L'evento è stato organizzato da Unione Italiana del Lavoro.
Sono intervenuti: Giorgio Benvenuto (UIL).
Tra gli argomenti discussi: Sindacato, Uil.
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11:00 - CAMERA
12:30 - Parlamento
14:30 - Camera dei Deputati
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UIL
Compagnie Company ed amici
La storia di una autorganizzazione dei lavoratori
Soprattutto quando essa barca la storia del trentesimo anno Heinze
Una complessità che in ogni caso negativa dallo stretto intreccio con la vita e le vicende della società in cui ci si iscrive esprime racchiude questa complessiva in un fazzoletto di considerazioni in un bar che Prodi facili sentenze slogan è un modo per sminuirlo
Le celebrazioni in genere hanno questo limite
Fanno torto alla storia
La sorvolano con occhio migliore distratto e quasi sempre in luce noi abbiamo dovuto evitare questo rischio
Per questo abbiamo scelto di fare di queste giornate un intenso momento di riflessione e di iniziativa politica
La storia di un'organizzazione non è solo un itinerario che si può ripercorrere avanti egli dietro per vie interni e la storia del suo radicamento nella società civile
E la storia di una cultura che con essa e attraverso di essa si esprime e la storia del suo rapporto con le altre forze sociali con le forze politiche con il movimento piccole vicini con cui si è misurata unico e la storia in cosa siete diventati e di gonne CGIL rinnova
Anche in ragione di esperienze e direzioni di cui può apparire sottile sottile ed indiretto il raccordo con Linda dell'organizzazione
Una persona qui al maggior ragione
Una organizzazione amici che urbana e una sintesi della propria vicenda non la somma aritmetica di tanti fatti e situazioni
Ed è questa la sintesi che logicamente un punto di riferimento per tanti giovani all'interno del movimento sindacale
Quel cinque marzo mille novecentocinquanta il gruppo di dirigenti sindacali
E di delegati operare che viene dita annuali si ritrovò oltre che nella comune ispirazione
Laica e socialista nel rifiuto delle prevaricazioni e anche degli allevamenti di due opposte ed allora prepotenti egemoni
Trent'anni di notte
Di traversie
Ed anche di errori sono serviti a costruire se dunque le fondamenta un'organizzazione sempre più consapevole del proprio ruolo nella società italiana con una personalità spiccata ed una crescente capacità di proposta e iniziativa politica
Certo non possiamo dimenticare quanto sia stato lento e pieno di contraddizioni questo organismo e come siano ad apprezzare intende i risultati politici ed organizzativi che oggi davanti ci vengono riconosciuto ma non è la nostra separatezza che siamo venuti oggi a sottolineare con questa manifestazione
Ebbene sì la nostra identità che non è in antitesi ad unità malmesse immane uno dei suoi elementi costitutivi
La mente che oggi entra nel quarto decennio della sua storia e distrutta edile nella temperie unità il movimento sindacale e storicamente determinato dalla confluenza di culture esperienze Ileana da diverse ed uno dei suoi più significativi elementi di originalità e proprio nel consolidamento del rapporto tra unità sindacale e durante la politica
è un po'il paradosso italiano ma un paradosso di cui una volta tagliando possiamo andar fieri
E questo uno dei punti di maggiore forza della democrazia italiana il tentativo
Cancella
Questa pluralità e l'articolazione di cui si alimenta è in realtà una operazione antiunitaria
Corbani politici era estremamente fragile il tessuto che teneva assieme il Patto di Roma
Come ben sappiamo si intravedono realtà di un accordo tra le tre principali forze politiche e in ciò ente il suo inevitabile vinte
Tre grandi sindacalisti lo resero possibile Bruno Buozzi Achille Grandi e Giuseppe Di Vittorio forse
Avuto sarebbero riusciti a salvarlo dall'esame interferenze politiche chiede il giro di quanti hanno lo distrussero
Il grande investitore di quell'accordo Bruno Buozzi non poté neppure arrivare firmando poiché la sua vita fu stroncata dai nazifascisti
Se con il suo realismo di grande riformista
Bruno Buozzi lo avesse potuto gestire diverso sarebbe stato il ruolo dei socialisti in quel frangente e le vicende certamente avrebbe dovuto prendere una piega meno drammatica
Ma se non Waldorf Astoria
E il discorso vale anche per la grande figura di Achille Grandi
Certamente meno permeabile del suo successore Giulio Pastore alle suggestioni dell'integralismo cattolico di quegli anni
E ancora deceduto a me il dibattito su quel periodo così importante nella storia italiana Ilva dal mille novecentoquarantaquattro agli inizi degli anni Cinquanta
Complessa in particolare il giudizio sul ruolo prevaricante nella corrente comunista all'interno della CGIL unitaria e per l'altro versante sull'incidenza delle interferenze dell'Africa e delle potenze allea
Resta una reazione amici e compagni e vale anche per noi
Ha sempre tetti laceranti ogni tendenza a considerare la politica e la pratica unitaria come un'occasione per imporre una quanti egemonia quale che sia il suo segno e la sua provenienza
A questa decisione lui ricomincia una lettura corretta degli avvenimenti e delle nazioni deportarono alla nascita della
Nelle interpretazioni della storiografia anche la migliore essi soffrono non può dello schiavismo con cui di solito viene analizzato quel pericolo così rilevante decisivo della storia del nostro Paese
In attesa di poter dare se possibile entro quest'anno un Severino Contributo di ricerca e di documentazione ci limitiamo a oggi a ristabilire almeno un punto fondamentale di verità
La UIL non fu il prodotto di una scissione ma semmai del rifiuto di alimentare un clima di scontro frontale e di contrapposizione che aveva
Alternativa comunista di egemonizzare la CGIL unitaria e poi al tentativo di segno opposto di balordi contro una organizzazione pesantemente segnata dall'integralismo e la conservatorismo cattolico
I fatti amici e compagni dimostrano che in Atac della linea furono poveri ma dignitoso
Le forze laiche che insieme ad alcune componenti del socialismo riformista erano rimaste nonostante la scissione della corrente cristiana all'interno della CGIL unitaria si è ritrovato in un difficile isolamento all'interno di una confederazione
E anche in conseguenza della radicalizzazione dello scontro non poteva più permettersi una qualche forma di turismo interno i temi internazionali
è vero un peso decisivo sulle vicende italiane e non per fare polemiche retrospettive ma per registrare un dato obiettivo allora l'Unione Sovietica e era la patria del comunismo proprio in un articolo rinascite del luglio quarantasette in cui rivendicava pesantemente il ruolo egemone dei comunisti nel sindacato
Togliatti esplicitamente esplicitata questo concetto con chiarezza coniati
Per noi sollevarono editoriali emulazione ma anche un partito uguale in qualsiasi modo si ritira
E a parlarsi operare al socialismo non può non orientare le sue simpatie verso quel Paese dove la classe operaia e al potere e il socialismo si realizza
Il giudizio della maggioranza dei socialisti allora un brocco non era molto diverso il passare del tempo aumenta di uomini e le situazioni ma non può cancellare parti abbiamo pensato tante volte
Quale sarebbe potuto essere il ruolo di Bruno Buozzi un socialista riformista e di grande spirito unitario se avesse voluto gestire quello che aveva preparato
E ancora sarebbe stata diversa la storia del nostro Paese se il Patto di Roma non si fosse ridotto a una specie d accordo luogo mistico tra i grandi partiti ma forse è stato ciò eterodossi doveva essere una cornice di garanzia per la costruzione di un vero sindacato unitario Marisa i fatti no
Poi era varianti nella storia e l'impatto fu che quando si mise in moto la logica della Olanda nessuno ormai poteva sperare di evitarne le conseguenze eppure lavori nacque dall'impiego di queste logiche e di queste conseguenze alla Casa della virtù cinque marzo cinquanta
Quand'ero
Quei dirigenti e quei delegati operare che come ebbe a riconoscere lo stesso Di Vittorio avevano tentato di evitare fino all'ultimo la scissione del quarantotto
E che una volta costituita da Phil si erano risultati di confluire nella un'unica organizzazione vagheggiata Pastore
Le testimonianze di quel periodo ricordano che poi io pesanti furono repressioni della maggioranza del sindacalismo avvenga in particolare la perché una terza organizzazione nascesse nel nostro Paese
La logica dominante e la querela dello scontro frontale
E adesso costituendosi l'audizione cose
Uno dei punti fondamentali del documento costitutivo impegnata lavori a sostenere insieme alle altre organizzazioni sindacali impostazioni esplosioni unità dei problemi e interessano ai lavoratori
Essa operò in modo conseguente
Tentando di imporre almeno le premesse per la ripresa dell'unità d'azione eppure altrui intransigenza a partire questo ebbe
Questa amici Company e la verità storie ma riceviamo inizia tre decenni non si possono rinchiudere ora
Da allora l'Italia e profondamente unita
La lunga e grave crisi che la percorre non riesce a cancellare o anche sul ruolo Mosca l'imponente delle conquiste che è anche e soprattutto grazie alle lotte del movimento dei lavoratori sono state realizzate nel nostro Paese
La UIL di oggi è anche il prodotto
Di questo mutamento ed è in virtù di questa sua condizione e di questa sua rappresentatività umane aprile una sintesi politica e culturale più ampia di quanto non sia stato possibile ieri in questo senso penso di poter dire e un ciclo storico si chiude con questo trentennio è un altro più esaltante dobbiamo fare in modo che sia in questa sintesi il nostro richiamo più premiante e alla tradizione larga nel nostro Paese
Laicità noto laicismo
Un valore che investe non solo il modo di porsi di fronte al problema del rapporto tra religione e politica ma comporta anche in primo luogo il rifiuto della credulità politica
Un valore e respinge ed un valore da lei laicità e ha storicamente sconfitto gli integralismi religiosi come quelli politici le suggestioni totalizzanti come le ubriacature ideologiche
Ma se questa è una città come non richiamare in questa nostra sintesi accanto alle componenti tradizionali
Altre eppure hanno segnato la nostra formazione politica e culturale
Penso a quel filone
E vada movimento di Giustizia e Libertà dei fratelli Rosselli
A quelle forze a quegli uomini Vegas l'esperienza intensa e contraddittoria del Partito d'Azione
Sì sono quasi diramati nell'intero arco della sinistra italiana alla lezione di vita e di cultura di uomini pure così diversi come Ignazio Silone Elio Vittorini
Alla straordinaria stagione alla quale diede vita il gruppo di scrittori e di politici riunito intorno all'ormai leggendario arrestata del mondo di Mario Pannunzio
Le battaglie contro l'Italietta verso lo sviluppo
Il clientelismo il parassitismo la logica nella fine edilizia di cui ancora oggi celebriamo i pasti
Il formarsi di verrei monocorde la mozione stringente del potere economico sulla libertà d'informazione in una parola i temi della rinascita civile
Non uno allora questo dobbiamo riconoscere
Presenti come avrebbero dovuto nella iniziativa politica del movimento operaio e sindacale
E io l'uomo e queste minoranze n roll impadronisce dei grandi movimenti di massa non può essere sottovalutato e tanto meno dimenticata
Anche di quegli uomini di quelle lesioni Linda di quelle esperienze e allora il movimento sindacale esempi da sé diversivo estranee
Noi dobbiamo conservare nelle scelte di oggi attendano in Oria da essi dal filone laico e libertario di cui sono stati espressione ed è un contributo decisivo chi ha reso impossibile la crescita civile della società italiana negli anni Sessanta e serietà
Senza di loro per esempio
L'Italia del borgo del referendum sul divorzio del mille novecentosettantaquattro sarebbe stata impensabile
E quella è un'Italia e Tibaldi hanno sentito propria come nome come lavori nel movimento sindacale
Proprio perché Luzzi rigoroso è il richiamo alla laicità
La nostra sintesi di oggi ci consente di dirci e di essere espressione di fasce ormai significative anche di lavoratori cattolici
Li abbiamo aiutati in questi anni a difendersi dall'integralismo religioso contro il quale è anche nata da voi
Ed ora essi i lavoratori cattolici ci aiutano a difenderci dall'integralismo punitivo nel nome di una comune concezione della democrazia
Se queste guide sono salde definitive in tutti noi
Non occorrerà formalizzare diamo qualcuno trova sponda laica e la sponda cattolica semplicemente perché nessun fiume spolverata di essere nel ripercorrere la storia di questi anni noi proponiamo nuovi arricchimenti e lezioni di vita e di pensiero e otto sono state trascurate dal movimento sindacale
Anche dalla nostra confederazione che meglio delle altre avrebbe dovuto volgarmente la volontà significa ma no perdiamo dirigista neppure per un attimo che la forza motrice della nostra esistenza come organizzazione
è nel patrimonio di lotte nelle speranze di milioni di lavoratori che dobbiamo essere capaci di interpretare di dirigere di portare avanti
In base però e l'aumento di oggi si è Olgiata Ediesse è e continuano a essere una delle forze protagoniste
Da però è scaturita la spinta unitaria nell'acqua nella nostra proposta cresce esigono Soru
Noi siamo convinti che la UIL proprio perché immune dagli ideologismi ha anche il compito e la capacità di portare nel movimento una sintesi che non si è mai realizzata compiutamente
Pongo invece e possibile necessari
Una sintesi dicevo tra la parte più avanzata della cultura liberaldemocratica che è andato uomini decisivi alla democrazia italiana e il patrimonio di lotte del movimento socialista
Martin tra amici e compagni dice comporre e ricomporre la sinistra italiana
Secondo indiscutibili e del tutto improbabili mosaici
Mattina dal versante sindacale e in piena autonomia
Un contributo alla definizione della sua maturità politica
Come forza di governo in un Paese che nonostante i suoi ritardi si colloca puntino merito il diritto merito dell'Occidente industrializzato
Ho fatto riferimento finora alla crisi e il nostro Paese attraversa per dire e l'attualità e alla portata di una democrazia più salda di quando di quanto comunemente si ritenga più salda anche nel merito del movimento sindacale
Educativa e proprio dal sindacato che vede in tempi di perdurante instabilità politica venire la sollecitazione appassiti che la crisi non degeneri
Che tessuto produttivo saranno non si deve limoni irrigui irreparabilmente e nella crescente fascia dell'emarginazione sociale non trovino protezione cittadinanza l'ideologia dell'evasione e la pratica dell'associazione sociale e del terrorismo
Nessuno dimentica le responsabilità primarie
Sono le responsabilità di un sistema di potere che nel piccolo e nel grande cabotaggio abitanti niente frenate il processo di crescita della società italiana
Sono le responsabilità prevalenti della Democrazia Cristiana
Ma nessuno può seriamente sperare di chiudere qui il discorso
Poiché si avverte sempre più nettamente l'impasse della ingovernabilità nel quale il sistema politico tende forse non sempre inconsapevolmente a rinchiudersi dobbiamo capire le ragioni di questa condizione del sistema politico non accentuarli ma cercare di risolvere
Avvertiamo i sintomi più evidenti di questa crisi la ripresa delle spinte particolaristiche una legislazione spesso usare caotica che risente rimane interessi settoriali
Il decadimento di tutto ciò che pubblico e alcuni bombardieri il venir meno del senso dello Stato con pesanti riflessi sulle istituzioni
Una scuola ormai ridotta prende
Il bene casa irraggiungibile per le giovani generazioni i servizi pubblici scollegati davvero esigenze dell'utenza e sempre più pesantemente caricati sul deficit pubblico
Tutto il resto amici lombardi e inflazione e inflazione prima di tutto
E possibile che per ogni situazione si possano individuale responsabilità in giustificazioni precise
Ma tutte insieme denunciano un fenomeno ben più insidioso una carenza complessiva di cultura di governo dopo un decennio drammatico come quello che ci siamo lasciati alle spalle i ritardi degli altri
Non posso più giustificare i nostri ritardi e mi riferisco non solo ai ritardi del movimento sindacale ma anche a quelli della sinistra italiana
Dovremmo riflettere con maggiore attenzione su ciò che è avvenuto negli anni settanta sull'intreccio strettissimo di violenze e di crisi economiche che non hanno mancato di tinteggiare inesorabilmente i momenti salienti della vicenda politica
E il decennio in cui i tre grandi temi del Mezzogiorno
Dell'ideologia ed emarginazione sociale esplodono in tutta la loro fragilità senza trovare alcuna risposta strategica degna
Di quest'uomo
Con essi esplode la violenza politica e non sapremmo dire sevizia e quale il rapporto di causa elette
Ma di questo parleremo più avanti
Mi interessa ora sottolineare come a tutt'oggi sia insufficiente la reazione collettiva a questa condizione di grande difficoltà
Anzi per molti aspetti alla cultura di governo sia avvenuta sostituendo una cultura della crisi
Al punto che non è esagerato sostenere che è un vero e proprio centro sociale e intellettuale si è venuto formando ed esercitando sulla cultura della crisi
Anche questo è un paradosso della situazione italiana
Ma esso e Carlo vi significa mica
Ci chiediamo
Cosa prevede questo ceto sociale di addetti allo studio e alla sopravvivenza dell'economia sommersa
Di procacciatori d'imputazione di evasione fiscale di pannolini di paladini della rendita e verso lo sviluppo se la crisi
Di Gorgo venisse risolta
Di esempi se ne potrebbero contare negli altri rischiano di rigettare paese ormai arrivato alle soglie della maturità industriale in una gigantesca economia del di
Non serve
Quando facciamo questi discorsi sottolineiamo punitivo dovuto di nuovo gli effetti di disorientamento che questa condizione continua ad avere sui giovani
Pensiamo a ciò che è cambiato nella cultura giovanile nel breve arco invece alla caduta degli indici
Alla modifica radicale comportamenti alcuni intorno ad una sua oggettività esasperata dietro l'attuale non Di Nardo ha ordinato scoppiano forme di nichilismo che ritenevamo esauriente
Mentre discutevamo di formule di governo e politica delle alleanze ci siamo accorti che interi settori sociali specialmente giovanili venivano lentamente scivolando fuori dai tradizionali meccanismi rappresentativi
Il rifiuto dello studio prima poi il lavoro la fuga nelle la violenza per la violenza
Da quando questo fenomeno ci esploso tra le mani a questi giovani noi abbiamo offerto una legge sull'occupazione giovanile cioè un imbroglio pone possiamo
è interpretare le aspettative dei giovani già congresso della UIL del settantasette noi cogliendo a questo aspetto della società civile e ce ne preoccupa
Ma nonostante gli indubbi sforzi dobbiamo riconoscere che è anche la nostra iniziativa è stata insufficiente come negli anni Cinquanta il movimento sindacale e nel suo insieme l'operaio non seppero capire il ruolo che nella vita collettiva erano destinato ad avere il tema dei diritti civili
Così in questi anni si è preferito sul problema dell'emarginazione sociale far finta di non vedere
Ciò che stava provando sotto le polveri della condizione giovanile oggi avvertiamo quando questo errore di sottovalutazione sia stato opera forse è vero che il partito armato e gestito e diretto da un nucleo d'acciaio
Forse è anche vero che esso si serve di collegamenti internazionali al nudo scuri
Tutto ciò è possibile e noi riteniamo che sia anche probabile
Ma è altrettanto vero che il terrorismo non ci avrebbe costretti alla triste odissea di questi anni
Se non avesse potuto contare su una fragilità di reclutamento che proprio con la disattenzione sui processi di emarginazione sociale noi gli abbiamo regalato per carità nessun giustificazionismo ma stiamo attenti a non liquidare il problema del terrorismo come un problema di Gorizia e anche problema
Ma non è il solo problema
Faremmo un torto forse irreparabile alle migliaia di giovani emergenti che salgono dal profondo Sud per trovare un lavoro e lo Stato
è inoltre sarebbe un comodo anni perduti nuovo in fondo basterebbe chiedessimo allo Stato ad ogni funerale
Di fare un passo avanti sulla digitalizzazione dello Stato ed uno indietro nella difesa della libertà civili
Ci chiediamo nuove il sindacato e le forze politiche facciano abbastanza però togliere a questo partito della morte la sua base di protezione sociale la sua base di reclutamento
Credete che possiamo far finta di nulla se all'Alfa Romeo di Arese o all'Università di Roma compaiono scritte inneggianti a replica però basta
Ok dove si arriva addirittura a un esplicito volantinaggio dei loro aberranti che sta credete infine che possiamo stare tranquilli quando vediamo che centinaia di migliaia di giovani decido di non votare alle elezioni politiche
Il problema e pulito
Dice con incredibile disinvoltura il telefonista che comunica alla moglie di Aldo Moro le ultime volontà di un nuovo che sta per essere ucciso
Noi investiamo sconvolto di fronte all'evidenza e alla spalla determinazione di questi giorni
Come possono alzare la mano uomini chi come Aldo Moro Ovindoli nascere come possono colpire massacrare un agente poche vendite davanti ad una marcia quale forza quale motivazione quale disperazione li spinge a Parma non certo lungo via di una società comunista non certo il fanatismo a questo noi crediamo e dunque non si tratta più soltanto di inventare strategie resti provinciale non basta
Occorre il vuoto sono già e politico intorno non possiamo francamente nascondere il sospetto che sia sufficiente uno scandalo Caltagirone per annullare il mese viennesi di lavoro delle forze dell'antiterrorismo il malgoverno compagnie con Vannino amici distrugge ricchezza sociale essendo in angoscia tanto
Io vorrei
Che è anche e soprattutto politico Josè per ragioni diametralmente opposte a quelle invocate dal telecronista delle Brigate Rosse
Dobbiamo sapere anche come sindacato che le teorie tradizionali sul conflitto sociale non riesco proprio a spiegare il fenomeno dell'emarginazione le marginale
Lo diceva poco fa ieri come oggi non ha capacità contrattuale perché non ha potere virtuale
Di esso quasi non ci si accorge fino a quando la disperazione non esplose
Non figura l'emarginato all'anagrafe del sindacato e sempre meno figura all'anagrafe di partiti politici entrambi sono costruiti su interessi di classe anche se in modo diverso gli emarginati solo una nuova classe
Perché sono il risultato di un processo di decomposizione della società civile e non a caso messi si sentono estranei e spesso antagonisti di quella classe operaia
Che ingenue teorie vorrebbero convenuto naturale alleata grazie operaia e loro alleata solo ed in quando liceali tutta ad uscire dal ghetto nel quale sono stati cacciati e ricordiamo
Ci sono gli emarginati che riprendono la pistola ma anche quelli che si rifugiano nell'autodistruzione della droga
Ci sono non dimentichiamo gli anziani ai qua una condizione di emarginazione accorcia la vita in molti casi di fronte a queste realtà il più grave negli errori che noi possiamo compiere è quello di giace nella città veneta dei lavoratori occupati essa acida illusione di forza nell'immediato
Ma ci rinuncia all'isolamento nella prospettiva Cina dunque l'ordine di Diego no capacità propositiva cultura d'opposizione no cultura di governo ed è per questo che mi ero quando i condizionamenti possono esserci al nostro interno
Per quante spinte corporative siamo costretti ad ammortizzare per quante contraddizioni ci sia nella nostra azione dobbiamo essere capaci di perseguire una politica che metta al primo posto
Gli interessi generali e non certo l'incapacità degli altri su questo terreno che può costituire una interno ma anche il nuovo possiamo evitare il rischio di restare accerchiati dentro la cittadella dei lavoratori occupati
Quelle di che di certo veniamo a sapere e dell'arroccamento ci rende oggetti non soggetti di politica mancando la nostra capacità di visione generale dei problemi la nostra iniziativa diviene inevitabilmente oggetto di manovre di mediazione da parte di altre cose
Da parte di quelle forze politiche che si concluse a dormire della pressione sindacale per strumentalizzare gli effetti sul quadro politico
Da parte di quelle forze economiche che ci vogliono anni ha di fatto nelle loro politiche ogni accaparramento grandezza sociale e dissanguamento del bilancio pubblico
Da parte di un sistema di potere e specialmente nella pubblica amministrazione ci vuole complici e protagonisti della trentennale politica delle nasce senza una visione generale dei problemi
Il sindacato diventerà una specie di involontaria Penelope
Poiché essa indotto a dissipare ogni notte ciò che ha vissuto di gioco con una differenza pepe nero un obiettivo ben chiaro nella testa Ceroni
Non c'è più il metodo possibile per uscire da questa condizione
La politica di programmazione ed un ruolo devono essere soggetti di questa politica il nostro disegno di democrazia economica parte da questi presupposti ben a questo disegno si ricollega la nostra riflessione sulla crisi dei modelli tradizionali di sindacato
Non regge più
Un modello di sindacato che tenda a trasmettere meccanicamente subiamo sociale gli impulsi che gli derivano da un rapporto di più o meno esplicita subordinazione con una determinata forza politica e neppure regge il modello a questo alternativo che intendeva tenere separati nettamente il momento senza dal momento politico quasi primo possa permettersi un'autonomia limitata al punto di potersi sottrarre ad ogni impegno di globalità e di incompatibilità della iniziativa rivendicativa
Il primo porta in sé inevitabilmente i germi della divisione ed è una spaccatura
O al contrario della unità totalizzante il secondo è il sindacato temi più facilmente tende a chiudersi nella città veneta dei lavoratori occupati questi nuove che hanno storicamente caratterizzata almeno fino ad alcuni anni fa le altre due confederazioni sullo stato diversa misura presenti anche nell'esperienza della cosicché essa ha subito gli effetti negativi di entrambi senza poter pienamente approfittare di quelli positivi
Ma non certo per ragioni di bottega e ci siamo sforzati di delineare e costruire in questi anni un nuovo modello di sindacato
Va bene viene diciamo chiaramente percepito l'esistenza di una forbice sempre più di manica tra la domanda sociale che nel sindacato si esprime e la risposta organizzativa e politica che a essa si tenga
Non è forse questo il problema che quando della cosiddetta svolta nelle e non è per andare tempi meno recenti riunito alla questione e popolare del fallimento della strategia delle riforme agli inizi degli anni settanta
Il nuovo modello di sindacato amici e compagni e noi scriviamo si lega il nuovo vitale attuali dati di fondo
Primo un progetto di democrazia economica di cui la politica di programmazione finali del metodo fondante
Due l'idea mozione L'Unità alla quale si finalizza un sindacato che sia davvero soggetto di programmazione questi nati devono divenire inscindibili tra di loro
Se si vuole evitare che siano i singoli partiti la invidia sulle singole componenti sindacali e quindi la una rinnovabili indica all'interno del momento divenga elemento di divisione evita l'ambientazione
Se riuscirei accorrevate per grandi riforme anche sperimentali di democrazia economica avremo fatto un passo davanti importante sulla strada dell'unità
Non è dunque solo un momento per lavori che noi proponiamo
Ma anche un modello per l'unità e non lo facciamo sulla base di una politica organizzativa ma di esperienze e di elaborazioni ormai comuni allarga parte del movimento sindacale
L'importante è sciogliere il nuovo tra l'uomo e il sindacato e politica di programmazione
è una scelta autonoma eppure si tratta di una scelta di grande potenzialità politica
Ad essa hanno deciso tutte le nostre proposte
Dal congresso di Bologna
Dalla metodologia negli incontri triangolari per una legge di riconversione industriale
Al progetto per il pubblico impiego all'impostazione che all'epoca nella tornata contrattuale al ricordo trentanove allora utilizzazione degli impianti produttività
Anche indicazioni per una legislazione di sostegno ai diritti di informazione Altan che amiamo dato alle proposte sulla mobilità
E questo
Solo per citarne alcuni
Almeno nella programmazione al quale sempre si sono riferiti alle nostre proposte e legata ogni possibilità di costruire nel nostro Paese una forma duratura di democrazia economica
E a entrambe vincolati la strategia riformatrice il sindacato e contatore cento da solo come lui non vorremmo realizzare una programmazione di cui per definizione siamo solo uno dei soggetti ma qui scioglieremo tra di loro i nuovi rapporto tra politica rivendicativa e politica economica generale metteremo i nostri interlocutori a cominciare dal padronale nella necessità di uscire dalle nuove ambiguità e dare luogo vizi tra l'altro un simile moderno un simile progetto sbranati inserendo in Italia labili punta ancora tutta ideologica tra i sostenitori dell'autogestione
E i sostenitori della cui gestione o di altre forme di controllo e di partecipazione sindacale
Se la programmazione un metodo come noi crediamo la Provvidenza di tutte queste forme di partecipazione non solo possibile ma forse addirittura indispensabile
Se consideriamo fisiologico il pluralismo economico in una società industriale avanzata non è impensabile che esista un metodo unico di gestione delle attività produttive
La congestione in una piccola impresa è ridicola e d'altra parte è impensabile l'autogestione all'IBM o anche alla Fia
Nelle grandi imprese sono necessarie forme di controllo degli Investimenti ma che senso avrebbero senza sindacato non sapesse raccordare ad una propria proposta di politica non la verità è che prima di una cornice di democrazia economica ogni forma di partecipazione operaia e sindacale è destinata ricade prima o poi l'uomo nel particolarismo produttivo e di nuovo diluire io
La nostra che questa legislatura nel corporativismo e quasi inevitabile
Noi non proponiamo di scegliere tra le diverse forme di partecipazione di controllo sarebbe un errore proponiamo di sperimentale
Tenendo conto di ciò che è avvenuto in altri Paesi dell'Europa occidentale guardiamo con simpatia in particolare al dibattito francese
E con interesse alle esperienze significative della Germania e grazie sappiamo però che la democrazia economica dovrà realizzarsi in Italia in modo del tutto originale
E se andiamo avanti dritti al sindacato dovremmo chiedere un ruolo più impegnativo di elaborazione di proposizione
Di quanto altrove non avvenga a causa della particolare difficoltà del punto di partenza che ci contraddistingue
Sono invece
Amici e compagni completamente il fuoco
Dai nostri schemi culturali e politici i modelli di pianificazione dei paesi che si rifanno al modello sovietico perché riteniamo che da quei modelli estraneo proprio
Perché riteniamo che in quei modelli sia estranea proprio la democrazia non meno che il socialismo l'Unione Sovietica non è stata mai la patria della nostra ideologia e propongo e salvo che ci separa da quel sistema punitivo
Non a caso proprio una pianificazione e l'arma fondamentale DVD ceti dominanti si servono per prime la società civile ed annullare gli spazi di libertà dei suoi cittadini proviamo dolore e allora non sorprese di fronte all'invasione dell'Afghanistan Saviano
E l'altra ragazza dentro Davide Parisi lo sappiamo proprio dalla tremenda lezione del fascismo italiano e sappiamo anche che non possiamo limitarci alle condanne risolti
E ritengo che maturi in tutta la sinistra italiana la consapevolezza che i cosiddetti socialismo i realizzati sono in realtà democrazia mancata
Non vi può essere credibilità per il giudizio divise emissione di condanna controlli periodiche invasioni se un indice indulgenza nell'analisi delle ragioni strutturali ispaniche che sono a fondamento di questi resi e prodiani indicazione asfissiante verticistica uno vero importi fondamenta
E alla luce di questa più ampia riflessione sul ruolo del sindacato che noi sosteniamo l'esigenza di una lui consensi graziose e di un aggiornamento della piattaforma nelle dobbiamo analizzare criticamente ciò che è avvenuto in questi ultimi due anni e capire le ragioni
Per le quali quella linea non è passa quella svolta non c'è stata cento quelle ragioni non sono da ricercare esclusivamente e neppure prevalentemente negli errori e nei limiti dell'azione sindacale poiché annessa il mandato ogni riferimento politico e programmatico da parte dei governi che si sono succeduti e per questo che ci appaiono ingiustificato
E anche un po'pretestuoso
Certi tentativi di scaricare proprio sul sindacato e su alcuni settori in modo particolare gli insuccessi nella politica di solidarietà nazionale prima era il governo Cossiga dove ho fatto riferimento ai limiti della nostra iniziativa
E più avanti tenterò di precisarle ulteriormente
Ma mi sento
Che occorra permanente dentro la tendenza che c'è soprattutto da parte di alcuni dirigenti del Partito comunista ad attribuire certe insufficienza del movimento sindacale affatto che nella federazione unitaria i comunisti non sarebbero rappresenta secondo la loro effettiva forza
è un punto momento ritroviamo quando del recente scritto dichiarò Montesin rinascita con me di quello meno recente di Amendola sulla vicenda dei licenziamenti alla via
Una Bellagio che secondo chi erano impedire a sindacare di essere altezza della situazione e l'impatto che nella federazione unitaria le tre confederazioni hanno parità di rappresentanza
Ha ragione Chiaromonte di prevenire ogni possibile accusa di interferenza in fondo Edi dirigente del partito comunista interviene esplicitamente in una materia che già tre anni fa fu l'oggetto bizzarra polemica all'interno della Federazione unitaria
Ma cos'è questa e ragione di scandalo no certamente
E ragioni invece di preoccupazioni politiche
Perché dimostra che pur partendo da alcuni rilievi critici dagli stessi condivisi il Partito Comunista pronta ad una concezione dell'unità sindacale che non è diversa da quella Togliatti enunciate nel mille novecentoquarantasei una unità nell'attuale al suo interno Cisi Cota non sui problemi ma sulle tessere di partito
Questa con più di trent'anni fa l'anticamera della spaccatura e della scissione
Non la logica dell'unità ho grande stima personale per Gerardo Chiaromonte questo punto lo inviterei a riflettere attentamente
Questa riflessioni
E Franco necessari poiché l'intero discorso sulla democrazia sindacale rischia di partire col piede sbagliato
Il superamento della pariteticità impossibile solo con l'Unità organo
Come primo accettarlo prima se vogliamo memoria terminati e Danilo basata sull'autonomia e che dunque non ci si misuri con le tessere di partito ma con i problemi dei lavoratori
Dobbiamo dare atto Chiaromonte della sua franchezza mai deve riconoscere che il nostro non è eccesso di cautela
E dunque un equivoco confondere il problema per apparire in visita con quello che la democrazia sindacale nelle strutture di base del sindacato si pesa per quel che si rappresenta e non ci sono carte di piombo mi delega invece proprio da parte del movimento della democrazia sindacale resta e proprio lì che la crisi del sindacato si avverte prepotentemente ma chiediamoci perché la nostra risposta non può che essere perché c'è una caduta di democrazia sui luoghi di lavoro perché i lavoratori non siano chiamati a decidere non solo i lavoratori della Federazione unitaria ma tutti noi per loro già che la politica nel sindacato tutti lingua
Perché la gestione delle assemblee e sempre più fortemente infiltrata e i consigli di fabbrica cominciano anch'essi a soffrire di quel male oscuro che la burocratizzazione
Noi non prendiamo per ridare vigore alla democrazia sindacale esistano luoghi diversi da quello di far partecipare evincibile dei lavoratori
E per questo riteniamo che debba essere introdotto tra gli altri strumenti anche il referendum sindacale incerti
Testimone
Certi problemi si deve poter chiedere ai lavoratori quale sia secondo loro la giusta decisione e il giusto orientamento
Cioè non prendiamo di condurre la politica sindacale accolti direttamente ma questo strumento di democrazia diretta può essere molto utile per ridare nuova spinta all'iniziativa sindacale
E questo è necessario se vogliamo di evitare che altri si sostituisca a noi in questo rapporto con i lavoratori
Magari facendo ricorso alle non sempre obiettivi e regole della ricerca sociologica
Ha un bilancio della democrazia sindacale deve essere collegato in primo luogo l'aggiornamento della piattaforma Leoni tre anni fa
Quella piattaforma per pure rappresentò un grosso sforzo di elaborazione a ognuno il suo punto di maggiore debolezza proprio nella mancanza di un disegno e di una metodologia chiaro di democrazia economica
In esso carente non a caso era il discorso sulla strumentazione della politica di programmazione
Ma rilevanti appaiono a distanza di tempo anche alcuni vuoti di proposta
Pensiamo al problema delle energie per citare il più macroscopico sul quale si misura l'intera portata da della crisi italiana occorre meglio definire le linee di un programma energetico
Che facciamo uscire con una seria politica di risparmio in primo luogo il nostro Paese dal dilemma non realizzi nucleare inno album furbesco
Con cui la questione è stata affrontata a una conferenza di Venezia sulla sicurezza bisogna sostituire un metodo corretto di elaborazione tra le forze sociali e l'autorità di governo
Il piano energetico deve essere accordato a una ipotesi di sviluppo e non si deve ridurre a un coacervo di opzioni risultanti da una serie di interessi produttivi finanziaria già precostituiti
Su questo piano noi siamo disponibili a un confronto serrato ebbene la partecipazione in piena responsabile di tutti i soggetti protagonisti della vita economica e sociale
Un chiaro orientamento dei partiti potrà portare dopo una seria verifica delle capacità operative l'intera questione in Parlamento nessuna politica di emergenza sarà possibile a prescindere dal cielo
Ma altri punti devono essere approfonditi pezzi hanno raccordo tra un'ora l'orario politiche produttive
Ma le nuove politiche del lavoro collegati all'innovazione tecnologica
All'esigenza di una proposta meglio definita sui temi dell'organizzazione del lavoro all'iniziativa riformatrice di pubblici servizi alpina della riforma della pubblica amministrazione
Non è sufficiente enunciare questi dei ma ricordarsi che ognuno di essi deve essere definito il metodo di partecipazione di controllo da parte del sindacato
L'esigenza di un confronto con le parti politiche democratiche che è una costante che l'iniziativa della Federazione unitaria si è posta in seguito apertura della latitanza governanti
Sui temi della politica economica e sociale va oltre che un supporto all'iniziativa sindacale questo confronto può costituire una rilevanti occasione per valutare su quali temi
E in quale misura dicono le premesse per un vasto accordo tra le forze sociali e politiche che consenta divario concreto avvio ad un programma di risanamento e di sviluppo e questo perché riteniamo in vista che si arrivi ad un vero e proprio parco di emergenza tra forze politiche democratiche il movimento sindacale che ponga fine nei prati Aldair dei guasti della logica per l'un le entrate politicamente del mondo questo non comporta per quanto ci riguarda una scelta di schieramento va l'indicazione di una precisa proposta programma
Abbiamo però in prestito che permanga tra le forze politiche una sottovalutazione della gravità della crisi italiana
Non c'è dubbio che la rilevanza di alcuni problemi sociali ed economici sembra oscurata da nell'intensità dell'attacco dei
Risiko ed alle intenzioni buone preoccupanti che pervadono la politica internazionale c'è una tendenza a
Diluire le grandi questioni periodico incubazione diffusa e dell'emarginazione sociale e soprattutto una tendenza trascura il carattere decisivo della questione meridionale a oggi più gli animali nella crisi italiana a mezzogiorno si lega in modo indissolubile l'insieme del nostro progetto politico ma questo dirvi deve divenire preminente nelle scelte di politica generale in queste condizioni il movimento sindacale dovrà registrare una battuta visto nella sua stessa capacità di iniziative riproposta Senussi mentre era le premesse per un posto di lavoro in no no alle grandi questioni strutturali non abbiamo un malinteso la politica di emergenza come un fatto di norma le l'azione sociale auditor sfruttamento della dialettica e della conflittualità ma sappiamo ma che se questa conflittualità si dimostra prima risvolti e irrealizzabilità politica le spinte corporative ebbero Seedorf spinte eversive tornano a riacquistare cittadinanza nel corpo sociale rischiano di inquinare la stessa vicenda sindacale
Non possiamo in particolare continua e a non vedere i pericoli che contano sotto le ceneri di due grandi fenomeni insetto impenetrabili di emarginazione mi riferisco ai giovani e al Mezzogiorno nel denunciare lei l'impotenza di questo governo non possiamo però sottacere una certa tendenza alla fuga dalle responsabilità etiam verde nelle stesse forze politiche ciò avviene soprattutto su alcuni temi mettono alla prova la loro capacità di tutelare gli interessi generali e non Pedrazzini di clientele elettorale o potenti corporazioni professionali Vienna tendenze alla rincorsa demagogica tesi avvertito alcuni temi come quello televisivo ora silenzi Okan ancora su una grande battaglia civile qual è indubbiamente quella avviata contro l'evasione fiscale sui prima dell'invenzione non Loreno compromessi tra le forze politiche che in qualche modo e Luca il vero grande nuovo della Ricordi la eliminazione di privilegi bollinatura
Completamente una
Piemontese
Potere d'acquisto delle pensioni sociali i due termini delle questioni non si conosce vigili la battaglia contro l'evasione fiscale e destinata a divenire una delega di le attorno al Sole per il processo di crescita civile della società italiana l'evasione fiscale nel nostro Paese e divenuta un fenomeno di massa che riguardava Stepashin
Già di media Antonio visiva presso le bastardi anche quelli che si richiamano a tradizioni
Konan pendono di perdere consensi ma su questo terreno sul terreno della battaglia contro l'evasione fiscale non ci sono ormai ambiguità disorientati si possono giustificare deve essere chiaro per tutti che il voto è un diritto & hanno un'arma di ricatto per la difesa di interessi corporativi abbiamo consapevolezza della complessità dei problemi politici nessuna d'origine di una anzi che ormai dura da troppo tempo ma proviamo stanchezza di fronte ai tatticismi i preamboli lei pregiudiziale i balletti delle correnti e linee di azione e proviamo su tutto e anche un po'di sgomento per la disinvoltura con cui di prolungare difficoltà si torna ventilare di nuovo il ricorso l'ennesimo alle elezioni politiche anticipate
Magari company compagni ed amici si può diventare una cosa del genere faremo il mais Simone perché ritiri estivi il dialogo tra le forze politiche il Nonino marchigiano con forza che non ci presenteremo oltremodo alloggio dove l'indice sembra che l'importante è fare certe forze politiche siano certezza tempo una scadenza neve in onda ma è possibile che non si accorgano che sono improprie e invece che stanno venendo a scadenza e che i lavoratori non ne possono più e questa è la ragione
Del
Come Federazione Unita Dinale il nuovo sviluppo all'iniziativa sindacale suicidi della crisi economica ed è la conditio come civile la grande manifestazione di popolo che si terrà il ventinove di questo mese a Roma dovrà entrare hanno che se non gradita nell'elenco delle scadenze e la nostra scadenza che imponiamo a un governo inerte persino compiaciuto di riuscì idea sopravvivere nonostante tutto nonostante tutto nonostante in particolare la mancanza di ogni minima agenda programmatica
Questa nostra scadenza non comporta verticalizzazioni ma disposte ad esserci devono e serenità su una politica di interventi immediati del Mezzogiorno sui punti di crisi nell'industria sul problema della perequazione restano alti con l'aumento degli assegni familiari sul mondo virtuale verrà portata avanti la battaglia contro l'evasione fiscale
Non è compagni ed amici uno sciopero generale e per questo abbiamo scelto un giorno festivo ma dopo un'attesa molto ma molto di più di uno sciopero generale amici è comparsa alle particolarmente della crisi italiana si aggiungono per noi in questi ultimi mesi le preoccupazioni per il proprio sino deterioramento dei rapporti a livello internazionale già da tempo si sporgevano i disegni di pericolo lei crede nell'edificio della distensione maestri sono divenute veramente pericolose insegni all'invasione dell'Afghanistan da parte dell'Unione Sovietica era un avvenimento molto grave per il fatto in sé oltre che per le conseguenze di politica internazionale la politica di mentre l'Unione Sovietica e ormai arrivata ad un punto di stravolgere persino leggiamo civica regole della divisione delle sfere di influenza Sergi Gaillard ma peggio davvero in Germania
Per noi però c'è un grande elemento di consolazione per la prima volta tutto il movimento sindacale in Italia ha risposto in modo compatto con una condanna
Una unitaria senza mezzi termini però all'operato storie è un primo passo ma dobbiamo fare di più dobbiamo intraprendere nello spirito degli accordi di Helsinki una
Mi dica internazionale che intervenga ad Intelisano il dissenso ovunque esso venga soffocata non ci sono mediazioni indulgenze Luzzi vidi sul tema il da questo è un punto fermo nella politica dei lavori e non minore dev'essere il nostro sostegno alle lotte di liberazione non prestissimo e dando umanitari
Nell'America latina un continente al quale il nostro sguardo e la nostra attenzione si rivolgono troppo rapidamente in esso i fasci il mondo informative però in forma strisciante sta rendendo la vita impossibile a milioni di uomo e noi quasi non ce ne accorgiamo
Lei è un uomo può fare molto per ricreare le condizioni di ripresa di un clima di distensione invidiato nella politica internazionale
Ma la sua scelta non può essere il naturalismo perché potrebbe divenire un con cucine formidabile per chi vuole perseguire una politica di muoversi
La scelta nell'Europa e la pace su questo non possono esserci dubbi o ambiguità Rizzo e alla pace noi dedichiamo oggi nel trentennale di una organizzazione
Che è nata e ha sofferto
Nella prima di guerra fredda il nostro impegno è la nostra speranza ma consentitemi di chiudere questo discorso questa manifestazione parlando né noi di questa confederazione che in questi anni ha saputo rinnovare assistenza per rinnovare la società italiana di lavoratori hanno capito e previa questo sforzo con un consenso crescente lo hanno capito soprattutto i giovani ai quali non abbiamo chiesto tessere di partito ma capacità economica di militanza e di lavoro non abbiamo chiesto tossire ed atti di idee e non li tiene in una abbiamo chiesto pre traffico lealtà spirito unitario fantasia politica e anche qualche volta pazienza i non pochi casi Tiziano ravviso ma nella Federazione militare soprattutto all'indomani del congresso di Bologna quando consapevoli dell'esigenza di una svolta politica ci siamo battuti continua contro la spinta non realizzatrice che veniva da quando ci siamo ostico consapevole il primo badiamo ovvero rilievo forza posto il problema di una iniziativa politica per eliminare le sacche di emarginazione sociale ora tutti parlano di emarginazione anche quelli che tre anni fa ci accusano di alzare un polverone
Dovremmo farci risposta dispiacere non certamente il nostro nome ecco e che proprio una scarsa consapevolezza della gravità di questo problema abbia dato nuovo respiro e nuove opportunità ai sostenitori dell'assurdo dell'alternante slogan né lo Stato né con le Brigate Rosse all'iniziativa della silente se in questi anni è cresciuta l'attenzione del sindacato sui temi della condizione civile stiamo il sindacato dei diritti civili perché essi sono il fondamento di una democrazia Penia di questo nuovo siano sindacato che concorrenza ha impostato le sue battaglie sulla difesa dei redditi dei lavoratori abbiamo inteso la fermezza la scala mobile troppe volte sottoposta ad attacchi violenti da parte del padronato eliminando le forze conservatrici siamo il sindacato che con coerenza a impostare la sua inizia ad il anche rivendicativa in funzione di una politica di programmazione abbiamo dovuto su di esse non dirà affrontare incomprensioni piuttosto forti da parte di altri settori del sindacato
Siamo il sindacato che vuole disegnare le linee di una società industriale avanzata che in Europa
Il suo naturale curato siamo il sindacato dell'unità e nell'autonomia contro l'egemonia interne
Stiamo i sostenitori di un rapporto unitario senza complessi in cui le posizioni si esprimono liberamente e liberamente si decide L'Unità e questa per noi
E non abbiamo mai scambiata per unanimismo e su questa strada compagni compagnie dieci che era lui non intendiamo continua i lavoratori ne debbono essere cento
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