Gianfranco Fini e Giuliano Amato a confronto su "Roma, la convenzione ed il futuro dell'Europa" organizzato dalla Fondazione "Roma Europea" (presso la sede della Camera di Commercio, Sala del Tempio di Adriano)

Grazie sì sì eccome
Possiamo cominciare
Toselli guarda
I rappresentanti delle sono da quella parte
Fini Amato sesta ecco la seconda serie
No allora
Allora se prendere tutti posto cominciamo si
Avevamo
Petroni
Avevamo
Previsto Lenin
Origine una sorta di tavolo quadrato i tavolo tondo in cui tutti i relatori potessero stare a pari titolo i
A pari titolo nella riflessione comune non ci siamo riusciti perché altrimenti molta gente sarebbe rimasta in seconda fila lo abbiamo fatto questa specie di compromesso forse non bellissimo di avere un tavolo avere un semi tavolo dei relatori e poi altre e interverranno in prima fila ma le file successi
Io devo soltanto prima di dare la parola ai due delle due persone che illustreranno
Le nostre tesi
Chiarire che questa Fondazione Roma europea ha deciso di affrontare il problema della costituzione europea
Nel testo di trattato
Alcuni mesi fa poi per caso è successo che senso due tre giorni fa presidente Valéry Giscard prestare ha presentato la sua bozza di relazione su cui Giuliano Amato poi potrà intervenire a difesa o a valutazione
E quindi siamo stranamente e non volutamente in un appuntamento d'opinione sin cronico
La riflessione che noi avevamo fatto fra di noi e che oggi esprimiamo è un po'questa abbiamo qualcosa da dire su questa comprensione in questa convenzione abbiamo qualcosa da dire come cultura italiana in cultura romana
Se volete anche cultura cattolica per carità
Oppure dobbiamo in qualche modo accettare una logica che viene da una esigenza che credo credo conosciamo tutti di creare un po'di verticalità di unificazione d'integrazione europea
Ritornare su questo problema dell'Europa una vecchia conoscenza di tutti quanti noi quanto sia importante in una logica costituzionale la dimensione verticale la dimensione orizzontale
Naturalmente molti di noi specialmente chi ha fatto mestiere di costituzionalista è più attento alla dimensione verticale chi come me fa un mestiere diverso attento alla società ha di più una dimensione orizzontale
E allora l'Europa come ci appare in questo momento
Personalmente è un po'a tutti noi abbiamo organizzato questo convegno e ci appare come una società tipicamente orizzontale
Tipicamente orizzontale e non soltanto perché vada la Lettonia fino al Portogallo dall'Irlanda del Nord o dalla Scozia fino alla Grecia
Ma perché è una realtà che si evolve in maniera assolutamente autonoma sul territorio a una proliferazione di tematiche territoriali non soltanto di tipo di tipo conflittuale dai taschini ai lombardi ma è ma invece proprio di tipo quasi fisiologico
La Società europea è una società molto orizzontale
Creare una struttura di potere verticale che in qualche modo dia il senso dalla verticalità all'interno della realtà europea per tentare di unificare la è con ogni probabilità una cosa difficile
Essendo una cosa difficile viene in qualche modo favorita una logica di idee che dovremmo dire di tipo statura da paradigma statuale classico
Lo dall'unione a
La personalità giuridica l'Unione ha delle competenze esclusive l'Unione da la cittadinanza cioè un tipo di logica che noi abbiamo già sperimentato con il Risorgimento italiano
In cui il paradigma statuale paradigma che dà forma e quindi tende anche a dare senso e appartenenza alla proliferanti orizzontalità dell'Europa
Questo tipo di equilibrio fra una dimensione verticale
Agita secondo un paradigma statuale classico e invece un orizzonte alita che non ritrovo onestamente nella compie nel nel testo di studi trattato una sua base se non nelle parole sussidi arretra rispetto delle dimensione territoriali eccetera questo è un punto che noi per esempio sta molto a quo
Perché perché come italiani abbiamo forse sofferto il modo in cui è stato fatto il Risorgimento soltanto negli ultimi dieci quindici o vent'anni abbiamo riscoperto
Le medie citarle centosettanta e piccole realtà locali distretti industriali localismi forse scopriremo anche le regioni fra qualche tempo con la devolution però sentiamo che il paradigma statuale in Italia ha funzionato forse nell'epoca in cui c'era da creare un'identità forte rispetta una identità dispersa correrà precedente ma non funziona nel momento in cui
Il
Paese deve respirare con tutti i suoi al nucleo voli polmonari
Quindi il primo problema che noi italiani possiamo porre all'interno di questa discussione né di questo testo di trattato è ma non era possibile o non sarebbe possibile un po'più di policentrismo
Proprio di poli archivia un po'più di attenzione all'orizzontalità proprio di attenzione alle dimensioni locali
Se tutto il testo sulle dim sulle competenze
Esclusive quelle e sulle con cui sul competenze
Quasi esclusiva perché se entra l'Unione non c'è più possibilità di intervento
E invece non c'è nessuna capacità di dar senso alla dimensione istituzionale locale altrimenti il locale prende strade che in Italia sono stati il localismo sono state il leghismo sono state altre cose
Che però non sono istituzionale
Questa è la prima domanda che da italiani in parte da Romani possiamo fare
Seconda domanda che ci possiamo fare sono tre
E proprio possibile che la dimensione cattolica che viene da Roma
Debba essere giocata come è stata purtroppo giocate come tutti i giornali riportano sulla presenza della parola Dio della parola religione all'interno della realtà costituzionale o invece la dimensione cattolica andrebbe in qualche modo rivista per quella che è stata la sua struttura organizzativa il suo modo di essere
La Chiesa cattolica è l'unica vera grande struttura globalizzata che esista oggi nel mondo dopo forse prima delle nazioni unite dal punto di vista del funzionamento interno
Ed è ormai da molti anni scelto una strada anche quindi articolazione policentrica di dimensione di primato della Chiesa locale con con il concilio di primato della nascita e della crescita delle Chiese locali nel momento in cui si è aperto il mercato religioso passata la parola
Nell'Est europeo con una chiara tendenza visibile
Nella negli anni del anche negli anni di un pontificato con quale questo che sembra tutto costruito su una cosa su un personaggio forte quasi mediatico invece uno spostamento
Della figura papale da una figura di gestore piramidale dei Rimondi una gerarchia e quindi di un capo di una gerarchia invece ad un capo dell'ecumene a un capo a un quasi profetico di rispecchiamento di tutti in termini d'anima non in termini di primato gerarchie
Non è pensabile che anche da questo punto di vista una riflessione non religiosa ma proprio di cultura organizzativa valgono forse avrebbe dato qualche frutto maggiore terzo ed ultimo elemento
Cultura romane anche cultura del diritto romano
è anche una cultura nel della cittadinanza romana neanche una cultura dell'Impero romano come insieme di municipi come avete cioè con una una cultura che non non è mai stata anche quando era costituzionalizzato non è mai stato aliena da una dimensione di tipo articolato sul territorio
Certo da la la centralità della delle legioni romane era fortissima rare la centralità del diritto romano come regolatore era fortissimo però anche qui la capacità di fare cultura collettiva in una Rete
Di nei poteri locali è stata altissima e allora chiudiamo Occhiuto io dando la parola a Diotallevi dovranno che hanno accettato di
Riflettere scrivere su questi due punti su questi tre ponti la domanda che ci possiamo fare tutti la esigenza di combinare insieme in ogni che è tipica di ogni carta costituzionale dimensione verticale aggregante condensare ante e in qualche modo verticalizza
E la dimensione orizzontale di distribuzione del potere di Rete di articolazione della vita e delle e delle dialettiche interne in un grande sistema qual è la realtà del dell'Europa non poteva essere fatta con maggiore equilibrio non poteva esserci Motta un po'devono esserci tutte e due le anime non Rizzon tale la verticale e noi che in qualche modo rappresentiamo come cultura italiane Roma
Questa cultura più orizzontale
Avremmo forse detti potuto dirlo prima lo diciamo adesso possiamo pensare che in fondo l'Europa del futuro possano essere come dice Cassese una un'Europa di Governance molti quella piuttosto che un'Europa di governance piramidale accetti in qualche modo accentrato ecco queste sono le spiegazioni del come presidente invitante
Mi toccava l'obbligo di fare per chiarire anche il le motivazioni culturali che ci hanno spento darei dieci minuti per ciascuno la parola a io dalle e Carlo brano che io dall'ENI per la parte più strettamente sociopolitica Lobrano per la parte romanista
Hanno accettato di avviare il dibattito il primo poi a discutere sarà Petroni perché Petroni è stato il primo credo verrà esteso ventiquattro ore che per primo è intervenuto anche pubblicamente su questa bozza trattato Diotallevi
Appena qualche minuto perché credo che siamo tutti molto curiosi di conoscere le opinioni contributi che ospiti tanto illustri porteranno la nostra riflessione quindi io brevemente ricapitolo
Alcuni punti fermi contenuti nel testo che è alla base dei nostri lavori e che peraltro è a disposizione quindi credo di riuscire a stare anche sotto la quota di tempo che mi è stata assegnata
E i punti che ci interessano sono tre e alla fine ci sarà un esempio
Il primo è qual è la posta in gioco
Provando a esercitarsi nell'osservazione dei lavori della Convenzione da Roma
C'è apparso chiaro ma probabilmente lo stesso risulta anche da altri punti di vista che la posta in gioco sia quale modello guida l'aggiornamento del software politico della Società europea oggi in tempi di globalizzazione
E l'alternativa appare chiara e tra l'altro in questi drammatici simili giorni anche geopoliticamente chiare non solo Theory eticamente e giuridicamente chiara l'alternativa è tra farsi guidare dal modello dello Stato fare dell'Europa continentale
La roccaforte nella quale si di difende questa grande eredità sociale e giuridica politica del negli ultimi tre secoli quattro secoli dell'Europa
Oppure interpretare nel senso forte del termine è una trasformazione in questi ultimi anni tra gli altri professor Sabino Cassese la descritta molto bene di formazione
Di un modello Complesso di maltempo governance del sistema politico nella società dunque che cosa vuol fare l'Europa quale profilo assume il sistema politico in questa regione come stare dentro un processo che ha certe caratteristiche
Secondo punto Roma non è indifferente all'esito di questa alternativa
Roma per dare un'immagine più facilmente recepibile
Si trova nella singolare condizione di essere capitale di due Stati già solo questo ci fa comprendere come la sua storia
La sua identità anche se non è precipizi mo'altro che lo stato presente non è riducibile né a quella di capitale dello Stato né quella di Prefettura e molto di più
Incrocio di Network la cui compresenza spaziale Arnott ha tra l'altro la funzione di limitarlo null'altro
Dunque a Roma sta stretta non è congrua
Una collocazione all'interno di un edificio più o meno grande più o meno efficiente di ordine statuale
Questa osservazione si rafforza diventa convinzione
Considerando caratteristiche del processo di trasformazione politico di produzione delle leggi di amministrazione pubblica
E così via che oggi abbiamo sotto gli occhi fenomeni tipo quello della migrazione delle istituzioni dello shopping non si interpretano appaiono deviazioni
E non fisiologiche produzioni di opportunità se non siamo ancora collocati all'interno della prospettiva dello Stato come ente come persona di livello superiore come espressione della monarchia sociale della politica se noi abbiamo una prospettiva Poli artica di forte differenziazione di specializzazione delle funzioni sociali e dei loro articolazioni non diventa un problema comprendere fenomeni tipo quelli che abbiamo menzionati
Non solo
Ma se assumiamo alla prospettiva della maltempo governance invece che quella dello Stato comprendiamo che dovremmo trovare continui aggiustamenti
Tra due processi importanti ma distinti quello della integrazione anche politica dell'Europa che quello non necessariamente coincidente della unificazione politica dell'Europa non necessariamente un'Europa politicamente integrata Europa fatta di un solo Stato
Anche perché esistono delle resistenze ovviamente evidentissime a una prospettiva di questo genere in termini storici in termini istituzionali dunque la posta in gioco è come fare upgrading sorto e politico della società in Europa
Il punto numero due Roma non è indifferente al modello che guiderà questo processo
Le sorti di questa comunità locale potremmo dire in un certo senso anche di molta parte del nostro Paese non saranno indifferenti all'associazione alla soluzione che assumerà
L'architettura giuridica perché tu la politica dell'Unione Europea
Il terzo punto quello dettato dall'attualità
L'articolo tre della proposta che è stata presentata in qualche modo ancor più chiaramente l'intervista rilasciata da Valéry Giscard d'esterni il quattordici gennaio all'Hammond
Prospetta una soluzione che per dirla con l'efficace termine utilizzato più volte dal professor De Rita è quella di una riconferma della natura piramidale dell'organizzazione del sistema politico e della sua dominanza sulla società
Una natura piramidale di cui l'Europa l'attivo e l'Unione europea il primo piano sono gli stati si potrà discutere delle dimensioni del solaio della sua collocazione ma proprio la battuta finale sul futuro del consiglio e sul futuro della commissione avuta da GISCAR nel corso di questa intervista fa vedere che in qualche modo si immagina un'inerzia in cui quella unificazione forte del potere politico per l'Europa occidentale in principio ricordata come non accolta dalla convenzione però è sempre lì in fondo
Che compare che attira degli osservatori da alcuni sognata come dice Giscard e che certamente già trova una traccia nella incredibile quantità di obiettivi che finiscono nell'articolo tre
Del testo che c'è stato consegnato dunque la partita è questa i problemi che ci siamo posti dobbiamo ricordati al momento la soluzione quella che abbiamo sotto gli occhi
Questi tre punti l'esempio
L'esempio di come si vedono le cose osservando le da questo punto di vista e mi rifaccio alla questione per Roma assolutamente essenziale del rapporto tra religione e istituzioni politiche
Dentro questo filone di ragionamento non diventa così importante la questione della invocazione io almeno è subordinata
Alla auto comprensione che la politica di se stesse che esprime in questa Costituzione se per usare la copia proposta da Tony Blair
O super States o many Super Powers qui siamo di fronte lo sto tutore regola uno o più di questi Super Powers la riduzione allo stato laicale della politica già avvenuta line vocatio da lei
Non è così importante certo che se qui si fonda uno Stato beh allora sapere se vale o no ancora il cuius regio Ryu sette religio può essere per gli attori religiosi rilevanti quindi qui possiamo valutare il significato di questa di questo richiamo solo al termine del percorso quello che invece diventa assolutamente centrale di cui ancora non sappiamo quale sarà la sorte la seconda delle richieste dal nostro punto di vista la seconda delle richieste degli attori religiosi alla convenzione
L'istituzione cioè di un tavolo in cui insieme si tratti paritariamente degli interessi che comune che attingono tanto le istituzioni e le organizzazioni politiche quanto le istituzioni ed organizzazioni economiche e religiose perché perché l'accettazione di questo tipo di rapporto testimonia eventualmente che la politica sa che nella società c'è anche qualcosa fuori di lei non solo sotto ma fuori allo stesso piano
Dunque in sintesi guardare alla come ai lavori della conferenza Comense Neuromed europea da Roma significa capirne la straordinaria portata e questo forse non è fuori luogo ripeterlo capire che si sta giocando una battaglia sul modello di aggiornamento dell'ordinamento politico sulla monarchia sociale della politica sulla Poli archivia
E le funzioni sociali e sul loro interno policentrismo Roma non è indifferente a questa sorta è e è in qualche modo omogenea
A la seconda ipotesi può esprimere le sue potenzialità positive meglio nel secondo assetto quello del l'unione europea come istituzione di grande importanza in un sistema di maltempo governance e in questo quadro alcune questioni possono anche essere guardate spostando gli accenti e questo è l'esempio per esempio della vicenda dalle altre della vicenda dei rapporti tra istituzioni politiche istituzioni religiose
Grazie
Lo brano
A prego
Metodologica e questo incontro pubblico è un incontro riservato certo numero di persone che abbiamo
Personalmente invitato e quindi il contributo è aperto alpino e di tutti nel sono limite degli otto minuti per ognuno degli interventori il limite che è stato matematicamente valutato i salvo si saldano itinere latori ai quali abbiamo chiesto quindici minuti il professor Petroni come correlatore per ITC ovviamente i due presidenti hanno tutto il tempo che desiderano venimmo a mente
I due presidenti vedi in re ipsa non non non sono legibus soluti
Grazie avvocato
Ringrazio intanto subito il professor De Rita per avermi offerto l'opportunità di portare il punto di vista di un romanista su un tema che può apparire non precisamente antico quale quello del costruzione della costruzione europea
Dirvi la verità in questo momento non so se ho fatto bene accetta la sfida di dire una cosa
Comprensibile o parente mente comprensibile in quindici minuti su questo tema
Chiedo scusa se procederò veramente per slogan Better compiacente non per per ragionamenti sono a disposizione per indicazioni di bibliografia devo di fonti
La la constatazione dalla quale credo si possa partire alla quale io intendo partire
E che
La questione di fondo tra la costruzione di un'Europa dei popoli o di una Europa Stato
In realtà non è affrontabile oggi dalla scienza giuridica
Perché la scienza giuridica e oggi chiusa dentro un pensiero unico che è stato arrestato
Per uscire da questo pensiero unico e riguadagnare lo spazio della dialettica e quindi della capacità della libertà
La tesi che io vorrei qui rapidissimamente illustrare e che bisogna inserire reinserire nel dibattito il diritto romano
In effetti quello che cercherò rapidissimamente di di sostenere è che
Tutto tutta la storia del pensiero giuridico europeo e del mondo nella misura in cui è influenzato da quello europeo
A partire quantomeno dal secolo undicesimo con un momento culminante nel secolo diciottesimo e fino ai giorni nostri è caratterizzato da una dialettica costante
Che nel tempo avuto qualcosa è stata vista dagli interpreti con schemi via via cangianti ma che utilizzando lo schema che si è imposto nel diciottesimo secolo cioè nel secolo dei lumi nel secolo nel quale viene inventata la nozione stessa di costituzione
Sorvoli così a ritmi posso chiamare come lo schema della dialettica tra modello il sistema giuridico romano modello trattino sistema giuridico inglese
Questa questa dialettica dicevo nasce nel secolo undicesimo quando contestualmente in un contesto europeo caratterizzato dal feudalesimo vengono c'è riscoperti in qualche modo o si ci al momento di rinascita sia il Corpus iuris civilis sia la Rete dei comuni che sono nient'altro che gli antichi gli antichi municipi romani
Quello che va tenuto presente e che in questo momento
In Europa in tutta Europa
La nozione di popolo la nozione di cittadini e la nozione di Repubblica vive esclusivamente dentro gli antichi municipi romani dentro i nuovi Comuni medievali
Cioè e estranea al mondo feudale e quindi in qualche modo questo questa questa Europa del secolo undicesimo riscopre dentro la Rete dei municipi romani e dentro il cortile civilisti la nozione ontologica di popolo come ente sovrano scusatemi se anticipo una nozione che sarà sviluppato tutte
Questa mozione che sta soltanto ed esclusivamente dentro il diritto romano in nessun altro contesto mondiale
Entra in una dialettica con diciamo l'ambiente feudale che non finisce più che arriva fino ai giorni nostri che continuiamo a vivere ai giorni ai giorni nostri
Indico alcune rapidissime tappe tredicesimo secolo il tredicesimo secolo e momento
Dallo sviluppo della organizzazione comunale da una parte e dall'altra e e nulla lo sviluppo c'è un momento di nascita del sistema parlamentare inglese
Entrambi questi in entrambi questi contesti viene messa a fuoco un problema fondamentale il processo di formazione della volontà pubblica su temi che toccano la collettività
Qui difatti questo secolo è attraversato sia sul fronte dei testi comunali
Sia sul fronte dei testi parlamentari inglesi da una citazione che tolta dal Corpus iuris civilis cioè la famosa famosa citazione di una sensibilità costruzione di Giustiniano che dice che quando o benestanti a bombe in cui scomparì vede questo questo questa citazione fondamentale la troviamo i testi comunali e nei testi e dei testi parlamentari con una differenza fondamentale che nel testi comunali queste idea produce la idea della partecipazione dei cittadini alle scelte comuni album con Moore
Nel contesto parlamentare proprio nello stesso personaggio Edoardo primo troviamo la coincidenza di questa citazione di queste idee agli inglesi attribuiscono a Eduardo primo il rilancio di questa idea ma contestualmente Eduardo primo mille duecentonovantaquattro convocazione del model Parliament introduce un principio che resterà fondamentale nel costituzionalismo fino alla nostra Costituzione articolo sessantasette il divieto del mandato imperativo
Che al contesto
Diciamo la la la la separazione dei cittadini dal momento decisionale
Voglio ricordare che in questa stessa epoca mentre sul fronte comunale si sviluppa il meccanismo delle leghe dei comuni meccanismo implicito né i DNA municipale che non è pensabile se non chi in termini di rete
E questa è la specificità del del del diritto romano rispetto alla polis greca
Nella nel extraparlamentare si crea la Camera dei Comuni che si chiama camera di comuni non perché fatta da personaggi comuni rispetta e Lord ma perché fatta a dai dalle città dei comuni la differenza fondamentale tra la rete dei comuni e la partecipazione senza mandato imperativo con l'esito che questo comporta io credo che si possa vedere in questa esperienza e degli sviluppi di questa esperienza
Degli elementi che poi ritroviamo nel discorso federalista contemporanea
Andando rapidissimamente questo questa dialettica a un momento successivo solamente importante col l'avvento delle comode uno quando viene messo soprattutto nel contesto della del delle diciamo del del delle guerre di religione viene messo a fuoco un altro problema il problema della difesa della libertà dal potere
E qui emerge un altro un altro elemento di dialettica la dialettica qui mi riferisco momento di moral Komachi incominciamo qui inizialmente sono in mano al Comune di protestanti cilindri
Nell'Antonio Calvino poi verso la fine del del secolo abbiamo quante Mariana il grande moral comasco cattolico spagnolo e qui la dialettica è
Cioè e tutti evocano l'idea del tribunato è forato
Ma con una differenza fondamentale cioè nei moral coma che che cattolici questo istituto viene riferito alle agli equilibri interni agli Stati nell'invece dal monarca comasco cattolico Juan de Mariana viene individuato come figurasse portatore di un potere specifico non con misurabile ad altri ad altri poteri
Questo il il filone protestante si svilupperà François ottimali e che già in perché già vede in questo l'elemento inglese il il filone cattolico si svilupperà con l'Artusi personaggio fondamentale su cui spenderò ancora qualche parola
Nell'immediato così
Il settecento è il momento delle sintesi
Cioè nel Settecento queste queste questi due filoni che ho abbozzato rapidissimamente giungono a sintesi sono due grandi personaggi noti a tutti mi scuso se devo lui menzionarlo Montesquieu e Russo nell'ordine
Cronologico
La caratteristica di questi personaggi e non soltanto di disegnare due sistemi diversi ma di riferirli in maniera esplicita due modelli storici diversi
è e l'uno cioè nelle sfide Novate Montesquieu è il modello della Costituzione inglese nel contratto sociale di Rousseau ma anche l'altro che l'uso che ne so che non posso menzionare
E il modello della Repubblica Romana del popolo romano e tra l'altro va detto che questi due e grandi protagonisti che si fanno carico sia di una sintesi per conto suo interpretativa del modello sia dalla sua dalla scuola del della riproposizione sono anche critici feroci simile al modello posto Montesquieu dei dei descrive l'impero romano come un un intero di oppressori
Russo descrive il popolo inglese con poco che si credeva sicura di sé conoscere questa realtà si inganna perché fa uso della libertà distratto e che con figlia col col con la stupidaggine con la sciocchezza
In questo momento la la sintesi diciamo di questi del Settecento fa sì che la differenza di sistemi si concentri sui due punti già messi a fuoco cioè la questione dei processi di formazione della volontà e la questione della difesa della libertà dal potere la soluzione chiamiamola inglese Montesquieu Jana è della della rappresentanza politica per quanto riguarda i processi di formazione da volontà e della divisione equilibrio
Dei poteri per quanto riguarda la difesa dalle verrà dal potere la soluzione romana invece è una soluzione di partecipazione diretta attraverso la il meccanismo dei municipi cioè di piccoli di piccoli centri è e il tribunale
Il
Dietro questo dietro questo meccanismo credo meriti fare due riferimenti uno diciamo sul principio di fondo che sta a da turista giuridico che sta dietro queste due diverse posizioni e l'altro alcune conseguenze che stanno a valle di queste diverse posizione tre quattro riguarda il principio di fondo io credo che si possa ravvisare una radice delle differenze
Nella contrapposizione tra la definizione che troviamo o con che troviamo nel Duecento
Della nel diritto canonico
Della persona fitta del re presentata Sinibaldo di Fieschi grande cronista Innocenzo quarto e colui che inventa la nozione di persona fichi tabellone presentata per nozione che si sviluppa nel tempo cioè che arriva poi diciamo a un suo massimo sviluppo con Hobbes quando lo stato diventa la persona la persona artificiale e quindi necessariamente rappresentata dall'altra parte abbiamo invece la soluzione della Socìetas
La Socìetas è una una invenzione assolutamente specifica ed è propria del diritto o del diritto romano vorrei chiedo scusa se spendo una parola su questa nozione
La soci età sei frutto di un contratto ma è un contratto assolutamente sui generis cioè e l'unico contratto in tutta la specie dei contratti che non prevede una relazione di diversità tra i fronte contraenti cioè non c'è un punto d'incontro di utilità test contrapposte ma c'è sono compresi tra di loro uguali che puntano ad un'unica ad un'unica utilità se un'utilità scomunica
Le due soluzioni quindi sono chiaramente contrapposte da una parte la soluzione della persona finita verrà presentata dall'altra la soluzione della società sul piano delle conseguenze sul piano delle conseguenze direi che il una almeno meriterebbe di essere di essere segnalata
Il diritto romano non produce una idea separata distinta di Repubblica o se vogliamo di Stato federale perché l'elemento federale e implicito è intrinseco nella logica del diritto romano
Il
Il il popolo stesso e concepito come una società e e il il rapporto tra popoli e concepita maniera in maniera societaria
Invece nel il nel nel il sistema diciamo di di di di marca inglese e concludo che basato sul principio della persona artificiale introduce in maniera estrinseca la nozione di di di Ferrara di federazione in un sistema che fondamentalmente non lo tollera
Il e concludo con unica un'ultima battuta questi due queste due diverse concezioni producono due concezioni del federalismo una è quella di Al toujours e si produce nel nel nel tra il sesto secolo Rienzi inizi del settimo secolo e l'altra e quella di Madison e Carlo la il il federalismo al Tiziano che il federalismo di ispirazione romana è un federalismo che prevede la partecipazione dei Comuni delle Province
In maniera ascendente alla formazione della volontà dell'impero
E quindi senza ricorrere al meccanismo della rappresentanza ma attraverso il consenso produce produce la sintesi
Il questo tipo del federalismo è stato riscoperto in epoca recente e viene oggi riproposto alla nostra attenzione anche se informa ancora minoritaria grazie Patrizio grazie all'ombra
Allora abbiamo visto che anche questa orizzontalità questa capacità di lavorare
Sulla dimensione orizzontale del organizzazione pubblica in qualche modo ci conforta abbiamo adesso la discussione abbiamo chiesto Petrone di essere il primo a intervenire tutti gli altri dovranno intervenire alzano la mano anche se io vedo poco in questa luce in faccia oppure chiamerò io qualcuno
E verranno lì accanto Petroni c'è un'altra
Microfono su cui potranno contare coloro che vogliono intervenire per ora abbiamo la prova Petrone
Grazie
Oggi la convenzione sta scrivendo le prime prima reazione della costituzione europea e in genere i filosofi ecco i costituzionalisti
E mette insieme
Si immaginano sempre che le costituzioni si iscrivano in tempi di pace di tranquillità dal punto di vista dell'universale e invece capire dove scrivere una Costituzione in tempi di guerra in tempi turbolenti ma questo è capitato molte volte
A volte si schivo dopo una guerra persa acquisiamo in un tempo complicato che da un lato complica le cose scusatemi per lato forse le facilità
Perché in fondo nel pensare a questo processo costituente in una crisi internazionale francamente molto seria marittima della NATO tante altre cose uno deve ripensare a cosa vuole dall'Europa
E innanzitutto cosa vuole dall'Europa in termini di funzioni e poi cosa vuole dall'Europa interni poté
Perché
Tutto sommato se non andiamo a ripercorrere le ragioni dell'europeismo
Del federalismo degli anni trenta in coinvolgeva persone come Lionel Robbins Mafai Luigina odierni fior fiore della foto e Spinelli evidentemente classici
Una delle ragioni fondamentali di fare l'Europa era quella di garantire la pace tra gli Stati europei e garantire l'indipendenza dell'Europa nei confronti del resto del mondo cioè il tema delle funzioni regali dello stato trasferito all'Europa erano i temi centrali
Oggi noi ci troviamo di fronte purtroppo credo è una costatazione dopo cinquant'anni d'Europa questo state fatte cose straordinarie al fatto che le funzioni dell'Europa non solo le funzioni regali
Cioè sono stati integrati i mercati sono state integrate unificate armonizzato una quantità di cose fosse in senso anche non necessari ma questo ripeto dal punto di vista sulle funzioni regali contino gli Stati S. nettamente separati c'è una scissione
Mi pare totale cioè gli interessi nazionali continua a essere fortissimi forza interessi nazionalistici addirittura
E questo ci impone a mio avviso di pensare un attimo a che tipo di struttura istituzionale vogliamo dall'Europa o ha un senso aveva
In fondo s'la nascita dello Stato nazionale in Europa e una nascita che è stata dovuta due questioni fondamentali due esigenze uno l'esigenza della guerra
E due le esigenze di creare spazi per i mercati riduca i costi di transazione
Le due cose sono andati insieme per circa tre secoli dal Cinquecento all'Ottocento in parte fino al Novecento
Abbiamo assistito a tutte le guerre europee
Che sono state guidate dalla questioni di far coincidere lo Stato con la patria con la nazione Pietro e cose finché non si sono aggiustate stato Impastato padre nazione se continuate sta lingue
Sì sono smesso le guerre quando la cosa si è sistemata costi consta di altissima evidentemente
E è chiaro che essendo il concetto di patria e quello di nazione piuttosto vaghi spesso pensato a tutto l'Europa centrale evidentemente
I criteri sono stati abbastanza arbitrari ma come dico gli economisti i costi sopportati in passato sono proteso postami passate San Cost
Non c'è nessun cent molta razionalità in quello che è successo in tre secoli ma comunque quegli aggiustamenti hanno provocato una situazione che sconta dei costi passati
Se mettiamo in discussione quella situazione non sappiamo che cosa Priamo per questo che in fondo il problema della costruzione europea un problema così delicato perché c'è sicuramente bisogno un'esigenza generalizzata di beni pubblici europei
Che riguardano in particolare la difesa la protezione e la sicurezza
Ma anche l'apertura dei mercati
Ma allo stesso tempo non abbiamo nessuna assicurazione che questo tipo di beni pubblici possa essere prodotto efficacemente replicando a livello continentale modello dello Stato nazionale
Che abbiamo fatto guidato da questi tre elementi da questa coincidenza
Il problema è se esistono forme alternative
Io confesso che avendo visto da prima bozza di Giscard
Sono stato indotto a credere che forse non esistono perlomeno non sono state trovate
Mi riferisco in particolare la questione delle competenze ma qui c'è Giuliano che più di me presidente Fini pur questione delle competenze dell'Unione
La distinzione delle competenze è esattamente quella dell'articolo settantadue nella Costituzione tedesca
Una costituzione Catuzzi molti pregi storicamente ma che evidentemente ha una costituzione di uno Stato nazionale cioè contempla le competenze tra quelle del Bund quelle condivise quella dei lender e quelle condivise sono ripartite secondo la logica che ricordava prima ma verità che una logica di prevalenza dell'universale sul particolare per cui ogni qual volta l'universale ha bisogno del particolare offro sussume
Che è una logica diversa da quella dell'orizzontalità evidentemente che ricordava prima verità
Ora mi chiedo
è una domanda che mi faccio evidentemente così trappole studioso di queste cose c'è un modello alternativo funzionale
Perché in fondo ne abbiamo costruito una logica delle competenze esclusive e condivise o divisa concorrenti
Tra l'unione e gli stati e l'abbiamo costruita su settori che sono largamente che riguardano non i poteri sovrani tradizionali non i poteri della pace e della guerra abbiamo costruiti largamente sui poteri di regolazione
è anche vero che gli Stati oggi sono largamente Stati che producono più regolazione redistribuzione Welfare di quanto producono sicurezza perlomeno in Europa
E anche giustizia la parte minima del della spesa pubblica la tra tassazione per le frecce funzioni sovrane
Allora la domanda che mi pongo è questa
Lo stiamo forza si sta assistendo ma e non ho la soluzione a una scissione tra costruire l'Europa sui poteri sovrani e costruire l'Europa si potere di regolazione
E qui si riusciamo molto bene
A pensare a un Europa
Che regolamenta organizza e struttura
L'economia o con la società
Tra le competenze condivise ci sono anche i sistemi di welfare va visto quindi potenzialmente c'è un sistema di qualche europeo che si può fare in base alla bozza Giscard intra Europa che riesce molto bene in quello e lo fa però utilizzando il modello dello Stato nazionale
ESP stendendo la ma quando si tratta di creare poteri sovrani
O condivisione con l'esercizio congiunto di sovranità seconda della struttura non ci riesce
E non ci riesce
Perché pozze perché non vuole questo che la domanda che fosse angosciosa cioè c'è un interesse comune dell'Europa la difesa comune che è più forte dell'interesse della Francia l'interesse della Germania interesse dell'Inghilterra o non c'è
Perché altrimenti se questo non c'è io vedo una situazione abbastanza schizofrenica
Con un'Europa che si integra fortemente forse addirittura più di quanto dovrebbe armonizzati UE necessario in alcuni campi mentre in altri semplicemente fare figure che fa vive tra lo stato di soggezione lo stato di Baglione nei confronti degli Stati Uniti da me
è chiaro che questa se questa domanda condiziona anche il modello L'Europa che vogliamo io sono personalmente ma qualcuna posizione intellettuale
Per un'Europa di Seat per Europa come sistema decentrato di poteri alla molti Paul governance alla Cassese o tante altre cose una produzione giuridica decentrata basata più sulla logica del mutuo riconoscimento che non sulla logica dell'armonizzazione
Ma mi rendo conto che questo tipo di modello di Europa comunque contrapposto all'altro costo che siano le due polarità non risolve la questione dei poteri sovrani della pace e della guerra
E quello che probabilmente noi assisteremo nei prossimi anni sarà esattamente un'attenzione tra queste due euro
Vengo alla alla conclusione
Io credo che abbiamo molte buone ragioni per credere che se gli Stati nazionali sono ci sono formati son sopravvissuti
Non c'è una buona ragione altrettanto forte per fare uno Stato nazionale europeo
Ci sono molte argomenti per questo più o meno validi o credo che siano validi
Ma credo anche che ci siano forti ragioni per ritenere che noi stiamo costruendo un'entità europea
Che a come problema quello di voler unificare troppo in alcuni campi e non ha vere come dire abbastanza interessi comuni dei vari Stati
Per fare quello che forse necessario o che perlomeno sarebbe necessario visto la nostra posizione internazionale
C'è una soluzione a tutto questo
Possiamo inventarci vari sistemi istituzionali ci son tanti modelli possibili
Tutti funzionò più o meno in teoria il problema sapere se fossero in pratica evidentemente
Allora mi chiedo se forse noi non dovremmo in questo processo costituzionale europeo comincerà a partire dall'altra parte piuttosto dalle competenze esclusive condivise o altro sulle melanzane zucchine qualche sì
Dalla questura e la politica cioè se non abbia un senso in questo momento cuore al centro della discussione quello perché se quell'elemento unificante e su quello che si canta a quel punto la diversità la diversità che orizzontalità che invocava verità la si può porre fortemente se invece non lo troviamo lì cerchiamo gli elementi unificanti laddove probabilmente non dovrebbero esserci problemi e sesso lasciate alla differenza fra sembra Europa sta procedendo
A verticalizzare l'azione settori più falsi e dove non dovrebbe farlo perché non si riesce dove sarebbe necessaria
E questo forse il punto oggi cruciale
Mi chiedo se invece di procedere o insieme a procedere così in maniera metodica sugli articoli gli articolati dei capitoli eccetera se lo conviene porre al centro dalla discussione in convenzione forse Consiglio europeo
O degli Stati e poco poco la questione dei poteri sovrani dell'Europa in Europa cosa ne facciamo del potere sovrano in Europa come lo gestiamo perché altrimenti se non si risolve quella ci troviamo a spostare la questione in ambiti dove non ha soluzione società non ha una soluzione forza soddisfacente
Grazie grazie Petrone io come primi iscritti a parlare professor Giampaolo Rossi
Di Roma Tre e poi Nicola Lipari se amico Giampaolo indicò la stanno nei cinque dieci minuti diamo la parola poi a Giuliano Amato che alle cinque e mezzo se ne deve andare
Io anche meno perché
Avevo capito
Ne ho pensato intervenire quindi stavo godendo begli interventi e pensando come penso lo studioso in queste cose lo studioso uno uno che studia
Ma poi ho avuto un soprassalto sentendo il mio micro
Ferite
Col quale mi trovo sempre condividere quasi tutto ma poi qualche volta pensarla diversamente
E noi stiamo parlando come se l'Europa ci fosse e noi discutiamo solo su come farla ci va un po'più così C quattro più accusa ma ci rendiamo conto di gel contesto stiamo
Il primo problema è se in Europa la voglia
La vogliamo
Se se si farà non è scontato che si faccia
Lasciamo stare il termine è stato sovranità tutte queste cose ridondanti che non significano niente di preciso
Ma diciamo se vogliamo l'Europa come un momento che abbia una capacità decisionale
Lasciamo stare anche in settori tale da orientare per influire sul modo di vita degli europei
Tale da poter risentire degli opinione degli europei
Tale da poter svolgere una funzione nel mondo poi tutto questo cosa vuol dire sorretta da Stato e via di seguito lo vedremo solo nomi molto consumate
Testo in discussione oggi ma in modo così plateale che è un lusso metterci a discutere solo su come le vogliamo
Ma è più guardiamo il telegiornale
No che critiche giudice allora
Se si fanno dei processi di unificazione
Come sono stati infatti non è che ce li inventiamo tutto non adesso nuovi la Costituente processi di unificazione si fanno privilegiando le ragioni dell'unificazione rispetto alle altre
Che c'entra e ci sono cioè la Società c'è il modo con cui vogliamo farla però non è che nel momento in cui UNIFIL che privilegi le ragioni di separazione
Lo Stato nazionale come si è fatto
Addirittura con lo Stato assoluto con un potere duro
Che dopo un po'alla volta però ha consentito al proprio interno il nascere delle spontanee tra delle libertà delle aggregazioni libere
Allora siccome in questo momento siamo nel momento in cui si decide se si fa l'Europa
Se la vogliamo perché non è un obbligo categorico se per caso la vogliamo io non vorrei dobbiamo privilegiare le ragioni dell'unità poi il resto lo vediamo c'è tempo c'è mordono ci sono i suoi questo è un processo secolare non è un processo di settimana l'ingrediente deve esser definito e ci devono essere
Quegli ingredienti di non ritorno
Non mi interessa se sono tanti o pochi l'elenco delle competenze non mi interessa dev'essere una cosa che determina non ritorna
E per e deve essere una cosa che abbiamo una qualche capacità decisionali seria
Quindi questo è il motivo per cui io sono contrario a fare entrare subito la Russia King tanto simpatiche veto meglio dire vogliamo una zona di libero scambio
Vogliamo qualcosa che abbia questo minimo di seria capacità decisionali
Poi a me le parole lo stato le sovranità interessano meno perché è chiaro che se vogliamo dire che l'Europa delle patrie
Va intesa nel senso che è un'Europa che si arricchisce dell'esperienza della cultura di ciascuno di noi ma è la cosa più bella che ci sia
Se vogliamo indicare con questa formula invece un'Europa che sta appiccicata per cui basta che il Lussemburgo si oppongono al Consiglio decisione la paralizza altre cose
Allora in questo momento finisco tutte le ragioni bello e forte che io condivido pienamente
Dove tutti pensiamo noi nemmeno il formazione cattolica ancora di più pensiamo a delle collettività che si arricchiscono che sono una sintesi condivisa delle collettività che ne fanno parte
Però in questo momento
Cerchiamo di politica istituzionale
Chiariamo se vogliamo farlo ora e se la vogliamo fare dobbiamo in questo momento privilegiati regioni di unificazione
Salvo poi vedere i modi che diventano a quel punto non meno importanti io anche questo godimento io son cattolico però se si metta nel preambolo insomma darà Faliva dichiarazione d'Europa cristiana insomma
Il piano oltre a un faccia un bel preambolo ci mettiamo anche quello è significativo e importante ma poi l'Europa siamo gli europei alla fine non è che anche secondo lui come scriviamo queste costituzione qui
Cambiamo il destino della storia queste Europa ecco la Costituzione che abbiamo adesso è sopravvissuta a cambiamenti epocali
Ma c'erano dei punti fermi
A me interessa dei punti fermi e che l'Europa si faccia grazie Giampaolo tieni conto comunque che la società del che questa Europa
Nel momento in cui va ha una sua verticalizzazione probabilmente necessarie
Decisionale però apre dieci Paesi nuovi cioè aumenta la sua orizzontalità noi diamo mettersi in testa che questa orizzontalità fa in qualche modo regolata
Oppure se se fossimo ancora all'Europa asset hai ragione a me Europa dodici darei ragione siamo l'Europa a venticinque con dieci che arriva adesso o fare zona di libero scambio come dicevo e siamo Franco cala
Fai una governance soltanto dell'economia ebraica
Le competenze esclusive attuali del trattato ma se vai a venticinque questa è una roba orizzontale dite quello che volete qualche software giuridico istituzionali di così lontane Cese Micol
Scusate ma il io non vorrei che i due autorevoli rappresentanti della convenzione che sono qui presenti escano da questa riunione un po'delusi e cioè con una serie di affastellamenti Pseudo accademici che non hanno nessuna incidenza sul lavoro che stanno compie ora come io ho inteso questa appuntamento di oggi se c'è uno specifico tra virgolette romano che possa in qualche modo essere offerto al riflessione dei nuovi costituenti europea
E lo specifico romano sta nell'ottica del discorso che hanno fatto dei vita e Diotallevi cioè il olio che in questa città si determina fra una tradizione di tipo cattoliche una tradizione chiglia fondali sui radici nel contesto romanisti ora lasciamo stare tutti i discorsi che qui sono stati fatti non è vero che la cultura giuridica sia una cultura di tipo statali statalistico e assolutamente l'opposto se Major e non solo perché ormai operiamo su fonti che sono extra statuali come fonti diritto interno ma anche perché tutta la cultura privatistica dimostrato l'incidenza per esempio della cosiddetta l'ex mercato Oria che ha una sviluppo è una qualità che non hanno nulla a che fare con la cultura di fronte statalisti ma dove io individuo il punto nodale di quella simbiosi di tipo romanisti
In un con testo che mi sembra rappresenti tuttora il punto critico dell'evoluzione dell'euro
L'Europa dal punto di vista giuridico si è fondamentalmente costruita su un sottofondo di tipo economico la nascita dell'Europa non solo all'epoca del cosiddetto mercato comune ma poi nella logica del mercato unico si è costruita su strutture di tipo ecco e il discorso sulla Carta dei diritti è stato sempre inteso come un discorso che si è mosso in parallelo rispetto al discorso di tipo e con e l'ambiguità sulla quale ancora galleggiano le Corti costituzionali europee e nella linea anche di una indicazione che discende da una famosa sentenza della della corte europea
Nasce sul la falsa convinzione che non ci sarà conclude tu fra questi due profili e che quindi non si determinerà ad un certo punto la necessità di una incidenza dei profili di tipo economico sui valori essenziali sui punti nodali della tutela della persona
Questo è invece il nodo fondamentale questo è il punto in cui la cultura di fonte diffonde cattolica si deve saldare con la diversa tradizione tradizioni giuridiche e questo è un punto sul quale ancora mi sembra che la discussione Insiel duro emetteva sia sfuggente sia ambigua
Non possiamo perdere il valore simbolico che assumerà fra giorni l'attribuzione al al Papa della laurea honoris causa in giurisprudenza
Il Pontefice che ha sempre rifiutato tutte
Le lauree honoris causa accetta la laurea in giurisprudenza dalla Università di Roma perché avverte che oggi il messaggio cattolico si traduce fondamentalmente nell'esigenza di una tutela dei diritti
Ed è questo uno dei punti fondamentali
Oggi se dovessimo rileggere la logica del cosiddetto bene comune che era uno dei punti fondamentali della vecchia cultura cattolica lo si deve leggere come momento di saldatura tra le esigenze del mercato ed esigente della persone e noi oggi siamo in una cultura che tende prevalentemente a garantire il primo versanti a detrimento a detrimento del secondo ecco lì l'interrogativo la suggestione che noi dobbiamo offrire ai autorevoli membri della convenzione è se è possibile all'interno del testo che voi andate predisponendo una indicazione di questa saldatura senza perdersi in ricostruzioni che siano esclusivamente di distrutti di struttura
E senza perdersi nemmeno indicazioni in indicazioni di segno troppo regolamentare
Che oggi sono inevitabilmente destinate al fallimento posto che la gran parte delle realtà costituzionali si fondano non si sugli enunciati ma sulle prassi
Questa mi sembra che sia la scommessa
Sulla quale merita di misurarsi dirà direi una aggiornamento all'attualità della vecchia scommessa di fu De Pascali
Grazie Giuliano tu devi andar via o preferisce lo sentiamo meno un altro modulo aveva
Ma cercherò di essere breve ma questa discussione devo dire mi ha un po'sorpreso
Per due ragioni ecco appunto una che è giusto combattere un nemico che si ritenga che sbanda Edelman non è il caso di trovarlo dietro ogni pilastro perché se no diventa un incubo
Secondo giusto criticare il lavoro che facciamo ma quando presentiamo sedici articoli su cinquanta enunciare valutazioni sull'insieme del lavoro che abbiamo fatto è a dir poco prematuro perché sedici articoli non sono cinquanta
Io non possono reagire da giurista anch'io sul questa che scusami Lubrano ma io considero una stravaganza che il pensiero giuridico sia afflitto da un palo se il mix stataliste perché no appunto questo capisco che se uno sta facendo una battaglia ha il gusto di definire pensiero unico il suo nemico capita tanta gente in questo mondo oggi
Ma non è detto che abbia ragione esista solo ottemperando i muscoli ma sbaglia mi permetto di dirtelo tra professori siamo abituati a trattarci
Dicendo quello che pensiamo insomma lui ha fatto riferimenti al diritto privato era così forse quando Vittorio Emanuele Orlando trasferiva in Italia lo statalismo tedesco a fine Ottocento
Quando gli enti locali venivano definiti i titolari in via autarchica di interessi pubblici in quanto delegati dallo Stato che era l'unico possibile portatore di interessi pubblici
No quando già negli anni Settanta Vittorio Bash lei scriveva del diritto pubblico come diritto di coordinamento
Preghiere incominciò la sua carriera scrivendo un libro negli anni Sessanta sulla pianificazione definendola come un fenomeno a cascata di quel tipo di verticalità odiato da Beppe
Ha chiuso la sua vita parlando di arcipelago delle istituzioni avvertendo una orizzontalità di rapporti tra le isole
Questi sono i giuristi italiani giuristi tra i più autorevoli non consentono di dire che c'è un pensiero unico statalista
Io modestamente da Presidente del Consiglio osai dire alcuni anni fa in una sede pubblica che noi non potevamo costruire tunisine uno tu un'Europa statale
Così come pensavano originariamente i federalisti
Mi venne dato del reprobo e delle Retico e soltanto quando trovai una citazione di Altiero Spinelli che diceva la stessa cosa mi Sabahi ma non abbastanza dalle ire di sua figlia
Se questo voglio dire ecco che questa è la la verità delle cose
L'idea che stiamo costruendo un superstato è un'idea che alligna nel Bailey telegrafista e che turba i sonni di Toni Blair poverino
Ma mi sembra francamente stravagante che la si tiri fuori in Italia mi sono sfogato
Noi non stiamo seguendo un paradigma statuali
E il fatto di indicare delle competenze non è affatto indicativo di un paradigma statuale
In primo luogo perché a le competenze che vengono definite esclusive e concorrenti sono competenze a regolare
Da quando il mondo è mondo la competenza regolare non esaurisce la funzione pubblica e il perseguimento di una finalità pubblica è una modalità privilegiata di intervenire sulla realtà ma non è l'unica e in ogni caso
Dire con chiarezza quali sono le funzioni regolatorie che competono a ciascuno dei livelli di un sistema multilivello
è un modo elementare di rendere chiaro ai cittadini chi fa che cosa nella realtà istituzionale multipla con cui hanno a che fare
Questo è pacifico per tutti noi che è un mal tipo un sistema governante da formulare la Usai
Io per la prima volta personalmente nel novanta sei mi ricordo all'ombra l'aveva usata lasciar fu prima di me l'aveva usata Schmitt per prima di me
Ed è una formula che anche questo non scopriamo l'ombrello una volta che ha un nome italiano perché un ombrello che esiste da da moltissimo tempo nei sistemi multipli di governo è comunque essenziale poter dire al cittadino chi fa che cosa perché sappia chi è responsabile di quadri regolazione
Non ci può essere un sistema democratico se i cittadini non sanno chi è competente a quale regolazione
Ve ne sono alcune quelle dei cassonetti che comunque deve fare
L'organo locale ve ne sono altre quelle dei sistemi di protezione sociale che li devono fare gli Stati ve ne sono altri che attengono a fenomeni transfrontalieri che non possono non essere fatte
Dai livelli superiori questo è un modulo organizzativo che non ha niente di statuale
E spiegato dagli economisti in termini fra l'altro di efficienza e di non produzione di esternalità negative Davide regolazioni che si fanno ma fortunatamente coincide anche con precisi con principi democratici altro discorso eh i processi che portano alla costruzione di queste regolazioni
Chi può e chi è bene che concorra alla loro impostazione ma
Le competenze regolare e poi vi sono competenze dell'Unione che non sono competenze a regolare
E che sono competenze chiese citando gli stati e o Giles descrisse entità hanno sub statali riunite in organi europei
L'altro giorno Gianfranco non c'era
Gli inglesi leggono la parola competenza anche a proposito della politica estera e di sicurezza comune e scattano e dicono ama allora state comunitari Zandonai che queste ma
Nel momento in cui noi creiamo nella unione un unico ente giuridico
Che esercita le funzioni che erano dell'Unione e le funzioni che erano della comunità
Unificando in un unico soggetto
Noi a quel punto abbiamo un soggetto che ha competenze destinate ad essere esercitate attraverso il canale comunitario
Le competenze destinate ad essere esercitate attraverso il canale intergovernativo che è quello che fa capo ai consiglieri
Per cui
I per alcuni di questi ambiti se sono gli stati membri che riuniti in organi europei esercitano in comune imputando la quel punto all'Unione
Una loro competenza ed esattamente qui da fra l'altro di cui ci sarebbe più bisogno e addirittura ironico
Di questi tempi con la pluralità di posizioni manifestate a proposito della vicenda irachena dover constatare che se c'è una domanda inevasa e che avremmo bisogno di soddisfare e quella di due dotare l'Unione della capacità di esprimere una posizione europea in di in materia estera
Ecco qui non non è problema di verticalità o di orizzontalità l'Europa e orizzontale per buona parte della sua organizzazione in realtà per in quanto sono e ed è la costituzione di Artusi forse qui sta il Cobianchi ecco non è la Costituzione che da sopra esercita un potere per per questa parte è veramente così avere sto tutte le costituzioni del ventesimo secolo erano covenant e anche l'altra cosa
Ora
Dove la orizzontalità io rispondo attendete perché lo so TPI questo bisogna contro
Dove dove questa orizzontalità secondo me c'è meno di quanto ci dovrebbe essere a proposito della dimensione del governo del territorio
Io sto incontrando difficoltà io sono tra quelli che non hanno alcuna obiezione a scrivere che
Per dire l'articolo sulla sussidiarietà
A dire che l'Unione esercita queste competenze e tutte le altre spettano agli Stati virgola le regioni e alle loro comunità a Lucca alle comunità locali in conformità alle Costituzioni nazionali
E quando si scrive il principio di consultazione che un altro dei principi dell'Unione europea che nell'esercizio delle sue stesse competenze ecco l'unione consulta distanti virgola le regioni le collettività locali in ragione delle rispettive costituzioni
C'è difficoltà a a far passare queste cose qui perché vi sono alcuni i quali scrivono che e essendo questa un'unione di popoli e distanti
A parte gli strumenti di partecipazione popolare sono solo gli Stati che dovrebbero essere indicati poiché è un problema loro quello di far valere le loro Autonomie regionali e locali
Quasi che vi fosse un'invasione da parte dell'Europa della
Spera di sussidiarietà fra statale nel sol fatto di prendere atto che c'è attraverso la costituzione europea io francamente la penso diversamente non ci vedo nulla di invasivo
Nel prendere atto di ciò che mi dicono le costituzioni nazionali di non fare un passo di più e di dire ma queste costituzioni
Conferiscono responsabilità di governo sia agli Stati nazionali sia alle regioni e agli enti locali io questo fotografo e non e non mi permetto di penetrare dentro lo Stato ma per dire agli austriaci la vedono diversamente gli spagnoli l'avete la vedono diversamente Stati federali stati fortemente regionali non Stati centralizzati che dicono tu non ti preoccupare questo
Le è un problema nostro ma
Ecco al di là di questo che è un problema tuttora aperto chi è secondo me il problema principale che si apre all'interno di questi primi sedici articoli che noi abbiamo per ora presentato
E che però suscettibile di emendamenti che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni beh orizzontalità c'è ecco nel fatto che abbiamo già inserito la Carta dei diritti che veniva ora ricorda
E per dare ma la orizzontalità da che cosa è fatta
Da singoli e da collettività liberamente costituitesi
Che esercitano i loro diritti negativi e positivi per usare una formula sintetica e così facendo incidono sulle istituzioni pubbliche ne influenzano le scelte concorrono in qualche modo le loro scelte cioè una Costituzione era quale passa appunto da una visione puramente economica del tessuto collettivo di talché i diritti che riconosce sono quelli di movimento dei capitali delle merci
E quindi anche delle persone trattate come i capitali e le merci
Ad una Costituzione che riconosce tutto l'insieme dei diritti previsti dalla Carta dei diritti questa crea l'humus della orizzontalità
Tanto più che tra questi c'è il riconoscimento di tutte le diversità
Che sono culturali linguistiche e e quant'altro dell'Europa dei quindici e della futura Europa allarga
I criteri dice anche in effetti la potenzialità di una
Saldatura tra economia e il resto
Che può mettere in gioco un insieme di cose perché noi abbiamo le competenze regolatoria dell'unione della come oggi della comunità domani dell'Unione
Ma abbiamo anche il coordinamento delle politiche nazionali e sub nazionali da cui largamente dipende la realizzazione degli obiettivi comuni
Stiamo attenti quando leggiamo quell'articolo tre sugli obiettivi quell'articolo tre non si traduce automaticamente nelle competenze dell'Unione
Ma Seat e delle competenze regolatorie dell'Unione ma si traduce in tutto quello che anche attraverso l'
Mione può essere fatto ivi compreso il coordinamento delle politiche economiche delle politiche sociali
Nazionali e sovranazionali
è una missione dell'unione
Realizzare l'Europa di Lisbona oltre che realizzare l'Europa di Maastricht e quindi realizzare un'Europa che non abbia soltanto bilanci in equilibrio e finanze pubbliche stabili
Ma che queste finanze usi per processi formativi che accrescono
La così il capitale umano di cui come europei disponiamo che accrescano la capacità di ciascuno di concorrere al benessere collettivo
Che apprese che accrescano la diffusione delle conoscenze che accrescano la competitività rendendo conto competitivi
I cittadini diciamo così ora questa missione che europea e che si traduce nell'articolo tre nelle i nei suoi termini sintetici è una missione che si traduceva operativamente attraverso politiche della pubblica istruzione della formazione dei delle del del riforma delle istituzioni di sicurezza sociale di innovazione ricerca che sono politiche
Statali e su statali che a livello europeo devono essere semplicemente coordinate attraverso formule molteplici che portino verso i risultati previsti così dobbiamo servire saper leggere queste cose in questo francamente sì c'è lo Stato di Bash lei che prima ricordavo
Ma lo stato di baci e lei non è uno Stato statalista è una funzione di coordinamento di operatori anche altri
Rispetto a se medesimo ecco questo dovrebbe essere chiaro questo qua detto questo cento che la che ne so insomma la la la la la la la regolazione ambientale per evitare fenomeni di inquinamento dell'aria e delle acque è una regolazione europea che deve imporsi come tale con la sua forza giuridica in tutti i mari di tutti gli stati membri e in tutti i territori di tutti gli stati membri altrimenti non funziona ecco altrimenti qualunque Carretta l'idea che ha la licenza media
Per entrare in mare finisce anche nei mari dagli altri se rifiutiamo anche questo in nome della orizzontalità ci conviene metterci orizzontali sotto uno dei tuoi vecchi cespugli e sperare in Dio
Ma questo perbacco lo lo dobbiamo ammettere queste sono funzioni forti di qualunque livello che qua quando investono fenomeni ultrà locali hanno bisogno di essere esercitati con tutta la loro forza giuridica
Al al livello più elevato altro il coordinamento appunto delle politiche ecco
Faccio notare a proposito in infine della orizzontalità
Che c'è un titolo che abbiamo previsto che la vita democratica dell'Unione che è ancora tutto da scrivere non mi ricordo se il titolo quarto o il titolo quinto che prevede dovrebbe prevedere tutti i meccanismi partecipativi e quindi fare da pendant tra la Carta dei diritti e il sistema istituzionale quello è ancora da scrivere in quella sede
Io vedo ma la vedo con profonda convinzione
Una norma che preveda il dialogo strutturato con organizzazioni esponenziali della società civile e qui in primo luogo con le organizzazioni religiose
Non faremo di desiderio di veder normate accanto ad esse anche le organizzazioni filosofiche e non confessionali
E continua ad esprimere il mio stupore per il fatto che ad Amsterdam ma queste riuscirono ad infilarsi accanto alle accanto alle confessioni religiose
Mi è capitato di dirlo a viversi prelati autorevoli attenti perché se uno propone certe norme poi si trova al diavolo e l'acqua santa nella stessa acquasantiera
E quindi bisogna così lavorarci Curko con cautela su quella norma che a me interessa di più in materia religiosa devo dire la verità è che la vedo volentieri io sono tra quelli che considerano
Così lei religioni e i sentimenti che si è che se bloccano
I tessuti a cui essi fanno richiamo come uno dei più preziosi collanti di società che tendono a sfrangiata anzi da tutte le parti hanno un valore fortemente positivo
Vedo una
Un'Europa destinata alla convivenza di una pluralità delle religioni e richiamare in primo luogo loro le religioni al concorso alla costruzione di valori comuni in una Europa delle diversità
Tra i quali valori comuni il valore della tolleranza mi sembra assolutamente fondamentale il resto a me interessa meno
Noi non abbiamo introdotto comunque i valori religiosi nell'articolo due per una ragione che è stata spiegata e siccome è stata spiegata dovrebbe essere o respinta quella ragione o condivisa ma non può essere ignorata
Noi abbiamo spiegato che l'articolo due della futura Costituzione farà farà perché è così perché le corti sono fatte come sono fatte gli Stati sono fatti come sono fatti
Farà per il futuro da parametro delle procedure sanzionatorie nei confronti di singoli stati membri
Che vengano ritenuti dagli altri in violazione dei valori comuni europei quel tipo di procedura che venne adombrata nei confronti dell'Austria e che poi il resto un po'a bagno Maria finché fortunatamente si riuscì
A a a ricomporre
Se così è
è inesorabile che in quell'articolo vengano menzionati i soli valori che sono effettivamente universali i in Europa universali rispetto all'universo Europa
E che oltre ad essere universali rispetto all'universo Europa sono anche oggetto di interpretazioni fortemente condivise tra i Paesi altrimenti si corre il rischio che di un valore non condiviso o nei suoi contenuti o nella sua interpretazione
Una maggioranza indichi spregiudicata distanti in un domani faccia uso per mettere in difficoltà uno o più Stati che la pensano legittime
Legittimamente in modo diverso vi dirò che questa è la ragione per la quale io ho accettato che non ci fosse il valore solidarietà impresa dirette a io dissi nella riunione del presidio mio da socialista tutto quello che comincia perciò lo dovrei accettare
Ma dissi no perché mi rendo conto che se mettiamo come gli altri valori e solidarietà
Tra il modo in cui la può vedere un riformista come me o un liberale come Angelo Petroni ci può essere una legittima differenza
E non sarebbe giusto che Petroni espelle seme dall'unione o io espelle sì lui dall'Unione perché le istituzioni della solidarietà noire magari re costruiamo in modo diverso ecco clinico dicono
Voi capite che in questo contesto la questione dei valori religiosi può diventare inutilmente Carlotta
Altro discorso è il discorso del preambolo e qui Stefano vi potrebbe raccontare cosa successe che porto la versione tedesca ad essere diversa dalle altre versioni
C'è infine te lo dico perché vanno snocciolate tutte le questioni la questione della dichiarazione undici
Cioè quella dichiarazione annessa al trattato di Amsterdam
Secondo la quale l'Unione riconosce non turba
Lo statuto giuridico che negli ordinamenti nazionali hanno le organizzazioni confessionali nonché ovviamente le organizzazioni filosofiche e non confessionali
Questo ci porrà un problema delicato perché credo che non abbiamo ancora affrontato perché se noi abbiamo il compito di semplificare nel costruire questa nuova costituzione
Noi le dichiarazioni le dobbiamo in linea di principio eliminare perché sono tutta una serie di rami e rametti IMI che pendono intorno alle norme di queste costruzione
Istituzionale europea e quindi davanti ad ogni dichiarazione ci dovremmo esistente ci dovremmo porre la seguente domanda
La eliminiamo perché appartiene soltanto alla storia ormai della stratificazione de de de de de de degli impegni europei oppure la assorbiamo nel trattato
Ma lasciarla lì come dichiarazione è contrario al principio della semplificazione la dichiarazione undici pone un problema a me personalmente non piace granché una specie di cuius regio e illustri ligio in realtà eliminarla dopo che è stata in qualche modo condivisa ad Amsterdam ma può creare dei problemi delicati che noi non abbiamo ancora affrontato e costa in questi termini
La questione
Non credo testo Giscard lo ha detto e scritto lui stesso in cui parla molto diciamo non una volta esprime opinioni personali a volte esprime opinioni meno personali
Quando ha espresso l'opinione che ritiene difficile che possa esservi un consenso per l'invocazione di tipo polacco nella convenzione credo che abbia espresso una valutazione diciamo piuttosto diffusa ma io insisto io sono un laico ma ritengo molto importanti nella società del futuro il così il senso della testimonianza della religione nei rapporti civili nei rapporti interpersonali
Mi interessa molto che appunto il dialogo tra istituzioni e società
Posso sottolineare e la che io la chiamo in questi termini la responsabilità delle organizzazioni religiose nel concorrere a costruire un tessuto di convivenza e possibilmente di solidarietà tra gli euro
Io ho la minima
Grazie Giuliano allora
Noi abbiamo adesso dieci minuti di Brecht
E poi i primi interventori successivamente saranno Andrea Riccardi a Stefano Rodotà che avranno il loro cavalli e Rino ai lati
Lei però ad azioni il professor Maretti bianchi del dottor Barnaba del professor Scoppola presso Foschini auspicati siamo nel professor Cassese i cui del senatore Basile poi gli altri riterranno naturalmente
Tutti coloro che avranno volontà il presidente Fini chiuderà la seconda sessione come presidente Amato ha chiuso la prima maniera politica grazie
Per
Se in fondo verso il bluff è riusciamo a farli ritornare la gente in sala
Avevo
Avevo non avevo preavvisato che si sarebbe stato prima copio parlante Rodotà e Riccardi Riccardi chiede di retrocedere di uno due coppie
Sei qua dopo Rodotà questi Stefano dove sei ma no va bene va bene no
Dopo si preparino
Cassese Mariotti Bianchi
Verbale
Stefano
L'accesso un secondo te devi per provare distrazione sta arrivando il Cavalieri in Eumenidi dormiamo ecco i serbi presero totale dove c'è grazie ecco è federale no non è mai
Sì pochi si accorsero nel novantanove che con il Consiglio europeo di Colonia si stava avviando un processo costituente vero e proprio il Consiglio europeo del giugno del novantanove a Colonia è quella che e quello che Iccrea l'istituzione che poi prenderà nome di convenzione e che scriverà il testo della Carta dei diritti
Introducendo un modello che ha avuto fortuna tant'è che oggi alla convenzione una nuova convenzione però costituita secondo i medesimi criteri è stata affidata la redazione addirittura della Costituzione europea
Si trattava dell'avvio di un processo costituente perché in quel momento avvenivano due rotture una sul piano del metodo e una sul piano dei contenuti sul piano del metodo era abbandonata del metodo intergovernativo
E per la prima volta istituzioni nazionali istituzioni comunitarie si trovavano a lavorare insieme
In modo trasparente
Sapete che la convenzione convive al Parlamento europeo con i Parlamenti nazionali i governi nazionali con la con con la commissione la rottura di metodo è stata importante
Tant'è che ripeto quel metodo è stato adottato per la seconda fase costituzionale
La rottura sui contenuti e altrettanto significativa perché se voi leggete la giustificazione che viene data nel mandato di Colonia
Alla stesura di una carta dei diritti e quella di un difetto di legittimi deficit di legittimità dell'Europa in assenza di quello che giustamente qualcuno
A assimilato a un Bill of Rights dunque qualcosa di più e di più significativa di quel deficit di democrazia di cui si era parlato fino a quel momento un deficit di legittimità
Veniva in quel momento individuato e si riteneva che dovesse e potesse essere colmato attraverso una carta dei diritti
Dunque la procedura seguita fino a quel momento l'unificazione europea attraverso il mercato era all'interno era ritenuta politicamente significativa
Produttiva di istituzioni che qualcuno aveva ricostruito in termini di costituzione ma in quel momento ritenuta inadeguata all'apertura di una nuova fax
E dunque una fase di piena costituzionalizzazione dell'Europa è una legittimazione attraverso i diritti
A questo punto io faccio due sole osservazione perché tempo e quello che è il rispetto di chi dovrà parlare dopo mi pare importante
Prima osservazione Trovo questi primi sedici articoli in questi primi sedici articoli si sconta una debolezza dell'impianto
Perché questo porre la carta dei diritti come si dice
Nel
Non è io parlo certo c'è un conflitto di interessi che dichiara
Io sono stato componente della precedente
Convenzione quindi ognuno e in qualche modo affezionato al ai prodotti alla cui confezione ha partecipato la Carta dei diritti fondamentali è parte integrante della Costituzione il testo della carta e contenuto
Seconda parte in un protocollo allegato
Tutto sommato una Carta dei diritti io assume la dignità poi di un Bill of Rights secondo il modello della costituzione americana oppure si dovrebbe avere il coraggio di farne a parte iniziale
Di questo testo evitando anche le ambiguità
Le costrizioni invisibili nella prima parte di questo testo che è stato appena distribuito in cui evidentemente ci sono sia su sovrapposizioni sia
Passi indietro rispetto a quelle che sono dichiarazioni contenute nella Carta dei diritti soprattutto laddove si indicano alcuni valori fondativi e scompare cosa assolutamente singolare per esempio il riferimento all'eguaglianza io non capisco come ci possono essere ultimo capisco benissimo con che nell'articolo lettere tre si dica l'Europa costituisce uno spazio di libertà sicurezza giustizia
Poi non si faccia nessun riferimento all'eguaglianza tra i cittadini tuttavia in questo modello ci sono alcune considerazioni che io credo debbano essere fatte si discute molto e si controverte molto su un eccesso di eredità sociale dell'Europa
Per quanto riguarda la Carta dei diritti questo era nel mandato di Colonia per quanto riguarda questi nuovi articoli che qui vengono scritti io credo che noi dobbiamo fare due tipi di considerazione
Il tipo di responsabilità che l'Unione Europea tende ad assumere attraverso questa sua Costituzione che ha una sua cara
Ma Nuova Europa è un processo irreversibile così come anche abbiamo visto che abbiamo vissuto all'allargamento il processo di allargamento sono convinto che all'inizio della convenzione si è parlato forse forse troppo bella
Della scelta del metodo intergovernativo di quello comunitario un problema superato dopo qualche mese la proposta del di un sistema di Malta e Congo
Governance quanto mai opportuno e credo che sia necessario anche vedere tutta la luce come è stato fatto nel rapporto inseguito della globalizzazione
E del rapporto della globalizzazione alla politica
Io sono economista ma credo che vi sia il appunto l'esigenza di globalizzare la solidarietà come ha detto qualche anno fa il il Papa noi siamo tentati dal definire la globalizzazione come un fenomeno che rende più ricchi ricchi e più poveri e meno poveri i poveri nome Intel dunque lirismo
Sicuramente la differenza fra i rischi e i poveri sono perplesso sulla a quanto è stato detto che la globalizzazione aumenterebbe
Le opportunità Annie favorirebbe tendenzialmente una ridistribuzione inviterei a pensare a riflettere su questa affermazione
Credo che ci sia bisogno effettivamente di carrette partnership all'interno della convenzione credo che al non bisogna bisogna serbare fortemente quanto è stato detto nella contravvenzione che non bisogna creare nuove istituzioni come hanno affermato più gruppi il lavoro da questo punto di vista credo che sia opportuno non insediare nuove sovranità e e credo che alcune istituzioni è stata fatta è stata fatta qualche proposta vadano sicuramente de negate per esempio l'idea del congresso dei popoli che non ha trovato all'interno della convenzione
Un consenso da parte dei più ed altre idee tipo alcune proposte che sono state fatte di recente alcune sono state chiamate presente Fignon ricorderà anche décolleté di sedi istituzionali e questo fa riflettere anche sul proposta che ebbe devono appunto essere fatte da dai più credo che la Roma città la cultura romana come cultura Urmana come cultura di Civitas debba essere valorizzata sui problemi del decentramento delle Regioni delle autonomie territoriali noi abbiamo come delegazione italiana fra virgolette perché non esistono all'elencazione italiana però ci siamo riuniti alla presso il ministro la Loggia abbiamo proposto anche da delle qualcosa da inserire nel futuro trattato costituzionale c'è molta attenzione al presente Rita a questi verso questi aspetti
Credo che si debba riflettere su quanto è stato detto un nel rapporto sull'allargamento
Dove è stato detto esattamente non ci sono ragioni a priori per dire che il processo di integrazione europea riceverà anche un tributo migliore da un illuminato allargamento certo è un problema da affrontare
Io sono convinto che questo processo questa largamente dieci Paesi sia un abbia una valenza politica più che economica ma l'Europa va sicuramente l'ingrandirsi
E questa affermazione fa sicuramente riflettere del problema della religione la questione religiosa dell'isola nell'Europa ne ha parlato presente Amato
Trovo molto giusto che al bisogno che il principio democratico a del principio religioso c'è il Boris il principe iniziale
Che ha bisogno della difesa dei diritti umani molto opportuno e il riferimento che è stato fatto nel rapporto della dichiarazione Schuman del cinquanta e soprattutto il riferimento alla pace pace necessaria alla ricerca di una pace di una pace possibile
Credo in chiusura che ci sia l'esigenza come diceva persone Petroni
Di partire da potermi sovrani in Europa e infine credo che il professor Rossi abbia centrato il tema principale che quale Europa vogliamo vogliamo d'Europa
Grazie talora Gamaleri sì assicuro la brevità del mio intervento
Che sarà alla fine uni concettuale ed è questo
Di fronte a questa parola convenzione convenzione per l'Europa io credo che ci sia un duplice sentimento e mi sembra interessante verificare se è vero o non è vero
Da una parte appare come un impegno difficilissimo la costruzione di un qualche cosa di un'entità
Che per secoli e secoli di storia non sono riusciti a creare che la nostra generazione invece impegnata a costruire quindi un impegno quasi titanico da far tremare le vene ai polsi dall'altra molti interventi l'anno sottolineato c'è quasi una strada inevitabile quasi
Un flusso spontaneo naturale no
Ormai bisogna andare fino in fondo in fondo bisogna seguire un flusso una tendenza che ormai quasi inarrestabile ma ecco io credo che tra questi due sentimenti quello appunto della inevitabilità che è un fatto tanto positivo perché evidentemente costruisce un'unità dentro un continente per tanto tempo diviso ma anche recentemente tutte torna su queste cose
E dall'altra parte la guida da dare a questa costruzione che si deve fare e questo credo che sia il punto su cui a meno missili si mi si esercita in particolare la riflessione quando voglio dire che cosa intendo che cosa mi fa pensare alla inevitabilità la naturalezza di questo per consumi vedo d'immagine qualcun altro ha portato in maggio poi dove non ancora tanti anni fa insomma se passiamo alla frontiera di Ponte San Luigi sui treni ore con le automobili alla che alle dogane cose questo circo ad oggi la congiunzione Autostrada dei Fiori autostrade le stelle si fa sentito questa vicinanza inaspettata tra due Paesi che qualche problema tra di loro l'hanno avuto e quindi questa unità che evidentemente si deve con può allora sotto questo aspetto ed è questo l'unico pensiero che voglio esprimere io credo che quando si parla di un presupposto culturale per le scelte politiche non si parla di qualche cosa di astratto qualcosa di elitario qualcosa che riguarda soltanto certi intellettuali
Ma si parla devi sentimenti dei popoli ma
E la cultura come sentimento dei popoli perdonate se una deformazione professionale ma devo dire passa soprattutto persone informazioni false comunicazioni di massa terrestre
E qui credo che si debbano fare perché i nostri politici possano andare a complete questa cosa occorre scardinare ancora molte incrostazioni che ci sono perché se c'è una cosa paradossale faccio il caso
La televisione proprio tradizionale quella proprio ancora generalista quella che a fondo la maggior parte ottanta per cento persone ecco la televisione profondamente nazionale che non a quelle aperture quello su Bossi che pur conservando l'identità quegli storici hanno parlato della saggezza di romantica
Porta verso il grande nuovo orizzonte
Concludo soltanto con l'elogio di un italiano visto che abbiamo la fortuna di avere molti nostri compatrioti che lavorano all'estero facendosi onore ed è quello di dell'ingegner Giuliano Berretta che ben conosciamo
è riuscita a fare di Eutelsat che era una macchina burocratica che metteva su dei satelliti soltanto per mandare giù dei dati che soltanto criptici che solo i banchieri riusciva a capire
è riuscito a fare né una potenza di dominante sul settore
Delle telecomunicazioni competitiva con il privato asta lussemburghese e dando a tutta l'Europa l'opportunità di linguaggi transnazionale che ci arrivano attraverso tecnologie molto avanzate che possono in questo senso qui fare dirti fare grossi passi avanti della mia considerazione color modestamente aggiunge a questo tavolo
è questo che la cultura non è un optional la cultura nel rispetto delle identità è una presupposto fondamentale proprio per potere a coronamento questo unità e rendere a mio modo di vivere molto più facile lavoro dei politici che si troveranno a fare
Delle scelte che ci ai loro popoli praticamente
Contro cento lì per mano li porteranno evidentemente ha suggerito
Grazie grazie Gamaleri allora segnò proprio
Cesare San Mauro
Fa il suo intervento
Tirati concluse infatti non ho nessuna titolarità per farlo se non per ringraziare tutti il quattordici che sono intervenuti anche tutte gli autorevolissimi persone che non sono intervenute che comunque ci hanno onorato del loro partecipazione abbiamo scelto questa formula di interventi molto delimitati nel tempo un intervento una modalità ripeto non aperta al pubblico ma con degli inviti mi sembra che siano emersi alcuni profili che lascio presidente Fini per le conclusioni politiche naturalmente
Di questo convegno per le valutazioni come rappresentante dell'Italia nella come del governo italiano nella Convenzione stesse uno la vocazione emerge chiaramente questa vocazione e UPEA e universale di Roma
Ribadita in tutti gli interventi che forse un plus che può giocare d'Italia c'è questa identità questa specificità romana Roma appunto soprattutto come patria del diritto come magistralmente Lobrano rimarrà Mentana come unicum ma mondiale di civiltà giuridica non possiamo dimenticare che Roma è l'unica grande città europea antropizzata in modo continuo negli ultimi due mila settecento anni
Perché se pensiamo ad altre realtà ovviamente non possiamo altro che ricordare Atene che invece ha avuto lunghi secoli assoluta senza sotto il profilo appunto della presenza urbana il secondo elemento questo del concetto di cittadinanza e mi piace rammentarlo un po'per la storicità accertata delle espressioni San Paolo il quale Nedo la giurisdizione locale sostenendo la propria cittadinanza romana e per il quale Fo punto evitato alla crocifissione di cui che invece fu la pena capitale imposta San Pietro e di cui Caravaggio lascia la sua testimonianza alcuna pena che sono amici di cittadini romani potevano avere appunto la decretazione
Diversamente dal precipizio né che veniva invece inferta gli schiavi lineari non cittadini e questo principio questo ricordo del pensiero di Mons en sull'Impero romano come rete di municipi e cioè un profilo attento di universalità e al contempo di grande rispetto del delle località delle culture delle identità specifica e chiudo con una domanda presidente Fini non so se molti gliela daranno già fatta
E se ci sarà la possibilità di coronare questo piccolo sogno di fondo
Roma nasce come capitale dell'Europa nel mio centocinquantasette
Chissà chiede una battaglia perché la firma subito il nuovo convenzione della costituzione del nuovo elemento fondante
Sia nuovamente firmata a Roma con questo auspicio ringrazio tutti i partecipanti voti in piedi con grande ringraziando moltissimo per l'onore che ci ha fatto rimanendo qui per tre ore e un quarto ringrazio appunto vicepresidente Consiglio per cui lascio la parola
Ringrazio a mia volta e spiego subito perché sono rimasto per tre ore basato ascoltare non perché non avessi altri impieghi
Bensì perché ritengo che e convegni come questo serva no per ha
Alimentare quella che io chiamo la capacità di ascolto ma viviamo in una fase in cui tutti parlano ma sono convinto che non tutti ascoltano se si cerca soprattutto in alcuni ambienti di confrontare le proprie opinioni con quelle altrui sviluppando capacità di ascolto io credo che si determini un miglioramento complessivo non solo del dibattito ma quindi poi anche della società in tutte le sue componenti
E
Una conclusione organica credo che sia impossibile del resto non mi viene chiesta lungi da me il tentativo di arrampicarmi
Perché sarebbe davvero un'arrampicata sugli specchi è impossibile trarre in modo unitario i fili della ragionamento anche perché sono stati livelli in molti casi sovrapposti in alcuni casi diversi di analisi e di confronto per cui fatta questa premessa cercherò a mia volta di aggiungere qualche elemento o per ulteriori riflessioni partendo dalla risposta che dovuta a San Mauro del resto è una risposta che in effetti accompagni una domanda ripetuta
Più in sede politico giornalistica forse che in sede di Convenzione in sede di analisi culturale di che cosa sia per davvero l'Europa la possibilità che Roma torni ad ospitare fisicamente
Come luogo in cui si può dal corso fatto un ulteriore firma della nuovo Trattato di Roma la possibilità certamente c'è credo che sia un legittimo piccolo ma legittimo
Motivo di orgoglio per la pubblica opinione nazionale e non solo per il governo il Parlamento ma un po'per tutti i connazionali non ci dobbiamo nascondere che ci sono però anche le difficoltà perché e entro un po'nella merito del dibattito
Non va sopravvalutata quella che è la funzione della convenzione
Oddio ci monto tutto il ragionamento che è stato fatto fin qui in mille altri convegni no però attenzione la convenzione non è l'ultima spiaggia la convenzione non è il luogo in cui si fa l'Europa o si muore la convenzione per certi aspetti un unicum
In quanto come sapete mette insieme rappresentanti dei governi dei parlamenti nazionali del Parlamento europeo della Commissione e come se ciò non bastasse mette insieme con parità di diritti e di doveri
I rappresentanti in quei Paesi che già sono parte integrante dell'Unione i rappresentanti di coloro che sono in via di ingresso nell'Unione Europea
Se a questo aggiungete e non è poco che per giunta si è data come regola quella di non votare e quindi di arrivare appunti in qualche modo compromissoria regola di qual si voglia assemblea democratica dal condominio all'Assemblea generale delle Nazioni Unite e che in presenza di un motivo di differenziazione si sceglie a votazione secondo maggioranze più o meno qualificate qual è l'opzione prevalente noi lavoriamo su queste questioni avendo come regola quella di non votare caricare la convenzione di un significato
Maggiore rispetto e di un peso maggiore rispetto a quello che ha rischia per certi aspetti di diventare poi un boomerang perché
Guai se e gli europei pensassero che quello che faremo nella convenzione dei prossimi mesi in qualche modo il gli atti con meno per a la casa comune del vecchio continente per le generazioni che verranno badate questo non vuol dire che la convenzione non ha un peso ma un ruolo non significato non ha un'importanza sarebbe stato un controsenso se lo dicessi chi rappresenti il governo italiano
Sta a significare che la convenzione è un passaggio tra l'altro è un passaggio che lascia la Conferenza intergovernativa il compito di pronunciare l'ultima parola sul testo che la convenzione sta faticosamente elaborando e questo comporta che soprattutto chi rappresenta i governi sa che in qualche modo c'è una primo tempo della partita che stiamo giocando in seno alla Convenzione c'è un secondo tempo della partita che giocheremo noi stessi in seno alla Conferenza intergovernativa per cui sarebbe gravissimo se la convenzione fallisse ma attenzione a non pensare che la Convenzione sia il luogo in cui tutto deve essere deciso
In cui tutto deve essere codificato in cui con geometrica perfezione bisogna stabilire non soltanto quelli che sono gli architravi della futura architettura europea ma anche quelli che sono in qualche modo le regole della casa comune
è un momento certamente importante è un momento in cui vi è una netta prevalenza dell'aspetto politico il semplice fatto che siano presenti i rappresentanti dei governi dei parlamenti nazionali del Parlamento europeo della commissione mette in modo evidente fosse e quella o meno la volontà l'accento sotto l'aspetto politico è un momento in cui è comunque Forte la consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo
è un definizione come per certi aspetti addirittura banale
Credo che non tutte le generazioni si rendano conto di vivere un momento storico no
Affido agli storici di mestiere questa questa riflessione molte volte sono i postini che dicono bene
La tal generazione visse un momento storico credo che per noi per noi non solo alla convenzione ma per noi contemporanei la consapevolezza che il momento è storico c'è già a prescindere da quello che diranno le generazioni future
Momento storico perché perché l'Europa che nasce certamente sotto il dato economico come si fa negare che il primo nucleo era la Comunità economica del carbone e dell'acciaio
Come si fa negare che il primo nucleo era il mercato comune europee
Come si fa negare che la storia non si fa qui si coi ma
Accanto a quel nucleo economico abortiva Pd sicuramente e oggi magari scopriamo quanto sia stato grave quella porto il tentativo di costituire un nucleo europeo che accanto alla dimensione economica dei su una dimensione militare il tentativo fallito di intesa all'epoca a fra le potenze militari
Accanto però il dato economico che è stato il nucleo fondante che ha accompagnato la costruzione della casa comune
Oggi si avverte la consapevolezza di dar corso a qualche cosa di più ad un salto di qualità che se volessi spiegarla ad una platea non così qualificata come la vostra ma
In meno attenta la definirei come il tentativo di passare da un mercato comune che si basa ovviamente su degli interessi comuni
Questo mi sembra un dato colto appieno anche da molti degli interventi e codificare le regole del mercato comune significa in qualche modo delegare alla politica il compito di definire quelli che sono gli interessi e nella dizione di interesse io vedo come di un aspetto di legittimità
No una concessione demoniaca dell'interesse l'interesse non è lo sterco del demonio nel danaro insomma no interesse è ciò che muove anche la legittimazione non solo del mondo del lavoro ma di diciamo di una società complessa qual è la società perlomeno occidentale ma canto al mercato comune che si basa su una mozione di interesse beh il salto di qualità e quello di costruire o comunque di pensare una società europea con valori comuni quindi non solo il mercato che ha interessi comuni ma il passaggio ad una società europea con valori comuni e come se non bastasse
Congegnare delle istituzioni europee con delle regole appunto che siano condivise da un numero di Stati che a partire dal primo maggio del due mila e quattro arriva a venticinque allora
A riflessione se la sfida è quella di dar vita a dei valori comuni nella società europea
Una società che ovviamente non può che avere delle istituzioni democratiche di render conto che il vero problema è la risposta che si dà al quesito che molti hanno
A dire il vero più in sedi come queste che alla convenzione cito per tutti da
Una democrazia europea che cosa presuppone presuppone un Demos europeo ma siamo davvero così convinti che esista
Non è non è un quesito accademico
Perché se davvero pensiamo che la Società europea si basi su valori condivisi su valori comuni perché quel presupposto fui di un popolo dei boss bene dobbiamo essere consapevoli che
Tutti i riferimenti che facciamo alla storia
In qualche modo finiscono per scontrarsi con delle differenze oggettive e per molti aspetti insormontabili pensate può sembrare una banalità ma non lo è al peso che ha l'uso della lingua non soltanto come momento di comunicazione ma come veicolo di trasmissione di valori
E del resto anche nel dibattito di questo oggi è risultato evidente come in riferimento a modelli anche giuridici diversi beh ci siano poi di riferimenti in qualche modo dell'identità non solo nazionali ma culturali diversi
Io dopo una risposta ottimistiche positiva questo quesito
E credo di darla in qualche modo in sintonia con l'ottimismo che animò i padri fondatori dell'Europa
Perché pur in presenza di momenti come quello che stiamo vivendo particolarmente delicati beh io mi chiedo se non ci fosse stato un ottimismo
E non solo della ragione ma anche della volontà dei padri fondatori delle difficoltà che avevano all'epoca erano mille volte maggiori rispetto alle difficoltà che incontriamo oggi basti pensare ad un secolo quello conclusosi da poco che è stato il secolo in cui per ben due volte d'Europa lungi dall'essere unica ha determinato guerre civili tali da incendiare il mondo intero eppure un po'come antidoto alla guerra un po'come
Vocazione fortemente sentita c'era chi nell'Europa che si scannano Vattimo il Sava non il mito del nazionalismo ma il mito unificante dell'europeismo
Sanno superato quel tipo di difficoltà guai se noi ci fermiamo di fronte al difficoltà che ci sono oggi che pur ci sono questa è la ragione per la quale do la risposta ottimistiche positiva al quesito Mazzei temo se europeo
Se la lingua diversa se la cultura il più delle volte diversa se la storia che abbiamo alle spalle riversa se le abitudini sono diverse io lo la risposta che però in termini ottimistici è che questo demo se si sta formando
In qualche modo è in itinere non possiamo pensare ad una convenzione che in qualche modo baffuto Graff fare una realtà e la pensa statica
Ne dobbiamo metterci nell'abito mentale di chi costruisce delle navi nella bottiglia perfette e in qualche modo dei piccoli capolavori poi nel momento in cui la porta fuori dalla bottiglia non riesce a navigare nemmeno nello stand più calma
La concessione di un Demos europeo che si va formando nasce secondo me innanzitutto dal fatto che oggi le giovani generazioni sono molto più abituati non solo delle nostre ancor di più di quelle che son venute al mondo prima di noi a concepire l'Europa come una luogo di cittadinanza comune
Io vi chiedo ma chi è oggi quel ragazzo di sedici diciassette anni che quando pensa a Parigi o a Londra pensa all'estero
Pensano in qualche modo al luogo in cui c'è una affinità molto molto maggiore ecco l'Italia rispetto a quello che potevamo pensare noi e men che meno i nostri padri il Demos europeo in itinere
Avrà delle iniezioni che lo consolideranno lo renderanno sempre più
Come dire capace di espandersi dalla moltiplicarsi di esperienze come quelle relative Ailly vari corsi nell'ambito dei progetti Erasmus io credo che
Uno delle Idi degli investimenti che non solo la politica ma la Società avveduta debba fare in tema di europeismo non è soltanto nel pensare alle conseguenze che sempre per i nostri figli avrà il fatto di avere una moneta comune una stessa moneta in tasca
è chiaro che noi continueremo sempre a pensare ad una sorta di di cambio mentale lira euro franco euro Marqués euro ma
Un demo se in itinere un Demos europeo in itinere io lo immagino con mio figlio con mia nipote quando non saprà nemmeno che cos'era la lira ma avrà questa moneta che capace in qualche modo di veicolare gli interessi di un bacino di un mercato
Che non è fatto solo di consumatore di utenti ma in qualche modo anche
Di cittadini che spettano l'effetto effetto moltiplicatore della
Dell'appartenenza ecco cos'è la cittadinanza europea se non anche il fatto di avere la moneta unica europea
L'effetto dei corsi universitari e dei corsi della scuola media superiore
Ognuno è chiaro porta l'acqua al proprio mulino io sono un convinto sostenitore della riforma che questo governo sta facendo nella scuola superiore perché secondo me coglie questo aspetto
Non è solo il momento universitario neanche il momento pre universitario che deve portare
Ad una diffusione di lingue che s'siano lingue di comunicazione
Noi da questo punto di vista abbiamo un provincialismo che poi risulta essere in qualche modo una delle palle al piede nel processo
Da parte della nostra società di identificazione in quello che chiama il viaggio europeo al tempo stesso credo che ci siano forme sempre più strette di collegamento ancor prima del livello universitario che lo Stato attraverso appunto le politiche che fa per la scuola
Deve saper incentivare quindi c'è un Demos europeo si va formando se così è i valori che noi mettiamo al centro della costituzione europea anche qui la chiamiamo costituzione europea per comunità di linguaggio
Non è affatto scontato che sia la Costituzione europea perché in questo pesa non le tradizioni in questo pesano le culture giuridiche mandate a spiegare ad un cittadino britannico sia laburista o conservatore che di punto in bianco gli facciamo la Costituzione europea una bella Costituzione con decine e decine di articoli una bella Costituzione scritta
Quel cittadino britannico che è figlio di una cultura che non ha una costituzione materiale analoga a quella italiana o francese
Noi andiamo a costituzionalizzare i trattati secondo qualcuno noi andiamo a definire secondo altri mi ci metto anch'io quelli ottimistici dei valori comuni per quella società europea che in qualche modo vogliamo regola e con istituzioni politiche oltre che con le regole del mercato ma se non abbiamo questo approccio da un lato flessibile e dall'altro lato molto molto largo
Beh rischiamo delle crisi di rigetto
Perché io non considero negativamente e lo scheletro la bossa che la convenzione sta elaborando
Pur accogliendo delle omissioni mi piacerebbe molto e lo faremo cercheremo di farlo sottolineature precisazioni questo gusto che è tipicamente
Italiano ma non solo
Della precisione dell'analisi dettagliata però attenzione attenzione perché il rischio e quello se se entriamo
Troppo nel nel dettaglio di creare non già una osmosi e una identità ma di creare dei momenti i secondi rigetto di incomprensione oppure se vogliamo essere più schietti dei momenti di eccessiva rigidità perché attenzione se c'è un Demos europeo informazione non si può pensare che ci siano delle istituzioni europee già codificate estremamente precise rigide
E se pensiamo che questo processo è un processo che può avere anche qualche intoppo che la storia chi butta in mezzo al cammino della politica e non mi riferisco solo alle vicende di attualità mi riferisco a tutto quello che può accadere nel momento stesso in cui entrano quei dieci Paesi
Dell'ex est europeo che tra l'altro arrivano cogliendo nell'Europa una sorta di grande opportunità sapendo che fin qui l'Europa rappresentato per loro dei sacrifici ma adesso poi cercano ovviamente di averne anche i vantaggi che ci sono ecco un meccanismo rigido è un meccanismo che di fronte alla prima criticità può determinare la rottura
La flessibilità non è soltanto un valore credo nel rapporto sociale credo che da questo punto di vista debba essere anche un antidoto che la Costituzione europea chiamiamola così deve avere in sé per superare dei momenti che ci possono essere anche difficoltosi di adattamento
Vado ovviamente per rapida sintesi se tutto questo è vero non ci si deve scandalizzare del fatto che i valori quelli dei primi sedici articoli siano in qualche modo per davvero universali io ho colto un l'affermazione del presidente Amato che considero significativa da questo punto di vista se persino un valore come quello della solidarietà sulla quale per davvero diventa difficile dissentire non viene inserito nella articolo due perché uso le parole di Amato perché già tra un liberale un socialdemocratico il modo con cui poi si va a coniugare la solidarietà è profondamente diverso il che non vuol dire ovviamente che non ci si riferisca entrambi ad un valore denominato solidarietà
Ecco perché principi non solo universali ma principi che in qualche modo vengano immediatamente con
In questo contesto il riferimento alla identità europea e quindi riferimento al tema la vexata quaestio della dato religioso io confermo quello che ho detto in tante altre sedi e lo dico come rappresentante del governo io credo che sia un errore
Poi sono mi interessa discutere se lo mettiamo nell'articolo due del preambolo ma sia un errore nello stesso momento in cui si cerca di fotografare una identità comune
Per questa società europea per questo Damon si europeo sia un errore non prendere in considerazione ciò che anche il laico più convinto
Se onesti intellettualmente ammette
Vale a dire che in un'Europa in cui l'identità è stato il più delle volte un'identità che ha visto le varie e militari popoli varie nazioni in lotta l'un con l'altro un'identità complessive comune
Nella valore rappresentato dalle religioni
Qualche cosa di più rispetto all'aggettivo spirituale e non soltanto come qualcuno dice le religioni come momento di di trasmissione di valori che possono tenere insieme una società che tende a sfilacciarsi o aggiungo qualche cosa in più
Le religioni in quanto veicolo di quei valori che sono i valori in qualche modo il diritto naturale
Io credo che
Non si è in discussione la laicità delle istituzioni
Non credo che chi pensa ad un riferimento esplicito nella costituzione europea delle identità religiosa dell'Europa abbia Nostalgia della confusione tra potere spirituale potere temporale nessuno a quel tipo di Nostalgia la laicità delle istituzioni non è in discussione
è che a mio modo di vedere la laicità più profonda soprattutto in questa fase consiste nella capacità di fotografare un'identità qual è l'identità dell'Europa qual è l'identità del Demos europeo se persino la lingua in qualche modo ci divide
Può piacere o meno ma credo che un'identità incontestabile sia il riconoscersi dei popoli europei in quei valori che sono i valori re religiosi valori delle religioni nella duplice tradizione giudaica e cristiana non è un caso che si usa l'espressione cristiana perché si intende ovviamente non soltanto la Chiesa cattolica romana ma si intendono le Chiese riformate si intende tutto il filone ortodosso Schumann l'ho detto altre volte con la definizione Europa delle cattedrali
Credo che abbia voluto soprattutto se si contestualizza quella definizione
Ricordare un dato di verità
Immaginate di nord Europa di oggi
Che pur con un demo si in qualche modo in itinere e tulle Europa dei progetti Erasmus sull'Europa della moneta unica eppure l'Europa di un nucleo in qualche modo di istituzioni Comune ma l'Europa dell'immediato dopoguerra con le marce
Con gli eserciti che siano scannati con l'incendio che in qualche modo aveva incendiato solide continente ma il mondo intero
Cercate di comprendere in quel momento un luogo in cui si potesse avvertire una comuni identità
Da quando suo mantice piaccia o meno il luogo e il luogo di culto e lui dice la cattedrale non credo che attenti alla laicità delle istituzioni e men che meno mette in discussione
Tutti quei i valori che in qualche modo sono connessi con un approccio laico fotografa un dato di identità parla perché è difficile a vere dei valori che siano quelli del Demos europeo da tutti
Unanimemente riconosciuti negare questo dato di identità mi sembra in qualche modo chiudere gli occhi di fronte all'evidenza rapidissimamente qualche considero sul sulle istituzioni
Perché se la sfida è
Passaggio dall'economia e quindi dagli interessi del mercato a una società con valori condivisi contemporaneamente con delle istituzioni comuni
Sul tema risulta evidente che le difficoltà derivano dal fatto che l'Europa che vogliamo costruire che stiamo costruendo non solo non sopprime gli Stati nazionali
Ma anzi per Scelta individua nel dato nazionale la pietra angolare della costruzione europea
Quando il Presidente si ska
Ha codificato nella nella boss no che l'Unione europea
è una unione di Stati nazionali ma in qualche modo non so non ha come dire
La la la la la preparazione e giuridica sufficiente per per per per per discuterne non so se si tratta ecco di un paradigma statuale come è stato detto che viene preso come
Momento fondatore della costituzione europea o no so però che è quel dato di prevalenza della politica dalla quale la convenzione non può prescindere
Gli Stati nazionali non sono un solo messi tra parentesi ma sono davvero riconosciuti come pietra angolare per costruire un'Unione Europea che abbia in questo condivido pienamente quello che ha detto Amato un sistema multiplo di competenza
Perché questo sistema multiplo di competenza
Con necessità assoluta di stabilire chi fa cosa per spiegare l'Unione Europea e cittadini
Perché oggi viviamo uno dei tanti paradossi della fase storica il cittadino avverte troppa Europa laddove non ne ravvisa la necessità
Non mi ricordo chi diceva
Che ci sono ed è vero persino lo diceva il professor Cassese persino delle direttive terra regolare il rumore dei tagliaerba quindi cittadino rischia di avvertire no più Europa troppa Europa là dove non ne ravvisa la necessità
E contemporaneamente non avverte l'Europa laddove al contrario ne ravvisa una vitale necessità che il problema della politica estera comune e il problema della difesa comune queste il paradosso che stiamo vivendo
Ma è un paradosso che a ben vedere
Non sta a significare che c'è qualche Paese minuto pista di altro o qualche pubblico opinione meno copisteria
Vi prego di riflettere su questo concetto di attualità Francia e Germania che in relazione alla crisi irachena decidono di assumere una posizione che in qualche modo divide l'Europa o se volete poiché cerco di fotografare la realtà non voglio
Premettere come di una valutazione di merito se volete al contrario gli otto Paesi che firmano
Un documento molto diverso rispetto a quello della Francia e della Germania e quindi in qualche modo decisioni dividere l'Europa quindi non mi interessa sapere in questo momento chi davvero la divisa però ci sono due posizioni diverse
Perché dico un paradosso ma c'è qualcuno che può pensare che la Francia e la Germania ammesso che la loro sia la responsabilità firmando quel documento abbiano svelato un atteggiamento anti europeo
O abbiano finalmente gettato la maschera dimostrando di non credere alla necessità di una casa comune europea certamente no e credo che nessuno possa dire della Francia della Spagna della Gran Bretagna
Perché è un paradosso perché tutti convintamente europeisti ma tutti anche coscienti del fatto che il dato nazionale non scompare
Non scompare nello stesso momento in cui si rivendica però come dovere quello di costruire la casa comune di dà forza ad un'Europa sempre più stretto non scompare il dato nazionale non scompare l'interesse nazionale
Non occorre essere Esperti per sapere che dietro la posizione britannica in riferimento alla guerra o al conflitto iracheno c'è una tradizionale politica che in qualche modo porta la Gran Bretagna a sentirsi sorella degli Stati Uniti così come la Francia ha sempre avuto degli interessi nazionali relativi all'Iraq così come la Germania attualmente un governo legittimo che ha vinto le democratiche elezioni anche con una posizione di politica estera
Oltre a netta in riferimento alla crisi mediorientale questo per dire cosa per dire che il paradosso del tempi in cui viviamo è che nello stesso momento in cui tutti diciamo e facciamo bene a dirlo
L'Europa diventi soggetto politico e quindi abbia una unica voce in politica estera e se possibile anche un unico strumento di difesa militare del poi siccome il dato nazionale
Perché siamo italiani siamo francesi siamo inglesi siamo tedeschi
E in quanti italiani francesi tedeschi siamo europei il dato nazionale non si cancella non viene messo tra parentesi non viene buttato fuori come un oggetto che appartiene al passato
La sfida è quella di costruire quindi anche delle istituzioni europee che contemperino questo dato nazionale
Guai se l'idea del superstato europeo che pur qualcuno aveva avesse preso piede all'interno della convenzione l'avremmo condannato al fallimento dovremo condannato ad una crisi di rigetto da parte delle pubbliche opinioni perché non c'è un breve il dubbio che il pubblico opinioni
Matura come dire questo senso di cittadinanza comune europea ma lo devono fare ecco su tempi accompagnati diciamo possano
Ecco
Mi fermo sostanzialmente qui nel senso che se tutto questo è vero credo che si debba avere un approccio in qualche modo non solo realistico si debba avere una frode un approccio se volete minimalista
Non mi scandalizzo se qualcuno usa questa parola riferito anche all'elaborato dalla Convenzione
Qualche volta ad avere il meglio di Ischia di essere nemico del bene
Teniamo conto che comunque dei passaggi avanti enormi pur in presenza di tutte queste difficoltà sono stati fatti dalla convenzione
Pensate ad esempio al fatto che nella definizione delle competenze tutti hanno accettato che il principio è quello della sussidiarietà il chi fa cosa
Della proporzionalità ed elemento tutt'altro che irrilevante
Si è definito anche il luogo in cui si va a verificare ex ante sposta se il principio di sussidiarietà rispettato
Non è cosa di poco conto che la convenzione abbia detto be'affidiamo ai Parlamenti nazionali il compito di verificare se una direttiva comunitaria rispettosa ex ante del principio di sussidiarietà mi sembra ancor più rivoluzionario quindi approccio realista volte minimalista ma al tempo stesso la capacità se ci riusciamo di alzate di ingegno
Mi sembra rivoluzionario al fatto che si affidi alla Corte di giustizia europea il compito di affida di giudicare ex post se il principio di sussidiarietà rispettato perché rivoluzionario
Aggettivo fuori moda amici miei perché è il riconoscimento della personalità giuridica dell'Europa
E poiché siamo in questa fase è paradossale gli Stati nazionali che non solo non scompaiono ma con le identità nazionali forti perché i popoli europei in qualche modo avvertono quella loro identità ben venga la capacità della convenzione
Di bypassare questa difficoltà e di tre vedere quei diritti siano in qualche modo giustiziabili in sede di Corte europea
Ecco
Forse questa è la ragione per la quale
Il processo è per davvero politico nel senso più profondo del termine perché si tratta di saper tenere insieme delle esigenze apparentemente in contrasto l'una con l'altra e si tratta soprattutto di coinvolgere il pubblico opinione anche qui credo che sia molto molto saggio per vedere in una fase tra l'altro in cui il dibattito rischia di non appassionare qui permettetemi se volete una caduta come dire di di di livello ammesso che il mio intervento con gli altri certamente non sia stato di livello
Sapete perché in Italia poi non si riesce ad attivare un meccanismo che attira l'attenzione del pubblico opinione
Perché su questi temi in Europa litighiamo
Io al mio amico Amato già detto più volte qualcosa che dobbiamo fare un giorno
Dobbiamo inventare un bello scontro tale da consentire ai pochi
E li ringrazio giornalisti che seguono queste cose di dire il giorno dopo furibondo scontro rissa allora qualcuno comincerà dico Dio perché hanno litigato
Vediamo un possiamo i guelfi e ghibellini no in sede comunitaria abbiamo davvero uno spirito che in qualche modo
Perché l'Italia e convintamente europeista
Perché quando eurobarometro fotografa il polso del nostro popolo si scopre che noi siamo i più convinti tanti altri questo atteggiamento per davvero by partisan qui ci vuole l'aggettivo fa sì che la pubblica opinione nazionale sia distratta si allontana non capisca
Allora a maggior ragione noi dobbiamo prevedere un momento di ratifica di quel che faremo non solo in sede parlamentare ma in sede referendaria
Non è vero che soltanto i popoli che sono profondamente divisi sul tema dell'Europa devono avere il diritto di pronunciarsi con referendum io credo che anche un popolo come il nostro che diviso non è debba avere l'opportunità di pronunciarsi perché nello stesso momento in cui è chiamato a pronunciarsi né per lo meno avverte la necessità di informarsi
E se si giudica ex informata coscienza io credo che anche da questo punto di vista si debba moltiplicare
Quelle iniziative che anche qui quest'oggi si sono svolte e soprattutto e il mio appello se me lo posso permettere a chi fedelmente rimasto qui ad aspettare ad ascoltare beh l'appello alle ditte
A ai cittadini più avveduti alle associazioni ai corpi intermedi alle categorie ai partiti ai mezzi d'informazione un appello a trasmettere il senso di questo dibattito
Nella convenzione che non è l'europeismo più o meno astratto è proprio la necessità di vivere una sfida epocale
Coscienti del fatto che non siamo già nella fase in cui ci sentiamo europee perché non è così
Ci sentiamo ancora italiani francesi tedeschi e in quanto tali europei ma per fortuna non siamo più nella fase in cui essere italiani francesi e tedeschi significava la presunzione di superiorità di una nazione sull'altra ecco l'idea e quella della patria europea più che della nazione europea
Con una distinzione non lessicale la nazione basata appunto sulla nascita
Può sempre degenerare nel nazionalismo la patria che basata sulle identità porta non solo al reciproco
Riconoscimento ma porta a quella cultura della tolleranza e del riconoscimento altrui che alla base di una costruzione qual è l'Unione europea
Posso solo dichiarare sono contento di queste tre quattro ore in passato insieme spero che anche per voi sia lo stesso ringrazio tutti buonasera
L'applauso lo meritano loro per essere in altri due
Al momento in cui si iscrive alla Costituzione si parla di solidarietà tra le generazioni queste erano definite esplicitamente come generazioni future
Nella parte conclusiva del preambolo della Carta dei diritti e quindi c'è un'assunzione di responsabilità verso il futuro così come c'è un'assunzione di responsabilità verso soggetti estranei e diversi da quelli costitutivi dell'Unione nella articolo tre comma due si parla essa favorisce la solidarietà tra legge nel nel le generazioni e tra gli Stati e questo è un punto da chiarire perché se io devo leggerlo sulla base della preambolo della Carta dei diritti questo significa Stati diversi dall'Unione Europea cioè c'è una proiezione verso il resto del mondo Comelli esplicitamente detto
Questa non è un'altra ecco perché io credo che ci sono delle ambiguità che andranno Ships andranno sciolte con una migliore collocazione a mio giudizio della Carta dei diritti perché questo non è senza conseguenze
Sul tipo di assunzione di responsabilità e credo chiudendo su questo punto dicendo due sole parole su un secondo particolarmente impegnativo
Che il discorso del riferimento al mercato unico libero di cui si stanno evidentemente
Nell'articolo tre comma due e non può se la premessa costi indicata a Colonia della necessità di un'integrazione non soltanto attraverso il mercato ma anche attraverso i diritti il mercato deve fare i conti con altri valori che qui vengono indicati
Finora quello è stato il riferimento principe anche se già la giurisprudenza Della Corte europea era andata molto avanti sul piano del riconoscimento dei diritti oggi il valore del mercato fa conto con una deve fare i conti con una assiologica più complessa
Che è quella per esempio che dà titolo alle varie parti per la carta dei diritti che si apre significativamente con un capo dedicata alla dignità un secondo dedicato all'eguaglianza un terzo dedicato alla solidarietà
Seconda considerazione guardando più direttamente ai diritti a giustamente ricordato Giuliano Amato che la Carta dei diritti si ispira a un riconoscimento delle diversità
E quindi non ho alcun o no
Al suo interno
Un assi una pretesa universale
Ma questa volta una pretesa universale che non è quella di imporre un unico metro di valutazione un unico metro di giudizio un unico metro di comportamento è molto significativo questo anche in punti altamente controversi che hanno nella passato occasione determinato polemiche come quella che riguarda per esempio il riconoscimento di diverse forme di unione tra le persone non riconducibile al solo modello matrimoniale ma qui c'è una serie di implicazioni molto significative di cui vorrei ricordare un una soltanto
E cioè rispondendo a una serie di preoccupazioni nella Carta dei diritti e questa trama si può accogliere già in questi articoli si è previsto che nessuno dei cittadini d'Europa appartenenti a uno Stato all'interno del quale il livello di tutela dei diritti
Era o può divenire più elevato di quello previsto dalla carta tende
Appena il fatto di assumere la cittadinanza europea e per il fatto che c'è una carta con certe caratteristiche che ci sono alcuni articoli di apertura della Costituzione con quei canali
Questo è molto importante
Perché non soltanto in questo modo si risponde alle preoccupazioni di una serie di Paesi allora nei Paesi del Nord Europa
Che temevano che l'elevato livello di prestazioni sociali li previsto potesse essere pregiudicato dalla linea mediana adottata dalla Carta dei diritti ma c'è quindi un riconoscimento della diversa lettura di valori che nascono da tradizioni diverse e complesse che non possono essere questo è un punto importante non si può in questa materia scegliere la medietà
Non ci può essere e faccio riferimento a un punto del documento che base di questa discussione attraverso questo strumento
La Costituzione più la carta dei diritti una pretesa di dominio sulla sfera sociale i diritti diventano in questo modo anche un riconoscimento di modalità culturali e di possibilità di scelta del cittadino europeo concludo con una battuta che potrà anche essere male interpretata ma lo fa lui e lo è stata perché qualche altra
Volta l'ho fatta ma insisto su questo punto
Nella materia dei diritti bisogna andare piano con l'armonizzazione
Se l'armonizzazione significa che qualcuno perde nel momento in cui entra in questa comunità rafforzata perché se noi partiamo dalla premesse che i diritti sono uno strumento forte di legittimazione dell'Unione guai se il cittadino proprio in quel momento
Perdendo diritti si trova nella condizione di legittimare in meno il nuovo soggetto di cui si sente parte per cui non mi spaventa quello che in alcuni casi viene definito e l'ho uscio quindi io mi vada a trovare la disciplina più favorevole offerta dall'Europa o il turismo dei diritti che non ha sempre connotazioni gradevoli ma che dimostra appunto che ci sono forme di unificazione
Alle quali può sopravvivere una diversità che poi i cittadini possono con una certa libertà gestire grazie Stefano Andrea Riccardi
Dopo Rodotà proprio perché il mio è un intervento un pochino eccentrico
Rispetto a quello che è stato detto finora
Io credo che quello che distingue l'incontro che voi avete promosso oggi
Da tanti altri incontri sulla convenzione sui problemi suscitati dalla convenzione oltre le presenze autorevoli
Temi di amici eccetera sia proprio quel primo termine Roma la convenzione in futuro dell'Europa
Io mi vorrei vorrei mettere un attimo se possibile tra parentesi la convenzione o considerare la convenzione come un quadro
Di sforzo intellettuale e giuridico politico nel quale ci stiamo muovendo per per provare
A dare una risposta a quello che si ha diritto a che Diotallevi dicevo all'inizio si può parlare di Europa e di comprensione da Roma
Perché questo mi sembra un punto di originalità del nostro incontro
Ne abbiamo fatti tanti di incontri in questi in questi mesi in cui abbiamo detto tante cose belle importanti ma innanzitutto io c'ho dei dubbi c'ho dei dubbi perché trovo e vivo questa Roma scarica dopo quel due mila che poteva essere un punto di riferimento anche ideale poche idee sulla città
Una una cultura romana che diventa sempre più remota
Che non è solo la fine del classicismo che nella nostra cultura che ormai data da vari da vari decenni si può dire che la cultura classica cominciato a morire nella scuola dall'età della decolonizzazione
E e ora sta morendo in università ma questo è un altro discorso
La paura di trovare idee su Roma che da Roma padrino paura che non capisco forse la paura
Di idee su Roma che possano sembrare richiami a una vecchia retorica fascista o un'ideologia del Cupolone
Pubblicità scarica di idee cioè una città umiliata da almeno un decennio di polemiche contro contro Roma in in una Roma in cui è stato identificato lo Stato
Mentre in fondo l'originalità di questa Roma e che non ha mai saputo essere la capitale di uno Stato monarchico nel senso anche perché è stata la capitale di due Stati o anche perché è stata la capitale di questo Stato a modo proprio allora mi chiedo
E solo retorico quel Roma messo lì
Si può dire qualcosa da Roma ma nella risposta a questa domanda c'è un'originalità nostra che un'originalità di cultura cattolica che un'originalità italiana che è una originalità e c'è un modo anche di dire qualcosa all'Europa io
Provando a pormi questo problema e provando identificare anche la diversità di questo nostro incontro ma insomma Roma è una città italiana unica perché lui tutto perché l'unica città italiana senza un marcato carattere regionale una città sintesi è una capitale diversa da Parigi da Londra diversa da Berlino che non è il retroterra del resta proiettati in avanti Roma è una capitale religiosa
Forse la più grande capitale religiosa mondiale sicuramente la più grande capitale religiosa occidentale ma non solo occidentale tanto diversa dar dalla Mecca tanto diversa da Gerusalemme una capitale religiosa
Che vive in una città democratica
In una condizione di pace e qui ci incrociamo col discorso dell'Europa religiosa Europa religiosa che il discorso dell'invocazione lei
Che poi sappiamo tutti che è una cosa che si è discussa ma che ma che in fondo poi nessuno ha chiesto con forza il discorso sul richiamo all'origine cristiana dell'Europa va bene il discorso sul riconoscimento del ruolo delle religioni in Europa chi può negarlo
Giuliano Amato ci ha detto prima Espresso quello che dice sempre io son tanto contento per lui lo dica sul valore religioso delle sul valore sociale delle regioni nel futuro
Diciamo così dell'Europa e dal nostro mondo non ci dimentichiamo che oggi le religioni sono anche qualcosa di diverso cioè non solo per una tenuta sociale ma hanno un enorme valore geo politico e di definizione dei mondi e delle civiltà
Questo è un fatto è un fatto che si trascura perché io glielo dico io glielo dico sempre Giuliano tu fai sempre queste insensata la Regione e io sono contentissimo come non potrei essere contento anche tu sei contento però c'è qualcosa di più e c'è qualcosa che va al di là e allora qui ritorniamo secondo me quando affrontiamo Roma il problema religioso ritorniamo a meramente al discorso di Roma cioè proprio remi Braga scritto un bellissimo libro sulla Bois romeni all'Europa che cos'è questa romanità dell'Europa che anche romanità del cristianesimo Ortega tornando in Europa dagli Stati Uniti dice
Europa e su unico continente che tiene contenitore giocando sul fatto che continente vuol dire anche contenitore qual è questo contenitore della romanità europee della romanità cristiana
Lubrano si è preso gli strali di Giuliano è un po'forse anche i tuoi Nicola e se li doveva prendere perché quando uno fa le semplificazioni è interessante riflettere su queste cose molto originale quello che tu hai detto io non ho gli strumenti per valutarlo appieno ma è una pista su cui riflettere
Una pista su cui riflettere perché io penso che per rispondere appieno al problema che tu poni e qui c'è un discorso di Roma c'è un discorso di identità italiana c'è il discorso del nostro contributo all'Europa bisogna riflettere sulla originalità di Roma sui cromosomi di Roma
La mia sensazione è che Roma oggi
Vive di più su una dimensione europea internazionale Rete orizzontale di quanto sa dirlo cioè Roma non ci riesce a dirlo questo non ci riesce a dirlo perché non ha idee non ha cultura
A Roma è una capitale religiosa unica dopo il Vaticano secondo il ruolo di Roma si è impressionante menti allargato e divenuta un ago un'agorà
Non solo ecumenico cristiana ma interreligiosa di grande lavoro Roma significa una antica globalizzazione che sia molto bene adattata al tempo moderno significa una realtà di connessioni non di scontro
Che combatte un discorso di ciò di civiltà significa molte cose insomma allora io credo che qui c'è un problema di spendere tempo energie per decifrare i cromosomi di questa cultura romana
Cioè se questo soggetto Roma esiste o solo significa che siamo in questa bella
Ma però una riflessione su Roma sulla romanità e su Cristianesimo
E Roma e cultura europea a mio avviso significa un collocarsi non solo nel processo europeo ma nella globalizzazione con una identità con la riscoperta di una riga identità e concludo dicendo che sono convinto che Roma viva di più di quanto riesce a esprimere e a dire
E che ci sia come una stretto Urabá come un'incomunicabilità tra la cultura che si fa in questa città e la realtà di questa città grazie
Grazie nel nel resto viviamo in una in un edificio che romano
Le colonne giusto e dunque alle spalle l'abbiamo coperto e che è stata fra l'altro la Sala Borsa di Roma per molti anni cessano ancora i telefonini per gli agenti in fondo
Il mio il miscuglio qui addirittura è quasi palpabile
Fra un fra un vecchio che però vive ancora cioè più la borsa di Roma ma la Borsa
L'ormai planetaria si sono molto allora alle io volevo salutare la presenza in sala della signora Tullia Zevi ringraziamo per la sua primi restiamo sappiamo se intenderà parlare anche per lei ovviamente qualora lo ritenesse ne faremo allora adesso abbiamo
Dovrebbero pagare Mariotti Bianchi e Cassese possono accomodarsi
E tira quest'altra
Incomincia prego professore
Lei perché
Certo ci vuole
Scrisse che
Più indietro Siva
Nello studio della storia il più lontano si riesce ad andare nella previsione del futuro quindi permettetemi delle osservazioni di un cultore di documento
Non un costituzionalista perché Rita nemmeno un politico
Quindi
Qualche pensiero Roma
Riesce a creare un grande unità una grandezza ed una durata che non hanno uguali attraverso la conquista ma è una conquista che rispetta in maniera eccezionale le particolarità
La duttilità
Delle strutture della dominio romano eccezionale dalle colonie ove le città federate i regni di di TBC eccetera eccetera c'è tutto un al centro che cosa c'hai soltanto una grossa
Direttiva politica limitata a delle cose essenziali in periferia si possono aprire linguaggi perfettamente tollerati abbiamo ancora in Italia
Nel primo secolo avanti Cristo delle lapidi ufficio Laurini linguaggi per i rumeni
Il latino non viene imposto non viene imposto niente purché si rispettino quei grossi principi
Non c'è burocrazia era una burocrazia si vede gola blu cornici i funzionari dello Stato velocità a un certo punto la cosa si complica
All'epoca di Claudio Claudio sente il bisogno di creare una burocrazia
Affida dei poteri di Aliberti che sono gli antenati dei ministri di Luigi decimo quarto e dei ministri in fondo anche dei re dell'Ottocento
E piano piano Roma si burocratizzata
Fino all'eccesso di burocratizzazione di imposizione alle popolazioni dominante che lei dictum Depretis di Diocleziano questa minuziosa guanto
Destinata all'insuccesso regolamentazione che
In fondo coincide con la decadenza
Che cosa ci insegna questo
Roma ha conquistato ha creato comunità con la conquista l'Europa
Cerca l'unità attraverso la spontanea unione di questi Stati che hanno una incancrenita loro
Personalità forse eccessiva che deriva in gran parte dal centralismo di stampo francese napoleonico e prati
Rivoluzionario
Che cosa è successo abbiamo voluto l'Europa siamo tutti europeisti convinti però che cosa è successo che l'Europa
E nata soprattutto burocratici
Per lungo lire affrontare i grandi temi
Nella politica internazionale oggi non c'è un'unità europea lo si vede qualcuno ha già citato al fatto che l'Iraq così ed è in questo momento non c'è una
Grande politica europea
Però c'è una burocrazia
Potentissima che nello swing del nell'arco di decenni
Si è sviluppata fino ad una potenza eccessiva non solo ma che forse per giustificare se stesse
E andata
Cercando di regolamentare minuziosamente le cose fino a stabilire che non si può vendere la merce a quintali ma solo al kg a tonnellate o o cose ora o le misure delle magliette
Già siamo a ad un al contrario di quello che una vera unità oggi la domanda che c'è da porsi
Ripensando alla storia riusciremo non voi a concentrare gli sforzi di questa unità
In una nell'affrontare i problemi importanti problemi grandi che possano fare di questa Europa che ha una tradizione comune così antica e così pregnante
In modo da incidere nella vita del mondo
E per far questo riusciremo a ricondurre nei ranghi una burocrazia
Che ha forse
Dico forse per delicatezza ecceduto
E ci sta pressando perché questa è la sensazione del cittadino comune ed io sono un cittadino comune
Questo è il grande impegno
Riportare la burocrazia
Che oggi e acefala il padrone sotto
Laura della grande politica grazie scusa
Grazie professore
Sabina
Ma io vorrei esporvi una tesi forse un po'dissonante da quella che avete ascoltato e comunque molto dissonanze da quella che abbiamo appena ascoltato che è la seguente che i binomi correnti e cioè il federalismo sistema confederale
Aspetto intergovernativo aspetto comunitario uno o due presidenti sono relativamente secondari
Che la il successo del trattato costituzionale ci sarà se il Trattato riuscirà a ampliare il meccanismo di sviluppo implicito dall'inizio nella Comunità europea
E che il meccanismo implicita dall'inizio nella Comunità europea consiste in un sistema estremamente complicato di convenienze reciproche
Per illustrare le convenienze reciproche consentitemi di fare un esempio che parta dalle cose minute
Un'azienda farmaceutica che voglia oggi in Europa registrare per la avere l'autorizzazione all'immissione in commercio di un farmaco può seguire due procedure una è una procedura strettamente comunitaria si rivolge a Bruxelles alla commissione un'altra è una procedura più complessa sempre governata dalla comunità che consente alla è un'impresa farmaceutica di andare da una delle autorità nazionali sanitarie quindi una delle quindici
Farsi dare l'autorizzazione e poi spendere questa autorizzazione come una sorta di carta di credito nella sua nel nel Paese nel quale vuole essere immesso il far
Che cosa ha creato questa normativa ha creato un meccanismo per il quale tutti cercano di avere la carta di credito come dire che si può spendere meglio è ovvio naturale e quindi che in Europa per così dire si è creato una sorta di specializzazione per cui per i farmaci che interessano la cardiologia si va a Londra ma si va a Madrid per quelli che possono interessare l'apparato respiratorio
E così via
Ora questo che cosa ha prodotto ha prodotto un come dire massimizzazione dell'interesse collettivo perché si sa che si va dalla maggiore autorità
Per avere quella che più come dire capace nello svolgere queste attività
Ha prodotto una massimizzazione del potere di intervento della Commissione perché tutto questo si svolge sotto la regia della commissione
E infine ha prodotto una massimizzazione dell'interesse privato ma come dire
In questo senso da curare da rispettare dell'impresa farmaceutica che produca il milione prodotto che serva per le malattie dell'apparato respiratorio o per altri tipi di malattie e quindi in qualche modo questo meccanismo è servito a massimizzare gli interessi che sono come dire a cuore a tutti
Ora
Qualche anno fa cioè all'inizio della storia e la comunità europea il suo primo presidente disse
Era un tedesco come voi sapete quindi lo disse in un'impresa un po'pericolante guidare imito nome X notti in Politics cioè non ci interessiamo di economia non ci interessiamo di politica la verità e che questi signori che hanno fondato l'Europa
Hanno facendo finta di interessarsi di economia si sono interessati di politica
Perché mettendo in piedi dei meccanismi come quello che ho appena illustrato
Hanno creato un sistema che ha continuato ad accrescersi certo arrivando anche ha degli aspetti un po'ridicoli solo in questo senso son d'accordo con Mariotti Bianchi che mi ha preceduto
è certo è un po'eccessivo che la comunità si interessi della quantità di rumore che fanno i tosaerba perché c'è un apposito normativa appunto sul rumore dei tosaerba
Però ciò nonostante meccanismi come la comitologia
Oppure le decisioni a pacchetto che cos'è una decisione pacchetto
è una decisione nella quale quando vi è un conflitto in ordine agli interessi di Abd b e dici si aggiungono altri elementi che servano a compensare gli e interessi che sono come dire
Danneggiati dal una possibile risultato decisione finale e quindi il risultato è che come dire si allarga il campo di decisione che viene rimesso alla Comunità europea
Una decisione di questo tipo è nell'interesse di chi partecipa alla comunità
Ma alla fine e nell'interesse dell'accrescimento delle funzioni della comunità
E questo è l'unica chiave di spiegazione se voi ci pensate bene della straordinario fenomeno accrescitivo cumulativo della Comunità europea che nel corso degli anni è andata sviluppandosi
Non per la forza degli uomini non per la volontà degli uomini veramente un esempio classico della come dire dell'ideologia e della cultura degli illuministi mo'
Scozzese del Settecento insomma no delle costruzioni statali delle costituzioni che si creano da sé per la forza degli interessi che premono in questa direzione
E questo il motivo per il quale l'insuccesso di un trattato costituente starà proprio nella capacità di cogliere questi aspetti la la Costituzione come processo e e e questa Beppe De Rita sale ragioni di per cui adoperò questo termine questa arena pubblica nella quale il gli elementi fondamentali naturalmente quali sono sono la circostanza che il sistema sia policentrico
Ma che sia anche basato sull'esistenza di più diritti
Perché è questo il punto che giustamente Stefano Rodotà prima metteva in luce ma per me sta al centro mentre lui stava stava alla periferia del suo discorso e il il fatto fondamentale che a questo punto come dire si può andare alla ricerca di diritto più favorevole e quando si può andare alla ricerca del diritto più favorevole quando esistono più diritti
E alcune regole comuni che stabiliscono il la convivenza
Di questi diritti tra di loro questo il motivo per il quale a me piace dire che quando uno vuol capire la comunità europea non deve guardare gli stati ma il Sacro romano impero l'impero ottomano l'impero asburgico e anche quello spagnolo
Erano in fondo insiemi di ordinamenti questi insieme di ordinamenti sono stati tenuti insieme da meccanismi astuti come quelli che ho cercato di spiegare a proposito dei farmaci
Grazie
Il meccanismo l'esempio che ha fatto Sabino dà il senso che l'unificazione può avvenire attraverso uno shopping fra diversi ordinamenti il policentrismo degli ordinamenti non è una aumento di confusione è un aumento di qualità della soluzione dei degli dei singoli problemi
E quindi che certamente migliore di una regolazione di un prontuario farmaceutico
Fatto a Bruxelles è valido per tutti sostanzialmente e che sarebbe fatta in termini qualità molto inferiore da una gioco su alcune volte anche furbo di regolamentazione di ricerca di di strutture regolamentate
Allora adesso abbiamo Barnabò Foschini
Chi parla prima Foschini
Va abbiamo magari
Molti interventi che mi hanno preceduto hanno svolto alcuni FIMI che volevo trattare che sono poi stesi indicati in un appunto consegnato io vorrei fermarmi su alcune delle questioni che sono state trattate per individuare i possibili composizioni tra due interessi che indubbiamente sono state poste in evidenza
Come contrastanti tra loro
La liberta economiche fondamentali
Che sono l'espressione
Di trattati e che quindi hanno una loro legittimazione più antica nel tempo
Sul piano si intende sovrannazionale
E invece i diritti fondamentali come elementi che debbono essere considerati in una convenzione europea che tenga a dare in sede di costituzione alcuni principi fondamentali
Indubbiamente vi è un contrasto perché vieta preoccupazione che le libertà economiche tutelate a libera circolazione di merci persone del dei capitali
Della prestazione di servizi possano davanti ad una regolamentazione dei diritti fondamentali subire quasi una limitazione a una posizione che oggi è tutelata mai tutelata sotto determinati profili che sono quelli della libera competizione nella concorrenza tutela concorrenza della distorsione
Di quelle che possono essere i comportamenti
Ma in realtà io credo che non si possa arrivare ad un risultato positivo di composizione di questi interessi se non ci si incontra proprio sulla individuazione di principi concreti
Che non vengono semplicemente a delimitare quelle che sono i diritti fondamentali che sono stati riconosciuti dalle varie
Carte di diritti il principio della dignità umana il principio rispetto della vita privata e familiare era subito il conseguente protezione dei dati personali
La libertà di espressione di informazione e così via ma ci sia bisogno proprio di individuare una linea comune
Io credo che sotto altri aspetti faccio un esempio che non entra nel nostro tema ma chi ha studiato come me
Aspetti di carattere privatistico di carattere commercialistico nazionale e internazionale sono estremamente importanti
Certo si è parlato sistemi della romanità nel diritto romano del sistema di common law ma vi sono anche nel tutt'altro cento ad oggi come è stato ricordato da Lipari dall'ex mercato a Oria che qualche cosa di principi comuni che riguardano sì un ceto particolare ma principi comuni che vi sono valse nel mille ottocento ma valgono oggi in una una una mondo e quindi in una attività sia pure industriale commerciale gli operatori economici sul mercato mondiale e questo elemento io lo richiamo proprio perché inviterei l'approfondimento di quelle che possono essere forme di composizione di questa linea di contrasto che secondo me è meramente formale proprio nella individuazione di come si possano aggiungere nello stesso tempo e la tutela delle libertà economiche e una tutela concreta anche dei diritti fondamentali faccio due soli esempi perché altri esempi sono in questo periodo particolarmente sul Tati e quindi non voglio parlare della liberalizzazione del servizio televisivo in funzione del diritto all'informazione come diritto ad essere informati e di avere accesso all'informazione ma preferisco invece trattare
Due temi fondamentali
Il tema delle innovazioni tecnologiche e di quello che quindi è un risultato
Nella pratica della globalizzazione e il tema della tutela dei minori o della tutela di quegli interessi che possono essere pregiudicati davanti a strumenti di questo tipo ovvero l'altro tema fondamentale della protezione e diritti dottori della paternità intellettuale per tutte le innovazioni tecnologiche e che si è un diritto fondamentale del Creatore
Ma è anche allo stesso tempo il modo di diffondere e di regolare sul piano direi della competizione e quindi della concorrenza
L'utilizzo di questi diritti nel momento dello sfruttamento da parte di coloro a cui è stato affidato non solo da creazione ma anche lo sfruttamento
Io vorrei dire che una altro aspetto che è importante non è soltanto quello di individuare profili dei diritti fondamentali che possono essere anche profili di tutela del mercato
Ma anche cercare sul piano di quello che si diceva dei poteri regolatori trovare già in sede
Supra nazionale dei momenti di regolazione e di coordinamento tra le funzioni
Che sono espresse dalle autorità nazionali in relazione proprio alla tutela di molti diritti fondamentali
Dalla concorrenza alla privacy e così via cioè cercare un coordinamento cioè attorno al coordinamento
A livello di cui stiamo parlando di poteri politici ma è già è un inizio per individuare una linea di comportamento
Comune
Sotto questo aspetto ricordo che il tentativo che si sta facendo in più settori anche in quelle che sono i settori direi della giustizia
Sia dal punto di vista della giustizia privata sia dal punto di vista del controllo delle pubbliche amministrazioni cioè nel momento in cui esistano arbitri
Non giudici togati nazionali e corte dei conti nazionali la possibilità di creare una corte dei conti europea o comunque un organo di coordinamento delle varie corti così come stabilire quello che può essere una funzione oramai riconosciuta nell'arbitrato internazionale sia sul piano della conciliazione come sul piano della risoluzione di controversie che è un fenomeno appunto che supera nazionale diventa
Di mondiale del mondo della globalizzazione
Grazie Prosperi allora Barraco
Devo ringraziare Beppe retta il mio amico San Paolo IMI messo nei guai
Che devo dire faccio vita tutt'altro mestiere che quello di riflettere su questi principi che hanno una forte connotato anche tecnico oltre culturale
E quindi come imprenditore ho una visione di questo momento di questo processo costituente
In parte diverso lo vedo da un altro punto di vista
Pur avendo quando che ci si fa l'imprenditore chiamato la mia impresa Progetto Europa quindi di fatto in consonanza con quindi più di ormai dodici tredici anni fa
Allora io come imprenditore sono molto preoccupato sempre di dove vanno poi a cadere punto di caduta dei processi
Perché il punto di caduta i processi spesso e non sua necessità e la loro necessità è una direi una delle caratteristiche della bontà del processo stesso ora abbiamo necessità oggi di un processo costituente anomala ne abbiamo necessità per due motivi molto semplici che avendo scelto di vivere avendo scelto di vivere in un mondo organizzato con un mercato aperto
Noi dobbiamo promuovere coerentemente con questo la nostra competitività non se lo meritano dobbiamo proprio abbia abbiamo promuovere sia sotto il profilo della vostra della dell'economia dei mercati
Ma anche della nostra capacità come organizzazione politica di essere un soggetto attivo e poi capace e capace di offrire soluzioni alle crisi
Se vogliamo giocare un mondo un ruolo vero in un mondo aperto dobbiamo avere esercitare queste due capacità
Però io credo che il processo costituente
è tale avrà un esito positivo chiosco convinta che lo avrà
Se ci porrà in grado di essere competitivi come arco nomi sui mercati come organizzazione politica nella proposta di soluzioni efficienti o più decente di altre le crisi che ci stiamo che stiamo a fronte
Io non sono peraltro approva parenti assolutamente convinto che l'Europa in questo mito stia puntando al mondo un'idea di demolizione innanzitutto sta dando con la mia volta l'idea che c'è
E in un confluì in un mondo in momento di crisi culturalmente interessante oltre che pericolosa ma anche culturalmente molto interessante
Sta esprimendo anche attraverso alcune delle sue voci ma in maniera anche collettiva una posizione forte dialogante capace di condizionare l'esito di processi quindi non mi trovo affatto in comune
Convinto che siamo in un momento di volesse dimostriamo che in realtà il processo che stiamo seguendo Anco Micia degli ex ora però un processo costituente ce l'hanno detto è un punto in cui noi uniamo vocazione e organizzazione
Ora un'organizzazione per quale vocazione specifica dell'Europa io credo che noi saremo competitivi sui mercati e nelle soluzioni politiche le crisi se
Esprimiamo una vocazione specifica e credo che noi siamo un luogo
Dove abbiamo qualcosa di specifico nella cultura di regolazione della pace
Nella valorizzazione delle multiculturalità e nella tutela dei diritti in questo l'Europa a un'elaborazione culturale antica è un ex Rienza anche recente anche sofferta dalla guerra e dopoguerra che fa di noi un laboratorio avanzato di come si fare colazione la pace
Di come si valorizza la multiculturalità di come si tutelano i diritti a questa è la nostra vocazione specifica
Che ci proietta verso una dimensione dei mercati più sofisticata in cui i diritti su una parte costituente importanti mercati evoluti e qualitativamente più promettenti
E di un mondo dove la soluzione delle crisi passa attraverso altri strumenti di quelli che non li abbiamo conosciuto tradizionalmente io sono convinto che in Europa dovremmo fare qualche passo avanti in più io mi immagino premono Europa dove all'obbligatorietà del servizio militare si sostituiscono quindi avete aveva l'obbligo del proprietà del servizio civile per esempio di cui dando un segno forte quindi credo che noi siamo anche conto in cui possiamo dare al mondo una presa con regalare al mondo una presenza importante
Verso un mercato aperto che svolta in qualità e verso una convivenza che a soluzioni moderne alle crisi questa è la nostra vocazione però la Costituzione sia lo strumento per cui questa vocazione può diventare attiva senza una un prototipo ente questo rimane
Solo induce
Inoltre la costituzione di questo processo può valorizzare un elemento che io credo importante dell'Europa sempre nell'analisi che si fanno a livello internazionale noi abbiamo congruo con la particolarità che i dati rilevano
Siamo al punto di vista del livello culturale medio de alla popolazione della possesso di strumenti culturali personali
Mediamente presenti e nella differenza fra le punte le code diciamo di questo siamo le il sistema culturalmente più avanzato e più equilibrato abbiamo una media alta e poca differenza o minore differenza fra le punte del Coni
Questo fa sì che noi potremmo essere quello che sa cassare che possiamo essere se valorizziamo tutti gli strumenti della responsabilità diffusa noi se possiamo potrà muovere questo ruolo secolo inviamo una s'importa niente quello di essere persone
Responsabili perché colte
Responsabili perché Conte
Allora è chiaro che non io credo che si sia in totale a favore se si pensa che l'Europa si porta un eccesso di vita sociale rete io credo che l'Uefa che abbiamo costruito sia all'origine di questo fatto
E questi livelli culturali media evolute sono la base per poter affidare alle persone a responsabilità diffusa
E credo che questo si potrebbe evitare è un rischio che io vedo è messo in Europa
L'Europa vede che vedo proprio in vista tecnico un eccesso di intermediazione normativa ed amministrativa che rischia di appesantire invece i processi
Non è un caso che gli Stati europei che stanno meglio sui conti pubblici sono i più piccoli come stanno peggio sui più grandi perché quelli che ha più grandi hanno livelli di intermediazione amministrativa troppo elevati rispetto ai più piccoli ne abbiam bisogni fare un lavoro molto importante
Di alleggerimento delle strutture amministrative
In maniera tale da poter dotare questo nuovo soggetto a diventare la sua vocazione con un'organizzazione leggera per esempio credo che ci siano anche linguaggi delitto degli eccessi di orizzontalità per sempre l'Italia ma non possiamo sopravvivere
Con otto mila comuni con le competenze e gli abbiamo affidato almeno quattro mila di essi non saranno mai in grado di esercitare dobbiamo alleggerire la macchina amministrativa abbiamo accorciarla dobbiamo rendano evidentemente più europea più tarata su questo su questo livello credo che questo eccesso di il presentimento amministrativo sia un eccesso di organizzazione va va in qualche modo affrontato chiudo con una sola riflessione perché l'Europa si può permettere oggi per la prima volta dopo la guerra gli alzava la testa di non di non dover contenente giustificare un suo passato qualche volta non nobile
E può dire una parola forte al mondo io credo che sia anche per il fatto che dall'Europa e da Roma è partito un processo importantissimo
Che quello che ha impersonato il Papa quando ha girato il mondo ricco chiedendo perdono per la storia
Chiede perdono per la storia questa forte questa attività di confessione di cui avevamo parlato anche agli inizi degli anni novanta con le vite in una Settimana sociale dei cattolici questa confessione della proprio passato non rivendicano solo in maniera orgogliosa ma sapendo anche rimeditare questa richiede spendono al mondo è la base per la sulla quale l'Europa può oggi dialogare in maniera assolutamente serena col mondo
E si può permettere di ospitare per esempio i tribunali internazionali senza che nessuno abbia qualcosa a che ridire proviamo a pensare se questi potesse fossero oggi in America molti avrebbero da ridire
Grazie Bernabò abbiamo altri due interventi poi chiudiamo e diamo la parola
Presidente Fini parità come conclusione o come intervento finale a
Mettere insomma cosa a San Mauro
I due interventi erano il senatore Vito Basile e il professor Candido De Martino processo cambia nel tempo ha detto Kerry rinuncia a parlare evidentemente ha sentito Amato parlare così bene del suo maestro Bacelle che si ritiene tutto sommato contento che portare a casa questo riconoscimento
E allora ha chiesto di parlare per tre minuti Gamaleri quindi dare una parola al senatore Basile anzi a professori Gamaleri e dopo
Pecche chiudi gli occhi
Una serie degli interventi che Fini che chiude tutto io non parlo più
Per il
Bene che forza il relatore grazie presidente innanzitutto volevo sottolineare una propongo un metodo che stiamo adottando all'interno a convenzione che è stato adottato con successo come ha poco fa ricordato professor Rodotà e che il metodo del consenso che è stato sottovalutato all'inizio
Forse troppo noi non abbiamo mai votato presidente Fini all'interno alla convenzione ma anche se lentamente per alcuni aspetti ci stiamo avvicinando a delle conclusioni credo che né molti spunti sono stati dati sia dalla discussione che dalla
Da questo appunto che è stato fornito su più partì da parte della Fondazione Roma Europa
Noi abbiamo bisogno se parlate intanto nel futuro d Europa a due velocità di Europa a geometria variabile Europa centri concentrici in loco dal nocciolo duro d'Europa la carta c'è l'esigenza di e giungere a questa importante riforma globale
E e fra l'altro io sono convinto qualcuno l'ha messo in discussione che alla fine non si giungeva a un nulla di fatto