La Cgil si è ritirata dalla trattativa tra le organizzazioni sociali e il governo in ordine all'applicazione delle norme europee per i contratti a termine: per Sergio Cofferati la parola passa a Cesare Salvi, ministro del Lavoro, al quale spetterà il compito di recepire unilateralmente le nuove norme sui contratti a termine

Radio radicale la CGIL si ritira si è ritirata ad trattativa dal tavolo riguardante l'applicazione delle norme europee per i contratti a Termini il tavolo comprendeva ovviamente tutte le confederazioni sindacali nonché il governo e la Confindustria abbiamo ai nostri microfoni Guglielmo Epifani numero due della CGIL perché vi siete ritirati che cosa è successo
Ci siamo trovati di fronte al fatto che troppo credo ormai un mese Confindustria non dare risposte chi si era impegnata a dare circa le obiezioni che sono state avanzate da tutte e tre le organizzazioni sindacali anche se diverso creando interno ieri la Confindustria ha chiesto ancora tempo per riunire i propri organismi e questo ci pare un modo per
Però evitare di dare una risposta definitiva ricordo qual è la questione noi usciamo dal coro rogo di recepire la direttiva europea ovviamente siccome lì e previsto come giusto che sia che il rapporto di lavoro a tempo determinato ossia non la norma dei rapporti di lavoro ma l'eccezione evidente che questa eccezione ha bisogno di essere regolata e secondo noi se non c'è più la legge come nel passato pare colata attraverso una contrattualizzazione delle norme e delle procedure detti che entro cui questi contratti di lavoro a tempo determinato possono svolgersi
Ecco ma vi siete ritirati solo con non le altre due organizzazioni sindacali CISL e UIL come mai è come mai questo che cosa vuol dire
Do adesso credo dovremmo un attimo ragionare insieme su che cosa vuol dire perché ne siamo in presenza di una percorso di avviso comune che può terminare solo se c'è un avviso comune tra tutti quindi se no non ha
è una procedura che non sortisce perfetto e in questo caso di fronte alla possibilità da parte del governo questo opportuno futuro di esercitare entro il mese di luglio la delega di attuazione della di prima europea quindi diciamo che siamo nel pare mentre tenta di una trattativa un po'anomala perché si può svolgere si deve svolgere dentro questi ambiti e quindi io penso che
The nostra la la la la città che ha
Ho fatto ieri sera non è una scelta di abbandono di tavole una scelta permettere finalmente Confindustria di fronte alla responsabilità di una risposta quale che essa sia sulla ma di questa risposta poi sapremo tutti in maniera un po'più chiara quello che occorrerà fare se ci sono le condizioni dell'avviso comune oppure se non ci sono le condizioni spetterà poi governo e decidere ecco ma
I sindacati però ripeto non stanno agendo insieme no perché abbiamo
Merito una parte di posizioni che comune
Parte di posizioni invece che ci vede distinta
Paradossalmente allo stato dei fatti e molto più Cucco porte la parte comune rispetta la parte non sembrerebbe e ci sono due questioni su cui siamo d'Porto cioè la fissazione incontrati dei tetti e il fatto che lavora cori che sono agli atti e contratti di lavoro a tempo determinato abbiano poi un diritto di precedenza nell'assunzione a tempo indeterminato l'unica cosa che ci distingue che noi chiediamo che accanto alla percentuale sui tetti nei contratti si anche discussa l'causalità di questi rapporti di lavoro per CISL e UIL questo forse non è ritenuto uffici necessario perché i tempi già impatto
Però una garanzia Bertrand ecco però mi pare quindi sì prego quindi dicevo in realtà ci sono due punti che ci accomunano un punto che ci dice ecco però mi pare che ci sia CISL e
Cui le chiedono comunque al ministro salgono accordo separa
Nato no
No non lo chiedono perché non e naturalmente sono
La trattativa fin da
Tenta di una procedura di recepimento di una direttiva europea è di competenza del governo dato no che prevede o un abito come
Una scelta autonoma del governo l'avviso comune in questo caso come dice proprio l'aggettivo del welfare comune tra tutti siano non può essere non può essere tale nei l'Inter resta intatta nel caso di assenza di questo avviso comune la facoltà il potere del governo Dini di procedere quindi diciamo siamo di fronte
E a un rispetto a ieri era una preparazione tattica e a un punto di merito che ci distingue però dentro un processo che a queste particolari caratteristiche mi pare di capire se non si arriverà a un punto comune non solo tre si indaga
Sì ma anche con il bene specialmente con Confindustria toccherà al governo poi decidere come applica la direttiva
Europea esattamente sì se non si trova a questa a questo punto di di di intesa tra tutti i soggetti sociali parti imprenditoriali e parti sindacali poi scatta alla facoltà prevista dalla dallo schema di recepimento della direttiva europea da parte dei governi naturalmente non è che
Differente il perché e poi dice che ci sono dei punti di vista eretta alla fine dei dissensi con Confindustria dei dissensi all'interno del sindacato tutto questo naturalmente ha un risvolto politico vale molto forte quale naturalmente e dipenderà poi da come si concluderà definitivamente il confronto di merito che Confindustria dovesse ad esempio continuare a sostenere
Relativa ipotesi che viene contratti in realtà non c'è spazio per contrastare le percentuali vuol dire che ci saranno distanze molto forti a questo vorrà dire anche che per CISL e UIL non ci saranno condizioni ti arriva Area un consenso su questa impostazione viceversa e di fronte al e Confindustria ci fossero una riproposizione di rottura tra CGIL CISL UIL questo naturalmente prefigura un altro scenario ma appunto per i motivi punto dirimente e spingere Confindustria di e con esattezza quello che vuole e per questo io temo che Confindustria età non non lo fanno perché probabilmente preferisce tenere
Aperta questa vicenda almeno fino io suppongo io temo fino alla propria conferenza programmatica prevista al TAR
Ma per metà del mese quindi vedo da questo punto di vista un'abitazione tattica da parte di meditazione tattica verso la Conferenza di Parma
La dilazione tanti Caverzan le lozioni
Tali Parma e poi può essere anche a relazione delle nuove delle nuove elezioni lei sospetta il pool sospetti che in qualche modo Confindustria voglia
Tenere aperta la questione fino a che Avril
In un eventuale governo di centrodestra io penso che questo possa essere vero è l'unico modo per per capire se è così o meno e che Confindustria dica definitivamente con qualche chiarezza e qual è il suo punto di compromesso possibile finché non
Ma questo tutti i sospetti restano restano in piedi di fronte a una proposta definitiva di Confindustria malgrado tutti gli averi ed è un po'più chiaro che per questa avete fatto questa mossa di
Uscire dal tavolo
Ma per chi adesso si poteva
Il si poteva permettere una diciamo un tempo limite oltre il quale non valutare e adesso la la la tecnicalità del ah beh la posizione al tavolo è che bisogna in qualche modo spinge sconfitto stanare Confindustria creduta ieri ha detto bisogno di tempo per riunire le mie associazione finito questo tempo però Confindustria deve dire quello che vuole spediti ringraziamo ringraziamo Guglielmo Epifani segretario
La Giunta di CGIL buona scorta come sempre da Radio radicale ed ora abbiamo i nostri microfoni il professor Renato Brunetta economista responsabile programma di Forza Italia professor brunita qual è la sua opinione su queste andamento delle trattative del tavolo e tra le organizzazioni sociali e il gol in merito all'applicazione della direttiva europea sulla sui contratti a termine insomma che qual è il suo giudizio sull'uscita di CGIL lei pare che sia un comportamento
Il tutto ideologico fortemente condizionato dal momento politico PdL vuole dar fuori una sua identità tra virgolette divini tra e sfruttare questa occasione
Fino alla rottura non mi pare che nell'interesse dei lavoratori e mi pare che stia francamente anche sovradimensionato tanto conflitto nei confronti di una tipologia contrattuale importante ma non decisiva rispetto all'intera organizzazione del mercato del lavoro italiano mi sembra una tempesta in un bicchiere d'acqua ecco però sta di fatto che dato che probabilmente il l'attuale ministro
Lavoro Cesare Salvi non farà il decreto di attuazione della direttiva europea proprio per queste differenze questi rotture tra le organizzazioni sono Ciani questa patata bollente la se la ritroverà nelle mani prossimo governo che cosa dovrebbe fare secondo lei ma incanto c'è tempo fino a luglio per
L'adozione di questa direttiva dell'Unione europea e che anche poi la possibilità di avere una proroga di un anno quindi non mi pare ci sia tanto pathos in queste settimane il prossimo governo se avrà da risolvere questa a Tata bollente come la chiama lei dovrà tranquillamente convocare le parti chiedere alle partite hanno un orientamento comune che lui benissimo tener conto dell'orientamento comune sì e no decidere comunque sulla base degli interessi del Paese e del mercato del lavoro italiano senza problemi
La TPL anche in quell'occasione deciderà di fare da sola di mettersi in un angolo e il Governo procederà comunque perché la decisione del governo madre mica fare la somma di tutte le parti sociali da quello che vedo c'è un grande accordo nel mondo datoriale che la possibilità di avere un
Ma altrettanto grande accordo in gran parte del sindacato dei lavoratori quella CGIL vuol far tra virgolette politica uno strumentalizzando gli interessi dei propri iscritti faccia pure
Perderà la faccia quindi lei dice si continua così se non ci si chiede continua così si potrebbe arrivare tranquillamente se ci sarà uno governo nuovo Governo di centrodestra un accordo separato con le altre organizzazioni senza senza la CGIL riparato perché separare
I l chi perché quante parole fichi nelle nel senso che la più il PdL minoranza
Che sede Pdl rappresentate la maggioranza del movimento dei lavoratori che sarebbe certamente un problema matricole TPL pur essendo il primo sindacato italiano non è però maggiori
Aria nel mondo del lavoro italiano che ricordiamolo bene attraverso i sindacati confederali organizzativi che al trenta trentacinque per cento di tutti i lavoratori perché chi è l eh maggiore la relativa all'Inter
Erano di questo al mondo di di iscritti al sindacato però tutte le altre sigle sindacali sono più rappresentative della CGIL a questo punto
La democrazia ha le sue regole bene la ringraziamo negazioni professor Renato Brunetta economista responsabile programma di Forza Italia per l'ascolto come sempre da Radio radicale