"Non-notiziabilità" sull'articolo di A. Gismondi pubblicato oggi su Il Giornale

Radio radicale siamo in collegamento con Arturo Gismondi per parlare di un suo articolo che apparso quest'oggi sulla prima pagina del giornale che riguarda la non notiziabilità alcuni episodi di cronaca recente ma soprattutto il caso di radio radicale anche lo spunto per
Parlare di dell'informazione di regime di un certo tipo l'informazione che cosa ha voluto dire con questo articolo sulla prima pagina del giornale ma anzitutto Ivan colpito mi ha colpito
Nei giorni scorsi fatto che l'unico senatore del PDS il senatore palloni ampia intentato prediletti con politico che ricco diciamo di neologismi
Un una una espressione preziosa che la espressione temi non notiziabilità notizia dell'esistenza dei non noti Chiappini
Che sarebbero poi i i radicali con le loro iniziative e in particolare
In questa battaglia che stanno facendo verrebbe salvare radio radicale come come cuce insostituibile diciamo della
Della libertà di espressione nel del nostro Paese però io credo che questo termine non noti piattini
Sia preziosa perché in fondo ci voleva una parola che ti quindi se e insieme delimitate quell'universo quella umanità quei personaggi quei ceti che la cultura dominante esclude dalla notiziabilità che poi qui ha ragione Pannella nel mondo definitivamente l'immagine Lando notiziabilità coincide con lei i pensa pure semplice quindi negare la notizia abilità di un soggetto di una persona significa negarle le
Tenta il significa come dire nulla scontano dell'esistenza eliminarne l'esistenza ecco lei che cosa critica del fatto che oggi viene
Viene su modo con cui viene fatta l'informazione c'è una cultura dominante cos'è cambiato rispetto alla alla vecchia spartizione del
Dell'informazione
Ma direi che la spartizione dell'informazione era il prodotto in un pluralismo politico che e teneva in campo a per certo con diversi soggetti politici pipa riportare ognuno dei quali imponeva diciamo il rispetto di una sua junior di una sua zona di una sua oggi nonostante tutto pur esistendo per esempio alcuni giornali d'opposizione il giornale o il tempo altri giornali magari di estrema sinistra eccetera
Notiamo una maggiore uniformità diciamo dell'atteggiamento della grande stampa e dei delle televisioni e qui le televisioni ci sono le le televisioni della azienda pubblica va quel torri petto diciamo si nota molto anche nelle televisioni private molti primo inerte Tele Montecarlo ma anche in un alcuni telegiornali diciamo del gruppo petit alte ecco quindi la l'informazione oggi presentano un parolaia ma più panorama più uniforme e quindi la possibilità diciamo ti relegare determinate condizioni alla non notiziabilità è una possibilità oggi più più reale più totalizzante di quanto non fosse ieri senta
Noi vogliamo focalizzare la nostra attenzione sul settore radiofonico lei ha citato all'inizio la situazione di radio radicale lei ha vissuto l'esperienza radiofonica molto importante che era quella il terzo canale radiofonico alla fine degli anni Settanta subito dopo la riforma e in quell'occasione la la RAI nel settore radiofonico diede fece intravede la possibilità di fare grandi cose nel settore anche culturale questa promessa e poi è stata successivamente e tradita e oggi possiamo dire che la RAI ha la presunzione di fare tutto nelle
Sistema radiofonico dove non non esiste un'alternativa in asso nessun senso veicolare tutto e fare male tutto perché mi fa piacere che lei abbia citato il caso della Pio
Radio prete la Rete radiofonica la terza rete radiofonica che aveva un suo giornale vera io proprio abbastanza omogeneo alla Rete nel senso della qualità nel senso che il nitore nel senso della così anche per la sobrietà dell'informazione una Rete Tre radiofonica che si è perduta si è perduta perché si è creduto di doveri introdurre per perfino in una Rete radiofonica che aveva un ascolto limitato la pubblicità prima certa pubblicità poi adesso tutta la pubblicità
Perché ha questo carattere un po'tutti élite che si sceglieva un suo pubblico la grande grande spazio dato dai concerti sinfonici nel seguire tutte le iniziative culturali nel campo della musica eccetera eccetera poi l'esistenza del cosiddetto giornali del terzo che era un giornale che ottava la sua preferenza diciamo così alle notizie gerarchicamente più importanti dal punto di vista diciamo dell'informazione anche internazionale all'economica eccetera ecco a tutto questo è stato sostituita una Rete che ormai c'è un giornale radio che come quello degli altri come come quello delle altre reti radiofoniche è stato addirittura organizzativamente diciamo inserito nel Giornale RadioRai che vanno sul primo sul secondo e sul terzo eccetera eccetera
La Rete A per tutto questo suo carattere culturale anche per l'ingresso della pubblicità sono stati introdotti dei programmi per esempio di qui sull'opera o dei qui sui responsabili sui sui personaggi dei romanzi arresto dice proprio si sono è è una concezione della cultura piè una concezione della cultura invendibili incredibile perché ritiene che la la la cultura si era presentata non c'ha dal modo come si avvicina alle cose ma dal gli argomenti a questi argomenti possono essere banali ladri e comunque il programma resta un programma culturale io ricordo un periodo quando ciò lavorato io nel quale c'era Enzo Forcella c'era Marina Tartara c'era Fabio Borrelli cioè c'era un gruppo dirigente che era molto geloso diciamo del carattere di questa terza Rete radiofonica ecco allora mentre la la la Rai vanta poi la rovina questo uno non non dipende questo suo questa sua non patrimonio prezioso poi pretenderlo scendo la la la radio diciamo Parlamento poi pretende invece di occupare altri spazi capirà questo questo sono stati egregiamente occupati tarda da radio radicale la quale ha ha fatto un servizio del quale nessuno nei suoi ascoltatori ma neppure gli operatori diciamo della politica o i giornalisti che si occupano di politiche che hanno bisogno di seguire gli avvenimenti eccetera si è mai
Si è mai lamentato insomma ecco
Senta che cosa fu dovuto come fu diciamo polverizzata quella il quella vostra
Quella vostra dette radiofonica che avevate fatto così così bene che era la premessa di un dopo riforma anche lasciava intravedere qualcosa di meglio di quello che vediamo oggi e che ascoltiamo in radio nei dati nazionali io vorrei
Vorrei dire che storicamente
La corsa
Diciamo ha origini più antiche cioè il gruppo che che prese la radio in mano insomma che poi era la continuazione del vecchio gruppo che ce l'aveva già durante il io dopo fascista insomma ve ne erano alcuni personaggi che sfilano formati in quel periodo io parlo dei rapiti pugliese Germaine irritò mi cioè quel quel quel quel gruppo dirigente lì nel mille novecentocinquantatré e dopo la il rinnovo della convenzione del cinquantadue dette vita a la butto una fusione di frequenza e fondò profondo fondato nel cinquantatré e cinquantaquattro la terza Rete che era proprio la terza rete culturale
Questa rete culturale è stata tipi la diciamo per per trent'anni con un una certa fortuna da da dal gruppo dirigente che poi si è andato
Successivamente diciamo alternando alla guida della radio
Poi così quando questa Rete entrata a pieno titolo contea altre nel processo di spartizione è andato perdendo piano piano i suoi caratteri quindi direi che come dire l'allarme la decadenza di questa ricca come legata alla riforma amante diciamo la parte positiva della rete non è legata alla riforma quella degli a nel settantotto e Manigrassi ma vennero vada la decadenza è stata la conseguenza di quella riforma di quella partita azione il in quella direzione di tutta la RAI in campi in campi
Diciamo delegati alla politica ecco senta un'ultima considerazione in breve ecco non so se lei ha mai avuto l'occasione di ascoltare questa
Cosiddetta Radio Parlamento del del della della RAI che impressione ne ha avute attratto se la ascoltate che cosa ci può dire in breve su questa
Operazione da io vorrei dire anzitutto che trovo questa operazione della RAI un'operazione sciagurata e una operazione che va al di là diciamo della legge al di là del del per le riforme che sono state fatte eccetera perché mentre nel campo della televisione bene o male con la presenza di Mediaset una società del gruppo Cecchi Gori abbiamo avuto una rottura del monopolio televisivo una nascita Giupponi Coppa Orio certamente però è sempre meglio di un monopolio e per di più di un monopolio statale nel campo radiofonico la acquisizione da parte della RAI più uno spazio fin qui ricoperto da radio radicale quindi da un gruppo privato che lo ha gestito con una grande rispetto per la tenta di tutte le porte di tutte le culture eccetera che quindi lo ha gestito in un un regime nel qua Ale Lannutti viabilità era stata assicurata è stata assicurata a tutti questo non è soltanto grave perché rischia di far scomparire una Bush che del pluralismo politico backup e perché riproduce del campo della radiofonia il monopolio televisivo col monopolio televisivo che poi montato dal rush il volo dall'EIAR da Costanzo Ciano e Edda Mussolini cioè questa è mi pare il vulnus più grave per quello che riguarda e poi per Radio Parlamento io lo ha l'ho ascoltata qualche occasione per rendermi conto eccetera
Però io non per
Essendo vissuto anche tanto tempo alla RAI io non ho alcuna fiducia che a parte le riprese parlamentari che possono più o meno esseri quelle che Minerva la dar voce a tutte le voci che oggi per esistono nel panorama politico italiano a tutte le polemiche
Nel dar voce
Ai congressi dei partiti ai congressi delle organizzazioni sindacali ai congressi delle diverse ordine dette i diversi organismi alle varie tavole rotonde alle presentazioni dei libri c'è tutto quello quel Panorama nel quale poi il esprime la ricchezza della vita culturale italiana non ho alcuna fiducia che una organizzati girone come la RAI diciamo impostata secondo la riproduzione di un equilibrio politico pubblico qualche gli altri beh non ha nessuna fiducia che questa posta chiuso porgere la stessa passione
E dipende poi un problema che è scritto anche nei parametri di Maastricht che è quello della sussidiarietà che dieta assolutamente la occupazione da parte di enti pubblici e di quelli papà e che sono attualmente occupati dai privati se non per l'abbandono dei decreti certi settori eccetera e quindi oltretutto questa pretesa della RAI di inserirlo in un campo che pure non è portato beni tipo regolato e con costati che certamente sono minori di quelli che potrà essere in grado di fare qualsiasi organismo pubblico questa pretesa diciamo ricrea il monopolio radiofonico di tanto e poi viene meno a un diciamo a un'affermazione di pluralismo che oggi è per chi dovrà le regole europee bene è stato molto
Ho chiare quest'ultima risposta mai noi la ringraziamo grazie ad Arturo
Gismondi giornalista editorialista grazie grazie a voi bonus