06 MAG 2024
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Il Mondo a pezzi - Intervista a Paolo Guerrieri

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 14:47 Durata: 0 sec
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I dati sull'occupazione negli Usa si sono rivelati inferiori alle aspettative.

E sui mercati azionari si è assistito ad un forte rialzo: gli investitori hanno sperato che il rallentamento dell'economia statunitense spingesse finalmente la Federal Reserve al taglio dei tassi di interesse.

Ma il presidente Jerome Powell esita ancora, comfermando di voler legare il taglio al raggiungimento dell'obiettivo del 2 per cento di inflazione.

Ma ha ancora senso, in un'economia avviata sul percorso di una profonda trasformazione, impegnata nella transizione ecologica e digitale e in cui tanta parte ha
l'intervento pubblico, legarsi a quell'obiettivo del 2 per cento? Anche sul continente europeo la Bce esita, condizionata dalle scelte della Federal reserve.

Filtrano indiscrezioni su orientamenti diversi all'interno della Bce, poiché alcuni suoi membri sarebbero già favorevoli al taglio del costo del denaro.

Il rischio è che se la Bce continuerà a tenere i tassi alti, potrebbe esserci un afflusso verso il dollaro e un indebolimento dell'euro.

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