Radici e valori di un'alleanza nuova in Italia e in Europa - organizzato dalla Casa delle Libertà e dalla Fondazione Liberal (dal 31 gennaio al 1 febbraio 2003, presso l'Hotel Bramante di Todi)

Niente forse le cose sarebbero andate in modo diverso allora
Abbiamo fatto un passo avanti nel due mila e tre
Nel due mila
Passando da una semplice alleanza elettorale ad un'alleanza basata su un programma di governo ora siamo nelle condizioni dopo diciotto mesi di governo con il reciproco riconoscimento tra tutte le forze dell'Alleanza di pari dignità
Perché questo al di là delle scaramucce il dato fondamentale politico ora siamo nelle condizioni di occupare arresto della legislatura per fondare davvero è questo il compito vostro io sono felice che oggi sia stata data una testimonianza così alta di fondare davvero le basi culturali
Che amalgamano che possono amalgamare diverse forze politiche con storie e culture persone
Ma è un legame così forte quello della insieme di valori
Che ci può permettere di vincere qual sia si resistenza resistenza resistenza da qualunque parte essa venga io reputo davvero fondamentale la riunione di oggi come ha detto Ferdinando Adornato l'azione di governo deve dar conto dei valori su cui si fonda la maggioranza deve dar conto non solo tener conto questa è una strada è un investimento strategico se vogliamo che la Casa delle Libertà si trasformi davvero in una casa politica culturali che esprima dei valori ho sentito parlare Malgieri della famiglia sono stato accusato amichevolmente scherzosamente
Giuseppe Baiocchi di essere diventato un po'papista come lega perché la lega sostiene la famiglia
Gli ho ricordato che con tutto rispetto a quando il Papa è venuto in Parlamento ha parlato di famiglia citando l'articolo ventinove della Costituzione no quindi magari è non è propriamente così ma questi insieme di valori che io oggi ho sentito e che condivido pienamente devono essere diffusi devono essere fatti partecipi tutti
Perché solo con questa alleanza sui valori possiamo prefigurare un'azione di governo efficace riformatrice conservatrice come ho sentito dire sui valori ma innovatrice al Riformista sulle strutture questo è lo strumento fondamentale altrimenti ogni giorno saremo costretti a confrontarsi a litigare su questioni tattiche
Dando però alla coalizione un respiro molto Breve un respiro troppo affannoso per poterci rappresentare come classe di governo che intende cambiare davvero questa Italia grazie
Prima di proseguire volevo ringraziare ministro la Loggia del ministro Maroni che nonostante le difficoltà che hanno impedito l'anche ad altri colleghi di essere qui invece loro l'hanno volute hanno volute superare e testimone la loro presenza e anche per le parole che hanno detto
Non volevo fare poi due raccomandazioni la prima mi pare anche perfino utile fare essendo qui rappresentate forze di governo e dire che questo seminario è completamente autofinanziato
Quindi voi troverete di nel salone antistante un modulo per prenotare con cinquanta euro gli atti voi capite che ci fa temere un prezzo un po'esagerato per gli atti ma è anche un sostegno una collaborazione andare a questo seminario che vi pregherei di farlo
Terzo luogo chiedere scusa un po'per aver affrettato l'uscita dal dal pranzo per via appunto che i nostri amici di governo dovevano tornare indietro serve per la ditta di tutti per strada onorevole Tajani e dirgli però che chiedo scusa di quello e e chiedere scusa anche del fatto che dovremmo essere necessariamente molto severi sui tempi
Quindi dopo i dieci minuti in qualche modo faremo capire poi ci possono essere un paio di minuti ovviamente di tolleranza ma questo è perché il successo di questo seminario ci impone volendo dare la parola a tutti di rispettare tutti e quindi pregherei ciascuno di di farlo dicendo questo però vi sottolineo che nel fare gli atti
è possibile mandare un testo scritto come è successo anche per le relazioni anche più lungo più articolato Comeglio pensato come voi ritenete sugli argomenti che avete esposto quindi vi pregherei di farlo chi volesse farlo nel caso comunque verrà contattato la nostra segreteria nel giro di una quindicina di una quindicina di giorni
Credo che fosse il turno di Angelo Maria Petroni
E poi dopo dell'onorevole Gianni De Michelis
Grazie
Chiede questa iniziativa sia utilissima solo con le idee non si governano i Paesi ma senza idee non si va da nessuna parte questo ormai abbiamo imparato molte volte specialmente dopo il crollo delle ideologie
Finché esiste una ideologia forti
Curiosamente non si aveva bisogno di idee c'erano ideologia che guidava lo definivano il tutto oggi viviamo in un mondo senza ideologia con ideologie più deboli un mondo molto più complessa dal passato e abbiamo bisogno di Venezia governa
Quando alla fine nell'estate del novantatré cominciamo a ragionare piccolo gruppo di intellettuali e su questa strana cosa che poi riserve chiamata Forza Italia
E al di là degli aspetti organizzativi e pensavamo cosa metterci dentro sapendo che avremmo avuto un sistema elettorale maggioritario non più il vecchio sistema proporzionale compiti costituzionali sunniti e poi dopo approdare
Io provai a vedere quello che succede era successo nel mondo nei sistemi maggioritari evidentemente
E soprattutto quello che era successo in America una diffida di anni prima con la vittoria della cosiddetta coalizione reaganiana che quella che domina con il Paese curiosamente se non intorno al settantotto gli Stati Uniti è ancora il fenomeno che determina la maggioranza presidenziale la maggioranza c'è il congresso i repubblicani
Ma cosa diversa coalizione reaganiana era composta di tante cose diverse c'era Pat difende e i fondamentalisti valido e cristiani c'erano gli atti se il fenomeno dei giovani vecchi rinvio
Parecchi che sia sicuramente non credenti nulla
C'erano conservato negli Stati del Sud che una volta la democrazia spostare repubblicane
Era una varie una variabilità enorme di persone che apparentemente non hanno nulla in comune
Perché tutti quanti si trovano parola greca Partito Repubblicano in una maniera non casuale non fu un'alleanza elettorale un'alleanza blocco sociale riferito al potente dura ancora
E riflettendo su quello
Mi parve di poter concludere
Specialmente da letture sul pensiero originale che la collezione reaganiana messi insieme i fondamentalisti fa perché la paura agli atti adesso io intorno a un punto fondamentale che era il della restituzione
O di un rito chiamatelo come volete più un passaggio da decisioni collettive a decisioni individuali
Patti aziendali non volevo la scuola che sta voleva che tornassi indietro la mano pubblica dalla scuola per restituire le scuole richiesta le scuole religiose cattoliche
Gli atti erano interessati a meno tasse per potersi divertire di più
Il grande del sistema interessato la deregulation per avere come dire più mano libera nell'industria nel commercio
Sei c'era un tema unificante centrale il ritorno da decisioni collettive a decisioni individuali
Dove l'individuale temporalità sono definite in maniera estrema per definizione
Ma notifiche seriamente dallo Stato centrale all'individuo o significare anche dallo Stato dagli Stati americani alle contee
Dallo dallo dalla scuola pubblica
Alla scuola privata dove privata si sarebbe fatta approfittano del fatto ad associazioni fondazioni e chiesto
Questo fu il tema e credo che questo sia ancora il tema che domina la correzione reaganiana
Mi sembra evidente che la casa che il Polo come poi si venne a chiamare allora o Forza Italia che si costituì all'inizio come una specie di poli miniatura perché tirava dottor o tutte queste componenti dentro
Poteva caratterizzarsi esattamente come blocco sociale come forza di governo come forza di centro del rublo applico proposizione di governo esattamente questi stessi termini restituzione delle decisioni delle decisioni collettive o centrali alle decisioni individuali o decentrato
In questo questi tenevate dentro molte cose ci tenevate dentro ero ricordare Enrico la Loggia prima l'aspetto liberista l'aspetto personalistico pensiamo a Plano dalla scuola evidentemente delle della formazione chiede trovate dentro l'aspetto federalistico
E gli Stati Uniti tra l'altro sono un esempio chiarissimo dal fatto che uno Stato federale può essere molto più forte
E autorevole di quanto sia uno Stato centrale fra l'altro questo un po'il paradosso delle tra nostra epoca che gli stati centrali o centralistici
Che sono nati per fare la guerra era un esempio di decisioni forti sono oggi debolissime lo Stato come quell'americano federale molto più forte proprio perché il centro non deve gestire intermediare tutte le cose
Tra George Bush non si trova come Silvio Berlusconi a riunire i sindacati a trattare sul pubblico impiego su quasi se ciò che è tale se scarica a Palazzo Chigi questo evidentemente la perfetta coniugazione tra presidenzialismo e federalismo tutta questa forza è corretto
Non non è curioso in fondo che la lega che sembrava nata come forza contrario lo Stato nazionale oggi forse quella che più difende la sovranità nazionale di fronte a certi eccessi europei di espansione dell'Europa unita
C'è una profonda le cose non nascono per caso io credo che questo sia fondamentalmente il blocco ideologico e blocco sociale che ci tiene insieme che non è un blocco in negativo attenzione è un blocco in positivo
Perché le identità si formano politiche anche in negativo
Non c'è niente di male in questo noi siamo insieme anche perché non ci piace a quelli di sinistra abbiamo tutte le buone ragioni perché non cercarci ancora di sinistra
Non ci piacciono in università non ci piace in politica non ci piaccia agli ospedali quindi non ci piacciono i comuni non mi piacciono a me che sono umbro qui in Umbria temo di morire prima di vedere l'Umbria redenta darmi una mano se potete
A
Sono professore a Bologna avuto il piacere di vedere Bologna crollare équipe comunisti spero di riuscire a vederne qui in Umbria ma insomma
Quindi non non ci piacciono
Le sinistre e questo è un buon elemento anche un buon collante ma non basterebbe non ci darebbe insieme molto ci vuole qualcosa in positivo il passaggio da decisioni centrali o collettive o collettivistica a decisioni più individuali
Che non significa evidentemente destrutturare anzi per alcune cose per molte cose lo Stato va ristrutturato in molte decisioni tipicamente se passeremo un sistema federale il centro non dovrà più gestire ma dovrà controllare molto di più di quanto non faccia oggi
Il nuovo Titolo quinto della Costituzione che povero la Loggia si trova a dover applicare un disastro perché oltre alla verrà dato alle Regioni una quantità di competenze concorrenti che sono semplicemente ingestibili ha tolto allo stato alcune competenze che lo Stato deve avere che ha in quel sistema federale che gli andranno restituite per far funzionare il federalismo altrimenti contenere ma vere
Questo sistema regionale che ha fatto di sovrapposizione di competenze
Quindi un sistema un passaggio da decisioni collettiva decisioni più individuali e questo il tema della sussidiarietà evidentemente
è un passaggio che non sfascia lo stato e non significa Martina
Noi dobbiamo articolare esattamente tutto questo nella scuola nella sanità
Nel mercato del lavoro e in tutte le altre cose i principi gli abbiamo ma con i principi da soli non si governa senza principi non si governa con i principi non si governa
E questo dobbiamo invitato faccio l'esame di coscienza sulla scuola la questione della scuola libera del voucher detassazione scegliete come vuole
E abbiamo Nando evidentemente altri amici di Liberal che è un fatto Donofrio una lunga battaglia su questa cosa ci dobbiamo dare dei tempi certi non possiamo dire che siamo a favore la scuola libera e poi fare iniziative troppo modeste io personalmente ho su questo tema ad esempio sono per una devoluzione alle Regioni della questione
Credo che ma mano che avremo un sistema di devoluzione dell'istruzione con il centro che controlla garantisce gli standard e la periferia tra virgolette che governa credo che la questione dei voucher debba esser fatta o della scuola libera dei modi di finanziamento a livello regionale perché questo De ideologiche e i ideologicizzati problema
Se una Regione lo vuol fare lo fa assicura non lo vuol fare non lo farà si vedrà poi quella che ha funzionato meglio e siccome ho fiducia alla natura umana credo che la soluzione migliore verrà imitata anche dagli altri
Credo che su voi dovremmo vedere i quattro cinque grandi punti che abbiamo messo nel programma se e come fino a che punto li abbiamo attuati ne sono i punti più ideologici o più se volete di principio la scuola sicuramente la sanità
Ci metterei anche l'università la ricerca scientifica molte altre cose di questo tipo però non possiamo andare a casa
Dobbiamo concordare intorno di principi di azione che a mio avviso sono esattamente questo restituzione dalle decisioni collettive alle decisioni individuali o decentrate mantenendo la struttura delle decisioni a livello nazionale laddove esse necessari
Per mantenere un sistema Paese funziona
Io credo che su questo
L'accordo dentro la casa libertà se piuttosto forte
Ci sono alcune divergenze avete ad esempio su problemi distributivi
Io sono un pochino più federalismo competitivo altri sono un pochino più che un federalismo cooperativo
Ci saranno evidentemente sfumature differenze ma ogni qualvolta ci sono differenze tra noi facciamo è solo una domanda
Magari qualcuno di noi si trova avvisati in questa coalizione vedendo certi provvedimenti che vorrebbe vedervi Rex quale sarebbe l'alternativa se noi non fossimo qui cosa farebbero se ci fosse un governo di sinistra siamo tranquilli che se ci facciamo sono tranquillo che se ci facciamo questa domanda noteremo che le differenze tra noi sono proprio piccole spesso sono proprio differenze che vengono esasperate pena bisogno di visibilità politica di differenziazione è un gioco normale capite in tutte le coalizioni ne siamo un Paese strano da questo punto di vista perché abbiamo un sistema elettorale maggioritario ma non abbiamo un sistema di tipo bipartitico cioè inevitabilmente combiniamo aspetti ancora da proporzionale con aspetti da maggioritario quindi che questo venga fuori è giusto ma il sistema maggioritario
Io inserirei bipolare
Perché non è né spiegato necessariamente una legge elettorale maggioritaria
Sistema di polare almeno a questo vantaggio che obbliga a pensare quale sarebbe l'alternativa e io credo che se pensiamo qual è l'alternativa
Ci renderemo conto che le divergenze fra noi non sono molte che ogni tanto conviene che ognuno di noi cieca su qualcosa per l'interesse complessivo della coalizione del Governo un ultimo punto sì avvocato molto spesso il concetto di persona e giustamente la Loggia diceva che alcuni di noi preferiscono in termini individuo io sono liberale e quindi preferisco parlare di individui individualismo piuttosto che di persona personalismo ma son differenza
Nando ricordava a sua volta nell'introduzione che questo è l'unico paese al mondo dove l'arte cattolico da gruppo con una distinzione
Nello spettro ideologico e non all'interno della visione morale purtroppo è vero c'è una ragione per questo siamo il Paese del Papa
Abbiamo costruito lo Stato nazionale così prima o poi finirà c'è una ragione storica è una ragione che non si può ancora oggi ignorare
Se questo è vero
Bene la Casa delle Libertà comprende molti laici
Forza Italia per dire un partito a circa siamo trenta per cento dei voti fatte qualsiasi analisi dei flussi vi accorgete che la metà di quei voti viene dalla Democrazia cristiana l'altra metà da socialisti liberali socialdemocratici
Senza la componente laica la Casa delle Libertà sta a casa ce l'ho
Non valgono io credo che di questo ci dovremmo ricordare ogni volta perché indubbiamente è vero mi pare abbastanza evidente ma lo dicono lo spirito precedente cioè pensa a quale sarebbe l'alternativa quindi non lo dico spirito distruttivo mi pare abbastanza evidente che a volte la visione laico liberale dentro la casa dei Bertante venga considerato una specie di disturbo
Come se fosse come dire qualcosa che va be ce la portiamo dietro ma non serve a niente
Io credo che serva molto dal punto di vista dei valori dal punto di vista perché non per i laici non abbiamo valori gamma diversa
Credo che stava molto dal punto di vista dei valori credo che serva molto dal punto di vista i programmi ma serve soprattutto a governare questo Paese
Dobbiamo trovare sempre di più voi liberal nacque come rivista per un incontro tra laici e cattolici io credo che il tema implora qui è nata la rivista continua a essere un tema fondamentale non il solo
Anzi per fortuna è oggi forse meno urgente di una volta ma continua a essere importante
E anche quando si tratta evidentemente di
Discutere di leggi complicato come quelle sulla procreazione assistita uno testamento di Fini capo altre cose tutte le materie di bioetica ricordiamoci che viviamo in un Paese composito e che
è bene che si abbiano posizioni molto forti ma le posizioni molto forti non devono far dimenticare che esistono altri valori e altre posizioni forti che sono schierate per un complesso di visione del mondo insieme
Completamente politicamente molte volte si condividono i principi
Ma il problema è la divergenza di mezzi per applicare io non ho mai trovato una ecco liberale che non tende a discapito della vita francamente O metro a fune sul il problema è come si intende rispetto della lista come interpretarlo concretamente in ogni concreta circostanza e questo ce lo insegna anche la dottrina della Chiesa evidentemente esistono i comandamenti e dico anche non ammazzare mesi stante la guerra giusta in certe circostanze il precetto non ammazzare Timpone proprio per evitare un primo di farcela quindi cerchiamo di evitare tra laici e cattolici dentro la Casa delle Libertà esistono contrapposizioni di principio che a mio avviso non esistono cerchiamo di capire dove la contrapposizione differenze una contrapposizione né i mezzi
Nelle soluzioni legislative rispetto a certi problemi specifici in certi momenti particolari perché credo che questo sia un aspetto fondamentale non soltanto per stare insieme a sia l'aspetto fondamentale anche per produrre continuare a produrre buone idee
Cioè idee che ci permettano di governare questo paese grazie
Veltroni do la parola all'onorevole Gianni De Michelis seguirà poi l'intervento del professor Cazzola
Care amiche e cari amici gli ho accettato molto volentieri l'invito di Ferdinando di partecipare a questo seminario anche se gli ha rinnovato un dubbio su qual è l'esatta collocazione di noi socialisti
Che siamo parte della coalizione che ha vinto le elezioni siamo siamo rispetto alla Casa delle Libertà talmente fuori nel senso che non sa avete chiamato a fare la relazione introduttiva
E comunque interessati a quello che è il tema di fondo provveduto voluto affrontare cioè come tentare di definire in maniera più precisa le ragioni che giustificavano stare assieme di forze diverse e cercare di vedere se esistono come si può dire
Logiche ideali culturali e così via in cui elementi di convergenza prevalgono su quelli eventuali diverse
Forse è stata messa molta carne al fuoco questa mattina e quindi richiederà una digestione che credo continuerà al di là di questo convegno si potrebbero fare delle osservazioni su talune delle considerazioni fatte delle nozze nelle relazioni introduttive ne faccio solo due semplicemente perché penso che siano significative di una specie di retropensiero che in parte questi alle conclusioni cui ci vuole giungere quando Ferdinando nella sua relazione con precisione come si può dire si riferisce alle tre sinistra che hanno in qualche modo segnato le vicende politiche italiane dell'ultimo cinquantennio ne dimentica e la dimenticanza significativa non è un'accusa quindi di carattere chiamiamo l'intellettuale o scientifico mai politica si dimentica la tradizione del della sinistra del socialismo riformista che da Turati a Craxi qualche persona hanno avuto il sicuramente ne ha avuto di più di almeno due delle altre tre sinistre che tu hai citato così come quando il mio amico Fabrizio dice nel mille novecentonovantadue taluni di noi decisero che era finita la sinistra storica non spiega perché Nantes all'altro non può spiegarlo non c'è nessuna ragione che questo possa avvenire
Le canoe cito questo gli elementi perché questo rappresenta come si può dire il una parte di analisi oggettiva che se non viene fatta correttamente poi rischia di portarci fuori strada rispetto alle conclusioni in realtà io non credo che sia possibile per tra l'altro dovete indirettamente dimostrato con le relazioni che c'avete svolto pensare di dare omogeneità questa coalizione e questo a prescindere dal Nuovo Psi e da quelli come noi
Forse si sono aggiunti a una coalizione che aveva delle forze principali ragioni maggiore di convergenza e cercando come si può dire formule come una nuova alleanza
Formule come quelle di una ricostruzione di una nuova base ideologica o o altre forme d'identità perché essi si va fuori strada non credo che la casa libertà possa esserlo definirsi come la destra moderna del ventunesimo secolo in Italia
Non credo che quello che mangiano spiccava cioè che diventasse il movimento conservatore popolare possa essere una formula in cui molti di quelli che vedo in questa sala possono riconoscersi soprattutto non credo che buona parte di quelli che hanno votato posso riconoscersi in questo le analisi vedono offrono sicuramente rappresentano il modo di vedere di una parte del mondo cattolico ex democristiano questa regata farà ma non solo sicuramente base comune
Io credo che valga la pena
In parte c'era nella relazione ma su questo si dovrà non solo in questo convegno ma anche dopo lavorare di più per cercare di vedere le ragioni comuni non nel pragmatismo e nel cabotaggio nel semplice fatto di mettersi assieme per vincere visto che le ma nella Progetto concreto sui problemi
Dove probabilmente si può trovare una base comune importante che fa quindi poi anche identità e che parla la gente a prescindere dalle matrici culturali dalle storie passate da anche dalle storie future dalle sensibilità che probabilmente rimarranno Different e ciò nonostante se fosse possibile come io credo che sia non solo possibile ma soprattutto utile necessario del Paese trovare questa come si può dire base comune
Rispetto al progetto per l'Italia questo sarebbe più che sufficiente per dare come se compattezza e Vallo d'essere una coalizione per il lungo periodo e soprattutto come ciascuno di noi ben capisce sarebbe la base necessaria per governare governare meglio di quanto non si chiama più queste due
E quindi problema parlare di questo quindi non per trascurare o disprezzare tutto il il bagaglio di interessanti analisi culturali intellettuali che avete profuso nella gioventù qui a parlare di questo
Partendo da alcuni
Dati come si è letto aspetti perché abbiamo vinto
Noi abbiamo vinto perché sostanzialmente abbiamo sfruttato tre elementi primo elemento salire ori degli altri dimentichiamocelo maxi fallimento di Governo e per gli altri
Il secondo elemento è stato il leader cioè l'aver presentato una coalizione che era unificata di per sé prima da un leader forte
Che è tuttora l'elemento che come si può dire consente a questa coalizione nonostante le difficoltà di guardare al futuro con ottimismo il terzo elemento è stato quello è stato costruito un programma su alcuni punti importante e significativo è assolutamente corrispondenti è interesse del Paese che ha parlato la gente ne cito due per tutti il fisco le infrastrutture questi elementi ci hanno permesso di vincere
Ci hanno permesso di vincere anche se il popolo che abbiamo messo assieme il cosiddetto elettorato di riferimento era ed è molto diverso c'era un elettorato chiamiamolo post fascista che aveva i suoi connotati le sue parole via etere un elettorato leghista che aveva le sue identità e così via etere un elettorato chiamiamolo del pentapartito usiamo questo termine qua e sedi Frisone Piccoli socialisti repubblicani grossa Forza Italia dell'UDC o col CCD CDU e così via e tutta SIM card insolito
Basta ancora questo no non basta più
Non basta più non solo perché probabilmente non bastava neanche allorché bastava per vincere ma non basta per governare
E non basta per risollevare il Paese ma non basta più perché nel frattempo c'è cambiato il mondo attorno e con undici settembre sommato a sciabolate vedo pochi minuti e non voglio abusare della vostra attenzione è è finita quella che ho chiamato argomentato in questi mesi in molte sedi
In modo la lei era delle disinvoltura della detenzione si chiuse in una casa e se ne è aperta un'altra in cui improvvisamente come si può dire finita la disinvoltura finita la detenzione finita la ricreazione
Non voi tutta l'Europa tutto il mondo sto a fare i conti con i grandi nodi grandi problemi
E e non tra cento anni subito in questi giorni nelle prossime settimane in Europa nei prossimi mesi e così via e quindi inevitabilmente occorre fare questo sforzo maggiore
Ho visto che qualcuno amico Polillo dice aggiorniamo il programma Marco Follini ha usato una formula al congresso dell'UDC correzioni di rotta
Io sono andato oltre credo che occorra un nuovo programma ma sicuramente questo cambiamento che oggettiva impone una
Riflessione profonda ed è giusto e credo che naturalmente Scola che sta riflessioni comprendono anche
Portare i propri bagagli culturali intellettuali di analisi e così via questo come gli pare una cosa estremamente importante necessarie utilissima perché altrimenti c'è l'altra cosa quella che leggiamo i giornali tutti tutti i giorni quello che dà l'impressione al paese di un governo in difficoltà imbarazzo che poi ha composto di forze che tendono a mettere in luce rispetto l'opinione pubblica più ciò che li divide più ciò che li divide che ciò che li unisce
Ecco quindi ben venga questo però per fare questo ripeto
Avendo dieci minuti a disposizione non posso come si può dire che andare veramente molto per per sabot latte dobbiamo cercare di capire quali sono i punti o i criteri o i parametri attorno a cui dobbiamo fare questa verifica tra di noi perché non avendo l'ha fatto in questi due anni
è la ragione principale del perché il governo
Con l'eccezione della politica internazionale sugli altri terreni e molta annaspato com'Bang Bang riconosce
Il primo punto
è una questione come si può dire di percezione che non è ancora così chiara in un Paese che per dieci anni è stato abituato a guardarsi compresa la sua classe politica dell'uno o dell'altro schieramento a guardarsi l'ombelico terrore nel l'ombelico però rendersi conto di quale diceva Totò cioè che siamo di fronte a un calendario strettissimo a dei passaggi obbligati che non decidiamo noi che vengono decisi diciamo non dico all'esterno di norma fa anche noi siam parte di questa ma vengono decisi in modo tale e che le scelte doveva essere fatte quando scatta al momento quando devi passare attraverso il passaggio stretto
Quindi non è una questione che si può rinviare al due mila cinque due mila sei due mila sette ci giochiamo la partita in Italia come in Europa e nel mondo adesso io dico dello scrittore argomentato nell'arco dei quindici mesi che vanno dalla fine delle lezioni tedesche
Che secondo me in Europa l'aperta una fase nuova fino alle prossime europee si può discutere su questo che è un periodo molto stretto e questo dialogo presente perché come è noto si decide anche non decidendo e si determina il proprio futuro anche mancando gli appuntamenti forse non ce ne si rende conto dell'immediato ma quando si scopre e si paga la seconda questione eh
Che va fatta una scelta di metodo
E vai né discusse negoziata
In parte è stata fatta di fatto non è ancora consapevole cioè il governo e quindi la coalizione che lo sostiene
Al al ammesso che abbia un progetto che lo discute eccetera diverse modalità di applicarlo
C'è una modalità
Come si può dire
Di piccolo cabotaggio di gradualismo eccessivo la modalità che ha spinto per esempio il Presidente del Consiglio troppe volte negli ultimi mesi a dire sì tenebre alle pensioni c'è
Ma non c'è ancora il consenso i sondaggi non ce lo consente
Non lo dico criticamente è una modalità immaginarsi per un lato privato quarant'anni se non capisco quanto è importante la questione del consenso
Ma è una modifica una modalità che ha delle conseguenze
Mi permetto di ricordare a me stesso che è esattamente la modalità che applicata dal Governo il cosiddetto dicendosi da per cinque anni ha portato a loro disastro e personalmente se leggo questa modalità alla quello che dicevo prima c'è un calendario stretta dei passaggi obbligati inevitabili mi sembra moneta che porta alla rovina
Cioè se il Governo e la maggioranza e tutti noi pensiamo di poter affrontare le questioni
Con il metodo che ha prevalso fino ad oggi quello che del cosiddetto comprare il tempo del spostare i problemi più Hillary via radio che dovrà andiamo sulla ma è un metodo lo si deve discutere perché ovviamente essendo il metodo che più facilmente si adotta per inerzia sarebbe bene che se quello alla fine prevalesse lo si facesse consapevole di cosa significa e dei rischi concorda
Vi è un altro metodo che è l'esatto opposto vado per schematismi e quindi mi perdonerete l'imprecisione del delle formule il metodo thatcheriano c'è un modo di cambiare avendo un progetto come si può dire drastico e forte che assolutamente legittima anche questo di faccio in questo caro giudizi di valore di simpatia
è un metodo possibile
Bisogna seguirlo a questo punto comunque conta fino in fondo a sostenerlo non mi pare il metodo che sia prevalso che sembra prevalere Opel chiazze alla strega né maggioranza delle persone che vede unite in questa sala o dei dirigenti l'onere correzione
Vi è un terzo metodo che quello se viene chiamato
Del riformismo del riformismo sociale e così via che richiede la costruzione di un progetto ma la costruzione faticosa di un consenso in una sorta di dialettica tra rigore consenso e così via che mi pare che in parte il governo adottato che ha portato al Patto per l'Italia che ha portato al rapporto col sindacato che che trova consensi vede in tutte le forze della coalizione che però anch'esso richiede l'andare fino Laterza cose così chiudo
Che è legata la scelta che io credo necessario ma che comunque vorrei fosse discussa e vorrei che poi alla fine fosse chiare consapevole soprattutto in chi dirigenti intimi dalla coalizione enti come erano i partiti così
Quindi la scelta per me
Quasi obbligata nelle condizioni italiane del cosiddetto riformismo presuppone poi la costruzione di un progetto che corrisponde a questo metodo e corrisponde agli interessi del Paese
E io qui
O tre parametri solo quanto basta
Ma che se riteniamo presente se per caso trovassimo l'intesa su di essi riusciremmo facilmente risolvere anche le discussioni nel merito invece vedo avvenire in modo molto confuso con scarsi risultati su quali tutti i problemi
Sia all'interno dei dibattiti Esterni sia nell'azione del Governo
Il primo parametro è quello della necessità di modificare il funzionamento del sistema sociale ed economico culturale italiano per stare al passo con l'esigenza di competizione che conseguenza del processo di globalizzazione
Se non modifichiamo tutte le cose che non funziona e sappiamo quali sono nel nostro sistema per permettersi di competere perderemo la competizione questo automaticamente ci metterà in una direzione diversa
Da alcune delle cose c'erano già chiare sono chiare a questa coalizione abbiamo rete gli italiani ci hanno premiato la questione fiscale va in questa direzione la prova l'acqua delle infrastrutture sia pure molto concreta e non ideologica in questa aiutarmi ce ne sono altri
Non Elenco tutte ma è chiaro che
Il mercato del lavoro la questione della previdenza la questione della scuola la questione della sanità sono quattro nomi che non possono essere inviati perché altrimenti pesano sul funzionamento del sistema italiano in modo tale che lo possiamo dare sapere
Che la competizione e l'avremmo persa con tutto quello che questo comporta per noi e per il futuro di questo Paese
Il secondo come si può dire parametro che va tenuto e aver tenuto presente la questione come si può dire della scelta geo politica di questo Paese geopolitica già culturale
Da fare chiaro noi non siamo più abituati a fare questo discussione perché nel passato finché c'era l'Est Ovest
Era scontato quindi ci siamo arrugginiti eravamo mi ci stavamo i margini manovrano quelli che erano c'era chi ci stava dall'altra parte chi stava di qua chi giocava in mezzo come qualcheduno cristiano rispettive finito il discorso adesso non è più così bisogna decidere scegliere
E la primissima corretto occorre fare per decidere scenderà avere chiaro l'interesse nazionale questo lo dico perché molti di noi vengono dall'esperienza della vecchia o delle vecchie sinistre in questo ragionamento suonava automaticamente no anche il più europeista tra noi anche il più o lui sta tra noi anche il più nude sa che per dare un contributo andare proverbi in quella direzione aveva perché a rischio il proprio interesse nazionale e se non si discute non si confronta non si è non sto la mancanza della chiarezza di idee su questo porta all'impossibilità di scegliere comunque difendere scegliere bene è ovvio che in questo discorso come si può dire di Scelta geopolitica il Pra principale l'euro
Già a discuterne seriamente non se ne stiamo discutendo se
Io dico a sciabolate come la vedo io ma sono tre i parametri attorno a cui l'interesse nazionale italiano coincide con un'Europa che rappresenti la soluzione giusta risposta giusta da questo componente prende l'ordine mondiale
Il rapporto transatlantico che deriva nere decisivo
Un'Europa cerchi concentrici e quindi non limiti in questo discorso astratto de introdurre fuori l'Unione i propri rapporti ma sappia che il problema è come coordinare la Russia come coordinare il Mediterraneo quindi
Come coordinare anche al di là al di fuori dell'attuale architetture istituzionali e la terza questione uno Europa confederale
Andando oltre il la vuota retorica dello Spinelli si può dire torno del federalismo che non ha più senso di queste cose qui
Potrei usare qualche aggettivo più moderno e più recente più di attualità le un po'di quella che porta tanti a dire in queste ore l'fra in quell'asse franco-tedesco è il bene e tutto il resto è male sciocchezza assoluta
La soluzione sarà o confederale o peggio ottocentesca intergovernativa in senso ottocentesca
Ed è interesse dell'Italia che si confederale perché se sarà confederale ci sarà un gruppo di di testa dell'Europa e da oggi da ieri dopo l'avvio del possiamo dire che l'Italia sarà parte di questo gruppo di testa
Così come la Confederazione germanica funzionò perché c'era la Prussia
Uguale agli altri ma più quale degli altri l'Europa confederale funzione nasce da un gruppo di Paesi di testa in Italia si è conquistata
Diciamocelo qui mentre tutti già in queste ore l'Italia di un anno fa esclusa grande esclusa dal discorso di buste e conquistato il diritto di stare al cuore di questa cosa qui però bisogna copiare ero io che non so
Potrei dire all'amico finite potrebbe avere più coraggio nella Convenzione europea avendone titolo proprio che viene dalle storie della cultura della destra neve più titoli a delle non ha più bisogno di essere politically correct ed essere più ciampiano diciamo in quella posizione di in una posizione che arretrata
Quando invece occorre evitare una pulitura radunata ecco discutendo di queste cose io credo si può facilmente poi giunge alle conclusioni a partire dal primissimo tema che abbiamo di fronte è quello della riforma istituzionale costituzionale perché se vogliamo stare in questa direzione se la scelta geopolitiche l'Europa a spanne come ho cercato di descriverla se quindi il problema della evoluzione dell'integrazione politica dell'obbligo aver chiaro
Che il sistema politico italiano va cambiato non sulla base delle più o meno illustri idee di politologi costituzionalisti che tiene i risciò rime hanno come si può dire i loro testi universitari come si fa Sartori danni spiega faranno cambiare solo con criterio
Di rendere il sistema italiano convergente con quello europeo
Perché come quando c'era l'integrazione economica chi era convergente del suo modo di funzionamento economico andava alla testa dell'Europa che era divergente rimaneva indietro lo stesso succederà sotto il profilo politico
E quindi avremo molte criteri con cui dovrebbe essere tutto sommato facile
E mi astengo da dire come la penso io perché è noto giungere alle conclusioni invece di queste discussioni
Se mi permettete abbastanza ridicole inutili come quelle che abbiamo visto sul premierato il sul sul federalismo in questi grazie
E poi seguirà l'intervento onorevole Marco Follini
Scusa Giuliano prima che tu parli volevo ringraziare Gianni del suo intervento e sì quando ci sono equivoci tanto vale chiedere subito
Nella mia relazione quando parlavo delle tre sinistre cioè dell'egemonia rispetto all'ideologia italiana era letto visibilmente in un'accezione negativa
Nella quale il socialismo riformista da Turati a Craxi come Gianni ha detto non non c'entrava poteva al massimo il taxi il socialismo frontista ma non quel socialismo riformista qui Gianni faceva riferimento perché quell'egemonia io la leggevo come un fattore negativo nella vita nazionale del Paese per ciò che non era inserito il socialismo riformista come un fatto positivo comunque posso andare
Ma ringrazio anch'io per essere è stato invitato a questo convegno per avuto la possibilità di partecipare
Credo che sia un convegno importante anche perché non non capita spesso anzi diciamo non succede quasi mai di potersi confrontare interno dalla casa libertà con tanta ampiezze anche con tanta diciamo con tanta carne al fuoco
E se mi chiedessero perché si è fatto questo convegno ovviamente le le spiegazioni possono essere diverse e un convegno ci giudicata come finisce non solo da come inizia
Però l'impressione che ho avuto è che le componenti che si ritrovano la casa libertà vogliono manifestare testimoniare con questo convegno che anche se la casa libertà è nata ieri nel senso che ha pochi anni di vita nella storia di questo Paese
I suoi tratti genetici le le sue componenti fondamentali vengono da lontano sono scritte nella nella storia politica di questo Paese
Ed è vero ce l'abbiamo sentito qui ad una orgogliosa rivendicazione di questi tratti e abbiamo assistito anche ad una rappresentazione del dei cambiamenti che sono intervenuti all'interno di quel cambiamento epocale che si è verificato
Nel male più che del bene a partire dai primi anni novanta da questo punto di vista io molto pressata anche lo sforzo che ha fatto tornato dalla sua relazione d'apertura
Per spiegare come in fondo diciamo questa questa questa formula politica questa soluzione pulite questo soggetto politico
Abbia anche avuto delle buone ragioni
Per vincere nel mille novecentonovantaquattro e delle ragioni altrettanto buone anche se diverse anch'io devo andare per appunto per sommi capi Perron
Parlare a lungo
Nel due mila e uno in buona sostanza il mille novecentonovantaquattro c'era da coprire uno spazio politico ricordo le cose che ha detto Cicchitto questa mattina la sua relazione al due mila uno invece c'era in in buona sostanza un progetto positivo un discorso che parlava Alitalia che parlava alla Società italiana
Io credo però che sia altrettanto vero che alla base di un successo di una forza politica ci stanno certamente dei meriti propri di questa forza politica ma ci stanno anche lo diceva De Micheli su un minuto fa ma ci stanno anche i demeriti altrui
E io credo che nella vicenda italiana nel due mila e uno i demeriti altrui due i demeriti del centrosinistra siano stati enormi siano stati importanti come pure ci un importanti i difetti gli errori che compie l'opposizione oggi nel dare
In del dare fiato ad una coalizione di maggioranza che pure ha avuto in questi due anni tante tante difficoltà
A proposito io di centro sinistra io sono sempre rimasto colpito di un'analisi che fece Massimo D'Alema al congresso dei DS quando disse che per capire le ragioni che avevano portato la sconfitta dell'Ulivo e del centro sinistra nel due mila e uno bisognava risalire alle ragioni che ne avevano sancito la vittoria nel mille novecentonovantasei
Disse D'Alema che nel mille novecentonovantasei
Il centrosinistra era riuscito a portare un progetto di Bologna di modernizzazione per l'Italia che e parlava con la parte migliore del Paese che allora voleva compiere il grande passo dell'Europa
E che la sconfitta del due mila e uno stava appunto nel fatto che non le il centrosinistra non era stato in condizione di dare continuità al progetto di modernizzazione la società italiana che derivava appunto dal ingresso in Europa e dalla prospettiva dalla moneta unica
E io credo che queste analisi siano vere credo che fino al mille novecentonovantasette fino cioè a a lei ai il Governo Prodi il centrosinistra sia riuscito a manifestare una una spinta propulsiva credo che gli si debba almeno dal mio punto di vista riconoscere il merito importante dell'ingresso in Unione Europea con il gruppo di testa
Da allora
E si è degli dei degli ultimi due degli ultimi governi si è completamente persa ogni capacità propulsiva
Il centrosinistra diventato prigioniero è ostaggio politico delegazioni sindacali e ha rinunciato quasi si potenzi
Di cambiamento e poi per fortuna che una serie di e innovazioni legislative non sono Stone sono passate perché altrimenti oggi avremmo un'Italia peggiore
Allora qual è il punto
Il punto è
La Casa della Libertà nel due mila e uno ha saputo in buona sostanza
Rappresentare in un sistema bipolare la prospettiva di continuare un discorso di cambiamento di essere più credibile nel portare avanti un discorso di modificazione dalla Società italiana
Ecco io credo che a due anni di distanza lo dobbiamo chiederci se se questa scommessa questa questo questo mandato che la casa è libertà ricevuto dall'elettorato nel due mila e uno sia stato eseguito sia stato eseguito nel migliore dei modi
Se e se diciamo riconosciamo che ci sono molte mancanza che sono molti difetti dobbiamo interrogarci su come fare o come fare meglio
Perché lo scopo anche delle politiche lo scopo l'azione di governo
E non può mai essere avulsa dalla esigenza in Italia come in tutti gli altri Paesi
Dei promuovere consolidare
Costituire diciamo e rendere permanente quel blocco di forze sociali a sostegno di un progetto politico che si è intravisto che si è intravisto in termini diversi rispetto a quelli tradizionali mi rimane rimando nera l'azione di questa mattina nel competizione elettorale due mila euro nella vittoria dalla casa libertà appunto nel nel due mila uno c'è una frase di sé ingiusta un giacobino della rivoluzione francese che diceva che chi fa la rivoluzione a metà si scava la fossa
Io ho l'impressione che la la Casa delle Libertà oggi rischi
E se diciamo questo rischio è attutito lo deriva dal fatto che il centro sinistra si trova in difficoltà ancora più gravi e poi vedremo anche alcuni di questi elementi e rischia però appunto di aver sollecitato deve revoca
E tu la portata di questi processi
E tutto sommato di pagare oggi un prezzo politico a una linea di prudenza in larga misura giustificata perizia diverso dal mio punto di vista eccessiva
E se pensiamo ai ai tre grandi campi su cui si è misurata la casa la libertà in questi due anni vediamo che nel campo della giustizia per esempio si è sbocco gelato quella si sono fatte tre cose importanti
Io credo è che anche se ci fosse in questi vicende un conflitto di interessi non sarebbe stato un fatto negativo perché sappiamo tutti cosa o cosa vuol dire per una quali sono con la Casa delle Libertà colpire il suo leader in maniera tanto spregiudicata e tanto scoperta
Ma non c'è dubbio che si sono si sono mosse delle forze importanti si si è si è avuto uno scontro radicale su tre questioni tutto sommato importanti ma tutto sommato particolare
Penso al alla questione del del falso in bilancio penso la questione delle rogatorie penso alla questione dalla legge Cirami
E mentre invece si è avuto praticamente alla stesso scontro radicale che si sarebbe avuto affrontando invece il toro per le corna
Affrontando magari il la questione della riforma della giustizia in termini di uno Stato moderno e di un'effettiva divisione dei poteri lo stesso discorso vale nel campo sociale
Io zittito questa mattina ha detto che non condivideva le modifiche all'articolo diciotto io credo che si siano fatti una serie di errori tattici per come la cosa si è presentata
è stata presentata tra l'altro dello stesso giorno in cui si svolge una manifestazione dei metalmeccanici e in cui si apriva il congresso dei DS però credo che quella fosse una scelta importante
Posso una setta qualificata e qualificante
E sulla quale però in buona sostanza
Puro rischiando alcune cose che erano circolate nel dibattito si è finiti per avere un un ritorno un riscontro di lotta quasi da guerra civile ho sentito ieri sera un un personaggio politico intelligente no del mi pare due giorni fa del del centro sinistra parlare appunto di una guerra civile che abbiamo avuto dei privilegi del due mila e due lo lo stesso discorso vale per molte riforme sociali
La riforma fiscale e mia figlia dell'accordo del luglio del patto del luglio ma certo non accontenta o non andati incontro a quegli strati a cui la riforma fiscale era stata promossa del patto che Berlusconi aveva sottoscritto in televisione
E lo stesso discorso vale vale per la cosa di cui mi occupo che sono le pensioni o o per certi discorsi che si possono fare nel campo dalla sanità io ho avuto l'impressione cioè in tutti questi mesi che forse più curati del governo delle case libertà di sciare dalla parte del pelo le tante tigri dello schieramento opposto
E le tante forze sociali che si riconoscono nello schieramento opposto pensiamo per esempio a questa difesa su uno dei pensioni d'anzianità che la le al di là del delle per delle posizioni che a un partito
Della della coalizione che pure rappresenta una certa una certa fascia sociale dono delle dei lavoratori del Nord è in buona sostanza di con la bandiera del del del del sindacalismo industriale
Che è arrivato ai nostri giorni dagli anni Settanta in buona sostanza e ci e la pensione di Cipputi no è una specie di stella spenta che si proietta e fa ancora luci a distanza di anni e che comunque costa un sacco
All'erario le pensioni d'anzianità sono del dalle duecento duecentocinquanta mila l'anno sono diventate il problema politico dei problemi nel campo della dalla riforma delle pensioni quando sapevo benissimo
Come bisognerebbe intervenire su questo settore perché ormai ce lo dicono tutti
E quindi in buona sostanza io credo che se prendiamo finito finito davvero se prendiamo diciamo anche la e le politiche economiche complessive del Governo come sono riassunti in queste finanziarie io credo che si possa dire senza cioè scusandomi della della sommarie tali queste affermazioni non gli credo che si possa dire che abbiamo raschiato il barile del temporeggiamento
In buona sostanza Fabio Massimo il temporeggiatore a esaurito ogni su capacità di manovra perché non potremmo ripetere le politiche abbiamo fatto in questa finanziaria all'infinito andremo per forza di cosa sbattere
E nel contesto appunto dell'Europa
Tra l'altro io non vorrei che questo Paese che ha giustamente sul piano dalla politica estera ed è il rapporto con gli Stati Uniti un atteggiamento che Mammolo così positivamente conflittuale con la Germania e la Francia continuasse a fare lo scolaro somaro
Avvalendosi appunto del fatto che Francia e Germania sono messi peggio di noi sul piano dei conti pubblici e continuasse stare a ridosso di Franz ci siano anche vorrei che in qualche modo come si ha diritto ogni sul piano dalla politica estera si fosse virtuosi anche sul piano dalla politica economica detto questo può essere che un errore del della della dalla nostra controparte CdA l'opportunità se mi passate il paragone dia questo governo la stessa opportunità che ebbe la Thatcher quando gli scoppiò la guerra delle Falkland
Perché la Thatcher Battelle il passo sul posto per un sacco di anni
Al punto di far di essere diventato un problema preciso per i conservatori fino a quando ottenne un grandissimo consenso popolare quando mando le navi a a ingrata DC col Polo Sud no a salvare cinquecento cinque cinquecento inglesi che erano nelle nelle marine e e quella fu la svolta anche per la politica economica
Se come io credo la sinistra commetterà l'errore di infilarsi
Sul sì all'articolo diciotto
Io credo che possa essere questa l'occasione per ottenere quella quella vite una vittoria simile quella storia non si ripete mai
A quella che nel mille novecento ottantaquattro in buona sostanza vide la fine del PC nemmeno c'erano ottantacinque da ottantaquattro ottantacinque vide l'inizio della fine del PC nella sconfitta sul referendum della scala mobile speriamo che la la cronaca ci dia questo opportunità e che la sinistra e compia un errore per lei fatale che ci consenta di arrivare a capo di di quelli che sono i fantasmi i nemici gli avversari più temibile che ne ho avuto negli ultimi due anni grazie
Grazie o professor Cazzola verso allora pregherei il segretario Lucidi Marco Follini di
Prende la parola seguirà poi l'onorevole Mario Landolfi grazie
Ma dunque mi pare che problema che c'è posto abbastanza esistenziale di rispondere alla banale domanda su quello che siamo quello che intendiamo diventare quello che ci tiene assieme se fossimo in grado di rispondere
A questa domanda con sicurezza avremmo anche risolto il famoso problema della identità italiana su cui tanti studiosi si arrovellano non fosse altro perché rappresentiamo una metà abbondante del Paese una metà come dire che sta dentro la pancia il cuore della politica italiana io siccome all'interrogativo non saprei dare una risposta
Provo qui a mandare tre telegrammi e anch'io mi scuso per la estrema sommarietà ma credo che forse
C'è inutile vere questa questione da tre angoli visuali molto particolare
Primo
Qualche volta sembra sentire i nostri dibattiti che noi siamo alle prese con
Un problema che volendolo riassumere in una disputa personale
E quello di scegliere tra la Thatcher e rumorosa in genere chi pone il problema in questi termini fa il tifo per la Thatcher
Io credo invece che il nostro problema è quello di una sorta di quadratura del cerchio
Tra moderazione e innovazione noi dobbiamo smettere di vedere questi due argomenti come i termini di un'antinomia
Perché non è così
Noi abbiamo un rapporto diverso col passato nelle relazioni di questa mattina questa diversità emergeva noi siamo noi l'UDC siamo un po'nipotini dell'arco costituzionale altri partiti sono più recenti meno legati alla tradizione politica del nostro Paese e quindi c'è un grado diverso di nuovismo
Però siamo tutti impegnati sul versante della innovazione
E peraltro dobbiamo considerare tutti anche alla luce della storia italiana che le grandi innovazioni sono quelle che hanno scelto di stare dentro il senso della misura il senso delle proporzioni dentro quella cultura politica moderata che è quella che determina poi i risultati il miracolo italiano e figlio della capacità di combinare innovazione e moderazione di non vederle come una sorta di alternativa ma come
Due facce della stessa medaglia
Volendo sintetizzare questo argomento in uno slogan non me ne viene di meglio integro la relazione molto bella che ha fatto questa mattina Francesco D'Onofrio non me ne viene di meglio che il progresso senza avventure con cui Fanfani affrontò la campagna elettorale mi pare del cinquantotto
Se decisione e mediazione stanno assieme il terreno su cui noi dovremmo esercitare l'una e l'altra virtù e quello della politica estera perché concordo con De Michelis
Questo è il campo in cui noi saremo più esposti nei prossimi mesi e non soltanto per l'emergenza internazionale che si profila con la crisi irachena ma perché la fisionomia politica del nostro Paese è destinata a cambiare profondamente in relazione a due sfide una è quella della Unione Europea di un grado come dire ragionevole Trecenta di unione europea e l'altro è quello della globalizzazione a cui con buona pace dei movimenti nessun Paese neppure il nostro post fuggire e non cioè nessun vantaggio a sfuggire
Secondo telegramma noi dobbiamo coniugare per me è un argomento antico ma molto sentito
Liberalismo e cattolicesimo naturalmente a me viene facile dirlo io sono cattolico liberale
Ma credo che ci sia qualche cosa che va al di là delle biografie delle persone e dei partiti
Perché il legame tra istituzioni laiche liberali e radici culturali e religiose è la chiave di volta della architettura politica moderata e la chiave di volta della costruzione che si è realizzata non soltanto nel dopoguerra per qualche aspetto anche prima
Da questa parte
E sono due argomenti che se si sommano producono due virtù se si sottraggono se si dividono producono non dico due vizi ma sicuramente due insufficienza
La storia del nostro Paese dal modo in cui fu realizzata L'Unità d'Italia
Alla questione romana rimasta aperta per così tanto tempo all'avvento del fascismo ad alcuni frangenti della politica del dopoguerra è una storia che conferma questa opinione e naturalmente questa opinione
E anche un'opinione che tiene fermo il principio della laicità dello Stato anche qui mi richiamo un attimo alla relazione che ha fatto questa mattina D'Onofrio c'è una tendenza a schiacciare l'esperienza democristiana sulla
Sul dato religioso
Che non rende conto della complessità anche di quei rapporti
E non tiene conto del fatto che
Come dire il principio della laicità dello Stato è in qualche modo dentro il pensiero politico cattolico leggevo qualche tempo fa un libro di questo islamista che adesso va per la maggiore Bernard Lewis che diceva una cosa molto vera e cioè la laicità dello Stato è un'idea tipicamente cristiana perché tutte le altre religioni confondono facilmente
E l'unica religione che sancisce la divisione tra quello che è dovuto a Cesare quello che è dovuto a Dio e appunto la religione cristiana
Terzo e ultimo telegramma
Questo è detto con molta chiarezza nella relazione di Adornato questa mattina noi non siamo l'antipolitica e questa rappresentazione
Che vuole fare Dinoi altra cosa rispetto alla nobiltà della politica è profondamente sbagliata e tanto più sbagliata in questo frangente
Perché se c'è una deriva plebiscitaria in atto sta da un'altra parte non sta da questa parte la deriva plebiscitaria sta in quella parte della sinistra che oggi incorona Cofferati e nel modo in cui Cofferati viene incoronato
Nel modo in cui quella stessa sinistra ha passato molto del suo tempo e dei suoi anni migliori a correre dietro a Di Pietro
Lì sta
Come dire il grado maggiore di populismo
Però pur non essendo l'antipolitica c'è un dato che noi dobbiamo recuperare perché credo che anche questo appartenga al nostro universo politico e culturale ed è quello del limite dalla politica io ho sentito nelle relazioni questa mattina tanti riferimenti tante citazioni
Tanti padri nobili politici
Letterari che sono stati evocati ne mancava uno che era furetti il passato di un'illusione la ricostruzione della
Parabola rivoluzionaria
E la sottolineatura di un punto che era molto vero allora lo è rimasto anche oggi e cioè che dove la storia viene divinizzata e dove la politica viene caricata di ambizioni eccessive e fuor di misura lì si determina una forzatura
Delle regole di libertà
Ci sono territori dell'economia della morale e del costume e delle persone delle loro libertà e dei loro diritti che sono sottratte al dominio della politica questa dovrebbe essere un punto in comune per tutti forse lo è dopo l'ottantanove si spera che lo sia diventato ma non c'è dubbio che questa consapevolezza forse c'è un pochino di più dalla nostra parte
E questo concorre
A come dire dare una certa caratteristica anche alla nostra coalizione che e concludo una coalizione pluralistica
Naturalmente la domanda che stava tra le righe di molte delle relazioni ed era anche esplicitata nelle conclusioni di Adornato è fin dove arriva questa unità
In un passaggio viene adombrata addirittura la possibilità del partito unico non siamo una coalizione che ha al suo interno qualche differenza qualche volta differenza anche robuste tra noi e la lega ad esempio c'è
Una disputa che sta dentro i confini dell'alleanza dentro i confini del programma
Ma che allude a ragioni diverse
E d'altra parte e diverso alla memoria
La politica poi è una combinazione di memorie di oblio non è fatta solo di memoria se no saremmo incatenati al passato
C'è anche qualche rimozione qualche volta in questo campo le rimozioni possono essere salutari ma non c'è dubbio che se guardiamo alla tradizione
Tra di noi che pure abbiamo sottoscritto lo stesso programma che pure cerchiamo di darci la stessa prospettiva qualche differenza c'è
E naturalmente noi
Come dire dobbiamo accettare serenamente
Questo punto
E dobbiamo ragionare su quello che accade di qui in avanti
E sul fatto che
Avendo costruito una coalizione che ha come dire una visione strategica è una prospettiva davanti a sé noi a quella prospettiva ci sentiamo tutti legati con ragioni diverse ma finalizzate allo stesso obiettivo
Sono anch'io convinto che il novantaquattro non si ripete non si ripeterà anche perché la differenza fondamentale ce ne sono tante ma la differenza fondamentale tra oggi e il novantaquattro e che oggi c'è una maggioranza leale e sicura
Mantenere l'unità è la condizione perché la democrazia dell'alternanza che la conquista migliore che abbiamo prodotto in questi anni che non sono stati granché ma questo
Dato della democrazia dell'alternanza e sicuramente va sicuramente iscritto nel registro degli aspetti positivi
E questo dato noi riusciamo a conservarlo anche attraverso la nostra unità e la nostra unità concludo veramente si basa sulla come dire coltivazione di un ragionamento sui valori e sulle radici comuni
Che abbiamo
E avrei dovuto cominciare con c'era una volta la siccome non non c'è vissero felici e contenti
Non l'ho fatto però il ricordo che ho è che nella Prima Repubblica c'era questa sorta di divisione dei compiti
I moderati avevano il primato elettorale il primato di governo e la sinistra che allora era come dire condannata all'opposizione
Si rifaceva vantando costruendo per la verità un primato culturale naturalmente
Questa divisione non è mai stata codificata non è mai stata accettata fino in fondo ma guardando le cose in prospettiva forse c'era è ovvio che questa divisione di compiti non regge più e noi siamo esposti ad una competizione che vede due schieramenti in equilibrio
Che si sfidano sul terreno della politica del consenso elettorale della progettualità sul terreno della cultura è evidente che se non riusciamo a riscoprire soprattutto a coltivare a rendere forte il retroterra culturale questa battaglia sarà difficile vincerla grazie
Siamo Marco Follini io prima di dare la parola onorevole Landolfi volevo leggere una breve messaggio incendiato Claudio Scajola
Dice una serie di appuntamenti legati alla preparazione delle prossime elezioni amministrative mi rende impossibile pur con la migliore buona volontà di essere a Todi in questi giorni
Mi dispiace particolarmente sono convinto che la Casa delle Libertà non possa essere soltanto un cartello elettorale vi sia invece l'espressione di culture e tradizioni diverse ma convergenti che si ritrovano in un progetto
Ma anche in valori condivisi sono i valori che cattolici liberali riformisti la destra democratiche federalisti hanno in comune
Valori che si aggiungono e non si elidono a vicenda e su quali in Italia si è costruito un centrodestra di tipo europeo moderato occidentale
è necessario approfondire proprio questo aspetto come farete a Todi solo una coalizione unita su forti principi di fondo pur senza nulla e l'identità di ciascuno quale in una prospettiva strategica che superi gli interessi particolari ed epatiche quotidiani di ciascuno e questo chi era il messaggio del dell'onorevole Scajola che ringraziamo discute invece con l'onorevole Landolfi ha qui d'ora la parola seguirà poi il professor Renato Brunetta
Grazie io penso che dobbiamo ringraziamento a Nando Adornato per aver organizzato questa due giorni
Perché non vi è dubbio che questo seminario abbia un valore in sé
Nel senso che confermo dimostra ove mai ce ne fosse stato bisogno
Che anche nel centrodestra anche nella Casa delle Libertà c'è e si fa cultura che la Casa delle Libertà non è un organismo geneticamente modificato
Che non è un Frankenstein anche perché franchezza ne veniva fabbricato con pezzi di cadavere ne siamo vivi
E che soprattutto la Casa delle Libertà può vantare delle ascendenze nobili dispetto i filoni politico culturali nazionale
Quali
Io ho ascoltato stamattina ho letto ieri sera due relazioni quella di Nando Adornato è quello di Gennaro Malgieri
Quella cattolico-liberale
Quella socialista riformista e quella liberale tout-court
Che però rappresentano tre filoni soccombenti
Rispetto al cattolicesimo Dossetti hanno rispetto a un marxismo gramsciano rispetto all'azionismo è la combinazione di questi tre elementi che formano una egemonia delle tre sinistre
Quindi non è questo
Il tratto distintivo della Casa delle Libertà
Non è l'aver recepito irrobustito questi filoni culturali che vende la Casa delle Libertà la innovazione rispetto al panorama politico
è alto
A mio avviso lo schema della Prima Repubblica
Allude Berlusconi quando afferma che tra Fini e Rutelli avrebbe scelto il primo e non il secondo
E in quel momento che c'è una cesura
Tra un assetto politico ed un nuovo deve nascere
E che poi è nato come Polo delle Libertà con tutti i limiti con tutte le carenze che ha elencato stamattina il senatore D'Onofrio
Berlusconi fa quello che non fa segni Segni uomo della Prima Repubblica
O che risente del condizionamento del patto ci ellenistico della Prima Repubblica
Non fa non vuole l'accordo tra Fini e Bossi
Martinazzoli risponde Berlusconi cavaliere la politica non è un pallottoliere
Rinuncia
Berlusconi scende in campo taglia con la spada il nodo di Gordio
E crea un nuovo patto e lì innova rispetto all'assetto politico lì rompe lo schema che avevo prodotto ma escussione della destra e quindi della istanza nazionale
Ecco il vero tratto distintivo della Casa delle Libertà
è l'aver tratto dal ghetto un solo politico o parlamentari
Dal ghetto della cultura
Distanza nazionale attraverso la cooptazione della destra
Nell'aria dell'agibilità politica e quindi della politica che non è solamente battaglia parlamentare ma dalla politica che può diventare governo quindi decisione
Quindi associando nella Progetto
La destra
Perché e che sia questo lo schema lo dimostrano anche i tentativi che sono stati fatti prima anche Craxi
Chi aveva necessità di rompere quello schema
Craxi ha tentato numero lo schema della Prima Repubblica
Perché si accorgeva che per poter fare il riequilibrio che si siede in tutte le democrazie occidentali dove c'era un grosso partito socialista è un piccolo partito comunista
Aveva bisogno di rompere lo schema che era stato creato anche nel patto costituzionale tra leggi Monia delle tre sinistre quindi aveva bisogno di rompere l'accerchiamento della cultura cattolico Dossetti Anna di quell'azionista di quella marxista e gramsciana
E c'è una fase della politica craxiana anteriore naturalmente al Caf in cui trattasi inaugura una sorta di strategia dell'attenzione nei confronti della destra è quello il tentativo di rompere quello schema cosa che riesce a fare invece Berlusconi
E che sia questo lo schema lo conferma anche un altro particolare della politica italiana ogniqualvolta qualcuno ha pensato di fare o di immaginare soluzioni distinte e distanti
Dalla destra non hanno vinto i moderati ma la sinistra e non quella riformista ha fatto un passo in avanti quando nel novantaquattro meglio nel novantacinque
Il Polo delle libertà o quel che restava del Polo delle Libertà decide
Che è meglio fare un passo indietro
Ed evitare le elezioni anticipate quindi Berlusconi decide ingenuamente di fare un passo indietro di indicare Dini
E quindi all'uomo eletto dei cittadini subentra
Un ministro e dà vita ad un'altra esperienza di governo nasce in qualche modo un'altra opzione politica lega si era distaccata credendo
Di occupare una posizione di centro voi abbiamo rinunciato a Berlusconi e del arrivato Dini
Poi ci sono le elezioni
E Dini cerca di occupare il centro ma non va bene governare ci va Prodi c'è un cattolico democratico
Poi è la volta del CCD che subisce la scissione il nome di un centro distinto e distante dalla destra ma non va
Mastella apprese del consiglio ci va da lei cioè un un Exxon è opposto comunista
Quindi ogni qualvolta si rompe il fronte dell'abolizione
Con la volontà esplicita o implicita dicono ritornare a uno schema di prima non vince
La coalizione dei moderati ma vince la coalizione
Del patto ci ellenistico
Questa è la storia di questo Paese e delle diceva bene Marco Follini prima il passato cioè il peso della memoria questo è un paese in cui il passato pesa enormemente molto più del presente ipotetica ancor di più il futuro
Perché nel nostro Paese
Non c'è stato alternanza di governo c'è stato alternanza di regimi
E ogni regime ha inaugurato se stesso da Nando la memoria dell'altro di quello che l'aveva preceduto
Io ho trovato opportuno che Adornato abbia dedicato una parte della propria relazione
Allora devi sionismo
Revisionismo non significa parla bene di ciò che si è parlato male fino a un minuto prima
Risi deismo significa rivisitare delle opzioni significa
Vedere
Giudizi a luce i documenti alla luce di nuove cose che emergono
E non v'è dubbio che noi abbiamo bisogno
E lo può fare solo a casa delle libertà
Chi ha preso unito qui filoni che erano minoritari della Prima Repubblica e quei filoni come l'istanza nazionale un'istanza federalista gli ha messo insieme sono a casa del libertà può procedere a quest'operazione importante
Che è quella che Follini stesso definiva l'identità italiana
Il recupero della storia di tutta la storia del Paese e tutta la storia nazionale e Dio e concludo
Faccio quasi sempre
Una sembra con una storiella che poi non è
Proprio una storia del
Qualche anno fa ed era ministro degli Esteri mi pare
Venne a Caserta e la mia città
Lamberto Dini
Fuori Spyder nella reggia di Caserta
Era si doveva tenere una celebrazione del per una una ricorrenza che riguardava i Borbone
A un certo punto fu eseguito l'inno di Paisiello l'inno nazionale borbonico è si alzarono tutti in piedi compreso Dini
Piovvero critiche perché si disse ma come il ministro della Repubblica italiana che scatta in piedi mentre viene eseguito l'inno della dinastia che si è opposta all'Unità d'Italia
Ed è una considerazione o che potrebbe essere
Scambiato con una forte con un forte senso di radicamento di appartenenza nazionale
Ma io mi sono chiesto che cosa sarebbe accaduto se Dini si fosse alzato mentre veniva eseguita la Marcia Reale
Cioè l'inno della Dinastia chi ha fatto l'Inter
Quindi sarebbe stato criticare ancor di più perché quella via sia pani quella dei Borbone è
E se grata perché consegnato l'Italia fascismo perché ha promulgato leggi razziali
E quindi noi abbiamo azzerato il periodo borbonico cui azzeriamo quello dei Savoia Zanjan naturalmente il fascismo arriviamo i cinquant'anni di storia democratica mano cerca ma certa puntata ci dice che indossata la notte della Repubblica
Cinquant'anni di governo che hanno reso l'Italia la quinta potenza industriale del mondo vengono in realtà trattati come se governo del paese ci fosse stata una cricca
Di mafiosi di camorristi in combutta come sia con i terroristi neri
E quindi arriviamo praticamente al novantaquattro ma c'è Berlusconi e non conta arriviamo al novantasei con Romano Prodi forse comincia lì la storia d'Italia
Ma dopo il ribaltone del novantotto ci hanno insegnato che non con il centro trattino sinistra
L'Italia entra nel novero delle grandi tradizioni europee
E quindi il padre della patria e Mastella
Allora se
Ecco che cosa significa che cosa significa il peso della memoria che cosa significa ricostruire l'identità italiana
Significa fare in modo e questo io penso che sia il primo compito che sembra culturale o metaboliti com'è che in realtà è politico
Quello di costruire l'identità culturale storica del Paese
Perché se ne vogliamo parlare in prospettiva di partito unico o di Patti fiera di federativi all'interno dei partiti che compongono la Casa delle Libertà dobbiamo fare in modo che gli obiettivi prevalgano sulle rispettive storie prevalgano sulle rispettive tradizioni e quindi che il presente e il futuro riescono a contare più del passato
Ecco questo è io penso il compito che abbia di fronte alla casa delle libertà lo può fare solo la Casa delle Libertà perché la Casa delle Libertà
Riunisce quei filoni che sono stati allungo minoritari a volte calpestati a volte mi sconosciuti dalla politica italiana grazie
Grazie all'onorevole Mario Landolfi chiedo ora all'onorevole professor Renato Brunetta e prende la parola seguirà poi per l'intervento e l'onorevole Tabacci
Grazie
Solo due cose per quanto riguarda
I riformismi poi passiamo ad altro
Sono state sempre in Italia due sinistre la sinistra riformista socialista per la sinistra conservatrice massimalista quella comunista
Non son d'accordo con Landolfi quello dice prima
L'egemonia
Delle tre sinistre
Di cui parlava Adornato almeno in due grandi episodi negli anni ottanta
La sinistra riformista vince
Vinse con installazione connessi all'installazione dei Pershing e Cruise
Contro gli SS venti sovietici installazione
Che consente la decisione favorevole della Germania a una simile accettazione e che porta alla eliminazione del Progetto
Sovietico di screening l'ambientazione dell'Europa
E che porta poi con Gorbaciov
Alla alle tre storiche e alla caduta del muro di Berlino quindi una grande Scelta contro cui ricordiamolo le piazze si riempivano di pacifisti guidati dal pc
Qualcosa mi ricorda di allora qualcosa di oggi
E l'altra grande vittoria fu San Valentino
Scala mobile
Mercato del lavoro una battaglia difficilissima
Spiegare la gente cosa vuol dire salario reale cosa vuol dire
Tagliare la scala mobile per battere l'inflazione per aver osato RR più alto per un giovane economista allora
Mi mi facevo i conti non era facile spiegare che rinunciando a dei soldi
Sia aveva più capacità di acquisto
Allora alla gente
Contro chi ma guarda caso la CGIL comunista il PC guarda caso sempre l'altra sinistra quella conservatrice massimalista spiegava a ridateci le quattrocento mila lire
Dei quattro punti tagliati di scala mobile non era facile spiegarlo eppure la gente capi
E
Per sincronismo San Valentino segnarono l'inizio della fine del partito comunista e della sinistra conservatrice poi la storia andò in un altro modo negli anni novanta
Quindi la sinistra riformista
La sinistra che aveva formato il centro sinistra negli anni Sessanta quello vero non quello finto di oggi quello vero
Con o senza trattini quello che aveva guidato e come economico degli anni sessanta la modernizzazione del Paese che aveva guidato le nazionalizzazioni per la modernizzazione quello della dielettrica ecco quella sinistra riformista
Come abbiamo visto si ritrova
Quanto
Dentro la Casa delle Libertà dentro fortezza questo condivido la relazione di di Fabrizio Cicchitto ma nuvole più parlare di storia anche seri quelle discussioni iniziali
Mi hanno riportato alla mente queste piccole battute tra l'altro che potete trovare in un piccolo Peppe ho fatto distribuire io voglio parlare invece di futuro
E prendo la palla
Lanciata da da Cazzola aveva con le sue ultime parole
Una una signora
Prima mi diceva
Ma dobbiamo aspettare
Gli errori
Degli avversari per far politica
E cioè l'articolo diciotto allora Cazzola ed io stiamo facendo lanciando i comitati per il no articolo diciotto quindi stiamo facendo il nostro dovere rispetto alle nostre ai nostri convincimenti però la signora aveva ragione
Dobbiamo aspettare errori mortali
Come sull'articolo diciotto per far politica perché la Casa delle Libertà che ha avuto il mandato maggioritaria degli italiani per cambiare il Paese deve aspettare
L'autogol sull'articolo diciotto viva Bertinotti
Da questo punto di vista viva Bertinotti grazie Bertinotti ma dobbiamo ringraziare Bertinotti prima perché non si collega
Elettoralmente
Alla al all'Ulivo e poi perché fa un referendum disastroso che sarà disastroso sono faremo errori noi persista no questo mi sembra
Fuorviante aspettare gli errori degli altri
Allora per questa ragione
Le tracce sfide schematicamente questi due due stili di pensiero per questa ragione l'abbiamo davanti due agende
Intrecciate tra di loro l'agenda delle riforme economiche l'agenda delle riforme istituzionali
Queste due agende hanno
Tempi diversi ma che ti si intersecano e reagiscono in maniera diversa queste due agende rispetto al ciclo elettorale
L'agenda economica che l'agenda delle riforme economiche mercato del lavoro pensioni privatizzazioni la scuola
La ricerca ecco tutto quello che o è stato messo in cantiere o non è stato messo in cantiere o che deve essere messo in cantiere bene queste agenda economica o parte trova prime realizzazioni nei prossimi sei mesi o è finita
Cioè questa agenda non si realizza più e spiego perché sei mesi uno slot di sei mesi
Lo so che ogni sei mesi e da oggi fino all'inizio della presidenza italiana dell'Unione Europea
O noi ci presentiamo con il cantiere aperto delle riforme ma con una volontà ben precisa non con il comprare il tempo per spostare in avanti i termini della questione alla presidenza italiana dell'europea con le riforme europee nel già approvate o quasi ha provato io se mi approvati in Parlamento oppure non le faremo più perché dalla seconda parte di quest'anno in poi comincia una cosetta che si chiama ciclo elettorale
Che comincia con le elezioni al giugno
Amministrative parziali ma che avrà un suo clou ESP effettivo grande totalizzante con le elezioni europee del due mila quattro di metà due mila quattro noi già dalla fine del due mila e tre siamo in campagna elettorale per le europee
Cosa vuol dire che c'è una flotta un tempo una finestra
Di riforme economiche in qualche maniera
Dolorose difficili da fare che deve essere il più lontano possibile da consultazioni politiche generali quindi io queste riforme si fanno subito
Perché farle nel due mila e quattro a ridosso delle elezioni europee sarebbe semplicistico semplicemente un autogol un suicidio quindi le riforme economiche vanno fatte subito
Per il ciclo elettorale ma anche per agganciare il ciclo economico che auspicabilmente prevedibilmente scatterà dalla seconda metà di questa contrariamente le riforme istituzionali ancorché abbiano una esigenza tecnica di maturazione diverso la doppia lettura per i cambiamenti della Costituzione
Devono essere collocate nella fase finale della legislatura perché comportano mutamenti strutturali nei processi depurativi istituzionali pensiamo al presidenzialismo pensiamo alla alla al cambio al cambio delle regole per quanto riguarda la seconda Camera legata al federalismo eccetera eccetera tutto questo
Ivi compreso il cambiamento del ruolo del presidente della Repubblica tutto questo
Se fatto subito porterebbe al collasso istituzionale nel senso che ci sarebbero esigenze di sciogliere le Camere o altro se fosse possibile cambiare le regole istituzionali di qui a pochi mesi ma dirò di più per una ragione anche economica
Il federalismo costa
E fare il federalismo
Fare il federalismo
Con congiuntura bassa
Senza riforme
è un approccio esiziale mortale un federalismo a freddo con congiuntura bassa senza riforme produrrebbe rischierebbe di produrre
Un collasso della spesa pubblica
Perché il federalismo come è stato dimostrato da moltissimi analisi e studi nella sua prima fase di implementazione
Costa di più
Quindi un il buon federalismo si fa quando la congiuntura è alta e quando le riforme sono in corso per questa Regione queste due aziende devono essere gestite
Da chi governa dalla Casa delle Libertà
E non semplicemente come dire subite
Di volta in volta da questa o quella componente della casa di libertà oppure trattate rispetto alla alla all'opposizione
In mezzo ci possono essere anche dei casi positivi le le nostre Falkland o mal dico però questo deve essere un fatto aggiuntivo deve essere un fatto da saper sfruttare ma non può essere l'unica politica
L'unica reati capacità di reazione
Perché non ci sarà una guerra delle Falkland ogni anno non ci sarà un autogol sull'articolo diciotto ogni anno per questa ragione io dico
Al di là delle diversità io sono per i cento fiori
Delle diversità io sono per la convergenza degli obiettivi comuni che nel nostro caso ma perché li abbiamo presentati nel nostro programma dei di governo con cui abbiamo vinto le elezioni
Il riformismo per cambiare in paese
Diciotto mesi sono tanti
Di riforme ne abbiamo viste poche non abbiamo più tempo da perdere grazie
Ora la parola l'onorevole Bruno Tabacci seguirà poi l'intervento del professor Valerio Riva
Grazie
Credo dobbiamo essere tutti grati
Ad Adornato per questa iniziativa
Perché ci mette in condizione di discutere
Mi pare in una sede appropriata
Credo che sul piano del metodo si debba dire che l'iniziativa e giusta
Si può osservare che c'è molto da lavorare come il dibattito che si è avviato a dimostrare
Mi permetto solo di rivolge una battuta Aglianico Cicchitto che peraltro ha fatto una pregevole relazione
Ma quando attentato dei recuperare le radici della storia espresso giudizi che hanno coinvolto storie che appartengono cerotto alla nobiltà della politica italiana ma quando è parso delineare la funzione della sinistra di base come tra quelle forze che avevano certo complessi di inferiorità nei confronti della cultura di sinistra mi pare di poter dire che dalla dalla Resistenza alla quale Marcora il suo fondatore partecipa al giudizio sul pacifismo peloso all'anticapitalismo all'Europa
C'è tutto un un filone che fa dire che mentre i grandi amministratori del Nord si occupavano dei quattro motori d'Europa
Magari gli amministratori delle città di sinistra del Nord pensavano al Gemito Genova Milano Torino quindi a fronte di una visione europea
Che sembrava affondare in una prospettiva ancora il muro di Berlino non era caduto c'è una visione più angusta più ristretta
Ah io credo comunque che dobbiamo stare ai temi considero le relazioni uno sforzo pregevole anche se l'approccio è stato a volte un po'celebrativo ma ci sono delle buone basi io penso che il tempo dirà
Se l'approccio è strumentale a giustificare l'oggi cioè se abbiamo detto delle cose
Perché dovevamo giustificare il punto in cui siamo arrivati o se questo approccio è in grado di creare una base culturale e politica per costruire il futuro
Questo il punto un'alleanza elettorale non è un'alleanza strategica che ha un respiro politico io ritengo che ad esempio
Sarebbe
Relativamente di breve respiro se l'unico ovvio cemento fosse la leadership di Berlusconi
Abbiamo la necessità
Di partire dalle analisi che abbiamo fatto per vedere qual è il punto di approdo di una riflessione che dire