"Economia, sviluppo, Pmi" - organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria dell'Emilia Romagna (presso il Complesso di San Giovanni in Monte, Aula Giorgio Prodi, piazza San Giovanni in Monte 2)

Volessero tutti e
Ringraziamento impraticabili imprenditori
Emilia Romagna ai e due intervenuti ringraziamo il ministro Fassino proporre l'onorevole Casini per essere intervenuti appunto questa sera all'incontro
Questo è il primo incontro diretto fra i due candidati vicepremier
Egli ha per queste elezioni politiche e vorremmo che si caratterizza assente alla concretezza dei contenuti e anche per la pacatezza diciamo della dell'argomentare
Non è un caso che ci troviamo però questa sera in quest'aula Università degli studi di Bologna dove cultura tradizione hanno hanno comunque caratterizzato pertanto la tradizione di questa diversità quindi riteniamo sì è l'ideale per uno scambio di programmi di idee avverto naturalmente i anche il capo dello Stato ha recentemente ha richiamato ad un certo stile della campagna elettorale e quindi in questo senso anche oggi ci sentiamo di proseguire in questa in questa su questa traccia noi imprenditori di Confindustria dell'Emilia-Romagna riteniamo che economia e sviluppo siano un valore un bene per tutto il Paese
Che vada al di sopra quindi delle parti delle ragioni politiche e di schieramenti
Proprio per questa ragione chiediamo oggi questa sera ai due candidati
Le azioni chiediamo dice l'intero diremo sua azioni su obiettivi e su tutto quello che concretamente ritengono di voler proporre nel caso attualmente per venissero eletti riteniamo che un sistema comunque economico in salute consente di mantenere e migliorare anche quello che il sistema sociale che possa essere più economico mentre e più attento per tutti
Ma il vero economie la vero motore dell'economia riteniamo siano ancora le piccole e medie imprese e che naturalmente tutti i giovani hanno a che fare con con i mercati ma anche con il territorio nel quale naturalmente operano oggi attualmente siamo qui soprattutto per ascoltare i due candidati ricordo che venerdì sedici e sabato diciassette di marzo
Si terrà un convegno di Confindustria a Parma nel quale noi presenteremo un progetto che appunto il progetto per la competitività del Paese
Pertanto teniamo molto ha come si come risponderanno sui temi di carattere economico do ora la parola Giancarlo Mazzucca che direttore del Resto del Carlino la nazione il giorno e che dirà diciamo da moderatore e al quale abbiamo delegato le nostre le nostre tesi grazie crederci
Allora
Buonasera a tutti cominciamo devo dire che industriali emiliano-romagnoli sono stati o un fortunato molto bravi perché il primo confronto fra il vicepremier inatteso di un eventuale ipotetico confronto tra il premier prima del ma quel tredici maggio appunto avviene qui a Bologna ospiti dell'industria di Bologna da una parte l'onorevole Casini dall'altra l'onorevole Fassino quindi il momento buono per cominciare
Al meglio questa campagna elettorale ecco ti gli organizzatori tutto convegno mi hanno detto di svolge il tema in modo molto economico però anche sono Giolitti economico poi affronteremo anche qualche argomento politico segue ospiti sono d'acqua ecco cominciamo subito con economia a reggere i giornali in questi giorni c'è da confondersi perché abbiamo visto da una parte il confronto diretto che c'è stato l'altro giorno
A Cernobbio tra il ministro Visco e Tremonti uno Visco dice che le cose vanno bene gli ha l'altro Tremonti dice che le cose vanno male dal punto di vista economico anche oggi a leggere i giornali Ceva confonderci le idee
Basta guardare su Repubblica l'intervista del ministro del Tesoro Visco il quale dice che in fatto di competitività l'Italia è al terzo posto in Europa
Poi andiamo a leggere il Sole ventiquattro Ore giornale della Confindustria e dice appunto che l'Italia e e alla deriva emessa martedì veramente come giallista economico come addetti ai lavori ma su tutti quanti non riescono a veramente in questo momento a capire in quale situazione ci siamo metà del guado o la situazione è molto peggiore di quello che posso pensare ecco allora cominciamo appunto da Fassino com'è la situazione economica mi sembra che stiamo un po'andando male a duecentocinquanta giorni dall'avvio dell'euro i segnali che arrivano dal centrodestra sono passeggera
Intanto io ringrazio naturalmente
Ragione di queste di aver organizzato questo confronto
Che io credo sia culturalmente utile ma io vorrei partire dalle cifre perché la matematica non è un'opinione
Allora noi abbiamo la più bassa inflazione degli ultimi trent'anni
Il più bassi tassi d'interesse degli ultimi ventisette anni
Il più basso deficit d'esercizio del Bilancio negli ultimi ventitré
Da sedici anni la disoccupazione non nera così bassa e sta avviandosi per la prima volta dopo sedici anni a varcare la soglia limite al di sotto del dieci per cento tornando ad una cifra
L'indebitamento era nel novantasei centoventidue per cento del PIL
Entro il due mila uno si avvicinerà a quota cento
Sono cifre che dimostrano che il processo di risanamento economico finanziario effettivo e reale
Un processo di risanamento economico finanziario che è stato messo in campo per ottemperare ai parametri di Maastricht
E che ha saldamente collocato in Italia tra i paesi che hanno fatto decollare l'euro
A questo proposito io vorrei dire che adesso tutti dicono braccia con l'Italia nell'euro
No nel novantasei non era così
Quando Prodi nel novantasei disse che sul portale Italia nell'euro il centro sinistra scommetteva la propria capacità di governare il Paese ci furono non pochi autorevoli commentatori che sui principali quotidiane di questo paese sollevarono dubbi su quella impegno dicendo che era velleitario che era troppo ambizioso
E questo scetticismo non si esaurì in poche settimane anzi
Se è vero come è vero che ancora nella estate del mille novecentonovantotto c'era chi sosteneva sei mesi prima che entrassimo nell'euro che quel passo è la verità
E poi una volta che siamo entrati nell'euro questo scetticismo si tratta dal fatto
Vi è stato chi diceva
Che si erano portate alla Roma non ci saremmo stati che la cura avrebbe ammazzato il cavallo insomma tutta una serie di cose di questo genere ora
Io credo che il dato sia incontrovertibile ma abbiamo messo in campo una politica di risanamento economico e finanziario che
Ha consentito all'Italia di essere tra i Paesi che hanno fatto decollare l'anno alla moneta unica in maniera irreversibile
Dando all'economia italiana una stabilità una solidità in grado di competitività superiore certamente a quello del mille novecentonovantasei quindi io dico siccome siamo alla vigilia di una campagna elettorale in primo luogo i cittadini italiani sono chiamati a dare una valutazione su come si è governato perché su questo è uno dei punti poi devono anche dare una valutazione sulla credibilità dei programmi che ciascuno presenta per il prossimo quinquennio ma intanto su come si governa ora le cifre
Si consegnano un Paese che cinque anni dopo è certamente più forte più solido e più competitivo
Poi naturalmente la competitività non è un dato statico è un dato dinamico
E quindi è evidente che noi dobbiamo fare i conti con esigenza di competitività che ogni giorno si pongono e quindi l'aver realizzato obiettivi che hanno determinato una
Stabilizzazione e una solidità dell'economia italiana non significa che non si debbano oggi affrontare altre questioni altri problemi tuttavia io credo che sia incontrovertibile che l'Italia di oggi è sicuramente un Paese più solido e più competitivo di quello di cinque anni fa
Aggiungo due altri elementi
Il primo questa politica di
Risanamento economico finanziario non è
Avvenuta a scapito della coesione sociale
Perché in questi cinque anni il potere reale d'acquisto di salari stipendi pensioni e risparmi è stato sostanzialmente tutelati
Anche questo non era scontato
Qui siamo in una platea di imprenditori potremmo potreste voi citarlo nei casi
Di Paesi anche importanti che nel corso degli anni hanno messo in campo politiche di aggiustamento di risanamento economico finanziarie che si sono tradotte in una forte depressione della coesione sociale e del potere reale d'acquisto dei redditi
E terzo elemento questa politica di risanamento che ha tenuto insieme risanamento e coesione sociale è stata una politica
Di crescita e non vi stagnazione o di recessione
Lo dicono gli indici di crescita del prodotto interno lordo di quest'anno
Lo dice appunto il fatto che noi in cinque anni abbiamo avuto un incremento dell'occupazione di circa un milione cento mila posti di lavoro in più gran parte realizzate attraverso le misure di flessibilizzazione del mercato del lavoro
Quindi io qui mi fermo perché nel dibattito bisogna fare credo così lunghe a me pare che
Le cifre
E il fatto di averne realizzato una politica di stabilizzazione economica che ha tenuto insieme risanamento coesione sociale e crescita
Possa essere salutato non una politica che è stata positiva per il Paese il Paese ha beneficiato di una politica che l'ha reso come io dico appunto più solido e più competitivo da qui si tratta di muovere
Per affrontare
Ulteriori problemi di competitività anche
Il fatto di agire in un mercato unico europeo per un verso i mercati aperti dalla globalizzazione per l'alto si pongono tutti i giorni e che non possiamo evidentemente eludere
E tuttavia possiamo oggi affrontare nuove frontiere non vestito di competitività perché abbiamo alle spalle appunto cinque anni dei quali abbiamo stabilizzato e consolidato
I fondamentali dell'economia italiana io credo che questo sia il giudizio che si può dare modo obiettivo
Ecco la palla passa la mia destra all'onorevole Casini fino a che punto siamo più competitivi rispetto a cinque anni fa
Anzitutto saluto dei giovani industriali il presidente delle cariche mi ha invitato presidente su della federazione regionale dell'industria
Bucci e tutti coloro che hanno organizzato questo incontro
E saluto anche il mio partito sull'onorevole Fassino
E voglio dire e che c'è un auspicio secondo me da raccogliere che quello sui Chalal Fava il presidente dei giovani industriali io non credo che il bipolarismo sia uno scontro tra due estremismi
Non credo che sia un confronto a base di mazzate ma un confronto a base
Sulla base di una discussione che deve essere il più possibile pacata
La gente come ha detto il capo dello Stato deve poi sapere il giorno in cui andrà a votare perché cose per chi va a votare
E io credo anche che bisogna spazzare via da questa campagna elettorale dei falsi argomenti e gli amici giornalisti nell'entrare qui mi hanno chiesto
Che cosa pensavo
Di alcuni giornali europei che attaccano il centrodestra
Io ho risposto loro che penso di questi giornali esattamente quello che pensavo dei giornali che attaccavano il presidente dell'Unione Europea Romano Prodi che noi dell'opposizione italiana difende l'amo in Italia e al Parlamento europeo come presidente dell'Unione Europea
Questo perché chi volesse approfittare di interferenze esterne peraltro interferenze che non voglio condannare ognuno dice tutto c'è libertà ognuno dice quel che vuole
Per delegittimare uno schieramento politico come a volte mi sembra che facciano molti della sinistra
Secondo me commette un atto di puro autolesionismo noi in Europa abbiamo difeso il nostro avversario politico in Italia Romano Prodi e lo abbiamo votato al Parlamento europeo questo perché credo sia giusto ricordare quale è il nostro senso dello Stato poiché Tremonti Visco non vadano d'accordo questo è una cosa che sappiamo si o che Fassino io lui non abbiamo elementi di di dissenso di dissapore personale loro forse hanno anche così qualche eccesso di emotività privata
Arriviamo al merito
Giustamente Fassino quello dice quello che direbbe qualsiasi esponente di governo però io vorrei ricordare solo perché ancorassimo la discussione a dei dati che non è che siamo all'anno zero in Italia
Noi siamo la quinta potenza industriale del mondo
Noi parteciperemo al G otto a Genova e in questi vertici l'italiano sarà la prima volta che cita dopo cinque anni di governi della sinistra c'è andata da tempo
Allora qui non si tratta di confrontarci perché sarebbero falsi
I termini della questione tra chi dice che l'Italia è tutto da rifare tutto va male chi dice invece che in Italia una sorta di paradiso terrestre l'Italia un proprio è un Paese che ha avuto un sacco di problemi
In questi cinque anni sono state fatte cose buone penso ad alcune scelte dell'allora ministro del Tesoro Ciampi ad altre meno buone
Noi riteniamo che l'Italia potrebbe andare molto meglio di come va questo è il termine della questione perché poi abbiamo una forza che non ci deriva dalle scelte economiche di chi pro-tempore governa
Abbiamo una forza che ci deriva da voi dalla piccola e media impresa italiana che è più forte di qualsiasi vincolo burocratico fiscale che lo Stato italiano può mettere è grazie a grazie a questo tessuto economico che l'Italia è andata avanti non grazie alle scelte politiche della sinistra
Guardiamo invece quello che potremmo fare che non abbiamo fatto
Noi stiamo perdendo punti Fassino in termini di competitività
C'è stato questo dibattito un po'forse sopra le righe tra Visco e Tremonti ma il risultato è quello che oggi certifica un un importante giornale economico ventiquattro ore
Riprendendo i dati della World Economic Forum che sei tu Alitalia al ventiquattresimo posto e solo al trentesimo come Trento sulla base della competitività
Appena prima credo del Sudafrica e del Cile
Questa è la realtà italiana una realtà in cui il potere politico ha più volte esercitato un freno un freno e voglio fare alcuni esempi
Parliamo
Di
Fisco
Ci si dice che le nostre proposte sono proposte
Caratterizzati dalla demagogia
Che noi non potevamo alleviare la pressione fiscale in Italia perché c'erano delle condizioni esterne che ce lo impedivano beh io non sono d'accordo su questo
Quando la pressione fiscale in un paese si attenua lei stretto immediato è che si incrementa lo sviluppo l'investimento la produttività la creazione di posti di lavoro abbiamo Paesi in Europa che hanno un un prelievo fiscale minore alla fine ha avuto una parità sostanziale nei conti dello Stato penso alla Spagna
Dove in un paese assai più fragile dell'Italia si è incrementata con un alleggerimento della pressione fiscale il rilancio degli investimenti e il risultato è che l'occupazione
Non diminuisce parzialmente di alcune piccole cifre come diminuisce in Italia
è diminuita sostanzialmente come un alleggerimento della pressione fiscale con un lavoro sulla contratti sulla sui contratti di lavoro e qui c'è una seconda questione che io voglio inserire accanto alla pressione fiscale il tema dei contratti di lavoro il tema della flessibilità
Ancora una volta quando si parla di flessibilità qualcuno si inalbera come se si teorizzava se il lavoro nero il precariato lo sfruttamento minorile
No la flessibilità è qualcosa di molto diverso noi in questi anni abbiamo avuto una rigidità del mercato del lavoro che ha favorito chi era dentro al mercato del lavoro e ha dato scarsi opportunità chi tira fuori soprattutto ai giovani
Abbiamo avuto una politica del sindacato che ha garantito gli occupati e non si è fatto carico di dare nuove opportunità che era fuori dal mercato del lavoro
La flessibilità in Italia laddove è stata attuata penso ad alcune scelte positive del pacchetto Treu
Ha prodotto immediati effetti in termini di occupazione ma perché la sinistra non è andata dove doveva andare dove altri paesi europei sono andati in termini di flessibilità
Perché c'è un vincolo permanente ed effetti ed effettivo anche in questo momento in cui parliamo del maggior sindacato che la CGIL che condiziona pesantemente non sono idee nostre della campagna elettorale
Sulla legislazione del lavoro in questi giorni il vento di Cofferati ha impedito di fatto la trattativa tra una parte del movimento sindacale
Che vincendo resistenze Attardi tira più disponibile organizzazioni imprenditoriali ancora una volta il sindacato maggiore la CGIL ha posto il veto e il ministro del lavoro questo veto ha finito per accettarlo
Prorogando sine die rinviando a luglio quello che è l'attuazione di un pacchetto assolutamente necessario sulla legislazione del lavoro
Ma potrei dire tante cose su sotto altri profili siamo in una città Bologna in cui si è favoleggiato sulle opere pubbliche in questi ultimi mesi
Si è favoleggiato perché se le grandi scelte di infrastrutture necessarie a creare sviluppo in Italia non sono decollate
è stato non casualmente ma per un veto che sulla politica del governo hanno messo sistematicamente i Verdi
Impedendo il raddoppio della variante di valico pur voluttà dagli enti locali perché un minimo di ragionevolezza c'è gli enti locali dell'Emilia-Romagna Toscana vedevano la struttura inaccettabile sollecitavano la variante di valico
La variante di valico sembra che si sia sembra che si sia parzialmente sbloccata solo guarda caso alla vigilia della campagna elettorale probabilmente perché in questo momento i verdi hanno un potere di veto attenuato ma nessuno
Ci
Garantisce che se la coalizione di centro sinistra vincerà il veto non non ricomparirà al giorno dopo un veto che peraltro persiste su molte opere pubbliche penso al ponte sullo Stretto di Messina
Anche se sembra parzialmente caduto sulla sulla variante di valico ma un parliamo dei fatti come giustamente Fassino dice
Perché Fassino cinque richiama e io accetto quello che lui dice
A parlare non dei programmi noi possiamo parlare dei programmi voi dovete pari quello che avete fatto perché cinque anni di governo oppongono
In una disparità noi siamo l'opposizione loro solo coloro che prima di tutto mi dispiace per Rutelli ma anche per lui dovrà valere questa regola devono rispondere di questi cinque anni
Non parliamo di Mezzogiorno di privatizzazioni perché il dibattito lungo non voglio esaurire tutto al primo al primo intervento ma io credo che l'Italia potrebbe essere in una condizione largamente migliore rispetto a quella che
E io penso che le ricette che centrodestra propongono siano ricette che meritano di essere sperimentate sul campo
Vediamo
Rischiamo sui fatti concreti come suggeriscono i due candidati dice il premier allora
Effettivamente la situazione economica italiana
Tiene anche conto di una peggioramento della congiuntura internazionale proprio dall'ente in cui la ripresa economica in Italia e la partita nel due mila c'è stata la fermata della locomotiva americana e anche l'Europa ha cominciato a rallentare
Questo quindi pone dei grossi problemi alla prossimo governo o di centrodestra dice il professionista notevole anche dal punto di vista economico due in particolare
Il primo problema è il problema fiscale sia il centrodestra che il centrosinistra hanno promesso varie misure varie in varie occasioni un taglio della pressione fiscale con una situazione economica internazionale e quindi anche italiana peggiorata come possibile questo taglio
Dove si può veramente tagliare la pressione fiscale l'altra domanda che appunto che legata anche a questa situazione economica in peggioramento
Il prossimo governo sia di centrodestra che il centrosinistra dovrà intervenire sulle pensioni
Come appunto pensate di agire su questo fronte del taglio delle per la spesa previdenziale Aleppo sino
Ma io intanto volevo prima no colloqui aveva un Casini perché
Ma se lo dico con molta pacatezza ma ha rappresentato una caricatura di quello che è il Paese la politica di questi anni
E lo dico sulla base anche una volta di dati io
Ho introdotto questa discussione citando cifre che peraltro Casini non ha contestato e quelle cifre fanno fede
è vero che
Al G7 noi non andiamo soltanto a Genova ci andavamo anche gli anni precedenti ma un conto ad andarci con un'inflazione oltre il dieci per cento e il doppio degli altri che sedevano a quel tavolo un conto andarci con l'inflazione
Che è riportata alla più bassa cifra appunto degli ultimi trent'anni e che analoga a quella di altri Paesi europei
Poco distante
Prendo atto che Casini dice è sbagliato dire che c'è un paese tutto da rifare vorrei segnalare a uno dei due vice premier della coalizione del centrodestra che il loro invece autorevole premier fa tutta la campagna elettorale dicendo che va bisogna rifare tutto quindi no abbiamo sentito in televisione più volte minori fare tutto ben
So che Casini o l'uomo più potente più moderato ecco
E questo va bene ma dico
Chi è che sta dando una versione al Paese caricaturale di quello che
Io credo che gli italiani cittadini poi racconta di quello che vuoi misurano concretamente le cose come lei vivono e quando i racconti delle cose che non sono vere come se ne accorgono chiunque gliela racconti
Sì al centro destra e centro sinistra
Allora io penso che bisogna fare un confronto di merito sulle cose parliamo delle questioni che tu hai citato
Il problema è la flessibilità papa Pio chi mi conosce lo sa su questo tema non solo non ho problemi
Sostenendola esigenza della flessibilità quando questa parola era assai meno accettata nel dibattito politico-sindacale di quanto non lo sia oggi quindi figuriamoci
Perché credo che la flessibilità non sia la concessione a qualcuno la flessibilità sia un modulo obiettivo della produzione dei consumi della vita organizzata di oggi
Tutti viviamo in un contesto molto più flessibile dal punto di vista della produzione
E della sua organizzazione nel rapporto tra ciclo produttivo del mercato nei consumi eccetera eccetera
Quindi è evidente che se si vuole affrontare il problema
Del mercato del lavoro dell'occupazione non lo si può fare se non assumendo la flessibilità come una variabile fondamentale ma noi in questi anni l'abbiamo fatta
Perché quel milione cento posti di lavoro in più che è stato creato dal novantasei ad oggi
Dati statistici
Sono per quattro quinti posti di lavoro creato con misure di flessibilità
Creati Como
La riforma del collocamento la riduzione dei vincoli delle chiamate numeriche
Con l'espressione dell'applicazione dei contratti a termine
Con l'estensione dell'applicazione del part-time
Con l'espansione notevole del ricorso all'affitto lavoro e la modifica della normativa sulle società interinali
Chi sono tutte misure di flessibilità
In parte nel pacchetto Treu in parte che vanno al di là del pacchetto Treu che ha fatto il Governo di centrosinistra in questi anni
Dopo di che il problema della flessibilità che abbiamo tutti di fronte non è
Discutere se ci deve essere o non ci deve essere perché è una discussione questo genere saremo discussione arretrata mi pare evidente che la flessibilità è un dato obiettivo dalla realtà chiunque la contestasse o pretendesse di rifiutarla si condannerebbe a essere emarginato dai processi reali
Il problema che abbiamo tutti oggi a chi governa il centrosinistra al governo ma guarda che questo problema ce l'avrebbe anche il centrosinistra qualora mai dovesse governare domani
E come realizzare una flessibilità che corrispondendo alle esigenze di adattabilità delle imprese
Non traduce fa sì che quella flessibilità non si produca semplicemente in una precarietà esistenziale questo è il grande problema che chiunque governi la flessibilità
Che secondo me che secondo me ha una chiave di risoluzione io sono mi sono sempre rifiutato
Di accettare
L'equiparazione flessibilità uguale precarietà quelle cooperazione culturalmente sbagliata ma dire che quelle cooperazione culturalmente sbagliata non significa non vedere che può prodursi quella quella equiparazione il problema è come l'aereo
E secondo me la è lite se si investe molto in formazione perché quanto più più investe in formazione quanto più si alza il saper fare di un cittadino di un lavoratore
Tanto più quel lavoratore sapendo fare più cose sarà in grado di essere mobilitato flessibilizzare a cambiare lavoro e senza vivere ogni volta quel cambiamento come un dramma esistenziale
Ma questo è il problema
E su questo problema si tratta di vedere come mettiamo in campo una più forte capacità di investimento nelle politiche di formazione che sia funzionale a un mercato del lavoro flessibile non rappresentare il dibattito tra chi vorrebbe la flessibilità a tutti i costi e chi non la vorrebbe perché quel dibattito di non esiste
E le questioni che pone Cofferati non sono la questione tra flessibilità sì flessibilità no perché Cofferati il leader della CGIL che ha firmato gli accordi sull'estensione dell'interinale sull'estensione del dei contratti a termine sulla modifica del collocamento a tutte misure di flessibilità Cofferati pone questa questione che io ti ho richiamato cioè che ripeto è una questione che attiene proprio al governo di uno strumento che se vogliamo efficace bisogna che sia tale e una flessibilità che sia efficace è una flessibilità che deve porsi il problema di come evitare il rischio di una precarietà badate può sembrare distonico questo ma
Vedrete che non lo è lo dico anche da ministro della giustizia cosa c'entra c'entra
Guardate che le società nelle quali ci sono i più alti rischi criminogeni sono le società ad alto tasso di precarietà esistenziale
Una società che consente a ciascuno di vivere più sicuro è una società con minore tasso di credito circa di criminogeno
E allora noi dobbiamo essere capaci di realizzare una società flessibile perché in quella viviamo e quindi la società flessibile significa il superamento di tutte le rigidità del vecchio modello industrialista
Che oggi sono appunto
Solo sorpassati nei processi di riorganizzazione produttiva e di mercato
Ma al tempo stesso abbiamo questo problema che in Europa è tanto più rilevante data la diciamo la cultura sociale che in Europa è tradizionale
Di come garantire un rapporto che canta un rapporto equilibrato tra flessibilità e sua gestione che appunto riduca al minimo i rischi di precarietà questa la questione di questo io sono disposto a discutere non con una caricatura tra
Quelli che la vogliono e quelli che hanno una voglia perché io la voglio la flessibilità e non da oggi
E in questi sei cinque anni di governo e centrosinistra visto che dobbiamo dire che cosa abbiamo fatto di misure di flessibilità nella sul Piemonte
Fisco
Io intanto vorrei sapere qual è la proposta del Polo Casini perché Berlusconi ha detto due cose molto diverse ha detto che vuole ridurre prima dichiarazione che sta agli atti la pressione fiscale di quindici punti
E poi ha detto che vuole ridurre la pressione fiscale del quindici per cento solo due cose molto diverse perché il quindici per cento dell'attuale pressione fiscale con la riduzione del sei sei e mezzo forse sette
A seconda di come si calcoli quindici punti è un'altra cosa
Ha corretto e che siccome in genere la seconda dichiarazione
Se non è aumentata è più credibile della prima non viene fatta percorrenza prima ha detto quindici per cento a seconda c'è una riduzione del del prelievo fiscale che è stata un minimo di cinque e mezzo sei a un massimo del sette e mezzo che è esattamente quello che propone anche Visco
Che è quello che oggi si può fare oggi non si poteva farne novantasei no non si poteva fare novantasei perché quando si compare al sistema fiscale
Dell'Italia con quello degli altri Paesi perché la comparazione sia obiettiva e corretta occorre comparare anche il debito pubblico se no
La comparazione iniqua
è perché il debito pubblico della Germania non era mica al centoventidue per cento nel mille novecentonovantasei il debito pubblico dalla Francia all'amica centoventidue per cento
Ed è evidente che il prelievo fiscale italiano in una quota parte ha dovuto contribuire alla riduzione del debito
Oggi che il debito si avvicina progressivamente a quota cento e quindi entra diciamo in una faccia di normalità che la porta verso il limite di Maastricht
è possibile ragionare di un prelievo di una riduzione fiscale certamente superiore a quella che si è potuta fare negli anni scorsi
Non è vero che in qualsiasi tempo si può fare qualsiasi politica perché chiunque di noi faccia politica e chiunque diriga un impresa sa che non è così
Ci sono le fasi e i tempi ci sono i tempi e i tempi del risanamento che ti impongono certi vincoli e poi i tempi in cui grazie ai frutti che Risanamento ti ha dato sei più flessibile e più mobile nelle politiche che puoi fare infine il caso del fisco esattamente questo il punto
Siamo assolutamente d'accordo che c'è il problema di una riduzione della necessità di una riduzione del prelievo fiscale come fattore di competitività per le imprese oggi questa riduzione fiscale nel prossimo quinquennio si potrà fare in quanto se fatta quella politica che Tremonti
Dichiara essere di Gangster e in realtà è stata la politica che ha consentito di consolidare
La situazione finanziaria di risanare la dieci ridurre l'impatto del debito e che consente oggi anche un'operazione di prelievo fiscale che può essere alleggerito
Terzo se le privatizzazioni e poi ne possiamo discutere
Poi arrivo alle pensioni privatizzazione io figuriamoci discutiamo di privatizzazione vorrei solo far notare che nel novantasei chiunque alzasse una cornetta del telefono per fare una telefonata lo faceva da una compagnia di Stato unica monopolistica
E oggi ci sono ottanta gestori di telefonia tra gestori nazionali e locali ottanta le coi provvedimenti sull'ultimo miglio che l'Authority ha preso qualche settimana fa totalmente liberalizzati
Nel novantasei il cinquanta per cento del sistema bancario da nelle mani dello Stato non c'è più una banca che sia pubblica
In questi anni si sono messi in corso privatizzazione delle Autostrade
Dei porti degli avevo porti vi società municipalizzate
Si è avviato il processo di privatizzazione BNL nei
Dopo di che si tratta di continuare certe perché io considero che tutte queste attività che abbiamo privatizzato non ha più senso che oggi sono in capo allo Stato aveva senso che la rete autostradale negli anni cinquanta sessanta fosse finanziata dallo Stato
Oggi
Quell'aspri non è più quella scelta strategica la scelta strategica dello Stato è sostenere innovazione tecnologica la qualità del prodotto la ricerca la formazione quindi si spostano le risorse dell'intervento pubblico invece questi settori possono essere messi a mercato per una sera usare un'espressione diciamo d'impresa
Si son fatte cento e ventotto mila miliardi di privatizzazione in questi cinque anni centoventotto mila miliardi di cose messe a mercato non è se il Padreterno quelli a mercato e
Allora se vogliamo discutere delle cosa discutiamo di queste cose qui però io sono il primo a dire
Che siccome appunto viviamo in una
Economia
Globale aperta in cui l'elemento della competitività e ogni giorno da riconquistare da riaffermare
Tutto questo non non deve consentire di dormire sugli allori figuriamoci e quindi ci sono altre questioni da affrontare il problema è la flessibilità richiede ulteriori misure di flessibilità secondo me sì
C'è un problema di sostenere la qualità dei prodotti e l'innovazione tecnologica di più incerto
Di più ma che in questi anni non si è fatto niente sole ventiquattr'ore che è stato citato prima quindici giorni fa ha pubblicato una tabella
Sulle risorse pubbliche messe a disposizione delle imprese e c'erano varie voci e mi ha colpito una voce innovazione tecnologica quinquennio novantuno novantacinque mille duecento miliardi quinquennio novantasei due mila uno cinque mila e ottocento miliardi
Se non faccio male i calcoli cinque volte tanto
C'è bisogno di più probabilmente ancora ma appunto è una reazione di marcia che si è imboccata
Allora io penso che
Io penso davvero Polito persone dice quello che pensa io penso che possiamo discutere tante cose quello che non possiamo secondo me ragionevolmente far credere agli italiani che questo Paese in questi cinque anni andati indietro
Per questo non è vero
Questo non è vero
Questi pali questi cinque anni questo Paese ha realizzato un processo di crescita e di espansione e di stabilizzazione della propria economia
Che lo mette nelle condizioni di affrontare nuove sfide di competitività e quindi discutiamo quali ulteriori scrive come l'affrontiamo ma partendo di qui non partendo dall'idea che bisogna rifare il Paese perché non è così
Non è così e chiunque ad un po'di buonsenso lo sa un imprenditore ovviamente di cui non cito il nome
Nomi Emiliano qualche settimana fa
Ma detto sa poi Petro importante dichiara non faccio mai Lippi vi prego di credere che è vero quello che sto dicendo dice sai poi quando ci riuniamo tra di noi diciamo be era un po'di anni che non andava bene così
Chiaro cioè attenzione perché
Attenzione per le poi le cose vanno date giudizio ora la questione previdenziale non voglio eludere questa ma questo naturalmente
Non tale
Va affrontata certamente
Va affrontata evidentemente
Partendo dall'idea che un sistema previdenziale totalmente pubblico non è in grado di essere oggi in grado di sostenere finanziariamente e socialmente il sistema pensionistico a dare vita a un sistema misto eccetera però io mi pongo un problema
Noi il quale il sistema previdenziale
Che noi vogliamo cambiare e già nel corso degli anni abbiamo cambiato in realtà con una serie di interventi è un sistema previdenziale che è stato costruito appunto in quel vecchio schema rigido industrialista che diciamo esso e superato dalla flessibilità
In un contesto diciamo di tempo di vita che era medio sui sessantasette sessantotto anni cioè un sistema previdenziale basato su un presupposto che il tempo di non lavoro
In cui bisognava sostenere il reddito di un pensionato era mediamente da cinque a sette anni e su questo era costruita la sua sostenibilità finanziaria
Oggi sappiamo tutti che il tempo dell'utilità e si è allungato e speriamo si allunghi sempre di più naturalmente
E questo ha messo in discussione la sua sostenibilità
Ma il problema è semplicemente Lupo Gaetano interrogativi è semplicemente quello di costruire un meccanismo che ci dia la sostenibilità finanziaria anziché di sette anni di quindici
Io trovo in questo un po'poco
Perché se noi andiamo verso come ci dicono quelli che
Sì ho coi queste cose che sono arrivate a scoprire il genoma e tutto il resto che ricordo che di qui a dieci quindici anni noi avremo in Italia un venti per cento di gente che aveva più di ottant'anni e questa è la previsione
Allora il problema non è solo come questo è un meccanismo sostenibile finanziariamente forse dobbiamo porci il problema
Se ha senso costruire un modello di organizzazione della società nella quale noi riteniamo che uno arrivato a sessanta anni lo teniamo vent'anni a non fare più niente che il nostro unico problema costruire un meccanismo che finanziariamente consenta di tenerlo in vita
O c'è un problema di ripensare
Come dire all'organizzazione dei tempi in funzione del fatto che probabilmente
Molti di quelli che noi pretendiamo di costruire un sistema previdenziale che per vent'anni li li tengano diciamo le li mantengono non voglio essere mantenuti cioè c'è un problema più di fondo io penso che la questione
Di come riorganizzare i tempi di quella che una volta si chiama terza età e non a caso comincia a entrare nel dibattito sociologico la categoria della quarta età
è quello forse di ripensare a come riorganizzare proprio diciamo i tempi di vita di lavoro di organizzazione di una società
In ragione del fatto che è cambiato son cambiate radicalmente le variabili intorno a cui abbiamo costruito il vecchio sistema previdenziale o all'impressione ma posso sbagliare
Che fino adesso noi ci siamo mossi un po'semplicemente vedendo come allungare la sostenibilità finanziaria del vecchio modello
Mi sembra poco anzi mi sembra che impostato così
Come dire rischia di essere velleitario
Se non si al coraggio l'ambizione di mettere in campo anche una riflessione un po'più forte su proprio come si utilizzano quali sono i ruoli e le funzioni delle donne e degli uomini questa Società quando arrivano sessanta hanno di fronte alla tali da vivere
Che non è più
Una parte di vita residuale quando sono in tanti come poteva essere cinque o sei non entro la fine della vita come era cinque o sei è una cosa diversa
Ecco mi fermo qui grazie ecco
Prima di lasciare la parola voglio fare tutto anche tutti i
Durissimo osservazioni al ministro caso insomma mi risponde dopo un discorso privatizzazioni proprio oggi il suo collega di governo letta in un'intervista al Resto del Carlino Giorno Nazione pizze ben sulle privatizzazioni potranno far di più di più ammette questa cosa
Lo scorso era stato il primo
Il secondo il mio non mi non mi mi ha insegnato il cielo si può sempre fare di più la menomazione nominato lo sufficienti o non avendo per bocciarlo secondo suicidio
Sul discorso debito pubblico bene e l'isolamento economico del paese non ha impedito Alitalia secondo tutte le classifiche europee che tornare se la maglia nera del debito pubblico in Europa e c'ha scavalcato i nuovi Belgio secondo i dati di gennaio
Cupole passa la parola al verso il ma mi viene per dire che il bello della campagna elettorale e che ciascuno degli imprenditori con cui parla certo che se io parlassi con Colaninno sicuramente direbbe che non gli è mai andato bene come gli ha dato bene queste ultime tre
Il problema vero ma poi montato l'approdo arriva qualche volta
Troppo scontato il problema vero è provino scontata tutti noi ci sforziamo di parlare con una platea più ampia di imprenditori che credo no che vedono che l'Italia perde colpi rispetto agli altri paesi europei perché vedi Fassino il problema dei dati che tu citi a un piccolo limite che noi oggi siamo in Europa
E che se noi andiamo avanti di due ma la media degli altri Paesi è che vanno avanti di cinque noi siamo andati indietro non siamo andati avanti questa è la logica che è caratterizzata oggi lei dinamiche tra agli Stati nel nostro continente allora nessuno nega che l'Italia possa essere andata avanti
Non rinneghiamo il fatto che l'Italia sia in assoluto è andata avanti rispetto alla media degli altri Paesi europei che il punto di riferimento su tutto a partire dall'occupazione
Io non ho risposto in quei dati
Perché per me i cui dati non dicono assolutamente nulla
Perché quando tu incipit più di un milione di posti lavoro
Io ti cito i parametri della disoccupazione degli altri Paesi europei e dell'Italia pagava così vede e si vede come il raffronto su tutti i comparti
Quasi tutti i comparti situano l'Italia in fondo alla classifica mai nelle condizioni di essere tra i paesi di testa
Oggi quello che di è stato evocato ciò il rapporto che è stato evocato sulla competitività che Charles situato al ventiquattresimo posto parla
Di pressione tributaria opprimente
Di autografato infrastrutturale di mercato del lavoro ingessato davanti a una realtà è una fotografia di questo tipo
Conta poco il ragionamento pur giusto teoricamente perché non può essere discusso sul piano teorico del rapporto tra flessibilità e precarietà esistenziale
Noi diciamo una cosa molto semplice
Che i provvedimenti contenuti nel pacchetto Treu quegli altri che in questa legislatura sono stati fatti sono poca cosa rispetto a quelle che erano le esigenze da un lato dell'impresa e dall'alto del mercato del lavoro
E su questo io voglio fare degli esempi concreti
Cosa abbiamo fatto
Per i giovani del Mezzogiorno
Abbiamo creato i posti lavoro socialmente utili
Io credo che quello sia l'esempio tipico di come non si devono creare posti di lavoro per i giovani perché ricalcolo cui meccanismi assistenziali che sono stati la causa dei nostri mali
E penso che oggi sia maturo e qui vorrei una tua affermazione concreta su questa una contrattazione differenziata per territorio per impresa e questo è un aspetto di come si affronta la questione del Mezzogiorno
Perché non ci si può limitare dopo una proposta della Confindustria
Forse un pochino affrettata ad andare a Brussel facendo il passacarte di quello che la Confindustria aveva chiesto mi riferisco a due mesi fa quando il l'Unione europea ci ha detto non è possibile
Una legislazione di favore per il Mezzogiorno lo sapevamo tutti
Che non era possibile una legislazione di favore per il Mezzogiorno ma bisogna credere
Credere profondamente avere un progetto articolato e generale che consenta al mezzogiorno Italia di usufruire di quelle condizioni di favore che incentivano l'investimento e incentivano la ripresa produttiva nel Mezzogiorno
Così come è stato fatto colla accettazione dell'Unione europea in altre aree d'Europa come la Spagna e come l'Irlanda
E potrei continuare oltre vorrei continuare sul discorso ad esempio delle privatizzazioni sulle privatizzazioni il Governo ha fatto cassa
Ma come poteva rimettere fare una plastica facciale ai conti dello Stato se non avesse fatto un po'di cassa con le privatizzazioni io mi chiedo e vi chiedo c'è un disegno
Per come in Italia si è proceduto alle privatizzazioni io dico di no sia fatto in modo casuale affrettato un po'di cassa per le privatizzazioni perché era assolutamente indispensabile ma in alcuni settori fondamentali penso all'energia elettrica noi siamo rimasti indietro in Germania in un anno con la liberalizzazione dell'energia elettrica le tariffe sono calate del quaranta per cento in Italia abbiamo un soggetto l'ENEL
Che quando entra nei mercati dei telefonini è un soggetto privato quando si tratta di fissare le tariffe è un soggetto pubblico a piacimento si alterna in questa sorta di tutte le fa
è che le tariffe elettriche italiane sono le più alte d'Europa procediamo oltre pensiamo al discorso del fisco
Lasciamo perdere la polemica perché è stata abbastanza chiara quella che è la nostra proposta noi siamo per una riduzione delle imposte societarie
E per una riduzione delle imposte sulle persone riducendo duelli quote del ventitré e del trentatré per cento per i soggetti superiore duecento milioni è chiaro che tu quando noi parliamo di di pressione fiscale minore non siamo dei pazzi irresponsabili che il giorno in cui vanno al governo si possono permettere di tagliare le tasse
Debbono prendere atto che esiste un principio che è quella della compatibilità quel conto dello stato è quella della gradualità
Ma noi riteniamo che la linea da intraprendere non sia quella troppo facile che la sinistra sta intraprendendo oggi cioè la sinistra alla vigilia della campagna elettorale dice sì anche dove siamo per questa ricetta fino ad oggi non potevamo applicarla perché c'erano i conti dello Stato in una certa situazione però da ora in avanti anche noi abbiamo questa linea di tendenza
Beh anche voi arrivate tardi subito troppe cose perché anche voi vi siete posti il problema della sicurezza dopo che da cinque anni in Parlamento abbiamo fatto sempre dal spente sul tema della sicurezza voi vi ponete il problema del fisco alla vigilia da campagna elettorale
Perché queste sono le linee di tendenza su cui sono andati avanti i Paesi europei che non hanno perso graduato che non hanno perso punteggio nella graduatoria dei raffronti con gli altri Paesi e su questo credo che l'Italia si debba confrontare
Noi vogliamo evidentemente anche porci il problema delle pensioni
E questa è un'altra mina vagante che c'è stata depositata in questi mesi più volte abbiamo sentito autorevolissimi Monetti
Dei ministri del Tesoro del centro sinistra che poneva il problema della necessità di una revisione delle e di una verifica della riforma pensionistica
Non solo personalità di secondo piano prima che presiede se il Governo anche Amato a più riprese aveva tirato su questo perché mai la verifica sulle pensioni si farà tra quattro mesi perché la sinistra prima della campagna elettorale tenuto anche fatto una scelta che era una scelta politica
Che è stata quella di prorogare nonostante autorevolissimi pareri anche di membri della maggioranza questa verifica lasciandola probabilmente al centrodestra chiaro che è un'altra
Questione di fondo perché non si può parlare di conti dello Stato senza la riforma delle pensioni senza una revisione delle pensioni che si dovrà fare tenendo presente
Di che esistono anche delle fasce
Molto deboli di pensionati che socialmente sono ai limiti della sopravvivenza sui quali evidentemente non si potranno andare a toccare i diritti spero che se mai il problema di quelle fasce pensionistiche è una loro riqualificazione così come esiste il tema
Di una riqualificazione della spesa pubblica
Io credo che su questi temi non potevamo fare di più
è chiaro che che ognuno vede dal suo punto di vista le cose voi siete soddisfatti dei risultati che ha acquisito la sinistra
Noi riteniamo che questi risultati alla verifica concreta anche con gli operatori del settore siano risultati ampiamente insoddisfacenti siamo in questo confortati
Da quelli da quello che ci dicono gli osservatori internazionali
Ci riprendono il più delle volte la riforma della pensione ce l'hanno già dette quattro cinque volte gli osservatori internazionali che questa era una questione che andava rivista e che il il conti pubblici italiani rischiano se non si va a questo nocciolo
Di essere assolutamente fuori controllo lo hanno ripetuto anche in questi giorni anche il Fondo monetario internazionale per cui credo
Che su questo davvero
Non ci sia bisogno di polemica tra di noi perché parlano i fatti così come i fatti ci rappresentano una realtà diversa tu ritieni che la realtà italiana sia una realtà
In cui molto è fatta è stato fatto E qualcosa rimane da fare io ritengo che si sia fatto largamente meno di quello che si doveva fare
Se l'Italia andata avanti è stato in gran parte contro la politica che esprimeva governo
A grazie a quella che è un produttività
Radicata del nostro Paese vale questo anche il discorso della pubblica amministrazione voglio poi vedere come si farà ad attuare la riforma Bassanini in presenza del Consiglio di Stato che si deve esprimere del sindacato che su molti aspetti dovrà e potrà eccepire e io
Queste sono le mine che ci sono state disseminate di cui prenderemo atto ma questa è la realtà non un'altra
Fu domande veloci ritenuti per completare nella parte economica
Uno ripresero a Bologna parte delle piccole e medie imprese una volta appunto la la piccola e media impresa veniva definito il piccolo è bello con la globalizzazione dell'economia con l'avvento della comode rate intuì internet idea ci parlo ora c'è un po'di più di nanismo economico ecco quale importo programma per far crescere le piccole e medie imprese
Sì ma Premafin sordo tre questioni su cui mi ha posto delle domande Casini ma tanto lavora lavori socialmente utili non sono state fatte per i giovani disoccupati del Mezzogiorno ma i lavori socialmente utili occupano in gran parte lavoratori che sono risultati eccedente dei processi di ristrutturazione industriale in questi anni
E che a conferma di quello che dicevo prima io e cioè che una flessibilità che non si traduca in precarietà richiede un livello di formazione più alto
Quelli dei lavoratori eccedenti difficilmente erano riutilizzabile nei settori industriali proprio perché caratterizzate non per colpa loro naturalmente
Da un basso tasso di formazione e di livello di deformazione professionale
Evidente che
Uno strumento come lavoratore socialmente utile uno strumento che diciamo è destinato via via a morire nel senso che mano a mano che questi lavoratori o arrivano alla pensione o se ne trova una collocazione vengono diciamo smaltiti a questo strumento si supera io poi sarei attento a rappresentare tutto questo come assistenza credo che qui ci sia
Il Presidente del Tribunale di Bologna
La giustizia utilizza mille ottocentocinquanta lavoratori socialmente utili
Quando abbiamo dovuto rinnovare sì bisognava rinnovare per decreto
Il Polo fece un'opposizione frontale al decreto facendo decadere non fu convertito il problema fu poi risolta dal fatto che io ho presentato un disegno di legge normale e poi in tre mesi abbiamo risolto prima col disegno di legge ma quando cade il decreto e qui mille ottocentocinquanta vennero meno io ricevetti lettere da praticamente tutti i presidenti dei tribunali e mi dissero ma perché bisogna togliere questi mi sono ormai due anni che lavorano qui hanno imparato quello che devono fare lo fanno bene sono utili quindi
Rappresenta credo visto che aveva mi ha salutato quindi non è un casa di organi circa no non sono a norma fra apparenza di organi circa se voi discutiamo anche di quella ma
E questa idea che devi saper rappresentare la gente come nullafacente che vive anche come dire moralmente discutibile Casini ma perché devi presumere che uno che è stato messo fuori dalla fabbrica per un processo di ristrutturazione che viene impegnato una moratoria socialmente utile uno sta piccato cui diamo un salario senza fare niente
Ma quello di poche lire ma scusi ma lei cosa vuole da me io faccio tuttavia parte
Cioè cerchiamo anche qui di rappresentare le cose per come sono questa idea che tutti i lavoratori socialmente utili sono soltanto un provvedimento assistenziale che non sanno fare nulla che sono inutili ma io fossi uno di loro mi offendo può o no
E scusa un po'proviamo a rispettare anche la gente a cui tra l'altro hai chiesto senza arte né parte di uscire da un posto di lavoro viene dato un altro sì
Scusami ora nell'onorare la paga io li aspetto paga laddove sono convinto che un precariato permanente sì una fuori infatti ho già spiegato erano infatti Casini prosperato che non è un po'
Reato permanente perché i lavoratori socialmente utili c'è anche un provvedimento del governo che è passato al Parlamento dove estesa per la sede parlamentare lamenta perché stabilisce no che stabilisce un c'è una norma mannaia
Al di là della una temporalità anche al di là della quale i lavoratori sotto i contratti di lavoro socialmente utile non saranno più rinnovati quindi ha già è già stabilito che è una forma come dire a destinare finissimo ritenga la tua premesso l'ambiguo nell'impresa no e la premessa tesi come quelle poche riammesso meccanismo assistenziale io t'ho detto che è un meccanismo per il precariato permanente Rillo è cambiato Permanent non è di precariato piccole minimale di una cosa che evidentemente conosce infatti scaricato sulle regioni piccole medie imprese
Società scaricata regionali sono pagate con le trame non dovevano fare sono rinnoviamo chiamavano gli ulema Ciampi dice dicono delle cose che e che non esista ma comunque
No mi ha chiesto un'altra cosa che coi arriva piccole imprese e cioè se io sono d'accordo sul fatto che
Si tenga conto dei differenziali di tra nord e sud che possono portare a intervenire su variabili come il costo del lavoro che siano differenziate io non ho obiezioni
Penso per esempio che si può avere una diversa politica degli oneri sociali e della loro fiscalizzazione tra nord e sud
Penso che una serie di altri
Oneri che sono a carico delle preso a carico dei lavoratori possono essere differenziati tra Nord e Sud quindi da questo punto di vista non vedo
Obiezioni ragioniamoci discutiamo non è una cosa che io annuncio qui come una novità l'abbiamo detta anche in altre occasioni
Ragioniamo su come sia possibile evidentemente tenere conto di esigenze di competitività nel Mezzogiorno che possono essere anche soddisfatto attraverso una differenza sono l'articolazione di una serie di oneri a carico delle il prete piccole e medie imprese
Ma io credo che non doveva partire da
Questa considerazione
Noi siamo un Paese che ha la diciamo la quasi totalità della tua struttura produttiva industriale caratterizzata da impresa media e piccola
Che ha una caratteristica straordinaria
Che è una straordinaria capacità di adattabilità ai mercati
Ricordato il ministro del Commercio estero punto per diciotto mesi la cosa che diciamo visto toccato con mano di volta era naturalmente ragione mi di straordinario interesse a vedere come le imprese italiane anche medi anche piccoli solo media anche piccole anche spesso micro
Hanno una capacità di adattabilità la domanda interna e internazionale hanno un'aggressività una capacità di muoversi una flessibilità straordinarie che è una forza del Paese
E che ci ha consentito ci consente di essere se il Paese leader in molti settori merceologici
Naturalmente la piccola dimensione
A due comporta insegna obiettivamente due rischi
La piccola dimensione
Far sì che i livelli di
Autosufficiente in termini di capitalizzazione siano dati
E quindi un grande problema che noi abbiamo nel sostenere un sistema di piccola e media impresa e mettere a disposizione del sistema una meccanismo di rifinanziamento più agile più dinamico più flessibile proprio per sopperire ad una capacità di autofinanziamento che oltre un certo limite per ragioni dimensionali non non può essere risolto dall'impresa da sola
Mettere a disposizione di un impero e e l'altro problema diciamo sostenere un'impresa nella sua competitività sul mercato
Dal punto di vista della qualità dell'innovazione tecnologica dal punto di vista della di una innovazione di una qualità che oggi è un fattore decisivo per vincere la sfida dei mercati e imprese medie e piccole soprattutto piccole hanno evidentemente dentro di sé risorse o strumentazioni di innovazione di ricerca
Che solo fino a un certo punto possono essere autosufficienti richiedono un apporto è un sostegno forte e spero
Quindi si tratta di mettere a disposizione un sistema di finanziamento più agile più considerati dinanzi
Si tratta di sostenere maggiormente l'innovazione tecnologica la spesa per rinnovamento in termini di qualità del prodotto e del processo
E si tratta anche nei limiti in cui poi ciascuna impresa ruscelli e naturalmente i cui questo è possibile di mettere in campo delle misure che facilitino o incentivi
Dopo sollecitino un innalzamento delle dimensioni di impresa
Possono essere tanti ne faccio uno che è stato assunto recentemente
Stabilire come si è stabilito recentemente
Che un'impresa con meno di quindici dipendenti se utilizza imprese appartare non calcola i lavoratori presa part-time nel raffronti occupati
Un modo per consentire un'intesa di quindici dipendenti di allargare la propria forza lavoro senza entrare in una fascia d'impresa che comporta vincoli no la normativa precedente è stata cambiata recentemente
E la che invece anche il part-time entrava nel quindici e quindi chi aveva predetto la quattordici dipendenti se faceva due contatti di Tartano andava sedici e quindi
Non era una misura che aiutasse appunto nella direzione che stiamo discutendo stabilire che tutte le contate apartheid non entrano nel conteggio della forza lavoro impiegata a tempo indeterminato dell'impresa un modo per
Flessibilizzare una variabile che può consentire un aumento di dimensionamento in termini di capacità produttiva di forza lavoro impiegata
Il volume
A suo tempo adesso c'è un mercato di unico europeo che
Richiede provvedimenti di tipo diverso rispetto a quello a suo tempo la Visentini fu un provvedimento di natura fiscale che favori un processo di innalzamento le dimensioni d'impresa rendendo più pazzi Rino processi di
Dinanzi a diffusione di integrazione di accrescimento delle dimensioni di impresa di ricapitalizzazione eccetera
Si tratta di mettere in campo meccanismi fiscali
Analoghi apportate una situazione diversa dal punto di vista il contesto normativo che vadano in questa direzione quindi
Io penso che il problema sia questo quella di accompagnare sempre di più l'impresa è nella loro nel loro rapporto coi mercati mettendo a disposizione delle imprese quegli strumenti voi di tipo finanziario vuoi di tipo normativo vuoi di tipo operativo organizzativo che come senta un'impresa di essere più competitiva poi
Su quale mercato andare con quale prodotto andarci con che strategie di mercato quello lo decide l'impresa loro polizia nessun altro evidentemente
Ma dovere dell'attore pubblico e mettere a disposizione di un tessuto di piccole e medie imprese un'astratta e una pluralità di strumenti che consenta un'impresa di non andare sui mercati da sola ma di andarci avvalendosi
Di una strumentazione di sistema a me sembra che questa sia la risposta che la data della risposta che in parte si è perseguitata in questi anni io
Quando ho fatto il ministro del Commercio estero qui vedo alcuni imprenditori con cui abbiamo lavorato abbiamo lavorato per esempio sulle politiche di internazionalizzazione e cercare di rafforzare una serie di strumenti e dal miglioramento della Saatchi al rafforzamento della Simest
A una serie di provvedimenti rifinanziamento l'incentivazione che possano strumenti di sistema che accompagnavano l'impresa nel loro accesso ai mercati
Ecco l'onorevole Tesini oltre la domanda sulla piccole-medie imprese in particolare sull'eventuale riproposizione della legge Tremonti del caso
Nato il governo domanda specifica bisogna dare atto al governo Prodi di averci portato nel club dell'euro ecco semplice quella che il governo come affronterete il problema europeo già alcuni prossimi appuntamenti dal dal varo del della moneta unica nel due mila due all'allargamento del paese del ai Paesi dell'Est
Mi anticipa perché della risposta che volevo dare Cesar avevo segnato proprio apertura allerta al primo punto naturalmente io sono d'accordo con quello che diceva Fassino adesso sul piano degli strumenti da dare alla piccola media impresa
Strumenti in termini
Finanziari
Strumenti in termini anche di aiuto di aiuto anche e di sostegno
Alla dimensione internazionale delle piccole e medie imprese su questo ad esempio c'è una grande questione sono assolutamente insufficienti
Gli aiuti che l'imprenditore italiano che si trova nel mondo per esportare o per trovare opportunità di nuovi mercati vicende
O dalle reti delle ambasciate io dei rette o dalle vette dell'Istituto Commercio estero in giro per il mondo noi abbiamo bisogno
Di avere strumenti di maggiore agili agibili agilità
E di maggiore capacità per metà attive di assistenza per le per le aziende che vanno all'estero credo che questo sia una questione profondamente avvertita soprattutto dai piccoli e medi imprenditori perché le grandi dimensioni aziendali non hanno questa problematica se le risolvono da soli
Esiste un problema di condizioni ambientali anche qui il tema della sicurezza
Il tema delle infrastrutture perché è vero che siamo nell'epoca di internet ma poi le merci con vanno per strada insomma vanno per ferrovia vanno per per autostrada se c'è in alcune aree del Paese le infrastrutture sono un ostacolo alla piccola e media impresa penso ad esempio anche a piccole e medie imprese perché vedo qui alcuni
Amici imprenditori della realtà montana de le piccole e medie imprese situate in montagna
Il problema della ricerca siamo il Paese in Europa che ha in grado di fondi per le ricerche minori
Si è fatto di più rispetto al passato ma rispetto agli altri Paesi europei siamo ancora quasi fanalino di coda su questo punto
Apertura all'Est
L'apertura all'estero
Una condizione su cui non ci possono essere equivoci Mazzuca noi siamo per l'apertura dell'Europa ai Paesi dell'Est
Ci siamo non solo per questioni di carattere ideale perché è giusto che chi è nato dall'altra parte del muro di Berlino e oggi posso avere la l'opportunità di vivere in un sistema di libertà
Con una mano che noi abbiamo sempre promesso a questi popoli che oggi dobbiamo dare ma non è solo un problema ideale un problema anche di convenienza pratica pensiamo a quello che capita nell'area dei Balcani
Pensiamo alle vicende dell'ex Jugoslavia
Pensiamo alla guerra nel Kosovo o in Albania
Noi abbiamo bisogno di stabilizzare
L'Est europeo perché da una stabilità del del est europeo non possiamo che trarne benefici positivi anche per la stabilità europea pensiamo a quello che possono esportare in termini di criminalità
Di traffici illegali di di immigrazione clandestina pensiamo alla denuncia durissima che io condivido che il ministro delle finanze
Del Turco ha fatto in ordine alla connivenza delle autorità montenegrine con alcuni tra noti trafficanti internazionali
Avviene una polveriera di questo tipo a poche centinaia di chilometri dall'Italia è un delitto e noi sappiamo che immettere in un minimo comune denominatore di valori condivisi
Dissi stemma europeo nel senso dei valori che l'Europa sa esprimere questi Paesi non possiamo che trarne benefici però accanto ai benefici ci sono i condizionamenti
Che in termini di politica agricola che in termini di politica industriale
Inevitabilmente ricadranno sul nostro Paese e questi sono condizionamenti che già vediamo
Vediamo ad esempio che moltissimi io ne conosco anche diversi qui in Emilia Romagna piccoli e medi imprenditori chiudono le loro realtà produttive ad esempio nei pressi di Bologna elevarlo dapprima in Romania
Cioè c'è una del localizzazione assai pericolosa
Che ci pone grandi questioni perché evidentemente l'apertura delle a alle dell'Europa all'Est
Pone anche condizioni che noi dobbiamo verificare con grande attenzione allora avanti sulla strada della dell'apertura dell'Europa ai Paesi dell'Est ma grande attenzione su quelle che saranno le conseguenze
Che noi dovremo inevitabilmente pagare se non sappiamo
Rinnovare profondamente le condizioni in cui l'impresa piccola e media opera nel nostro Paese perché il rischio è evidentemente che ci siano sempre più imprenditori che gettano la spugna e che magari pensano di trovare una condizione di favore in realtà di questo tipo naturalmente le le ragioni sono ed è inutile parlare
Noi non avremo problemi europee
Noi siamo stati in grado di sostenere le scelte europee internazionali del nostro Paese forse avremo il problema di comprensione con qualche
Politologo qualche organo di stampo europeo e ho fatto l'esempio di Prodi per dire che su questo versante nessuno può dire che non ha questi problemi
Ma noi non avremo problemi europei dobbiamo sostenuto con grande senso del
Del nostro Paese senso istituzionale le missioni in Kosovo in Albania
Se non ci fossero stati i nostri voti il governo italiano si sarebbe trovato nelle condizioni di sottoscrivere impegni internazionali di non poterli mantenere perché la maggioranza non era coesa
A sostenere queste missioni internazionali per le defezioni di Rifondazione comunista di Cossutta
Noi abbiamo sostenuto queste scelte l'ho detto all'inizio del dibattito noi in Europa abbiamo sostenuto il nostro avversario politico in Italia cioè proprio perché ritenevamo che fosse necessario
In un periodo di crisi della Commissione europea sostenere un uomo che ieri è italiano può fare bene a livello europeo e abbiamo saputo distinguere i nostri antagonismi politici locali con le grandi questioni internazionali
Naturalmente
C'è già una consultazione in ordine alla preparazione del G otto tra il Presidente del Consiglio Amato e il leader dell'opposizione come è giusto che sia io non penso che noi avremo problemi noi non siamo quelli del novantaquattro
Noi siamo un centrodestra che oggi in sede europea e conosciute apprezzato Berlusconi è leader del Partito Popolare Europeo
Dialoga
Nell'ambito del Partito popolare europeo coi principali leader europei io spesso nel mio piccolo sono vicepresidente dell'Internazionale democratica cristiana dimostrazione proprio che questioni di linea europea non esistono perché la nostra linea è quella del Partito Popolare Europeo ed è una linea che maggioranza relativa al Parlamento europeo io penso evidentemente che ci possa essere anche qualcuno che si attarda in polemiche ma su questo dico che chi ha senso dello Stato in Italia la respinte queste polemiche
E non mi riferisco solo alle parole giuste del capo dello Stato ma mi riferisco anche al nord del vero alle affermazioni che il ministro degli esteri il Presidente Cossiga in più occasioni hanno fatto spiegando a questi sprovveduti internazionali che non ci sono che non c'è nessun problema e che le scelte di politica estera uno per italiana appartengo da un minimo comune denominatore di valori condivisi tra maggioranza e opposizione
Andiamo verso una conclusione un problema che nel mito prossima toccato con mano da una parte emergenza immigrazione emergenza criminalità
Dall'altra ci si tardi ricorrere sempre più a mano d'opera dai Paesi extra comunitarie cocomeri si riuscirà a conciliare questa duplice
Problema
L'esigenza sito diverso
Quando subito questo deve anche una cosa su questa questione
Per l'internazionalizzazione dei nostri rapporto coi mercati tra l'altro una loro che io ho fatto ampiamente per più di un anno e mezzo quindi conosco diciamo
Per una qualche esperienza che ho maturato
E il problema principale
Esattamente quello che un sistema fortemente caratterizzato da imprese medie e piccole
Ha bisogno di una strategia sistemica cioè di una strategia che faccia sì che un'impresa lombarda sui mercati da sola ma ci vada corredate accompagnata da un pluralità di strumenti
Un sistema ben bancario che accompagni un sistema assicurativo esportazioni un sistema di penetrazione di accesso al mercato un sistema di relazioni eccetera che accompagni l'impresa è una politica che si è fatta le sue non voglio farla lunga ma insomma
Ci sono qui molti imprenditori che hanno lavorato come in quei diciotto mesi che sono testimoni del fatto che una politica di internazionalizzazione l'abbiamo fatta duramente una politica eccome la competitività voglio dire
Tutte queste scelte non è che le fai e si esauriscono in un ciclo è una costante e continua diciamo
Iniziativa su questi temi spostando ogni volta diciamo la l'iniziativa più avanti che ti dà la la costanza la continuità e quindi anche l'efficacia di azione io credo che si tratta di fare una politica che sempre di più consente alle nostre imprese di cogliere tutti il l'opportunità che i mercati offrono io sono sono
Lieto che dica quel Casini quello che ha detto perché
Fa fede
Quello che nel passato ha detto più volte che io ho sempre considerato l'Est europeo strategico per l'Italia
E ho sempre contestato una semplificazione della collocazione internazionale dell'Italia che rappresentava l'Italia soltanto un Paese a vocazione mediterranea in alternativa ad altre direttrici quando invece basta guardare una carta geografica prevedere che semmai l'Italia sta esattamente nel punto d'intersezione anche fisico dove si toccano le tre dimensioni oggi dell'impegno europeo e cioè l'integrazione l'allargamento ha dato ad est e la dimensione meritata
E peraltro la proiezione del nostro sistema economico ai mercati dell'Est ce lo dice il numero di impresa che opera
Nel quadrilatero che vada triglie nel nell'area che va da Trieste al Baltico a Mosca ai Balcani e oltre sessanta mila
Sono sessanta mila imprese che lavorano su questi mercati dopo l'Unione europea l'Est europeo è il secondo mercato dell'impresa italiana
Anche per questo io ho trovato francamente sorprendente ma poi ho visto che c'è stata una rapida correzione che ci sia stato chi qualche mese fa ha voluto contrapporre i fondi strutturali per il Mezzogiorno all'allargamento ad Est
Perché anche dal punto di vista della fattura dei costi benefici se noi andiamo lì ai Paesi dell'Est che è meglio ritardare l'ora allargamento perché dobbiamo Lippi prima previdenziale nello giorno ci rimettiamo più vorrei che fosse chiaro ecco
Avere c'è altro quali sono gli interessi nazionali e la loro nella loro vocazione oltre al fatto che uno dei fattori di traino di un pezzo significativo e l'espansione industriale del Mezzogiorno perso tutta la costa adriatica
Abruzzo Puglia c'è cioè è esattamente il traino che viene dai mercati dell'Est quindi anche in funzione dello sviluppo del Mezzogiorno quei mercati sono assolutamente decisi detto questo sulla questione sicurezza immigrazione
Ma io penso questo punto primo
Dico una cosa che qui tra di noi è ovvio ma non è ovvia nella vulgata che viene trasmessa da una parte delle forze politiche all'opinione pubblica i cittadini del nostro pari
L'immigrazione c'è
Ci sarà e probabilmente nei prossimi anni ci sarà sempre di più
è un fenomeno strutturale
Tra noi è ovvio una banalità non è così banale perché c'è una forza politica anche qualcun altro ma c'è una forza politica
La lega che tutti i giorni spiega ai cittadini in particolare del Nord
Che l'immigrazione c'è perché c'è un certo tipo di governo se quel governo cambia non ci sarà più l'immigrazione io trovo questo massimamente irresponsabile no ma se non per responsabile
Perché l'immigrazione non è figlio di una direzione politica di un Paese indicazione c'è il problema è come la sui governi e come la si gestisce e siccome c'è e ci sarà sempre di più a maggior ragione per essere governata perché il tempo la strutturalità del fenomeno non ti consente di guardarlo con un fenomeno occasionale
Però io dico l'immigrazione come l'acqua
Se la lascia le sue dinamiche spontanee limitazione può diventare un'alluvione devastante
Se la in canali e la
Gestisci la governi
Esattamente come la quale migrazione può essere una risorsa che produce ricchezza e quindi il problema vero del governo dell'immigrazione quale politica di gestione di questo fenomeno di governo di questo fenomeno
Mi sembra che una politica di governo e questo fenomeno debba essere incardinato su due diciamo punti
Però verso noi dobbiamo essere in grado di fare politiche di l'integrazione di accoglienza
Perché viene a vivere onestamente legalmente nel nostro Paese
No in questi anni l'abbiamo fatto però
A questo punto noi siamo di fronte a la necessità di un salto alle politiche di integrazione accoglienza in due direzioni
La prima abbiamo bisogno di governare i flussi programmati
Che già la legge oggi prevede
Non soltanto gestendo le quando arrivano qui manifestando lì dall'origine
Io condivido manto una proposta che Tognana danzato l'anno scorso
E cioè che
Il governo insieme alle alle parti sociali in primo luogo insieme alle organizzazioni imprenditoriali
Come dire si propongono di organizzare un rapporto costante e continuo con i Paesi destinatari dei flussi di immigrazione per definire insieme a loro prima che questi flussi arrivino quanta gente viene con quale profilo professionale se non ce l'ha come in blocco facciamo una politica di formazione eccetera eccetera cioè come spostiamo una politica di gestione del flusso
Dal momento della destinazione finale quando arrivano qui al momento dell'origine cioè spostiamo già in quei Paesi una politica di gestione del questo ci può rendere molto più efficace la gestione dei flussi legali
E sempre sul fronte legale l'altra cosa che va fatta è una politica di integrazione di accoglienza che rafforzi la strumentazione effettiva di accoglienza io sono favorevole per esempio che
Si stabilisce si stabilisca nel bilancio dello Stato fondi a sostegno degli enti locali per la politica abitativa
Penso che il problema il primo terreno di segregazione di rischio di marginalità e quindi di rischio di risucchio in circuiti pericolosi e la non comunicazione
Il problema dell'insegnamento della lingua tiene in questo Paese non è una banalità non è un vezzo culturale perché dalla comunicazione discende il primo motivo di non separazione e lì non segregazione
Come li facciamo entrare nel mercato del lavoro e quindi che politiche formative
Come c'è una rete di strutture di sostegno di assistenza che accompagnò l'immigrato nella sua vita quotidiana impedendo che sentendosi solo si rivolga a Rettili assistenza che invece sono retti equivoche e pericolose
Quindi si tratta di rafforzare i meccanismi di accoglienza di integrazione in questa duplice direzione e gestione dei flussi fin dall'origine rafforzamento delle politiche di integrazione effettiva
L'altro fronte evidentemente quella di un rafforzamento di tutti i dispositivi di contrasto all'immigrazione clandestina l'illegalità
Che è stato fatto in questi anni perché
Nel due mila sono stati respinti accompagnati sessantanove mila se non ricordo male la cifra
Persone che tentavano di entrare clandestinamente o erano entrate clandestinamente nel nostro Paese
E anche ieri una lotta che pure di fare costantemente perché il fatto che tu ne respinge un giorno dieci o cento mila non significa affatto che il giorno dopo altri dieci cento mila non tentano di entrare del crollo quindi il problema è una è un impegno costante e continuo
Rafforzando tutti i dispositivi che siano ci sono attivabili anche qui cercando di spostare non soltanto facendo un'azione più efficace diciamo sul territorio nazionale ma anche qui spostando il più possibile sui Paesi di transito o di origine
Alcune esperienze fatte in Albania di localizzazione di Guardia di Finanza Polizia e Carabinieri italiani insieme alla polizia albanese direttamente in loco hanno prodotto dei risultati
No
Un'operazione analoga si sta facendo con la Tunisia di cooperazione tra la polizia italiana polizia tunisina con pattuglie amento misto nelle acque tunisine va nella stessa direzione
Quindi l'obiettivo è quello di rafforzare i dispositivi sia sul territorio nazionale sia disposta ad evidentemente sempre di più diciamo a ridosso del transito addirittura del punto di partenza del flusso
Attualmente questo significa avere la disponibilità di questi Paesi non è sempre facile averla sappiamo benissimo io credo che noi dobbiamo usare di più anche la leva delle relazioni economiche e politiche con questi Paesi per ottenere degli impegni cogenti
Su questo fronte parte sterrata e poi l'altra questione è una lotta molto serrata tutto ciò che criminalità illegalità che in qualche modo coinvolge
Extracomunitari avendo però la capacità
Credo che
Di fare in modo che una lotta molto ferma severa nei confronti della criminalità
Si è sempre fondata sulla razionalità
Quello che è successo a Novi Ligure preoccupante
Badate non mi non mi riferisco tanto al fatto che un'ora dopo ci fosse chi diceva che erano gli albanesi da quello inquietante
La cosa che mi ha colpito di più è un'altra
E che la ragazzina
Aveva capito tutto della psicosi del del posto perché la ragazzina ha pensato che se lei diceva che erano gli albanesi l'avrebbero sicuramente creduta questa è la cosa che è sconcertante
Non so se è chiaro
Cioè attenzione perché che cosa purché che le strade stiamo trasmettendo nella generazione
Allora qui c'è un punto
Allora naturalmente tutto questo deve rafforzare ancora di più i meccanismi di severità nella lotta alla criminalità perché la psicosi nasce quando c'è l'incertezza sulla severità
Quindi è chiaro che io faccio questo ragionamento per arrivare alla conclusione che bisogna rafforzare i meccanismi no non è che sto facendo un altro ragionamento però avere chiaro che una classe dirigente e questo vale sia per chi sta al governo sia per chi sta all'opposizione di fronte un fenomeno come questo al dovere
Di tenere sempre come dire la barra fondata sulla razionalità e sui principi fondamentali di civiltà
Perché se passano logiche pulsioni solamente emotive tra ma non è che vince il centrodestra centrosinistra perde il Paese in termini proprio di valori condivisi
Ed è capacità di governare una società deve fare i conti tutti i giorni con questi problemi quindi sembra che queste siano le cose che dobbiamo fare
Ma dato che si sta avviando questo civile confronto alla fine mi riesce molto difficile avendo la la la la seconda palla su questo tema e mi debbo un po'spostare perché
Per Fassino ha detto cose ragionevoli incerto è ovvio nel senso che tutti noi sappiamo che siamo in una società multi razziale lo siamo e lo saremo inevitabilmente sempre di più
Tutti noi sappiamo che gli extracomunitari vengono perché li chiamiamo sostanzialmente perché ci sono molte fabbriche che non vanno avanti se non ci sono extracomunitari
Perché sappiamo che molti lavorano onestamente e seriamente nelle famiglie di tanti italiani anche di borghesia media non non solamente non è più nemmeno questo un fenomeno così elitario soprattutto nelle grandi città
Per cui poi oltre tutto noi noi chi sia siamo un Paese
E io un nonno che è stato per vent'anni emigrato negli Stati Uniti d'America per cui come potrei rispetta queste questioni dire che noi ma maliziosamente
Il mio amico Fassino dice ma qui la lirica
La lega onestamente a me non capita spessissimo di difendere Bossi ma in questo caso devo difendere perché non è che Bossi pone il problema degli extracomunitari da
Pone il problema semmai in termini un po'pittorici pittoreschi folkloristici
Della connessione che per lungo tempo è stata negata è sottovalutata
Della connessione che esiste tra clandestinità illegalità
Una connessione che è diventata quasi automatica perché quando una persona uomo-donna
Minore e quindi nella condizione di clandestinità finisce inevitabilmente per cadere nel racket della droga della prostituzione della criminalità organizzata è un essere fragile è una persona che non appoggi e da chi va da qualcuno che l'appoggio glielo può fornire quasi sempre finisce dietro racket che lo utilizzano in senza scrupoli allora Win problema vero che noi solleviamo e abbiamo sollevato
E che infatti che cita Fassino drammaticamente dimostrano ecco questo che noi dobbiamo usare la massima accoglienza giusto il discorso dell'istruzione professionale giusto il discorso della lingua giusto il lavoro della casa per chi viene in Italia a lavorare
Ma dobbiamo usare il pugno duro nei confronti di chi non è in regola perché inevitabilmente chi non è in regola finisce per per alimentare questo sommerso vivi legali ad assenso questo è stato fatto in Italia
Qui amici miei io non voglio neanche rispondere io alzo le braccia perché sono il secondo intervento non voglio approfittarne
Ma anche i respingimenti che cita il ministro dell'Interno bianco sono qualcosa di diverso dall'espulsione dal territorio nazionale sono il fatto che ci sono decreti di espulsione che vengono dati al all'osso oggetto che in qualche modo deve subire l'espulsione il più delle volte sono respingimenti attuati sulla carta non sulla sostanza
Abbiamo una politica ad esempio dei centri di raccolta di questi legali
Ce ne sono in modo assolutamente insufficiente il più vicino che c'è rispetto al Friuli-Venezia Giulia e voi sapete la zona di penetrazione che c'è nel dalla Slovenia è a Milano ora su queste questioni
E noi abbiamo un richiamato concertato ogni volta ha detto che facevamo la speculazione pre-elettorale abbiamo richiamato fortissimamente il governo una presa d'atto perché quale la paura
Che io passivo e te lo dico sinceramente come italiano come persona che ha a cuore il nostro Paese credo che chi siamo qua ce l'abbiamo tutti a cuore ognuno ha la sua ricetta naturalmente ci mancherebbe altro pensassimo tutti otto il suo modo
Io ho paura a Biarritz del razzismo di ritorno a cui tu fai riferimento
Ma ritengo che se il potere pubblico nuova manifesta una sua rigidità nel rispetto delle regole noi finiamo per favorire una guerra tra poveri perché è il più duri
E in più potenzialmente razzisti sono proprio le persone anche in Italia più esposte più fragili socialmente
Che si vedono nelle condizioni di maggiore esposizione sul piano della sicurezza e magari anche per la concorrenza sul piano del lavoro nero
Questa è a mio parere una grande questione ora usiamo tutte le leve possibili usiamo io ho detto quando Bossi ha detto mettiamo il filo spinato detto a parte che nell'epoca di internet francamente mi sembra pure ridicolo
Ma non è il problema del filo spinato pericolo grazie al cielo abbiamo un muro di Berlino l'abbiamo buttato giù per cui non è pure agli occhi filo spinato ma bisogna essere implacabili anche nei confronti dei governi
Io ho ricevuto è un tuo buon amico penso il Presidente del Consiglio albanese che l'altro giorno è stato gentile ne è venuto a far visita al CCD devo dire che io ritengo che il governo albanese oggi
Si dia da fare
Oggi il governo albanese si dà da fare
In questi anni non sempre si è dato da fare per far approvare una legge di confisca dei Comuni dal parlamento albanese si è dovuto mobilitare mezzo governo italiano perché perché in quei Paesi il racket che governano
Il mercato dei gommoni cioè il mercato il traffico della droga di essere umani da una parte all'altra e Adriatico è più forte della politica di fissare le regole
Ecco perché tra parentesi io sono a favore
In modo decisi si modella allargamento perché io sono convinto che nel sistema allora noi dobbiamo anche dire con chiarezza e su questo sono d'accordo con te usando la leva della cooperazione perché dopo Tangentopoli noi abbiamo buttato la cooperazione del macero qui c'è Morselli che ha seguito come parlamentare di Alleanza Nazionale queste questioni
La cooperazione uno strumento utilissimo la politica estera oggi in gran parte una politica che si fa e che si salda con la politica economica noi dobbiamo dire a questi Paesi e chiedere uno scambio alla luce del sole la massima collaborazione nello stroncare a monte i traffici che vi sono il mercato dei clandestini che c'è che tra l'altro una cosa orribile
In cambio di aiuti che è giusto dare a questi Paesi perché questo è nel diciamo così nella logica anche nella morale della nostra politica estera
E noi su questo voi sapete abbiamo su sulla diagnosi anche su questo su quello che si è fatto opinioni diverse tra le altre cose purtroppo alcune volte sono state approvate le leggi
E pugni in Parlamento i ministri che hanno proposto ad esempio sanatorie regolarizzazioni accettano per esplicito impegno non procederà sanatorie invece scaduto il termine della regolarizzazione vi è stata una sanatoria poi la sanatoria della sanatoria
E questo è stato profondamente negativo perché si è creato il clima negli ambienti degli extracomunitari che in Italia le leggi si potessero rispettare un tanto al chilo e questo ha prodotto nuovi arrivi ha prodotto anche
Una condizione forse disfavore a favore di chi
A sfavore nei confronti di quegli extracomunitari onesti che si erano regolarizzati in tempo e che avevano pensato che l'Italia fece un Paese in cui bisogna rispettare le regole comunque su questo io sono anche dell'idea
Che davvero bisogna cercare
Di non fare di questo tema un tema della campagna elettorale perché il clima di psicosi che c'è è un clima che è profondamente negativo purtroppo è il prodotto anche di una situazione generale che per altri versi c'è anche in altri Paesi europei su questo bisogna onestamente dirlo perché il fenomeno di per sé anche questi che arrivano dall'Albania dalla Slovenia molte volte vengono in Italia come area di passaggio poi vanno in altri Paesi europei
Tutti sembra
Giunti al termine
Ringrazio i due dice candidati premier perché i risultati hanno collaborato e soprattutto vanno appuntato problemi pratici mando svincolato con non c'è il presidente della regola assoluta velocemente un minuto
Ci rifaremo allegro i programmi con le idee che svolgeremo in quel di Parma a fine settimana grazie grazie
No
Allora