L'intervista è stata registrata venerdì 28 settembre 1984 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Cooperazione, Fame Nel Mondo, Nordsud, Terzo Mondo.
Rubrica
Manifestazione
09:35
09:30
09:30
11:00 - Roma
17:00 - Roma
9:30 - Torino
9:30 - Palermo
Siamo nel castello moresco ciò Bolzano nella sala che ospiterà tre giornate di convegno internazionale il terzo mondo e nulla nord-sud che interdipendenze cooperazione chiediamo Alex Langer che col nome di spiegare il senso di questa iniziativa
Questa iniziativa è stata assunta insieme dal centro che il centro di documentazione di informazione del Sud Tirolo dice diciamo vicino alla lista alternativa
E da parte di Terra Nuova uno dei centri del volontariato internazionale Riario laica diciamo
E questa iniziativa per noia essenzialmente facciamo due significativi un po'generali come questo in una situazione come quella sudtirolese in cui molto spesso non si vede al di là del proprio naso e s'ci si chiede al centro del mondo con le proprie questioni anche importanti di conflitto etnico o altro spesso poi lo si guarda al di là non si guarda per esempio appunto a milioni di persone che muoiono di fame di malattia eccetera lo si guarda
Ci si ritiene in qualche modo non responsabili del tipo di sviluppo economico di modelli di consumo eccetera dicendo tanto noi possiamo noi non entro viviamo una specie di staterello di mini Stato in cui il resto del mondo importa poco quindi noi vogliamo rompere questo questo questa breccia di indifferenza di disinformazione quindi anche di disimpegno
E per questo vogliamo solo per questo che ho proposto questo convegno il secondo obiettivo e anche questo oggetto sempre più diciamo ci si accorge a livelli anche molto qualificate che la teoria semplicemente diciamo degli degli gli aiuti di di tutti questi anni e la pratica degli aiuti in realtà non ha portato quasi niente anzi in genere si risolta in un una propaganda all'industria cent'in un'apertura di in apertura di intervento alle varie industrie non solo di a ma menti ma anche di armamenti e di insomma la dipendenza del terzo mondo è aumentata allora che cosa che cosa fare noi abbiamo un'ipotesi diciamo al fondo di questo convegno nel suo sull'altro che questa perché perché qualcosa del terzo mondo possa cambiare deve cambiare molto da noi e allora cerchiamo di interrogarci che cosa in questo senso il dibattito di apertura e dedicato alla legge contro lo sterminio per fame nel mondo la giornata la seconda giornata di convegno dedicata all'esame critico della cooperazione del interdipendenza tra nord e sud del mondo il terzo giorno in particolare dedicato alla diciamo alla interrelazione tra chi si batte perché le cose cambino qui e e chi si batte perché le cose cambino nel Terzo Mondo
Questo convegno cade in un momento particolare per il sul Tirolo che peso possono avere per esempio sull'informazione che ha dato scrivono la stampa locale che potrà dare nei prossimi giorni le ultimissime vicende di cui abbiamo già informato da Radio radicale
Ma credo che in realtà la commissione sia solo temporale casuale nel senso che questo convegno è stato preparato stato pensato ancora fin dal giugno scorso ed è stato poi preparato dalla metà di agosto in qua
Noi sì volevamo in una situazione che sapevamo sempre più in volle si verso la conflittualità etnica volevamo anche parlare d'altro cioè volevamo anche trovare dei terreni d'impegno che non fossero solo il guardare e e guardarsi intorno alla questione etnica certo è possibile che adesso ulteriormente molta gente dica ma i nostri problemi sono a altri un po'come quando si obietta chi propone la legge contro lo sterminio per fame nel mondo dice Silvio i problemi sono altri ci sono i problemi del Sud ci sono i problemi delle fabbriche che chiudono tutte cose vere ma insomma non ci si ferma neanche di
La stampa come ne ha parlato finora ma in realtà la stampa finora ne ha parlato molto poco Dolomiten per principio suo non parla mai di iniziative che in qualche modo vengano dalla nostra Area culturale e politica
C'è proprio la censura radicale
L'Alto Adige ne ha parlato in ieri riferendo della conferenza stampa di presentazione del convegno doveva genericamente presentato il convegno oggi significativamente non l'ho tolta nemmeno sotto il calendario degli appuntamenti
La RAI invece mi ha parlato voglio aggiungere che questo convegno diciamo è un convegno che a un livello che potrebbe tranquillamente anche svolgersi altrove il fatto che sia Bolzano e fosse facilitato dalla circostanza che qui siamo già un po'di far crescere diciamo intervenuti scambio privilegiasse tra esperienze dell'aria di lingua tedesca in questo caso qui nel convegno Germania Austria Svizzera
E l'aria di lingua italiana in questo caso cioè d'Italia e poi abbiamo anche hanno sommiamo relatore di lingua francese di Ginevra
E abbiamo relatori quindi di quattro Paesi differenti Conte esponenti di alcuni Paesi anche particolari dell'America Latina che dovrebbe ho contribuire afferma arrendere questo bilancio poi critico anche della cosiddetta cooperazione il più reale veritiero possibile
L'ultima domandare xe inerti cominciano a riflettere più approfonditamente sulla questione della fauna
Secondo messi e credo sotto due profili cioè uno quello proprio di quello che in particolare voi insomma chiamate sterminio per fame
Un po'anche credo dal punto di vista della della riflessione sull'economia perché bisogna dire faccio l'esempio proprio qui di Positano noi qui abbiamo adesso industrie crisi come dunque la principale lontano oggi uscirà dalla crisi come si suol dire riconvertendo ulteriormente la sua pur sono in produzione militare è una fabbrica dell'Iveco che fa così detti veicoli speciali che negli ultimi anni erano lì veicoli diciamo più di soccorso civile pompieri e così via adesso c'è una nuova commessa militare e simili diciamo e questa sera all'uscita dalla crisi per quella Aprica allora tutta l'area verde alternativa non può non porsi il problema del diciamo del terzo mondo fame armamenti salute e così via comune a due questioni prioritarie comune delle questioni grosse
Alle ringraziamo
Parla può Alberto Tridente che partecipa al convegno a Bolzano che si sta svolgendo sul tema nord sud il Terzo Mondo Nuovo interdipendenza e cooperazione tenuto questa mattina una relazione sulla questione del commercio delle armi il centro
Della tuo intervento è stato questo non possiamo parlare di cooperazione se non interrompiamo il flusso del mercato
Le armi il commercio delle armi questo può significare anche cassa integrazione in Italia ma dobbiamo cominciare a farci i conti ecco
Da un sindacalista queste parole sembrerebbero stanno che significato hanno
E significato della chiarezza e di un passo in avanti
Sul terreno oltre il coerenza
E dei tentativi di trasformare i rapporti di scambio con il Terzo Mondo ed altre parole
Consigliato il fatto che queste non si realizzano dall'oggi al domani
Anche il rischio ripeto che io estremizzando voluto buttare per una discussione per essere molto chiari rispetto al tema
Anche il rischio e la cassa integrazione va considerato come fatto transitorio così come transitoriamente si utilizza la cassa integrazione e le diciamo
Vogliamo sempre più transitoriamente utilizzarla Ka ai fini appunto di trasformazione di adeguamento dell'apparato produttivo italiano al innovazioni tecnologiche all'utilizzo delle nuove tecnologie quindi per garantire più occupazione aggiunge aggiungo con la riduzione del tempo di lavoro allora
Anche sulla questione l'industria bellica non può essere una cosa diversa rispetto agli altri settori industriali con questa urgenza
Che nel bel dico
Ne dobbiamo essere consapevoli del medico si giocano partite il cui aspetto
Sconcio è quello di garantirsi occupazione attraverso un'obiettiva tesa di guerra di conflitti oppure adesso un'obiettiva condizione di scambio nella quale stante il mercato è salito del terzo mondo nei scambiamo armi
Per risorse per posti di lavoro nei confronti cioè di un'area verso la quale diciamo ipocritamente di volere dare aiuti solidarietà comperarne allo sviluppo allora questo è un elemento di tra dei
Di di traduzione in concreto di una minimale e chiarezza senza la quale continuiamo a essere dell'iscrizione dei schizofrenici e soprattutto ai essere delle persone e le forze politiche
Che non riescono ad uscire dal pantano di un'eredità
Capite a capitalistica mondiale basata su uno uno uno scambio ineguale era qualifichiamo di operare appunto delle correzioni lavorando ai margini quasi a copertura ipocrita responsabilità su un aspetto molto più saggio che h punto quello dalla dominazione e coloniale intende dei guasti dell'imperialismo e dello sfruttamento Tenaris forse nel Terzo Mondo del commercio delle armi che ne contino in qualche modo seppure con l'appoggio e con la disponibilità dei governi medesimi vedete in molti paesi del terzo mondo
Che appunto sul sul terreno nel pretendere la vendita di armi rivela tutto quanto la sua brutta Rita era sua violenza con questo voglio dire in altre parole che e mi ci qui un passo di chiarezza senza il quale è difficile credere ha delle intenzioni di cooperazione se vogliamo dirlo anche in termini più
Più estesi di solidarietà con il terzo prospettato addirittura l'ipotesi di non produrre più armi penale e quindi alla forza perché il sindacato esprime attraverso gli occupati non certamente si disoccupati eppure il sindacato è sceso in piazza con i pacifisti getto però il sindacato su questo che come
Che gli errori e le incoerenze e cioè le sue preoccupazioni no Lecco non le assume
Con delle risposte voto intatti di risposta quelle assume ricadendo scadendo in livelli di pura reazione istintiva queste limite il il difetto allora
Quando io affermo che è necessario arrivare alla non produzione le armi evidentemente mi propongo dei passi intermedi ho proposto operato perché nel sindacato quando rivestivo
Cariche nazionali ed internazionali che si graduale si procedesse gradualmente verso appunto questo obiettivo da allora il primo passo il non vendere armi
Posto che io non ci credo che le armi servano alla alla difesa e posto che sia vero che queste armi servono a questo tipo di difesa perché oggi è necessario difendersi dall'aggressione di qualcuno incomincia di il caso operare una prima visti distinzione tra le armi per la difesa delle armi per il commercio cioè per la vendita all'esterno allora primo atto primo passo primo tagli io
Da operare e non vendere più armi le armi non possono diventare oggetto di scambio di commercio
Detenuta dal la legittimità di essere un prodotto qualsiasi un prodotto abominevole come il commercio lo spaccio di droga come il commercio della prostituzione qui delle persone come lo sfruttamento schiavisti Codella non lo approva non vendere armi non vendere droga non vendere proprio corpo non vende la propria intelligenza in altre parole non operare scambi in Giustina c'è
Tabili alla coscienza e alla dignità delle persone scusa se ti interrompo faccio la parte del diavolo gli industriali potrebbero dire non le vediamo noi le vendono gli altri all'estero diamo solo una mano la concorrenza
E io a questo tipo di concorrenza mi sottraggo
Non intendo compete con chicchessia nel violentare nel distruggerne rubare nella approfittare della Borsa debolezza del contraente il quale comprarmi Perrone capace farsi una sorta ma se le compra evidentemente ha problemi al suo interno e sono sul modo di usarle contro chi le userà perché le vuole quali sono e gli scopi per le quali acquista quindi ci sono tutta una serie di problemi che fanno di te il commercio delle armi un problema no non può aveva un qual sia stato commercio le armi non sono caramelle non sono macchine utensili non sono barche non sono
Biciclette le armi sono strumenti di morte sono strumenti di aggressione sono strumenti
Che colpiscono distrugga
L'uomo quindi non è un commercio qualsiasi allora su questo tema c'è scontro televisione c'è scissione di di responsabilità rispetto alla ha trovato rispetto di concorrenti noi
Operando in questo modo possiamo introdurre elementi di contraddizione anche in altri paesi in altre realtà dal resto nulle solamente in Italia che si parli del commercio del commercio delle armi al quale bisogna porre un freno una regolamentazione addirittura abolirlo
E se ne parla in Germania ce ne parla in Francia ne parla in Belgio e in Inghilterra che sono i Paesi europei più importanti produttori ed esportatori se ne parla degli stessi Stati Uniti quindi e sarebbe anzi una importante provocazione un contributo ad un
Comune lavoro di conquista e e di di soprattutto di di trasformazione ecco le coscienze delle suture economiche e per le quali è fuori dubbio non possiamo dare un contributo rilevante proprio perché abbiamo iniziato con forza di
Altro anche nel sindacato quindi primo atto non vendere e secondo passo io ricordavo l'intervento è non utilizzando una politica una pratica capace deve ridurre l'uso delle armi per dirimere tutti lo dicono del resto no
I migliori politici perfino quelli col che le usano con cinismo e con brutalità persino Pino Shay dice in sostanza che è costretto a usare l'abitudine sono teorizza l'uso delle armi
Bene noi vogliamo piani in parola anche coloro che appunto ci credono all'uso delle armi per dire riduciamo nell'uso riducendone deluso arriveremo presto anche non produrre perché non
C'è più necessità di produrre allora la gradualità è un fatto di conquista Ingrid Bilotta di sacrificio di coscienza di aumento del profilo culturale la gente però tutto ciò del avere una premessa decisiva inequivocabile ed è quella di non vendere più a di non essere le armi oggetto di transazione
Questo però premette anche un cambiamento se voi culturale del sindacato di porsi rispetto ai problemi dell'occupazione e nello specifico al problema dell'industria e armi
Perfettamente d'accordo fatti io credo che le maggiori difficoltà incontrate all'inizio del nostro lavoro furono pur all'interno del sindacato dove non si capiva perché ci ci dovessimo dedicare tempo
E iniziative riunioni Mezzi in direzioni cerca attenzioni in direzione di questa di questa iniziativa ma vincemmo questa diciamo la battaglia vinta del sindacato e la non una volta per sempre perché oggi c'è un riflusso un appesantimento della situazione occupazionale ha di nuovo ricondotto il sindacato in angolo
Schiacciato dal peso dei disoccupati certamente anche per pigrizia
Per codardia di molti dirigenti sindacali per incoerenza perché non si può dire che vogliamo ricoperture di sua bellica e non spendere uno lavoro
Del proprio del proprio quotidiano i ricerche in organizzazione del consenso o nella mobilitazione delle risorse intellettuali
I comunisti dicono visti industriali nel proporre soluzioni alternative del resto si è meglio di me il problema non è disoccupazione isolarmi
Il problema è vero è occupazione su progetti e prodotti di tasse uno di questi può essere la cooperazione internazionale se vogliamo così da nel panorama internazionale il secondo che un panorama interno può
Secondo la Protezione civile quale sarebbe la domanda indotta con lo stanziamento sulla protezione civile che non fosse di trecento miliardi come l'attuale ma fossi tre mila miliardi per il terremoto
Per prevenire il terremoto per produrre strutture capaci anche di resistere alle calamità naturali un miglior parco più efficiente controllo per la protezione dell'ambiente e quindi una difesa autenticata del nostro abita pensa la distruzione di boschi e stivali abbia dovuto comperare due
Ka aerei canadesi capaci di posarsi sull'acqua riempirsi serbatoi arrivare si posti di in pericolo punto di di incendi o di Turi incendi già in atto scaricare l'acqua ritornare avvenuto compare ad aerea esteri potiamo poi
E tali in Italia dar lavoro le maestranze settore aeronautico che uno dei più importanti impiegati sul bellico e via via nel trasporto è possibile che solamente un'è lite posso viaggiare in aereo e la grande maggioranza dei nostri siciliani napoletani calabresi emigrati al Nord debba fare dodici quindici venti ore di treno nel mai visti tutti gli orari marcati sui tabelloni a Milano a Torino vigente che dopo un anno di lavoro deve farsi venti ore di viaggio Riva con due tre quattro cinque ore di ritardo
A costoro che razza di medica Sport abbiamo offerto fino ad oggi quando in Francia si già già duecento chilometri duecentosessanta chilometri orari in Italia abbiamo ancora le percorrenze di medi di ottanta chilometri l'ora allora né di trasporto e un secondo se il settore ma pensa solamente a scavare così il panorama internazionale sul terreno quindi non è alternativa armi o disoccupazione al contrario
Occupazione per la vita per la cooperazione per la qualità della vita per viaggiare meglio per essere più sicuri ma no rispetto ad un'evenienza
Ma rispetto al mio quotidiano l'incidente il consumo gli sprechi la contaminazione viaggiare da cani come siccome sui carri bestiame cioè questa è la sicurezza questa la protezione queste la difesa vera
Un'ultima domanda Alberto
Secondo te il sindacato di domani c'è la possibilità dall'apertura di un dibatte su questi temi ormai la stagione della possibilità di un cambiamento del passato
Si dovessi guardare in faccia i dirigenti attuali avrei qualche dubbio e non per tutti dell'Inter evidentemente i dirigenti i giovani e meno giovani sedotta lo dovessi pensare operasse penso
Al fatto che comunque indebitamento dei Paesi del Terzo Mondo
Innovazione tecnologica
Saturazione dei mercati
Nuovi produttori che stanno apparendo
E speriamo anche riduzione dei conflitti rito dei conflitti bene le armi saranno sempre più superba e quindi anche guardando in faccia i dirigenti sindacali dovessimo trovare del grigiore che ci induca il pessimismo i fatti dovrebbero darci ragione perché
O decidiamo di aumentare artificialmente i conflitti del mondo
E allora
Come dice Leontief con questo tasso di spesa crescente scarseggiano le risorse che gli europei gli abitatori di questo pianeta dovrò decidere se per le armi vorranno ridurre del dodici
Venti e trenta per cento il proprio Standa di consumo e di FITA c'è il carro quindi anche là dove non arriva intelligente una persona attualmente i fatti ci imporranno l'assunzione di responsabilità della ragione Bagatti ringrazia
Parliamo con una mattina Sabra testi Terranova che tra gli organizzatori di questo convegno di Bolzano innanzitutto racconta quali sono le iniziative e lo scopo di Terranova
Terranova è un organismo di cooperazione internazionale che Amanda cooperante in project in America latina in Africa
Facciamo con tutti gli organismi un discreto lavoro di informazione e controinformazione in Italia
Questo congresso si scrive un programma più grande più vasto che aveva fatto quest'anno tra pubblicazioni congressi convegni cerchiamo di informare il pubblico sulla situazione del terzo mondo come si finanzia Terranova
Abbiamo due fonti di finanziamento un della legge trentotto del settantanove che ci dà accesso fondi del Ministero delle destre di portamento divertimento della per la cooperazione dove il ministero cofinanzia programmino astri perché a fronte della Comunità europea che c'è anche in una specie di dipartimento per la cooperazione con le organizzazioni non governative
Cosicché i nostri programmi a volte vengono finanziati dai due finanziatori avvolto solamente dal Ministero che tipo di interventi avete fatto finora qual è stato il loro costo in termini di energie umane in termini anche di spesa
Walter arrivava fino adesso c'è una vita di quattordici quindici anni continuamente siamo impegnati in vari programmi in America Latina
Ti dico i Paesi cioè la Colombia in Nicaragua dove siamo presenti con vari programmi vari volontarie in Ecuador dove abbiamo cinque programmi con una quindicina di cooperanti in Perù dove abbiamo un programma di medicina preventiva dell'Amazzonia poi in Africa siamo in Kenya e in Mali
Il costo complessivo non te lo posso dire nel momento però i programmi normalmente vengono ramificati in una duplice maniera cioè c'è personale
Ci sono i cooperanti e c'è poi sempre una parte di finanziamento di del programma stesso dove noi portiamo con la controparte locale al finanziamento globale del dell'intervento
Programmi possono costare all'anno tra cinquanta e duecento milioni io un programma andato bene negli anni scorsi un programma andato male due esempi
E difficile perché i tempi sono molto lunghi cioè se non più lunghi di quelli nostri
Noi naturalmente proviene ai programmi da quattro a sei anni con possibilità di prolungare le però visto che in Africa anzitutto i tempi sono lunghissimi e non possiamo misurare lì con la nostra
Con l'Austria diciamo
Posizione di vede un voler vedere risultati è una cosa molto difficile
Però in ogni modo cioè questo intervento della valutazione continua normalmente prendiamo sotto contratto gente delle università che viaggia fa una ricerca per darci diciamo elementi per valutare poi globalmente il programma
Abbiamo avuto risultati positivi diciamo in programmi dell'Ecuador che erano programmi con i contadini dell'altipiano dove ci siamo impegnati in una collaborazione agricola in programmi di sviluppo agrario integrata abbiamo avuto meno successo in programmi in un programma nell'Amazzonia quello che dicevo prima della medicina preventiva
Dove non siamo riusciti a inserire al tempo
Un numero rilevante di medici per portare avanti tutta la parte di medicina e stiamo cercando adesso di rimediare cioè è un continuo processo di valutazione di ridefinizione dei programmi
Terra adattarli alla realtà sociale che in continuo sviluppo in cambiamento
Qual è il tipo di attenzione secondo Taine Italia Oggi alle attività del volontariato
è un'attenzione
Piuttosto scarsa credo c'è una parte legata alla Chiesa cattolica alle parrocchie o movimento diciamo
Confessionale che molto attento però a un livello che io penso è ancora molto legato al concetto dell'aiuto e del volontario tuttofare che va e si sia che sacrifica per qualche tempo
Da della una parte della sua vita per cambiare le cose
Nell'altro mondo invece diciamo così un'attenzione alla cooperazione professionale
Strettamente detta la cooperazione diciamo anche con l'apporto di know how tecnico e di professione lì credo che in Italia tuttora la discussione è un po'scarsa che non si arriva ancora a mobilitare l'opinione pubblica l'opinione pubblicata cioè i mass media a vedere un po'quali quali sono le le condizioni di uno scambio più
Giusto fra Italia e i Paesi del terzo mondo anche e Paesi più legati alle modalità Alitalia dal punto di vista storico in quel senso credo che ha dobbiamo fare ancora moltissimo
Siete mai intervenuti in situazioni particolarmente critiche e non di fame endemica ma di vero e proprio sterminio periodi di siccità in certe fasce del Selleck propriamente comunque alcune zone dell'Africa
No no in questo senso ma perché c'è anche in questo campo della cooperazione della ripartizione dei lavori cioè chi fa l'aiuto d'emergenza per questo equipaggiamento ci alla
Mi sono anche la conoscenza di fine o c'è chi fa aiuto alimentare Caritas altre organizzazioni
E c'è chi fa interventi strutturali compra oggetti programmati per cambiare le condizioni di produzione di vita della gente l'hanno il piuttosto siamo nel terzo settore cioè non facciamo diciamo interventi d'emergenza sembra facciano programmi
Mezzo termine con la popolazione locale
Per per rimediare alle condizioni di vita cioè in questo senso indirettamente naturalmente anche siamo confrontati con questi problemi della fame nel Mali per esempio per Olindo lavoriamo con interventi d'emergenza ma con
Organizzazioni locali di donne
Esserlo di rilascio che fanno loro stesse le donne sanno programmi per cambiare loro strutture riproduzione degli ingressi altre alternativi viti allevamento di bestiame piccola o cose del genere
Come cambiare il rapporto di cooperazione allo sviluppo dei Paesi occidentali con il terzo mondo incentivare organizzazioni come la vostra oppure cambiare proprio metodo di intervento politica di cooperazione
Beh si deve pensare che io penso che è ovvio che la cooperazione è una piccolissima parte di relazioni tra il primo e il terzo mondo così in questo senso naturalmente ponendo rimedio per il Global
è un problema globale no io penso che l'unica cosa veramente seria che possiamo fare è cambiare la coscienza delle popolazioni del primo mondo per esercitare pressioni sui massi dove nelle nostre politiche
E cambiare le condizioni di scambia questo la prima la prima cosa è il primo abusivo che abbiamo cioè fare un lavoro in Italia in questo senso ferendolo in Italia di controinformazione per
Influire sulle condizioni di scambio tra l'Italia e i Paesi del Terzo Mondo la cooperazione stessa si inserisce in questo discorso è una TAC e con i sì ma tante può essere anche diciamo una parte simbolica dove si otto programmi che forse possono essere un modello di relazioni cambiate però diciamo l'accento la priorità senza anch'esso la questione politica e le condizioni si cambiano qui da noi non si cambiano grafica le consiglia di scambio tra primo e terzo quando si cammina qui da noi le dobbiamo lavorare ecco cambiare cornice e di scambio a me sembra che l'idea principe che sia uscito fuori soprattutto degli interventi i divieti egli alternativi d'Oltralpe dei tedeschi sia stata proprio quella di proporre una cultura di tipo diverso personale l'esponente verde ha detto ieri consumare con occhi di solidarietà un coinvolgimento quindi di ogni singolo cittadino l'ha paragonato con le iniziative civiche
Non ti sembra una visione troppo ristretta la costruzione di microcosmi economici alternativi per aiutare il Terzo Mondo loro modo molto indiretto per arrivare poi ad intervenire lì
Sì
Sì insomma è una scelta loro che si inscrive in una politica anche molto schiettamente protestante nel senso della cultura protestante tedesca nordica
Dove in ogni modo cioè un nesso tra l'etica o la morale della vita propria e quello che fai Fauré cioè sempre della tua politica rispecchia la tua vita rispecchiare anche le due eletto ed elettori del è una scelta allora noi pensiamo che non è proprio questo il modo o l'unico modo di pensiamo che c'è ancora molto spazio anche nell'assetto politico nella possibilità dell'opinione pubblica
Di organizzare diciamo nella sede in questo settore dello scambio col Terzo Mondo io credo che per esempio per arrivare a un moratorium dei debiti cioè la possibilità che i Paesi del Terzo Mondo non paghino
Per una certa quantità di anni loro debiti al primo mondo lì ci sono anche strumenti politici per far pressione sui politici nostri sulla politica estera e politica di cooperazione annullato poi si penso che a un certo livello della questione arriveremo a un punto dove e la non possibilità di fare entrare in questo giro di energie di consumi di industrializzazione tutti i paesi del mondo dovremmo apprendere delle decisioni o fare delle scelte
Anche ridurre novellame il nostro ritmo di sviluppo il nostro ritmo di vita questo senz'altro da questo è un discorso che lo prevede molto più tardi diverse volte senza se stato nel terzo mondo tornato in Italia avrei sentito parlare sicuramente delle iniziative dei radicali è l'ultima domanda cosa c'è stato di positivo cosa c'è anche i positivo
Cosa di negativo secondo te
Sì non frustrato aveva collaborato variano in America latina mi ricordo la prima volta mi sarei tornato dopo tre anni nel settantanove si io ho sentito parlare delle iniziative radicali
Insomma io credo che era molto positivo quello che avete fatto per spingere l'opinione pubblica e confrontarsi con questi problemi l'avete fatto in maniera molto più a cattiva in maniera molto forse anche sensazionalista non lo so bene in modo credo che il il
Quello che avete ottenuto cioè di esercitare pressioni sul Parlamento sull'opinione pubblica e per portare avanti questo discorso della cooperazione
Era una una specie di risultato fantastico come si sa l'Italia fino al settantanove ottanta non faceva parte di questo Giro della cooperazione anche dei Paesi della Comunità europea finalmente l'Italia impegnata
Si vanta di non ripetere gli sbagli degli altri non lo so spero che sia così io sono molto convinta dovevano questo è un risultato che ha detto tenuto con le nostre campagne credo che molto positiva
Più negativa vista questa discussione ultima s'che contrapponeva diciamo interventi d'emergenza
Contro interventi di struttura chiedo che il Lilla Dini sulla separazione diciamo questa alternative molto artificiale non credo che esista questa possibilità di contrapporre queste due misure
Si salvi oggi un milione domani fai morire un'altra perché non hai fatto
In modo che questo questo milioni di domani possa nutrirsi test se stesso in questo senso io credo che l'ultima discussione è andata un po'a vuoto il poi con la cosa che mi ha sconcertato che non c'è stato seguito cioè dopo la discussione come i ricordi quel Dino Baggio aprile-maggio sul sui morti per la fame
Non c'è stato nessun seguito non c'è stato diciamo un processo di riprendere la discussione forse anche in termini cambiati
Perché produrla a un livello forse anche di mediazione chiesto so forse lo dobbiamo fare tutti insieme però c'è ancora spazio a Crema
Ve ne ringrazio Mattia sarà basti Terranova
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0