"Federalismo finanziario: bilanci regionali e diritto alla salute dei cittadini" - organizzato dalla Lega delle Autonomie Locali nell'ambito del 10° Salone delle Autonomie Locali (presso Modena Fiere)

Ci sentiamo un pochino più così poi seguici voi che restate dove siete va be va bene lo stesso
Stamattina sapete anche per quelli che c'erano e abbiamo fatto tutta la parte relativa alla riforma della dell'assistenza chi non ci fosse stato stamattina il materiale c'è nella cartella
Lì fuori era il servizio organizza devo organizzazione con i materiali
E per ora io do direttamente la parola Bruno Benigni che fa l'introduzione a nostra discussione
Sì stasera registriamo un numero più molto scarso di presenze
Ma rischiamo anche dei ruoli Kinney relatori perché per ragioni diverse
Ci hanno comunicato all'ultimo momento che alcuni non potevano essere presenti a questo incontro
Quindi diciamo che che si riduce da un punto di vista della quantità delle comunicazioni preliminari si può recuperare magari con più discussione diciamo di carattere collettivo
Il comune
Noi abbiamo pensato che nella fase che noi attraversiamo sia molto importante utile nonostante appunto
Le mancate presenze discutere di un tema che costituisce forse l'aspetto più maturo del federalismo
Cioè il federalismo in sanità
E dal punto di vista istituzionale cioè il i trasferimenti
E i conferimenti dei poteri alle Regioni alle autonomie
E il federalismo finanziario con l'assegnazione delle risorse ovvia ovviamente alle regioni per l'adempimento dei delle competenze discutere di questo perché nel momento in cui
Da più parti
è aperto un dibattito serrato e a volte anche pretestuoso sul federalismo beh la nella sanità noi siamo fu probabilmente no nella parte più avanzata dell'attuazione del federalismo in Italia
Questo il punto che mi pare da sottolineare
Naturalmente parliamo di un federalismo come si dice a Costituzione invariata
è il punto stante in i tanti i principi che l'ordinamento costituzionale la sanità non da ora a dir la verità già con la ottocentotrentatré aveva fatto passi avanti sul regionalismo allora e oggi ne fa altri importanti sul federalismo riguarda che riguarda sia il ruolo
Delle regioni
Sì al ruolo delle Autonomie locali
La novità sta nel fatto che questo è il il trasferimento dei il conferimento dei poteri alle Regioni e agli attori locali
Avviene anche con la
Assegnazione di risorse
Per cui il federalismo ad assumere ha una sua compiutezza potere risorse per svolge le funzioni assegnate
Quindi siamo arrivati nuova ad una fase molto avanzata molto avanzata irreversibile del resto irreversibile tant'è che
Ci sono delle voci
Che preoccupati nel senso che c'è il timore da parte di alcuni componenti alcune forze che il federalismo
Produca effetti negativi nella sanità
Credo che voi avete letto sentito le dichiarazioni anzi seguito il congresso della Federazione italiana il disegno generale
E poi l'intervista fatta al suo presidente segretari Falconi il quale ha detto che stiamo andando a una deriva punto federalista
E con il rischio di avere quaranta cinquanta ventuno repubbliche sanitarie
Inizia la preoccupazione che salti poiché un impianto unitario del Paese intorno al un diritto fondamentale di cittadinanza quale la salute
L'allarme viene da una importante organizzazione in dei medici di famiglia italiana la più importante del resto
E non è detto che i timori siano del tutto infondati stante l'esperienza compiuta fin qui e stante anche le preoccupazioni che nasconda al dal vedere come si affronta il problema del federalismo in Italia
Quindi ci sono preoccupazioni per la fase però io credo che dobbiamo cogliere invece tutta l'aspetto innovativo e positivo e lavorare sui punti che sono aperti per evitare che ci sia che i rischi si trasformino come dire in tannini
Ora e in in questa fase in realtà ci sono due due principi fondamentali che stanno tutti due dentro parità pari dignità dentro il federalismo
E devono stare a pari dignità dei feriti due principi essenziali
Il primo che è inerente e costitutivo di un servizio sanitario nazionale e Lou qualche la l'uguaglianza dei cittadini che riguarda le a riguardo del diritto alla salute
Quello che poi si definisce garantire a tutti i cittadini livelli uniformi e aste essenziali di assistenza sanitaria per esempio cardine
Il federalismo non è nemico di luce della della del riequilibrio e dell'uguaglianza è una strada che consente di utilizzare al meglio le energie del paese per raggiungere l'unità nazionale la coesione nazionale e quindi questo è un principio che sta dentro
E non porno star dentro altrimenti poi avremo veramente una successo secessione di fatto che di carattere sociale che potrebbe preludere ad altre forme di secessione quindi questo primo principio è essenziale e sta dentro la duecentoventinove la nuova legge
Che conferma la la ottocentotrentatré del mille novecentosettantotto
Che conferma l'obiettivo fondamentale del servizio sanitario nazionale quello di assicurare a tutti i cittadini italiani per la Sicilia a qualunque condizione appartengono livelli essenziale uniformi di assistenza vale a dire che è un obiettivo non è un dato di partenza casomai appunto al dottor Falconi che si fosse sarebbe anche interessante ragionarci sopra le ventuno repubbliche repubbliche sanitarie che lui paventa ci sono caso mai ce l'ha già ora perché già ora i servizi sanitari delle ventuno regioni sono molto diversi tra loro evitando prestazioni diverse DiVersi
In quantità e qualità l'una rispetto all'altra
Ed è da questo livello di disuguaglianza che già a partire per raggiungere i livelli uniformi di assistenza
Il secondo punto voti e con le perché appunto è strettamente collegata a questo in un federalismo che vogliamo chiamare solidale e cooperativo e quindi perequativo
Il secondo punto fondamentale è che il nuovo servizio sanitario che esce dalla duecentoventinove fa perno fa perno sulle Regioni e sull'Autonomie locali
Come come come sedi fondamentali più vicino alla popolazione per organizzare meglio le risorse finanziarie romane che raggiunge lo questo obiettivo nazionale
Non possiamo scindere le due cose
Perché abbiamo visto quali sono nel quale quali sono appunto le diversità del nostro Paese ma sappiamo anche che queste diversità le diversità tra le diverse regioni italiane
Sono in essere sono in piedi nonostante anzi Valente in virtù di un centralismo esasperato a livello nazionale
Cioè non è affatto vero che il centralismo e una ministeriali e puoi regionali
Garantisce più e meglio L'Unità del del paese e l'unità e e i livelli omogeneo uniformi di assistenza l'esperienza ha dimostrato che in un Paese fortemente cioè centralizzato e burocratizzato il paese è disuguale
La la l'obiettivo quindi la la diciamo la il problema politico che si pone è utilizzare impegnare energie fondamentali delle Autonomie Rachel autonomia per raggiungere
Una nuovo livello di coesione sociale e di uguaglianza tra cittadini
Evidentemente qui dentro ci sono detto questo qui dentro ci sono dei punti molto seri e molto importanti è impegnata
Casomai crisi nascono preoccupazione sulla sfasatura che possiamo registrare tra una normativa che va avanti e che assegna quindi competenze e risorse e responsabilità ai livelli regionali e uno Stato centrale che non si riforma ancora
Che rimane ancora con invischiato in una impalcatura di carattere burocratico amministrativo
Cioè si si pone piccolo con urgenza effettivamente la riforma diciamo del governo centrale della sanità che non può essere più quello che fatto con circolari con disposizioni code in forma gerarchica ma deve diventare uno strumento capace di conoscere la di leggere la realtà quindi l'andamento delle dello stato di salute da della popolazione i comportamenti del della rete dei servizi saperli valutare introdurre i correttivi questa la funzione forbice il fondamentali di indirizzo e di coordinamento che deve essere svolta dando però questo terno un valore reale e non puramente declamatorio cioè di parole che non hanno nessuna rispondenza tra questo è un punto su cui dobbiamo approfondire e dobbiamo dire che la riforma del ministero della Sanità ancora è tutt'altra di là da venire e ancora significhi diciamo la cultura prevalente è ancora quella tradizionale per un un altro verso ci sono anche altre preoccupazioni e anche se legittime è evidente che il il conferimento dei poteri nella nella sanità come in altri settori alle regioni e alle Autonomie locali richiede un più alto livello di competenza di capacità di responsabilità nel sistema dell'autonomie e non possiamo ignorare il fatto che la storia di questi venti anni dal settanta dall'ottanta ad oggi dal Tantalo il Taranta lo chiedo a lei ha visto ancora molte regioni inadeguate rispetto all'obiettivo della salute
Molte regioni tutti sanno che moltissime Regioni non hanno avuto mai piano sanitario regionale
Molte regioni quindi non hanno mai perso ma i dati l'obiettivo di scelte consapevoli per modificare la struttura materia di servizi e quindi il federalismo va a collocarsi in una fase in cui c'è bisogno da un da un lato di riordinare il Ministero della Sanità o comunque la sede centrale del Governo avete la salute dall'altra di esigere no che il sistema regionalisti fu e il sistema delle autonomie faccia fronte alle nuove competenze con maggiore competenza responsabilità e quindi con maggiore qualità di di prestazione indie
Le preoccupazioni sono legittime ma bisogna sapere dove operare non tornare indietro non si può pensare di tornare allo Stato centralistico come sembra e come traccheggiare il e poi il dottor Falconi della chimici si tratta invece di agire perché questi due punti di noto di nuova articolazione enzimi sanitario abbiano le risposte necessarie ma e magari con con progetti mirati e contenti loro e compro una
A me pare che questo sia siano i due punti su cui dobbiamo lavorare
Del resto però è le cose sono andate avanti nella sanità perché non solo i in qualche misura hanno accompagnato il processo di vedi federalismo a Costituzione invariata stabilito dalle Bassanini dalla cinquantanove in particolar modo e poi dal centododici non solo hanno accompagnato questo percorso ma hanno introdotto forse per e primo compatto che ha conferito competenze e responsabilità al sistema e quindi spostando come dire i livelli le sedi della competenza
Lo Stato centrale deve svolge funzioni di indirizzo e coordinamento e controllo illustrazione generale oltre che le competenze in sanità internazionale ma ecco il punto centrale sulle regioni
Le regioni che hanno competenze legislative hanno competenze programmatorie hanno competenze organizzative hanno competenze di controllo sul sistema sanitario punto centrale e noi non possiamo dovesse preoccupati dal fatto che a un anno di distanza perché e del luglio del novantanove la duecentoventinove ad oggi da quello che sappiamo pochissime Regioni si contano sulle dita di una mano hanno fatto la legge di recepimento
E pochissime regioni credo che siano otto su venti hanno dei piani alcuni predisposti prima ancora della duecentoventinove vidi col vecchio ordinamento quelle vecchie norme quindi preoccupazioni certamente Pd da regioni hanno questo ruolo
Tra l'altro la duecentoventinove stabilisce che entro centocinquanta giorni le Regioni dovranno dotarsi di un piano ipotizzando addirittura il potere sostitutivo da parte del del Governo i comuni ecco l'altro punto importante non funzioni di gestione che spettano alle aziende e nessuno credo delle calamite ma una funzione di programmazione territoriale
In maniera da anche da in e impegnare il ricco risorse proprie e del territorio su progetti di salute
Quindi un nuovo ruolo anche delle autonomie locali di comuni e anche questa partita rischia di rimanere vanificata perché le regioni o non fanno la legge o chi le fa è indifferente rispetto a questo problema
Però appunto ormai le normative sono avviati e si tratta di applicarle per quel per quanto riguarda il federalismo istituzionale
Molto è stato fatto le le leggi regionali devono completare sviluppare l'opera e la programmazione a sua volta deve poter tradurre le norme in concreta attuazione cioè in progetti reali
Ma tutti fin qui infatti fin qui
Tutto sommato si può dire comunque a un qualche approssimazione che si tratta di un adeguamento dall'ottocentotrentatré che aveva anche se un impianto regionalisti fu e prevedeva anche se il piano regionale e i piani i territoriali non esplicita ci sono differenze rispetto ad allora per un po'una distinzione tra gestione amministrazione presenterà programmazione e gestione la distinzione che avvenuta con le aziende sanitarie
Però possiamo dire che sostanzialmente in questo campo si cammina incoerenza in in sviluppo Ahmed aggiornando
La la ottocentotrentatré il punto di novità sostanziale star punto in quello che il federalismo finanziario la novità sta qui
E qual è la novità fondamentale che non si tratterà più per le leggi già approvate di una finanza derivata di un trasferimento quindi di risorse dal bilancio dello Stato Bud un accesso diretto e delle regioni come compartecipazione alla alla fiscalità pubblica
Quindi con la risorse autonome
Questa la la ed è quello che terrorizza in parte mi pare del tutto Falconi quando che getta allarme per quello che potrà accadere dal due mila tre in poi
Cioè che cosa con la legge centotrentatré che dello stesso anno del duecentoventinove anzi qualche un mese prima del duecentoventinove si stabilisce in sostanza che il fondo sanitario entro una un un arco di anni e sarebbe fino al due mila tre in questo a questo punto dopo il giornale non ci sarà più il fondo sanitario nazionale
Ma le Regioni appunto attinge avranno le risorse che venti la compensazione di risorse che non vengono trasferite con la compartecipazione all'IRPEF la compartecipazione la anzi l'istituzione di una compartecipazione all'IVA nella misura del venticinque e sette per cento e la compartecipazione alle accise sulla benzina
Attraverso queste entrate le regioni avranno finanza propria da utilizzare per la sanità
E questo è già dalle la legge l'articolo dieci della legge centotrentatré del novantanove stabilisce già questo principio in è legge dello Stato
Legge dello Stato che ha trovato un ulteriore sviluppo e una storia concretizzazione con la legge cinquantasei di quest'anno del due mila che l'applicazione dell'articolo dieci
La e il quale il la quale legge
Concretizza questo impianto
E stabilisce le regole nuove per quanto riguarda il federalismo finanziario per la sanità le regole fondamentali
E che cosa stabilisce appunto stabilisce le aliquote di compartecipazione
Sostitutive appunto dei trasferimenti stabilisce l'istituzione istituisce il fondo perequativo nazionale
Individuando anche le aliquote della compartecipazione all'Iva che in che abita alimento nel fondo interregionale quindi e questo è il fondo perequativo per compensare quelle Regioni che hanno una un'entrata fissa e finanziaria minore non per l'asta non dalle dieci della compartecipazione ma dagli rate in iper riequilibrare il sistema l'istituzione del fondo perequativo nazionale quindi che Corriere tende a superare in un arco di tempo gli squilibri esistenti
E i istituisce esibisce anzi una serie di un sistema di garanzie e di controllo e di verifica sul sistema sull'applicazione del sistema no nuovo fiscale in maniera che letti dai comportamenti delle regioni si si siano notizie informazioni per potere poi verificare l'andamento del sistema nel suo complesso cioè tutto il sistema viene sottoposto a un nuovo monitoraggio una verifica
Perché nel caso in cui ci fosse una uno si fosse un discostamento da parte delle regioni lo Stato centrale avrebbe il potere di intervento attraverso due strumenti che si è dato la raccomandazione per un verso c'era come andare a chi e sia di e distanti rispetta di Obiettivo a colmare zappe esistente
E se continuare minimo inadempienza reiterata
A come dire a operare attraverso una riduzione delle compartecipazioni e delle ed è trasferimenti quindi con una sorta di penalizzazione mediatica con in più ecco la garanzia che almeno fino al due mila tre lesioni sono impegnati a star sicura al sistema sanitario le stesse risorse che derivano dalla quota pro capite
Questo l'impianto che ormai è legge
è legge
Dopo dopo la legge cinquantasei c'è stato un altro fatto rilevante non legislativo politico di molta di grande importanza
Che l'accordo che è stato siglato tra lo Stato lo stato e le regioni italiane per quanto riguarda appunto tutti i mezzi e gli adempimenti e derivanti dalla dalla legge sostanzialmente cinquantasei del due mila
Quindi andando ad anticipare per un certo verso tutta la la la fase del trust della della nuova sistema diciamo normativa finanziaria portando al primo gennaio
Due mila uno le la l'eliminazione del vincolo da parte delle regioni
E quindi questo vuol dire l'anticipazione di tutti i meccanismi di controllo
Vive di controllo sul sistema e dice a un maggiore impegno e un'accelerazione dello stesso federalismo finanziario da parte dello Stato centrale delle regioni che congiuntamente hanno firmato siglato un'intesa che ovviamente dovrà trovare riscontro nella finanziaria del due mila uno
Per essere poi lui leggi dello Stato
In questo accordo poi ci sono altre cose importanti perché per la prima volta alle regioni e lo stato il Governo Citron d'accordo sulla stima del fabbisogno del sistema sanitario chi viene considerato nel mille e due mila uno in centoventinove mila miliardi concordato tra Stato e regioni
In quella stessa sede si è fatta una sorta di copertura dei disavanzi precedenti degli anni del novantanove
E si sono assicurate anche risorse per quanto riguarda gli investimenti in conto capitale
In un accordo molto importante che deve arrivare come fa tradursi in in una nuova normativa nella finanziaria due mila uno in maniera che per la prima volta per la prima volta le Regioni avranno le competenze e le risorse necessarie per svolge la loro attività e raggiungere i livelli essenziali ed uniformi di assistenza
Per i quali il governo è impegnato a emanare entro l'anno entro il dicembre di quest'anno il decreto legislativo che definisce i livelli
Entro il dicembre di quest'anno ivi compresi i livelli che riguardano il socio sanitario
A questo mi pare un fatto riferimento anche stamattina nella nel nel Seminar dedicato alle politiche sociali quindi ecco si va verso uno una nella sanità almeno a una piena rispondenza tra competenze e risorse responsabilità questo ovviamente eccomi rende più urgente alcuni interessanti interrogativi e pone esigenze di accelerare anche voi un lavoro di costruzione di un federalismo che sia come dire cooperativo e solidale in e insieme io credo ci siano dei punti alcuni li ho già enunciati di di attenzione e di interesse sul per capire come dovranno andare le cose e io credo che la prima questione è questa cioè bisogna che tutto il sistema
Ecco e sia sia organizzato con regole che tutti rispettano presta il primo punto importante e ci sia un'autorità tra virgolette
Ci sia in grado di garantire il rispetto delle regole quello che dicevo prima la riforma del ministero Labé sai appunto di sistemi di monitoraggio di verifica e di controllo è fondamentale
Se lo Stato non venga di far questo il sistema rischia veramente la deriva
Tenuto conto anche dei comportamenti non sempre virtuosi di molte regioni italiane
Il secondo punto rilanciare chiamato il richiamo è che occorre che le Regioni sacchiano
Che da dal due mila uno in poi
Non è più possibile come dire
Una finanza allegra nella sanità
Cioè avere un bilancio senza controllo
Perché nella speranza che qualcuno poi lo sani perché nel caso in cui ci fosse una un un una
Una fuoriuscita dalle risorse assegnate da risorse dalle risorse le regioni sono tenute a coprirle con proprie comprare esoso contasse o con le soste deriva dal bilancio e quindi cioè non c'è più la la trattativa con il Ministero per riconoscimento del deficit sommerso ma c'è soltanto da applicando tassi quindi questo e s'apre un capitolo nuovo
Perché è è possibile una politica di contenitivi non di contenimento
Di controllo della spesa ci aveva così e in rapporto ai livelli essenziali assistenti a una sola condizione possibile non ci sono altre almeno da quello che io posso immaginare anche per esperienza soltanto con la programmazione sono programmando è possibile riordinare il sistema sanitario e con esso i livelli essenziali di assistenza e con esso conseguentemente anche la spesa sanitaria
Quindi occorre che le regioni si rendono conto che la programmazione non è più un'opzionale
Non ha chiuso e una
Non è più una come dire una possibilità è una necessità oltre che un dovere richiamato dalla riducente ventinove alla vuol dire che noi dovremmo avere organi dovere in tutte le regioni italiane il Piano sanitario regionale discusso
E concertato con le istituzioni e con le parti sociali
Questa è la prima conseguenza che deriva anche da questa pienezza di responsabilità da parte delle regioni
Naturalmente dentro quel piano ci sarà da fare le scelte le priorità
Non si potranno più mettere sullo stesso piano
Tutti fattori della spesa in maniera indistinta indifferenziata occorre una sede selezionare
E cominciare a Acco compiere quelle riequilibrio tra spesa ospedaliera estesa derivare che evocata in tutte le leggi in tutti i provvedimenti in tutti i per i programmi ma difficilmente poi fatti praticata
Era l'altro giorno in una regione del Nord che e dicevo che loro avevano l'obiettivo di e è un preoccupati di come arrivarci e parlo del Friuli-Venezia Giulia
Di arrivare ad un rapporto tra spesa ospedaliera e spesa territoriale del cinquantacinque per cento e quarantacinque per cento al territorio perverse esattamente il contrario
Ma la l'incidenza della spesa ospedaliera è così alta in quelle regioni che occorrono programmi e anni di lavoro lo sappiamo
Non si inventa un giorno quindi soltanto attraverso una programmazione che metta insieme le priorità le disponibilità e gli obiettivi è possibile come dire il star dentro un federalismo solidale e cooperativo
E questo mi pare un punto importante
E mi pare importante anche che si apra delle stesse regioni con le aziende sanitarie un altro capitolo fondamentali e sul quale fin qui c'è stata
Qualche sperimentazione ma pochissima ancora e cultura anche oltre che pratica di governo cioè cominciare a lavorare per Baget per centri di di di costi ai responsabili e con la responsabilità di fatto interruzione
Perché bisogna che in un sistema siano ci sia una responsabilizzazione complessiva
E anche qui facendo io ho visto l'esperienza interessante della Regione Umbria del Global Budget chiede che comincia a ad esse alternativo veramente a quella pratica Didier recita incrementato le ricovero ospedaliero e la spesa ospedaliera
Quindi un asse anche un sistema di contabilità e di responsabilità sulla stesa che deve impegnare tutti i livelli dice dirigenziali in ospedalieri distrettuali di settore di in maniera chi si siano un all'interno di una programmazione perché tutti siamo responsabili cioè probabilmente il federalismo ecco e anche qui e questo non è soltanto uno spostamento di risorse e di competenze a sedi più vicine al territorio cosa fondamentali il federalismo e l'assunzione di un principio nuovo che il principio di responsabilità
Che dobbiamo dirlo probabilmente è stato abbastanza vacante no nel tempo nel sistema sanitario italiano
A me pare che ma questi son tutte come dire le linee di lavoro
Che porteranno a rendere entrambi migliorare la qualità del servizio perché il coordinamento Fini obiettivi di salute con le risorse e con me quelle le priorità all'interno del sistema
E con la responsabilità che spetta ai livelli di governo ma anche rivali di godere amministrativi interni al sistema
E mi pare che si siano come tutti aspetti molto in interessanti e importanti che possono far fare al sistema sanitario un passo avanti notevole certamente io credo che non si possa pensare che anche i problemi finanziari siano risolti una volta per tutti
Noi abbiamo come per per tanti anni fin qui lamentato una persistente sottostima del fondo sanitario
Per andata dalla nascita del sistema sanitario del servizio di sanità nazionale abbiamo sempre lamentato il fatto che le risorse erano sottostimate ed era vero
Fino al punto che la sottostima era un incentivo all'indebitamento ulteriori tutta vestita si interessi maturavano sulle sulle spese non non pagate in tempo utile per esempio
Quindi la sua non so se sia finita del tutto c'è un'intesa tra governo Esine regioni su un un fondo per il due mila uno di centoventinove mila miliardi è una cifra di tutto rispetto ovviamente difensore interessante importante quindi qual è la prima c'è uno dei più di un un una copertura delle delle diciamo della spesa storica indetto del pregresso
Però evidentemente chi anche questo richiederà un controllo continuo perché i fattori della produzione della spesa continueranno come dire a oscilla modificarsi abbagliare
E ci saranno variazioni a anno per anno
Sulle spese per il personale ripete la farmaceutica
Per i beni e servizi e quindi il sistema dovrà continuamente aggiornarsi e quindi anche le stesse le aliquote di compartecipazione dovranno essere anno dopo anno adeguate ai nuovi livelli di spesa
Quindi è un lavoro in in continuo non è una poco un un programma fatto una volta per sempre
Mettiamo in ordine i conti dopo di che le regioni camminano e lo Stato sta fermo
Cioè non ha più bisogno di altro il rapporto continua
I dovremo sempre avere un'attenzione a far corrispondere al fabbisogno dispensa le entrate necessarie del fondo sanitario quindi quel questo raccordo tra Regioni e Stato centrale sarà un rapporto permanente di cooperazione e di reciproca come dire collaborazione senza del quale il sistema rischia veramente di andare grande se se ancor di nuovo in crisi
Mi pare che ci siano necessità anche per vedremo ora a dicembre quando saranno presentati i livelli essenziali e uniformi assistenza che cosa contiene
Ma è evidente che il cane che la il fabbisogno distese legata a questo cioè
è stata rovesciata all'impostazione del passato che prima si stabiliva la stessa in rapporto a quella sì stabiliamo quale livelli oggi sì che il meccanismo è quello di stabilire prima di Verdi diresse la resistenza e in rapporto a quello stabilire coi le le risorse necessarie per la copertura una un un rapporto come giusto che ecco e però occorre a vedere che cosa c'è nei livelli essenziali di assistenza faccio un esempio c'è o ci sarà non ci sarà lo l'odontoiatria
Ed è evidente che se c'è o non c'è la rete di dico una una pratica soltanto per dire che se c'è o non c'è cambia anche il due soli livelli ma cambiati i livelli di spesa
Quindi mano a mano che si aggiustano i livelli essenziali di assistenza per arrivare a far corrisponde al fabbisogno tanto più ove occorra come dire
Adeguare il sistema finanziario che non è fatto più dal fondo per il fatto da un compartecipazione e quintali di quote e dal fondo di perequazione
Quindi bisognerà gestire per questo chiesta una autorità come dire competenti a livello centrale
Se state capite la quale il rischio è che comiche queste somme che ora appaiono appaiono dice sufficienti tra due anni per una incremento anche naturale dell'inflazione sanitaria
Per l'eventuale possibilità di accrescere i livelli essenziali di assistenza per l'aumento dei fattori disperati del costo di fatto il dio della spesa ci sia una lievitazione che però deve secondo coordinate controllati
Questo i il federalismo e finisco
E poi richiede una una maggiore in e capacità di governo da parte delle istituzioni
E una maggiore capacità di collegamenti tra di loro
Teste essenziale mentre c'è chi pensa che il terreno sia soltanto lo lo scollamento dello Stato
Che è il contrario esatto contrario l'autonomia necessaria
Dite in un sistema che in cui le regole come dire si si coordino tra di loro
E perché in qualunque sia il un punto di sofferenza il sistema negli sente in me in maniera corrispondente quindi da un lato occorre una capacità di governo centrale
Nuova non più amministrativa non più burocratica non vi è ma di capacità di programmazione per intendersi con tutti gli strumenti necessari inerenti
Le regioni che facciano la loro parte che assumono la la responsabilità e questo e finisco questo richiede consente anzi e e richiede alle parti sociali di sapere che c'è un interlocutore oggi che che così eh nella pienezza delle sue competenze delle sue responsabilità che livello regionale
Questa volta è importante per le autonomie locali
Perché sanno che dovranno discutere con la regione a partire dagli statuti per per determinare il il tipo di democrazia istituzionali due la Regione
Riguarda quindi le Autonomie locali e riguarda le parti sociali sindacato nel terzo settore il resto è nell'ambito della regione che il governo della sanità si realizza e questo è anche in virtù di queste biciclette questa visione
Ma molto spedito è molto consistente di federalismo a Costituzione invariata che partito aperto con le Bassanini poi col disagio ventinove e ora con le leggi di di di carattere finanziario
Quindi io non c'è non considero a differenza di Falconi dico Falconi perché è uno dei degli delle personaggi più estroversi in questo momento che così lancia lancia allarmi lancia strali a destra e a manca come si dice
Ma io considero invece lo è il difendono una opportunità
Un'occasione
Per riuscire a concretizzare quelle sistema di valori che era nella ottocentotrentatré che con l'assunzione piena delle energie e delle risorse di cui dispongono Regioni e autonomie locali e dei livelli di responsabilità nei confronti di cittadini cioè si apre un nuovo rapporto democratico all'interno del sistema
Io penso che questa sia grande occasione da spendere e credo che queste Togo questi governi di questi anni abbiano con gli aggiustamenti necessari apportati abbiano messo il sistema sanitario quindi nelle condizioni di riprendere il cammino di una nuova riforma
Di una nuova riforma
Come come è comprensibile si tratta di un obiettivo da da raggiungere la legge da sola non basta la stabilità che stamattina alle dieci hanno un valore perché cui alle designano i principi a cui si ispira il Paese
Occorre poi i comportamenti virtuosi da parte delle istituzioni territoriali e da parte di soggetti sociali che corrispondono quindi penso che al mio la mia opinione è questa che
Le leggi approvati
Consentono di aprire una stagione nuova
In questa stagione di programmazione e di definizione degli obiettivi
Sul piano democratico noi credo ci dobbiamo stare con tutto il nostro impegno e con tutta la nostra responsabilità sapendo che ci sono i rischi nasce ma è anche possibile quel finalmente avere un sistema sanitario nazionale che mantiene quello che promette
Mantiene chilometri c'è diritto alla salute dei cittadini perché responsabilizza tutti e perché metti tutti in condizione di fare la propria parte grazie
Adesso vi facciamo fare una discussione appunto poco formale ma molto vera per cui io vi chiedo ad ognuno di voi che ha da dire qualche cosa sia per trasmettere esperienze sia per chiedere cose sia per dare suggerimenti di iscriversi a parlare e intanto che questa viene io do la parola a Gloria Malaspina che è responsabile del settore politiche della salute della CGIL nazionale
Ma io userò come vedrete come sentirete molti dei riferimenti
Proprio strutturale che ha usato Bruno Benigni nel dire alcune cose sostanzialmente nel proporsi un ragionamento che si sta consolidando nella mia organizzazione
E diciamo che è stato anche formalizzato in qualche modo proposto in un recente convegno sul federalismo fiscale che si è tenuto il due di questo mese a Roma con la presenza di Visco
Di del sindaco di Torino in rappresentanza dei Comuni dei
Di sì Castel
Di Claudio Martini per le regioni come presidente della regione Toscana perché ha visto appunto il sostanzialmente la proposizione di alcune delle cose che vi dirò si fanno molto questi a questa dimensione strutturale che dava Bruno
Calate naturalmente in uno specifico che è quello di cui stiamo discutendo cioè la sanità aggiornamento la CGIL
è un ragionamento che tiene conto di un punto di partenza fondamentale cioè stiamo vivendo un momento estremamente importante
Perché il processo di trasferimento delle risorse voluto dalla dimensione del decentramento a partire appunto dalla Bassanini quindi il livello del trasferimento di competenze istituzionali e quindi di risorse per le attuazioni e che ne derivano
è contemporaneo una discussione nel nostro Paese su proprio sul modello di federalismo quindi incrocia due momenti di grande importanza e non sempre come dire
Con uno sbocco Conso con uno sbocco che non necessariamente può essere consonante e quindi la preoccupazione di ragionare su quale federalismo
Alla luce di diciamo un federalismo fiscale quale federalismo istituzionale luce di un federalismo fiscale che già è sancito nei suoi profili dalle norme e dalle indicazioni degli indirizzi di cui Bruno parlava
Un impegno importante e credo che dobbiamo può essere tutti molto attenti perlomeno tutti coloro che hanno a cuore diciamo due elementi di strategia fondamentale nel nel governo e nell'indirizzo democratico del nostro Paese uno
E che si tenga molto chiaro qual è il rapporto tra funzione redistribuzione redistributiva e funzione allocativa delle risorse
Attraverso le politiche fiscali e quindi il rapporto che c'è fra competitività e modello sociale che chiama in campo la coesione sociale tutta una serie di sviluppi che sono il centro
Dell'unico dell'universalismo di una serie di di prestazioni di servizi nel nostro Paese
E dall'altro rapporto tra i diversi livelli istituzionali e in questo rapporto il rapporto tra economia sovranità nazionale dimensione europea che come vedremo avanza in maniera molto più stringente di quanto possano apparire e credo che ci siano anche una sottovalutazione
Di una serie di impatti che la dimensione europea sta già avendo nel nostro Paese non solo in termini di bagarre elettorale o di rilanci più o meno strumentali
Di collocazioni ma anche proprio sul piano strutturale significativo per gli orientamenti basta vedere la discussione che c'è stata che sui giornali di oggi in Parlamento per l'approvazione della Carta dei diritti dell'Unione Europea
In cui chiaramente il blocco è stato segnato da chi chiedeva un punto di sussidiarietà ancora relativo agli Stati nazionali
Nella fattispecie il Polo AN eccetera e chi chiedeva un mantenimento di status minimo consentisse comunque di affermare un'idea europea
Non valicabile da situazioni per esempio di minor favore questo mi ci soffermo un attimo è molto importante perché tra l'altro la secondo diciamo fa l'approccio è un approccio che in qualche modo è un timido tentativo di superare un concetto di sussidiarietà che in Europa per esempio sta bloccando la possibilità di fare delle politiche della salute
Trasferibili in termini di indirizzi naturalmente perché le sovranità nazionali ci sono sul terreno applicativo re di una qualche cogenza ce li nell'articolo centocinquantadue
Del trattato di Amsterdam prevede l'intervento dell'Europa dell'Unione europea in termini di regolamentazione atti di indirizzo progetti piani quadriennali e quant'altro sui problemi della salute
Della salute ma con un forte taglio di sussidiarietà per gli stati nazionali quindi praticamente chi vuole sottrarsi a un impegno si sottrae tranquillamente quindi diciamo ecco queste dinamiche sembrano popoli sia sembrano cose così un po'istituzionalizzando che in realtà hanno poi dei riflessi significativi e quindi credo che sia uno dei punti strategici nelle nostre discussioni io concordo con le parole d'ordine che proponeva proponeva Bruno
Concordo su quelle tre parole d'ordine che sono anche delle più che parole con le parole chiave diciamo sono anche le tre parole chiave che abbiamo scelto per connotare la nostra idea di federalismo e di federalismo fiscale
Una e quella dell'equità l'equità perché è un parametro attraverso il quale si può leggere la qualità delle scelte
E quindi è un elemento indissolubile
Con programmatico diciamo dello sviluppo del modello federalista il secondo è quello dell'autonomia e cioè come tenere insieme un Indirizzo che garantisca l'equità e quindi a abbia dei punti da cui si irradiano delle dei diciamo delle
Un comune denominatore rispetto alle scelte e d'altro canto fondi sulla autonomia locale sul modello locale la possibilità di dare spazio allo sviluppo e alle economie locali
Forti di un'idea che per esempio la sanità non è soltanto un sistema di consumo delle risorse anche un problema di produzione di risorse di nuovo welfare come tutto il nuovo welfare deve stare nell'ambito dell'economie locali perché mette in moto dinamiche di costruzione della collettività estremamente importanti e interessanti
Il terzo elemento che lui citava anche un po'chiusura
Ha citato diverse volte durante la suo ragionamento ma anche un po'a chiusura era la questione della responsabilità
Sulla responsabilità importantissimo e nazionale per nazionale da intendersi anche regionale a cadere nei vari soggetti che poi concorrono a formare dai bilanci
Hillary percussione sulla erogazione di servizi e quindi diciamo sul farsi del del welfare quindi questo elemento di grande importanza
Come vedete trova già un primo scoglio problematico nella discussione che in parte su cui in parte ci si sta incartando ma che
Tra che che è un cuneo molto molto pericoloso
Perché ha in qualche modo a che vedere proprio con il modello di federalismo che vogliamo tenendo conto anche qui faccio una notazione un po'così curiosa che in realtà il federalismo ha sempre avuto la connotazione estrema esattamente opposta ce l'ha negli Stati moderni e ce l'ha avuto anche in Italia in passato il federalismo è sempre nato per mantenere delle autonomie ma unificando gli indirizzi
Basti pensare ai comuni senza mille duecento Italia che poi son venute fuori le signorie per consentire un minimo di governo delle autonomie comunali più collettivo e quindi meno dispersivo tutti gli Stati nazionali dalla Germania e gli Stati Uniti sono nati con questo tipo di ottica al governo federale è nato per unificare non il contrario quindi siamo alle prese con una discussione anche molto complicate molto interessante perché tutto sommato nuova non c'è un vero modello federalista che ha percorso questa strada che stiamo tentando di produrre pro percorrere noi quindi la questione della della cosiddetta devolution assume una significato importantissimo perché si configura assolutamente alternativa rispetto alla scelta che si sta tentando di fare in un modello federalista come in qualche modo anche diciamo le normative
Che hanno a che vedere con le questioni finanziarie stanno cercando di portando avanti perché perché è un modello che cerca di abrogare la funzione nazionale proprio seccamente di abrogarla
Che e come tutti sappiamo l'ha detto benissimo Bruno in realtà la funzione nazionale non centralista statali la funzione nazionale è una funzione che deve garantire la coesione sociale del Paese
Noi siamo sindacato quindi per noi la coesione sociale un punto centrale
Di qualsiasi politica che vogliamo fare o vogliamo appoggiare o vogliamo proporre quindi quello che si è iniziato a discutere un a che vedere con un modello di ingegneria istituzionale a che vedere esattamente con la costituzione materiale della nostra cittadinanza
Quindi tutte le preoccupazioni che aveva Bruno se li riportiamo proprio la lettura di queste dinamiche sono preoccupazioni sicuramente
Attuali
Non lontane dalla discussione cioè non sono una una una preoccupazione sul divenire dopo lo Stato federale chissà cosa accadrà no e adesso che si sta facendo la discussione sul modello de adesso che dobbiamo cercare di intervenire
Intanto sul modello un primo punto di riflessione se si intende dal ruolo a Onofrio luogo modello essenzialmente Meo centralista con le regioni che al loro interno decidono tutto
E quindi in qualche modo ripropongono il piccolo Stato che dirige i comuni a delle forme più o meno
Formali di relazione con le Autonomie locali ma comunque attraverso la proprio diciamo la propria funzione di bilancio e di programmazione dirige tutto oppure un modello veramente federalista come quello di cui in qualche modo si delineano i contorni come ne abbiamo parlato
Che cerca di corro care le leggi le regioni come snodo funzionale fra lo stato di indirizzo nazionale e le autonomie locali proprio attraverso l'attività di programmazione ma valorizzando appunto quello che dicevo prima le dinamiche locali le capacità
Di sviluppo del territorio né in tutte le sue articolazioni da quelle più strettamente produttive al terziario appunto poi ai servizi alla persona che sono le cose di cui stiamo più o meno
Discuta discutendo stasera non è ovviamente puntiamo a questo secondo modello pay non è facilissimo perché come già vedete anche al di là della devolution
è molto difficile per una Regione riuscire a autoregolarsi rispetto a un potere che gli viene consegnato in maniera così chiara così netta e così come dire
A scatola chiusa in qualche modo
La seconda riflessione su un modello di federalismo adottato in materia fiscale
Partendo citava Bruno i grandi tributi lire atto Licci per i Comuni tutto una serie di parlava dell'import per esempio le imposte sulla pubblicità a tutta una serie di elementi che contribuiscono a finanza locale
E ancora per le regioni i la compartecipazione l'addizionale IRPEF Fella le tasse automatico automobilistiche la compartecipazione sull'accisa della benzina e tutte queste cose che venivano citate
Questo pacchetto comincia a
A a disgregarsi mettiamola così con le normative sul citava lui giustamente la all'articolo dieci legge centotrentatré e la legge cinquantasei
Del due mila e in particolare abbiamo visto questa applicazione più netta con l'accordo del tre agosto tra la Conferenza Stato Regioni e Ministero della Sanità
E il ministero del Tesoro che ha definito il quadro del federalismo fiscale in sanità
Ora questo quadro è un quadro per alcuni aspetti interessante per altri aspetti preoccupante
Alla luce delle cose che dicevo prima anche qui non astrattamente
E non perché siamo affezionati ha un'idea di governare la sanità dal centro non è assolutamente questo anzi siamo ben consapevoli diciamo della funzione stimolante che alcune regioni alcune sperimentazioni alcune realtà locali possono esercitare nell'insieme dei modelli
Dei modelli sanitari ma diciamo nella fattispecie della fine del fondo sanitario nazionale con il due mila e uno
Che si avvarrà fino al due mila e tre di una
Sì di fatto nel due mila e tre perché fino al due mila e tre poi ci sarà una ripartizione
Diciamo basata sulla spesa storica regionale alle Regioni insomma le cose che diceva Bruno nella relazione tra fondo
Questo vedremo
Porrà dei problemi hanno a nostro avviso Rispetto soprattutto al
Modello di federalismo verticale orizzontale poi dirò perché
La cosa che attualmente salta più agli occhi da un punto di vista proprio immediato penso sia quella della fine del vincolo di destinazione delle risorse
A partire anche questa dal due mila e tre
Che apparentemente può come dire
Per lasciare relativamente
Tranquilli nel senso dodici ore nessuna regione così kamikaze improvvisamente da decidere che alla sanità se ha dedicato ottanta comincia a dedicare sessanta perché immediatamente ci sarebbe una reazione essendo la sanità uno dei punti più diciamo sensibili nella nell'immaginario collettivo nella pratica della vita e della cittadinanza
In realtà la preoccupazione c'è
Perché se le regioni possono pensare di non abbassare complessivamente il fondo destinato alla sanità possono anche pensare dire distribuirle diversamente il peso relativo interno possono pensare di potenziare il ricorso attraverso l'incentivo alle assicurazioni private
Della sanità privata quindi remunerare di più privato e a essere meno attenti alla propria funzione di sanità pubblica magari dismettendo qualche cosa di troppo oneroso e quindi in qualche modo mantenere il pacchetto
Ma
Selezionare e devolvere la pratica nella gestione della sanità ho fatto questo esempio che dal punto di vista del cittadino nel medio periodo potrebbe anche non rappresentare un problema perché se il cittadino continua ad a vere la sua possibilità di accesso
Traverso assicurazioni private attraverso un privato accreditato attraverso apparentemente ma nel medio periodo
Sistema che mostra la corda per una ragione semplicissima che depauperando il sistema pubblico il sistema pubblico diventerà sempre più un sistema come dire che si fa carico dei poveri
E quindi un sistema anche dequalificato rispetto a delle prospettive e allo stesso tempo resta sempre vero resta pur vero che un accesso Katie evolva al privato una da serie di funzioni è sempre un accesso consentito dal momento che implica una compartecipazione di un certo tipo la spesa attraverso le forme assicurative implica comunque una soglia di reddito
Che contribuirebbe a dividere quindi sarebbe la cittadinanza tra chi può e chi non può
Quindi al di là della questione del ritorno non ritorno alle mutue al primo al dopo la otto tre tre resta un fatto fondamentale cioè che cade il principio della coesione sociale
Dell'universalismo e dell'equità rispetto alla all'erogazione del servizio sanitario nazionale
Quindi se apparentemente la distribuzione diversa di pesi e misure
All'interno del fondo regionale
Potrebbe essere una cosa che trovo un suo assestamento realtà alle lunga Mina proprio alla Baa la radice la ragione per cui esiste un servizio sanitario nazionale ora regionale ma pur sempre nazionale rispetto agli obiettivi che si pone perché la cittadinanza nazionale
Questo è un punto di grande delicatezza su questo punto il sindacato intende soffermarsi e una delle cose di tiro dopo quella di aprire i tavoli regionali diventa è diventato da questo momento
Uno dei nostri impegni per cui stiamo già ragionando con le nostre strutture su quali punti scegliere per chiedere i confronti con le regioni
L'altra questione di grande delicatezza la citava Bruno è il fatto che il governo deve emanare i livelli essenziali ed appropriati ed appropriati di assistenza
Perché non è stato fatto finora
Guardate che la il ministro Bindi non era una stupida
Sapeva benissimo quanto sia complicato emanare una volta per tutti perché poi destrutturare una normativa che contiene i livelli essenziali ed appropriati di assistenza quando un sistema si è programmato anche economicamente su quei livelli essenziali di appropriate complicatissima
In realtà noi abbiamo delle liste già positive e negative
Cioè livelli che si possono già considerare appropriate ed essenziali altri in bilico per esempio
Tutte le patologie esenti che sono cento e più patologie con i relativi criteri terapeutici e giornalista positiva di livelli essenziali ed appropriati
Le malattie rare
La fascia A dei farmaci voglio dire ci sono già degli elementi che ci possono fare aggregare dei livelli essenziali di assistenza
C'è una preoccupazione però una preoccupazione di alcuni Dinoi a onor del vero e che non ne farei una bandiera politica assolutamente resta la preoccupazione di cui discutere ma ben venga se il governo fu emana i livelli essenziali ed appropriati di assistenza
è una preoccupazione proprio appunto quella che dicevo prima che poi si è difficile alla luce anche di nuove ricerche nuove scoperte nuove opportunità destrutturare un sistema fondato su principi e criteri su cui a sua volta si impronta al Bilancio si impronta la programmazione si impronta la funzionalità delle strutture le scelte della specialistica e così via
Però diciamo una preoccupazione allo studio mettiamola così
Comunque sta dentro questa quindi anche l'emanazione la promozione da parte del governo dei livelli essenziali ed appropriati di assistenza cui uniformare i piani sanitari regionali
Va vista con attenzione servirà cercare di leggere bene questi livelli essenziali appropriati di assistenza per far sì che siano meno soggetti possibili a quel rischio
Di rincorsa che prima dicevo perché poi sono cose facilmente
Strumentalizzabili nel momento in cui ma anche una cosa che viene richiesta in una regione perché naturalmente anche livelli epidemiologici hanno una loro dimensione territoriale
Le malattie la la concentrazione di certe patologie
O di certa richiesta di integrazione socio sanitaria e dislocata diversamente nel nostro paese e quindi anche nell'ambito di una stessa regione se vogliamo quindi è chiaro che ci sono delle dica Tezze applicative poi di questa di questa dinamica
Quindi ecco questi sono a a mio avviso i due punti più complicati però non c'è dubbio che il l'accordo nel suo insieme e punta ancora a un'idea di coesione nazionale la
Dove
Cerca di mettere alcuni paletti quindi federalismo solidale eccetera però in questo modo con quell'accordo e Bruno citava faceva alcuni passaggi sulla
Quando facevo il passaggio sul fondo di perequazione
è vero che in questo modo si afferma un'idea di Stato che continua a vigilare in qualche modo quindi attraverso una sua funzione di indirizzo interviene anche in termini perequativi no fra differenze di e dislivelli o divaricazioni che dovessero
Proporsi nel trattamento dei cittadini nelle singole regioni nelle aree territoriali
è anche vero però a quel punto di delicatezza che una delle grandi risorse per la finanza sanitaria è l'IRAP
Che è una tassa che punta al modello di sviluppo locale
Una tassa locale che fa leva su un modello di sviluppo locale quindi esattamente quella fonte di finanziamento su cui le regioni possono avanzare
Un diritto
Di decisione e quindi lentamente spostare l'idea del fondo perequativo e quindi della perequazione
Da quella verticale
L'indirizzo nazionale e le regioni fa una sorta di perequazione orizzontale
Il cui rischio ne dico solo uno il cui rischio principale che le regioni forti diventino signoria sulle regioni deboli in qualche modo e quindi titolo non ti dò i soldi Pere qui amo non per e qui amo
Cambia il tuo sistema avvicinati a me e così via la banalizzo anche per sintetizzare un po'il ragionamento questo è un rischio ovviamente politico ma è un rischio che attiene ancora al modello di federalismo che può venir fuori
E guardate che intorno alla sanità si giocano novantanove per cento delle partite del modello federalista
Perché la sanità è assolutamente emblematica sul terreno di quelle tre parole chiave che avevamo detto prima l'equità l'autonomia e la responsabilità
Cerco di chiudere perché insomma non voglio anche stringendo un po'saltando magari alcune cose
Quello che voglio dire è che le cose che diceva Bruno la necessità rispetto alla duecentoventinove di richiamare la sua applicazione
Che è una necessità che sta dentro questa esigenza di affermare un modello di federalismo in sanità perché la duecentoventinove ci sono tutti gli elementi che lo consentirebbero
Anche nelle relazioni e nei rapporti intrecciati che interseca fra i vari poteri nelle gerarchie sanitarie diciamo così soprattutto il primato della programmazione ruolo delle autonomie locali
L'accreditamento pubblico-privato i fondi sanitari integrativi che accompagnano alcune dimensioni dei livelli essenziali appropriati di assistenza alla contribuzione e così via
Per non parlare delle questioni della formazione del personale quindi anche un adeguamento strutturale del del sistema
Questi punti sono
Essenziali
Ed è esattamente su questo accompagnato a quelle assoluta assoluto bisogno di contrattare
Con le regioni di aprire i tavoli con le regioni sulla bilanci regionali e comunali in sanità e sostanzialmente direi per le partite che attengono alla
All'insieme delle dei servizi alla persona quindi tirando ci dentro anche l'assistenza in quello che c'è integrazione socio sanitaria stamattina avrete parla pensiamo in un voto sufficienti pensiamo a questi grandi capitoli che sono capitoli fondamentali
Non a caso per esempio noi pensiamo anche di fare domattina presenteremo degli aumenti degli emendamenti
Alla finanziaria a ai relatori bilancio sanità delle commissioni camerali che hanno il compito di fare la relazione poi si faranno delle audizioni comunque butteremo giù
Dei primi emendamenti me ne viene in mente uno in proposito laddove della finanziaria si dice che la dimissione per a sessanta giorni
Per
Alcune situazioni posto terapeutiche noi chiederemo che la dimissione sia sessanta giorni se ci sono nel territorio strutture adeguate
Perché una dimissione a sessanta giorni e normalmente o una post-acuzie seguite in un certo modo oppure un'ansia un ictus pensiamo un ictus in età anziana che magari stanche du tre mesi in ospedale che viene mandato fuori quando ha umbre comperato un minimo di autonomia quindi non possiamo mandarlo fuori a meno che non ci siano sul territorio
Alcune dimensioni in grado di sostenerlo e qui è un punto di integrazione socio sanitaria di grande rilevanza loro
Lo capite tutto citato questo perché penso che
Ne è proprio emendamento secco sul sul passaggio già finanziato
Ecco quindi diciamo bisognerebbe arrivare a un'idea di tavoli
Regionali che siano analoghi ai tavoli nazionali senza i i vizi di centralismo naturalmente pensare anche dei veri a dei veri e propri DPF regionali
Quindi l'elemento della programmazione finanziaria ed economica sia vincolante sia programmatica non possa fuggire attraverso dinamiche che non sono quelle proprie di una responsabilità
Di amministrazione che hanno ha ovviamente chiama in campo in primo luogo le Autonomie locali perché dicevamo prima non me un centralismo ma una forma di federalismo reale che potenza si valorizzi le Autonomie locali e le capacità
Locali di generale welfare di generale politiche sociali e quindi niente da qui si arriva a a per parte del sindacato anche una richiesta chiara di un tavolo permanente con la Conferenza Stato Regioni
Perché finora in qualche modo mettiamola così la metto così perché abbiamo pensato molte volte a quel tavolo finora se l'è scampata perché scaricava sul tavolo nazionale del ministero
Adesso non può scappare più quindi una dinamica diversa che riarticolino e anche i modelli di rappresentanza
Nella discussione così come un federalismo istituzionale anche diciamo federalismo della rappresentanza
Nella discussione sugli esiti di queste scelte così importanti per il nostro Paese va perseguita e quindi noi ci muoveremo esattamente in questo in questa dimensione
Mi pare che Gloria Malaspina abbia abbondantemente allargate completato il quadro fatto da brodo Benigni adesso chiedo a voi di intervenire chi vuole intervenire
Mi presentate
Facciamo una cosa molto molto sciolta come si dice come si è detto alla
Posso non posso parlare oppure no ma c'è
Mi chiamo Marcello Tomarchio venduta nella provincia di Verbania
Non sette ma si è meglio far allora vengo da un comune della provincia di Catania sono un consigliere comunale di estrazione sono un geriatra un medico
Ecco volevo porre dei quesiti e relatori anche sulla base della mia esperienza
La Regione Sicilia come ben sappiamo ha competenza esclusiva in materia di enti locali
è stata forse l'unica Regione mi correggano che non approvato per quarant'anni il Piano sanitario regionale finalmente nel marzo scorso la sesta Commissione legislativa in seno all'Ars ha approvato questo piano sanitario regionale che poi è stato pubblicato secondo la normativa vigente e che inviterei a leggere questo piano sanitario regionale che poi il nostro piano se giro in sede regionale sotto la minaccia del duecentoventinove ecco dove scattavano i poteri sostitutivi è stato sì emanato dove però insomma è stato delegificato per certi aspetti c'è un esempio per capirci sull'accreditamento per esempio
Sull'accreditamento si dice che sono necessari determinati requisiti che è necessario un database che è necessario un determinato manuale dell'accreditamento per poter accreditare il jet privato
Ma chi non esistono e non me il manuale per l'accreditamento né questo database Kissin rimandano ad apposito decreto dell'Assessore regionale nelle more nelle more valgono le norme dell'accreditamento provvisorio dove Massimo ispezione dell'assessore regionale
Ne è stata fatta con il Piano sanitario regionale una programmazione di posti letto
Si rinvia ad apposito decreto dell'Assessore regionale quinto piano sanitario regionale sicuramente fatto sotto la minaccia
Volevo chiedere io riguardo un passaggio che il relatore aveva fatto
Sulla questione ecco del del rapporto della destinazione delle risorse tra l'ospedale e il territorio si parlava non so in quale regione dove nelle venivano destinata la maggior parte dei presidi sorse cinquantacinque per cento al sistema ospedaliero il quarantacinque per cento al al territorio dove ben sappiamo il territorio ha una funzione importantissima da questo punto di vista perché non esistendo le strutture sul territorio che cosa fa il paziente viene dimesso dall'ospedale e rientra in un in ospedale nell'altro ospedale magari e dopo una settimana ce lo ritroviamo nello stesso reparto
Allora io volevo sapere per quanto riguarda i DRG che sono degli strumenti che sono stati inseriti proprio per il controllo della spesa sanitaria
Mi risulta che negli altri Paesi sono stati forse dismessi negli Stati Uniti se c'è già una prima proiezione uno studio sul su questi DRG a livello nazionale
E se si propone di e toglierli o meno come si sente dire ecco di dismettere di regia anche in Italia
Se ci sono dei Co degli indicatori a tal proposito
E un'altra cosa volevo sapere come si fa a stabilire a stabilire il trasferimento delle risorse sul piano del territorio o sul piano degli ospedali quali sono gli indicatori ecco che dovrebbero essere e presi in considerazione grazie
Marguerite con altre domande al
Suggerimenti
Se no
Allora io ridò la parola Benigni almeno risponda che ha chiesto
Corrispondere dialoghiamo
Ma e la prima questione il piano sanitario regionale che dove ha spesso non c'è che quando a volte esce e come se non ci fosse
Questa vecchia pratica più dura diceva da quarant'anni fosse come dire perché la ottocento da tre è partita dal settantotto son trentadue anni quindi o comunque sempre un tempo lunghissimo io penso che questa sia uno degli qui delle responsabilità più grandi sia dello Stato centrale che non ha richiesto non è intervenuto per far rispettare le regole del gioco si dice no alla prima la programmazione e ancor più ovviamente per le regioni che hanno in tutti i modi cercato di sfuggire a che cosa
Perché è difficile fare un piano
Perché quando si fa un piano sì devo fare le scelte di priorità questo è il punto vero cioè non si possono si può lasciarla la realtà così come in maniera indifferenziata
Ma bisogna ordinarla ordinarla le finalità che solo i livelli essenziali e uniformità appropriati di assistenza
E questo è un lavoro complesso perché significa metter le mani scusa tra virgolette metter le mani sulla strutture esistenti sulla struttura esistente quindi la programmazione se non è un libro dei sogni se non è un testo scritto un'esercitazione scolastica e per l'edizione dell'aria fritta
è uno strumento di intervento concreto
Che prende in considerazione l'esistente
Si dà gli obiettivi della del riordino per raggiungere le finalità
Questo chi chi conosce io la quale la il peso che hanno le strutture sanitari ospedalieri nei territori sa benissimo la testa complessità alla difficoltà però ecco a mio giudizio questa ora non perché
Di punto in bianco nuovo la la strada e la programmazione si sia illuminata
Ma di luce chissà qua no oggi diventa una necessità ancora più stringenti per le regioni programma
Per la ragione dico che ho detto prima perché senza programmazione i conti non tornano
E se non tornano i conti non tornano bisogna metter le tasse
Le tasse sui cittadini per servizi che non funzionano significa correre l'impopolarità
E il potere politico probabilmente la cosa che più teme è quella della impopolarità della mancanza del consenso
Quindi il federalismo ha così respinto ulteriormente in maniera forse a otto punti irreversibile
Il sistema regionale ad assumere sulle risorse sugli obiettivi la piena responsabilità è evidente che siccome conosciamo questo Paese
Dove si si trovano sempre mille modi per le sfuggire alle alle alle competenze e responsabilità ha ragione la Gloria Malaspina quando dice beh è vero che la legge impone la programmazione va risolta
Fra l'altro con tempi prefissati centocinquanta giorni tutti scaduti ovviamente del quadro nazionale ma occorre qui impegnare le parti sociali Lea occulti le soggettività istituzionali perché istigato la programmazione quindi ora c'è una una una serie di confronto che molto più incisive pressante rispetto al al passato
Il rapporto ospedale-territorio
C'è un i c'è un'indicazione di massima di massima della OMS che stabilisce quali sono i diritti i pesi e in equilibrio tra che ridire tra spesa territoriale esteso costerà che esattamente l'inverso
Di quello che dell'obiettivo che si dava la regione Friuli Venezia Giulia io ho citato in sostanza un sistema corretto
Corretto almeno allo stato attuale dovrebbe avere una spesa ospedaliera del quarantacinque per cento del totale delle risorse
Una quota per la prevenzione e per servizi amministrativi e un quarantasei quarantasette per cento sul sul territorio
E questo è per far questo occorre ovviamente riordinare la rete ospedaliera mi pare ovvio insomma che non vuol dire semplicemente diminuire i posti letto dire riordinare profila reti
Reti quindi comunque non ritiene e tutto da vedere da fare
Però ecco segnalo un'altra cosa che è evidente che è importante trasferire più risorse sul territorio fino arrivare a questa livello ottimale ma attenzione
Se il territorio è così come ora
Cioè una sede indistinta indifferenziata di servizi di ambulatorio senza regole senza coordinamento senza programmazione evidente che era è un pozzo di San Patrizio che spreca risorse
Quindi si pone oggi l'obiettivo molto serio quello di dare al distretto socio sanitario un nuovo modello organizzativo e nuove regole
Per renderlo comiche capace forti e autorevole nell'ambito del sistema sanitario questo
Senza questa accortezza di cui portare sul territorio la corte la cultura la competenza la la tecnologia anche via di vigna investire sul territorio
Informatizzazione in tecnologie anche per quanto riguarda la pratica sanitaria
Se non c'è questo investimento per rendere il il territorio integrato ma il ricco anche di opportunità di capacità lui corriamo il rischio di avere spostato ingenti risorse aderisca Creazzo anch'altri rivoli di spesa improduttiva
Per per esser chiaro una dimissione qui programmata dall'ospedale deve poter avere nel territorio un livello di Condi direzione dicono di competenza di organizzazione che sia in grado di prendersi carico del problema che gli viene affidato da chi ha fatto un una ha svolto una certa fase d'intervento sanitario
Ultima questione
Di RC beh e non non so io non non mi risulta che sia morto uno studio complessivo fatto in Italia ci sono studi però fatti
Uno ne ha pubblicato quasi tempo fa a cura di fare un componente del consiglio di Donzelli insomma di consiglio su sulla sanità
Che atti ha dimostrato e ma nessuno ha risposto quindi vuol dire che sono attendibili che i la la strada del DRG ha implementato il ricovero ospedaliero e la spesa sparire e ha drenato risorse dal territorio
Non so se poi si si sia così a assoluto questo giudizio non non son sicuro di questo è indubbio che e i dieci senza se lasciata a se stesso
Significa in sostanza un pagamento di del delle delle delle attività ospedaliera a prestazioni e può indurre una moltiplicazione impropria delle prestazioni
Se non c'è controllo esso non ce ne sono limiti se non ce ne sono regole in sostanza protocolli eccetera eccetera credo che questo sia il minimo che si possa dire
In realtà io sto dicendo che probabilmente quest'anno anche si può rimanere limitatamente ad alcune prestazioni mio utile il pagamento a prestazioni e quindi globalmente definitive sulla base di tariffe
Io penso che il nuovo sistema federalista che fondato sull'autonomia delle finanziaria della Regione abbia appunto bisogno di quel principio di responsabilità che si esercita attraverso quello che è il il il Budget assegnato che va al distretto fattura la la dice Antonio e prevede risorse definiti da assegnare al distretto quindi il bilancio di distretto
Quindi la responsabilità dei responsabili stretto degli operatori del distretto del medico di famiglia cioè sulla base di diciamo di risorse assegnate
Che consentono di come dire di stabilire un rapporto tra gli obiettivi e le risorse impegnate una coerenza è una corrispondenza tra questo
Segnalo per chi lo vuole questo questa strana e imboccato dalla Regione Umbria del Global Budget
Cioè tutta la stesa e sanitarie viene articolata in banchetti per dipartimento del distretto per funzioni e per responsabilità e su sulla base di un un sistema che sì sì si potrebbe anche discutere che abbastanza interessante che consente di stabilire una maggiore coerenza no tra i il i fattori della produzione impegnati le risorse assunti le responsabilità
Mi sembra che questa sia una strada adatta indicare Castro orari ovviamente ma chi le regioni poi percorreranno inviati nella piena autonomia della loro capacità organizzatoria
Io almeno questa di chiudere dicendo questa cosa qua interi io ci sono dei rischi che anche la Gloria ha rilevato rischi molto grossi cioè dal due mila tre che succede
Che succede dopo quando è finito il vincolo di destinazione
Sapranno le regioni eccetera eccetera però garantire alle accese al sistema sanitario nazionale il il fa dire risorse decorsa dal fabbisogno
La possiamo soltanto a sfidare aprirà una contrattazione o livello di sensibilità e di vigilanza democratica dei cittadini
Occorreranno forse anche alcune garanzie che sono che pretermessi introdotti ulteriormente nelle normative perché ci sia come un comportamento virtuoso
Necessario per tutti quanti senza rete senza stabilire come dire vincoli di serrati
Io credo questa sia un tema aperto
Però ecco penso che pur sapendo che c'è questo rischio della garanzia delle risorse per vie per la sanità pur sapendo che ci sono problemi aperti il rapporto tra Regioni e autonomie locali anche per quanto riguarda impegno di spesa
Perché il i programmi atti attuativi locali pal fatti dalla conferenza dei sindaci siano coerenti con le impegni con le risorse assegnate pur sapendo questo però mi rendo conto è poi sembra che ci sia una nuova fase ecco che si apre
Che i come irta di rischi ma anche di occasioni
Di occasioni come del resto ci capita di dire sempre la storia del nostro Paese
Riusciamo a a ottenere dei risultati importanti come frutto di come conquista di onde movimento di un processo culturale
E quello stesso apre nuovi problemi ecco il federalismo istituzionali e fiscale che non vogliamo improntato a quelle tre parole d'ordine l'equità la solidarietà e la cooperazione tra il sistema noi pensiamo che sia appunto una fase sulla quale è richiesta una maggiore attenzione e però una partecipazione più efficaci da parte dei cittadini delle associazioni che era presente
Quindi io non son tanto convinto ecco che siano giuste le posizioni che io ho citato di chi preoccupato di quello che verrà vorrebbe coi fare marcia indietro tornare come dire
Anche perché il sistema attuale è tutt'altro che che come dire ecco e tutt'altro che solidale quindi partendo dalla realtà esistente sapendo degli appuntamenti che stabilisce la duecentoventinove e le leggi ad essa collegati
E sia si aprono questi nuovi scenari sui quali le autonomie locali il sindacato con le associazioni il cassettone sanno che vi è la partita
Lì Lodi egli si salta sia diciamo esserci bene altrimenti i rischi possono diventare danni
Margarina
Parlare in maniera rilevante magari parlare espansione ma volevo diciamo l'osservazione è una è un'informazione
Parto dall'informazione e che si ricollega a una delle cose che stava dicendo Bruno probabilmente se voi avete visto la finanziaria nella parte che riguarda la sanità vi sarete accorta che viene istituito il Budget
Distrettuale per il medico di medicina generale che cioè al medico di famiglia
E questo è un fatto positivo cioè evidentemente l'indicatore di un'attenzione a questa dinamica
Purtroppo si fanno salve io dico purtroppo perché so quali sono le esperienze in giro a parte nelle Marche in Umbria queste qua si fanno salve le le situazioni già esistenti
E sappiamo che in alcune regioni il Budget è stato assegnato al medico di medicina generale quindi su un principio
Più di costi-benefici
Della propria attività che su un principio di investimento in salute rispetto al distretto che si sta governando
Quindi c'è un segnale positivo e un segnale probabilmente non se ne poteva fare a meno comunque non positivo
Faremo le osservazioni di merito ma ritengo che sarà Porthos difficile togliere i soldi a chi li ha già avuti su quest'altra parte in ogni caso laddove verrà istituito alla luce della finanziaria si potrà agire cercare di forzare in positivo esattamente nella direzione che diceva
Bruno
Una cosa invece l'osservazione forse questa non tutti la sanno l'agenzia
Nazionale per i servizi sanitari regionali era stata proprio istituita
Con questa funzione di
Monitoraggio come si usa dire delle dinamiche regionali e possibilità di intervento a sostegno per gli atti di programmazione di indirizzo di quelle regioni che avessero delle difficoltà
A elaborare a intervenire a ragionare sul su sul bilancio e sulla programmazione contestualmente l'agenzia non è stata rifinanziata
Quindi il dirigente nazionale dell'Agenzia nazionale Francesco fatta Rognoni dal primo novembre sarà di nuovo in Emilia Romagna e farà il dirigente dell'agenzia regionale questo è un un indicatore a mio avviso grave perché e l'agenzia era uno di quei soggetti anche alla luce della funzione che le agenzie che alle agenzie viene data dalla legge Bassanini
Era uno di quei soggetti istituzionali terzi cioè che potevano effettivamente operare come atto di Indirizzo svincolato da una serie di vincoli scusate il bisticcio di parole
Di tipo gestionale governativo diciamo così e che effettivamente sarebbero stati utilissimi ai fini di consentire un ragionamento di perequazione negli atti di programmazione
Mentre la la sopravvivenza delle agenzie regionali che va benissimo per carità ci devono essere per comunque al loro interno svolgono la stessa funzione nel territorio relazione alle ASL e distretti alle varie dimensioni istituzionali territoriali
Continua a essere all'interno di una propria logica le quindi manca diciamo quel quel filo di coesione che sarebbe stato importante
Anche lì
Chiudiamo qui
E sapendo che era appena partita una idea nuova svolta è assente è appena cominciata
E che quindi rigida e Cina ed ancora impegnati in altri momenti ecco appunto la risposta continua abbiamo deciso di perverso circolo beh vediamo appunto di riuscire a portare l'importo in uno spiazzo OLAF ampio nuovamente si allarga che la democrazia e l'efficiente e soprattutto l'efficienza dei servizi sanitari grazie per Kia resistito richiede venuto e arrivederci