerando considerino i mezzi di comunicazione di massa solamente come elemento di un mercato ecco io vorrei prendere uno straccio e togliere un po'di di polvere dal quadro
Di polvere che c'è sul quadro di Carlo Marx
Perché Carlo Marx sosteneva che
La stampa
Non può essere considerata solamente come elemento di un mercato ma bensì
Deve essere considerato l'elemento primo della democrazia e quindi non può condizionare
L'opinione pubblica
In maniera
Da non tener conto della dignità umana eccetera eccetera
Ecco vorrei chiedere a Veltroni
Fino a che punto il Partito Comunista Italiano è d'accordo
Su la posizione di marzo grazie
Altri dopo la cogliamo tutte le domande poi dopo Paolo vi facciamo un giro dove gli oratori rispondono ciascuno per la parte di propria competenza
Altri
Dunque la mia non vuole essere una domanda polemica io apertamente dico che sono un militante del Partito comunista italiano una iscrizione ventennale
Ma mi ritengo un battitore libero non dorata prima ancora di scrivere
E dico semplicemente questo per professione o molto tempo libero e dopo aver letto il L'Unità o tempo di passava Barbiera legge il Corriere fare una puntatina per leggere qualche articolo su Repubblica sul giorno e così via quindi da dall'informazione dalla stampa italiana solo quasi tutto tutto quello che pubblica naturalmente se qualcosa di scuro
Mi risulta che in tutte le nazioni occidentali e democratiche per queste intendo quelle tipo gli Stati Uniti il Canada la Germania l'Islanda Olanda e così via recessione e mi permetto di togliere l'Unione Sovietica il Cile e gli altri boss mi sono accorta con triste rammarico di un fatto
Non esiste almeno dalle mie informazioni una nazione al mondo
Dove
C'è un non diciamo una famiglia ma un'accozzaglia di famiglia e preparate tipo la famiglia del commendatore torinese che a capo di tutte le fabbriche automobilistiche neanche la lista della lega ce ne sono
Così come non esiste tuttora non dico a Berlusconi Macchi per lunghi
Un grosso imprenditore che abbia non solo tre reti televisive ma un altro piccolo gruppetto di famiglia alimentaristi e ti Company che non sono possiede il cinquanta per cento la carta stampata ma oltre perché io dico questo io come sempre
Metalmeccanico ma
Da vent'anni ha lavorato alla scuola mi vergogno degli italiani perché sugli scrittori sui poeti si consideri io ho studiato nei miei vent'anni di scuola che c'era un solo vincendone anzi come io non si vergognano ad Albert Ronghi utile andare a finire all'ultimo scritto alla dalla Sicilia di Palermo
Dei giornalisti con quaranta metri di laurea
E a veramente dico a togliere la storia che la carta stampata e la televisione sia profitto ma che sia informazioni utile ai cittadini italiani
E che almeno ognuno sia libero di esprimere il proprio pensiero come quando si vuole mi rifiuto di crederlo questo fatto qua
Che sono il per lo stipendio e e cose del genere tanta gente che ha cervello per dieci volte meglio di me continua a difendere
Chi e capace con i soldi di comparse non solo la prima la seconda la terza
Perché non esista la Quarta Rete perché altrimenti Berlusconi prenderebbe agrario ci televisive qualche altra farebbe tra l'A quattro e c'era il cinque anche Antenna uno o l'ordine demandato pare sei farebbe la settima e l'ottava non lo può fare perché non gli conviene anche gli bastano per le tre che ardore Alitalia
Grazie altri
Rapidamente
Se c'è qualche altro si avvicina al microfono se no io avevo fatto secondo giro ma io sono per il gruppo Rizzoli un lavoratore che lavora alla Rizzo
E niente siam passati dagli editori puri come Rizzoli alla P due tassarli
E adesso alla FIAT dove quando sono entrati hanno teorizzato che vendere i giornali è come vendere la saponetta
Io voglio fare una domanda molto secca a Formenton che che è di questa natura come si trova lei Chiappori teorizzato l'editore puro in compagnia di De Benedetti che ha fatto la grande scalata quindi pregherei di spiegare come si trova visto che ha teorizzato che lei o la sua famiglia era editore puro in compagnia dei grandi colossi risparmio l'altra domanda perché manca squalo della Gruppo Rizzoli perché sarebbe interessante che ci spiegasse l'ultima operazione apparsa questa mattina sui giornali di Gandini e il gruppo Ferruzzi
A se non ci sono altri dove procedo secondo giro va bene io prego
Mi rimetto a discrezione degli oratori sul tempo Lunati
In agosto certamente entro entro i limiti che mi ha concesso il presidente
Ma dunque intanto hanno fatto all'inizio lo faccio adesso io voglio ringraziare Quercioli gli altri amici di avermi invitato questo a questa discussione
Lo voglio ringraziare perché questa sera io ho sentito da parte di Veltroni
Un elogio della libertà e del pluralismo meravigliosi e quindi mi son detto da vecchio liberale di cultura liberale non sono un uomo politico
Mi son detto qui mi trovo tra amici veramente è una casa che mi sta bene e devo anche aggiungere che questa fiducia nella libertà e nel pluralismo che ho sentito esprimere così bene su questa sera
Mi conforta molto per il futuro sono quindi molto ottimista per il futuro dopo queste espressioni così simpatica e devo anche dire che proprio perché sono convinto che la l'informazione deve essere libera e deve essere affidata a uomini liberi sempre liberi ecco io vorrei
Ricordare che una grandissima lezione
Che abbiamo avuto noi uomini liberi tutti quanti proprio alle origini della nostra democrazia dopo la guerra da Luigi Einaudi il quale diceva e lo diceva riecheggiando Voltaire e altri grandi del passato diceva
Diceva io sono sempre il lieto felice quando posso convincere qualcun altro ma sono ancora più felice quando qualcun altro convince a me
Ecco questa sera devo dire onestamente agli amici Quercioli Veltroni che non mi hanno convinto del tutto a parte le enunciazioni generali che sono molto bene
Non mi hanno convinto del tutto perché quando loro dicono lui cioè Veltroni perché la detto soprattutto perché quando dice noi le contraddizioni non ci sono non ci sono le contraddizioni ma io vorrei dire che in questo nostro Paese che tutto sommato non è fra i più sfortunati
Noi abbiamo avuto negli ultimi quarant'anni abbiamo avuto tante proposte di legge e di tutti i tipi e abbiamo avuto una tendenza molto forte quando si parla di concentrazioni
A demonizzare le concentrazioni quando sono private
E ha elogiato le quando sono pubbliche
Poi con la triste conseguenza
E la triste constatare constatazione che quando ci sono concentrazione pubbliche non funzionano beh allora privatizziamo i telefoni dico io
Privatizziamo le ferrovie questo è un discorso che lo faccio scopo provocatorio come avete chiaramente capito
Perché motivo dev'esserci una televisione e che è affidata alla lottizzazione dei partiti non è una concertazione per me è una concentrazione più demoniaca Cuesta di quanto non lo sia quella privata
Sono contento delle espressioni meravigliose anche queste di Veltroni nei confronti di Confalonieri e della difesa di un grande imprenditore privato quale io credo sia il il Berlusconi comunque e chiudo il la la il mio stupro continua ad esserci quando di fronte a una legge che da cent'anni esiste in America la classe politica italiana lo ripeto in cent'anni non è riuscito a esprimere una volontà i parlamenti di tutti i tipi
Una volontà di creare una legge antitrust che sarebbe salutare per tutti purché fosse all'insegna della difesa dei consumatori e quindi della libertà di tutti
Questo e con questo credo racconta
Grazie ad una rete allora frutto
Rispondo subito la domanda
Mi sembra di essere stato chiaro prima nel senso che l'editore puro non si definisce a priori merito il puro si finisce si definisce a posteriori quindi la miglior garanzia di un editore puro a leggere sui giornali e credo che il giornale del gruppo Mondadori
Siano abbiano dimostrato da sempre e ancora oggi di godeva della più ampia autonomia a differenza che facevo prima è che oggettiva appunto però nascondersi dietro un dito e sulla proprietà editoriale ma il problema non è tanto nella nell'indipendenza perché l'indipendenza e l'Italia se Dio vuole garantita dal direttore del giornale e del giornalisti è un problema di gestione
Sollevava il problema che a volte l'imprenditore che non ha un passato una tradizione di torri are non è attento una proprio manca una programmazione a lungo termine a una tensione al fatto culturale preciso come lo è l'editore puro
Questo non intacca niente della della questione della autonomia più o meno del giornale
All'altra domanda sul mercato mi sembra mai che non ci sia assolutamente nulla di del Monico nel definire un giornale l'elemento di un mercato editoriale
Dal mio punto di vista non c'è niente di più democratico di un mercato libero quindi ben venga l'editoria come editoriali mercato
Un ultimo appunto
Su quello che diceva Veltroni su cui sono e spero di non alimentare polemiche supporti de trasversali risolvente ultimamente sostanzialmente d'accordo con quasi tutto quello che ha detto vorrei però ancora una volta
Accentuare l'accento sul due punti anzitutto
Sulla
Qualità
E sul ruolo degli imprenditori nei confronti dello Stato
Faccio un esempio storico se vogliamo
Veltroni parlava di film ma di riduzione del sale metro cubo cinematografiche in Italia però ricordiamoci che sicuramente questo è anche un problema qualitativo è un problema di ricreazione non è solo un problema di regolamentazione
E si facciamo un altro esempio
Gli enti lirici che sono largamente sovvenzionate dallo Stato sono dal punto di vista artistico una dei risultati una delle espressioni artistiche meno
Interessante in Italia in un contesto europeo ai tempi diverbi per fare un un aneddoto il musicista era anche un imprenditore
Ai tempi di Shakespeare il l'autore era anche un imprenditore perché doveva fare delle opere dovrà misurarsi continuamente con il mercato ed è forse questo nota la ragione per cui abbiamo avuto le opera di verde abbiamo avuto è anche almeno uno del è una delle ragioni
Un ultimo quindi voglio dire il in prendi non c'è uno iato fra Lester imprenditore e la cultura molte volte l'imprenditorialità è il risultato cultura
Terzo punto rapidissimo e minore sul ruolo del rapporti fra tv pubblicità
Veltroni ricordava che l'affollamento dis Porto è avvenuto per un massacro degli scontri le marcate causa del previsione ecco qui vorrei tende la mano a Confalonieri dicendo che la colpa se vogliamo della situazione del giornale è solo degli elettori
La televisione quando ha iniziato sicuramente una politica commerciale qui non entra in tecnicismi nella mente tra pubblicità che è stata altamente innovativa in Italia e ha permesso sicuramente l'allargamento di un mercato che poi gli elettori per un certo tempo e la Mondadori in primis abbiano seguito pedissequamente i sistemi di vendita della televisione era colpa solo degli elettori dimenticandosi forse ma le cose effettivamente sta cambiando due cose fondamentali
Che la pubblicità in televisione e guadagno perché risparmi azionario di programmazione mentre invece la pubblicità in editoria e costo anche per pubblicità significa carta stampata con annunci pubblicitari naturalmente dovendo per forza rispettare
Un rapporto fra le pagine stampate le pagine pubblicitarie più pubblicità significa più costi redazionali e più pagine
E concludo dicendo
Che
Fondamentalmente dal punto di vista del del gruppo Mondadori quello che auspichiamo proprio anche nell'interesse dei lettori
è una riduzione delle pagine pubblicitarie sui nostri giornali a fronte di tariffe più alte che non vale fanno discorso troppo tecnico ripeto ma sicuramente questo è un altro modo di garantire la leggibilità all'indipendenza e là in fondo la bellezza anche dei prodotti editoriali grazie
Grazie fornito allora
Ecco io vorrei rispondendo magari un po'attraverso visto che siamo nel trasversale
E dire un po'quella che era concezione nostra
Così delle l'editoria dell'informazione concezione abbiamo nuovi
Alla fine del in televisione
Noi crediamo intanto che il mercato sia neutrale che qui rispondo un po'anche l'appunto sul telegiornale dell'intervista che come si vede essendo una frase che dice per un certo senso ma poiché è molto scura è anche il frutto di certi tacchi frase che non rinnego per la verità perché la domanda poi era ma simpatie politiche eccetera eccetera e è chiaro che simpatie politiche si esprimono nei confronti di chi pensi che ci consenta di vivere
Poi sulla
Che tipo di procedere al telegiornale avremmo fatto alla risposta era molto contratta ma il telegiornale Primo molto presto quale sarà sarà un telegiornale da televisione commerciale
Mi spiego io ricordo una conversazione fra Berlusconi e Biancheri
Lo ancora di sette otto anni fa
Non voglio fare dei falsi storici tu correggimi prima del fatto corretto uno sotto gli atti no
Ed era
Alla sede parlarne il Partito comunista e Zangheri esprimeva una preoccupazione la preoccupazione che espresso poco fa anche Veltroni diceva ma voi e che telegiornale farete farete un telegiornale anticomunista potreste essere così gli amici di Craxi eccetera eccetera
E Berlusconi rispondeva molto semplicemente dicendo ma noi siamo una televisione che non può proprio istituzionalmente essere faziosa
Zione che vive soltanto di pubblicità non
Anticomunista come possiamo fa
In mezzo che Zilio soltanto se presenta delle pubblicità degli inserti pubblicitari fra i programmi
Nel resto della programmazione dei programmi così faziosi così anticomunisti quindi che escludono un terzo del mercato allora il Partito comunista era un terzo del mercato adesso un po'meno non è possibile è una contraddizione proprio di Termini questa è si voglia amo la neutralità del mercato e quindi la democraticità del mercato
E quando si parla come diceva prima Perin troni della preda
Ne che sia nei con
Pronti dell'informazione dello spettatore dei diritti degli altri attenzione a non eccedere dall'altra parte e che poi si considera il telespettatore un bambino che va tutelato si considerano lo spetterà spettatore il bambino al quale non si deve fare vedere questa cosa e si comprimono sempre di più gli spazi di libertà e questa è una delle nostre concezioni e credo che sia
Poi la concezione americana e agli Stati Uniti va riconosciuto perlomeno una grande libertà una grande capacità di fare informazione soprattutto in televisione
Secondo punto secondo osservazione su quello che riguarda l'informazione in Italia
Io credo nella professionalità io ho visto
I grandi professionisti lavorare noi abbiamo due direttori a capo
Ho di giornali uno di un giornale un bisettimanale che sono assolutamente padroni dei giornali di nostra proprietà uno si chiama Montanelli e l'altro si chiama Gigi resina
TV Sorrisi e Canzoni ma cosa vuole andare a dirgli a questi signori che cosa vuol comandare a questi signori e anche per quello che riguarda Repubblica e Luca Formenton nello confermerà il cielo conformerà senz'altro ma cosa fa dire De Benedetti a Scalfari
Io vorrei vorrei sapere dello domando a voi quando uno ha raggiunto una
Una dopo una carriera prestigiosissima ha raggiunto di fatto un'indipendenza questa assoluto terzo punto sulle garanzie
Dei telespettatori dei cittadini italiani io credo che siano nella pluralità delle fonti
Meglio quattro telegiornali faziosi che uno apparentemente Obiettivo uno solo e io vi ricordo che in Italia ci sono ottanta quotidiani
E
I giornali locali che sono una spina dorsale molto importante per la democrazia per la libertà di espressione di formazione
Sono ciascuno nella suo raggio influenza nel suo raggio di vendita monopolisti l'Arena di Verona vende il sessanta per tutto delle copie vendute a Verona tutti gli altri Repubblica Corriere della Sera giornale eccetera eccetera vedono il resto quindi c'è pluralismo
Allora questa è una garanzia ecco che allora il mercato ritorna sempre come garante
Di un'obiettività e di un anche di un convivere civile
E questo è una prima una prima risposta chiedo cumulativa
Vorrei fare una piccola conservazione sull'antitrust prima si è parlato di dello Sherman Act di cent'anni fa
Sollecita io vi ricordo che c'è una norma antitrust nella legislazione europea nei patti costitutivi della Comunità economica europea
Cioè l'articolo ottantacinque l'articolo ottantasei che dicono che sono proibiti le intese monopolistiche ed è proibito l'abuso di posizione dominante che cosa vuol dire l'abuso di posizione dominante vuol dire che se
Approfittando di un momento in cui uno soggetto del mercato è preminente a una preminenza sugli altri e succede perché nella vita economica come nella vita di tutti i giorni o come
La vita dello sport ce n'è uno che in testa importante che questo uno che in testa in quel momento debba sempre mettersi in gioco ecco le regole del gioco le regole del mercato che ci siano trasparente
Ma poi che cosa succede che certo che se uno approfittando di questo momento di preminenza è successa per esempio recentemente di una appello alla corte europea da parte di una società italiana chi faceva lau Anna o hanno la
Quella che fa San Pellegrino che ha
Posto che ha instaurato una causa con la Coca Cola perché la Coca Cola a tutti i rivenditori cioè grandi magazzini catene di vendita l'ha detto non vi do la Coca Cola Axe entra questo
O questo prodotto ecco questo sarebbe concorrenza scorretta ma la concorrenza scorretta la concorrenza sleale è colpita dalle norme antitrust che esistono esistono a livello europeo questo tanto per dire qua
E infine poi il il volume di e la pioggia di cifre
Qui stiamo attenti io ti rispondo soltanto con una considerazione
Un Paese l'abbiamo detto prima tutti quanti
Che spende duecentonovantuno miliardi per vedere qualche telefilm in più non mi sembra che faccia una spesa così enorme abbiamo un prodotto lordo di mille miliardi
Di un milione di miliardi e fate voi le proporzioni
E se uno non può permettersi di spendere facciamo l'esempio della famiglia che poi gli esempi terra terra Sosa per quelli più efficaci bene uno può permettersi per andare al cinema di spendere qua che cosa e ultima cosa sul cinema
E il cinema forse in questo momento mancato un po'di talenti e di voglia di imprenditorialità perché noi
Sul mandare al cinema la gente abbiamo visto che nei nostri cinema nei quali però abbiamo investito
Vi ricordo l'Odeon qui di Milano abbiamo fatto uno multisale di otto sale c'è l'aria condizionata l'ambiente è un ambiente dove ci sono le le cime i proiettori che si sente bene certo che se tu vai al cinema dove tutto scricchiola è freddo e troppo caldo non sentì bene ebbe non hai voglia di andare al cinema il cinema la crisi del cinema sconta che questo oltre ad altre cose
Allora grazie Confalonieri Veltroni chiudiamo con Veltroni il dibattito di questa sera
Ma io in verità non ho molto da aggiungere a quello che ho detto prima perché temo che le argomentazioni usate da Confalonieri adesso suonino da
Conferma delle cose che ho detto prima nonostante il fatto che lo devo rivelare Confalonieri abbia pietà e tentato rovesciando l'acqua di fare andare per aria tutti i dati cresceva ho usato prima ma diciamo la cosa che un po'mi ha mi colpisce sta nella risposta che Confalonieri ha dato all'argomento che io ho usato sul piano del rapporto tra un imprenditore privato che opera in una collocazione una dimensione nella quale del tipo di quella nella quale opera Berlusconi e il sistema politico
Io non ho la preoccupazione
Diciamo che ha espresso Zangheri perlomeno nel modo in cui Tula riferita io non mi preoccupo tanto del fatto
Di come Berlusconi parlerà del partito comunista quando farà i telegiornali poi insomma sono tra quelli convinti che poi non è che i risultati elettorali si decida non era colpa di a colpi di spot perché altrimenti a giudicare da quelli che avete mandato in onda dei socialisti dovrebbero avere l'ottantasei per cento in questo Paese
Ne è sul fatto che vi sia un rapporto molto diretto tra l'informazione telegiornali risultato elettorale perché in questo caso la democrazia cristiana dovrebbe avere avuto in Italia negli anni in cui aveva il monopolio del potere
Un potere assoluto e non vi dovrebbe essere stato nessun altro partito la Società poi ha delle sue forme di autonomia della della formazione del giudizio dell'opinione politica e anche del del consenso del dissenso rispetto ad altri partiti a me preoccupa altro
A me preoccupa che un imprenditore che fa televisione e che non può essere una condizione di monopolio
Perché in Italia c'è un duopolio c'è la RAI e cioè Berlusconi
Hanno praticamente nelle mani tutte le reti nazionali quando le controllano direttamente o quando le forniscono di pubblicità
E se un altro imprenditore si potrebbe chiedere qui ci sono Rusconi Mondadori che son dovuti uscire dalla televisione
Perché son dovuti uscire perché l'assetto che si andava determinando non era tale da consentire la presenza di reti televisive che vivessero da sole
La televisione si è andata in assenza di regole del gioco organizzando con un assetto sostanzialmente che non poteva non essere monopolistico ma
C'è da chiedersi se questo sia lo scenario che si deve preferire ma chi opera con il la responsabilità perché a chi ha questa posizione discendono anche delle responsabilità beh deve sentire qualche qualche problema nel rapporto con la società ripeto a me non preoccupa come si parlerà del Partito comunista mi preoccupa il tipo di segnali di senso che emerge dalla televisione
Io lo voglio dire sinceramente la televisione italiana vissuto degli anni molto duri molto difficili
C'è stato un periodo in cui RAI e Berlusconi si facevano una concorrenza dissennata
Una concorrenza fatta sostanzialmente su un modello di televisione omologo fondato su una e i pretesa riconoscibilità dell'ascoltatori ideale
Della ricerca costante del massimo di ascolto e di una grande io uso un'espressione un po'chiara insomma banalizzazione anche talvolta volgarizzazione del prodotto televisivo
Io non sono tra quelli che hanno ritenuto che la RAI sarebbe andata a picco quando sono andati via la Bonaccorti la Carrà e Pippo Baudo
Ritenevo che la RAI se avesse avuto l'intelligenza strategica avrebbe potuto fare la concorrenza Berlusconi diversificando se stesse recuperando una parte del suo
Intanto delle sue possibilità tecnologiche poi anche la sua capacità creativa devo dire che ciò che è successo successivamente ha confermato questa impostazione se la RAI ha vinto la guerra d'ascolto nei confronti di Berlusconi
Non l'ha vinta quando si è messo a fare quello che faceva Berlusconi sembra vinta quando ha fatto qualcosa di diverso quando appuntato su un certo tipo di televisione
Quando ha ricercato una utilizzazione del mezzo che saltasse lo specifico linguaggio di cui il mezzo è portatore quando ha scelto una diversificazione
Questo lo dico perché
Questa forma di banalizzazione di commercializzazione esasperata per tutto quello che ho detto è del tutto evidente che non ho nessuna forma di come dire retropensiero di paura nei confronti della definizione che qui è stato giustamente definita del mercato di formazione informazione è un mercato naturalmente qua dentro questo mercato si tratta di vedere quali sono le variabili dalle quali si guarda
Però questa come accettazione esasperata produce anche degli affetti collettivi negativi ai quali dobbiamo guardare e lo può produrre anche sul piano dell'informazione così intorno all'argomento che volevo dire all'inizio io all'inizio ho detto alla fine del mio intervento prima
Ho detto io penso che si debba difendere l'autonomia di Berlusconi e cioè che Berlusconi possa fare un telegiornale libero dal condizionamento di chi gli può accendere o spegnere la candelina
E Confalonieri rispondendo mi ha detto le nostre simpatie vanno a chi ci consente di vivere
Ed è per l'appunto quello che io dicevo sono simpatie condizionati
Sono simpatici e determinate dal fatto che Craxi ha fatto un decreto
Che qualcuno l'ha sostenuto che qualcuno non ha fatto la legge quando voi avete chiesto che non ma questa non è una vostra vostro punto di forza è un vostro punto di debolezza
è un vostro punto di esposizione
In un ciak ciò a cui secondo me non dovreste rinunciare la vostra sovranità
La possibilità e il potere di decidere su voi stessi in piena autonomia
Dico una cosa quel per quello che ha detto Lunati perché io son d'accordo lo Stato dovrebbe entrare in gioco di meno e regolare di più
Anche nel campo dei informazioni io mi son preso qualche insulto francamente in questo caso un po'sorpreso
Per aver avanzato una proposta di privatizzazione dei giornali pubblici io non capisco perché l'Italia debba essere l'unico paese al mondo in cui esistono i giornali pubblici
Tra l'altro giornali pubblici che vengono utilizzati come se fossero privati
E allora si mettono d'accordo per fare gli scambi il direttore del Giorno a te direttore l'agenzia Italia me ma tutto come se fosse roba di partiti
E allora si privatizza sino si vendano
Lo Stato deve svolgere una funzione di regolatore anzi voglio dire di più deve creare le condizioni per le quali l'imprenditoria possa accedere all'informazione deve fare
Va be'sì adesso voglio mettere d'accordo
Così fa del giorno e la notte insieme fatalmente
Lo Stato deve funzionare da calamita di capitali deve creare le condizioni per le quali e il campo del cinema è un altro è un altro settore di questa natura
E nel cinema perché ci deve essere il cinema pubblico
Che è una sorta di che a quella e se ci fossero delle leggi non quelle che ha proposto
Recentemente il ministero Carraro
Si tratta di calamitare invece interventi imprenditoriali nel campo del cinema la possibile io non son d'accordo con fanno come si fa a dire che in Italia non ci sono i talenti ma chi lo sa se ci sono non ci sono
Io so che per larga parte di coloro che fanno cinema spesso di quelli che accedono al cinema spesso per le condizioni di mercato è impossibile avere dei risultati positivi
Perché io aztechi primo film il primo film fa cassetta oppure nel migliore dei casi l'opera prima coincide con l'opera ultima perché il mercato non ti dà condizione di replica e allora sia costantemente in compromesso con se stessi o faccio sempre un ex un esempio lo ripeto qui questa sera il primo film di Bernardo Bertolucci che era un film
Molto bello e si chiama prima la rivoluzione
è un finché non ha fatto molti soldi probabilmente oggi se Bertolucci facesse quel film
O dovrebbe metterci non so Serena Grandi o o Gerry Calà per fare cassetta oppure probabilmente non avrebbe la possibilità di accesso che ne sappiamo se ci sono i talenti io ritengo di sì immagino di sì e penso che sarebbe grave se nel corso di questi anni l'Italia che ha sempre avuto un patrimonio di talenti e anche di immagine da vendersi all'estero proprio nel campo della produzione artistica culturale cinematografica dovesse ritenere che questo fa sì ma non c'è più ha ragione Formenton noi questo patrimonio di dobbiamo creare le occasioni imprenditoriali per esprimersi io spero che i giovani autori trovino dei produttori come fu in altri tempi e come per esempio negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti c'è un film che sia Fandango
Che è stato fatto da un giovane regista esordiente sia Kevin Reynolds il quale come nei come nelle fiabe un giorno ha scritto una sceneggiatura la mandata in una busta chiusa Aster Spielberg che sta per spedire l'ha letta
Ha deciso di finanziarla e quel film è stato fatto ed è stato un grande successo e ci sono centinaia di piccole produzioni indipendenti le quali però per un sistema di Conca le nazioni col sistema televisivo con la pubblicità conduzione Ciad riescono a a produrre molti film che poi arrivano anche da queste parti e non li vediamo
L'industria culturale italiana e soffocate chi bisogna rompere queste maglie bisogna riaprire una possibilità di produzione e e per questo delle leggi che abbiano la funzione appunto di tirare fuori lo Stato dalla presenza diretta ma invece di creare opportunità di mercato
Utilità di investimento credo possa essere utile io rimango della mia opinione su questo concludo
Io penso che se in Italia
Si cominciasse a pensare alla questione di formazione come uno davvero dei territori centrale dell'innovazione se i partiti si liberassero dalla voglia di fare la legge sulla televisione ciascuno difendendo se stesso
Allora e il caso esemplare diciamo nel campo della carta stampata Perrucci tutto un certo periodo adesso
Le questioni sono un po'diverse ma per esempio un partito faceva la polemica contro l'oligopolio nella carta stampata e difendeva l'oligopolio e la televisione o viceversa
E cioè si combattono i tre stelle Michel si difendono i tre stabilisce così non si farà mai nessuna legge tanto meno una legge giusta
Il sistema politico anche deve sbloccarsi per bloccarsi ha bisogno di ritrarsi
Di ritrarsi dall'impegno in diretto diciamo di gestione diretta io penso però che di una legge ci sia bisogno ci sia bisogno per tutti io credo che ormai tra le forze politiche vi possano essere margini di una cultura comune europea di una cultura del rapporto tra industria esigenze del pubblico esigenze collettive della democrazia che potrebbero produrre una legge io però devo anche dire concludendo che sono molto preoccupato
Sono molto preoccupato perché di questa legge non vi è il segno non Biella alla
La speranza che possa essere rapidamente approvata perché vi è una sentenza
La Corte costituzionale che pende perché la Corte Costituzionale ha fatto numerosi richiami nei confronti del governo perché il governo prese in
In Parlamento una proposta di legge questa vostra legge venga approvata perché sono passati quindici anni perché ritengo che una sentenza della tutte non possono sostituire una legge giusta
E allora si può e si deve fare una legge giusta è una legge giusta in questo campo
Chiede anche che si faccia con il concorso di tutte le forze parlamentari le materie di diritti non sono materia che si possano regolare Craxi Andreotti e Forlani tanto per non far nomi sono materie che riguardano i diritti di tutti e allora alle creare le opportunità e le condizioni in Parlamento per fare la legge sulla televisione noi siamo ripeto molto aperti molto disponibili con questo patrimonio di idee
Senza disegni punitivi ma al contrario con l'obiettivo di creare le condizioni per le quali vitale vi sia un mercato dell'informazione robusto
Tono mo'competitivo sul piano internazionale produttivo e capaci anche di rappresentare di difendere di tutelare gli interessi collettivi
Vorrei ringraziare vivamente Confalonieri Formentone nati e sono
Tutti qui con una partecipazione
Sì schietta e impegnata aiutandosi lo soltanto capire il loro punto di vista ma anche capire meglio la complessità di questo problema quindi un grazie a Siena Veltroni a Confalonieri a lunatica Formenton
Quindi