Comizio del segretario del PDS Massimo D'Alema, in apertura della campagna elettorale in vista delle elezioni politiche previste per il 21 aprile 1996

Night salutiamo e ringraziamo il compagno Massimo D'Alema segretario del partito democratico della sinistra
Che ha scelto dare inizio alla campagna elettorale dalla Sicilia da Messina da Catania dalle grandi e piccole città siciliana
Noi vogliamo pienamente il valore politico grande di questa scelta evidentemente il segno di una consapevolezza che il PDS non solo il PDS tutti i democratici italiani abbiamo il banco di prova del nuovo governo del paese certamente costituito dalle grandi contraddizioni sociali che questa nostra eterna che questo mezzogiorno racchiude dentro di sé
Noi siamo molto felici questa sera di avere Massimo D'Alema e abbiamo pensato che la cosa migliore da fare non è tanto di esporre a lui i nostri guai e anche le nostre grandi risorse che peraltro a Massimo D'Alema conosce molto bene considerato che lui non è un dirigente politico virtuale lui è un vero dirigente politico che giorno dopo giorno dirige un processo insieme ad altri questa sera quindi sarà dedicata sostanzialmente a goderci la presenza e l'incontro con Massimo D'Alema manifestazione sarà per questo sobria voi
Capite io voglio ringraziare tutti quelli che siete qui perché davvero con questa sera molto brutta molto rigida so che molti hanno avuto anche difficoltà a raggiungere il palazzetto in particolare le compagnie e compagni
Della provincia
Il sindaco di Catania Enzo Bianco avrebbe voluto essere lui qui questa sera a portare a questa nostra manifestazione al nostro segretario il saluto della città e dell'amministrazione comunale
Non è stato possibile perché proprio questa mattina lui come presidente dell'Anci nazionale insieme a dei sindaci a tanti sindaci ha avuto un incontro anche quello in qualche modo di apertura della campagna elettorale con i sindaci proprio perché pensiamo che l'Ulivo debba costruire il proprio programma la propria battaglia
A partire dalle realtà locali e territoriali
Il saluto del sindaco e dell'amministrazione in questa città ha un grande valore perché tutti noi siamo consapevoli che nei comuni tanti comuni a partire dal Comune di Catania in tempi non sospetti
Abbiamo anticipato in qualche modo un processo politico
Di aggregazione di forze politiche sociali i movimenti della società civile
Che fossero in grado a partire da lei cita di governare il processo di transizione di questo nostro sistema politico
L'amministrazione guidata dal sindaco Bianco e in una di queste amministrazioni in mezzo a tante altre questa sera il saluto dell'amministrazione
A questa nostra manifestazione la porterai ne siamo contenti il vice sindaco della città di Catania il compagno professore Paolo Beretta
Al quale diamo subito la parola
E con molto piacere anche con un po'di emozione che dopo il benvenuto il saluto dell'amministrazione e della città o diciamo della quella che speriamo sia la maggioranza
Della città ma non soltanto della città di Catania e io credo che il significato di questo brevissimo saluto è quello di dare segnalare una presenza delle molte amministrazioni progressiste dei molti sindaci alcuni dei quali molti dei quali qui presenti
Che da un anno da due anni hanno iniziato in questa terra difficile
Un lavoro di riparazione dei guasti determinati da anni di malgoverno di commistione fra politica e affari mafia a determinare a future
E a creare un clima anche sia appunto il più possibile normale per usare l'espressione che anche D'Alema ha usato auspicando che anche il nostro possono essere
Un Paese normale
E con questo lavoro sta andando avanti io credo che si comincia a percepire pur fra le molte difficoltà
Si può comincino a percepire segnali di mutamento segnali per cui appunto si può cominciare a consolidare nella testa dei cittadini che da parte delle forze progressiste della sinistra e più in generale di questo schieramento di centrosinistra
Può venire
Realmente un diverso modo di governare possono venire risposte ai problemi dei cittadini certo sapendo che non ci sono bacchette magiche e che attraversiamo una fase di grande difficoltà
Ci sono le pesanti eredità del passato c'è il permanere ancora di pezzi consistenti del vecchio sistema di potere io credo che con questo dovremo fare i conti sia alle prossime elezioni nazionali che alle elezioni regionali pezzi che sono transitati armi e bagagli nelle cosiddette nuove formazioni politiche a partire da Forza Italia ma non soltanto con questo facciamo i conti ogni giorno e però io credo che alcuni passi in avanti si siano fatti ecco noi avvertiamo credo tutti noi una doppia esigenza e quindi il senso anche di una presenza qui e di un interesse che in quanto amministratori locali non possiamo non ha vere
Per la scadenza delle elezioni e regionali e nazionali e appunto questo
Il percorso che queste amministrazioni progressiste hanno iniziato ha bisogno di punti di riferimento forti sia a livello regionale e questi sono del tutto mancati sostanzialmente in questa legislatura anzi sono venuti segnali contraddittori penso per esempio al modo come continua ad essere gestito il mondo della sanità che una parte consistente del sistema di potere e che una parte consistente attraverso cui passa
Una risposta a esigenze fondamentali dei cittadini
E questo e da imputare alla responsabilità del governo dell'Assemblea regionale su questo terreno risposte non si sono avute ma penso soprattutto alla drammaticità delle condizioni economiche sociali del mezzogiorno e quindi innanzitutto al dramma del lavoro del lavoro giovanile del lavoro femminile
Che
Costituisce credo proprio il problema di fondo delle nostre città ecco su questo terreno e assolutamente fondamentale che si possa vedere un governo regionale un governo nazionale che assuma questa come una questione di fondo una questione nazionale perché c'è veramente il rischio di saltare una generazione di lasciare fuori
Da un mercato del lavoro ma poi significasse lasciare fuori dalla piena cittadinanza mura intera generazione ecco su questo terreno certo le amministrazioni locali sono impegnate a fare quanto possibile però avvertiamo forte un senso di impotenza
Di impossibilità di dare risposte in assenza di un quadro nazionale di scelte nazionali che determinano condizioni favorevoli
Ecco quindi che
Non può non esserci un forte impegno degli amministratori assieme appunto ai ceti che oggi dal Mezzogiorno chiedono un'inversione di tendenza
Con riferimento appunto a questa scusa fondamentale scadenza perché lo sappiamo se prevarrà
La logica
Di lasciare che sia solo il mercato la logica del prevalere del più forte risposte a questi problemi non potranno aversi e si avrà cura ulteriore rafforzamento dei poteri forti
Di un certo tipo nel board e qui saremo relegati a un destino di assistenza sempre meno e quindi di preminenza dei poteri tradizionali a partire da quello mafioso che nel vuoto di presenza tenga sta altri affermare una presenza ecco quindi il senso della
Questo intervento della presenza qui di numerosi amministratori
Di una speranza che oggi noi vogliamo esprimere dura battaglia che intendiamo combattere assieme all'insieme delle forze del centrosinistra per una svolta dal governo del paese
E concludo esprimendo un augurio e facendo una proposta al compagno D'Alema
Di rivederci
Subito dopo il ventuno aprile
Con D'Alema come esponente della maggioranza di governo per discutere qui insieme
Per discutere qui insieme
Del tema
Di cosa fare per dare risposte alle prospettive di lavoro de soprattutto dei giovani per costruire un domani diverso per i nostri giovani grazie
Ringraziamo il compagno bene veramente rivolgiamo un augurio di buon lavoro a tutti i sindaci gli amministrazioni anche i consiglieri comunali progressisti e democratici sappiamo che da loro lavoro dipende molto
Che una speranza di cambiamento si rapiti nella coscienza popolare e delle nostre città
Ora diamo la parola al nostro segretario provinciale il compagno Mario Di Mauro
Penso che tutti anche aspettiamo di sentire il compagno D'Alema e quindi parlerò poco Dino sono alcuni cenni
La destra in questa nostra realtà in questa nostra Provincia nel mille novecentonovantaquattro
Ebbene dodici parlamentari eletti nei collegi uninominali dei collegi uninominali
Ebbene io ritengo che non solo noi ma tutti catanesi si chiedono che cosa hanno fatto in questi due anni questi dodici parlamentari che allora furono mandati a Roma
Non c'è quindi solo un problema che riguarda le evidenti distinzioni e differenze di programmi e di progetti
Ma c'è anche un problema assedio
Di come si e capaci di governare di come si è capaci di amministrare
Come invece sono capaci di governare ed amministrare le amministrazioni democratiche e progressiste che pur nella difficoltà
Delle nostre realtà delle nostre zone della nostra provincia sanno con serietà affrontando i loro compiti
Ebbene
Noi siamo di fronte in questa realtà
Ha problemi seri gli abbiamo presenti tutti gli ha presente prima di tutto il compagno D'Alema è una grande realtà meridionale siamo di fronte quindi all'aggressione
Del Tenno debba da parte del tentativo di organizzazione mafiosa voi sapete tutti come un ragazzo quindicenne è stato ammazzato
Non solo come un capo cosca di mafia
Ma perché almeno risulta essere effettivamente un capo cosca di mafia questo indica qual è il dramma il cui oggi si trova tanta parte della nostra realtà meridionale
Eva l'armiere di una cosca mafiosa ed è stato ammazzato a quindici anni perché sapeva troppo perché sapeva troppo
Ebbene noi non possiamo continuare così non può continuare questa realtà ad avere il triste primato dei morti ammazzati per mafia
Non vi può essere il progresso non vi può essere sviluppo non vi può essere lavoro
Se noi non superiamo con la capacità nostra che è propria delle agende meridionale Erika è propria dei catanesi se non superiamo questa situazione
Questo è il messaggio da dare e questo è il messaggio che abbiamo tentato a dare da un po'di tempo
Da un po'di tempo
Quando di fronte alla stretta mafiosa di fronda la denunzia serie conoscente che la magistratura in questa città aveva fatto erano svolto mesi fa di fronte al dramma del lavoro dell'occupazione che vede in crisi grandi realtà
Produttive e anche piccole realtà produttive di fronte a tutto questo dramma e di fronte alla incapacità di far presente di essere presenti al livello di governo nazionale da parte di coloro che rappresentano questa nostra realtà come prima ho detto ci siamo fatti carico noi
Di lanciare anche una sfida se volete coraggiosa
Di lanciare una sfida di serietà dire che di fronte a queste emergenze non poteva passare il messaggio come si tentava di fare passare che era meglio com'era prima perché così non è perché non è vero perché non è vero come dimostra la nostra amministrazioni e perché non è vero che era meglio come era prima perché queste sono le condizioni che quella realtà ah magari tentato di creare e allora bisogna sviluppare le volontà positive le volontà serene il Governo che vi sono in questa nostra realtà ci siamo messi all'opera abbiamo lanciato con serietà una sfida positiva anche alla destra
E ci sembra anche di aver dato piena dimostrazione che le capacità anche di pensare
Di governo di dare una prospettiva sia per l'emergenza sia per le possibilità di sviluppo di questa realtà vengono dalle forze della sinistra vengono dalle forse del Complesso di un'alleanza che si è messa a lavorare su questi temi
E che oggi quindi si può credibilmente candidare
Al governo non solo perché vi è un quadro una scelta nazionale ma perché qui dal Meridione qui da una grande realtà meridionale come la nostra
Può essere portato un messaggio di governo del paese
Può essere portata una nuova classe dirigente capace di governare assieme a tutte le altre realtà il Paese e l'Italia portando quindi i veri e i reali interessi
Della nostra realtà meridionale portando al centro quindi il problema del lavoro di un nuovo governo del paese portando al centro il problema della legalità al governo del paese questo è il messaggio che penso tutti vogliamo lanciare questo è il messaggio che con grande serenità
L'alleanza di centrosinistra e in questa alleanza la nostra forza la forza di una forza democratica e di sinistra che qui ha radici che qui vuole parlare che qui dice la sua e un messaggio che vogliamo portare a quel livello
Lo pensiamo di fare con le nostre anche capacità lo pensiamo di fare a partire anche da presenze forti e significative che già ci sono come quelle rappresentate dalle amministrazioni
Come quelle che rappresentano grandi organizzazioni di massa
Come quelle che rappresentano i tanti militanti d'elettori nostri come quelle che anche rappresentiamo a livello parlamentare con la compagna Anna Finocchiaro ebbene queste il messaggio che vogliamo dare e a questo penso noi pensiamo che il terreno che vogliamo rivolgere al compagno D'Alema che è qui con noi il terreno quindi di come dalla realtà meridionale da una grande realtà meridionale come la nostra possa finalmente partiva e non un messaggio minoritario non un messaggio in qualche maniera subalterno come è stato tante volte nel passato
Ma un messaggio di forza responsabile di governo perché questo siamo perché questo vogliamo essere ma perché questi i nostri interessi e queste nostre capacità vogliamo che siano rappresentate non solo al governo e le amministrazioni ma al governo del paese
E anche permettetemi di dire anche al governo di quella realtà
Adora
Disastrosa come è stata rappresentata finora dai governi attuali della regione siciliana grazie
Diamo ora la parola alla compagnia Anna Finocchiaro
A partire dalla Sicilia riceveva Adriana introducendo l'incontro di stasera e certo non perché l'ultima parte del Paese ma perché da qui che si riparte si parte al Mezzogiorno
E io credo che si riparte in condizioni assolutamente diversa da quella del novantaquattro ciascuno di noi ricorda cosa fu quella campagna elettorale questo fu quel periodo
Allora agivamo per contrasto
Per contrasto rispetto a una forza propagandistica era anche un po'surreale era surreale che libica notassero Zeffirelli of o Berlusconi
Agiamo soltanto per contrasto ma perché eravamo più fragili di oggi perché erano più deboli perché eravamo in difficoltà
E doveva dircelo
Io credo che siano cambiate molte cose e da allora è che la nostra forza è cresciuta e non è la forza dell'arroganza o della prepotenza
Che pure ci potremmo permettere di fronte all'inettitudine anche soltanto dei rappresentanti del Polo di quello che non hanno fatto di quello che non hanno detto di quello che non hanno voluto di quello che l'hanno deciso in questa città e per questa città ma con la forza invece della nostra scelta responsabile della nostra decisione anche se volete della nostra capacità di rischiare male Di Mauro ha fatto riferimento a questa intesa per Catania questo tavolo da Catania è un rischio l'abbiamo corso pensando che ciò che stavamo su cui stavamo lavorando ciò che su cui rischiamo di perdere non era soltanto il destino del PDS catanese le realtà il destino di questa città il suo futuro
La sua speranza ma voglio ricordare che c'è un'altra forza grande altri ne hanno parlato gli amministratori del PDS decine di amministratori del PDS decine di sindaci del PDS che dal mille novecentonovantaquattro governano pezzi di questo territorio dimostrando che si può governare scelto con difficoltà certo con grande difficoltà ma si può governare si può affermare la legalità le regole l'efficienza il rispetto dei cittadini e l'assicurazione dei diritti là dove c'era un'illegalità la corruzione la collusione
Io so che gli altri non se ne rammarica rane nessun modo voglio ricordare un nome solo perché il nome di una giovane sindaco che o sindacato quelle sì femministe vedranno che in questi giorni ha subìto atti limitazione gravissimi e che continua a restare con grande coraggio con una determinazione con grande senso di responsabilità al suo posto anche da vecchio
Sindaco
Randazzo
Angela e gli altri di altri sindaci gli altri amministratori gli altri consiglieri comunali rappresentano ciò che oggi sappiamo di essere sappiamo dimostrare di essere una forza sana tranquilla responsabile capace in Parlamento abbiamo dimostrato che il Mezzogiorno non era l'ultimo dei nostri pensieri ma che era al contrario il motore intorno al quale pensavamo il futuro di questo Paese
L'abbiamo dimostrato con gli stanziamenti che abbiamo tenuto in finanziarie con l'immediata elaborazione di una proposta di legge quadro per il Mezzogiorno perché quei fondi vengano utilizzati così come devono essere utilizzati per il futuro per lo sviluppo economico e per l'occupazione nel Mezzogiorno abbiamo dimostrato con il nostro apporto che ha definitivamente sancito un piano triennale di trasporti che è importantissimo per la nostra terra
E poi voglio ricordare gli altri provvedimenti provvedimento sulle aree depresse la proposta di legge
Che riguarda i tassi bancari sa quanto gli imprenditori qui nel Mezzogiorno sono fortemente sensibili
A questo soprattutto in Sicilia la proposta di legge sulla destinazione dei beni confiscati ai mafiosi per non perdere livelli occupazionali per trasformare i ricchezza
Sociale la ricchezza mafiosa le proposte sull'occupazione giovanile la legge sull'usura
Io credo che appunto le condizioni sono mutate oggi possiamo vincere e possiamo vincere non soltanto per affermare che il più grande partito di questo Paese
Vince anche nel Mezzogiorno e vince anche in Sicilia ma perché sappiamo siamo consapevoli abbiamo la responsabilità di pensare che da questo dipende anche davvero il fatto che la Sicilia esca dal buio di questi anni e torni a sperare i attive che vi ringrazio
Diamo ora la parola al compagno Massimo D'Alema
Carissimi amici care compagne e cari compagni
Noi abbiamo cominciato da qui dalla Sicilia
Una lunga lunga campagna elettorale
Una campagna elettorale che
Con dovremmo all'insegna delle proposte delle idee
Nella convinzione che il nostro Paese ha bisogno
Di una maggioranza di governo seria forte
In grado di garantire i cinque anni di stabilità di lavoro di riforme
In grado di sostenere un governo
Formato di persone capaci e competenti
Tutto ciò che sino ad oggi non abbiamo avuto
Tutto ciò che la destra non è stata in grado di assicurare dopo il suo successo nel mille novecentonovantaquattro
E che la destra non è in grado di prospettare oggi agli elettori
Noi abbiamo lavorato con molta pazienza per mettere in campo una grande proposta di governo
Una coalizione democratica forte ampia
Che raccoglie le tradizioni e le culture politiche democratiche più significative del nostro Paese
Che vada al centro moderato alla Sinistra democratica
Una coalizione nella quale noi stiamo con molta forza
Senza prepotenza
Senza il timore di essere oscurati dagli altri di tanto in tanto accusano
La coalizione di centrosinistra di essere dominata dal PDS oppure ci dicono ma voi non vi sentite dominati dal centro siamo tranquilli non abbiamo un rapporto con i cittadini italiani
Siamo una grande forza politica di gran lunga ormai il maggior partito italiano non abbiamo paura di essere soffocati da nessuno
Chiunque venga in questa coalizione a lavorare con noi benvenuto
Come benvenuto e oggi finalmente in modo ufficiale
Presidente del Consiglio dottor Dini si ha deciso di impegnarsi nella vita fu
Tre italiani
Collocarsi com'era naturale
Come era ovvio come ovvio nella vita politica
Dalla parte delle forze politiche che lo hanno sostenuto e che hanno collaborato con lui
Noi siamo partecipi con le nostre idee
Con la nostra autonomia
Con il nostro profilo di grande forza della sinistra europea
Di un progetto di governo e di rinnovamento del Paese
Le elezioni sono state uno sbocco inevitabile e giusto
Dopo che è fallito il tentativo di un raccordo per dare vita alle riforme costituzionali
Noi ci siamo impegnati a fondo in questo tentativo
Anche se questo impegno ha suscitato incomprensioni e amarezze
Ha potuto creare anche qualche mal di pancia e qualche dissenso all'interno del nostro partito
Ma la nostra convinzione era che le riforme costituzionali era ed è resta le riforme costituzionali sono necessarie per l'Italia
Per fare dell'Italia una grande democrazia moderna
In grado di decidere
E
Per fare queste riforme occorre un dialogo anche con i nostri avversari politici
Occorre costruire un patto fra gli italiani
Questa è la nostra politica
E questa politica abbiamo perseguito con assoluta coerenza
Anche di fronte alle scelte più difficili come certamente era difficile
Tentare un'intesa con la destra che un Governo che poggiarsi su una larga convergenza parlamentare
Non un accordo di potere non un governissimo
Ma una intesa per fare le riforme
Noi non ci siamo tirati indietro forse qualcuno pensava che
Ci saremmo presi paura
Alla fine quell'accordo è stato reso impossibile
Dalla prepotenza della destra
Dal calcolo mio per della destra
Ed è venuto alla luce di fronte a tutti i cittadini quanto è diverso l'atteggiamento nostro rispetto a quello della destra
Fini ha guardato i sondaggi che davano in crescita il suo partito
Ha voluto le elezioni
Ha ragionato come un capo partito
Non come un uomo politico che guarda agli interessi generali del nostro Paese
Poi dopo vedremo a quale partito convenivano le elezioni vedremo il ventisette aprile
Fini ha detto e lo ha detto apertamente
Egli non poteva e non può non vuole un accordo con la sinistra perché lì si sente di rappresentare gli italiani che sono contro la sinistra così ho detto
Noi siamo un partito che vuole risolvere i problemi di tutti gli italiani
E pensiamo che una grande forza politica non raccoglie voti contro qualcuno ma per fare qualcosa
Sono due modi molto diverso
Di guardare alla politica
E di guardare ai problemi del nostro Paese
Berlusconi non ha avuto la forza non ha avuto il coraggio
E in quella
Difficile vicenda in quel passaggio tormentato
è emersa la grande novità politica
Non c'è più
La destra della libertà del mille novecentonovantaquattro
Non c'è una destra liberale innovatrice
Che se interpretare il sogno il bisogno di cambiamento degli italiani
Perché per questo vizio
C'è una destra impaurita ed arroccata
Dominata da Alleanza Nazionale
C'è una destra priva di leadership per il governo del Paese
Noi ci accusano oggi un giornalista e un po'ispirato ma ha detto ma non ci saranno troppi galli nel pollaio del centrosinistra dove il compenso in quello del Polo sociologa libero perché
Esatto quale leader essi possano esprimere per il governo del Paese fra galli galline
Prescindere diciamo da valutazioni sul
Differenza sessuale in questo caso si parla diciamo di una inclinazione al comando
Non c'è leadership
è una destra
Dominata dalle sue componenti più estreme
Una destra di fronte ad un'alleanza di centrosinistra
Non un centrodestra che combatte contro la sinistra
è mutato lo scenario politico del Paese
E noi entriamo in questa campagna elettorale tanto più forti in quanto abbiamo accettato fino in fondo la sfida delle riforme
Abbiamo delineato una piattaforma possibile di trasformazione del nostro sistema democratico federalismo una riforma del Parlamento
Che veda una sola camera politica e legislativa e una riduzione del numero dei parlamentari
Un federalismo che dia potere non solo le regioni ma le città che affermi quel principio democratico per cui il potere si esercita quanto più è possibile vicino ai cittadini principio di sussidiarietà si chiama con una parola difficile ce
Ed anche un'intesa per riformare la forma di governo
Nel senso che dette che non era affatto nel senso iper presidenzialista che voleva la destra
Ma nel senso di una soluzione europea equilibrata che a mio giudizio può andare sia nella direzione
Di un governo del primo ministro di un sistema cioè nel quale attraverso il doppio turno i cittadini scelgono una maggioranza e un capo di governo
Ma anche nel senso di un sistema semi presidenziale
Cui il Presidente della Repubblica è eletto dai cittadini nomina il capo del Governo il quale ha bisogno per governare di una maggioranza parlamentare
Solo due vie possibili
Di riforma
Noi guardiamo senza paura alla riforma
La riforma sarà necessaria la faremo
A queste elezioni non va come scrive qualche commentatore
Un centro sinistra affidabile ma conservatore perché questo scrivono no qualcuno
Centro sinistra certo sono persone molto serie ma è la prima Repubblica dall'altra parte sono un po'scapestrati ma sono innovatori no
Noi abbiamo dimostrato senza alcun tentennamento
Che se in questo Paese c'è una sfida tra il vecchio e il nuovo il Partito democratico della sinistra è dalla parte del nuovo delle riforme e del rinnovamento del sistema democratico del nostro Paese
Non siamo dalla parte del
E questo ci dà forza
Poiché alla destra in gran parte la possibilità di agitare in senso qualunquista e plebiscitario il vessillo del presidenzialismo
Delinea la via delle riforme possibili e necessaria
Dimostra anche che il terreno dello scontro non è
La riforma
Ah che semmai il conflitto è tra chi vuole le riforme attraverso il dialogo e in un quadro di garanzie democratiche
E di chi pensa invece a una rottura istituzionale di tipo plebiscitario sono due cose molto diverso
Abbiamo anche con chiarezza delineato il volto di una sinistra nuova
Chi non ha le Paure i conservatorismi dico scusa con affetto figuriamoci diciamo
Di una sinistra che è legata al passato
Una sinistra che teme che l'elezione popolare del presidente della Repubblica sia un attentato alla libertà
Non è così novanta per cento delle democrazie del mondo i cittadini eleggono il Presidente della Repubblica salvo dove c'è la monarchia diciamo
Sono paesi democratici problema è che questo avvenga in un quadro di regole di pesi e di contrappesi certo non è pensabile che possa candidarsi a fare il presidente Repubblica il padrone di tutte le televisioni questo è proibito diciamo nei Paesi democratici
No lei
Una vecchia sinistra che non ha capito che il vero dramma della sistema democratico in Italia non è
Le riforme ma è l'invecchiamento e la sclerosi di istituzioni che non sembrano in grado di rispondere alle necessità di un mondo moderno la crisi del Parlamento non è nella minaccia che viene da da IRI innovatori ma nel fatto che il Parlamento la Repubblica ci ha messo per tredici anni ad approvare la legge contro la violenza sessuale
Nel fatto cioè che la lentezza delle procedure la complessità un sistema bicamerale nel quale una maggioranza non è in grado di di prendere delle decisioni
Il fatto che i sindaci sono stati eletti dai cittadini ma poi non hanno neppure gli elementari potere diciamo persino neppure quello di nomina sul segretario generale allora
E allora in questo modo la democrazia
Perde di credibilità
La democrazia ha bisogno di funzionare e di decidere per essere credibile
E certo c'è una cultura sinistra che guarda i problemi della democrazia soltanto dal punto di vista delle garanzie per l'opposizione dei controlli
è una sinistra che immagina se stessa sempre all'opposizione
Noi vorremmo governare l'Italia
Confidiamo nel fatto
Che è una maggioranza di governo Scelta liberamente ai cittadini possa governare cioè anche agli strumenti per prendere delle decisioni capaci di intervenire nella vita sociale
Nella vita dei cittadini
Vedete la sinistra
Molto più che la destra ha bisogno di una democrazia che funziona perché la destra si affida al mercato lo sviluppo capitalistico
Può pensare che la logica spontanea del mercato risolve i problemi la destra vuole meno Stato
In senso generico
Noi invece sappiamo che lo sviluppo spontaneo produce ingiustizie squilibri diseguaglianze
E sappiamo che per correggere questi squilibri occorre un'azione politica
Occorre un'azione consapevole delle istituzioni
E quindi istituzioni che funzionano
E sono in grado di prendere delle decisioni non sappiamo che in una regione come la Sicilia ci voglia istituzioni in grado di spendere i soldi per esempio ne lasciarli giacere nei residui passivi
Capaci di presentare i progetti alla Comunità europea per avere i fondi strutturali come il Portogallo come la Spagna in fondo potremmo anche noi essere all'altezza diciamo di questi compiti
Vogliamo cioè una democrazia che funziona e che sia in grado di rispondere hai bisogno
Di sviluppo di lavoro del nostro popolo
Per questo una sinistra moderna guarda alla necessità di rinnovare lo Stato di renderlo più efficiente capace di corrispondere meglio ai bisogni di una società moderna
Questo è
Il motivo della politica che abbiamo fatto
Il punto di forza che abbiamo acquisito noi non siamo più deboli
Mi dispiace per chi pensava vedete in tutti i momenti più difficili della vita politica italiana di questi due anni che sono stati tormentati
Ogni qual volta noi abbiamo preso una decisione difficile ne ho prese tante
Come quando decidemmo di fare cadere il governo Berlusconi
Io ricordo diciamo
Questi i politologi abbiamo in Italia un gruppo di politologi sono persone anche simpatiche presi uno per uno diciamo anche non indovina non mai nulla cioè
E mi ricordo uno stupendo editoriale che diceva che hanno fatto cadere il governo Berlusconi sarà un disastro
Perché inevitabilmente verranno subito le elezioni e la sinistra sarà travolta
Era una sentenza non fu eseguita diciamo
Una volta caduto il governo Berlusconi
Cioè il governo Dini decisione difficile sostenere il governo Dini
Anche lì ci fu la sentenza
A sinistra sostiene un governo di destra scrissero
D'Alema porta il PDS alla rovina ricordo un attico dice il PS perderà tutti i suoi voti
è una politica disastrosa che porterà PDS alla rovina in questo modo il PDS darà soltanto Forza d'un leader Dini che poi sarà il leader della destra io me li ricordo tutti questi articoli
Sentenze anche queste
Che non hanno avuto seguito diciamo nello sviluppo della vicenda politica italiana
Noi abbiamo affrontato con coraggio scelte difficili
Abbiamo assicurato un governo al Paese laddove la destra aveva fallito
Abbiamo saputo parlare forze moderate
Il linguaggio della responsabilità e della difesa dell'interesse nazionale
Abbiamo affrontato le elezioni regionali in condizioni difficili
Perché sembrava che questa nostra politica quella del centrosinistra avesse subito un colpo vi ricordate
I giorni amari nei quali Buttiglione vendette l'anima in via dell'anima Deschamps
Sembrava
Eppure noi ritenemmo ferma la barra
Verso una politica di collaborazione con i cattolici democratici
E in quel momento così difficile tendiamo la mano al Partito popolare a quelli che nel Partito popolare volevano difendere una tradizione democratica
E anche lì i profeti di sventura ci davano per morti
Fede aveva parato tutto e bandierine diciamo ma non fu così le cose andarono diversamente
Questa politica allargato oltre i confini mai raggiunti la funzione di governo della sinistra italiana
La quasi totalità delle città delle grandi città la maggioranza delle regioni quasi tutte le province
Oltre i confini mai raggiunti
è cresciuto il prestigio e la credibilità di un grande partito che ha voluto parlare in questi mesi difficili non ai suoi seguaci
Ma che forzava un leader che parla ai suoi seguaci diciamo così noi abbiamo voluto parlare agli altri
A tutti quegli italiani che non hanno avuto fiducia nella sinistra anziché hanno avuto paura della sinistra
Per mostrarci per quello che siamo cioè una grande forza democratica
Siamo riusciti a fermare una destra che sembrava
Poter dilagare perché questo era il rischio dopo il marzo del novantaquattro ora nessuno se lo ricorda più che Forza Italia top tocco il trenta per cento nelle elezioni europee il PDS il diciannove
Nel momento in cui tanti italiani diciamo così corsero in soccorso dei vincitori secondo una tradizione non particolarmente nobile diciamo di una parte dei nostri concittadini
Ora sembra una pagina dimenticata
Ma invece non abbiamo corso il rischio
Del consolidarsi di una svolta a destra
Io dico tre ma è un fatto non è non è una battuta Berlusconi era così tranquillo che ha fatto ristrutturare il palazzo Chigi
A spese sue icone sani sistemare tutto l'ambiente l'appartamento personalizzare l'appartamento perché mai poteva pensare di governi uscire un appena ultimati i lavori di Pisa come
Devo dire
In quei giorni diciamo ENAC l'uomo che poi è anche una sua umana simpatia era amareggiato e io gli ho detto ma presidente metteremo una targa resero rinnovato accurate onorevole Silvio Berlusconi che resti un ricordo
Ricordo un elemento riconoscenza da parte degli italiani
Per ciò che di buono solo questo e l'ha fatto nel governo del paese solo questo perché per il resto diciamo è una parentesi indimenticabile di confusione di risse di di incapacità di governo che credo lo dico perché anche questo non vorrei che fosse dimenticato diciamo quello che hanno fatto loro che loro poi dopo hanno ricominciato a parlare come se fossero sempre stati all'opposizione diciamo ma credo che debba essere riportato alla memoria diciamo quel periodo burrascoso di scontri con i magistrati di di di risse con la corte costituzionale di aggressione al Capo dello Stato di attacchi alla Banca d'Italia diciamo perché è stato l'unico periodo bellico del dopoguerra diciamo che l'Italia abbia vissuto sette mesi vissuti pericolosamente
A dimostrazione che una classe dirigente non si improvvisa
Non nasce dal nulla
Che governare un grande paese non è cosa diciamo per la quale è sufficiente a vere capacità di stare in televisione e
Una certa verve narrativa diciamo
Così si definisce il programma di governo dell'onorevole Berlusconi una certa verve narrativa di cui daranno prova anche in questa campagna elettorale abbiamo sentiti vogliono ridurre le tasse aumentare le pensioni cose diciamo che che te cosa che sono si possono dire naturalmente a patto che non ci sia un un giornalista che dice scusi ma come si fa questo ecco se c'è uno che dice come si fa scaduto il castello di carte se se invece lo lasciano parlare e irresistibile irresistibile anche con una sua straordinaria abilità che vi si deve pure riconoscere che però non è l'abilità di uno statista statista altre qualità
Che non sono quelle del narratore
E per governare un grande Paese non bastano i racconti
Ho anche una certa capacità di collegarsi al malcontento degli italiani
Occorre
Capacità di costruire delle risposte delle coerenze
La forza nell'assumere decisioni difficili
Io credo che in questa campagna elettorale
In realtà non c'è la sfida fra due proposte di governo
Dall'altra parte non c'è una classe dirigente
E lo dico senza faziosità anche le alcune sono anche persone simpatiche
Ma non si può pensare
Che un grande paese europeo viene governato da Tatarella da Gasparri da Sgarbi non
Non è possibile
Non è possibile che ciò avvenga
In realtà in questo confronto elettorale c'è una proposta di governo altra parte c'è una grande incognita cioè se dovessero vincere qualcosa succederà vedremo diciamo
Ma c'è una proposta ricco che è quella proposta di governo che noi abbiamo faticosamente e coerentemente costruito un'alleanza politica certo il centro sinistra ne parlerò ma prima ancora che non un'alleanza politica
Un nuovo blocco sociale alla guida del Paese
La vera grande novità per l'Italia
Taglio un Paese nel quale il mondo del lavoro è stato escluso dal governo
Mondo del lavoro rappresentato in gran parte del partito comuni
Più diffuse
Anche l'assistenzialismo il clientelismo sono una forma di render il parassitismo sociale
Questo blocco è stato cementato dalla Democrazia cristiana attraverso l'uso la spesa pubblica che è stato il collante
Di un'alleanza sociale tra il profitto e la rendita
Che ha escluso il mondo del lavoro e anche tanta parte della intellettualità del Paese
Ora
Il patto che noi proponiamo
Punta invece a portare alla guida dell'Italia un blocco sociale nuovo
Formato dal mondo del lavoro
Dal mondo dell'impresa
E dal mondo intellettuale dalla intelligenza del Paese dal mondo delle università di centri di ricerca delle professioni dei tanti giovani che hanno studiato e che vogliono impegnarsi nel rinnovamento delicati credete
Che questo patto tra il lavoro l'impresa e l'intelligenza sociale è l'unico che può imprimere davvero una svolta nella vita nazionale
Perché è una cosa che non c'è mai stata nella storia d'Italia
Ed è l'unico che può trasformare il nostro Paese in una grande democrazia europea cioè portarci in Europa a pieno titolo
E non dalla porta di servizio
Questa è l'unica vera proposta di governo
Di cui si discute nel corso di questa campagna elettorale
E non è un caso che intorno a questa proposta di governo siano venute forze personalità anche lontane dalla sinistra
Questo tra il nostro obiettivo
Anche un mondo della borghesia italiana
Chi si rende conto che questo Paese ha bisogno di darsi una stabilità
E di poggiare su forze robuste
Capace di assumersi la responsabilità del governare
Altrimenti vedete noi perdiamo l'ultimo autobus per l'Europa
Noi siamo una grande forza politica che sta in Europa non in anticamera
Ma proprio direi centri di comando
Noi siamo parte della forza politica più grande dell'euro
La forza socialista
Del più grande gruppo parlamentare nel Parlamento europeo
Noi siamo membri dello stesso partito non è che abbiamo dei rapporti così con otto su quindici capi di governo europei i leader socialisti socialdemocratici laburisti
Io partecipa regolarmente a riunioni e si fanno di questo organismo direttivo di cui fanno parte uomini come Toni Blair Jospin
Questa è la sinistra europea di cui noi siamo organicamente parte come grande forza di governo
E badate che la preoccupazione per il destino dell'Italia
è fortissima in Europa
Non ho noi non abbiamo idea di che cosa è stata la parentesi della destra
D. qual era l'impressione degli uomini di stato europei quando tornavano dagli incontri con il ministro Martino diciamo senso di sgomento
Il cancelliere austriaco che recentemente ha di nuovo vinto le elezioni e che ha un compagno
Raccontate dal vertice di Corfù il ministro Martino ha detto che il problema della disoccupazione non esiste
Cioè tutta Europa discute di come affrontare il dramma della disoccupazione
Di come inventare strumenti per creare lavoro lui ha detto a questa riunione che il problema della disoccupazione non è un problema che basta lasciar fare alle impresa che ci vuole gente che abbia voglia di lavorare il problema si risolve da suk ecco
Questo è il modo in cui l'Italia si è presentato in Europa in una stagione
Importante
E il modo in cui potrebbe ripresentarsi domani
Se non si mette rimedio per tempo
Ora
Nel corso di questi anni
Non c'è stato il miracolo italiano di cui parlava Berlusconi
E tuttavia questo Paese è riuscito a evitare
Un tracollo drammatico che pure era un rischio reale
Che la fine della democrazia cristiana dei partiti la crisi delle istituzioni il peso del debito pubblico della crisi economica poteva travolgere il prese
Penso a questi anni novantadue novantaquattro
Se il Paese non è stato travolto ciò lo si deve a chi ha saputo con molta forza prendersi la responsabilità
Di arginare la crisi e di avviare una politica di risanamento
Sono state scelte difficili
Governo Ciampi il governo Dini
Le abbiamo sostenute noi
Noi in movimento sindacale
Questa è stata la vicenda concreta del nostro Paese
E i lavoratori anche compiendo sacrifici seri
Questo ha consentito in un periodo drammatico della vita italiana
Non soltanto di evitare che tutto andasse scatta fasce
Ma persino di avviare un risanamento dei conti pubblici
Una forte riduzione della spesa
Una ripresa economica significativa almeno in una parte del Paese
Io dico oggi proprio perché noi
Abbiamo in merito
Gli averi avviato
Questo nuovo corso della vita economica
Che gli obiettivi che ci possiamo proporre sono certamente obiettivi più ambiziosi e più ottimistici
Il centrosinistra vuole andare al governo del paese
Per aprire una fase di sviluppo
Di miglioramento della qualità della vita degli italiani
Per realizzare riforme in grado di dare una speranza alle nuove generazioni
Vedete io riassumo in cinque parole del nostro programma lungo programmi lunghi campagna elettorale
Diciamo così servono a poco
Ma se posso cercare di riassumere in cinque parole
Vedete la prima di queste parole probabilmente vi stupirà è la parola cultura
Noi vogliamo un Paese
Che abbia elevato
Gerardo
Un più elevato grado d'istruzione un più elevato grado di civiltà non solo perché questa è la condizione dello sviluppo moderno
è la condizione noi non possiamo pensare che ci ha fermeremo come grande Paese sviluppato pagando essa salari più bassi dell'Albania o del Marocco diciamo perché non può accadere
Noi dobbiamo competere con la Germania con la Francia e con l'Inghilterra e quindi abbiamo bisogno di più culture di più innovazione
Di prodotti che abbiano un alto contenuto di valore aggiunto che deriva dall'intelligenza degli italiani
Di quelli italiani che in tutto il mondo scoprono tante cose importanti che qui spesso non hanno un laboratorio un centro di ricerca dove poter lavorare
Ma anche perché la cultura è oggi il patrimonio essenziale per vivere meglio per godere pienamente della propria esistenza
Sempre di più diciamo la diseguaglianza più profonda nelle società contemporanee fra chi sa e chi non sa
E noi vogliamo che si possa vivere meglio godere appieno della propria esistenza noi siamo una forza che vuole offrire a tutti
La possibilità e la speranza di vivere meglio se no che si fa fare la politica a che serve
Se non per rispondere a questo bisogno questa insopprimibile spinta che c'è nell'animo umano e di avere una vita più felice di avere relazioni interpersonali più appaganti
Via vere una serenità della vita familiare una speranza per i propri figli
Ed è per questo che la seconda parola chiave si lega alla prima ed è lavoro lavoro è la sfida lavoro e la sfida per tutte le società sviluppate perché noi viviamo in un'epoca nella quale lo sviluppo
Non crea più lavoro vedete il secolo che sta per chiudersi e anche il secolo precedente sono stati contrassegnati da un rapporto lineare più crescita più occupazione
Più socialità lo stato sociale
La crisi dello stato sociale nasce proprio dal fatto che la crescita non produce più occupazione
E quindi non produce più socialità
E la ricetta liberista perché Berlusconi è che Berlusconi sia cattivo o menta quando dice un milione di posti di lavoro soltanto che mi pensa una cosa che non funziona
Lui pensa che basta lasciar fare alle impresa e si crea lavoro non è vero
Anzi
Noi stiamo vivendo in questo momento una forte ripresa economica produttiva crescita dei profitti che non si accompagna fatto ad una crescita dell'occupazione
Perché lo sviluppo tecnologico tende a distruggere il lavoro
E non si crea lavoro senza un'azione intelligente che apra nuovi campi all'attività umana
L'ambiente il recupero delle nostre città
I servizi alle persone
Creare lavoro comporta un'azione politica perché il mercato da solo non crea lavoro
E nello stesso tempo senza un'azione politica
Che guidi quel processo necessario di riduzione del tempo di lavoro riduzione del tempo di lavoro un nuovo rapporto tra lavoro studio vita
Vogliamo una società dove lavorano pochi dove il lavoro un privilegio di pochi
Questa è una società doppiamente infelice per chi emarginato e per chi è schiavo
Di un modello produttivo e di vita
Che finisce per comprimere e facoltà umane io penso che dobbiamo progettare una società nella quale molti possono lavorare e avere un tempo per la cultura per gli affetti una vita migliore
Ma se noi vogliamo spingere la società verso questo nuovo fu modo di essere di organizzarsi occorre un'azione politica intelligente
Occorre una sinistra che abbia un respiro internazionale europeo
Perché incerto in questa direzione bisogna andare con realismo anche a me piacerebbe poter dire come dice Bertinotti diciamo riduzione immediata dell'orario di lavoro per tutti con l'aumento dei salari questo diciamo è
è una narrativa di sinistra diciamo del tutto speculare a quella di Berlusconi diciamo perché sappiamo che in questi termini non si può fare
Ma sappiamo che se questo obiettivo diventa un obiettivo europeo
E si è progressivamente lavoriamo in questa direzione possibile gradualmente andare in questa direzione ma occorre una la grande forza di una sinistra di governo
La terza questione terza indicazione
Che
Può sembrare strana da Sinis
Ma ma non lo è e che noi vogliamo il mercato imitati
Se vogliamo il mercato c'è quello che non c'è mai stato della le classi dirigenti in questo Paese non hanno mai promosso veramente
Perché in Italia Italia è stato un Paese nel quale il rapporto tra la politica e l'economia tra la politica e gli affari non ha mai fatto funzionare il mercato davvero cioè la competizione un Paese dove si vince una gara d'appalto con le bustarelle non c'è il mercato
Non sono diciamo le imprese migliori quelle del ricco
Un Paese nel quale si costruisce il monopolio televisivo perché si è amici ritirarsi senza polemica diciamo un dato storico non c'è il mercato
Un Paese nel quale le privatizzazioni sono fatte di modo che i soliti tre personaggi senza sborsare una lira
Prendono il controllo di una banca pubblica e poi con i soldi dei risparmiatori si comprano un'azienda pubblica
E alla fine diciamo così passiamo dal monopolio pubblico a quello privato senza che lo Stato abbia intascato neanche una lira diciamo così non c'è il mercato
Quando sono andato a Londra nella City e mi hanno detto noi speriamo che vinca la sinistra perché può darsi che si possa venire in Italia a investire senza avere la certezza di essere imbrogliati Vescovi quattro manovratori diciamo che sono i padroni del vostro Paese
Non c'è mercato senza regole
Non c'è mercato senza regole
Per cui noi abbiamo bisogno di uno stato meno invadente ma più autorevole mette la quarta questione noi vogliamo un'amministrazione efficiente
Che sia al servizio dei cittadini e non al servizio dei partiti e neppure a servizio di quelli che lavorano nella pubblica amministrazione
Noi vogliamo un Paese nel quale sia possibile per un cittadino avere servizi efficienti ricostruire un patto fra il cittadino e lo Stato
Le tasse imposte sono un modo attraverso il cui cittadino compra dei servizi che devono essere forniti di in un modo adeguato
Nel nostro Paese ci sta lo Stato appare come un nemico dei cittadini pagare le tasse già una cosa dolorosa che sostanze non è piacevole
Ma in Italia questa cosa dolorosa e resa complicata
Da una enorme quantità di tasse ed imposte di pratiche per cui uno deve sottoporsi a delle fatiche terribili per fare una cosa che già gli pesa
Tutto questo è inaccettabile
Occorre semplificare drasticamente giorno stato amico dei cittadini
Bisogna riorganizzare il rapporto fra i cittadini e l'amministrazione pubblica l'amministrazione pubblica può funzionare non è affatto detto che ciò che il pubblico non debba funzionare
Non è affatto detto che un cittadino che si ammala debba essere solo indifeso di fronte al nuovo della sanità ci sono parti d'Italia dove c'è uno sport
Bello dove uno va dice guardi io questo disturbo dove imposto rivolgere e quelli con in tempo reale guardi che nel tale ospedale c'è il posto letto vada lì
Ci sono c'è una parte d'Italia dove le cose funzionano così e per caso e quello dove governiamo noi
è possibile è possibile si può ci vuole un po'di tempo ci vuole un po'di tempo
Ci vuole uno sforzo ci vuole fantasia ma si può non è un obiettivo utopistico
E infine noi vogliamo la sicurezza dei cittadini
Sicurezza dei cittadini è lotta contro la grande criminalità
è lotta anche contro la piccola criminalità
Contro la violenza contro l'insicurezza
è è garanzia di potere passeggiare per le strade delle nostre città
è difesa contro la violenza che colpisce le donne e i minori
Noi vogliamo una società sicure
Naturalmente tutto questo comporta tutto quello che noi diciamo sempre cioè bisogna combattere la disgregazione la disoccupazione le radici sociali e culturali della criminalità ma bisogna anche avere uno stato efficiente
In Italia ci sono trecentocinquanta mila addetti alla sicurezza dei cittadini
Io penso che si può organizzare meglio questo servizio
Molto bene di come funziona oggi
Gli apparati di sicurezza le quali lavorano tante persone che hanno dedizione e spirito di sacrificio perché rischiano la vita nella lotta contro il crimine no possono funzionare i mezzi
Possono essere meglio dislocate sul territorio
Riducendo il peso di funzioni burocratiche ci può coordinare meglio il lavoro della polizia con quello dell'arma dei carabinieri
Che la finanza modo più efficace evitando duplicazioni
Si può utilizzare meglio il lavoro dei servizi prevede servizi segreti invece di spiare i magistrati potrebbero cercare di scoprire i mafiosi credo un'attività più utile
L'Italia
E noi abbiamo anche delle idee su come organizzare meglio questi apparati mi siamo una grande forza di governo
E che vuole andare a governare anche per riformare in modo serio gli apparati della sicurezza
Per avere una giustizia che funziona meglio la politica dovrebbe parlare meno delle inchieste su Tangentopoli preoccuparsi di come far sì che un processo in Italia si svolga in un anno anziché in dieci modo vero io
Assicurare diciamo così il diritto alla giustizia dei cittadini
Vedete queste sono le direttrici non non proponiamo la luna nel pozzo ma cambiamenti significativi e profondi che possono essere realizzati da una classe dirigente seria
E cambiamenti che mettono al centro una grande risorsa dell'Italia che sono le nuove generazioni
Noi mettiamo al centro della nostra politica
Il futuro del Paese
La sconfitta più amara che abbiamo avuto è stato nel momento in cui la destra è apparsa i giovani con una forza capace di rispondere meglio ha un bisogno di rinnovamento che veniva dai giornali
La nostra è una società che ha bisogno di essere profondamente svecchiato
è una società che è invecchiata nella politica vi rendete conto che l'onorevole Andreotti uscito dal governo nel novantadue c'era entrato nel quarantasette
Cosa è stato c'è una classe dirigente immobile per cinquant'anni
Roba che il socialismo reale in confronto c'era l'alternanza scherza
Un Paese che è invecchiato nella sua classe dirigente politica ma anche economica vada che noi diciamo fare guardiamo sempre alla politica ma la FIAT dove è arrivato il cambio della guardia al miele di Romiti
Nostro un Paese nel quale una ragazza o ragazzo che hanno studiato non diventano avvocato notaio medico se non ammazzi un padre che già sono della professione questa è la verità
Sono è un paio
Chiuse
Il nostro è un Paese nel quale
Sono regolate a dare ritmo dell'anzianità e non dalla capacità di selezionare l'intelligenza il merito e la professionalità
è un Paese così è un paese
Invecchia
Paese che perde capacità di competere perde vigore
Noi vogliamo aprire questo Paese I giovani e la loro intelligenza
La loro voglia di fare e non non è che ci rivolgiamo contro le generazioni più anziane diciamo tra le quali comincio quasi ad annoverare neanch'io
Ah io penso anzi che quelli che hanno lavorato per costruire questo Paese oggi abbiano come maggiore preoccupazione
Quella del destino dei figli dei nipoti io penso che noi rispondiamo così ad una preoccupazione che nell'animo di tanti italiani anche di quelli che hanno i capelli bianchi diciamo che penso no al futuro dell'Italia
E che si interroga ma che posto avranno i miei figli e nipoti in questa società quale possibilità verrà loro offerta penso a quelle famiglie meridionali del sono ragazze ragazzi che hanno ventotto ventinove anni che hanno studiato stanno lì
Che non hanno una possibilità di lavoro che penso all'angoscia che questo crea nell'animo dei genitori quelli che
Vedono nel futuro di questi ragazzi anche il loro futuro
Noi vogliamo offrire una speranza è una possibilità a questi nostri concittadini
E io penso che abbiamo le idee e la forza per dare questa prospettiva
Se stanno venendo in campo vedete la campagna elettorale ancora non è veramente cominciata
Che ancora si stanno definendo gli schieramenti le candidature cioè io ho cominciato il conto minaccia perché siccome fortunatamente noi non abbiamo il problema
Noi abbiamo l'Ulivo indie le desistenze gli accordi elettorali simboli accedervi decide L'Ulivo noi abbiamo deciso di sostenere questa coalizione
Io fortunatamente non devo discutere o nessuno
Non devo fare patti elettorali con nessuno
E quindi mi sono messo in campagna elettorale per conto
Tre mi mi avvantaggia diciamo
Senta nel frattempo
è un po'Prodi e Veltroni lavorano diciamo a Roma predispongono le cose noi siamo tranquilli intanto c'è una grande forza politica
Sicuramente la coalizione di centro sinistra vedrà l'impegno appassionato del PDS normali faremo tutto quello che si deve fare perché vinca la coalizione di centro sinistra
Sicuramente noi sappiamo benissimo che vince una grande alleanza non un partito
Io ho fatto tutta la campagna elettorale per le leggi Azioni regionali senza mai dire votate PDS non l'ho mai detto neanche nell'appello finale alla televisione ho sempre detto votate per la coalizione democratica di centro sinistra
A seconda di come si presentava nelle diverse regioni
Anche perché a votare PDS c'era una notevole predisposizione spontaneo cioè non c'era bisogno di
Citare gli anni
Così ora vada così o noi lavoreremo per la vittoria dell'Ulivo
E sullo slancio di questa vittoria senza fatica diventeremo di gran lunga il primo partito italiano sarà qualcosa che viene da sé
Anche perché
Anche perché i cittadini valutano nostro partito perché è una grande forza nazionale e che non è un partito che tira l'acqua al suo mulino diciamo de per questo che ci apprezza
Quindi meno gridiamo viva il PDS più voti degli atti
Perché badate questo è una grande forza politica proprio perché è grande non deve gridare
Gridano per i pc
Per i grandi non gridano perché seguirono fanno paura non non vogliamo spaventare nessuno noi anzi vogliamo rassicurare i nostri concittadini assicurare
Noi possiamo dire ai nostri concittadini che possono fidarsi di questa sinistra e questa sinistra è una garanzia del futuro dell'Italia una garanzia
Una forza
Alla quale si può affidare insieme ad altri il Governo il futuro del Paese
L'Ulivo non devo ripeterlo a voi lo sapete perché adesso adesso c'è quest'ultimo gioco ma allora Dini o Prodi ma se ci Dini Prodi queste
Intimo giornalismo italiano riceve fare dei Giochi cioè sull'ultimo gioco di società e questo inizia oggi
E sono cose
La questione è risolta
Noi abbiamo indicato un uomo per la guida del governo se vinciamo le elezioni
Abbiamo detto un anno fa oltre un anno fa
Non abbiamo cambiato opinione noi siamo una grande forza politica non è che possiamo fare i giochi dire una cosa adesso poi un'altra e ventidue D'Aprile ci capirebbe nessuno diciamo
Noi abbiamo detto che l'uomo che rappresenta anche un punto d'incontro tra tradizioni culture diverse e Romano Prodi abbiamo detto con molta chiarezza
Pista ok di
Voglia dare forza e visibilità al centro così come da questa parte ci siamo noi che rappresentiamo la forza della sinistra non toglie nulla al fatto che Prodi è in punto d'incontro fra il centro e la sinistra e quindi proprio il fatto che Prodi non sia capo di nessun partito
Rappresenta la sua forza
Il fatto che lui può rappresentare
L'uomo che guida un governo
Che è distinto dai partiti che lo sostengono
Questo punto non è in discussione
Non è tema di dibattito
Lo sappiano i nostri avversari
I nostri interlocutori i nostri amici anche nuovi che non sanno e sanno che noi parliamo chiaro
E sanno anche che noi siamo una forza politica seria
Vedete il giorno in cui Dini stava per rinunciare all'incarico di formare il governo
Perché Berlusconi dopo averlo indicato voleva imporgli di rinunciare
Io gli dissi se lei ha la forza di andare avanti lei avrà il nostro sostegno
Che lui sa benissimo diciamo che quella parola non è mai venuta meno
Quindi
Quindi come dire
In questo il dottor Dini ci ha sperimentato
E sa che noi siamo una forza politica seria
E lo ha detto con molta chiarezza d'altro canto che lui non intende in alcun modo mettere in discussione la scelta che abbiamo effettuato di indicare Prodi il capo del governo di domani
Naturalmente ci sono tante cose da fare per una coalizione che vuole governare il Paese
E ci sarà spazio per tante diverse personalità
Del centro e della sinistra naturalmente vorrei essere chiaro da questo punto di vista
Perché ci saremo anche noi con la forza che ci daranno gli elettori
Oggi questa coalizione alla ragionevole possibilità di vincere di affermarsi
Non bisogna essere così sciocchi da pensare di vincere prima di cominciare di aver vinto prima di cominciare ma non siamo neanche ciechi da non vedere che c'è un'aria nuova
Che si guarda con fiducia con attenzione da questa parte
Anche
Anche molti che nel passato avevano sperato dall'altra parte d'altro canto vedete c'è anche un elettorato che si muove
Questa città voi l'avete visto
Speranza verso l'Alleanza democratica bianco poi la destra
Perché poi la destra perché c'è un rettorato che di volta in volta cercato la novità il cambiamento
Ha avuto la speranza che da quella parte ci fosse il cambiamento è una parte di quegli elettori adesso sono deluso cercano una sicurezza nel futuro io penso che questo Paese ha bisogno di un approdo
Ha bisogno cioè di una forza capace di garantire un governo serio
Io penso che gli italiani hanno capito che il vero cambiamento stanno e rimboccarsi le maniche e nel cambiare le cose ci vogliono ci vuole tempo riforme non è una cosa che si improvvisa perché arriva uno punto fu e cambia tutto
E quindi noi possiamo parlare a quegli elettori che nel novantaquattro hanno dato in Sicilia una vittoria travolgente al centrodestra
Perché una parte di quegli elettori possono rivolgersi da questa parte queste percepibile che questa possibilità esista
Molto dipende dalla nostra capacità di sapere interpretare questa campagna elettorale nel modo giusto
Un grande dialogo con i nostri concittadini
Proposte
L'immagine di una forza sicura e tranquilla di una grande forza di governo
A cominciare dalla esperienza amministrativa di tante città e regioni italiane
La speranza di una società nella quale si possa dividere meglio
La collaborazione con i nostri alleati
Spalla a spalla
A cominciare dal momento delle candidature
Che spero sia vissuto con grande serenità
In certi momenti se si vuole vincere ci vuole disciplina repubblicana
Far confusione non serve a niente
E ci vuole anche diciamo una sicurezza
In chi si prende la responsabilità di guidare la battaglia poi dopo
Io sono dell'opinione che dopo i generali rispondono
Durante il combattimento non si processa le Generali e non si fanno processare generali quelli veri dopo si discute fa un bilancio adesso c'è questa grande esigenza
Di unità di tranquillità di mettere in campo la nostra vera superiorità che è nelle idee e nei programmi nelle persone
Senza neppure farsi prendere dal nervosismo per quel problema che pure esiste
Che quello dei mezzi delle condizioni dello strapotere televisivo della ricchezza dei nostri avversari e chiaro che non c'è parità di condizioni questa campagna elettorale
Ma neppure questo problema ci devi angoscia
Perché al contrario credono dobbiamo rivolgere un discorso agli operatori dell'informazione della televisione perché per quanto Berlusconi sia proprietario di tutte quelle tv poiché le tv le fanno delle persone
E a queste persone noi diciamo badate voi avete una grande responsabilità
Perché questo Paese vive un momento importante della sua storia
E voi dovete fare il vostro lavoro che informare e dare gli strumenti per conoscere
Io penso che questo discorso fatto in modo sereno non commuoverà Emilio Fede diciamo e fece ci sono anime spero i quali è difficile penetrare ma tanti altri lo possono intendere
La Fininvest è una grande azienda non è un'organizzazione paramilitare
è una grande azienda nella quale c'è professionalità c'è anche come dire rispetto di sé in tanti giornalisti operatori direttori di telegiornali e
Sì ma non quando è uno finisce novanta Lelli quando sono tanti e difficile
E possono essere tale è anche importante ai cari compagni che la sinistra chiarisca che noi non vogliamo fare la guerra alle aziende
Io ho detto e ribadisco
Berlusconi imprenditore non ha da tenerci e Berlusconi politico che vogliamo sconfiggere perché non è capace di governare per noi siamo in campo per il governo il giorno in cui noi governeremmo certamente non ci metteremo a smantellare le certo stabiliremo delle regole ma non ci metteremo a smantellare le aziende noi siamo un grande partito politico non siamo in campagna elettorale contro Mike Bongiorno Iva Zanicchi ai quali chiediamo fate il vostro lavoro con sei
E imita i vostri quiz s'e non lanciati appelli elettorali che non è lavoro vostro
Io credo
Anche questo è un modo di conquistarsi un po'di par condicio Brescia
E che noi siamo nelle condizioni di essere meno lamentò usi e meno spaventa
Alate una sinistra Ring rinchiusa
Il lamento USA non vincerà mai
Grande forza tranquilla politici io spero che questa volta ce la facciamo vedete ho finito se è stato lungo e della sinistra in Italia e qualcosa di importante
E ha dato un segno la sinistra la storia nazionale in fondo si può dire che se cominciamo da lontano diciamo dai nostri progenitori più lontani
Senza Garibaldi non si sarebbe fatta l'unità d'Italia ma poi lui consegnò il tutto arredi e a capo
E poi via via diciamo è stata la sinistra che ha combattuto chi ha pagato il prezzo di sangue più alto contro i nazisti contro i fascisti e poi ha governato la democrazia cristiana
Siamo stati noi a salvare l'Italia dal terrorismo e dalla crisi economica negli anni settanta poi sono venuti Craxi Forlani sarà spartito
In fondo siamo stati anche noi a combattere contro i partiti di Tangentopoli e quando pensavamo di
Privato Berlusconi
E ha portato via
Io credo che in tutto questo ci sia stata anche una nostra responsabilità e che troppe volte noi siamo rimasti legati ad un'idea sbagliata cioè che l'essere minoranza è un tratto di nobiltà
Siamo di meno ma come siamo bravi non è così per un grande party
è un grande partito se si è bravi quando si convince la maggioranza degli italiani noi abbiamo lavorato per questo ed è anche per questo che questa volta io credo che arriveremo noi non fa alcuna