"Al lavoro per la sinistra" - 3º Congresso nazionale del Partito dei Comunisti Italiani (dal 20 al 22 febbraio 2004 presso il Palacongressi di Rimini)

Veniamo da lontano
Ma dobbiamo andare lontano andiamo lontano e per questo
Ai giovani oggi ci rivolgiamo
Perché siano capaci e perché noi contribuiamo a renderli capaci di continuare quell'opera importante decisiva che tutti insieme abbiamo deciso di intraprendere
E avanti dunque
Consigliere
Ce l'ha
Sono rischia
No vedere come il giorno
Scritto
No
Tra
Autorità
Le leggi
No
Mi
Desse pedinando alcuni dell'animale io
A forse giunti a
Il
Elargendo senso
Un
No non è ma no
Diritto
Scegliere
Allora
Wireless mandarli
Dall'ANAS e allora
Un attimo chiaramente
Allora
Masi scorci offre tutt'oggi strumenti di analisi e categorie che ci obbligano a studiare la società siamo ancora qui e con testardaggine dicemmo che cui rimarremo ottimamente
Da comunisti e continuando a rivendicare
Non soltanto la nostra storia ma anche il nostro futuro di comunisti
Siate orgogliosi di questo partito
Perché vale la pena per questo partito dedicare tutta la propria esistenza alla volata lotta Company
Per
Va bene anzianità
Abilità
Ma il giardino contro per gli altri intanto andare
Abbiamo manutenzione affidabilità
Il problema del del
Guardate esplicita del per era nei campi tendenzialmente
Diciamo quando annunciando un
Per quanto dunque gioco
Io
Va oltre
Oppure
La mattina visto studiato dove insomma
Allora che prego avvocato
Patrizia portami via
Va
Da qualche giorno
Inoltre
Tutte le
Passerà
Passa laziale
Non
Ma scusate
Si tratta
Premiato
E colleghi
Un uomo
Allora
Della
Care compagne cari compagni cari amici
A voi tutti delegati e invitati al terzo congresso del Partito dei comunisti italiani il nostro saluto e il benvenuto più caloroso
Questa mattina nella prima seduta del congresso
Abbiamo eletto la presidenza che è qui con noi
E i componenti le tre Commissioni del congresso
Che redigerà hanno i testi delle proposte per le votazioni finali
La commissione politica
Quella elettorale e quella per la verifica dei poteri
Desidero salutare con grande cordialità
Le numerose delegazioni dei partiti democratici italiani
Che sono già con noi e quelle che stanno arrivando
In alcuni casi con un più che giustificato ritardo
Poiché la seduta alla Camera
Contro la legge del governo sulle televisioni si è conclusa dopo tante ore di dibattito soltanto nella tarda mattinata di oggi
Saranno qui con noi in questo nostro congresso
Le delegazioni
Della CGIL nazionale con la il componente della segreteria
Giampaolo fatta Achille Pisoni Pistoia Passoni e Carla Cantone
Il compagno Epifani ci ha mandato un caloroso messaggio di saluto perché era precedentemente impegnato in altre attività alle quali non poteva sottrarsi
E qui presente con noi una delegazione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Conforta dal compagno Ferdinando De leoni
Lino Michelini e Sauro Morigi
Il compagno rigo Polverini ci ha mandato un messaggio che verrà letto da questa delegazione fra pop
Una delegazione del partito dei Democratici di sinistra
Composta dal compagno Piero Fassino Fabio Mussi Cesare Salvi Rizziero santi e Roberto Montanari
Una delegazione della Margherita con Francesco Rutelli Enzo Carra Antonio la Forgia e Paolo Giaretta una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista con Loredana fra leone Claudio Grassi e Monica Donini una delegazione dei Socialisti democratici italiani composta da Enrico Boselli Giuseppe Albertini e Paolo Zanca
Una commissione del una delegazione dei Verdi con il compagno amico carissimo Mauro Bulgarelli che al congresso al congresso europeo dei Verdi che si tiene contemporaneamente il nostro congresso abbiamo inviato e qui rinnoviamo un caloroso saluto di buon lavoro e un augurio affettuoso
Ecco noi la delegazione dell'Italia dei Valori con né doppi sia Silvana Mura
Una delegazione la la segretaria del partito dei Repubblicani europei di Luciana Sbarbati che il segretario del Movimento dei Federalisti Europei Guido Montani
Desidero salutare anche con particolare calore
Le delegazioni presenti le numerose delegazioni presenti da parte dei partiti comunisti socialisti e di sinistra di ogni continente che sono qui con noi per partecipare al nostro congresso
Sono presenti delegazioni
Che vengono dico in ordine alfabetico i paesi di appartenenza
Dall'Argentina
Dal Brasile
Dalla Cina da Cipro
Dalla furia del nord dalla Croazia
Da Cuba
Tal Salvatore
Dalla Francia dalla Germania dalla Gran Bretagna
Dalla Grecia
Dall'Iran dall'Iraq da Israele
Dal Kurdistan dal Marocco dal Nicaragua dalla Norvegia dalla Palestina dal Portogallo
Dalla Repubblica Ceca
Dal Sahara occidentale
Dalla Siria dalla Slovacchia dalla Slovenia dalla Spagna dal Sudafrica dalla Turchia dall'Uruguay dal Venezuela e dal Vietnam
Care compagne cari compagni dei partiti ai quali siamo collegati
Da tante comuni battaglie e che venite da ogni continente voi sapete quanto noi
Che questo mondo unipolare
Dominato dalla forza militare ed economica degli Stati Uniti
Tiene la pace mondiale l'equilibrio democratico del pianeta al bordo dell'abisso
C'è un deficit di democrazia
Che deve preoccupare tutta la comunità
La teoria della guerra preventiva
è frutto di una concezione imperiale
Che la nuova direzione statunitense non si limita a declamare
Di fronte a questo stato di cose
Non si tratta di continuare a denunciare la culla la globalizzazione
Ma di porre l'allarme sulla sua uni polarità
Nello scenario internazionale che si è delineato in questi ultimi anni
L'Europa unita
Ha suscitato speranze e anche Luigi ogni
L'unità del nostro continente
Forte sul terreno economico
Ma ancora debole sotto il profilo politico ha comunque fatto intravedere la possibilità di porre un freno importante al comando unipolare del pianeta
L'Europa deve può rappresentare
Per i suoi valori la sua storia recente i suoi stessi interessi un progetto di governo mondiale diverso e distinto da quello degli Stati Uniti
L'Europa può e deve sciogliere i suoi vincoli di dipendenza dagli Stati Uniti
Può e deve avvicinarsi alla realtà emergenti dello sullo scacchiere internazionale
Può e deve misurare il suo peso politico in relazione alla sua capacità chi proporre un'idea propria della gestione della crisi internazionale delle politiche finanziarie e di quelle sociali
L'Europa deve ripudiare la guerra
E operare per garantire la faccio
E può farlo
Con la propria autonomia economica politica militare
Superando la NATO e costruendo anche un proprio sistema di difesa
E l'Italia deve e può operare
In una nuova Europa come fattori importanti e di pace e di sviluppo democratico e sociale
E ora l'Italia deve operare l'Italia democratica deve operare come tale nello scacchiere drammatico del Medioriente e in Iraq l'Italia democratica vuole chiede che i propri soldati siano subito ritirati dall'Iraq
Cari compagni
Noi siamo vicini a tutti voi ai vostri Paesi ai vostri partiti
Lontani da ogni estremismo così come da ogni dichiarazione di resa rivendichiamo il diritto non solo a sognare ma anche a batterci per un mondo diverso
Nel quale il capitalismo non sia l'ultima pagina della storia
Perché riteniamo che il mondo migliore si costruisce rimettendo nelle mani dei popoli governi
Restituendo alla politica il governo dell'economia e all'economia la sua funzione sociale
E vogliamo essere parte integrante di quella sinistra che ragiona su di sé sul mondo
Che protesta e che propone che si propone di battere le destre con un progetto di governo
Nelle società complesse lo sappiamo
La sinistra non è autosufficiente
E il centro il centro dello schieramento politico lo sappiamo nella polarizzazione scelta o imposta diventa spesso labbro l'ago della bilancia che decide il risultato finale
Ma entro le alleanze democratiche
Le uniche in grado di resistere agli attacchi delle destre
E di costruire una prospettiva di rinnovamento democratico e di progresso sociale la sinistra deve far sentire e far valere con profonda vocazione unitaria
I propri valori ed i propri progetti
E l'Italia non può
Non deve guardare con indifferenza a ciò che nel mondo si muove
Quando le grandi trasformazioni sociali
Irrompono sulla scena soltanto i ciechi e inutili non vedono o tacciono noi
Preferiamo attraversarle e farci attraversare
Non c'è tempo da perdere care compagne e cari compagni c'è un mondo nuovo da guadagnare
Non ho ricordato prima mi scuso che saluto con grande cordialità
A nome dell'Udeur l'onorevole amico Cusumano è qui presente con la propria elencazione
E tra i partiti
Va indicato e segnalato dimenticato
Addirittura una delegazione guidata dal segretario del Partito Comunista della Catalogna
Desidero prima di dare inizio i nostri lavori
Leggere a voi
Il Comune
La comunicazione il messaggio
Che in risposta a quello che noi avevamo inviato stamane ci rivolge il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
E gli dice
Ringrazio i delegati convenuti a Rimini in occasione del terzo congresso nazionale del partito dei Comunisti italiani per il saluto che mi hanno inviato nel dare inizio ai loro lavori
Può molto apprezzato nell'indirizzo Mary volto la professione di assoluta fedeltà alla Costituzione
E i valori che ne costituiscono il sempre attuale fondamento storico
E mia convinzione che richiamo i principi costituzionali debba costituire la finalità continuamente agli affermata
Dell'attività politica di tutti coloro che credono nella libertà
Nella democrazia e nella dignità della persona umana a tutti i delegati il mio cordiale e fervido augurio di buon lavoro firmato Carlo Azeglio Ciampi
Che decora il messaggio che ci ha inviato il presidente della Camera dei deputati Pier Ferdinando Casini rivolto a Oliviero Diliberto
Caro segretario invio a te al presidente Cossutta l'onorevole Rizzo a tutti i colleghi riuniti per il terzo congresso del Partito dei Comunisti Italiani il più cordiale augurio di buon lavoro
Tu sai che tutto mi divide sul piano ideale politico dalla vostra esperienza ma ad essa riconosco passione civile e tensione ideale
E visti i tempi credo che non sia poco firmato Pier Ferdinando
Un messaggio augurale ci viene rivolto anche dal presidente della Regione Emilia-Romagna
Nella quale noi ci troviamo che si trova per impegni della sua funzione in questo momento in Argentina e lo ringraziamo per il suo saluto che è un saluto caloroso di buon augurio
E detto questo care compagne e cari compagni entriamo nel vivo del nostro congresso
E io dopo un grande piacere la parola a un illustre storico è nostro compagno militante il compagno Luciano Canfora per la sua produzione
Il tema di questo mio breve intervento e il revisionismo storiografico
Una malattia come alcuni reputano
Piuttosto
Ardua da affrontare
Vorrei esordire ricordando una verità elementare che cioè la storia la scrivono i vincitori
E poiché la lunga guerra europea e poi mondiale
Incominciata nel mille novecentoquattordici e sviluppatasi in più fasi e finita dopo vari rivolgimenti Paci apparenti cambi di fronte
Con la sconfitta dell'Unione Sovietica nel mille novecentonovantuno è evidente che per ora e per lungo tempo ancora
La storia che prevarrà
Sarà quella scritta dai nemici dell'Unione Sovietica e quindi dell'antifascismo
Non stupisca quel quindi
L'antifascismo anche non comunista
Ed è sempre una considerazione rispettosa della storia e del ruolo dell'Unione Sovietica
Non è casuale che un capofila del revisionismo storiografico
Come François Fiore
Nel suo troppo vezzeggiato pamphlet il passato di una illusione abbia presentato
Reiteratamente l'antifascismo europeo come l'utile idiota distali
E la sua opera non è rimasta senza seguito ora che è saldamente la grande stampa
E salvo rare eccezioni la grande editoria stanno passando nelle mani di coloro che riscrivono la storia appunto nell'ottica degli ultimi vincitori
Per l'Europa borghese corresponsabile
Dell'agosto mille novecentoquattordici
Levatrice perciò della rivoluzione
Fu appunto sin da allora
Il comunismo il principale problema
La nascita del fascismo e poi dei fascismi
Fu la risposta estrema e pienamente avallata dalle classi dominanti nei confronti di tale grande pericolo
Due scene tornano alla mente
Emblematiche in questo senso
La sfilata delle camicie nere a Napoli
Pochi giorni prima
Della marcia su Roma
E tra loro in camicia bianca
Enrico De Nicola con il braccio levato nel saluto romano
E circa due anni dopo Benedetto Croce che vota la fiducia al Governo Mussolini pur dopo il delitto Matteotti
Questo non è moralismo storiografico
Nei due casi che ho ricordato
Non c'era costrizione
Quella costrizione o necessità che si imbocca per giustificare la debolezza
Di tanti
La sì come si disse in epoca cristiana
Caduti insomma per salvare magari una cattedra universitaria
Era invece il segno chiaro dell'iniziale consenso della borghesia anche colta
Anche illuminati tra verso il fascismo visto come argine
Contro l'unico pericolo
La rivoluzione comunista
Ecco perché e cruciale continuare a studiare l'esperienza del fascismo nella sua interezza
E non limitandosi come sarebbe pur comodo al suo infame crepuscolo
Perché solo studiando lo per intero sin dai suoi esordi
Si comprende che esso fu figlio legittimo delle classi dominanti
Le quali hanno fatto buon viso a tale mezzo estremo pur di mantenere l'ordine sociale costituito
Certo col tempo una parte si è tirata indietro
Ma era ormai troppo tardi
Ed il fascismo forte di un largo consenso stava già portando il mondo intero alla guerra e alla rovina
La domanda da porsi e dunque
Quali erano le fattezze
Del nemico contro il quale si faceva ricorso ad un rimedio così estremo
Cos'era quel comunismo contro cui tutti
Dal giovane del gol al ministro di sua Maestà britannica a Winston Churchill dalle armate polacche ad Ovest e ai generali giapponesi Adeste si scatenarono sin dal primo momento
In un attacco concentrico che rischio di essere mortale
Oggi che l'Unione Sovietica è finita da un pezzo
Lo sforzo dei vincitori e di dimostrare che quello fu il regno del male
Della sopraffazione
Della smisurata e ininterrotta ecatombe
Il cosiddetto Libro nero
E la Bibbia di questo sforzo senza soste
L'implicazione che va di pari passo con tali diagnosi è molto chiara
Recuperare in larga parte un giudizio positivo sul fascismo che si dice ormai apertamente poneva rimedio
Ipocritamente alcuni dicono doloroso rimedio ad un male di gran lunga peggiore
Questo è oggi il terreno di scontro
In quell'ambito necessariamente strutturalmente impuro che la storiografia
Dati i nuovi rapporti di forza
La partita e già largamente vinta dai grandi strumenti di informazione
Grande stampa televisione saggistica
Ogni giorno
Viene ripetuto in modo martellante ossessivo
Che quello
Il comunismo era il grande male mentre si suggerisce talora scopertamente che il fascismo fu comunque un male minore o a piacer vostro una dolorosa necessità
Restano fuori dell'opera di salvataggio le leggi razziali
Ma si tenta poi di far credere ed è menzogna che esse fossero effettivamente operative e micidiali solo con Salò
La partita è dunque ardua
Si tratta di recuperare la memoria di una importante fase della storia la storia del socialismo
Una memoria che resta positiva soprattutto nella mente di chi ne trasse vantaggio
Per esempio i ceti ormai ridotti alla fame nella nuova Russia Maffi o capitali Istica
I quali però non hanno voce
Men che meno voce storiografica
La loro voce e coperta dal fragore pubblicistico
Che da con ogni disinvolta lettura l'immagine più fosca dell'impero del male
Nel vale opporre la testimonianza d'epoca anche le più diverse testimonianze d'epoca anche quelle
Che quantunque ostili
Davano tuttavia ampio riconoscimento a quel mondo nuovo che faticosamente nell'entusiasmo di intere generazioni si cercò allora di costruire
Certo noi sappiamo di essere di fronte ad una mistificazione
Ne ignoriamo che già con la Rivoluzione francese si assistette alla medesima parabola storiografica
Dopo la sua fine con la vittoria della restaurazione la sua immagine dominante fu solo quella di un cumulo insensato di crimini
Solo molto dopo
La lettura di quel grande avvenimento cambio
Ma passò molto tempo
E l'orientamento della storiografia muto
Quando un nuovo movimento democratico risorse spinse indietro la lettura demonizzare ante divenuta dominante
Ne manca ancora oggi
Chi della Rivoluzione francese parla con il tono e l'orrore del conte de Maistre
Pochi faziosi si ostinano oggi a credere che la rivoluzione francese fosse soltanto Vandea
E repressione del tribunale rivoluzionario e di ghigliottina a vapore per dirla con un ironico poeta
Certo la rivoluzione fu anche questo ma fu soprattutto altro
E durevole
Analogamente ci vorrà molto tempo perché sia dissipata l'attuale forma mentis da libro nero
Io credo che lo storico del futuro se è onesto
Non potrà non prendere atto del fatto
Che comunismo e rivoluzione coloniale su scala planetaria sono un unico gigantesco positivo fenomeno
Che ha Mammano messo in crisi nel secolo ventesimo il mondo di ieri
E già questo basterebbe per ribaltare gli schemi oggi dominanti
Per il momento la questione che ci sta di fronte
Può essere così espresse
Pensiamo noi che un nuovo andamento della vicenda politica e sociale
Possa
Avviare come già avvenne per la rivoluzione francese quelle riassestamento storiografico che permetta di leggere l'esperienza del socialismo nelle sue giuste dimensioni
E in un'ottica non più demonizzando eh
Non è facile dare una risposta certa
Anche se molti segnali fanno intendere
Che l'onda piena della mistificazione è ben lungi dall'essere passata
L'importante è che sia chiara la posta in gioco
Il recupero storiografico
Di una parte più o meno grande dell'esperienza fascista
E la contestuale demonizzazione martellante dell'esperienza comunista
Non sono un'operazione erudita sono un'operazione politica con effetti politici
Si tratta di travolgere la nozione positiva di antifascismo
Concetto che assume il fascismo come male principale
E di fondare un ordine costituzionale conforme alle aspirazioni di quei ceti che a suo tempo non esitarono ad avallare appunto il fascismo
Non ci lasceremo
Abbagliare dalla varietà degli argomenti e dei tentativi
Uno è il punto di partenza e uno l'obiettivo ribaltare il giudizio che era consolidato nella coscienza degli italiani intorno all'esperienza fascista
Qualche professore in cerca di gloria o qualche super giornalista dirà che non è vero
Che c'è un ambito vastissimo in cui il revisionismo storiografico si è da sempre esercitato e continua ad esercitarsi ma questa ovvietà
Che nessuno contesta
Serve a mascherare il problema specifico esso riguarda il fascismo italiano e la sdrammatizza azione sua in funzione della politica italiana
Il ragionamento parte
Dalla cosiddetta scoperta del consenso
Apparente scoperta
Apparente per un duplice motivo perché l'intuizione di come il fascismo si fosse via via radicato ferme restando le sue origini violente e sopra fattorie
Era il cardine delle fondamentali lezioni sul fascismo di Palmiro Togliatti
Incentrate appunto sulla nozione del fascismo come regime reazionario di massa
E inoltre perché quel consenso che non fu mai né costante nei indiscusso è stato per lo più documentato con il dubbio strumento delle ingannevoli perché con rive carte di polizia
E andrebbe dunque studiato in modo ben altrimenti critico
L'implicazione di questa apparente scoperta è ben nota trasformare il fascismo in un regime normale magari un po'paternalistico ma non repressivo l'ulteriore corollario e la denuncia dell'età staliniana come unica vera esperienza totalitaria
Essendosi peraltro il fascismo proposto come antitesi frontale del bolscevismo il corollario ulteriore che qualcosa di molto buono ci doveva pur essere in tale primo della classe dell'anticomunismo
Coronamento del ragionamento e l'attacco alla nostra Costituzione repubblicana e ai suoi principi fondanti per essere essa stata scritta anche dai comunisti
E comunque da uomini
Che comunisti non era a norma che alcune delle istanze fondamentali del comunismo accoglievano e apprezzavano
A cominciare dalle Sordi Ale articolo primo indicazione del lavoro come fondamento della Repubblica e dalla implicita identificazione tra cittadino e lavoratore
A seguitare con l'articolo tre e il suo impegno a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale che impedivano e tuttora impediscono l'effettiva eguaglianza tra i cittadini
Orbene
Qui non si intende
Sottrarsi alla sfida
Il veleno dell'argomento ci è ben chiaro
Noi sappiamo che la principale battaglia che tutti i democratici hanno da affrontare
E proprio la difesa della Costituzione e in primo luogo dei suoi principi esemplarmente delineati nel capitolo primo
E sappiamo anche
Che il vulnus
Inferto alla costituzione e partito dalla modifica della legge elettorale
L'abbandono del principio proporzionale unico
Unico istituto che rispetti davvero la istanza del suffragio universale
Tutto questo ci è chiaro che la battaglia e ardua
Ma il punto di partenza non ci sfugge nei intenderemmo sfuggirmi anzi lo dobbiamo affrontare di petto
E la questione del consenso
L'Italia sta scivolando verso un regime reazionario fondato sul consenso
Ed è sui mondi in cui oggi diversamente che nel ventidue ventisei il consenso si consegue che le idee non sono sempre chiare
Ma il processo è molto avanzato
Le forme di creazione del consenso sono molto più capillari e sofisticate
E irresistibilmente pervasive che non in passato
Concomitanti
Con la radicale trasformazione del reclutamento stesso del personale politico parlamentare
Ormai prevalentemente abbiente e centrista appunto grazie al nuovo meccanismo elettorale
Orbene lo studio del modo in cui davvero il fascismo pervenne
In capo a cinque lunghissimi anni
Dal mille novecentoventuno sua prima apparizione parlamentare al mille novecentoventisei leggi eccezionali è messa fuori legge del Partito comunista
A dar vita ad un regime è forse oggi il più istruttivo dei compiti intellettuale
Forse la sinistra
Il centrosinistra
Si fa qualche illusione sulle elezioni prossime politiche
A mio avviso invece la destra oggi al potere non cederà facilmente il timone
Non attenderà passivamente il responso delle urne
Farà di tutto ma proprio di tutto per conservare il potere
E si pensa no di avere ormai in pugno l'Italia per lungo tempo
Pensano di aver la riprova smaltata sotto ogni riguardo
Non possiamo chiudere gli occhi su questa evidente verità
Dal ventidue al ventisei il fascismo Cré ole preme
Azioni politiche liberali e cattoliche di varia ispirazione
Quindi ricorse alla provocazione
E mi riferisco non solo al rapimento di Giacomo Matteotti ma alla provocazione imbastita contro il Partito comunista
L'arresto dei corrieri sorpresi alla stazione di Pisa con dei volantini che testimoniavano la volontà eversiva del partito don dell'arresto di Gramsci
E degli altri dirigenti donde la creazione del tribunale speciale
Donde il mostruoso processone
E alla fine l'attentato oscuro di Bologna e la sospensione degli altri partiti
Questo crescendo è uno scenario che appare arcaico
Ma è un modello utilizzabile
Ben venga l'invito a studiare come davvero il fascismo giunse al potere si affermò
Non è caveremo come si vorrebbe la tranquillizzante immagine di un regime tutto sommato normale ma l'allarmante scenario ancora ripetibile mutati lo stile e gli strumenti di come si demolisce una democrazia
Io ringrazio
Il Congresso ringrazia
Il compagno Luciano Canfora per la sua orazione
E a nome del Congresso io desidero consegnare al compagno Luciano Pound fora la tessera del partito del due mila e quattro
La nostra tessera nel ricordo di due grandissimi dirigenti comunisti di cui ricorre l'anniversario della scomparsa Palmiro Togliatti ed Enrico Berlinguer si richiama alla nostra storia a quella del passato e alla storia del nostro futuro
Prima di dare la parola al segretario del partito siamo ben lieti di dare la parola al sindaco di Rimini la città che ci ospita che desidera portare il suo saluto la parola al compagno Alberto Ravaioli
Cari amici e amiche cari compagni e compagni
Vi porto oggi i saluti dell'amministrazione comunale di Rimini
Ma è anche a nome della città di Rimini che porgo questo saluto l'appuntamento che promette essere fra quelli nevralgici nella vita politica del Paese
In un momento assai vicino alle tornate elettorali quelle europee e quelle provinciali e comunali
Un'importanza che simbolicamente risalta ancor di più perché ha come sfondo una città non solo da parecchi anni crocevia di storici congressi politici nazionali ma soprattutto ben salda l'immaginario collettivo nazionale quale capitale dell'ospitalità e del turismo e dell'economia
Credo di non peccare di immodestia se affermo
Un congresso di interesse nazionale non poche tenersi nel luogo che da sempre e punto di riferimento per tutto ciò che è cultura dell'accoglienza
Un luogo che con sforzi eccezionali Stari disegnando se stesso e le sue infrastrutture avendo la consapevolezza di rappresentare per molti mesi all'anno la vetrina dell'Italia in Europa
Peccato che la stessa consapevolezza non parla per la il governo centrale
Le cui politiche di sostegno al turismo e allo località del turismo sono archi tra del turismo risultano ormai vicino allo zero o giù di lì
Ritengo altrettanto degno di sottolineare come il congresso del Partito dei Comunisti Italiani si tenga nella Rimini che vede rappresentate nelle compagini di governo cittadino tutte le forze politiche del centro e della sinistra
Compresi i comunisti italiani
Assieme a Rifondazione comunista
Un'amministrazione comunale che sta lavorando bene POR perseguendo quotidianamente le virtù di ricercare e trovare sintesi a completo favore dalla collettività partendo da posizioni diverse
Io credo infatti che ciò che culturalmente distingue la destra
Dal centro e dalla sinistra sia proprio sia proprio questo per noi la differenza è un valore è un'opportunità per trovare sintesi condivise per altri un fastidio
Faccio dunque appello anche al Partito dei comunisti italiani affinché a livello nazionale e locale la politica del centro sinistra
Si distingue ancor di più per la capacità di coinvolgere e trovare unità comuni non spiazzando ma se mai valorizzando le diverse posizioni di tutte le sue componenti
è un auspicio che con il cuore mi sento di avanzare preme di augurare a tutti voi un buon lavoro è un grande successo per questo congresso
Benvenuti a Rimini Rimini vi dà il benvenuto
E e grazie per essere venuti nella nostra città buon lavoro
Do ora la parola per la era un'evoluzione la relazione introduttiva al nostro congresso al compagno segretario del partito Oliviero Diliberto
Bellissime compagne carissimi compagni gentili ospiti
Siamo tornati a Rimini
Dal cioè dove tredici anni fa in questo stesso complesso fieristico veniva sciolto il Partito Comunista Italiano
Era
Era l'inizio di una diaspora
Di quella sorta di Big Bang che nel giro di pochi anni avrebbe condotto alla nascita di tre diversi partiti della sinistra che pure in misura differente l'uno dall'altro provengono da quelle comuni radici
Se allora
In quell'ormai lontano mille novecentonovantuno
Fosse stata accolta la proposta avanzata da alcuni di noi
Di costituire una confederazione di partiti della sinistra
L'uno non più comunista e l'altro invece ancora tale forse avremmo evitato le lacerazioni che sono oggi di fronte agli occhi di tutti
è un tema
è un tema per quanto ci riguarda ancora aperto vivo attualissimo è il tema grande e decisivo della sinistra nel nostro Paese
Perché l'Italia come cercherò di spiegare a per davvero bisogno di sinistra
Anche in quel gennaio del mille novecentonovantuno la guerra segnava disse pesantemente la scena mondiale
E proprio la guerra rappresentò come molti ricorderanno la prima lacerazione dell'allora PC alla vigilia della scissione prima della fusione
Con la clamorosa dissociazione inaugura rispetto alla decisione della maggioranza di quel partito di un gruppo autorevole di parlamentari guidato da chi oggi e presidente del nostro partito il compagno Armando Cossutta
E lasciatemelo dire
In apertura di questa relazione
Grazie al ma per quello che hai fatto allora
Per quello che hai fatto in questi difficilissimi tredici anni per quello che fa gli oggi per tutto quello che ancora farai alla guida del nostro partito il futuro grazie a Roma
Oggi dunque a distanza di anni possiamo affermare che la prima guerra del Golfo quella di Bush padre per capirci inaugurava pure in un contesto diverso una stagione nella quale la guerra e intesa come attività sostitutiva della politica estera e della diplomazia
Iraq Afghanistan Kosovo ancora Iraq
Senza dimenticare la tragedia palestinese elemento in è costante dello scenario internazionale la guerra non è solo preventiva è permanente
E la risposta degli Stati Uniti e dei alcuni dei suoi alleati non tutti allo squilibrio mondiale seguito al crollo dell'Unione Sovietica
Nessuna delle ottimistiche previsioni seguiti a quel crollo si è verificata nessuna età dell'Oro della pace della prosperità anzi
Le divisioni si sono acuite una guerra non convenzionale quella del terrore internazionale ha preso il posto dei cosiddetti conflitti locali
Le istituzioni internazionali ad iniziare dalla Nazioni Unite figlia dell'equilibrio nato all'indomani della seconda guerra mondiale sono drammaticamente in crisi una sola grande potenza domina la scena mondiale
Ma gli Stati Uniti
Che nella storia dell'umanità non sono mai stati così forti paradossalmente non sono mai stati neppure così deboli
Così esposti così vulnerabile
L'undici settembre si spiega così
La potenza più forte l'unica rimasta anche le più grandi responsabilità
Ma poiché la disperazione la povertà e il sottosviluppo le spaventose diseguaglianze le carestie le epidemie bibliche sono aspetti del pianeta che tendono ad accentuarsi piuttosto che a ridursi
La risposta armata del terrore diventa elemento permanente e si rivolge contro chi avendone le possibilità non interviene per affrontare questi problemi
Gli Stati Uniti vivono come in un bunker assediato
E non si pongono la domanda di fondo perché tanto odio nei nostri confronti
Il mondo è diventato più insicuro più fragile
Dietro il teorema della esporta abilità della democrazia del modello occidentale di democrazia si cela in modo evidente una volontà neocoloniale ed imperialista
Altro che armi di distruzione di massa la volontà di dominio del mondo è alla radice della logica della guerra permanente preventiva altro che i diritti umani
I diritti sono tali
Valgono per tutti e ad ogni latitudine in Iraq è incerto ma anche per le popolazioni palestinesi come per i detenuti dell'orrenda base americana di Guantanamo
Assistiamo al trionfo bella a simmetria dei diritti umani
E anche i dittatori non sono uguali tra loro
Bin Laden e lo stesso Saddam Hussein nemici del cosiddetto incidente sono creature come si sa degli stessi americani
Ma la gerarchia dei nemici è in questo contesto sempre modificabile relativa priva di una qualsivoglia coerenza i paesi canaglia sono tali sino a quando non accettano di collaborare con la potenza egemone del mondo
Chiunque sa che il terrorismo non si sconfigge con la guerra che viceversa lo alimenta non si sconfigge con la guerra né con gli embarghi né tanto meno con i muri
La Palestina sta morendo
E con lei il suo popolo
Ma invece di affrontare e risolvere come chiedono tante inattuate risoluzioni dell'ONU questo enorme problema
La comunità internazionale assiste senza intervenire alla costruzione di un nuovo orrendo muro e nessuno afferma Sharon anche il pontefice ha chiesto di costruire ponti tra i popoli e non muri ma non viene ascoltata neppure la sua voce
Ecco perché in questo quadro di desolazione di morte e di terrore la battaglia per la pace assume valore fondante per la sinistra e per tutti i democratici in ogni parte del pianeta la pace come valore assoluto senza subordinate
La pace che era stata caratteristica di una politica estera dell'Italia amica ed alleata degli Stati Uniti ma non subalterni
Anche con governi che pure i comunisti contrastarlo
La pace e ormai con la politica estera dell'attuale esecutivo un lontano ricordo
Truppe italiane
In una umiliante posizione di sottomissione ad altre truppe ad ufficiali di altri paesi occupano oggi l'Iraq
Un orrendo massacro di nostri uomini è stato perpetrato alcuni mesi mesi fa a Nassiriya
Siamo esposti al rischio del terrorismo al pari degli altri paesi che si sono piegati ai voleri dell'amministrazione Bush
Anche noi ormai siamo assediati dentro quel bunker
Decenni di cooperazione di amicizia di solidarietà con il mondo islamico sono andati in fumo
Decenni di faticosa costruzione di una rete di relazioni diplomatiche nel Mediterraneo è stata perduta per la cieca subalternità del nostro governo a quello statunitense
Si tratta di una politica quella che guarda al Mediterraneo nel quadro dell'unità europea che occorrerà risolutamente recuperare quando torneremo a governare noi
Cioè dissennate dicevo da parte del governo italiano
I nostri uomini sono in Iraq in territorio di guerra altro che missione di pace e di guerra in spregio all'articolo undici della Costituzione
Mandati allo sbaraglio senza alcuna copertura diplomatico politica con un cinismo assoluto ed altrettanta retorica ipocrita quando essi sono stati trucidati
Ecco perché noi chiediamo il ritiro immediato del contingente italiano dell'Iran
Noi
Non ci siamo limitati
E non ci limitiamo oggi al cordoglio forte e sincero per le vittime di Nassiriya e per le loro famiglie
Noi uniamo ahimè molto isolatamente nel mondo politico uniamo al dolore la rabbia noi accusiamo
Accusiamo il governo lo accusiamo di essere al responsabile moralmente e politicamente di quella strage di quei morti
Ed abbiamo votato in Senato
Pochi giorni fa
Come faremo alla Camera con la massima determinazione per il ritiro delle nostre truppe contro il rifinanziamento delle missioni
E rimaniamo colpiti
Lo dico come vedete senza alcuna volontà polemica anzi semplicemente addolorato rimaniamo colpiti certo non positivamente
Per il fatto che la maggioranza delle forze del centrosinistra ed in particolare quelle che hanno scelto di presentarsi insieme alle elezioni europee con il simbolo dell'Ulivo non abbiano fatto altrettanto insieme a noi
Vi è
Vi è un intero popolo
Che la pensa come noi che ci chiede come tante associazioni cattoliche come la laiche da Lilliput Emergency
Che ci chiede di non partecipare alla guerra non un uomo non un supporto logistico nessuna risorsa per la sporca guerra coloniale dell'Iraq
Che sia lo
A gestire la transizione verso un nuovo Iraq liberato dalle truppe occupanti
Si rechino in Iraq truppe armate delle Nazioni Unite truppe veramente di pace delle quali non devono fare parte ecco la nostra proposta seria e concreta non devono fare parte uomini o mezzi di quelle nazioni che hanno partecipato alla guerra
Si rechi l'ONU con soldati di nazioni diverse da quelle americane inglesi e con l'appoggio politico dalla lega araba
Così si potrà riconquistare la fiducia delle popolazioni irachene lavorare per la pace per la democrazia restituire l'Iraq libero al suo popolo
E la linea dei nostri fratelli del partito comunista iracheno
Sterminato a suo tempo proprio da Saddam Hussein
Sterminato da Saddam Hussein quando quest'ultimo era protetto ed armato dall'Occidente per combattere l'Iran
Per sterminare con il gas i curdi e per eliminare i comunisti ma allora Saddam era baluardo della democrazia occidentale
Eppure
In un quadro così drammatico vi è un mondo intero che non ha piegato la testa
Da Cuba al Brasile dal Sudafrica la Palestina popoli interi combattono per la propria dignità per il riscatto per l'indipendenza siamo al loro fianco spesso ancora una volta da soli
Siamo con il popolo palestinese in lotta per una pace giusta che porti alla nascita di uno Stato indipendente della Palestina
Che è l'unica vera garanzia anche per la sicurezza di Israele due popoli due Stati
Così come siamo al fianco
E lo abbiamo dimostrato nei momenti più difficili
Ma gli amici veri come si sa si vedono nei frangenti del bisogno
Siamo al fianco dell'esperienza straordinaria ed originale del socialismo di Cuba
Questa piccola isola
Che ha mostrato a tutto il mondo
Tra straordinarie difficoltà dell'imperialismo può essere sconfitto come ha fatto l'eroico popolo del Vietnam degli anni settanta
Ma la vittoria di Cuba
Ma la vittoria di Cuba avviene quando non c'è più l'Unione Sovietica quindi vale doppio la resistenza di Cuba
Le delegazioni di questi Paesi
E dei rispettivi partiti molti dei quali al governo
Sono qui con noi
Così come sono con noi le delegazioni dei partiti comunisti e progressisti di quattro continenti le stampiamo con l'affetto e la fraternità che contraddistinguono il nostro internazionalismo grazie di essere qui con noi
Continueremo a batterci
Per la pace e per un mondo più giusto
E siamo fermamente convinti che l'Europa possa ed debba assolvere dopo il disastro del semestre a guida italiana un ruolo sempre crescente negli equilibri mondiali
L'Europa può diventare motore di pace cooperazione e al contempo elemento di riequilibrio dei poteri su scala planetaria insieme alla Repubblica popolare cinese e ai nuovi governi democratici di sinistra dell'America Latina
Ad iniziare da quello di uno dei Paesi più grandi ed importanti dal mondo il Brasile di Lula
Ma l'Europa
Potrà assolvere a tale funzione se imboccherà con maggiore decisione il cammino dell'unità politica non solo economica e monetaria noi lavoriamo per l'unità dell'Europa
Crediamo che vada corretta ma non derubricata la Carta dei diritti ove un peso ben maggiore devono trovare il tema della pace e le questioni sociali
Lavoriamo per maggiori poteri al Parlamento europeo e siamo convinti
Che se l'Unione Europea vorrà assolvere ad un ruolo internazionale autonomo anche rispetto alla NATO
Anacronistica presenza di un passato ormai sepolto bene l'Unione europea si dovrà necessariamente dotare anche di un proprio autonomo strumento di difesa
Non a caso contro l'unità politica dell'Europa opera la destra
Ad iniziare proprio dal governo Berlusconi che lavora in tal senso in sintonia piena con l'amministrazione Bush
Ne mica c'ero prima del processo di unificazione del nostro continente considerato un pericolo per il proprio dominio nel mondo
Altrettanto profondi e gravi
Sono i guasti operati da Berlusconi e dei suoi alleati nel tessuto sociale democratico del Paese
Ciò nonostante nutro forti dubbi che la maggioranza dei cittadini italiani abbia chiaro oggi quale sia la posta in gioco quale sia la natura dello scontro Ina
Non si tratta della difesa pure fondamentale di questo o di quel diritto calpestato o cancellato dal governo in carica
La posta in gioco invece il modello complessivo di società nel quale vi faremo nel quale soprattutto vivranno le giovani generazioni
Sino ad oggi abbiamo vissuto in una società fondata sui diritti costituzionali e sulle libertà
Rischiamo
Se continuo continuerà lo smantellamento progressivo
Di diritti faticosamente e duramente conquistati nei decenni passati di vivere in una società fondata sulla diseguaglianza e sulla sopraffazione del più forte sul più debole
Una società quindi antitetica
Rispetto al principio di eguaglianza sostanziale dei cittadini di fronte alla legge per cui la Repubblica ce lo ha ricordato Canfora pochi minuti fa all'obbligo di rimuovere gli ostacoli di natura economico sociale cioè di classe che impediscono il dispiegarsi del principio di eguaglianza
Nel documento congressuale nelle schede allegate su diversi argomenti si potranno trovare nel dettaglio gli elementi per comprendere a fondo questo mio ragionamento in questa sede invece io mi limiterò due soli esempi ma essenziali paradigmatico
La legge trenta sulla sul mercato del lavoro e la riforma la controriforma della scuola del ministro Moratti
Con la legge trenta
Semplicemente quanto brutalmente è stato cancellato il contratto di lavoro a tempo indeterminato non c'è più
Il lavoro viene parcellizzato reso del tutto precario interinale intermittente in finta partecipazione a chiamata in affitto in leasing
Comunque non garantito non tutelato gestito da altri che firmano per conto del lavoratore il suo contratto retrocedendo l'ad oggetto e non più soggetto del contratto medesimo
E la nuova forma del caporalato due mila
E per giunta si tratta di forme di lavoro Confortin decontribuzione che già oggi
Anche se non dovesse passare l'orrenda riforma delle pensioni voluta dal Governo contro la quale chiamiamo insieme ai sindacati alla più fermo mobilitazione dallo sciopero generale comunque
Sin da oggi
Con la sola riforma delle pensioni del governo Dini del novantacinque sin da oggi ridurrà in miseria assoluta i pensionati di domani
Si dice anche in settori del centrosinistra che sarebbe necessario potenziare le pensioni integrative cioè quelle private
Ma io vi chiedo
E chiedo con rabbia
Ma come faranno questi lavoratori
Che a fine mese nella migliore delle ipotesi avranno guadagnato cifre che non arrivano i mille euro come faranno questi lavoratori a tirare fuori dalla busta paga anche i soldi per le pensioni integrative è semplicemente una vergogna
Ma la legge trenta
E l'esempio più evidente di una delle più odiose mistificazioni dalla fase che stiamo vivendo
Si afferma che avremmo avuto grazie a questa legge la modernizzazione del mercato del lavoro modernizzazione
Bene io credo sia tempo di incominciare senza infingimenti a ribaltare questa falsa idea della modernità
Una riforma che scardina ogni garanzia per i giovani nel mondo del lavoro non è moderno
E arcaica
Cosa c'è di più antico di più arretrato che privare i lavoratori dei diritti
Era così una volta
I lavoratori potevano essere licenziati a piacimento e venivano scelti aggiornata senza diritti dai caporali
E la falsa modernità dell'antico riportato in vita era legge dalla Giunta
L'altro esempio di questa concezione del mondo la riforma della scuola della morale
E non penso tanto al bonus assegnato alle famiglie che mandano i figli nelle scuole private pure così clamorosamente incostituzionale
Mi riferisco invece proprio alla riforma complessiva della scuola pubblica che ci riporta indietro di più quel di quarant'anni
Ancora una volta
Viene definita moderna anche da Confindustria
Ma è un clamoroso ritorno all'antico torniamo al periodo precedente alla riforma della scuola media unificata inizi degli anni sessanta
E l'idea
Che le ragazze e di ragazzi non siano tutti uguali e che il futuro dei giovani sia determinato non dal loro intrinseco valore ma dalla classe di appartenenza
Com'era una volta appunto
Con la scelta precoce tra due canali formativi distinti e separati quello liceale e quello volto imparare un mestiere sia riesumato un istituto scolastico di quarant'anni fa che io ho fatto in tempo a conoscere
E i più giovani per loro fortuna neanche sanno come l'avviamento al lavoro
Che era una cosa semplice semplice ma odiose
Era l'idea che i figli dei professionisti vanno al liceo
Poi vanno all'università si laureano e diventano professionisti come i loro padri
Mentre i figli dei lavoratori vanno ad imparare un mestiere perché non devono andare a scuola non devono diventare i migliori istruirsi acquisire cultura senza credito
Non devono diventare classe dirigente
E spero che mi consentirete una digressione
Che mi è venuto in mente proprio non mentre scrivevo la relazione ma incontrando i compagni delegati della mia terra dalla Sardegna
Uno dei quali avere il simbolo delle miniere dei minatori all'occhiello
Riferimento è una cosa che ha a che fare con la scuola
Che a me emoziona moltissimo
Molti dei presenti sanno che le mie prime esperienze politiche
Anche il mio primo collegio elettorale sono diventato deputato portato al Parlamento nel collegio di Iglesias dei minatori del Sulcis
Ho avuto il privilegio
Di partecipare e in qualche caso di guidare le lotte contro la chiusura delle miniere
Oggi quelle miniere praticamente non ci sono più i minatori sono tutti dei pensionati
Si rincontrano
Si incontrano normalmente una volta l'anno per la festa della patrona dei minatori di Santa Barbara da cui poi il luogo dove si custodiscono gli esplosivi
Ogni tanto mi capita mi invitano mi capita di recarmi tra loro e come succede tra
Vecchi compagni danni si parla delle famiglie si chiede come vanno le cose
E questi minatori ormai in pensione
Persone che hanno passato
Trent'anni venticinque trent'anni della loro vita quattrocento metri di profondità
Scavando Carbone
Mi dicono una cosa che a me emoziona moltissimo
Mi dicono
Vedi Diliberto
Io facevo il minatore
Ma mio figlio oggi fa l'avvocato
Fa il medico fa l'ingegnere fa l'insegnante
E mi dicono attraverso questa cosa
Che la loro vita quattrocento metri di profondità è stata riscattata attraverso i figli e questo vale per i minatori della mia terra come per i braccianti del Sud per gli operai delle fabbriche dal nord
Che sono riusciti a mandare tanti di voi a scuola
Perché c'era una scuola può ombelicale Rijkaard gratuita obbligatoria la scuola della Costituzione repubblicana
Quando
Quando torneremo a governare noi ci tornerò più avanti quando torneremo a governare noi
La legge trenta la riforma della scuola Moratti non si emenda Rossi cancellano dal nostro ordinamento
L'accoppiata l'accoppiata della legge trenta
Ed è la riforma Moratti della scuola questa accoppiata rappresenta un fato atroce
Le ragazze e di ragazzi di oggi vengono privati della cosa più importante
Sono privati del proprio futuro
Coloro che vengono dalle classi lavoratrici non andranno a scuola
E saranno costretti a lavori manuali e subalterni ma con il mercato del lavoro del tutto precario vengano anche privati della possibilità più elementare
Progettare la propria vita cose semplici
Ma importantissimo una casa un affitto un mutuo una famiglia progettare dei figli
Berlusconi dunque le sue promesse
Quelle peggiori le sta mantenendo tutte sta cambiando il Paese in peggio rovinosamente
E vale per qualunque settore
Il Servizio sanitario nazionale viene smantellato progressivamente
E tutti i servizi sociali essenziali stanno diventando appagamento anche per via dei drastici tagli agli enti locali trasporti ottica per la sanità scuole materne asili nido
Le leggi finanziarie degli ultimi anni ha hanno anche drasticamente tagliato le forme di sostegno in questo caso assolutamente indispensabili penso agli insegnanti di sostegno per i portatori di handicap per i disabili
Misura odiosi Issime perché colpisce davvero i più indifesi e deboli della società e le loro famiglie
Gli affitti per le case
Soprattutto alle grandi città stanno diventando per i giovani come per gli anziani un'autentica piaga sociale
E di carovita con una inflazione ben più alta di quanto l'Istat colpevolmente cerchi di far credere colpisce le famiglie rende del tutto precario non soltanto la condizione dei ceti subalterni ma anche di molti settori di ceto medio vedete
Si discute sulle forme estreme di protesta di alcuni settori penso agli scioperi nei servizi pubblici bene
Io vi chiedo
Ma come si fa a vivere con seicentocinquanta euro al mese come si fa
La protesta anche estrema nasce dalla disperazione
Ed i sindacati confederali e segnatamente la CGIL che tanto ha lottato e per fortuna che c'era la CGIL negli anni passati
Dovrebbero essere alla testa anche di queste lotte e non subirlo
Insomma il grande tema della condizione materiale e di vita di milioni di persone deve tornare ad essere il tema fondante per la politica ed in particolare per la politica dalla sinistra e del centro sinistra
Noi dunque nell'ambito della difesa strenua del contratto nazionale di lavoro proponiamo anche che venga reintrodotta in Italia una forma di adeguamento automatico dei salari e delle pensioni all'inflazione reale
Chiamiamola con semplicità una forma di nuova scala mobile
Ma la crisi economica è davvero una crisi strutturale
Si sono perduti dal due mila a oggi trecento mila posti di lavoro nella grande industria e la crisi industriale e generalizzato
Penso ai settori meccanici ove non c'è solo la gravissima crisi FIAT con un indebitamento bancario spaventoso
Penso ai settori chimici siderurgici agroalimentari oggi particolarmente gravi Cirio Parmalat che pongono anche in modo molto serio la questione della vigilanza sul sistema bancario anche per via di responsabilità
Che a noi paiono non eliminabili dell'attuale governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio
Ma la crisi
Si sente anche in settori che si pensava non potessero essere colpiti penso al settore tessile sembrava intramontabili un'Italia in crisi cinquanta per cento in meno di fatturato rispetto all'anno scorso
Il governo non ha una politica industriale anzi tutti sappiamo che vi è un unico modo per essere competitivi nell'economia globale quello di investire nella formazione nella ricerca scientifica e nella innovazione tecnologica
Il governo fa esattamente il contrario
Tagliando drasticamente i finanziamenti alla ricerca pensate investiamo in ricerca sono i dati di Confindustria
Investiamo in ricerca il cinque per cento di quanto spendono in questo settore in proporzione in proporzione gli Stati Uniti d'America ed il trenta per cento rispetto alla Germania
Addirittura il governo ha commissariato il Consiglio nazionale delle ricerche e un disegno di legge governativo prevede un sostanziale smantellamento della formazione e della ricerca universitarie
Senza ricerca senza innovazione senza manodopera altamente specializzata e dunque formata adeguatamente
L'industria italiana non reggerà alla concorrenza globale
Non a caso il prodotto interno lordo come si sa è del tutto fare
Per il Sud dal canto suo è letteralmente sparito derubricato dall'agenda politica del governo
In vaste aree del Mezzogiorno si sono ricreati vecchi mai del tutto sopiti intrecci tra potentati economici potere politico e malavita organizzata le cosiddette grandi opere peraltro mai partite sono l'esempio di come non si debba operare per il riscatto del sud d'Italia il ponte sullo Stretto nel paradigma
Nel Mezzogiorno
Ormai differenziato al suo interno in aree spesso diversissime le une delle altre
Vi sono zone dove ove essenziale investire in strutture ed infrastrutture acquedotti strade ferrovie aeroporti porti aree industriali attrezzate
Ma anche politiche creditizie nuove snellimento burocratico politiche di sostegno allo sviluppo dei sistemi produttivi meridionali investimenti nell'ambiente
Inteso come grande risorsa economica non è adeguatamente sfruttata turismo valorizzazione del patrimonio storico e artistico
E contrario appunto di quanto sta facendo il governo
In definitiva dopo circa tre anni di governo Berlusconi possiamo dire che l'Italia e più povera più fragile e più insicura
Scendono in piazza i lavoratori salariati operai impiegati
Ma anche i medici gli insegnanti gli studenti le famiglie
Dai trasporti alla sanità alla scuola all'università persino alla magistratura tutta l'Italia si sente più fragile indifesa e sciopera si batteva per i propri diritti
E badate vi è un dato che nessuno ricorda che mi ha colpito proprio pochi giorni fa dato Istat
Centoquarantaquattro mila bambini e l'Istat che parla centoquarantaquattro mila bambini tra i sette e i quattordici anni lavorano in Italia in condizioni di sfruttamento
Non è il Bangladesh e l'Italia in spregio alle leggi severissime contro il lavoro minorile e alle più elementari regole della civiltà umana
Siamo più poveri
E tuttavia non tutti sono più poveri e più insicuri
Perché questo governo è forte con i deboli è debolissimo con i forti
Sei un immigrato
Nessun diritto l'orrenda legge Bossi Fini offende la civiltà giuridica di questo Paese
E la figura dell'immigrato diventa proprio esempio paradigmatico dello sfruttamento del nuovo millennio
Somma in sei infatti allo sfruttamento per così dire tradizionale del lavoro subalterno quello inedito della crescente contraddizione tra Paesi ricchi e poveri diventando così cartina di tornasole delle ingiustizie globali
Ma un problema di queste proporzioni potrà essere affrontato solo sulla base di una politica di integrazione non certo di repressione
Ad un fenomeno oggettivamente non arginabile si può rispondere solo con intelligenza e serietà
Non agitando nuove orrende forme di Apax razzismo e xenofobia che alimentano proprio l'insicurezza dei nostri concittadini
Perché più gli immigrati saranno posti ai margini della società più saranno automaticamente sospinti verso la marginalità e la devianza e invece proprio con l'integrazione che si arriva alla sicurezza
Ancora sei un tossicodipendente
O più banalmente un giovane che si fuma uno spinello
Beh il progetto di legge governativo a firma di Fini
Sposa una linea repressiva e carceraria che non è soltanto iniqua è semplicemente non funzionante come sanno tutti coloro di destra o di sinistra che si siano occupati tossicodipendenza
A cui dà semplicemente ancora di più il problema
Questi signori
Quest'anno al governo
Si riempiono la bocca di garantismo e diritti
E dunque in tema di giustizia approvano provvedimenti che definiscono appunto garantisti
Legge Cirami lodo Schifani depenalizzazione sostanziale del falso in bilancio rogatorie e così via rendono il processo penale una specie di corsa do sta ma i diritti che sia una cosa seria
Le gare anzi ieri per gli imputati che se una cosa molto seria
Si chiamano così se sono di tutti dal Presidente del Consiglio all'ultimo degli extra comunitari
Perché se non è così se non sono di tutti non si chiamano diritti si chiamano privilegi di classe e di casta
Se sei un lavoratore viene privato di ogni diritto e di ogni tutela se invece a partire la classe dirigente e con l'abolizione della tassa di successione sui grandi patrimoni il provvedimento che consente
Orrendamente se ci pensate il rientro anonimo dei capitali esportati illegalmente all'estero
Il continui condoni fiscali delizia ambientali e in misura massiccia misure che agevolano l'evasione fiscale sino all'esplicito quanto incredibile invito del Presidente del Consiglio a non pagarle proprio le tasse
E infatti l'evasione e l'elusione sono ripartiti alla grande con pesantissimi guasti proprio sul bilancio dello Stato
Badate
Voglio dire con grande chiarezza
E una precisa concezione del mondo
Il diritto diventa un impaccio le regole non devono esistere o valgono solo per alcuni
L'illegalità e la nuova norma di comportamento incoraggiata assecondata blandita e non a caso si vogliono intimidire i magistrati
La riforma dell'ordinamento giudiziario oggi in esame al Parlamento e questo
L'obiettivo è colpire l'indipendenza della magistratura che è principio opposto dalla Costituzione non a tutela dei magistrati ma tutela del principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge
E ancora
E per finire
Sei ricco oggi in cui anche comprato un pezzo d'Italia di patrimonio collettivo
Un clamoroso provvedimento legislativo unico nel mondo
Consente infatti la svendita del patrimonio più importante del nostro Paese il proprio patrimonio storico archeologico artistico e paesaggistico
E una volta venduto care compagne e cari compagni sarà dei privati ovviamente di alcuni pochissimi privati che potranno permetterselo è la privatizzazione dell'Italia
L'obiettivo come ho detto e trasformare il modello complessivo della nostra società
Ma per fare ciò occorre innanzi tutto colpire a morte la Costituzione
Che del modello vi erano di società e Baluardo e fondamento
Si colpisce la Costituzione modificandola ma anche svuotando né i principi fondanti
E si colpisce la Costituzione innanzitutto aggredendo né il fondamento il patto esplicito che sta alla base di essa il principio dell'antifascismo
L'antifascismo come pilastro come cemento di quel patto costituzionale tra le forze politiche e ideali che la scrissero insieme all'indomani della Liberazione oggi è messo in discussione
Berlusconi l'abbiamo sentito
Nella bellissima prolusione di Canfora Berlusconi rivaluta Mussolini non Celebre al venticinque aprile definisce la Corte Costituzione sovietica
E ritiene il confino per gli antifascisti una villeggiatura
E ancora
La resistenza definita assassina si riabilita dei ragazzi di Salò e si mettono sullo stesso piano in questo caso sì orribilmente
Le foibe con il male assoluto la Shoah
Assistiamo all'intitolazione di vie e di piazze a gerarchi fascisti
Assistiamo ad assalti squadristi
A te altri ove si svolgono rappresentazioni che trattano della Resistenza
E assistiamo ad incursioni a librerie è successo la capitale per distruggere o deturpare volumi di autori di sinistra
Vengono istituite commissioni di censura per i libri di testo nelle scuole
Tutto ciò
Non ad opera di estremisti fanatici ma ad opera di esponenti del partito del vicepresidente del Consiglio in carica Alleanza Nazionale
Il revisionismo storico intera
Non a caso abbiamo voluto aprire insieme a Luciano Canfora innovando un'antica liturgia questo nostro congresso e grandi purtroppo sono le responsabilità su questo terreno anche della sinistra
Non avere contrastato per tempo questo fenomeno e da qualche tempo vermi accertato alcune delle ragioni
Ed allora io voglio dire qui con grande chiarezza che per noi Comunisti italiani il valore dell'antifascismo resta un valore fondante per la sinistra e per tutti i democratici
Senza il quale inevitabilmente cadrà anche tutta l'impalcatura costituzionale
Voglio dire con altrettanta chiarezza
Non è vero che i morti sono tutti uguali non ebbe chi è morto per la libertà non sa sullo stesso piano di chi è morto conculca andò la libertà
Ma a partire dell'antifascismo sono sotto attacco pressoché tutti i diritti fondamentali di uno Stato democratico sarei tentato di dire lo Stato liberale di cui si riempiono la bocca
L'informazione è noto
E quasi completamente in mano al governo e al Presidente del Consiglio e su quello su questo occorre fare tutti insieme senza che nessuno si possa chiamare fuori
Tutti insieme autocritica
Manca una legge sul conflitto di interessi
Cioè ma è illusorio pensare che la faccia Berlusconi non la farà
Ma è necessario aggiungere
Che quella legge l'avremmo dovuto fare lui dei cinque anni dei quali abbiamo governato
Io non mi chiamo fuori
Noi non ci chiamiamo fuori da questa responsabilità eravamo nel centrosinistra
E lo dico non per gettare la croce su Tizio Caio
Lo dico semplicemente perché non si perse veri un domani di Hubble